Il GialloRosso 28 aprile 2019

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FOCUS

PERIODICO DEL LECCE CLUB

A CONFRONTO LE IDEE DEI CINQUE CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO DELLA CITTÀ

RINASCE IL VIA DEL MARE PER ORA SOLO A PAROLE Sport sì ma quale sport. E dove? Lecce, città d’arte e di cultura ha una solida tradizione sportiva in molte discipline ma nel settore dell’impiantistica sportiva gli standard sono lontani da quelli europei. Soffre il calcio, con il Via del Mare che da anni attende una ristrutturazione che ne faccia un impianto moderno aperto anche a meeting ed eventi ma sono penalizzati anche gli sport cosiddetti minori, dal basket e la pallavolo all’atletica leggera. Sulla questione stadio nel corso degli ultimi decenni si è detto molto, però alle parole non sono mai seguiti i fatti. Solo annunci e proclami, nonostante le varie ipotesi di realizzazione di un impianto di comunità, luogo d’incontro tra commercio e tempo libero. Le elezioni per il rinnovo del governo cittadino hanno riaperto il dibattito. Tutti sono d’accordo: non mancano le possibilità di attuare una sinergia tra istituzioni e privati, ottimizzando le risorse provenienti da finanziamenti pubblici e investimenti di gruppi imprenditoriali. Ora al Comune spetta un ruolo di primo piano, la cabina di regia perché le idee si traducano in azioni. Vediamo allora cosa promettono i candidati a sindaco, in caso di loro elezione. Con l’auspicio che le promesse non restino solo tali.

IL SINDACO

ALLE URNE

GIARDINIERO

IL 26 MAGGIO

Ettore Giardiniero è stato sindaco di Lecce dal maggio 1983 al settembre 1985, per la Democrazia Cristiana, preceduto e seguito dall’amico di partito Salvatore Meleleo. A Giardiniero è stato intitolato lo stadio con una delibera del Consiglio Comunale di Lecce del gennaio 2002, per aver avviato durante il suo mandato la ricostruzione della struttura, dopo la prima storica promozione in serie A. La capienza, grazie ai lavori eseguiti in soli tre mesi dall’impresa dell’allora presidente dell’Ascoli Costantino Rozzi, fu portata a 55mila posti, con la realizzazione di un anello superiore per i tre quarti delle tribune e il rifacimento delle due curve, delle tribune Centrale e Laterale e la creazione dei settori Distinti e Tribuna Est. Diventò così il sesto stadio italiano per capienza, dopo Napoli, Milano, Roma, Torino e Firenze. La decisione di intitolarlo a Giardiniero fu contestata da molti, poi le polemiche col tempo si sono sopite ma per tutti lo stadio è rimasto il “Via del Mare”. Tra i nomi più graditi all’epoca c’era quello di Attilio Adamo, indimenticato talent scout e, in epoca più recente, è stata avanzata la richiesta di una cointitolazione all’ex presidente Franco Jurlano.

Lecce torna alle urne dopo soli due anni dalle amministrative del 2017, dopo le dimissioni del sindaco Salvemini. Per le Comunali sii vota domenica 26 maggio, in concomitanza con le elezioni europee, per il primo turno. L’eventuale ballottaggio, se nessuno dei candidati dovesse ottenere la maggioranza assoluta, il 9 giugno.

IN CAMPO

PASCULLI Ha suscitato sorpresa e curiosità l’annuncio della candidatura alle Comunali di Pedro Pablo Pasculli. Il bomber giallorosso degli anni Ottanta, campione del Mondo con l’Argentina, vive nel Salento dove allena, alternando esperienze anche all’estero. Riuscirà, se eletto, a essere così efficace anche in Consiglio comunale? In bocca... al lupo, campione.

A sinistra, l’ingresso di Palazzo Carafa, sede del Comune di Lecce. Sopra, una bella immagine aerea dello stadio di Via del Mare e, a destra, un servizio di Umberto Verri su un recente numero del nostro giornale in cui si denunciava lo stato di degrado dell’impianto

ADRIANA POLI BORTONE

ARTURO BAGLIVO

“MEGLIO COSTRUIRE UN NUOVO IMPIANTO”

“UN VENTAGLIO DI IDEE PER REPERIRE I FONDI”

EX SINDACO E PARLAMENTARE È stata sindaco di Lecce dal maggio del 1998 a quello del 2007, quando ha ceduto la poltrona a Paolo Perrone. Esponente di primo piano della destra, è stata anche parlamentare della Repubblica ed eurodeputato

“A

nche nelle mie precedenti consiliature ho sempre ritenuto che alla città servisse un micro Maracanà, adeguato al nostro pubblico, e fruibile tutto l’anno. Penso che sia più realistico pensare ad un impianto costruito ex novo perché l’attuale Via del Mare ha bisogno di notevoli interventi di manutenzione. Uno stadio nuovo lo si può costruire grazie al project financing per realizzare una struttura che sia moderna, a misura di famiglia, più adatta alle attuali esigenze, con ristorante, ludoteca, palestra e sala cinema. Un impianto sportivo vivibile, che ospiti non solo partite di calcio, ma anche eventi di altre discipline. Sotto il profilo economico, la corretta manutenzione va garantita attraverso

un’idea al passo con i tempi, senza gravare sulle tasse comunali e sul costo dei biglietti. Ad oggi ci sono oneri notevoli da sopportare per gestire quell’impianto, sia per le casse comunali che per quelle di chi investe in una simile realtà. Soprattutto in vista di un’auspicabile ritorno in Serie A del Lecce, sarebbe quindi opportuno sottoscrivere una nuova convenzione tra l’Amministrazione Comunale ed i privati che risulti più adeguata. Chi vuole investire deve essere più libero di farlo, garantendo la gestione in concessione dello stadio. Sarebbe un modo per incentivare anche il comparto del turismo sportivo che va stimolato perché contribuisce alla crescita dell’economia cittadina”.

UN CHIRURGO A 5 STELLE Forte della rappresentanza in Parlamento e del filo diretto con il governo centrale, il Movimento 5 Stelle ci prova al Comune di Lecce. La scelta del candidato sindaco è ricaduta sul medico chirurgo del “Vito Fazzi” Arturo Baglivo

“L

a situazione attuale è figlia del mancato controllo, dell'assenza di manutenzione straordinaria e di una visione miope dello sport e dei beni comunali. Nei primi giorni utili da sindaco della città convocherei con urgenza un tavolo tecnico tra U.S. Lecce e il Comune per analizzare, bilanci alla mano, gli eventuali reciproci mancati adempimenti e le soluzioni da porre in essere nel più breve tempo possibile. Solo in seguito a questo confronto si potrà procedere con l’immediato avvio di quanto necessario per garantire il corretto svolgimento del campionato, sia esso di Serie A o di Serie B. Le idee per riqualificare questo importante bene pubblico sono tante. Si potrebbero cercare e utilizzare appositi fondi pubblici regionali o nazionali di stanziamento, si potrebbero coinvolgere i privati nella realizzazione e gestione dei lavori necessari. Considerando però che i lavori di ristrutturazione, al fine di rendere l’impianto sicuro e confortevole, prevedono spese ingenti, sono dell’idea che una delle vie più sicure da intraprendere, sempre in accordo con l’U.S. Lecce, potrebbe essere quella della vendita dei “naming rights”, ovvero i diritti di chiamare lo stadio col nome di uno sponsor in cambio di un prezzo deciso e concordato fra le parti, per un tempo circoscritto e deciso preventivamente. Questo garantirebbe la liquidità necessaria per la valorizzazione dello stadio. Si pensi allo Stadio di Torino (Allianz Stadium) o a quello di Sassuolo (Mapei Stadium). Un’altra strada da seguire, che non confligge con la precedente, è quella di un bando con trasparente manifestazione di interesse per cedere in comodato d’uso pluriennale lo stadio ad una società sportiva che lo curi e lo utilizzi in tutto e per tutto”.


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