Le donne nel cinema d’animazione

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LE DoNNE NELL’ANIMAZIoNE ITALIANA DEL NUoVo SECoLo

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Clara Castoro, Film Astratto, 2005. © Clara Castoro.

Non potendo essere questo uno studio esauriente, è almeno doveroso ricordare en passant i nomi: Achtoons (giovanna Bo e Anna Lucia Pisanelli), gaia Bracco, Simona Bursi, Tiziana Cervi, Elena Chiesa, Laura Federici, Anna Ferrandes, Stefania gallo, Magda guidi, Camilla gulini, Maria Pezzedi, Chiara Rapaccini; di esse si sono già occupati i lavori di giannalberto Bendazzi e Sara Fumagalli nel bel libro Pantere Rosa. Passiamo alle autrici più impegnate sotto il profilo sperimentale. Non si può tacere l’art director Claudia Marini Maggi, già autrice di diverse opere esposte al MACRo (museo di arte contemporanea di Roma), che affronta lo scottante tema dell’integrazione culturale, sociale ed etnica in Italia col film d’animazione Human Rights (2008), dove vengono rievocati il Presidente dell’oNU Kofi Annan e il sacerdote riminese recentemente scomparso don oreste Benzi, noto soprattutto per il suo impegno nel togliere le prostitute nigeriane dalla vita di strada. Va ricordata anche Clara Castoro, artista e scultrice di Altamura da poco tragicamente scomparsa, la quale, dopo aver approfondito gli studi con un artista del calibro di Michelangelo Pistoletto, portò a termine due opere d’animazione: Film in Cinepittura (2002), proiettato alla Biennale di Venezia, e Film Astratto (2005), di cui diresse parte delle sequenze, lavoro dal sapore estemporaneo e fresco, un po’ un misto fra i film di Veronesi e quelli di Munari.


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