La centralità del duello 1 contro 1 nel futsal

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MASSIMILIANO MATTICOLI

LA CENTRALITÀ DEL DUELLO 1 CONTRO 1 NEL FUTSAL

Analisi e spunti operativi per l’allenamento del duello nel calcio a 5

Mettere la tecnologia al servizio della metodologia. Questa è la mission di YouCoach, un servizio pensato dagli allenatori per gli allenatori. Crediamo nella ricerca, nello studio e nel confronto e lavoriamo per accrescere la cultura calcistica di chi si approccia al mestiere di allenatore.

Grazie al nostro team di esperti rendiamo fruibili e condividiamo esercizi e contenuti di qualità per tutte le categorie. Dal 2013 abbiamo deciso di affrontare l’affascinante sfida di portare sul web tutto ciò che fino ad allora era presente solo su supporti cartacei supporti cartacei: i contenuti e gli strumenti di cui gli allenatori di calcio hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro quotidiano.

La nostra ampia offerta di prodotti digitali, che comprende e-Book, e-Video e Webinar e le collaborazioni con diverse società professionistiche di rilievo nel panorama nazionale, ha reso YouCoach.it un punto di riferimento per tutti gli appassionati che sono alla costante ricerca di nuove idee e che vogliono tenersi aggiornati sulle nuove metodologie di allenamento. Abbiamo inoltre sviluppato YouCoachApp, un’applicazione accessibile via web da ogni dispositivo che permette di semplificare il lavoro di allenatori e società di calcio dentro e fuori dal campo, supportandoli nelle più comuni attività: raccolta di esercitazioni, programmazione e condivisione delle sessioni di allenamento, analisi di statistiche dettagliate su partite e giocatori. YouCoachApp è l’assistente digitale che aiuta l’allenatore a risparmiare tempo prezioso consentendogli di monitorare in ogni istante il proprio lavoro. Grazie per aver scelto uno dei nostri prodotti, buona lettura!

Il team di YouCoach

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L’AUTORE

Massimiliano Matticoli

Allenatore di calcio a 5 Primo Livello

Allenatore UEFA B

Laureato in Scienze motorie, Massimiliano Matticoli ha le qualifiche di allenatore Primo Livello per il calcio a 5 e UEFA B per il calcio.

Allenando entrambe le discipline, ha lavorato principalmente nei settori giovanili, con alcune esperienze nelle prime squadre. La prima parte della sua carriera è stata dedicata al calcio, per poi passare al futsal, allenando presso società quali Aesernia, Isernia e Sporting Venafro. È stato anche col-

laboratore di Fausto Scarpitti all’Acqua e Sapone Futsal, al Real San Giuseppe e all’Italservice Pesaro.

Attualmente lavora nel Settore Giovanile e Scolastico della FIGC in qualità di responsabile tecnico dello sviluppo nel coordinamento SGS Molise e collaboratore nazionale nell’area futsal.

PREFAZIONE

Il calcio e il futsal moderni stanno vivendo delle trasformazioni continue, non soltanto dal punto di vista tecnico-tattico ma anche per quanto riguarda aspetti metodologici legati alla performance e altri, infine, inerenti alla sfera prettamente psicologica.

Una delle costanti nel mondo del calcio che, a mio avviso, dura nel tempo, risiede nelle capacità di un calciatore di vincere un duello, con o senza palla. Ogni sistema difensivo, anche il meno perforabile, è in grado di cadere in una frazione di secondo grazie a un dribbling ben eseguito o a uno smarcamento che possa eludere una marcatura avversaria. Ho voluto utilizzare il termine costante appositamente per rimarcare l’importanza che questo aspetto del gioco del calcio e del futsal ha mantenuto nel tempo e trova oggi, nei sistemi moderni che tendono a marcature sempre più individuali, la sua massima espressione. Il mio percorso formativo come tecnico di Settore Giovanile, avvenuto attraverso la doppia attività, mi ha portato a inserire l’1 contro 1 al centro della programmazione tecnica, allargando il focus sulle esercitazioni situazionali che ne esaltano la complessità tendendo sempre alla realtà del gioco, senza però tralasciare una parte analitica e coordinativa che, soprattutto in età giovanile, può aiutare nel processo di formazione. Generare oppure limitare le superiorità, sia nel gioco del calcio che in quello del futsal, resta il fattore più importante, al di sopra di ogni tatticismo: esiste una chiave per aprire e ribaltare qualsiasi situazione altamente studiata e allenata, quel passe-partout si chiama vincere un 1 contro 1.

Alfredo Paniccia Allenatore L84

INTRODUZIONE

Il calcio a 5 è un gioco basato sui vantaggi di ogni tipo: tecnico, numerico, posizionale, relazionale e cognitivo.

Quanto è importante un vantaggio nel futsal? Parafrasando un celebre passaggio del famoso film Ogni maledetta domenica: “in questa squadra si combatte per un vantaggio, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un vantaggio, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un vantaggio, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei vantaggi, il totale farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta...”.

A volte basta anche un solo vantaggio per ottenere una vittoria!

Ma cos’è un vantaggio? Secondo la Treccani, vantaggio significa “condizione favorevole che una persona ha rispetto a un’altra”.

Bene, abbiamo individuato il nostro primo obiettivo: conquistare un vantaggio! Certo, ora sorge la domanda: come faccio a ottenere questo vantaggio? E poi: come posso allenare i miei giocatori e le mie giocatrici a conquistare un vantaggio?

L’idea è quella di intraprendere un piccolo viaggio nel campo di 40×20 metri per capire come accompagnare i bambini e le bambine nel loro percorso di crescita, alla scoperta della forma più piccola di sfida: il duello.

Da dove iniziamo? Sicuramente dalla storia.

Il duello è sempre esistito; fin dai tempi dei primi uomini, rappresentava la forma primaria di guerra, un mezzo brutale con cui un individuo combatteva un suo simile per la sopravvivenza. Nel corso dei secoli, il duello è diventato una forma di sfida da raccontare e tramandare ai posteri, con grandi campioni che acquisivano un’aura quasi divina e che spesso rappre-

sentavano interi popoli in guerra. Nel Colosseo, esso si è trasformato in una forma di spettacolo cruento e macabro, capace di attirare folle e intrattenere imperatori e i loro ospiti, contribuendo alla creazione di veri e propri miti.

I duelli si sono succeduti nel tempo, in ogni parte del mondo e in tutte le culture, spesso associati a messaggi divinatori e premonitori, fino a diventare anche uno strumento giuridico per risolvere controversie tra “gentiluomini”.

Tornando nel 40×20, e al duello dei nostri tempi, il futsal esalta i duelli sportivi: quante volte la giocata di un singolo risolve la partita, mettendo a segno un gol o evitandolo, regalando la vittoria alla propria squadra? Ed è proprio quel giocatore che infiamma la passione dei tifosi, che rende una strategia “valida”, che indirizza la stagione sulla strada del successo! Nei settori giovanili, il duello rappresenta un’espressione della libertà e dell’intraprendenza del giocatore. È un momento naturale dello sport, capace di alimentare la passione e creare un legame profondo che ispira sogni e obiettivi.

Da un lato c’è l’attaccante che, con le sue finte frutto di pura fantasia, stabilisce un legame quasi viscerale con la palla. Quest’ultima sembra diventare una parte del suo corpo che può distaccarsi a piacimento, ma che viene continuamente ritoccata, quasi per riaffermare un’appartenenza profonda e intima. L’attaccante raggiunge la sua massima espressione in un gesto tecnico: un’azione motoria che non solo è creata e dominata da lui, ma che ha il potere di fermare il tempo e di dominare lo spazio, per poi ripetersi con precisione ed efficacia nei momenti più decisivi del gioco.

Dall’altro, il difensore, sicuro, scaltro, pronto e anticipatore, non solo è impegnato a non farsi superare, ma anche a trovare il modo di recuperare la palla e ribaltare i ruoli nel duello. Il pensiero più audace è quello di non limitarsi a diventare un “muro”, ma aspirare a trasformarsi in attaccante! Il duello non è solo il luogo in cui si misurano le forze, ma il terreno privilegiato dove si può concretizzare quel vantaggio che abbiamo esplorato in precedenza. È qui che ogni scelta, ogni movimento, assumono un significato più profondo, trasformandosi in un’opportunità non solo per prevalere, ma per indirizzare la partita.

1 CONTRO 1

Il duello si svolge in un’intensa sfida tra due contendenti, ciascuno determinato a prevalere sull’altro in un confronto che si sviluppa all’interno del nostro dinamico campo di 40×20 metri. Ogni movimento, ogni gesto, è teso a guadagnare quel tanto di vantaggio che può fare la differenza. Ma non c’è un solo duello: sono tanti, simultanei, si intrecciano e si moltiplicano in ogni angolo del campo, creando un turbinio di azioni e strategie.

Per comprendere meglio la complessità di questo gioco, è utile provare a classificare i duelli in macroaree. Tuttavia, è importante ricordare che questa è solo una semplificazione, perché spesso le dinamiche di gioco si sovrappongono, sfumando i confini tra un tipo di duello e l’altro, rendendo difficile stabilire dove finisca uno e inizi l’altro.

4.1

DUELLO FRONTALE

Quando pensiamo al duello nel futsal, la scena che ci si presenta alla mente è quella dell’attaccante con il pallone, in equilibrio teso di fronte al difensore senza palla, entrambi concentrati nel cuore pulsante del campo. Questa situazione, che rappresenta uno dei duelli più emblematici, è quasi cinematografica, richiamando alla mente i film sull’Antica Roma o i western degli anni Settanta. Analizziamo quindi questo duello da tutte le angolazioni possibili. L’attaccante ha a disposizione una serie di soluzioni per disorientare l’av-

versario e superarlo: può scegliere di andare a destra o a sinistra, eseguire una finta, cambiare improvvisamente direzione o accelerare con un cambio di ritmo e velocità. Ognuna di queste opzioni è valida e potenzialmente decisiva. Ma quale dovrà scegliere? Qui sorgono le domande fondamentali, anche da un punto di vista metodologico, che dobbiamo porci fin dal primo approccio. La risposta non può essere dettata esclusivamente dall’allenatore, ma deve derivare dalla lettura istintiva e dalla decisione dell’attaccante.

E, cosa ancora più interessante, la risposta a questa domanda non sarà mai la stessa per ogni situazione, perché ciascun duello è unico e ogni scelta dipende da una miriade di fattori che variano continuamente durante il gioco. Sperimentare individualmente è fondamentale per sviluppare un repertorio di soluzioni tecniche che diventeranno la base per prendere decisioni efficaci durante il gioco. Ogni attaccante, allenandosi a provare diverse opzioni in modo autonomo, acquisisce un bagaglio di risposte da cui potrà attingere in base alla situazione che si presenta. Tuttavia, nel nostro approccio metodologico, il vero valore non risiede tanto nelle soluzioni tecniche stesse, quanto nel processo che porta a trovarle. Questo processo, che coinvolge la capacità di lettura del gioco, il timing e la gestione delle variabili in campo, è ciò che darà al nostro attaccante la versatilità necessaria per adattarsi a qualsiasi contesto.

L’obiettivo non è tanto insegnare un singolo gesto tecnico, ma piuttosto allenare la mente del giocatore a scegliere la risposta giusta in ogni momento, che si tratti di un dribbling, una finta, un cambio di direzione o una variazione di velocità. Questo approccio consente all’attaccante di costruire un repertorio infinito di soluzioni, in cui ogni situazione si trasforma in un’opportunità per sorprendere il difensore. La conseguenza diretta di questo processo è un giocatore imprevedibile, capace di “leggere” il difensore e reagire in modo rapido e intuitivo, rendendo difficile per l’avversario anticipare il suo prossimo movimento. In questo modo, l’attaccante non solo diventa tecnicamente più completo, ma sviluppa anche una creatività che lo rende un elemento cruciale e imprevedibile in ogni situazione di gioco. Al tempo stesso, come ci insegnano i grandi campioni che hanno lasciato

DOPPIO 1 CONTRO 1 CON PORTICINE

MEZZO OPERATIVO

Situazione

DURATA

12 minuti

PREPARAZIONE

Area di gioco: 12×12 metri

Giocatori: almeno 4

Numero di serie: 1

MATERIALE

• Cinesini

• 8 coni (4 per colore)

• Casacche

• Palloni

OBIETTIVI

• Duelli

• Visione periferica

• Guida della palla con cambi di direzione

• Guida della palla con finte

• Guida della palla per evitare l’avversario

• Dribbling

• 1 contro 1

ORGANIZZAZIONE

Creare un quadrato di 12×12 metri. Su ogni angolo del quadrato formare una porticina utilizzando una coppia di coni: due porticine con coni gialli e due con coni arancioni. I giocatori bianchi si posizionano dietro le porticine arancioni, mentre i giocatori rossi si collocano dietro le porticine gialle.

DESCRIZIONE

• I giocatori posizionati dietro le porticine dello stesso colore si sfidano in un 1 contro 1, avviando il duello con un passaggio all’avversario

• I duelli si svolgono contemporaneamente all’interno del quadrato, senza uscire dai limiti del campo. L’obiettivo è segnare un gol nella porticina dell’avversario

• Se il difensore recupera palla può tentare di segnare a sua volta nella porticina avversaria

• L’azione termina quando viene segnato un gol o se la palla esce dal campo

• L’azione successiva inizia immediatamente dopo la conclusione di quella precedente

REGOLE

• Ogni duello dura al massimo 10 secondi

VARIANTI

1. Il duello inizia con l’ingresso in campo del giocatore attraverso la propria porticina

2. Chi inizia il duello può scegliere di sfidare uno qualsiasi dei giocatori delle altre porticine

TEMI PER L’ALLENATORE

• Entrata veloce nel duello: il possessore deve puntare rapidamente la porticina avversaria, mentre il difensore deve sfidare l’avversario più lontano dalla propria porticina

• Ricerca rapida del contrattacco dopo il recupero palla e immediata riaggressione dopo la perdita del possesso

• Utilizzo dell’altro duello in corso per creare vantaggi strategici

• Durante la gestione dell’attività, prestare attenzione a due aspetti fondamentali:

• variare gli sfidanti nei duelli per aumentare il livello di difficoltà

• adattare l’intensità motoria in base alla situazione e alla categoria con cui si sta lavorando

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