Sardegna Sport 11

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S ardegna S po r t Il settimanale Il giornale dello sport

OTTOBRE 2010 | € 1,50

regionale

www.sardegnasportmag.it

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TENNIS

P o s t e I t a l i a n e S. p. a . - S p e d i z i o n e i n a b b o n a m e n t o p o s t a l e - 4 5 % art. 2 comma 20/b legge 662/96 - DCB Cagliari - Anno 2 - Numero 11.

Volley internazionale

Grande Volley a Cagliari

Internazionale al Tc Cagliari

Da pagina 24 a pagina 25

Da pagina 16 a pagina 17

Cagliari, avanti!

Le polemiche non portano la crisi: 0-0 con la Samp, poi il KO con la Juve. Nell’ultima trasferta 0-0 sul campo del Chievo Da pagina 6 a pagina 8

BASKET

Che Dinamo! È pronta per la storia Esordio il 17 ottobre sul campo del Montegranaro

CALCIO

KITE SURF

RUGBY Novaco Alghero ripescata in A. Serie B. La nuova squadra dell’Amatori Capoterra

A pagina 15

A pagina 28

Alle pagine 26 e 27

Inizia il trofeo degli enti amatori

A Su Giudeu i campionati Italiani

Tutte le gare di auto, moto, motocross, enduro e kart Da pagina 35 a pagina 39


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Ssport / Editoriale

S ardegna S po r t Il settimanale dello sport

regionale

Anno II - Numero 11- mensile OTTOBRE 2010 Direttore editoriale Gabriele Piras direttore@sardegnasportmag.it Redazione Federico Fonnesu, Sara Gregorio, Giampaolo Puggioni, Fabrizio Serra, Lazzaro Cadelano Collaboratori Cagliari Marcello Meloni, Alberto Diaz, Sassari Isabella Chiodino, Giovanni Dessole, Giambattista Salis Oristano e Nuoro Giacomo Pala Grafica e impaginazione Società Sportiva 2G Fotografie Chiara Pinnaspada, Italo Orrù, Simone Nonnis e Roberto Tronci (foto del Cagliari sono fornite da zimbio e goalcity) Stampa L’Unione Editoriale Editore Società sportiva 2G Sede Legale Via Is Cornalias, 24 09100 CAGLIARI Tel. e Fax: 070 513184 e-mail: info@sardegnasportmag.it Pubblicità Società sportiva 2G (info@sardegnasportmag.it) Il materiale redazionale e fotografico non viene restituito se non espressamente richiesto. Vietata la riprduzione, anche parziale, priva di autorizzazione dell’Editore. Il contenuto dei testi, anche se accuratamente verificato, non comporta specifiche responsabilità nel caso di involontari errori o inesattezze. Gli articoli firmati esprimono esclusivamente il pensiero personale del redatore dell’articolo. I vari argomenti e in generale quanto espresso dai singoli autori di ogni articolo non comporta responsabilità per l’Editore. SARDEGNA SPORT MAGAZINE: registrato presso il Tribunale di Cagliari in data 15-05-09 al n. 9/09

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Ssport / Calcio

SERIE A

Non rovinate il giocattolo rossoblù Bisoli e i senatori facciano la pace per il bene del Cagliari

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on rovinate il giocattolo. La bomba ha fatto rumore, ma ai tifosi non importa nulla di questi boati. Gli appassionati rossoblù vogliono vittorie e bel calcio, non litigi stupidi all’interno dello spogliatoio. Conti e Agostini fuori: un motivo ci sarà. L’aziendalismo del tecnico? Metodi troppo duri? Allenamenti troppo serrati? La presa di posizione con Marchetti? Ci può stare tutto, ma queste motivazioni non reggono una rottura del genere. Capitano e vice fuori, il Cagliari che si priva di due giocatori esperti per una trasferta di campionato. Non va bene. Chi ha sbagliato? Entrambe le parti, pochi dubbi. Perché se per certi versi Bisoli ha ragione, per altri ha sbagliato a non parlare con i senatori del gruppo. Con l’orgoglio non si va da nessuna parte. Bisoli ha fatto la storia del Cagliari, ma anche Conti e Agostini sono un bel pezzo di storia rossoblù. Allo stesso tempo i due “vecchi” devono ascoltare le motivazio-

Acquafresca durante la partita contro il Bari

Bisoli ha fatto la storia del Cagliari, ma anche Conti e Agostini sono un bel pezzo di storia rossoblù.

ni del tecnico, che fa gli interessi di tutti e segue anche una logica aziendalista, che si sa, al Cagliari, essere importante (Cellino insegna). Logica conclusione: le parti si incontrino, parlino e si

arrivi ad una pace vera. Non armata. Vera. Per il bene del Cagliari. Per il bene dei sostenitori, che quest’anno si aspettano un grande campionato. E basta con le voci di rotture, arrivi di altri tecnici

(Ballardini e Donadoni sono stati dati come papabili), si remi tutti nella stessa direzione per arrivare agli obiettivi prefissati. Del resto, il Cagliari era da tempo che non cominciava così bene una stagione.

IL PERSONAGGIO Conti e Agostini non convocati, ma Bisoli non concede spiegazioni <Parlo solo dei presenti, Nainggolan ha fatto una grande partita> Ma la sua porta resta aperta, probabile un chiarimento tra le parti

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l pareggio con il Chievo scaccia i fantasmi ma è evidente che nello spogliatoio qualcosa non va, e la conferma è data dall’esclusione di Conti e Agostini (capitano e vice) dalla lista dei convocati. Bisoli si presenta ai microfoni con un volto poco rilassato. <Abbiamo giocato un’ottima partita, è un punto importante>. Ma i cronisti non concentrano l’attenzione sullo 0-0 ottenuto a Verona, e co6

Bisoli si presenta ai microfoni con un volto poco rilassato. <Abbiamo giocato un’ottima partita, è un punto importante>.

Bisoli

minciano subito con le domande relative alla settimana tribolata e

all’esclusione di Conti e Agostini. Bisoli diventa rosso e

imbarazzato, non ha il coraggio di dire la verità. <Parlo solo dei presenti, parlo di chi è a disposizione del Cagliari. Oggi il

ragazzino dell’88 ha fatto una grande partita>. Inevitabilmente viene sottolineato dai giornalisti che Conti e Agostini non sono due ragazzini, sono due punti fermi del Cagliari. <Io guardo quello che mi dice il campo, e faccio le scelte che ritengo migliori>, dice Bisoli, con poca sincerità. Non è felice di parlare dell’argomento, sottolinea l’importanza del punto ottenuto. <E se Sorrentino non fa quella parata al 90’, vinciamo>. Qualcuno chiede a Bisoli se la decisione su Conti

e Agostini sia stata presa dalla società: <Non è così, non ne voglio parlare, i giocatori sono tutti importanti, Nainggolan ha fatto una grande partita ad esempio>. Bisoli si trincera, Conti e Agostini sono lontani anni luce. In attesa di sviluppi e chiarimenti da parte della società, comunque, una piccola possibilità si apre: <Ma la mia porta è sempre aperta>, conclude Bisoli. Una speranza in più perché tutto rientri nella normalità.


Calcio

SERIE A

Due pareggi e una sconfitta nell’ultimo mese Le polemiche non portano la crisi: 0-0 con la Samp, poi il KO con la Juve. Nell’ultima trasferta 0-0 sul campo del Chievo

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econdo risultato bianco nel giro di pochi giorni per il Cagliari. Stavolta lo 0-0 è contro la Sampdoria, in una partita molto combattuta, ma priva di grandi emozioni. Il risultato per quel che si è visto non fa una grinza. Le due squadre ci hanno messo molta buona volontà, ma hanno finito per annullarsi a vicenda. Lineare il possesso palla della Sampdoria, che ogni tanto cercava il lancio lungo a innescare le punte Pozzi e Pazzini, quest’ultimo una spina nel fianco della difesa rossoblù; il Cagliari, inizialmente in campo con Acquafresca unica punta supportato da Nenè e Ragatzu, ha messo in mostra trame ariose, peccando soltanto al momento dell’ultimo passaggio. Sono stati tanti i tocchi sbagliati che hanno finito con vanificare la preparazione

Azione di gioco Juventus - Cagliati

Davide Astori contrastato da Giampaolo Pazzini

dell’azione. Di conseguenza pochi i tiri in porta, anche se Bisoli ha fatto ricorso alla completa batteria degli attaccanti. Più incisiva la Sampdoria, con Pazzini che ha sfiorato il gol in un paio di circostanze. La più pericolosa al 78’, con Agazzi bravissimo a chiudergli lo specchio. Un campanello d’allarme che ha scosso il Cagliari. Prima Nenè è arrivato con un attimo di ritardo su cross di Perico, poi Lazzari non ha trovato lo spazio per il tiro dopo una pregevole iniziativa personale. Il Cagliari sale in classifica a quota 6. Con la Juventus. Prima sconfitta in campionato per il Cagliari. Arriva sul terreno di una Juventus vogliosa di riscatto dopo la sconfitta per opera del Palermo in settimana. È un 4-2 pesante, maturato soprattutto per la grande giornata di Krasic, autore di una tripletta. La Juventus era partita bene, ma i rossoblù erano riusciti

a prendere le misure. Al 12’ però Krasic con un tiro da fuori dopo una respinta della difesa coglieva l’angolino alla destra di Agazzi. Il Cagliari non si scomponeva: al 20’ cross di Lazzari per Matri che girava alle spalle di Storari. A scompaginare l’equilibrio, ecco il 2-1 firmato ancora da Krasic, che bruciava Agostini su un cross dalla sinistra. Stavolta il Cagliari accusava il colpo, e tardava ad abbozzare una reazione. Troppi lanci lunghi alla cerca delle punte, sui quali avevano buon gioco i difensori juventini. Al 10’ della ripresa, in mischia su azione d’angolo, Bonucci trovava il pertugio giusto per accrescere il vantaggio. Matri aveva la palla buona per riaprire l’incontro, ma la conclusione da ottima posizione finiva sul fondo. Ne approfittava la Juventus. Ancora Krasic, stavolta con un po’ di fortuna, andava a segno per il 4-1. Nel finale, grossa occasione sprecata da Nenè, mentre Matri, servito da una magia di Lazzari, rendeva meno

amara una trasferta di Torino iniziata con altri obbiettivi. I rossoblu rimangono a quota 6. Col Chievo. Altro pareggio per il Cagliari, e sempre a reti inviolate. 0-0 sul campo del Chievo, ed è un pari che fa bene, per come è andata la partita. I veronesi infatti sono stati arrembanti, pressando senza sosta e affondando sulle fasce. Dai piedi di Sardo e Mantovani sono partiti una valanga di cross, che però hanno trovato gli insormontabili Canini e Astori a ribattere. Dopo un discreto inizio, il Cagliari si è dovuto adeguare, accettando la lotta all’arma bianca. Un po’ lente e poco insidiose le ripartenze. Nonostante tutto, in pieno recupero il Cagliari ha avuto la grande occasione per fare il colpo: angolo di Cossu e testa di Acquafresca, sul quale Sorrentino ha compiuto un miracolo alzando sopra la traversa. Un punto che permette al Cagliari di salire a quota 7.

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IL PERSONAGGIO Matri e Lazzari, gli amici che esultano con la “paperetta”

Momento d’oro per i due: l’ex atalantino convocato di nuovo in Nazionale

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uattro gol, tanti occhi addosso. Per Alessandro Matri è un momento magico. Non è arrivata ancora la convocazione in nazionale, ma il centravanti del Cagliari è da tempo nella lista degli osservati speciali di Prandelli. La doppietta alla Juve ha lasciato il segno. Segna, si diverte e cresce. Migliora il suo rendimento e giocando ha trovato quella continuità che l’ha trasformato in uno dei giocatori più osservati della serie A. A lui pensano numerose squadre di

Alessandro Matri

Andrea Lazzari

Il centravanti del Cagliari è da tempo nella lista degli osservati speciali di Prandelli. La doppietta alla Juve ha lasciato il segno.

prima fascia, potente, fisicamente adatto a scardinare le difese, Matri è abile anche di testa e con i piedi. Recentemente l’attaccante lombardo ha preso parte al salotto televisivo di Sky Sport 24

insieme all’amico Andrea Lazzari, convocato da Prandelli in azzurro per la doppia sfida contro Serbia e Irlanda del Nord. I due rossoblù hanno risposto con tono divertito alle domande

“light” di Sara Benci e Sandro Sabatini. Incalzati, non hanno però voluto rivelare il significato dell’esultanza della paperetta. <È una cosa che vediamo tra noi. Siamo molto amici, anche fuori dal campo>. Su Bisoli: <Un ottimo allenatore, ci troviamo bene con lui. Le voci di mercato? Non bisogna ascoltarle. Siamo al Cagliari e ci troviamo benissimo>. Infine Matri e Lazzari hanno concluso con un’opinione sulla sconfitta contro la Juventus: <La prestazione è stata buona. Abbiamo pagato qualche distrazione sulle palle inattive>.

Intervista alla fidanzata di Matri Federica e Alessandro, i belli del calcio Da romanista a tifosa del Cagliari per amore Ma la domenica sera lo rimprovera se ha fal lito un gol o sbagliato un’occasione? «Criticarlo io? Mai. Non potrei. Lui è bravo nel suo lavoro, lo dicono tutti. Io no, non lo faccio. Poi, lui per me è perfetto, educato, riservato, mai una parola fuori posto. Il mio esatto contrario, siamo fatti una per l’altro. Io sono ansiosa, se lui segna comincio ad urlare come una matta, prima o poi i vicini verranno a chie¬dermi cosa sta succedendo..».

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a Totti a Matri, ma solo come tifo, perché lei, Federica Nargi, la velina mora di Striscia la Notizia, romana Doc, al calcio si è avvicinata solo grazie al suo fidanzato, il bomber rossoblù Alessandro Matri. Un periodo d’oro il loro: gol per Ale (come lei chiama Matri), lavoro e proposte per lei. La nuova coppia del calcio e dello spettacolo procede senza intoppi: vite diverse, ma identità simili. Come vi siste conosciuti? «A Milano, in discoteca. Io non sapevo chi fosse, del calcio conoscevo poco, Totti e basta. Ale è bello, ma non ho detto sì subito. Mi ha dovuto corteggiare per tre- quattro mesi». E di calcio quanto sa? «Sono di Roma, tifavo per loro. Adesso conosco, mi informo, seguo. Se posso, quando Ale gioca da queste par ti vado anche allo stadio, altrimenti mi metto davanti alla tv e lo guardo. So che a lui fa piacere» . 8

Federica Nargi

Ma quanti gol ha segnato il suo Matri, lo sa? «In questa stagione 4, certo che lo so. Seguo, seguo. Sono diventata una tifosa del Cagliari, è la mia squadra del cuore e al cuore non si comanda. Ho conosciuto alcuni colleghi di Ale, sono simpatici, si divertono molto tra di loro, il loro calcio è piacevole anche per questo. Sì, tifo per loro. Quando c’è stata Cagliari-Roma, i miei amici mi hanno chiamato e mi hanno chiesto: Ma per chi tifi? Io non ho avuto dubbi».


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CALCIO GIOVANILE

Sorridono gli Allievi, prima sconfitta per i Giovanissimi Sono cominciati i tornei delle squadre di Melis e Pillosu Primavera Male in campionato, bene in coppa Italia: i ragazzi di Festa a corrente alternata Rinviata la sfida contro il Milan

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n successo per gli Allievi, una sconfitta per i Giovanissimi. Settimana agrodolce per le giovanili del Cagliari. In attesa che ritorni la Primavera (gara rinviata con il Milan per la richiesta dei rossoneri), un sorriso l’hanno regalato gli Allievi di Giorgio Melis, che al debutto casalingo hanno sconfitto 1-0 il Savona in una partita dominata dall’inizio alla fine. Tante occasioni create ma un solo gol segnato, i rossoblù hanno sbagliato parecchio in fase di realizzazione. La rete della vittoria è stata segnata da Puddu al 5’ della ripresa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Questa la formazione del Cagliari: Pilia, Deriu, Murru, Bisoli, Del Fabro, Puddu, Demontis, Paulis (Bonu), Marongiu, Demontis, Defraia (Cordeddu), e Pusceddu (Suella). Passo falso invece per i Giovanissimi guidati da Pillosu. Dopo due vittorie consecutive i giovani rossoblù si sono arresi 1-0 sul campo della Cremonese. Tanto possesso

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I giovani del Cagliari

palla, dominio territoriale e una grande occasione per Anedda (palla sul palo), poi a cinque minuti dalla fine il Cagliari è stato punito da un calcio di rigore. Per i Giovanissimi hanno giocato: Carboni, Pirino (Scalas), Scintu, Usai, Porcu (Farci), Muroni, Perra, Doddo, Loi, Anedda, e Solinas.

Mattia Gallon

opo le sconfitte in campionato, ritorna al successo, anche se in Coppa Italia, la Primavera del Cagliari che ad Assemini ha sconfitto 3-2 l’Albinoleffe. Grazie a questa vittoria (e a quella larghissima dell’andata) i rossoblù di Festa si sono qualificati per il prossimo turno, nel quale affronteranno l’Atalanta. L'Albinoleffe, che comunque ha disputato un ottimo primo tempo, è andato in vantaggio al 35' con un colpo di testa del centravanti Personè. Nella ripresa calano i bergamaschi e il Cagliari ne approfitta. Due bei gol di Sanna ribaltano la situazione. Di

Chelo in contropiede la rete del 3-1, quella della sicurezza. Dopo l'espulsione di Sanna per un fallo di reazione, il 3-2 di Mazzoleni lesto a ribadire in gol un rigore parato da Ruzittu. Per il Cagliari hanno giocato Ruzittu, Martignoni, Di Laura (46' Lasi), Usai (46' Mannoni), Dametto, Sanna, Carta, Pisanu, Gallon, Giorico (72' Porceddu, e Chelo. In campionato, intanto, niente gara contro il Milan: la Primavera del Cagliari riposerà perché i rossoneri hanno chiesto e ottenuto il rinvio a data da destinarsi della gara di campionato, in quanto hanno diversi giocatori impegnati nella Nazionale di categoria.


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SECONDA DIVISIONE

Questa è la strada giusta per arrivare alla salvezza Lavoro e serenità per centrare tutti gli obiettivi le nell’affrontare ogni gara come se fosse quella decisiva, distaccato e disincantato quando c’è da celebrare una vittoria. I rivali di ieri sono apparsi poca roba, ma credendo nei propri mezzi e con qualche ritocco nel mercato di riparazione, la squadra biancoceleste può ricominciare a sperare.

è

la strada giusta. Ci vuole pazienza, grinta e sacrifici, ma quella che ieri ha cominciato ad intra-

prendere la Villacidrese è la strada che porta dritta alla salvezza. Il merito? Potrebbero dividerselo i giocatori, la società e lo staff, ma questa volta si può tranquillamente assegnare

a chi ha creduto, più di ogni altro, nelle potenzialità di questi ragazzi: Bernardo Mereu. Quando tutto va storto, quando le sconfitte arrivano in serie, quando l’umore è sotto i tac-

Senza dimenticare che la filosofia del lavoro non deve mai passare in secondo piano, nemmeno di fronte a un successo come quello di ieri. Il primo passo è stato fatto. Ne servono altri. Tanti altri

chetti degli scarpini, l’unico, proprio l’unico che continua a remare nella giusta direzione, è sempre l’allenatore di Triei. Bravo a spegnere gli incendi quando la Villacidrese fatica, umi-

IL PERSONAGGIO Mereu, un abbraccio per rimettere le cose a posto

Vittoria e pace fatta con Cirina: il tecnico della Villacidrese ci crede

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n abbraccio per ricompattare il gruppo, tre gol per ricominciare a sperare. La Villacidrese respira, il successo sull’Aquila regala nuove speranze ad un gruppo che

nell’ultima settimana aveva vissuto momenti di grande tensione. Discussione MereuCirina, ultimo posto in classifica, giocatori senza grinta e demotivati: il 3-0 del Comunale, in un colpo solo, ha cancellato le paure e parte

dei problemi, rilanciando le aspettative della banda di giovani guidata dal tecnico di Triei. Sintomatico l’abbraccio cercato e ottenuto dal capitano biancoceleste al suo allenatore dopo i dissidi dei giorni scorsi. Quel gesto, dopo il gol dell’ex centrale di Olbia e Alghero, ha dato la scossa al gruppo e la Villacidrese si è rimessa a correre. Mereu, che cosa è successo, da brocchi vi siete trasformati in fuoriclasse? <Né l’uno, né l’altro. Anche con la Giacomense vevamo disputato una buona gara. Nella partita vinta contro L’Aquila però sono spuntati agonismo e concentrazione. Ho visto tutti i ragazzi determinati e finalmente consapevoli che i risultati arrivano anche

grazie alla componente agonistica. Perfezione nel passaggio e tecnica a volte non bastano. Mentre la determinazione ti porta a serrare i reparti e la squadra in campo appare molto più compatta>. Un piccolo passo avanti è stato fatto, siete più ottimisti? <Sono sempre stato consapevole del fatto che si dovesse lavorare. Tutto è migliorabile con l’impegno, il lavoro e la dedizione. Questo è sempre stato il mio credo. Adesso pare ci siano i presupposti perché anche i ragazzi capiscano questo messaggio. La gara più difficile è sempre quella che dovremo giocare, non quella appena disputata. Per arrivare al nostro obiettivo di partenza si deve insistere in questa dire-

zione>. Ma che cosa è successo con Cirina, perché quell’abbraccio voluto? <Con Simone ho un rapporto splendido che dura da tantissimi anni. A Villacidro l’ho portato io quando aveva 18 anni, a Villacidro l’ho riportato io dopo l’esperienza all’Alghero. Ho sempre pensato che sia un grande calciatore, sul quale ho sempre fatto affidamento e dal quale mi sono sempre aspettato qualcosa in più, non solo tecnicamente. In settimana l’ho rimproverato per alcune situazioni e lui con quell’abbraccio ha dimostrato di aver capito>. Altra nota positiva, la buona gara di Cotza. <Cotza è una brava persona e ha tutte le potenzialità per diventare un

giocatore vero. Ma deve essere più furbo e saper utilizzare cattiveria e agonismo per la sua crescita sportiva>. Buon secondo tempo, il modulo della ripresa e l’atteggiamento di un nuovo come Lanzillotta fanno sorridere, preoccupa invece il rendimento di Croce. <Faccio giocare Croce insieme a Dal Bosco ma i due faticano ad integrarsi perché hanno caratteristiche simili. Ci vuole tempo, pazienza e spirito di sacrificio>. Crede sempre nella salvezza di questa squadra? <Sempre. Ma non dobbiamo abbassare la guardia. Il processo è lungo e dobbiamo giocare sempre con lo stesso spirito>.

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SERIE D Porto Torres e Arzachena chiamate a far bene Le sofferenze del Sanluri di Busanca

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i sono due squadre che hanno le armi per fare bene. Sono Porto Torres e Arzachena. Tra le sarde, forse con il Selargius, possono fare bene in serie D. Ma è un torneo difficile, perché le laziali hanno preparato al meglio la stagione. C’è da capire che linea di pensiero terrà l’Arzachena che con Figos e Angheleddu è una delle grandi del girone, oppure il Tavolara, chiamata immediatamente ad un riscatto dopo la partenza non eccezionale. Eppure in gruppo ci sono giocatori del calibro di Pantanelli, ex Cagliari, Manzo e Palazzo, ex Villacidrese, e con lo sbarco di Corda, il presidente Pitta ha intenzioni serissime. Ma in mezzo ci sono formazioni ugualmente super attrezzate, come Viterbese e Anziolavinio, oltre al Bacoli. Difficile quindi capire subito dove possano arrivare le due sarde indicate tra le possibili grandi protagoniste del raggruppamento. Da valutare, poi, il cammino futuro del Se-

largius. La squadra è forte. Ha mantenuto Virgilio Perra ed Emiliano Melis, coppia che già nella passata stagione ha stupito tutti senza riuscire però a centrare il salto di categoria. Playoff ok, ma qui gli obiettivi sono altri. Perra aveva parlato di lotta per la promozione, anche i tecnici delle squadre laziali continuano a indicare la squadra dell’hinterland cagliaritano tra le favorite. Capitolo “mine vaganti”: Porto Torres, per quello che ha fatto ma anche

per l’organico, e il Castiadas per i risultati ottenuti sono le sorprese. Sanluri e Budoni possono lottare solo per la salvezza. Il Budoni ha la verve della squadra che combatte, mentre i campidanesi devono stare attenti alle sabbie mobili. Fuori dai playout e per la salvezza, se arriva qualcosa’altro, tanto di guadagnato.

Ninni Corda e il ritorno di fiamma Nuovo corso al Tavolara

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LA SITUAZIONE Una sorpresa chiamata Castiadas Budoni, attenzione alle sabbie mobili

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on è un campionato semplice per le sarde. Sette isolane in mezzo alle laziali e altre sparse del sud, non è così semplice per Porto Torres, Sanluri, Arzachena, Budoni, Castiadas, Selargius e Tavolara. Diversi cambi in corsa, tante aspettative ma per ora è il Bacoli ad aver lasciato il segno. Ottimo comunque il comportamento della matricola 12

Porto Torres, la squadra di Affuso che, neo promossa, sta tenendo alto l’onore delle isolane nel girone G di serie D. Dopo cinque giornate i rossoblù, che hanno sostituito la Torres tra le squadre di livello del Nord Sardegna, hanno tre successi e due pareggi, e vanno avanti in Coppa Italia, mostrando di avere le carte in regola per tentare il gioco ad armi pari con le rivali della Penisola. Non man-

Porto Torres

cano certo gli uomini di valore ai turritani: Frau e Falchi hanno numeri da giocatori di categoria superiore. Con loro, anche grazie a loro, il Porto Torres potrà lottare sino alla fine, almeno per un posto nei playoff. Le altre fanno più fatica, a partire dal Budoni, relegato nelle posizioni basse, come il Sanluri, che dopo il cambio tra Petrone e Busanca e il ridimensionamento societario, ha accettato la realtà di una stagione di transi-

zione. Il Tavolara regina del mercato (con l’Arzachena) prova riprendersi con Ninni Corda (che ha preso il posto di Mariani), vivacchia anche il Selargius, mentre il Castiadas è per ora la vera sorpresa del raggruppamento. Chi in parte ha deluso (ma una sconfitta a tavolino dopo un successo per aver utilizzato un giocatore squalificato ha pesato parecchio) è l’Arzachena, squadra costruita per fare il salto di categoria.

a di essersi appena seduto sulla bocca di un vulcano, ma Ninni Corda nella vita, nonostante la giovane età, di battaglie ne ha affrontate e vinte ben altre. Dopo il fallimento dell’Alghero aveva ricevuto diverse proposte interessanti (Pro Patria su tutte) ma ha scelto il Tavolara, affascinato dal progetto e dalle proposte del presidente Pitta. A 37 anni, dopo la burrascosa ma positiva esperienza con i giallorossi, riparte dalla serie D, in un girone non semplice, dove le squadre sarde dovranno fare a sportellate contro formazioni campane e laziali che hanno speso una fortuna per tentare l’assalto al calcio professionistico. <Perché ho scelto il Tavolara?>, dice Corda, <per la grande amicizia che mi lega al presidente Giovanni Antonio Pitta. Ci conosciamo da tanti anni. Quest’estate ho ricevuto tante offerte da squadre di C, ma ho visto pochi progetti seri. Considerato quel che è successo nella passata stagione e osservando i problemi che esistono sono contento di aver fatto questa scelta>. Ponderata ma passionale: il nuovo tecnico del Tavolara ha abbracciato le idee (e le ambizioni) di Pitta senza pensarci due volte. Troppo intrigante il progetto del patron degli Aquilotti, che vuole riportare Olbia nel calcio che conta. <Ad Alghero purtroppo è andata male>, sottolinea il tecnico di Nuoro, Sanna nonostante i sacrifici è rimasto solo. Mi piange il cuore vedere una grande società in quella situazione>. Contratto triennale, obiettivo Seconda divisione, a Olbia Corda ritrova Rais (più i nuovi Sentinelli e Cau) e si è portato dietro i fedelissimi Gianni Scanu, 35 anni, amico d’infanzia e fedele secondo allenatore in tutte le esperienze di Corda, e Giovanni Mattu. Tre “peperini” che durante lo scorso campionato hanno raggranellato squalifiche in serie. Ma a Olbia, sponda Tavolara, porteranno anche meticolosità, passione e lavoro: pane e calcio, calcio e pane quotidiano, un binomio indissolubile creato prima sul campo (senza troppa fortuna), da giocatori con l’Atletico Nuoro, poi in panchina. In mezzo corsi, studio, seminari, e video. Una preparazione che è servita, perché a detta di molti, Corda è uno dei tecnici più abili, a quei livelli, nella lettura delle partite: <Pitta ha speso e fatto tanti sacrifici, ma la squadra deve migliorare>, aggiunge, <per voglia, determinazione e spirito. Per ora siamo un cantiere aperto, se servirà, più avanti, arriveranno altri giocatori>. Il calcio sardo, Cagliari a parte, non vive un grande momento, l’allenatore del Tavolara è convinto che con serietà e programmazione si possa rinascere: <Bacoli, Fidene e Viterbese sono le squadre da battere>, afferma, <ma anche Portotorres e Selargius possono dire la loro>. Nel lavoro, spesso l’amicizia è un deterrente, ma le decisioni e il carattere di Pitta non lo spaventano: <Ad averne di presidenti così. Per quello che fa dobbiamo tenercelo stretto>.


PRIMA CATEGORIA Cus Cagliari e Ferrini tra le favorite del girone A Sant’Antioco, Iglesias, Gialeto, Tharros e Lauras le altre big del torneo

Nelle foto. Azioni di gioco della Ferrini, della Johannes e del Girasole. Foto fornite da Diario sportivo

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rime schermaglie anche nel campionato di Prima categoria. Nel girone A un lieto risveglio da parte del Cus Caglia-

ri, che nelle prime due giornate ha conquistato altrettante vittorie. Gli universitari di Caddeo sono a punteggio pieno nel girone A insieme a Villagrande, Senorbì e Idolo. Difficile trovare una favorita in questo

raggruppamento, potrebbe essere comunque una stagione importante per la Ferrini Cagliari: i blucerchiati affidati alle cure di Clarkson vogliono ritornare nel calcio che conta dalla porta principale. Tan-

te pretendenti nel girone B, con le sulcitane e le iglesienti a recitare il ruolo di grandi favorite per la vittoria finale. Gonnesa, Sant’Antioco, e una grande decaduta come l’Iglesias sono

partite molto bene con due vittorie in altrettante gare. Tra le possibili protagoniste del girone, da segnalare Mandas e Gialeto. Cuglieri e Orani a tutta nel girone B: anche in questo girone si-

tuazione ingarbugliata e livellamento che non tiene conto dei nomi. Fa impressione vedere qui una big storicamente importante come la Tharros: Bosa e Bittese potrebbero essere le altre squadre in evidenza. Per ora solo il Siniscola non è riuscita a conquistare nemmeno un punto. Olbia 05 e Tissi a punteggio pieno nell’ultimo raggruppamento: inseguono il Lauras di Scanu e Onofrio e la favorita Ozierese. Da seguire il torneo del Bonorva, partito con un handicap di –1. Partenza stentata, invece, per il Buddusò, squadra che sino a qualche stagione fa militava nel campionato di Eccellenza.

CALCIO A 5 Partono molto male Crocchias Cagliari e Atiesse Quartu In A2 crolla a Belluno il Domus Chia. Bene il Capoterra nel girone E di serie B

Nelle foto. Un’zione di gioco diella serie A

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ono di nuovo due ma hanno cominciato male. Il Cagliari calcio a cinque e l’Atiesse Quartu hanno esordito nel peggiore dei modi nel campionato di serie A1. I ragazzi di Podda hanno perso in casa contro la Sport

Five e si sono arresi per 2-1. Male anche l’Atiesse Quartu, sconfitta dalla fortissima Luparense 7-2. Crocchias Cagliari e Atiesse Quartu sono attese da una stagione lunga e difficile. Il Cagliari di Diego Podda, dopo l’inattesa debacle contro il Putignano, giocherà il difficile test con-

tro la Marca Trevigiana. Una trasferta ostica per Asquer e compagni, chiamati a misurarsi contro i vincitori della Supercoppa italiana. Compito almeno sulla carta più agevole per l’Atiesse che, dopo la batosta per sette reti a due rimediata sul parquet della Luparense, è

pronta a rifarsi contro la Kaos Bologna. Gli uomini di Vaz Vieira, ripescati nella massima serie dopo la retrocessione nello spareggio salvezza contro il Cagliari, già all’esordio hanno dimostrato di avere un buon gruppo in grado di reggere il confronto con parecchie delle squadre

del panorama italiano nella massima serie. Contro la super Luparense, Nurchi e compagni hanno giocato ad armi pari per un tempo, per poi mollare, solo alla distanza. In serie A2 subito una sconfitta per il Domus Chia (pesante 8-0 contro il Kiwi Belluno), mentre nel girone

E di serie B, giunto alla seconda giornata, primo successo per il Capoterra, che ha battuto 3-2 L’Acquedotto. Ancora a quota 0 la Zir Prato Sardo, che ha riposato. In C1 subito a segno Marina, Sinnai Cagliari 2000, Bingia Matta, Paolo Agus, Zerouno Mara e Ichnos. 13


Ssport / Calcio

ECCELLENZA Nel torneo delle nobili decadute brilla la stella del Fertilia Male Torres e Castelsardo, va forte la Nuorese. L’Olbia va a corrente alternata

Nelle foto. Un’azione di gioco Atletico-Fertilia. Mendez del Carbonia e Piludu dell’Atletico. Foto fornite da diario sportivo

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a situazione parla chiaro, in questo campionato di Eccellenza c’è una squadra che ha stupito tutti. È il Fertilia, che sulle

ceneri dell’Alghero vuole riportare in alto il calcio catalano. Prime sei giornate e primo posto nel massimo torneo regionale per la squadra di Giorico. È un campionato particolare, con grandi decadute e

squadre che vogliono rinascere. C’è il Fertilia, c’è l’Olbia, la Torres, la Nuorese, mai un campionato dilettantistico sardo aveva racchiuso tante nobili decadute. E proprio la Nuorese di Prastaro sembra avere

una marcia in più rispetto alle altre big, Fertilia esclusa. C’è anche il Muravera di Oliveira a lottare per un posto tra le grandi, per i gialloblù del Sarrabus tre vittorie, due pareggi e una

sconfitta in questa prima fase della stagione. In classifica inseguono Progetto Sant’Elia, che ha esonerato Martinez, l’Atletico Elmas, la stessa Olbia e la sorpresa Valledoria. Bene i ca-

gliaritani trascinati dai gol di Ibba, male invece Torres, Castelsardo e Sant’Elena. I sassaresi che credevano di fare un solo boccone delle avversarie annaspano nei bassifondi della classifica, hanno perso Tribuna, chiamato ad offrire il suo apporto su palcoscenici più allettanti. Per ora la cura Fiori non è servita, la squadra sassarese si appresta a vivere un’altra stagione da comprimaria nel torneo di Eccellenza. Indietro anche il Castelsardo di Antonio Ravot: i rossoblù dopo la retrocessione dalla serie D sono messi molto male. Proprio come il Sant’Elena, penultima in classifica con la squadra del Nord Sardegna.

PROMOZIONE

Pula e Dorgalese:

la partenza è di quelle destinate a lasciare il segno Delude il Villasimius; Tempio e Latte Dolce per ora sono alla finestra

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omandano gli investimenti. Pula nel girone A, Dorgalese nell’altro raggruppamento. Guidano le squadre “delle spiagge” nel campionato di 14

Promozione isolano. Nel girone A insieme alla banda di Concas e Falco (mattatori tra i cannonieri) va forte anche il Quartu 2000, che dopo l’anno di purgatorio in prima categoria sta facendo molto bene in queste prime giornate. Grande equilibrio e già

qualche sorpresa: bene il la Palma Cagliari, così come le ogliastrine Cardedu (trascinato dai gol di Patteri), Barisardo e Lanusei. C’è anche qualche prima piccola delusione, a partire dal Villasimius, retrocesso dall’Eccellenza che nelle prime due

Nelle foto. Un’zione di gioco tra Asseminese e Villasimius. Foto fornite da diario sportivo

giornate è stato capace di raggranellare appena un punto. Maluccio anche il Siliqua, come Arbus e Asseminese. Ultimo con 0 punti il Capoterra. Nel girone B c’è solo la Dorgalese di Ruggiu a punteggio pieno. Tra le favorite, discreta partenza del

Porto Rotondo, solo due pareggi per il Tempio, le sorprese le hanno regalate Codrongianos e Borore. Faticano Ittiri (0 punti in due gare) e il Latte Dolce. Le favorite restano Corrasi, Tempio, Porto Rotondo, Latte Dolce e Dorgalese: da questo

lotto ristretto di squadre dovrebbe venir fuori la vincitrice del raggruppamento nord di un campionato di Promozione che gli esperti faticano a decifrare.


Calcio

Partiti gli Amatori: al via il trofeo Msp, Caam, Aics e Uisp L’Hotel Panorama comincia con il piede giusto

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on le prime gare dell’Msp sono cominciati in città e nell’hinterland cagliaritano i campionati amatoriali di calcio. Per ora tra i primi quattro enti

più noti si sono visti solo gli affiliati al trofeo ideato da Alberto Borsetti. Sabato scorso sono scattati i tre campionati Msp: 112 squadre, sette gironi e circa 3000 persone che ruotano attorno al settore calcio

di questo ente di promozione sportiva. Tra gli Amatori subito una vittoria per i campioni in carica del Pgs San Paolo Mercede; successo anche per l’Hotel Panorama, trionfatore nell’ultima stagione

dell’over 40. Esordio e subito tre punti per il Cruccuris Resort, che ha vinto il campionato Over 45 della scorsa stagione. Sabato 2 ottobre è in programma la seconda giornata del girone d’andata. Sabato parte anche la stagione Caam, che ancora una volta sarà guidata da Paolo Allegrini. Partenza diversa a seconda delle categorie: i primi a scendere in campo,

infatti, saranno quelli dell’Over 39. Squadra da battere il Delogu Legnami, vincitrice dell’ultima edizione. Una settimana dopo, il 9 ottobre, sarà la volta degli altri due campionati: l’Over 26 (campione in carica il Sashabookmakers dei giocatori senegalesi e spagnoli, vera rivelazione del 2009-2010) e l’Over 46, che nell’ultimo torneo disputato ha premiato la continu-

ità del Black Demon. Il 9 ottobre sarà la volta anche dell’Aics, che nonostante i programmi iniziali ha rinunciato ad allestire il campionato Over 40. Anche questa volta, quindi, girone unico e tutti contro il Mulinu Becciu, che in finale, nel mese di giugno, aveva avuto ragione del Domusdemaria. Le iscrizioni Aics sono state prolungate sino a sabato. È cominciata anche la stagione Uisp, che per ora propone solo le gare di Coppa Italia. Sabato sono in programma gli ottavi di finale. Il 9 ottobre cominceranno invece i tre raggruppamenti di campionato divisi tra quello unico di Eccellenza, e i due di Promozione. Squadra da battere l’Omi Rinascita, che cerca il terzo successo consecutivo.

Tutto pronto per i campionati amatori di calcio nell’hinterland cagliaritano

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econda giornata nel campionato amatoriale Msp e subito conferme da alcune delle squadre più accreditate. Nel girone A dell’Over 40 il Panorama campione in carica ha sconfitto 2-0 la Maurer e adesso guida con 6 punti insieme a Commavi e Baia di Nora. Martinez e soci cominciano bene e si preparano ad affrontare l’ennesima stagione tra le formazioni di prima fascia. Ancora a secco nello stesso raggruppamento Master, la Maurer e il Mirto di Mirto. Villaggio 88 e Cauzioni e Fideiussioni inseguono a due lunghezze. Tre formazioni a punteggio pieno anche nell’altro raggruppamento del campionato organizzato da Alberto Borsetti. Eusebiana, Black Demon e Salmilano, infatti, hanno ottenuto

due vittorie in altrettanti incontri. Nello stesso girone Orione e Motorola sono le altre formazioni imbattute. Cinque squadre in vetta tra gli Amatori: Reale Mutua, Arde Antincendio, Resti Umani, Arte Sarda e Medi Lav sono partite con il piede giusto. Stay With Genuis e Cs Moto subito a tutta nel girone B, dove faticano Nortopedia, Astyle e Grattacielo. Tornei partiti anche nell’Over 45: bene i campioni del Cruccuris, La Vernice Ded Elemik ed Esercito sono le altre tre formazioni sempre vittoriose. Nel girone A vola il Violateam, a braccetto con Cooper Band, Masnata e Club San Paolo. Nel girone C, due gare e due vittorie per Fileferru, Thermoservice, Folgore e Snack Meglio. Sabato sarà la volta della Caam: partenza diversa a seconda delle catego-

rie, i primi a scendere in campo, infatti, saranno quelli dell’Over 39. Squadra da battere il Delogu Legnami, vincitrice dell’ultima edi-

zione. Una settimana dopo, il 9 ottobre, sarà la volta degli altri campionati. Nello stesso giorno cominceranno anche i tornei Aics: qui

raggruppamento unico e Mulinu Becciu formazione favorita. La stagione Uisp è partita con la Coppa Italia, sabato cominceranno invece i

tre tornei di campionato divisi tra quello unico di Eccellenza, e i due di Promozione.

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Ssport / Tennis

Monte Urpinu palcoscenico del grande tennis. Ha vinto la tedesca Anne Schaefer che in finale ha sconfitto la tennista di casa, Francesca Mazzali Elisa Salis ha conquistato il doppio

Il Tc Cagliari dopo sei anni ha organizzato un torneo internazionale

di Lazzaro Cadelano

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a vittoria sul campo l’ha messa a segno Anne Schaefer, tedesca, 23 anni, numero 421 della classifica mondiale Wta. L’altro successo l’ha firmato il Tennis Club Cagliari, anzitutto ritornando palcoscenico di un evento mondiale, con 11 nazioni rappresentate, e poi confermando una struttura organizzativa capace di rendere alla perfezione in un torneo da 10 mila dollari e quindi lasciando già una speranza per il futuro di rivedere sulla terra rossa di Monte Urpinu appuntamenti di spessore ancora maggiore, come già capitato in passato. Era partita da favorita ed è arrivata prima, davanti a tutti, con il suo tennis solido e decisivo nei momenti delicati, la bionda della Germania, con un sorriso perenne stampato sul suo viso pieno di lentiggini. La sorpresa è stata invece Francesca Mazzali, 19 anni di Ravenna, diventata beniamina del numeroso pubblico che ha affollato le tribune durante tutta la settimana, che ha reso possibile un tifo per lei, in pratica giocatrice di casa, perché da due anni difende “la maglia” del Tc Cagliari in serie A. Non è andata bene per le tenniste sarde in singolare invece, subito sconfitte in qualificazione Giulia Porcu, Francesca Piu e Chiara Carboni, eliminate al primo turno del tabellone principale Carlotta Lehner e Elisa Salis.

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Nelle foto: Anne Schaefer, vincitrice dell’Internazionale Tc di Cagliari. Francesca Mazzali, finalista e portacolori del Tc Cagliari in serie A. Elisa Salis, campionessa sarda del Tc Cagliari Poco, pochissimo da fare per le due stelline di casa: la campionessa sarda Salis è stata sconfitta dalla tedesca Carina Witthoeft mentre Lehner, vice campionessa sarda è stata superata dall’italiana Francesca Palmigiano. Ma in doppio è arrivata la festa. Perché Elisa Salis ha trionfato nel torneo a coppie, con Valentina Sulpizio si sono aggiu-

dicate il doppio battendo Alice Moroni e Giulia Sussarello. Nel complesso il torneo è stato baciato dalla fortuna perché il sole ha illuminato le nove giorni di gara completando una cornice perfetta con tanto pubblico. Ma c’è stato soprattutto tanto spettacolo, con le tenniste italiane che hanno tenuto alto il Tricolore piazzando un tris in semifinale: Valentina

Sulpizio, Francesca Mazzali e Carolina Pillot, battuta dalla tedesca Schaefer 6-0, 6-2, mentre Mazzali, ha sorpreso tutti e ha sconfitto 6-4, 6-1 la testa di serie numero due, la romana Sulpizio. Nell’ultimissimo atto ha avuto la meglio l’esperienza e la solidità della tedesca Schaefer, più abituata alla pressione di una finale a differenza della

Mazzali, alla sua prima finale, persa con un periodico 6-2. “Siamo stati lontani tanto tempo” ha dichiarato il presidente del Tc Cagliari Gianluigi Stagno “Ma era necessario per ritornare e iniziare di nuovo a organizzare a Monte Urpinu i grandi eventi di tennis internazionale”


Ssport / Tennis

La scuola è affidata al tecnico Luca Petruzzo, il club è presieduto da Gianfranco Ciancilla: cinque squadre competitive, tanti ragazzi in gara nei tornei e il piccolo sogno di avere una club house

Tc Stella di Mare: una piccola realta del tennis sardo gno di una soluzione al coperto adesso che arriva l’inverno”. Perché la scuola conta circa 30 bambini tutto l’anno, e 70 soci, ma che in caso di pioggia o freddo non scendono sui tre campi, due in erba sintetica nuovi di zecca e uno in mateco. E pensare che poco prima c’è Marina Residence, tre campi, tribune, spogliatoi e club house ma che “vive” solo due mesi all’anno: “Sarebbe bello unire le forze, due strutture così possono lavorare come fossero una” sogna Petruzzo, “La nostra scuola crescerebbe e ne trarrebbero vantaggio entrambi gli impianti aumentando soci e bambini”. Ma tutto questo per arrivare a un ragazzo che vince qualche torneo? “No, preferisco 50 bambini che imparino a giocare

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’e fosse una favola avrebbe il lieto fine: il circolo tennis di Stella di Mare avrebbe raggiunto la promozione in serie C maschile vincendo l’ultimo spareggio. Invece non c’è stato il finale perfetto, ma tutti sono felici e contenti perché quella del club del litorale di Quartu Sant’Elena è una bella storia da raccontare, di quelle che fanno bene a un tennis sempre più alla ricerca del campione, quando invece i successi sono anche quelli regionali di un tennis club appena nato e culla tanti sogni. Pochi soldi, quasi nulla. Un gruppo di amici con tanto entusiasmo e nessuna ambizione di business. O meglio, la speranza di

fare di un piccolo circolo, costruito con l’autofinanziamento, un club capace di far avvicinare al tennis e a un ambiente “pulito” tanti ragazzi. Due nomi su tutti dietro questa creatura che muove i primi passi: il maestro e capitano, Luca Petruzzo ex categoria B dei tempi d’oro del Tennis Club Caglia-

ri, e il presidente Gianfranco Ciancilla. L’elenco però in questi anni è andato via via crescendo, come i successi. La cavalcata della squadra maschile è partita dall’ultimo gradino, la serie D4, poi una promozione ogni anno fino a un passo dalla serie C quando capitan Petruzzo, Franco Etzi, Gian

Marco Idini, Massimo Loddo, Stefano Nurchi e Leandro Corona hanno perso 4-2 con Assemini. Ma di primi posti il Stella di Mare ne ha conquistato addirittura tre negli ultimi campionati Veterani, con Petruzzo nell’over 35, Etzi nell’over 45 e Corona nell’over 55. Ma quel

che più ha il sapore del successo sono le cinque squadre iscritte ai campionati, una in D1 e due in D4 maschile, due in D2 femminile. Ma valgono ancora di più i giovani della scuola tennis tenuta da Luca e suo figlio Michele, presenti in tutti i tornei giovanili organizzati in provincia. Cosa che altre realtà già consolida-

te non riescono a fare. Il sogno del capitano Petruzzo è “Vedere questo circolo pieno di bambini”. Possibilità che non è poi così remota, anche se ha bisogno di tempo, perché l’impianto di fronte alla discoteca Buddha Beach è l’unica possibilità per le famiglie che abitano tutto l’anno a Flumini, Marina Residence, Niu Crobu, Santa Luria, Costa degli Angeli e Capitana. Ma al momento c’è un grande sogno: avere una club house: “Chiediamo solo l’autorizzazione al Comune” ha spiegato il presidente Ciancilla, “La costruiremo (di quelle in legno come allo Sporting Quartu) a spese nostre. Abbiamo biso-

a tennis e che entrino a far parte di questa famiglia”.

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Ssport / Tennis

La prima pubblicazione sulla storia del mondo della racchetta isolana, i giocatori più importanti che ne hanno fatto la storia in 244 pagine in bianco e nero

Il libro sul tennis sardo “Gioco – Partita – Incontro” di Paolo Carta ni. Se Paolo Carta fosse stato un personaggio di questo libro quale sarebbe stata la sua storia? Un ragazzo che sognava Panatta, che gioca ancora a 46 anni ed è campione sardo Over. Che oggi detesta quei ragazzi che se non diventano campioni smettono di giocare a 20 anni.

di Lazzaro Cadelano

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Wimbledon Paolo Carta non potrebbe mai giocare: manco se avesse la classe di Federer e la potenza di Nadal insieme. Nel tempio del tennis è d’obbligo il bianco e un completino immacolato. La sua bandana arancione posizionata storta, le sue magliette “scoppiate”, i pantaloncini lunghi e larghi da cestista che trovano quasi un prolungamento tanto immaginario quanto brutto a vedersi nei calzettoni tirati su fino al polpaccio. Lo Slam di Paolo Carta è il titolo sardo Over 45 conquistato l’anno scorso al Tc Su Planu e se il ginocchio glielo consente, titolo che difenderà la prossima settimana. La classe è più cristallina nella sua penna, in ciò che ha scritto e che continua a scrivere. Chi vince Wimbledon diventa socio del circolo londinese: Paolo con la classe dei suoi articoli e con la raffinatezza del suo libro si è conquistato di diritto un posto tra chi di tennis può permettersi di parlarne. A 21 anni quasi per caso si è ritrovato a scrivere gli articoli del tennis sardo per L’Unione Sarda e ha raccontato le emozioni degli anni d’oro del tennis regionale, fino ai successi di Anna Floris. Eppure lui le potenzialità le aveva anche nel campo da tennis dove non poteva non finire. Una folgorazione. Quasi una malattia per il tennis. Ma quella voglia poteva anche trasformarsi in qualcosa di più perché i suoi maestri Bassotto e Murgia avevano intravisto qualcosa di buono anche nel suo tennis. Ma la 18

Paolo Carta racchetta oggi è solo l’amica fedele di partite tra amici al Campo Rossi, due volte la settimana, qualche domenica in campionato, sempre se il ginocchio tiene e se sua moglie gli da il permesso. Ma il tennis sardo, se è vero che non deve ringraziare Paolo per il suo tennis o per il suo look, gli deve molto per questo libro che racconta di “amici per le palle”, che riporta storie mai sentite e sorprese, nostalgia e rimpianti. E soprattutto sogni, infranti e ancora da realizzarsi. Si intitola: Gioco – Partita – Incontro. Personaggi e storie del tennis in Sardegna. Aipsa Edizioni Quando e come è nata l’idea di questo libro, di un libro sul tennis sardo e sui protagonisti storici? Ho sempre avuto questa idea, mi ripetevo: “Prima o poi” … Sono convinto che ogni sport sia imperniato sulle storie delle persone. Così come può essere interessante la storia di Nadal lo è anche la storia di Angelo Murtas, Pilo, Silvi e gli altri … Qual è stata la parte più difficile del libro? Non è stato un lavoro semplice in generale. L’archivio è stato il cuore del lavoro e allo stesso tempo l’ostacolo più grande perché un vero archivio in realtà non c’era e una gran parte era svanita a causa dell’umidità della vecchia sede del Comi-

tato Fit in Castello. La ricerca è stata lunga, recuperare i risultati, l’albo d’oro, è stato faticoso: il lavoro è durato un anno e mezzo, è stato difficile, difficilissimo come nel caso di Rosa Mazzone, ma appassionante. Ce ne sono tanti, ma forse manca qualcuno ... Per esempio c’è qualcuno cui ha rinunciato o che per qualche motivo non è finito tra i personaggi raccontati? Mancano i personaggi del futuro. Del passato qualcosa può sfuggire e immagino che qualcuno possa sentirsi escluso, ma il lavoro è per lo più completo. Tra quelli raccontati qual è il personaggio cui lei è più legato, più affezionato o che invece la affascina di più per la sua storia? Anzitutto i miei maestri Bassotto e Murgia sono i personaggi cui mi sento più legato. Sono affezionato un po’ a tutti i protagonisti del libro in modo diverso. Forse quella di Remigio Pisano è la storia che ha qualcosa in più dal punto di vista personale: non è riuscito a vedere il libro concluso, ma lui, come me, è uno di quelli “folgorati” dal tennis Più che un personaggio, c’è una partita, un incontro o un episodio in particolare cui lei si sente legato? “L’episodio” è la Sat della Fiera, degli otto campi tirati su in 24 ore perché non c’era spazio per gestire oltre mille bambi-

E qual è invece il rapporto tra Paolo Carta e il tennis giocato? (ride) Non mi piace il Paolo Carta tennista, per nulla. Però sono uno che riesce a ottenere il massimo con la passione nonostante i miei limiti. Gioco due volte alla settimana e ho un look non proprio da Wimbledon: ma per il mio livello è un caso, mi piace giocare comodo, non voglio certo fare il personaggio. E con il tennis raccontato, visto che lei si occupava di tennis per l’Unione Sarda? Difficilissimo da raccontare, una sorta di analisi introspettiva. Ha già ricevuto commenti, o magari critiche al suo libro? Cosa le hanno detto i protagonisti? Sono tutti contenti. Il complimento più bello è che “traspare il mio amore per il tennis”. Molti amici speravano di trovare spazio in virtù della nostra amicizia anche se sono dei Quarta categoria. Il primo a complimentarsi, e mi ha fatto tanto piacere, è stato Massimiliano Dessì, il segretario del Comitato Fit, perché conosce il tennis meglio di chiunque di altro, una sorta di archivio vivente. Ha scritto questo libro pensando di dare qualcosa al tennis? Cosa potrebbe dare questo libro al tennis sardo al di là di una bella lettura? Mi piace leggere e l’obbiettivo era solo dare il piacere della lettura di un libro di tennis. Con questo libro pensa di aver raccontato tutto del tennis sardo o ci potrà essere un altro libro in futuro? Spero ci possa essere un altro libro in futuro. Ho detto com’è nato nelle grandi città, ma magari ci sono racconti, storie appunto, che meritano di essere raccontate anche in periferia. C’è la storia di Suor Silvia che gioca a tennis (mi pare in un convento a Capoterra) che mi piacerebbe raccontare. Così come sarebbe interessante raccontare del giovane Renato Soru, del suo rapporto con il tennis, di quell’uomo che ha creato Tiscali, che è diventato Governatore della Sardegna e

che prendeva il treno da Sanluri per andare a vedere gli allenamenti di Binaghi e Murgia. Oppure Gianfranco Zola che è diventato un discreto giocatore di tennis. Provocazione: e se il suo libro fosse una galleria di campioni mancati? Forse è vero, sono una serie di campioni mancati. Ma è altrettanto vero che ognuna delle storie racconta un miracolo che stava quasi per riuscire. Dal 1970 a oggi abbiamo avuto tanti progetti di campione. La vittoria, e qui il “campione” è il tennis sardo, è che in ogni paese c’è un tennis club, anche il più piccolo ha almeno una squadra in serie D. Senza dimenticare Anna Floris e Angelo Binaghi, in un certo senso campioni. Che piazzamento varrebbe la presidenza di Angelo Binaghi? Di sicuro Top Ten. Quanto pesa sul tennis sardo il fatto che non ci sia stato un grande giocatore sardo? Si sente, come un’incompiuta. Ma per tanti anni si diceva “In un’isola come la Sardegna non nascerà mai un campione”. Poi a Majorca è nato il numero uno del Mondo. La pressione dei genitori sui giovani tennisti è frutto della voglia di un campione che ha il tennis sardo? Un genitore quando parla del figlio parla del più bello, del più bravo, del primo della classe e del più forte a tennis, ma è sempre stato così e lo sarà finchè i genitori faranno solo i genitori e non i tecnici. Se scrivesse un altro libro tra 10 o 20 anni pensa che ci sarebbero altrettanti nomi e storie interessanti nuove da raccontare o sarà difficile avere nuovi protagonisti al pari di quelli che ha già raccontato? Qualcuno non c’è già in questo e qualcuno potrebbe esserci in un altro. Il tennis è uno sport vivo, non solo a Cagliari. L’importante è non smettere di giocare a tennis a 20 anni se non si è diventati professionisti. Il libro è già disponibile nei negozi sportivi e in questi giorni in libreria. Di sicuro un libro così ci voleva e può fare del bene al tennis sardo, però costa 25 euro, non è troppo? Si, non costa poco, ma il prezzo non lo faccio io, anzi: ho rinunciato a ogni compenso per una migliore veste grafica. Anche questo è amore per il tennis.


basket

SERIE A

La Dinamo è pronta per la storia Esordio il 17 ottobre in trasferta sul campo del Montegranaro di Giacomo Pala

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a prima stagione della storia in Lega A della Dinamo Sassari è alle porte. Dopo un’estate in cui si è passati dall’entusiasmo della vittoriosa finale play off di Lega2 con Veroli al rischio di una mancata iscrizione al massimo torneo nazionale per ridotte possibilità economiche, ecco la formazione sassarese pronta ai nastri di partenza. Risolti i problemi, la concentrazione è rivolta al prossimo 17 ottobre, data d’esordio sul campo di Montegranaro per la formazione allenata dal confermato Romeo Sacchetti. Sarà un torneo molto equilibrato, ricco di incognite, al quale Sassari si presenta con un roster rinnovato rispetto alla scorsa stagione. Rimangono capitan Vanuzzo, De Vecchi e Hubalek, mentre le novità prendono il nome di White, Hunter, Cittadini, Diener, Sacchetti, Tsaldaris, Pinton e Childress. Quest’ultimo solo momentaneamente andrà a sostituire in cabi-

Hubalek na di regia Diener, bloccato da qualche problema muscolare e fuori presumibilmente fino a metà novembre. Ci vorrà tempo e pazienza per comporre il “giocattolo” nuovo che avrà il compito di affrontare un campionato in cui tante sono le favorite e poche sembrano essere le compagini già condannate. Coach Sacchetti ha potuto scegliere delle prime scelte, in funzione del gioco più vicine alla sua filosofia: velocità, atletismo

e spettacolo; queste sono le basi del gioco del tecnico pugliese. La Dinamo potrà certamente lottare con le squadre di seconda fascia, subito dietro alle grandi favorite. A partire per la vittoria finale sarà un gruppo di 4-5 formazioni. Sicuramente in pole la Monte dei Paschi Siena che, nonostante la chiusura di un ciclo e la rivoluzione effettuata in estate (con il cambio di 4 elementi del quintetto) presenta un allenatore vincente,

Pianigiani, e un gruppo di giocatori di grandi qualità che non avranno problemi a inserirsi nel “sistema Siena”. Tra le favorite anche Milano che con i grandi colpi dell’estate (Pecherov, Hawkins, Jabeer e l’enfant prodige Melli) e la conferma di parte del gruppo della scorsa stagione (Maciulis e gli italiani Mordente e Mancinelli) ha la possibilità di scalzare Siena dalla vetta. Grande ambizioni anche per Roma, allenata da Boniciolli che

ha tra le sue fila presumibilmente il miglior gruppo di italiani (tra questi anche il “nostro” Gigi Da Tome) e stranieri di grande sostanza, e Bologna. I bolognesi potranno schierare due vecchie conoscenze sassaresi: coach Lardo, play dei sassaresi di fine anni 80’, e Marcelus Kemp, uno degli eroi della promozione, rimasto nei cuori e nelle menti dei tifosi sassaresi. Uno scalino dietro, seguono Caserta e Treviso che hanno la garanzia di due ottimi tecnici (Sacripanti e Repesa), e potrebbero fare una sorpresa alle più titolate avversarie. Dietro il gruppone di formazioni che dovrà lottare con la Dinamo, a cavallo tra le ultime posizioni play off e quelle per non retrocedere. Tra queste spiccano anzitutto Teramo, grande sorpresa nelle ultime stagioni e capace di mostrare un basket piacevole e sfrontato, Biella, con l’ex Chessa tra i maggiori punti di forza, e Montegranaro, che bagnerà l’esordio del team di Sacchetti. Inoltre, meritano attenzione Cantù e Pesaro, piazze dal grande passato, che puntano ad

una stagione di rilancio. Per il coach sassarese ricoprirà un sapore particolare la sfida contro Varese, città adottiva da giocatore. Sfide difficili per la Dinamo saranno quelle sui campi di Avellino, o di Brindisi e Cremona, vecchie (e indigeste) conoscenze del recente passato. Sarà, dunque, un torneo tutto da scoprire, nel quale la Dinamo potrà dire la sua, se riuscirà da subito a trovare la giusta amalgama e chimica di squadra. Nel pre-campionato i risultati sono stati negativi, ma la qualità mostrata, considerate anche le varie assenze per infortunio, è stata di quelle che fanno ben sperare. L’attesa è tutta per l’esordio di Montegranaro del prossimo 17 ottobre, ma soprattutto per la “prima” ufficiale del 23 contro Caserta. Una partenza non impossibile, con le corazzate che verranno affrontate, tranne Milano, nella seconda parte della stagione. La formula del campionato promuove le prime 8 ai play off, mentre solo l’ultima retrocede in Lega2.

I protagonisti della storica stagione della Dinamo

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cco quali saranno i protagonisti della prima storica Dinamo Sassari che parteciperà al massimo campionato. Diversi volti nuovi vanno ad aggiungersi alla colonna portante promossa la scorsa stagione. 4- James White (classe 1982 – ala - 2 metri – 91 Kg – Usa): il soprannome “The Flight” è già garanzia di spettacolo. Proviene dallo Spartak San Pietroburgo e un passato in NBA a San Antonio. Un’ala agile, ottima in campo aperto; affidabile realizzatore (come visto nel pre-campionato) che tira con buone percentuali e fa della schiacciata il suo marchio di fabbrica. 5- Othello Hunter (classe 1986 – centro – 2,03 metri – 102 Kg – Usa): l’altezza sembra dire il contrario, ma è un intimidatore d’area, con grande rapidità di piedi e bravo a rimbalzo. Un prospetto NBA (ex Atlanta Hawks) e finalista NCAA, ha già grande esperienza, nonostante

la giovane età. Reduce da un’ottima stagione in Grecia, nell’Ilyakos Atene. 8- Giacomo De Vecchi (classe 1985 – Ala - 1,96 metri – 88 Kg – Ita): il “Ministro della Difesa” sassarese è uno degli eroi promozione. Nella categoria superiore dovrà continuare a dimostrare le grandi qualità in difesa, marcando giocatori di qualità e peso maggiore rispetto al passato e garantire un buon apporto in attacco. 10- Alessandro Cittadini (classe 1979 – Centro – 2,07 metri – 103 Kg – Ita): l’ex fortitudino dovrà dare sostanza sotto canestro, soprattutto a rimbalzo,

partendo dalla panchina. L’enorme esperienza maturata a Bologna, Napoli, Teramo, Reggio Calabria, Livorno e Reggio Emilia sarà fondamentale. 12- Travis Diener (classe 1982 – Play – 1,85 metri – 79 Kg – Usa): cugino di Drake (micidiale cecchino di Teramo) ha un pedigree di ottimo livello. Arriva dalla Nba (Orlando, Indiana e ultima stagione a Portland) ed è stato definito il miglior colpo in serie A. Ottimo assistmen, è stato scelto da Sacchetti per aumentare i ritmi della squadra e per l’abilità nel pick and roll. Attualmente infortunato, da lui ci si

aspetta tanto. 14- Brian Sacchetti (classe 1986 – Ala – 2 metri – 100 Kg - Ita): figlio di coach Meo, è reduce da 3 stagioni con Ferrara con cui ha ottenuto la promozione in A/1 e esordito nell’ottobre 2008. Chiamato per dare sostanza, temperamento e atletismo, oltre a maggiore esperienza nella massima serie. 16- Dimitros Tsaldaris (classe 1980 – Guardia – 1,96 metri – 95 Kg – Gre): il greco ha già una certa esperienza nella massima serie italiana dopo le esperienze di Napoli e Montegranaro. Discrete percentuali al tiro, buon

difensore, sarà prezioso soprattutto nel lavoro “sporco”. 18- Manuel Vanuzzo (classe 1975 – Ala – 2,03 metri – 104 Kg – Ita): il capitano, dopo aver trascinato la Dinamo nella serie finale play off contro Veroli, ritorna in serie A dopo l’esperienza con Milano. È reduce da un fastidioso infortunio nella pre-season, ma sarà fondamentale negli equilibri di squadra, partendo dalla panchina. 21- Mauro Pinton (classe 1984 – Play – 1,85 metri – 80 Kg – Ita): sarà il vice in cabina di regia. Anche lui esordiente nella massima serie, lo scorso anno ha conquistato la promozione con il Brindisi in Lega2. Bravo nello smistare il gioco, non ha percentuali da capogiro al tiro ma garantisce solidità. 22- Randholph Childress (classe 1972 – Play – 1,90 metri – 90 Kg - Usa): “Il Professore” è ormai italiano d’adozione (ex Napoli, Montegranaro, Varese, Scafati e Caserta). Il soprannome chiarisce già

le idee sulle sue qualità: grande intelligenza, fa giocare la squadra e quando c’è bisogno è in grado di essere un micidiale cecchino. Avrà il compito di sostituire Diener fino a quando quest’ultimo non si riprenderà dall’infortunio. 33- Jiri Hubalek (classe 1982 – Ala/Centro – 2,08 metri – 105 Kg - Cec): anche quest’anno il pubblico sassarese potrà urlare “Hu-Hu-Hubalek” ogni volta che il giocatore ceco farà una prodezza. Il 28enne sarà un pilastro del quintetto di Sacchetti. Dovrà confermarsi ai massimi livelli dopo la favolosa stagione scorsa. Allenatore: Romeo Sacchetti. Il coach promozione, schivo e pacato, rimane a Sassari per cercare un nuovo miracolo nella massima serie, dopo l’entusiasmante stagione di Capo D’Orlando del 2007/2008. Stavolta non ci sarà Pozzecco, ma il coach pugliese può disporre di un roster all’altezza, con le caratteristiche adatte alla sua filosofia di gioco. 19


Ssport / Basket

SERIE B femminile

Olmedo e Antonianum Quartu le grandi favorite Sono 14 le squadre al via del prossimo massimo torneo regionale femminile Azzurra

di Giacomo Pala

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nche la B regionale femminile è ormai alle porte. Il comitato regionale della Federazione ha infatti ufficializzato la lista delle formazioni che avranno il diritto a partecipare al massimo torneo sardo in rosa. Quattordici compagini al via da tutta la Sardegna e torneo che ha pro-

grammato la sua prima giornata per il week end del 23/24 ottobre. Ancora non si conosce la formula, che dovrebbe essere comunicata in seguito. Ecco la lista delle squadre che prenderanno parte al campionato: Basket Quartu, Oratorio Elmas, Carloforte, Panda Monserrato, Antonianum Quartu, Basket Assemini, Spirito Sportivo Cagliari, Basket Su Planu, Azzurra Oristano, Balai Porto Torres, San Paolo Alghero, Centro Olmedo

Basket, Basket 90 Sassari e Scuola Basket Cagliari. Un folto gruppo di squadre, dunque, che rappresenta in maniera abbastanza omogenea tutto il territorio regionale. Tra le favorite, sicuramente, il Centro Olmedo Basket che la scorsa stagione vinse il campionato, senza tuttavia riuscire ad agguantare la promozione in B nazionale a causa della sconfitta nello spareggio interregionale contro il San Raffaele Roma. L’Olmedo

riparte dal gruppo della scorsa stagione, guida tecnica inclusa. Chi le contenderà il successo finale sarà l’Antonianum Quartu di Russo, che come ogni anno parte con un ottimo gruppo di giocatrici e l’ambizione di arrivare fino in fondo. Attenzione anche al Panda, già grande protagonista lo scorso anno. Da tenere d’occhio anche le compagini che hanno tra le loro fila gruppi composti da atlete giovanissime. È il caso della

Scuola Basket Cagliari, team in orbita Astro Cagliari, che potrà contare sull’esperienza in panchina di Carla Tola; anche Spirito Sportivo, guidato da Nello Schirru, e San Paolo Alghero, formazione satellite della Mercede, presentano tantissime giocatrici destinate a crescere. Pronte ad avere il ruolo di sorpresa anche il neo-promosso Carloforte, l’Azzurra Oristano e Assemini. Tutte e tre confermano il gruppo

storico che tanto bene ha fatto negli ultimi anni, puntellando il roster con giocatrici di qualità. ci sarà solo da attendere l’avvio della stagione. Ecco il programma provvisorio della prima giornata: Azzurra – Balai; Carloforte – Basket 90; Su Planu – Antonianum; San Paolo – Scuola Basket Cagliari; Assemini – Panda; Basket Quartu – Olmedo Basket; Elmas – Spirito Sportivo.

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Ssport / Basket

SERIE A2 femminile

Tre sarde alla ricerca di un posto al sole Virtus, Cus e Mercede protagoniste nel girone A

di Giacomo Pala

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nche la serie A/2 femminile di basket ha preso il via, siamo alla seconda giornata, con tre formazioni sarde ai nastri di partenza: Virtus Cagliari, Cus Cagliari e Mercede Alghero. Ormai tre veterane del secondo torneo cestistico nazionale in rosa, con la promozione in A/1 sfiorata la scorsa stagione dalla Virtus. In occasione dell’esordio, andiamo ad analizzare la situazione e le ambizioni delle formazioni isolane. Virtus Cagliari. Alla guida della compagine cagliaritana rimane Fioretto, dopo un’annata 2009/2010 estremamente positiva, culminata con la finalissima promozione, dopo aver vinto i play off del proprio girone. Anche il roster rimane in gran parte lo stesso. Confermate le varie Mitongu Ntumba, Warner, Marcello, Fava, Saba e Mini e trattenuto la campionessa europea under 18 Carta (in estate in procinto di trasferirsi a Schio), arriva la giovanissima Liliana Miccio a sostituire Sabrina Pacilio,

Mercede Alghero

in dolce attesa. La Miccio arriva in Sardegna con un buon curriculum: alla poca esperienza contrappone un grande talento e la freschezza fisica dei suoi 21 anni (è classe ’89). Per la Virtus l’obiettivo è disputare un campionato di media – alta classifica, sperando di ripetere l’emozionante cavalcata dello scorso anno. Intanto l’esordio

è stato di quelli positivi. Nelle prime due gare arrivano solo vittorie, contro Vigarano all’esordio e Cervia, e la vetta ben salda (in condominio con il Val di Taro). Cus Cagliari. Anche le universitarie confermano in panchina coach Xaxa e cercano le posizioni di classifica medio-alte per l’annata 2010-2011. Roster ritoc-

cato rispetto al passato. Anche il Cus dovrà fare a meno di Giovanna Noè, diventata mamma poche settimane fa’, almeno fino a gennaio. Le conferme arrivano da Gibertini e Buscemi che daranno sostanza vicino al canestro. Rimangono anche Piana e Oppo. Tra i volti nuovi figurano quelli della slovacca Fabianova, del play Azzellini e i ritorni

di Arioli e Brunetti. Un gruppo che potrà certamente ben figurare in un torneo che si preannuncia piuttosto equilibrato. L’avvio è stato positivo ma non troppo. Dopo la bella e convincente vittoria casalinga dell’esordio contro la Libertas Bologna (73 a 56) è arrivata infatti una sconfitta, seppur di misura, contro il Crema (67 a 64).

Mercede Alghero. Ad Alghero aria di rivoluzione nel roster a disposizione del confermato (una delle poche) coach Carosi. Le uniche giocatrici che rimangono sono Monticelli e Cucchiara, mentre il resto del gruppo è cambiato. Le new entry sono infatti Santabarbara, Mazzoni, Panella e Corà per quanto riguarda il reparto guardie; tra le lunghe arrivano Linguaglossa, Slavola e Giorgi. Soprattutto la Slavola sarà fondamentale negli equilibri di squadra. Servirà trovare al più presto la giusta chimica di squadra per entrare subito nel vivo del campionato e far bene sin dalle prime battute. Sarà importante non ripetere l’avvio della scorsa stagione, in cui le algheresi si sono trovate in una situazione critica di classifica e hanno dovuto inseguire per centrare la salvezza nelle battute finali. L’esordio della prima giornata è stato positivo, con una vittoria al fotofinish contro Crema (66 a 65 in casa). Alla seconda è arrivato, però, lo stop a Borgo Val di Taro per 44 a 40.

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Ssport / Basket

SERIE C regionale

In testa quattro squadre fanno la voce grossa Sant’Orsola, Nuova Sti, Calasetta e Torres a punteggio pieno

di Giacomo Pala

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primi di ottobre è stato l’appuntamento con l’inizio della C regionale il momento clou del basket sardo. La serie A sarda ha subito mostrato un certo fascino nella sua edizione 2010-2011, già con diversi risultati a sorpresa che hanno movimentato l’avvio della stagione. Dopo le prime due giornate conquistano la vetta della

classifica quattro squadre: Sant’Orsola Sassari, Nuova Sti Cagliari, Marina 2000 Calasetta e Torres. Formazioni che non rappresentano delle vere e proprie sorprese, ma che hanno impressionato per qualità di gioco espresso e capacità di portare a casa i successi. Il Sant’Orsola era la grande favorita della vigilia e non ha tradito le attese con le nette vittorie sull’Antonianum Quartu e sull’Olimpia Olbia. D’altronde, con giocatori

San Sperate

come Medda, Secchi, Corraduzza, Laguzza e Manca, non possono nascondere le ambizioni. I cagliaritani, che hanno aggiunto il lungo Sirianni al già ottimo gruppo a disposizione di Zedda, hanno superato all’esordio l’Azzurra Oristano e nella seconda giornata il Genneruxi, dimostrando una grande propensione nel trovare il canestro e tanti punti nelle mani dei suoi giocatori. Soprattutto Giorgetti (44 punti nella prima uscita stagionale) ha subito dato l’idea delle potenzialità offensive dei ragazzi della Scuola Basket. La matri-

cola Calasetta rappresenta in un certo la sorpresa dell’avvio. Non certo per i nomi presenti nel roster guidato da Massidda, con tanti elementi che hanno disputato anche i tornei nazionali, quanto per la capacità di calarsi immediatamente nella nuova realtà con un gruppo rinnovato in parte. ultimo tassello Davide Sanna, ex Russo, che rappresenta un lusso per la categoria. Ultima tra le capoliste la Torres, a punteggio pieno grazie alle vittorie su misura su Ferrini e Cus Sassari. Nel gruppone di centro classifica presenti Acli Superga,

reduce dalla bella vittoria sul campo del Ferrini che ha rimediato alla sconfitta al fotofinish nell’esordio contro il forte Cus Sassari, Esperia Cagliari, Don Bosco e Cus Sassari, Elmas e San Sperate e Antonianum Quartu. Gli esperini nella seconda giornata hanno superato di gran lunga l’Azzurra Oristano; la Don Bosco supera in trasferta il San Sperate, porta a casa la prima vittoria e si candida a occupare un posto tra le primissime; il San Sperate fa il colpaccio in casa dell’Olimpia Olbia all’esordio e porta in dote due punti nonostante la

sconfitta della seconda giornata in casa. Il Cus dopo il successo di misura contro il Superga cadono nel derby contro la Torres, sintomo che ancora qualche equilibrio nel gioco è da trovare e complice anche un calendario che ha presentato in avvio sfide difficili. L’Elmas espugna il campo del Genneruxi nella prima giornata e si presenta come sorpresa; in seguito però, poi, in casa con l’Antonianum (altra compagine nel gruppo a due punti) cede i due punti. Tra le formazioni ancora a zero punti in coda alla classifica, qualche difficoltà di troppo per l’Azzurra Oristano reduce da un cambiamento radicale del gruppo a disposizione di Contini, composto da giovanissimi, e che ha bisogno ancora di tempo per trovare gli equilibri. Stesso discorso per l’Olimpia Olbia e la Scuola Basket Carbonia. Per il Genneruxi, invece, solita partenza “lenta”, ma con il passare delle giornate i cagliaritani non tarderanno a scalare nuovamente la graduatoria.

SERIE D regionale

Si scaldano i motori della nuova stagione Si parte con dieci formazioni a comporre un girone unico

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opo l’ufficializzazione delle squadre iscritte al campionato arriva anche quella del calendario e sulla formula della serie D regionale 2010-2011. Considerato anche l’esiguo numero di formazioni partecipanti, solamente 10, la seconda fase sarà più articolata rispetto alle edizioni passate. Le promozioni saranno come al solito due, nemmeno una diretta dopo la prima fase, mentre solo una retrocederà in Promozione, salvo ripescaggi estivi. La data d’inizio è prevista per il prossimo week end, mentre il termine della prima fase è fissata per il 27 febbraio 2011. La seconda parte della stagione vedrà le prime otto lottare per la finalissima play off al meglio delle cinque gare. Le vincenti 22

Mogoro

si giocheranno, sempre al meglio delle cinque partite, la promozione in C regionale. Le ultime due della prima fase, invece, si scontreranno per uno spareggio in vista della secon-

da fase play out. Queste due formazioni, andranno a comporre altri due gironi da tre squadre, con gare da andata e ritorno. Le ultime due classificate di questi mini-gironi andranno a

disputare lo spareggio finale per la salvezza. Un campionato che si preannuncia, perciò, lunghissimo, nonostante il numero limitato di squadre iscritte. Intanto mancano pochi giorni all’avvio e diverse

formazioni continuano a rinforzarsi. È il caso del Sinnai che ufficializza gli acquisti dei giovanissimi fratelli Konemann, Cappai, Piras e degli esperti Mocci, Podda (entrambi dal San Gavino) e Balloi (guardia tiratrice dal Panda). Anche la Santa Croce va a puntellare il già forte collettivo con gli innesti di Piga, Bernardi e Gaye. Altra sicura protagonista sarà il Nuoro, che nelle ultime ore a ufficializzato il colpo dell’argentino Pereyra a rinforzare il reparto lunghi, dopo gli ingaggi di Siriu, Piga e Moledda. Il Carloforte ufficializza il nuovo coach (Andrea Rivano) e i rientri di Uras e Alessandro Rivano dalla felice esperienza con il Calasetta. Ancora pochi giorni e sarà il campo a decretare chi potrà cullare sogni promozione. Tra

gli scontri più interessanti del torneo già qualcosa si potrà vedere nella prima giornata, con l’intrigante sfida tra San Salvatore (una delle favorite) e i pericolosi giovanissimi esperini de Il Gabbiano. Alla seconda di campionato lo spettacolo non mancherà nella gara tra Sinnai e Santa Croce. La terza giornata vedrà sempre i sinnaesi protagonisti nel match clou contro Nuoro. La quarta proporrà il duello tra San Salvatore e Santa Croce Olbia, mentre alla quinta i selargini se la vedranno contro il Nuoro. Alla settima giornata, invece, sarà grande l’attesa per la sfida tra Nuoro e Santa Croce. Insomma, una lunga stagione che andrà a concludersi a metà maggio con i nomi delle promosse e i primi di giugno con l’unica formazione retrocessa.


Ssport /ciclismo

CICLISMO

Nicolò Mu maglia iridata nella categoria Master 8 In Austria anche un argento per Maccioccu tra i Master 7 di Giacomo Pala

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olge quasi al termine la stagione del pedale sardo. Tante soddisfazioni arrivano dall’estate, con grande partecipazione e qualità delle gare regionali e tante soddisfazioni a livello nazionale e internazionale. Il titolo più altisonante arriva dai campionati del Mondo su strada Master, disputati a St. Johan in Tirol (Austria). Nicolò Mu, infatti, conquista la maglia iridata su strada della Categoria Master 8. Risultato straordinario e grande soddisfazione per il portacolori del Gruppo Sportivo Fancello Cicli Terranova. Nella stessa kermesse argento per Bruno Maccioccu, della Società Ciclistica Logudoro, tra i Master 7. Soddisfazioni anche sulle strade dei campionati italiani. Christophe Nicolas Masserey, della società Oleandro Budoni, è

Alcune fasi della stogione estiva

medaglia d’argento ai campionati italiani della Montagna nei Master 4. Stesso metallo anche per Giovanni Achenza (Sardegna In Super Abile Oschiri), il 3 ottobre scorso, agli italiani su strada Categoria MH3. Dopo l’ultima prova dello scorso 19 settembre a Nuoro, assegnati

anche i titoli regionali di Medio Fondo 2010. Nella categoria Elite Sport successo di Matteo Mascia della Società Ciclistica Monteponi. Tra i Master 1 vittoria di Claudio Fele della Eurospin Serse Coppi. Nella categoria Master 2 titolo a Egidio Podda, della società Trinità. Roberto

Cireddu (Ciclo Team Cireddu) è il campione regionale dei Master 3. L’inossidabile Christophe Nicolas Masserey della Ciclistica L’Oleandro Budoni si impone tra i Master 4. È di Mario Fundoni, Società Ciclistica Logudoro, il titolo regionale Master 5. Francesco

Deiana, del Gruppo Sportivo Fancello Cicli Terranova, è il vincitore nella categoria Master 6. I Master 7 vedono il successo di Sebastiano Oggiano del Gruppo Sportivo Torre Doria. Infine, Nicolò Mu, del Gruppo Sportivo Fancello Cicli Terranova, è il campione sardo nel-

la categoria Master 8. Anche tra i più piccoli assegnati i titoli sardi per società. Per quanto riguarda il torneo Mini MTB 2010 campione regionale per società è la società Taxus Baccata MTB Club di Gonnosfanadiga (2003,90 punti); segue la Piccalina MTB Club Guspini con 1306,27 punti; al terzo posto il Team Spakkaruote West Sardinia di Carbonia con 738, 35 punti. Nel campionato regionale per società 2010, riservato ai Giovanissimi si impone la Giorgione Ozierese Carrera che con 491 punti stacca nettamente le dirette avversarie. Alle spalle la Società Ciclistica Isola La Maddalena, con 273 punti. Il terzo gradino del podio è occupato dalla società Velo Club Sarroch (234 punti). In quarta posizione la Società

Ciclistica Terranova Cicli (232 punti). Manca ancora una gara, invece, per dare l’ufficialità dei campioni regionali MTB. Sarà infatti l’impegno di Osilo a decidere i vincitori del campionato d’Autunno Cross Country. Al momento ecco chi guida le classifiche. Tra gli Esordienti 1° anno in testa Jonatan Mamusi (MTB Sennori); Filippo Coni, dell’Ossidiana Bike, guida tra gli Esordienti 2° anno. Gli Allievi 1° anno vedono al comando Ignazio Concu (Arkitano Mtb), mentre tra quelli del 2° anno guida Marco Serpi della Giorgione Ozierese Carrera. Nella categoria Junior è Alessio Diana (Giorgione Ozierese Carrera) il leader della graduatoria. Tra gli Open Maschili è in testa Pietro Sarai della Mtb Piscina Irgas 3C). Marco Cauli (Ciclo Team Cireddu) comanda nella categoria Elite Master Sport. Tra i Master 1 è avanti Ciro Commesso della S. C. Cagliari. I Master 2, alla vigilia dell’ultima gara, vedono comandare Alessandro Saddi del G.S. Esercito. L’eterno Massimiliano Cadelano (Ciclo Team Cireddu) è in testa tra i Master 3. Giuseppe Urbano, Extreme Bike, guida tra i Master 4. Salvatore D’Urso (S.C. Cagliari) e Francesco Manca (Zema Lapierre Olbia) sono in vetta rispettivamente tra i Master 5 e i Master 6+. Nelle categorie femminili, tra le Donne Giovani dominio di Sofia Nuscis dell’Ossidiana Bike, mentre nella categoria Sport Woman è in atto un testa a testa: guida Silvia Caria (S.C. Arcidano) con pochi punti di vantaggio su Valerie Dochy (Arkitano Mtb). Sarà, dunque, decisiva l’ultima gara in programma.

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Ssport / Volley

SERIE C regionale

Cagliari applaude l’Italia La nazionale di Bardolini protagonista alla Final Six di Giacomo Pala

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agliari ha risposto presente, e non c’era motivo di dubitarne, per l’arrivo del grande volley internazionale femminile. Il PalaRockefeller ha ospitato tre partite al giorno per sfide tra sei nazionali che sono scese in campo con il coltello tra i denti. In palio, oltre ai due posti per le “Final Six” del prossimo anno, anche preziosi e pesanti punti per la qualificazione olimpica in vista di Londra 2012. In soldoni, il girone di qualificazione al World Grand Prix femminile che si è disputato nel Capoluogo Cagliari dal 17 al 22 settembre è stato caratterizzato da sei giorni di pallavolo stellare. Le azzurre hanno giocato come sanno, anche se alle volte con alti e bassi, ed alla fine hanno portato a casa la qualificazione. In ItaliaBulgaria, prima partita del World Grand Prix, le ragazze del coach Barbolini si sono imposte per 3-1 (26-24, 25-22, 21-25, 25-23), guadagnando la testa della classifica con due punti, gli stessi di

Germania e Russia vincitrici, rispettivamente, su Turchia e Olanda. L’Italia ha giocato una gara difficile, contro una bulgaria preparata e combattiva, riuscendo comunque ad evitare il tie-break con la vittoria di misura nel quarto set. Miglior realizzatrice del match Serena Ortolani con 20 punti, 24

seguita da Gioli con 16 e Del Core con 14 punti. Dopo la buona prova, arriva il secondo successo consecutivo. Questa volta a farne le spese è la Turchia, per 3-0 (parziali 25-15 25-18 25-17). L’Italia parte con il sestetto base formato dalla diagonale Eleonora Lo Bianco in palleggio, Serena Or-

tolani opposto. Al centro Jenny Barazza e Simona Gioli, le bande Francesca Piccinini e Antonella Del Core con Enrica Merlo come libero. Alle azzurre basta poco più di un’ora per piegare la Turchia, giocando un’ottima pallavolo. L’Italia parte forte nel primo set, mettendo in crisi le avversarie con

un gioco veloce, conquistando il primo parziale con il risultato di 25 a 15. Il secondo set vede le turche creare qualche problema in difesa all’Italia attraverso il servizio, ma la squadra di Barbolini reagisce e vince il parziale per 25 a 18. Nel terzo set è l’Italia ha imporre il suo gioco, chiudendo

di fatto la partita sul 25 a 17 con l’ottimo servizio di Antonella Del Core. Dopo la seconda giornata le azzurre sono in testa a pari punti nel girone insieme alla Germania e all’Olanda, con le ‘orange’ avversarie dell’Italia in una partita decisiva ai fini della classifica. Nel match-verità vincono

3-0 proprio le olandesi (19-25 20-25 20-25), davanti ad una brutta Italia che non vince nemmeno un set contro le vice campionesse d’Europa davanti a 4000 spettatori. Si parte con il sestetto titolare, unica eccezione Arrighetti su Barazza che ha riscontrato il giorno prima un proble-


Volley

la condizione di Francesca Piccinini e Antonella Del Core sia in fase offensiva sia in fase di ricezione, il fondamentale che più ha creato problemi in questo scorcio di stagione. La scelta, forse tardiva, di lavorare con Carolina Costagrande, con il gruppo in queste ultime settimane, potrebbe essere una risposta anche se, nel caso arrivasse la convocazione mondiale, sarebbe un test senza rete, senza vie d’uscita. La strada verso il Giappone è lunga anche se il tempo scorre implacabile.

ma addominale, dando poi spazio nel corso del match anche per Bosetti e Garzaro. Nel primo set la ricezione non perfetta mette in difficoltà le ragazze di Barbolini sin da inizio partita e sarà il leit-motiv di tutto il set (45% di ricezione positiva). Nel primo set l’Italia parte male subendo un break di 5 punti consecutivi (dal 2-2 al 2-7) e immediatamente dopo un altro di 3 punti (dal 3-8 al 3-10). Le azzurre sembrano recuperare in alcuni momenti del set senza però mai riuscire a concretizzare una rimonta sulle Orange. Barbolini tenta di mischiare le carte in tavola inserendo Bosetti su Piccinini sul risultato di 7-12 e alzando il muro con Garzaro su Lo Bianco. Il set si chiude 19-25. Nel secondo parziale si va avanti più o meno punto su

punto fino al 1° time out tecnico che vede avanti le azzurre (8-6). Si prosegue allo stesso modo sino al secondo che vede invece in vantaggio le olandesi (15-16); al rientro in campo le azzurre subiscono un break di 3 punti (due a muro e un nostro errore in attacco di Ortolani). Il finale di set si giocherà punto a punto fino alla fine con le Olandesi capaci di incrementare il vantaggio sul 17-22 per poi chiudere 20-25. Ricezione positiva in netto miglioramento rispetto al set precedente (71%). Da segnalare la permanenza in campo di Bosetti su Piccinini e il solito cambio per alzare il muro di Garzaro su Lo BIanco. Al terzo set Bosetti ancora in campo, con le olandesi che tentano subito di scappare con un break di 4 punti, ma la risposta delle azzurre, che riescono a pareggiare i conti, è im-

mediata. Si arriva al primo time out tecnico con le Orange in vantaggio di un punto (7-8) e anche in questo caso riescono poi ad inanellare altri 3 punti (7-11) consecutivi (due errori nostri – Gioli, Del Core – e un muro su Piccinini entrata su Del Core). Le azzurre sembrano rispondere con un break di 2 punti (attacco Piccinini e ennesimo muro di Leo Lo Bianco), ma le olandesi non ci stanno e riprendono il largo con altri 4 punti a fila. Secondo time out tecnico con l’Italia in svantaggio di 6 punti (1016). Arrighetti e Bosetti provano a suonare la carica facendo 3 punti consecutivi. Ma sarà l’Olanda a riuscire a chiudere il set con il risultato di 20-25. Analoga debacle per le azzurre sconfitte anche dalla Germania per 3-1 (25-22, 16-25, 2520, 25-22). Nonostante la battuta d’arresto le ragaz-

ze di Massimo Barbolini, al loro secondo k.o. nel torneo, per la qualificazione è ancora tutto da decidere. La Federazione Internazionale di Pallavolo, durante la settimana cagliaritana, ha infatti reso noto l’allargamento a tre (e non più due) delle squadre qualificate al World Grand Prix 2011. Cambia dunque il regolamento in corso di manifestazione, e ad essere sicure del visto, a questo punto, la Russia e la Germania con l’Italia pronta a spiccare il volo. Puntualmente, e come da previsioni tra l’altro, avviene il miracolo sportivo salutato da 4000 festosi ed appassionati tifosi. Qualificazione doveva essere e qualificazione è stata: la vittoria della Turchia per 3-0 sull’Olanda aveva posto l’asticella per la terza posizione nel gruppo. All’Italia sarebbe bastato conquistare

almeno due set nella partita finale contro la Russia, ma le ragazze di Barbolini hanno superato l’ostacolo facendo di meglio e vincendo per 3-1, guadagnandosi la partecipazione al World Grand Prix del prossimo anno. Le ragazze di Barbolini sono entrate in campo molto cariche e hanno conquistato il primo set (25-22) per poi consentire alle russe di pareggiare la situazione (17-25). Ma le azzurre hanno ancora le risorse fisiche e psicologiche per raggiungere l’obiettivo vincendo il terzo set (2521) e far loro la partita (25-20). Sono Germania, Russia e Italia ad unirsi a Serbia e Polonia nel pacchetto delle squadre europee per il Grand Prix del prossimo anno. Si è chiuso dunque il girone di Cagliari che a poco più di un mese dall’inizio dei Campionati Mondiali non è riuscito a sciogliere tutti i dubbi sulla squadra azzurra apparsa ancora una volta discontinua e poco solida così come già avvenuto nell’intero Grand Prix: non è ancora Italia da Mondiali e sconfitte inopinate come quella contro l’Olanda (che in questi giorni ha portato a casa due secchi 0-3 da Germania e Turchia) e, in misura minore alla luce della crescita delle avversarie, quella contro la Germania devono fare riflettere. Mentre Serena Ortolani appare in grado di rimpazzare la Aguero le perplessità riguardano

17 settembre Olanda-Russia 2-3 (2830, 25-22, 25-22, 22-25, 13-15) Germania-Turchia 3-1 (21-25, 25-23, 25-19, 2522) Italia-Bulgaria 3-1 (2624, 25-22, 21-25, 25-23) 18 settembre Olanda-Germania 1-3 (22-25, 26-24, 18-25, 1225) Russia-Bulgaria 3-1 (2515, 25-18, 18-25, 25-13) Italia-Turchia3-0 (25-15, 25-18, 25-17) 19 settembre Germania-Russia 1-3 (19-25, 26-24, 10-25, 1925) Bulgaria-Turchia 0-3 (19-25, 20-25, 20-25) Italia-Olanda 0-3 (19-25, 20-25, 20-25) 21 settembre Russia-Turchia 3-1 (2426, 25-22, 25-23, 28-26) Olanda-Bulgaria 0-3 (2125, 17-25, 22-25) Germania-Italia 3-1 (2522, 16-25, 25-20, 25-22) 22 settembre Turchia-Olanda 3-0 (2517, 25-19, 25-20) Bulgaria-Germania 0-3 (24-26, 26-28, 22-25) Italia-Russia 3-1 (25-22, 17-25, 25-21, 25-20) ---------------------------------------------------------------------------------Torneo di Qualificazione World Grand Prix 2011 Germania 9 (qualificata) Russia 9 (qualificata) Italia 8 (qualificata) Turchia 7 Olanda 6 Bulgaria 6

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Ssport /Rugby

SERIE C regionale

Novaco Alghero e Amatori Capoterra buona la prima Catalani ripescati in A con la voglia di stupire

di Fabrizio Serra

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’estate alla fine ha portato novità nel rugby isolano: dalle parole del Presidente Franco Badessi si è saputo che la Novaco Alghero, retrocessa l’anno appena trascorso al termine di una stagione segnata da errori e sfor-

tuna, è stata ripescata in serie A. Dunque la Sardegna sarà rappresentata anche in questa stagione, in un campionato prestigioso come la serie A. Massima serie iniziata al meglio per i gialloneri catalani. Esordio con vittoria nella serie A di rugby per l’Amatori Alghero, impegnata a Milano sul difficile campo della “Grande Milano”. 18 a 24 il finale al termine di un incontro ad alto

Novaco Alghero

tasso emozionale. Per gli algheresi primi quattro punti in classifica. Prossimo turno esordio interno tra le mura amiche di Maria Pia contro il Valpolicella, vittorioso di misura sul Modena. In tutto sono 24 le squadre impegnata dal 3 ottobre all’8 maggio nel campionato di serie A maschile di Rugby. Due i gironi da

12 squadre. Al termine della regular season accederanno alla fase successiva quattro squadre: la 1°, 2° e 3° classificata del Girone 1 e la 1° classificata del Girone 2. Il 15 e 22 maggio sono in programma le semifinali per determinare le squadre che la settimana successiva (29 maggio) disputeranno la finale per il

Titolo. Risultati prima giornata Piacenza Rugby - Asti Rugby 13 – 19 Rugby Reggio - Rugby Riviera 17 – 11 Amatori sport Catania Gladiatori Sanniti 24 – 11 Rugby Club Valpolicella - Modena Rugby Club 17 – 16 Rubano Rugby - ASsd

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Classifica: Amatori Catania 5; Asti, Reggio Emilia, Valpolicella, Lyons Piacenza e Alghero 4; Piacenza Rugby, Riviera, Modena, Grande Milano e Rubano 1; Gladiatori Sanniti 0.

del girone 1 del campionati di serie B maschile. Ventidue le giornate di gare per ciascuno dei quattro gironi per arrivare l’8 maggio alla definizione della griglia play off cui accedono le prime due classificate di ciascuna poule (semifinali andata e ritorno con formula ad eliminazione diretta il 22 e 29 maggio). Quattro le promozione in palio al Girone 2 della Serie A. In tutto otto le retrocessioni.

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opo l’ufficializzaE’ iniziato col botto anche l’esordio per l’Amatori Capoterra nel campionato di serie B. Come annunciato dalla società giallorossa, la squadra sarà guidata da Juan Manuel Queirolo, alla sua prima avventura da allenatore-giocatore. La società capoterrese ha cercato di costruire una squadra competitiva, chiamando alcuni giocatori non sardi, e mantenendo, come da tradizione, una ossatura formata da giocatori locali e del sud Sardegna. Come detto, miglior viatico non ci poteva essere pe il XV campidanese, che punta decisamente al salto di categoria: vittoria in trasferta, e sconfitta per l’Alessandria tra le proprie mura con il punteggio di 24-12 conquistando anche il punto bonus. Un tempo a testa. Così si può definire la gara giocata in Piemonte. Nel primo periodo il domi-

Rugby Piacenza 15 – 18 Rugby Grande Milano Amatori Rugby Alghero 18 – 24

Amatori Capoterra

nio è tutto per la formazione allenata da Manuel Queirolo. E’ il Capoterra che imposta il gioco, ma soprattutto riesce ad andare con facilità alla linea di meta, chiuden-

do la prima frazione sul 24-0. Al rientro in campo l’Amatori si rilassa e viene fuori l’Alessandria, nel tentativo di recuperare lo svantaggio. Pur giocando bene in mischia, però al

XV di casa non riesce il miracolo. Buona comunque l’impressione data dal Capoterra in questa prima gara di campionato. Domenica sul comunale di via Trento

l’esordio in casa contro il Varese. che assieme all’Amatori e a Sondrio comanda la classifica. Una situazione diversa, comunque rispetto alla serie A, la composizione

Risultati Prima Giornata Lumezzane-Milano 2225 Cus Genova-Biella 29-15 Cesin Cus Torino-Sondrio 6-27 Alessandria-Amatori Capoterra 12-24 Varese-Ospitaletto 25-12 Rovato-Lecco 13-17. Classifica: Sondrio, Capoterra e Varese punti 5; Milano, Cus Genova, Lecco 4; Lumezzane, Rovato 1; Cus Torino, Alessandria e Ospitaletto punti 0; Biella -4.


rugby

Union Cagliari in Argentina

Per la prima volta contro la squadra dei detenuti di Fabrizio Serra

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n evento nazionale. In Argentina è stato già ribattezzato così l’appuntamento che unisce sport e sociale: una partita di rugby tra la Union Rugby Cagliari, squadra che milita nel campionato regionale di serie C, e la squadra dei detenuti del carcere di Mar del Plata, nel Sudamerica. Il tour nasce da un’idea di Juan Aiello, giocatore-allenatore argentino dei rossoblù. Aiello, che ha militato nelle migliori squadre di serie A argentine, spagnole e italiane (in Sardegna nell’Alghero e nel Capoterra) è originario della città di Mar del Plata in Argentina. Grazie alle sue conoscenze, è riuscito a mettersi in contatto con il direttore del carcere di Mar del Plata per una iniziativa dal carattere sociale e dal forte impatto mediatico, come quella di una partita di rugby nella Unidad Penitenciaria n°15 di Batan a 12 chilometri da Mar del Plata. La Unidad 15, che ospita al suo interno detenuti sottoposti ad un regime di massima, media e minima sicurezza, non è nuova ad iniziative di questo genere. Tenendo come punto di riferimento le esperienze nella carceri del Sudafrica, della Francia e dell’Australia, dove già da vari anni il rugby viene praticato come sport e come strumento per correggere le condotte violente, il programma denominato “Rugby en las cárceles” ha ottenuto un grandissimo successo. La partita tra la Unione Rugby Cagliari e la Oktubre si disputerà il 30 ottobre all’interno della Unidad n°15: per la sua unicità (è la prima volta che una squadra italiana di rugby professionista disputa una partita all’interno di un carcere argentino) è stata dichiarata evento di interesse nazionale dal Ministero della Giustizia

Nazionale Argentino. Le altre due partite vedranno la Union Rugby Cagliari “scontrarsi” con l’ Atletico de Rosario Plaza Jewell 1867 a Rosario (23 ottobre 2010) e con il Belgrano Athletic 1896 a Buenos Aires (26 ottobre 2010). La squadra di rugby della Unidad Penitenciaria 15 (Mar del Plata)è stata creata nel mese di ottobre del 2008: per questo motivo porta il nome di Oktubre (ottobre) che richiama anche il titolo di un disco del gruppo argentino "Los Redonditos de Ricota". Solo due dei suoi giocatori hanno avuto una precedente esperienza in questo sport; la maggior parte dei giocatori si è formata all’interno dell’Unità. Oltre alla creazione della squadra, il progetto ha subito un ulteriore ampliamento, e cioè la creazione di un campo di rugby, dove già si sono disputati diversi

incontri e si è sviluppato, nel mese di gennaio, il 1º Seven tra detenuti al quale hanno partecipato i detenuti delle differenti Unità penali della provincia e che ha visto la vittoria della squadra locale. Gli allenatori della squadra Oktubre della UP 15 sono Esteban Pierangelli de la Unión de Rugby de Mar del Plata, Carlos López Silva, ex allenatore del “Sporting Club” y della selezione de Mar del Plata, e tuttora Oficial de Desarrollo de la Unión Argentina de Rugby, (U.A.R.) e il collaboratore Norman Espino allenatorede la División Juveniles del “Bigua Rugby Club” de Mar del Plata. In questo evento grande protagonista sarà, ovviamente, anche la Union Rugby Cagliari, che viene fondata nel 1980 da un gruppo di amici appassionati a questo sport. Dopo due anni, nel 1982,

la neonata società si affilia alla FIR e partecipa al campionato Regionale di serie C. L’impegno non è limitato solo alla prima squadra ma è rivolto , così come pretende la tradizione ed il carattere della Union, alla cura ed al miglioramento dell’attività giovanile, dai bambini di 7 fino ai ragazzi di 17 anni, all’introduzione del rugby nelle scuol eed alla cura dei rapporti con Francia, Inghilterra e Spagna. Accanto all’attività della prima squadra è prevista l’attività delle giovanili da svolgersi in coordinamento con il Comitato regionale della FIR attraverso tornei a carattere prevalentemente regionale. Per disputare le partite la Union dispone di un campo in erba che, oltre alle attività societarie, ospita l’unica squadra sarda di rugby femminile militante nel campionato nazionale di serie A. La struttura di-

spone (oltre ai necessari servizi quali spogliatoi, palestra, magazzini, etc.) di una Club House per il ritrovo di amici, atleti, tifosi, dove, nell’arco dell’anno, vengono svolte diverse attività sia ricreative sia didattiche.

L’attività sportiva continua anche durante i mesi estivi: la Union organizza a Cagliari un torneo di Beach Rugby (rugby in spiaggia).

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KITE SURF

Kitesurf e Sup protagonisti a Chia In programma a Su Giudeu i campionati Italiani

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itesurf e Sup di scena a Chia. Nei prossimi giorni è in programma nelle acque della spiaggia di Su Giudeu una manifestazione di carattere nazionale, che vedrà protagonisti kitesurfisti e specialisti del sup la nuova disciplina che si pratica sopra una tavola, un surf da onda con una pagaia, con cui si possono prendere le onde o solo navigare. Il programma prevede per il kite sia la disciplina race (un percorso tra le boe), che la disciplina wave (surf tra le onde con vela). La regata race sarà valida come ultima prova del campionato Italiano, a cui parteciperanno circa 25 atleti che arrivano da tutta Italia. Prima ci saranno invece le eliminatorie per la gara wave, viste le favorevoli condizioni meteo. Gli iscritti sono circa 60 ma alla finale accederanno solo i migliori 32. La regata di sup si terrà il giorno dopo e dipen28

Foto Alfredo, Lai&Klein

derà dalle condizioni meteo marine: in programma un down wind (si navigherà con vento e onde alle spalle) verso la spiaggia, e anche questa sarà valida come ultima prova del campionato Italiano di sup. La manifestazione è organizzata dal Chia Wind Club", un'associazione sportiva guidata da Mirco Babini e Antonio Concu, che per l’occasione sarà supportata da dalla Federazione Nazionale Sci Nautico, sezione Kitesurf, e da Surfing Italia.


WAKEBOARD

Successo sardo nella finale Wakezone Cup A Siliqua Dubois sul podio per la prima volta di Fabrizio Serra

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i sono tenute nel lago di Medau Zirimilis le finali del campionato a squadre di wakeboard che ha visto confrontarsi 60 atleti da tutta Italia. Storico risultato per la società sarda “Wakeboard Sardinia association” del cagliaritano Fabrizio Dubois: per la prima volta dal 1999 sale sul podio, conquistando il terzo posto. Seconda piazza per il “Centro nautico Varco Sabino” di Rieti. Si conferma campione il Jolly racing club di Como. Il successo di tappa e il terzo posto nel campionato italiano sono un giusto premio. La Wakeboarding Sardinia Association ha raccolto a Siliqua i frutti non soltanto di anni di allenamenti, ma anche di un notevole sforzo organizzativo. Domenica scorsa, al lago “de su Casteddu”, invaso della diga Medau Zirimilis, anche un buon pubblico ha reso omaggio alla finale della Wakezone Cup 2010, il campionato italiano a squadre di sci nautico specialità Wakeboard, allestito dall’associazione cagliaritana presieduta da Fabrizio Dubois. Diciannove club in acqua nei tre giorni di gara e ottime performance per gli atleti di casa. Lo stesso Dubois si è imposto nella categoria Master Pro. Successo anche per la cagliaritana Eleonora Ravot, 27 anni, che dopo un secondo posto ai campionati italiani del 2007 e un terzo posto nel 2008, si è piazzata prima nella categoria Ladies Open. La rassegna ha previsto, inoltre, le esibizioni acrobatiche degli aerei ultraleggeri dell’Asd “Tana del volo” e quelle dei modellini nautici radiocomandati della “Barracuda da corsa”. A seguire festa a bordo lago, con canti e balli sardi. «Ringraziamo l’Enas, l’ente che gestisce la diga, per la collaborazione», ha detto il sindaco Piergiorgio Lixia. La Sardegna dunque al centro del wakeboard nazionale: dopo Montecosaro, Castelvolturno, Fosso Ghiaia e Roma, Siliqua è stata così l’ultima tappa del circuito, che ha riscosso grande successo di pubblico e atleti arrivati nel centro Sulcitano. Dopo la giornata dedicata alle prove libere, il sabato mattina si sono svolte le qualifiche, nel pomeriggio le semifinali. Sono sempre di più gli appassionati di wakeboard, una disciplina

Sulcis, la diga potrebbe diventare un punto di riferimento per gli appassionati di questo sport», dice l’assessore allo Sport Stefano Frongia. Per il sindaco Piergiorgio Lixia «le ricadute economiche sul nostro territorio sono molto interessanti. Si tratta di un progetto che intendiamo sviluppare».

VINCITORI DI CATEGORIA Trolls:

importata dagli Stati Uniti, parente stretta dello sci nautico, ma che si pratica con ai piedi una sorta di tavola da snowboard. Si sfruttano le onde create dalla barca per compiere salti mortali, rotazioni e acrobazie. Nato in Florida dalla fusione tra sci nautico, snowboard e surf, il wakeboarding conta sempre più appassionati in

Italia e nell’Isola. Trainati da una speciale barca, agganciati a un bilancino e con una piccola tavola sotto i piedi, gli atleti sfruttano le onde create dall’imbarcazione per compiere evoluzioni, salti mortali alti tre metri e acrobazie. È un vero spettacolo, che una giuria è chiamata a valutare in base a parametri tecnici come l’altez-

za o l’esecuzione del salto. Lo spettacolo è stato, ed è garantito. Mai prima d’ora il lago Medau Zirimilis si era cimentato negli sport acquatici. Per gli organizzatori si tratta di un zona perfetta. «L’invaso è alimentato da alcuni torrenti di montagna, ciò significa che l’acqua è potabile», spiega Fabrizio Dubois, presidente della Wakeboarding Sardinia. «La diga è riparata dai venti e così il piano d’acqua è quasi sempre piatto. Le sponde, inoltre, assorbono molto bene le onde di ritorno create dell’imbarcazione. Sono condizioni molto apprezzate da un atleta». Che sia la svolta verso un futuro di turismo sportivo per il lago di Medau Zirimilis? Gli amministratori comunali ci credono. «Data anche la favorevole posizione geografica, vicina a Cagliari e alle porte del

1) Alessandro Bova (Varco Sabino). Girls: 1) Gregorio Giorgia (Jolly). Boys: 1) Caimi Nicolò (Morgan). Juniors: 1) Luca Soldi (Jolly). Open Men: 1) Claudio Dal Lago (Jolly). Ladies Open: 1) Eleonora Ravot (W. Sardinia). Master Men : 1) Luca Savina(Tevere). Ladies Master: 1) Carla Sionis (W. Sardinia). Master Pro: 1) Fabrizio Dubois (W. Sardinia). CLASSIFICHE Di tappa: 1) Wakeboarding Sardinia Cagliari 2) CN Varco Sabino 3) Jolly RC Lezzeno. A squadre Wakezone Cup 2010: 1) Jolly RC Lezzeno, 2) CN Varco Sabino, 3) Wakeboarding Sardinia Cagliari.

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Ssport / vela

New Zealand padroni del trofeo nei TP52, Madrid nei GP42

Audi Med Cup per la terza volta in Sardegna

di Fabrizio Serra

opo una splendida settimana di regate nelle acque del capoluogo sardo, Emirates Team New Zealand conquista il Circuito Audi Med 2010, davanti a Quantum Racing e Matador, vincitore del Trofeo Regione Autonoma della Sardegna. Nella 42 Series, Trofeo e Circuito per Paolo Cian. Si è chiuso con la regata più bella dell’anno il Circuito Audi MedCup 2010, grazie a una giornata caratterizzata da oltre 25 nodi di maestrale e mare poco mosso. Il comitato di regata è riuscito a dare il via a una prova soltanto, che ha però regalato emozioni e spettacolo allo stato puro. Protagonisti indiscussi a Cagliari, sono stati i neozelandesi di Emirates Team New Zealand, vincitori del Circuito, e gli argentini di Matador, a cui è andato il Trofeo Regione Autonoma della Sardegna. Assolo argentino a Cagliari. Per il team di Francesco Bruni e Vasco Vascotto, quello di Cagliari è stato un vero e proprio dominio, arricchito dalla vittoria di tre prove (costiera compresa) e da 12.5 punti di vantaggio sui franco-tedeschi di Audi A1 powered by ALL4ONE e i kiwi di Emirates Team New Zealand, rispettivamente secondi e terzi nel Trofeo Regione Autonoma della Sardegna. Quarta posizione per un sorprendente Synergy, lontano solo mezzo punto dal podio, con Quantum Racing quinto, davanti a TeamOrigin e Bribon. Lo scafo spagnolo è stato costretto al ritiro nel secondo giorno di regate, a causa della collisione con Audi A1 powered by ALL4ONE. Ultima Luna Rossa, dietro ad Artemis, ottavo, e Cristabella, nona. Nel Circuito, due su due per i kiwi che hanno rispettato i pronostici: dopo la vittoria del 2009, Emirates Team New Zealand conquista anche il Circuito 2010. Dominio assoluto per i kiwi, in testa alla classifica overall fin dal primo evento di Cascais. Secondo posto per Quantum Racing, distante ben 48.5 punti dai neozelandesi, e gradino più basso del podio per Matador, staccato di sole 5 lunghezze dagli americani. Quarto posto overall per TeamOrigin 1851, unico team con barca nuova del Circuito, davanti ad Artemis e a un’ot30

erminato il Circuito Audi MedCup, i team della 52 Series si danno ora appuntamento per il World Championship 2010, in programma a Valencia dal 5 al 9 ottobre. Il Circuito Audi

MedCup tornerà invece nel 2011, e con tutta probabilità anche in Sardegna per la quarta volta consecutiva, con la 52 Series e i Soto 40 pronti a dar vita a una nuova emozionante stagione di vela.

Risultati Trofeo Regione Autonoma della Sardegna 52 Series 1. Matador (ARG), 2+8+2+1+5+1+1,5+5= 25,5 punti 2. Audi A1 powered by ALL4ONE (FRA/GER), 5+1+5+6+3+11(DNF)+6+1= 38 3. Emirates Team New Zealand (NZL), 8+2+1+10+2+3+9+3= 38 4. Synergy (RUS), 6+5+3+4+1+5+7,5+7= 38,5 5. Quantum Racing (USA), 9+3+7+2+6+4+3+6= 40 6. TeamOrigin (GBR), 7+4+4+8+4+2+10,5+2= 41,5 7. Bribón (ESP), 1+9+8+3+8+3(RDG)+8(RDG)+5,3(RDG)= 45,3 8. Artemis (SWE), 3+6+10+5+9+8+4,5+4= 49,5 9. Cristabella (GBR), 4+10+6+9+7+6+12+8= 62 10. Luna Rossa (ITA), 10+7+9+7+10+7+13,5+9= 74,5 11. Bigamist (POR), 12+12+12+12+12+12+18+12= 102 (DNC) 42 Series 1. Madrid – Caser Seguros (ESP), 1+2+1+1+1+1+1= 8 punti 2. Islas Canarias Puerto Calero (ESP), 4+1+3+2+2+3+2= 17 3. Península Petroleum (GBR), 3+3+4+4+3+2+3= 22 4. AIRISESSENTIAL (ITA), 2+4+2+3+4+4+4= 23 5. Iberdrola (ESP), 6+6+6+6+6+6+6= 42 (DNC) ——————————————— Risultati Circuito Audi MedCup 2010 Classifica finale

timo Synergy. Settima piazza invece per Audi A1 powered by ALL4ONE, seguito da Bribon e Cristabella. Chiudono la classifica Luna Rossa, decima, e Bigamist 7, ultimo. Splendida stagione anche per lo skipper italiano Paolo Cian, che conquista con Madrid-Caser Seguros sia il Trofeo Regione Autonoma della Sardegna, sia il Circuito Audi MedCup 2010. Strabiliante la dimostrazione di forza del team spagnolo nelle acque di Cagliari, con ben 6 vittorie su 7 regate

disputate. Con 8 punti di score, Madrid-Caser Seguros ha dunque chiuso in prima posizione, staccando di 9 lunghezze Islas Canarias Puerto Calero. Terzo e quarto posto, invece, per Peninsula Petroleum e AIRISESSENTIAL. Nel Circuito Audi MedCup 2010, sono ben 16, invece, i punti di vantaggio di MadridCaser Seguros sui connazionali di Islas Canarias Puerto Calero, seconda davanti ad Iberdrola, AIRISESSENTIAL e Peninsula Petroleum. T

52 Series 1. Emirates Team New Zealand (NZL), 31,5+31+35+35,5+38= 171 punti 2. Quantum Racing (USA), 59,5+22,5+44+53,5+40= 219,5 3. Matador (ARG), 60+27+67+45+25,5= 224,5 4. TeamOrigin (GBR), 59,5+31+63+46,5+41,5= 241,5 5. Artemis (SWE), 57+53+33+64+49,5= 256,5 6. Synergy (RUS), 64+35,5+73+68,5+38,5= 279,5 7. Audi A1 powered by ALL4ONE (FRA/GER), 51,5+29,5+84+78+38= 281 8. Bribón (ESP), 88+41+58+70+45,3= 296,5 9. Cristabella (GBR), 65+43,5+62+85,5+62= 318 10. Luna Rossa (ITA), 77,5+44,5+73+69+74,5= 338,5 11. Bigamist 7 (POR), 88+78+70+78,5+102= 416,5 42 Series Classifica finale 1. Madrid – Caser Seguros (ESP), 24+12+14+23+8= 81 punti 2. Islas Canarias Puerto Calero (ESP), 14+17+19+29+17= 97 3. Iberdrola (ESP), 25+10+26+27+42= 130 4. AIRISESSENTIAL (ITA), 37+15+39+29+23=143 5. Península Petroleum (GBR), 40+24+37+27+22= 150


L’ex randista del ‘Moro’ pronto per una nuova sfida

Andrea Mura alla Route Du Rhum con Vento Di Sardegna

vela

di Fabrizio Serra

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lla fine ha deciso di fare il gran balzo, Andrea Mura dopo diverse stagioni brillanti passate a solcare il Mediterraneo nelle maggiori regate d’altura, a bordo dell’imbarcazione “Vento di Sardegna” ha deciso di ributtarsi in oceano. L’occasione ghiotta è naturalmente la Route du Rhum prossima ventura, la più grande regata transoceanica in solitario, che partirà a fine ottobre da Saint Malò per arrivare a Guadalupa dopo 3500 miglia di oceano. La regata vede iscritti anche gli italiani Marco Nannini e Davide Consorte, ma nella divisione dei Class 40, Andrea Mura invece parteciperà nella classe “Rhum” che comprende scafi dai 39 ai 59 piedi, unico italiano in lista. Attualmente Andrea sta navigando in solitario dalle parti di Gibilterra con rotta verso la Bretagna, percorso di circa 2000 miglia che sarà valido anche come qualifica per la regata stessa. Prima della partenza la presentazione ufficiale al Circolo Ufficiali della Marina Militare dove Andrea ha spiegato: “Il progetto Vento di Sardegna, vuole portare l’Italia e la Sardegna, oltre i confini nazionali, in oceano appunto. Speriamo che questo progetto, nato nel 2006 con obiettivo la Route du Rhum del 2010, possa aprire una nuova finestra sulla vela oceanica italiana e fare strada ad una disciplina che, nel nostro paese, ha un fascino per molti ancora sconosciuto. Questa sfida è particolarmente importante per il team Vento di Sardegna. Abbiamo lavorato a lungo per essere pronti ad affrontare l’oceano, in navigazione sarò solo ma al raggiungimento del risultato finale avrà contribuito tutta la squadra”. Da qualche giorno dunque Andrea Mura è tornato in mare per quella che è probabilmente la più grande avventura della sua via. Ha lasciato la sua Cagliari per compiere il primo passo di un progetto che cova nella sua mente di marinaio da tanti anni: partecipare alla Route du Rhum “È inutile che cerchi di nasconderlo. So che in situazioni come queste il rischio è la vita. Certo, non puoi permetterti di cadere in mare”. Solo con la sua barca e con i suoi sogni. Solo con le sue paure e la sua consapevolezza di piccolo grande uomo. Partecipare alla Route

du Rhum significa prendere il mare di petto: il progetto di “Vento di Sardegna” navigherà per duemila miglia, prima verso Gibilterra, poi su risalendo la penisola iberica e attraverso il Golfo di Biscaglia, sino alla Bretagna. Ma quella sino a Saint Malò sarà una sorta di regata-test. Una prova generale che Mura giustifica con più di una motivazione. “Intanto devo ancora ottenere la qualificazione per la Route, una certificazione obbligatoria da mille miglia. Sarò monitorato da una giuria e poi tirerò dritto sino a Saint Malò. Così potrò allenarmi e perfezionare la conoscenza della barca e delle nuove strumentazioni”. Non solo l’esigenza di portare la barca sino alla linea di partenza, insomma: “Ho bisogno di verificare tutte le situazioni. I venti sembrano buoni, perciò

dovrei farcela in dieci-quindici giorni”. In Francia, poi, Mura abbraccerà il team di Vento di Sardegna, che lo raggiungerà nel porto bretone: “Abbiamo preso una casa, staremo là per tutto ottobre e potremo allenarci per bene”. Nessuna incoerenza, in questo. Mura è stato esplicito: “In barca sarò solo, ma se sarà un successo sarà una vittoria di squadra. Sono comunque emozioni intensissime”, ha proseguito Mura, che in questa operazione può contare su un budget di oltre duecentomila euro, non tutti coperti dalle istituzioni e dagli sponsor, “e c’è un po’ di paura. Non soltanto dei rischi, ma anche della noia, perché io non sono un navigatore solitario, non lo sono mai stato. Eppure c’è il richiamo della sfida, dell’avventura, dell’agonismo”. Da Saint Malò, in Francia, a

Pointe-a-Pitre, isola di Guadalupa: 3.543 miglia da coprire in circa due settimane di navigazione estenuante, senza soste e senza riposo. Si dorme quando si può, quasi a sottolineare il legame con la natura che l’essere soli in mezzo all’enormità dell’oceano costringe a tirare fuori dal nostro bagaglio ancestrale. Come un animale, un animale da competizione. Una situazione estrema, diversa. Nella cambusa Mura ha stivato due chili di polpette fatte con carne di cavallo, le sue preferite, fatte dalla mamma. Salumi e formaggi sottovuoto glieli ha forniti Argiolas, uno dei suoi sponsor, non manca un bel po’ di frutta. Per bere, una borsa frigo con un blocco di ghiaccio che utilizzerà a mano a mano che si scioglierà. Nella seconda settimana, quando i cibi freschi finiranno, comincerà a utilizzare quelli liofilizzati. Durante una regata così, le necessità dell’organismo devono lottare per trovare spazio nella dedizione assoluta alla guida della barca. Dormire, mangiare, sostenere con un corpo ancora efficiente il cervello che pilota. Difficile ipotizzare a priori la quantità e la collocazione del sonno: “In realtà in barca c’è sempre da fare, ce n’è così tanto che le 24 ore non bastano. Correzioni continue, accorgimenti per andare più veloce. Quando è possibile cerchi di riposare un po’,

affidando il controllo agli strumenti, al radar che ti avverte se incontri un’altra imbarcazione, per esempio, ma che non ti segnala un gommone, una balena o un container semisommerso”. Per fortuna ci sono anche strumenti più sofisticati, e Vento di Sardegna è una sorta di astronave: a bordo c’è il meglio che la tecnologia possa offrire e Mura sarà seguito in diretta lungo tutta la navigazione. E neppure arrivare alla partenza della Rotta del Rhum è stato facile. È un progetto che nasce da lontano, passato attraverso la partecipazione alle regate del Mediterraneo, ai record come la circumnavigazione della Sardegna, la Ventotene-Cartagine. Ma Mura non è uno che possa accontentarsi di essere lì. “Sono veramente felice di partecipare, sia chiaro. Ma io sono un agonista e l’agonista non si accontenta. Vado lì per fare del mio meglio, per cercare il risultato. E, in questo senso, mi aspetto molto da ciò che potrà darmi questo trasferimento”. Dal 31 ottobre si inizia a fare sul serio, con i rivali che meritano rispetto. E poi c’è l’Atlantico, il vero rivale per tutti. Le imbarcazioni faranno la rotta polare, all’inizio navigando verso Nord, puntando verso Terranova, in un periodo e una latitudine nei quali il buio è dominante e il freddo terribile. In bocca al lupo, Andrea.

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Ssport / Atletica

Successo per la manifestazione nazionale voluta dalla Fidal Sarda

Al campo Santoru i master dell’altetica

di Fabrizio Serra

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agliari si conferma città dei grandi eventi internazionali, e attenta allo sport. Organizzati dalla società cagliaritana dei GS Runners e dalla Fidal Sardegna si sono svolti nei giorni 2 e 3 Ottobre allo stadio comunale di atletica leggera “Riccardo Santoru” (l’ex campo Coni) le fasi finali dei Campionati di Società Master su Pista. Quasi 600 atleti in rappresentanza di 43 società di atletica (23 società maschili e 20 femminili) provenienti da tutte le parti d’Italia si sono confrontati tra le 15 discipline previste, per ottenere il miglior punteggio su 13 prove e determinare così la società campione d’Italia, sia in campo maschile che femminile. Alla fine dei due giorni la società maschile vincitrice è risultata la Olimpia Amatori Rimini con 1278.5 punti (tabella 11.710 punti) mentre la squadra femminile vincitrice è stata la ASD CUS Romatletica con 1274 punti (tabella 10.874 punti). Da sottolineare che le prestazioni di tutti gli atleti Master, dai 35 anni in su, sono stati riparametrati con le rispettive tabelle di appartenenza. Ciascuna società poteva presentare 2 atleti per ogni disciplina e gli stessi atleti hanno la possibilità di presentarsi in due gare diverse, più eventuale terza gara in staffetta nei casi previsti. Tra le 23 squadre maschili era presente una sola società sarda, l’Atletica Selargius, mentre tra le 20 squadre femminili vi erano presenti ben 5 società isolane: Esperia Cagliari, Atletica San Giovanni Sassari, Atletica Selargius, I Guerrieri del Pavone Sassari e GS Runners Cagliari. Queste le 15 discipline previste: 100 mt.; 200 mt.; 400 mt.; 800 mt.; 1500 mt.; 3000 mt.; Salto in alto; Salto in lungo; Salto triplo; Lancio del peso; Lancio del disco; Lancio del giavellotto; Staffetta 4x100; Staffetta 4x400; 200 mt. ostacoli. Di ciascuna delle discipline sono stati segnalati i primi tre atleti saliti sul podio in base al punteggio maturato, ed in più l’atleta non salito sul podio ma che magari ha vinto la gara (a prescindere dal punteggio raggiunto).

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CLASSIFICA PER SOCIETA’ MASCHILE: 1^ Olimpia Amatori Rimini 2^ ASD CUS Romatletica 3^ Daini Carate Brianza MI 4^ AS Athlon Bastia PG 5^ AS La Fratellanza 1874 MO 6^ Road Runners Club MI 7^ Masteratletica VI 8^ Atl. Virtus Castenedolo BS 9^ Atl. Selargius CA 10^ Atl. Ambrosiana MI 11^ Virtus Este Valbona PD 12^ SS Vittorio Alfieri Asti 13^ Atl. Sandro Calvesi AO 14^ ASD Arca Atl. Aversano CE 15^ Giovanni Scavo 2000 Atl. 16^ AS Dilett. Puntese CT 17^ ASD La Galla Pontedera Atl. PI 18^ Atl. Cento Torri Pavia 19^ Liberatletica Aris Roma 20^ Atl. Pistoia 21^ Nuova Atl. Isernia 22^ Ass. Pol. Capriolese BS 23^ US Quercia Trentingrana TN

punti (tabella) 11.710 11.068 10.534 10.088 9.873 9.858 9.664 9.557 9.550 9.486 9.394 9.351 9.219 9.038 8.917 8.418 8.040 8.011 7.486 7.356 7.017 6.119 3.998

Le ultime due società in classifica si sono presentate in sole 9 e 6 gare. CLASSIFICA PER SOCIETA’ FEMMINILE:

punti (tabella)

1^ ASD CUS Romatletica 2^ Atl. Asi Veneto VE 3^ Assi Giglio Rosso FI 4^ Atl. Ambrosiana MI 5^ Atl. Santamonica Misano RN 6^ Liberatletica Aris Roma 7^ Giovanni Scavo 2000 Atl. RM 8^ Idealdoor Libertas S. Biagio TV 9^ Pentatletica Trieste 10^ Atl. Sandro Calvesi AO 11^ SS Vittorio Alfieri Asti 12^ SS Esperia CA 13^ CSS Leonardo Da Vinci BZ 14^ ASC Atl. San Giovanni SS 15^ Atl. Pistoia 16^ Atl. Selargius CA 17^ Atl. Roma Acquacetosa 18^ I Guerrieri del Pavone SS 19^ Atl. Borgo a Buggiano PT 20^ GS Runners CA

10.874 10.076 9.855 9.667 9.459 9.413 9.119 8.772 8.760 8.404 8.225 7.830 7.325 7.171 7.042 6.908 6.848 6.461 6.108 5.519


100 MT. MASCHILI: 1° Antonio Rossi (1950, M60, Athlon Bastia PG) in 12.70, 923 p.ti, arrivato 18° assoluto; 2° Massimo Clementoni (1959, M50, Olimpia Amatori Rimini) in 12.22, 850 p.ti, 9° ass.to; 3° Giancarlo D’Oro (1962, M45, Atl. Ambrosiana MI) in 12.00, 805 p.ti, 4° ass.to; 11° Roberto Gangini (1970, M40, Pol. Capriolese BS) in 11.86, 738 p.ti, 1° ass.to.

100 MT. FEMMINILI: 1^ Susanna Giannoni (1959, F50, Assi Giglio Rosso FI) in 14.26, 888 p.ti, 6^ assoluta; 2^ Marinella Signori (1963, F45, Atl. Ambrosiana MI) in 13.69, 857 p.ti, 2^ ass.ta; 3^ Anna Micheletti (1952, F55, ASD CUS Romatletica) in 15.40, 823 p.ti, 17^ ass.ta; 10^ Denise Carolina Neumann (1971, F35, Atl. Ambrosiana MI) in 13.14, 703 p.ti, 1^ ass.ta.

200 MT. MASCHILI: 1° Ugo Sansonetti (1919, M90, ASD CUS Romatletica) in 41.37, 1258 p.ti, 37° ass.to; 2° Antonio Rossi (1950, M60, Athlon Bastia PG) in 26.34, 962 p.ti, 19° ass.to; 3° Massimo Clementoni (1959, M50, Olimpia Amatori Rimini) in 25.25, 888 p.ti, 10° ass.to; 17° Daniele Biffi (1972, M35, Pol. Capriolese BS) in 24.09, 706 p.ti, 1° ass.to.

200 MT. FEMMINILI: 1^ Gianna Lanzini (1960, F50, Assi Giglio Rosso FI) in 29.74, 905 p.ti, 4^ ass.ta; 2^ Giuseppina Perlino (1965, F45, Atl. Ambrosiana MI) in 28.25, 890 p.ti, 2^ ass.ta; 3^ Anna Micheletti (1952, f55, ASD CUS Romatletica) in 31.79, 875 p.ti, 15^ ass.ta; 8^ Denise Caroline Neumann (1971, F35, Atl. Ambrosiana MI) in 27.01, 717 p.ti, 1^ ass.ta.

400 MT. MASCHILI: 1° Ugo Sansonetti (1919, M90, ASD CUS Romatletica) in 1:44.45, 1079 p.ti, 36° ass.to; 2° Paolo Bertaccini (1965, M45, Atl. Cento Torri Pavia) in 54.14, 871 p.ti, 7° ass.to; 3° Giovanni Agosta (1962, M45, SG La Punta CT) in 54.67, 844 p.ti, 9° ass.to; 9° Andrea Benatti (1972, M35, Pol. Capriolese BS) in 51.33, 817 p.ti, 1° ass.to.

400 MT. FEMMINILI: 1^ Mirella Giusti (1960, F50, Atl. ASI Veneto VE) in 1:06.91, 963 p.ti., 8^ ass.ta; 2^ Giuseppina Perlino (1965, F45, Atl. Ambrosiana MI) in 1:03.73, 961 p.ti, 3^ ass.ta; 3^ Fioretta Nadali (1960, F50, Atl. ASI Veneto VE) in 1:07.55, 942 p.ti, 9^ ass.ta; 9^ Fabrizia Malatesti (1971, F35, Assi Giglio Rosso FI) in 1:01.95, 786 p.ti, 1^ ass.ta.

800 MT. MASCHILI: 1° Luigi Ferrari (1959, M50, Olimpia Amatori Rimini) in 2:08.91, 872 p.ti, 8° ass.to; 2° Giuseppe Romeo (1963, M45, Daini Carate Brianza MI) in 2:04.18, 854 p.ti, 3° ass.to; 3° Giovanni Agosta (1962, M45, SG La Punta CT) in 2:07.97, 768 p.ti, 6° ass.to; 6° Francesco D’Agostino (1966, M40, Atl. Virtus Castenedono) in 2:03.65, 736 p.ti, 1° ass.to.

800 MT. FEMMINILI: 1^ Jocelyne Farruggia (1962, F45, ASD CUS Romatletica) in 2:26.65, 840 p.ti, 1^ ass.ta; 2^ Lucia Samuelli (1964, F45, Assi Giglio Rosso FI) in 2:30.71, 789 p.ti, 3^ ass.ta; 3^ Germana De Renzi (1971, F40, Giovanni Scavo 2000 At. RM) in 2:27.10, 753 p.ti, 2^ ass.ta; 7^ Elsa Mardegan (1963, F45, Idealdoor Libertas S.Biagio TV) in 2:39.32, 686 p.ti, 4^ ass.ta.

1500 MT. MASCHILI: 1° Dario Rappo (1948, M60, Masteratletica VI) in 4:48.13, 960 p.ti, 16° ass.to; 2° Giancarlo Mereu (1960, M50, Atl. Selargius) in 4:27.69, 927 p.ti, 8° ass.to; 3° Mario Vaiani Lisi (1950, M60, ASD CUS Romatletica) in 4:52.84, 916 p.ti, 21° ass.to; 11° Nourredine Makhloufi (1968, M40, ASD CUS Romatletica) in 4:18.57, 769 p.ti, 1° ass.to.

1500 MT. FEMMINILI: 1^ Fadda Maria Antonietta (1938, F70, SS Esperia CA) in 6:55.13, 989 p.ti, 30^ ass.ta; 2^ Jocelyne Farruggia (1962, F45, ASD CUS Romatletica) in 4:55.27, 962 p.ti, 1^ ass.ta; 3^ Nadia Dandolo (1962, F45, Atl. ASI Veneto VE) in 5:00.84, 926 p.ti, 2^ ass.ta; 15^ Valeria Sailis (1971, F35, GS Runners CA) in 5:11.99, 672 p.ti, 3^ ass.ta.

3000 MT: MASCHILI: 1° Dario Rappo (1948, M60, Masteratletica VI) in 10:21.81, 888 p.ti, 9° ass.to; 2° Luciano Aquarone (1930, M80, Olimpia Amatori Rimini) in 13:35.46, 886 p.ti, 31° ass.to; 3° Silvano Fioravanti (1950, M60, La Galla Pontedera PI) in 10:45.51, 801 p.ti, 15° ass.to; 5° Nourredine Makhloufi (1968, M40, ASD CUS Romatletica) in 9:23.33, 743 p.ti, 1° ass.to.

3000 MT. FEMMINILI: 1^ Fadda Maria Antonietta (1938, F70, SS Esperia CA) in 14:58.91, 960 p.ti, 23^ ass.ta; 2^ Elena Snape Gatti (1943, F65, Giovanni Scavo 2000 RM) in 14:00.43, 935 p.ti, 15^ ass.ta; 3^ Liviana Piccolo (1948, F60, Atl. ASI Veneto VE) in 13:01.24, 930 p.ti, 9^ ass.ta; 4^ Nadia Dandolo (1962, F45, ASI Veneto VE) in 10:45.08, 919 p.ti, 1^ ass.ta.

SALTO IN ALTO MASCHILE: 1° Marco Segatel (1962, M45, Olimpia Amatori Rimini) 1.90, 986 p.ti, 1° ass.to; 2° Emanuel Manfredini (1959, M50, Olimpia Amatori Rimini) 1.78, 972 p.ti, 3° ass.to; 3° Marco Mastrolorenzi (1960, M50, ASD CUS Romatletica) 1.78, 972 p.ti, 4° ass.to; 6° Daniele Pagani (1966, M40, Atl. Virtus Castenedono) 1.90, 916 p.ti, 2° ass.to.

SALTO IN ALTO FEMMINILE: 1^ Giuliana Deromedi (1965, F45, CSS Leonardo Da Vinci BZ) 1.56, 971 p.ti, 1^ ass.ta; 2^ Sandra Dini (1958, F50, Atl. Sandro Calvesi AO) 1.38, 866 p.ti, 5^ ass.ta; 3^ Lucia Nuvoli (1941, F65, SS Esperia CA) 1.08, 828 p.ti, 19^ ass.ta; 4^ Lina Costenaro (1961, F45, Idealdoor Libertas S. Biagio TV) 1.41, 799 p.ti, 2^ ass.ta.

SALTO IN LUNGO MASCHILE: 1° Lamberto Boranga (1942, M65, Olimpia Amatori Rimini) 4.87, (vento +0.6), 974 p.ti, 17° ass.to; 2° Michele Ticò (1966, M40, US Quercia Trentingrana TN) 6.29, (+1.6), 868 p.ti, 1° ass.to; 3° Piercarlo Molinaris (1951, M55, Vittorio Alfieri Asti) 5.17, (+1.8), 858 p.ti, 13° ass.to; 8° Diego Zambelli (1971, M35, Olimpia Amatori Rimini) 6.26, (+1.3), 791 p.ti, 2° ass.to.

SALTO IN LUNGO FEMMINILE: 1^ Susanna Tellini (1966, f40, Atl. Ambrosiana MI) 4.78 (vento +0.4), 733 p.ti, 1^ ass.ta; 2^ Maria Luisa Giudici (1970, F40, Atl. Santamonica Misano RN) 4.66 (+1.7), 698 p.ti, 2^ ass. ta; 3^ Laura Rosati (1960, F50, ASD CUS Romatletica) 3.97 (+0.9), 658 p.ti, 7^ ass.ta; 8^ Maki Fukuoka (1973, F35, Atl. Roma Aquacetosa) 4.51 +0.2, 577 p.ti, 3^ ass.ta.

SALTO TRIPLO MASCHILE: 1° Lamberto Boranga (1942, M65, Olimpia Amatori Rimini) 10.70, (vento +1.0), 1007 p.ti, 11° ass.to; 2° Arrigo Ghi (1945, M65, AS La Fratellanza 1874 MO) 9.85, (+1.1), 875 p.ti, 15° ass.to; 3° Roberto Bortolotti (1939, M70, Virtus Este Valbona PD) 8.86, (-0.1), 845 p.ti, 21° ass.to; 5° Michele Ticò (1966, M40, US Quercia Trentingrana TN) 12.97, (+0.8), 765 p.ti, 1° ass.to.

SALTO TRIPLO FEMMINILE: 1^ Giuliana Deromedi (1965, F45, CSS Leonardo Da Vinci BZ) 10.26 (vento +1.4), 818 p.ti, 1^ ass.ta; 2^ Maria Grazia Rafti (1951, F55, Liberatletica Aris Roma) 8.35 +1.9, 702 p.ti, 9^ ass.ta; 3^ Nely Mery Greceanu (1970, F40, Atl. Ambrosiana MI) 10.20 +1.3, 702 p.ti, 2^ ass.ta; 5^ Francesca Juri (1961, F45, SS Vittorio Alfieri Asti) 9.50 +0.9, 688 p.ti, 3^ ass.ta.

LANCIO DEL PESO MASCHILE: 1° Mario Riboni (1913, M95, Olimpia Amatori Rimini) 5.54, 1054 p.ti, 32° ass.to; 2° Giuseppe Rovelli (1918, M90, Daini Carate Brianza MI) 7.10, 978 p.ti, 29° ass.to; 3° Umberto Benevedia (1940, M70, Atl. Sandro Calvesi) 11.36, 849 p.ti, 2° ass.to; 4° Aldo Bandini (1958, M50, ASD La Galla Pontedera PI) 12.52, 824 p.ti, 1° ass.to.

PESO FEMMINILE: 1^ Gabre Gabric (1914, F95, Atl. Sandro Calvesi AO) 4.72, 1015 p.ti, 28^ ass.ta; 2^ Maria Luisa Finazzi (1944, F65, Atl. Sandro Calvesi AO) 8.40, 990 p.ti, 6^ ass.ta; 3^ Maria Luisa Fancello (1943, F65, Assi Giglio Rosso FI) 8.23, 973 p.ti, 8^ ass.ta; 7^ Raffaella Bolzonella (1959, F50, Idealdoor Libertas S.Biagio TV) 8.94, 792 p.ti, 1^ ass.ta.

LANCIO DEL DISCO MASCHILE: 1° Piero Macrino (1940, M70, ASD CUS Romatletica) 36.83, 911 p.ti, 4° ass.to; 2° Giuseppe Rovelli (1918, M90, Daini Carate Brianza MI) 17.16, 881 p.ti, 31° ass.to; 3° Unberto Benevedia (1940, M70, Atl. Sandro Calvesi) 33.12, 829 p.ti, 10° ass.to; 8° Roberto Sagoni (1947, M60, Giovanni Scavo 2000 Atl. RM) 39.72, 792 p.ti, 1° ass.to.

DISCO FEMMINILE: 1^ Gabre Gabric (1914, F95, Atl. Sandro Calvesi AO) 12.08, 1238 p.ti, 31^ ass.ta; 2^ Maria Luisa Fancello (1943, F65, Assi Giglio Rosso FI) 24.07, 825 p.ti, 4^ ass.ta; 3^ Maria Luisa Alfonsi (1954, F55, ASD CUS Romatletica) 23.87, 654 p.ti, 5^ ass.ta; 4^ Barbara Bettella (1959, F50, Giovanni Scavo 2000 RM) 26.09, 650 p.ti, 1^ ass.ta.

LANCIO DEL GIAVELLOTTO MASCHILE: 1° Giancarlo Ballico (1959, M50, Atl. Cento Torri Pavia) 48.78, 883 p.ti, 1° ass.to; 2° Ciro D’Angelo (1953, M55, ASD Arca Atl. Aversa CE) 42.37, 844 p.ti, 4° ass.to; 3° Luigi Angelo Brolo (1938, M70, Atl Ambrosiana MI) 33.45, 827 p.ti, 15° ass.to; 4° Renato Biatta (1960, M50, Atl. Virtus Castenolo BS) 44.14, 799 p.ti, 2° ass.to.

GIAVELLOTTO FEMMINILE: 1^ Elvia Di Giulio (1947, F60, ASD CUS Romatletica) 21.52, 724 p.ti, 7^ ass.ta; 2^ Daniela Palma (1966, F40, Giovanni Scavo 2000 Atl. RM) 33.91, 715 p.ti, 1^ ass.ta; 3^ Maria Luisa Finazzi (1944, F65, Atl. Sandro Calvesi AO) 18.70, 704 p.ti, 12^ ass.ta; 5^ Cristina Marchi (1969, F40, Atl. Santamonica Misano RN) 29.97, 626 p.ti, 2^ ass.ta.

STAFFETTA 4X100 MASCHILE: 1° Zamagni F.-Clementoni-Zamagni M.-Boranga (M55, Olimpia Amatori Rimini) in 49.26, 887 p.ti, 6° ass.ti; 2° Coralli-D’Oro-Malvicini-Carniti (M60, Atl. Ambrosiana MI) in 51.51, 856 p.ti, 13° ass.ti; 3° Crippa-Pozzi-Mauri A.-Mauri R. (M45, Daini Carate Brianza MI) in 47.24, 832 p.ti, 2° ass.ti; 8° Sicurella-Donnarumma-Branca-Giddio (M40, Giovanni Scavo 2000 Atl. RM) in 17.14, 759 p.ti, 1° ass.ti.

STAFFETTA 4X100 FEMMINILE: 1^ Signori-Perlino-Neumann-Tellini (F40, Atl. Ambrosiana MI) in 51.45, 880 p.ti, 1^ ass.ta; 2^ Pierobon-Marchi-Ramani-Faraone (F45, Atl. Asi Veneto VE) in 55.05, 856 p.ti, 2^ ass.ta; 3^ Cirulli-Succi-Pari-Parenti (F45, Atl. Santamonica Misano RN) in 56.34, 806 p.ti, 3^ ass. ta; 15^ De Luca-Maggio-Zampetti-Ballistreri (F35, Atl. Roma Acquacetosa) in 56.99, 563 p.ti, 4^ ass.ta.

STAFFETTA 4X400 MASCHILE: 1° Cavallari-Zoppello-Giddio-Donnarumma (M40, Giovanni Scavo 2000 Atl. RM) in 3:36.80, 824 p.ti, 2° ass.ti; 2° Biffi-Landoni-Sguera-Benati (M35, Ass. Pol. Capriolese BS) in 3:35.02, 772 p.ti, 1° ass.ti; 3° Mazzucchelli-Ricci-Del Rio-Alvazzi (M50, Road Runners Club MI) in 3:58.52, 763 p.ti, 10° ass.ti; 7° Santucci-Luccioli-Mariani-Minelli (M35, AS Athlon Bastia PG) in 3:37.33, 748 p.ti, 3° ass.ti.

STAFFETTA 4X400 FEMMINILE: 1^ Grandinetti-Farruggia-Micheletti-Amigoni (F50, ASD CUS Romatletica) in 4:38.71, 965 p.ti, 2^ ass.ta; 2^ Giusti-Nadali-Faraone-Ramani (F45, Atl. Asi Veneto VE) in 4:30.13, 924 p.ti, 1^ ass.ta; 3^ Fognani-Samuelli-Aldrovandi-Malatesti (F45, Assi Giglio Rosso FI) in 4:40.35, 843 p.ti, 4^ ass.ta; 6^ Roettger-D’Angelo-Trombetta-De Renzi (F40, Giovanni Scavo 2000 Atl. RM) in 4:39.91, 730 p.ti, 3^ass.ta.

200 OSTACOLI MASCHILI: 1° Lorenzo Muraro (1969, M40, Masteratletica VI) in 26.12, 906 p.ti, 2° ass.to; 2° Paolo Citteri (1975, M35, Daini Carate Brianza MI) in 25.39, 885 p.ti, 1° ass.to; 3° Roberto Amerio (1965, M45, Vittorio Alfieri Asti) in 27.53, 866 p.ti, 4° ass.to; 7° Andrea Benati (1972, M35, Ass. Pol. Capriolese BS) in 27.51, 695 p.ti, 3° ass.to. Riepilogo dei primi 10 atleti maschi in base ai punti conquistati: 1° Ugo Sansonetti (200 mt.) con 1258 p.ti; 2° Ugo Sansonetti (400 mt.) con 1079 p.ti; 3° Mario Riboni (peso) 1054 p.ti; 4° Lamberto Boranga (triplo) 1007 p.ti; 5° Marco Segatel (alto) 986 p.ti; 6° Giuseppe Rovelli (peso) 978 p.ti; 7° Lamberto Boranga (lungo) 974 p.ti; 8° Emanuel Manfredini (alto) 972 p.ti; 9° Marco Mastrolorenzi (alto) 972 p.ti; 10° Antonio Rossi (200 mt.) 962 p.ti.

200 MT. OSTACOLI FEMMINILI: 1^ Cristina Amigoni (1968, F40, ASD CUS Romatletica) in 30.46, 950 p.ti, 1^ ass.ta; 2^ Chiara Maria Passigato (1961, F45, Atl. Asi Veneto VE) in 36.75, 682 p.ti, 3^ ass.ta; 3^ Nely Mery Greceanu ( 1970, F40, Atl. Ambrosiana MI) in 35.59, 633 p.ti, 2^ ass.ta; 5^ Viola Serego Allighieri (1970, F40, Atl. Roma Acquacetosa) in 37.23, 541 p.ti, 4^ ass.ta. Riepilogo delle prime 10 atlete femmine in base ai punti conquistati: 1^ Gabre Gabric (disco) 1238 p.ti; 2^ Gabre Gabric (peso) 1015 p.ti; 3^ Maria Luisa Finazzi (peso) 990 p.ti; 4^ Maria Antonietta Fadda (1500 mt.) 989 p.ti; 5^ Maria Luisa Fancello (peso) 973 p.ti; 6^ Giuliana Deromedi (alto) 971 p.ti; 7^ Grandinetti- Farruggia- Micheletti- Amigoni (4x400 mt.) 965 p.ti; 8^ Mirella Giusti (400 mt.) 963 p.ti; 9^ Joceline Farruggia (1500 mt.) 962 p.ti; 10^ Giuseppina Perlino (400 mt.) 961 p.ti. 33


Ssport / Tiro a volo

Fucili sardi protagonisti a Montecatini nella fossa olimpica

Sardegna, grande bronzo nel Campionato delle Thor punteggio tra i fucili isolani. Buon quarto posto anche per la rappresentativa dello skeet, che ha partecipato al Campionato Italiano disputato a Durazzano (Benevento). Qui la squadra era composta da Francesco Sanna, Eccellenza, Arzachena, Stefano Mutzu, Prima, Arzachena, Gianluca Flore, Seconda, Oliena, Paolo Temporin, Terza, Luogosanto, Ennio Masu, Veterani, Luogosanto, Giovanni Antonio Occhioni, Junior, Luogosanto. Si è sparato anche a Settimo San Pietro: ha vinto la gara di fossa olimpica (serie Maggioranza) il vicepresidente della società Adriano Cara. Sabato nuova prova a Settimo.

di Federico Fonnesu

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a Sardegna ancora in prima fila nel tiro a volo nazionale. La squadra isolana è arrivata terza nel Campionato italiano delle Regioni di fossa olimpica che si è disputato domenica scorsa a Montecatini. La gara è stata vinta dall’Emilia Romagna, che ha centrato 531 piattelli, davanti al Lazio, 520, e alla selezione sarda, 518. La squadra che ha conquistato il bronzo era formata da Maurizio Simula, Eccellenza, Sassari, Vittoriano Mele, Prima categoria, Portoscuso, Roberto Gilardi, Seconda, Pabillonis, Federico Spada, Terza, Arborea, Gianfranco Orrù, Veterani, Arborea, Roberto Pilo, Junior, Sassari, quest’ultimo ha anche ottenuto il miglior

Lodde ha

Roberto Gilardi non finisce di stupire

conquistato titolo italiano di categoria Eccellenza skeet

Ancora un successo per il fucile di Pabillonis che si è imposto nel prestigioso memorial Carlo Tommasi

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Roberto Gilardi non finisce di stupire. Ancora un successo per il fucile di Pabillonis: nel prestigioso memorial Carlo Tommasi di fossa olimpica (organizzato da Zelio Casula), disputato sul quadricampo di casa, Gilardi ha vinto la gara a 50 piattelli con un buon 47 su 50. Alle sue spalle con 45 piattelli centrati si sono piazzati Vittoriano Mele e Francesco Vitetti. Più indietro, con 44, Federico Spada e 34

Marcellino Aresu, quindi Piergiorgio Corona, Mauro Nalli, Giuseppino Secchi, Giuliano Mele e Battista Zurru. Alla fine si è tenuto anche un barrage per l’assegnazione di un fucile, vinto da Vittoriano Mele. Tra i master successo di Salvatore Pili, mentre la gara dei Veterani è andata a Gianfranco Orrù. Alessandro Ardu si è imposto tra i giovani. La gara di percorso di caccia è stata vinta da Francesco Lai, di Settimo San Pietro, con 48 su 50. Secondo posto per Gianfranco Fancel-

lo, 48 piattelli ma con una seconda serie inferiore; a seguire con 47 Antonio Mazzone. Tra i Veterani vittoria di Bonifacio Cuccu; tra i Master si è imposto Piero Manca. Alessandro Ardu ha vinto anche in questa specialità nel settore giovanile. Nel barrage per il fucile, vittoria di Gianfranco Fancello.

a Sardegna ha il suo campione di tiro a volo. Dopo l’ottimo sesto posto in Coppa del Mondo, l’ozierese della Tav Arzachena Luigi Lodde ha conquistato a Madonna del Bosco (Ravenna) il titolo italiano di categoria Eccellenza skeet con il punteggio di 146 su 150. Una vittoria importante che lo proietta verso scenari esaltanti. Mancano ancora due anni ma l’azzurro, a questo punto, è uno dei papabili per le Olimpiadi di Londra. Nella stessa gara, altri tiratori isolani hanno brillato in altre categorie: Giovanni Antonio Occhioni, Tav Luogosanto, con 129 su 150 ha vinto il titolo nella prova riservata ai Terza ca-

tegoria. Al secondo posto si è classificato un suo compagno di squadra, Andrea Pruneddu, con 127 su 150. Sabato si è sparato anche a Settimo San Pietro con due gare valide per la serie Maggioranza. Nella prova di fossa (50 piattelli) è ritornato al successo Giuseppe Dessì (45 su 50) davanti a Alfonso Maxia e Fernando Concas 41. Tra i Master successo di Bebo Cabras, nel Settore Giovanile si è imposto Tommaso Cannas. Tra le Lady vittoria di Simona Guzzetti. La gara di percorso di caccia (25 piattelli) è andata ad Antonio Sainas (20 su 25). Tra gli Junior vittoria di Bruno Floris, Master Sergio Scalas, Lady Simona Guzzetti.


Auto/ Gare in Sardegna

Dettori gioca il match point nel campionato Sardo di Rally

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ia libera per Giuseppe Dettori. Quando manca solo una prova al termine, il Campionato sardo di rally sembra avere già il suo padrone. Il pilota di Arzachena, che insegue in classifica generale e ha un punto da recuperare rispetto a Maurizio Diomedi, sarà l’unico dei due a prendere il via nel Rally della Costa Smeralda in programma venerdì e sabato. L’avvocato di Calangianus è in testa con 153 punti, mentre Dettori ne ha 152. Più staccato il vincitore del Rally Ronde della Costa Smeralda Claudio Addis, terzo con 88. Per Dettori, grande specialista della terra (ma ultimamente

bravo anche sull’asfalto, come ha dimostrato nell’ultimo Bocche di Bonifacio) un’occasione enorme per chiudere i conti e dimostrare di essere diventato a tutti gli effetti il più completo dei rallisti isolani. Nel Costa Smeralda dovrà fare i conti con Francesco Marrone, uno che non si tira mai indietro quando c’è da pestare sull’acceleratore, mentre l’anno prossimo si rinnoverà il duello con Ivan Pisciottu. In classifica, molto più indietro tutti gli altri: al quarto posto c’è Salvatore Biosa, 81 punti, davanti a Vittorio Musselli 74, Ugo Valdarchi 61, Paolo Liceri 54, Rudy Barbero 46,5, Auro Siddi 43,5, e Simone Fresi, primo degli under, con 37.

Gessa e Pusceddu stupiscono ancora Terzo successo consecutivo per il duo di Arbus nell’IRS

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essa e Pusceddu stupiscono ancora. Un altro piazzamento di valore per l’equipaggio di Arbus, che nello scorso fine settimana ha conquistato il terzo successo consecutivo nella classifica per vetture a due ruote motrici del campionato International Ronde Series. Impegnati a Monzuno in Emilia Romagna nel Rally dell’Appennino Bolognese (23esima edizione del Rally Ronde Raab), al volante di una Renault Clio Super 1600 della ERREFFE, con i colori della scuderia Sardegna Racing, Marino Gessa e Salvatore Pusceddu sono riusciti di consolidare la prima posizione catego-

ria due ruote motrici, nonché e il terzo nell’assoluta. Troppo più veloci e potenti le WRC di Tosi e Angelucci, la Clio dell’equipaggio isolano si è comunque messo alle spalle parecchie vetture molto più potenti. GessaPusceddu hanno condotto una gara sempre all’attacco, e questa volta sono stati supportati alla grande anche dalla vettura. Il diretto avversario per la classifica per le due ruote motrici è arrivato quinto e adesso GessaPusceddu sono primi con ben venti lunghezze di vantaggio. L’appuntamento decisivo sarà al Rally Ronde del Rubiconde, in programma il 24 ottobre, quando il duo della Sardegna Racing cercherà i punti utili per la vittoria assoluta matematica.

Il Rally della Costa Smeralda parla una lingua straniera Paolo Andreucci su Peugeot è Campione d’Italia

Dettori è il più bravo di tutti nel Rally delle Bocche di Bonifacio

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anta Teresa di Gallura. Diventa sempre più appassionante la lotta per la classifica finale del campionato regionale di rally. Giuseppe Dettori, in coppia con Giovannini, su Ford Fiesta Super 2000 ha vinto il Rally delle Bocche di Bonifacio. Bravo sullo sterrato, bravissimo anche sull’asfalto, il pilota di Arzachena ha dimostrato di essere in grandissima forma nonostante non avesse al suo fianco Corda, il fido navigatore di sempre. Dopo il successo apripista di Musselli nella prima speciale di sabato, quella di Santa Reparata, il driver della Porto Cervo Racing ha attaccato dall’inizio alla fine per riaprire i giochi a livello assoluto e trovare quel successo sull’asfalto che, ora come ora, gli consegna di fatto (e in assenza di Ivan Pisciottu) il premio simbolico di miglior rallista sardo. Magari migliore no, di sicuro, comunque, il più completo. Sparito Musselli, protagonista nel primo crono di Santa Reparata, nelle altre otto speciali di giornata Dettori ha fatto il bello e il cattivo tempo, facendo segnare le migliori prestazioni in ben cinque speciali, mentre le altre sono andate a Diomedi (due) e Ricciardi. Già, Diomedi. L’avvocato “volante” non ha sfigurato:

la classifica parla chiaro, il pilota di Calangianus è arrivato a poco meno di nove secondi da Dettori. Un’inezia lungo nove speciali lunghissime e combattute, segno che la lotta per la classifica generale è tuttora molto aperta quando mancano una manciata di punti per il successo finale. Al terzo posto si è classificato lo stesso Musselli, che ha preceduto nell’ordine Riccardi e Biosa, quest’ultimo primo nel gruppo A al volante della sua Renauòlt Clio Super 1600. Decisivo per la vittoria finale nel campionato sardo, a questo punto, il Rally della Costa Smeralda, prova valida per il campionato Italiano, in programma il 10 ottobre. Dettori contro Diomedi, gli altri sono ormai lontanissimi, di sicuro, ancora una volta, a vincere il titolo sarà un pilota gallurese. Classifica prime dieci posizioni: 1) Dettori-Giovannini (Ford Fiesta Super 2000) in 42’36.3, 2) Diomedi-Turati (Peugeot 207 Super 2000) a 8.8, 3) Musselli-Musselli (Peugeot 207 Super 2000) a 24,5, 4) Riccardi-Baldini (Subaru) a 31,2, 5) Biosa-Chiodino (Renault Clio) a 1’09.8, 6) Barbero-Barbero (Peugeot 207) a 1’11.9, 7) Piras-Cozzula (Citroen Saxo) a 6’10.3, 8) Rugiu-Brundu (Peugeot 106 Rally) a 6’25.2, 9) Pilichi-Scanu (Renault Clio RS) a 6’51.1, 109 De Sanctis-Lady Tuning (Mitsubishi Evo IX) a 7’12.3.

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orto Cervo. Il Rally della Costa Smeralda parla straniero. Non è cambiato molto rispetto alla prima giornata, Kris Meeke e Paul Nagle hanno vinto la 29esima edizione della corsa valida per il campionato Italiano. Un dominio incontrastato quello dei nordirlandesi della Peugeot, che dopo le prime due speciali della prima giornata si sono ripetuti vincendo anche altri tre dei cinque crono in programma ieri. A contrastare l’equipaggio britannico, primo al volante di una 207 Super 2000, i cechi Jan Kopecky-Petr Stary, su Skoda Fabia Super 2000, capaci di risalire dalla quarta alla seconda posizione. Terzo posto per il toscano leader del tricolore Paolo Andreucci, che in coppia con Paola Andreussi, su Peugeot 207 Super 2000, ha messo la parola fine alla rincorsa dei suoi avversari Basso e Rossetti nella classifica assoluta, portando, grazie anche al successo di Meeke, la sua casa automobilistica alla vittoria tra le marche. Tra i sardi buon ottavo posto per Giuseppe Dettori, per l’occasione navigato da Carlo Pisano (Ford Fiesta Super 2000). Grazie a questo risultato il pilota di casa si è anche laureato campione sardo della disciplina. La giornata di ieri era cominciata come la prima, con Meeke primo nella speciale di Monte Olia 1 e Sorilis 1. Da quel momento è partita la rincorsa al podio di Kopecky, capace di primeggiare nelle speciali di Monte Olia 2 e Costa Smeralda Petrizza. Chiusura con l’ennesimo successo parziale per Meeke, primo nella Sorilis 2. Out Rossetti e Navarra, rally sfortunato anche per l’altro pilota il buddusoino Francesco Marrone, che dopo una buona prima giornata non è riuscito a ripetersi nella seconda. Classifica prime dieci posizioni: 1) Meeke-Nagle (Peugeot 207 Super 2000) in 1:28’34.9, 2) Kopecky-Stary (Skoda Fabia Super 2000) a 1’07.7, 3) Andreucci-Andreussi (Peugeot 207 Super 2000) a 2’23.1, 4) Travaglia-Granai (Fiat Grande Punto Super 2000) a 3’06.6, 5) Basso-Dotta (Fiat Grande Punto Super 2000) a 3’25.1, 6) Manfrinato-Zanella (Mitsubishi Evo IX) a 4’12.8, 7) Ricci-Pfister (Subaru Impreza N14) a 4’52.2, 8) Dettori-Pisano (Ford Fiesta Super 2000) a 5’45.9, 9) Signor-Barone (Skoda Fabia Super 2000) a 6’24.4, 10) Sandrin-De Con (Renault Clio Super 1600) a 12’25.2.

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Auto/ Gare in Sardegna

Merli è il più forte alla Scala Piccada Grande prova del sassarese Sergio Farris

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lghero. Il trentino Christian Merli ha vinto la 54esima edizione dell’AlgheroScala Piccada, ultima prova del Campionato italiano di velocità in salita. Con una gara grintosa e sempre all’attacco il pilota della Picchio è stato il più veloce sui tornanti della Statale 292 e nelle due manche previste, lungo i cinque chilometri del tracciato disegnato dall’Aci Sassari, ha battuto il napoletano Piero Nappi, su Osella FA 30 Zytek e il sorprendente Franco Lasia, il pilota di Ardara, terzo e primo dei sardi. Lasia ha difeso il podio per una manciata di decimi dall’assalto di un altro scatenato pilota isolano. Il quarto posto, a sorpresa, è andato infatti al sassarese meno atteso, Sergio Farris, che al vo-

lante della sua Tatuus ha avuto la meglio sul siciliano Samuele Cassibba, su identica vettura, facendo suo il successo assoluto nella classe E2M2000. Sesto Conticelli (Osella PA20S) davanti al primo degli stranieri, l’ungherese Szasz, su renard. Molto male l’altro sassarese Omar Magliona (addirittura 44esimo), solo decimo il pluricampione italiano Simone Faggioli, che ad Alghero si è però presentato con una Osella PA 21, vettura molto meno performante di quella che ha utilizzato lungo tutto il corso della stagione. Da segnalare il nono posto del quartese Gianclaudio Dessì, su Osella PA 30, mentre il driver di Nuxis Marco Satta, su Lola Zytek, ha chiuso al 14esimo posto.

Niente slalom, salta la Guspini-Arbus

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Il Montalbo sorride a Maurizio Diomedi

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iomedi vince anche il Rally del Montalbo. Pronostici rispettati, il re delle prove su asfalto è l’avvocato calangianese. Non c’è Ivan Pisciottu, che si è preso un anno sabbatico, a Siniscola, davanti al monte Albo, la regolarità di Diomedi viene premiata. Sono bastati due successi nelle prime due prove speciali al pilota della Porto Cervo Racing per centrare l’ennesima vittoria della stagione. Un successo importantissimo per la classifica del campionato regionale, che a questo punto sorride al rallista gallurese, impegnato nel testa a testa con Dettori. È andata male, invece al pilota di Arzachena, grande protagonista della speciale notturna di sabato e ieri relegato in settima posizione. Non è stata una passeggiata per Diomedi, che al volante della sua Super 2000 Peugeot 207, in coppia con Bosa, ha trovato in Riccardi-Contini (Subaru Impreza gruppo N), avversari di tutto rispetto, capaci di vincere 36

tre speciali di fila e di arrivare a sfiorare un clamoroso recupero. Alla fine infatti il gap tra Diomedi e Riccardi è stato di appena un secondo. Al terzo posto si sono classificati Addis-Panu (Peugeot 207), che avevano vinto il Rally Ronde della Costa Smeralda e ieri si sono imposti in una speciale. Quarto posto per AngiusPittalis (Renault Clio), davanti a Donisi-Casalloni (Opel Astra). Trentaquattro all’arrivo, 24 ritirati: il rally organizzato da Mauro Nivola si è dimostrato una volta di più selettivo e difficile. Non è finita, perché nel prossimo fine settimana è in programma il Rally delle Bocche di Bonifacio, allestito da Vittorio Carlino: una nuova appassionante puntata del duello tra Diomedi e Dettori nel campionato sardo. Classifica Rally del Montalbo (prime cinque posizioni): 1) Diomedi-Bosa in 49’55.69, 2) Riccardi-Contini (Subaru Impreza) a 1.7, 3) AddisPanu (Peugeot 207) a 1’20.34, 4) Angius-Pittalis (Renault Clio) a 1’52.28, 5) Donisi-Casalloni (Opel Astra) a 2’08.29.

Le vittorie di Osilo e Codrongianos fanno volare Angelo Fois

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iente slalom, salta la Guspini-Arbus. Era tutto pronto, mancavano solo i piloti e invece la Commissione di vigilanza ha bloccato la corsa organizzata dalla Iknusa Pro motor’s. Decisivi e definitivi i pareri del Comune di Arbus e della Provincia del Medio Campidano. Le richieste degli organizzatori, affiliati all’Acsi, un ente di promozione sportiva, non sono state soddisfatte: alla base del mancato permesso ci sarebbe proprio la mancanza di una supervisione Aci Csai (l’organo sportivo a cui il Coni ha dato l’incarico di organizzare le gare automobilistiche in Italia). Non è d’accordo Kiko Tornatore, tra i fautori del gruppo Iknusa: <In altre regioni la battaglia è stata vinta e ormai da un anno si possono organizzare corse del genere attraverso altri enti di promozione sportiva che non siano la Csai. Non è così in Sardegna, dove l’Aci si arroga il titolo di unica federazione

sportiva motoristica legale italiana>. La pensa diversamente Alessandro Palmieri, commissario sportivo dell’Aci Cagliari: <L’Aci Csai non ha impedito di organizzare gare ed eventi>, afferma, <attraverso altri enti si possono allestire gimcane, minislalom in circuito e prove di regolarità. Lo slalom in questione è una gara seria. Bisogna rispettare le regole e queste dicono che per organizzare una corsa e chiudere il traffico si deve passare attraverso la Commissione sportiva dell’Automobile Club>. Ancora rinvii anche a Mores. Dopo l’annullamento della Med Cup, gara automobilistica nazionale organizzata dalla Salerno Corse, che si sarebbe dovuta disputare domenica scorsa nel circuito Di Suni, slitta anche la prova del campionato regionale di motociclismo velocità. La prova con quattro classi (Promo, 600 e Open, Export, 600 e Open), originariamente prevista per il domenica 3 ottobre, si disputerà invece il 24 dello stesso mese.

e vittorie di Osilo e Codrongianos fanno volare Angelo Fois. Prende il largo il pilota di Tottubella nella classifica del campionato sardo di autoslalom. Grazie ai 60 punti raggranellati nelle ultime due prove in calendario, Fois è il nuovo leader in solitario. Distanziato di quattro lunghezze c’è Andrea Pulinas, il driver di Osilo, vera e propria sorpresa della stagione, che guidava la classifica con Fois sino all’ultima gara. Fois ha 100 punti, Pulinas è secondo con 96 ma capeggia sempre la classifica riservata agli under 26. Al terzo posto c’è sempre Antonello Marongiu, che adesso è un po’ più vicino al concittadino grazie alla seconda piazza di Codrongianos. Decisivo, a questo punto, lo slalom della Riviera del Corallo, gara valida per il campionato Italiano di autoslalom, in programma ad Alghero nel mese di ottobre. La prova catalana assegnerà ben 40 punti e i tre in lotta per la vittoria finale potranno giocarsi sino all’ultimo il successo. Alle spalle di Fois, Pulinas e Marongiu, in quarta posizione c’è Gianni Marzano, con 62 punti, quinto è l’under Luca Serra con 43. Seguono: Giuseppe Mannu 36, Giovanni Mulas 34, Giommaria Angioi 29, Antonello Pala 18, Franco Piras, Francesco Sale e Antonio Secchi 16.


Ssport / Kart

Per il karting sardo è crisi nera Pochi iscritti e regole contraddittorie

di Luciano Zanda

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l 2010 non è stato un anno proficuo per il campionato Sardo di karting. Alcune regole sono cambiate e chi ne ha fatto le spese sono stati in primis i piccoli della 60 minikart: <Non possiamo cambiare il kart dopo appena un anno di gare, potevano darci un nulla osta, ancora per una stagione>, si lamentano i genitori. Aggiungiamo anche la crisi economica e il gioco è fatto. Solamente 28 piloti si presentano ad Alghero per la quarta prova il 20 giugno. Non è un bel colpo d’occhio vedere le griglie di partenza al minimo però almeno questi ci sono. Al mattino,dopo le qualifiche ufficiali si comincia con le pregara. Servono per riscaldare i motori e prepararli per la finalissima del pomeriggio. Si comincia con la KF2Nazionale e Andrea Faedda deve fare i conti con uno scatenato Gianluigi Cabras che comunque non

riesce a superarlo. Adriano Pinna termina terzo. Fabio Mattu ha la meglio su Roberto Pilurzi nella KF3 Nazionale. Lorenzo Sanna stacca di soli 4” Giuseppe Ferrigato nella 100 Italia, al terzo posto la bella e brava Stefania Serra (al suo ritorno alle corse). Giovanni Murgia sale sul gradino più alto della 100 prodriver davanti a Carlo Congiata. L’adrenalina sale maggiormente quando sul kartodromo “Riviera del corallo” vanno in scena le classi unificate KZ2 Naz e 125 Italia. Al via quattordici piloti scatenati con dei motori potenti. Grande bagarre in testa tra i protagonisti della kz2 Naz Enea Carta e Davide Zanda. I due tagliano il traguardo nell’ordine con appena 1” di distacco. Andrea Rocchi è attardato ma è terzo davanti a Giacomo Melis. Gianfranco Piu è più veloce del campione in carica Salvatore Saba per quanto riguarda la 125 Italia,sul podio sale anche Antonio Loriga, quarto Antonello Atzori.

Gianluigi Cabras

Andrea Faedda

Roberto Pilurzu

Fabio Mattu

La prova di Alghero doveva essere l’ultima gara dell’anno, e considerat la scarsità di adesioni si era pensato di non organizzarla. E invece ecco la gara al Girasole il 19 settembre nel kartdromo “Is Arenadas”. Non diciamo il numero degli iscritti per delicatezza nei confronti di chi ha organizzato: <Abbiamo toccato il fondo, il prossimo anno se

non si modifica qualcosa per cercare di riportare il campionato ai livelli decenti, io non organizzo più nulla>, è l’amaro sfogo del patron della pista. Veniamo alla gara: Alex Bartolacelli è l’unico pilota della 125 rotax inserito assieme alla 125 Italia per fare gruppo. In quest’ultima classe il podio viene occupato da Piero Solinas, Loren-

zo Sanna (ritirato al 17° giro) e Alberto Contini (nonostante il ritiro per guasto dopo 3 giri). Lotta serrata tra Gianluigi Cabras e Andrea Faedda nella 125 KF2 Nazionale con arrivo al fotofinish nell’ordine con 1” di distacco. La KF3 Nazionale premia ancora Fabio Mattu davanti a Roberto Pilurzi. La classe regina KZ2 Nazionale premia

il suo leader Enea Carta che lotta, ancora una volta, con Davide Zanda secondo con 3” di ritardo, il terzo posto è saldamente nelle mani di Giacomo Melis. Giuseppe Ferrigato è il mattatore della 125 Italia seguito da Antonello Atzori e Antonio Loriga. Un guasto ferma il motore di Salvatore Saba a metà gara.

La ripresa nel caos di Tempio premia Spano di Luciano Zanda

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opo la lunga pausa estiva, il motocross è ripartito da Tempio con la sesta prova del sempre più agguerrito campionato Sardo valevole come memorial ”Federico Pinna”. Il crossdromo “Sergio Bruschi” si è presentato in buone condizioni per accogliere i 37 piloti e una ventina di minicrossisti. I piccoli centauri sono i primi a testare il percorso con due manches agguerrite. Simone Picciau ha vinto ancora nella jun/senior, Claudio Massa ha ottenuto una meritata seconda posizione assoluta e Massimiliano Mocci è salito per la prima volta sull’ultimo gradino del podio. Più combattuta la classe cad/deb con Kevin Pinna che ha strappato la prima posizione a Daniele Mocci,Thomas Piras ha chiuso terzo. Nel pomeriggio i grandi: il cancello di partenza è completo con trenta piloti e i restanti sei sono

partiti in coda al gruppo. Partenza lampo di Gianni Asole seguito da Angius e Spano. Pochi giri e Damir è in testa,Spano supera Gianni Asole. Così sino al traguardo, poi Paolo Soddu e Michele Medda. Ma secondo meccanici e supporter mancano ancora 6 minuti di gara e infatti si scopre che il cronometro è partito quando i piloti facevano il giro di ricognizione. Alberto Spano è comunque raggiante: <Quei minuti forse mi sarebbero bastati per raggiungere Angius e magari passarlo. Ma pensiamo alla prossima prova>, dice l’Algherese. La seconda manche

In ordine dall’alto : partenza gara Tempio. Giuseppe Asole e Alberto Spano. parte puntuale e ancora una volta Gianni Asole è davanti, Antonio Fadda e Spano subito dietro. Angius è costretto a sgomitare in un infelice avvio. Alberto Spano supera Gianni Asole al secondo passaggio, mentre dalle retrovie arriva il fulmine Angius che soffia la seconda piazza ad Asole e dopo 10 minuti di gara c’è il caos. Due piloti cadono prima del salto finale (niente di preoccupante)

ma,viene esposta la bandiera rossa per i piloti che transitavano in quel momento e poi tolta. Alla fine si fermano tutti (nel frattempo i soccorritori entrano in azione). Finale con polemica (ci voleva) per lo sventolio della bandiera rossa (e su chi deve esibirla). Il direttore di gara chiama i piloti per decidere se si voglia riprendere la corsa, ma visto l’orario e l’assenza dell’ambulanza si decide di concludere la gara. Si stila la classifica per la mx2 e Alberto Spano sale sul gradino più alto seguito dal rivale Damir Angius e dalla sorpresa Paolo Soddu. Nella mx1 Gianni Asole ritorna al primo posto seguito dal rientrante (per infortunio a Padru) Michele Medda, il coriaceo Antonio Fadda e Antonio Garau.

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Ssport / Enduro

Ricky Pusceddu grande dominatore

di Luciano Zanda

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ltre tre mesi di pausa per ritrovarsi a Siniscola, per la sesta prova del campionato. Il mc Baronia organizza l’evento il 26 settembre e si trova in difficoltà, la domenica mattina, infatti, a causa del fortissimo vento (strappata l’intera fettuccia che delimitava il percorso). I soci si danno da fare per rimettere la fettuccia e la posizionano in basso. <Non va bene, non si vede, è troppo bassa>, si lamentano i piloti. Nel frattempo il vento inizia a diminuire d’intensità e anche il sole inizia a riscaldare la temperatura fredda del mattino. Il percorso è interessante: qualche segnalazione in più nell’enduro test avrebbe fatto bene alla navigazione. La speciale cross test è estesa su un vasto territorio e si percorre con un giro secco, come prevede il nuovo regolamento quest’anno. La gara comprende due enduro test e tre cross

test, quest’ultima è molto veloce con saliscendi, curve a largo raggio (come si fanno nell’Italiano) e un paio di salti niente male, dove i 39 piloti mettono in risalto doti acrobatiche. Riccardo Pusceddu ha un passo sicuro e deciso. Sembra pennellare le curve e nei salti vola lungo come se sapesse in anticipo la sua giornata di gloria. A fine serata (non troppo in orario le classifiche) il verdetto del vincitore: Riccardo Pusceddu sale sul gradino più alto dell’assoluta tra l’euforia

del team Il Centauro, capitanato da Luca Sanna, secondo l’Olbiese Davide Decandia e, sorpresa, Igor Muntoni sul terzo gradino del podio. Al quarto posto Alessandro Fadda poi il rientrante Alessio Farinello, quinto, e Renato Mela, sesto. La classe B viene accorpata con la C e Riccardo Pusceddu si prende la vittoria davanti a Decandia e Alessandro Pusceddu. Riccardo Mainas precede Andrea Ledda nella piccola 50. Roberto Dentis ritorna al vertice della classe D seguito

da Gianluca Bagedda e Davide Lai (primo podio in carriera). Le classi E e F concorrono assieme: Igor Muntoni sale in alto: <Un risultato bellissimo, il primo così importante>, dice il pilota del club organizzatore. Alle sue spalle Alessandro Fadda e Alessio Farinello. Armando Cozzolino ha qualche problema e non può svettare in alta classifica. Tra i veterani ancora un successo importante per la classifica di Giorgio Bindelli, davanti all’agguerrito rivale Fulvio Maiorca. I due piloti

Secondo memorial “Giovanni Sanna” di Luciano Zanda

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l 3 ottobre sarà una data da ricordare per tutte le persone che hanno partecipato al supercross a Serrenti. La manifestazione è stata inserita nel programma dei festeggiamenti in onore della patrona Santa Vitalia e pubblicizzata anche online su Facebook. Ideatore della gara è Luca Sanna del mc il Centauro di Cagliari, il quale è stato aiutato da un pool di appassionati di Serrenti che hanno messo a disposizione i mezzi d’opera per la costruzione della pista, da vari sponsor, dalla provincia del Medio Campidano, dalla Proloco e dal comune di Serrenti. Trenta piloti sardi più due graditi ospiti: il campione supercross Angelo Pellegrini e l’endurista Andrea Fossati. Due semifinali da sedici piloti, ma solamente sette ammissioni per gara. Nella batteria di recupero vengono ripescati gli ultimi 38

In alto a destra: Luca Sanna e Mirko Piemonte. In basso a sinistra: sulle moto Pellegrini e Fossati, Franco e Danielna Sanna

P. Fancello, G. Ottaviani, Riccardo Pusceddu, Diego Muzzin e Igor Muntoni

stanno lottando per la volata finale del campionato. Ancora una prova al termine per decidere i nuovi campioni. Hanno fatto parte della manifestazione organizzata dal mc Baronia anche 20 minienduristi provenienti da tutta la regione. Il percorso è stato lo stesso del cross test dei grandi, da percorrere quattro volte (salti compresi), più una speciale enduro test, poco di-

stante, con relativo trasferimento. Lucio Monni continua a scalare la vetta della aspiranti 85, Leonardo Garau è secondo ed Edoardo Rosa terzo. Nei baby è sempre Thomas Piras a dettare legge, alle sue spalle ci sono Michael Leccis e Riccardo Melis. Altro protagonista della esordienti è Claudio Spanu, con Niccolò Sanna e Matteo Fenu

sei per formare la griglia da venti. Due speaker e un dj per commentare la varie fasi della corsa. Per la finalissima c’è in palio anche il premio Holeshot (chi arriva primo alla curva di partenza). Il numeroso pubblico è sistemato nella parte alta del tracciato ed ha una buona visuale da dove si apprezzano (con ovazioni) le evoluzioni dei piloti in gara. I 15” prima del via vengono dati da due ragazze sponsorizzate Yamaha (molto apprezzate da tutti). Alberto Spano fa da spettatore forzato per un infortunio in settimana. Damir Angius è il più veloce nella finalissima tallonato a breve distanza da Pellegrini che studia il punto dove superare il portacolori del mcm Gonnesa. Gli speaker esaltano questa emozionante bagarre invogliando il pubblico a sostenere il loro beniamino preferito. Dalle retrovie arrivano altri confronti: Michele Putzu pennella le woops, Paolo Azara inventa traiettorie impossibili per cercare di guadagnare un gradino in più compiendo salti

da paura con la Ktm 125, mentre Andrea Fossati si difende con la sua guida pulita ma efficace. Luca Marini ritrova lo smalto migliore e si diverte sugli ostacoli del supercross, ricordando il suo passato da crossista. Bravo anche Mirko Piemonte di Olbia che non è voluto mancare. Un pilota che merita una citazione è sicuramente Alessandro Muscas, non più giovanissimo, ma ben deciso ad iniziare a gareggiare in un contesto di festa. Ottimo alla fine il suo ottavo posto. Ritornando alla testa della corsa, Angius tenta il tutto per tutto per cercare di scrollarsi l’ombra di Pellegrini dalle spalle ma il campione supercross ha un altro stile di guida e alla fine trova lo spazio giusto, e tra le ovazioni del pubblico va in testa. Da qui inizia lo show: whiip e quant’altro è possibile fare sui salti, le woops solo con la ruota posteriore e le curve, a spazzolare con la Suzuki di traverso.Durante le premiazioni, il presidente del mc Il Centauro Franco Sanna fa i dovuti ringraziamenti.


Ssport / moto

Due cagliaritani al Rally dei Faraoni

Massimo Mocci e Mauro protagonisti in Egitto Rivive il motoraduno del motoclub guidato da Antonio Fancello

di Federico Fonnesu

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ue cagliaritani al Rally dei Faraoni. Massimo Mocci e Mauro Ragazzo saranno i due protagonisti isolani al prossimo Pharaons International Cross Country Rally, in programma dal 2 al 10 ottobre e recentemente reinserito nel calendario del Campionato Mondiale Cross Country. La gara è giunta alla tredicesima edizione, e sarà organizzata ancora una volta dalla Jvd, un’organizzazione italiana. Il 2 e il 3 ottobre si svolgeranno le verifiche, poi sarà gara vera, con partenza dalle Piramidi di Giza, sei tappe (non sette ma stessi chilometri della precedente edizio-

ne) in mezzo al deserto. Tutte le tappe sono state rinnovate, saranno 2600 chilometri con arrivo nella costa del nord, ad El Alamein. I due sardi al via guideranno due Ktm: Mauro Ragazzo una K525, Mocci una 530, il primo per il Motoclub Cagliari, Mocci per Arborea. Il team sarà quello della PlanetMotors ma i due centauri del deserto saranno assistiti anche da Energia&Sorrisi Onlus, un’associazione che si occupa di volontariato nei paesi più disagiati, Africa compresa. Curiosa anche la sottoscrizione per reperire fondi da destinare alla partecipazione egiziana dei due piloti, i quali hanno organizzato una cena ad Arborea per salutare i soci e trovare un appoggio economico.

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oto e Cannonau, due realtà importanti per Dorgali e per i Dorgalesi, rivivono nella festa dei pistoni e dei calici. Edizione numero quindici, la celebrazione di chi crede in due entità solo apparentemente discordanti. La settimana scorsa si è disputato il Motoraduno del Cannonau: il paese del Supramonte si è animtoa per un altro fine settembre all’insegna dei motori. Il vessillo era quello del vitigno autoctono, quello stesso che ha portato Dorgali in giro per il mondo ma la scusa ancora una volta è stata quella della celebrazione di una passione che ha radici antiche. Il motoclub più rappresentato a

livello isolano si è cimentato ancora una volta nell’allestimento di una manifestazione che trova consensi anche nella Penisola. Moto d’epoca, Vespa, Lambretta, mercatino e scambi di pezzi ma anche aperitivi (rigorosamente a motori spenti) e degustazioni per un appuntamento che si rinnova nel tempo e anche questa volta è andato a cercare le sue radici agli albori del motore a scoppio, quando la moto era soprattutto un mezzo utilissimo per spostarsi da un paese all’altro del Nuorese. Lungo piste sterrate e mulattiere: la moto come un animale, mezzo di lavoro utile e indistruttibile, prima che strumento per divertirsi e fare le gare (enduro e motocross sono le passioni dei dorgalesi, i quali da anni portano avanti un florido vivaio). Molte di quelle facce e di quei volti di una Sardegna che non esiste più sono ricomparse nella mostra fotografica “Moto d’Epoca” allestita nel centro del paese dai soci del Motoclub. Centinaia di fotografie in bianco e nero, dal 1914 al 1983, moto e volti ingialliti, vecchie Panther, Vespa e motociclette

cromate che con il loro rombante passaggio attiravano la curiosità dei bambini, rompendo il silenzio dei paesi dell’entroterra. <Ho un’immagine nitida di parecchi anni fa>, afferma Antonio “Zietto” Fancello, vicepresidente del comitato Regionale motociclistico regionale e socio del motoclub Dorgali, <un signore in costume sardo in sella ad una Sertum che si recava alle feste di pandela>. Da lì, da quelle vecchie immagini degli anni Cinquanta e Sessanta è nata la passione: da lì lo slogan “Chene moto non potho”, autentico motto degli appassionati del paese, quegli stessi che ogni anno mettono in piedi non solo il motoraduno del Cannonau, ma anche la festa della Vitella, l’ultimo sabato di luglio. Nel corso Umberto, pieno centro di Dorgali, le iscrizioni, gli aperitivi, e l’apertura della mostra. Poi, in serata i concerti dei gruppi Sveatles e Diva. Il giorno dopo la replica: dalla mattina, degustazioni, giro turistico, pranzo, premiazioni e una lotteria con primo premio da duemila euro. Impossibile chiedere di più.

Manuela La Licata sul trono delle motocicliste

La specialista della velocità cagliaritana ha vinto a Vallelunga il trofeo nazionale

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anuela La Licata sul trono delle motocicliste. La specialista della velocità cagliaritana ha vinto a Vallelunga il trofeo nazionale, che si è disputato in gara unica. Una splendida vittoria

la sua, ottenuta in sella alla sua Yamaha R6 al termine di un duello all’ultimo sangue con la romagnola Alessia Falzoni. Quest’ultima quasi sino alla fine ha tenuto testa alla centaura che gareggia per il team toscano Vueffe. La Falzoni, costretta ad inseguire ha

forzato troppo, è riuscita a superare Manuela che poi però ha trovato un nuovo sorpasso costringendo l’avversaria all’errore. La Falzoni infatti è scivolata nel penultimo giro, in una staccata, e La Licata ha concluso facilmente con 24 secondi sulla seconda classificata. Un successo meritato quanto inatteso il suo, le favorite della prova erano infatti Cristina Peluso e letizia Marchetti, che sono finite alle sue spalle. Coadiuvata dallo staff formato da Fabrizio Franchini, il capo tecnico, Moreno Malaguti, meccanico, il manager Roberto Schena, dalla Vasar e dalla Print, Manuela si ripresenterà con lo stesso gruppo al via del prossimo trofeo. Questa volta con maggiore tranquillità e con qualche aiuto economico in più.

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