Archeo n. 386, Aprile 2017

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maggiori archeologi del suo tempo, è alla base del progetto della mostra «L’intrepido Larth. Storia di un guerriero etrusco», allestita presso il Museo «Claudio Faina» e il Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, due luoghi della cultura che si affacciano entrambi sulla piazza del Duomo. Per motivi diversi, i due musei possono essere considerati testimoni di una stagione dell’archeologia italiana particolarmente vivace, nelle sue luci e nelle sue ombre, che portò al riconoscimento dell’importanza della civiltà etrusca nel quadro dell’Italia preromana. Un periodo intenso di scavi e ricerche, che localmente venne avviato, nel 1863,

dalla scoperta delle tombe dipinte Golini I e II in località Settecamini. Lungo il percorso espositivo – articolato significativamente nei due musei – si possono analizzare i tempi e i modi della scoperta e osservare il ricco corredo funerario che caratterizzava la tomba e, al cui interno, spiccano una serie di vasi attici a figure nere e rosse di particolare interesse presentati al pubblico per la prima volta. Inoltre, si può tornare a osservare, con una consapevolezza maggiore, il cippo a testa di guerriero che dà nome alla tomba descritta da Gamurrini e che si conferma come una delle opere piú significative della scultura in pietra degli Etruschi. Giuseppe M. Della Fina

DOVE E QUANDO «L’intrepido Larth. Storia di un guerriero etrusco» Orvieto, Museo «Claudio Faina» e Museo Archeologico Nazionale fino al 17 settembre (dal 12 aprile) Orario Museo «Claudio Faina»: ma-do: 10,00-17,00; lu chiuso Museo Archeologico Nazionale: tutti i giorni, 8,30-19,30 Info Museo «Claudio Faina»: tel. 0763 341216; e-mail: info@museofaina.it; www.museofaina.it; Museo Archeologico Nazionale: tel. 0763 341039; http:// polomusealeumbria.beniculturali.it

FORMAZIONE Ferrara

GESTIRE IL PATRIMONIO

S

ono aperte le iscrizioni al Master annuale di I livello in Didattica, educazione e mediazione nei musei e nel patrimonio culturale dell’Università di Ferrara (anno accademico 2016/2017), diretto dal professor Livio Zerbini, ricercatore del Dipartimento di Studi Umanistici di UniFe. Il Master – attivato in modalità didattica on line – si avvale di docenti qualificati, sia provenienti dall’ambito accademico, sia di noti professionisti di comprovata esperienza attivi nell’ambito della didattica, della valorizzazione e promozione dei siti archeologici, dei musei e dei beni culturali. Tra i docenti, oltre allo stesso Livio Zerbini: Mario Tozzi, Fabio Donato, Anna Maria Visser, Carlo Peretto , Stefano Lamorgese, Elena Marescotti e Adriana Martini. Obiettivo del Master è quello di diffondere i risultati conseguiti dalla ricerca e dall’attività nei campi della didattica museale, della didattica dell’antico, della comunicazione, della promozione e della gestione dei beni culturali, al fine di consentire a tutti coloro che siano in possesso di un titolo di studio che consenta l’accesso all’insegnamento o ad attività formative di approfondire gli aspetti teorici e metodologici delle diverse discipline.

Il Master si propone di formare professionisti che mettano a disposizione le conoscenze acquisite e le proprie competenze direttamente presso i musei, i parchi archeologici o gli enti culturali, sia pubblici sia privati, sapendo gestire il Bene Culturale come risorsa per la conoscenza e la divulgazione del sapere. Il Master ha una durata annuale pari a 1675 ore (corrispondenti a 67 CFU), di cui 250 sono dedicate al tirocinio. Scadenza iscrizioni: 21 aprile 2017 Iscrivendosi al Master, è possibile usufruire del bonus da 500 euro per l’aggiornamento dei docenti. Per maggiori indicazioni sulle procedure di iscrizione, si può consultare il sito di UniFE al link: http://www. unife.it/studenti/pfm/mast/2016-2017/didatticamusei Per indicazioni di carattere organizzativo-didattico: e-mail: tutoratosea@unife.it; tel. 0532 293526. a r c h e o 19


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