Da che parte stai? Tutti siamo chiamati a scegliere

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Il primo grazie va a Pietro Grasso, è un onore condividere un pezzo del percorso di un gigante.

Grazie a Emiliano, Alessio, Max ed Emanuele per avermi permesso di essere parte di questo progetto.

Grazie anche a chi ha aiutato nella realizzazione; Agnese, Federico e Aurora, una santa.

A Greta, che è semplicemente la persona migliore al mondo, grazie. Sempre.

I edizione: giugno 2025

Soggetto: Alessio Pasquini

Sceneggiatura: Emiliano Pagani

Disegni, colori e copertina: Loris De Marco

Logo di copertina: Loris De Marco

Impaginazione: Giulia Gabrielli

Lettering e balloon placing: Aurora Galbero

Consulenza: Scintille di futuro

Prefazione: Geppi Cucciari

Per l’edizione italiana

Copyright © 2025 Scintille di futuro / Pagani / Pasquini / De Marco / Tunué

Direzione editoriale: Massimiliano Clemente

Tunué

Via degli Ernici, 30 - 04100 Latina tel. 0773 661760 info@tunue.com | www.tunue.com

Stampato in Italia

questa storia inizia con un bambino...
CORLEONE, 10 MARZO, 1948

ciao, giusé!

MA è da un po’ che non ti si vede…

che fai, non vieni a scuola?

No, devo guardare le pecore di mio padre.

Eh, ma tanto la scuola sta lì

Scusate, devo andare! Ci vediamo pi ù tardi?

Ah ah ah… Sì, va bene! Al solito posto, mi raccomando!

... le pecore, invece se ne vanno se non... ecco, accidenti!

Ehi, un momento!

Ho

Oddìo...

Prendi questo, cornuto!

Scommetto che ora non ce la fai a protestare, maledetto bastardo!

Forse c’è qualcuno.

Ma chi vuoi che ci sia? Ci son solo pecore qua intorno.

Forza, vieni qua, che dobbiamo finire il lavoro.

sentito un rumore da quella parte.

GIUSEPPEEE!…

GIUSEP-GIUSEPPE, PICCOLO MIO!

GIUSEPPE, DOVE SEI?

Giuseppe, cosa ti è successo?

Lo hanno ammazzato… calci e pugni… proprio lì … Ma di cosa parli?! Stai male, piccolo mio. Dobbiamo portarti subito in ospedale.

L’HO TROVATO! È VIVO!

Dobbiamo portarlo in ospedale!

È confuso e spaventato…

Calmo, stai calmo, piccolo mio…

Sì, stai tranquillo…

I bastoni… picchiavano con i bastoni…

… vedrai che in ospedale si prenderanno cura di te e andrà tutto bene.

Giuseppe Letizia Giuseppe Letizia morì in ospedale, il giorno seguente.

Dopo oltre un anno di depistaggi, l’allora capitano dei carabinieri, Carlo Alberto Dalla Chiesa, recuperò alcuni indumenti in una foiba, vicino al luogo dove era stato trovato il ragazzino.

Ucciso, a soli 12 anni, perch é unico testimone di un omicidio eccellente.

Erano di Placido Rizzotto, un sindacalista che lottava per i diritti dei lavoratori terrieri, contro il boss mafioso Michele Navarra, direttore dell’ospedale dove fu ricoverato il piccolo Giuseppe.

Nel 2012, dopo il ritrovamento di altri resti e la prova del DNA, ebbe finalmente una tomba e i funerali di Stato.

Capitano Carlo Alberto dalla Chiesa dalla Chiesa, asceso nel frattempo al grado di generale e prefetto, fu invece trucidato, a colpi di Kalashnikov, insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo Russo, il 3 settembre 1982.

A Giuseppe Letizia fu conferito il diploma di licenzia media, alla memoria.

Per anni, tra indifferenza e complicità, lo Stato ha fallito su tutta la linea, per cercare verità e giustizia.

Il

palermo, 12 MARZO, 1948

… cordoglio per la misteriosa morte di Giuseppe Letizia, un ragazzino di 12 anni che proprio ieri era stato ricoverato nel nostro ospedale, in evidente stato confusionale…

… ai soccorritori, il ragazzino aveva parlato di un omicidio, di una persona pestata a sangue e uccisa con un colpo di pistola, ma risulta evidente che…

CHE L’HANNO UCCISO! ECCO, COSA RISULTA EVIDENTE!

… che il bambino non fosse molto lucido, al momento del ricovero.

Ma è mai possibile, dico io...

Uomini d’onore, si chiamano?

Non gridare, che spaventi Pietro.

ma che DICI?!? Quel ragazzino faceva la sua vita! È la mafia che non dovrebbe esserci!

Mamma mia, che disgrazia!

Quel povero ragazzino si è trovato nel posto sbagliato, al momento sbagliato.

Ma di quale onore stiamo parlando, se ammazzano senza pietà anche dei bambini?

Questa storia inizia con un bambino.

Sono i mafiosi che non dovevano esserci, lì e ovunque, non quel bambino.

Mio padre, Pietro Grasso.

Isola di Pantelleria, estate 1979

È stata

una bellissima idea, quella di fare i presidenti di seggio qui, a Pantelleria.

Sì, ma le elezioni sono finite, gli scrutini pure e adesso si torna a casa...

Dovrebbero esserci tutti gli anni, le elezioni europee.

E noi ci facciamo mandare qui anche per le elezioni politiche, regionali e amministrative!

Giusto! Tanto in Italia ci sono elezioni ogni sei mesi!

Accidenti: Giovanni, Pietro, siete due geni!

Ah ah ah!… Ah ah ah ah ah!…

Ah ah ah ah!…

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