FM Formula Motori 49

Page 1

Magazine dei motori in Sardegna

Modello Veicolo

N. 49 settembre 2010

P o s t e I t a l i a n e S. p. a . - S p e d i z i o n e i n a b b o n a m e n t o p o s t a l e - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - DCB Cagliari

www.formulamotori.it

f o r m u l a m o t o r i

Audi A7, grande show in Sardegna

Nissan Juke

Volvo S60

Citroen C4




4 FM


FM 5


Anno VIII - Numero 48 Settembre 2010 www.formulamotori.it

JUKE, il baby crossover della Nissan

Direttore responsabile Gianni Piras giannipiras@formulamotori.it

Redazione Gabriele Piras (gabriele@formulamotori.it) Nicola Piras (nicola@formulamotori.it) Raffaella Piras (raffaella@formulamotori.it)

Collaboratori nazionali Piero Abrate, Giorgio Cerbai, Bruno Tonidandel, Emiliano Marziali, Sebastiano Pugliese, Corrado Canali Marco Cecchinelli, Annibale Falaschi Gian Luca Gafforio, Gianni Sandri, Carlo Valente

Collaboratori regionali Federico Fonnesu, Luciano Zanda

Grafica e impaginazione FM FORMULA MOTORI

Fotografie Luciano Zanda, Giampaolo Pittau, Chiara Pinna Spada

Stampa L’UNIONE SARDA

formulamotori

Centro Stampa Elmas (CA)

MAGAZINE

Editore GP Communicazioni www.formulamotori.it

Sede Legale Vico II Orazio,2 09042 Monserrato - CA e-mail: info@formulamotori.it

Pubblicità nazionale Gabriele Piras (gabriele@formulamotori.it)

Pubblicità regionale Chiara Pinna Spada (cpinnaspada@formulamotori.it)

Il materiale redazionale e fotografico non viene restituito se non espressamente richiesto. Vietata la riprduzione, anche parziale, priva di autorizzazione dell’Editore. Il contenuto dei testi, anche se accuratamente verificato, non comporta specifiche responsabilità nel caso di involontari errori o inesattezze. Gli articoli firmati esprimono esclusivamente il pensiero personale del redatore dell’articolo. I vari argomenti e in generale quanto espresso dai singoli autori di ogni articolo non comporta responsabilità per l’Editore. Formula Motori: registrato presso il Tribunale di Cagliari in data 09-06-2003 al n° 15/03

6 FM

L

a Nissan chiude il poker sul fronte dei crossover: dopo Murano, Qashqai e Qashqai+2, ecco il “baby” Juke (lungo 4,13 metri, largo 176 centimetri e alto 157) che sfodera anche un cruscotto di impronta motociclistica. Presentato a Francoforte, Juke (il nome, preso a prestito da un movimento del football americano, dà l’idea della sua dinamicità) debutterà in Italia a ottobre (allestimenti Visia, Acenta e TeKna) con prezzi da 16.490 (1.6 Visia) a 27.290 (1.6 Tekna 4WD). Due motori a benzina (1.6 da 117 con doppio iniettore e il turbo 1.6 a iniezione diretta DIG-T da 190 cv) e un turbodiesel 1.5 dCi da 110 cv: tutti Euro 5. Il motore turbo 1.6 da 190 cv è disponibile con due trasmissioni: trazione anteriore con cambio a 6 marce o trazione Nissan All Mode 4x4 e cambio MCVT con modalità sequenziale.


ELMAS - VIA CONGIU Z.I. (direzione Aeroporto) - Tel.070.24241 www.seruisautomobili.peugeot.it ELMAS - VIA CONGIU Z.I. (direzione Aeroporto) - Tel.070.24241 www.seruisautomobili.peugeot.it


Auto / Le novità

Wind: una sportiva biposto con il fascino della Renault di Gabriele Piras

N

8 FM

izza-Wind, il nome è già tutto un programma. Sulle ali del vento, sta per arrivare anche in Italia sotto la bandiera della Renault, una piccola decappottabile speciale e sfiziosa – Wind, appunto – tutto charme, da usare tutti i giorni, per single o coppie sen-

za figli. Una coupé-roadster biposto compatta, dal look sportivo, con un design esclusivo di pura scuola francese (decisamente avveniristico con i proiettori azzurrati, il profilo robusto e la parte posteriore scattante), una sportiva (lunga 3,83 metri) che in Casa Renault si inserisce tra la Twingo (3,60 metri) e Clio (4,03). “Figlia” di una “filosofia” secondo la quale la libertà di viaggiare all’aria aperta non può riservata soltanto ai segmenti superiori, ma anche e soprattutto alle piccole auto.


Renault Wind

Motorizzazioni

S

Design ed allestimenti

P

L’Europa chiede una piccola decappottabile, con una clientela potenziale costituita da giovani, di mentalità aperta, sensibili ai codici sportivi di coupé e roadster, alla ricerca di un’auto distintiva ma abbastanza funzionale da poter essere utilizzata tutti i giorni. Pensate: il posto di guida è stato concepito e progettato come un cockpit, con una strumentazione che evoca il mondo del motociclismo e sedili sportivi con poggiatesta integrati; al volante, si gusta l’impostazione di guida ribassata e l’ergonomia sportiva tipiche delle roadster.

E allora, ecco la Wind che in Costa Azzurra ha collezionato sguardi compiaciuti e consensi soprattutto da parte dei turisti stranieri. Una sportiva realizzata sulla piattaforma della Clio II RS: robusta, con un cofano spiovente, una linea di cintura alta, fiancate molto scolpite. E così si è presentata: tetto elettrico che si apre in appena 12 secondi (ruotando, si posiziona sopra il vano bagagli, offrendo un volume costante di 270 litri sia in configurazione coupé che cabriolet; dimensioni compatte e grande agilità, per adattarsi perfettamente alla guida in città; una guida dinamica con consumi contenuti; una posizione di guida ribassata ed un’ergonomia sportiva; un eccellente rapporto prezzo-prestazioni.

Due versioni: Blizzard e Collection (quest’ultima in serie speciale numerata). E due motorizzazioni: 1.2 TCe da 100 cavalli (la Blizzard costa 18.000 euro) e 1.6 da 133 cavalli (la Blizzard costa 19.000 euro, la Collection 20.000 euro). Due motorizzazioni al servizio del piacere di guida. Il propulsore 1.2 TCe (Turbo Control Efficiency) da 100 cv (a 5.500 giri) è agile e reattivo, con una coppia di 152 Nm a 3.500 giri: garantisce il consumo di una motorizzazione di pari cilindrata, con la potenza di un 1.4 litri e la coppia di un 1.6 litri: 6,3 litri per 100 chilometri in ciclo misto (145 g/km di Co). Sfoggia un turbo a bassa inerzia, con tempi di risposta ridotti al minimo, grazie alla turbina e al compressore di piccolo diametro. Elastico e grintoso, il 1.6 sedici valvole è un motore aspirato, sviluppato da Renault Sport Technology. Eroga una potenza di 133 cv a 6.750 giri, con una coppia massima di 160 Nm a 4.400 giri. Agile e performante, annulla i tempi di risposta e si distingue per la notevole capacità di salita a regime (fuorigiri a 7.000 giri). Accelerazione da 0 a 100 orari in 9”2 secondi e velocità massima di 201 chilometri orari. I consumi contenuti:7 litri per 100 km (165 g/km di Co2). Renault Wind è disponibile nelle tinte Bianco Ghiaccio (tinta opaca), Blu Majorelle, Rosso Dyna, Grigio Altica o Nero Nacré (tinte metallizzate).

Abitacolo e impressioni di guida

U

n tetto “rivoluzionario”, con movimento a rotazione, inedito nel panorama automobilistico. Dopo aver sbloccato il tetto con una maniglia, basta azionare il pulsante di apertura elettrica: il tetto ruota su se stesso e va silenziosamente a poggiarsi all’interno del vano bagagli, il tutto annunciato (a fine operazione) da un segnale sonoro, accompagnato da una conferma visualizzata sul display del computer di bordo. Oltre alla rapidità di apertura e chiusura, questa innovativa tecnologia del tetto rotativo beneficia di una cinematica che utilizza pochi componenti, a vantaggio dell’affidabilità; la massa del tetto e dei meccanismi rappresenta soltanto 21,8 chili, 5 volte meno rispetto ai tetti rigidi classici. Una copertura posta a chiusura del vano bagagli, brevettata, protegge l’interno del tetto, in posizione “aperta”, da polvere e altri depositi. Il lunotto è fisso e contribuisce a rafforzare la rigidità torsionale di Wind.

FM 9


Auto / Le novità

Nuova Citroen C4: più grande e più seducente di Gianni Piras

S

iena-Otto novità in tre anni: non si ferma più la Citroen lanciatissima (vasta gamma, alta qualità, tecnologia super, più servizi per i clienti) in un mondo automobilistico che è cambiato negli ultimi tempi e continua ad evolversi. Ora tocca alla nuova C4 reggere la scena in Casa Citroen: giusto un assaggio (presentazione statica) in quel di Siena il 19 settembre scorso in occasione del diciottesimo Week-End Verde (celebrato sempre in tandem con la Michelin), prima della grande esibizione al

10 FM

Salone di Parigi e del test su strada in Svezia (a metà ottobre). Una C4 completamente rinnovata, più seducente, ricca di tecnologia, bella da vedere dentro e fuori: le linee scolpite catturano subito lo sguardo, la qualità delle finiture è di altissimo livello. Un particolare, giusto per fare un esempio: per valorizzare elegantemente l’abitacolo, la nuova C4 è vestita con materiali ai vertici del segmento, come la pelle slush della plancia, particolarmente morbida al tatto (spicca perfettamente attorno agli aeratori e al quadro strumenti), il jersey del padiglione e i dettagli cromati sui comandi del volante, sugli aeratori e sulla leva del cambio.


Citroen C4

Dimensioni e motori

É

cresciuta la C4: 5 centimetri in più in lunghezza (4,33 metri), 2 in larghezza (1,79), 3 in altezza (1,49). E quindi più spazio a bordo, con un bagagliaio (408 litri) più ampio rispetto alle dirette concorrenti (Mégane, Bravo, Focus, Astra, Golf ). In sintesi, quattro allestimenti (Attraction, Seduction, Exclusive e Business), con prezzi compresi tra 16.300 euro (Attraction 1.4 VTi a benzina da 95 cv) e 24.550 euro (Exclusive turbodiesel 2 litri HDi FAP da 150 cv). Tre motorizzazioni a benzina: 1.4 da 95 cv e 1.6 litri (da 120 e da 155 cv); e tre turbodiesel (1.6 da 90 e 110 cv, 2 litri da 150 cavalli). La nuova C4 affida la sua candidatura al grande pubblico con un programma in 12 punti. Allora: sistema Stop&Star di terza generazione abbinato alla tecnologia microibrida e-HDI (sensibile risparmio di energia e di carburante e abbattimento delle emissioni di Co2 contenute a 109 g/km col cambio pilotato e a 119 col cambio manuale); regolatore di velocità con memorizzazione; fari fendinebbia con funzione Cornering Light (illumina meglio la strada); tecnologia e-Touch; sorveglianza del cosidetto “angolo morto”, esclusivo per la C4 (quattro sensori a ultrasuoni segnalano la presenza di un’altra auto nell’angolo morto); posto di guida su misura per il pilota; sedili con regolazione lombare e funzione-massaggio; sistema audio con funzione Surround; preda da 230 V; personalizzazioni dell’abitacolo; 5 stelle (massimo punteggio) nei severissimi test EuroNCAP; bagagliaio più grande della categoria nelle berline compatte. La nuova C4 sprigiona energia positiva, ma ne risparmia parecchia con le versioni microibride e-HDi: il display indica quanti minuti l’auto resta ferma ai semafori o nelle code risparmiando carburante col sistema Stop&Start di ultima generazione (99 g/km di Co2 in un prossimo futuro). La tecnologia ibrida è completata, per la prima volta nella storia Citroen, dai nuovi pneumatici MICHELIN ENERGY TM Saver a bassissima resistenza al rotolamento ((risparmio di carburante: 0,2 litri in 100 chilometri; emissioni di

Co2 di oltre 5 g/km). Un’auto davvero speciale, composta per il 15% da materiali ecologici, un record nel gruppo PSA Peugeot-Citroën. E poi, importantissimo, l’innovativo servizio Citroen e-Touch: in pratica un sistema di chiamata d’emergenza e assistenza con localizzazione dell’auto in caso di necessità (panne o incidente).

T

Design e prezzi

anta sicurezza. Già al primo sguardo la C4 trasmette sensazioni di robustezza e stabilità grazie alle proporzioni equilibrate e alla carrozzeria che arriva in prossimità delle ruote. Le superfici scolpite e lo spoiler posteriore nero testimoniano la ricerca di un’aerodinamica ottimale. Nel

frontale le nervature del cofano si arrotondano verso la fiancata, i gruppi ottici si assottigliano verso i parafanghi, la calandra diventa più ampia e conserva i tratti caratteristici del doppio chevron. Il dinamismo laterale è sottolineato da due nervature incrociate, e dai vetri laterali posteriori molto inclinati. Il portellone posteriore, lineare ed essenziale, è impreziosito da nuovi chevron e da luci integrate, per un tocco di originalità che enfatizza lo status di berlina compatta. Ampia la scelta tra 10 tinte di carrozzeria e le ruote dal diametro generoso, da 16’’ a 18’’. In linea con lo stile esterno, gli interni della nuova C4 trasmettono una sensazione immediata di qualità e raffinatezza. L’allestimento è ingegnoso e razionale, con la plancia a sviluppo orizzontale, e il frontalino centrale su misura che ospita i comandi del sistema audio e della climatizzazione; realizzato in un pezzo unico, senza giunzioni visibili, si adatta perfettamente al profilo della plancia. Torniamo ai prezzi. A benzina da 16.300 a 22.400 euro (Exclusive 1.6 HP da 155 cv con cambio pilotato a sei marce); a gasolio da 18.60 a (Attraction 1.6 HDi da 90 cv FAP) a 24.550 euro. C4 Business: da 20.750 (1.6 HDi da 90 cv FAP) a 22.750 euro ((1.6 turbodiesel da 110 cv con tecnologia e-HDi . FM 11


Auto / Le novità

Una Fiat 500 dedicata alla Sardegna di Gianni Piras

F

iat 500, che passione! Un’auto cult, un’icona, allestita con tanti abiti diversi. Ma una, soprattutto, non passerà di certo inosservata: quella dedicata alla Sardegna, una cabrio speciale, unica in tutti i sensi. Colore verde smeraldo e sabbia all’esterno in omaggio alla Costa Smeralda; beige all’interno per ricordare le lunghe distese di sabbia finissima delle spiagge (88 chilometri di costa); e in colorazione sabbia anche fregi anteriori e posteriori, calotte degli specchietti, maniglie delle portiere e del vano bagagli e la scritta Sardinia sulla fiancata. Così si presenta la 500C Sardinia, ideata da Antonio Bezzu (della Portocervo.com) e allestita dall’atelier Romeo Ferraris di Opera (Milano). Un autentico “gioiellino” (in serie limitata, soltanto 50 esemplari ordinabili presso la concessionaria Automax e dal sito www.portocervo.com) per estimatori, per gli amanti delle rarità in campo automobilistico. Elegante e di classe, la 500 C Sardinia sfoggia anche un tocco di sportività, con uno scarico cromato a doppia uscita e cerchi da 16 pollici Romeo Ferraris, con un disegno multirazze. Piccola quanto basta per districarsi tra gli stretti vicoli di Porto Cervo, la 500C Sardinia richiama fortemente la terra che rappresenta in ogni suo dettaglio: Portocervo.com e l’atelier Romeo Ferraris hanno ricreato completamente la plancia centrale e il pomello del cambio usando il sughero opportunamente trattato per proteggerlo da graffi e usura; i sedili invece sono stati rivestiti in morbida pelle primo fiore di color sabbia e beige, tonalità che spicca anche sulla seduta, su parte dello schienale e nei dettagli delle cuffie cambio e freno a mano, con cuciture in contrasto che perfezionano l’abbinamento cromatico. Le plastiche, ad eccezione della cornice del quadro strumenti e dei montanti che sono stato rivestiti in pelle, sono state verniciate in tonalità sab12 FM

bia per non spezzare l’armonia dei toni chiari scelti per l’abitacolo. Infine, per richiamare la tinta esterna, la moquette è di colore verde smeraldo, così come i tappetini coordinati con bordi in pelle sabbia. In sintesi, così si presenta la esclusiva 500C Sardinia. ESTERNI - Verniciatura bicolore verde smeraldo; fregi anteriori e posteriori, specchietti, maniglie portiera e bagagliaio color sabbia; logo Sardinia sulla fiancata; cerchi Romeo Ferraris da 16 con pneumatici Yokoha-

ma 195/45R16; scarico a doppia uscita INTERNI - Plancia in sughero; pomello cambio in sughero; verniciature plastiche e pannelli portiera; tappetini e moquette verde smeraldo; cuffia cambio e freno a mano in pelle beige; volante rivestito in pelle; rivestimento sedili in pelle sabbia e beige con cuciture in contrasto; logo Sardinia ricamato sui sedili anteriori; cornice quadro strumenti, montanti anteriori e cappelliera rivestiti in pelle sabbia


Le novità

Punto Evo e Fiat 500 con il fascino Abarth di Gianni Piras

F

ascino Abarth, la magia della sportività su quattro ruote. Auto da “amore a prima vista”. <Siamo partiti da una lezione di oltre cinquant’anni>, ha detto Harald Wester, amministratore delegato Abarth, <di un uomo tra i più geniali e lungimiranti che la storia dell’auto abbia mai avuto>. Ed ecco, quindi, che lo Scorpione rimette la sua impronta su due auto <auto normali> per renderle <uniche> (prestazioni e sicurezza) con una elaborazione davvero spettacolare: le Fiat 500 Cabrio (prezzi da 21.000 euro) e Punto Evo (da 19.400 euro) sfoggiano una veste che fa incantare anche i più esigenti estimatori. Dedicate a chi ama una guida emozionale, a chi sogna magari di cimentarsi nelle gare. <Abbiamo modificato pelle, muscoli e sistema nervoso>, precisa Wester, <a due auto diverse tra loro, aggiungendo a entrambe emozione e adrenalina che su Abarth Punto Evo arrivano alla massima espressione e parlano agli appassionati puri e che su Abarth 500 Cabrio danno più risalto allo stile per allargare il bacino di potenziali clienti a un target differente, per noi nuovo>. Insomma, altre due grandi realtà in un pianeta multiforme attorno al quale ruotano organizzazione (attività produttive, commerciali e sportive), una rete internazionale (3 Continenti), prodotti (auto di serie e da corsa, vetture speciali), kit e accessori prestazionali, uno stabilimento dove l’esperienza maturata nelle competizioni viene trapiantata nelle auto di serie. Ed allora, raccontiamole in sintesi, partendo dal “cuore” che le anima. La 500C Abarth sfodera un TJet 1.4 con una potenza di 140 cavalli: da ferma a 100 orari balza in 8”1 secondi, può contare su una velocità che arriva a 250 orari, ha una coppia di 180 Nm a duemila giri (206 nella modalità Sport), consuma 6 litri e mezzo di carburante in 100 chilometri nel ciclo combinato. Ma il “fiore all’occhiello” è il nuovo

cambio Abarth Competizione di ispirazione racing a 5 rapporti con comandi al volante, un chiaro omaggio alla genialità di Karl Abarth che nel 1949 “firmò” per la Fiat Topolino proprio un cambio con comandi al volante. Un cambio col quale la 500C può essere guidata con 4 modalità diverse: “auto” (guida votata al comfort) e “manual” (massimo piacere di guida), entrambe col settaggio Sport che accelera la velocità di cambiata. La Punto Evo Abarth è equipaggiata col nuovo MultiAir 1.4 turbo a benzina “lavorato” per adeguarlo allo spirito Abarth: potenza di 165 cv, accelerazione da 0 a 100 orari in 7”9, velocità massima di 213 chilometri orari, coppia di 230 Nm a 2.250 giri (250 in modalità Sport), emissioni di Co2 limitate a 142 g/km grazie al sistema Start&Stop. Altro “fiore all’occhiello”: per sottolineare l’animo ultra-sportivo dell’auto, la Punto Evo Abarth sfoggia un “manettino”, gioiello tecnologico tipico delle supercar che agisce su motore, sterzo, controlli elettronici di stabilità e risposta del pedale dell’acceleratore per adeguare i movimenti dell’auto

allo stile di guida del pilota. Chi è al volante può scegliere una guida supersportiva (funzione Sport) o più tranquilla (funzione Normal), magari in città. Le due Abarth hanno in comune il Torque Transfer Control (sulla 500C si attiva con un tasto specifico, sulla Punto Evo con la modalità Sport) che agisce sull’impianto frenante attraverso la sensoristica dell’ESP, ripartendo in curva la coppia motrice tra le due ruote ed eliminando il sottosterzo di potenza (dettaglio che riserviamo agli intenditori) a tutto vantaggio della prestazione e della sicurezza. E sul fronte della sicurezza siamo ai massimi livelli. Punto Evo e 500 C hanno di serie i migliori dispositivi: ABS completo di EBD (assistenza alla frenata), ESP con ASR (antislittamento) e Hill Holder (assistenza alle partenze in pendenza), HBA (aiuta nelle frenate d’emergenza), 7 airbag, freni a disco sulle quattro ruote (anteriori ventilati). Belle da vedere: quattro colori di carrozzeria (nella 500C anche le due versioni bicolori); quattro sedili diversi per tessuto e colori (sulla Punto Evo anche i sedili monoscocca “Abarth Corse” by Sabelt”); due tipi di cerchi per la Punto vo e tre per la 500C; tre kit estetici di personalizzazione. Così è fatto il “paradiso Abarth”: c’è posto per tutti. FM 13


Auto / Le novità

Volvo S60, una “perla”svedese capolavoro di stile e tecnologia di Gabriele Piras

M

ilano- Le “ombre cinesi” si proiettano sempre più lunghe sulla Volvo da settembre sotto le insegne della Geely, colosso del “celeste impero” che è deciso a lanciare la sfida alle Case tedesche in Europa. Ma prima di voltare pagina, alla vigilia (o quasi) della storica svolta, la Volvo porta alla ribalta il suo ultimo “capolavoro” scandinavo, la S60, una berlina dalle dimensioni generose (è lunga 4,63 metri), raffinata, “scolpita” per suscitare emozioni, ricca di tecno-

14 FM

logia: tra le varie “perle” ha il radar anti-collisione per evitare i tamponamenti, ha il Corner Traction Control per affrontare fluidamente le curve più strette, ha anche il Pedestrian Detection con frenata automatica completa (un dispositivo di sicurezza unico al mondo che segnala la presenza di pedoni davanti all’auto e frena per non investirli – o per lo meno di ridurne i danni - fino a una velocità di 35 chilometri orari), è la prima berlina al mondo con l’Advanced Stability Control (controllo avanzato della stabilità), ha uno sterzo diretto e preciso che “dialoga” col pilota con grandissima precisione.


Volvo S60

Design e prezzi

Geartronic (41.450 euro).

S Motorizzazioni

P

ropulsori di ultima generazione. La versione più potente è la T6, equipaggiata con un motore a benzina, sei cilindri in linea, di 3 litri: potenza di 304 cv, coppia massima di 440 Nm, accelerazione da 0 a100 orari in 6”5, 250 chilometri orari; la potenza alle ruote viene trasmessa da un cambio automatico Geartronic a 6 rapporti di seconda generazione. Consumo medio: poco meno di 10 litri di benzina nello spazio di cento chilometri. A benzina anche il nuovo turbo 4 cilindri a iniezione diretta, 2 litri GTDi, con una potenza di 203 cv e una coppia massima di 300 Nm. Accelerazione da 0 a 100 orari: 7”7 col cambio manuale a 6 rapporti; 8”2 con cambio automatico Powershift a sei rapporti. Velocità che arriva a 235 chilometri orari, consumo medio che sfiora gli 8 litri in cento chilometri.Novità anche sul fronte del gasolio col turbodiesel D3, cinque cilindri, di 2 litri e 163 cv, coppia di 400 Nm. Velocità massima attorno ai 220 chilometri orari, accelerazione da 0 a 100 orari in 9”2. Consumo medio: 5,3 litri per 100 chilometri. A gasolio anche il 5 cilindri, D5, doppio turbo ad alte prestazioni: 2.4 litri, 205 cavalli, coppia di 42 Nm, 235 all’ora, da a100 orari in 7”8.Davvero superba su strada e supersicura questa berlina S60, un’inconfondibile icona del miglior design scandinavo, elegante, frutto di una progettazione nuova all’insegna della raffinatezza, per rafforzare il nuovo corso stilistico della Volvo iniziato con la XC60. Ha quanto basta (forse di più) per lanciare la sfida a sei colossi tedeschi (Bmw, Audi, Mercedes, Opel, Volkswagen e Ford) e alla giapponese Toyota. Prezzi da 32.900 euro (D3 Kinetic) a 50.100 euro (T6 AWD Geartronic Summum). E poi la serie Momentum: 2.0 T Powershift (39.450 euro), D3 (5.00), D3 Geartronic (37.550), D5

volta storica anche sul fronte del design. Stile forte e deciso, senza precedenti nella Casa svedese: la S60 è la Volvo più sportiva e più dinamica mai prodotta sinora, il suo profilo sembra sconfinare nel pianeta dei coupé. Non a caso il software nel sistema AWD (All Wheel Drive) è stato modificato per consentire alle varianti a quattro ruote motrici di sfruttare al massimo il nuovo telaio sportivo. Non solo: tutte le versioni della nuova Volvo S60 possono essere dotate dell’avanzato telaio attivo auto-regolante FOUR-C che è stato modificato e migliorato per garantire un controllo e una sensazione di comfort migliori rispetto alle precedenti Volvo. Così la Volvo S60 entra (a settembre n Italia, con prezzi compresi tra 32.900 e 50.100 euro) in una dei segmenti – CD Premium, intermedie di lusso – più difficili del mondo, nel quale viene data parecchia importanza all’aspetto emozionale, al design sportivo e alle proprietà di guida dinamiche. Qualità che in questa berlina svedese, rifinita in ogni dettaglio, sono ad altissimo livello.

FM 15


Scooter / Le novità

Audi A7 Sportback:

grande show in Sardegna col coupé sportivo di Gabriele Piras

C

ala di Volpe- Si è presentata con sembianze da diva nella Pinacoteca d’Arte Moderna di Monaco di Baviera circondata da un alone che profuma di capolavoro per design e tecnica, poi ha sfilato lungo la Costa Smeralda entusiasmando i turisti nel paradiso delle vacanze prima di approdare a Parigi, al Mondial de l’Auto. Passerelle davvero prestigiose (e meritate) per la A7 Sportback, coupé sportivo cinque porte, come l’ha definito Rupert Stadler numero uno della Casa tedesca di Ingolstadt. Un’auto che riunisce il meglio di tre mondi: il temperamento sportivo di un coupé, il comfort di una berlina, la praticità di una Avant (familiare).

FM 16


Audi A7 Sportback

Dimensioni

L

unga come un’ammiraglia (sfiora i 5 metri: 4,97), alta (o bassa?) come una sportiva di razza (1,42 metri) e larga abbastanza (1,91) per regalare spazio a volontà (bagagliaio da 535 a 1.390 litri). Sprizza dinamismo da ogni millimetro della carrozzeria questa A7 Sportback: cofano-motore lungo, frontale inconfondibile con proiettori a tecnologia LED (così anche i posteriori), montante posteriore dalla linea sportiva, coda tronca che degrada rapidamente come una cascata, linea del tetto bassa come si conviene a un coupé di prestigio. E poi, ciliegina sulla torta, l’abitacolo, un supersalotto di gran stile (a bordo ci dà una sensazione particolare, tipo anfiteatro) col quale l’Audi conferma il suo ruolo leader nel design automobilistico: stupisce il cosidetto “wrap-around”, ossia l’andamento arcuato che idealmente avvolge in un abbraccio guidatore e passeggero anteriore. Magia della tecnica. Con la A7 Sportback l’Audi punta il timone su una nuova classe di auto. Il primo debutto nella Pinacoteca d’Arte Moderna non è stato scelto a caso dai big dell’Audi che definiscono il loro nuovo gioiello” la . E in effetti sulle strade della Costa Smeralda, da Cala di Volpe a Porto Cervo, attraverso Arzachena e Luogosanto, la A7 Sportback è apparsa impeccabile, atletica e sensuale, filante (CX=0,29), un’auto Premium capace di regalare passione pura al volante, una guida rilassante e sicura.

Dimensioni e motori

E

Motorizzazioni Il merito va anche ai due propulsori scelti per il debutto in Italia (fine ottobre), il 3 litri V6 TFSI a benzina con una potenza di 300cavalli (costa 62.300 euro) e il 3 litri V6 turbodiesel TDI da 245cavalli (60.900 euro), con un consumo medio di 6 litri in 100 chilometri. Merito condiviso col cambio S Tronic a 7 rapporti a doppia frizione (ma ci sarà anche il Multitronic a 8 rapporti), con la trazione integrale permanente quattro e soprattutto con la serie

interminabile di dispositivi ultramoderni che impreziosiscono la galleria tecnologica. Vediamone qualcuno: l’assistente alla guida notturna che impedisce di investire i pedoni (le persone sula strada venfono indicate con un punto rosso sul display); l’Adaptive Cruise Control con radar per evitare tamponamenti; ASR (controllo della trazione, riduce il pattinamento delle ruote motrici, migliorando la trazione e la stabilità trasversale); assistenza alla partenza (blocca

l’auto in caso di sosta in salita o in discesa, non c’è bisogno di usare il freno a mano); Audi drive select (modifica le caratteristiche dell’auto come l’adattamento del servosterzo, delle curve caratteristiche del pedale-acceleratore e del cambio: modalità comfort, oppure auto, o dynamic ed individua); Audi pre sense basic (valuta le situazioni di guida ed eventualmente suggerisce misure preventive per proteggere i passeggeri o ridurre gli effetti di possibili collisioni); ESP, sistema elettronico di controllo della stabilizzazione (nelle situazioni critiche aumenta la stabilità frenando in modo mirato le singole ruote e intervenendo sulla gestione del motore); il servosterzo elettromeccanico che viene regolato in funzione della velocità (viaggiando ad andatura sostenuta lo sterzo diventa più diretto e preciso, aumenta l’agilità dell’auto e risponde con maggiore prontezza ai comandi del volante). Così, ma con molte altre doti, la A7 Sportback scende in lizza come un’auto di conquista nel segmento E dove si cimenterà con tre grandi competitors blasonati: Bmw Serie 5 GT, Mercedes-Benz CLS e Jaguar XF. Un poker da sogno. 17 FM


Auto / Le novità

Sharan, la nuova monovolume Volkswagen di Gianni Piras

M

onaco- Può scendere in campo anche con la formula <2+2+2> oppure <2+3+2>. No, non sono tattiche di gioco, quelle che tanto piacciono agli allenatori di calcio: sono semplicemente gli allestimenti, a sei o addirittura a sette posti, che la nuova Sharan presenta nel terzo atto della sua storia iniziata nel 1995. E’ il trionfo dello spazio in questa monovolume firmata dai designers Walter de’ Silva e Klaus Bischoff che le hanno impresso l’impronta del nuovo DNA stilistico Volkswagen: a 6 posti, due sedili singoli sia nella seconda che nella terza fila; a 7 posti, tre sedili singoli nella seconda fila (come nella 5 posti) e due nella terza fila (adatti soprattutto ai bambini). In un caso o nell’altro, tanto comfort: di serie, climatizzatore automatico a tre zone (Climatronic), sistema Easy Entry per facilitare l’ingresso a bordo nella seconda fila di sedili e “allarme” ottico e acustico che avvisa quando non vengono allacciate le cinture di sicurezza posteriori. Non solo: per avere più spazio, non è più necessario smontare i sedili singoli della seconda fila perché si ribaltano in pochi istanti e scompaiono nel pavimento grazie alla nuova funzione EasyFold. Idem per quelli della terza fila). Tanti posti a sedere, ma anche tanto spazio nel bagagliaio (fino a 2.430 litri) nella Sharan della terza generazione che è cresciuta in lunghezza (22 centimetri in più: 4,85 metri) e in larghezza (+9 centimetri: 1,90 metri). Gli uomini pensanti della Volkswagen hanno tirato fuori dal magico cilindro innumerevoli soluzioni e altrettanti dettagli per migliorare la vita quotidiana a bordo: dai 33 vani portaoggetti ai 9 airbag per garantire la massima sicurezza, dai seggiolini integrati per bambini a un enorme tetto panoramico, dal dispositivo Start/ Stop al sistema di recupero dell’energia. E per la prima volta nella sua storia, la Sharan sfoggia porte laterali scorrevoli (anche elettriche) per agevo-

18 FM

lare ancora di più l’accesso a bordo.


Volkswagen Sharan

Design

S

lpazio, stile (frontale a sviluppo orizzontale, caratteristica classica di numerose Volkswagen secondo la filosofia di Walter de’ Silva, uno dei più grandi designer del mondo) e funzionalità di prim’ordine. Si può dire, con un gioco di parole, che la nuova Sharan si pone tra Passat e futuro: si, perché le caratteristiche di guida (seduta e assetto da berlina) per dinamismo e comfort sono simili a quelle della Passat, una delle auto-simbolo della Volkswagen. E poi: regolazione adattiva dell’assetto (DCC); Park Assist dispositivo di assistenza al parcheggio (e manovre automatiche in spazi ridottissimi, anche vicino ai marciapiedi, tra gli alberi); telecamera per la retromarcia (Rera assist); Park Pilot con indicazione visiva; freno di stazionamento con comando elettrico.

Motorizzazioni

U

na Sharan agile e maneggevole, equipaggiata per il lancio (2/3 ottobre) con tre motorizzazioni che adottano la tecnologia ecologica BlueMotion: una a benzina (1,4 TSI da 150 cavalli con cambio manuale a 6 marce; a gasolio il turbodiesel 2 litri TDI da 140 cv (può avere anche il cambio DSG a doppia frizione con sei marce: consuma solo 5 litri e mezzo di gasolio nello spazio di 100 chilometri) e il 2 litri TDI da 170 cv con cambio DSG a sei marce). A gennaio 2011 nella gamma entrerà anche il motore a benzina 1.4 TSI da 150 cv con cambio DSG e il turbodiesel 2 litri TDI da 170 cv BlueMotion con cambio a sei marce; a giugno 011 anche il turbodiesel 2clitri da 140 cv a trazione integrale 4Motion con sei marce.

Allestimenti e prezzi

T

re allestimenti classici: Trendline, Comfortline e Highline.I Prezzi vanno da 30.150 euro (1.4 TSI Trendline) a 39.250 euro (Highline turbodiesel 2 litri TDI DSG BlueMotion). La versione Comfortline 1.4 TSI costa 31.925 euro. Le versioni turbodiesel da 2 litri partono da 32.250 euro. 19 FM


FM FM Formula Formula Motori Motori


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.