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PERIODICO DEL LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO FONDATO NEL 1974 • 7 NOVEMBRE 2018
RITORNO AL FUTURO di MARIO DE LORENZIS *
A
nche gli arbitri possono sbagliare. Solo uno stupido potrebbe pensare che siano infallibili. E allora diamo per buona la tesi che a Pescara la pessima direzione di gara del signor Di Paolo sia dipesa solo da una serata negativa. Ci resta tuttavia il dubbio che a sbagliare, nella circostanza, non sia stato il solo Di Paolo. Davvero non riusciamo a capire perché ad arbitrare una sfida come quella dell’Adriatico sia stato designato un fischietto abbruzzese. Alla fine della fiera al Lecce, che pure ha commesso diversi errori, si può contestare ben poco. Ci ha messo muscoli, cuore e cervello, ma il risultato era segnato. E quel che brucia è che oltre alla beffa c’è il danno delle squalifiche che pesano in vista della successiva trasferta di Cosenza. Ma il punto è un altro. La serie B è un campionato infernale, lungo e duro e noi tifosi lo sappiamo bene. Non sogniamo miracoli. Però una cosa è bene dirla subito: la squadra, la società, la città e il Salento tutto, meritano rispetto. Perché non siamo nati ieri, abbiamo una storia e un passato onorevole e quando le cose vanno male, ci rimbocchiamo le maniche e con lealtà e passione ricominciamo a lavorare per tornare ai livelli che questa terra merita in ambito sportivo (e non solo... anche questo tema sarebbe interessante...). E allora, dagli organi federali è lecito attendersi l’attenzione dovuta, quella che in questa prima parte della stagione non sembra esserci stata, designazione e arbitraggio di Pescara a parte. Sono passati meno di tre mesi dall’avvio del campionato di serie B e se ne sono viste di tutti i colori, tra ricorsi, controricorsi, sentenze che sbugiardavano gli stessi pronunciamenti dei giudici endofederali e ordinari e via discorrendo. Per fortuna lo sport non si ferma e la competizione sportiva prosegue e coinvolge i tifosi delle 19 squadre in lizza. Il nostro Lecce, tornato tra i Cadetti dopo un’assenza di otto anni, sta riscuotendo unanimi consensi da tifosi e addetti ai lavori. Ne va dato atto al gruppo dirigente, presieduto da Saverio Sticchi Damiani, che ora è chiamato a consolidare questo patrimonio. CONTINUA A PAGINA 6
RIVOLUZIONE MELUSO LA SQUADRA C’È MA LA B È UN INFERNO
NONSOLOCALCIO VERONA, IL SALENTO E IL LECCE NEL CUORE
L’AFFETTO DEI TIFOSI PER LOPRIENO INDOMITO STOPPER
RISPETTO
PER Il
lECCE
Lo scippo di pescara Scandaloso quel che è successo allo stadio “Adriatico” in PescaraLecce. Un arbitro che non sapremmo come definire si è reso protagonista in negativo in una partita spettacolare e combattuta, nella quale i giallorossi di Liverani erano stati capaci di recuperare il doppio svantaggio (come successo a Foggia). L’avezzanese Aleandro Di Paolo è infatti un vicino di casa dei pescaresi, proprio come il Quarto Uomo Di Martino che arrivava da Teramo. La doppia espulsione di Calderoni e Meccariello ha lasciato i salentini in 9 contro 11, agevolando la vittoria dei biancazzurri che, fino all’89°, erano stati incapaci di segnare il gol decisivo, rischiando anzi la figuraccia contro un combattivo e lucido Lecce. La designazione già alla vigilia aveva creato qualche perplessità per il fatto che anche il fischietto fosse abruzzese. Quanto successo poi campo ha purtroppo confermato l’inopportunità di quella scelta da parte del designatore, lasciando a squadra, società e tifoseria giallorosse tanto amaro in bocca, ma la consapevolezza che questo gruppo ha carattere da vendere.