...ED IO DICO NO!!! – referendum del 2016 e negazione dei diritti sociali Lo ammetto: come tutti gli italiani ho sottovalutato la portata storica del referendum costituzionale per il quale il quattro dicembre 2016 saremo chiamati a dare il nostro giudizio. Mi rendo conto però che tale valutazione è in effetti stata voluta: infatti sui mass-media di tutto si parla attorno al tema, ma omettendo spesso i contenuti sottostanti. Ecco, per noi professionisti si impone invece l'obbligo morale di capire e, compresi i contenuti della scelta, esprimere un contributo al dibattito complessivo. Se il mio essere professionista riguarda poi il benessere delle persone e se questa riforma costituzionale lo inficia, è mio obbligo prendere una posizione politica, se non per rispetto delle persone che mi vengono affidate, per mio bisogno etico nel dare un senso al mio lavoro. In ciò invito caldamente tutti i colleghi assistenti sociali a fare la stessa cosa: il codice deontologico non è solo un “obbligo comportamentale”, esso parte dalla nostra etica che, seppur condivisa, è e resta un fattore personale. Quando infatti scelte politiche intervengono fortemente e strutturalmente sull'oggetto del nostro lavoro, noi siamo chiamati ad esprimere un nostro giudizio. Non si tratta di essere di destra o di sinistra, né di parteggiare per Renzi o per Berlusconi, si tratta invece di essere dei veri professionisti, di un professionismo apartitico ma