Capitolo 861

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“Signore, temo che quando raggiungerai Shu e sarai alla presenza di Zhuge Liang, non spiegherai i miei veri sentimenti,” disse Sun Quan. Zhang Wen rispose, “Pensate che io lo tema? Egli non è che un uomo.” Sun Quan conferì grandi doni a Zhang Wen, e lo mandò in una missione di ritorno a Shu per negoziare l'alleanza di pace. Mentre Deng Zhi era assente, Zhuge Liang disse al suo signore, “Questa missione su Wu avrà successo, e delle molte persone sagge che ci sono ad est una verrà come inviato. Vostra Maestà dovrebbe trattarlo con cortesia, e lasciarlo tornare a Wu per completare l'alleanza. Perché se abbiamo un'alleanza con Wu, Wei non oserà mandare un'armata contro di noi. E se saremo al sicuro da quella parte, io condurrò una spedizione per soggiogare i Mang a sud. Dopodiché potremo occuparci di Wei. Se Wei viene eliminato, Wu non durerà a lungo, e l'intero impero sarà di nuovo sotto un unico sovrano.” A un tratto il rapporto raggiunse la capitale che Deng Zhi e Zhang Wen, come inviato di Wu, sarebbero presto arrivati. Il Secondo Sovrano riunì i cortigiani per riceverli con onore. L'inviato di Wu si comportava come qualcuno che avesse realizzato i suoi desideri, e avanzava spavaldo. Avendo fatto il suo saluto, il Secondo Sovrano lo fece sedere su uno sgabello intarsiato alla sua sinistra. Seguì un banchetto nel quale Zhang Wen venne trattato con molto onore. Alla fine del banchetto, l'intera corte scortò l'inviato alla casa degli ospiti dove avrebbe alloggiato. Il secondo giorno vi fu un banchetto al palazzo del Primo Ministro, e Zhuge Liang annunciò la vera questione. Egli disse, “Il nostro Primo Sovrano non era in rapporti amichevoli con Wu. Ma tutto questo è cambiato, com'è dimostrato da questi banchetti, e il nostro attuale imperatore è disposto ad essere molto amichevole. Si spera che la precedente rivalità possa venire totalmente dimenticata e che i due paesi giurino eterna amicizia e alleanza nel loro fine comune: la distruzione di Wei. Attendo che voi, signore, parliate in favore di questa unione.” Zhang Wen disse che avrebbe supportato il piano. Il vino girò allegramente, e quando l'inviato si rilassò, egli rise liberamente e si pavoneggiò e assunse un comportamento altezzoso. Il giorno seguente il Secondo Sovrano diede a Zhang Wen ricchi doni d'oro e gioielli e preparò un banchetto d'addio per lui nella camera degli ospiti a sud. Il Primo Ministro gli prestò assidua attenzione e lo spinse a bere. Mentre si svolgeva questo banchetto, un uomo improvvisamente entrò come fosse già ubriaco, fece una specie di borioso saluto alla compagnia e prese immediatamente un posto. La sua condotta pareva strana a Zhang Wen, che chiese, “Chi è il nuovo arrivato, signor Primo Ministro?” “E' un uomo di nome Qin Mi, un Dottore Accademico di Yizhou,” rispose Zhuge Liang. “Potrebbe essere,” disse Zhang Wen con una risata, “ma mi chiedo se possegga davvero un po' di cultura all'interno.” Qin Mi ascoltò senza cambiare espressione, e disse, “Poiché i nostri figli sono tutti colti, di certo io www.treregni.it


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