EGLI SA CHE IO SO CHE TU SAI CHE EGLI SA

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EGLI SA CHE IO SO CHE TU SAI CHE EGLI SA - preambolo Il segreto è spesso un gioco: qualcosa non si dice, eppure la si intuisce. Lo ricorda bene il “segreto di Pulcinella”, il detto in base al quale ogni segreto non è più tale se qualcosa è diventata di pubblico dominio, nonostante i tentativi maldestri (di Pulcinella) di tenerla nascosta. Quello che si fa si sa, ma ben altra cosa è parlarne: in ciò l’apparente riservatezza da privacy inglese, che è rispetto, mentre invece ben altra cosa è l’omertà italica, che compartecipa, in silenzio, al gioco della congiura. E’ il vecchio “gioco dello zitto”, praticato per decenni da noi bambini nei nostri cortili. Ma è anche la complicità verso il prete ammogliato, verso l’amico con l’amante, verso il bisogno di trasgressione sana che aiuta oggi ognuno di noi a non impazzire. Il segreto fa bene alla salute, insomma! La storia gira attorno al personaggio principale, Nino, che rappresenta un po' tutti noi. Pigro, parassita, lento, manipolatore, amante sincero ed imbranato: un tipico italiano! Essendo questa una favola per adulti, ho cercato di usare un linguaggio sobrio su temi e situazioni che, solitamente, richiamano un lessico scurrile. La scommessa è infatti questa: riusciamo a parlare di fatti adulti con un linguaggio da adulti che sia anche gradevole, come nelle favole? La storia è divisa in capitoli: 1. La sveglia 2. Il cazzeggio 3. L’amore e la morte 4. La pezza a colori 5. Chi l’ha visto? 6. Morale amorale Buona lettura!


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EGLI SA CHE IO SO CHE TU SAI CHE EGLI SA by ugo albano - Issuu