Il Foglietto n. 19/2012

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Se un uomo sogna da solo, il sogno rimane solo un sogno... ma se molti uomini sognano la stessa cosa, il sogno diventa realtà. H.Camara

E DIT ORIALE

ATTUALITA’

martedì 22 maggio 2012

PER SCEGLIERE IL SUCCESSORE DI TUZI NON CI SARA’ UNA COMMISSIONE DECRETO DEL GOVERNO

Niente più solidarietà per le calamità naturali di Roberto Tomei Alla fine ci sono riusciti, anche se non avevano previsto che il provvedimento fosse emanato in coincidenza con il tragico (l'ennesimo) terremoto che ha colpito l'EmiliaRomagna. D'ora in poi, lo Stato invitando i cittadini ad assicurarsi volterà le spalle ai terremotati e a quanti avranno la sventura di essere vittime delle calamità naturali. Non un solo centesimo di contributo statale sarà devoluto per far fronte ai danni subiti dai fabbricati privati, a seguito di eventi naturali. Con il decreto varato dal governo Monti il 17 maggio scorso, si mette una pietra tombale su un principio, quello della solidarietà, che fino a oggi era alla base dello Stato democratico. Che poi vi siano stati nel corso degli anni episodi di malgoverno, malcostume e malversazione nella gestione dei fondi pubblici, questi non possono assolutamente prevalere sulla necessità di essere vicini e di sostenere i membri della comunità, che improvvisamente e senza averne colpa si trovano deprivati di un bene essenziale, quale è quello dell'abitazione. Si tratta, infatti, di vicende che vanno tenute distinte e separate: da un lato occorre perseguire chi commette reato, dall'altra non può venir meno qualunque slancio sociale nei confronti dei più sfortunati. In pratica, non ci si è resi conto che con il decreto in questione si sta negando lo spirito stesso che ha fatto nascere e progredire (forse troppo) la Protezione Civile nel nostro paese. L'auspicio è che quel che resta del parlamento, in occasione della conversione in legge del provvedimento, abbia un sussulto di sdegno e respinga al mittente la deplorevole e assurda disposizione, che si pone, tra l'altro, in evidente contrasto con l'art. 2 della Carta Fondamentale, che esplicitamente richiede l'adempimento del dovere di solidarietà sociale.

Il caso

Dopo 5 anni, prescrizione per contributi non versati L'Inps, con il messaggio n. 8447 del 16 maggio 2012, fornisce alcuni chiarimenti in merito ai termini di prescrizioni dei contributi previdenziali ed assistenziali, disciplinati dalla circolare n. 31 del marzo 2012. L'Istituto afferma che una denuncia presentata dopo lo spirare del termine di cinque anni dalla scadenza per il versamento dei contributi non è atto idoneo a interrompere la prescrizione.

Cnr. Nuovo bando per direttore generale Gli over 61 esclusi dalla competizione consegue che non potranno concorredi Biancamaria Gentili Forse a breve il Cnr avrà un nuovo re quanti alla data di scadenza del predirettore generale. In attesa di cono- detto avviso (7 giugno 2012) avranno scere il nome del successore di spento la 61^ candelina. Tale previsioFabrizio Tuzi, che l'11 aprile scorso ha ne sembra essere stata accolta con ritirato la sua candidatura, si può affer- favore dalla comunità scientifica, mare con certezza che non potrà anche se non è mancato chi ha fatto avere più di 61 anni di età. Proprio notare che la stessa regola dovrebbe così. Il nuovo avviso che Dopo la bocciatura valere anche per la nomina del presiNicolais ha fatto pubblidente (Nicolais ha care nei giorni scorsi, della procedura compiuto 70 anni il 9 dopo la clamorosa bocvoluta da Profumo, febbraio scorso, ciatura di quanti avevano risposto al preceden- Luigi Nicolais detta ndr). Ma le novità dell'avviso di te bando, prevede espliNicolais rispetto a citamente che possono nuove regole avanzare la propria candidatura quan- quello messo a punto da Profumo a ti hanno "un'età che consenta l'esple- ottobre scorso non si fermano solo tamento di un mandato quadriennale all'età degli aspiranti. Il precedente con riferimento al conseguimento dei bando, infatti, stabiliva che le domanrequisiti previsti per il collocamento in de e i curriculum dei candidati sarebquiescenza per i dipendenti del Cnr". bero stati vagliati "da una commissioPoiché il requisito anagrafico per il ne di esperti nominati dal presidente" pensionamento d'ufficio coincide con che, "dopo una valutazione comparatiil compimento del 65° anno di età, ne va" tra i vari candidati, avrebbe propo-

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sto allo stesso presidente "una lista di almeno tre soggetti, ritenuti idonei a svolgere la funzione di direttore generale". Successivamente, i medesimi sarebbero stati chiamati "a sostenere un colloquio con il cda". La nuova procedura, invece, appare decisamente molto più sbrigativa e si appalesa come una sorta di sconfessione del metodo Profumo, se è vero, come è, che, cancellata ogni traccia della commissione, prevede che "il presidente del Cnr procederà in piena autonomia, sulla base dei curricula vitae ad individuare il soggetto ritenuto maggiormente idoneo a svolgere le funzioni di Direttore generale da presentare in cda per la nomina". Nicolais, da ultimo, ha precisato che la procedura "non assume in alcun modo caratteristiche concorsuali, non determina alcun diritto al posto né presuppone la redazione di una graduatoria finale". Per la serie: nulla a pretendere.

Sapete che...

FATT O CENTRALE

Governo Monti: danni da terremoto? Assicuratevi di Adriana Spera Si può cancellare con un decreto legge la solidarietà che lo Stato deve mostrare nei confronti dei propri cittadini duramente colpiti dalle calamità naturali? In Italia, dal 17 maggio scorso, è cosa fatta con il provvedimento (D. L. n. 59/2012), recante “Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile”. D’ora in poi, non solo lo stato di emergenza non potrà avere una durata superiore a sessanta giorni, prorogabili, con decreto del Consiglio dei Ministri, per non più di quaranta giorni, ma viene esclusa ogni forma, anche parziale, di intervento statale per i danni riportati dai fabbricati privati a seguito di calamità naturali. Al contempo, il provvedimento governativo incentiva l’estensione della copertura assicurativa del rischio calamità naturali nelle polizze che garantiscono i fabbricati privati contro qualsiasi danno. Una iniziativa che il governo, con il sostegno della Protezione Civile, da qualche mese aveva in cantiere. A darne notizia, tra il silenzio F OGLIETTINO

della grande stampa. era stato proprio Il Foglietto del 27 febbraio 2012, che aveva dato conto di un Tavolo tecnico presso la Protezione Civile per lo studio di strumenti assicurativi contro i rischi da calamità naturale, attorno al quale siedevano oltre ai rappresentanti delle associazioni delle compagnie assicurative, anche esperti dei ministeri dell'economia e dello sviluppo. “D’altronde - concludeva Il Foglietto con un governo attento, anche per la sua composizione, agli interessi di banche e assicurazioni il terreno è fertile. Un business da 12/15 mld di euro l'anno, per un patrimonio immobiliare privato di circa 6.300 mld. Un nuovo pesante balzello, che trova autorevoli sostenitori istituzionali, non solo nella Protezione Civile, ma anche nell'attuale presidente dell'Ingv (Domenico Giardini, sostituito da Stefamo Gresta a marzo 2012, ndr) che, più volte, in Svizzera, ha lamentato la mancanza di un'assicurazione obbligatoria contro i danni da terremoti”.

Nicolais rinuncia al consulente da 90mila euro Da piazzale Aldo Moro, finalmente una buona notizia. Luigi Nicolais ha ufficialmente rinunciato al consulente da 90mila euro l’anno, di cui si era occupato Il Foglietto del 27 marzo scorso. L’avviso, pubblicato l’8 marzo, con il quale era stata avviata la procedura per individuare “un esperto di elevata professionalità per lo svolgimento dell’attività di supporto alle relazioni istituzionali”, è stato revocato il 10 maggio. Nicolais, “anche alla luce delle recenti manovre di contenimento della spesa pubblica”, ha deciso di rimpiazzare il consulente con i Comitati Ordinatori, istituiti il 23 marzo con il compito di coordinare dal punto di vista scientifico l’individuazione dei progetti dei costituendi dipartimenti. Poiché i Comitati sono 7, con 3 componenti per ciascuno di essi, Nicolais potrà avvalersi della consulenza di ben 21 esperti, senza che l’ente debba sborsare un solo centesimo, essendo l’incarico a titolo gratuito. Un esempio di buona gestione. Speriamo che ne seguano altri.

Invito di Giardini al cda, è mistero fitto all’Ingv Una cosa è certa ed è stata anticipata dal Foglietto: Domenico Giardini, presidente dimissionario dell’Ingv, è rientrato nel cda dell’ente. A volerlo è stato il ministro Francesco Profumo, che il 10 maggio scorso ha firmato il relativo decreto di nomina, pervenuto in via di Vigna Murata solo il giorno successivo e protocollato al n. 0005093. Tutt’altro che chiaro, invece, è come abbia fatto il medesimo Giardini a presenziare alla riunione del cda, che si è tenuta proprio nella mattinata del 10 maggio, quando il decreto della sua nomina non era ancora pervenuto all’Ingv. Nel verbale della riunione viene puntualizzato che Giardini “era stato convocato per le vie brevi”. Resta da capire quando, come e da chi. Qui regna il mistero più fitto. Non certamente dall’Ingv, che ha saputo del decreto il giorno dopo; non dal ministro, che ha firmato il provvedimento ma che non può provvedere alla convocazione del cda. Forse Giardini, che avrebbe raggiunto la capitale da Zurigo la mattina stessa del 10 maggio, possiede doti paranormali. Viene alla mente ciò che scriveva il sommo poeta Dante: “mi prese il sonno, il sonno che sovente anzi che ‘l fatto sia, sa le novelle” (Purgatorio - Canto ventesimosettimo - vv. 91 e segg.).


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Inedito. L’8 settembre della statistica italiana Da un’attenta ricerca d’archivio, riemerge la storia dell’Istat durante il fascismo di Roberto Tomei Dopo la "morte della patria" (8 settembre '43), gli italiani sono confusi. Si favoleggia di armi, in possesso dei tedeschi, capaci di rovesciare le sorti del conflitto, ma a crederci sono in pochi. Forte è la resistenza a partire per il Nord, dove devono trasferirsi tutte le amministrazioni. A novembre '43 tocca all'Istat, non più Istituto centrale di statistica del Regno ma Istituto nazionale di statistica, denominazione che riassumerà nel 1989. Destinazione Venezia prima, Menaggio poi, sotto la guida del commissario Adami, subentrato a Savorgnan. Chi non vuole partire è licenziato. Identico, nella sostanza, il trattamento riservato agli irreperibili. Avverso l'ordine di trasferimento è escluso ogni "gravame, in via amministrativa o giurisdizionale". Eppure sono in molti a rifiutarsi di partire, allegando ragioni di salute e di famiglia. Ce ne saranno state certamente anche di carattere ideologico, dato che non tutti giustamente erano dell’idea, che fu di pochi, di andare a "cercar la bella morte". Chi accetta di andare al Nord, può partire da solo o con tutta la fami-

glia. Poche ore di preavviso e tocca fare le valigie. Per allettarli le pensano e concedono tutte: indennità di bombardamento e di missione; alloggio e vitto in abbondanza, quando si campava con la tessera annonaria. Partono anche il modulame e le calcolatrici, ma di queste, sempre controllate minuziosamente, ben 19 risultano mancanti. Realizzare il trasferimento, però, si rivela subito problematico: man-

Freschi di stampa E’ da qualche giorno in libreria Obbedienza e libertà, di Vito Mancuso, Fazi ed. - Roma 2012, pagg. 202, euro 15. Un excursus sulla verità e il potere dalla Santa Inquisizione sino all’attuale dialogo tra le grandi religioni mondiali, per una fede all'altezza del nostro tempo. Il libro, chiaro e coinvolgente, indica un percorso di metodo per avvicinarsi e/o riflettere sulle problematiche della religiosità, quale può essere vissuta dalla coscienza dell’uomo laico nel mondo contemporaneo.

L’IIT SI AVVALE VVALE DI 589 RISORSE UMANE 407 CO.CO.PRO E 141 T.D.

DI CUI

Dalla Relazione della Sezione controllo enti della Corte dei conti, depositata il 10 maggio scorso, emerge che la Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), ha chiuso l’esercizio 2010 con un attivo di 572,2 mln di euro e con un avanzo economico di 32,4 milioni. La Fondazione, istituita con decreto legge n. 269/2003, si propone di promuovere lo sviluppo tecnologico del Paese e l’alta formazione per favorire l’incremento del sistema produttivo nazionale, sia attraverso propri laboratori di ricerca multidisciplinari, sia in forme indirette, facendo leva su collaborazioni a rete ed interrelazioni a livello nazionale e internazionale. Il costo del personale è stato pari a 31,2 mln, destinati a retribuire 34 dipendenti a tempo indeterminato, 141 a tempo determinato, 3 distaccati da altri enti e ben 407 co.co.pro.

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cano i torpedoni e non è facile trovare treni, che sono pochi e procedono lentamente. La sede romana dell'Istat chiude alla fine di gennaio del 1944. Solo due scaglioni di impiegati partono dalla stazione di Roma Tiburtina tra il novembre 1943 e il febbraio 1944. Al commissario Adami sembra non sfuggire nulla e sempre da lui bisogna passare per vedere soddisfatta ogni necessità. La fase itinerante della statistica segna un forte calo della produzione di dati. Innanzitutto, non si riesce a trasferire gli archivi e c'è poi grande difficoltà a interagire con gli altri ministeri titolari di indagini, avendo questi sedi sparse in tutto il Nord Italia. Per di più, già a maggio 1944 c'è penuria di carta per stampare finanche il Compendio e a cercarla bisogna pagare "prezzi sbalorditivi". Per il resto, la vita degli impiegati segue i ritmi del tempo, talora allietata da qualche Sabato teatrale, talaltra movimentata da raccolte di fondi, come quella per fornire "ali da caccia alla nostra Aeronautica". Finita l'avventura di Salò, ciascuno tenta di ricominciare come può. L'Istat, orbato del Regno, torna a essere soltanto Istituto Centrale di Statistica.

CASO

TUTTI CONTRO SMANTELLAMENTO DELL’ISN-CNR DI MANGONE di Flavia Scotti La comunità del cosentino, le forze politiche, sia di sinistra che di destra, le associazioni dei malati di Parkinson e di Sclerosi multipla (Aism) non ci stanno allo smantellamento dell’Istituto di scienze neurologiche del Cnr di Mangone, in provincia di Cosenza. Venerdì scorso, durante una affollata conferenza stampa presso il Salone degli Stemmi della Provincia di Cosenza, organizzata dai Gruppi consiliari regionali e provinciali dell’Idv e da Usi-Ricerca, è stata ribadita la forte opposizione al progetto del Consiglio nazionale delle ricerche, che prevede un drastica riduzione dell’attività dell’importante Istituto, che dovrebbe in gran parte trasferirsi a Catanzaro, per assecondare il progetto di Aldo Quattrone, ex direttore dell’Isn e attuale Rettore dell’Università Magna Graecia del capoluogo calabrese. Favorevole allo smantellamento del centro di eccellenza di Mangone sembra essere anche il Governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti (Pdl), che lo scorso settembre ha revocato unilateralmente la convenzione in essere tra Regione e Cnr, costringendo i pazienti affetti da gravi patologie neurologiche a “emigrare”, per farsi curare in altre Regioni, con onere, però, sempre a carico della Regione Calabria. Il presidente della Provincia, Mario Oliverio, si è impegnato a incontrare a breve il presidente del Cnr, Nicolais.

giurisprudenza Se manca la formazione scatta l’assunzione La Corte di Cassazione con sentenza n. 3625 del marzo 2012 ha precisato che va assunto a tempo indeterminato il dipendente inquadrato nell’ambito di un rapporto di formazione lavoro che non viene addestrato ma adibito fin dall’inizio a specifiche mansioni. La Corte specifica che l’assenza di addestramento fa venire meno i presupposti del contratto di formazione. Il giudice di merito aveva accertato che il lavoratore era stato adibito alla funzione di carrellista, “consistente nella guida di muletti per spostare prodotti finiti”, dal primo all’ultimo giorno di lavoro. Dunque, “non aveva ricevuto alcuna formazione né teorica né pratica essendo stato adibito a mansioni elementari e ripetitive”, al punto che “era mancato il presupposto legittimante del contratto di formazione”. Per la Cassazione, però, l’addestramento costituisce parte integrante del contratto e in mancanza non è integrata la fattispecie del Cfl.

Non sempre l’infortunio è considerato in itinere La Corte di Cassazione con sentenza n. 2641/2012 ha precisato che la scelta di non tornare in azienda integra il rischio elettivo. Secondo gli Ermellini di piazza Cavour, è legittimo ma non necessario usare l'auto. Non sempre, infatti, in caso di incidente automobilistico sulla strada di casa, scatta l'infortunio in itinere, indennizzabile dall'Inail. Se, ad esempio, dopo un impegno fuori dalla sede dell'azienda, ma comunque legato al servizio, l'impiegato sta fruendo di un permesso e decide di andare a pranzare a casa per poi tornare in ufficio soltanto nel pomeriggio, il permesso orario finisce per interrompere il nesso di causalità fra il tragitto in auto verso casa e l'occasione di lavoro.

C ODA

Per cambiare cognome ora è un gioco da ragazzi di Antonio Del Gatto Basta con i cognomi ridicoli o imbarazzanti. Addio casati che tali non sono perché rivelano l'origine naturale. Largo a chi vuole aggiungere al suo patronimico un altro cognome, magari quello della madre. Dal 9 luglio, infatti, entrerà in vigore il Dpr 54/12, che semplifica la procedura: basterà una domanda circostanziata, spiegando i motivi della volontà di

cambiare, indirizzata al Prefetto, che potrà rispondere con il decreto di concessione. Chiunque ne abbia interesse può fare opposizione alla domanda entro il termine di trenta giorni dalla data dell'ultima affissione oppure dalla data dell'ultima notificazione alle persone interessate. L'impugnazione si propone con atto notificato al rappresentante del Governo nella Provincia. La novità é contenuta nel Decreto del Presidente della Repubblica n. 54, firmato il 13 marzo scorso e pubblicato

nella Gazzetta Ufficiale n. 108 del 10 maggio. Trascorso il termine di cui all'articolo 91 del Dpr 3 novembre 2000, n. 396, il richiedente presenta al prefetto un esemplare dell'avviso con la relazione attestante l'eseguita affissione e la sua durata nonchè la documentazione comprovante le avvenute notificazioni, ove prescritte. Il Prefetto, accertata la regolarità delle affissioni e delle notificazioni e vagliate le eventuali opposizioni, provvede sulla domanda con decreto.

ILFOGLIETTO DELLA RICERCA Supplemento a IlFoglietto Agenzia di informazione on line Reg.Trib. Roma 136 dell’8/4/2004 Editrice: Nameless Line Inc Anno IX numero 19 • Direttore responsabile: Maurizio Sgroi Redazione Vicolo del Buon Consiglio, 31 00184 - Roma - tel 064819930-fax 0662204550 e-mail: redazione.ilfoglietto@usiricerca.it • Progetto grafico : Bios


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