Il Foglietto n. 28/2012

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Se un uomo sogna da solo, il sogno rimane solo un sogno... ma se molti uomini sognano la stessa cosa, il sogno diventa realtà. H.Camara

E DIT ORIALE

ATTUALITA’

martedì 18 settembre 2012

PRESENTATA UNA MAXI INTERROGAZIONE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO STATI A SOVRANITA’ LIMITATA

“E’ l’Europa che ce lo chiede!” Falso! di Rocco Tritto Fino a pochi mesi fa, nemmeno lontanamente sarebbe stato concepibile un ministro di un nostro governo che avesse l'ardire di sostenere che "il lavoro non è un diritto". Non solo questo è avvenuto, ma la mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti è stata respinta a larghissima maggioranza, forse per la commozione suscitata dalle lacrime versate dal ministro stesso. L'attacco ai lavoratori è poi proseguito senza sosta, in difesa delle generazioni future, grazie al sostegno del "partito unico organico apparentemente diviso in più formazioni politiche rivali" che, dopo averci rimbambito col mantra del bipolarismo quale sommo bene, oggi ci indica nella "coesione" la via d'uscita ai nostri problemi. Ci dicono che è l'Europa che lo vuole. Nel suo libro, uscito la settimana scorsa per i tipi di Laterza e del quale ho ripreso il titolo di questo editoriale, Luciano Canfora ci invita a non crederci. Né a questo, né a tutto il resto. Egli spiega che la “costruzione europea” ha prodotto il commissariamento dei paesi dipendenti, attuato "attraverso lo svuotamento sostanziale del ruolo dei parlamenti", con la conseguente "espulsione di qualunque tipo di controllo partitico dal campo trincerato della gestione dell'economia, cioè dalla quasi totalità delle decisioni vitali per l'intera comunità". La sovranità è "delocalizzata fuori dei confini statali", nel potere bancario, "che preferisce collocare d'autorità, al vertice degli stati subalterni, direttamente suoi funzionari, saltando il fastidioso problema della conquista del consenso e del cimento elettorale". Tutti ricordano, infatti, che è bastata una lettera della Bce nell'agosto 2011 a farci cambiare sì uno sgangherato quanto inefficiente governo, ma senza bisogno di andare a nuove elezioni. Alle quali si sarebbe dovuto ricorrere, per evitare, forse, la lunga quanto infausta parentesi Monti & co.

Il caso

P.A., per evitare controversie è possibile la mediazione Anche i contenziosi con la pubblica amministrazione possono essere evitati con il ricorso all’istituto della mediazione, introdotto dal decreto legislativo n. 28/2010, di attuazione dell’art. 60 della legge 69/2009. Al riguardo, il Dipartimento della Funzione Pubblica, il 10 agosto scorso, ha emanato la circolare n. 9, contenente disposizioni in materia per gli enti pubblici.

Il senatore Elio Lannutti attacca il Cnr: sta smantellando un centro di eccellenza tutto indifferenti i vertici del Cnr ma prodi Biamcamaria Gentili Anche se a Cosenza la mobilitazione vocò l’immediata reazione della gran dei cittadini e delle istituzioni è più che parte del personale scientifico e tecnico mai attiva, continua lo smantellamento dell’istituto, delle forze politiche locali, del strisciante da parte del Cnr dell’Istituto di sindacato Usi-Ricerca, della Chiesa e, scienze neurologiche (Isn), fino a ieri soprattutto, di migliaia di cittadini del autentico centro di eccellenza e fiore cosentino, tutti in difesa di un centro puball’occhiello dell’ente di piazzale Aldo blico di ricerca di eccellenza - all’avanguardia in Europa - e Moro. Come molti ricorde- Da mesi Nicolais con esso di migliaia ranno, la vicenda, portata di pazienti affetti da alla ribalta dal Foglietto, ha non dà riscontro malattie quali sclerosi avuto inizio a settembre alla richiesta d’incontro multipla, sclerosi latedello scorso anno quando, rale amiotrofica, inopinatamente, Giuseppe sulla grave vicenda Alzheimer, nonché Scopelliti (Pdl), governatomalattie cerebrovare della Regione Calabria, avanzata dall’Usi revocò la convenzione per l’erogazione scolari e neuropatie periferiche su base da parte dell’Isn di prestazioni diagnosti- genetica, che annualmente ricevevano che di laboratorio e di diagnostica per oltre 8000 prestazioni diagnostiche altaimmagini. La decisione di Scopelliti, che mente specialistiche. Ora, a distanza di di fatto metteva in ginocchio l’Isn, così un anno, l’incredibile storia è approdata spianando la strada a uno scellerato in Parlamento. Il battagliero e instancabiprogetto di dissolvimento dell’istituto per le senatore Elio Lannutti dell’Italia dei trasferirlo in parte presso l’Università Valori, lo scorso 11 settembre, con una Magna Graecia di Catanzaro, lasciò del dettagliata interrogazione rivolta al presi-

IL

dente del consiglio e al ministro dell’istruzione, università e ricerca, ha ricostruito minuziosamente le incredibili vicissitudini che hanno caratterizzato la vita dell’Isn in questo ultimo anno, a seguito del provvedimento adottato da Scopelliti, chiedendo al governo il ripristino del corretto funzionamento dell'importante Istituto del Cnr che, sottolinea, è un ente in gran parte finanziato con risorse della collettività. L’auspicio è che l’iniziativa del sen. Lannutti serva anche a scuotere i nuovi vertici del Cnr, Nicolais in testa, il quale a fronte di due specifiche richieste di incontro sull’importante argomento, avanzate dall’Usi, non si è degnato di dare alcun riscontro, seppure negativo. Con ciò contravvenendo - dicono al sindacato - alle più elementari regole delle buone maniere. Ma forse - chiosano i sindacalisti dell’Usi - tra impegni scientifici, politici e di ... giardinaggio nella sua casa di Ercolano, di tempo per occuparsi dell’Isn Nicolais proprio non ne ha.

Sapete che...

FATT O CENTRALE

Per colpa del latinorum, l’Istat perde la facciata di Roberto Tomei Dopo Porta Pia, molti monumenti e palazzi di Roma vennero ricoperti di iscrizioni latine per celebrare il mito della Terza Roma, dopo quella dei Cesari e dei Papi. La "moda" si diffuse col fascismo, che la romanità elevò a vero e proprio culto. Era naturale perciò che il palazzo di via Balbo, tuttora sede dell’Istat, inaugurato nel 1931, diventasse un concentrato di epigrafi, oltre che di fasci littori. Questi, insieme allo stemma dei Savoia, furono cancellati dopo il crollo del regime; le epigrafi, invece, sono rimaste, persistendo l'importanza scientifica e politica della statistica. Gira che ti rigira, è tutta un'esaltazione dei numeri, ai quali occorre por mente, dato che in natura nulla è fortuito e nella cosa pubblica nulla si improvvisa, memori che il numero è il nodo di tutte le cose e il fondamento della repubblica. Altre iscrizioni sormontano gli ingressi dell'edificio: una, tratta da Tacito, che affianca la dea egiziana dei calcoli, e l'altra da Tito Livio, F OGLIETTINO

posta ai lati di una figura di censore romano. Diversamente dalle precedenti epigrafi, a cura del latinista Vincenzo Ussani, per tradurre queste ultime iscrizioni ci vuole un po' più di impegno. Ma oggi nemmeno questo basta più, perché un disinvolto rifacimento della facciata ha stravolto il testo originale delle lapidi, senza che nessuno se ne sia accorto. Tranne un tifoso di calcio, che nel leggere l'iscrizione tratta da Tito Livio, traslata su poster anche all’ingresso dei dipendenti, si era convinto che già all'epoca dei romani esistesse un "ETO", visto che vi si legge " ETO. HUNC" anziché "ET HUNC", oltre a "ISTIT. UTEM" al posto di "INSTITUIT". Ma il latinorum statistico prosegue anche con Tacito, con un "TEMP ISEBUR" (più adatto a un cruciverba) al posto di "TEMPLIS EBUR". L'Istat non sarà l'Ara Pacis, ma se c'è poca dimestichezza con il latino, per salvare la faccia(ta) tanto vale fare le iscrizioni in inglese. Che sanno tutti. O no?

Chi è "lanacaprinista" non può sentirsi offeso Dare del "lanacaprinista" a chi si attarda in ragionamenti pseudo sottili, come tali privi di pregio, non costituisce reato. Lo dice la Corte di Cassazione, alla quale si è rivolto un avvocato, invitato, con un articolo apparso su un periodico, "a fare il penalista, non il lanacaprinista". Sentitosi offeso, il legale si era rivolto al tribunale che aveva accolto la sua doglianza. Di diverso avviso la Corte d'appello, che aveva assolto il giornalista. Assoluzione confermata dalla Cassazione (Sent. n. 24118/2012), secondo la quale, anche se il termine può aver toccato la suscettibilità dell'avvocato, non può però considerarsi come avente una valenza denigratoria. Per gli Ermellini, infatti, "il termine 'lanacaprinista' rimanda alle 'questioni di lana caprina' di cui vengono accusati coloro che si attardano in dispute sottili e oziose, che non hanno rilevanza concreta". Pertanto, chi la fa lunga quando parla, non può poi sentirsi offeso se viene tacciato di pedanteria.

Direttori di dipartimento, grandi manovre al Cnr Al Cnr grandi manovre in vista delle nomine dei nuovi direttori di dipartimento. L'ultimo cda dell'ente ha approvato gli atti di due delle sette commissioni, che hanno individuato una terna di candidati per le aree Scienze Chimiche e Scienze Bioagroalimentari. Ora spetterà allo stesso cda esaminare curriculum, proposte e attitudini dei candidati prima di procedere alla scelta definitiva. L'attesa maggiore si concentra, però, sul Dipartimento di Scienze Biomediche, che da sempre e ancor oggi è quello più ambito e più ricco di risorse finanziarie. L'apposita commissione, composta da Guido Grandi, membro del consiglio scientifico del Cnr, Fulvio Uggeri, direttore del centro ricerche Bracco e Alberto Mantovani, ordinario all'Università di Milano, avrebbe individuato i tre nomi. Si tratterebbe di Gennaro Ciliberto, 58 anni, direttore scientifico dell'Istituto Tumori Pascale di Napoli, di Daniela Corda, 57 anni, direttore dell'Istituto di Biochimica delle Proteine di Napoli e di Gianluigi Condorelli, 47 anni, direttore di dipartimento uscente. Sulla scelta operata dalla commissione penderebbe però un ricorso presentato da un candidato escluso, sembra, per motivi di età.


Mentre altri danno la notizia, Il Foglietto entra nella notizia. L’unico settimanale dal mondo della ricerca pubblica che non riverisce i potenti di turno.

www.usiricerca.info Il sito internet del sindacato di base del comparto ricerca. Notizie, informazioni, consulenza e assistenza on line per tutti. In tempo reale. martedì 18 settembre 2012

Il Miur maltratta gli schemi dei regolamenti Ingv Dal ministero di Francesco Profumo censure severe ai documenti deliberati dal cda di Alex Malaspina Nel giugno scorso, l'Ingv ha trasmesso gli schemi del regolamento di organizzazione e funzionamento e del regolamento del personale ai ministeri della Funzione pubblica, dell'economia e della ricerca. Quest'ultimo, che ha già formulato le sue osservazioni, non si è limitato ad avanzare rilievi solo formali ma ha bacchettato pesantemente l'ente di via di Vigna Murata, rilevando, in via preliminare, come l'organizzazione delineata risulti "estremamente articolata e complessa, prevedendo una pluralità di organismi, anche a livello decisionale, che potrebbero comportare una sovrapposizione di competenze, con conseguente possibile riduzione dell'efficienza dell'attività dell'ente". In particolare, tra l’altro, il Miur: esclude che il Consiglio scientifico possa avvalersi di esperti per valutare l'attività scientifica delle strutture, trattandosi di un compito attribuito al Consiglio stesso; precisa che l'allocazione delle risorse finanziarie deve restare in capo al Cda, quale responsabile della programmazione;

sottolinea come l'attribuzione alle Sezioni di un livello di responsabilità amministrativa superiore a quello delle Strutture di afferenza sarebbe incoerente con la prescrizione che riserva a queste compiti di programmazione, coordinamento e verifica; esprime forti perplessità circa la creazione di tutta una serie di organismi all'interno delle Sezioni, in quanto potrebbero appesan-

Freschi di stampa E’ in libreria da qualche settimana La comprensione del diritto, di Giuseppe Zaccaria - Ed. Laterza, Bari, 2012 - pp. 214 - euro 22. Poiché le leggi contengono solo proposizioni linguistiche, che poi spetta all'interprete tradurre in norme, l'interpretazione è momento ineliminabile dell'esperienza giuridica. L'autore chiarisce quali sono i limiti entro i quali tale attività può muoversi e svilupparsi, attribuendo ai termini legali il significato coerente con la tradizione e il contesto attuale.

NON SUPERA IL PERIODO DI PROVA PROVA DIPENDENTE CHE HA UN CARATTERACCIO CARATTERACCIO

E' legittimo il provvedimento con il quale un ente, in forza del parere negativo espresso dal competente dirigente, ha disposto il recesso dal rapporto di lavoro con un dipendente assunto in prova, motivandolo con riferimento al fatto che l'interessato, pur essendo dotato di sufficienti capacità operative, è sostanzialmente inaffidabile dal punto di vista caratteriale nei rapporti con il personale e, quindi, è inidoneo a coprire il ruolo per cui è stato assunto. Infatti, la professionalità del dipendente in prova deve essere valutata non solo prendendo in esame la qualità e la quantità del lavoro svolto dallo stesso, ma anche considerando l'affidabilità dimostrata dal punto di vista caratteriale e nei rapporti sia con il restante personale che con i terzi (Cons. St., Sez. V - sent. 6 settembre 2012 n. 4723 Pres. Baccarini, Est. Bianchi).

I L FATT O

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IL

tire l'attività amministrativa e gestionale dell'ente; rammenta che per la partecipazione dell'ente a società, consorzi e fondazioni occorre l'autorizzazione ministeriale, come peraltro recita anche lo Statuto. Quanto al Regolamento del personale, il Miur: osserva che il Collegio di Istituto, che non compare tra gli organi statutari, non può gestire la programmazione di fabbisogno del personale; precisa che l'emanazione dei bandi di concorso, in ossequio alla distinzione tra indirizzo politico e gestione amministrativa, è di competenza del dg e non del presidente; evidenzia che le assunzioni a tempo determinato, per la loro natura di contratti di lavoro dipendente, devono osservare le medesime modalità generali, rispetto al trattamento economico e all'applicazione delle norme contrattuali, di quelle a tempo indeterminato. Alle già "pesanti" censure del Miur, in gran parte coincidenti con i rilievi fatti dall’Usi in occasione del confronto preventivo sul documento con l’amministrazione, potrebbero presto aggiungersene ulteriori, anche da parte degli altri due ministeri vigilanti.

CASO

PROVE TECNICHE DI TRASFERIMENTI D’UFFICIO A VIA BALBO di Roberto Tomei Si sa che il trasferimento d’ufficio è atto assai raro, in quanto straordinario, all’interno della pubblica amministrazione. Viene adottato in casi eccezionali e, comunque, deve essere ampiamente motivato. In via ordinaria, per esigenze organizzative, si ricorre alle più democratiche call, su base volontaria ovvero col consenso del lavoratore. Eppure presso l’ultraottuagenario Istat, nelle ultime settimane si sono registrati ben quattro trasferimenti d’ufficio, con motivazioni tutt’altro che stringenti. Davvero singolare, poi, appare quello disposto dal presidente Giovannini, con una deliberazione del 12 luglio. Leggesi nelle premesse del provvedimento che “il Direttore centrale per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (facente parte del Dipartimento per l’integrazione, la qualità e lo sviluppo delle reti di produzione e di ricerca, ndr) ha chiesto di disporre, per motivi organizzativi”, il trasferimento d’ufficio di un suo dipendente al Dipartimento per le statistiche sociali e ambientali e di un altro dipendente da tale ultimo Dipartimento al primo. Si sono chiesti in tanti: può un direttore centrale chiedere di disporre il trasferimento d’ufficio di un lavoratore che appartiene addirittura a un altro Dipartimento? La vicenda è stata segnalata tempestivamente dall’Usi al direttore del Dipartimento per l’integrazione che, all’oscuro di tutto, dopo asseriti accertamenti, non ha battuto ciglio. Tutto regolare dunque? Non sembra.

giurisprudenza Indizione nuovo concorso e scorrimento graduatorie E' illegittima la delibera con la quale il Direttore Generale di una Azienda Ospedaliera ha indetto un concorso per la copertura di alcuni posti di dirigente medico, nel caso in cui non abbia indicato le ragioni in forza delle quali è stata operata la scelta di coprire i medesimi posti mediante indizione di un nuovo concorso, invece di procedere allo scorrimento di una graduatoria ancora valida ed efficace, relativa ad un recente concorso; in tal caso, infatti, la discrezionalità dell'Amministrazione in ordine alla scelta se bandire un ulteriore concorso anziché scorrere la graduatoria del precedente, deve ritenersi illegittimamente esercitata (Tar Sicilia - Catania, Sez. II - sent. 4 settembre 2012 n. 2073 - Pres. Veneziano, Est. Spampinato).

Assistenza a familiare e obbligo trasferimento Sussiste il requisito della convivenza richiesto dall'art. 33, comma 5, della legge n. 104 del 1992 (il quale stabiliva, nel testo vigente all'epoca dell'adozione dei provvedimenti impugnati, che "il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato, con lui convivente, ha diritto di scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede") nel caso in cui risulti che il familiare da assistere risieda nello stesso stabile, anche se in una unità abitativa catastalmente distinta al momento della presentazione della domanda, ove risulti che tale unità immobiliare sia comunicante con quella del richiedente (Cons. St., Sez. VI - sent. 29 agosto 2012 n. 4631 - Pres. Volpe, Est. Boccia).

C ODA

Non licenziabile il disabile che fa troppe assenze di Antonio Del Gatto Importante sentenza della Corte di cassazione (Sez. Lavoro n. 15269 del 12 settembre 2012) in materia di licenziamento di lavoratori disabili. Per i giudici di piazza Cavour, in caso di aggravamento delle condizioni di salute, il disabile può chiedere che venga accertata la compatibilità delle mansioni a lui affidate con il proprio stato di salute. Anche il datore di lavoro

può chiedere che vengano accertate le condizioni di salute del disabile per verificare se, a causa delle sue minorazioni, possa continuare a essere utilizzato presso l'azienda. La richiesta di accertamento e il periodo necessario per il suo compimento non costituiscono causa di sospensione del rapporto di lavoro: esso può essere risolto nel caso in cui, anche attuando i possibili adattamenti dell'organizzazione del lavoro, l’apposita commissione accerti la definitiva impossibilità di reinserire il disabile all'interno dell'azien-

IF

da. Il licenziamento dell'invalido assunto L OGLIETTO in base alla normativa sul collocamento DELLA RICERCA obbligatorio segue la generale disciplina normativa e contrattuale solo quando è a IlFoglietto motivato dalla comune ipotesi di giusta Supplemento Agenzia di informazione on line causa e giustificato motivo, mentre, Reg.Trib. Roma 136 dell’8/4/2004 quando è determinato dall'aggravamen- Editrice: Nameless Line Inc to dell'infermità che ha dato luogo al col- Anno IX numero 28 locamento obbligatorio, è legittimo solo • Direttore responsabile: Maurizio Sgroi Redazione Vicolo del Buon Consiglio, 31 per la perdita totale della capacità lavora- 00184 - Roma - tel 064819930-fax 0662204550 tiva o la situazione di pericolo per la salu- e-mail: redazione.ilfoglietto@usiricerca.it te e l'incolumità degli altri lavoratori o per • Progetto grafico : Bios la sicurezza degli impianti.


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