Onda Verde n. 15

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In Primo Piano

trazione e nei combustibili: combustibili efficienti e alternativi (benzine e gasoli migliorati, biocombustibili, gas - compresso o liquefatto -, idrogeno, combustibili sintetici…), aumento di efficienza dei motori e del loro impiego nell’uso normale, mobilità elettrica in tutte le sue forme (dai veicoli ibridi ai “full electric”), sono alcuni degli elementi chiave per l’innovazione. Le soluzioni possibili sono diverse e, al momento, sono ancora oggetto di ricerca; è abbastanza evidente che, tenuto conto sia della radicalità di alcune delle soluzioni allo studio sia dell’importanza sociale ed economica del mercato dell’automobile e dei tempi necessari al ricambio, si tratterà di una “transizione” lenta e progressiva. Gli stessi documenti di sostegno alla strategia UE parlano di una “transizione” che richiederà tempi lunghi e prevedono che, volendo raggiungere l’obiettivo 2050 e gli obiettivi intermedi (2030 e 2040), il mercato dell’auto sarà in evoluzione continua”. ITALIA: RINNOVARE IL PARCO CIRCOLANTE L’intera problematica, per quanto riguarda in particolare l’Italia, va tuttavia contestualizzata all’interno di un quadro del parco circolante nazionale alquanto critico, come il presidente dell’ACI non ha mancato di sottolineare, una volta di più, nel suo intervento inaugurale. “Abbiamo circa 39 milioni di automobili che circolano in Italia in questo momento che sono con motore endotermico, perché la percentuale dell’auto elettrica al momento è del tutto irrisoria, e un’alta percentuale di questi veicoli è molto vecchia”, ha spiegato il presidente Sticchi Damiani, “quello del rinnovo del parco circolante è dunque un problema che deve essere affrontato con determinazione, prendendo in

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esame anche la questione degli incentivi”. E ha poi aggiunto: “Non solo abbiamo sulle nostre strade veicoli davvero inquinanti, ma ci troviamo di fronte addirittura ad alcune vere e proprie “storture”: non è possibile infatti pensare che tutte le auto ventennali siano conservate bene e debbano usufruire di vantaggi fiscali. Questo è un modo distorto di interpretare il collezionismo storico, di cui io sono uno dei più accesi sostenitori, che guarda alle vere auto storiche e non a quelle false che vengono usate tutti i giorni e che sono pericolose, molto inquinanti e soprattutto poco sicure. Pensate che un’auto diesel euro 0 o euro 1 inquina 26 volte quanto un’auto euro 6. Vi do soltanto questo dato per capire che danno fanno quelle automobili e perché è anche giustificato, anche se a me dispiace dirlo da presidente dell’ACI, che alcuni sindaci stiano vietando l’ingresso di queste auto nei centri urbani, perché questo significa mettere in difficoltà le famiglie che non hanno possibilità di acquistare un’auto nuova. Ecco perché l’incentivo, perché abbiamo il dovere di

promuovere un rinnovo del parco circolante ma dobbiamo farlo nel modo più accettabile e più morbido possibile”. Una presa di posizione a cui ha fatto eco nel suo intervento anche l’On. Matteoli, che ribadendo l’inutilità dei provvedimenti di limitazione della circolazione imposti dalle normative europee per il superamento delle soglie di inquinamento urbano ha ricordato come quello del rinnovo del parco circolante sia un problema “annoso” e richieda severi e urgenti provvedimenti. “Se vogliamo intraprendere questa strada”, ha tuttavia precisato l’On. Matteoli, “ dobbiamo metterci in condizione di dare qualcosa, perché nessuno si diverte ad andare in giro con una macchina che ha 15 o 20 anni. O noi riusciamo a trovare i mezzi per offrire degli incentivi o altrimenti anche questo rinnovo del parco circolante non lo possiamo attuare”. Il presidente della Commissione LL.PP. e Comunicazioni del Senato ha poi evidenziato come molti Comuni italiani, pur a fronte di una scarsa iniziativa nel

varare progetti innovativi per la mobilità, dispongano oggi di scarse risorse economiche per agire in modo incisivo in questo settore, dovendo fronteggiare esigenze prioritarie quali la sanità, l’assistenza e la crescita della povertà. Per quanto riguarda invece la mobilità elettrica, “unica strada percorribile in tempi brevi per abbattere inquinamento e gas ad effetto serra”, l’On. Matteoli ha auspicato un sempre maggiore impegno da parte del Governo per la diffusione di questa soluzione alternativa ai combustibili tradizionali e, soprattutto, una concreta sinergia a livello europeo per lo sviluppo di una nuova generazione di batterie capace di assicurare una più ampia autonomia di marcia dei veicoli. SINERGIE E INVESTIMENTI Una lenta e progressiva transizione energetica verso una mobilità più efficiente e più sostenibile, dunque, in gran parte affidata agli investimenti che saranno riservati al progresso delle

L'intervento inaugurale del presidente dell'Automobile Club d'Italia, Angelo Sticchi Damiani.

gennaio-febbraio 2018


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