Sardegna Sport 13

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Dicembre 2010 | € 1,50

Il giornale www.sardegnasportmag.it

BASKET

Risultati positvi per Virtus, Cus e Mercede

P o s t e I t a l i a n e S. p. a . - S p e d i z i o n e i n a b b o n a m e n t o p o s t a l e - 4 5 % art. 2 comma 20/b legge 662/96 - DCB Cagliari - Anno 2 - Numero 12.

VOLLEY

ENDURO

Alle pagine 26 e 27

A pagina 43

Gli alti e bassi delle squadre sarde

Davide Decandia campione assoluto 2010

Il Cagliari riparte di slancio Sotto la guida di Donadoni tre vittore in quattro gare Alle pagine 4 e 5

Da pagina 19 a pagina 24

PUGILATO

Luciano Abis alla conquista dell’europeo

TENNIS

Anna Floris campionessa d’Italia A pagina 18

A pagina 38


2 / Sardegna Sport

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4 / Sardegna Sport

SERIE A Il commento

Il cambio ha giovato, ora tutto è possibile All’appello manca solo Acquafresca

Due sconfitte con Bisoli, poi il cambio in panchina L’ex tecnico della Nazionale porta tre vittorie in quattro gare

i

l cambio ha giovato. Anche stavolta Cellino ha avuto ragione. Donadoni ha portato serenità e tranquillità nell’ambiente rossoblù. Senza stravolgere niente, affidandosi al solito schema, riconsegnando le chiavi del gioco a Cossu, l’ex tecnico della Nazionale ha rigenerato una squadra che con Bisoli stentava. Servivano i risultati, sono arrivati. Tre vittorie in quattro partite e una sconfitta di Firenze che forse il Cagliari avrebbe potuto evitare. Nel condimento si può buttare dentro la rinascita di Nenè, la continuità di Nainggolan, le grandi prove di una difesa sempre molto attenta, e il recupero di svariati infortunati. All’appello manca solo l’esplosione di Acquafresca, l’unico triste nel gruppo, e il gioco è fatto. Probabilmente basta solo aspettare, ma questo Cagliari, con questi mezzi, può ripartire di slancio. Certo, le squadre affrontate da Donadoni sono sicuramente meno forti delle formazioni contro cui ha giocato Bisoli, ma la carica del Cagliari adesso appare comunque diversa. Più automatismi, più responsabilità: adesso nulla appare lasciato al caso. Servirebbe una svolta, magari contro una grande, per riportare il Cagliari ancora più in alto. Ora tutto è veramente possibile.

Con Donadoni il Ca di Federico Fonnesu

a

ncora incredibili emozioni per il confronto tra Cagliari e Napoli. Anche in una partita modesta e noiosa. Stavolta piangono i rossoblu, beffati all’ultimissimo secondo in un modo incredibile. Era il 92’30”, quando l’arbitro Rocchi assegnava una punizione appena fuori area ai rossoblu. Toccava Biondini per Nainggolan che andava al tiro: ribattuto. Il Napoli partiva in veloce contropiede, e Lavezzi solo soletto infilava Agazzi. Una beffa terribile per un Cagliari che ha fondati motivi per recriminare. Se è vero che il Napoli ha mantenuto una marcata supremazia territoriale, sfiorando un paio di volte il gol con uno scatenato Lavezzi, è anche vero che un paio di situazioni dubbie in area azzurra lasciano perplessi. In

modo particolare, una spinta a Nenè e un fallo di mano di Aronica. Cagliari comunque rivedibile, che non è riuscito a fare scattare le ripartenze nè a organizzare un’azione d’attacco continua. I rossoblu rimangono a quota 11 punti in classifica. Col Genoa. Cade ancora il Cagliari al Sant’Elia, stavolta per mano del Genoa. Ha deciso un gol di Ranocchia, segnato a otto minuti dal termine. Anche stavolta è stato decisivo un episodio: calcio d’angolo a spiovere nell’area piccola, imperioso stacco di Ranocchia che ha anticipato Agazzi e depositato in rete. Sconfitta ingiusta, per quel che si è visto sul campo. Il Cagliari ci ha provato in ogni modo a fare saltare il fortino predisposto da Ballardini. Le occasioni sono fioccate, specie nel primo tempo, con Cossu ispiratore. Matri non è riuscito a scavalcare Eduardo in

Il neo allenatore del Cagliari, Roberto Donadoni uscita con un pallonetto; quindi è stato Perico a fallire l’aggancio in area, servito da Pinardi; quindi un tiro da fuori dello stesso Pinardi, deviato, è finito di poco sul fondo. Il Genoa, sornione, è rimasto in attesa, facendo girare la palla, ma lasciando Agazzi inoperoso. Nella ripresa il ritmo è un po’ scemato. Bisoli ha provato a smuovere le

acque con l’inserimento di Nenè al posto di Pinardi per un tridente vero e proprio. I rossoblu ha insistito, con una lunga serie di cross, sui quali però i difensori genoani hanno sempre preceduto gli attaccanti avversari. Dopo il gol di Ranocchia, l’occasione per il pari è capitata ad Acquafresca, chiuso dal portiere in uscita bassa. E’ la secon-

da sconfitta casalinga di fila: i rossoblu restano a quota 11. Col Brescia. Due calcioni alla crisi. Il Cagliari con una ripresa super ribalta il risultato del primo tempo e torna da Brescia con 3 punti in tasca che sono il miglior antidoto per una situazione di classifica che stava diventando preoccupante. Non


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Nella foto: Astori e Matri

agliari vola poteva iniziare meglio la gestione Donadoni. Si è vista una squadra che ha saputo lottare, su un terreno reso impossibile dalla pioggia, contro un avversario determinato e aggressivo. In effetti, hanno sofferto, i rossoblu, partendo da un presunto rigore non accordato a Caracciolo per una carica di Astori. Quindi, il rigore è stato assegnato per un fallo di Biondini ai danni dello stesso Caracciolo. Quest’ultimo ha trasformato dal dischetto. Il Brescia ha insistito: è salito in cattedra Agazzi, chiudendo la porta a Eder e Konè. Le repliche del Cagliari con due conclusioni sfortunate di Matri, ma in generale la prima frazione era dei bresciani, che spingevano a centrocampo e sulla destra con Zambelli. Nel momento più difficile, è venuto fuori il cuore dei rossoblu, che piano piano hanno saputo guadagnare metri e campo. In tre minuti due lampi

11a mercoledì 10 novembre 2010 Cagliari - Napoli 0-1 12a domenica 14 novembre 2010 Cagliari - Genoa 0-1 13a domenica 21 novembre 2010 Brescia - Cagliari 1-2 14a domenica 28 novembre 2010 Cagliari - Lecce 3-2 15a domenica 5 dicembre 2010 Fiorentina - Cagliari 1-0 16a domenica 12 dicembre 2010 15.00 Cagliari - Catania 3-0 di Matri e Conti hanno ribaltato la situazione. Prima il bomber rossoblu ha sparato in rete un assist delizioso di Cossu. Poco dopo una punizione di Conti dalla lunga distanza ha sorpreso Sereni. Il Brescia ha risentito della mazzata, e non è servito a rianimarlo l’ingresso del febbricitante Diamanti. Il Cagliari ha saputo gestire l’incontro sino alla fine, con sagacia e tranquillità, come se gli episodi per una volta a favore avessero avuto il potere di esorcizzare tut-

te le paure. Cagliari che sale a 14 punti. Col Lecce. Tre punti preziosi come l’oro per la classifica e il morale, conquistati con la forza del gioco nel primo tempo, difesi con le unghie in una ripresa difficile, riaperta dall’ostinazione di un Lecce mai domo. Così il Cagliari torna al successo al Sant’Elia dopo due sconfitte cosnecutive e ribadisce il successo di Brescia. Sei punti su sei: non poteva iniziare meglio la gestione Do-

nadoni, coi rossoblu che mettono cinque punti tra loro e la zona caldissima della classifica. A veva iniziato benissimo il Cagliari, con Matri scatenato. Prima Rosati era stato bravo a chiudere lo specchio al bomber rossoblu, poi Nenè aveva concluso sul palo. Gioia solo rinviata di qualche istante. Matri ha aperto lo score con un numero da urlo, filtrando tra due difensori e scaricando all’angolino. Il Cagliari ha insistito, e ancora Matri ha raddoppiato, girando in rete un cross di Biondini. Il Lecce, inizialmente alle corde, ha reagito facendosi pericoloso specie sui calci piazzati. Qui faceva buona guardia Agazzi sui colpi di testa di Giacomazzi e Jeda. Nel momento migliore degli ospiti, ha colpito il Cagliari. Angolo di Cossu e gran colpo di testa di Canini a battere Rosati. Per il difensore è il primo gol in Serie A. Nella ripresa i rossoblu si accontentavano colpevolmente di gestire. Forse faceva capolinea anche un po’ di stanchezza. Fatto sta che il Lecce piano piano tornava in partita, guadagnando metri. Olivera accorciava le distanze su caparbia azione personale. A dieci minuti dalla fine, un’incertezza della difesa liberava Di Michele che con un pallonetto superava Agazzi. Finale sofferto da parte dei rossoblu, che dovevano difendersi dal disperato serrate del Lecce. Sui cross e sui lanci però vigilavano i difensori, protetti da un Agazzi attento. 3 minuti di recupero, e poteva iniziare la festa. Con la Fiorentina. Nem-

meno quest’anno il Cagliari sfata la maledizione del “Franchi”. Vince la Fiorentina 1-0, con una zampata di Mutu ad inizio ripresa. Colpevole la difesa rossoblu nell’occasione: una punizione scodellata in area, con deviazione vincente di testa del rumeno. E’ stato l’episodio che ha spostato l’equilibrio in una partita intensa, più combattuta che giocata. Encomiabili i tentativi del Cagliari per recuperare il risultato. Nella parte finale i rossoblu si sono lanciati all’arrembaggio della porta di Boruc. Occasioni propizie per Conti, il cui tiro ha sfiorato il palo, e per Matri, una puntata di poco alta. La chance più favorevole è capitata a Matri, liberato solo davanti al portiere, bravissimo a chiudergli lo specchio. Il bomber rossoblu aveva approfittato della disattenzione dei giocatori della Fiorentina, che non si erano accorti dell’annullamento del gol di Donadel per un fuorigioco di posizione di Zanetti. Sconfitta tutto sommata immeritata: il Cagliari avrebbe meritato il pareggio, per la grinta e la volontà espressa nell’assedio finale. Col Catania. Super Nenè schianta il Catania e fa decollare il Cagliari. 3-0 per i rossoblu che ottengono una vittoria importantissima ai fini della salvezza su una diretta concorrente. E’ stata forse la miglior partita dell’anno. Un Cagliari devastante nel primo tempo, corto e compatto, abile a far girare la palla con fraseggi e sovrapposizioni sulle fasce, come richiesto dal mister Do-

nadoni. Specie la catena di sinistra ha permesso di affondare, con le incursioni di Agostini, il movimento di Cossu e l’incessante lavoro di tamponamento e ripartenza di Nainggolan. Ne ha beneficiato un Nenè in stato di grazia. Già al 10’ il brasiliano ha aperto le marcature, scaraventando in rete riprendendo un colpo di testa di Matri respinto dalla traversa. Il Catania, stordito, ha fatto fatica a replicare. Il Cagliari ha ribadito la superiorità al 26’ ancora con Nenè, che ha svettato più alto di Terlizzi deviando alle spalle di Andujar il solito cross di Agostini. L’espulsione di Martinho ad inizio ripresa per un brutto fallo su Perico ha ulteriormente affossato un Catania comunque mai in partita. Matri è andato vicino al terzo gol in un paio di circostanze favorevoli. Terza rete che è arrivata a metà ripresa, ancora per merito di Nenè. Splendida la torsione del bomber brasiliano, che ha girato in rete un angolo di Lazzari. L’espulsione di Morimoto, reo di un’altra plateale scorrettezza su Ariaudo, ha completato la brutta giornata dei siciliani, e reso gli ultimi minuti una passeggiata per il Cagliari. Due piccoli nei: hanno vinto tutte le pericolanti, dunque il vantaggio sulla terz’ultima piazza rimane a 5 punti, e l’ammonizione di Nenè, che impedirà al cannoniere di prendere parte alla trasferta di Cesena. Poco male: il Cagliari arriva a quota 20, un bottino invidiabile in questa fase del campionato.


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LEGA PRO

La confer ma è uno schiaffo in faccia ter ribile Villacidrese punita in secondo grado, il presidente biancoceleste è sconvolto

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no schiaffo in faccia a cinque dita. Tanti quanti sono i punti di penalizzazione confermati dalla giustizia sportiva nei confronti della Villacidrese. Il ricorso presentato dalla società biancoceleste non ha sortito nessun effetto positivo e così la squadra di Bernardo Mereu dovrà ripartire esattamente da dove si trovava ieri, cioè dall’ultima posizione in classifica. I punti restano 7, con i 5 tolti la Vil-

lacidrese veleggerebbe in acque più tranquille. Sotto al lavoro, allora, domenica c’è una nuova gara casalinga. La montagna ripidissima da ieri notte è ancora più ripida: il presidente Siro Marroccu e gli altri dirigenti ci credevano, ci speravano, per regalare un sogno ai ragazzi, che sul campo quei 12 punti sono riusciti a conquistarli tutti. <Sono esterrefatto>, dice sorpreso il massimo dirigente della società del Medio Campidano, <non riesco a capacitarmi di

quanto avvenuto>. L’avvocato Mirando, a cui la Villacidrese aveva affidato tutte le carte non è riuscito nell’impresa di convincere i giurati. Insieme alla società, penalizzata, vengono confermate anche le squalifiche per lo stesso Marroccu (18 mesi di inibizione) e del presidente del collegio sindacale Marco Palmas, fermato per sei mesi. <Andremo avanti nella questione>, sottolinea Marroccu, <ci appelleremo in terzo grado>. Le parole di Mar-

Siro Marroccu roccu si perdono, i punti restano 7 e la squadra è sempre messa molto male. C’è da pensare ad un’altra gara, vorrà dire che i biancocelesti proveranno a conquistare la salvezza due volte. <Non ci abbiamo mai pensa-

to>, afferma amareggiato Mereu, <adesso voglio concentrarmi solo sulla Sangiovannese>. Con la speranza che la botta non spazzi via in un solo colpo i sogni dei giocatori, ragazzi, persone giovani che in casi come

questi potrebbero anche buttarsi giù. Adesso spetterà a Cirina, a Steri, ai giocatori più esperti e rappresentativi prendere per mano i compagni e trasportarli lontano. Magari verso un miracolo chiamato salvezza.

IL PERSONAGGIO

La Villacidrese penalizzata Ricorso respinto ma adesso si andrà in appello

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rima della fine dell’anno la Villacidrese saprà se le verranno restituiti almeno 2 dei 5 punti di penalizzazione. La società biancoceleste attende infatti che sulla faccenda si esprima la Corte Federale. Solo in quel caso, il presidente Siro Marroccu potrà ricorrere in terzo grado attraverso i propri legali. Per ora, infatti, manca ancora una motivazione chiara e ufficiale che confermi e attesti il rigetto del ricorso da parte della Corte: <Dopo la comunicazione e la pubblicazione delle motivazioni>, afferma il massimo dirigente biancoceleste, <ci attiveremo immediatamente. Non è tanto per riuscire

Nella foto: Bombagi ad avere indietro i punti, quanto, a questo punto, per una questione di principio>. Per ora in mano Marroccu ha solo un modulo timbrato e protocollato, ma non sa perché sia stato penalizzato e squalificato per dichiarazioni mendaci a causa di un

errore che non riguarda la Villacidrese (il documento utile per l’iscrizione era arrivato nell’ufficio sbagliato). Nel frattempo, la squadra di Bernardo Mereu si prepara per le ultime due giornate di campionato nel girone d’andata: tantissime le novità all’oriz-

zonte. D’ora in poi la Villacidrese penserà a far quadrare il bilancio. Ecco perché in campo ogni domenica ci saranno almeno nove under 23 (quelli che danno diritto a usufruire dei bonus economici). Domani c’è la gara di Prato, poi la sfida interna

con il Giulianova, ultima giornata d’andata. Seguirà una lunga sosta, sino al 16 gennaio, data della gara casalinga contro la Carrarese di Zampagna (la settimana successiva sfida esterna con il Chieti). Il girone B ha meno squadre rispetto agli altri gironi e prevede una sola retrocessione diretta (in caso di differenza di 5 o meno punti con l’ultima, la penultima in classifica disputerà i playout). Se il campionato finisse oggi, quindi, la Villacidrese sarebbe salva, perché ha una differenza reti migliore rispetto alle altre squadre con cui condivide il penultimo posto. Una chance da sfruttare assolutamente per centrare ancora una volta la salvezza, nonostante la

penalizzazione. Da qui la volontà di fare cassa e coprire il passivo di 130 mila euro. Schierando gli under Marroccu conta di recuperare almeno 50 mila euro in più rispetto allo scorso anno. Restano sempre aperte, naturalmente, le aperture a possibili nuovi soci, sponsor ed eventuali collaboratori. Più difficile invece gestire quei giocatori che necessariamente verranno sacrificati per far spazio agli under. Per quanto riguarda il mercato, è probabile arrivi qualche giovane, chi invece non accetterà i dettami e vorrà accordarsi con una formazione di dilettanti dovrà chiedere la rescissione entro il 31 dicembre. Il mercato dei prof sarà attivo invece dal 2 al 30 gennaio.


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SERIE D

Le sarde di serie D affondano, crisi nera per le sette sorelle

Tante, troppe squadre isolane in zona retrocessione

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e sarde affondano. Periodo terribile per le isolane che militano nel girone G di serie D: due pareggi e cinque sconfitte è il magro bottino del gruppo guidato dal Portotorres. La vetta si allontana, in fondo alla classifica si ammassano tante, troppe formazioni sarde e nelle ultime otto, ben sei sono squadre che arrivano dall’Isola. Il tecnico del Selargius Virgilio Perra analizza la situazione e traccia un bilancio del momento non certo esaltante: <Arzachena, Portotorres e Tavolara sono state costruite per fare un campionato di vertice>, esordisce l’allenatore di Elmas, <le prestazioni non stanno confermando quelli che erano i presupposti all’inizio della stagione>. Ma se per il Portotorres, unica imbattuta del rag-

gruppamento, i sogni restano ancora in piedi, per la formazione smeraldina e soprattutto per quella gallurese il campionato sta diventando una montagna ripidissima da scalare. <Le altre stanno rispettando i piani della vigilia>, continua Perra, <noi del Selargius, ad esempio, siamo partiti per salvarci, sapevamo bene che sarebbe stato un torneo di sofferenza>. Raggruppamento equilibrato, valori livellati e grande competitività, tutte, dall’inizio della stagione, possono perdere e vincere con tutte. <Le romane neopromosse sono forti>, continua l’ex tecnico della Nuorese, <si sono rinforzate parecchio. È dura con loro, bastano due o tre risultati negativi e con la classifica così corta si va giù in un attimo>. Perra comincia a mettere in conto la possibilità che più squadre sarde siano

chiamate ad una coda di campionato: <L’anno scorso spettò ad Arzachena e Castelsardo fare

Tavolara ultimo ma in leggera ripresa, Castiadas penultimo, Budoni terzultimo, la

sottolinea, <noi stessi ci rinforzeremo, qualche aggiustamento necessario, niente di più. I valo-

Nella foto: Emiliano Melis i playout, anche in questo torneo ho il timore che qualcuna delle nostre corra grossi rischi>.

graduatoria è allarmante: <Ma adesso con il mercato di dicembre qualcosa cambierà>,

ri, comunque, verranno mutati di nuovo. Il Tavolara, ad esempio, che già ha un organico di valore,

con i nuovi acquisti potrà cominciare un torneo nuovo. Così sarà per tutte quelle altre formazioni che vogliono rafforazarsi>. Organici e investimenti non al passo con quelli delle avversarie della penisola, Perra comunque, almeno per quanto riguarda il suo Selargius, parla anche di episodi sfortunati: <Per quanto mi riguarda, nelle ultime cinque partite abbiamo raccolto meno di quanto meritavamo. Forse abbiamo sbagliato solo il primo tempo con il Cynthia. Domenica con il Viribus il pareggio ci stava persino stretto, poi nel finale siamo riusciti a perdere>. Qual è la medicina comune per uscire dalla crisi? <Continuare a lavorare e cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati>, conclude Perra, <sono sicuro, le sarde riusciranno a tirarsi fuori da questa situazione>.

PROMOZIONE Il Pula vola trascinato dalle reti di Falco Nell’altro girone solo un pari per la capolista La Palma

i

l Pula vola. Otto punti sulla seconda, un ruolino di marcia impressionante e un primato che fa già sognare i tifosi. Trascinati dai gol di Falco, sempre più capocannoniere del girone A, i biancorossi provano a battere ogni record nel torneo di Promozione. Dietro c’è bagarre e solo Porto Corallo e Quartu 2000 sembrano avere le carte in regola per riuscire ad infastidire la capolista. Il Pula è imbattuta (come il 2000), ha vinto 12 volte e pareggiato una: sembra

una squadra di categoria superiore e ha armi e mezzi per rafforzarsi in questo mercato invernale. Alle altre resterebbero solo le briciole. Bene il Barisardo, quarto, così come Cardedu e Lanusei, più indietro rispetto alle aspettative della vigilia, invece, l’Arbus. Le delusioni arrivano dal La Palma Monte Urpinu, che era partita bene, e soprattutto dal Villasimius, ultimo in classifica con soli 6 punti. Più equilibrato il girone B, dove per ora sembra avere una marcia in più il La Palma Alghero. I catalani nell’ultimo tur-

Foto fornita da Diario Sportivo

no sono stati fermati in casa dal sorprendente Borore. Ne hanno approfittato Fonni e Udinese, che con due successi si sono avvicinati alla prima della classe. Seguono in fila indiana, non distanti, Porto Rotondo, Latte Dolce e l’Olmedo, quest’ultimo trascinato dai gol di Usai, capocannoniere del secondo raggruppamento. Così così la Dorgalese, maluccio il Tempio, da cui ci si aspettava ben altro torneo. Chiudono la classifica Ilvamaddalena e Ittiri, quest’ultimo altra sorpresa in negativo del girone con i soli 6 punti all’attivo.


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ECCELLENZA Sant’Elia, un miracolo fatto tutto in casa Pani ha riportato tanta serenità nella società dirigenti attivi più per passione sociale che per sogni calcistici. Adesso il presidente Cardia ha speso dei bei soldi, lotta perché il progetto della cittadella sportiva vada avanti e soprattutto ci mette la faccia. Giocatori e tecnico ricambiano, a modo loro, ma con il migliore dei metodi possibili: con le vittorie. Prima c’erano solo i gol di Ibba e una serie di partite disturbate da una mancanza di continuità di risultati. L’avvento di Massimiliano Pani ha portato quell’equilibrio che

c

’è chi lo chiama “miracolo fatto in casa”, altri parlano di “momento magico” destinato a concludersi con il ritorno delle big. Comunque si legga, il periodo d’oro vissuto dal Progetto Sant’Elia ha radici più profonde. È il frutto di scelte oculate e di una politica societaria che punta ad abbracciare un intero quartiere. Certo, niente a che vedere con la società di dieci anni fa, quando in sella c’era un gruppo di

mancava. Calma e serenità per lavorare hanno dato i frutti sperati: la squadra vince una gara dietro l’altra. Da quando sulla panchina si è seduto l’ex giocatore del Cagliari, il Sant’Elia non sbaglia un colpo mentre le altre pretendenti alla promozione fanno fatica. Fertilia, Muravera, e Torres inseguono, sempre più staccate. Dopo il successo contro l’Atletico Elmas, domenica in Gallura la prova del fuoco contro una nobile decaduta in grande ripresa, l’Olbia. Un altro possibile passo avanti verso la serie D.

Il personaggio Max Pani, il ritorno del figliol prodigo Dopo anni di inattività l’ex giocatore del Cagliari ha fatto grande il Sant’Elia

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rimi nel torneo di Eccellenza: il progetto comincia a prendere forma. Dai tornei minori alla vetta, dal calcio di periferia su terra battuta a un piccolo sogno, che cresce ma solo tra sei mesi potrebbe diventare realtà. Il Progetto Sant’Elia nel giro di qualche anno è diventato la seconda squadra del capoluogo. Investimenti importanti, un campo come si deve e la passione del presidente Franco Cardia hanno dato vita a questo piccolo miracolo sportivo. Niente di definitivo, sia chiaro ma la flemma del tecnico Pani e i gol a raffica di Christian Ibba fanno ben sperare i tifosi di Sant’Elia. Otto vittorie, tre pareggi e due sconfitte, miglior attacco del torneo e gran difesa, tra le big del campionato, in mezzo

a nomi altisonanti quali Torres, Nuorese e Olbia è spuntata fuori questa piccola-grande realtà cagliaritana. Artefice, in parte, del primo posto è anche l’allenatore che ha preso il posto di Beppe Martinez a stagione iniziata, quel Massimiliano Pani che non guidava una squadra da diverse stagioni ma che con competenza e serenità è riuscito a plasmare al meglio un gruppo non costruito da lui. Le grandi non stanno a guardare, ma per fare bene nel massimo torneo isolano si dovranno fare i conti anche con questa squadra: <Non mi sarei mai aspettato che sarebbe andata così>, afferma Pani, <ma come in ogni nuova avventura avevo la speranza di trovare le migliori condizioni possibili per poter lavorare. Sono stato bravo e fortunato ma il merito di questo primo posto è dei miei giocatori>, sottolinea il tecnico, che da giocatore ha disputato cinque stagioni con la

Nella foto: Max Pani

maglia del Cagliari (65 presenze e 6 reti), <sono stati capaci di capire subito il mio modo di intendere il calcio>. Meriti equamente distribuiti e condivisi: <Certo, anche la società e lo staff hanno una grandissima funzione, persone professionali che non conoscevo e che ancora sto imparando a conoscere>. Sei gare, cinque vittorie, un pari, Pani è subentrato a Beppe Martinez dopo sette domeniche (per Martinez 3 vittorie, 2 pari e 2 sconfitte): il presidente pare abbia scelto bene: <Il presidente ha una grande passione, mi ha fatto chiamare dal direttore sportivo, abbiamo parlato e qui è nato il nuovo Progetto Sant’Elia. Ma non abbiamo ancora fatto niente>, aggiunge Pani, <qui basta una sconfitta e tutto ritorna come prima. Sono troppo pochi i punti di divario tra noi e le avversarie che ci seguono>. Pani mancava da circa tre anni, ma ha ben chiare le rivali dirette: <Ci sono almeno cinque squadre

che possono lottare per vincere>, ammette, <in mezzo ci sono società di grossa tradizione come Torres, Nuorese e Olbia. Chi è indietro si rinforzerà a dicembre; le società blasonate troveranno sicuramente qualche appiglio per rientrare in gioco>. Riferimenti chiari su atteggiamenti non sempre trasparenti: <Il calcio regionale? Non è cambiato niente, anzi, sì>, confessa l’allenatore del Progetto Sant’Elia, <è peggiorato, i soldi sono spariti e quei pochi che ci sono, vengono gestiti da pochi. Non dimentichiamo che siamo dilettanti>, conclude Pani, <lo spirito dovrebbe essere quello, ma spesso mi capita di vedere persone e giocatori che credono di essere, a torto, dei professionisti. Così facendo fanno del male al calcio e a un ambiente che invece dovrebbero difendere>.


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PRIMA CATEGORIA

Girasole, il miracolo continua Sant’Antioco, Bittese e Olbia 05 le altre capoliste nei rispettivi gironi di Prima

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a sorpresa Girasole tiene banco nel girone A del campionato di Prima categoria. Primo posto nel raggruppamento davanti a Fulgor Senorbì, Villagrande Ferrini Cagliari, i ragazzi allenati da Marongiu continuano a stupire. Buon quarto posto per la Ferrini Cagliari, che viene dal successo interno contro il Perdasdefogu. In coda ultimo posto solitario per il Villaputzu, preceduto da Orione 96, Samatzai 85 e dalla coppia formata da Quartu

Sant’Elena e Castor Tortolì. Nel girone B, lotta aperta tra sant’Antioco e Orrolese. I gol di Mileddu trascinano i sulcitani che hanno due punti di vantaggio sulla seconda. Più staccato il Gonnesa, che precede Pabillonis, la delusione Monteponi Iglesias e l’Atletico Narcao. Male Mandas, Sarroch e Gialeto, nobili decadute, l’ultimo posto è occupato dall’Isili, che ha 3 punti. Nel girone C il primato è del Tonara: la formazione barbaricina viene dalla bella vittoria esterna contro la Tharros e mantiene un vantaggio di tre punti sul Posada,

Nella foto: Ortu e l’ arbitro. Foto fornita da Diario Sportivo

che a sua volta precede Siniscola, Lulese e Bittese. Sempre più giù una società storica come la Tharros invischiata nelle posizioni basse della classifica. Sei squadre in sei punti nel girone D. Per ora comanda l’Ozierese ma il torneo appare decisamente equilibrato. La seconda piazza è per il Sassari che precede un’Olbia 05 in crisi dopo la bella partenza. Lauras, Palau e Berchidda chiudono il lotto delle prime. In coda grande equilibrio, l’unico tagliato fuori è lo Stintino, che chiude con 5 punti.

CALCIO A 5

Una stagione da dimenticare per le formazioni isolane Crocchias Cagliari e Atiesse Quartu a rotoli in A1, malissimo il Domus Chia in serie A2

u

ltime. Non migliora la situazio-

ne delle squadre sarde di calcio a cinque in serie A1. Tre punti a testa, ruolino

di marcia da dimenticare, una sconfitta dopo l’altra: Atiesse Quartu e Crocchias Cagliari sembrano

avere la strada spianata per la retrocessione. L’ultima giornata di campionato, sabato scorso ha

regalato un po’ di gioia ai ragazzi di Diego Podda, che dopo dieci sconfitte di fila sono riusciti a conquistare la prima vittoria della stagione. Ma l’8-1 casalingo al Napoli fa sperare ben poco, perché i partenopei sono la peggior squadra del raggruppamento, ultimi con 3 punti insieme alle formazioni isolane e con una valanga di reti subite. Sabato è andata male all’Atiesse, sfortunata contro l’Augusta in trasferta e battuta per un solo gol di scarto. La situazione resta criti-

La situazione resta critica, anche perché le altre pericolanti sono molti distanti

ca, anche perché le altre pericolanti sono molti distanti. La quartultima Promomedia Sport Five, infatti, ha ben dieci punti di vantaggio sul terzetto che chiude la graduatoria. In testa c’è sempre il Marca Futsal, che precede Lazio, Daf Chemi Montesilvano, Bisceglie e i campioni in carica dell’Alter Ego Luparense. In A2 non vanno meglio le cose al Domus Chia, ultima, da sola, e con soli 3 punti all’attivo. Sabato scorso giornata da dimenticare contro il non trascendentale Pesaro Five, i ragazzi di Andrea Congiu sono stati battuti 6-0. In serie B, girone E, quarto posto per il Capoterra 2000. Male invece Zir Prato Sardo Nuoro ed Elmas 01, che chiudono la classifica.


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AMATORI MSP Cagliari 2007 a valanga I Resti Umani crollano sotto i colpi di Floris

Al 2’ minuto gli ospiti sfiorano il vantaggio, ma il tiro a botta sicura di Balestrino è respinto dall’ottimo intervento di Bolzatti. Al 5’ Cera vede Tavolacci fuori dai pali e cerca di sorprenderlo con un pallonetto dalla metà campo. Il pallone

l

a sfida tra Resti umani e Cagliari 2007 finisce con un 6-0 tennistico. I padroni di casa si sono presentati con una formazione rimaneggiata, e hanno disputato l’intero match in inferiorità numerica. Il Cagliari 2007 ha approfittato dell’occasione è ha conquistato una vittoria importante nella sesta giornata del campionato Amatori, girone A. I ragazzi di Porru hanno avuto in mano le redini del gioco per tutta la partita, ma i Resti umani

Cagliari 2007

hanno più volte sfiorato la rete specialmente nella prima frazione con dei contropiedi molto pericolosi.

però termina fuori non di molto. Al 18’ Floris sblocca il risultato con un preciso colpo di testa sul primo palo. Al 29’ su

azione fotocopia, ancora Floris va a segno. Si va al riposo sul 2-0. Nel secondo tempo gli ospiti sfruttano al meglio la superiorità numerica e realizzano ben quattro reti. La prima al 36’ con Balestrino che realizza con un preciso tiro dal limite dell’area. Due minuti più tardi va a segno il neo entrato Contu, che smarcato in area da Dessì realizza con un preciso rasoterra di controbalzo. Al 42’ è il turno di Dessì, che realizza da pochi passi dopo un batti e ribatti in area. Dopo i tanti gol del Cagliari 2007 si vede anche un gran tiro dalla distanza di Ambu, che si stampa sulla traversa a portiere battuto. La rete del definitivo 6-0 arriva al 52’ con Spano, che controlla in area e realizza dopo aver superato il diretto avversario. Resti Umani: Bolzatti, Sirigu, Baccialle, Cera,

Ruggiu, Cannas, Mei, Matteo, Alfonso, Ambu. All: Casella Cagliari 2007: Tavolacci, Manca, Burini, Sitzia, Floris, Balestrino, Dessì, Perra, Sesselego, Murru, Lai. A Disp: Spano, Pontis, Poddie, Cera, Farris, Contu, Porcu. All: Porru.

Sirigu, Baccialle, Cera, Ruggiu, Cannas, Mei, Matteo, Alfonso, Ambu. All: Casella Cagliari 2007: Tavolacci, Manca, Burini, Sitzia, Floris, Balestrino, Dessì, Perra, Sesselego, Murru, Lai. A Disp: Spano, Pontis, Poddie, Cera, Farris,

Resti Umani

Arbitro: Putzu. Reti: 18’ e 29’ Floris, 36’ Balestrino, 38’ Contu, 42’ Dessì, 52’ Spano. Resti Umani: Bolzatti,

Contu, Porcu. All: Porru. Arbitro: Putzu. Reti: 18’ e 29’ Floris, 36’ Balestrino, 38’ Contu, 42’ Dessì, 52’ Spano.

Pareggio ricco di gol tra Serdiana e Senatori

Spettacolo e emozioni sul campo dell’Antonstefano a Quartu sant’Elena

p

artita scintillante e piena di emozioni quella giocato sul campo comunale dell’ Antonstefano a Quartu Sant’ Elena valevole per il camponato CAAM CSEN tra il Serdiana 96 e i Senatori. Sotto la direzione del signor Sollai partono meglio i Senatori con una

francesco che non riesce a dare forza alla sua conclusione. Ma l’ azione più nitida capita al 9° ancora sui piedi di Angeli che dopo una serie di dribbling riesce ad entrare in area piazza il suo destro ma la conclusione è troppo angolata ed esce di un soffio. Ghiotta occasione ancora per i Senatori.

Serdiana

conclusione al quarto minuto di Angeli che però non impensierisce più di tanto Sotera , stessa sorte toccherà tre minuti più tardi a R. Di

Il Serdiana si vede solamente al minuto n. 15 con calcio dalla bandierina che si conclude con un nulla di fatto, ma dal 17° al 19° arrivano in se-

rie sempre per il Serdiana ben tre angoli , l’ ultimo dei quali viene calciato direttamente in porta con Melis che riesce all’ ultimo a smanacciare lontano , ma la palla arriva sui piedi di Erriu che dalla destra pennella un cross delizioso per Sarais che tutto solo non riesce ad impattare di testa. Dopo la paura si ri fa viva in avanti la squadra dei Senatori con un’altra ghiottissima occasione costruita ancora da Angeli che dalla sinistra in area di rigore mette un rasoterra centrale che supera il portiere ma Birindelli solissimo e per di più a porta vuota manca il tappin vincente. Era il 28° e dopo 2 minuti si va al riposo con il risultato inchiodato sullo 0 a 0. La ripresasi riapre con un tiro di Cracchiolo del Serdiana alto. Al 7° la partita finalmente si sblocca, calcio di punizione dalla trequarti da parte di Zuddas arriva in anticipo su tutta la difesa Sarais che insacca di testa il goal dell’ uno a zero.

La reazione dei Senatori non è tardiva, passano solo due minuti e Anedda scodella in area per Angeli al volo tenta il super goal ma la palla finisce di pochissimo sopra la traversa. I Senatori ora tentano il tutto per tutto per agguantare il pari, ma la partita è dura e vengono commessi tanti falli a centrocampo e il gioco risulta spezzettato ma al 18° Aresti coglie una clamorosa traver-

della traversa che mette al centro un rasoterra che balla sulla linea di porta e stavolta Birindelli non sbaglia come nel primo tempo ed è uno a uno. Nonostante le proteste del Serdiana per un presunto fuorigioco , la partita riprende con i Senatori ancora avanti ma stavolta la conclusione di R. Di Francesaco è alta. Entriamo ora nella fase finale della gara, e sono i ragazzi del Serdiana che

Senatori

sa su tiro dai 20 metri. Sfortunati i Senatori che ad ogni modo non demordono e rigettano in attacco e stavolta riesce a fare proprio con l’ autore

attaccano, il minuto è il n. 29 lancio lungo di Erriu che trova libero Cracchiolo grande aggancio più dribbling aereo sul centrale e pallonetto

che si insacca e gonfia la rete per il vantaggio del Serdiana 2 a 1. I Senatori non ci stanno e l’ arbitro assegna 4 minuti di recupero in cui accade di tutto , al 32° uno degli ultimi assalti porta la squadra a scoprirsi e cosi riparte in contropiede il Serdiana ancora con un lancio lungo a scavalcare la squadra avversaria e palla che capita ancora a Cracchiolo che si invola verso la porta e beffa il portiere in uscita con un altro pallonetto ma la cosa che cambia è la mira infatti la palla termina fuori. Nonostante la paura i senatori ci credono e all’ ultimo secondo accade l’ incredibile, angolo per i Senatori, il Portiere Melis invita tutti i suoi difensori a saltare all’ interno dell’ area di rigore ma uno di loro non ce la fa per un leggero infortunio e cosi si getta lui stesso in attacco e va a ricevere la palla sul corner corto e pennella una palla deliziosa al centro che trova l’inzuccata vincente di Cannas per la gioia di tutti per un incredibile 2 a 2.


12 / Sardegna Sport

AMATORI Il personaggio Beppe Ruda, un manager con i fiocchi per il calcio amatoriale È uno dei tecnici più vincenti nei vari tornei

a

causa di una distrofia muscolare che lo ha colpito sin da bambino, Beppe Ruda non ha mai potuto calcare i campi da calcio. Ma il suo sogno si è materializzato in panchina e dietro una scrivania, lui, nato a Pirri (nella vita di tutti i giorni dopo il diploma da ragioniere è diventato un impiegato della Telecom) e cresciuto nella Cagliari di Gigi Riva è uno dei dirigenti sportivi più vincenti di sempre nel calcio amatoriale cittadino. Resti Umani, prima, Drughi, poi, in mezzo tanti successi provinciali, regionali e alcuni titoli italiani. Tutto è nato nel 1973, quando con i Resti Umani, sino al 1996 ha vagato per i vari enti sportivi, tra Aics, Uisp e Msp, conquistando un titolo italiano

nelle finali di Napoli del 1984. <Con i Resti Umani siamo diventati famosi nell’ambiente amatoriale>, racconta Beppe, <persino Fabio Fazio ci invitò tutti insieme a Quelli che il Calcio>. Un mucchio d’ossa come simbolo sulla maglia, poche altre squadre hanno incarnato lo spirito amatoriale come quella lanciata da Ruda e dall’allora presidente del sodalizio Santino Ambu. Poi lo stesso Ambu decise di continuare a schierare una squadra di giovani e il gruppo, invecchiato, si iscrisse con un altro nome al torneo Over 40. Nacquero i Drughi (il nome deriva da una vecchia passione per la Juventus di Beppe Ruda) e Ruda continuò a mietere successi: <Molti compagni mi seguirono dai Resti Umani e creammo questo gruppo che ancora va avanti>, aggiunge il

presidente, <sono ancora con noi Giorgio Congiu, vicepresidente giocatore, Raffaele Siddi, Giancarlo

Orrù, Mario Isola e altri componenti di quella vecchia squadra. Ci siamo divisi i compiti,

Nella foto: Beppe Ruda

perché gli anni passano per tutti>, sottolinea, <adesso abbiamo una squadra nell’Over 40,

l’Hotel Baia di Nora Drughi, che portiamo avanti grazie all’appoggio di Renata e Maurizio Sarritzu, e il Zia Martina Drughi nel torneo Over 45>. Anche qui sono arrivati tanti successi e due prestigiosi titolo italiani, conquistati a Foligno e recentemente a Riccione nel 2009. <Sono stato dirigente anche nei tornei Figc e a Pirri ho fatto parte dell’Uragano, dello stesso Pirri e della Pirrese, insieme a mostri sacri del calcio regionale, quali Gesuino Farris, Pino Rundini e Roberto Fiorello. Mi trovo a mio agio in questi ambienti, le ambizioni sono quelle di portare avanti un gruppo rinnovato. Ci piacerebbe vincere ma non è semplice. Diciamo che puntiamo ai playoff>, conclude, <dovesse arrivare qualcos’altro, tanto di guadagnato>.

Gastaldi non ride quando parla della sua squadra Il comico dei Lapola tra i protagonisti del campionato Msp con la Marina

s

pesso, da comico, deve far sorridere, ma quando si parla della sua squadra Daniele Gastaldi non scherza mai. Il calcio è una delle sue passioni e con la Marina 93 svolge un’attività sociale che nel quartiere non spesso viene messa in evidenza. Aveva corso il rischio di vedere tutto crollare: <Pagu dinai>, dice il comico dei Lapola, <pochi finanziamenti, poi siamo riusciti a salvare la situazione>. Da vent’anni porta avanti la squadra, e in questo torneo, finisca come finisca, Daniele il suo successo l’ha già avuto: <Per come eravamo messi, il nostro torneo l’abbiamo già vinto>. Ma sul campo le cose stanno andando meglio del previsto: terzo posto

nel girone A del campionato Amatori e sabato nuovo successo (3-0, con gol di Sanna, Melis e Fancelli) sulla Sarda Vending. Il cammino della Marina 93 Reale Mutua non conosce intoppi: <Devo dire grazie a questa compagnia di assicurazioni del quartiere e alla famiglia Mundula, proprietaria del Ristorante Italia, ci hanno dato una mano d’aiuto. La realtà continua ad andare avanti anche grazie a loro>. Non è facile , comunque, perché Gastaldi vuole fare le cose in grande: <Ci alleniamo una volta alla settimana, abbiamo divise, borse e attrezzatura. Dobbiamo pagare l’iscrizione e gli spostamenti, con l’autofinanziamento non saremmo andati da nessuna parte>. Per far quadrare le cose

in campo, Gastaldi si è affidato ad un tecnico con esperienza Figc, quel Franco Pitzalis che ha già allenato in Prima categoria. <Ma nel quartiere le cose sono cambiate>, sottolinea il presidente del team, <ci sono più difficoltà, la gente lavora di meno e ha meno soldi. Indirettamente si arriva ad avere meno solidarietà dalle persone. Prima, invece, era diverso>. Gastaldi spera di collaborare con il nuovo parroco, don Marco Lai: <Sarebbe importante far capire anche alla parrocchia che il nostro è un vero e proprio servizio. Tanti ragazzi si sono allontanati dalla strada grazie al nostro gruppo>. La chiusura di tutto rappresenterebbe la fine di un’epoca. Vent’anni fa la nascita della squadra, diciassette anni fa la fondazione

dell’associazione, grazie all’entusiasmo di Gino, padre di Daniele, scomparso qualche anno fa, ma anche di Davide, il fratello, e di Giuca Totti, don Egidio Bardo, Giovanni Mocci, Mario Cara (attuale direttore sportivo), Giovanni Giordano (massaggiatore della squadra e anche della Virtus basket e del La Palma Monte Urpinu in Promozione). Un connubio che va avanti e festeggia i cinque anni della sede sociale, un piccolo gioiello nel cuore del quartiere, dove ogni anno, puntualmente, Gastaldi e gli altri organizzano una piccola festa il 16 settembre, giorno del compleanno di papà Gino: <Vogliamo continuare, per noi, per papà, per il quartiere>, conclude Gastaldi, <alla Marina siamo diventati un pezzo di storia>.

Nella foto: Daniele Gastaldi


Sardegna Sport / 13

AMATORI Il personaggio Francesco Pani, il calcio subito dopo l’avvocatura Il capitano del Club Forense è uno dei pionieri del torneo Msp

n

on è solo uno degli avvocati più famosi a Cagliari, Francesco Pani è anche uno dei pionieri nel calcio amatoriale in città. Centinaia di processi e cause alle spalle, migliaia di minuti sui campi dell’hinterland con una passione che, a suo dire <È rimasta la stessa, anzi è cresciuta>. Sessantuno anni, uno studio in città, la spola tra l’ufficio e il tribunale, il sabato per stare insieme agli amici e compagni di squadre del Club Forense, formazione ormai mitica nei campionati Msp di Alberto Borsetti, che quest’anno partecipa, con alterne fortune al torneo Over 45. <Non stiamo andando malissimo>, dice subito Pani, capitano del gruppo e terzino da sem-

pre, <siamo a centroclassifica, sabato scorso però abbiamo perso 2-1 contro gli Angeli del Soccorso>. Spirito e voglia mai venuti meno, nonostante gli impegni, da trent’anni Pani il sabato pomeriggio non vuole sentire ragioni per indossare la maglia della sua squadra: <No, non abbiamo mai vinto niente>, ammette bonariamente, <a parte le coppe di partecipazione, ma ci unisce quello spirito goliardico che credo sia ancora il collante della squadra>. Classe 1949, Pani ai tempi dell’università ha militato anche nei tornei Figc: <Giocavo in difesa nel Mogoro, Terza, Seconda, Prima categoria e Promozione, poi gli studi e la professione mi hanno portato verso altre strade, ma il calcio non l’ho mai abbandonato>. Da lì la scelta di tuffarsi

a capofitto nei tornei di Borsetti, ben prima che nascesse l’attuale ente di promozione sportiva. In città pochi possono vantare il suo numero di gare, tra una stagione e l’altra al suo attivo più di settecento partite: <No, non ho mai pensato di mollare>, sottolinea, <il calcio è uno sfogo e mi concede la possibilità di avere una distrazione dopo il lavoro e la routine quotidiana>. Un calcio amatoriale rimasto lo stesso nel tempo: <Sicuramente>, continua Pani, <a prescindere dai singoli, trovo che la filosofia di base in questi tornei sia rimasta la stessa, diversamente sarebbe stato molto più difficile andare avanti>. Avvocati, qualche addetto al palazzo di Giustizia per fare numero, il Club Forense ha un suo spirito di corpo ma necessità di

innesti per continuare a vivere: <Non tutti gli avvocati giocano a calcio>, conclude Pani, <senza aiuti esterni non sarem-

mo potuti andare avanti nel tempo, ma nessun problema, le caratteristiche della squadra, almeno dal punto di vista

Nella foto: Francesco Pani

umano non sono certo cambiate. Siamo un bel gruppo e più che al risultato badiamo ancora soprattutto a divertirci>.


14 / Sardegna Sport

PERSONAGGI MSP Raffaele Sirigu (Resti Umani)

Sandro Porqueddu (Esercito)

Sandro Porqueddu Campionato: Msp Over 45 Età: 53 Ruolo: Centrocampista Attività: Ufficiale dell’esercito Squadra: Amaatori Esercito Nato a : Santa Teresa di Gallura Idolo da ragazzo: Mancini

Sirigu Raffaele Campionato: Amatori Età: 42 Ruolo: Difensore Attività: Infermiere professionale Squadra: Resti Umani Nato a : Cagliari Idolo da ragazzo: Rivera

Raffaele Siddi (Drughi)

Tullio Burini (Cagliari 2007)

Loddo

Burini Tullio Campionato: Amatori Età: 40 Ruolo: Difensore Attività: Commesso Squadra:cagliari 2007 Nato a : Cagliari Idolo da ragazzo: Scirea

Putzu

Siddi Raffaele Campionato: Msp Over 45 Età: 50 Ruolo: Centrocampista Attività: Commerciante Squadra: Drughi Nato a : Cagliari Idolo da ragazzo: Riva

Arbitro Campionato: Msp Over 40

Arbitro Campionato: Msp Over 40


Sardegna Sport / 15

MEMORIAL PES Il ricordo di Alessio Pes nel memorial organizzato dal Coni In campo 16 squadre in rappresentanza di sedici istituti superiori di Cagliari

Claro a Cagliari. Nelle prime due edizioni hanno vinto l’Istituto Tecnico Industriale GIUA di Cagliari e il Liceo Classico e Scientifico Euclide di Cagliari. Le squadre partecipanti rappresentano sedici istituti superiori della provincia di Cagliari: Liceo scientifico Euclide Cagliari, Istituto alberghiero Gramsci Caglia-

ri, I.T.I.S. Giua Cagliari, I.P.I.A. Meucci, I.T.C. F. Besta Monserrato, I.S.S. Levi Quartu S.E., I.T.I. Marconi Cagliari, L.G. Dettori Cagliari, I.S.I.S. S. Atzeni Capoterra, L.S. Michelangelo Cagliari, L.S. Pitagora Selargius, I.M. N. Tommaseo, I.T.C. Leonardo Da Vinci Cagliari, L.A. F. Fois Cagliari, I.T.G.O. Bacaredda Cagliari, I.T.C. Martini

Cagliari. In campo circa 300 giovani calciatori che si cimenteranno all’insegna dei valori del “Fair play”. Tra le finalità del progetto la valorizzazione delle sinergie collaborative tra enti che, pur a diverso titolo, si occupano della formazione dei giovani. In tale ottica lo stretto rapporto tra gli istituti scolastici organizzanti, l’I.T.I. Marconi di Cagliari, l’I.P.S.A.R. Gramsci di Monserrato e il Coni Provinciale di Cagliari consentirà di rendere fruibili le competenze che ciascun ente è in grado di offrire. Le sedici squadre saranno divise in 4 gironi con formula all’italiana (ogni squadra incontra tutte le altre). Le prime due classificate di ogni girone partecipano ai quarti di finale ad eliminazione diretta. Le finali si giocheranno nel mese di Aprile. Al termine della manifestazione oltre alla squadra vincitrice sarà premiata anche la squadra più disciplinata, quella più giovane e il capocannoniere.

l’ormai classico appuntamento con il torneo di calcio a sette, la partita dei bambini e quella delle ragazze. Durante e dopo, la festa con barbecue, bibite, dolci, la pecora bollita, la novità del kebab, la distribuzione delle magliette e

i saluti alle simpaticissime zie di Tempio. Il tutto è stato condito dalla musica accattivante di dj Musu. Durante il memorial è stato anche possibile ascoltare la cronaca della partita Cagliari-Lecce. A giocarsi il trofeo di

calcio a sette le solite sei squadre, più o meno arrangiate: Spartak Nelo, Shalke Zero Zasso, Vecchia Monte Mixi, Giorgi del Basket, e De Baura Bad Boys, il successo finale è andato allo Spartak Nelo.

C

omincia in questi giorni la terza edizione del Memorial di calcio Alessio Pes. Sedici le squadre al via dell’importante appuntamento sportivo organizzato dal Comitato provinciale del CONI di Cagliari, dall’Istituto tecnico industriale Marconi, dall’Istituto Alberghiero Gramsci di Monserrato, dall’Ente di promozione sportiva CSEN e dal Comitato amatoriale attività motorie di Cagliari. Tutti gli incontri si disputeranno presso gli impianti in erba sintetica di Monte

MEMORIAL PELLE

All’Amsicora rivive il ricordo di Pelle Sesta edizione del memorial di calcio a sette per Piermichele Alias

u

n altro incontro per ricordare Piermichele. Sesto memorial Amici per Pelle, sesta edizione del torneo-ritrovo dedicato alla memoria di Piermichele Alias, il giovane praticante av-

vocato scomparso in un incidente stradale mentre guidava la sua amata Vespa il 20 novembre del 2004. Domenica scorsa sui campi da calcetto ricavati all’interno dello stadio Amsicora, è andato in scena il nuovo appuntamento con la manifestazione organizzata dai pa-

renti, dai genitori e dagli amici più cari. Amici per Pelle è ormai un appuntamento fisso per tutte quelle persone che, in un modo o nell’altro, erano legate a Piermichele, calciatore dilettante e grande appassionato di motori. Dalle 9 del mattino al pomeriggio inoltrato


16 / Sardegna Sport

Il tennista della Torres Sassari riporta nel Nord Sardegna un primato che mancava da 30 anni. Elisa Salis del Tc Cagliari si conferma per il terzo anno numero uno delle classifiche rosa, ma la migliore racchetta della Sardegna è Anna Floris, che però non rientra nelle graduatorie regionali perché tesserata con il Viterbo. Ecco la fotografia dei vertici del tennis sardo al termine della stagione 2010

di Lazzaro Cadelano

è

nato a Calangianus, è cresciuto al Geovillage, è tesserato per la Torres Sassari: l’identikit è quello di Gino Asara, classe 1985, il nuovo numero uno del tennis sardo. Le nuove classifiche 2011 hanno riportato il tennis del Nord Sardegna ai vertici delle graduatorie regionali, spodestando il dominio del Tc Cagliari che durava ininterrotto da decenni. Bisogna tornare indietro di oltre 30 anni per ritrovare una racchetta del Nord, e ancora della Torres, in cima alla classifica dei tennisti sardi, ai tempi di Raimondo Angioni e di Roberto Pappalardo. Nel femminile invece è il Tc Cagliari a marchiare i primi posti della classifica rosa, e Elisa Salis si conferma reginetta, unica Seconda categoria, prima in graduatoria e vincitrice degli Assoluti. Senza rivali, perlomeno sull’Isola. Perché il simbolo del tennis sardo, la racchetta più forte è sempre Anna Floris, esempio da seguire, ma traguardo lontanissimo per le ragazze quanto per i ragazzi, capace di arrivare a giocare gli

Slam, di ergersi al gradino 132 del ranking mondiale Wta e tra le migliori dieci tenniste d’Italia. Per i tennisti sardi il 2010 si è chiuso con zero punti Atp e Wta in singolare, con Manuel Mazzella e Elisa Salis che hanno conquistato punti mondiali in doppio. E allora a decidere le nuove classifiche sono stati i risultati negli Open in Sardegna (13) e in giro per l’Italia (pochi). Il primato di Gino è Asara è il frutto della costanza, sempre presente in fondo ai tabelloni. Così con due titoli e due finali in Sardegna, ma soprattutto la finalissima dei Campionati Universitari a Campobasso, il primato in solitario è tutto suo: classifica 2.3 (l’anno scorso 2.4). Spodestato il terzetto formato da Daniele Piludu, Roberto Montis (Tc Cagliari) e Manuel Mazzella (Sardinia Tennis), che un anno fa era davanti a tutti (da 2.3 a 2.4). Ancora una volta il primato non coincide con il titolo Assoluto, vinto da Montis, e non coincide con il maggior numero dei successi, primato che è andato a Mazzella con tre titoli e quattro finali. I Seconda categoria (i big del tennis sardo, non ci sono Prima categoria) diminuiscono: nel 2011

Gino Asara è il nuovo numero uno del tennis sardo

Nelle foto: Gino Asara della Torres Sassari; Elisa Salis del Tc Cagliari

sono 14, mentre un anno fa erano 18. Vanno fuori dai big Mario Ziulu (Tc Cagliari), Andrea Busonera (Sporting Quartu), Luca Cattani (La Maddalena), Stefano Caria e Salvatore Deliperi (Porto Torres), mentre Luciano Pitzurra (Tc Cagliari), sempre protagonista nei tornei di Terza, passa 2.8. Solo due le promozioni: Marco Pinna (Torres Sassari) ha fatto il salto

maggiore passando da 2.8 a 2.4, mentre Mattia Cruccas (Torres), classe 1975, è promosso 2.7. Giù tutti gli altri: Nicola Comune 2.5, Stefano

Mocci 2.6, Fabio Docche 2.8, Mauro Rodighiero 2.8, stabili Franco Maddau 2.6 e Federico Visioli 2.8. Nel femminile “salto”

per Carlotta Lehner, vice regina in classifica e agli Assoluti che passa da 3.4 a 3.1, terzo posto per la giovane Elisa Idini, da 3.4 a 3.2, al pari di Francesca Piu. Poi tutte le altre, tra il terzo e il quinto gruppo della Terza categoria: Cristina Selis, Roberta Migheli, Giulia Porcu, Chiara Carboni, Stefania Carmelita e Patrizia Mirtillo. Alessandra Bonte, vice campionessa sarda due anni fa, è addirittura 4.1. Ma non deve stupire perché questo è il tennis sardo, con poche possibilità di confronto e il principio è semplice: per salire in classifica devi battere giocatori e giocatrici di classifica superiore. Se non ce ne sono l’unica possibilità e giocare (e vincere fuori dalla Sardegna). E allora ecco che il canguro del 2010 è Marilisa Sgarella, classe 1970, ex gloria del tennis sardo, capace di tornare in campo e balzare da 4.5 a 3.4.

TOP MASCHILE SARDEGNA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.

Gino Asara class. 2.3 – Torres Sassari Manuel Mazzella 2.4 – Sardinia Tennis Roberto Montis 2.4 – Tc Cagliari Simone Muresu 2.4 – Geovillage Olbia Daniele Piludu 2.4 – Tc Cagliari Marco Pinna 2.4 – Torres Sassari Nicola Comune 2.5 – Tc Cagliari Franco Maddau 2.6 – Torres Sassari Stefano Mocci 2.6 – Tc Cagliari Mattia Cruccas 2.7 – Torres Sassari Federico Visioli 2.8 – Tc Cagliari Luciano Pitzurra 2.8 – Tc Cagliari Fabio Docche 2.8 – Geovillage Olbia Mauro Rodighiero 2.8 – Tc Porto Torres

TOP FEMMINILE SARDEGNA: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. •

Elisa Salis class. 2.5 – Tc Cagliari Carlotta Lehner 3.1 – Tc Cagliari Elisa Idini 3.2 – Tc Cagliari Francesca Piu 3.2 – Tc Cagliari Cristina Selis 3.3 – Poggio Sport Village Roberta Migheli 3.3 – Tc Cagliari Giulia Porcu 3.3 – Tc Cagliari Alessandra Vacca 3.4 – Tc Assemini Chiara Carboni 3.4 – Torres Sassari Marilisa Sgarella 3.4 – Torres Sassari Stefania Carmelita 3.4 – Sporting Quartu Patrizia Mirtillo 3.4 – Sporting Quartu Poi 10 giocatrici classificate 3.5


Sardegna Sport / 17

Olbia ultima del girone è retrocessa direttamente, il Team di Monte Urpinu spedito in serie A2 nello spareggio per la salvezza. Nel 2011 la Sardegna non avrà squadre nella massima serie: anche la squadra femminile del Tc Cagliari ha perso nel playoff per la promozione dalla serie A2

Re t r o c e s s e i n un colpo solo Tc C a g l i a r i e G e ov i l l a g e

a Sardegna non ha più squadre nella massima serie del tennis italiano. Dopo 10 anni il tennis isolano è stato scacciato dal Paradiso della serie A1, dopo oltre un decennio costellato da due scudetti, consecutivi per giunta, nel 2004 e nel

cendo per 3 a 1. È mancata l’anima sarda della squadra, Elisa Salis, che ha avuto poca fortuna nelle esperienze internazionali ma che in campionato ha sempre dato qualcosa in più portando a casa punti contro pronostico. Ai tempi degli spareggi Elisa era in formissima, mentre il giorno della sfida un infortunio l’ha tenuta fuori. Sconfitta Francesca Piu,

chiuso con 7 match vinti perdendo 6-0 nell’ultima giornata con Castellazzo Parma. E allora forse c’è più di un rimpianto in quei due doppi in pratica ceduti al Tc Cagliari nel derby: alla seconda giornata il Geovillage superò Cagliari, ma dopo aver dominato e chiuso il discorso con un 4-0 nei singolari, fece giocare i giovanissimi nei doppi che il team di Andrea Lecca conquistò

avesse vinti la squadra capitanata da Vittorio Boi sarebbe stato il Tc Cagliari a retrocedere direttamente perché nonostante il singolo e il doppio conquistato a Rovereto avrebbe chiuso con 8, Olbia con 9 nonostante lo zero contro Udine, con il vantaggio ulteriore, in caso di un’eventuale parità, del successo nello scontro diretto. Il Tc Cagliari ha avuto

2005 con il Tc Cagliari e il Geovillage Olbia campioni d’Italia. Più diverse promozioni che hanno pesato come Tricolori, salvezze festeggiate come trionfi, occasioni sfumate che potevano arricchire ancora di più la bacheca del tennis sardo. C’è stato un momento in cui la Sardegna era in corsa per due salvezze, nella serie A1 maschile con Tc Cagliari e Geovillage, e una promozione, della squadra femminile di Monte Urpinu, chiamata a giocarsi lo spareggio playoff della A2 dopo il ricorso vinto che aveva lasciato in sospeso la squadra sarda tra promozione e salvezza. Proprio le ragazze del Tc Cagliari sono state le prime in ordine di tempo a perdere l’occasione per entrare nell’Eden del tennis azzurro: nel playoff giocato a Torino contro il Circolo della Stampa, sono state le piemontesi a proseguire il cammino verso il massimo campionato vin-

battuta Francesca Mazzali, la rumena Ungur ha tenuto in corsa la squadra di capitan Lecca, che però ha detto addio alla promozione al terzo set del doppio. Il Geovillage Olbia ha vinto lo scudetto nel 2005 e ha centrato le semifinali per lo scudetto nel 2007. Ma di quello squadrone è rimasto ben poco: cambiati i giocatori, meno soldi e minore capacità di adattarsi alle nuove norme sul vivaio. Gli olbiese hanno chiuso all’ultimo posto nel gruppo due della serie A1 e sono retrocessi direttamente. Tra mille rimpianti o forse solo due. Perché di punti Olbia ne aveva 3, frutto di una sola vittoria ottenuta nel derby contro il Tc Cagliari. Stessi punti del team del Capoluogo che aveva vinto contro il Tc Udinese, ma meno incontri vinti: il Tc Cagliari ha chiuso con 10, tra singoli e doppi vinti in tutto il girone, mentre Olbia ha

schierando le coppie più forti possibili. Se quei due doppi li

un’occasione in più: playoff contro la Polisportiva Anzio.

di Lazzaro Cadelano

l

Una sfida equilibrata dove alla vigilia entrambe avevano il 50 per cento di possibilità di salvarsi. Non c’era scampo, non c’erano calcoli da fare: si vinceva o si retrocedeva. È retrocessa la squadra sarda sconfitta al doppio di spareggio. Proprio il doppio decisivo che aveva portato allo scudetto così come alla storica promozione nel 2009 in A1 contro Palermo. I rimpianti sono tutti nel quarto singolare, che si poteva vincere, che Stefano Mocci stava vincendo per 7-5, 3-2 e break prima di cedere di schianto a Damiano Di Ienno che ha portato il secondo punto dopo la facile vittoria di Da Col. Poi la parità grazie a Yuri Schukin e Giorgio Galimberti. Poi ancora pari: un doppio a testa. Ma nel doppio decisivo il capitano Andrea Lecca non ha potuto schierare

la coppia d’oro Galimberti Schukin perché il russo era stremato e non in perfette condizioni e così è toccato a Mocci affiancare l’ex davisman. Ma contro i fratelli Piccari, Francesco e Alessandro, non c’è stato nulla da fare, hanno giocato un doppio perfetto e hanno rifilato un doppio 6-3 alla coppia di Cagliari chiudendo il match e spegnando tutti i sogni. E togliendo alla Sardegna anche l’ultima squadra in serie A1 tra amarezza e rimpianti. Da marzo c’è la serie A2, unica cosa certa tra i dubbi di chi resterà e chi arriverà per contribuire a riportare il tennis sardo nella massima serie. E la consapevolezza di aver avuto una squadra quasi tutta sarda capace di arrivare in A1, ma non ancora competitiva per restarci, in attesa di qualche giovane che sia davvero da massima serie.

Nelle foto: Team Tc Cagliari serie A2 femminile. Team Tc Cagliari serie A1 maschile.


18 / Sardegna Sport

Anna Floris “ Pe n t a c a m p e o n ” La tennista sarda per il quinto anno consecutivo è campionessa d’Italia con il Viterbo. La mancina di Cagliari ha trascinato la squadra alla sesta finale e ha messo la firma nella sfida scudetto di Lazzaro Cadelano

c

’è, o meglio c’era, una Sardegna in serie A1 con il Tc

Cagliari e il Geovillage, entrambe retrocesse. C’era la possibilità di una promozione in serie A1 con le ragazze del Tc Cagliari, ma sono state sconfitte nei playoff.

C’è però una bandiera dei Quattro Mori che da cinque sventola sul tetto della massima serie del tennis: la tiene in mano Anna Floris, per il quinto anno consecutivo cam-

pionessa d’Italia. Il Tennis Club Viterbo ha vinto il campionato di serie A1 femminile: la squadra romana si è confermata campione nella finalissima di Rove-

reto contro il Tennis Club Prato. La mancina cagliaritana completa il tema più forte del massimo campionato nazionale di tennis rosa, che si affida alla regina d’Italia Francesca Schiavone, numero 7 del mondo, Tathiana Garbin, ex 40, e Valentina Sulpizio. Anna è però l’anima di questo team: si è caricata la squadra sulle spalle per tutto il campionato, vincendo sempre singolo e doppio, tranne un solo singolo perso contro Julia Mayr in regular season.

Nella foto: il Tc Viterbo campione d’Italia. Anna Floris, sorridente al centro, accanto al capitano Paolo Ricci.

Nella finalissima ancora una vittoria contro Elisa Balsamo: primo set difficile, poi un secondo round travolgente. Nel primo set è stato un testa a testa combattuto ed equilibrato fino al 5 pari, poi Floris ha trovato il break decisivo che le ha permesso di vincere 7-5. Nella ripresa le accelerazioni della cagliaritana, numero 163 del mondo, sono diventate imprendibili e all’avversaria ha concesso appena un game. Il successo di Anna ha consentito al team capitanato da Paolo Ricci di portarsi sul 2-0 dopo che Garbin aveva messo a segno il primo punto battendo Corinna Dentoni 3-6, 6-4, 6-4. Solo Floris ha vinto in due set, perché anche Francesca Schiavone ha ceduto il primo set a Maria Elena Camerin, 6-4, ma poi, la vincitrice del Roland Garros, ha vinto il secondo e terzo 6-3, 6-4 e ha dato vita alla festa del team laziale. Per Anna Floris adesso una piccola pausa, poi il pensiero sarà rivolto a gennaio agli Australian Open, dove l’anno scorso sfiorò la qualificazione al tabellone principale: ci riprova quest’anno, ancora una volta con lo scudetto cucito sul petto che fa sentire un pochino anche il tennis sardo Campione d’Italia.


Sardegna Sport / 19

SERIE A

Aria di crisi in casa Dinamo?

Solo una vittoria nelle ultime quattro partite per i sassaresi di Giacomo Pala

c

’è chi parla di crisi, chi parla di un momento difficile a causa di una rosa debilitata dai numerosi infortuni, c’è invece chi parla di calo dopo un avvio di stagione positivo e che la media è quella giusta per raggiungere l’obiettivo della salvezza. Tante versioni, ma c’è anche da dire che la Dinamo sta vincendo le partite che deve e tiene lontana la zona pericolosa. È vero che sono arrivate tre sconfitte pesanti, ma alla vigilia era difficile espugnare i parquet di Pesaro, Cantù e vincere in casa contro la mitica Virtus Bologna. Inoltre è da sottolineare la vittoria in casa contro la diretta concorrente per la salvezza Brindisi e i numerosi acciacchi fisici che hanno colpito il roster allenato da Meo Sacchetti da inizio stagione. Il tecnico pugliese mai

è riuscito a schierare la formazione al cento per cento da quando è partito il torneo. Partendo dalla vittoria casalinga contro l’Enel di Perdichizzi, si è vista una Dinamo giocare secondo la vera filosofia di Sacchetti. Per i primi tre quarti la squadra ha giocato in velocità, sfruttando al meglio le caratteristiche di White, Hunter e Tsaldaris sotto la sapiente regia di Diener. Negli ultimi 10’, però, grande paura conto la bestia nera dello scorso anno, quando Brindisi riesce a venire fuori dal -9 (67 a 58), complice una Sassari che spegne la luce, e arrivare al supplementare. Nell’overtime, però, è soprattutto White ad essere devastante, trascinando i sassaresi alla quarta vittoria stagionale. Un seccesso arrivato dopo la sconfitta di Pesaro. Contro la Scavolini Sacchetti deve fare a meno di Diener, dando fiducia all’acciaccato Pinton. La partenza è al rallentatore

Giacomo De Vecchi

e nonostante un Hunter positivo, i sassaresi non riescono mai ad agganciare la formazione avversaria. In questa gara è venuta fuori la sofferenza in cabina di regia, sia in attacco che in difesa, dove Hackett ha creato più di una difficoltà, non solo in fase realizzativa ma anche di costruzione del gioco. La continuità, dopo il successo con Brindisi, la si aspettava contro la Bennet Cantù. I canturini, con una partenza a razzo, tirando con altissime percentuali, non lasciano scampo ai

Vittoria contro Brindisi e sconfitte contro Pesaro, Cantù e Virtus Bologna Il percorso della Dinamo negli ultimi quattro impegni stagionali di Giacomo Pala

è

di una vittoria e tre sconfitte il bilancio per la Dinamo Sassari nell’ultimo mese. Dopo i tre successi nelle prime cinque giornate ci si aspettava qualcosa di più, ma alle porte potrebbe esserci una lenta risalita, sperando nel definitivo e pieno recupero di Travis Diener. Ecco il riepilogo degli ultimi quattro impegni della formazione allenata da Meo Sacchetti. 6° Giornata. Scavolini Pesaro – Dinamo 79 - 68. Nell’ennesima sfida che vede i sassaresi giocare all’ora dell’aperitivo, Sacchetti deve fare a meno

di Diener e presenta Pinton titolare in cabina di regia. L’avvio è difficile, Sassari soffre il ritmo e le iniziative pesaresi (Hackett e Cinciarini su tutti), subendo un passivo in doppia cifra al termine dei primi 10’ (23 a 12). Nel secondo quarto la difesa va meglio, ma in attacco la squadra non gira. Negli ultimi 20’ il team di Sacchetti cerca più volte l’aggancio, ma la Scavolini gestisce la situazione portando a casa i due punti. Per Sassari in doppia cifra Hunter (22), White (15), Hunter (14) e Tsaldaris (11). Le più grandi sofferenze sono arrivate in cabina di regia. 7° Giornata. Dinamo – Enel Brindisi 94 – 89d.t.s..

sassaresi e accumulano un vantaggio pesante da subito. La vera differenza è da 3: Cantù tira con il 57,1%, mentre Sassari si ferma al 26,1%. Una settimana dopo arriva la Virtus Bologna degli ex Lino Lardo (coach bolognese) e Marcelus Kemp (eroe promozione). L’avvio di Sassari è di quelli che fanno ben sperare e all’intervallo arriva il +6 (37 a 31). Lardo, però, cambia qualcosa in difesa e nell’ultimo quarto la Virtus colleziona il break decisivo che condanna la Dinamo. Mentre le partiquarto l’attacco continua a girare a dovere e si arriva al 30’ sul +9 (67 a 58). Nell’ultimo quarto la formazione brindisina, però, ha qualcosa in più e al 40’ il risultato è sull’80 pari. Nel supplementare ci pensa poi White che in attacco diventa deva-

Otello Hunter

Rientra Diener e la squadra sembra prendere maggiore fiducia. Dopo un tempo supplementare crolla la resistenza della “bestia nera” della scorsa stagione. La partenza, infatti, è di quelle che fa ben sperare. All’intervallo il parziale è sul +5 (42-37). Nel terzo

stante e trascina Sassari alla vittoria. “The Flight” chiuderà con 33 punti; prezioso anche Hunter che realizza una “doppia doppia” (17+11) e bravo Tsaldaris (19 punti e 50% nel tiro da 3). Bravi anche Cittadini e De Vecchi. Tra gli ospiti costantemente pericolosi sono stati Ma-

te perse a Pesaro e Cantù bruciano per il passivo accumulato nei primi minuti di gara, quella casalinga con Bologna arriva dopo una partita diversa, giocata bene in avvio e gestita male nei minuti finali. Per questo motivo in casa sassarese comincia a circolare la voce di un taglio di Diener, sottotono nelle ultime uscite, più per gli acciacchi fisici, che per le indiscusse qualità. Ma in giro alternative valide nel suo ruolo non se ne vedono; inoltre società e coach Sacchetti confermano con forza fiducia all’americano. Per confermarla, ora, però, l’americano deve dimostrare il suo valore, recuperando la condizione. Stesso discorso per il resto della squadra che si deve ritrovare soprattutto da un punto di vista fisico, mentre da elementi come Hubalek, Sacchetti e Pinton (anche lui con problemi fisici) ci si aspetta qualcosa di più a livello di

impatto sulla gara. Solo al massimo Sassari potrà dimostrare il reale valore, evitando i numerosi black out nell’arco della gara anche se gli ultimi impegni del girone d’andata sono da far paura. Si parte sabato in casa contro la Benetton Treviso di coach Repesa; il 28 si va a Roma, contro la Lottomatica, nelle cui fila milita il “nostro” Da Tome; il 2 gennaio arriverà a Sassari l’Air Avellino (diretta su Sky alle 16); il 6 trasferta a Varese; il 9 si va nella tana dei campioni d’Italia della Monte dei Paschi Siena. Chiude il girone di andata l’impegno casalingo del 16 contro Cremona. Sulla carta quattro impegni (con Treviso, Roma, Varese e Siena) sembrano proibitivi e conquistare punti sembra essere difficile. Con Avellino e Cremona ci vorrà una Dinamo diversa, più concreta e lucida, altrimenti la corsa verso la salvezza diventa impervia.

resca, Diawara, Dixon e Roberson. 8° Giornata. Bennet Cantù – Dinamo 98 – 77. Dopo la vittoria al fotofinish contro Brindisi arriva una pesante sconfitta esterna sul campo di Cantù. La compagine di Sacchetti parte male (24 a 10 al 10’) e prosegue il primo tempo ancora peggio (50 a 29). Difesa assente e attacco poco lucido permettono ai canturini di volare via già all’intervallo. Dal terzo quarto in poi i sassaresi tentano la rimonta, ma complici le percentuali più basse nel tiro da fuori, il divario rimane pesante fino al termine della gara. Per Sassari da segnalare i 27 punti di White, la “doppia doppia” di Hunter (11+10) e i 14 punti di Sacchetti J. Per Cantù bene Markoishvili e Leunen. 9° Giornata. Dinamo – Virtus Bologna 66 – 75. Nel ritorno a casa di due ex, protagonisti di una parte di storia della società sassarese, Marcelus Kemp e Lino Lardo, i sas-

saresi giocano una partita dai due volti contro la Virtus (senza Poeta). Nonostante Travis Diener dimostri di non essere ancora al meglio della condizione, Sassari parte con il piede giusto, limitando l’attacco ospite e chiudendo avanti all’intervallo (37 a 31). Dal terzo quarto, però, Lardo rivede la difesa e Bologna si rifà sotto. Al 30’ si va sul 54 a 52 che fa sperare in un appassionante ultimo quarto di gioco. Negli ultimi 10’, però, il team di Sacchetti non trova varchi in attacco e i bolognesi attuano prima il sorpasso e poi l’allungo, chiudendo il parziale sul 12 a 23. La Virtus chiude così sul 66 a 75, trascinata dai 21 punti e 16 rimbalzi di Homan e dai 23 di Winston. Nella Dinamo vanno in doppia cifra White (18) e Hunter (15), mentre Diener chiude con percentuali basse al tiro su azione e scarsa lucidità nei momenti decisivi, facendo riflettere sulle sue attuali condizioni di forma.


20 / Sardegna Sport

SERIE B femminile

È il Panda Monserrato a dominare a punteggio pieno

Le monserratine non perdono un colpo in attesa dello scontro diretto contro Elmas di Giacomo Pala

l

a corsa del Panda Monserrato nel torneo di serie B regionale femminile continua. La formazione monserratina, infatti, comanda il campionato ancora a punteggio pieno, con due punti di vantaggio sulla diretta inseguitrice, l’Elmas. Grande prova di forza delle ragazze allenate da Palmas che hanno dimostrato negli scontri contro le prime della classe di meritare la posizione in classifica. da ricordare le vittorie esterne contro Antonianum e Bamboo-

surf e quella netta in casa contro l’ostico Olmedo. L’Elmas, invece, si è ripreso alla grande dopo la sconfitta all’esordio contro lo Spirito Sportivo. Sembrano queste le compagini che si giocheranno la vetta, anche se sarà importante arrivare tra le prime quattro per disputare con certezza la prossima B a girone unico. Ed è grande attesa per lo scontro diretto, in programma nella penultima giornata di andata, quando le masesi ospiteranno le capoliste. Dietro Panda e Elmas si apre la lotta per le rimanenti due posizioni; attualmente sono ben cinque a pari punti: Olmedo,

Su Planu, Bamboosurf Cagliari, Antonianum Quartu e Balai Porto Torres. Ed è proprio in questa zona di classifica che c’è curiosità, in quanto nessuna delle cinque riesce a trovare continuità di risultati e agganciare le prime due. Favorite sembrano essere Olmedo, Antonianum e Balai. Le prime hanno l’intelaiatura della formazione vincitrice lo scorso anno. Le quartesi, invece, stanno ricercando le prestazioni del passato, con un gruppo di buon livello. Il Balai ha creato un mix di giovani con giocatrici di grande esperienza provenienti dall’orbita della Mercede Alghero. In lizza

Carloforte

per le posizioni play off, quelle che dalla 5° all’8° posizione disputeranno i play off per gli eventuali ripescaggi per il nuovo torneo, ci sono poi San Paolo Alghero, Assemini, Basket 90 Sassari e Spirito Sportivo Cagliari. Le algheresi stanno proseguendo la politica di valorizzazione delle giovanissime, in modo da creare un serbatoio di giocatrici da poter aggregare alla Mercede in A2 femminile. In grande crescita l’Assemini, che ha confermato i progressi con la vittoria esterna

sul campo dell’Azzurra Oristano. Basket 90 e Spirito Sportivo puntano a migliorare nella seconda parte della stagione, dopo un avvio tra alti e bassi a causa anche della nuova composizione del roster. Le cagliaritane hanno dimostrato grande talento (vittoria contro l’Elmas all’esordio ne è una prova), ma devono crescere ancora sul piano della continuità. Dietro l’Azzurra Oristano, in leggera crisi dopo un avvio incoraggiante, nel quale le ambizioni erano quelle di disputare

un torneo per disputare i play off tra le prime otto. Le oristanesi avranno la possibilità di riscattarsi nel prossimo turno contro il Basket Quartu, cercando di risalire la classifica per evitare la retrocessione in C regionale. Chiudono Carloforte e Basket Quartu, con le prime che hanno avuto la meglio nello scontro diretto contro le quartesi. La risalita, per queste due sembra difficoltosa, dopo le prime giornate in cui il passivo rispetto alle altre squadre è stato pesante.

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Dall'agosto del 2009 è a tutti gli effetti una Testata Giornalistica, una delle poche specializzate a carattere regionale nel panorama cestistico italiano on line e per questo fiore all'occhiello di tutto il movimento sardo. Il fondatore e Project Manager è il 30enne cagliaritano Alberto Garau, ex collaboratore de "La Nuova Sardegna", del settimanale sportivo "Match" e ideatore e conduttore della trasmissione radiofonica "IsolaBasket.it" in onda fino al 2008 su Radio Bonaria. Dal 16 giugno 2010 il Direttore Responsabile è il pubblicista Mauro Farris, collaboratore de "La Nuova Sardegna" e conduttore di "Pick and roll", l'unico contenitore radiofonico dedicato al basket sardo trasmesso da Radio Press. Solo dal 13 agosto 2009 al 13 Settembre 2010, pur essendo un Quotidiano di nicchia (non a pagamento), ha quasi raggiunto quota 600.000 visite con oltre 2.700.000 visualizzazioni di pagina da 104 paesi/zone del mondo e si attesta ai primi posti della classifica dei portali e siti regionali d'informazione più consultati dagli utenti isolani.


Sardegna Sport / 21

SERIE A2 femminile

Positiva la marcia di Virtus, Cus e Mercede Le due cagliaritane in piena zona playoff, le algheresi escono dalla zona pericolosa di Giacomo Pala

m

anca il primato, che però non è poi così lontano, ma certamente si può definire positiva la marcia di Virtus, Cus e Mercede nel campionato di serie A/2 femminile. Le due cagliaritane sono in piena corsa per la prima posizione in classifica, mentre le algheresi, dopo un primo periodo di assestamento, sta trovando una buona continuità di risultati che l’ha portata fuori dalla zona a rischio. Addirittura, il quintetto di Carosi potrebbe puntare alla zona play off, qualora trovasse qualche successo di prestigio contro le prime. Ma ecco il punto della situazione per ognuna delle tre sarde. Virtus. Il quintetto allenato da Fioretto nelle prime undici partite stagionali sta mantenendo un passo che potrebbe dare la pole position nel girone. Infatti la Virtus viaggia con otto vittorie e tre sconfitte e la terza posizione in classifica. Dopo un avvio da rullo compressore le cagliaritane sono incappate

in qualche passo falso. Il bilancio dell’ultimo mese è di due vittorie e due sconfitte, anche se il calendario non è stato proprio benevolo, con tre gare giocate in trasferta e solamente una tra le mura di casa. Nel “pallone” di via Pessagno si è disputato il derby contro la Mercede, vinto (60 a 51) al termine di 40’ equilibrati, ma costantemente comandati da Carta e compagne. Netta la seconda vittoria, sul parquet del Borgo Va di Taro (45 a 64), grazie a ottime percentuali al tiro e alla vena di Carta e Miccio (20 punti a testa).

Marisabel Santabarbara

Bruciante la sconfitta di Crema (56 a 59), arrivata dopo un tempo supplementare, dopo che le ragazze di Fioretto avevano guidato per buona parte della gara. Debacle esterna anche a Udine (71 a 63), dove la Virtus è incappata in una giornata storta, inseguendo le avversarie nell’arco di tutta la gara. Da segnalare, inoltre, l’ennesima convocazione di Beatrice Carta in nazionale under 19. Cus. Le universitarie guidate da Xaxa sono due punti dietro alle cugine della Virtus, con un successo in meno e di con-

Paola Cucchiara

seguenza una sconfitta in più. Sempre a contatto con le primissime posizioni, il Cus chiude l’ultimo mese con due vittorie e due sconfitte. Le due vittorie arrivano contro il Borgo Val di Taro (75 a 54 in casa) e sul campo del Sanga Milano (55 a 82). Due prove di forza, contro due squadre di profilo più basso ma che danno l’idea delle potenzialità della compagine di Sa Duchessa. Le note dolenti arrivano dalla sconfitta casalinga contro la capolista Udine (70 a 85) e in casa del San Martino di Lupari (50 a 38). Nelle prima delle due partite le cagliaritane hanno subito un parziale pesante nei primi

due quarti che non sono riuscite a recuperare nella ripresa. Nella seconda gara, invece, la partenza era stata ottima, ma poi il calo è arrivato con il passare dei minuti. Proprio sulla maggiore continuità nell’arco della partita sembra dover lavorare maggiormente Xaxa, in quanto le potenzialità del gruppo (Brunetti, Fabianova su tutte sono in gran forma) non si discutono. Migliorando quest’aspetto le universitarie non hanno confini. Mercede. Le algheresi allenate da Carosi stanno trovando la giusta chimica di squadra dopo aver cambiato tanto nell’ultima sessione di mercato.

Dopo un avvio così così, Monticelli e compagne incassano due importanti vittorie nelle ultime quattro gare che danno una certa tranquillità in classifica. I successi arrivano negli impegni casalinghi. Grande solidità dimostrata contro l’ostico San Martino di Lupari (62 a 51 il finale), quando dopo una gara in equilibrio le algheresi hanno portato a casa i due punti. Spietata, invece, la vittoria contro il fanalino di coda Cervia, con una partita gestita nei primi due quarti e vinta negli ultimi 20’ (68 a 51). Le sconfitte arrivano contro due formazioni, sulla carta, un gradino sopra. Quella nel derby in casa della Virtus (60 a 51) è stata una gara equilibrata, decisa nell’ultimo quarto. Contro il Vigarano, invece, le algheresi hanno perso solo negli ultimi istanti di partita (68 a 65). Nulla, sembra, precluso in chiave play off, con la Mercede che sta dimostrando, vincendo, di poter acciuffare le prime posizioni. La qualità non manca, l’entusiasmo di un gruppo giovane potrebbe fare la differenza.


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SERIE C regionale

Sant’Orsola, Calasetta e Nu Cagliari guidano la class

Grande equilibrio nella massima serie regionale. A due pun di Giacomo Pala

è

un campionato ricco di sorprese e decisamente equilibrato quello di C regionale di basket. L’opposto, dunque, di quanto visto lo scorso anno, quando una formazione (l’Edera Sassari) dominò dalla prima all’ultima giornata del torneo. Dopo il tentativo di fuga nel mese scorso della Torres ora guida un terzetto di squadre, a rappresentare tre realtà differenti, con roster dalle caratteristiche diverse. Sono Nuova Sti Cagliari, S. Orsola Sassari e Marina 2000 Calasetta a comandare a quota 20 punti e sole tre sconfitte al passivo. Mentre dalle prime due ci si aspettava un campionato al vertice, la sorpresa è rappresentata dal Marina 2000 Calasetta. La compagine guidata da Paolo Massidda è una matricola del torneo, dopo i vittoriosi play off di serie D dello scorso anno, e ha scalato la classifica grazie all’esperienza e completezza del roster che ha portato a diversi colpi esterni, su tutte la netta vittoria sul campo della Torres, e alla grande continuità di risultati. Il Sant’Orsola, invece, è caduta alla 7°, contro l’Esperia, e all’8°, contro l’Azzurra, ma da quel momento ha ripreso la sua corsa verso la vetta. Impressionante il successo contro l’altra capolista, la Nuova Sti (82 a 50), nell’ultima giornata. Una vittoria che dà convinzione ai sassaresi e mette qualche dubbio ai cagliaritani. I ragazzi della Scuola Basket, infatti, sembravano aver ritrovato la convinzione e la continuità giusta, dopo la sconfitta nel derby cittadino contro i giovanissimi del’Esperia, per

Cus Sassari

poter tentare la fuga. Invece per il team del Cep niente fuga e vetta assieme a Calasetta e S. Orsola. Alle spalle delle prime la giovanissima Torres, a quota 18. I sassaresi di Mura sono partiti con 8 vittorie nelle prime otto gare. Dopo la sconfitta esterna contro l’Azzurra Oristano, però, qualcosa non gira per il meglio e sono arrivate tre sconfitte in quattro gare. Oltre agli oristanesi, contro la Torres, portano a casa i due punti anche Calasetta e

Nuova Sti. Alle spalle risale il Cus Sassari (con 16 punti), formazione dal buon talento (Zoagli su tutti) che cerca un suo spazio tra le primissime posizioni. Dopo le prime cinque si apre un primo solco con Don Bosco e Esperia a quota 12. I sassaresi sembrano non trovare difficoltà con le formazioni dal centro classifica in giù, ma soffrono contro le prime della classe. Nonostante tutto, potrebbero essere la sorpresa e inserirsi tra le prime

quattro. I giovanissimi esperini di coach Asunis sono capaci di fare lo sgambetto alle corazzate del torneo, con le vittorie contro Nuova Sti e S. Orsola, crescono con il passare delle settimane, ma non trovano ancora continuità di risultati, situazione classica delle formazioni formate da giovanissimi. A cavallo tra la zona play off e zona a rischio cinque squadre, con 10 punti: Acli Superga, Carbonia, Antonianum Quartu, Azzurra e Genneruxi. Il Superga si riprende dopo

un avvio stentato e cerca di riagganciare le prime posizioni, grazie all’inserimento graduale dei diversi giocatori arrivati l’estate scorsa. Situazione diversa a Carbonia, dove un gruppo consolidato sta raccogliendo i frutti seminati già lo scorso anno, con il lancio di giovani interessanti come Biggio e la conferma di giocatori in grado di fare la differenza come Castiglia e Diana. La salvezza non dovrebbe sfuggire alla compagine mineraria. L’Antonianum, dopo aver

perso qualche pezzo rispetto al passato, lancia giovani dal sicuro avvenire (Piras e Novelli) che assieme a elementi di esperienza come Ruggeri continua il suo torneo di centro classifica, giocando un basket veloce e con pochi tatticismi. Discorso simile per l’Azzurra Oristano che si è permessa di battere tra le mura di casa formazioni del calibro di Torres e S. Orsola, gioca un basket ad altissimi ritmi ma dimostra di non avere continuità. Il tempo, comunque,


Sardegna Sport / 23

SERIE D regionale

uova Sti sifica

nti insegue la Torres

Prosegue la corsa di Porto Torres e Santa Croce Olbia A soli due punti segue il San Salvatore Selargius, altra grande favorita

Mogoro

è

è dalla parte degli oristanesi che certamente continueranno il loro percorso di crescita. Chiude il gruppone il Genneruxi, con la sua solidità che permette ai cagliaritani di vincere al momento giusto e tenere lontana le parti basse della classifica. Apre la zona retrocessione l’Olimpia Olbia, con 8 punti, che nell’ultimo periodo ha a che fare con qualche problema, confermato dalla sconfitta contro la Ferrini Quartu. Con due lunghezze di ritardo Elmas e San Spe-

rate. I primi hanno tratto giovamento dal cambio in panchina (Caddeo al posto di Castelli) e nello scontro diretto hanno battute proprio i san speratini guidati da Fois. Quest’ultima formazione, nonostante gli ultimi pesanti passi falsi, lotterà per la salvezza e continuerà la crescita. Chiude la classifica la Ferrini Quartu, a quattro punti, rigenerata dalla vittoria contro l’Olbia e che sta trovando il giusto ambientamento nel massimo torneo regionale.

già tempo di girone di ritorno nel campionato di serie D regionale. Il torneo, composto da sole dieci squadre, saluta il 2010 con il giro di boa che vede la situazione già delineata dopo nove partite. Si può parlare di un girone unico diviso in due tronconi, tra le favoritissime per il salto di categoria e quelle che invece dovranno lottare fino all’ultimo per rimanere in serie D. Passando alla situazione nel concreto, la testa della classifica non cambia la situazione. In vetta sempre la coppia formata da Centro Minibasket Porto Torres e Santa Croce Olbia, con otto vittorie e una sola sconfitta. Lo scontro diretto tra le capoliste ha visto vincitrice la Santa Croce, nella sesta giornata, per 69 a 60 contro il Porto Torres. Gli olbiesi, però, nel

quarto impegno stagionale (complice anche diverse pesanti assenze) avevano subito il primo stop sul campo del San Salvatore Selargius, trascinato da un super Salis. Al terzo posto aspettano un passo falso delle prime proprie i selargini che non nascondono ambizioni di immediata risalita. Infatti il team guidato da Frongia, dopo la vittoria contro la Santa Croce ha cominciato ad avere una buona continuità di rendimento sia nel gioco che nei risultati. A centro classifica, nella zona alta, chiudono la giovanissima Dinamo 2000 Sassari e il Nuoro. I sassaresi hanno dimostrato di essere in grado di battere chiunque, giocando un basket veloce e imprevedibile. Inoltre la giovane età del roster lascia spazio a tutti risultati, soprattutto nel caso in cui i vari elementi riescono ad esprimersi ai più alti livelli. Per quanto riguarda i nuoresi, si sono rinforzati in tutti i ruoli e sembrano avere una panchina più lunga rispetto alla

In vetta sempre la coppia formata da Centro Minibasket Porto Torres e Santa Croce Olbia, con otto vittorie e una sola sconfitta. scorsa stagione, ma non riescono a trovare la quadratura del cerchio e fare il salto di qualità verso le prime posizioni della classifica. Dalla sesta posizione in poi inizia la zona occupata dalle formazioni che puntano alla salvezza. Appaiate troviamo Sinnai e Il Gabbiano. Il team guidato in panchina da Pelgreffi dopo quattro sconfitte consecutive nelle prime quattro giornate ha trovato una chimica di squadra di buon livello, vincendo tre partite su sei, tutte contro dirette concorrenti. Anche i giovanissimi esperini de Il Gabbiano sono caduti, seppur dopo un supplementare,

contro i sinnaesi. I cagliaritani, però, hanno dalla loro una continua crescita sia sotto il profilo individuale che di squadra. Lo testimoniano i risultati, con sconfitte mai troppo pesanti, vittorie convincenti e grandi stimoli da parte dell’intero gruppo a far sempre meglio. Alle spalle attraversa un periodo di crisi il Monte Rosello Sassari. La striscia di sconfitte consecutive è arrivata a cinque, con i sassaresi che precludono in parte la stagione dopo un’ottima partenza. Il team di Merella viene fuori, però, in genere nella seconda parte della stagione, quando c’è da acciuffare un posto nei play off. Chiudono la classifica Carloforte e Mogoro. I carlofortini hanno dalla loro il vantaggio della vittoria nello scontro diretto e nella possibilità di considerare il proprio terreno di gioco un fortino difficile da espugnare anche dalle prime. Inoltre hanno nelle loro fila diverse individualità che potranno fare la differenza quando ci sarà da giocarsi la salvezza. I mogoresi, invece, dopo la vittoria in casa contro il Monte Rosello hanno subito troppo contro le corazzate del campionato, e subito la sconfitta casalinga dopo un supplementare, pesante soprattutto per il morale, contro il Sinnai, diretta concorrente per la salvezza. Con due punti in più la compagine di Orrù sarebbe stata tre posizioni più su. Il campionato è però ancora lungo; sia il discorso promozione che quello salvezza è ancora aperto a svariati finali.


24 / Sardegna Sport

PROMOZIONE MASCHILE

Sennori, Rustam, Sa Baronia Sestu e Marrubiu fanno la voce grossa Quattro dei cinque gironi regionali sembrano aver trovato padrone Al sud nel girone A guidano Scuola Basket Cagliari e Jolly di Giacomo Pala

c

ontinua la sua marcia il campionato di Promozione regionale. Nei cinque gironi, tra Nord e Sud, nell’ultimo mese si è delineata la situazione e cominciano a venire fuori quali saranno le grandi protagoniste dell’annata. Nei due raggruppamenti del Nord ci sono due capoliste solitarie, anche se con partite in più rispetto alle immediate inseguitrici e con un calendario abbastanza favorevole. Nel girone A al comando c’è il Sennori, ancora imbattuto, con cinque vittorie nelle prime cinque gare. Da segnalare, però, che il nelle ultime giornate avrà gli scontri diretti con le immediate inseguitrici. Dietro, sempre a punteggio, ma con una gara in meno rispetto alla prima in classifica, segue la coppia formata da Endas Sassari e Mens Sana. Dopo la prima sconfitta stagionale si stacca leggermente dalle prime tre la Mercede Alghero. Gli algherese, però, sembrano in grado di disputare un torneo di alta classifica. Le prime quattro in classifica danno l’impressione di staccare il resto del plotone, facendo il vuoto alle spalle. Russeglia, S. Elene Dorgali, Olmedo e Fortitudo Olbia si giocano le rimanenti posizioni play off. Chiudono il gruppo Sassari Basket e una rinnovata Demones Ozieri. Nel girone B un tandem a guidare la classifica. Il Rustam rimane imbattuto in vetta, dopo la netta vittoria nello scontro diretto per la vetta contro l’Olimpia Olbia (87 a 65). Assieme ai sassaresi anche il Li Punti che, però, ha una gara in più giocata. Alle

loro spalle Olimpia Olbia e Cus Sassari che sono in grado di impensierire le prime. A centro classifica continuano il loro torneo nell’area play off Tavolara e San Francesco Ittiri. In questo gruppo anche la new entry Basket Insieme La Maddalena. Chiudono la classifica il rinnovato Ploaghe, il Sorso e il Sigma 90. Nei concentramenti del Sud la situazione è varia. Nel girone A, quelle nel quale sono racchiuse le formazioni di Cagliari e hinterland, comanda una coppia di formazioni. Scuola Basket Cagliari e Jolly Dolianova confermano le ambizioni della vigilia e tentano la prima fuga. All’inseguimento un’altra coppia, composta dall’esperto Panda B e dal New Eagle Cagliari. Soprattutto i secondi hanno le caratteristiche e gli elementi per poter scalare la classifica e raggiungere la vetta. Inoltre i cagliaritani devono recuperare diverse partite, anche se hanno perso lo scontro diretto con la formazione di Dolianova. A centro classifica S. Eulalia Cagliari, Karalis e Basket Quartu che hanno perso contro le formazioni di testa ma vinto con ampio scarto contro le ultime. Chiude la zona play off la matricola Karalis, tallonato da Santa Chiara, Aiisf e Panda A. Queste ultime, se recuperano le assenza di inizio stagione, potrebbero agganciare la zona play off. Chiude Il Gabbiano, ancora a secco di vittorie. Nel girone B domina Sa Baronia Sestu, con sette vittorie in altrettante gare. I sestesi non rappresentano una sorpresa, considerata il roster di grandissimo livello sul quale possono contare. Alle spalle sorprende la matricola Assemini che dopo la sconfitta della prima giornata contro la Chessa Ortopedia, non ha perso un colpo. Terza

C.M.B. Porto Torres

posizione per la S. Pio X che sta acquisendo continuità di prestazioni e risultati dopo le prime giornate tra alti e bassi. A centro classifica Decimo, Serramanna, All Blacks, Audax e Siliqua stanno cercando la condizione ideale per agguantare le prime posizioni. Sempre a centro classifica la Chessa Ortopedia, team che tra le sue fila ha giocatori che in passato hanno gioca-

Saab Terralba

to nelle serie nazionali e che sarà una protagonista della seconda parte di stagione. Chiudono la classifica Su Planu, Grotte San Giovanni e Sant’Antioco. Soprattutto dalle prime di queste due c’è da attendersi una reazione sin dalle prossime giornate. Nel girone C, quello delle oristanesi se non è un dominio ci siamo quasi. Comanda il Marrubiu, a punteggio pieno e dopo

aver vinto il primo scontro diretto della stagione contro l’Aquila Cagliari. In seconda posizione segue il Cabras, anch’esso a punteggio pieno ma con due partite da recuperare rispetto alla capolista. In terza posizione, con sei lunghezze di ritardo dalla prima, troviamo Aquila, Ghilarza e Beta Cagliari. Soprattutto le prime due, valutando i roster a disposizione, sono formazioni in grado

di impensierire le prime due. A centro classifica Terralba e Basket Oristano confermano il loro andamento regolare. Le Pleiadi e Dorys chiudono la zona play off e saranno compagini molto pericolose con la loro grande esperienza nel torneo. In fondo alla classifica chiudono Nuoro San Sperate con una sola vittoria nelle prime sette gare, mentre l’Arborea rimane a secco di punti.


Sardegna Sport / 25

CICLISMO

Premiati a Terralba i protagonisti del 2010 Riconoscimenti della federazione ai campioni del pedale isolani nato della Montagna riconoscimenti per Paolo Ruggero (Elite Sport), Mauro Ticca (Master 1), Giovanni Battista Muretti (Master 2), Pierluigi Naitana (Master 3), Christophe Nicolas Masserey (Master 4), Mario Fundoni (Master 5), Francesco Deiana (Master 6) e Bruno Macioccu (Master 7). Passando agli sterrati della mountain bike, riconoscimenti del Cross Country a Giovanni Piana (Esordienti 1° anno), Marco Concas (Esordienti 2° anno), Valerio Atzori (Allievi 1° anno), Marco Serpi (Allievi 2° anno), Alessio Diana (Juniores), Pietro Sarai (Open), Antonangelo Pala (Elite Sport), Giorgio Carta (Master 1), Adriano Giovanni Testone (Master 2), Massimiliano Cadelano (Master 3), Antonello Puggioni (Master 4), Giorgio Sara (Master 5), Enea Casti (Master 6+), Sofia Nuscis (Donne Giovani), Silvia Caria (Master Woman) e Giada Scanu (Donne Open). Per il Gran Prix d’Autunno di Cross Country premiati Jonathan Mamusi (Esordienti 1° anno), Flippo Coni (Esordienti 2° anno), Gian Luca Cara (Allievi 1° anno), Marco Serpi (Allievi 2° anno), Alessio Diana (Juniores), Alberto Olla (Open), Marco Cauli (Elite Sport), Ciro Commesso (Master 1), Adriano Testone (Master 2), Massimiliano Cadelano (Master 3),

di Giacomo Pala

l

a fine di ogni anno è l’occasione per il mondo ciclistico isolano di fare il punto della situazione e riunirsi per le premiazioni dei protagonisti. Anche nel 2010 si ripete la tradizione, con tutte le società e gli atleti che si sono ritrovati nell’ormai “familiare” Teatro Comunale di Terralba, lo scorso 12 dicembre. Tantissimi i riconoscimenti, per i successi a livello regionale, nazionale e internazionale. Alla presenza dei massimi vertici regionali hanno perciò sfilato tutti i grandi protagonisti. Partendo dai corridori sardi alla ribalta a livello nazionale e internazionale premi per Alberto Loddo, vincitore della tappa Sant’Antico – Cagliari nel corso dell’edizione 2010 del Giro di Sardegna. Riconoscimenti anche per Nicolò Mu, del G.S. Fancello Cicli Terranova, campione del Mondo e Italiano su strada nella categoria Master 8, e Bruno Macciocu, Società Ciclistica Logudoro, campione italiano e medaglia d’argento mondiale nella categoria Master 7. Applausi anche per Giovanni Achenza (Sardegna Super Abile Oschiri), campione italiano a cronometro categoria HandBike H3 e argento su strada nella categoria MH3. Premiati infine Christophe Nicolas Masserey (L’Oleandro Budoni), argento nel campionato italiano della Montagna Master 4, e Alessandro Fancello (Fancello Cicli Terranova), medaglia di bronzo al campionato italiano su strada categoria Master 3. Per quanto riguarda le società attestato per i 25 anni di affiliazione all’Unione Ciclistica Orosei. Premio “Una vita per il ciclismo” per Fernando Scaglione. Passando ai campioni regionali, tantissimi gli atleti saliti sul palco terralbese. Nel Ciclocross premiati Filippo

Coni (Esordienti), Marco Serpi (Allievi), Andrea Tocco (Juniores), Pietro Sarai (Open), Giancarlo Saiu (Elite Sport), Massimiliano Cadelano (Master 1-2-3), Mario Cossu (Master 4-5-6). Tra le donne premiate Valerie Dochy (Master Woman 1-2) e Sofia Nuscis (Donne Allieve). Nella cronometro individuale riconoscimenti per Filippo Capone (Allievi), Daniele Impagliazzo (Juniores), Luca Di Filippo (Master 1), Egidio Pirodda (Master 2), Emilio Ciacciarelli (Master 3), Christophe Marrerey (Master 4), Mario Fundoni (Master 5) e Franco

Mallica (Master 6). Su strada premiati Angelo Cuguttu (Esordienti 1° anno), Fabio Pala (Esordienti 2° anno) Emanuele Murtas (Allievi) e Daniele Impagliazzo (Juniores). Nel Cicloturismo su strada individuale premiati Matteo Mascia (Elite Sport), Claudio Fele (Master 1), Giovanni Battista Muretti (Master 2), Alessandro Fancello (Master 3), Christophe Nicolas Masserey (Master 4), Giorgio Sara (Master 5), Franco Mallica (Master 6), Bruno Macioccu (Master 7), Nicolò Mu (Master 8) ed Emanuela Erdas (Master Woman 1). Nel campio-

Giuseppe Urbano (Master 4), Salvatore D’Urso (Master 5), Enea Casti (Master 6), Sofia Nuscis (Donne Giovani) e Silvia Caria (Sport Woman). Tra i Marathon riconoscimenti per Antonangelo Pala (Elite Sport), Marcello Ghironi (Master 1), Luca Piga (Master 2), Roberto Cireddu (Master 3), Giovanni Pala (Master 4), Giorgio Sara

(Master 5) e Elisabetta Talana (Master Women 1-2). Nel campionato Off Road premiati Alberto Olla (Open), Alessio Diana (Juniores), Mauro Vacca (Elite Sport), Marcello Ghironi (Master 1), Filippo Ortu (Master 2), Massimiliano Cadelano (Master 3), Giuseppe Urbano (Master 4), Salvatore D’Urso (Master 5), Enea Casti (Master 6+) e Elisabetta Talana (Master Woman). Per quanto riguarda la categoria Downhill i premiati Andrea Vargiu (Esordienti), Davide Palazzari (Allievi), Gabriele Destro (Under 23), Andrea Delugas (Elite), Fabio Baraglia (Elite Sport), Cristian Valluzzi (Master 1), Mario Gasparoli (Master 2), Salvatore Saba (Master 3-4) e Maurizio La Capria (Master 5-6). I premi regionali a squadre vanno invece alla Taxus Baccata (Cross Country e Sardegna Mini MTB), Zema Lapierre Olbia (Downhill) e Giorgione Ozierese Carrera (Giovanissimi).


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Volley B1 femminile

Alfieri, furono sogni di gloria? Il sestetto di Langiu vivacchia a centroclassifica di Fabrizio Serra

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’Alfieri senza infamia e senza lode. Nell’ultimo mese del campionato di serie B1 femminile, girone D, l’unica compagine che rappresenta la Sardegna nel torneo porta a casa tre sconfitte (di cui una al tie break) e due vittorie. Un bilancio tutto sommato positivo che al momento colloca la formazione del coach Langiu all’ottavo posto in classifica, a distanza

di sicurezza dalla zona calda, ma anche a nove punti dal confine con il paradiso del volley, quei playoff che al momento sembrano un’utopia. Le Biancorosse perdono sul campo dell’Avis Potenza per 3-2 (21-25, 25-13, 21-25, 26-24 e 15-8 i parziali alla fine dei set), e crollano al PalaConi otto giorni dopo contro Scafati, ma stavolta senza neanche guadagnare un punto: il 3-1 in favore dei campani è una mazzata terribile, come dimostrano i parziali di 21-25, 2519, 22-25 e 22-25. Battu-

ta, muro, ricezione, tutti sotto accusa, con una reazione – cercata e trovata – decisa nella settimana successiva. Il 3-1 conquistato sul campo del Club Italia ne è la prova, con Mereu e compagne capaci di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Sotto di un set, il primo, perso per 25-22, le cagliaritane hanno conquistato gli altri parziali per 25-15, 25-15, ed un spettacolare 28-26 nel set decisivo. Netto il successo anche la settimana seguente, 3-0, in casa contro il Volley Latina (25-18, 25-19 e

Alfieri

25-16 i parziali), per poi chiudere la nona giornata con la debacle per 3-0 sul campo del Marsala. Un crollo dovuto soprattutto alla stanchezza del viaggio, faticoso e lunghissimo, in terra siciliana. La formazione campidanese, però, resta sempre a 5 lunghezze di distanza dalla zona calda. CLASSIFICA: San Severo 25 punti, Frosinone 23, Sala Consilina 21, Sarno e Potenza 18, Sabaudia 16, Marsala 14, Alfieri e Club Italia 12, Scafati, Latina e Casal de’ Pazzi 7, Chieti 6, Valenzano 3.

Volley B1 maschile

Sant’Antioco su, Cagliari ed Olbia giù Pronostici stravolti per le sarde impegnate nel torneo cadetto

i

l campionato di B1 maschile per le sarde è diventato

pazzo. Perché i pronostici di inizio stagione sembrano essere completamente stravolti ed in classifica, dopo nove turni di torneo cadetto, vede leader tra le isolane nientemeno che l’Olimpia Sant’Antioco. I sulcitani, partiti sotto silenzio e con il dichiarato obiettivo della salvezza, stanno disputando un campionato straordinario, ed ora sono a due punti dalla zona playoff. Tre vittorie, di cui una in un derby, e due sconfitte (una al tie break): questo il bilancio degli ultimi cinque incontri del tecnico Giuseppe Lay, che vince in casa contro San Benedetto per 3-1 (2522, 25-19, 23-25 e 25-19 i parziali), perdendo con

lo stesso punteggio sul campo dell’Ostia sette giorni dopo (25-18, 25-20, 20-25 e 25-23). L’Olimpia si traveste da grande, perde per 3-2 in casa contro la più quotata Mirandola, e grazie alle prestazioni super della battuta riesce a vincere gli altri match: ancora in casa nel derby contro Meridiana Olbia con un sonoro 3-0 (25-12, 25-19 e 25-18), ed in trasferta si afferma sulla Dolciaria Rovelli di Rimini per 3-1. Sullo stesso gradino in classifica, ma con umore decisamente opposto, l’Augusta Cagliari. Partita per disputare un campionato di alto livello, e dopo le prime partite che sembravano confermare la bontà del progetto della società guidata dalla Presidente Silvana Murreli, i cagliaritani si sono smarriti. Colpa degli infortuni, numerosi ed importanti

certamente, ma anche per alcuni vistosi e colpevoli cali di tensione in match – per così dire – alla portata. Vittoria per 3-2 al PalaRockefeller contro Monterotondo (25-22, 25-23, 20-25, 23-25 e 15-11 i parziali), sconfitta per 3-0 sul campo del Raven-

na per poi rimediarla sette giorni dopo tra le mura amiche contro un’altra romagnola, il Rimini. Poi il crollo: 3-1 subìto dal Mirandola a Modena, e 3-2 per mano del San Benedetto, ancora una volta dopo essere stati in vantaggio per 2-0 (25-21, 25-22, 20-25, 22-25 e 1315 i parziali). Playoff che ora sono a due punti, ma fa riflettere questa mancanza di continuità nelle prestazioni. La stessa che manca alla Meridiana Olbia. Perde quasi tutti i match disputati (appena un successo, per 3-0 in casa contro Ostia), e scivola al quartultimo posto, con appena 12 punti in classifica ed in piena zona salvezza.

Nelle foto: Augusta Cagliari

Pesano le debacle in casa contro Mirandola (3-1) e la capolista Correggio (3-0), ma non meno pesanti sono le sconfitte a San Benedetto (3-2) e nel derby contro Sant’Antioco. Urge un drastico cambio di rotta. CLASSIFICA: Correggio 21 punti, Cortona 19, Mirandola 17, Ostia 16, Carpi, Sant’Antioco e Augusta Cagliari 15, Ravenna e Macerata 14, Meridiana Olbia 12, San Benedetto e Romagna Est 10, Dolciaria Rovelli 6, Monterotondo 5.


Sardegna Sport / 27

Volley B2 femminile

Quattro sarde per la salvezza Bene Olbia e Quartu, da rivedere Cagliari.. Iglesias in crisi

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uattro vittorie ed una sconfitta. L’Hermaea Olbia diventa la regina delle squadre sarde di serie B2 femminile, grazie ad una impressionante serie di prestazioni convincenti. Ben quattro vittorie negli ultimi cinque incontri , alcuni dei quali molto delicati, e quindici punti in classifica. Bottino di tutto rispetto per le galluresi che ora sono quasi a metà del guado: a tre punti di distanza dal-

la zona playoff, e ad un rassicurante +6 rispetto alla zona caldissima. Le ragazze allenate da Andrea Schettino vincono il derby contro la San Paolo di Cagliari in trasferta (3-0), ma perdono contro il Civitavecchia davanti ai propri tifosi con lo stesso punteggio. Dal momento è un’escalation di successi: 3-0 sul campo dell’Ares Roma a Formello, 3-1 in casa contro lo Janas Quartu, e stesso risultato conquistato sul terreno dell’Ostia Lido. Chi sta cercando di raggiungere

la salvezza sono le altre tre isolane, a cominciare dallo Janas Quartu. Dopo il bel campionato scorso, le ragazze del coach Riccardo Lilliu hanno conquistato due vittorie, importanti (di cui una al tie break): in casa dell’Ares Roma per 3-0, e sul terreno amico contro Ostia per 3-2. Il resto, purtroppo per le quartesi, solo sconfitte pesanti, come dimostrano i risultati di 3-0 sul terreno dell’Ostia, 3-1 per mano dell’Hermaea Olbia (in trasferta) e Cisterna (in casa). Stesso discorso riguarda la San Paolo di Cagliari, neopromossa, ma con tanta voglia di conservare la categoria. Una vittoria e quattro sconfitte il bilancio di queste ultime partite, ma a parte le pesanti debacle contro Hermaea Olbia (3-0 in casa) e Roma contro il Divino Amore (stesso risultato),

Hermaea Olbia

gli altri due insuccessi hanno comunque fruttato un punto. Risultano così preziosi per le cagliaritane i tie break perso contro Frascati (fuori casa) e Monterotondo (in casa). Pesante come il piombo, infine, la vittoria per 3-1 contro il Volley Labico. E se la San Paolo ora è al quartultimo posto, ma ad appena tre lunghezze dalla salvezza, sembra un cal-

vario quello dell’Iglesias. Ultimo gradino, appena due punti dopo nove giornate. La retrocessione parrebbe scritta, con appena un punto (al tie break in casa contro il Nautilus Roma) e quattro sconfitte, a Ostia (3-1), sul campo del Volley Labico (3-0), ed in casa contro Frascati (3-0) e Divino Amore (3-0). E’ necessario un cambio di rotta, e magari un dra-

stico intervento sul mercato, per non recitare la parte della Cenerentola del campionato di B2 femminile. CLASSIFICA: Monterotondo e Civitavecchia 24 punti, Ostia 18, Roma 7 e Divino Amore 16, Latina e Hermaea Olbia 15, Frascati e Nautilus 13, Janas Quartu 12, San Paolo Cagliari 9, Ares Roma 8, Volley Labico 4, Piscine Iglesias 2

Volley B2 maschile

Comer strizza l’occhio alla vetta Gli iglesienti a due punti dal primo posto, i tifosi sognano losa. Il Deledda vince contro Cattolica Roma per 3-1, perde tra le mura amiche proprio contro l’Arzachena per 3-2 nel derby-salvezza, e colleziona sconfitte in serie: 3-1 ad Civita Castellana, 3-0 a Quartu contro il Casal Bertone capolista, e stesso risultato per mano del Genzano in trasferta. Bilancio simile a quello degli smeraldini, che oltre ad aver espugnato il

u

na sola sconfitta in nove partite, secondo posto ad appena due lunghezze dalla vetta: è un ruolino di marcia che fa sognare i tifosi iglesienti, quello della Comer, con l’armata guidata dal coach Marotto che non conosce casa o trasferta e si presenta su qualsiasi campo con il piglio del leader, forte anche di alcuni fuoriclasse come Marco Mazzotta, extralusso per la categoria. Negli ultimi giorni di mercato è ritornato (dopo la bella annata scorsa) Luca Francescani direttamente dall’Augusta Cagliari. Le ambizioni dell’Iglesias sono note, la rosa è competitiva e anche se sotto silenzio si spera che questa annata sia quella buona per il salto di categoria. Vince con merito e bene i match contro Civita

campo biancoverde, superano con lo stesso punteggio (3-2) davanti ai proprio tifosi anche il Civitavecchia. Infine solo sconfitte: doppio K.O. interno contro Comer Iglesiad e Civita Castellana (entrambe per 3-1), e stesso risultato patito sul campo del Casal Bertone capolista. Ma per la salvezza il discorso è ancora apertissimo e incerto.

Arzachena

Castellana (3-0), Arvalia (3-0), Arzachena (3-1), e suda più del dovuto per superare nell’altro derby il Quartucciu, sconfitto solo al tie break tra le mura amiche. Male, ma recuperabile, la sconfitta (finora l’unica) subita ad opera del Pomezia. Un 3-0 in terra laziale fa male anche perché contro una diretta con-

corrente nella lotta alla promozione. Ma i sulcitani hanno dimostrato finora di poter competere sino in fondo. Chi si sta comportando altrettanto bene in questo torneo di B2 è senza dubbio la Pallavolo Quartucciu. Vittorie in casa per 3-0 contro Guidonia, Zagarolo e Civitavecchia, e sconfitte (che ci stanno) conto

Frascati e Comer Iglesias. Entrambe però al tie break, quasi a voler confermare la bontà dell’organico del coach Enrico Balletto. Arzachena e Quartu meritano un discorso a parte. Entrambe positive in questo inizio di stagione, al momento occupano il nono posto, ad appena una lunghezza sopra la zona perico-

Un’azione di gioco tra Deledda e Arzachena


28 / Sardegna Sport

RUGBY SERIE A

Alghero, crollo ver ticale

Sei sconfitte consecutive, spezzato il sogno playoff

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a Novaco Alghero sembra aver smarrito lo smalto di inizio stagione. Tre partite, tre sconfitte: è il bilancio della squadra di Josè Antonio Queirel dopo l’ottimo avvio di campionato che l’avevano fatta emergere come splendida sorpresa della massima serie 2010/2011. Le sconfitte, con le ultime due del mese precedente, diventano ora cinque, e tutte di fila. Una serie di prestazioni incolori, condite con una notevole dose di sfortuna, hanno letteralmente mandato a carte quarantotto il sogno dei catalani di inserirsi nella lotta promozione. Gialloneri che comunque non rischiano nulla in zona pericolosa, ora distante 13 punti. La Novaco Amatori Alghero incassa la sua terza sconfitta consecutiva con il 16-23 in casa contro la Banca Farnese Lyons Piacenza (conquistando comunque un punto), con un match influenzato decisivamente dall’espulsione di Casasanta al 18’. Nel match contro gli emiliani, il primo tempo si conclude 3-6 per gli ospiti, con due calci di Giddens ed uno di Parrot. La ripresa sembra mettersi bene per la Novaco, che si porta sul 13-6, con le mete non trasformate di Pagani e Paco. Ma gli ospiti tornano in vantaggio, grazie alle mete di Gaudenzi ed Andreoli, trasformate da Montanari. I calci di Giddens e Parrot, fissano il risultato sul punteggio finale. La quarta sconfitta consecutiva in serie A per la Novaco Amatori Alghero di coach Queirel è quella persa 18-0 sul campo del Riviera. Sicuramente, sulla prestazione degli algheresi (privi di Casasanta, squalificato per tre turni), ha pesato la lunga trasferta, visto che, dopo

l’atterraggio a Pisa, Mira è stata raggiunta in pullman, dopo oltre tre ore di viaggio. Nessuna meta, sono stati sei calci piazzati di Pavin (due nel primo tempo e quattro nel secondo), a decidere il match in favore dei padroni di casa,

allenati da Marzio Innocenti. Ennesima debacle, ma stavolta ampiamente prevista, contro la capolista Reggio Emilia: 1924 a favore della Cosmo Haus ad Alghero, con i gialloneri che comunque strappano un punto.

Primo tempo con ospiti in vantaggio sullo 0-19, grazie ale mete di Mannato, Perrone e Riccardo, e con due trasformazioni su tre firmate da Carra. Nella ripresa, la prima meta algherese firmata da Sanciu, con la trasformazione di Parrot.

Poi è nuovamente Ricciardo a firmare la meta del bonus per la Cosmo. Sul 7-24 i padroni di casa vanno in meta prima con Zani trasformata ancora da Parrot) e poi nuovamente con Sanciu, che fissano il punteggio sul 19-24 finale.

CLASSIFICA Haus Reggio Emilia 39 punti, Modena 37, Lyons Piacenza 31, Grande Milano 24, Amatori Alghero 22, Amatori Catania 20, Rugby Riviera e Valpolicella 19, Rubano 16, Gladiatori Sanniti (-1) 10, Asti 9, Piacenza Propaganda 1.


Sardegna Sport / 29

RUGBY SERIE B

Capoterra, salto in alto Importante striscia di vittorie e primato in classifica

è

un Amatori Capoterra da sogno, e che può lottare fino alla fine. Tre vittorie nell’ultimo mese, e primo posto in classifica. I giallorossi del presidente Carlo Bayre sembrano voler fare sul serio in questa stagione, dopo l’illusione dell’anno scorso, dove i campidanesi avevano speso tutte le energie ad inizio torneo per poi crollare in dirittura d’arrivo. Il primato arriva già dopo la bella vittoria interna sul Sondrio, battuto per 18-11, che regala alla formazione di Queirolo il ruolo di leader solitario nella classifica della serie B, proprio davanti alla formazione lombarda. Esame big match importante, dunque, e superato a pieni voti, nonostante ancora una volta il Capoterra abbia dovuto fare i conti con il fango e la pioggia. Primo tempo di marca lombarda. È il Sondrio a sfruttare qualche errore di troppo della difesa di casa per passare in testa e chiudere sull’8-3. La reazione dell’Amatori arriva nella ripresa. Tre mete

di fila e gara chiusa con il rammarico di non aver trovato la quarta e il punto “bonus”. Successo anche in trasferta sul diffici-

le campo del Cus Torino. Una vittoria, per 17-13, che consente al Capoterra di rimanere in vetta alla graduatoria della se-

rie B. Gara difficile quella giocata in Piemonte, su un campo “molle” per la pioggia. Passa subito in testa la formazione isola-

na che sfrutta una meta di Kahn per portarsi sul 7-0. Passano 6’ e il Cus pareggia (7-7). L’ottimo pacchetto difensivo degli universitari crea problemi all’Amatori che al 29’ va in svantaggio (10-7). Al rientro Kahn, pareggia

prima del nuova allungo della formazione di casa (13-10). Al 36’ il coach Queirolo trova la meta della vittoria. E se fino alla trasferta di Torino i giallorossi condividono la vetta, dal match contro l’Ospitaletto la musica cambia. La formazione allenata da Manuel Queirolo non ha problemi nel superare i lombardi, cenerentola del torneo, col punteggio di 65-10. Il campo in perfette condizioni ha favorito il bel gioco da parte dei padroni di casa. Una decina in tutto le mete realizzate. Ma soprattutto è importante, anche per il prosieguo del torneo, il punto bonus conquistato e che consente al’Amatori di rimanere al comando della classifica stavolta in solitario, davanti al Sondrio che, pur vincendo, non è riuscito ad ottenere il bonus. CLASSIFICA Amatori Capoterra 36 punti, Sondrio 35, Milano 30, Cus Torino 28, Cus Genova 23, Biella 17, Lecco 16, Alessandria 15, Rovato 14, Varese 12, Lumezzane 7, Ospitaletto 5.


30 / Sardegna Sport

I temporali non fermano il campionato invernale di Capitana Terza giornata con cambi al vertice tra J24 e Gran Crociera gruppo BC

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uove iscrizioni e rivoluzioni al vertice, pioggia e forti raffiche. Si è corsa una sola prova, nella terza giornata del 5° Campionato Invernale Marina di Capitana – Trofeo Regione Sardegna – CFadda Cup, ma non sono mancati spunti di grande interesse e divertimento per gli oltre sessanta equipaggi. Oltre perché, nelle due settimane di intervallo intercorse dal 7 novembre, altri scafi da tutta la Sardegna hanno voluto essere della partita e iscriversi a quello che si conferma il più importante evento regionale per la vela d’altura,

organizzato da Yacht Club Quartu Sant’Elena e Scuola Italia in Vela, quest’ultima fresca di festeggiamenti per il decennale della fondazione della sua sezione di Marina di Capitana. Le condizioni per la giornata odierna si prospettavano difficili. Da lì la decisione, presa di prima mattina dal comitato di regata, di fondere le due flotte in un solo campo, più facile da gestire sotto il profilo tecnico e della sicurezza. Il passare delle ore ha dato ragione al comitato presieduto da Chicco Clivio. Mentre la prima regata – che sarebbe diventata l’unica della giornata era già in corso, il vento inizialmente da sud ha

girato a libeccio. Poco dopo, la pioggia battente: calata la visibilità, un groppo di 27 nodi ha investito in pieno la barca giuria. E, tra le Vele Bianche, Kimm di Cristiano Pietro Grisanti disalberava. Nessun danno, per fortuna, ai componenti l’equipaggio, comunque prontamente soccorsi dai mezzi dell’organizzazione e ricondotti in porto. Visto il peggioramento delle condizioni meteo e la quasi impossibilità di vedere le boe, si è preferito rimandare tutti a terra. Condizioni climatiche che hanno pesato nell’economia di tutte le classi, come quella dei Melges 24, che più che navigare hanno volato.

Molti di loro hanno raggiunto i 16 nodi di punta e dato vita a una regata spettacolare, aperta dallo scatto di Città di Tortolì portata da Gianluca Manca. SIV Arborea ha recuperato, raggiunto e superato gli ogliastrini già al secondo lato, chiudendo prima al traguardo davanti a loro e a SIV Grendi. E’ sempre prima anche nella classifica generale provvisoria: la vittoria di oggi fa guadagnare all’Arborea Sailing Team punti preziosi su Mariclò e SIV Grendi. Scambio di cortesie invece all’interno della classe J24. CSC J Pandolfa dell’Ultragas Sailing Team ha ripreso il comando, dopo averlo ceduto due setti-

Mentre la prima regata – che sarebbe diventata l’unica della giornata - era già in corso, il vento inizialmente da sud ha girato a libeccio. Poco dopo, la pioggia battente: calata la visibilità, un groppo di 27 nodi ha investito in pieno la barca giuria

mane a Jadine - Libarium di Angelo Corrias. Alla vigilia, i due contendenti erano separati da un solo punto. E a Davide Gorgerino è bastato vincere di forza la regata (seguito da Ornella all’attacco…torra e da Bellighé di Simone Nenna, entrambi al miglior risultato finora) per tornare in vetta. La battaglia resta aperta: nella graduatoria generale il distacco ammonta appena a due punti, con terzo incomodo Ornella all’attacco…torra, dell’armatrice cagliaritana Lau-

ra De Luisa. Come accaduto nella seconda prova, quando aveva fatto la sua ricomparsa Elixir, anche stavolta la flotta ORC ha arruolato una nuova imbarcazione: Corto Maltese, splendido Adria 47 proveniente da Alghero. Il copione del 7 novembre, con l’esordiente in trionfo, non si è però ripetuto: lo scafo di Roberto Sechi è stato squalificato per partenza anticipata, finendo così in coda al raggruppamento. Elixir di Gianni Marchetti, invece, ha continuato la sua marcia verso Caesar. Gianni Marchetti ha vinto ancora e ridotto a quattro lunghezze lo svantaggio su Luciano Dubois, quasi annullando di fatto i danni (numerici) rimediati con l’assenza nella prima giornata. Terzo, ma a pari punti con Elixir, To’ Come Giro di Salvatore Plaisant. Da segnalare il terzo posto di giornata per Rossa del veterano Gianfranco Gessa. Nella classe Gran Crociera viaggia a suon di primi posti, Veladiabetica - Sueno 1, intoccabile nel gruppo A (fino ai 9.40 metri) nonostante gli sforzi di Hot Foot e l’ottimo terzo posto di Cral Saras, che fa capolino dopo un avvio di campionato difficile. La novità della giornata viene dal Gruppo BC (da 9.41 fino agli 11.10 metri e oltre) dove Abbardente di Sandro Loche ha riconquistato la leadership che Restless le aveva sottratto in seconda manche. Primato confermato invece per SIV Proeco (gruppo Jod 35) che, anzi, si toglie la soddisfazione di anticipare al traguardo tutti gli scafi Crociera. Tra le Vele Bianche, a parte il disalberamento di Kimm, il campionato procede agguerrito ma senza ripercussioni di rilievo. Si confermano sempre in vetta, dove stazionano dalla prima giornata: Stagme alla larga (gruppo D, fino a 9.40 metri), Kalliste (da 9.41 fino agli 11.10 metri) e Miokana (oltre gli 11.10 metri), questi ultimi due insidiati da Shine di Luciano Biggio e da Zuben Il Gabbiano di Manuel Marghinotti, protagonisti della giornata.


Sardegna Sport / 31

È il primo italiano a vincere la regata in solitario

Andrea Mura trionfa alla Route du Rhum

gue un programma ambizioso, in uno degli eventi che davvero contano a livello internazionale (e il Rhum è uno di questi) ne viene riconosciuto il valore e il

ha fatto, si riesce a vincere la stima diffusa aumenta. Vento di Sardegna è riuscito a portare sul massimo palcoscenico mondiale della vela oceanica una regione splendida come la Sardegna, ottenendo un ritorno d'immagine di alta qualità. Complimenti anche a tutti gli sponsor che hanno voluto credere nell'impresa. Grazie a un ufficio stampa professionale, Mura ha ottenuto una notevole copertura media, grazie anche a un rapido e sapiente uso dei new media e social network, che lui ha saputo coltivare inviando buoni video dall'oceano grazie al supporto di Intermatica. L'informazione sempre più istantanea di Internet ha fatto il resto, facendo rapidamente circolare la notizia, aiutata dal fatto che le imprese oceaniche hanno sempre un loro appeal. Andrea Mura è un velista tecnicamente valido, con ottime esperienze giovanili nella classe olimpica 470, in Coppa America (con il Moro di Venezia 1992, di cui era randi-

merito. Se poi siamo in Francia, dove Mura è stato sommerso dalle richieste di autografi sulle banchine di Saint Malò, la nota acquista doppio valore. Insomma, quando la vela italiana esce dal suo provincialismo, riceve i riconoscimenti che i nostri bravi velisti meritano. "Le Sarde" o "L'italienne", come Mura era chiamato dai francesi, è stato assai apprezzato: in Francia ogni barca e ogni marinaio hanno da sempre pari dignità, a prescindere dai risultati, se poi, come Mura

sta) e in moltissime altre regate. Mura è anche un ottimo velaio, con una sua veleria a Cagliari. Ciò dimostra come un velista preparato tecnicamente come lui possa affrontare anche la disciplina della vela oceanica in solitario con buone prospettive, grazie a un'attenta preparazione della barca, l'Open 50 (progetto Felci) Vento di Sardegna, più volte riottimizzata e ben seguita. Insomma, una soddisfazione per noi sardi, e per il mondo della Vela made in Italy più in generale.

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ndrea Mura ha vinto la sua sfida con l'Oceano. Dopo oltre 19 giorni di navigazione, ha concluso al timone di Vento di Sardegna la nona edizione della Route Du Rhum, la regata in solitario dalla Francia ai Caraibi. Lo skipper cagliaritano ha battuto il burrascoso Atlantico, ed è arrivato primo nella sua categoria a bordo dell’Open 50 (progetto Felci Yachts). Mura da oggi è il primo italiano della storia a vincere la prestigiosa Route du Rhum, regata oceanica in solitario di 3.562 miglia con percorso da Saint-Malò, in Francia, a Pointe à Pitre in Guadalupa. Ha tagliato la linea d’arrivo a largo di Pointe à Pitre, il 19 novembre alle ore 22.43 dopo 19 giorni 9 ore 40 minuti e 30 secondi di navigazione, imponendosi nella categoria riservata alle imbarcazioni tra i 40 e i 50 piedi, dietro di lui un veterano della Route du Rhum, Luc Coquelin alla sua quarta partecipazione. Insomma, un sogno che si è avverato al termine di una traversata massacrante, lunga 4000 miglia. Ad accoglierlo nel porticciolo di Pointe à Pitre, c’erano mamma Cenza, papà Sergio e alcuni componenti del team, come Paolino Cancedda che gli ha fornito il supporto tecnico a Saint Malò, alla partenza. Partito dalla Bretagna il 31 ottobre, Mura è subito balzato al comando della sua classe. Dopo le Azzorre ha scelto una rotta più a settentrione rispetto al gruppo, trovando una media di 180 miglia al giorno. A 1500 miglia dal traguardo per una burrasca l'Open 50 ha visto quasi esplodere il gennaker. Un inconveniente presto superato. Andrea Mura, aiutato dagli alisei, ha aumentato l'andatura a una media di 10-12 nodi. Nella sua scia il francese Coquelin, a oltre 200 miglia. "Le sarde", il sardo, come l'anno soprannominato i giornali francesi, non è stato mai solo. Attraverso il sito della Route du Ruhm (85 imbarcazioni, suddivise in sei classi), lo hanno seguito in tanti. E su Facebook il profilo di Vento di Sardegna ha triplicato i

fan. Ma al di là dell’aspetto – per così dire – patriottico, la vittoria cagliaritana ha molti motivi per essere celebrata. Innanzi tutto, è la prima volta che un velista italiano vince questa Transatlantica, considerata a ragione come la più ambita e difficile, in una delle classi. Mura ha regatato nella categoria Rhum, che comprendeva i monoscafi (esclusi i Class 40, che fanno classe a parte, tra i 39 e i 59 piedi di lunghezza fuori tutto). Tra le classi in regata era tecnicamente la più abbordabile, ma vi erano comunque 11 iscritti, con esperienza oceanica ben maggiore di Mura, che invece era alla sua prima grande prova in solitario su quelle distanze. E poi questa regata bisogna farla e vincerla, il che non è proprio cosa semplice. Ricordiamo che l'Italia aveva avuto sin'ora tre partecipazio-

ni al Rhum: Paolo Martinoni nel 1978, Simone Bianchetti nel 1998 e Giovanni Soldini nel 2002. Una constatazione, poi. Quando un velista italiano se-


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SURF Il sup la nuova disciplina per chi ama il surf Alessandro Onofri si impone ad Alghero

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lessandro Onofri non ha dovuto faticare molto per portare a casa i 300 euro e i due mila punti che ora gli daranno un ampio margine nella classifica generale. Con lavittoria al Sup Wave Challenge, infatti, il surfista di Cesenatico, già primo a punteggio pieno, consolida la sua leadership e si candida a diventare il campione italiano. La gara è iniziata intorno a mezzogiorno, su onde di un metro circa e con vento da ponente di dieci nodi. Non era sicuramente la condizione che gli organizzatori si aspettavano ma, si sa, non si comanda sul mare e le onde srotolavano sul tavolato di roccia permettendo comunque ai “supper” di eseguire anche due o tre

ci si deve accontentare di quello che c’è, soprattutto per una gara. I quattro atleti, ovviamente non si fanno nomi, hanno comunque deciso di non partecipare. Chi ha dimostrato grande entusiasmo è stato invece proprio il vincitore Alessandro Onofri. Dopo una vita passata nell’Adriatico, un mare notoriamente povero di grandi mareggiate, il 28 enne di Cesenatico ha dichiarato: «E’ stata una bella gara, anche se sono stupito di aver visto tanta gente lamentarsi per le onde, inviterei tutti quanti a casa mia per fargli cambiare idea, le condizioni andavano benissimo e permettevano ai giudici di valutare meglio le nostre surfate». Alessandro Onofri non ha dovuto faticare molto per portare a casa i 300 euro e i due mila punti che ora gli da-

Nelle foto: Onofri

ranno un ampio margine nella classifica generale. Con lavittoria al Sup Wave Challenge, infatti, il surfista di Cesenatico, già primo a punteggio pieno, consolida la sua leadership e si candida a diventare il campione italiano. La gara è iniziata intorno a mezzogiorno, su onde di un metro circa e con vento da ponente di dieci nodi. Non era sicuramente la con-

dizione che gli organizzatori si aspettavano ma, si sa, non si comanda sul mare e le onde srotolavano sul tavolato di roccia permettendo comunque ai “supper” di eseguire anche due o tre manovre. Al banco iscrizioni, già di prima mattina, c’erano oltre i sette partecipanti anche altri quattro atleti, indecisi se fare la gara o meno. Forse si aspettavano una giornata perfetta,

con il sole splendente e magari anche tante belle ragazze in spiaggia. Eppure i surfisti esperti sanno bene che le condizioni del mare sono variabili e, in Sardegna come in Australia, ci si deve accontentare di quello che c’è, soprattutto per una gara. I quattro atleti, ovviamente non si fanno nomi, hanno comunque deciso di non partecipare. Chi ha dimostrato grande entusiasmo è sta-

Nelle foto: Guglielmetti

manovre. Al banco iscrizioni, già di prima mattina, c’erano oltre i sette partecipanti anche altri quattro atleti, indecisi se fare la gara o meno. Forse si aspettavano una giornata perfetta, con il sole splendente e magari anche tante belle ragazze in spiaggia. Eppure i surfisti esperti sanno bene che le condizioni del mare sono variabili e, in Sardegna come in Australia,

Nelle foto:Marowsky

to invece proprio il vincitore Alessandro Onofri. Dopo una vita passata nell’Adriatico, un mare notoriamente povero di grandi mareggiate, il 28 enne di Cesenatico ha dichiarato: «E’ stata una bella gara, anche se sono stupito di aver visto tanta gente lamentarsi per le onde, inviterei tutti quanti a casa mia per fargli cambiare idea, le condizioni andavano benissimo e permetteva-

no ai giudici di valutare meglio le nostre surfate». Le batterie svolte prima della finale sono state due. In gara, oltre i quattro finalisti, c’erano Giorgio Birbanti, Giordano Bruno Capparella e il vincitore del Sup Race Challenge Fabrizio Gasbarro. Helgo Lass, presidente del Surf Animals Club e organizzatore degli eventi Sup Alghero, durante la premiazione ha ringraziato i partecipanti per «aver dimostrato una grande sportività» e ha dato appuntamento a tutti per i prossimi due eventi, il Maddalenetta Monster Wave e l’Alghero Downwind Classic. Due prove estreme ed entusiasmanti che lasceranno di stucco gli appassionati degli sport d’acqua. Il Sup Wave Challenge, organizzato dal Surf Animals Club di Alghero in collaborazione con Sexboard Surfshop, Sunset Immobiliare, AndräHaus, con il patrocinio del Comune di Alghero e di Surfing Italia, è uno dei quattro eventi dedicati al Sup, il nuovo sport che arriva direttamente dagli Stati Uniti. Acronimo di Stand Up Paddle, il Sup racchiude le emozioni del surf da onda con la semplicità di una pagaia e si utilizza stando in equilibrio su una grande tavola.


Sardegna Sport / 33

SURF

La Super foto di Francisco Porcella Il cagliaritano ammesso al Billabong XXL 2011 isultato storico: due italiani ammessi al Billabong XXL 2011. L'edizione 2010-2011 del Billabong XXL è attiva più che mai e con la stagione invernale si avvia ad entrare nel suo picco di stagione. Foto epiche sono già state inviate dai migliori big wave rider al mondo, ma la notizia per noi è che ben due portacolori italiani sono stati ammessi a partecipare al concorso nella categoria Biggest

Wave. Sono i due italo-hawaiani Francisco Porcella (Sardegna) e Joao Marco Maffini (Toscana), che da anni ormai risiedono e si allenano a Maui, e che dopo le ultime uscite a Jaws hanno prodotto scatti giudicati dal team Billabong XXL meritevoli di entrare in concorso al fianco delle leggende del big wave riding. Ecco qui uno scatto del fotografo Batel Shimi, fatti recentemente a Maui, Peahi, sulla famosa onda di Jaws. Congratulazioni ragazzi.

Fin&Retrò. Il mare della Sardegna è diventato ormai spot internazionale, questi eventi vantano, infatti, la partecipazione di atleti da tutto il mondo; anno dopo anno decine di ragazzi spinti dalla voglia di superare i propri limiti e di provare quell'adrenalina che solo il surf sa dare, si sfidano nella baia dove il Maestrale crea le onde migliori d' Italia. Una leggera brezza da Nord- Ovest ha iniziato ieri a spazzare l' isola per andare oggi ad intensificarsi. Lo spot del Mini Capo, prescelto per la gara, appare stasera in leggero aumento, mentre le prime onde iniziano a fran-

gere sotto la scogliera di Capo Mannu. Il clima che si respira è quello dell' attesa prima di una grande giornata. L'ansia di vedere come sarà domani il mare si presenta a cadenze ricorrenti nei discorsi tra i surfisti, come un' orologio che batte le ore: spesso il Mini Capo è beffatore e a giornate di piatta si susseguono cavalloni imprevedibili. C'è chi cerca di scacciare le preoccupazioni con un bagno propiziatorio, ma il Mini Capo non si presta alle prove, per questa sera, cede il passo a Capo Mannu, riservandosi il diritto di stupire, forse, domani.

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Nelle foto:Porcella

C’è ancora Marco Pistidda sul podio del SardiniaLongboard Invitational surf La bandiera dei quattro mori sventola sul primo gradino del podio

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'è ancora Marco Pistidda sul podio del SardiniaLongboard Invitational. E'di nuovo la bandiera dei quattro mori a sventolare vittoriosa al primo posto: Marco Pistidda, dopo una semifinale e una finale combattuta all' ultima onda, si aggiudica il primo posto, seguito da Ponzanelli, Farri e Ferri. E' stato un contest incerto fino alla fine. Mentre appena qualche metro più in là decine e decine di surfers attendevano trepitanti la fine di ogni batteria per contendersi il picco e gli sguardi del pubblico, e mentre al Gozzilla local godevano indisturbati dei set degni di questo nomignolo, tra una hit e l'altra erano Ponzanelli, Pistidda, Farri e Ferri e disputarsi la

finale. Alle manovre radical di Pistidda, Ponzanelli ha risposto con uno stile classico e impeccabile, ma il sardo non si è dato per vinto. Con una scelta attenta e ponderata delle onde, Pistidda ha dato il meglio di sé, dimostrando, oltre che un' indiscussa tecnica, un' ottima capacità di lettura dell' onda. così, nonostante alla penultima onda Ponzanelli abbia sfoderato il suo asso nella manica, un perfetto ed elegante elicopter, il numero e la qualità delle onde scelte sono rimasti a favore di Marco, regalandogli la manovrabilità e la spinta necessaria a dare il meglio di sé ed aggiudicarsi così il primo posto. La fine del Contest ha ceduto il posto poi alla goliardia del Single Fin&Retrò expression session, dove una serie di surfisti, con parrucche

e abiti di ogni forma e colore, hanno cavalcato le onde con Eggs, single Fin, Fish e Bonzer. Il mini Capo, come previsto, non ha deluso i suoi spettatori. Il vento continua a soffiare e il moto ondoso sembra in costante miglioramento. Otto batterie di surfisti si sono susseguite ed, onda dopo onda, hanno messo in scena uno spettacolo di manovre, tra il moderno e il classico, all'altezza del più vecchio Contest esistente in Italia, quale l' Italia Longboardtour. I set iniziano a diventare più frequenti, regalandoci onde sia destre che sinistre, con una buona forma. Marco

Nelle foto:Pistidda

Pistidda ha dominato la scena, con manovre da hold e new style combinate, giocandosi la gara con Ponzanelli , ma non sono mancati spiccati talenti che, anche se meno conosciuti, hanno sfoderato manovre d'eccellenza. I quarti di finale sono ora alle porte, a sfidarsi Ponzanelli, Pardini, Parri,Boscaglia, Testarella, Pistidda, Costa, Ingletto, Bertomi, Sodini, Rizzo, Zappelli, Ferri e Palmerini. l rosso delle bandiere Bear sventola oggi nella Marina di San Vero Milis, Oristano: è qui che tra domani e lunedì avranno luogo il SardiniaLongboard Invitational e il Single


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San Sperate brilla agli assoluti di taekwondo

Bronzo per Spiga ai nazionali di Firenze

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i è svolto sabato 19 e Domenica 20 Novembre a Firenze il Campionato Italiano assoluto Seniores cinture nere di Taekwondo. Il Centro Taekwondo San Sperate vi ha partecipato con ben 3 atleti, Spiga Fabio che è anche il preparatore della squadra ha conquistato la medaglia di bronzo, supera il 1° turno contro l’atleta delle Marche, il 2° turno contro l’atleta Siciliano, il 3° turno contro il Titolare della nazionale Italiana San Gregorio, vince anche al 4° turno contro l’atleta Calabrese, non riesce ad accedere alla finale a causa di un infortunio al 5° turno contro l’atleta della Puglia, quindi medaglia di Bronzo per lui. Buona prestazione anche per gl’altri 2 atleti del Taekwondo San Sperate Fiori Luca e Puddu Mattia entrambi appena diciottenni , che non riescono ad accedere alle fasi finali in un campionato con 450 atleti partecipanti e con la partecipazione delle Fiamme ORO (Polizia di Stato), Esercito, Carabinieri, Fiamme Gialle (Guardia di Finanza) e Vigili del Fuoco.

Nella foto:Fabio Spiga

Lo Yama Arashi Dojo Club di Quartu Sant’Elena è tutto d’oro a Carbonia Quattro ori per la squadra di Amos Muscheri

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rande risultato della Yama Arashi Dojo Club di Quartu Sant’Elena ai campionati giovanili regionali di ju-jitsu, disputati domenica scorsa a Carbonia e organizzati dalla Asd Gong Fu Tao School sotto l’egida del Centro sportivo educativo nazionale Csen della provincia di Carbonia Iglesias. Hanno partecipato diverse società provenienti da tutta la Sardegna per un totale di più di cento atleti. La

squadra quartese è stata la più brillante grazie ai quattro successi di categoria e ai numerosi piazzamenti sul podio. Questi i risultati del team guidato dal maestro Amos Muscheri che ha partecipato all’evento con nove atleti: oro per Stefano Lai, Cadetti (17/18 anni) fino a 70 Kg, Emanuele Ibba, Bambini (6/7 anni) fino a 30 Kg, Giorgia Muscheri, Bambine (4/5 anni) fino a 20 Kg, Samuele Ibba, Bambini (4/5 anni) fino a 20 Kg. Argento per Claudio Pani, Cadetti (17/18 anni) fino

a 70 Kg, Alessandro Randaccio, Ragazzi (12/13 anni) oltre 65 Kg Nicolò Josè Pernas Alonso, Bambini (8/9 anni) fino a 35 Kg, Alessandro Ibba, Bambini (6/7 anni) fino a 35 Kg. L’unico bronzo è stato conquistato da Andrea Yari Paolo Ibba, Bambini (10/11 anni), fino a 40 Kg. Prossimi appuntamenti a partire dai primi mesi del 2011 fino a giugno, tra questi la gara organizzata dalla stessa società quartese in data ancora da stabilire.


Sardegna Sport / 35

Successo nella maratonina di Koech e Mukasakindi

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rande successo per la quattordicesima edizione della Maratonina di Uta, anche quest’anno riproposta con dei risultati ben oltre le aspettative, premiando la capacità organizzativa della società di atletica Polisportiva Uta 2000. Sono crollati dei numeri molto importanti, quali quelli del record della gara, anche se è stato infranto da un atleta non residente, e quello del numero dei partecipanti, che ha superato la quota dei 1000 atleti tra competitiva e non. La dislocazione logistica di tutta la manifestazione è perfetta, poiché la Piazza de “S’Olivariu, luogo

da dove parte la gara, è di dimensioni talmente grandi che permette, tra piazza e vie limitrofe, di ricevere un flusso di atleti ed accompagnatori veramente sbalorditivo. La gara di Uta è valida come campionato sardo di mezza maratona per la categoria Assoluti maschile e femminile. Per la gara competitiva vengono consegnati 749 chip di cui ben 630 agli uomini e 119 alle donne. Sicuramente è la gara in ambito regionale più numerosa ed è anche per questo che la mezza di Uta assume un fascino particolare, ma quella del 2010 verrà ri-

A Uta per la prima volta non si parla sardo

cordata anche perché è la prima edizione dove partecipano atleti non residenti in Sardegna per cui il titolo riguardante il record della gara appartenente a Massimiliano Loddo dell’Amsicora CA, 1:07’09”, è in bilico. Lo stesso dicasi per il primato femminile stabilito da Claudia Pinna (C.U.S. Cagliari) che è di 1:17’52”. Sono ben quattro gli atleti non residenti nell’isola che partecipano per la prima volta in questa gara. Si tratta del ruandese Jospaht Kimutai Koeck tesserato con la società sarda di Gonnesa, dell’atleta marocchino Said Budalia (Atl. Biotekna Marcon), l’atleta marocchino Nour Eddine Bahi tesserato

con la Podistica Sassari e la fortissima e leggerissima ragazza ruandese Claudette Mukasakindi (Grottini Team MC). La gara parte con un leggero ritardo ma tutto fila liscio con gli atleti di vertice che transitano sul punto di rilevazione del chip già in posizione di testa. Praticamente i primi due atleti, Jospaht e Said, fanno tutta la gara per conto loro anche se alla fine la spunta di poco l’atleta ruandese. Gestiscono l’andatura in modo tale da garantirsi il record della gara e sono affiancati dal giovane Nour Eddine solo nei primi cinque chilometri di

gara. L’atleta marocchino tesserato con la Podistica Sassari seppure abbia svolto un’eccellente gara arriverà terzo a circa 3’ dal vincitore. Dietro i primi tre atleti, ma con un distacco piuttosto intenso, arriva l’atleta di origine marocchina Oualid Abdelkader residente a Olbia e tesserato con la Civitas Olbia. L’africano gestisce la gara con parsimonia mantenendo un ritmo costante sino alla fine e guadagnando così la quarta piazza. Essendo Oualid il primo atleta tra i residenti nell’isola riceverà così il titolo sardo di mezza maratona. Sorprendente la gara di

Antonio Filippo Salaris (M35, Pod. Amatori Olbia), arrivato ad una manciata di secondi da Oualid. Antonio è un atleta Master alla soglia dei quarant’anni che due settimane prima ha partecipato alla maratona di New York concludendola in 2:36’43” e arrivando 88° assoluto. Buona la gara dell’amsicorino Gian Nicola Manca rientrante dopo un lungo periodo di assenza dalle gare e faticando non poco per tener testa al tenace Luigi Leotta (Atl. Goceano) arrivato con solo quattro secondi di distacco. Bella gara della vincitrice femminile Claudette Mukasakindi arrivata ottava assoluta con il tempo di 1:14’55”. Ha sorpreso di questa atleta la sua leggerezza fisica e lo stile di corsa veramente piacevole da vedere. Complessivamente hanno concluso la gara 586 atleti tra cui 494 uomini e 92 donne. Ben 163 sono stati gli atleti che non hanno portato a termine la gara, compreso coloro che non hanno preso parte alla gara pur essendo iscritti, e di questi, 136 sono uomini e 27 sono donne. Questi i primi 25 atleti arrivati: 1° Jospaht Kimutai Koech (Atl. Gonnesa) in

1:05’05”; 2° Said Budalia (Atl. Biotekna Marcon VE) in 1:05’24”; 3° Nour Eddine Bahi (Podistica Sassari) in 1:08’04”; 4° Oualid Abdelkader (Atl. Civitas Olbia) in 1:14’01”; 5° Antonio Filippo Salaris (M35, Pod. Amatori Olbia) in 1:14’10”; 6° Gian Nicola Manca (S.G. Amsiora CA) in 1:14’27”; 7° Luigi Leotta (Atl. Goceano) in 1:14’31”; 8^ Claudette Mukasakindi (Grottini Team MC) in 1:14’55”; 9° Saverio Giardiello (Montimeletto Team Runners AV) in 1:15’06”; 10° Roberto Anolfo (Atl. Orroli Mariano Leoni) in 1:15’22”; 11° Vincenzo Tanca (TM, Atl. Ploaghe) in 1:15’28”; 12° Antonello Sinopoli (M45, Pod. Amatori Olbia) in 1:16’04”; 13° Pierpaolo Pes (G.S. Atl. Olbia) in 1:16’39”; 14°

Marco Mattu (S.G. Amsicora CA) in 1:16’55”; 15° Antonio Pillitu (M45, Pol. Atl. Serramanna) in 1:17’30”; 16° Enrico Pintus (M35, G.S. Monte Acuto Marathon Ozieri) in 1:17’43”; 17° Simone Pes (S.G. Amsicora CA) in 1:17’54”; 18° Giampietro Dessì (M40, Sporting S.I.E.) in 1:18’06”; 19° Giovanni Desotgiu (M50, Atl. Amatori Nuoro) in 1:18’13”; 20° Roberto Siddi (M40, Acli Mariano Scano Samassi) in 1:18’16”; 21° Alessandro Spano (Pol. Atl. Serramanna) in 1:18’46”; 22° Giuseppe Lai (S.G. Amsicora CA) in 1:19’00”; 23° Andrea Culeddu (M35, G.S. Runners CA) in 1:19’02”; 24° Alessandro Mameli (M40, Tespiense Quartu) in 1:19’02”; 25° Tiziano Mascia (TM, Pol. Parteolla Dolianova) in 1:19’10”; Queste le prime 10 donne: 1^ Claudette Mukasakindi (Rwanda) 8^ assoluta in 1:14’55”; 2^ Claudia Pinna (C.U.S. Cagliari) 26^ ass. in 1:19’11”; 3^ Manuela Manca (S.G. Amsicora CA) 32^ ass. in 1:20’27”; 4^ Sara Palmas (C.U.S. Cagliari) 57^ ass. in 1:22’32”; 5^ Elsa Farris (Nuova Atl. Sestu) 70^ ass. in 1:24’04”; 6^ Rosalba Miscali (Marathon Club Oristano) 127^ ass. in 1:29’25”; 7^ Giuseppina Cauli (Valore Salute Forti e Veloci RM) 168^ ass. in 1:32’00”; 8^ Adalgisa Deriu (F35, Guilcer Team Ghilarza) 184^ ass. in 1:33’11”; 9^ Elisabetta Curridori (Junior, Atl. Guspini) 198^ ass. in 1:33’45”; 10^ Emilia Minnai (F40, Sporting S.I.E.) 208^ ass. in 1:34’17”.


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A Cagliari il meglio della ginnastica internazionale

Grande successo per il 19° Grand Prix Freddy Cup

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l Pala Rockefeller di Cagliari, oltre 2.500 spettatori – tutto esaurito - hanno accolto i grandi protagonisti della Ginnastica azzurra e internazionale, per la 19esima edizione del Grand Prix della Ginnastica, la prima in terra sarda. Dopo i saluti di rito, da parte del Sindaco di Cagliari Emilio Floris e del presidente della Federazione Ginnastica d’Italia, il prof. Riccardo Agabio, ha aperto la Freddy Cup il Gruppo Regionale sardo, con la prima di una lunga serie di spettacolari esibizioni. Con la performance di Julieta Cantaluppi, individualista della ritmica, intorno alle 16.50, e la diretta di Rai Sport, si è entrati poi nella parte forse più attesa di tutta la manifestazione, organizzata dalla Federginnastica in collaborazione con Studio Ghiretti. E’ stato dunque il momento della prima esibizione delle “farfalle d’oro”, le campionesse del mondo della ritmica, che hanno raccolto un

fragoroso e meritatissimo applauso da parte del pubblico cagliaritano. Dopo di loro è iniziato quindi il programma della gara di Ginnastica Artistica, che quest’anno, prevedeva quattro attrezzi: due maschili, anelli e sbarra, e due femminili, parallele asimmetriche e trave. La campionessa del mondo Aliya Mustafina ha trionfato con 14.70 ed stata la migliore sulla trave di equilibrio, aggiudicandosi il Trofeo Provincia di Cagliari, precedendo nell’ordine la compagna di nazionale Viktoria Komova, la greca Millousi Vasiliki e le italiane Lia Parolari e

Elisabetta Preziosa. Sul fronte maschile agli anelli, il vincitore del Trofeo Assessorato Sport e Regione Sardegna, è stato Matteo Morandi con 15,60, campione anche oggi a Cagliari dopo il bronzo ai mondiali. Alle sue spalle il compagno di squadra Matteo Angioletti e l’altro azzurro Paolo Ottavi poi, il bulgaro Jovtchev e il francese Ait Said. In attesa delle altre due prove agonistiche, a fare da intermezzo alle ulteriori gare in programma, ci hanno pensato le esibizioni dell’idolo di casa Nicola Bertolini, giovane promessa cagliaritana, già nel giro della nazio-

nale maggiore, alle parallele, della “leggenda” della ritmica mondiale Evgenia Kanaeva, fantastica campionessa mondiale e olimpica, e una nuova applauditissima prova delle ragazze della ritmica di Emanuela Maccarani: Elisa Santoni, Daniela Masseroni e Angelica Savrayuk, Giulia Galtarossa e Elisa Blanchi. La competizione sui grandi attrezzi è ripresa con le prove sugli staggi delle parallele asimmetriche. A vincere il Trofeo AAMS è stata la giovane russa Viktoria Komova con 15,50, che ha supe-

Anno II - Numero 9- mensile lUGLIO - AGOSTO 2010

Sassari Isabella Chiodino, Giovanni Dessole, Giambattista Salis

Direttore editoriale Gabriele Piras direttore@sardegnasportmag.it

Oristano e Nuoro Giacomo Pala

Redazione Federico Fonnesu, Sara Gregorio, Giampaolo Puggioni, Fabrizio Serra, Lazzaro Cadelano Collaboratori Cagliari Marcello Meloni, Alberto Diaz

Grafica e impaginazione Società Sportiva 2G Fotografie Chiara Pinnaspada, Italo Orrù, Simone Nonnis e Roberto Tronci (foto del Cagliari sono fornite da zimbio e goalcity)

rato Serena Licchetta, Aliya Mustafina, Lia Parolari e Millousi Vasiliki. Più combattuto il duello sulla sbarra per il Trofeo Comune di Cagliari. Il successo è andato all’aviere Enrico Pozzo con 15.14, secondo il francese Sabot, terzo l’ex campione del mondo, il greco Maras, quarti e quinti i due azzurri Tamiazzo e Busnari. Terminate le competizioni, e prima delle esibizioni finali dei vincitori nei singoli attrezzi, è stato il momento di Igor Cassina, accolto in pedana da un vero e proprio boato e che ha deliziato il pubbli-

co con le solite magie sul ferro, mandano in delirio il tutto esaurito del Pala Rockefeller. A chiudere questa straordinaria giornata di sport e spettacolo ci hanno pensato le superbe interpreti della ritmica, prima l’individualista Evgenia Kanaeva poi, le due volte campionesse iridate della squadra azzurra, le “farfalle d’oro” di ritmica, alle quali è andato anche il prestigioso Trofeo Freddy Cup 2010, assegnato dalla giuria formata dai giornalisti, all’esibizione più spettacolare del Grand Prix di Cagliari.

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Sardegna Sport / 37

I favoriti della vigilia vincono la marcialonga di Samassi

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a in archivio la “XXXIII Marcialonga del carciofo”, svoltasi come da tradizione a Samassi in concomitanza con la Sagra. Su un percorso di gara completamente nuovo rispetto agli altri anni per via delle abbondanti piogge cadute nei giorni precedenti la gara, gli organizzatori della società US Acli Mariano Scano, insieme alla FIDAL regionale, ad una settimana dalla gara hanno dovuto inventarsi un nuovo percorso rispettando sempre il punto di ritrovo che logisticamente doveva essere attiguo alla manifestazione della “Fiera del carciofo” in località “Gutturu su Ghiu”. La gara ha cambiato così radicalmente aspetto passando da campestre a gara su strada. La giornata per fortuna serena e la mite temperatura (circa 15 gradi) hanno fatto da scenario ad una manifestazione ormai definita “classica” del podismo isolano. La gara femminile, partita verso le 10,30, vede allo start una quarantina di atlete che fanno tre giri del

percorso per un totale di circa sette chilometri e mezzo. L’atleta di vertice è la pluricampionessa isolana Sara Palmas che gareggia con la divisa dell’Esercito, prendendo sin dalla partenza prende le redini della gara e, giro dopo giro amministra il proprio vantaggio sulle altre atlete senza alcun problema. Dietro Sara buona prestazione di Elsa Farris che mantiene un ritmo costante ma intenso aggiudicandosi la seconda piazza della gara. Al terzo posto arriva Simona Pili, leggermente staccata dalla Farris, e, nonostante le non perfette condizioni fisiche riesce a concludere la propria gara in modo soddisfacente. Questo l’arrivo delle prime dieci donne: 1^ Sara Palmas (Esercito) con il tempo di 26’28”; 2^ Elsa Farris (Nuova Atl. Sestu) in 28’05”; 3^ Simona Pili (C.U.S. Sassari); 4^ Emilia Minnai (F40, Sporting S.I.E.); 5^ Rita Angela Porcu (F40, Guilcer Team Ghilarza); 6^ Rita Pisu (F35, Marathon Club Oristano); 7^ Rosanna Garau (F50, Pod. San Gavino); 8^ Andrea Peters (F40, Runners CA); 9^ Marcella Deidda (F35,

Pod. San Gavino); 10^ Marta Piga (F45, Nuova Atl. Sestu). Un’ora dopo si svolge la gara maschile, con un percorso lungo quasi dieci chilometri, ovvero quattro giri del percorso. Sono iscritti alla partenza 120 atleti ma soprattutto prendono parte alla gara molti tra gli atleti Senior che generalmente primeggiano in campo isolano. Tra questi sicuramente Oualid Abdelkader e Fabio Coni sono coloro che possono dire qualcosa riguardo le sorti della gara, e puntualmente rispetteranno i pronostici. Sono presenti anche altri atleti di grosso calibro come Nicola Muntone, Andrea Cabboi, Luigi Leotta, Riccardo De Venuto, Giuseppe Stara e Marco Mattu. Fin dall’inizio i due atleti leader si distinguono dal resto del gruppo e dettano il ritmo della gara. Tra l’altro, giusto per dare un po’ di colore alla gara, l’atleta della Civitas Olbia indossa una sgargiante canotta rossa mentre il sardo gli risponde con una canotta giallo fosforescente. Sicuramente non vogliono passare inosservati. L’andatura è proibitiva per tutto il resto del gruppo anche se Cabboi con Muntone ce la mettono tutta per non sfigurare alternandosi vicendevolmente nel gioco di rincorsa. Dietro di loro un bel gruppetto condotto costantemente da Leotta seguito a ruota da De Venuto, Stara e Mattu. Nella parte centrale della gara si assiste ad un attacco da parte di Coni nei confronti di Oualid dove si viene a creare anche un leggero distacco a favore dell’isilese mentre l’atleta di origine marocchina forse accusa un po’ il colpo. Basta però un mezzo giro del percorso per ristabilire le sorti della gara e rivedere Abdelkader nuovamente in testa a fare l’andatura sino all’arrivo. Bello anche il duello tra lo Junior Muntone e l’esperto Cabboi che nella loro sfida riescono a tenere leggermente staccati il

Abdelkader e Palmas, sempre loro

gruppetto degli inseguitori. La freschezza fisica di Muntone si fa sentire soprattutto a fine gara e gli consente di guadagnare la terza posizione sebbene con circa un minuto di ritardo da Coni. Cabboi mantiene la quarta posizione nonostante nel forcing finale Leotta gli si avvicina parecchio, ma ormai i giochi son fatti. Anche De Venuto chiude molto bene staccando decisamente Stara mentre Mattu nel giro finale allenta la spinta accontentandosi dell’ottava posizione acquisita. Dietro Mattu ottima prova di Roberto Siddi (primo Master) atleta di Samassi. Questi i primi 20 atleti uomini: 1° Oualid Abdelkader (Atl. Civitas Olbia) in 31’33”; 2° Fabio Coni (G.S. Atl. Olbia) in 31’41”; 3° Nicola Muntone (Junior, Atl. Porto Torres) in 32’49”; 4° Andrea Cabboi (G.S. Atl. Olbia) in 32’55”; 5° Luigi Leotta (Atl. Goceano) in 33’ 01”; 6° Riccardo De Venuto (Atl. Orani) in 33’07”; 7° Giuseppe Stara (Marathon Club Oristano) in 33’25”; 8° Marco Mattu (S.G. Amsicora CA) in 33’51”; 9° Roberto Siddi (M40, US Acli Samassi) in 34’15”; 10° Simone Pes (S.G. Amsicora CA) in 34’39”; 11° Gabriele Carta (Sporting S.I.E.) in 34’54”; 12° Fabio Zara (US Acli Samassi) in 35’15”; 13° Tiziano Mascia (TM,

Parteolla Dolianova); 14° Walter Ambu (S.G. Amsicora CA); 15° Alessandro Mameli (M40, Tespiense Quartu); 16° Genesio Lusci (M50, Sulcis Carbonia); 17° Antonello Vargiu

(M50, S.G. Amsicora CA); 18° Filippo tocco (M40, Pol. Libertas Campidano); 19° Fabrizio Serafini (TM, Sporting S.I.E.); 20° Giancarlo Mereu (M50, Atl. Selargius).


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Il pugile quartese opposto a Malcevs sul ring di via Beethoven

Luciano Abis

va a caccia dell’Europeo

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uciano Abis va verso la difesa del titolo dell’Unione Europea. Match di avvicinamento all’appuntamento ben più prestigioso dei primi di febbraio per il pugile quartese, che sul ring di casa, nel palazzetto dello sport di via Beethoven affronterà il ventottenne lettone Sergejs Malcevs. Il match valido per la categoria dei pesi welter si svolgerà sulle 6 riprese e sarà il clou della riunione organizzata da Franco Cherchi e Fabrizio Cappai, in programma domenica nel palasport quartese con inizio alle 19 (i biglietti costeranno 10 euro in gradinata, 15 a bordo ring). Abis è pronto e carico e conta di sostenere un buon match in vista del più probante appuntamento continentale: “Luciano “Bazooka”, 31 anni, testerà la sue preparazione contro un pugile non molto noto, non altissimo, ma buon incassatore, che negli 8 match disputati finora ha vinto 6 volte, 5 per ko, una volta ha pareggiato e una volta è stato

Nella foto:Luciano Abis

messo al tappeto. Il sottoclou della riunione propone un secondo incontro tra professionisti, quello valido per i pesi superleggeri, tra l’italospagnolo Luca Giacon e l’ungherese Niger. Anche quest’ultimo si

disputerà sulle sei riprese. Un match che preparerà Giacon all’Europeo fissato per fine marzo (ma si è parlato anche di inizio aprile). Nel corso della manifestazione è prevista anche una serie di combat-

timenti tra pugili dilettanti e alcune esibizioni amatoriali e giovanili. Per pesi Mosca dilettanti saranno opposti (4 riprese da 2 minuti ciascuna) il Campione italiano Manuel Cappai e il torinese Andrea Ce-

lutti. Il secondo incontro, per i pesi leggeri, sulle 3 riprese da 2 minuti, opporrà invece Matteo Angioni ad Alessio Mura. Per i pesi leggeri (4 round da 2 minuti ciascuno) Stefano Spano incrocerà i guantoni con Sebastiano Floris, mentre nella categoria superwelter si affronteranno Davide Mascia e Nicola Salisci (4 riprese da 2 minuti). Gli incontri continueranno con la sfida tra il marocchino della Boxe Elmas Tridi Guey e il russo della palestra Sardegna Cagliari Kapitanov, sulle 3 riprese da 2 minuti ciascuna, e quella tra i pesi welter Michael Virdis e Massimo Longobardi (4 round da 2 minuti ciascuno). Sono state annunciate anche quattro esibizioni amatoriali: una di queste pervede la curiosa sfida tra i due avvocati Roberto Delogu (figlio del senatore Mariano) e Marco Fanni. All’inizio e nel corso della serata, poi, alcuni diversi giovani boxeur delle palestre dell’hinterland eseguiranno anche una serie di figure, seguiti dai propri maestri.

A d dis e S i lecchia

spop olano nel Rall y d’Og liastr a

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laudio Addis e Alessandro Silecchia conquistano la prima edizione del Rally Ronde d’Ogliastra. Emozioni e colpi di scena hanno reso ancora più bella la corsa organizzata dal Mediterranean Team e dalla Porto Cervo Racing, dedicata alla memoria di Marcello Orecchioni. Mai scontato, combat-

tuto e appassionante il rally partito ieri mattina da Lanusei ha portato al successo il driver di Trinità d’Agultu e lo storico navigatore di Ivan Pisciottu, Alessandro Silecchia, su Ford Focus WRC. Pronostici rispettati perché sul gradino più alto del podio è finito uno dei due equipaggi che alla partenza potevano contare sulla potenza del motore WRC. Al secondo posto si è piazzato il pilota di casa Marco

Depau, il quale in coppia con Corrado Bonato, su Peugeot 207, dopo aver dominato le prime due prove speciali (le altre sono andate ad Addis) è stato rallentato da un problema al cambio. Il pilota di Lanusei, grande sorpresa della giornata è riuscito comunque a conquistare la vittoria nel gruppo N. Il trionfo della Porto Cervo Racing è stato completato dal terzo posto dell’avvocato di Calangianus Maurizio

Diomedi che, navigato da Antonello Bosa, ha chiuso a dieci secondi netti dal vincitore finale sulla seconda della WRC in gara, la Skoda Fabia che nel finale della Ronde ha accusato alcuni problemi al differenziale. Doppia soddisfazione per Mauro Atzei, uno dei responsabili del team smeraldino, ma soprattutto organizzatore della gara insieme a Mauro Nivola: <Devo estendere i miei ringraziamenti proprio a tutti.

Sono molto felice>, ha commentato Atzei, <abbiamo portato qui una manifestazione che ha raggiunto un risultato insperato. Grazie all’impegno della scuderia e all’appoggio dei comuni che hanno creduto nell’evento possiamo festeggiare un successo di pubblico che è andato ben oltre le nostre previsioni>. Settantasette piloti al via, 73 tra le vetture convenzionali, 4 tra le storiche (la vittoria qui

è andata a Deidda-Catignani, su Ford Escort). Quarto posto per CiardiGiovannini (primi nel gruppo R), davanti ai tempiesi Vittorio e Salvatore Musselli su Peugeot 207. Sesta piazza per il driver di Selargius Auro Siddi, navigato da Maccioni, su una Citroen Saxo. Solo ottavo Marrone, rotornato all’antico con la Mtuisibishi Lancer Evo IX dopo le esperienze su vetture meno preformanti. Per il pilota di Buddusò, molto atteso alla partenza, un ottavo posto finale in coppia con Fresu. Classifica finale Rally Ronde d’Ogliastra (prime dieci posizioni): 1) Addis-Silecchia (Ford Focus WRC) in 22’16.3, 2) Depau-Bonato (Peugeot 207 Super 2000) a 8.5, 3) Diomedi-Bosa (Skoda Fabia WRC) a 10.0, 4) Ciardi-Giovannini (Renault Clio) a 1’08.3, 5) Musselli-Musselli (Peugeot 207) a 1’23.8, 6) Siddi-Maccioni (Citroen Saxo) a 1’25.9, 7) CoccoTurchi (Renault Clio) a 1’31.1, 8) Marrone-Fresu (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 1’33.3, 9) DonisiPittalis (Opel Astra) a 1’36.1, 10) Caragliu-Tali (Renault Clio) a 1’50.6.


Sardegna Sport / 39

Si ripar te con la Ronde Costa Smer alda nel 2011. Il Rall y di Sar de gna ritor na mondiale

Prime prove per la nuova Mini Rally

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a Ronde d’Ogliastra ha chiuso la stagione 2010 dell’automobilismo sportivo regionale. Si ritorna a gennaio 2011 con il calendario nuovo che prevede per il 2 un’altra Ronde suggestiva, quella della Costa Smeralda. Sarà una stagione importante perché l’8 maggio il Rally Italia Sardegna sarà di nuovo valido per il Campionato del Mondo. Dopo l’anno di purgatorio nell’Irs (l’International Rally Series) la corsa organizzata dall’Aci rientra tra le prove iridate. Tra le altre corse di rilievo, da ricordare per il 2 ottobre la 55esima edizione dell’Alghero-Scala Piccada di velocità in salita, valida per il Campionato italiano, e la settimana dopo il trentesimo Rally della Costa Smeralda, che ancora una volta sarà prova tricolore. In attesa che cominci la nuova stagione agonistica (si partirà

Dettori e Pisano super nel Mondiale in Galles I due sardi hanno portato al debutto la nuova Ford Fiesta S2000 Pro Race

con la Ronde della Costa Smeralda, in programma il 2 gennaio) sono cominciate le prove dei team in vista del Mondiale sardo dell’8 maggio. Lo spagnolo Dani Sordo, svincolatosi dalla Citroen, insieme a Kris Meeke nei giorni scorsi ha testato nelle campagne di Aglientu e Tergu la nuova Mini WRC con motore BMW della Prodrive. Le prime impressioni sono state nettamente positive. titolo regionale. Terzo gradino del podio per Antonello Marongiu, poi tutti protagonisti del Campionato italiano Enzo Grimaldi,

Alessandro Polini, Giovanni Tranchida, Francesco Ambrosiani e Antonino Cardillo. La corsa era valida quale 19esima edizione dello Slalom in Salita Trofeo Riviera del Corallo valido per il Campionato Italiano (undicesima ed ultima prova ) e per il trofeo regionale. La corsa è stata organizzata dal Team Alghero Corse ed è andata in scena sulla strada che porta da Alghero a Villanova Monteleone, sul classico tracciato (con le postazioni di birilli) della Scala Piccada, con traguardo posto dopo la curva della Siesta.

iuseppe Dettori in coppia con Carlo Pisano hanno fatto debuttare la Ford Fiesta S2000 Pro Race Rally per la prima volta in una gara del massimo campionato mondiale. Dato il particolare feeling che il pilota della Porto Cervo Racing ebbe lo scorso anno con il rally di Inghilterra, quest’anno ha voluto nuovamente confermare le sue abilità mettendosi alla prova con una vettura S2000. La collaborazione avuta con i tecnici M-sport nel trovare il giusto setup

della vettura è stato fondamentale per arrivare ad avere feeling necessario ad affrontare le insidiosissime prove speciali gallesi, in condizioni pessime dopo le abbondanti piogge cadute prima e durante la gara. Ovviamente l’umiltà di Dettori e Pisano li hanno portati ad impostare una gara attenta e pulita, volta a non commettere errori. Cosi è stato, e i due hanno portato la Fiesta al ventinovesimo posto assoluto e al secondo posto dei piloti privati. La vettura sta regalando molte soddisfazioni al team romano, che si

ritrova un mezzo altamente affidabile e competitivo. Una vettura facile che risponde con estrema sincerità alle modifiche di assetto apportate con la quale si riesce a trovare velocemente il giusto feeling..il tutto confermato dal pilota sardo che riporta cosi: <Sono davvero sorpreso per la facilità con cui mi sono riuscito ad adattare alla vettura passando dall’asfalto alla terra al fango gallese, il team è sempre pronto a trovare le migliori soluzioni, mi trovo molto bene>.

Letter a della Po r t o C e r vo Racing per lo s c o m p a r s o Dettori nuovo r e di Sar de gna Mar cello Or e cchi o n i

Non cambia la classifica dopo il Rally d’Ogliastra l Rally d’Ogliastra non cambia la classifica, Giuseppe Dettori è il nuovo campione sardo di rally per il 2010. La prova organizzata dalla Mediterranean Team e dalla Porto Cervo Racing, voluta anche per ricorda-

per scalzare il pilota di Arzachena, che quest’anno ha dimostrato di essere nettamente il più forte, grazie anche alle prove “esterne” e alla grandissima prestazione nel Rally della Costa Smeralda. In classifica Diomedi ha 192 punti, mentre l’avvocato di Calangianus si è fermato a quota 171.

Vittorio Musselli, terzo classificato nella gara ogliastrina, che ha 90 punti. Nelle prime dieci posizioni c’è spazio anche per Rudy Barbero, 82,5 punti, Salvatore Biosa, 81, Ugo Valdarchi, 61, l’eclettico selargino Auro Siddi (che va forte anche nella velocità in salita), 57,5, Paolo

re Marcello Orecchioni, ha permesso solo in parte a Maurizio Diomedi di avvicinarsi al leader della classifica. Troppo pochi, però 18 punti e un secondo posto

Terzo posto a sorpresa per il bravissimo Claudio Addis, vincitore nella gara di Lanusei disputata domenica scorsa. Il pilota di Trinità D’Agultu ha 108 punti e precede

Liceri 54, e Thomas Carboni, decimo assoluto con 41 punti, primo dei piloti under 26 davanti ai promettenti Simone Fresi e Daniel Donisi.

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Ciao Marcello, Padre e Marito esemplare,……. per noi, amico buono , divertente e sportivo leale. Assieme abbiamo condiviso tante esperienze sportive, discutendo e confrontandoci sulle difficoltà di una gara, ci scambiavamo opinioni, sensazioni e consigli e poi, in gara, tutti contro tutti ma … sempre con la lealtà, la sportività e l’allegria che ti ha sempre contraddistinto, allegria che aveva uno stile tutto tuo, ci faceva ridere tutte le volte che scendevamo dalle macchine, ci si prendeva in giro a vicenda raccontando gli svarioni che prendevamo in prova speciale. Noi crediamo che là, dove tu sarai adesso, ti possa servire un quaderno note, per annotare le note della via del paradiso, note bellissime che ti guideranno a proteggere i tuoi cari, la tua famiglia e forse…. speriamo anche noi amici che… quando parleremo di rally parleremo di te e … quando parleremo di te parleremo di rally, ti porteremo e ti sentiremo sempre con noi in macchina. Ma non è finita amico mio ti aspetta un altro impegno e un’altra gara… una gara grande e eterna, non ti viene chiesto di sedere sul sedile di destra (che noi chiamiamo “il nostro ufficio” ) ma ti viene chiesto di gestire e assistere una grande squadra, una squadra che si chiama : Sandra – Rossana – Pietro – Alessandro – Mamma Luisa – Cesare con Antonella e i tuoi nipoti e tutti i tuoi cari dal tuo paradiso assisterai tutti, sappiamo che lo sai fare e lo farai. CIAO MARCELLO…. Destra 6 NON MOLLARE Gli amici della Porto Cervo Racing


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GARE AUTO

Super Franco Lasia a Mores Il pilota di Ardara vince la festa finale di Sardegna Motori nel gruppo N oltre 2000 con 55”870, e Giovanni Basoli (Citroen Saxo) primo nel gruppo N sino a 2000. Nella specialità Gimkana si è difeso il gallurese Quirico Beccu con il suo Prototipo Honda 4x4, che ha girato in 55”307 a oltre 107 di media (secondo suo fratello Lorenzo in 57”050 con la Fiat Uno Kit 4x4). Nella spettacolare prova di autoslalom (quattro le postazioni di birilli) Adriano Mela (con la stessa Lancia Delta S4) e Antonio Secchi (Fiat X1/9 s5) hanno fatto segnare i tempi migliori, con 1’13”597 e 1’16”821. Tra i kart il più bravo è stato Riccardo Melas con un ottimo 50”930 (a oltre 116 Km/h) davanti a Massimo Ugnutu, Antonio Soro e al campione sardo Luca Tillocca.

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ntonio Lasia sugli scudi a Mores. Quarta edizione e grande successo di pubblico a Mores, nella pista intitolata al marchese Di Suni per la festa finale di Sardegna Motori. Il pilota di Ardara e la sua Osella Pa 20s BMW 3000 sono stati i più veloci. Per il giovane pilota che quest’anno aveva fatto il suo esordio nell’Alghero-Scala Piccada, miglior tempo sul giro con un 49”166 (a oltre 120 km/orari di media). Molto bene anche Giorgio Mela (con la mitica Lancia Delta S4 con i colori della Martini Racing) che ha girato in 53”007 vincendo nel gruppo A, Mario Murgia (Mitsubishi Lancer Evo 8), primo

FORMULA PORSCHE Super Selis sulla pista di Misano Adriatico Grande vittoria del cagliaritano nella Formula Porsche

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lle finali del campionato Tricolore Porsche a Misano Adriatico schieramenti al completo in tutte le categorie dei vari trofei. La sede della settima ed ultima prova del campionato è il Misano world circuit sede anche della prova mondiale della

MOTOGP, circuito che si sviluppa su una lunghezza di 4,2 km, molto ostico per l’assetto delle vetture e i piloti in quanto abbina un primo tratto lento e tecnico a quello finale che può fare la differenza tra i concorrenti contraddistinto da una sequenza di due curve velocissime da affrontare in pieno a oltre 200km/h.

Nel trofeo Formula Porsche erano presenti 80 iscritti più che in tutte le altre prove dell’anno, anche se lontani dalle oltre 100 presenze degli ultimi anni. Due i sardi presenti al via: nella classe 3 Nicola Vacca e nella classe 5 il Cagliaritano Filippo Selis già campione 2009 della classe, a sfidare il nuovo cam-

pione 2010, il piemontese Remotti, e quello del 2008. I tre campioni di classe si sono dati battaglia in bagarre a suon di giri veloci, e nonostante la rottura di uno scarico che lo ha rallentato nel finale, la sfida si è risolta a favore di Selis (che sigla anche il giro più veloce) su Remotti. Filippo così replica la vittoria dell’unica altra sua presenza nel campionato 2010 sul circuito del mugello a Marzo, e si conferma come uno dei più ta-

lentuosi driver del campionato degli ultimi anni, non resta ora che vederlo nel campionato internazionale Porsche Sport Cup l’anno prossimo, alle prese con le più difficili e fascinose piste del vecchio continente come Nurburgring, SPA Francoschamp e Imola solo per citare le più ricche di gloria. Vacca nella classe 3 su 996 carrera arriva 3° dietro alle agili cayman a motore centrale.


Sardegna Sport / 41

MOTO

L’uomo di Ussana che vola tra i manager del Motomondiale Tanti team, tantissime idee per Angelo Serra l’imprenditore della All System Service che ha portato la Sardegna nel motociclismo che conta

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a dove nascono le idee? Da dove arrivano le passioni? Ognuno di noi le prime le trova nel corso della propria vita come spunto sia da ciò che ha vissuto, vive o vorrebbe vivere sia dalle esperienze che ci accompagnano; le seconde nascono in noi o, spesso, ci vengono trasmesse. Queste, poi, si coniugano, creando i traguardi. Angelo Serra, 38 anni, brillante imprenditore sardo non è certo sfuggito a queste situazioni, anzi ne ha fatto impresa e impegno sociale. La fatica contadina, che si porta dentro per esperienza familiare, nonché personale, lo ha portato al desiderio di creare un’azienda che migliorasse il mondo dal quale arrivava. E così nel 2000 fonda a Ussana, nel cagliaritano, un’impresa oggi leader nel settore dell’energie rinnovabili: la All System Service (http://www.allservicesystem.net). E la passione per il motociclismo tanto forte da entrare come sponsor di una scuderia nel campionato Superbike? Anche quella ereditata, questa volta da un cugino molto speciale. Riassumere qui la storia personale di Serra sarebbe non solo riduttivo, ma rischierebbe una semplificazione che non merita. Se si ha la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con lui si può carpire dalle parole tante emozioni, diversi episodi e una sensibilità davvero unica. L’amore per la sua Sardegna è spesso il filo conduttore dei discorsi e traspare quanto la sua terra non sia solo il luogo di straordinario turismo che conosciamo tutti, ma anche contenitore orgoglioso della fatica contadina, della atavica man-

canza di risorse idriche e dal grande desiderio di migliorare il proprio futuro. Ed è proprio il futuro alla base dei valori della sua azienda: le energie rinnovabili, dal fotovoltaico all’eolico, passando per le ricerche sui biocarburanti, sono tutte tese a migliorare la vita di ognuno.

volontari e un alcune suore che hanno una necessità: costruire un ospedale per i bambini. E così parte un progetto per realizzare questa opera così vitale con cui coniugare imprenditoria a valori sociali. Alla base dell’innovazione risiede l’opportunità di un ciclo virtuoso: l’acqua che manca nelle

una passione e quegli odori che, mescolati con i ricordi, non lo hanno più abbandonato. Ad abbandonarlo sarà, però, questo cugino affetto dalla leucemia. Ma gli insegnamenti sono stati tanti, i rumori dell’officina e l’odore dei motori Serra li ha dentro e con essi altri valori sul saper vivere tutti i giorni

Ciò che oggi ci appare come un presente sul quale costruire i prossimi anni, soltanto dieci anni fa tutto ciò sembrava ancora qualcosa se non utopico, ma quantomeno dai contorni alquanto sfumati. Serra ci ha creduto, con passione e tanta fatica. Se l’isola è stato il suo punto di partenza, il mondo, dall’Africa al Sud America, senza dimenticare il Vecchio continente, rappresentano i luoghi ove operare, non solo economicamente. Per i biocarburanti servono terreni sconfinati sui quali produrre e, per esempio, Marocco, Perù e Bolivia, sono Paesi nei quali la All Service System opera da tempo. Ed è proprio in Bolivia che Serra, in quel momento impegnato nella realizzazione di un dissalatore per l’acqua, incontra un gruppo di

zone desertiche, nelle quali non è possibile coltivare, viene prodotta dai dissalatori a loro volta alimentati dagli oli vegetali ottenuti dalla coltivazione. La filiera si accorcia, e viene prodotta non solo energia, ma anche occupazione. Nel 2010, poi arriva un’altra grande occasione, quella di approdare nel mondo del motociclismo: nasce così il Team All Service System by QdP, che si è avvalso nella stagione dei piloti Davide Fanelli per la 600cc e Andrea Boscoscuro per la 1000cc, subentrato ad Marco Bussolotti dopo l’incidente in pista. Serra ama le due ruote da quando era bambino, questo per merito di un cugino a cui era molto legato e che lo portava in moto e in officina da quando aveva cinque anni, appiccicandogli

e ad aiutare gli altri. La moto, se da una parte può essere un modo per non compiere magari scelte sbagliate e indirizzare positivamente le proprie energie e i propri ideali, può risultare pericolosa se non si è ben

preparati ad affrontare tutte le insidie e se non si conoscono bene tutti i rischi e per il Presidente e fondatore della All Service System anche questa diventa un’occasione per aiutare i ragazzi e pensare al loro futuro. L’episodio dei fratelli Marras, due ragazzi sardi per i quali il destino crudele non ha riservato solo la morte in incidente stradale in moto, ma anche la casualità di perdere la vita, a distanza di tre anni uno dall’altro sulla medesima strada, sono l’occasione per attivarsi per una prospettiva affascinante per il futuro e a iniziative concrete nel presente. I fratelli Marras non rappresentano purtroppo l’unico momento tragico nella memoria in grado di far scattare una molla: Serra, infatti, racconta di aver perso diversi amici in incidenti, magari poco prima di entrare nel mondo delle corse, senza possedere la preparazione migliore. Il Team, quindi, diventa occasione non solo per la competizione e ottenere risultati di prestigio, ma anche per proporre l’educazione stradale a tutti e, soprattutto, a chi si vuole avvicinare al mondo del professionismo, affrontando una

scuola guida che arriva, e questo è il valore aggiunto, da un vero pilota impegnato sulle piste del Mondiale, in grado di fornire tutte quelle conoscenze da utilizzare sia in competizione che nelle strade percorse tutti i giorni, dove si deve guidare e non correre. Il progetto, portato avanti dal Team All Service System by QdP, consiste anche nel dare la possibilità a chi, non possedendo disponibilità economiche per iniziare l’avventura agonista, desideri accedere alle corse da professionista. Il Team ha programmato nei mesi diversi eventi in Italia, nei quali portare avanti le iniziative sulla sicurezza insieme alle forze dell’Ordine, in grado di fornire ausilio e preziose informazioni e ad alcuni testimonial importanti provenienti dal mondo dello spettacolo e dal mondo dei motori, affinché il messaggio abbia un apporto ulteriore e di richiamo su un problema così rilevante. I sogni, però, non si esauriscono mai e quello attuale di Serra è quello di portare per la prima volta una prova del campionato del mondo in Sardegna a Mores: siamo sicuri che ci riuscirà.


42 / Sardegna Sport

MOTOCROSS

Angius mx2 e Medda mx1-Zanda quadcross Il trofeo delle province va all’accoppiata SS/OT di Luciano Zanda

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a settima prova del campionato Sardo si è corsa a Tempio il 24 ottobre ed era valida anche come memorial “Federico Pinna”. Buona partecipazione di piloti da tutta la regione. Movimentata la prima manches con diversi piloti al vertice, da Gianni Asole a Damir Angius, poi ha preso il comando un sorprendente Paolo Azara con la nuova moto 250 4t che si è permesso il lusso di distanziare il gruppo. A due giri dal termine, Azara perde il trasponder e si ferma per raccoglierlo, da dietro arrivano i rivali Alberto Spano e Angius (problemi di freni) quasi attaccati. Il podio è formato da Spano, Angius e Azara, 4°Gianni Asole e 5° Paolo Soddu. La seconda manches è dominata da Damir che non si lascia intrappolare nella mischia di partenza e prosegue la cavalcata sino al traguardo con 13” di vantaggio sulla rivelazione di giornata Paolo Azara e con 30” su Alberto Spano. Giovanni Asole è 4°, 5° Michele Medda. Sono state due manches veramente intense e ricche di colpi di scena che hanno entusiasmato il pubblico. Nella stessa giornata hanno partecipato anche i minicross con la quinta e ultima prova del campionato,le vittorie sono andate al neo campione cadetti Daniele Mocci e all’altro neo campione senior Simone Picciau. L’ottava prova si è corsa a Gonnesa il 7 novembre, eccezionale la presenza dei piloti a quest’ultima gara. Il presidente Casti e il sindaco ringraziano i piloti,durante le premiazioni per aver partecipato. La gara: Antonio Fadda è il vincitore della classe B, grande commozione per il vecchio campione degli anni Ottanta

Partenza gara 1 MX

che ritorna alle gare per puro divertimento. In classe A Damir Angius porta al debutto la nuova KTM 2011 fornita dalla Planetmotors, come debutto non c’è male: doppia vittoria e titolo mx2 under 21 in tasca. Alberto Spano su KTM è andato a occupare il secondo gradino e si è aggiudicato il titolo mx2 over 21. A completare il podio Paolo Azara con la Yamaha. Al 4° posto un debuttante proveniente dai minicross: Simone Picciau su KTM, al 5°Patrick Porcu su KTM, 6°Enrico Picciau su Honda e 7° Paolo Soddu su Kawasaki. Nella classe mx1,la lotta per il titolo ha messo di fronte due veterani del cross sardo. Michele Medda su Yamaha ha sfoderato una grinta notevole, necessaria per arrivare davanti al rivale Gianni Asole su Honda. Oltre a Medda neo campione della mx1 e al vice Asole, sul podio sale anche il promettente Federico Argiolas su Honda. Dall’enduro arriva Luca Marini su Kawasaki, 4°, al 5° posto Alessandro Muscas su Honda: un

principiante per quanto riguarda i campionati. Massimo Monaco su Suzuki è arrivato 6° e Alessandro Depau su Ktm 7°. A completare la giornata di gare, la terza e ultima prova dei quadcross. Cinque piloti alla partenza e cavalcata solitaria per il neo campione

Alberto Spano

Matteo Zanda su Honda. Davvero impressionante l’agilità per il pilota di Arbus nel guidare un mezzo così potente, con il quale ha distanziato gli avversari con grande disinvoltura, dando distacchi molto pesanti. L’unico che era parso poterlo impensierire era sembrato

Andrea Solinas, il quale per problemi meccanici ha dovuto ridimensionare le aspettative. Le premiazioni a fine serata si sono svolte con il buio, molti piloti nel frattempo erano già rientrati a casa. Per chiudere in bellezza l’anno 2010, il 14 novembre,a Siniscola

Damir Angius

è stato organizzato il 1° trofeo delle province. La partecipazione non è stata numerosa come nelle previsioni, solo 33 piloti a riempire il cancello del crossdromo “Berchida”. Angius sembrava imprendibile ma per un problema tecnico si è ritirato subito in gara 1. Si è rifatto abbondantemente in gara 2. Il vincitore assoluto alla fine è stato Paolo Azara, davanti ad Alberto Spano e alla sorpresa (finalmente con la nuova moto) Andrea Cadeddu. Qui non contava il risultato individuale ma la squadra. La fortissima rappresentativa SS/OT composta da Azara, Giovanni Asole, Alex Muggianu e Spano si è aggiudicata il trofeo. Al secondo posto la provincia di CA con la squadra del Planetmotors formata da Michela Farci, Alex Depau, Patrick Porcu e Andrea Cadeddu. Al terzo posto la squadra B di SS/OT con Antonio Fadda, Mauro Sotgiu, Mirko Piemonte e Massimo Monaco. A fine gara foto con i partecipanti con l’augurio per un 2011 ricco di manifestazioni.


Sardegna Sport / 43

ENDURO

Enduro regionale all’ultima pr ova

Decandia campione assoluto 2010, nel diluvio di Perdasdefogu vince Renato Mela di Luciano Zanda

g

rande coraggio per il moto club San Giorgio di Perdasdefogu nell’organizzare il 21 novembre, nella data di recupero, la settima e ultima prova del campionato Sardo enduro. È bastato un mese per mettere a punto il programma della gara che, ormai, sembrava destinata all’annullamento. I titoli erano quasi assegnati e mancavano solamente le conferme per l’assoluta e la Veteran. Il presidente del club organizzatore Corgiolu e i suoi soci hanno messo in campo un percorso molto interessante e i piloti hanno gradito. Subito dopo la partenza, un gruppo di piloti sono rimasti disorientati per una segnalazione non precisa. Tutto ciò ha causato malumore ad alcuni di loro i quali hanno proseguito la corsa con indolenza per il ritardo accumulato. La cronaca della gara è interessante: si presentano in 51 al via dalla piazza del comune. La tem-

Davide Decandia

peratura è fredda ma c’è il sole, le nuvole all’orizzonte sono minacciose. Purtroppo verso le 14 inizia a diluviare, talmente tanto che il direttore di gara Corona, d’accordo con lo staff, decide di eliminare il quarto e ultimo giro per difficoltà a proseguire la corsa. La speciale cross country è tracciata al Villaggio azzurro di proprietà delle forze armate, un po’ stretta ma molto tecnica. La prova in linea invece è a Santa Barbara e comprende anche il passaggio in una fascia tagliafuoco. Diversi piloti vengono aiutati a superare alcuni punti strategici a causa delle numerose pietre smosse presenti in salita. Al termine della gara molti piloti avrebbero voluto continuare la corsa anche con il terreno bagnato e scivoloso ma alla fine hanno rispettato la decisione del direttore. Il risultato finale per l’assoluta di giornata va a Renato Mela del Gallura Off & Road, che diventa campione anche della classe E, davanti al neo campione Sardo (stesso moto club) per quanto riguarda l’assoluta finale di campionato Davide Decandia. Davide ha

Renato Mela

corso questa gara nonostante un recente infortunio e poco allenamento: i 21 punti di vantaggio sull’infortunato Ricky Pusceddu sono serviti ad aumentare notevolmente la scalata al successo finale. Al terzo posto Diego Muzzin del mc Cagliari e quarto Roberto Dentis del mc Carbonia. Decandia è ancora protagonista nella speciale classifica individuale B/C (accorpata) davanti a Alessandro Pusceddu mc Fluminimaggiore e Pericle Corona mc Extreme team. Dentis è il neo campione della classe D e va sul podio accompagnato da Luca Bagedda mc Motorbike e da Fulvio Maiorca mc Motorschool. Renato Mela, Diego Muzzin e Floriano Sanna mc Carbonia completano il podio della classe E. Il campione della classe

F Armando Cozzolino mc Motopoint è tra quelli che accumulano il ritardo iniziale e non fa parte

Pericle Corona

dei premiati, sul podio salgono Paolo Fancello mc Dorgali, davanti ad Alberto Saltellino, mc Il

Centauro, e Igor Muntoni mc Baronia. Il mc Carbonia si aggiudica il trofeo a squadre. L’ultimo titolo in palio (alla partenza erano a pari punti) era quello della Veteran, conteso da Giorgio Biondelli mc le Grotte e Fulvio Maiorca. <È stato decisivo il risultato dell’ultimo passaggio in linea, io sono passato quando stava già piovendo e questo mi ha penalizzato. Va bene, accetto il risultato e complimenti al campione>, dice Maiorca. Dopo le premiazioni non piove più. e si ferma per raccoglierlo, da dietro arrivano i rivali Alberto Spano e Angius (problemi di freni) quasi attaccati. Il podio è formato da Spano, Angius e Azara, 4°Gianni Asole e 5° Paolo Soddu. La seconda manches è dominata da Damir che non si lascia intrappolare nella mischia di partenza e prosegue la cavalcata sino al traguardo con 13” di vantaggio sulla rivelazione di giornata Paolo Azara e con 30” su Alberto Spano. Giovanni Asole è 4°, 5° Michele Medda. Sono state due manches veramente intense e ricche di colpi di scena che hanno entusiasmato il pubblico. Nella stessa giornata hanno partecipato anche i minicross con la quinta e ultima prova del campionato,le vittorie sono andate al neo campione cadetti Daniele Mocci e all’altro neo campione senior Simone Picciau. L’ottava prova si è corsa a Gonnesa il 7 novembre, eccezionale la presenza dei piloti a quest’ultima gara. Il presidente Casti e il sindaco ringraziano i piloti,durante le premiazioni per aver partecipato. La gara: Antonio Fadda è il vincitore della classe B, grande commozione per il vecchio campione degli anni Ottanta


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