Il Foglietto n. 41/2011

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Se un uomo sogna da solo, il sogno rimane solo un sogno... ma se molti uomini sognano la stessa cosa, il sogno diventa realtà. H.Camara

E DIT ORIALE

ATTUALITA’

martedì 6 dicembre 2011

UNA STANGATA CHE COLPISCE LE CLASSI MENO ABBIENTI DEL PAESE COL DECRETO SALVA ITALIA

Il governo dei poteri forti ha mostrato il suo volto di Adriana Spera Ancora una volta molti italiani hanno dato credito ad un novello "salvatore della patria" prima che questo ponesse in essere qualsiasi provvedimento per sradicare i mali cronici che attanagliano il paese. La parola magica usata da Monti per accreditarsi era stata "equità". In una nazione in cui ormai l'1% detiene il 45% della ricchezza era parsa ai più la panacea per risollevarsi, per non pagare, ancora una volta, il conto salato dovuto agli sprechi, agli evasori, alle tangenti, alle consorterie. Invece, ieri sera non solo si sono dovuti ricredere, ma chi ha ascoltato la conferenza stampa del premier si è anche sentito dare dell'irresponsabile per non aver pensato neppure al benessere dei propri bambini (sic!). Ma in fondo il governo che è espressione dei poteri forti, in primis Confindustria, ha posto in essere tutt'altro che l'equità, che è letteralmente: "criterio di giustizia che tiene conto delle particolarità del singolo caso e delle circostanze umane". Ha tenuto invece conto delle esigenze degli imprenditori, del mondo della finanza, dei detentori della ricchezza del paese e ha fatto cassa ancora una volta con quel 99% della popolazione che soffre e soffrirà sempre più perché questa manovra ci porterà dritti alla recessione e quindi al default. Incomprensibile l'assenso del Pd, che rappresenta sempre meno il suo popolo, a differenza di Casini che giustamente esulta per il suo. Berlusconi ringrazia perché si completa la sua opera: non ci sono patrimoniale, aumento dell'Irpef e gli si apre un'autostrada per vincere ancora le elezioni, visto che la sinistra vi ha rinunciato. Speriamo almeno che chi si è tenuto fuori dall'inedita alleanza non voti in Parlamento decreti così ingiusti e irresponsabili e provi a costruire un fronte democratico che riporti il paese allo sviluppo, percorrendo i binari tracciati dalla Costituzione.

Il caso

Profumo e Clini resistono al Cnr e a Science Park Francesco Profumo e Corrado Clini, dal 14 settembre rispettivamente titolari del Miur e del ministero dell’Ambiente, sono accomunati da uno stesso destino. Entrambi, prima della nomina governativa, erano presidenti di due enti di ricerca: Cnr e Science Park. Tutti e due, stando ai siti web dei citati enti, continuano a ricoprire la carica, nonostante la manifesta incompatibilità prevista dalla legge n. 215 del 2004.

Arriva l’iniquità. Da Monti, Fornero & co. ko a pensionati, pensionandi e welfare inique e molto spesso clientelari, attuate di Rocco Tritto Il decreto “salva Italia” è servito. da tutti i governi succedutisi alla guida Domenica scorsa, all’ora di cena, nelle del paese dal dopoguerra a oggi, sarancase di molti italiani onesti, che da sem- no come sempre i lavoratori a reddito pre pagano fino all’ultimo centesimo di fisso, i pensionati e i pensionandi. Se il imposte, Mario Monti, attraverso gli potere di acquisto degli stipendi dei schermi televisivi, ha annunciato che, lavoratori dipendenti, bloccati fino al ancora una volta, saranno loro, e non 2017, è destinato a essere eroso in coloro che hanno ingenti Pagheranno sempre maniera consistente da un’inflazione in rendite mobiliari e immobiforte ascesa, non liari, a farsi carico dell’e- i soliti onesti. meno colpiti appaionorme onere che, seconConfindustria esulta, no i pensionati con do il premier, dovrebbe salvare l’Italia. Quanti, al pari degli evasori assegni di importo al limite della sopravvitanti, si erano illusi che il venza, che devono governo dei professori, e degli speculatori che nessuno ha mai eletto, si sarebbe dire addio all’indicizzazione all’inflazioispirato nella sua azione a principi di ne. Ma la scure di Monti, Fornero & co. equità e giustizia sociale, sono rimasti si è abbattuta anche sui lavoratori prosprofondamente delusi. Chi sperava che simi al raggiungimento della soglia dei finalmente per migliaia e migliaia di eva- 40 anni di contributi, che da sempre sori e speculatori le ore erano contate, dava diritto alla pensione. Costoro, nelle non ha saputo nascondere il proprio dis- ultime settimane, sono stati messi alla appunto. A pagare un salatissimo conto, gogna, grazie a una inqualificabile camconseguenza di politiche colposamente pagna di stampa, come se fossero i

FATT O

responsabili della crisi italiana. Il risultato è stato che ora, dal prossimo 1° gennaio 2012, se vogliono andare in pensione senza attendere 66 anni (gli uomini) e 62 (le donne) dovranno maturare 42 anni e un mese di versamenti (gli uomini), e 41 anni e un mese (le donne), con una penalizzazione del 2% per ogni anno mancante ai 62 anni anagafici. A ciò si aggiunga che sempre dal prossimo 1° gennaio scatterà il sistema contributivo pro-rata per tutti. Eppure equità e giustizia sociale avrebbero richiesto, prima di “aggredire” pensionati e pensionandi, il ricorso alla “patrimoniale”, chiamando a pagare chi detiene la ricchezza mobiliare e immobiliare del paese; gli evasori; gli speculatori e i tanti politici che riscuotono scandalosi vitalizi. A gioire per le decisioni del governo è stata Confindustria, con ciò dimostrando che quello succeduto allo sciagurato governo Berlusconi è un esecutivo iniquo, espressione dei poteri forti italiani e internazionali.

Sapete che...

CENTRALE

Proteste e petizioni dei pazienti non scuotono il Cnr di Alex Malaspina Non c’è pace all’Istituto di Scienze neurologiche (Isn) del Cnr di Mangone, che da più di tre mesi ha interrotto le prestazioni diagnostiche in regime di convenzione. “La Giunta Regionale della Calabria ha revocato la convenzione che consentiva all'Istituto di Scienze Neurologiche del Cnr di Mangone (CS) di erogare servizi sanitari altamente qualificati per la popolazione calabrese, nonché di finanziare le sue attività di ricerca. Desidero che la Giunta Regionale della Calabria ripristini la convenzione in essere con l'Isn, affinché questo Istituto possa continuare le sue attività di ricerca e sanitarie in Mangone”. Questo, infatti, il testo di una petizione, con in calce oltre 2000 firme, con la quale molti cittadini hanno voluto protestare per l'interruzione delle importanti attività di ricerca e diagnostica altamente specialistiche offerte dall'Istituto di Scienze Neurologiche del Cnr di Mangone, comune alle porte di Cosenza.

La struttura è considerata una risorsa insostituibile dalla popolazione ma non, evidentemente, dal governatore Giuseppe Scopelliti (Pdl), dal quale, dopo le promesse fatte all'indomani della revoca (notizia data in esclusiva dal Foglietto) avvenuta il 21 settembre scorso, cittadini, pazienti e loro famiglie attendono i fatti, che allo stato latitano, per sostenere una realtà di eccellenza, unica nel meridione d'Italia. Mentre la comunità scientifica, la popolazione, le migliaia di pazienti, affetti da malattie quali Sclerosi Multipla, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Alzheimer, e l'intera classe politica locale (Consiglio Provinciale di Cosenza, Consigli Comunali dell'area, Consiglio Regionale della Calabria) sono in allarme, il Cnr di piazzale Aldo Moro sembra ignorare del tutto la questione. Un comportamento che poco si concilia con i propositi innovativi dichiarati dalla nuova gestione dell'ente, pur monca da più di tre settimane dell'organo di vertice.

F OGLIETTINO

A Napoli l’Istat spiega come si apre una porta La dirigente dell'Istat di Napoli di recente ha diramato, ai sensi di un imprecisato d.lgs. 81, una nota che non chiude la porta in faccia a nessuno, anzi la spalanca a tutti. Basta, però, avere una memoria di ferro e attenersi scrupolosamente al manuale del perfetto usciere. Innanzitutto - scrive la solerte funzionaria - occorre: "a) introdurre la chiave; b) fare il primo giro di chiave per sbloccare la maniglia; c) aprire la porta con la maniglia; d) rigirare la chiave nel senso inverso al precedente per bloccare la maniglia; e) estrarre la chiave". Le prescrizioni sub a), c), e) richiedono indubbiamente doti di non comune abilità, acquisibili forse solo a seguito di specifici e mirati corsi di formazione. Il pericolo è che, una volta conseguite, tali capacità possano indurre i dipendenti a dedicarsi ad altre attività più remunerative. Ma è un rischio che l'Istat di Napoli sembra disposto a correre. Del resto, sin dall'antichità, la porta è stata sempre al centro della riflessione, tant'è che, già prima di Cristo, Varrone ammoniva che "il passo più difficile è quello dell'uscio".

Cra, un toro infuriato incorna Singh Sukhdev La sfortuna sembra perseguitare Singh Sukhdev, il lavoratore agricolo che a settembre del 2008 era stato inopinatamente licenziato dal Cra in quanto cittadino indiano. Solo dopo una lunga battaglia giudiziaria, Singh, assistito gratuitamente dai legali dell’Usi/RdB, venne riassunto nei ruoli del Centro di ricerca per la produzione delle carni di Tor Mancina a Roma, dove sono di stanza oltre mille capi di bestiame. E di recente, proprio mentre era impegnato nella sua attività all’interno di una stalla, Singh è stato incornato da un toro. Solo l’intervento di un suo collega è riuscito a evitare la tragedia. Singh, prontamente soccorso, è stato trasportato in ambulanza in Ospedale dove gli sono stati riscontrati diversi traumi, guaribili in sessanta giorni, salvo complicazioni.

Regolamenti dell’Ingv, le proposte di modifica Giuseppe Falzone, coordinatore nazionale di Usi/Ricerca-Ingv, ha fatto pervenire al presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia un dettagliato documento in merito alle proposte dei nuovi regolamenti dell’ente. Falzone, tra l’altro, chiede il rafforzamento nell’ente del ruolo del personale livellato.


Mentre altri danno la notizia, Il Foglietto entra nella notizia. L’unico settimanale dal mondo della ricerca pubblica che non riverisce i potenti di turno.

www.usirdbricerca.info Il sito internet del sindacato di base del comparto ricerca. Notizie, informazioni, consulenza e assistenza on line per tutti. In tempo reale. martedì 6 dicembre 2011

L’Istat sbaglia la riserva dei posti e paga 20 mila euro L’ente statistico non aveva applicato la percentuale riservata al personale interno di Biancamaria Gentili Anche per una dipendente dell’Istat l’imminente Natale sarà sicuramente felice. L’ente di via Balbo si appresta a recapitarle un assegno di oltre 15 mila euro netti (20 mila lordi), in virtù di una sentenza del Tribunale di Roma, seguita a una causa intentata con l’assistenza gratuita dell’ufficio legale dell’Usi. Era già successo per Ignazio Balsamo e Angelo Pirillo, dipendenti del Cra di Acireale, ai quali il ministero delle Politiche agricole ha liquidato nei giorni scorsi la tutt’altro che modesta cifra di 19 mila euro pro-capite. Ma veniamo alla vicenda della dipendente dell’ente statistico che, entrata nei ruoli dell’ente, a seguito di pubblico concorso, a marzo 1997, come collaboratore tecnico di VI livello, nel 2002 aveva partecipato a un altro concorso pubblico, sempre indetto dall’Istat, a 7 posti di collaboratore di IV livello, classificandosi al 10 posto. In virtù di tale collocazione, la dipendente aveva diritto a uno dei due posti riservati al personale interno,

siccome previsto dell'art. 13, comma 3 lett. b), del dpr n. 171/91. Per l’Istat, invece, tale riserva non trovava applicazione in quanto tra i vincitori vi erano candidati già dipendenti dell’ente. Non convinta di tale interpretazione, la dipendente si rivolgeva al sindacato Usi/RdB, che condivideva le sue doglianze, al pari del proprio Ufficio legale per il tramite del quale la mede-

Fresco di stampa E’ in libreria Il regolamento unico dei contratti pubblici, a cura di Anna Maria Teresa Gregori, Vito Domenico Sciancalepore e Roberto Tomei - Ed. Aracne - euro 40. Il testo, aggiornato al decretosviluppo n. 70/11, convertito con modificazioni dalla legge n. 106/11, si propone soprattutto come guida operativa per gli addetti al settore. Nell’opera sono commentati tutti gli articoli del Regolamento, alla luce dei più recenti orientamenti sia dottrinali che giurisprudenziali.

IL RAPPORT RAPPORTO DI LAVORO LAVORO SUBORDINAT SUBORDINATO CASSAZIONE

VA PROVA PROVATO PRIMA DELLA

La Cassazione, con sentenza n. 24135 del 17 novembre 2011, ha confermato che, al fine di dimostrare il vincolo della subordinazione, in un rapporto di lavoro, la produzione degli elementi di fatto, come le mansioni, la retribuzione, l’eventuale orario e la sottoposizione a delle direttive certe, deve avvenire nella fase di merito e non in Cassazione. Se il ricorrente non lo ha fatto correttamente in quella sede, non può richiedere alla Corte di Cassazione la verifica di questi elementi. In pratica, la partita per un eventuale riconoscimento del vincolo della subordinazione, al posto di quello della mera collaborazione, si gioca dinanzi al Giudice del Lavoro. Trattandosi di merito, tutto ciò che non viene dedotto e/o documentato davanti a tale giudice non può più essere eccepito o prodotto nelle successive fasi dell’appello e del ricorso dinanzi alla Cassazione, che è solo giudice di legittimità.

I L FATT O

DI

sima dipendente, a titolo completamente gratuito, adiva il Tribunale del lavoro di Roma. Al cospetto dell’organo giurisdizionale, l’Istituto nazionale di statistica si difendeva sostenendo che, in passato, in situazioni del tutto analoghe a quella della ricorrente, mai aveva riconosciuto la “riserva” in caso di presenza tra i vincitori di concorsi pubblici di dipendenti dell’ente. In disparte la circostanza che tali ultimi avevano avuto l'investitura non in forza della “riserva”, ma in base alle valutazioni e ai risultati concorsuali, l’affermazione dell’Istat risultava davvero incauta, in quanto la difesa della ricorrente dimostrava documentalmente il contrario. Inevitabile, dunque, la condanna - anche alle spese di lite (1620 euro) - da parte del Tribunale, secondo il quale l’Istat, nel caso in esame, “ha operato una scelta irragionevole e ingiustamente sperequativa e ha leso diritti economicopatrimoniali della ricorrente che, pur avendone titolo, si è vista negare una anzianità” giuridica, economica e contributiva di circa quattro anni.

giurisprudenza Provvedimento via fax non sempre è valido Deve ritenersi provata la mancata ricezione di un atto amministrativo trasmesso via fax nel caso in cui il destinatario della comunicazione non si sia limitato ad affermare semplicemente l'omessa ricezione, ma abbia provato il malfunzionamento del fax nei giorni in cui avrebbe dovuto ricevere la comunicazione, depositando in giudizio un rapporto di intervento dei tecnici, che spiega anche la "causale" del malfunzionamento dell'apparecchio ricevente. In tal caso, infatti, il destinatario della comunicazione ha assolto all'onere della prova contraria, né potrebbe provare in altra e più convincente modalità tale circostanza (Cons. St., Sez. VI - sent. 24 novembre 2011 n. 6208 - Pres. Severini, Est. Taormina).

Pagare le spese funerarie non è accettazione eredità

I L CASO Sostenere le spese funerarie per la I VERTICI INAF IGNORANO LE RICHIESTE DEL PERSONALE sepoltura del marito non costituisce di Flavia Scotti L’Istituto di Radioastronomia (Ira) dell’Inaf di Bologna è sul piede di guerra. A far perdere la pazienza al personale, ricercatori e tecnologi afferenti al Radiotelescopio di Medicina, è la situazione del servizio di “turnazione per le osservazioni radioastronomiche e la mancata corresponsione dell’indennità di sede disagiata”. La problematica è stata da tempo sottoposta all’attenzione degli organi di vertice dell’ente, che non l’hanno mai presa in considerazione. Tale atteggiamento ha indotto il personale, riunitosi in assemblea, a ritenere “la situazione non più sostenibile” e ad annunciare di trovarsi costretto, persistendo il comportamento di disinteresse dell’amministrazione “a non garantire più il servizio di turnazione a partire dalla prossima sessione osservativa di febbraio 2012”. L’importante servizio di cui si tratta, che si svolge 24 ore su 24 ore, viene effettuato presso il Radiotelescopio ubicato in località Medicina (Bo) “remota e isolata ... non raggiunta da mezzi pubblici e lontana da centri abitati”. Il personale, per poter continuare a svolgerlo, chiede il riconoscimento della indennità di turno e di quella di sede disagiata, per un importo sufficiente a coprire anche le spese di trasporto, delle quali il personale deve farsi carico a seguito della soppressione dell’indennità chilometrica.

accettazione dell'eredità. A stabilirlo è stato il Giudice delle successioni del Tribunale di Varese, che ha respinto la richiesta del curatore fallimentare, secondo il quale la consorte del de cuius, accollandosi le spese di sepoltura, aveva tacitamente accettato l'eredità e quindi il mare di debiti lasciati dal marito passato a miglior vita. Per il Giudice, infatti, sostenere l'esborso per l'ultima dimora del congiunto scomparso è sì un onere per l'erede, ma non costituisce un diritto riservato a quest'ultimo. Esiste la possibilità che le spese funerarie costituiscano l'espressione di un "dovere familiare" piuttosto che l'adempimento di un peso ereditario (Trib.di Varese, decisione 31 ottobre 2011, Giud. Buffone).

C ODA

Dipendenti in mobilità e tfr, è la fine dell’incertezza di Antonio Del Gatto La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 24616, pubblicata il 22 novembre 2011 (Pres. Miani Canevari, Est. Mancino) ha posto la parola fine alle diatribe interpretative in materia di calcolo della indennità di buonuscita al personale della pubblica amministrazione, che nel corso della vita lavorativa è stato alle dipendenze di due o più enti.

Fino alla decisione degli Ermellini, si fronteggiavano due scuole di pensiero. Secondo la prima, la liquidazione finale dell'indennità di buonuscita doveva essere operata, separatamente, con i criteri vigenti presso l'ente di provenienza per l'anzianità maturata fino al momento del trasferimento e con quelli propri dell'ente di destinazione per il periodo successivo. Per la seconda, invece, i criteri di calcolo dovevano essere quelli vigenti presso l’ente di destinazione. Con la citata sentenza, è

IF

stato stabilito il seguente principio, al L OGLIETTO quale tutti gli enti interessati dovranno DELLA RICERCA adeguarsi. Il calcolo della buonuscita va fatto, per tutto il periodo lavorativo, Supplemento a IlFoglietto maturato anche presso altre ammini- Agenzia di informazione on line strazioni, con i criteri adottati dall’ente Reg.Trib. Roma 136 dell’8/4/2004 dal quale il lavoratore dipende al Editrice: Nameless Line Inc Anno VIII numero 41 momento della quiescenza. Nel caso • Direttore responsabile: Maurizio Sgroi in cui i criteri fossero peggiorativi Redazione Vicolo del Buon Consiglio, 31 rispetto a quelli adottati dall’ente di 00184 - Roma - tel 064819930-fax 0662204550 provenienza, si procederà a un doppio e-mail: redazione.ilfoglietto@usirdbricerca.it calcolo, salvaguardando il periodo • Progetto grafico : Bios lavorativo presso il predetto ente.


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