Villa Nazareth – nr 82, dicembre 2017

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Villa Nazareth | Dicembre 2017

EDITORIALE

Riflessione di mons. Claudio Maria Celli

> Mons. Claudio Maria Celli

Cari amici,

ancora una volta il mistero del Figlio di Dio, che si fa uomo nella nostra storia, ci coinvolge con la sua luce particolare.

Cristo è la luce che penetra le varie tenebre del nostro cammino; una luce discreta come quella che ha condotto i pastori ed i Magi a Betlemme. Loro si sono lasciati

coinvolgere e guidare da quella luce ed hanno contemplato il Bambino; altri non l’hanno seguita e non l’hanno incontrato. Così è anche per noi oggi! La sua presenza, la sua proposta permane discreta, nel rispetto struggente della nostra libertà. Lui desidera da noi un amore libero, non abbagliato o condizionato dal grande fulgore della sua luce.

Il Bambino che siamo invitati a contemplare e adorare è l’ultima Parola del Padre: Parola pronunciata in un profondo silenzio e attraverso le sorprendenti dimensioni della piccolezza e

della fragilità. A noi accogliere questa Parola fatta carne e lasciarci plasmare da lei giorno dopo giorno, riscoprendo il valore della piccolezza, dell’umiltà e della povertà.

Cari amici, siamo invitati a celebrare il mistero dell’Amore, il mistero di un Dio appassionato dell’uomo, di un Dio che crede nell’uomo.

Quest’anno l’augurio che rivolgo a ciascuno di voi ed alle vostre famiglie è che la sua luce penetri il nostro cuore e ci faccia comprendere e sentire quanto siamo amati teneramente dal Padre.

Mons. Claudio Maria Celli


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