Novella - Sanremo Daily - 11.02.2023

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1 2000 Novella NOVELLA 2000 SPECIALE SANREMO N.5 - SABATO 11 FEBBRAIO 2023 Sanremo amenshop.it di Svitlana Tereshchenko Taccori a pag. 4 NIENTE ARISTON PER IL PRESIDENTE UCRAINO Noi abbiamo incontrato Zelensky

GEMELLI DI GUIDONIA

«Ci chiedono perché siamo famosi»

Gino, Pacifico ed Eduardo Acciarino sono al loro terzo Festival consecutivo. Non in gara. Due anni fa avevano partecipato a L’Altro Festival, con Nicola Savino. L’anno scorso erano “imbarcati” sulla nave con il loro show Tre per 2 Quest’anno sono doppiamente protagonisti: sul Suzuki Stage, in piazza Colombo, tra un concerto e l’altro fanno le loro incursioni, tra musica e spettacolo. In più ogni giorno hanno tramesso da mezzogiorno alle 13.30 su Rai Radio

2. Insieme a Ema Stokholma hanno occupato il glass box che si trova di fronte al Teatro Ariston per Happy Sanremo. Insomma, non è sbagliato definirli addetti ai lavori. Qualche anno fa, prima di debuttare nello showbiz grazie a Fiorello che li ha scoperti e “condivisi” con il pubblico della sua Edicola Fiore, non immaginavano nemmeno loro che sono oggi sarebbero stati tra i volti più amati dal pubblico. Quando vengono riconosciuti. Perché le persone li hanno apprezzati soprattutto nei panni di qualcun altro, quando hanno partecipato a Tale e quale show. E così, dal loro punto di vista (e di ascolto) privilegiato hanno raccontato il “loro” Festival. «Nelle prime due abbiamo serate abbiamo apprezzato tanto le performance di Giorgia e Paola e Chiara» ha det-

to Eduardo. Che ha aggiunto: «E siamo tutti d’accordo che la nostra canzone preferita sia quella di Marco Mengoni. Ci ha colpito dal primo ascolto». Tra tutti, non c’è un artista che non abbia rispettato le aspettative della vigilia. «Abbiamo ascoltato i pezzi con attenzione, in più occasioni e devo dire che hanno un significato e un’orecchiabilità importante» ha detto Gino. Suo fratello Pacifico ha sottolineato una curiosità che li “perseguita” da qualche giorno: «Ci stiamo divertento a vedere le persone che ci avvicinano e ci scambiano per i Cugini di campagna. Oppure a volte capita che sappiano chi siamo, come entità, ma non ci riconoscono. Vengono al Suzuki Stage di piazza Colombo, o al Glass della radio e candidamente ci chiedono: “Scusate, ma vediamo che vi chiedono le foto. Ma perché? Ma chi siete?” e noi tratteniamento a stento le risate».

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L’ABITO NUDO

MAGRITTE 80 ANNI PRIMA DI CHIARA

«Riportare l’attenzione sui diritti delle donne, del loro corpo e su come il disporre del corpo femminile delle stesse sia, purtroppo, ancora considerato discusso e discutibile». Questo si legge sul profilo instagram di Chiara Ferragni in merito all’ormai celebre abito indossato all’Ariston. Nello stesso post è scritto che l’idea nasce dalla stessa Ferragni, assieme al manager Fabio Maria Damato. Peccato che non si citi l’opera da cui tutto parte!

Nel 1936 il famosissimo pittore surrealista René Magritte realizzò un quadro dal titolo In Memoriam Mack Sennett. Chiara Ferragni non ha solo ha ripreso l’idea senza citare la fonte, bensì anche il concetto! Difatti tutta una parte della produzione dell’artista belga, tra cui l’opera citata, ha proprio come fine quello di rovesciare le convenzioni sociali che vorrebbero il corpo pudicamente coperto. Sicuramente il vestito sarà “senza vergogna”, ma l’ignoranza... questa sì che è una vergogna! La libertà richiede cultura e intelligenza!

Daniele Radini Tedeschi Storico dell’arte

LA CURIOSITÀ

PER I BOOKMAKER MENGONI È IN TESTA

che con Alba è sul terzo gradino di questo particolare podio. Fuori dai gradini principali, troviamo stabile Lazza, alla sua prima partecipazione all’Ariston con Cenere, seguito da un da Tananai, Madame ed Elodie. Colapesce e DiMartino perdono cinque posizioni e si stabilizzano in settima, a pari merito con Giorgia e l’outsider Rosa Chemical.

La 73esima edizione del Festival di Sanremo è arrivata alla serata finale e gli esperti Sisal confermano Marco Mengoni con la sua Due vite come superfavorito alla vittoria finale, tallonato però dalla sorpresa Mr. Rain, che balza dalla quarta alla seconda posizione e da Ultimo

UN VESTITO PER DUE

Un vestito per due corpi: ieri sera Laura Marzadori e Arisa hanno sfoggiato lo stesso abito a distanza di una manciata di minuti. Griffato Rick Owens, accessoriato di gioielli Damiani. La prima è la violinista che ha accompagnato Lazza e Emma in La fine di Tiziano Ferro. Arisa, ospite di Gianluca Grignani per Destinazione Paradiso, di certo non avrà avuto modo di guardare le esibizioni precedenti. Altrimenti avrebbe cambiato outfit. O forse era consapevole? Conoscendola, non è da escludere. T.C.

Risale Lda, in gara con e poi domani, seguito da Paola e Chiara, in gara con Furore, Colla Zio, Gianluca Grignani, i Modà, Leo Gassmann, Mara Sattei, Levante e i Coma Cose, che in conferenza stampa hanno annunciato il loro imminente matrimonio.

Tra i meno favoriti alla vittoria finale troviamo poi il giovane gIANMARIA, in gara con Mostro, Ariete, al suo debutto a Sanremo, seguiti dagli Articolo 31, i Cugini di Campagna, Olly, Anna Oxa, Sethu

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amenshop.it

Il Festival visto da Dani&Kekko

Sanremo sotto la lente dei creator di TikTok con oltre 77 milioni di like

Mentre aspettavamo che Vespa intervistava il Presidente parlavo con i ragazzi del suo ufficio: «All’inizio quando è arrivato eravamo scettici. Ma quando l’abbiamo conosciuto meglio, qualcosa è cambiato.

E adesso tutti crediamo che se 2000 fa non fosse stato Gesù Cristo, il Messia sarebbe stato lui: Volodymyr Zelensky!». Tutto il suo team lo adora. Lo adoravano tutti quando faceva l’imprenditore di una grossa azienda di produzione cinematografica creata da lui da zero. Lo adoravano tutti quando era studente universitario e ha creato una squadra con i ragazzi più preparati, più colti, più pronti a fare le battute, e li ha portati a vincere il primo posto nelle gare universitarie umoristiche.

Noi abbiamo incontrato Zelensky

topLa prima cosa che ci fa scalpitare è vedere Chiara Francini animare quel palco. Niente da togliere a Francesca Fagnani e Paola Egonu, ma non possiamo nascondervi che con il suo carisma esplosivo, la sua simpatia e la sua spigliatezza Chiara ci ha fatto apprezzare di più la serata.

La serata duetti per noi è uno dei momenti più belli del Festival: artisti in gara accompagnati da altrettanti professionisti di grande calibro.

Super top Elisa con Giorgia! Le loro voci da brividi sono arrivate dritte al cuore.

Arisa secondo Daniele lascia un po’ d’amaro in bocca per l’esibizione con Gianluca Grignani: un duetto che non ci ha convinto appieno. Su questo filone aggiungerei un altro duetto che ci è piaciuto meno: Ariete e Sangiovanni! La troppa emozione (forse dovuta alla giovane età) non ci ha catturato.

Marco Mengoni è un cantante che trasmette conoscenza, carisma e qualità. Sui grandi palchi porta la vera musica che ha fatto storia.

Molto divertente il duetto tra Eros

Ramazzotti e Ultimo! La loro spontaneità ci ha fatto divertire e cantare a squarciagola. Sul duetto di Emma e Lazza un unico commento: EMOZIONE PURA! Elodie la più bella di questo Festival, con l’eccezionale padronanza del palco ci ha coinvolto e fatto ballare.

Da bambino sognava di fare politica, ma è stato costretto a cedere a un compromesso con papà che lo voleva vedere avvocato, e così si è scritto in giurisprudenza. Ma la passione per la politica rimane. Conosce tutti i politici, legge loro biografie, conosce i sistemi e i regimi politici di tutti paesi.

Un autodidatta, un grande manager e fondatore di grande business, l’avvocato e il notaio per la sua azienda... Da solo ha diretto il proprio business, finché è arrivato il momento... Il momento di mettersi avanti, di affrontare una prova durissima: provare a cambiare il suo paese. La sua patria adorata, un paese bellissimo, l’Ucraina che il mondo non conosceva e che per secoli ha lottato per la libertà e l’indipendenza che è riuscita ad ottenere 30 anni fa.

Un’indipendenza che però il nostro vicino [la Russia, ndr] non ha saputo accettare, volendo ricostruire un impero totalitario in mezzo all’Europa nel ventunesimo secolo, agendo con modi medievali e barbari.

Zelensky, un ragazzo giovane, preparato, ambizioso che è diventato un Presidente perfetto per questo momento, che ci condurrà alla Victoria. Lui è

IN QUESTO SUO ARTICOLO

L’IMPRENDITRICE CI

RACCONTA IL SUO INCONTRO

CON ZELENSKY, DURANTE

L’INTERVISTA CHE GLI HA

FATTO BRUNO VESPA.

UN RITRATTO PIENO DI

TRASPORTO E PATRIOTTISMO, SCRITTO DA UNA DONNA

CHE HA LA SUA FAMIGLIA

MINACCIATA DALLE BOMBE

RUSSE. STASERA AMADEUS

LEGGERÀ UN MESSAGGIO

INVIATO DA ZELENSKY

il Presidente dell’Ucraina. Lui è il nostro Presidente. Lui è il mio Presidente!

E ancora è un marito e un padre di famiglia perfetto, che sta con la sua adorata e bellissima moglie da quando avevano 15 anni. Due figli pazzi di lui e un cane per il quale stravede. Una famiglia da favola. Felice. Come erano tanti in Ucraina che adesso stanno passando tempi durissimi. Molti non ci sono più. Ma l’Ucraina vincerà. Il popolo non perderà mai più la sua libertà e la sua indipendenza.

E lui sarà il Presidente della Victoria!

Il mio Presidente!

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IL PRESIDENTE UCRAINO
flop
Svitlana Tereshchenko Taccori

ARTICOLO 31

«NON PER SOLDI, MA PER AMICIZIA»

«Non ci siamo riuniti per soldi»: J-Ax mette le mani avanti e le cose in chiaro. La sua reunion con Dj Jad non è un’operazione commerciale. Ma di cuore. Già prima dell’estate J-Ax era tornato sul palco insieme a Fedez. Un’altra amicizia ritrovata, al punto che ieri sera il marito di Chiara Ferragni è stato loro ospite nella serata dei duetti. Gli Articolo 31, intanto, sono tornati a cantare insieme e la loro partecipazione al Festival non è un punto di arrivo. Ma un «traguardo di ripartenza». Le loro strade si erano allontanate nel 2006, ma già dal 2018 J-Ax e Jad si erano riavvicinati, grazie al fratello di Jad che già li aveva fatti conoscere tanti anni prima. E Un bel viaggio, il brano che portano in gara, è autobiografico quanto basta. Parla del loro legame, del successo, dell’addio e di questo nuovo inizio. «Era pronto già da aprile scorso. Anche se non avessimo partecipato al Festival sarebbe uscito come primo brano. Perché è davvero nostro». Sul palco, al termine della loro prima esibizione, si sono

PAOLA E CHIARA

abbracciati e non hanno nascosto la commozione: «Era come se fossimo solo noi due, chiusi in una stanza». J-Ax ha poi aggiunto: «Eravamo in una crisi ormonale di adolescenza senile». A Sanremo non sono venuti per vincere. Ma nemmeno per partecipare. «Vogliamo raccontare una storia, la nostra». E tra gli altri artisti in gara, Dj Jad fa il tifo per i Cugini di campagna. Tiziana Cialdea

A FURORE DI FAN SONO TORNATE ASSIEME

Una reunion che ha fatto Furore, quella di Paola e Chiara. Sul palco, ma anche in sala stampa. Dove le due sorelle hanno fatto un tutorial per ballare la coreografia del brano che in pochi minuti era virale su tutti telefonini di chi è Sanremo e in poche ore ha fatto milioni di visualizzazioni sul Web. Le due sorelle milanesi erano tra le più attese al Festival. «Quando c’è stata la reale possibilità di portare un brano a Sanremo abbiamo pensato di portare l’euforia che avevamo vissuto ed è venuto fuori un brano che ci rappresenta» ha detto Chiara, la bionda. La maggiore. Paola, la bruna, la minore, ha raccontato come sono arrivare al Festival: «Siamo state

corteggiate per un paio d’anni per una reunion, io avevo sempre detto che era lontana, ma non hanno mai mollato. E questa reunion non finisce qui: “Paola e Chiara” è un progetto aperto. Manterremo le nostre carriere separate: io faccio la dj mentre Chiara lavora come attrice e ha scritto un libro... Ma lavoreremo ancora insieme quando ne avremo voglia». Si erano allontanate perché volevano capire le loro risorse personali. «Oggi siamo amiche, anche di più. In questi dieci anni abbiamo imparato a comprendere molto di noi stesse. E ci guardiamo l’una con l’altra con occhi diversi. Siamo anche più clementi».

Tra i miei ricordi legati alla storia del Festival di Sanremo non posso dimenticare una trasmissione del 1998.

Per la seconda volta consecutiva a condurre il Festival della Canzone Italiana c’era un uomo di punta di Mediaset: la Rai decise infatti di puntare su Raimondo Vianello. Per questo a Mediaset poteva far comodo raccontare un Festival in qualche modo anche suo.

Il Festival numero 48 va in onda dal 24 al 28 febbraio 1998. Quell’edizione viene vinta da

Annalisa Minetti con il brano Senza te o con te. Ogni serata, finale compresa, chiude il sipario entro la mezzanotte. Con Vianello, sul palco, l’attrice Veronica Pivetti e la top model Eva Herzigova. Musicalmente parlando sarà definita una delle edizioni meno interessanti in quanto le giurie sanremesi sono ancora troppo tradizionali per apprezzare Sei tu o lei di Alex Baroni, mentre un tocco di vitalità lo porterà Jannacci con Quando un musicista ride. Antonella Ruggiero, vittima di una fortissima laringite, chiede invano di cantare in playback.

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Nonostante si fosse vista negare quest’opportunità, riuscì comunque a classificarsi seconda, rischiando di rovinarsi le corde vocali.

Tra i momenti più imbarazzanti della kermesse non possiamo non ricordare quando Vianello cacciò Madonna dal palco dell’Ariston senza intervistarla e spingendola verso l’uscita sbagliata: «Si, noi non parliamo, lei non parla niente italiano vero? Poco? Noi dobbiamo andare avanti, grazie! Thank you very much! Ciao ciao, ciao».

Io ebbi l’idea di realizzare qualcosa di parallelo alla manifestazione musicale più amata dagli italiani. In concomitanza alla terza serata del Festival, il 25 febbraio, la programmazione di Canale 5 fu stravolta per dare spazio a un’edizione straordinaria del Tg4 dal titolo “Indagine sulla canzone truccata”.

Una trasmissione che racconterà misteri e segreti del Festival, a questo pensarono i numerosi telespettatori che si collegarono per seguirla. Tuttavia già da inizio trasmissione il pubblico scoprì che tutto ciò che si sarebbe visto in quella messa in onda non corrispondeva al vero. Un esperimento riuscito alla grande: alla ci cascarono tutti.

Dopo aver presentato gli ospiti in studio, Alba Parietti, Giuliano Ferrara, Pupo, Daniele Vimercati, annunciai una notizia dell’ultima ora che ci costringeva a modificare la presunta scaletta: la cantante e conduttrice televisiva Iva Zanicchi era stata appena arrestata.

«Non si conoscono i motivi» di-

MODÀ BASTA POLEMICHE FATECI SOGNARE

Per superguidatv.it il brano per Sanremo dei Modà di Kekko Silvestre (ragazzo adorabile) «Non convince al primo ascolto»: voto 6, ma nell’elenco nessuno è insufficiente il che vuol dire che i colleghi si erano tenuti aperti al “secondo” ascolto. Tocchiamo ferro per loro anche perché non si sono ancora spente le polemiche con il loro ex produttore

cevo, mentre dalla regia partivano le immagini della cantante che saliva su un’auto coprendosi il viso.

Un falso che probabilmente oggi genererebbe migliaia di post sui social. Nel 1998 anche senza il tam tam di Internet si creò comunque una curiosità infinita che distrasse gli italiani dalla terza serata del Festival.

Gli ospiti in studio, miei complici, commentavano fintamente increduli con frasi quasi paradossali il presunto arresto dell’Aquila di Ligonchio, mentre io mi fingevo preoccupato: «A chi passerò domani la linea al Tg4 al posto di Iva Zanicchi?».

Malgrado gli avvertimenti iniziali e gli evidenti indizi, sarà solo la rivelazione finale a ridare il sorriso al pubblico, quando scoprirà felice che si era trattato di una pura invenzione.

Zanicchi, preoccupata anche dalle numerose chiamate che ricevette in quelle ore soprattutto da amici e famigliari preoccupa ti, chiese di chiudere prima del previsto lo scherzo e un perfetto imitatore di Romano Prodi, in tervenne telefonicamente. E pro prio in quel momento entrava in studio la stessa Iva al mio fianco.

Posso dire di aver anticipato di ol tre vent’anni un fenomeno che sarebbe diventato forma comu ne dell’informazione del web, le fake news.

Ci volle tanta ironia e intelligen za per inventarsi una cosa del ge nere, che fu sostenuta anche da Maurizio Costanzo. (a cura di Kevin Dellino e Alberto Hernandez)

il presidente di RTL 102.5 Lorenzo Suraci che in pratica li ha resi famosi. Ha detto: «Tra noi e i Modà è finita male, purtroppo... Sono amareggiato: non c’è stata neanche una telefonata. Non so cosa sia successo. Però il successo può far montare la testa alle persone...». Kekko ha risposto: «Suraci può dire ciò che vuole. L’importante è che la gente che mi conosce creda alla mia versione. Mi ero ritrovato a lavorare su ordinazione: “Scrivi una canzone. Scrivi un pezzo per quell’altro. Fai un nuovo disco. Poi un tour”. Quelli sono stati gli anni più belli, ma non li rivivrei». Raccontata così, non ci vedo nulla di alienante, si descrive un rapporto di lavoro: si lavora e si fatica. Io sono un fan dei Modà dalla prima ora e sul palco dell’Ariston hanno spaccato. Non poteva che essere così.

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Emilio Fede

Torna a casa Alessi

BEATI GLI ULTIMI

Nessuna paura per quelli che saranno stasera ultimi in classifica: arrivare ultimi, o quasi, a Sanremo, l’ho detto più di una volta, porta bene (chiedere a Zucchero e a Vasco) e Tananai, in concorso per il secondo anno di fila, lo sa bene. Quel venticinquesimo posto l’anno scorso gli ha portato molta fortuna: «Gli devo tanto» ammette. Ha imparato più in una settimana che in anni stando chiuso nella sua cameretta scrivendo tutte le notti. Perché Sanremo ti fa conoscere (ed è quello che ammette anche Vasco Rossi, che prima di Sanremo era conosciuto solo in Emilia). E a Sanremo c’è anche Fedez. L’amicizia tra Tananai e Fedez è infinita tanto che hanno anche inciso insieme La dolce vita , ma in passato Tananai ha detto: «Aspetto che litighiamo perché sennò mi sento escluso», visto che Fedez ha (o aveva) il litigio facile (chiedere a J-Ax, con cui ha fatto pace, però). E qui i soliti simpaticoni si chiedono: vuoi vedere che hanno litigato davvero? Mistero. Intanto Alberto Cotta Ramusino, questo il vero nome di Tananai all’anagrafe, dopo l’ultimo posto al Festival dello scorso anno con Sesso occasionale , ritenta quest’anno con un brano dal titolo più adatto al pubblico di Raiuno: Tango . Un titolo sicuramente meno trasgressivo.

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del direttore Roberto
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Direttore Responsabile Rubberduck Michele Migliarini Principali collaboratori Carlo Faricciotti, Massimo Murianni e Tiziana Cialdea Editore Visibilia Editrice Srl iscritta al Roc con il no. 37767 • Pubblicità Visibilia Concessionaria Srl • Stampa Tipografia La Commerciale lucapaolorossi

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Novella - Sanremo Daily - 11.02.2023 by visibiliaeditricesrl - Issuu