Archeo n. 409, Marzo 2019

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Due esempi di itinerari multimediali, dedicati a Robert G. Chenhall, pioniere delle applicazioni informatiche alla catalogazione delle collezioni museali e alla sala multimediale allestita dall’IBM a Venezia, nella Mostra sui Fenici (1988).

quello di Doran e Hodson, autori del primo manuale dedicato all’informatica archeologica. La sezione delle Istituzioni si concentra sui due poli promotori dell’iniziativa. Per l’Accademia, sono consultabili in rete i volumi della collana dei Contributi del Centro Linceo dedicati al trattamento informatizzato dei dati archeologici, a partire dalle conferenze tenute alla fine degli anni Settanta da Amilcare Bietti, lo studioso che piú ha contribuito in Italia a diffondere i metodi matematici e statistici. Il Cen-

tro Linceo ha anche promosso due Conferenze, nel 2000 e nel 2008: «I modelli nella ricerca archeologica. Il ruolo dell’informatica» e «La nascita dell’informatica archeologica».

I CONVEGNI E LA RIVISTA I visitatori del Museo possono ascoltare i file audio dei relatori e consultare sei postazioni multimediali dedicate alla catalogazione del patrimonio archeologico, alle banche dati, alla cartografia numerica e ai Sistemi Informativi Geografici, a Internet e alle tecnologie multimediali.

L’Istituto del CNR, attivo in questo settore di studi sin dagli inizi degli anni Ottanta, grazie all’impulso lungimirante di Mauro Cristofani, prosegue ancora oggi l’attività nell’ambito della linea di ricerca «Archeologia e società dell’informazione. Metodologie informatiche e modelli formali per una conoscenza arricchita del patrimonio archeologico». Nel Museo si è scelto di fare riferimento alla rivista internazionale Archeologia e Calcolatori, pubblicata dall’Istituto sin dal 1990. I link rimandano a numeri a r c h e o 37


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