gianluigi balsebre Le mostre immaginarie: Un’autocelebrazione
Queste mostre immaginarie sono, prima di tutto, una ludica provocazione. Un gioco, dunque, in cui si mette in scena una finzione, in cui si fa apparire possibile qualcosa che non lo è. Le mostre pubblicizzate in questa operazione artistica, infatti, non sono vere. Sono solo l’apparenza di una realtà (im)possibile, di una probabilità, di una eventualità, di una speranza, di un desiderio, di un sogno...Queste locandine invitano ad alcune mie esposizioni che potrebbero aver luogo, ma che sicuramente non si faranno mai. Un’autocelebrazione in vita, dunque, nello stile di GAC (Guglielmo Achille Cavellini). Una autocelebrazione che allude ad un riconoscimento ufficiale del mio lavoro che, finora, non c’è stato. L’arte, come sempre, rende reale ciò che non lo è: realizza l’impossibile… gianluigi balsebre, 2017 studio rebelbas Via del pellegrino 9R 50139 Firenze rebelbas@virgilio.it