Medioevo Dossier n. 14, Maggio 2016

Page 108

Altri borghi 110

TRICARICO

Avamposto fortificato del Materano, Tricarico conserva nel suo nucleo piú antico i segni di un armonico intreccio tra culture. Lo testimoniano in primo luogo le sue architetture, mirabili per la compresenza di stili che rievocano i vari domini succedutisi nel corso dei secoli: dai Longobardi ai Saraceni, dai Bizantini ai Normanni. Nel Quattrocento, il paese aveva tra i propri residenti anche una nutrita comunità ebraica, mentre nel Cinquecento si popolò di Albanesi; quest’ultimo fenomeno migratorio si verificò in seguito all’insediamento, come feudatario della zona, di Erina, nipote dell’eroe albanese Giorgio Castriota Scanderbeg. Il rilevante ruolo politico e la rinomanza di cui Tricarico godeva nel periodo tardomedievale e rinascimentale trovano conferma nella sua presenza tra i luoghi illustrati dalla celebre raccolta di mappe curata da Frans Hogenberg e Georg Braun, Civitates orbis terrarum (XVI-XVII secolo). Nella fisionomia del borgo prevalgono oggi le tracce della dominazione islamica e normanna: i quartieri storici della Ràbata e della Saracena presentano la struttura tipica della casba, quelli del Piano e del Monte, invece, sorsero in epoca normanna. Fra i monumenti di maggiore rilievo, possiamo ricordare la torre normanna (XI secolo), che nell’età di Mezzo costituiva il mastio di un imponente castello in seguito trasformato in convento; il Palazzo Ducale trecentesco, oggetto di ampie ristrutturazioni nel Seicento; i tratti delle mura, alcune porte, le torri e gli orti terrazzati dei quartieri arabi (X secolo); la cattedrale romanica di S. Maria Assunta (XI secolo, in seguito rimaneggiata); la chiesa e il convento di S. Francesco d’Assisi (XIV secolo); il quattrocentesco convento di S. Antonio da Padova e il trecentesco convento di S. Chiara. INFO tel. 393 1090808; www.prolocotricarico.it

BORGHI D’ITALIA

Sulle due pagine veduta di Tricarico (Matera), la cui fisionomia mostra la compresenza di culture e stili diversi. In basso, a sinistra la mappa del borgo compresa nella raccolta Civitates orbis terrarum (XVI-XVII sec.), curata da Frans Hogenberg e Georg Braun.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.