L’ INVERNO INVERNO DEL DISEGNATORE




Paco Roca
L’ INVERNO DEL DISEGNATORE

Libertà!
Perché mai la tua alta luce si spenga, io m’offro tutt’intera. In alto i cuori!
F. GARCÍA LORCA
L’inverno del disegnatore
Collana «Prospero’s Books» n. 170
I edizione: aprile 2011
II edizione: ottobre 2014
Nuova edizione: settembre 2025
Storia, disegni e copertina: Paco Roca
Traduzione: Tunué
Revisione della traduzione: Diego Fiocco
Impaginazione: Tunué
Lettering: Paola Cannatella, Tunué
Edizione originale: El invierno del dibujante
Copyright text and illustrations © 2010 by Paco Roca.
All rights reserved.
Published by agreement with Astiberri ediciones.
Per la presente edizione
Copyright © 2025 Roca / Astiberri / Tunué S.r.l.
All rights reserved.
Direzione editoriale: Massimiliano Clemente
Tunué S.r.l.
Via degli Ernici 30 – 04100 Latina – Italy tel. 0773 661760
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Stampato in Turchia

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Gli ultimi titoli della collana «Prospero’s Books»:
169 – Per tutte le altre destinazioni
168 – Lost in Taiwan. La via dei sogni
167 – Fa’ come vuoi
166 – Giètz! (n. ed.)
165 – C’era una volta l’Est
164 – Biografia di uno yogi
163 – Tutte le principesse muoiono a mezzanotte
162 – Buster
161 – Laika
160 – Un anno per amarti
159 – 7CRIMINI. Integrale
158 – L’abisso dell’oblio
157 – Mangiami
156 – Perché sei qui?
155 – Il limite del mondo
154 – La lunga discesa. Il graphic novel
153 – L’improvvisatore
152 – Fahrenheit 451
151 – Diario
150 – Nemici del popolo

Farai tardi a scuola un’altra volta.

Giuro su Gesù bambino che studierò tanto.
Mi sto guadagnando il paradiso con te.
Me lo sto guadagnando.
Quale vuoi?
un po’…

Se tuo padre si accorge che spendo i soldi così… Quant’è?
Due e cinquanta, signora.
Chi ha pagato i caffè e le brioche?
Se non diventi almeno ministro, vedrai tu.

Anche se, tonto come sei, me ne stupirei.

Io no. Stavo giocando la schedina.


signor GONZÁLEZ...
Sedetevi, signori. Bentornati in Bruguera.

E qui è dove si impaginano le riviste di fumetti per bambini e ragazzi, vero?
… e una volta che il signor González ha approvato le pagine, tutto il materiale arriva qui.
Esatto.
Le riviste si impaginano con settimane di anticipo. Adesso stiamo lavorando a quelle di gennaio.
Ogni redattore prepara il materiale per la rivista che gestisce e io, in quanto caporedattore, le controllo tutte.

Ti ho detto che qui non si può dire la parola “giornalino”. Il Giornalino lo fa la concorrenza. Qui facciamo riviste di fumetti per bambini e ragazzi, ma puoi dire semplicemente “rivista”.
Sì, signor Mora.
… di fumetti per bambini e ragazzi.
E quando le riviste di fumetti per bambini e ragazzi sono impaginate, bisogna farne una copia, dopodiché le porto alla direzione di stampa perché timbrino le copie delle riviste di fumetti…
La smetti di ripetere le riviste di fumetti...
Ma se me l’ha detto lei di dire così.
Bene, continuiamo. Riprendi dall’ufficio censura le pagine timbrate.
Le porto qui per archiviarle e poi si possono mandare in stampa.
Le riviste…
Come va il primo giorno di lavoro da neopromosso caporedattore?
Ricorda che questa sera abbiamo la cena per il nostro anniversario. Finirai presto, vero?
Lo spero, ma siamo in ritardo con Pulgarcito di gennaio.

Tutti e cinque?
Con tutta la confusione per l’almanacco di Natale siamo rimasti indietro. Tra l’altro devo ancora scrivere venti vignette per Capitán Trueno
Sai una cosa?
quest’anno ci danno i cesti di natale?
che c’è?

… io non posso, non posso andarci nei giorni feriali…
Non sarai mai un bravo caporedattore. Sempre dalla parte dei disegnatori.
Per quanto ci provi, non serve a niente, sei un sognatore.
… mi fa strano.
Be’, martedìilè il giorno migliore per andare al cinema. Non c’è nessuno.
È proprio questo il bello del nostro lavoro. Ieri, tornando dal cinema, mi sono messo a lavorare.

Oggi mi sono alzato alle--
Tra poco avremo tutti una di quelle televisioni e non ci sarà più bisogno di andare al cinema.
Donne!
Buongiorno.
Il signor Vázquez, per favore.
Che farete a Natale?
Dipende dalla tredicesima del signor Bruguera.
Ha già fatto il classico giro di saluto a tutti gli impiegati dell’azienda?
Ancora no. Lo farà la vigilia di Natale.
Vediamo un po’… Per prima cosa, la paga della settimana scorsa.

E questo per te, Ibáñez. Dovete firmarmi le ricevute.
Soldi freschi per ravvivare un po’ il Natale.
Questo per le tue pagine, Nadal.
Mentre queste sono le correzioni del signor González.
Buf! Sono molte?
Buongiorno Marta.
… e non sa dove potrei trovarlo?
È inutile che ti avvicini al termosifone.
Che freddo per strada. Sta per venire giù un acquazzone.
Non dirmi che è ancora rotto.

Volete farci morire di freddo a noi disegnatori o cosa?
Ma se passi di qua solo il mercoledì.
Senti, sei sicura che siano tornati?
Sono in riunione con il signor González.
Sono tornati in Bruguera.
Le altre opere di Paco Roca


dell’oblio (con Rodrigo Terrasa) 304 pagine; 24,00 euro




euro

Ritorno all’Eden 176 pagine; 19,90 euro



euro

La casa 128 pagina; 19,90 euro






216

euro
euro
Miglior libro e Miglior sceneggiatura
Salone internazionale del fumetto di Barcellona


Nel 1957, nel pieno della dittatura franchista, Bruguera era una delle case editrici di fumetto più importanti in Spagna, vendendo ogni settimana in edicola centinaia di migliaia di copie delle sue riviste. Offriva ai suoi disegnatori tanto lavoro e una paga sicura, ma li trattava come impiegati a cottimo, senza riconoscere loro i diritti d’autore né restituire le tavole originali, che pure spesso andavano distrutte.
In questa situazione, cinque dei migliori fumettisti di Bruguera – Cifré, Conti, Escobar, Giner e Peñarroya – fondano Tío Vivo, una rivista indipendente con cui rivendicare la loro autonomia creativa nei contenuti e restituire la dignità artistica alla loro professione. L’esperimento si rivelerà rapido e fallimentare e i quattro fumettisti saranno costretti a tornare da Bruguera, rinunciando alle loro conquiste ma scrivendo di fatto una pagina importante della storia del fumetto, non solo spagnolo.
Paco Roca racconta la vicenda umana di questi autori che, spinti da una passione incondizionata per il proprio mestiere, rischiarono tutto perché la libertà diventasse una realtà.



