Rivista VENDING NEWS numero 76 (Mag/Giu 2025)

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Pronti a far sentire la voce di Napoli, ancora più forte!

L’editoriale di Fabio Russo

I numeri parlano chiaro e non mentono mai. Come è emerso nel corso dell’Assemblea Generale di Confida, il 2024 si è chiuso con un fatturato del settore vending di 1,6 miliardi di euro (-1,62%) e consumazioni scese a 3,8 miliardi (-3,74%), mentre i dati provvisori dei primi tre mesi del 2025 confermano la tendenza negativa con una contrazione stimata di un ulteriore -5%. Numeri che fotografano una realtà complessa, dove il calo della produzione industriale, la crescita della cassa integrazione, la ripresa dello smart working e l'inflazione si intrecciano in un labirinto di sfide che il nostro settore deve affrontare con determinazione e strategia. Come ha efficacemente spiegato il Presidente Massimo Trapletti durante l'Assemblea Generale Confida di maggio, la metafora del labirinto rappresenta perfettamente la situazione che sta vivendo la distribuzione automatica. Ma dai labirinti si esce, e le chiavi per farlo sono già nelle nostre mani: innovazione, coesione e soprattutto la capacità di rimettere il consumatore al centro delle nostre strategie.

Se c'è un ambito dove l'innovazione tecnologica può fare immediatamente la differenza, questo è rappresentato dai sistemi di pagamento. La digitalizzazione dei pagamenti non è più un'opzione, ma una necessità imprescindibile per intercettare le nuove abitudini di consumo. I pagamenti contactless, mobile e digitali non sono solo una comodità: sono il linguaggio che parlano i consumatori di oggi, sempre più abituati a una vita senza contanti.

L'integrazione di sistemi di pagamento rappresenta il ponte tra il vending tradizionale e le aspettative del consumatore di oggi. Non si tratta solo di tecnologia, ma di accessibilità: ogni barriera rimossa nell'esperienza d'acquisto è un'opportunità di consumo conquistata.

Il fatto che i dati Jakala ci mostrino un panorama frammentato, in cui tutti i segmenti soffrono, ma con intensità diverse, ci racconta di un consumatore che non ha smesso di avere bisogno dei nostri prodotti, ma che ha cambiato le modalità e i tempi del consumo.

Lo smart working ha modificato i ritmi lavorativi, l'inflazione ha reso più consapevoli gli acquisti, la sostenibilità è diventata un valore irrinunciabile. Il consumatore del 2025 vuole un'esperienza personalizzata, prodotti che rispecchino i suoi valori, momenti di consumo che si adattino alle sue nuove routine quotidiane. Questo significa ripensare completamente il mix merceologico, investire in prodotti healthy e sostenibili, sviluppare soluzioni per il consumo a domicilio e negli spazi di co-working. Significa anche sfruttare i dati per comprendere i pattern di consumo locali e personalizzare l'offerta macchina per macchina.

L'Internet of Things, l'intelligenza artificiale e l'analisi predittiva possono trasformare ogni distributore automatico in un punto vendita intelligente, capace di anticipare le esigenze del consumatore e ottimizzare la gestione operativa. Sensori che monitorano in tempo reale i livelli di stock, algoritmi che predicono i picchi di domanda, interfacce che suggeriscono prodotti in base all'orario e alle condizioni meteorologiche: tutto questo non è fantascienza, ma tecnologia disponibile oggi che può fare la differenza tra un distributore che subisce il mercato e uno che lo anticipa.

Ma per uscire dal labirinto, per affrontare questa sfida non possiamo muoverci da soli o con logiche individualistiche. La ripresa passa attraverso investimenti condivisi in ricerca e sviluppo, partnership strategiche per l'innovazione tecnologica, progetti comuni per l'educazione del mercato. Ogni operatore, dal costruttore al gestore, dalla torrefazione al produttore di snack, deve essere protagonista di questa trasformazione. Se riusciamo ad adattare l’offerta alle nuove esigenze del consumatore, i risultati arrivano. Questo ci indica la strada: non subire passivamente i cambiamenti del mercato, ma anticiparli e guidarli.

Il vending del futuro sarà più smart, più sostenibile, più personalizzato. Un futuro che inizia oggi, con ogni scelta strategica, ogni investimento in innovazione, ogni sforzo per comprendere e soddisfare le nuove esigenze dei nostri consumatori.

Il labirinto ha una via d'uscita. Tocca a noi trovarla, insieme.

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L’Editoriale di Fabio Russo

CONFIDA. ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA 2025

Nel labirinto della crisi

Studio di settore 2024

Attività svolte e nuovi progetti

GLI ARTICOLI

IL BOOM DEL GINSENG NEL MERCATO ITALIANO

LA SETTIMANA LAVORATIVA CORTA COGES. LA NUOVA IDENTITÀ DEL MARCHIO

IL MERCATO DEL BIOLOGICO

LA PROPOSTA DI BIOITALIA

ATEL DIVENTA REPA

VENDING MANAGER. IL GESTIONALE IN CLOUD

IL MERCATO DEL CAFFÈ. PREVISIONI PER IL 2025

CAPITANI PRESENTA CYBER CAP E CYBER PLUS

ITYNERIS Intervista con Andrea Fraccaroli

FONTE MARGHERITA. Intervista con Denis Moro

LA BEVANDA DEL RE. Intervista con Stefano Arignano

con Silvano Ridoli

Periodico bimestrale del Vending e dell'OCS supplemento di vendingnews.it

Direttore responsabile Fabio Russo

Direttore editoriale Flora Seta

Progetto grafico Media4Business

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Tipografia Effegi - Portici (NA) Pubblicità: inferiore al 50%

I PRODOTTI

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NEL LABIRINTO DELLA CRISI

IL VENDING ITALIANO CERCA LA VIA D'USCITA

Quando scegli il Labirinto della Masone per la tua Assemblea annuale, il messaggio è chiaro: ci siamo persi e dobbiamo trovare la via d'uscita È esattamente quello che ha fatto CONFIDA sabato 17 maggio, riunendo oltre 140 imprenditori del vending nella suggestiva opera d'arte di Franco Maria Ricci a Fontanellato, in provincia di Parma, dove ogni vicolo cieco racconta emblematicamente la storia di un settore che vale miliardi ma che oggi fatica a orientarsi.

Il presidente Massimo Trapletti non ha usato giri di parole: "Il 2024 ha segnato un calo del -3,74% delle consumazioni rispetto all'anno precedente, il primo segnale negativo dalla ripresa post-Covid", e se pensavate che fosse solo un incidente di percorso, i primi tre mesi del 2025 hanno registrato una contrazione stimata del -5%, confermando che la difficoltà non è episodica ma strutturale.

La conseguenza immediata? I gestori hanno ridotto i loro investimenti per l'acquisto di nuove macchine del -20%, creando un circolo vizioso dove il parco macchine invecchia, senza essere rigenerato con distributori più performanti e di ultima generazione, proprio nel momento in cui servirebbe il massimo dell'innovazione tecnologica.

Ma cosa sta succedendo davvero al vending italiano? La crisi del settore manifatturiero, che rappresenta oltre il 30% dei consumi alle vending machine, ha colpito duro: l'automotive è crollato del -43%, la moda del -18% e la metallurgia dell'11%, trascinando con sé centinaia di migliaia di consumatori che semplicemente non ci sono più davanti alle vending machine

La crescita della cassa integrazione, aumentata di oltre il 21% rispetto al 2023 con 500 milioni di ore au-

torizzate, significa che chi dovrebbe comprare il caffè delle 10 del mattino è a casa o in mobilità. Come se non bastasse, la ripresa dello smart working crescerà nel 2025 di un ulteriore +5% secondo i dati dell'Osservatorio del Politecnico di Milano, soprattutto nelle grandi imprese e nella Pubblica Amministrazione, svuotando uffici e fabbriche che erano il cuore pulsante del business vending. E poi c'è l'inflazione che non perdona: di fronte al caro vita i consumatori non vedono crescere adeguatamente il proprio salario e si trovano costretti a rinunciare anche ai consumi di routine, come il caffè al bar o al distributore.

Il colpo di grazia è arrivato proprio dal caffè, lo "zoccolo duro" dei consumi alle vending machine: il prezzo della materia prima è aumentato in maniera esponenziale negli ultimi anni, mettendo in grande difficoltà tutto il comparto dei torrefattori e, a cascata, gestori e rivenditori, oltre che i consumatori. Risultato? Le erogazioni di caffè sono calate del 2,93%, un dato che per il vending equivale a un terremoto.

Questi fattori costruiscono il labirinto in cui si trovano tutti i player della filiera, e non è un caso che l'assemblea si sia svolta proprio al Labirinto della Masone, per-

ché come ha spiegato Trapletti, "è necessario uscire da questo labirinto per trovare la strada della ripresa, sulla quale far ripartire la crescita dell'intero settore."

Le indicazioni per uscire dal labirinto sono tre, secondo il presidente: coesione, innovazione e centralità del consumatore. È necessario che tutti i player della filiera siano uniti e facciano squadra, sia per rafforzare la propria resilienza rispetto alle criticità del momento, sia per procedere con maggior forza verso il futuro, mettendo al centro l'innovazione e il consumatore.

Ma quando Trapletti parla di innovazione non intende semplicemente le "nuove tecnologie" - significa anche nuove idee, nuove strategie e rinnovate proposte commerciali che rimettano al centro il consumatore, che è il principale attore del Vending e al quale va data la centralità che merita, perché è grazie a lui che il comparto cresce. Il punto è comprenderlo davvero: studiare i cambiamenti di gusto, le mutevoli tendenze di acquisto e costruire per lui un'esperienza di consumo appagante, che lo soddisfi e lo spinga a tornare e ritornare al distributore automatico.

Le iniziative concrete?

Trapletti ha elencato tutti i progetti messi in campo dall'Associazione a sostegno della filiera, definendoli "gli 8 pilastri del rilancio", che il direttore di Confida Michele Adt ha illustrato nel dettaglio nel suo intervento. Si tratta di un piano d'azione che dovrebbe guidare il settore nel momento più difficile degli ultimi anni. Perché, se è vero che il comparto della Distribuzione Automatica si muove oggi in un percorso tortuoso, che non lascerebbe spazio a previsioni ottimistiche per il futuro a breve termine, dall'Assemblea è emersa ancora una volta la volontà del settore di superare la crisi, come più volte ha dimostrato di saper fare.

FACCIAMO DELLA CRISI UN'OCCASIONE DI CRESCITA!

"Innovare, migliorare, sperimentare: è il passo avanti necessario. Facciamo dunque della crisi un'occasione di crescita. Rinnoviamo i nostri modelli, trasformiamo le difficoltà in opportunità. Solo così, insieme, potremo uscire dal labirinto e tracciare la strada verso un nuovo futuro del vending" ha concluso Trapletti, lanciando una sfida ad un settore che vale miliardi di euro, ma che oggi ha bisogno di nuova visione, investimenti mirati e strategie condivise per tornare a crescere.

La strada per uscire dal labirinto esiste, ma richiede coraggio, innovazione e la capacità di trasformare ogni vicolo cieco in una nuova opportunità di business.

COESIONE, INNOVAZIONE E CENTRALITÀ DEL CONSUMATORE

STUDIO DI SETTORE 2024

JAKALA PER CONFIDA

Quest’anno, il consueto studio di settore presentato da CONFIDA nel corso dell’Assemblea Generale, è stato realizzato da Jakala, società specializzata in analisi di mercato con 25 anni di esperienza al suo attivo

Lo studio analizza lo stato e le tendenze del mercato della Distribuzione Automatica in Italia nel 2024, confrontando i dati con quelli dell'anno precedente, in riferimento sia al mercato automatico tradizionale (Vending) che al mercato dell’Office Coffee Service

I risultati derivano dall’integrazione di due fonti: la piattaforma Vending Market Monitor e una Survey online, svolta tramite questionari inviati a fabbricanti e società di servizio per quanto riguarda il mercato automatico (costruttori di vending machine, sistemi di pagamento, sistemi informatici, produttori di filtri, ecc.) e a gestori, con un focus particolare sull'OCS. In totale sono state analizzate 71 interviste complessive, in prevalenza raccolte presso le società di gestione.

La presentazione, a cura di Luigi Maggio, senior manager di Jakala, restituisce un’immagine del mercato nel 2024 in contrazione rispetto al 2023, sia per quanto riguarda il fatturato (-1,62%), sia per quanto riguarda le erogazioni (-3,74%) e il numero di macchine installate (-2,71%). Un segno meno che non si vedeva dal 2020, anno della pandemia, e che conferma ulteriormente l’improbabilità, se non l’impossibilità, che il Settore ritorni ai livelli pre-pandemia.

ANDAMENTO DEL MERCATO AUTOMATICO 2024 VS 2023

Questo stato delle cose va ricondotto a differenti fattori, i principali legati al mondo del lavoro: la crisi della produzione industriale, che ha costretto le aziende a ricorrere in maniera crescente alla cassa integrazione, aumentata nel 2024 del 21% rispetto al 2023, con 500 milioni di ore autorizzate; il sempre maggiore consolidamento dello smart working, una modalità di lavoro a cui si era ricorsi a causa della pandemia, che via via ha preso sempre più piede, con la previsione che nel 2025 aumenti ancora del 5%.

Guardando al futuro, a questo si aggiunge lo spauracchio della settimana corta lavorativa, ridotta a 4 giorni, che toglierebbe ulteriori battute alle vending machine. Altra causa alla base della contrazione dei consumi,

è il ridotto potere di acquisto dei consumatori, legato all’inflazione e a stipendi non adeguati al reale costo della vita. Il consumatore tende a risparmiare, portando da casa la merenda per il break o la borraccia con l’acqua, rinunciando a un caffè o prendendolo lungo, in modo da dividerlo con un amico o un collega, di fatto dimezzando la spesa.

L’insieme di questi fattori è fonte di preoccupazione per gli addetti ai lavori. Ma conosciamo bene la resilienza e la forza di reazione di questo Settore che, ne siamo certi, riuscirà a rinsaldare le proprie strategie e a trovare nuovi punti di forza che lo guidino fuori al “labirinto”, come più volte ha ripetuto il presidente Trapletti nel suo discorso introduttivo all’Assemblea Generale.

IL CALDO NELL'AUTOMATICO

Le bevande calde, che rappresentano il 66% delle consumazioni dell’automatico, mostrano un calo del -3,09% rispetto al 2023, in cui erano rimaste sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente. Tra le bevande calde, il caffè, che rappresenta il 97%

dei consumi, essendo una bevanda routinaria e pertanto solitamente stabile o in crescita, mostra un calo del -2,93%. I consumi delle altre bevande calde calano del -6,53%, mentre nel 2023 erano cresciute di oltre il 5% rispetto al 2022.

Nell’automatico, il caffè in grani mostra maggiore stabilità rispetto al porzionato, che cala del -7,74%, forse per motivi legati a scelte più consapevoli in termini di sostenibilità da parte dei consumatori.

Per quanto riguarda le altre bevande calde, va evidenziato il comportamento del ginseng che registra

la migliore performance della categoria con un calo contenuto del -2,20% e un aumento dell'incidenza relativa (+2pp) rispetto al 2023. Secondo le survey, il 50% dei gestori ha aumentato gli acquisti di ginseng rispetto al 2023, confermandolo come la bevanda alternativa più richiesta. Questa tendenza è registrata anche nel comparto HoReCa.

IL CALDO NELL'OFFICE COFFEE SERVICE - DATI MACRO -

Nel comparto OCS si registra una maggiore stabilità e una leggera crescita, trainata dal sistema cialde che, come detto poc’anzi, risponde ad una maggiore richiesta di prodotti meno impattanti sull’ambiente, a

cui i torrefattori rispondono con una produzione sempre maggiore di cialde compostabili. I dati più rilevanti: calo dei sistemi proprietari (-2,83%) e crescita esponenziale del sistema cialda (+312,82%).

IL CALDO NELL'OCS PER SISTEMI

In generale, nel panorama del settore OCS del 2024, si osservano significativi cambiamenti nella distribuzione dei canali di vendita rispetto all'anno precedente, con il canale OCS aziende che, pur mantenendo la leadership con il 53% del mercato, ha subito una notevole contrazione di -20 punti percentuali, mentre crescono contemporaneamente l'OCS in appoggio al vending (+5pp, arrivando al 17%), il segmento Horeca che registra un importante incremento di 9 punti percentuali raggiungendo il 12%, e il canale famiglie che sale al 19% con un aumento di +5 punti percentuali. In parallelo, si nota una crescente diversificazione delle

strategie distributive, con il 30% dei gestori che utilizza almeno un canale alternativo alla somministrazione diretta, privilegiando i negozi fisici di capsule e cialde (16%), seguiti dai siti di e-commerce (8%), mentre la vendita diretta in azienda e i distributori H24 si attestano entrambi al 3%.

Per quanto riguarda le modalità promozionali adottate per sviluppare il business, si conferma la centralità dell'approccio relazionale diretto con i commerciali porta a porta che, in crescita di 9 punti percentuali, rappresentano la strategia preferita per il 56% degli operatori.

IL FREDDO NELL'AUTOMATICO

Nel 2024 i consumi di bevande fredde, che rappresentano il 18% del mercato, sono 688,455,293 e registrano un calo del -5,03% rispetto al 2023. Le bevande più penalizzate sono quelle gasate, con le cola che resistono meglio (-4,86%) rispetto ad altre tipologie, come quelle al gusto arancia (-20,22%) o il chinotto (-12,49%).

Per quanto riguarda l’acqua, sia naturale che frizzante, il calo si attesta in una forbice tra il -3% e il -3,7%,

un po’ per una stagione estiva più mite, un po’ per la possibilità di approvvigionarsi da distributori automatici di acqua collegati alla rete, sempre più installati dai gestori, ma anche per l’abitudine, un po’ modaiola, di portarsi da casa la borraccia d’acqua, che fa tanto tendenza.

Tra i succhi a base di frutta continuano a calare i nettari e le bevande con 100% di frutta.

GLI SNACK

Nel 2024, il settore degli snack, che rappresenta il 16% del mercato totale Vending, ha registrato un calo complessivo del -4,68%, mostrando però dinamiche diverse tra le varie categorie.

Gli snack dolci, che costituiscono il 41% di questo segmento, hanno sorprendentemente registrato una crescita del +6,71%, guidata principalmente dalle merendine (+24,58%), e da barrette e croissant, che hanno mostrato incrementi rispettivamente del 7,20% e 6,60%. Calano biscotti (-10,79%) e wafer (-7,54%).

Gli snack salati, che rappresentano il 35% della categoria, sono rimasti sostanzialmente stabili. Si registra un aumento notevole della frutta secca ed essiccata (+15,92%) che ha bilanciato la flessione dei prodotti più

tradizionali come patatine, schiacciatine e crackers. Gli snack al cioccolato hanno subito il contraccolpo più significativo (-36,65%), rappresentando ora solo il 17% della categoria, mentre i prodotti freschi (6% del totale) hanno registrato una contrazione del -3,25 con un'interessante controtendenza per i prodotti a base di formaggio e i piatti pronti, cresciuti rispettivamente del 22,69% e 22,44%

La categoria confectionery, pur rappresentando solo l'1% del mercato snack, ha mostrato una crescita del +3,58%, trainata principalmente dai chewing gum (+5,31%). Nel comparto dei gelati, invece, si è verificato il calo più drastico dell'intero settore, con una diminuzione complessiva del -34,84%

PROSPETTIVE E PERCEZIONE DEL FUTURO

Per quanto riguarda il futuro, i risultati della survey rivelano un panorama di cauto ottimismo, bilanciato da alcune significative preoccupazioni.

Guardando ai prossimi cinque anni, il mercato appare polarizzato tra stabilità, prevista dal 44% degli operatori, e un lieve calo anticipato dal 42%, con solo il 12% che prevede una crescita moderata e appena il 2% che teme un forte declino.

Tra le preoccupazioni più rilevanti emerge il timore legato alla diffusione della settimana lavorativa di 4 giorni, con il 66% dei gestori (in aumento rispetto al 64% del 2023) che teme ripercussioni negative sui fatturati.

L'analisi per canali mostra una diversificazione delle prospettive: nel comparto OCS si prevede un calo significativo nel settore uffici (63%) e nel canale famiglia (54%), mentre il segmento Horeca si distingue con una previsione di crescita per il 39% degli operatori; per quanto riguarda il vending tradizionale, le prospettive più favorevoli si concentrano nei settori del trasporto pubblico (82% prevede stabilità o crescita), della sanità (78%), degli uffici e terziario (70%) e del comparto svago (70%).

Per valorizzare il settore, gli operatori identificano come prioritaria la necessità di migliorare la conoscenza e l'immagine del comparto (78%), seguita dall'implementazione di sistemi di raccolta e riciclo come RiVending (30%), dall'utilizzo di prodotti locali (19%) e a ridotto contenuto di zuccheri (14%), con attenzione crescente anche verso le intolleranze alimentari (11%) e l'uso di accessori eco-sostenibili (9%).

Sul fronte dell'innovazione tecnologica, si registra una massiccia adozione dei pagamenti digitali tramite app (già implementato dal 95% del campione), seguiti dai touchscreen per contenuti multimediali (74%) e dalle

soluzioni contactless (64%), mentre per il futuro si guarda con interesse all'intelligenza artificiale (62% previsto) e al miglioramento dell'accessibilità (51% previsto).

La telemetria si conferma una realtà consolidata con il 55% delle aziende che utilizza già sistemi digitali per la gestione delle vending machine, evidenziando come principali benefici una migliore gestione dei rifornimenti (55%) e la riduzione dei guasti grazie alla manutenzione predittiva (52%), con una media di distributori connessi che sale al 22% rispetto al 15% del 2023.

Infine, pur mantenendo il 67% degli operatori un approccio tradizionale, si osservano interessanti sperimentazioni di nuove modalità distributive, dalle macchine superautomatiche per caffè in grani negli uffici (17%), agli smart fridge (12%), al vending premium con prodotti freschi/gourmet (10%), fino a programmi fedeltà (7%) e ai micro-market aziendali (2%), segnalando un settore in graduale ma costante evoluzione verso modelli più innovativi e diversificati.

STATE VALUTANDO NUOVE MODALITÀ DI DISTRIBUZIONE AUTOMATICA OLTRE AL VENDING TRADIZIONALE?

(RISPOSTA MULTIPLA)

ATTIVITÀ SVOLTE E NUOVI PROGETTI

LA RELAZIONE TECNICA

DEL DIRETTORE DI CONFIDA

MICHELE ADT

Nel corso dell’Assemblea Generale Ordinaria 2025 di CONFIDA, il Direttore Michele ADT ha condiviso con i partecipanti la relazione tecnica relativa a tutte le attività svolte da CONFIDA nel 2024 e i programmi e i progetti che verranno via via realizzati nel corso del 2025 L’operatività dell'associazione ha l’obiettivo di guidare gli operatori attraverso le complessità normative e le sfide del mercato, tracciando un percorso chiaro verso un futuro sostenibile e innovativo.

Si è, in primo luogo, analizzato l’andamento dell’associazione che nel 2024 ha accolto 32 nuovi membri, prevalentemente imprese di gestione, ed organizzato complessivamente 76 attività, tra cui: l’Assemblea Generale Ordinaria e gli Stati Generali del Vending, appuntamento annuale molto atteso da tutti gli associati; Venditalia a maggio, la fiera biennale di Settore che si tiene negli anni pari; 4 riunioni del Consiglio Direttivo; 5 riunioni del Consiglio di Settore; 3 incontri dei Gruppi Merceologici; 10 riunioni delle Delegazioni Territoriali; 4 riunioni delle Commissioni Tematiche; 13 corsi di formazione e 22 riunioni dei Gruppi di lavoro; 5 eventi che hanno riguardato il Gruppo Giovani di Confida.

Il vero centro delle attività di Confida è il continuo confronto con il legislatore su tutte le questioni che riguardano il comparto, con particolare attenzione per normative e regolamenti che, in qualche modo, possano rappresentare un ostacolo per le attività e per lo sviluppo dell’aziende della filiera. Allo stesso tempo, Confida si mostra sollecita nell’informare i propri associati su agevolazioni e benefici che la legislazione mette a disposizione delle imprese, dando indicazioni sulle modalità previste per accedervi.

Per citarne alcune, il direttore Adt ha ricordato tutto il lavoro svolto in merito al Regolamento Europeo sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio (PPWR) che entrerà in vigore il 12 agosto 2026 e che presenta numerosi punti critici per il Vending, tra cui la modalità del riutilizzo dei contenitori per le bevande o il sistema del deposito cauzionale, difficilmente realizzabili nel nostro settore. Ancora in ambito sostenibilità, un altro punto critico riguarda le palette monouso per il caffè che, come sappiamo, in base alla Direttiva SUP (Single Use Plastic) non possono più essere immesse sul mercato, insieme ad altri prodotti in plastica, perché non riutilizzabili. È però accaduto che alcuni produttori di monouso in plastica hanno continuato ad introdurre sul mercato prodotti in plastica vietati, dotandoli di una discutibile certificazione di riutilizzabilità, sulla base della norma tecnica europea UNI EN 12875-1. Inoltre, per quanto riguarda nello specifico le palette, il Governo italiano ha avanzato una proposta secondo la quale le palette vending dovrebbero avere un rapporto peso/lunghezza superiore a 0,5 grammi per centimetro, che le renderebbe non adatte ai sistemi di erogazione delle vending machine. Entro il 2 luglio 2025, la Commissione UE dovrebbe pronunciarsi in merito, tenendo anche conto delle osservazioni avanzate da Confida, che sono state recepite ed inserite nella cosiddetta Procedura Tris.

Altro importante lavoro svolto da Confida riguarda il Piano Transizione 5.0 che, come il 4.0, sostiene sotto forma di credito d’imposta gli investimenti volti a migliorare l’efficienza energetica di strutture e processi produttivi. Tra i beni agevolabili ci sono anche i distributori automatici. Per accedere al beneficio, occorre dimostrare la riduzione dei consumi energetici ottenuti tramite l’investimento, ma le modalità con cui il Piano è stato elaborato ha subito presentato ostacoli, fondamentalmente perché i distributori automatici ap-

partengono al gestore ma sono ubicati in sedi esterne, per cui non era chiaro se la riduzione dei consumi energetici dovesse riguardare l’azienda presso la quale i distributori automatici sono installati o il parco macchine del gestore. La FAQ 4.18 del MIMIT dello scorso 24 febbraio 2025 ha chiarito alcuni aspetti circa l’applicazione del Piano Transizione 5.0 al settore del vending, offrendo ai gestori due possibili strade per poter accedere al beneficio:

Calcolare il risparmio energetico a livello di processo interno della società di gestione, misurando l'efficienza complessiva del parco macchine della filiale o sede che gestisce i distributori.

Calcolarlo a livello del processo del fruitore del servizio (azienda cliente), valutando il miglioramento dell'efficienza del servizio presso l'azienda cliente, considerando solo i macchinari oggetto di agevolazione ed escludendo la fase logistica di rifornimento. 1. 2.

Se, però, un distributore automatico è stato ammortizzato da almeno 24 mesi, la legge stabilisce che esso produce “di default” un risparmio energetico del 3% sulla struttura e del 5% sul processo e concede automaticamente un credito d’imposta del 35%.

Oltre al lavoro di confronto con il legislatore, nel 2024 Confida ha messo in campo numerose attività e iniziative che vedranno ulteriori sviluppi nel corso di quest’anno. Tra queste:

La creazione di un nuovo standard per i consumi energetici dei distributori automatici di bevande calde, che sostituirà il protocollo EVA EMP. Lo standard, in discussione presso il Cenelec (Comitato europeo di normazione elettrotecnica), definirà le metodologie per misurare il consumo energetico e la produttività dei distributori in base alle loro caratteristiche.

Partnership con l'Agenzia per il Lavoro Randstad per ricercare, selezionare e formare le due figure professionali più diffuse e carenti nel vending: l'Addetto Rifornimento Distributori Automatici e il Tecnico Manutentore. Il progetto è realizzato in collaborazione col Gruppo Giovani Imprenditori di Confida.

Un ding, affidato alla Modena e Reggio Emilia che da tempo collabora con l’associazione. Il manuale comprende una parte teorica e una parte pratica ed ha l'obiettivo di facilitare il processo d'acquisto del consumatore, dando indicazioni al gestore circa il posizionamento dei prodotti all’interno delle vending machine, affinché siano più appetibili e rispondenti alle dinamiche degli acquisti d’impulso.

L'Analisi delle App attualmente presenti nel Settore Vending, affidata a Unguess, una società di servizi innovativi per lo sviluppo di prodotti digitali. L’analisi valuterà lo status quo di questo sistema di pagamento sempre più scelto soprattutto dai giovani.

Il Nuovo Studio di Settore basato sulla piattaforma Vending Market Monitor affidata da quest’anno a Jakala, multinazionale italiana specializzata in analisi dei dati.

Lo Studio sul Consumatore affidato a Ipsos con l’obiettivo di aggiornare i dati fermi al 2019 ed avere un’immagine del consumatore attuale.

Il Programma di Formazione gestito dal 2025 da Confida Servizi, con un'offerta che prevede 10 webinar (corsi di mezza giornata online gratuiti per gli associati)

STUDIO SUL CONSUMATORE

FORMAZIONE 2024

e 5 masterclass (corsi in presenza a Milano a pagamento con prezzo convenzionato per gli associati). I corsi 2025 riguarderanno temi come bilancio di sostenibilità, intelligenza artificiale per il vending, marketing, comunicazione, vendita B2B, risorse umane, analisi dei costi e controllo di gestione.

Il Report di Sostenibilità e Calcolo CO2 presentato per la prima volta nel 2024 e basato sull’analisi dell'impatto in termini di CO2 su un panel di 14 imprese di gestione. L'obiettivo per il 2025 è ampliare l'analisi per accompagnare più imprese nella realizzazione del proprio report di sostenibilità, anche attraverso corsi di formazione dedicati.

Il Progetto RiVending, presente in tutta Italia con circa 15.000 cestini che raccolgono bicchierini (PS)

e bottigliette (PET) delle vending machine, convogliandoli nella raccolta differenziata della plastica, cresce e contribuisce a soddisfare le normative italiane ed europee in tema di imballaggi, come: l'obbligo del 25% di plastica riciclata nelle bottiglie per bevande dal 1° gennaio 2025 (che diventerà 30% nel 2030) e l'obbligo del 10% di plastica riciclata negli imballaggi in polistirolo dal 1° gennaio 2030.

L'Attività di Comunicazione. Nel 2024 l'attività di comunicazione di Confida ha prodotto 951 articoli, con una media di 86 articoli per comunicato. Tale attività continuerà nel 2025, arricchita da una campagna pubblicitaria sulle riviste di Settore, finalizzata soprattutto a promuovere i servizi forniti agli associati.

Chiudendo la relazione tecnica, il direttore Adt ha comunicato che CONFIDA utilizzerà parte degli introiti provenienti dalla vendita di Venditalia per l'acquisto di una nuova sede in via Mauro Macchi, nei pressi della Stazione Centrale di Milano e poco distante dall’attuale sede, dove l’associazione conta di trasferirsi entro l’estate 2026.

Con Alpha porti nei distributori una vera svolta green: i rivoluzionari bicchieri realizzati in cartoncino di alta qualità rivestiti con Qwarzo®. Prestazioni top senza l’uso di plastica*.

IL BOOM DEL GINSENG

NEL MERCATO ITALIANO

Il ginseng sta conquistando l'Italia. Quella che inizialmente sembrava una moda passeggera si è trasformata in un fenomeno di consumo consolidato che sta ridefinendo le abitudini degli italiani e creando nuove opportunità di business per i settori Vending e Horeca. I dati più recenti confermano un trend straordinario: il ginseng cresce a doppia cifra, posizionandosi come il primo prodotto per consumazioni non caffè e rappresentando circa il 3% delle consumazioni totali nel mondo bar (dati Eraclea-Lavazza 2025), superando persino il caffè decaffeinato. Per quanto riguarda la distribuzione geografica il ginseng è presente in oltre il 90% dei bar italiani, con punte del 95% nel Centro-Italia e nel Sud e nelle Isole (dati Eraclea-Lavazza 2025).

IL VENDING:

MOTORE DI CRESCITA IN CONTROTENDENZA

Nel settore vending, il ginseng rappresenta una vera ancora di salvezza. Mentre il comparto ha registrato nel 2024 un calo del fatturato (-1,62%) e delle consumazioni (-3,74%) secondo lo studio Jakala per CONFIDA (maggio 2025), il ginseng continua la sua crescita straordinaria. Secondo lo stesso studio Jakala, ascoltando direttamente i gestori, gli acquisti di ginseng sono aumentati del +6,8% nel 2024 vs 2023, confermando il trend positivo già evidenziato negli anni precedenti: +5,2% nel 2023 (studio Ipsos per CONFIDA) e +15,3% nel 2016 (studio Accenture per Confida).

L'Office Coffee Service (OCS) conferma il successo del ginseng con una crescita del +6,63% nel 2023 (dati settore vending), mentre nel retail le capsule di ginseng registrano un incremento del +11% a volume. Questi dati acquisiscono particolare rilevanza considerando che il settore OCS ha superato i 401 milioni di fatturato (+0,96%) con oltre 1,11 miliardi di consumazioni (+0,86%) secondo CONFIDA, dimostrando come il ginseng stia diventando un pilastro della crescita anche negli ambienti lavorativi.

UN BUSINESS VINCENTE PER IL VENDING

Dal punto di vista economico, il ginseng rappresenta una win-win situation per i gestori di distributori automatici. Il ginseng ha un prezzo di vendita superiore al caffè tradizionale, garantendo margini più elevati con costi di materia prima non proporzionalmente superiori. I preparati solubili riducono sprechi e tempi di manutenzione, ottimizzando la gestione delle attrezzature. Offrire il ginseng permette di diversificare l'offerta, at-

trarre nuovi clienti e rispondere al trend della "snackification" che vede sempre più consumatori orientarsi verso prodotti percepiti come più salutari. La facilità di preparazione lo rende particolarmente adatto ai distributori automatici, dove rappresenta una soluzione ideale per qualsiasi utilizzo.

Il mercato continua a evolversi con proposte sempre più sofisticate. Eraclea, marchio del Gruppo Lavazza, ha recentemente lanciato due nuove referenze: il Gin-

seng Light (con il 47% di zuccheri in meno) e il Ginseng Vegano (senza glutine e completamente plant-based), rispondendo alle esigenze di un pubblico sempre più variegato. Come spiega Marco Barbieri, Direttore Marketing di Lavazza: "Oggi quasi il 50% dei bar propone latte vegetale e il nostro ginseng vegano va proprio a colmare questo bisogno". Eraclea ha anche lanciato la campagna "Ti meriti un Ginseng Time", trasformando il ginseng da semplice bevanda a lifestyle choice, intercettando il bisogno crescente di "piccole gioie quotidiane" nella frenesia della vita moderna.

FUTURO LUMINOSO PER IL VENDING

Le previsioni per il futuro sono estremamente positive. Il mercato italiano del caffè è stimato in crescita fino a 6,13 miliardi di euro nel 2030 (CAGR del 3,31%) secondo Businesscoot (febbraio 2024), e il ginseng è destinato a giocare un ruolo sempre più importante. Il settore sta beneficiando anche dell'evoluzione tecnologica, con il boom delle macchine automatiche che supporta l'espansione del consumo di ginseng anche nel segmento office. Nonostante alcuni esperti nutrizionisti avvertano che il caffè al ginseng commerciale non è necessariamente salutare come viene percepito, questa criticità sta spingendo i produttori verso formulazioni più salutari, come dimostrano i lanci di versioni light, vegane e con ingredienti biologici. Il ginseng non è più una moda passeggera, ma un segmento di mercato consolidato che continua a crescere. Con una presenza capillare sul territorio, margini di profitto interessanti per i gestori e una continua innovazione di prodotto, rappresenta un'opportunità strategica per tutto il settore vending. Per gli operatori

del settore, il messaggio è chiaro: il ginseng non è solo una bevanda alternativa, ma una vera e propria opportunità di business che continua a crescere e a sorprendere, offrendo una soluzione concreta alle sfide economiche del Settore.

Il viaggio del ginseng in Italia inizia negli anni 2000, quando alcune aziende iniziarono a importare questa bevanda dall'Asia, dove la compagnia indonesiana Citra Nusa Insan Cemerlang (CNI) iniziò a commercializzarlo nel 1994. Il successo è stato favorito da una comunicazione marketing che ha puntato sulle proprietà tonificanti della radice naturale senza gli effetti collaterali della caffeina. Il ginseng (Panax ginseng) non è solo una moda: dietro il suo successo ci sono proprietà scientificamente documentate come proprietà adattogene, miglioramento delle funzioni cognitive, supporto al sistema immunitario e aiuto nella gestione della glicemia, come confermato da diversi studi scientifici citati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

LA SETTIMANA LAVORATIVA CORTA

IL FUTURO DEL LAVORO

4 GIORNI ON • 3 GIORNI OFF

La settimana lavorativa di 4 giorni si sta diffondendo a livello globale, con l'Islanda che ha condotto uno dei primi esperimenti di successo tra il 2015 e il 2019, portando l'86% dei lavoratori islandesi a questa modalità senza riduzione salariale, mentre il Regno Unito ha realizzato il più ampio test nel 2022 coinvolgendo circa 70 aziende e 3.300 dipendenti, con risultati talmente positivi che l'89% delle organizzazioni ha mantenuto questa modalità un anno dopo e il 51% l'ha resa permanente. Anche Giappone, Spagna e Belgio stanno avanzando in questa direzione, con Tokyo che ha implementato la settimana corta per i dipendenti pubblici, la Spagna che ha lanciato un progetto triennale sostenuto dal governo e il Belgio che ha approvato una legge specifica. Altri paesi come Svezia, Nuova Zelanda, Stati Uniti

e Germania stanno conducendo sperimentazioni, e in Italia aziende come Intesa Sanpaolo, Sace, Lamborghini e Luxottica hanno adottato modalità di lavoro a settimana ridotta, sebbene manchi ancora una regolamentazione nazionale.

I risultati finora documentati mostrano impatti positivi sulla produttività, con un aumento in quasi metà delle aziende britanniche e un impressionante +40% registrato da Microsoft Japan, insieme a significativi miglioramenti nel benessere dei lavoratori, con il 71% che ha riportato livelli più bassi di burnout e il 39% meno stress, oltre a una riduzione del 65% dei giorni di malattia e del 57% delle dimissioni, senza dimenticare i benefici ambientali, come la diminuzione del 23% del consumo elettrico osservata da Microsoft Japan.

• L’IMPATTO SUI CONSUMI

Per quanto riguarda l'impatto sui consumi fuori casa e sui distributori automatici, cosa che preoccupa i gestori, sebbene manchino studi specifici, è ragionevole prevedere una potenziale riduzione delle consumazioni nei luoghi di lavoro di circa il 20%, con il segmento delle bevande calde (66% del mercato automatico in Italia, di cui l'87% è rappresentato dal caffè) probabilmente più colpito, similmente a bevande fredde e snack che peraltro già registrano un calo per altri fattori. Esistono però possibili compensazioni, come la con-

FUORI CASA • •

centrazione dei consumi nei 4 giorni lavorativi e potenziali maggiori momenti di pausa e socializzazione.

L'esperienza della pandemia, che ha causato un calo del 36,5% nel mercato "fuori casa" con una perdita di 31 miliardi di euro secondo FIPE, offre un parallelo, sebbene la settimana di 4 giorni rappresenti un fenomeno meno drastico. Altri fattori contestuali includono il cambiamento nelle abitudini di consumo indipendentemente dalla settimana corta, l'im-

patto della stagionalità specialmente per le bevande fredde, e la diffusione di nuovi modelli distributivi come i distributori d'acqua collegati alla rete idrica. Le opportunità per il settore includono la diversificazione dell'offerta con prodotti premium e sostenibili, l'adozione di distributori energeticamente efficienti che possono ridurre i consumi fino al 60%, l'implementazione di sistemi di telemetria per ottimizzare rifornimenti e manutenzione, e lo sviluppo di nuovi formati come smart fridge, vending premium e micro-market aziendali. Elementi che potrebbero spingere i consumatori a rivolgersi più volte ai distributori automatici, sebbene solo nei 4 giorni lavorativi disponibili. Sul piano economico più ampio, la ricerca nel Regno Unito suggerisce che la settimana di 4 giorni potrebbe

alleviare i problemi legati all'aumento del costo della vita, con significativi risparmi sui costi di accudimento dei bambini e pendolarismo per i lavoratori.

Richiamando un interessante parallelo storico, Henry Ford introdusse il weekend di due giorni non solo per il benessere dei lavoratori ma anche per stimolare i consumi. Similmente, la settimana di 4 giorni potrebbe riorientare le spese verso il tempo libero, il turismo e le attività ricreative, suggerendo che sebbene i distributori automatici nei luoghi di lavoro possano vedere una contrazione, il settore potrebbe adattarsi attraverso innovazione, diversificazione ed efficienza operativa, in un contesto di redistribuzione dei consumi verso altri settori.

QUANTO VI PREOCCUPA

• • LE PROPOSTE DI LEGGE IN ITALIA • •

In Italia ci sono attualmente diverse proposte di legge in discussione per regolamentare la settimana lavorativa di 4 giorni. Ad aprile 2024, la Commissione Lavoro della Camera ha iniziato l'esame di tre proposte di legge presentate dai partiti di opposizione (PD, M5S e Alleanza Verdi-Sinistra), che prevedono diverse modalità di implementazione della settimana corta.

La proposta del Movimento 5 Stelle, con primo firmatario Giuseppe Conte, prevede la riduzione dell'orario di lavoro fino a 32 ore settimanali, articolabili su 4 giorni a settimana, mantenendo invariata la retribuzione. Per incentivare l'adozione di questo modello, propone un esonero contributivo previdenziale e assicurativo fino a 8.000 euro annui per tre anni.

La proposta del Partito Democratico, firmata da Arturo Scotto e dalla segretaria Elly Schlein, punta alla sperimentazione della progressiva riduzione dell'orario di lavoro, anche nella formula dei quattro giorni lavorativi settimanali, con un incentivo di esonero contributivo del 30% (che sale al 40% per i lavori usuranti).

La proposta di Alleanza Verdi e Sinistra, con primo firmatario Nicola Fratoianni, prevede una riduzione

dell'orario settimanale a 34 ore effettive a parità di retribuzione, attraverso una modifica dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro. Propone anche l'istituzione di un "Fondo di incentivazione alla riduzione dell'orario di lavoro" per i datori che adottino una diminuzione di almeno il 10% dell'orario settimanale.

A ottobre 2024, dopo mesi di lavoro, le tre proposte sono state unificate in un unico disegno di legge comune delle opposizioni. Tuttavia, il percorso parlamentare è stato accidentato: inizialmente era previsto che il testo arrivasse in Aula il 21 ottobre, ma ha subito ritardi. La maggioranza di governo ha mostrato scetticismo verso queste proposte. Nonostante un tentativo di sopprimere completamente il disegno di legge attraverso un emendamento presentato da Fratelli d'Italia, il testo è sopravvissuto e andrà in Aula per il dibattito.

Nel frattempo, come accennato, alcune grandi aziende italiane come Intesa Sanpaolo, Luxottica, Lamborghini e Sace hanno già sperimentato autonomamente forme di settimana corta, senza attendere l'approvazione di una legge nazionale, che tarda ad arrivare.

INTERVISTA CON ANDREA FRACCAROLI

FOUNDER E CEO DI TRYSGROUP

IL CONSUMATORE AL CENTRO

LA CUSTOMER EXPERIENCE

IL MARKETING:

LE LEVE SU CUI COSTRUIRE

IL FUTURO DEL VENDING

Quando nasce l'azienda e come si sviluppa?

Per raccontarlo devo partire un po’ dalla mia storia. Sono partito professionalmente svolgendo attività di consulenza in alcune società americane, occupandomi in seguito di marketing e sviluppo commerciale per grandi aziende. Nei primi anni 2000 ho deciso di abbandonare la mia attività come dipendente e di iniziare un percorso imprenditoriale nel mondo della comunicazione e del marketing. Sono quindi entrato come socio in un'agenzia di comunicazione di Verona, che è il mio territorio, e qui, insieme ad altri soci, ho portato avanti per 10 anni un progetto imprendito riale nel mondo del marketing e della comunicazione. Nel 2014 ho fondato Itinerys SpA a Verona, creando di fatto la mia agenzia di comunicazione e marketing.

Com’è andata?

Direi molto bene, perché abbiamo avuto la fortuna di iniziare subito a lavorare con importanti brand italiani ed internazionali che oggi, a distanza di oltre 10 anni, costituiscono ancora l’80% dei clienti attivi, ai quali offriamo consulenza di marketing, in particolare sullo shaping della Customer Experience e servizi di agenzia di comunicazione sia “on” che “off” marketing.

In questo contesto, quando e in che modo si colloca il progetto Vending?

Il progetto vending nasce in modo molto casuale 2015, un anno dopo che era stata creata la società, un nostro cliente, importante player europeo nella ge stione di grandi parcheggi - e che ha tra i propri asset un famoso parcheggio nei pressi dell’Arena di Verona - ci chiese se potessimo produrre una mappa turistica della città di Verona. Avendo all’interno della nostra agenzia un importante reparto creativo, accettammo e producemmo questa mappa che poi sarebbe sta ta distribuita a tutti coloro che avessero parcheggia to l’auto per una visita alla città di Giulietta e Romeo. Il nostro cliente ci chiese, però, di portare noi avanti

questo progetto e, non potendo fisicamente stare lì a distribuire mappe ai turisti, pensammo ad un distributore automatico dove, chi volesse, poteva acquistarle. Si instaurò così un rapporto di collaborazione e creammo il primo un distributore automatico di mappe turistiche andando a modificare un normale distributore automatico di snack e bevande, a cui accorciammo le spirali per adattarle al formato delle mappe. Questa cosa ebbe un successo inaspettato e decidemmo di ampliare il progetto.

Da qui l’espansione del progetto?

Esatto. Ci spingemmo in tutte le città italiane più importanti dal punto di vista turistico come Firenze, Siena, Venezia, Bologna, ecc. accordandoci con i gestori dei principali parcheggi che accettavano l’idea di buon grado, anche perché i nostri distributori di mappe sono molto belli, tutti serigrafati ed esteticamente accattivanti. Da qui, il giro si allargò perché riuscimmo a coinvolgere anche le amministrazioni pubbliche ad inserire le nostre macchine, stringendo quindi accordi su accordi. Una crescita che ci portò a decidere di dare al progetto un nome identificativo, un suo brand all’interno della Itinerys, che è appunto Trysgroup, con un suo sito web molto carino e originale, diverso da quelli dei nostri competitor.

Questo successo segna il vostro ingresso nel Vending. E poi?

Ancora una volta, fu un nostro cliente a darci la spinta. Un altro player europeo del mondo parcheggi, che fra gli altri asset ha anche il parcheggio del Tronchetto di Venezia, in cui avevamo posizionato il nostro distributore di mappe. Avendo visto come tenevamo tale distributore, sempre pulito, funzionante e carico, e desiderando migliorare la qualità dell’offerta vending nei propri parcheggi, ci disse: “visto che siete così bravi, perché non ci gestite anche gli altri?” Lì per lì non accettammo, perché non era il nostro lavoro, ma poi, dietro alle insistenze del nostro cliente, decidemmo di fare la cosa che sapevamo fare meglio: un progetto di marketing e un’analisi del mercato Vending, per capi-

re questo mondo per noi nuovo e per capire se c'erano barriere superabili per entrarci.

Cosa ne è venuto fuori?

Capimmo che il mondo del vending ha barriere all'ingresso basse, perché non richiede brevetti particolari, i produttori di macchine sono pochi e tutti possono acquistare da questi i loro distributori, per quanto riguarda poi i prodotti gli assortimenti risultano abbastanza indifferenziati e appartenenti agli stessi grandi brand del comparto food. Decidemmo, perciò, di provarci, ma con un approccio nostro decisamente orientato al marketing, identificando una linea strategica precisa, ovvero di fare del distributore automatico un portatore di Customer Experience, in un tempo - oltre 10 anni fa - in cui questo termine si sentiva poco o niente. Mettemmo in moto il nostro reparto creativo, coinvolgendo anche un noto architetto italiano che collabora con noi, e costruimmo una postazione bellissima, con distributori personalizzati con materiali nobili, con legno tek, aggiungemmo tappeti a terra e quant’altro. Un lavoro creativo importante con un risultato finale che definirei da show!

Ma non vi siete fermati qui!

Assolutamente no. Primi in Italia, abbiamo deciso di segmentare i distributori in base a un concetto di Category. Sicché, nella hall del Tronchetto - e sottolineo dieci anni fa - abbiamo installato 5 distributori divisi secondo le linee che abbiamo ancora oggi: la Bio&Vegan, ovvero un distributore di prodotti biologici

e vegani; la Coffee&More, il distributore di caffè e bevande calde; la Taste&Flavor che possiamo definire in maniera abbastanza rudimentale come junk food; la Health&Diet, che è un distributore dedicato alla salu-

cubo ha una cromia specifica ed è luminoso e ben visibile, sappiamo che non può passare inosservato. Qual è stato il risultato di questa sperimentazione?

Immediatamente, il fatturato di questi distributori è cresciuto perché la gente, passando lì davanti e vedendo una postazione molto attrattiva, grazie a un mix di materiali e colori particolari, ha risposto in maniera straordinaria. Non c’era nulla di simile sul mercato e la nostra innovazione era considerata un po’ da folli. Pensa che nelle macchine avevamo già allora tutti i sistemi di pagamento, cosa molto apprezzata dai turisti stranieri di cui Venezia è piena. Insomma, siamo stati precursori dell’innovazione nel Vending, inserendo il top della tecnologia, compreso la telemetria, in tempi in cui il settore era ancora legato ad un vecchio concetto di gestione. E quest’innovazione l’abbiamo portata avanti fino ad oggi

Cosa è accaduto dopo?

È successo che nel mondo dei parcheggi si diffonde la voce e veniamo chiamati da varie aziende per progettare postazioni vending con il nostro approccio creativo fortemente orientato alla Customer Experience o come noi la chiamiamo alla Vending Experience. A seguire, sono arrivati i grandi Parchi divertimento, che sono luoghi esperienziali per eccellenza ed hanno bisogno di una Vending Experience fortemente orientata al posizionamento del loro brand. Da anni Trysgroup è il partner preferito per il vending di alcuni fra maggiori parchi italiani, desiderosi appunto di una qualità eccellente e di un servizio fortemente orientato ai loro consumatori e di postazioni vending personalizzate grazie all’apporto del nostro team creativo interno.

Cosa ha comportato questa espansione?

Tutto questo ha portato Trysgroup a creare un team molto professionali e orientati alla nostra strategia, dove la formazione è fatta assolutamente in termini di marketing e comunicazione, prima ancora che tecnica, con un approccio diverso quindi che ci ha per-

messo di portare un pizzico di marketing nel Vending

Tutto questo è piaciuto molto, tanto che importanti brand come Mars, Coca-Cola, Red Bull si sono avvicinati a noi nella consapevolezza che, pur essendo una piccola realtà, avevamo un approccio distintivo e molto orientato al consumatore e alla sua esperienza d’acquisto. Hanno apprezzato la nostra filosofia, la nostra capacità di sperimentare, la nostra velocità e flessibilità, caratteristiche tipiche delle piccole aziende.

Cosa succede a questo punto?

Succedono due cose. Poiché consideriamo la Customer Experience un elemento centrale del Vending creiamo, primo in Italia e forse in Europa, un sistema di digital signage applicato al Vending. Attraverso la nostra centrale operativa a Verona siamo in grado di inviare in tempo reale contributi video ad ogni nostro singolo distributore automatico dotato di questa tecnologia su tutto il territorio italiano. Attraverso i ledwall posti nella parte superiore delle nostre vending machine iniziamo a far passare dei commercial, ovvero degli spot relativi ai prodotti che le aziende avevano in esclusiva all’interno delle nostre macchine. Parlo di Coca Cola, Red Bull, San Benedetto, Mars e via dicendo. Sicché, le nostre postazioni vending si trasformano in veri e propri strumenti di comunicazione. Di lì a poco le vendite delle nostre postazioni aumentano considerevolmente per la presenza di video che attraggono e spingono gli acquisti di impulso, tipici del Vending. Ovviamente, di tutto questo, aziende molto attente al marketing come Coca-Cola, Mars, Red Bull, si entusiasmano, affidandoci altri progetti

Parliamo di Mars in particolare?

Esattamente. Avendo apprezzato la nostra visione, la nostra capacità innovativa e l’orientamento alla Customer Experience, hanno pensato a noi per la loro divisione Pet, chiedendoci un’idea su come unire il mondo Pet con quello Vending. Poiché sulla Riviera di Jesolo avevamo come clienti alcuni dei più grandi campeggi d'Europa, dotati di spiagge per cani, progettiamo un distributore automatico di pet food per i loro brand Pedigree e Cesar da posizionare in una famosa dog beach, quella di Cavallino Treporti, che accettò. Questa idea si rivela molto interessante perché i visitatori del chiosco, mentre bevono una birra o mangiano qualcosa, approfittano del distributore per acquistare qualcosa da mangiare anche per il loro cane. Parallelamente continuiamo a sviluppare il discorso del digital signage, facendo un ulteriore step evolutivo, ovvero trasformiamo la parte superiore dei nostri distributori automatici in un grande ledwall su 4 lati che permette lo scorrimento dei video su tutta la superficie, creando un impatto visivo molto forte. Questo sistema diventa un elemento iconico, esperienziale, bello da vedere e soprattutto efficace in termini di vendita e Customer Experience.

Tutto questo dove vi ha portato?

Siamo una realtà di nicchia, un player adatto ad aziende che credono fortemente che i loro distributori automatici debbano portare valore ai loro clienti, dando un contributo d’immagine ai loro brand

Non abbiamo un obiettivo dimensionale, non appartiene al nostro modello di business. Abbiamo la velleità di portare avanti una filosofia nuova di fare vending, un approccio diverso, orientato a farlo diventare qualcosa di più che un tema di distributori automatici di snack e bevande. Come dicevo la Customer Experience è al

centro della nostra progettualità e oggi con il supporto dell’AI stiamo evolvendo in una direzione sempre più orientata al consumatore e alla tecnologia.

La vostra esperienza dimostra che il digital signage sui distributori automatici premia le vendite… È esattamente così. Però, quello che noi abbiamo notato è che in questo Settore si procede sempre, in maniera tattica, step by step. Quello che manca in molti casi è una visione di marketing d’insieme, forte e orientata al consumatore finale. La nostra impressione è che il mondo Vending debba lavorare ancora parecchio in questa direzione. La fortuna di Trysgroup è stata provenire da un business che aveva già nella propria knowledge base molto di quanto ci siamo detti. In un mondo in cui l'offerta di servizi e prodotti è enorme e il consumatore può acquistarli in molti modi diversi non possiamo pensare che il nostro business sia quello di gestire distributori automatici o al meglio servizi di ristorazione automatizzata. È importante un cambio di visione: non si vendono prodotti o servizi ma si progettano esperienze e i consumatori scelgono quelle migliori!

A cosa deve portare tutto questo in futuro?

Da un punto di vista strategico ad un cambio culturale forte. Da un punto di vista pratico alla possibilità di progettare esperienze di vending innovative, tecnologicamente avanzate, coinvolgenti e persuasive. Oggi è vero utilizziamo i distributori come strumenti di erogazione, ma l’evoluzione tecnologica procede a grande velocità e quindi quello che oggi è un distributore, domani potrebbe essere un robot, un drone o chissà che cosa. Le aziende vincenti saranno quelle che sapranno creare le esperienze migliori per i propri consumatori, avvalendosi di ogni infrastruttura tecnologica e per questo rimanendo al passo con i tempi.

Il prezzo al distributore: qual è la tua opinione?

Anche questo punto fa parte della stessa strategia. Quando ti impoverisci e il consumatore non è al centro della strategia, su cosa finisci per competere? Molto probabilmente sul prezzo! È il fattore che ha indebolito questo settore. Gli esagerati ristorni erogati ancora oggi da molte aziende leader nel vending per acquisire clienti, più i prezzi dei prodotti spesso molto bassi hanno generato l’impoverimento del vending che ben conosciamo. Questo perché si è tolto il consumatore dal centro, sostituendolo con altri valori. Una delle nostre grandi difficoltà, è che ci risulta difficile crescere per acquisizioni perché, se acquisisco un piccolo gestore che vende un caffè a 0,35/0,40 centesimi, come faccio a spiegare ai suoi clienti (che diventeranno i miei) che devo alzare il prezzo del caffè perché gli porto un certo tipo di servizio? Noi non sviluppiamo grandi fatturati ma, con ogni probabilità, siamo tra i gestori del Vending, quelli che hanno la redditività per distributore più alta e questo è dato dalla combinazione di prezzo più alto rispetto alla media e, ovviamente, un'attrattività del distributore superiore alla media.

Ritieni che il vostro modello possa essere replicabile?

L’unione fa la forza… Non solo penso che sia possibile, ma penso che trovare partner con i quali sviluppare un comune pensiero strategico, unendo le forze e mettendo al centro l’unica variabile che ci garantisce un futuro ossia il consumatore finale e i suoi desideri sia una via virtuosa da percorrere. Ho sempre pensato che, se mai un giorno decidessi di dedicarmi ad altro e volessi lasciare ad altri Trysgroup, non la vorrei cedere come una normale azienda ma filosoficamente più come “progetto”, come una “startup perenne” a soggetti in grado di comprendere tutto questo: perché dentro Trysgroup c’è una knowledge forte, proiettata al futuro e a una visione del Vending (finalmente!) diversa

LA NUOVA IDENTITÀ

DEL MARCHIO

Coges ha presentato una nuova identità del marchio, segnando un chiaro passo avanti nella sua transizione da produttore di hardware a fornitore di soluzioni connesse. Con oltre 40 anni di esperienza nei sistemi di pagamento e telemetria, Coges riunisce ora la sua gamma completa di tecnologie in un unico ecosistema integrato

Il nuovo marchio si basa su tre principi fondamentali: Connettiti. Paga. Semplifica. Questi principi guidano la strategia di Coges per aiutare gli operatori del vending a gestire i pagamenti, monitorare i distributori automatici e semplificare le operazioni attraverso un'unica piattaforma connessa

Il rebranding include l'introduzione di Elysium, uno schermo interattivo che modernizza i distributori automatici esistenti senza sostituirli completamente. Elysium combina pagamenti, monitoraggio delle macchine e interazione con l'utente in un unico sistema. Supporta tutti i principali metodi di pagamento (carta, cellulare, MyKey e contanti) e consente la gestione remota di contenuti e dati. Con Elysium, i gestori possono prolungare la durata delle macchine, migliorare l'esperienza dei clienti e semplificare le attività quotidiane.

Nell'ambito di questa transizione, Coges sta anche integrando la sua piattaforma IoT Nebular in Vendon Cloud. Il cambiamento offre agli utenti esistenti l'accesso a dashboard migliorate e informazioni in tempo reale, mantenendo la compatibilità con gli strumenti attuali. La migrazione sarà graduale e supportata.

Ana Cristina Palma, Site Manager di Coges, spiega: “L'obiettivo è la continuità con il miglioramento. I clienti possono continuare a lavorare come al solito, ottenen-

do al contempo l'accesso a una piattaforma più efficiente e pronta per il futuro”. Coges e Vendon operano ora come un unico fornitore di soluzioni connesse all'interno del Gruppo Azkoyen.

Ci presenti Acqua Fonte Margherita 1845?

Fonte Margherita 1845 è l'acqua delle Piccole Dolomiti che nasce e scorre in un ambiente incontaminato, tra paesaggi alpini di rara bellezza. È un'acqua particolarmente leggera, con un basso residuo fisso di soli 149 mg/l, una minima presenza di minerali ed eccezionalmente pura per la totale assenza di nitriti. È un'acqua di grande valore che imbottigliamo nei nostri tre stabilimenti, distribuendola in diversi formati e in confezioni sostenibili: vetro e brick eco-friendly. Per noi la sostenibilità è un valore strategico e crediamo che anche il packaging debba essere coerente con il prodotto che contiene.

Come è nata l'idea della personalizzazione?

Come sempre succede nel nostro settore, è stato il mercato a chiederlo. La verità è che noi puntiamo principalmente sul nostro progetto di marca, ma questo servizio di personalizzazione è sempre più richiesto dal mercato italiano come strumento di marketing. Quindi, abbiamo scelto di adeguarci alle richieste del mercato.

Quanti clienti utilizzano già questo servizio?

Attualmente abbiamo oltre 80 clienti attivi con il servizio di personalizzazione del brick e il numero è in costante crescita. La risposta del mercato è molto positiva e, sono certo, crescerà ancora.

A quali segmenti vi rivolgete principalmente?

Il nostro target è tutto il mondo del Fuoricasa, compreso il Vending. Dove il vetro non può arrivare - come nella distribuzione automatica - proponiamo il brick eco-friendly sia a nostro marchio che, soprattutto, personalizzato sulle esigenze e indicazioni del cliente.

INTERVISTA CON DENIS MORO CEO

IL BRICK PERSONALIZZATO

TRASFORMA L'ACQUA MINERALE IN UNO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE AZIENDALE

Quale genere di attività servite?

I nostri clienti sono principalmente hotel, catene alberghiere, ristoranti, gruppi della ristorazione e piadinerie. Scelgono il nostro brick personalizzato anche in occasione di eventi e fiere e i gestori del Vending che vogliono dare un tocco personale ad un prodotto molto venduto al distributore automatico.

Come funziona la personalizzazione del brick?

Offriamo la possibilità di personalizzare il packaging del brick con il marchio e la grafica del cliente. Si può lavorare su tutti e tre i lati del brick per un effetto d'immagine davvero importante. Abbiamo già realizzato collaborazioni con artisti per progetti speciali. Il punto fondamentale è che dentro c'è sempre l’acqua oligominerale di qualità delle Piccole Dolomiti

Quali sono in sintesi gli aspetti tecnici della personalizzazione?

Tutti i soggetti sono stampati in quadricromia con colori alimentari, quindi è eliminato qualunque tipo di eventuale contaminazione o tossicità per assicurare il pieno e integrale rispetto delle normative.

Quali formati sono disponibili?

Proponiamo il brick personalizzato in due formati: il 50cl, che è il formato standard più richiesto, e il 33cl, perfetto per determinate occasioni e target.

Quali sono le quantità minime personalizzate da acquistare?

Il lotto minimo è di 30.000 pezzi, ma questi possono essere imbottigliati in tre soluzioni diverse, non necessariamente in un'unica soluzione. Nel concreto, anche un piccolo gestore può facilmente raggiungere questi volumi considerando il consumo annuo. Voglio precisare che per garantire sempre un contenuto freschissimo, imbottigliamo in più riprese: ad esempio 10.000 brick

10.000 pezzi corrispondono a quanto in termini logistici? 10.000 pezzi equivalgono a 6 pallets standard da 80x120 cm, organizzati in 96 scatole da 15 pezzi ciascuna, per un totale di 1.440 pezzi per pallet

Ci sono costi di impianto iniziali?

C'è un costo di impianto iniziale che però preferiamo 'assorbire' nel prezzo complessivo per semplificare l'offerta e renderla più trasparente e sostenibile possibile in termini economici.

Puoi darci un'idea dell'investimento richiesto?

Per 30.000 pezzi personalizzati, l'investimento è poco superiore ai 10.000 euro, che corrisponde a circa 33 centesimi a pezzo. Si tratta di un investimento che, considerando il ritorno in termini di visibilità del marchio, risulta molto competitivo rispetto ad altre forme di pubblicità.

In termini di marketing, quali sono i vantaggi per le aziende che scelgono questa soluzione?

Il vero valore è che il marchio del cliente diventa visibile a migliaia di persone. Con 30.000 brick personalizzati, il marchio viaggia insieme ai clienti: lo trasporti in auto, lo vedi sui banchi di scuola e delle università, sulle scrivanie degli uffici, durante gli eventi… Insomma, in mille occasioni diverse che rendono la personalizzazione un'occasione di marketing incredibile perché permette di raggiungere un alto numero di consuma, facendo da amplificatore della visibilità del brand.

Il concetto chiave è convertire l'idea che l’acqua sia uno strumento di marketing molto potente e non solo un semplice prodotto.

Quali sono le principali innovazioni che avete introdot to nel mercato?

Negli ultimi 18 mesi abbiamo fatto una scrematura dei prodotti con sell-out più basso e abbiamo inserito diverse nuove referenze. Le novità principali riguarda no tre categorie di prodotti. La prima è l’ingresso di nuove Creme spalmabili in tre gusti: burro di arachidi al 100%, caramello salato e pistacchio Dubai, sempre in vasetti da 200 grammi come già disponibili le altre referenze, un formato adatto per i negozi specializ zati. Una novità assoluta sono le creme in bustina da 100 grammi, in espositori da 6 pezzi, ai gusti di pistacchio, caramello salato, nocciola e arachidi al 100% , quest’ultimo particolarmente adatto al mercato del fitness e delle palestre.

La seconda novità?

INTERVISTA CON STEFANO ARIGNANO

DIRETTORE COMMERCIALE

NUOVE LINEE, UN SISTEMA CHIUSO ED ESPANSIONE INTERNAZIONALE

con nomi di fantasia ispirati alla regalità: “Baci Reali”, “Abbracci Reali”, “Baci del Re”. Alcuni sono al burro, altri hanno farciture particolari.

La grande novità sembra essere però il sistema chiuso. Come nasce questo progetto?

Abbiamo sviluppato una linea di biscotti artigianali in formato da 140 grammi, confezionati in vaschette per sottolineare la natura artigianale e non industriale del prodotto. Saranno disponibili nove tipologie diverse

Questo sistema, che abbiamo chiamato Momento, nasce dall’esigenza di preservare i nostri clienti su alcuni territori. Abbiamo sviluppato e brevettato una capsula proprietaria. È un sistema chiuso molto leggero e van-

taggioso per i nostri clienti, che prevede anche la sostituzione delle macchine quando si rompono.

Quali miscele avete sviluppato per questo sistema?

Al momento abbiamo due miscele principali più una decaffeinata: il Cremoso con 20% di arabica, l’Intenso che è costituito al 100% da robusta selezionata e il Decaffeinato che presenta il 50% di arabica. A breve partiremo anche con tre gusti per i solubili: ginseng, orzo e tè al limone.

Come avete sviluppato tecnicamente le macchine?

Abbiamo stretto una collaborazione con un produttore specializzato per creare macchine specifiche per le nostre capsule brevettate. Sono disponibili in due colorazioni: bianca e oro, nera e oro. La macchina è molto moderna e digitale, permette l’erogazione sia di caffè corto che lungo ed è regolabile.

Qual è l’offerta commerciale?

Proponiamo un pacchetto completo: 3 cartoni da 100 capsule (quindi 300 capsule totali) a

99,99 euro. Le capsule sono compatibili non solo con il nostro sistema ma anche con il sistema Espresso Point e altri sistemi simili.

Altra novità è la Linea Premium. Di cosa si tratta? Sì, lanceremo il brand “Caffè Arignano”, una linea premium di fascia alta con percentuale di arabica superiore rispetto alle nostre miscele standard. Nonostante la qualità elevata, riusciremo a mantenere prezzi competitivi grazie al fatto che i costi di arabica e robusta si sono livellati.

A fronte di tante novità, come si è evoluta la vostra organizzazione commerciale?

Come stanno andando i risultati aziendali?

Fortunatamente siamo sempre in crescita, con un +30% di fatturato. Considerando gli aumenti dei costi delle materie prime, equivale a una crescita reale del 15-20%. Abbiamo fatto una selezione rigorosa della clientela, eliminando quelli meno affidabili e concentrandoci su quelli più fidelizzati. Siamo, comunque, sempre alla ricerca di nuovi clienti, che condividano la nostra politica commerciale e le nostre strategie.

Siete presenti anche nei mercati esteri?

Siamo presenti in diversi paesi: in Germania, dove abbiamo acquisito nuovi clienti interessanti; in Israele, dove continuiamo a lavorare nonostante le difficoltà del momento; in Portogallo, Francia e Regno Unito, dove abbiamo clienti storici consolidati; e in Svizzera, dove stiamo per aprire uno store diretto.

Ci parli di questo progetto in Svizzera?

Apriremo uno store con un concept innovativo: caffetteria più distribuzione dei nostri prodotti, quindi sia somministrazione che retail. Sarà in collaborazione con il nostro rivenditore locale. L’apertura è prevista per fine anno e servirà a distribuire i prodotti nella Svizzera francese dove siamo già presenti.

Altri progetti internazionali?

Siamo in trattativa per un progetto oltreoceano, ma di questa novità preferisco scaramanticamente non svelare ancora nulla.

Il 30 gennaio 2025 Stefano Arignano ha ricevuto il premio Confcommercio come Giovane Imprenditore 2025, un riconoscimento che lo inorgoglisce e testimonia il lavoro svolto in questi anni.

Il Premio Giovani Imprenditori è un riconoscimento che

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IL MERCATO DEL BIOLOGICO

Il mercato del biologico in Italia continua a crescere con risultati significativi. Nel 2024, gli acquisti di prodotti biologici crescono più rapidamente rispetto al paniere agroalimentare complessivo: +2,9% contro +0,9%. (Fonte: Green Planet/ISMEA)

Dopo due anni di flessione, l'incidenza del biologico sulla spesa totale torna a salire, attestandosi al 3,6% (Fonte: Green Planet/ISMEA), portando le vendite alimentari di prodotti biologici nel nostro Paese a superare i 6,5 miliardi di euro (Fonte: Osservatorio SANA/ Nomisma).

Un aspetto particolarmente rilevante per il settore del vending è la crescita del biologico nel consumo fuori casa. A trainare la crescita del mercato sono stati i consumi fuori casa con un +18% rispetto al 2021 e un valore di quasi 1.3 miliardi di euro (Fonte: FederBio). Inoltre, quasi 8 consumatori su 10 hanno scelto prodotti alimentari biologici nelle occasioni fuori casa presso ristoranti, bar o mense nel corso del 2024 (Fonte: FederBio).

CAM E SOSTENIBILITÀ: NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GESTORI

L'introduzione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la ristorazione collettiva ha creato nuove opportunità strategiche per i gestori di vending machine, dove il biologico rappresenta uno dei requisiti obbligatori previsti dalla normativa per gli appalti pubblici di ristorazione.

I nuovi CAM sulla ristorazione prendono in considerazione i diversi aspetti del ciclo di vita dei servizi di ristorazione collettiva (produzione delle derrate, distribuzione, confezionamento, preparazione dei pasti,

smaltimento dei rifiuti generati), creando un framework normativo che incentiva l'adozione di prodotti biologici anche nel canale della distribuzione automatica. Per i gestori, questo scenario rappresenta un'opportunità competitiva significativa, considerando che il 61% degli italiani ritiene importanti le pratiche sostenibili nella selezione di un ristorante e il 30% è disposto a pagare di più per piatti biologici, a filiera corta o a base vegetale (Fonte: Fanpage.it/trend ristorazione 2025).

LA PROPOSTA BIOITALIA

QUALITÀ E TRADIZIONE IN FORMATO MONODOSE

Bioitalia si inserisce in questo scenario dinamico con una gamma completa di prodotti monodose specificamente studiati per il canale vending, una proposta che combina l'autenticità dei sapori mediterranei con la praticità richiesta dalla distribuzione automatica. L'offerta monodose Bioitalia rappresenta una soluzione strategica per i gestori di vending machine che vogliono diversificare il proprio assortimento con prodotti di qualità superiore e rispondere contemporaneamente

FRULLATI BIO - ORGANIC SMOOTHIE:

ENERGIA NATURALE IN OGNI MOMENTO

La linea di frullati biologici Bioitalia rappresenta un'innovazione significativa per il vending salutistico. Ottenuti esclusivamente da frutta e verdura fresca, senza conservanti e additivi, questi smoothies offrono un'alternativa nutriente e gustosa alle bevande tradizionali. La gamma comprende sette varianti studiate per rispondere a diverse esigenze nutrizionali:

Carota/Albicocca/Zucca - Un mix energetico ricco in vitamina A e betacarotene, dalle proprietà antiossidanti naturali, per un break rivitalizzante.

Mela/Ribes - Naturalmente ricco in vitamina C, questo frullato stimola le difese immunitarie e facilita l'assorbimento del ferro.

Mela/Fragola/Banana - Una combinazione dal gusto irresistibile, ideale per iniziare la giornata con energia, apprezzato da chi pratica sport.

alle nuove esigenze normative dei CAM e alle crescenti aspettative dei consumatori verso un'alimentazione più sana e sostenibile.

In un mercato del Bio in forte espansione, Bioitalia si posiziona come partner affidabile per i gestori di vending machine, permettendo loro di cogliere nuove opportunità per il proprio business.

BIOITALIA HA PENSATO PER IL VENDING

UNA LINEA DI PRODOTTI BIO MONODOSE

Mela/Kiwi/Spinaci - Il mix perfetto di frutta e verdura per depurare e proteggere l'organismo, ottimo come spuntino salutare.

Pera/Banana - Dal gusto delicato, rappresenta la scelta ideale per colazione o come merenda energetica durante la giornata.

Mela - Un monofruit completo che favorisce la digestione e regola l'assorbimento degli zuccheri, perfetto per il senso di sazietà.

Prugna - Ricco di proprietà antiossidanti e depurative, ideale al mattino per favorire la regolarità intestinale.

SUCCHI DI FRUTTA E VERDURA: PUREZZA AL 100%

La linea di succhi biologici Bioitalia si distingue per la purezza degli ingredienti: 100% frutta e verdura, senza conservanti, additivi e zuccheri aggiunti. Disponibili in bottiglie di vetro da 200ml (confezioni da 20 pezzi), macchinabili nei distributori non a spirale, offrono sapori autentici e naturali. La gamma include varietà classiche come Mela, Uva, Arancia, Pera e Melagrana, oltre alle più innovative Pomodoro e Carota, perfette per chi cerca alternative salutari e rinfrescanti. Questi succhi sono ideali per la colazione e gli spuntini.

CRACKER ARTIGIANALI: TRADIZIONE E PRATICITÀ

I cracker artigianali biologici Bioitalia rappresentano l'evoluzione del concetto di snack salato nel vending. Realizzati con farina biologica e olio extravergine di oliva, senza lievito e senza sale in superficie Disponibili in pratiche confezioni monodose da 40g in due varianti - olive nere e sesamo e rosmarino - questi cracker offrono un'alternativa genuina agli snack industriali. La loro versatilità li rende perfetti sia come merenda che come sostituto del pane durante i pasti, ideali anche per accompagnare aperitivi aziendali o pause pranzo più elaborate.

BIOITALIA, 30 ANNI DI ECCELLENZA BIOLOGICA

BIOITALIA s.r.l. Società Benefit produce alimenti biologici dal 1994, seguendo le tradizioni della dieta mediterranea e utilizzando esclusivamente materie prime da agricoltura biologica. Con sede a Sarno (SA), l'azienda ha fatto della sicurezza alimentare e della qualità i suoi pilastri fondamentali, proponendo prodotti di elevata qualità al giusto prezzo. Integrando agricoltura biologica e tecnologia industriale, tutte le produzioni sono curate insieme a partner selezionati che condividono gli stessi valori aziendali. Da oltre 15 anni l'azienda collabora con l'Università Federico II di Napoli per lo sviluppo di nuove tecnologie produttive e la ricerca di antiche cultivar. Oltre al biologico, Bioitalia vanta numerose certificazioni di prodotto internazionali come Gluten free e Kosher e altre che attestano la qualità e la sostenibilità dei processi produttivi come la BRC e da oggi anche la B Corp. Nel 2025, infatti, Bioitalia ha ottenuto la certificazione B Corp™, un riconoscimento che premia le imprese impegnate a generare un impatto posi-

tivo su persone, comunità e ambiente. Entrare a far parte di questo movimento globale significa assumersi la responsabilità di operare secondo criteri etici e trasparenti, valutati secondo standard rigorosi e internazionalmente riconosciuti.

La certificazione B Corp™ è per Bioitalia il naturale proseguimento di un percorso fatto di scelte concrete: attenzione ai lavoratori, rispetto della biodiversità, relazioni solide con i fornitori e trasparenza verso i consumatori. In quest’ottica, l’azienda ha adottato anche tecnologie innovative come la blockchain per garantire la tracciabilità della filiera.

Grazie alla blockchain, infatti, Bioitalia permette ai consumatori di accedere a dati certificati e non modificabili sul percorso degli ingredienti, dalla coltivazione fino al confezionamento. Scansionando un QR code sulla confezione, è possibile visualizzare informazioni dettagliate sulle fasi produttive, i luoghi di origine e i controlli effettuati, offrendo così uno strumento trasparente e accessibile per scegliere con consapevolezza.

FORMATI CON CONFIDA!

CONFIDA SERVIZI SRL, la nuova società di servizi di CONFIDA, ha sviluppato per le aziende del vending un piano di formazione per il 2025 in collaborazione con primarie società di formazione.

CRESCI NEL VENDING

IL PIANO DI FORMAZIONE 2025 È COMPOSTO DA MASTERCLASS IN PRESENZA E WEBINAR ONLINE.

MASTERCLASS

• Strumenti di Intelligenza Artificiale per il settore vending – 8 maggio 2025

• Vendita B2B: corso avanzato di vendita e negoziazione – 17 giugno 2025

• Analisi dei costi e Controllo di Gestione - 24 settembre 2025

• Sustainability masterclass: il futuro del vending sostenibile – 4 dicembre 2025

WEBINAR

• Bilancio di sostenibilità – 16 aprile 2025

• Definire il posizionamento competitivo dell’azienda – 15 maggio 2025

• Comunicare per influenzare: come guidare le scelte dei clienti – 22 maggio 2025

• La comunicazione dei distributori automatici – 10 giugno 2025

• Intelligenza Emotiva per la Gestione delle Risorse Umane – 24 giugno 2025

• Comunicare con assertività – 17 settembre 2025

• Welfare aziendale – 14 ottobre 2025

• Strategie di posizionamento: come distinguersi dai concorrenti? – 23 ottobre 2025

• Intelligenza Emotiva per Vendere – 11 novembre 2025

• WhatsApp Business per le aziende del vending – 20 novembre 2025

ATEL DIVENTA REPA

OFFERTA AMPLIATA E CONSEGNA PIÙ RAPIDA PER TUTTI I RICAMBI VENDING

Importante novità per gli operatori del vending: il 31 maggio, a seguito di un’operazione di fusione per incorporazione, ATEL, azienda specializzata nella distribuzione di ricambi per il settore vending, fondata a Udine nel 1972, ha modificato la propria ragione sociale, confluendo in REPA Italia

Da oggi, tutti i centri assistenza e i distributori di ricambi vending beneficiano di una gamma ampliata, comprensiva dei ricambi universali e OEM e di tutti i ricambi per il settore caffè, la ristorazione e la refrigerazione, disponibili in una piattaforma semplice e intuitiva, con numerose funzionalità di ricerca avanzata: il sito di REPA Italia.

La collaborazione tra il team di assistenza clienti specializzato nel vending, sempre attivo dalla sede di Udine, e gli esperti del centro logistico automatizzato di Cesena dove è ora stoccata l’intera offerta per distributori automatici, distributori di bevande calde e fredde, macchine per snack, OCS e superautomatiche, assicurano un livello di servizio ancora più elevato per gli

operatori del vending, riducendo i tempi di consegna dei ricambi in tutta Europa.

Leonardo Raggi, Amministratore Delegato di REPA Italia, commenta: “Da oggi il vending ha una nuova grande casa: REPA Italia. Questa unione rappresenta la naturale integrazione di due realtà parte della stessa famiglia dal 2018. Da oggi, i tempi di manutenzione e riparazione dei distributori automatici si riducono ulteriormente, grazie all’elevata disponibilità di ricambi e accessori sempre in stock, accessibili dal one-stop shop REPA Italia e all’efficienza logistica di uno dei centri di distribuzione più avanzati di REPA”.

IL GESTIONALE IN CLOUD

CHE EVOLVE CON IL TUO BUSINESS

Nel mondo dinamico del Vending, restare al passo con le esigenze dei gestori è una sfida quotidiana. È per questo che Vending Manager, il gestionale 100% in cloud, si distingue come alleato prezioso per l’imprenditore moderno: sempre accessibile, sempre aggiornato e in continua evoluzione. Nato nel 2016 dall’esperienza sul campo di Antonio Pellegrino, gestore e innovatore, Vending Manager ha rivoluzionato il modo di operare nel settore grazie a un’unica piattaforma che consente un controllo aziendale completo, flessibile e in tempo reale

Negli ultimi anni il sistema ha visto l’introduzione di strumenti chiave per l’efficienza operativa: dal nuovo menu giri giornalieri per gli operatori, che ottimizza logistica, carico e analisi, alla telemetria avanzata che consente di gestire il controllo dei consumi, il precarico e di modificare i prezzi non solo da gestionale ma direttamente da Vending App. Non meno importanti sono le funzioni di controllo percorso operatore, con tracciamento chilometrico e geolocalizzazione, la gestione di sottoscorte e ordini in magazzino. Con la gestione automatica delle scadenze lotti e l’introduzione del prekitting, il magazzino diventa più preciso e reattivo. Tutto pensato per ridurre gli errori e aumentare l’efficienza.

Da Vending Manager è possibile gestire nuovi vincoli operativi al personale come la richiesta della foto del carico o l’autocontrollo del furgone. Ogni funzione nasce da un’esigenza reale del gestore, trasformata in una soluzione pratica per ottenere il massimo controllo.

Un’integrazione riguarda anche “Il Caffè”, la web app fornita ai clienti per inoltrare ordini in modo semplice e digitale. A supporto del controllo aziendale sono stati introdotti nuovi menu di analisi e grafici su battute di vendita, prodotto consegnato, manutenzioni su distributori e furgoni, e un efficiente sistema di controllo automatico dei consumi.

Grazie a un team dedicato e al continuo confronto con i clienti, Vending Manager non è solo un gestionale, ma un sistema in crescita pensato per accompagnare l’imprenditore e il suo staff verso un futuro sempre più digitale ed efficiente

VENDING MANAGER INSIEME PER CRESCERE

Estendi le funzionalità dei nostri schermi tattili interattivi con un modulo di pagamento contactless certificato EMV. Grazie alla connessione USB plug & play, l’integrazione è facile! Migliora l’esperienza utilizzatore e amplia le opzioni di pagamento in pochi minuti.*

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MONTAGGIO A PANNELLO
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Nel panorama del vending italiano, Ristoservice rappresenta un caso unico: un'azienda nata nel settore della ristorazione che ha saputo trasferire nel vending la propria filosofia di personalizzazione e qualità del servizio. Fondata tra il 2014-2015 da imprenditori con consolidata esperienza nel settore ristorativo, l'azienda ha vissuto una svolta decisiva nel 2019 con l'apertura del proprio centro cottura ad Arcore, che ha permesso di sviluppare sia il business della ristorazione che quello del vending.

L'azienda, che ha appena inaugurato la nuova sede con la divisione vending separata, si distingue per la capacità di inserire nei distributori anche prodotti di propria produzione, mantenendo sempre l'attenzione alla sostenibilità ambientale e alla personalizzazione del servizio, come ci racconta Silvano Ridoli, direttore dell’area Vending.

Silvano, quando nasce esattamente Ristoservice?

L'azienda nasce come ristorazione tra il 2014 e il 2015, derivando dall'esperienza maturata nel settore dalla proprietà. Il primo importante step di autonomia è stata l'inaugurazione del centro cottura nel 2019, che ci ha permesso di sviluppare concretamente il business.

INTERVISTA CON SILVANO RIDOLI

DIRETTORE AREA VENDING

QUANDO LA RISTORAZIONE

INCONTRA IL VENDING.

DAL CENTRO COTTURA

AI DISTRIBUTORI AUTOMATICI.

Da quale idea nasce il progetto?

L'idea nasce dall'esperienza consolidata nel settore della ristorazione. Nel febbraio 2014 iniziamo questa nuova avventura in proprio con base ad Arcore. Nei primi anni, fino al 2018, gestiamo alcuni bar, piccoli servizi e mense aziendali, ma senza la possibilità di fare pasti veicolati su larga scala, perché non avevamo un centro cottura proprietario. Questo gap viene colmato nel 2019. Grazie all’investimento di Roberto Villa e Antonio Sabatino, ci trasferiamo in un nuovo stabile con uffici, magazzini, cucina industriale e confezionamento, permettendoci di sviluppare sia l'acquisizione di clienti tramite appalti che il servizio ai clienti privati.

Come siete arrivati al vending?

Il fatto che sempre più spesso nella ristorazione gli enti appaltino i servizi di ristoro senza distinguere tra vending, gestione bar e gestione mense ci ha portati naturalmente in questo settore. Sempre più spesso ci tro-

viamo a concorrere in gare in cui il servizio di ristoro è completo e include anche il vending. Così dal 2018-19 abbiamo iniziato a fare appalti in cui è necessario installare distributori, manutenerli e rifornirli.

Siete partiti alla vigilia del periodo Covid. Come avete superato quel momento?

Il Covid inizialmente è stato un grande problema per l'esposizione finanziaria del progetto, ma poi si è dimostrato un fiore all'occhiello. Il fatto di poter fornire pasti veicolati e confezionati in atmosfera protetta ci ha permesso di riprendere a fornire i pasti senza rischi di contaminazione. Abbiamo superato la crisi grazie al patrimonio dei fondatori e dal 2021 la crescita è stata continua.

Quali caratteristiche vi contraddistinguono?

Fondamentalmente la grande flessibilità nel proporci, nell'ascoltare e nel dare soluzioni che rispettino le esigenze del cliente. La customizzazione a 360° delle ricette e di tutto ciò che il cliente desidera è sicuramente un plus. La personalizzazione e la flessibilità sono i nostri punti di forza.

L'attenzione all'ambiente è centrale nella vostra filosofia?

Assolutamente. L'azienda è al passo con i tempi per quanto riguarda tutte le certificazioni necessarie. È qualcosa che ci viene richiesto quando strutturiamo un progetto o un'offerta: ci viene sempre ricordato di muoverci rispettando l'ambiente, facendo attenzione agli scarti. È qualcosa che la proprietà vuole fortemente.

Quanti collaboratori si occupano del vending?

Siamo 16 persone: 9 addetti al rifornimento, 3 tecnici (metà interni e metà esterni), una persona per il customer service, un magazziniere, una per l'amministrazione, una per il commerciale e io. Abbiamo festeggiato la scorsa settimana l'inaugurazione della nuova sede a Cornate d’Adda con clienti e autorità locali.

Nel vending proponete prodotti standard o innovate? Oltre ai prodotti standard, offriamo anche qualcosa di nostro. Abbiamo la possibilità di inserire prodotti nostri: un biscotto di frolla lo possiamo fare noi e proporre al cliente. Il panino in atmosfera modificata può essere

quello industriale di Alba o Beretta, oppure il nostro che ha una shelf life di 8 giorni invece di 30, con prodotti selezionati e una presentazione diversa. Dipende da quello che il cliente richiede. Abbiamo anche testato prodotti con farina a base di insetti, ma forse il mercato non è ancora pronto.

Fate proposte personalizzate per ogni cliente?

Certo, siamo qui per fare business e cerchiamo di bilanciare le richieste con le effettive necessità. Tutti vorrebbero gelati e spremute d’arancia, ma non può essere un servizio per tutti. Prodotti di nicchia li offriamo a grandi comunità, altrimenti non c'è un ritorno suffi ciente per mantenere il servizio.

Quanti clienti e distributori gestite oggi?

Per il vending abbiamo circa 110 clienti con 700 distri butori automatici installati. A differenza di gran parte delle società di vending, siamo sbilanciati verso il pub blico perché la natura della società di ristorazione è quella di muoversi per gare d'appalto. Dal 2024, con la ristrutturazione del capannone e la creazione della di visione vending, stiamo orientandoci sempre più verso il privato per ottimizzare il conto economico secondo i parametri del vending tradizionale.

Avete notato cali di consumi negli ultimi mesi?

Siamo cresciuti nell'ultimo anno talmente tanto che è difficile analizzare questi cali. Su alcuni clienti l'abbia mo notato, ma contenuto, meno del 5%. Forse sulle bevande calde un pochettino e sulle bevande gas sate e zuccherate. Stanno cambiando i gusti e l'orien tamento di consumo, c'è maggior consapevolezza da parte del consumatore per la quantità di zuccheri da assumere.

Come avete affrontato gli aumenti del caffè?

Rendendo i clienti partecipi di tutto ciò che stava ac

cadendo sul mercato e chiedendo di adeguare i prezzi. Con il cliente privato, a fronte di un buon servizio, riusciamo a ottenere adeguamenti. Dal pubblico è più difficile: possono concedere aumenti solo legati alle variazioni ISTAT, e con l'ISTAT di quest'anno gli aumenti del caffè non li copriamo assolutamente.

Che caffè utilizzate?

Utilizziamo miscele di Caffè Toraldo e Borbone, molto vicine al gusto napoletano tradizionale. Le scegliamo non solo per il gusto ma soprattutto perché a livello visivo, di erogazione, rendono meglio. Il nostro obiettivo primario è offrire un prodotto ottimo in erogazione: dalla giusta dose di crema alle tempistiche corrette, dalla macinatura regolata al bicchiere traslucido che ottimizza la resa in tazza.

Prodotti particolari che inserite nei distributori?

Si sta aprendo la richiesta verso le acque aromatizzate: non solo isotoniche con magnesio e potassio, ma anche solo acqua con retrogusto di lime e menta. Non necessariamente con sostanze nutritive, anche solo aromatiche.

Come migliorare il coinvolgimento del consumatore finale?

Lo sviluppo dei pagamenti digitali tramite app e la fidelizzazione attraverso quel canale. Si possono fare campagne classiche come abbinare bevanda calda e snack in giorni specifici, offerte mirate sui prodotti o sulla quantità. Non siamo ancora strutturati per questo, ma ormai è la parte social che fa la fidelizzazione. Chi guadagna sono gli influencer, quindi questo canale tira e bisogna puntarci per fidelizzare la clientela.

IL MERCATO DEL CAFFÈ

PER IL 2025 LA BANCA MONDIALE CONFERMA PREZZI ELEVATI

Il mercato mondiale del caffè attraversa una fase di profonda trasformazione, caratterizzata da prezzi ai massimi storici e previsioni che delineano uno scenario complesso per i prossimi anni. Gli ultimi dati della Banca Mondiale confermano le tendenze già emerse e aggiungono elementi di criticità che impatteranno significativamente sul settore della distribuzione automatica.

PRODUZIONE MONDIALE: CRESCITA INSUFFICIENTE

Secondo il Commodity Markets Outlook della World Bank, la produzione mondiale di caffè 2024/25 crescerà di circa 3 milioni di sacchi, raggiungendo i 173 milioni di sacchi. Tuttavia, questa crescita risulta insufficiente rispetto alla domanda crescente e i livelli produttivi rimangono al di sotto di quelli del 2020/21.

La produzione globale è aumentata a 170 milioni di sacchi nel 2023-24 e, nonostante l'incremento previsto, il mercato si trova ad affrontare il quarto anno consecutivo di deficit, con la prospettiva di un quinto anno critico nel 2025/26. Questa situazione di squilibrio strutturale tra domanda e offerta rappresenta il principale driver dell'attuale impennata dei prezzi.

PREZZI AI MASSIMI STORICI: ARABICA E ROBUSTA

IN TERRITORIO RECORD

Il 2025 ha visto i prezzi del caffè raggiungere livelli record nominali. L'Arabica ha toccato i 9 dollari al chilogrammo tra febbraio e marzo 2025, mentre la Robusta si è avvicinata ai 6 dollari al chilogrammo. Questi valori rappresentano aumenti straordinari: l'Arabica è quasi raddoppiata su base annua, mentre la Robusta ha re-

gistrato un incremento di oltre due terzi rispetto al 2024. Tuttavia, i mercati hanno mostrato segni di volatilità: a fine maggio 2025, i futures sono tornati a scendere, toccando i minimi da oltre un mese, con il contratto per scadenza luglio precipitato a 360,75 centesimi per libbra. Questa volatilità riflette l'incertezza che caratterizza il mercato e la sensibilità agli sviluppi climatici e geopolitici.

PREVISIONI 2025-2026: DIVERGENZE TRA LE

VARIETÀ

Gli analisti della World Bank forniscono previsioni dettagliate che evidenziano andamenti divergenti tra le due principali varietà: Arabica

• +50% nel 2025 rispetto alla media 2024

• -15% nel 2026 con l'attesa ripresa produttiva in Colombia, secondo produttore mondiale di Arabica Robusta

• +25% nel 2025 sostenuto dalle persistenti difficoltà di approvvigionamento

• -9% nel 2026 con il graduale miglioramento delle condizioni in Vietnam

FATTORI DI RISCHIO: DAL CLIMA ALLA GEOPOLITICA

Cambiamenti Climatici

Il fenomeno El Niño ha lasciato il Brasile in uno stato di siccità prolungata per la maggior parte del 2024, compromettendo le prospettive del raccolto 2025/26.

Le previsioni indicano che la produzione brasiliana di caffè potrebbe toccare un minimo triennale.

Parallelamente, il Vietnam, principale produttore mondiale di Robusta, sta sperimentando una stagione insolitamente calda e secca che influenzerà negati-

vamente i prossimi raccolti e aumenterà i costi di produzione.

Un elemento di ulteriore preoccupazione è rappresentato dal fenomeno La Niña emergente, che potrebbe causare disruzioni climatiche sia in Sud America che in Asia orientale, minacciando le previsioni di stabilizzazione per il 2025.

Problemi Logistici

Le difficoltà di trasporto nel Mar Rosso, causate dall'instabilità geopolitica, continuano a complicare le catene di approvvigionamento, aumentando i costi logistici e contribuendo alla pressione sui prezzi.

Le previsioni indicano che i prezzi elevati persisteranno almeno per tutto il 2025, con una possibile stabilizzazione solo nel 2026. Tuttavia, la vulnerabilità climatica delle aree produttive e l'incertezza geopolitica globale suggeriscono che la volatilità rimarrà una caratteristica strutturale del mercato.

Il settore del vending dovrà quindi sviluppare capacità di adattamento rapido, investendo in tecnologie predittive per la gestione degli acquisti e in strategie di pricing dinamico che permettano di rispondere efficacemente alle fluttuazioni di mercato.

NUOVE SFIDE PER IL

VENDING

STRATEGIE DI ADATTAMENTO

Per gli operatori del settore vending, questo scenario presenta sfide significative ma anche opportunità strategiche:

Sfide Immediate

• Revisione delle politiche di pricing per assorbire l'aumento dei costi delle materie prime.

• Gestione della marginalità in un contesto di prezzi elevati e volatili.

• Necessità di comunicazione con i clienti finali per giustificare eventuali aumenti.

Opportunità Strategiche

• Valorizzazione del caffè specialty per differenziarsi attraverso la qualità.

• Contratti a lungo termine con fornitori per stabilizzare i costi.

• Diversificazione dell'offerta con miscele alternative e bevande complementari.

• Focus sulla sostenibilità per intercettare consumatori sempre più attenti all'origine del prodotto.

Innovazione nell'Offerta

Il contesto attuale spinge verso una riqualificazione dell'offerta, privilegiando:

• Caffè di origine certificata per giustificare prezzi premium.

• Miscele ottimizzate che bilancino qualità e sostenibilità economica.

• Bevande alternative che possano complementare l'offerta tradizionale.

• Sistemi di pagamento flessibili per gestire l'aumento dei prezzi.

LE NUOVE CYBER CAP E CYBER PLUS

INNOVAZIONE, PRESTAZIONE E DESIGN IN UNA TAZZINA

Capitani presenta due gioielli della tecnologia dell'espresso che ridefiniscono l'arte del caffè: Cyber Cap e Cyber Plus. Queste straordinarie macchine rappresentano il perfetto connubio tra raffinatezza estetica, prestazioni all'avanguardia e un'esperienza di degustazione che soddisferà anche i palati più esigenti.

CYBER CAP: L'ESSENZA DELL'ESPRESSO PERFETTO

La Cyber Cap incarna l'eleganza minimalista unita all'efficienza suprema. Progettata per gli amanti della semplicità che non vogliono rinunciare alla qualità, questa macchina permette di preparare un caffè corto o lungo dalla cremosità impeccabile con un semplice tocco.

Il suo rivoluzionario sistema di riscaldamento ultrarapido raggiunge la temperatura ideale in soli 30 secondi, eliminando virtualmente i tempi di attesa. Grazie all'innovativa funzione di spegnimento automatico dopo 14 minuti di inattività, Cyber Cap combina sostenibilità ed efficienza energetica senza compromessi, riducendo significativamente il consumo elettrico quando non in uso.

CYBER PLUS: VERSATILITÀ SENZA CONFINI

Per chi cerca un'esperienza ancora più completa, Cyber Plus eleva ulteriormente le possibilità di degustazione. Oltre a tutte le eccellenti caratteristiche della Cyber Cap, questo modello premium offre un sistema dedicato di erogazione dell'acqua calda attraverso un condotto separato, progettato specificamente per mantenere incontaminata la purezza degli aromi. Questa caratteristica esclusiva permette di preparare un autentico caffè americano aggiungendo acqua calda al vostro espresso, o di dedicarvi alla preparazione di tè e infusi di altissima qualità senza il rischio di

contaminazioni aromatiche. La rivoluzionaria valvola multifunzione consente di selezionare con precisione l'uscita desiderata: espresso, acqua calda o caffè americano, per una versatilità senza precedenti.

CARATTERISTICHE COMUNI

Entrambi i modelli possono essere equipaggiati con un innovativo dispositivo brevettato che perfeziona la crema del caffè, rendendola incredibilmente compatta, vellutata e omogenea - una delizia tanto per gli occhi quanto per il palato.

La compatibilità universale con i più diffusi sistemi a capsule e cialde disponibili sul mercato offre una libertà di scelta illimitata, permettendo di esplorare un vasto universo di miscele e varietà per trovare il profilo aromatico ideale.

L'ingegneria avanzata dei componenti removibili trasforma le operazioni di pulizia e manutenzione in un processo semplice e veloce, garantendo sempre prestazioni ottimali e longevità del prodotto.

Capitani presenterà ufficialmente le nuove macchine da caffè ad ottobre in occasione di HOST 2025, presso il Padiglione 8 - Stand C43/D44

capitani.it

CAFFÈ MORENO LA FESTA PER I 90 ANNI DEL FONDATORE

Un evento emozionante ha unito passato e futuro nella sede storica di Caffè Moreno, dove il 25 aprile è stato celebrato il 90° compleanno di Ferdinando Percuoco, fondatore della torrefazione napoletana

Una serata intensa e coinvolgente che ha riunito dipendenti, collaboratori e amici per rendere omaggio a una figura simbolo del caffè italiano e a oltre sei decenni di passione, dedizione e imprenditorialità.

Fondata nei primi anni ’60 a Casoria, alle porte di Napoli, Caffè Moreno è diventata un punto di riferimento nel settore del caffè espresso di qualità, esportando il gusto autentico della tradizione napoletana in oltre 60 paesi.

Ferdinando, ancora attivissimo e presente in azienda e i figli Umberto, Maurizio, Claudio e Laura, sono affiancati oggi dalla terza generazione della famiglia

Percuoco: Vittoria, responsabile marketing & comunicazione, Marco e Ferdinando, che si occupano rispettivamente del controllo qualità e del commerciale.

Tutti insieme portano avanti i valori su cui l’azienda è stata fondata con uno sguardo rivolto all’innovazione e alla sostenibilità.

Per questa ricorrenza speciale, la sede aziendale è stata trasformata in un’elegante location dal forte impatto visivo. L’allestimento, curato nei minimi dettagli dal celebre event designer Steve Di Maio, ha saputo

creare un’atmosfera suggestiva grazie a un sapiente uso di luci soffuse, musica selezionata e decorazioni ricercate. Al suo fianco Vittoria Percuoco, responsabile della comunicazione aziendale e voce giovane della famiglia, che ha contribuito a modellare l’evento con un tocco contemporaneo e autentico.

La serata è stata molto più di una celebrazione personale: è diventata un vero e proprio viaggio attraverso la storia di un’azienda che ha saputo crescere restando fedele alle proprie radici. Un percorso fatto di lavoro quotidiano, cura artigianale, attenzione al dettaglio e una visione imprenditoriale capace di adattarsi al mercato globale mantenendo l’anima partenopea.

La famiglia al completo ha voluto condividere con i presenti il valore umano e professionale che ha permesso a Caffè Moreno di diventare una delle torrefazioni italiane più affermate in Italia e all’estero.

Il compleanno del fondatore si è così trasformato in una festa della comunità aziendale, un momento per celebrare il percorso compiuto e rafforzare il senso di appartenenza a un progetto costruito sul tempo, sulla fiducia e sulla qualità.

Un traguardo simbolico, nel segno della tradizione napoletana del caffè espresso, ma anche una tappa che rilancia lo sguardo al futuro, con nuove sfide da affrontare e una storia ancora tutta da scrivere.

Product & Service è una delle realtà più consolidate nel panorama italiano dei sistemi di pagamento per il Vending. Con sede a Settimo Milanese e una specializzazione che spazia dal Vending al Retail, dal Gaming al Car Wash, l'azienda distribuisce o rivende in Italia marchi di primo piano come Cartadis, Vendon, Selfblue, Ingenico, Currenza, Innovative, Coges.

Sotto la guida dell'Amministratore Delegato Serge De Payevsky, Product & Service ha saputo anticipare le tendenze del mercato cashless, investendo in ricerca e sviluppo per offrire soluzioni sempre più innovative, ponendosi come punto di riferimento per gestori e operatori del Vending che cercano affidabilità, competitività e servizi di alto livello. Abbiamo incontrato De Payevsky per parlare delle ultime novità tecnologiche e delle strategie che stanno

INTERVISTA CON SERGE DE PAYEVSKY

AMMINISTRATORE DELEGATO

AURENCY A 250:

LA NUOVA GENERAZIONE DI POS PER IL VENDING

guidando l'evoluzione del cashless nel vending italiano.

Ci può presentare le ultime novità dell’azienda?

La prima novità è una linea di credito che stiamo commercializzando in Italia con opzione per Francia, Spagna, Svizzera, paesi in cui stiamo lavorando per implementare i servizi necessari. Ad esempio, in Svizzera c’è Twint, un performante servizio di pagamento specifico del paese, un po' come il nostro Satispay, che però lì è molto più utilizzato rispetto all'Italia.

E per quanto riguarda il nuovo POS Aurency A250?

Abbiamo mantenuto il nome originale Aurency A250. I plus per il gestore iniziano dal costo del terminale molto competitivo: 290 euro al gestore, contro i 400-700 euro della concorrenza.

Quali sono i costi operativi?

Il costo annuo per il gestore è molto vantaggioso. La SIM dati in roaming, compresa di traffico dati per tutta la zona Europa e il TMS, che sarebbe il portale per la gestione dei dati e della telemetria, costa al gestore 60 euro all'anno, dunque 5 euro al mese. Questo è già circa 3-4 euro più basso rispetto alla concorrenza, ed è qualcosa di molto interessante non solo per chi ha pochi terminali, ma soprattutto per chi ne ha molti installati, dove il costo si abbassa ulteriormente.

Come funziona la struttura commissionale?

Anche per questo aspetto abbiamo costi molto competitivi e molto interessanti per quanto riguarda le transazioni. Si parla di transazioni tipo out of bank, non bancarie, come Satispay o Apple Pay, dove arriviamo allo 0,5%. Invece per quanto riguarda le transazioni tradizionali con carta di credito si va dall'1,5% fino al 1,90%, dipende dalla carta di credito: se è internazionale, se è una carta di credito italiana, se è Mastercard, se è Visa. La cosa molto importante è che non c'è alcun costo fisso per transazione, che rappresenta un grande vantaggio per i gestori.

Ma non è solo questione di prezzo hardware - quello che conta sono i servizi che offre Aurency A250. Una caratteristica molto importante, ad esempio, è la flessibilità negli accrediti al gestore. Può avere i suoi incassi sul conto corrente in tempi molto rapidi. Il giorno dopo + 3 giorni tecnici, senza aspettare un mese o un mese e mezzo come avviene per altri sistemi. Inoltre, il gestore può decidere la frequenza: ogni giorno, ogni settimana, ogni due settimane, per non sovraccaricare la propria amministrazione.

Qual è la velocità di transazione?

Dai test effettuati con i nostri clienti, la transazione è velocissima, la più veloce tra quelle disponibili sul mercato. A seconda della qualità del segnale dati, si parla di istantaneo fino a meno di un secondo. Questo significa, soprattutto in posti con forte passaggio o concentrazione di acquisti in poco tempo, la possibilità di avere un turnover di utenti molto più alto e maggiore soddisfazione dei clienti.

Quali sono le caratteristiche tecniche del terminale?

Dal punto di vista tecnico è un MDB, può essere Level 1 o Level 2 a seconda delle esigenze, e può essere abbinato ad un altro sistema cashless. Noi lo forniamo già completo con il cavo MDB, l'antenna 4G e le viti di fissaggio, anche se in molti casi non ce ne sarebbe bisogno. Noi abbiamo deciso di includere nel pacchetto anche questi accessori, perché per il gestore è molto più semplice avere un kit completo, piuttosto che dover poi comprare gli accessori separatamente. È un terminale molto compatto con uno schermo LCD a colori. Le dimensioni sono molto ridotte e non è invasivo per quanto riguarda i fori di fissaggio da fare sulla macchina. Soprattutto sui distributori che hanno poco spazio, come quelli che si usano negli H24 dove c'è il lettore di banconote, il lettore di monete e tutto il resto, oppure macchine molto compatte stile Horeca, permette di posizionarlo facilmente perché bastano 5 piccoli fori per installarlo.

Quali metodi di pagamento accettate?

In Italia offriamo tutti i servizi bancari e pseudo-bancari tipo Apple Pay, Google Pay, Satispay, eccetera. Il nostro terminale è solo contactless, non chip. Dagli ultimi dati che sono emersi in Italia, il contactless viene usato nel 94% dei casi di pagamento. Il chip viene utilizzato quasi esclusivamente dove ci sono operazioni di valo-

re elevato, che non è il caso del vending tradizionale. Credo che sia solo una questione di abitudine.

Avete altre novità in cantiere?

Sì, sta per uscire il selfBlue Master, che attualmente è solo slave MDB. È integrato con tutto quello che SelfBlue fa attualmente ed in più inoltra i dati all'Agenzia dell'Entrata tramite Bluetooth e gestisce la telemetria in maniera molto performante.

Quanta esperienza sui POS avete nel settore?

Abbiamo un'esperienza sui POS che credo in Italia pochi possano vantare: circa 15 anni. Noi lavoravamo già sui POS quando in Italia nessuno li voleva sui distributori automatici. Attualmente abbiamo circa 5-6.000 terminali a carta di credito installati in Italia. Questa esperienza ha sicuramente un valore nel mercato. Abbiamo, inoltre, un'esperienza di oltre 10 anni in telemetria e lavoriamo con aziende del calibro di Vendon che ci affidano la commercializzazione del prodotto.

Ci anticipa qualche progetto futuro?

Abbiamo creato, insieme a una società partner che gestisce l'aspetto tecnico mentre noi curiamo marketing e commerciale, una app molto performante. Permetterà di riunire il mondo del retail, che si sta evolvendo verso il self-retail, il mondo del vending tradizionale e il vending cosiddetto intelligente, più adatto al retail. Questo rappresenta un tema molto interessante per il coinvolgimento del consumatore finale, sia davanti al distributore automatico che in un punto vendita retail o HoReCA.

Qual è la vostra visione per il futuro sul mondo dei pagamenti?

Credo che le app serviranno anche ad avvicinare il Vending, soprattutto quello H24 che a volte è un po' sottovalutato, al mondo Retail. Vogliamo creare un ponte tra questi mondi che stanno convergendo sempre di più verso soluzioni integrate e customer experience migliorate.

CAFFÈ TORALDO PUNTA SULLE NUOVE MISCELE “ORIGINI” E “FORTE E CREMOSO”

Forte e Cremoso è la miscela top per un espresso napoletano in piena regola, frutto di una selezione accurata di caffè pregiati, tostatura scura e know-how della scuola partenopea. Una miscela intensa dal gusto e corpo deciso e vellutato, che ha registrato risultati straordinari nel canale GDO, soprattutto nel formato in cialda

Marco Simonetti, AD di Caffè Toraldo, così commenta: “Con Forte e Cremoso vogliamo portare nelle case

degli italiani l’autenticità del vero espresso napoletano, rispettando una tradizione che per noi è motivo d’orgoglio e ispirazione quotidiana. È una miscela che racconta le nostre origini e a cui il consumatore è sempre più affezionato”.

Per quanto riguarda la miscela “Origini”, una vera chicca di Caffè Toraldo, è ora disponibile in capsule in alluminio Nespresso®* in astuccio da 10, pensato per i negozi specializzati. Si tratta di una miscela che valorizza le varietà più pregiate di caffè, provenienti da piccole piantagioni, i cui chicchi vengono lavorati con processi meticolosi all'interno della storica torrefazione campana. Il risultato è un caleidoscopio di sensazioni e sapori che attraversa le migliori selezioni della “cintura del caffè”, offrendo un profilo aromatico unico, coerente con la tradizione artigianale dell’azienda, che prosegue da oltre 50 anni.

Recente novità anche il formato scorta da 100 capsule Nespresso compatibili della miscela “Origini”: una proposta pensata per rispondere alla crescente domanda di qualità e convenienza in un’unica soluzione. Il formato è studiato per presidiare in maniera trasversale tutti i canali di vendita, dalla GDO ai negozi specializzati.

Caffè Toraldo si presenta quest’anno con una veste grafica rinnovata, firmata da Giampiero D’Alessandro, artista di rilievo internazionale che curerà anche i concept di packaging speciali per l’azienda.

Infine, l’ultima novità: l’azienda ha scelto Gigi D’Alessio come testimonial del brand, una partnership che proseguirà fino al 2027 con una serie di iniziative dedicate al pubblico, in cui il cantante sarà protagonista di un

racconto legato al rito del caffè napoletano, proprio lui che Napoli ce l’ha nel cuore. La partnership sarà un’esperienza immersiva, dove il testimonial diventa portavoce di una fucina di valori perfettamente in armonia con il brand: concreti, condivisi, gli stessi che ispirano la sua musica. Sarà la voce di un caffè buono, sincero, attento alle persone e alle nuove generazioni, che continua a portare nel mondo il rito del caffè napoletano. Gigi D’Alessio, tra i più grandi protagonisti della scena musicale italiana, con oltre 30 milioni di album venduti e un ruolo riconosciuto come ambasciatore della musica italiana nel mondo, è il testimonial ideale.

Ma la scelta di puntare su di lui va ben oltre questi straordinari risultati, come sottolinea l’AD di Caffè Toraldo Marco Simonetti: “Il talento e i numeri parlano da soli. Ma ciò che ci ha davvero colpiti, quando lo abbiamo conosciuto, è stato scoprire prima l’uomo e poi l’artista. È per questo che lo abbiamo scelto. La sua capacità di arrivare al cuore di tutte le generazioni, i valori che condivide con la nostra filosofia e il suo legame con Napoli, ci hanno guidati verso quella che, più che una decisione, è stata una scelta naturale."

MARCO SIMONETTI RICEVE IL “PREMIO INDUSTRIA FELIX”

Marco Simonetti ha ricevuto l’Alta Onorificenza di Bilancio, assegnata alle migliori imprese guidate da under 40, nell’ambito del Premio Industria Felix - “La Campania che compete” all’Auditorium di Città della Scienza a Napoli, l’evento organizzato da Industria Felix Magazine, in co-organizzazione con la Regione Campania, in collaborazione con Cerved e A.C. Industria Felix.

Il riconoscimento è riservato alle aziende con conduzione under 40 che si distinguono per performance gestionali e affidabilità finanziaria. Le imprese premiate sono selezionate tramite un algoritmo basato sui bilanci, e individuate da un comitato scientifico qualificato in relazione ai dati 2023, con il merito di promuovere benessere sociale e progresso economico.

A ritirare il premio è stato Marco Simonetti, accompagnato dal management dell’azienda: Stefania, Marilena e Francesca Simonetti. Negli ultimi anni, il gruppo familiare ha guidato l’azienda in un importante percorso di crescita, triplicando il fatturato negli ultimi anni, in particolare la T. Corporation ha raggiunto nel 2024 circa 60 milioni di euro, grazie a una strategia solida e mirata, investimenti strategici, diversificazione dei canali di vendita e un’intensa attività di comunicazione, con particolare attenzione al canale televisivo e a partnership di rilievo, come la sponsorship con la SSC Napoli e la collaborazione con l’artista internazionale Gianpiero D’Alessandro.

A tal proposito, Marco Simonetti ha commentato:

"Ricevere questo riconoscimento è un onore che condivido con tutta la mia famiglia e il nostro team. Lavoriamo ogni giorno con impegno e visione per garantire ai consumatori un caffè di qualità e un’esperienza autentica. La crescita che stiamo vivendo è frutto di scelte coraggiose fatte con il cuore, e del legame profondo con la nostra terra e la nostra tradizione."

IL MERCATO DEI GELATI

I dati raccontano una storia apparentemente contraddittoria: da un lato il settore gelati italiano nel 2024 conferma la sua leadership europea con un fatturato di quasi 3 miliardi di euro, dall'altro i consumi di gelati nel Vending registrano un preoccupante -34,84% nel 2024.

Secondo i dati rilevati da Jakala per CONFIDA, le vending machine pagano dazio a inflazione e smart working, con i gelati che registrano un calo significa-

tivo. Parallelamente, secondo il report dell'Osservatorio Sigep World, l'Italia si conferma leader europeo del gelato artigianale con una crescita del +1% nel 2024, raggiungendo 3 miliardi di euro di fatturato. Con 600 milioni di porzioni vendute nel 2024, il mercato del gelato italiano conquista il primo posto tra i principali mercati europei con una quota del 26,4%. Le previsioni di crescita confermano un settore in espansione, con vendite estive in crescita del 4% previste per il 2025.

Questa apparente contraddizione solleva una questione strategica fondamentale: quello dei gelati, nel Vending rappresenta davvero un mercato in declino o piuttosto un'opportunità tecnologica inesplorata? I segnali di mercato suggeriscono la seconda ipotesi Il problema, quindi, non risiede nella domanda di mercato, quanto piuttosto nella poca disponibilità - talvolta nella inadeguatezza - delle soluzioni tecnologiche attualmente disponibili per il Vending Frozen e il poco coraggio degli operatori di investire in questo particolare segmento. Eppure, la carenza di personale qualificato nel settore tradizionale, stimata in 15-20.000 unità, supporterebbe ulteriormente la tesi dell'automazione come soluzione strutturale

IGLOO -20°C

LA RIVOLUZIONE DEL VENDING FROZEN

Mentre il mercato gelati tocca i 3 miliardi di fatturato, il vending frozen segna -34%. Come risposta tecnica specifica alle limitazioni storiche del Vending Frozen, Adimac ha sviluppato IGLOO -20°C, un sistema di refrigerazione avanzato ideato specifico per la vendita di frozen.

IL SISTEMA DI REFRIGERAZIONE AVANZATO

• Controllo temperatura: Mantenimento costante a -20°C con controllo elettronico di precisione

• Gestione automatizzata: Erogazione senza compromettere la catena del freddo

• Compatibilità universale: Gelati artigianali, industriali e prodotti surgelati confezionati

• Operatività continua: Funzionamento H24 senza supervisione

I PLUS

• Touchscreen interattivo: Gestione avanzata della customer experience

• Pagamenti integrati: Compatibilità con tutti i circuiti di pagamento

• Telemetria avanzata: Monitoraggio remoto e gestione intelligente delle scorte

• Personalizzazione: Adattamento estetico al punto vendita

Un elemento distintivo di IGLOO è la possibilità di integrazione con moduli slave operanti a +3°C, permettendo la gestione simultanea di prodotti frozen (-20°C), freschi (+3°C) e bevande refrigerate. Questa configurazione massimizza l'efficienza per metro quadrato e diversifica il portfolio prodotti.

SEGMENTI DI MERCATO E OPPORTUNITÀ

L'analisi delle opportunità identifica quattro macrosegmenti con potenziali differenziati:

1. Retail Alimentare. Il posizionamento strategico in uscita da supermercati e centri commerciali intercetta la domanda impulse purchase, particolarmente forte nel segmento dessert. I centri commerciali hanno registrato performance positive nel 2024.

2. HoReCa e Strutture Ricettive. Il settore turistico-ricettivo può beneficiare dell'estensione del servizio oltre gli orari tradizionali. Per gelaterie artigianali, rappresenta un'opportunità di generare fatturato incrementale senza costi di personale aggiuntivi.

3. Location ad Alta Frequentazione. I punti travel mantengono performance solide, confermando che le location di transito conservano buone potenzialità anche in contesti difficili.

4. Vending Tradizionale. L'upgrade di location esistenti con moduli frozen rappresenta un'evoluzione naturale per operatori che vogliono diversificare l'offerta e aumentare lo scontrino medio.

La bassa saturazione del mercato Vending Frozen, la disponibilità di location premium e le condizioni commerciali favorevoli configurano una finestra di investimento interessante

Inoltre, IGLOO -20°C rispetta i requisiti dell'Industria 4.0, rendendo l'investimento eleggibile per credito d'imposta per beni strumentali innovativi, Piano Transizione 5.0 per progetti di efficientamento energetico e ammortamenti accelerati previsti dalla normativa vigente.

Le convergenti previsioni di crescita del mercato gelati, combinate con i costi operativi ridotti dell'automazione, suggeriscono un profilo rischio/rendimento favorevole per operatori con visione strategica mediolunga. La combinazione di fattori favorevoli - crescita del mercato, incentivi fiscali, supporto tecnico qualificato e carenza strutturale di personale nel settore tradizionale - configura una finestra di investimento strategica per il comparto.

Per gli operatori del vending che valutano una diversificazione del portfolio o un upgrade tecnologico, il segmento Frozen merita una rivalutazione strategica basata sui fondamentali di mercato, piuttosto che sui dati congiunturali del 2024. Mistral Service, con esperienza decennale nel settore dei distributori automatici, concessionaria in Italia della Adimac, produttrice di IGLOO -20°C, offre un servizio a 360 gradi ai gestori che intendono investire in questo particolare segmento della Distribuzione Automatica.

30 ANNI DI NAVIGER

TECNOLOGIA, VISIONE E PERSONE

AL CENTRO DI UN’AVVENTURA CHE GUARDA AL FUTURO

Cosa succede quando passione, visione e competenza si incontrano nel cuore dell’Emilia? Nasce una storia imprenditoriale che dura da trent’anni. È il caso di Naviger S.r.l., software house fondata nel 1994 a Reggio Emilia da Sandro Vivi, oggi CEO dell’azienda, con l’ambizione - allora controcorrente - di non limitarsi a vendere software, ma di accompagnare le imprese in un vero percorso di trasformazione digitale

30 anni dopo, quella visione si è trasformata in una realtà consolidata: il 16 maggio 2025, Naviger ha festeggiato il suo trentesimo compleanno con un grande evento, riunendo collaboratori, clienti e partner per celebrare una storia fatta di crescita, fiducia e innovazione continua.

LE ORIGINI: UN SOGNO NATO CON LUNGIMIRANZA

Nel 1994 l’informatica aziendale muoveva i primi passi, e Internet era ancora territorio inesplorato. In questo contesto pionieristico, Sandro Vivi decide di fondare Naviger: una piccola realtà con idee chiare e coraggio da vendere.

L’obiettivo? Ascoltare davvero le aziende, comprenderne i processi, costruire soluzioni su misura, capaci di evolvere insieme ai clienti.

Da subito, Naviger si distingue per un approccio umano e concreto: dietro ogni impresa vede persone, valori, esigenze specifiche. Un'impostazione che, anno dopo anno, diventa il cuore della sua identità e la spinta per affermarsi come punto di riferimento nel mondo dei gestionali per le PMI italiane.

UNA CRESCITA FATTA DI SCELTE CORAGGIOSE Naviger è una realtà solida, radicata, cresciuta con costanza e metodo.

Una delle scelte più strategiche è stata la partnership con Zucchetti, il primo gruppo italiano nel settore software. Iniziata oltre vent’anni fa, questa collaborazione ha portato Naviger a diventare Centro di Competenza Infinity nel 2017, un titolo riservato a chi dimostra eccellenza tecnica e capacità di accompagnare i clienti in progetti complessi.

Nel 2023 arriva il riconoscimento più ambito: Top Partner ERP Zucchetti, confermato anche nel 2024 e 2025. Un risultato che racconta un impegno continuo e profondo, fatto di competenze certificate, consulenza

qualificata e un supporto che accompagna le aziende negli anni. Durante la serata del trentennale, Naviger ha anche ricevuto il premio Best Performance per le soluzioni Infinity: un riconoscimento che valorizza non solo la qualità tecnica, ma la cura dell’intero ciclo di vita del cliente.

WEBGEDA: INNOVARE UN SETTORE VERTICALE

Naviger non si è limitata a integrare soluzioni di altri. Ha anche sviluppato software proprietari, pensati per rispondere in modo mirato alle esigenze di settori specifici. È il caso di Wingeda, piattaforma dedicata alla Distribuzione Automatica, poi evoluta in WebGeda grazie alla collaborazione con Target Informatica S.r.l. WebGeda è oggi uno strumento innovativo per il settore del Vending: modulare, web-based, intuitivo, capace di adattarsi ad aziende di ogni dimensione. Un vero cambio di paradigma che nasce da ascolto attivo, esperienza diretta sul campo e condivisione di obiettivi con i principali attori del mercato. Un esempio concreto di come Naviger trasformi la conoscenza in soluzioni scalabili e ad alto impatto.

UN TEAM CHE FA LA DIFFERENZA

Naviger è cresciuta insieme al suo team e il traguardo dei 30 anni è stato anche l’occasione per celebrare le persone che ne hanno costruito il successo. Durante l’evento del 16 maggio, Sandro Vivi ha premiato alcuni collaboratori storici, come Alessandro Antonacci, direttore tecnico, e Adriano Pinca, direttore commerciale. Due figure chiave, che incarnano lo spirito dell’azienda: competenza, dedizione e visione condivisa. Il capitale umano è il vero motore di Naviger. Non esiste innovazione senza formazione continua, confronto, motivazione. È per questo che l’azienda investe in ricerca, aggiornamento e crescita professionale, con-

sapevole che in un settore in costante cambiamento solo chi si evolve ogni giorno può restare rilevante.

OLTRE 700 CLIENTI, UNA PROMESSA: ESSERCI SEMPRE Nel corso di questi tre decenni, Naviger ha accompagnato oltre 700 aziende in percorsi di digitalizzazione. Dalle imprese manifatturiere alle realtà dei servizi, ogni cliente è stato affrontato come un progetto unico, con soluzioni pensate per durare nel tempo. Non semplici forniture, ma relazioni basate su fiducia, trasparenza e visione condivisa.

L’approccio sartoriale non è mai venuto meno: ogni implementazione è cucita addosso all’azienda, con attenzione all’efficienza, alla scalabilità e alla sostenibilità. È questo il segreto del rapporto duraturo con i clienti: la volontà di esserci, sempre, nel modo giusto.

IL FUTURO? È GIÀ QUI

Naviger non si accontenta. In un mondo dove le tecnologie corrono e i modelli di business si trasformano, l’azienda guarda avanti con entusiasmo e determinazione. Le prossime sfide? Intelligenza artificiale, sostenibilità, digitalizzazione dei processi e nuove modalità di lavoro ibride

Ma come sempre, per Naviger innovare non significa seguire le mode, ma costruire valore reale. Scelte ponderate, soluzioni robuste, tecnologia che migliora la vita delle persone e l’operatività delle imprese.

Trent’anni dopo quel primo passo, Naviger continua a esplorare nuovi mondi. Con la stessa passione, la stessa attenzione al cliente e una consapevolezza in più: che il futuro si costruisce ogni giorno, con le persone giuste, le tecnologie giuste e una visione che non smette mai di crescere.

LE NOVITÀ DEL GRUPPO FERRERO

Il Gruppo Ferrero amplia la propria offerta nel mercato delle barrette grazie al brand EAT NATURAL, barrette a base di frutta secca ed essiccata, consolidando così la sua presenza nel segmento better-foryou insieme alle barrette proteiche FULFIL. Un passo strategico per rispondere alle esigenze in evoluzione dei consumatori, con l’obiettivo di raggiungere una posizione da top player in Italia. Il consumatore di oggi sceglie questi prodotti non solo per le proprietà nutrizionali, ma anche per il gusto e la praticità.

EAT NATURAL, come FULFIL, si inserisce perfettamente in questa nuova direzione. Le nuove barrette EAT NATURAL arrivano in quattro diverse varianti di gusto: EAT NATURAL Protein, nelle versioni arachidi e cioccolato fondente extra e arachidi, mandorle e caramello salato, fonte di proteine; EAT NATURAL Cioccolato Fondente Extra, con cioccolato fondente extra, mandorle, mirtilli rossi e cocco; EAT NATURAL Mandorle e Uva Sultanina, con arachidi e albicocche, contenente il 68% di frutta secca ed essiccata, tra le più alte del mercato. Tutta la gamma è senza glutine, fonte di fibre e realizzata senza aromi artificiali, conservanti e coloranti Le materie prime provengono direttamente dalla filiera Ferrero, a garanzia della qualità e della tracciabilità del prodotto. La barretta da 40g, comoda e compatta, la rende ideale per una pausa on the go.

I Gelati Ferrero puntano sull'innovazione premium per contrastare il calo del gelato nella Distribuzione Automatica, dove secondo i dati Jakala per CONFIDA nel 2024 si è registrato un -34,84%. La strategia si basa su prodotti di alta gamma derivati dalle competenze Ferrero nel chocolate confectionery, con ricettazioni curate e materie prime selezionate Protagonista della stagione 2025 è la gamma Ferrero Collection Experience, tre stecchi multisensoriali: Cioccolato Fondente e Arancia con gelato al cacao, co-

pertura al fondente, scorze d'arancia candita e granella di biscotto; Cioccolato al Latte e Salsa alla Crema Pasticcera con gelato alla nocciola, salsa pasticcera e copertura al latte con nocciole tostate; Cioccolato Bianco e Pistacchio con gelato alla nocciola, salsa al pistacchio e copertura bianca con pistacchio salato. Due referenze esclusive completano l'offerta out-ofhome: Raffaello Triple Experience Peach Dream, gelato al cocco con note di pesca bianca e ibisco, e Yogurette Ice Cream al gusto yogurt e fragola con variegatura e copertura al latte. Ferrero mira a consolidarsi top player in un mercato da 1,5 miliardi di euro, forte di una crescita CAGR del +42,3% contro il +7,4% del mercato. L’intera gamma sarà presente nel canale Out-of- Home, a completamento di un’offerta pensata per rispondere a gusti ed esigenze di consumo sempre più diversificati.

Acqua Minerale San Benedetto amplia significativamente la propria offerta vending con tre innovative referenze mirate al benessere e al gusto.

La gamma Aquavitamin si arricchisce di Keep-Calm al gusto Cedro, formula arricchita con Magnesio e vitamine C, H, E, PP e B6, disponibile nel formato da 0,40L ottimale per distributori automatici. Il prodotto supporta il sistema nervoso e contrasta la stanchezza grazie al mix vitaminico studiato, consolidando San Benedetto come pioniere nel mercato italiano delle Near Water.

La linea Succoso Zero introduce la variante Pera-Banana-Ananas, a base di succo di frutta senza zuccheri aggiunti, disponibile nei formati 0,40L e 0,90L PET con design fresco ed elegante, completando una gamma di sette gusti per consumatori attenti al benessere.

Novità assoluta è Fruit&Power Green Edition, energy drink innovativo con 27% di succo di frutta in acqua minerale naturale, arricchito con caffeina e taurina per un effetto energizzante naturale. Il mix pera-banana-ananas offre gusto fruttato senza zuccheri aggiunti, affiancando Purple Edition (melograno-mela-mango-ananas) e Dark Edition (pesca-banana-mela-mandarino-fragola-limone). Le tre proposte rispondono perfettamente alle esigenze del vending moderno, intercettando consumatori attivi che cercano funzionalità, gusto e praticità in formati studiati per il vending.

Philadelphia del Gruppo Mondelēz International debutta negli snack freschi con Philadelphia Snack, prodotto innovativo che combina il caratteristico formaggio cremoso Philadelphia con grissini cotti al forno. La proposta intercetta il trend della "snackification" tra i giovani consumatori, offrendo una soluzione pratica da sole 91 kcal per porzione ed adattandosi al "time crunching" della vita moderna. Elementi tecnici distintivi sono la capacità di resistenza fuori frigo fino a 4 ore e il formato studiato strategicamente: confezione multipack da 126g contenente 3 monoporzioni da 42g ciascuna, dimensioni ottimali per la distribuzione automatica e la massima portabilità. Il prodotto si inserisce nel mercato delle merende fresche in forte espansione, rispondendo alla crescente domanda di soluzioni pronte al consumo che combinino praticità, gusto e leggerezza. Philadelphia Snack rappresenta un'opportunità per gli operatori vending di ampliare l'offerta fresca con un brand consolidato, puntando su un segmento in crescita che privilegia snack nutrienti e appaganti per accompagnare i ritmi quotidiani sempre più dinamici.

Saclà ha presentato in anteprima a TuttoFood 2025 la nuova gamma "Olive Snack Saclà", tre varianti studiate per rivoluzionare il segmento snack salati nella distribuzione automatica: Olive Kalamata Snocciolate, Olive Verdi Snocciolate e Olive Snocciolate con Peperoncino. Il formato "on the go" rappresenta un'innovazione significativa nel panorama vending, trasformando un prodotto tradizionalmente legato al consumo domestico in uno snack portatile e pratico. La confezione è progettata specificamente per rispondere alle esigenze dei consumatori moderni, sempre più orientati verso soluzioni versatili e di qualità superiore. Le olive snocciolate eliminano l'inconveniente del nocciolo, rendendo il consumo immediato e sicuro, caratteristica fondamentale per il vending. La gamma si posiziona come alternativa gourmet agli snack tradizionali, intercettando la crescente domanda di prodotti salati premium che coniughino sapore autentico, praticità d'uso e proprietà nutrizionali positive. Per gli operatori del settore, le Olive Snack Saclà rappresentano un'opportunità di differenziazione nel segmento salato, puntando su un marchio consolidato e su un prodotto che unisce tradizione italiana e innovazione nel packaging, perfetto per soddisfare le pause quotidiane con un tocco di qualità mediterranea.

Sono già passati 5 anni dal lancio di Diva, la linea di capsule esclusive Mokador pensata per elevare il caffè ad altissimi livelli con un occhio attento alla sostenibilità ambientale.

Mokador ha pensato di celebrare questi 5 anni di Diva sul mercato creando la quinta Diva, Elizabeth: un omaggio all’eleganza e al carattere della star del cinema a cui si ispira, Elizabeth Taylor.

Frutto di un’attenta selezione di pregiate varietà Arabica provenienti dal Centro America e di varietà Robusta, Elizabeth rappresenta l’incontro perfetto tra equilibrio, eleganza e intensità aromatica. Il suo profilo sensoriale si distingue per un gusto ricco e fruttato, accompagnato da un retrogusto delicato con note floreali, di frutta sciroppata e di cacao. Una miscela pensata per soddisfare i palati più esigenti e per chi ricerca un caffè di altissima qualità, a casa come al bar.

Acqua Sant’Anna ha lanciato la nuova gamma di formati in vetro, allumino e tetrapak, conseguenza della recente acquisizione della francese Eau Neuve. Questo lancio rientra nella strategia no channel, con cui l’azienda punta a una distribuzione multicanale in grado di coprire ogni momento di consumo: dalla casa al bar, dalla palestra alla ristorazione, offrendo una vasta gamma di prodotti che soddisfano ogni esigenza e stile di vita. L’acquisizione di Eau Neuve è stata fortemente funzionale per il raggiungimento di questi obiettivi, potendo contare su una ricca gamma di pack sostenibili, come alluminio, carta e vetro, in linea con l'impegno di Acqua Sant'Anna verso la sostenibilità, e offrendo soluzioni riciclabili e di alta qualità in aggiunta all' attuale gamma in R-Pet e PLA di Sant’Anna. La nuova gamma debutta con acqua naturale e frizzante disponibile:

- in bottiglie di vetro da 0,75lt - in lattine di allumino da 0,33lt - nel tetrapak da 0,5lt e 0,33 lt - nelle originali alubottles richiudibili da 0,33lt, 0,5lt e 0,75lt

Skipper - marchio del Gruppo Zuegg - amplia il proprio portafoglio con una novità pensata per rispondere alle esigenze del consumatore contemporaneo: SkipWater, una nuova bevanda naturale che ridefinisce il concetto di "bere per dissetarsi". Con questa innovazione, Skipper consolida la propria presenza sul mercato con un’offerta trasversale presidiando un momento chiave della giornata del consumatore - il consumo on-thego - e ridefinendo la categoria di riferimento secondo paradigmi contemporanei.

SkipWater non è un succo tradizionale, non un'acqua aromatizzata, non un thè, ma una bevanda naturale e leggera a base di frutta (16-19%) con essenze di fiori ed erbe aromatiche, concepita per offrire un'esperienza di consumo dissetante, naturale e leggera. Una proposta che si distingue per attributi di prodotto fortemente differenzianti: colore limpido, texture liscia e sapore morbido, dissetante, 100% di origine naturale, e con poche calorie (solo 5–8 kcal per 100 ml). SkipWater è disponibile dal mese di maggio nel pratico formato da 500 ml PET.

A Tuttofood Caffè Borbone ha presentato una serie di innovazioni a partire dalle capsule compatibili Dolce Gusto completamente rinnovate in versione autoprotetta Questa soluzione tecnologica rappresenta un salto qualitativo significativo per il mercato, eliminando la necessità di contenitori esterni o atmosfera modificata grazie a materiali e tecnologie innovative integrate direttamente nella capsula. La sigillatura ermetica impedisce a ossigeno e umidità di compromettere qualità, aroma e freschezza del prodotto, garantendo il mantenimento delle proprietà organolettiche della miscela durante tutto il ciclo di vita. Le nuove miscele sono state sviluppate specificamente per esaltare l'esperienza gustativa e garantire una migliore erogazione del caffè. L'offerta si completa con una linea diversificata di bevande in capsula che include Cortado per gli amanti del caffè dolce, Orzo per chi preferisce alternative caffeine-free, Super Ginseng per un boost energetico naturale e Cappuccino per la pausa cremosa. Parallelamente, le capsule compatibili Nespresso in alluminio tornano con una miscelatura completamente rivista e un nuovo blending sviluppato nei minimi dettagli dal reparto R&D aziendale. Questo materiale garantisce elevata sicurezza alimentare e conservazione ottimale degli aromi, mentre la formulazione aggiornata assicura erogazione ottimale ed espresso dalla cremosità ricca e persistente, caratteristiche fondamentali per la resa in tazzina superiore richiesta dal mercato professionale. Per quanto riguarda l’hardware, l'innovazione si concretizza con BlueMoon, la nuova macchina a cialde pensata per unire design e qualità: una soluzione versatile che, grazie alla doppia erogazione di caffè e acqua calda, consente di preparare facilmente un’ampia varietà di bevande, con massima attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica.

Altra innovazione riguarda MokaCiao, la moka a cialde progettata internamente da Caffè Borbone, si aggiorna con la compatibilità per piani a induzione dal gennaio 2025, unendo tradizione e innovazione per un consumo più sostenibile ed efficiente. Infine, la linea Crema Caffè presenta un packaging rinnovato e il nuovo formato vasetto da 125ml, monoporzione perfetta per il vending che garantisce praticità d'uso e consumo immediato.

Parmalat presenta Gelato da Bere, innovativa bevanda che trasforma i gusti iconici del gelato in formato liquido pronto al consumo. Il lancio di maggio 2025 introduce una novità assoluta nel mercato italiano, perfetta per il vending refrigerato dove rappresenta un'opportunità unica di differenziazione nel segmento dessert freddi. Disponibile in tre varianti classiche - Crema, Panna e Fragola, e Bacio - Gelato da Bere si presenta nel formato da 250ml, dimensione ideale per distributori automatici e consumo immediato. La texture fluida e vellutata ricrea fedelmente la sensazione del gelato che si scioglie, traducendosi in una bevanda cremosa e avvolgente ottenuta attraverso un'attenta lavorazione che esalta le proprietà sensoriali. Gelato da Bere risponde al trend evolutivo che privilegia gusto, qualità e praticità, offrendo agli operatori vending una soluzione dessert innovativa che unisce il piacere del gelato alla comodità della distribuzione automatica, ampliando significativamente le possibilità di consumo indulgente fuori casa.

Yoga lancia FRUIT PRO 20g, succo innovativo che combina gusto e funzionalità per intercettare il crescente segmento dei consumatori sportivi e attenti al benessere. Il prodotto si distingue per l'elevato contenuto proteico di 20 grammi per confezione, fornendo supporto per crescita e mantenimento della massa muscolare, unito a un'abbondante dose di vitamina C per metabolismo e difese immunitarie. La formulazione è completamente priva di zuccheri aggiunti, garantendo leggerezza e basso apporto calorico. Disponibile in due varianti fresche e dissetanti, ACE e Ananas, mantiene un'alta percentuale di frutta preservando il gusto naturale. Il formato tecnico è studiato per il vending: cheerpack da 250ml con tappo apri e chiudi, ideale per il consumo on-the-go e perfetto per la distribuzione automatica. Il packaging richiama i trend del mondo proteico con design moderno e dinamico, caratterizzato da una banda nera centrale che comunica immediatamente i benefici funzionali. Yoga FRUIT PRO 20g si posiziona strategicamente in un mercato in forte espansione, rivolgendosi a giovani e adulti sportivi che cercano prodotti salutari e pratici, rappresentando per gli operatori vending un'opportunità di diversificazione nel segmento delle bevande funzionali premium

La Linea Verde rilancia i Wrap Kit DimmidiSì, soluzione completa che trasforma il concept di pasto veloce. Ogni kit fornisce tutto il necessario per la preparazio ne immediata: 4 tortillas, insalata croccante, proteine selezionate tra carne e alternative vegetali, formaggio e condimento studiato per esaltare ogni sapore. Il prodotto si distingue per la totale assenza di cottura o preparazioni elaborate, caratteristica fondamentale per il consumo on-the-go e perfetta per le esigenze del vending moderno. Le ricette bilanciate e ricche sono pensate per ogni momento della giornata, intercettando un pubblico sempre più attento alla qualità nutrizionale senza compromessi sulla praticità. Il successo commerciale è tangibile con 172.000 kit venduti in soli cinque mesi nel 2024, risul tato che conferma il potenziale del formato nel mercato dei piatti pronti freschi. Il Gruppo rafforza così la leadership nei ready-to-eat, puntando decisamente su un target giovane e dinamico. La gamma 2025 si arricchisce di due nuove referenze studiate per diversificare l'offerta: Wrap Free Style con straccetti plant-based, po modorini semidry, cheddar e salsa pink mayo, ricetta vegetariana equilibrata che intercetta la crescente domanda di alternative proteiche vegetali, e Wrap Mexican dal gusto deciso con pulled beef aromatizzato BBQ, fagioli azuki, pomodorini semidry e salsa spicy chipotle, combinazione intensa perfetta per chi ama sapori piccanti e caratteri stici. Il wrap si conferma trend social dominante, conquistando il web e la Gen Z come uno dei cibi più cool e condivisi online, fattore che amplifica la visibilità del prodotto e ne facilita l'accettazione presso il target giovane. La Linea Verde propone un approccio innovativo al consumo dell'insalata, trasformandola da contorno a protagonista di un'esperienza personalizzabile, assemblabile e divertente, perfetta per il vending che punta su interattività e coinvolgimento del consumatore.

Red Bull® dà il benvenuto all’estate con una novità in edizione limitata: Red Bull® Summer Edition al gusto pesca con un tocco agrumato e note floreali. La linea di Red Bull® Energy Drink comprende da sempre l’iconica lattina a rombi blu e argento e le sue versioni Sugarfree e la nuova Red Bull® Zero, a cui si affiancano le Red Bull® Edition, che abbinano le ali di Red Bull® Energy Drink con gusti specifici. Sul mercato italiano sono attualmente disponibili i seguenti gusti: cocco-açai, dragon fruit, anguria, fragola-albicocca, la nuova Red Bull® Pink Edition Sugarfree ai frutti di bosco e la new entry estiva Red Bull® Summer Edition al gusto pesca. Red Bull® Summer Edition è disponibile in lattine da 250 ml dal colore magenta brillante.

Caffè Moreno presenta due innovative miscele studiate specificamente per la distribuzione automatica, ampliando l'offerta dedicata ai gestori con soluzioni mirate per diversi segmenti di mercato e fasce di prezzo Vending Premium rappresenta l'eccellenza tecnica dell'azienda: miscela bilanciata che combina Robusta di alta selezione con una componente di Arabica pregiata per arricchire il profilo aromatico. La formulazione garantisce estrazione ottimale nei distributori automatici, offrendo ai consumatori finali un'esperienza sensoriale superiore con cremosità persistente e note organolettiche complesse. Ideale per location premium dove il target richiede qualità elevata e distintività gustativa. Vending Classica si posiziona nel segmento tradizionale con una miscela 100% Robusta dal carattere deciso e persistente. Studiata per garantire performance costanti nelle macchine automatiche, sviluppa una crema densa e corposa che soddisfa il palato italiano più esigente. Il confezionamento con valvola salva-aroma preserva freschezza e proprietà organolettiche durante tutta la shelf-life, elemento cruciale per la gestione degli stock.

Le nuove proposte consolidano la strategia dell'azienda nel canale vending, offrendo ai gestori soluzioni differenziate per intercettare sia il consumatore tradizionale che quello più evoluto, con packaging studiato per preservare la qualità e facilitare la gestione operativa.

Il Gruppo Ferrarelle rafforza strategicamente la propria posizione nel segmento delle acque funzionali con il lancio di Vitasnella Specifique, nuova linea che ha debuttato in comunicazione a fine maggio 2025 supportata da un investimento pubblicitario di 15 milioni di euro. La gamma, già in distribuzione nazionale nel formato da 250ml perfetto per il vending, si compone di due referenze specificamente formulate per rispondere a esigenze mirate del consumatore wellness-oriented.

Brucia Grassi è arricchita con Citrus Aurantium, ingrediente attivo che contribuisce al metabolismo dei lipidi, mentre Anti Cellulite è formulata con estratto di Vitis Vinifera, studiato per aiutare a ridurre gli inestetismi della cellulite. Entrambe le referenze mantengono la caratteristica distintiva di zero zuccheri e zero calorie, in perfetta coerenza con il posizionamento salutistico del brand Vitasnella e le richieste di un mercato sempre più attento ai valori nutrizionali.

Con Vitasnella Specifique, Ferrarelle consolida l'impegno nel settore delle acque funzionali dove opera con successo dal 2018 attraverso la linea Le Linfe, disponibile in sei varianti diversificate: Aloe Vera, Linfa di Betulla, Acqua di Cocco, Mela Mandorla, Limone zenzero menta e Finocchio mirtillo melograno. Il successo di Le Linfe ha dimostrato l'interesse concreto del mercato verso prodotti che uniscono idratazione e benefici funzionali, confermando la validità strategica dell'espansione in questo segmento. Il lancio di Vitasnella Specifique rappresenta un'opportunità significativa per gli operatori del vending, settore sempre più sensibile alle esigenze salutistiche dei consumatori moderni. Il formato da 250ml si presenta tecnicamente adatto alla distribuzione automatica, offrendo ai gestori la possibilità di intercettare la crescente domanda di bevande funzionali e prodotti wellness-oriented, ampliando l'offerta con soluzioni mirate che vanno oltre la semplice idratazione per fornire benefici specifici e tangibili.

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