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Sfilata... per il San Benedetto Speriamo serva a qualcosa

e poi nella stesura dell’atto aziendale, sarà indispensabile e opportuno prevedere per il San Benedetto una fisionomia ben precisa e un assetto che non lo rendano solo un ospedale-serbatoio di medici e personale per altri nosocomi per disposizioni molto discutibili». Conclude Cianfrocca: «Non è da dimenticare che l’atto aziendale in vigore (e già bloccato da noi sindaci in un primo momento sei mesi fa), prevede oggi per il San Benedetto solo quattro reparti: Medicina, Chirurgia, Terapia Intensiva e Lungodegenza. Chiederemo sempre, così come stiamo già facendo, il sostegno ai nostri rappresentanti politici presso la regione Lazio, che al più presto mi metteranno in condizione di parlare direttamente con il Presidente Rocca».

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A proposito di rappresentanti regionali da segnalare la presenza alla manifestazione della consigliera Sara Battisti: «Ho preso parte al sit-in organizzato dal Comitato Salviamo l’Ospedale San Benedetto di Alatri per scongiurare la sospensione del reparto di pediatria. Come già fatto nei giorni precedenti, vista la carenza di personale, ho chiesto al management della ASL Frosinone di consentire l’apertura di un ambulatorio h12 e garantire almeno quattro posti letto di day surgery. Lo spirito che mi anima e anima il Partito Democratico è costruttivo e non polemico. È bene ricordare che l’ospedale San Benedetto, nonostante le difficoltà ereditate dalla Giunta Polverini, è stata per noi negli anni di governo Zingaretti una priorità. Al personale sanitario è stato chiesto di lavorare in emergenza durante il Covid per alleggerire la pressione sullo Spaziani, ora questo lavoro non può essere disperso e c'è bisogno dell’impegno di tutti. Condivido la proposta del Sindaco di Fumone, Matteo Campoli, di convocare un Consiglio Comunale Straordinario, come già richiesto dal PD nei giorni scorsi alla presenza di tutti i riferimenti istituzionali del territorio e tutti i Sindaci dell’area nord. Ai miei colleghi in Consiglio regionale ricordo che esistono strumenti istituzionali che permettono di rendere questa battaglia corale e non di parte. Nelle prossime ore invierò alla Presidente della VI Commissione, Alessia Savo, una richiesta di audizione. L’impegno sia collettivo per dare la possibilità all’ospedale di Alatri di continuare a svolgere un servizio efficiente a tutela della salute delle nostre bambine e dei nostri bambini».

E rimanendo in casa Pd a parlare sono stati anche gli esponenti alatrensi del partito: «Assieme ai nostri Consiglieri Comunali Di Fabio e Recchia, a molti membri del direttivo locale, Mauro Buschini e al Segretario della Federazione provinciale Luca Fantini, abbiamo partecipato alla manifestazione, organizzata dal Comitato San Benedetto Page, contro la chiusura del reparto di Pediatria. È stato bello vedere tante persone, personale sanitario, donne e uomini della sanità e rappresentanti istituzionali, riuniti sotto la pioggia a difesa di un presidio sanitario fondamentale per il nostro territorio. Bene l’impegno preso dagli amministratori del territorio, su proposta del Sindaco di Fumone Matteo Campoli, di convocare una riunione urgente per lanciare un messaggio concreto a tutela di chi si serve dei servizi del reparto di pediatria e di tutti gli altri servizi dell’Ospedale. Molto importante è stato l’impegno preso dalla Consigliera Regionale Sara Battisti, che ringraziamo, di richiedere la convocazione della Commissione Sanità del Consiglio Regionale del

Lazio. Dispiace molto per l’assenza di Alessia Savo, Daniele Maura, e Pasquale Ciacciarelli, esponenti della maggioranza di governo regionale. Mentre il Sindaco Cianfrocca fa appello all’unita delle forze politiche, i rappresentanti regionali, Consiglieri e Assessori, non partecipano a importanti appuntamenti come quello di oggi. Il destino del reparto di Pediatria, e dell’Ospedale tutto, dipende dall’impegno di tutte e tutti noi». A parlare della vicenda è stata anche Annarita Pelorossi, Consigliere comunale di Alatri in Comune: «Ci ritroviamo purtroppo in una situazione di emergenza vera, dove non si lotta per la difesa del reparto di Pediatria, che ormai è stato già chiuso, ma per la possibilità di riportarlo nel nostro Presidio. La scelta unilaterale della chiusura immediata del reparto è piombata su tutti senza possibilità di replica, a dispetto del criterio fondamentale della consultazione partecipativa che in materia di decisioni in ambito sanitario dovrebbe essere una condizione prioritaria. Non dobbiamo rassegnarci a subire passivamente nuovi assurdi ridimensionamenti, che produrranno un notevole nocumento a tutta la popolazione dell'area nord della nostra provincia. Le necessarie e già annunciate convocazioni di un consiglio comunale sull'argomento e dei tavoli di lavoro, da realizzarsi in tempi brevissimi, dovranno avere un peso maggiore su quelle che saranno le decisioni aziendali, che purtroppo, spesso, non tengono conto delle reali e contingenti necessità del territorio. In questo momento dobbiamo essere tutti uniti verso un unico obiettivo, a nulla valgono adesso le recriminazioni, avremo tempo per la denuncia delle responsabilità».

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