Tile Italia 3/2025

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CERSAIE 2025

intervista a DIEGO GRANDI

Superfici, finiture di interni e arredi • prodotti e tecnologie per l’edilizia
Contiene I.P. ISSN 1120 - 7884

● AMPIA GAMMA COLORI

● ABBINABILI ALLE NUOVE CERAMICHE

● FACILI DA APPLICARE

● DUREVOLI

● A PROVA DI SPORCO E DI MUFFA

● IGIENICHE

● MANTENGONO SALUBRE L’AMBIENTE INTERNO

Schlüter®-DESIGN-NICHE

Disponibili

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PER IL PERFETTO ABBINAMENTO TRA PROFILO E FUGA

Mapei Color è una gamma di sedici finiture per Cerfix Proangle, il profilo ad “L” per rivestimenti di Profilpas. Disponibile in otto colori caldi e otto freddi, Mapei Color offre un’esperienza cromatica che assicura una combinazione perfetta con le tonalità delle fughe e dei sigillanti siliconici Mapei.

Questa gamma soddisfa ogni esigenza estetica, sia tono su tono che a contrasto con la ceramica, rivelandosi la soluzione ideale per ogni ambiente.

CERSAIE

Bologna, 22-26/09/2025

Pad. 19, Stand C21

INFORMAZIONI

TILE ITALIA È PUBBLICATO DA:

Kairos Media Group S.r.l.

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DIRETTORE RESPONSABILE: DAVIDE MISERENDINO - d.miserendino@kairosmediagroup.it

1989 Tile Italia

CO-DIRETTORE:

Sara Falsetti

COLLABORATORI:

Paola Giacomini

Chiara Poggi

Sabrina Tassini

PROGETTO GRAFICO:

Sara Falsetti

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Teresa Contissa t.contissa@kairosmediagroup.it +39 342 092 8002

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EDITORIALE

in questo numero...

9 Uno sguardo oltre la

Il futuro delle costruzioni in Europa, tra ripresa e incertezza

Generoso Verrusio

30 LE INTERVISTE

Diego Grandi, dare voce alle superfici Chiara Poggi

Focus DISTRIBUZIONE

A cura di Chiara Poggi

36 Quartarella: Superfici raccontate, spazi progettati

44 Edilmarket: Innovare gli spazi, ispirare le persone

48 Edilceramiche: Tre generazioni fra eccellenza e sguardo al futuro

PROGETTI

A cura di Sara Falsetti e Sabrina Tassini

52 Casa di famiglia, tra passato e futuro

56 Vertigo, by Park Associati

62 House of Dreams, Ibiza

66 CULTURA CERAMICA

Il museo Omega Keramica racconta la storia delle ceramiche popolari

Chiara Poggi

CERSAIE 2025

A cura di Sara Falsetti e Chiara Poggi

70 Cersaie, IL salone internazionale della ceramica e dell'arredobagno

74 Città della posa, Supereroi della ceramica e dell'innovazione tecnica

76 Intervista: Alessandro Menghini, Assoposa

78 Prodotti&Novità dalle aziende

POSA&TECNOLOGIE

Cantieri&Tecnologie:

A cura di Sara Falsetti

100 Misericordia di Cascina, Poliambulatorio e Centro Polifunzionale per le Famiglie

104 MUBIT, il Museo del Basket Italiano

108 Stadio Druso, l'esclusivo interior design dell'area VIP

112 Polignano a Mare, Grotta Palazzese Beach Hotel

116 Piscina pensile, un’oasi contemporanea di comfort e innovazione

118 Uffici direzionali, funzionalità ed estetica per Ceramiche Mariner

122 Caserta, riqualificazione di un terrazzo

124 Prodotti&Novità dalle aziende

140 "Bulbo è un nome nato dalla spontaneità, dalla vita vera. Quando la realtà ti sorprende, può diventare arte. Questa parola rimanda alla terra, alla creatività, alla lampadina e, quindi, all’idea" - intervista a Matteo Coppelli Gibo Borghesani

In copertina: Cermica Sant'Agostino - www.ceramicasantagostino.it - Picture by Giancalo Pradelli @ Cersaie 2024 Elenco inserzionisti: pag. 5

uno sguardo oltre la

superficie

Dal 22 al 26 settembre Bologna torna ad accogliere il grande palcoscenico internazionale della ceramica e dell’arredobagno.

La 42ª edizione di Cersaie si apre con numeri che parlano da soli: 155.000 metri quadrati espositivi (+10.000 rispetto al 2024), 620 espositori da 29 Paesi, quattro padiglioni interamente dedicati all’arredobagno, otto a piastrelle e lastre ceramiche e, per la prima volta, un intero padiglione dedicato alle superfici non ceramiche. Un layout ripensato per agevolare i percorsi di visita e restituire maggiore visibilità a settori sempre più complementari.

Il cuore tecnologico batte poi nel Padiglione 19, totalmente rinnovato, che con Tiling Town e Città della Posa offrirà dimostrazioni, formazione e una sfida internazionale di giovani posatori.

In un contesto così ampio e articolato, il nostro ruolo è chiaro: raccontare, selezionare, dare chiavi di lettura. Per questo la redazione è presente live da Cersaie con un’attività intensa e multicanale.

Oltre all’analisi dei trend e alla cronaca dei principali eventi, ci trovate quotidianamente attivi sui social: video, interviste, highlights... documentano la fiera con un linguaggio dinamico, fresco ma sempre vicino ai professionisti.

Un impegno, questo, che nasce dal lavoro di squadra, dove ognuno ha un ruolo preciso ma l’obiettivo comune di dare voce al settore con rigore e passione.

È ciò che facciamo da oltre 34 anni, costruendo una reputazione che speriamo i nostri lettori e partner sappiano riconoscere e condividere.

In un’epoca dominata dal digitale, crediamo che la carta stampata resti un veicolo insostituibile: professionale, accreditato, capace di instaurare un rapporto di fiducia con clienti, fornitori e stakeholder.

È il luogo dove la riflessione prende tempo e profondità, senza la “frenesia del feed”

Vi aspettiamo al Padiglione 29, area stampa, stand 23: venite a incontrarci, a confrontarvi con la redazione e a condividere con noi questa nuova edizione di Cersaie.

Settembre è anche il mese in cui scalda i motori la nostra indagine sui principali player della distribuzione: l’Osservatorio Italia

Un progetto che punta a tracciare in maniera sempre più precisa e autorevole l’andamento del mercato della rivendita di pavimenti, rivestimenti e materiali edili per la finitura sul territorio nazionale (in calce: il QR per visionare la scorsa edizione).

Quest’anno l’Osservatorio diventa protagonista dell’intero numero 4/2025 di Tile Italia, trasformandolo in un vero e proprio Studio, diffuso massivamente a tutta la nostra readership, analogica e digitale.

Un’occasione informativa e promozionale che invitiamo le aziende a non perdere (a pag. 10 un focus di approfondimento su questa nuova iniziativa).

Chiudiamo con un importante compleanno: festeggiamo il primo anno online del nostro sito www.tileitalia.it, faro puntato sul mondo dei materiali per l’edilizia e l’interior design, punto di riferimento per rivenditori, società di posa, progettisti e produttori.

Un anniversario che si accompagna a quello della nostra pagina LinkedIn, strumento elettivo di confronto diretto e quotidiano. ●

Osservatorio Italia 2025

EDIZIONE

Cinque anni sono un traguardo importante: non a caso c’è un modo per definire tale periodo di tempo, una parola ormai desueta ma che rimanda alla cura, all’attenzione, alla lucentezza: lustro.

Ebbene sì, l’Osservatorio Italia - la nostra analisi annuale dei principali player della distribuzione in Italia, si accinge a festeggiare quest'anno la sua quinta edizione e, per questa occasione, la redazione ha deciso di pubblicare un'Edizione Speciale della rivista.

EDIZIONEstraordinaria

Quello dell'Osservatorio Italia è un progetto che, in questi anni, è cresciuto in modo significativo, dandoci grandi soddisfazioni: il numero di aziende coinvolte è salito in modo costante, tanto che quella che abbiamo sempre definito una Top 100 oggi è, a tutti gli effetti, una Top 200 con l'ambizione a diventareperchè no - anche una Top 300.

Anche l’attenzione dei nostri lettori per questo studio, che inizialmente era "solamente" un ampio articolo di approfondimento, è andata via via aumentando: le risposte degli intervistati alla nostra survey si sono fatte sempre più rapide, complete e precise.

Grazie alle sempre maggiori informazioni ricevute, e processate con l'aiuto e la competenza del Centro Sudi di Confindustria MECS, aumentano i dettagli, aumenta la profondità etorniamo al nostro lustro - grazie a ciò il progetto brilla sempre più di luce propria.

Ecco perché quest’anno abbiamo deciso di dedicare all’Osservatorio Italia un numero speciale, potenziando la sua distribuzione a tutti i nostri lettori: l’ultimo Tile Italia dell’anno sarà diverso da quello che siete abituati a sfogliare: più numeri, più grafici, più tabelle e articoli di analisi che vi consentiranno di continuare ad approfondire la conoscenza del mercato della rivendita di pavimenti, rivestimenti, materiali per la posa, la finitura il trattamento e degli idrotermosanitari.

Le tante showroom che già hanno partecipato alle precedenti edizioni sanno già come funziona: nelle prossime settimane saranno contattate dalla redazione, che sottoporrà loro una ricca survey (link nel QR a lato). Invitiamo quindi tutti i nostri lettori a rispondere al questionario che

arriverà via email: insieme potremo scrivere questo Numero Speciale e raccontare al meglio la storia di tutto il settore. A chi ci aiuterà a realizzare questo grande e importante lavoro di ricerca va quindi già il nostro grazie: è bello ritrovarsi a costruire insieme un faro che illumini questo settore, dove il percorso - lo sappiamo - non è sempre privo di ostacoli e l’aiuto fornito dai dati e dalle statistiche è, spesso e volentieri, decisivo.

Dopo oltre trent’anni di pubblicazioni speriamo di rappresentare, per voi lettori, una voce autorevole, affidabile e amica. Con questo nuovo speciale, che sfoglierete ‘analogicamente’ e in digitale nel mese di dicembre, vogliamo ulteriormente rinsaldare il rapporto che ci lega. Abbiamo infatti in serbo anche per le nostre aziende inserzioniste alcune novità attraverso le quali potranno partecipare a questa pubblicazione, amplificando la propria voce ed arrivando proprio là dove serve: in tutte le showroom italiane. ●

Florim ha proseguito nella strategia di crescita internazionale con l’apertura di un nuovo Flagship Store a Seul, rafforzando la presenza in Estremo Oriente già avviata nel 2019 con lo showroom di Singapore. La scelta di investire in questo mercato nasce dall’affinità tra la cultura coreana e il pensiero progettuale di Florim che unisce la passione per l’arte, la sensibilità estetica e il rispetto per la tradizione, un terreno comune che ha reso naturale individuare Seul come nuova tappa del percorso di internazionalizzazione dell’azienda. Il Flagship si inserisce in un contesto di altissimo profilo, dove coesistono marchi internazionali del lusso, designer emergenti e icone architettoniche di grande rilievo. Al 231 di Hakdong-ro, le ampie vetrine espongono grandi lastre ceramiche mettendone in evidenza la versatilità grazie a spessori da 3 al 20 mm per rivestimenti, arre-

di integrati e facciate ventilate. Il percorso si articola tra spazi di lavoro e ambientazioni reali, tra cui una cucina funzionante, una sofisticata zona bagno a marchio Elitique - sviluppata da Florim in collaborazione con Falper - e una zona dedicata alle applicazioni tecniche più complesse.

Questa apertura consolida la presenza internazionale di Florim nelle principali capitali mondiali dell’architettura e del design, accanto ai Flagship Store già attivi a Milano, New York, Mosca, Francoforte, Londra, Abu Dhabi, Roma, Los Angeles e Singapore.

PROGRESS PROFILES CELEBRA 40 ANNI DI RICERCA E INNOVAZIONE

Quarant'anni nel segno di innovazione, bellezza e sviluppo internazionale: Progress Profiles, leader mondiale nella produzione di profili tecnici e decorativi di finitura e sistemi di posa, festeggia un traguardo che testimonia come una visione imprenditoriale lungimirante, unita alla passione e alla ricerca, possa trasformare una piccola realtà familiare in un punto di riferimento globale nel suo settore. La capacità di creare soluzioni in grado di combinare funzionalità ed estetica Made in Italy, in particolare, si è rivelata decisiva al fine di anticipare le necessità delle più esigenti nicchie di mercato, richiamando nel tempo sempre maggiori consensi.

Con oltre 15.000 prodotti, 21 sistemi di posa, 50 brevetti e un nuovo concept, Kaleidos, che reinterpreta la vitalità e le sfaccettature dell’interior design, oggi esporta in più di 80 Paesi, facendo leva sulla qualità di soluzioni interamente realizzate in Italia, presso l’headquarter di Asolo (TV).

“In questi anni non abbiamo mai perso di vista i principi fondanti che contraddistinguono il nostro approccio: cura e ricerca della perfezione che si sposano con affidabilità, avanguardia tecnologica e sguardo rivolto al futuro. - sottolinea Dennis Bordin, CEO (nella foto) - Determinante per ogni obiettivo raggiunto e superato è stata, ancor prima, la nostra grande squadra, formata da più di 220 dipendenti, tecnici e agenti sul territorio”.

L’azienda, parte gruppo Gerflor, realtà francese specializzata in soluzioni innovative, decorative ed eco-responsabili per pavimenti, guarda a ulteriori traguardi: fra questi, imporsi in modo sempre più attivo sul mercato globale come punto di riferimento per l’edilizia di alto livello, con sistemi su misura per ogni tipo di esigenza.

"Condividiamo con questa importante realtà la stessa passione per l’eccellenza, oltre a una visione comune orientata alla sostenibilità e al servizio al cliente - aggiunge Paolo Guanzani, AD di Geflor Italia -. Questa partnership ci permette di combinare le nostre competenze nelle soluzioni per pavimenti con l’expertise di Progress Profiles nei profili tecnici e nei sistemi di posa, creando sinergie competitive”.

Oltre al quartier generale nel Trevigiano Progress Profiles, che nei prossimi mesi prevede di incrementare le esportazioni e di allargare il team con nuove assunzioni, conta 4 sedi estere ed ha nell'Academy un vero fiore all'occhiello, capace di formare nel 2024 oltre 12.000 professionisti.

Clerici - punto di riferimento italiano nella distribuzione di prodotti idrotermosanitari e arredobagno - ha recentemente portato a termine due operazioni strategiche che rafforzano ulteriormente la presenza sul territorio nazionale. Il Gruppo ha infatti completato l’acquisizione del ramo d’azienda di Acquaprogetti Srl, società attiva in Veneto con sede a Rovigo e, separatamente, ha poi finalizzato l’ingresso al 100% nel capitale della storica Galli Innocenti & C. Srl., con sede a Roma. “Selezioniamo con attenzione le aree in cui investire - dichiara il Presidente Paolo Clerici (nella foto) -. L’ingresso a Roma rappresenta una tappa fondamentale del nostro percorso di crescita: siamo ora pronti ad affrontare una piazza strategica, vivace, ricca di potenzialità e trainata da importanti investimenti in infrastrutture, turismo e rigenerazione urbana. Al tempo stesso, il completamento del progetto Triveneto rafforza ulteriormente la nostra presenza in un’area che ha dimostrato grande dinami-

smo e ricettività. Ogni acquisizione nasce da una visione di lungo periodo: costruire una rete capillare e sinergica nei territori a maggior valore aggiunto, valorizzando le realtà locali e mettendo a sistema le competenze di ciascuna.” “Queste due operazioni confermano la dinamicità del nostro modello - commenta il CFO di Clerici Fabio Ciccarelli -. Entriamo nel Lazio con una realtà come Galli Innocenti che porta con sé esperienza e qualità. Contemporaneamente, completiamo con Acquaprogetti srl un percorso nel Triveneto iniziato solo quattro anni fa, quando i punti vendita erano solamente due, grazie ad acquisizioni mirate e coerenti con il nostro business e la nostra filosofia. Ogni ingresso non è solo espansione geografica, ma un’occasione per integrare competenze, arricchire la nostra offerta e rafforzare la nostra prossimità ai clienti, con uno sguardo sempre rivolto al lungo termine.”

E LA RIQUALIFICAZIONE DELLA

Nata in origine come centro della “Città dello Sport” in vista dei Mondiali di nuoto del 2009, la Vela di Calatrava a Tor Vergata (Roma) è rimasta per anni un simbolo di incompiutezza ma oggi, grazie all’impegno congiunto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dell’Agenzia del Demanio e della Struttura Commissariale per il Giubileo, l’arena da 15.000 posti torna a splendere ed è pronta ad accogliere eventi sportivi, culturali e religiosi. Il primo grande appuntamento svoltosi in questa sede è stato, lo scorso agosto, il Giubileo dei Giovani, che ha visto migliaia di ragazzi in visita a Papa Leone XIV. Grazie a un investimento di 80 milioni di euro, l’imponente struttura, progettata appunto dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, è stata finalmente completata e restituita alla città. Mapei, leader nella produzione di prodotti chimici per l’edilizia, ha contribuito in modo significativo alla riqualificazione dell’opera, realizzata dall’ATI composta da Sac SpA e Natura e Architettura Srl, fornendo tecnologie all’avanguardia per garantire durabilità, sicurezza e qualità. Mapei, presente sul territorio con una sede commerciale a Roma e uno stabilimento produttivo a Latina, ha fornito tecnologie e materiali innovativi e sostenibili per la riqualificazione. Grazie all’ampia offerta di soluzioni, l’azienda ha potuto

contribuire in modo determinante intervenendo in molteplici ambiti: dalla protezione delle superfici in calcestruzzo alla sigillatura e regolarizzazione dei gradoni delle tribune, dall’impermeabilizzazione degli spalti al rivestimento in resina delle pavimentazioni, fino all’applicazione di finiture antiscivolo sulle superfici trattate in poliurea. Il progetto di riqualificazione non si è limitato alla sola arena: l’intervento ha interessato un’area complessiva di 48 ettari, trasformata in uno spazio pubblico multifunzionale. Attorno alla Vela, un ampio parco urbano con 460 alberi, 300 siepi e oltre 6.000 arbusti offre un’area verde al-

la città. La Vela di Calatrava diventa finalmente un luogo vivo, accessibile e inclusivo, simbolo di una rigenerazione urbana che rappresenta molto più di un intervento architettonico.

MAPEI
VELA DI CALATRAVA PER IL GIUBILEO DEI GIOVANI

IMPERTEK CELEBRA 40 ANNI DI STORIA E INNOVAZIONE

Quarant’anni rappresentano un traguardo importante per un’azienda, l’occasione per consolidare la propria identità, valorizzare l’esperienza maturata e guardare con fiducia alle sfide del futuro. Radicata nel territorio e nella cultura del fare, Impertek vive questo anniversario non come punto d’arrivo, ma come nuovo inizio: l’azienda affronta con rinnovato slancio le sfide dell’innovazione, della sostenibilità e dello sviluppo nazionale e internazionale mantenendo saldi i valori che l’hanno guidata in questi quattro decenni come l’attenzione alle persone, la ricerca dell’eccellenza, l’affidabilità e la propensione a innovare.

Questa è l’identità che Impertek intende portare avanti nel futuro, con trasparenza e coerenza:

Attenzione e cura: crediamo nel valore delle persone. Costruiamo relazioni durature con clienti e partner, basate su fiducia e collaborazione. All’interno, promuoviamo un ambiente di lavoro rispettoso, inclusivo e attento al benessere di ogni collaboratore.

• Eccellenza: perseguiamo l’eccellenza quotidianamente, in ogni dettaglio. Dalla selezione dei materiali alla qualità certificata, dalla rapidità nel rispondere alle esigenze del cliente fino allo sviluppo di soluzioni personalizzate.

• Affidabilità: manteniamo ciò che promettiamo. I nostri prodotti sono performanti e all’avanguardia, supportati da un servizio preciso e puntuale.

• Innovazione: in un settore in continua evoluzione, innovare è una scelta costante. Investiamo nella formazione, nella ricerca e nello sviluppo di processi sempre più tecnologici ed efficienti. D’altronde, la mission azien-

dale è chiara: “Sviluppare sistemi e supporti all’avanguardia per pavimentazioni sopraelevate e impermeabilizzazioni, sapendo anticipare, proporre e realizzare soluzioni tecniche e di prodotto per l’edilizia che garantiscano ai clienti la qualità, la flessibilità e la tempestività desiderata, massimizzando l’efficienza e l’innovazione e diffondendo la cultura dell’eccellenza.”

Per Impertek, da sempre, innovare significa molto più che lanciare nuovi prodotti: è un processo continuo che coinvolge ogni aspetto dell’organizzazione. Negli ultimi anni, l’azienda ha rinnovato la propria sede, ridefinito l’organigramma, valorizzando i talenti interni e promuovendo una maggiore sinergia tra i reparti. Impertek nasce negli anni ’80 come azienda specializzata nella posa di guaine e materiali in PVC. Tra i prodotti simbolo del primo decennio spiccano le bocchette Ermetic in TPE con flangia rigata, indispensabili per raccordare i manti di copertura agli scarichi pluviali.

È proprio dalla presenza costante nei cantieri, che da sempre contraddistingue

l’azienda, che nasce l’intuizione destinata a segnare la svolta del secondo decennio: sviluppare una linea dedicata ai supporti per pavimentazioni sopraelevate da esterno.

Nasce così la gamma Martinetto, la prima e più longeva tra le linee Pedestal Line. È il prodotto con cui l’azienda si affaccia al mercato del sopraelevato alla fine degli anni ’90 e inizio 2000, diventando da subito un punto di riferimento per il settore.

Il terzo decennio è segnato dal lancio di MegaMart, il supporto capace di raggiungere un’altezza di 1020 mm, pensato per offrire il massimo in termini di estensione e regolazione. Il quarto decennio è infine il più ricco e prolifico in termini di innovazione. Tra i prodotti simbolo spicca MiniPro, in grado di coprire altezze da 25 a 50 mm con un solo supporto, progettato per la posa con un’unica testa su piastrelle in ceramica, pietra o decking. Accanto a lui, prodotti storici come BalancePro e le innovazioni più recenti: Lunar Support, GravitySystem, Border Shield ed EdgePlate.

Il Gruppo Romani, nato nel 1968 dalla visione di Lamberto Romani, fondatore di “Serenissima Ceramiche”, compie un ulteriore passo strategico nel proprio percorso di sviluppo: il presidente Giorgio Romani ha trasferito ai figli Martina e Riccardo il 32% delle azioni (il 16% a Martina, 34 anni, in azienda dal 2018 e operativa in area marketing, e il 16% a Riccardo, 30 anni, in azienda dal 2023 ed attivo nell’area commerciale e di business development), sancendo l’ingresso della terza generazione nel consiglio di amministrazione della capogruppo Gruppo Romani

S.p.A. Industrie Ceramiche.

Si tratta della prima azienda ceramica del distretto sassolese a completare il terzo passaggio generazionale, mantenendo saldamente il controllo nelle mani della famiglia fondatrice.

“Il 2025 nella storia del Gruppo Romani conferma pienamente la volontà della famiglia di guardare avanti con una chiara Family Strategy, che diventa la nostra Family Constitution. Lo strumento scelto per conservare e accrescere i valori dell’impresa familiare coniugandoli con il successo imprenditoriale ed economico. Abbiamo completato nei primi mesi dell’anno il riposizionamento delle quote societarie e definito un nuovo orizzonte di crescita in cui il passaggio alla terza generazione è un segnale impegnativo e decisivo per garantire la business continuity” dichiara Giorgio Romani, presidente dal 2016. Il nuovo consiglio di amministrazione

comprende quindi ora Giorgio Romani e i suoi figli Martina e Riccardo, Paolo Romani (che mantiene il 20% delle quote), i due managing director Alessandro Berselli e Stefano Chiurco, insieme a Mauro Cappelli e Simona Zambelli. La riorganizzazione prevede la creazione di due business unit: Serenissima, integrata con CIR, e Cercom, affiancata a Verde 1999.

Cerasarda proseguirà il proprio percorso con il nuovo pay-off “Arte del Lusso”, posizionandosi nella fascia alta del mercato, mentre la consociata Isla Tiles continuerà con un proprio piano di sviluppo. “Abbiamo definito un nuovo organigramma operativo con ruoli più chiari e un nuovo posizionamento dei nostri sei marchi. È un’evoluzione che ci consente di affrontare con maggiore competitività le sfide di mercato”, aggiunge Giorgio Romani. Il Gruppo Romani ha registrato nel 2024 un fatturato di 126 milioni di euro e ha continuato a crescere nonostante un contesto internazionale complesso. Per il 2025 l’azienda prevede di raggiungere 140 milioni di euro di ricavi, con una quota export stabile al 75%, grazie a incrementi significativi sui mercati di Germania, Francia, Belgio e Stati Uniti. La crescita si accompagna a una nuova organizzazione del polo direzionale, logistico, commerciale e produttivo di Casalgrande: un fronte aziendale unico lungo via Volta con due show room che daranno maggiore visibilità alle linee di pro-

dotto. Attualmente il Gruppo impiega 420 addetti distribuiti nei due stabilimenti di Rubiera e Olbia.

“Prevediamo nuovi investimenti, senza escludere acquisizioni. Sono i punti chiave del piano di sviluppo che abbiamo impostato con il nostro ‘Patto di Famiglia’, rafforzato dal passaggio generazionale. Occhi nuovi che si apriranno a nuove opportunità”, conclude Romani.

In occasione di Cersaie 2025 Gruppo Romani presenta inoltre l'importante operazione di rebranding che coinvolge l’identità visiva dei propri marchi, segnando un’evoluzione strategica all’insegna della continuità e del rinnovamento.

• Il marchio Serenissima rinnova il proprio logo con un linguaggio più attuale, mantenendo il legame con la tradizione e puntando su eleganza e modernità. CIR, con un’identità rivisitata nei colori e nei tratti grafici, sottolinea il connubio tra creatività e concretezza.

Cercom aggiorna la propria immagine in chiave più essenziale in linea con i mercati high-end.

• Cerasarda adotta un nuovo payoff – Arte del lusso – rafforzando il proprio legame con il design d’alta gamma.

• Verde 1999 prosegue nel percorso identitario rivolto in particolare al mercato nordamericano.

Isla Tiles rinnova il proprio linguaggio visivo confermando la vocazione alla contaminazione stilistica e alla versatilità progettuale.

da sinistra: Riccardo, Martina e Giorgio Romani.

Dal 1974

Da sempre la nostra missione è soddisfare appieno le esigenze del posatore professionista fornendogli strumenti efficaci ed affidabili che aumentano la produttività e riducono la fatica.

Dopo oltre 50 anni la nostra missione non è cambiata.

Scopri le ultime innovazioni a CERSAIE; 22-26 September 2025

PADIGLIONE 19

STAND B58 - B68 - C67
Prodotti d’eccellenza per la posa

FILA Solutions, storica azienda italiana attiva da oltre ottant’anni nella produzione di prodotti per la protezione e la manutenzione delle superfici, ha recentemente annunciato l’avvio di una nuova fase di sviluppo e l’evoluzione della propria governance.

Il passaggio generazionale segna un momento strategico nella continuità aziendale: Alessandra Pettenon è stata nominata Presidente del Consiglio di Amministrazione, subentrando al padre Beniamino Pettenon, ora Presidente Onorario, affiancato dalla moglie Anna Maria Strolego, Vice Presidente Onorario.

Un riassetto che rafforza la visione manageriale dell’impresa, pur rimanendo radicata nei valori familiari che ne hanno segnato il successo.

“L’operazione si colloca all’interno di un percorso accuratamente progettato e condiviso, con l’obiettivo di dare una nuova impronta manageriale all’azienda... È necessario mettersi in gioco per primi se vogliamo che gli altri credano in noi...”, sottolinea l’Amministratore Delegato Francesco Pettenon, che esprime anche “profonda gratitudine a mio padre... che alla guida di FILA ha reso l’azienda un punto di riferimento nel settore”.

Il rinnovamento coinvolge anche la composizione del Consiglio di Amministrazione: Michele Checchin entra con il ruolo di Consigliere Delegato, forte di una consolidata esperienza nella chimica regolatoria e nella sicurezza dei prodotti, mentre il Prof. Leonardo Luca Etro, esperto in Corporate Finance e M&A presso SDA Bocconi, è stato confermato Consigliere senza delega. “Dopo aver ricoperto con orgoglio e dedizione il ruolo di Presidente - af-

ferma Beniamino Pettenon - accolgo con piacere la nomina a Presidente Onorario, desideroso di continuare a contribuire... alla crescita e al successo dell’azienda”. La terza generazione - rappresentata, appunto, da Francesco e Alessandra Pettenon - guida ora l’azienda in un percorso che punta su innovazione, managerialità e apertura a competenze esterne, in linea con l’evoluzione del mercato e con l’identità storica di FILA Solutions.

Mapei rafforza la sua presenza nel Sud Italia con l’apertura di una nuova sede commerciale a Catania. Si tratta dei primi uffici dell’azienda in Sicilia, dove il settore delle costruzioni rappresenta in termini di investimenti il 12% del PIL regionale e, in termini di occupazione, il 42,1% degli addetti nell’industria.

Con questo nuovo investimento Mapei, che opera sull’Isola da molti anni grazie all’attività di una decina di agenti e quindici tecnici specialisti al servizio di circa 450 clienti, tra rivenditori e utilizzatori finali, potrà contribuire alla crescita delle infrastrutture nel territorio legata al PNRR. Progetti che riguardano le grandi infrastrutture e molteplici cantieri di piccola e media dimensione dalla transizione ecologica all’edilizia scolastica e ospedaliera.

Punto focale della nuova sede sarà l’attività formativa, grazie a uno spazio dedicato ai corsi organizzati dalla Mapei Academy, l’offerta di formazione di Mapei che si sviluppa attraverso eventi gratuiti rivolti ai professionisti e alle imprese, contribuendo allo sviluppo delle com-

petenze locali. In Sicilia, Mapei organizza ogni anno circa 20 corsi per rivenditori e 10 tra seminari e convegni per tecnici professionisti, in collaborazione con gli ordini professionali e rilasciando crediti formativi.

Nel corso degli anni, Mapei ha contribuito al restauro e alla valorizzazione di importanti opere architettoniche e infrastrutturali in Sicilia.

Tra gli interventi più rilevanti: la riqualificazione del Museo e Parco Archeologico di Kamarina a Scoglitti e del Museo Salinas a Palermo; il restauro del Teatro Massimo di Palermo e di numerosi fari dell’Isola, tra cui quello di Punta Sottile a Favignana; l’intervento al viadot-

to Akragas di Agrigento. In ciascuno di questi progetti, le soluzioni Mapei hanno garantito durabilità, qualità estetica e rispetto per l’identità storica dei luoghi. Con l’apertura della nuova sede a Catania e la realizzazione dello stabilimento produttivo a Modugno, in provincia di Bari, Mapei consolida la propria presenza nel Mezzogiorno. Un impegno concreto che mira a valorizzare il territorio, migliorare l’efficienza logistica, avvicinandosi ulteriormente ai clienti e riducendo al contempo l’impatto ambientale.

da sinistra: Alessandra e Beniamino Pettenon con Anna Maria Strolego e Francesco Pettenon
MAPEI, NUOVA SEDE IN SICILIA

Da oltre quarant'anni Aliplast opera come protagonista nella filiera della plastica rigenerata, sviluppando soluzioni su misura per settori ad alta intensità logistica e produttiva. Tra questi, l'industria ceramica rappresenta uno dei comparti strategici a cui l'azienda si rivolge con un'offerta dedicata, costruita attorno alle esigenze specifiche di performance, sostenibilità e continuità produttiva che caratterizzano il packaging nel mondo delle piastrelle. Aliplast serve oltre il 90% delle aziende per quanto riguarda il recupero e la gestione degli scar ti plastici, e più del 60% si affida all'azienda anche per la fornitura di film termoretraibile, impiegato sia nella pallettizzazione e protezione dei prodotti finiti che nelle fasi intermedie di lavorazione delle piastrelle. La relazione con il settore è quindi profonda e consolidata, basata sul modello industriale del "closed loop", che punta a chiudere il ciclo del materiale per arrivare a una filiera efficiente, tracciabile e pienamente conforme alle normative europee in materia ambientale. Grazie al Piano Autonomo di Ritiro Imballaggi le aziende clienti non conferiscono i materiali al circuito consortile tradizionale, ma possono affidarli direttamente ad Aliplast, che ne garantisce il recupero e la reintroduzione in produzione sotto forma di nuova materia prima seconda. Un esempio concreto di questo approccio è rappresenta-

to dall’ultimo aggiornamento del contributo ambientale CONAI per la plastica di “fascia 2”, ovvero quella relativa al polietilene a bassa densità utilizzato per il film termoretraibile: dal 1° luglio 2025, questo contributo è passato da 220 a 258 euro a tonnellata, andando a incidere direttamente sui costi di quelle aziende che producono e immettono imballaggi sul mercato italiano, senza beneficiare di un sistema autonomo come il PARI. È un modello che si adatta perfettamente alle esigenze del comparto ceramico, dove i volumi elevati e l'elevata standardizzazione degli imballi rendono particolarmente efficiente il recupero diretto del materiale.

Ma l'efficacia del modello Aliplast va ben oltre i confini italiani. Le filiali operative in Polonia e Spagna replicano con successo lo stesso approccio circolare nei principali distretti produttivi europei, come quello di Castellon de la Plana, in cui si concentra gran parte dell'industria ceramica spagnola.

La capacità di unire dimensione industriale, know-how tecnico e presidio diretto dei territori produttivi è uno dei tratti distintivi dell'offerta Aliplast: un'offerta che non si limita alla fornitura di un prodotto, ma si configura come un servizio completo di gestione circolare del packaging. Ogni fase - dalla raccolta on site, alla selezione e rigenerazione nei

propri impianti europei, fino al la consegna del nuovo film - è gestita internamente, senza passaggi esterni, assicurando massima trasparenza e qualità costante.

TORGGLER CELEBRA 160 ANNI DI STORIA, INNOVAZIONE E CRESCITA

Nel 1865, a Merano, nasceva un piccolo negozio con grandi ambizioni.

In un’epoca in cui tutto era ancora da costruire, l’azienda ha mosso i primi passi in una città che, con il tempo, sarebbe diventata sinonimo di eleganza, benessere e qualità della vita. Oggi, 160 anni dopo, Torrggler rappresenta un punto di riferimento internazionale nella produzione di materiali tecnici per l’edilizia, il serramento e la nautica. Un percorso straordinario fatto di passione, competenza e continua innovazione, che ha portato l’azienda da realtà locale a player globale.

“Celebrare 160 anni di storia significa riconoscere il valore di tutte le persone che ci hanno accompagnato in questo lungo viaggio. Abbiamo creato una serie di promozioni speciali con le quali vogliamo ringraziare concretamente tutti i nostri clienti offrendo, proprio in contemporanea a queste celebrazioni, una serie di condizioni vantaggiose su una selezione di prodotti chiave. Un'opportunità unica per conti-

nuare a crescere insieme”, Andrea Sandri (direttore commerciale).

Per celebrare questo importante traguardo, è stato scelto un luogo simbolico: il Kurhaus di Merano, uno dei più prestigiosi edifici liberty d’Europa, emblema della storia culturale e architettonica della città.

In questa suggestiva cornice, il prossimo giovedì 9 ottobre, l’azienda organizzerà un grande evento aperto a collaboratori, partner e amici per una serata all’insegna degli incontri, dei ricordi e dello sguardo al futuro. Non mancheranno momenti di convivialità, musica e un racconto emozionanale della lunga storia aziendale.

Italcer Group e Del Conca USA hanno siglato un accordo commerciale strategico per il potenziamento delle proprie gamme di prodotto destinate al mercato nordamericano.

Grazie a questa collaborazione, Italcer Group - società Benefit partecipata dai fondi Mindful Capital Partners, Miura Partners e Capital Dynamics e già tra i maggiori esportatori italiani di ceramica di alta gamma negli USA - potrà sviluppare nuove collezioni dedicate al mercato nordamericano presso lo stabilimento Del Conca USA in Tennessee, operativo dal 2014. Questo stabilimento è la base consolidata del Gruppo Del Conca che continuerà a produrre, senza soluzione di continuità, le proprie collezioni ispirate al

concetto “Designed in Italy, Made in USA”. Graziano Verdi, Amministratore Delegato di Italcer Group (nella foto), ha definito l’accordo “un esempio virtuoso di come l’industria italiana possa rafforzarsi sui mercati globali unendo innovazione stilistico-tecnologica a nuove idee e alleanze orientate allo sviluppo”. Nel 2024, il Gruppo Italcer ha raggiunto un fatturato di 340 milioni di euro ed un ebitda proforma di 83,7 milioni. Vanta centinaia di progetti realizzati, 15.000 clienti nel mondo e conta oltre 1.150 dipendenti occupati nelle aziende del gruppo: Fondovalle, La Fabbrica-AVA, Elios Ceramica, Devon&Devon, Ceramica Rondine, Bottega, Equipe Cerámicas, Opificio Ceramico e Terratinta.

MAPEI: FATTURATO RECORD E NUOVE APERTURE GLOBALI

Mapei ha chiuso il 2024 con un fatturato consolidato di 4,4 miliardi di euro, segnando una crescita del 4,7% rispetto all’anno precedente. Al netto dell’impatto dei tassi di cambio, la crescita reale a cambi costanti supera l’8%, un risultato che si colloca ben al di sopra della performance del mercato mondiale delle costruzioni, stimata al 2,3% da Global Data.

Negli ultimi cinque anni, la multinazionale italiana leader nella chimica per l’edilizia ha registrato un incremento dei ricavi di circa il 60% dal 2020, confermandosi tra i maggiori player globali del settore.

Sotto la guida Veronica Squinzi e Marco Squinzi, Mapei opera in 59 Paesi con oltre

13.000 dipendenti, 98 società consociate e 106 impianti produttivi, ciascuno dotato di un laboratorio di controllo qualità. Grazie a una rete di 38 centri di ricerca distribuiti nei cinque continenti e coordinati dal centro corporate di Milano, Mapei sviluppa prodotti e sistemi innovativi, durevoli e attenti all’ambiente. Nel 2024, il Gruppo ha registrato una crescita significativa in tutte le aree geografiche, con risultati eccezionali in America Latina (+28,3%) e Medio Oriente (+130,3%), dove l’espansione è in pieno sviluppo. L’Europa si conferma il mercato principale, contribuendo al 52% del fatturato globale, seguita dal Nord America con il 31%. “La nostra formula

MOHAWK INDUSTRIES: I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2025

Mohawk Industries ha chiuso il primo semestre 2025 con ricavi pari a 5,3 miliardi di dollari, in calo del 2,8% rispetto ai 5,5 miliardi raggiunti nel primo semestre 2024 (o -0,7% su base rettificata). L’utile netto è risultato pari a 219 milioni di dollari (contro i 262 milioni dell’anno precedente). Quasi il 40% dei ricavi della multinazionale americana è stato generato dalla divisione Global Ceramic (2.114,7 milioni di dollari; -2,1% sul primo semestre 2024), che è riuscita a mantenere il proprio risultato operativo in linea con quello del primo semestre 2024 (130 milioni di dollari; -0,7%), grazie all’aumento della produttività e ad un miglior mix produttivo. I segmenti Flooring North America e Flooring Rest of the World hanno chiuso il semestre con ricavi pari, rispettivamente, a 1.809,2 milioni di dollari (-2,7%) e 1.404 milioni di dollari (-3,9%). Commentando

i risultati, il Presidente e Amministratore delegato Jeff Lorberbaum (nella foto) ha sottolineato come, nonostante il contesto difficile su tutti i mercati di riferimento, il gruppo abbia beneficiato dei continui miglioramenti operativi, delle misure di contenimento dei costi e delle iniziative di sviluppo del mercato. “I nostri prodotti residenziali e commerciali di alta gamma e le nuove collezioni lanciate negli ultimi 24 mesi hanno contribuito positivamente ai risultati. Procede l'impegno per individuare iniziative di produttività volte a ridurre i costi attraverso il miglioramento delle attrezzature, il risparmio energetico, l'ottimizzazione della catena di approvvigionamento e la riprogettazione dei prodotti. Il nostro settore ha dovuto affrontare una pressione costante sui prezzi dovuta al calo dei volumi di mercato, che stiamo mitigando attraverso il rafforzamento

per una crescita continua e responsabile è semplice: cogliere le opportunità esterne e continuare a investire nelle nostre aziende, fabbriche e uffici per rafforzare la capacità produttiva e supportare i grandi progetti infrastrutturali”, ha dichiarato Marco Squinzi. Nel 2024, Mapei ha investito 213 milioni di euro in immobilizzazioni materiali, inaugurando nuovi stabilimenti in Portogallo, Regno Unito e Danimarca, oltre a trasferire la sede di Olomouc (Repubblica Ceca) in una struttura più moderna e aprire la prima sede in Cile.

del portafoglio di prodotti e dei canali di distribuzione”.

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COSTRUZIONI EUROPA

IL FUTURO DELLE COSTRUZIONI IN EUROPA TRA RIPRESA E INCERTEZZA

INFLAZIONE IN CALO, FONDI UE E

SFIDE GEOPOLITICHE RIDISEGNANO

IL PANORAMA DEL SETTORE

La filiera europea delle costruzioni si trova in una delicata fase di transizione. Dopo il rimbalzo post-pandemico del biennio 2021-2022, favorito da importanti stimoli finanziari e da una domanda in crescita, gli anni successivi hanno visto un brusco rallentamento. L’inflazione ai massimi da decenni, il conseguente rial -

LA 99A CONFERENZA EUROCONSTRUCT

Secondo la 99esima indagine Euroconstruct presentata a Varsavia lo scorso giugno, l’attività edilizia nei 19 Paesi presi tradizionalmente in esame (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia,

zo dei tassi d’interesse e le incertezze geopolitiche tuttora presenti sullo scacchiere internazionale hanno frenato gli investimenti pubblici e privati.

Tanto che oggi, alcuni tra i principali osservatori di settore come Euroconstruct ed Eecfa, intravvedono sì una ripresa, ma irregolare e piena di punti interrogativi.

Francia, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia) è diminuita del 2,1% nel 2024 (-0,3% rispetto alle previsioni presentate alla 98esima conferenza di dicembre 2024).

Le stime più attuali, scrive Mariusz Sochacki nel suo resoconto pubblicato su Euroconstruct, indicherebbero però un’inversione della tendenza negativa e un ritorno alla crescita nei prossimi anni, a partire proprio dal 2025

La produzione nell’area Euroconstruct aumenterà dello 0,3% e negli anni suc-

di GENEROSO VERRUSIO ▶ g.verrusio@kairosmediagroup.it su dati 99° Euroconstruct ed EECFA

cessivi (2026-2027) l’aumento sarà di circa il 2%.

Il valore totale previsto del mercato delle costruzioni nei 19 Paesi Euroconstruct nel 2027 sarà inferiore dell’1,4% rispetto al livello raggiunto nel 2021, ma superiore del 3,5% in relazione al 2024

La Polonia potrebbe registrare la crescita cumulata più forte nel periodo 20252027, grazie a un aumento a doppia cifra sia nelle nuove costruzioni che nei lavori di ristrutturazione.

In Irlanda, invece, l’elevata crescita cumulata entro il 2027 sarà principalmente il risultato dell’aumento della domanda di nuove costruzioni.

Tutti e tre i principali segmenti del mercato messi sotto la lente di ingrandimento da Euroconstruct (edilizia residenziale, non residenziale e ingegneria civile) cresceranno in termini reali tra il 2025 e il 2027, ma le prospettive di crescita non sono molto ottimistiche, poiché il tasso annuo non supera il 2-3%. Questo vale sia per l’edilizia che per l’ingegneria civile, sia per le nuove costruzioni che per quelle oggetto di ristrutturazione.

Il report prevede poi che la tendenza al ribasso nell’edilizia residenziale continuerà almeno fino a tutto quest’anno. Tuttavia, nel biennio 2026-2027, si prevede una ripresa del mercato, principalmente nelle nuove costruzioni abitative

La debole domanda interna e le finanze pubbliche fragili continueranno a ostacolare nel triennio 2025-2027 la crescita dell’edilizia non residenziale nella maggior parte dei Paesi europei. Anche il tasso di crescita dell’ingegneria civile totale rimarrà basso nei prossimi anni. La crescita totale della produzione edilizia, la cui crescita cumulata sarà del 4,6%, sarà trainata soprattutto dalla costruzione di edifici residenziali.

La crescita cumulata a doppia cifra si verificherà in Polonia (16,5%), Svezia (15,8%), Irlanda (15,2%), Spagna (10,5%) e nel Regno Unito (10,3%), mentre in Francia sarà del 3,7%. Una significativa contrazione del mercato delle costruzioni è prevista in Italia (-5,8%), mentre tendenze di stagnazione caratterizzeranno Germania Austria e Belgio

IL REPORT DI EECFA

SU EST E SUD-EST EUROPA

Nuovo studio, ma stesso sentiment an-

che da parte di Eecfa. Il centro di ricerche che porta lo sguardo sull’Est e Sud-Est Europa, attraverso Janos Gaspar, direttore di Buildecon e rappresentante ungherese di Euroconstruct, ci restituisce un mosaico altrettanto eterogeneo.

Emerge così che in Bulgaria la produzione totale è prevista in crescita media del 3% nel triennio 2025-2027, con un’accelerazione nella parte centrale del periodo. Il settore residenziale sarà il più debole, mentre il non residenziale e l’ingegneria civile registreranno le performance migliori. L’economia bulgara crescerà più lentamente del previsto, ma beneficerà del fresco ingresso nell’area Schengen (1° gennaio 2025) e dell’adozione dell’euro attesa per il prossimo anno.

In Croazia, la vivacità del settore è sostenuta dalla crescita di recupero tipica delle economie in transizione e dai forti afflussi di fondi Ue. Entrambe le spinte stanno però diminuendo, e ciò influenzerà i vari segmenti in modo diseguale.

In Romania, il quadro macroeconomico resta positivo ma più cauto: instabilità politica e incertezza fiscale frenano la crescita. Il deficit pubblico più alto dell’Ue limita la capacità di investimento, con effetti negativi sull’ingegneria civile, che nel 2024 aveva compensato il calo degli altri segmenti. La previsione per il totale costruzioni è negativa in termini reali per il 2025 e per il 2026. Tuttavia, il calo di inflazione e tassi, unito a buoni indicatori occupazionali, potrebbe sostenere la domanda privata.

In Serbia, il 2025 porta nuovi progressi nell’edilizia, mentre l’ingegneria civile entra in una fase di consolidamento dopo la forte espansione del biennio 2023-2024. L’edilizia è sostenuta da investimenti pubblici e privati, incentivati dai grandi preparativi per Expo 2027 a Belgrado. Il non residenziale è il principale beneficiario di questo evento, in particolare nei segmenti commerciale, uffici e alberghiero, mentre il residenziale mantiene volumi storicamente elevati. Si registrano alcuni ritardi nell’ingegneria civile, ma la performance complessiva resta solida.

In Slovenia, la produzione totale nel settore delle costruzioni è destinata a diminuire rispetto al massimo storico di 5,5 miliardi di euro raggiunto nel 2023.

Nel 2024 e 2025 si prevede una contrazione, pur mantenendosi sopra i 5 miliardi di euro annui. Il ritorno alla crescita è atteso nel biennio 2026-2027, trainato soprattutto dal residenziale, favorito a sua volta dalla discesa dei tassi sui mutui. Al contrario, l’ingegneria civile dovrebbe subire una forte riduzione nel 2024-2025, a causa della conclusione di alcuni grandi progetti, come la nuova linea ferroviaria di collegamento con il porto di Capodistria.

Quanto ai Paesi dell’Europa orientale, Russia, Turchia e Ucraina hanno vissuto evoluzioni molto diverse.

Secondo Andrey Vakulenko dell’istituto Macon, membro russo di Eecfa, il settore delle costruzioni in Russia sarà sotto pressione a causa di diversi fattori macroeconomici. La politica monetaria restrittiva e la ridotta disponibilità di mutui rallenteranno la costruzione residenziale. Inoltre, l’alto costo del finanziamento dei progetti, il raffreddamento generale dell’economia, la contrazione dei consumi e dell’attività imprenditoriale ridurranno gli investimenti nel non residenziale.

In Turchia, secondo Ali Türel, ricercatore Eecfa, l’aumento dei prezzi delle abitazioni rispetto ai costi di costruzione incoraggia la realizzazione di nuove abitazioni, mentre la perdita di potere d’acquisto rispetto all’inflazione spinge molti acquisti cash, visto e considerato che i mutui sono inaccessibili per la maggior parte delle famiglie. La ricostruzione di 870mila unità abitative danneggiate dal terremoto richiede circa 100 miliardi di euro di investimenti, una voce che, purtroppo, ha contribuito in modo rilevante a generare i grandi disavanzi nazionali degli ultimi anni.

In Ucraina, infine, nonostante la guerra, il settore delle costruzioni mostra potenziali segnali di ripresa. Secondo Sergii Zapototskyi di Uvecon, membro ucraino di Eecfa, la Banca Mondiale stima in 486 miliardi di dollari il fabbisogno totale per la ricostruzione. Barriere burocratiche, carenza di manodopera, scarsità e alti costi dei materiali da costruzione, senza dimenticare le difficoltà logistiche acuite dal conflitto ancora in corso, saranno gli ostacoli principali sulla via della ricostruzione post-bellica.

(Fonte Euroconstruct) ●

diego grandi DARE VOCE ALLE SUPERFICI

Diego Grandi non progetta semplicemente oggetti: dà vita a superfici che raccontano storie. Designer e architetto, Grandi ha trasformato il concetto di surface design in una disciplina che unisce arte, tecnologia e narrazione.

Dai tappeti che evocano la crosta terrestre alle piastrelle che dialogano con lo spazio, il suo lavoro esplora il potenziale espressivo delle superfici, trasformandole in protagoniste del progetto.

In questa intervista Diego Grandi ci accompagna attraverso le esperienze, le ispirazioni e le collaborazioni che hanno plasmato la sua visione della materia.

> Tile Italia:: Quali esperienze o collaborazioni hanno maggiormente influenzato il suo approccio al design delle superfici?

Diego Grandi: Un episodio che ricordo con grande chiarezza risale al 1985, quando avevo 15 anni.

Un amico mi regalò l’opportunità di visitare una mostra curata da Renato Barilli e Fulvio Irace, intitolata Anni ’80 Era dislocata tra Ferrara, Ravenna, Bologna e Rimini, e proprio a Rimini, al Castel

Sismondo, mi trovai immerso in un mondo di design, arti grafiche e illustrazioni. Fu lì che incontrai i Plumcake, i Giovanotti Mondani Meccanici Pier Vittorio Tondelli e altri protagonisti di linguaggi contaminati tra le arti. Rimasi affascinato dalle esplosioni cromatiche e dai colori: un’esperienza che ha lasciato un segno profondo nel mio modo di vedere il progetto. Conservo ancora le diapositive che scattai quel giorno.

Dopo il liceo, decisi di studiare architettura a Milano, dove mi sono laureato. Il mio primo progetto significativo è stato il ‘Tappeto Satellitare’, presentato al Salone Satellite. Si trattava di superfici che riproducevano termografie della crosta terrestre, esplorando anomalie e deser-

tificazioni. Questo progetto mi ha fatto capire che il design delle superfici poteva diventare il mio mestiere Successivamente, ho lavorato nello studio di Sergio Calatroni, che considero un mentore.

Sergio mi ha insegnato che un progetto non nasce mai dal nulla: ha bisogno di un humus culturale, che può arrivare dall’arte, dalla letteratura o dal teatro. Questa visione trasversale è diventata il cuore del mio approccio al design

> Tile Italia:: Qual è il processo creativo che segue quando affronta un nuovo progetto? Da dove parte e come sviluppa le sue idee?

di CHIARA POGGI
L'interno dello studio DGO - foto: Denise Bonenti

Diego Grandi: Il processo creativo parte sempre da un ascolto reciproco e attivo. È fondamentale comprendere le esigenze di un cliente, che spesso non sono espresse in modo diretto ma emergono attraverso il dialogo. Da qui, l’osservazione e la ricerca diventano strumenti essenziali per interpretare e dare forma al progetto. Ogni idea nasce dal confronto tra la materia, il contesto e i desideri del cliente, cercando di tradurre tutto questo in un linguaggio coerente e innovativo. È un equilibrio tra intuizione e metodo, tra creatività e funzionalità.

> Tile Italia:: Come definirebbe il suo stile progettuale? Ci sono elementi ricorrenti che caratterizzano i suoi lavori?

Diego Grandi: Il mio stile progettuale si basa su una coerenza che lega ogni progetto a linee riconoscibili, ma sempre aperte all’interpretazione. Gli elementi ricorrenti nei miei lavori sono le relazioni e le interazioni con l’utente. Mi piace pensare che il cliente non acquisti solo un oggetto, ma un’interpretazione del progetto stesso, un’esperienza. Un esempio è “Closer” per Zucchetti, un prodotto 3D molto particolare in cui il soffione doccia è stato ispirato dall’idea che sia l’acqua a seguire l’utente, e non viceversa. Questo elemento, con i suoi gradi di movimento, permette a chiunque – da un bambino a una persona molto alta – di interagire con esso in modo personale. È come una scultura dinamica, che non si trova mai nello stesso posto, ma si adatta continuamente a chi la utilizza.

> Tile Italia: In che modo le nuove tecnologie stanno cambiando il modo di progettare e realizzare spazi e superfici?

Diego Grandi: Rispetto a quando ho iniziato a progettare, il modo di osservare e concepire le superfici è profondamente cambiato. Fino a pochi anni fa, anche

Trovo affascinante la capacità della ceramica di interagire con la luce grazie alla rifrazione.

Se si riuscisse a integrare ad essa anche la rifrazione sonora, risolvendo problematiche acustiche attraverso di essa, diventerebbe la superficie ideale per molti progetti.

Questo potenziale di innovazione, unito alla sua espressività, la rende un materiale straordinario, capace di andare oltre la semplice funzione decorativa.

con l’avvento del web, il cliente sceglieva principalmente da un catalogo. Oggi, grazie alla realtà virtuale e alle tecnologie immersive, la percezione degli spazi e delle superfici è completamente trasformata. L’utente può esplorare un progetto in modo interattivo, immergendosi in un’esperienza che va oltre la semplice visualizzazione. Inoltre, il cliente di oggi è molto più informato: ha accesso a una quantità enorme di risorse e strumenti che gli permettono di arrivare preparato, spesso con idee già molto chiare. Questo cambia il dialogo tra designer e cliente, rendendolo più collaborativo e stimolante.

> Tile Italia:: C’è un materiale o una tecnologia innovativa che l’ha particolarmente colpita di recente?

Diego Grandi: La tecnologia è sempre stata una mia grande curiosità, e oggi è diventata un elemento fondamentale nel processo progettuale. Un esempio è il rapporto che ho con aziende come Colorobbia, che hanno saputo integrare in modo straordinario il loro know how nel-

lo sviluppo di nuovi materiali e superfici. Tra le innovazioni che mi hanno colpito di recente c’è la tecnologia che ha potuto dar vita alla così detta vena passante È un tema per me particolarmente interessante, perché ho sempre avuto una certa reticenza verso il progetto ceramico quando cerca di imitare materiali naturali: per me la ceramica deve esprimere la sua essenza, la sua purezza di linguaggio. La vena passante, invece, riesce a valorizzare la ceramica senza snaturarla, conferendole una profondità e una coerenza estetica che trovo davvero affascinanti

> Tile Italia:: Qual è, secondo lei, il valore aggiunto che le superfici ceramiche possono offrire rispetto ad altri materiali?

Diego Grandi: La forza della ceramica non si limita all’aspetto estetico, ma si estende a una serie di qualità funzionali e sensoriali che altri materiali spesso non riescono a offrire. Penso, ad esempio, alla versatilità: la ceramica può essere percepita come fredda o calda, a seconda del contesto, e questo la ren-

de adatta a una vasta gamma di ambienti. Inoltre essa eccelle in termini di igiene e durabilità, caratteristiche fondamentali in spazi come aeroporti o luoghi pubblici, dove materiali come il legno possono risultare meno performanti.

Un altro aspetto che trovo affascinante è la capacità della ceramica di interagire con la luce, grazie alla rifrazione che può creare effetti visivi unici. E se si riuscisse a integrare anche la rifrazione sonora, risolvendo problematiche acustiche attraverso il design, potrebbe diventare il materiale ideale per molti progetti. Questo potenziale di innovazione, unito alla sua espressività, rende la ceramica un materiale straordinario, capace di andare oltre la semplice funzione decorativa.

> Tile Italia:: C’è un progetto legato alle superfici ceramiche di cui è particolarmente orgoglioso?

Diego Grandi: Sì, c’è un progetto a cui sono molto legato, nato non da

esempio di vena passante, Ceramica Fondovalle

una richiesta specifica ma da una mia intuizione e dalla volontà di reinterpretare il concetto di pavimento: “Type 32” prodotto da Lea Ceramiche.

La sfida era partire dallo studio di un materiale naturale come il legno, che le aziende tendono a valorizzare, e trasformarlo in qualcosa di nuovo, attraverso un approccio grafico

Ho lavorato sulle doghe di legno, introducendo un disegno a spina di pesce, ma anziché utilizzare i classici tasselli singoli, ho progettato doghe più grandi, declinate in quattro colori e quattro essenze. Questo mi ha permesso di creare 32 elementi modulari, che il cliente poteva combinare e personalizzare a piacimento. Il risultato è stato un pavimento in ceramica che non si limitava a imitare il legno, ma lo reinterpretava completamente, raccontando una storia attraverso il design delle superfici.

Questo progetto ha ricevuto una menzione d’onore al Compasso d’Oro, un riconoscimento che ha confermato la capacità del design di andare oltre la semplice estetica, offrendo un grado di interpretazione e utilizzo ampio e flessibile. Per me, raccontare una storia attraverso le superfici significa immaginare non solo come saranno utilizzate, ma anche come potranno restituire emozioni e funzionalità a chi le vive.

> Tile Italia:: Come si può raccontare una storia attraverso il design delle superfici?

Diego Grandi: Raccontare una storia attraverso il design delle superfici significa creare un progetto che sia completo, un progetto tout court, capace di offrire un grado di interpretazione e utilizzo ampio per l’utente. Le superfici non sono solo elementi decorativi, ma strumenti narrativi che possono evocare emozioni, stimolare l’immaginazione e interagire con chi le vive. È fondamentale immaginare non solo l’utilizzo pratico, ma anche la restituzione emotiva e sensoriale che una superficie può offrire. Questo richiede una visione che unisca estetica, funzionalità e un forte legame con il contesto.

> Tile Italia:: Come immagina gli spazi abitativi e lavorativi del futuro?

Diego Grandi: Gli spazi abitativi e lavorativi del futuro saranno sempre più fluidi e ibridi. La casa, ad esempio, è già diventata un luogo cangiante, capace di adattarsi a nuove esigenze. Abbiamo visto emergere soluzioni come divani enormi che diventano spazi multifun-

zionali, o scrivanie che si integrano con le cucine. Se penso al futuro, immagino spazi abitativi condivisi, dove il concetto di comunità diventa centrale. Questo vale sia per le architetture private che per quelle collettive, come i condomini, che potrebbero evolversi in luoghi di interazione e condivisione, superando la semplice funzione abitativa.

> Tile Italia:: La sostenibilità è un tema sempre più centrale. Come si può coniugare il rispetto per l’ambiente con l’innovazione nel design?

Diego Grandi: La sostenibilità è un tema imprescindibile, che deve essere affrontato su tutte le scale del progetto. Non si tratta solo di ottimizzare le risorse nella fase produttiva, ma di considerare l’intera filiera, dalla progettazione alla realizzazione, fino al coinvolgimento delle persone. Anche i dipendenti fanno parte di questo processo: creare un ambiente di lavoro sostenibile è altrettanto importante quanto limitare gli sprechi di materiali. L’innovazione nel design

deve andare di pari passo con il rispetto per l’ambiente, trovando soluzioni che siano efficienti, durature e in armonia con il contesto naturale.

> Tile Italia:: Cersaie è l’evento di riferimento per il settore. Qual è il messaggio che vorrebbe trasmettere ai visitatori di questa edizione?

Diego Grandi: Cersaie è un’occasione unica per aggiornarsi e scoprire le ultime tendenze, ma spesso viene percepito solo come un evento commerciale per gli addetti ai lavori. Il mio messaggio è di aprirsi all’innovazione e di viverla a 360 gradi. È fondamentale che le mostre e gli spazi espositivi siano pianificati in modo da stimolare la curiosità e offrire esperienze immersive, capaci di ispirare non solo i professionisti, ma anche il pubblico più ampio. Innovazione significa anche creare connessioni tra tecnologia, design e persone.ß

> Tile Italia:: Se potesse dare un consiglio a un giovane designer che si affac-

cia al mondo del design, quale sarebbe?

Diego Grandi: Il designer oggi è una figura che conserva un’aura romantica, ma la realtà spesso si scontra con questa visione. Il mio consiglio per un giovane designer è di entrare in contatto con collettivi e comunità creative. Il design è un lavoro complesso, che difficilmente può essere portato avanti da una sola persona.

Collaborare, condividere idee e visioni è fondamentale per crescere e affrontare le sfide del settore. Inoltre, è importante raccontare storie attraverso il proprio lavoro, unendo visione e concretezza.

> Tile Italia:: C’è un libro, un film o un’opera d’arte che considera particolarmente ispirante per il suo lavoro?

Diego Grandi: Un’opera che mi ha profondamente ispirato è Atlante di Luigi Ghirri

Negli anni ’70, Ghirri ha esplorato un atlante geografico, estrapolando codici visivi che trasformavano mappe e cartografie in viaggi fantastici.

Questo approccio, che unisce realtà e immaginazione, mi ha insegnato a guardare oltre l’apparenza delle cose, trovan-

do storie e significati nascosti anche nei dettagli più semplici.

Tappeti Satellitari

Showroom

GRANDE DISTRIBUZIONE

Dietro ogni superficie c’è una storia, e da oltre settant’anni Quartarella la scrive fianco a fianco di privati, professionisti e imprese. Dalla consulenza su misura ai percorsi immersivi nello showroom di 2.500 mq, l’azienda punta su ascolto, formazione e contaminazione di materiali per guidare il cliente verso scelte consapevoli.

Oggi la grande sfida - ci racconta

Nicola Quartarella, presidente del CdA e Direttore Commerciale. - sta nell’evolversi del mercato: la domanda privilegia ambienti personalizzati, mix di formati e materiali, soluzioni per un benessere bagno essenziale e funzionale, ma sempre distintivo. Quartarella risponde con consulenti preparati, progettazione dettagliata e dialogo continuo tra innovazione e tradizione. Qui, ogni spazio si costruisce come un’esperienza, ogni progetto è un percorso condiviso.

QUARTARELLA: SUPERFICI RACCONTATE, SPAZI PROGETTATI

Nicola Quartarella

Entrare in empatia con il cliente è essenziale, perché si lavora su qualcosa di profondamente personale, che tocca la sfera più intima della vita. Quando il lavoro di squadra funziona, ogni sfida o imprevisto viene affrontato con armonia, trasformando le difficoltà in opportunità per migliorare il risultato finale.

> Tile Italia: Quartarella è un nome storico del settore: ci racconta come si posiziona oggi sul mercato e quali sono i suoi valori distintivi?

Nicola Quartarella: L’azienda è nata nel 1949 e oggi siamo arrivati alla terza generazione. Ci occupiamo di tutto quello che riguarda la casa: dal cemento ai prodotti edili grezzi fino ai materiali per l'arredo. Il nostro approccio al mercato è trasversale - copriamo tutte le fasce perché, essendo il nostro un brand riconosciuto, non abbiamo mai voluto limitarci a un segmento specifico.

Il nostro posizionamento naturale è il livello medio-alto, ma sappiamo essere competitivi anche sui prodotti più economici. Per le seconde case e le case vacanza, chi si rivolge a noi trova prezzi più vantaggiosi rispetto alla grande distribuzione. Insomma, puntiamo al target medio-alto senza perdere di vista la fascia popolare.

I nostri valori distintivi sono la serietà, la disponibilità e la preparazione - caratteristiche che ritroviamo in tutti i nostri collaboratori, dai consulenti ai magazzinieri. Quello che ci contraddistingue davvero è l'attitudine al servizio verso i clienti, una filosofia che permea ogni reparto: dalle vendite all'amministrazione commerciale. È questo spirito di servizio che fa la differenza nella relazione con la clientela.

> Tile Italia: Quanto conta per voi il servizio di consulenza nella relazione con il cliente?

Nicola Quartarella: Lo showroom, sia per le finiture che per l'edilizia, rappresenta un aspetto fondamentale della nostra proposta, ma l'elemento distin-

di CHIARA POGGI
Renee Quartarella

tivo che cerchiamo di perfezionare ogni giorno è proprio la consulenza. Investiamo costantemente nella formazione continua del nostro team, non solo sul prodotto ma soprattutto sulle competenze relazionali. Stiamo portando avanti corsi di formazione su temi come l'intelligenza emotiva, la gestione del rapporto con il cliente e le tecniche di trattativa. A giugno, per esempio, abbiamo organizzato attività di team building perché crediamo fermamente che il cliente debba essere coinvolto in un vero gioco di squadra

Il nostro obiettivo è che il cliente non si senta mai affidato a una sola persona, ma si percepisca come accolto da un gruppo coeso e preparato, pronto ad assisterlo in ogni sua esigenza. È questo approccio integrato che fa la differenza nel nostro servizio e che ci permette di costruire relazioni durature con la clientela.

> Tile Italia: Come progettate l’esperienza all’interno del vostro showroom? Avete ambientazioni particolari, concept room o aree dedicate a specifici materiali?

Nicola Quartarella: il nostro showroom, che si estende su una superficie di 2500 mq, è organizzato seguendo un approccio misto. In passato, gli spazi erano dedicati esclusivamente a singoli fornitori, mentre oggi abbiamo scelto di creare ambientazioni che integrano prodotti di diversi brand.

Abbiamo ricreato spazi che simulano am-

> Tile Italia: Ci racconta un progetto recente che vi ha visto particolarmente coinvolti?

Renee Quartarella: Di recente abbiamo lavorato su una nuova abitazione privata ad Altamura, un progetto che ha richiesto un dialogo continuo tra il progettista e i clienti per raggiungere un risultato davvero unico.

L’esterno accoglie con una mini piscina a sfioro infinito, realizzata in opera, che crea un’atmosfera suggestiva sia visivamente che acusticamente.

All’interno, la coerenza stilistica è stata mantenuta con due grandi infissi scorrevoli che fondono gli spazi interni ed esterni. Il parquet in rovere, con le sue tonalità calde, è interrotto da un tappeto di lastre chiare, utilizzate anche per il top della penisola in cucina. Dal living si intravede il bagno ospiti, dove spicca un lavabo freestanding con base in ottone, un dettaglio di grande impatto estetico. Tra gli elementi più interessanti ci sono il vano lavanderia, progettato con una luce passante che lo collega al bagno adiacente, e il bagno padronale, dotato di una doccia a cascata e rifinito con materiali e rubinetteria di design.

Grazie alla fiducia dei clienti, che hanno approvato il progetto su carta e si sono lasciati guidare dal nostro consulente vendite e dall’architetto, è stato possibile creare una casa che unisce estetica, funzionalità e personalità.

> Tile Italia: Quanto conta per voi poter documentare e raccontare i progetti rea-

CASE HISTORY

Renee Quartarella

lizzati con i vostri materiali?

Renee Quartarella: Documentare e raccontare i progetti è fondamentale per trasmettere il valore e l’impegno che si celano dietro ogni realizzazione. È un modo per mostrare, anche a chi non è del settore, quanto sia complesso

e delicato il processo di progettazione e costruzione di una casa. Entrare in empatia con il cliente è essenziale, perché si lavora su qualcosa di profondamente personale, che tocca la sfera più intima della sua vita. Quando poi il lavoro di squadra funziona, ogni sfi-

da o imprevisto viene affrontato con armonia, trasformando le difficoltà in opportunità per migliorare il risultato finale. Raccontare queste esperienze non solo valorizza il nostro lavoro, ma ispira fiducia e connessione con chi si affida a noi.

CASE HISTORY

bienti reali, come bagni e living, e introdotto aree tematiche focalizzate sui materiali, per offrire un’esperienza più immersiva e ispirazionale. Questo ci consente di soddisfare le diverse esigenze di architetti e venditori, che possono guidare i clienti attraverso percorsi personalizzati e in linea con le loro preferenze.

> Tile Italia: Quali strumenti (rendering, campionature, moodboard…) utilizzate per accompagnare il cliente nelle scelte?

Nicola Quartarella: Il processo inizia con un colloquio tra il cliente e il venditore nel suo ufficio, durante il quale viene analizzata la planimetria del progetto. Successivamente, il cliente viene accompagnato in un tour dello showroom, dove si esplorano i prodotti disponibili. Una volta individuati quelli che più catturano l’attenzione, entra in gioco il designer d’interni, che realizza dei rendering personalizzati

Questa figura collabora strettamente con il venditore, offrendo anche consulenza specifica. Una volta completati i rendering, si procede con la definizione dei temi di posa. Al termine del processo, il cliente riceve una mappa dettagliata che include tutti gli elementi del progetto, come fughe, profili e spessori.

> Tile Italia: Che tipologia di clientela si rivolge più spesso a voi? Privati, architetti, imprese?

Nicola Quartarella: Il nostro pubblico è composto per il 60% da privati e per il 40% da imprese. Tra i clienti privati, una buona parte (circa il 70-80%) si avvale del supporto di un architetto, che può essere coinvolto già nelle prime fasi o successivamente.

Le imprese, invece, apprezzano particolarmente la nostra sezione dedicata ai materiali edili e ai prodotti tecnici. Negli ultimi tempi, anche i clienti privati hanno iniziato a mostrare un interesse crescente verso questi aspetti più tecnici.

> Tile Italia: Quali sono oggi i trend più evidenti che riscontrate nella domanda di superfici?

Nicola Quartarella: La richiesta di grandi lastre sta diminuendo, lasciando spazio a un ritorno dei formati più piccoli o, ancora meglio, a una combinazione di diverse dimensioni e materiali.

Si nota un crescente interesse per l’utilizzo di materiali naturali, come il sughero e il legno, spesso accostati al gres. Anche le resine, sia per pavimenti che per rivestimenti, stanno guadagnando sempre più spazio e vengono impiegate con grande frequenza.

> Tile Italia: E per quanto riguarda l’arredobagno? Che soluzioni o finiture vanno per la maggiore?

Nicola Quartarella: Per l’arredobagno, le linee essenziali continuano a dominare le preferenze. C’è un forte interesse per soluzioni che valorizzano le pareti, come carte da parati e rivestimenti particolari, che aggiungono un tocco distintivo agli ambienti. Per quanto riguarda i mobili, si sta assistendo a un ritorno al minimalismo, con un’attenzione particolare alla funzionalità e alla praticità del prodotto. L’obiettivo è creare spazi eleganti ma anche estremamente funzionali, in grado di rispondere alle esigenze quotidiane senza rinunciare al design.

> Tile Italia: Che ruolo hanno le tematiche di sostenibilità nelle scelte di prodotti e fornitori?

Nicola Quartarella: La sostenibilità è un tema di cui si parla molto, ma che, in concreto, non ha ancora un impatto significativo sulle scelte del cliente finale. Questo valore non è ancora percepito come prioritario, a meno che non si entri in ambiti specifici, come l’involucro edili-

zio nelle costruzioni. In questi casi, materiali come la canapa stanno iniziando a trovare spazio, ma si tratta ancora di un mercato di nicchia

C’è sicuramente margine per una maggiore sensibilizzazione e per un’evoluzione futura in questa direzione.

> Tile Italia: Si parla spesso di outdoor: che tipo di soluzioni proponete per l’esterno e quanto sta crescendo questo segmento?

Nicola Quartarella: Anche in questo ambito, offriamo una proposta ampia e ben strutturata, con prodotti di fascia medio-alta.

Riteniamo fondamentale proporre soluzioni affidabili e di qualità, che non presentino problemi nel tempo. La nostra offerta è piuttosto completa, anche perché si tratta di un segmento legato alla stagionalità, e per questo è indispensabile disporre di una gamma variegata e di scorte di magazzino adeguate.

Un aspetto sempre più importante è la parte progettuale e consulenziale

Non si tratta più semplicemente di scegliere un divano o un ombrellone: i clienti cercano un supporto completo per ar-

redare spazi esterni come giardini o bordi piscina. La consulenza è diventata una componente essenziale per rispondere a queste esigenze e offrire soluzioni personalizzate e funzionali.

> Tile Italia: Come garantite la qualità del risultato finale? Collaborate con posatori o squadre specializzate?

Nicola Quartarella: Collaboriamo con posatori qualificati che hanno seguito corsi ufficiali di Assoposa. Promuoviamo attivamente questo tipo di formazione, soprattutto per i clienti che richiedono un servizio di posa specializzato. Questo approccio ci consente di garantire un risultato finale di alta qualità e di soddisfare le aspettative dei nostri clienti. Essere parte di Assoposa ci consente di rimanere le normative del settore

> voi il post-vendita e l’assistenza al cliente anche dopo la consegna?

Nicola Quartarella ta è una parte fondamentale del nostro servizio

Abbiamo personale dedicato che segue tutte le fasi successive alla vendita, assicurandosi che il cliente sia pienamente soddisfatto. Inoltre, disponiamo di un geometra e di un venditore esterno che effettuano sopralluoghi direttamente sul posto, offrendo soluzioni personalizzate e prevenendo eventuali problematiche. Questo approccio ci permette di mantenere un alto livello di soddisfazione e di fidelizzare i nostri clienti.

> Tile Italia: Che impressioni avete avuto dalle ultime fiere di settore? Ci sono prodotti o tendenze che vi hanno colpito particolarmente?

Nicola Quartarella: L’offerta ci è sembrata un po’ standardizzata, preferiamo visitare gli showroom aziendali,

ra state pienamente recepite dal mercato, quindi sarebbe utile concentrarsi su quelle.

> Tile Italia: Come selezionate i brand e le aziende con cui collaborate?

Nicola Quartarella: Abbiamo la fortuna di collaborare da decenni con i nostri fornitori. Questo rapporto consolidato non è solo lavorativo, ma anche umano, e ci permette di essere sempre allineati con le tendenze e i trend del mercato, offrendo valore reciproco.

> Tile Italia: Come prevedete che evolverà il mercato nei prossimi anni? Che cosa vi aspettate in termini di gusto e di scelte tecniche?

Nicola Quartarella: Ci aspettiamo

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TILE's PEOPLE

Situata nel cuore di Montevarchi (FI), Edilmarket rappresenta un vero punto di riferimento per chi cerca soluzioni integrate nel mondo dell’edilizia, del design e della sostenibilità.

Con uno showroom che unisce superfici ceramiche, serramenti, colorificio, ferramenta ed edilizia, l’azienda si pone come un partner completo per professionisti e privati.

EDILMARKET: INNOVARE GLI SPAZI, ISPIRARE LE PERSONE

Abbiamo incontrato Virginia Failli, Responsabile Commerciale di Edilmarket, per scoprire come l'azienda affronta le sfide del mercato e quali sono le visioni per il futuro.

> Tile Italia: Quali sono oggi i trend e gli stili che più incuriosiscono o convincono i vostri clienti?

Virginia Failli: I nostri clienti sono sempre più attratti da un design che uni-

sce modernità e minimalismo, ma ciò che li conquista davvero è la possibilità di personalizzare ogni dettaglio. Non si accontentano più di soluzioni standard: vogliono prodotti che raccontino la loro personalità e che si adattino perfettamente ai loro spazi e al loro stile di vita. Questo ci spinge a proporre collezioni che non solo seguano le tendenze internazionali, ma che siano anche flessibili e versatili. Ad esempio, materiali che permettano combinazioni cromatiche uniche o finiture che possano essere adattate a contesti diversi. La personalizzazione, oggi, non è solo un valore aggiunto, ma una vera e propria necessità per chi cerca soluzioni di design.

> Tile Italia: Come scegliete le superfici ceramiche e i materiali da proporre nello showroom?

Virginia Failli: La selezione dei materiali è per noi un momento cruciale, perché rappresenta il cuore della nostra offerta. Non ci limitiamo a scegliere prodotti belli, ma cerchiamo di individuare soluzioni che combinino estetica, qualità e innovazione. Ogni superficie ceramica o materiale che proponiamo deve rispondere a criteri precisi: resistenza, facilità di manutenzione, sostenibilità e, ovviamente, un design che sappia emozio-

nare. Inoltre, ci piace collaborare con fornitori che condividano la nostra visione, puntando su marchi che investono in ricerca e sviluppo. Questo ci permette di offrire ai nostri clienti non solo prodotti di tendenza, ma anche soluzioni che durino nel tempo e che rappresentino un investimento intelligente. Ogni scelta è frutto di un’analisi approfondita e di un confronto continuo con le esigenze del mercato.

> Tile Italia: Quanto contano oggi i materiali sostenibili per i vostri clienti? Come li presentate e li raccontate?

Virginia Failli: I materiali sostenibili stanno acquisendo un’importanza sempre maggiore per i nostri clienti, che sono sempre più consapevoli dell’impatto ambientale delle loro scelte. Per noi, questo rappresenta una grande opportunità per educare e sensibilizzare, presentando i materiali sostenibili in modo chiaro e trasparente. Organizziamo spesso incontri e consulenze personalizzate per spiegare i benefici di questi materiali, sia in termini di impatto ambientale che di performance. Inoltre, cerchiamo di raccontare la storia dietro ogni prodotto, evidenziando i processi produttivi e le certificazioni che ne garantiscono la sostenibilità. Questo approccio ci permette di instaurare un dialogo costruttivo con i clienti,

Virginia e Niccolò Failli

Il team è il cuore pulsante di Edilmarket, e per questo investiamo molto nella formazione e nello spirito di squadra. Promuoviamo un ambiente di lavoro sereno e collaborativo, dove ogni membro del gruppo si sente valorizzato e parte di un progetto comune. Questo approccio è fondamentale per garantire un servizio sempre all’altezza delle aspettative dei nostri clienti e, ovviamente, un ambiente di lavoro sano.

aiutandoli a fare scelte più consapevoli e in linea con i loro valori.

> Tile Italia: Avete notato un cambiamento nelle leve che guidano l’acquisto rispetto a qualche anno fa?

Virginia Failli: Assolutamente sì, e il cambiamento è stato significativo. Oggi i clienti sono molto più informati rispetto al passato: arrivano in showroom con idee chiare avendo già fatto ricerche online e confrontato diverse opzioni. Questo li rende più esigenti, ma anche più consapevoli. Inoltre, la tecnologia ha rivoluzionato il modo in cui i clienti interagiscono con i prodotti e con i rivenditori. Ad esempio, strumenti come i rendering 3D e le piattaforme digitali permettono loro di visualizzare in anticipo il risultato finale, rendendo il processo decisionale più semplice e immediato. Questo ci spinge a essere sempre un passo avanti, offrendo un’esperienza d’acquisto che sia all’altezza delle loro aspettative.

> Tile Italia: Come utilizzate la tecnologia per migliorare l’esperienza dei clienti in showroom?

Virginia Failli: La tecnologia è diventata un elemento centrale nella nostra strategia per migliorare l’esperienza dei clienti. Da diversi anni offriamo gratuitamente la progettazione 3D, che consente ai clienti di visualizzare un rendering fotorealistico dei loro progetti. Questo strumento non solo li aiuta a orientarsi tra le diverse opzioni disponibili, ma li mette anche in condizione di prendere decisioni più consapevoli e sicure. Inoltre, stiamo lavorando per integrare ulteriori soluzioni tecnologiche, come la realtà aumentata, che permetterà ai clienti di vedere come i materiali e i prodotti si integrano nei loro spazi reali. Il nostro obiettivo è rendere l’esperienza in showroom il più interattiva e coinvolgente possibile.

> Tile Italia: Ci racconta un proget-

to particolare che vi ha visto protagonisti, magari con un uso insolito delle superfici?

Virginia Failli: Un cliente ci ha chiesto di realizzare un mobile su misura abbinato a una lastra ceramica che aveva scelto nel nostro showroom. È stata una sfida interessante, perché abbiamo dovuto collaborare con tre diversi fornitori per creare un pezzo unico che rispondesse perfettamente alle sue esigenze. Il risultato è stato straordinario: un mobile che non solo si integrava perfettamente con la lastra, ma che rappresentava anche un esempio di come la personalizzazione e la collaborazione possano portare a soluzioni innovative. Questo progetto ci ha permesso di dimostrare la nostra capacità di andare oltre le aspettative, offrendo un servizio davvero su misura.

> Tile Italia: Cersaie è alle porte. Cosa cercate fra i padiglioni, e cosa vi aspettate dalle aziende?

Virginia Failli: Cersaie è per noi un appuntamento imperdibile, non solo per scoprire nuovi prodotti e tendenze, ma anche per trovare ispirazione e stabilire contatti con altri professionisti del settore. Ogni anno torniamo da Bologna con nuove idee su come migliorare la nostra offerta e su come rendere il nostro showroom ancora più accattivante e funzionale. Inoltre, è un’occasione preziosa per confrontarci con colleghi e fornitori, scambiando opinioni e idee che ci aiutano a crescere e a innovare continuamente.

> Tile Italia: In cosa crede che Edilmarket si distingua maggiormente rispetto ad altri rivenditori della zona?

Virginia Failli: Ci distinguiamo per l’offerta integrata che combina showroom, edilizia, colorificio, serramenti e ferramenta in un unico punto vendita. Questo ci permette di offrire ai clienti un servizio completo e di semplificare il loro processo d’acquisto. Inoltre, la nostra cultura aziendale, orientata alla collaborazione e alla soddisfazione del cliente, ci consente di creare un’esperienza unica, che va oltre quella offerta dai nostri concorrenti. Siamo orgogliosi di essere un punto di riferimento per il nostro territorio, grazie a un mix di tradizione, innovazione e attenzione al cliente.

> Tile Italia: Come lavorate sullo spirito di squadra e sulla formazione del team?

Virginia Failli: Il team è il cuore pulsante di Edilmarket, e per questo investiamo molto nella formazione e nello

spirito di squadra.

Abbiamo una formatrice aziendale e una risorsa dedicata all’HR, che si occupano di organizzare corsi di formazione regolari per migliorare le competenze dei nostri dipendenti.

Inoltre, promuoviamo un ambiente di lavoro sereno e collaborativo, dove ogni membro del gruppo si sente valorizzato e parte di un progetto comune. Questo approccio è fondamentale per integrare le nuove generazioni e per garantire un servizio sempre all’altezza delle aspettative dei nostri clienti.

> Tile Italia: Cosa vi piacerebbe innovare nei prossimi anni nella vostra sala mostra?

Virginia Failli: Ci piacerebbe trasformare la nostra sala mostra in uno spazio più dinamico e flessibile, con aree espositive modulari che possano essere facilmente adattate alle esigenze dei clienti. L’idea è quella di creare un ambiente che favorisca un’esperienza d’acquisto più chiara e veloce, dove i clienti possano trovare rapidamente ciò di cui hanno bisogno e sentirsi a proprio agio. Inoltre, vorremmo integrare ulteriori soluzioni tecnologiche, come la realtà aumentata, per rendere l’esperienza ancora più coinvolgente e interattiva. ●

NICCOLÒ FAILLI, LA CHIAVE DELLA CRESCITA

> Tile Italia: Quali sono stati i fattori chiave che hanno contribuito alla crescita del vostro fatturato negli ultimi anni?

Niccolò Failli: La crescita del fatturato è il risultato di un percorso strategico di trasformazione che abbia-

mo avviato con l’obiettivo di evolverci da semplice punto vendita a una piattaforma operativa strutturata e completa. Questo cambiamento non è stato casuale, ma frutto di un lavoro mirato su più fronti. Abbiamo ampliato la nostra offerta introducendo nuovi settori, come infissi e colorificio, che ci hanno permesso di rispondere a un ventaglio più ampio di esigenze dei nostri clienti.

Parallelamente, abbiamo riorganizzato i ruoli e i processi interni, puntando sull’efficienza operativa e su una maggiore at-

tenzione al cliente. Questo ci ha consentito di offrire un servizio integrato, capace di accompagnare il cliente in ogni fase del progetto, dalle fondamenta fino alle rifiniture. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di semplificare il percorso del cliente, garantendo soluzioni di qualità e un’esperienza d’acquisto fluida e personalizzata.

Credo che questa visione, unita a un team motivato e a una costante attenzione all’innovazione, sia stata la chiave del nostro successo. ●

Showroom

TILE's PEOPLE

Nata nel 1968 da Cesarino Parma, Edilceramiche nasce a Misano Adriatico (RN) dal desiderio del fondatore di portare bellezza ed eleganza nelle case con prodotti di qualità e una grande attenzione alle relazioni umane: “le piastrelle hanno il sole dentro”.

EDILCERAMICHE: TRE GENERAZIONI FRA ECCELLENZA E SGUARDO AL FUTURO

Negli anni, la passione e il valore delle relazioni sono diventati l’eredità di famiglia, tramandate oggi a Pierangelo e alla terza generazione con i figli Alberto e Giuseppe. L’azienda si è così evoluta da realtà artigianale a punto di riferimento per privati, progettisti e imprese, ed oggi impiega oltre trenta persone, impegna-

te su migliaia di metri quadri fra showroom e logistica. In questo percorso, come ci racconta il responsabile commerciale Alberto Parma, l’adesione ad Assoposa testimonia l’impegno costante verso la formazione, la professionalità e la qualità nella posa, elementi che continuano a distinguere Edilceramiche nel panorama nazionale.

Parte dello staff aziendale e, in prima fila da sx: Giuseppe, Pierangelo e Alberto Parma

> Tile Italia: Ci racconta la vostra storia? Quando siete nati e come vi siete evoluti nel tempo?

Alberto Parma: La nostra storia comincia nel 1968 con il fondatore di Edil

Ceramiche, Cesarino Parma, mio nonno, un visionario nel suo campo: le sue piastrelle, diceva, avevano “il sole dentro” e il suo obiettivo era portare il bello e l’eleganza nelle case di tutti.

Il suo investimento più grande furono le relazioni sociali, che ha lasciato come eredità tangibile a mio padre, Pierangelo Parma, oggi titolare dell’azienda: una rete di professionisti e di clienti che hanno sempre fatto sì che la nostra attività fosse conosciuta e stimata in tutto il territorio. Pierangelo è stato poi dal 2002 il perno dell’azienda, protagonista poliedrico e profondo conoscitore non solo dei materiali venduti ma di tutte le fasi che concorrono a realizzare un progetto, caratteristica che lo ha distinto dagli altri imprenditori.

Nel 2009 abbiamo voluto allargare l’azienda, acquisendo una rivendita storica di Riccione: la Muccioli & Rocchi.

Lo showroom è stato un ottimo investimento, in quanto la sua posizione strategica è fondamentale per attingere clientela anche dai comuni limitrofi.

Dal 2014 siamo entrati io e mio fratello in azienda, io come responsabile commerciale e Giuseppe come responsabile amministrativo. Oggi contiamo su un team di 30 persone e oltre 4.000 metri quadri di esposizione, e non abbiamo alcuna intenzione di fermarci qui. Quest’anno è nata anche Edil Posa, azienda del gruppo per il servizio di posa con personale qualificato, gestita da mio fratello Giuseppe.

Una posa altamente qualificata è fondamentale: se eseguita male può compromettere anche il materiale migliore. Le superfici di oggi simulano perfettamente materiali come marmo e pietra: basta una nicchia o uno spigolo fuori posto per rovinare l’effetto desiderato.

> Tile Italia: Quali sono oggi i vostri punti di forza e di differenziazione sul mercato?

Alberto Parma: La nostra forza è sicuramente data dal personale esperto e qualificato.

Lavoriamo solamente con aziende che fanno della qualità il loro primo obiettivo, senza mai lesinare su design e materiali innovativi.

Facciamo continua ricerca per offrire alla clientela una pluralità di materiali che soddisfino le loro esigenze.

> Tile Italia: Che tipologia di clientela servite principalmente? Privati, imprese, progettisti?

Alberto Parma: Abbiamo una clientela molto diversificata: lavoriamo con privati, che rappresentano una fetta importante del nostro mercato, ma collaboriamo anche con progettisti e svolgiamo lavori per imprese e hotel, che qui in Romagna costituiscono un segmento prezioso.

> Tile Italia: Come si articola la vostra

proposta espositiva? Avete corner dedicati o ambientazioni particolari?

Alberto Parma: Il nostro showroom è organizzato per offrire sia ambientazioni monomarca che spazi in cui mixiamo prodotti diversi, così da offrire ispirazioni e mettere il cliente in condizioni di vedere i materiali “sul campo”.

Al piano terra abbiamo una selezione focalizzata sui materiali singoli, dalle grandi lastre ai piccoli formati; al piano superiore, invece, abbiamo allestimenti tematici e corner dedicati.

> Tile Italia: Quanto conta il servizio di consulenza progettuale nello showroom?

Alberto Parma: È un valore fondamentale. Aiutiamo i clienti a fare scelte consapevoli, in base a funzione, estetica e budget. Inseriremo a breve anche architetti e designer nel team, così da offrire davvero un servizio completo, dalla scelta dei materiali al progetto finito.

> Tile Italia: Come sta andando il mercato in questo periodo? Che trend osservate nella domanda di superfici e arredo bagno?

Alberto Parma: Stiamo vivendo un periodo di grande cambiamento: chi entra oggi nello showroom arriva spesso già informato e con idee chiare sull’estetica che cerca, non si accontenta di soluzioni standard. Il bagno, nello specifico, non è più “lo spazio di servizio” ma è pensato come ambiente da valorizzare e mostrare, con materiali di pregio e attenzione ai dettagli.

> Tile Italia: Quali tipologie di prodotti stanno riscuotendo maggiore interesse (formati, effetti, colori)?

Alberto Parma: Sebbene la tendenza generale sia verso colori tenui, negli ultimi tempi vediamo un interesse crescente per piccoli formati e tinte vivaci, specialmente tra le nuove generazioni. C’è voglia di sperimentare e distinguersi, e noi puntiamo su un assortimento che possa rispondere anche alle richieste più particolari.

> Tile Italia: Avete notato cambiamenti nelle richieste dei clienti dopo la pandemia o in seguito alla crisi energetica?

Alberto Parma: Sì, assolutamente. È aumentata la sensibilità rispetto al tema dell’igiene delle superfici e c’è più attenzione a materiali prodotti in modo sostenibile, soprattutto fra i giovani. I clienti sono più informati su come la qualità delle materie prime e la produzione influenzino la durata e il comfort del prodotto. Le tecnologie innovative, come le superfici antibatteriche, rappresentano

> Tile Italia: Siete associati ad Assoposa: cosa vi ha spinto ad aderire?

Alberto Parma: Per noi è stato naturale: mio padre è socio fondatore e ha sempre creduto che una posa qualificata esaltasse davvero la qualità dei materiali. L’adesione ad Assoposa è quindi una scelta imprescindibile per garantire il massimo servizio.

> Tile Italia: Che vantaggi concreti avete riscontrato nell’essere parte dell’associazione?

Alberto Parma: Senz’altro un ritorno importante in termini di qualità e

UNO SHOWROOM ASSOPOSA, PERCHÈ?

un perfetto compromesso tra estetica e funzionalità.

> Tile Italia: Come gestite il tema della posa? Offrite squadre interne o vi affidate a posatori di fiducia?

Alberto Parma: Il servizio di posa è affidato solo a posatori di fiducia e certificati, sia per i formati standard che per le grandi lastre, parquet o SPC. Se il cliente lo desidera offriamo un servizio “chiavi in mano”, così da rispondere a tutte le esigenze del progetto e garantire la regola d’arte.

> Tile Italia: Quanto conta per voi la qualità della posa nella riuscita di un progetto?

Alberto Parma: È fondamentale. Una posa eseguita male può compromettere anche il materiale migliore. Le superfici di oggi simulano perfettamente materiali come marmo e pietra: basta una nicchia o uno spigolo fuori posto per rovinare l’effetto desiderato.

> Tile Italia: In che modo informate o sensibilizzate i clienti finali sull’importanza della posa qualificata?

Alberto Parma: Siamo sempre disponibili per consulenze in showroom e anche sul cantiere, spieghiamo nel dettaglio le tecniche di posa e prepariamo

soddisfazione del cliente: una posa attenta e certificata è la migliore garanzia per un lavoro riuscito e riduce i rischi di contestazione.

> Tile Italia: In che modo l’appartenenza ad Assoposa contribuisce a dare valore al vostro showroom e ai vostri clienti?

Alberto Parma: Offre una sicurezza ulteriore ai clienti ed eleva la qualità percepita della nostra proposta Saper dimostrare professionalità e lavorare secondo standard riconosciuti a livello nazionale fa la differenza sia nei rapporti con la clientela che nel confronto con i concorrenti.

> Tile Italia: Avete partecipato o organizzato iniziative con Assoposa sul territorio?

Alberto Parma: Sì, siamo molto attivi: facciamo formazione continua agli artigiani nella nostra sala meeting di Misano e abbiamo organizzato eventi con le scuole edili di Pesaro per sensibilizzare non solo i clienti ma anche le nuove generazioni di artigiani.

per chi lo richiede, esecutivi dettagliati Capita spesso di dover intervenire quando lavori fatti da posatori esterni non sono all’altezza: ecco perché insistiamo sull’importanza di affidarsi a professionisti certificati.

> Tile Italia: Cosa chiedono oggi i progettisti che si rivolgono a voi?

Alberto Parma: Cercano soprattutto la nostra assistenza tecnica, sia per la scelta del materiale più adatto che per la consulenza sul cantiere. La collaborazione permette di ottenere risultati progettuali migliori e su misura.

> Tile Italia: Avete progetti particolari o recenti realizzazioni di cui andate fieri?

Alberto Parma: Sì, ne abbiamo diversi: abbiamo lavorato per clienti di rilievo nel campo dello sport, dall’automobilismo al calcio, oltre a seguire numerosi progetti di hotellerie sia in Italia che all’estero. Nel pubblico e privato sono da citare il Lungomare di Cattolica, il parco “Le Navi” e, tra le più suggestive, una serie di guest house alle Maldive sull’isola di Fulidhoo.

> Tile Italia: Quanto spazio hanno i prodotti sostenibili o le superfici tecniche (antibatteriche, ad alte prestazioni) nelle vostre vendite?

> Tile Italia: Cosa consigliereste a un rivenditore o posatore che sta valutando di entrare in Assoposa?

Alberto Parma: Penso che per chi guarda al futuro la scelta sia obbligata: il mercato si muove sempre più tra una grande distribuzione attenta solo al prezzo e una proposta di qualità, personalizzazione e attenzione ai dettagli. Chi sceglie la qualità come noi non può prescindere dall’adesione ad Assoposa.

Alberto Parma: Sempre di più. Siamo molto attenti alle novità tecnologiche e alla sostenibilità, come dimostrano partnership consolidate come quella con Iris Ceramica Group. Utilizziamo e proponiamo materiali all’avanguardia per proprietà antibatteriche, estetica e interattività, con prodotti come Atract, Hyper Touch, Moonlight, Design your Slab, Ceramica 4D e Active.

> Tile Italia: Come scegliete i vostri fornitori di ceramica e arredobagno?

Alberto Parma: La selezione si basa su criteri di solidità aziendale e attenzione alla qualità, ma valorizziamo anche fornitori artigianali italiani che offrono prodotti di fascia alta e soluzioni personalizzate.

> Tile Italia: Quanto conta per voi avere partnership solide con i produttori?

Alberto Parma: Sono fondamentali per garantire un’offerta di qualità, un giusto equilibrio tra prezzo e valore e la possibilità di proporre sempre le ultime novità tecnologiche. Aziende con cui collaboriamo storicamente, come Iris Ceramica Group, BMT Arredo Bagni, La Torre-Tender Rain, The Art Ceram, Cielo e Bongio, ci permettono di lavorare con grande sicurezza.

CASA DI FAMIGLIA

TRA PASSATO E FUTURO

L’esprit scenografico e visionario della progettista trasforma così una casa di vacanza di 80 mq nel cuore della Penisola Sorrentina in un racconto sentimentale che unisce il recupero rispettoso dell’esistente e l’inserimento di ciò che è nuovo in uno scenario domestico di forte suggestione, stratificato e multiforme, in dialogo continuo con il fascino ammaliante del paesaggio che lo circonda.

IL CONCEPT

Un progetto sartoriale, a firma dell’ar-

ch. Valentina Autiero, che si snoda sul filo della creatività più eclettica, contraddistinto da quella spontanei-

tà spensierata, apparentemente semplice e decontratta tipica delle case di vacanza.

Come in un film al tempo stesso intimo e corale, il racconto di tre generazioni di artisti anima, connota e pervade gli spazi di Una Casa di Famiglia, il più recente progetto di ristrutturazione e di interiors a firma dell’architetto Valentina Autiero , fondatrice e anima propulsiva dell’omonimo Studio di progettazione napoletano.

di SARA FALSETTI ▶ s.falsetti@kairosmediagroup.it

Il proprietario - regista televisivo e cinematografico, ultimo componente di una famiglia votata all’arte e all’amore per il bello, con un padre rinomato pittore campano del XX secolo e un nonno banchiere appassionato collezionista di arte e di arredo – era deciso a rinnovare la casa di vacanza della sua infanzia senza cancellarne l’identità. Desiderio imprescindibile espresso so-

pra ogni cosa, la ferma volontà di mantenere gran parte della pavimentazione presente nell’abitazione: una serie di maioliche decorate risalenti agli anni ‘70 particolarmente diffuse nel contesto delle “case di villeggiatura” della Penisola Sorrentina, contraddistinte da decori di suggestione botanica stilizzati e fittamente ritmati e separate in maniera anarchica, in termini cromatici e di deco-

foto nell'articolo: Carlo Oriente

ro, tra stanza e stanza.

La riorganizzazione degli spazi - totalmente vincolata dalla necessità di preservare tali pavimentazioni - persegue in primo luogo l’obiettivo di rendere fluida la zona cucina, prima chiusa all’interno di una camera isolata, conciliandola con l’area living, per procedere poi ad una nuova distribuzione tesa a riformulare le camere da letto e ad ampliare il bagno, trasformandolo in una vera e propria sala relax.

La progettualità coinvolge infine anche la riorganizzazione degli oggetti chiave di questo racconto di famiglia: arredi e complementi, quadri e oggetti di antiquariato, libri, dischi e fotografie.

GLI SPAZI

L’intervento progettuale messo in atto da Valentina Autiero ridefinisce, in primo luogo, gli spazi e le funzioni della zona giorno

Il risultato finale è quello di un unico monospazio pluricontenitore prote-

so verso l'esterno attraverso un'ampia vetrata, nel cui contesto le tracce dello schema planimetrico preesistente risultano ancora visibili attraverso gli innesti delle pavimentazioni nuove rispetto a quelle preesistenti. Elementi ad arco definiscono i punti di fusione delle varie funzioni e creano cornici visive preferenziali. L’ingresso, direttamente proiettato verso l’esterno, è un volume totalmente contenitivo, connotato a destra dalla presenza di un mobile a tutt’altezza come cappottiera, scarpiera e ripostiglio, a sinistra da elementi contenitori di supporto alla dispensa, ricavati nello spessore dell’arco di separazione con la cucina

Nella zona living, la scenografica presenza di maioliche celesti a rappresentare il racconto di ciò che è stato, instaura un dialogo virtuoso con il parquet posato a lista che funge da collegamento tra i vari ambienti.

Come da un palcoscenico, l’area cooking si affaccia in modalità diretta sul living e rende possibile la preparazione dei cibi godendo dell’ampia vetrata panoramica grazie a una sapiente e scrupolosa creazione di un arredo customizzato e il suo perfetto inserimento nel contesto di uno dei passaggi ad arco.

L’ambiente cucina è delimitato e definito spazialmente dalla presenza caratterizzante di una pavimenta-

zione bianca con tratti smaltati rossi e caratterizzata da un vetro satinato con grafica a pois.

La zona notte mantiene ancora più visibili le tracce del passato con il pavimento originale e i mobili d'epoca, in uno stratificarsi eclettico di arredi e oggetti carichi di memoria e di significato per l’attuale proprietà.

La sala da bagno, ampliata e ridistribuita, ruota invece intorno al recupero di una vecchia specchiera di famiglia, risalente alla seconda metà del 900 e probabilmente in passato utilizzata anche come mobile bar, considerate le ante in vetro plissettato. Ulteriore presenza scenografica dell’ambiente bagno, votato al relax più rigenerante, è la vasca a libera istallazione dal mood retro, accostata ad un blocco di marmo di base triangolare in travertino rosso, elemento d’appoggio per saponi e accessori bagno, che accentua il cono ottico della luce artificiale ed enfatizza la visuale prospettica dello spazio. L’involucro spaziale appare infine definito da decori a parete smaltati tono su tono - che apertamente richiamano la texture in bianco e rosso proposta negli archi della zona giorno - e dalla presenza di parquet a pavimento. ●

valentinaautieroarchitetto.com

VERTIGO BY PARK ASSOCIATI

Nel cuore pulsante di zona Tortona, epicentro creativo del design e della moda milanese, prende vita Vertigo, il nuovo rooftop del Nhow Hotel Milano: un progetto d’architettura e interior design firmato dallo studio Park Associati, dove i mosaici Appiani - brand del Gruppo Bardelli - diventano protagonisti di una scenografia contemporanea fatta di geometrie audaci, materia e colore.

In questo progetto Park Associati si confronta con i temi dell’acqua, dello ‘zero volume’, della multifunzionali-

tà, delle riflessioni e delle trasparenze, con l’intento di creare un ‘effetto vertigine’, richiesto dal committente.

Un terrazzo con tre piscine dal forte impatto cromatico e percettivo, focalizzato sull’effetto esperien-

“La tavola cromatica del progetto, volutamente esasperata dalla volontà di ottenere il contrasto, è manipolata dal variare della luce naturale fino a sfumare dal crepuscolo alla luce artificiale. Colori e luci sempre in movimento per le riflessioni dell’acqua, degli acciai e degli elementi vetrati.” Park Associati

【Credits】

• Location: Milano

• Area: 753 m²

• Team design:

Founding Partners: Filippo Pagliani, Michele Rossi

Project Director: Alessandro Rossi

Project Leader: Alberto Ficele

Architects: Corrado Collura, Irene Seracca Guerrieri, Marinella Ferrari, Enrico Sterle

Visualizer: Stefano Venegoni, Antonio Cavallo, Mario Frusca

• Foto: Melania Dalle Grave e Alessandro Saletta, DSL Studio, Nicola Colella - Park

ziale del visitatore e in grado di collocarsi armoniosamente nell’ex complesso industriale della General Electric, costruito negli anni ’20, in Via Tortona a Milano.

Per radicare il progetto nel luogo di appartenenza, lo Studio ha lavorato sui macro elementi dell’impianto di produzione di turbine elettriche, sui volumi, sui pieni e sui vuoti, sul rapporto tra concavo e convesso, reinterpretando in chiave contemporanea il carattere industriale dell’edificio e del distretto.

L’acqua diventa un elemento progettuale, intorno al quale gravita l’effetto ‘vertigine’, grazie alla piscina principale, pensata completamente in aggetto rispetto al filo dell’edificio, con l’acqua

contenuta da un’unica lastra verticale trasparente

Le altre due piscine circolari, più piccole, fungono da specchi d’acqua e, all’occorrenza, possono essere svuotate prestandosi ad avere funzioni e configurazioni diverse, quando il terrazzo da solarium diventa spazio per eventi, aperitivi, sfilate o altro. Un intervento vibrante e visionario che ha trasformato l’ultimo piano dell’hotel in un’oasi urbana a cielo aperto, dove l’esperienza dell’ospitalità si rinnova in chiave pop-industriale

L’IMPORTANZA DEL COLORE E DELLE SUPERFICI

A definire l’identità del progetto è la scelta cromatica intensa e non convenzionale: un arancione acceso, ispirato alle atmosfere iconiche degli anni ’60, che colora pareti e pavimenti delle tre piscine panoramiche, amplificando

la percezione dello spazio e generando un dinamico "effetto vertigine".

“Il progetto ragiona sui contrasti tra le proporzioni dei diversi elementi, alcuni portati a dimensioni riconducibili ad una scala gigante, altri ridotti e rielaborati a dimensioni minute.

I primi esaltano la memoria dell’architettura industriale del sito, i secondi aumentano la lettura ludica dell’intervento.”

Park Associati

Il mosaico prescelto per vincere questa sfida architettonica è “Anthologhia Mix”, collezione in gres porcellanato che coniuga l’eleganza della texture artigianale con elevate performance tecniche: antiscivolo, resistente agli agenti atmosferici e duraturo nel tempo, perfetto per applicazioni in ambienti outdoor e contesti contract ad alta fruizione.

Accostati a materiali grezzi come cemento a vista e acciaio zincato, i mosaici Appiani introducono un elemento di contrasto vibrante e giocoso che bilancia l’estetica industriale con un forte impatto visivo ed emozionale. La modularità del mosaico e la sua capacità di adattarsi alle superfici curve e complesse hanno permesso una posa perfettamente integrata con il linguaggio architettonico del progetto.

Con Vertigo, Appiani conferma ancora una volta la propria vocazione alla sperimentazione progettuale, offrendo soluzioni ceramiche capaci di interpretare lo spazio contemporaneo con personalità, colore e funzionalità. Una case history che esprime pienamente il DNA del brand: eccellenza manifatturiera italiana, qualità materica e libertà creativa al servizio della progettazione d’autore. ●

HOUSE OF DREAMS IBIZA

Ribattezzata “House of Dreams”, la villa progettata da Zucchero Architects a Can Furnet (Ibiza) nasce sulla struttura degli anni Novanta e ricalca, in chiave contemporanea, i caratteri della tradizionale abitazione dell’isola. Il rifacimento, completato nel 2024, ha valorizzato la posizione strategica della proprietà, arroccata sul mare e impreziosita da una grande piscina, da cui si gode di una vista mozzafiato sulla città vecchia di Ibiza.

Costruita originariamente negli anni '90, House of Dreams è stata completamente riqualificata in stile bohémien, senza tralasciare il sapore tipico delle tradizionali abitazioni di Ibiza e l’importanza della continuità di rapporto visivo e funzionale fra gli interni e gli esterni.

La proprietà, che dispone di una grande piscina e si affaccia sul mare, è stata completamente ristrutturata con tutti i comfort moderni per creare aree che consentano di passare fluidamente dall'una all'altra, sia all'interno che all'esterno.

L’integrazione, fisica e visiva, è sottolineata dalle superfici ceramiche e dalla forma dell’arco, che riprende i grandi elementi del portico esterno ed è stata replicata sia nei passaggi tra ambienti diversi

【Credits】

• Location: Ibiza

• Progetto:

- Zucchero Architects, Arch. Luciano Zucchero - Arch. Luca Saldarini, Opalus Group Design

• Fotografie:

- Emma Louise Photography

- Ali Framil Photography

sia come sagoma di elementi d’architettura e d’arredo.

Punto focale della proprietà è l'ampia zona giorno, con soffitto a doppia altezza, esaltato dalla presenza di una nuova scala su misura progettata per esaltarne l’eleganza e leggerezza.

La caratteristica principale di questa enorme stanza è un lampadario centrale, definito da pietre circolari di onice traslucido, inserite in varie altezze e dimensioni.

Il bagno, dotato di una vasca Cocoon, è luminoso e arioso grazie all'abbondanza di luce naturale.

Nel rispetto della privacy di ciascuno, le camere da letto sono disposte in modo organico attorno alla zona centrale, creando la sensazione di trovarsi in una tradizionale casa di famiglia, e ogni suite si apre direttamente sul proprio spazio esterno.

Numerosi poi i dettagli in legno di quercia invecchiato, stucco e porcellana.

La villa è dotata di riscaldamento a pavimento, Jacuzzi sul tetto, piscina con acqua calda e bagno turco. La riprogettazione della piscina in particolare, costituisce un tratto distintivo del progetto: composta da due vasche poco profonde con fontane e sedute per godersi il panorama e un bar a bordo vasca di fronte a una sala lounge asciutta.

Per garantire una perfetta e confortevole vivibilità in tutte le stagioni dell’anno, i progettisti hanno esaltato lo stile tipico dell’isola spagnola con gli stucchi realizzati sulle pareti e sui soffitti, perfettamente abbinati ai pavimenti in gres porcellanato effetto marmo travertino della collezione “Navona” di Flaviker, Bone Cross e Bone Vein che, posati senza soluzione di continuità sia negli spazi interni che esterni, hanno creato un perfetto trait d’union tra architettura ed esterni grazie a texture e colori. ●

OMEGA KERAMICA OMEGA KERAMICA il museo il museo

racconta la storia delle ceramiche popolari

Nel cuore del distretto ceramico di Sassuolo,

Tiziano Cassanelli ha dato vita a un museo dedicato alle piastrelle commemorative e alla storia della ceramica locale, Omega Keramica.

Tra omaggi al mito Ferrari e ai grandi designer italiani, il museo mira a crescere e diventare un punto di riferimento internazionale, raccontando non solo l’evoluzione del materiale ceramico ma anche le storie delle persone che hanno reso possibile il "miracolo italiano".

Tile Italia: Cosa l’ha spinta a dedicarsi così appassionatamente alla raccolta di piastrelle e manufatti ceramici commemorativi?

Tiziano Cassanelli: E’ una passione che paragono a un innamoramento per una materia nata povera e che è stata capace di evolversi, rendendo prospero un intero territorio. La collezione che si trova qui esposta include pezzi straordinari, come quelli dedicati ad Alessandro Mendini, vincitore di tre Compassi d’Oro, o le facciate che riproducono opere di Gio Ponti.

Ma la nostra collezione non si sofferma solo alle opere dei grandi nomi del design: vogliamo dare voce anche a personaggi locali illustri come Monica Zanetti, che fu la prima donna scelta nel 1987 dai collaboratori di Enzo Ferrari per lavorare sulle celeberrime Ferrari F40. Collezioniamo, insomma, piastrelle commemorative che raccontano di sacrifici e di successi, non solo dei grandi nomi ma anche di chi ha lavorato dietro le quinte del miracolo italiano.

Tile Italia: In che modo questo patrimonio riflette l’identità del distretto ceramico e del territorio?

Tiziano Cassanelli: Il patrimonio delle ceramiche popolari è lo specchio perfetto dell’identità del distretto ceramico e del territorio di Sassuolo

È un connubio unico tra due anime che hanno reso questa zona famosa nel mondo: i motori e le piastrelle, un legame che non è solo economico, ma anche culturale e sociale.

Dietro ogni piastrella c’è una storia di sacrificio e dedizione.

Penso, ad esempio alle donne che negli anni ’70 e ’80 lavoravano in smalteria, svolgendo un lavoro che oggi definiremmo altamente qualificato ma estremamente faticoso, e spesso poco riconosciuto. La loro forza e determinazione, insieme a quella di tan ti altri lavoratori, hanno por tato il nostro settore a li velli straordinari. Queste storie non sono solo ricordi, ma testimonianze vive di un territorio che ha saputo unire tradizione e innovazione, creando un’identità unica che merita di essere valorizzata.

Tile Italia: Che ruolo hanno avuto le aziende locali, sin dagli anni ’60, rispetto a queste

ceramiche “popolari”?

Tiziano Cassanelli: Le aziende del distretto hanno avuto un ruolo cruciale nella nascita e nella diffusione delle ceramiche popolari, soprattutto dagli anni ’60 in poi. Hanno saputo legare la ceramica alla vita quotidiana, trasformandola in un simbolo del territorio. Le piastrelle commemorative, con i loro loghi, marchi e dettagli tecnici, raccontano storie di innovazione e qualità. Alcuni pezzi più

Tiziano Cassanelli

antichi, ad esempio, riportano numeri incisi che indicano caratteristiche come la resistenza al gelo o l’idoneità per l’esterno. Questa attenzione al dettaglio ha reso le ceramiche popolari un vero archivio della storia del distretto. Ogni piastrella, o manufatto, è una testimonianza del lavoro, della creatività e dell’evoluzione tecnologica di un territorio che ha saputo reinventarsi, mantenendo sempre un forte legame con le sue radici. È questa capacità di raccontare storie che rende le ceramiche popolari un patrimonio vivo e prezioso.

Tile Italia: Mi ha detto di sognare per questa collezione un nuovo step, quello di renderla un “museo interattivo”. Come immagina l’esperienza del visitatore?

Tiziano Cassanelli: Il mio obiettivo

finale è quello di creare il museo mondiale più importante per le ceramiche popolari, combinando esposizioni fisiche e strumenti digitali, come la realtà aumentata. Inoltre, sto cercando di coinvolgere designer e tecnologi per sviluppare nuove modalità di esposizione e interazione, rendendo il museo un punto di riferimento non solo per il passato, ma anche per il futuro del design ceramico. Il traguardo fissato è quello di creare un progetto che sia inclusivo, innovativo e capace di ispirare chiunque lo visiti: offrire un’esperienza immersiva, dove i visitatori possano interagire con le ceramiche e scoprire le storie dietro ogni pezzo. Inoltre, sto lavorando a un libro accessibile a tutti, anche ai non vedenti, per rendere questo patrimonio davvero inclusivo.

Tile Italia: Ci racconta qualche aneddoto dietro una piastrella particolarmente significativa della sua collezione?

Tiziano Cassanelli: Un aneddoto che mi piace ricordare riguarda il leggendario Enzo Ferrari, in occasione del suo 90° compleanno (foto qui sotto). Per celebrare, fece fermare l'intero stabilimento, smontando addirittura un reparto per organizzare un pranzo che ospitò ben 1.740 persone. Nonostante la grande festa, Enzo, per motivi di salute, si limitò a mangiare una semplice minestrina in brodo. Quel giovedì, i dipendenti lavorarono solo dalle 6:00 alle 9:00 del mattino, per poi tornare alle 11:00 e partecipare alla celebrazione. Tuttavia, con il senso di responsabilità che lo contraddistingueva, Enzo volle che il sabato successivo tutti recuperassero le ore perse. Que-

sto era Enzo Ferrari: un uomo capace di unire grandezza e disciplina, sempre attento al valore del lavoro di squadra.

Tile Italia: Che cosa vuole trasmettere al pubblico con questo progetto, oggi e tra 10 anni?

Tiziano Cassanelli: Vogliamo abbracciare percorsi che spesso non hanno ricevuto la giusta attenzione, come quelli commemorativi legati alle auto. Un esempio di questo approccio è stato evidenziato da importanti pubblicazioni che siamo riusciti a ottenere: nel 2023 da Quattroruote e, più recentemente, il 26 agosto di quest'anno, da Autosprint con il meraviglioso articolo intitolato "Ceramiche da Corsa". Questi riconoscimenti sottolineano il nostro impegno nel raccontare storie uniche e nel valorizzare aspetti meno esplorati, ma di grande significato.

Tile Italia: In che modo Tile Italia, e il settore ceramico in generale, possono supportare iniziative come la sua?

Tiziano Cassanelli: Tile Italia, con questo articolo, ci ha dato un grande supporto a livello morale e di visibilità: il settore ceramico, di cui siete portavoce ormai da decenni, potrebbe a mio avviso trarre enorme beneficio se ogni azienda creasse il proprio Museo Aziendale o decidesse di partecipare alla nostra collezione, dando vita a una vera e propria filiera culturale.

Sarebbe altrettanto importante che i fabbricanti di colle e i produttori di impianti ceramici sponsorizzassero progetti innovativi, mettendo in evidenza la straordinaria cultura del territorio in questo settore.

Questo approccio potrebbe contribuire a rilanciare il Made in Italy, proprio come accadde durante il miracolo economico italiano (e mondiale).

Purtroppo, oggi si investe sempre meno nel territorio. Un esempio emblematico è quello delle aziende produttrici di pezzi speciali e degli studi di progettazione: nonostante le grandi ceramiche continuino ad affidarsi ai pochi rimasti per dar vita a progetti unici, il settore ha perso molto del suo slancio.

Tuttavia ci sono storie di successo che dimostrano come la visione e la determinazione possano fare la differenza.

Penso, ad esempio, alla Laminam di Franco Stefani: all'inizio quello dei grandi formati appariva solamente come un progetto visionario ma, grazie alla sua determinazione ed alla capacità di immaginare il futuro, dopo 24 anni le lastre sono le vere protagoniste dello scenario ceramico. ●

CERSAIE

ILSalone internazionale

della ceramica e dell'arredobagno

La 42ª edizione del Salone Internazionale della Ceramica per l'Architettura e dell'Arredobagno apre i battenti a Bologna dal 22 al 26 settembre.

Quest'anno Cersaie presenta importanti cambiamenti strutturali e contenutistico. La principale novità riguarda l'espansione dell'area, che raggiungerà i 155.000 metri quadrati con un incremento di 10.000 mq rispetto al 2024

Questo ampliamento ha richiesto una completa riorganizzazione del layout espositivo per ottimizzare la distribuzione dei settori e migliorare l'esperienza di visita dei professionisti.

Il settore dell'arredobagno occuperà quattro padiglioni dedicati, mentre otto padiglioni saranno destinati alle piastrelle e lastre ceramiche. La nuova disposizione mira a creare percorsi più fluidi e a garantire maggiore visibilità ai diversi comparti merceologici.

DIVERSIFICAZIONE DEI SETTORI MERCEOLOGICI

Una significativa innovazione sarà rappresentata dai padiglioni 31 e 32, che per la prima volta ospiteranno superfici di alta qualità non ceramiche, tra cui legno e marmo, insieme a finiture per interni ed esterni. Questa espansione riflette l'evoluzione del mercato e la crescente domanda di soluzioni integrate per l'architettura contemporanea.

Il Mall 37 sarà dedicato alle start-up tecnologiche che operano nel settore delle costruzioni, creando uno spazio di confronto tra innovazione digitale e tradizione manifatturiera. Il settore dei materiali e delle attrezzature per la posa troverà invece una nuova collocazione nel rinnovato padiglione 19, che disporrà di oltre 5.400 metri quadrati.

LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE

L'edizione 2025 vedrà la presenza di 620 espositori provenienti da 29 Paesi di cui 377 aziende italiane e 243 estere. Questi numeri confermano il carattere internazionale della manifestazione e il suo ruolo di punto di riferimento mondiale per il settore ceramico.

Il programma Cersaie Business 2025, giunto alla sua quattordicesima edizione, accoglierà oltre 200 professionisti del settore provenienti da Europa,

CERSAIE

155.000 metri quadrati + 10.000 mq sul 2024

Americhe, Africa, Medio Oriente, regione del Golfo, Asia e Australia. L'iniziativa, organizzata da Confindustria Ceramica in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e l'Agenzia ICE, punta a rafforzare le relazioni commerciali internazionali.

IL PROGRAMMA

"COSTRUIRE, ABITARE, PENSARE"

Il ciclo di conferenze dedicato all'architettura rappresenta ormai un appuntamento consolidato di Cersaie.

L'edizione 2025 proporrà una selezione di interventi al femminile, con la partecipazione di architette di fama internazionale.

Ángela García de Paredes, architetta ma-

drilena e co-fondatrice dello studio Paredes Pedrosa Arquitectos, condividerà l'esperienza di una pratica progettuale che ha realizzato oltre 30 progetti premiati a livello internazionale, tra cui il Museo Archeologico di Almería e il Teatro Valle-Inclán di Madrid.

Le architette portoghesi Catarina e Rita Almada Negreiros dello studio CAN RAN porteranno la loro esperienza nell'uso delle piastrelle ceramiche come elemento di trasformazione spaziale.

Il loro progetto Sea Level alla stazione Terreiro do Paço di Lisbona rappresenta un esempio significativo di integrazione tra materiali ceramici e contesto urbano.

Lina Malfona, professoressa associata di

Pro -
Ángela García de Paredes studio Paredes Pedrosa Arquitectos
foto di fondo: Mirage @Cersaie 2024

gettazione Architettonica presso l'Università di Pisa e co-fondatrice dello studio Malfona Petrini, presenterà la sua ricerca sul rapporto tra architettura e paesaggio. Il suo approccio, caratterizzato da strutture sospese e composizioni scenografiche, ha trovato espressione nel progetto dell'"arcipelago residenziale" di Formello.

LA LECTIO MAGISTRALIS

Gloria Cabral, architetta brasiliana-paraguaiana, illustrerà la sua filosofia progettuale basata sull'economia delle risorse e l'utilizzo dell'artigianato locale. Selezionata da Peter Zumthor per la Rolex Arts Initiative 2014-2015, Cabral rappresenta una nuova generazione di progettisti attenti alla sostenibilità e alle tradizioni costruttive locali.

Il programma "costruire, abitare, pensare" culminerà martedì 23 settembre alle ore 11.00 presso il Palazzo dei Congressi con la Lectio Magistralis di Elizabeth Diller, architetta statunitense, socia fondatrice dello studio Diller Scofidio + Renfro (DS+R). Introdotta dallo storico dell’architettura Fulvio Irace, la conferenza offrirà uno sguardo sull’approccio visionario e interdisciplinare dello studio, che spazia dall’architettura all’urbanistica, dall’arte installativa alle performance multimediali. Tra i progetti più iconici firmati da DS+R figurano l’High Line, il celebre parco urbano sopraelevato di New York, e la ristrutturazione del Lincoln Center. Altri lavori di rilievo includono The Shed, il MoMA di New York e il museo The Broad a Los Angeles. Nata in Polonia nel 1954 e trasferitasi negli Stati Uniti da bambina, Diller è stata inserita nel 2018 tra le “100 persone più influenti” dalla rivista Time ed è professoressa di progettazione architettonica alla Princeton University. Con il suo lavoro, sfida le convenzioni architettoniche e sociali, ridefinendo il ruolo dello spazio pubblico come espressione delle relazioni sociali.

Elizabeth Diller

studio Diller Scofidio + Renfro (DS+R). ph. Geordie Wood

martedì 23 settembre - ore 11.00

Palazzo dei Congressi Bologna

Gloria Cabral

C itta' della posa

Supereroi della ceramica e dell'innovazione tecnica

La nuova edizione di Città della Posa, allestita per la prima volta nell’appena rinnovato pad. 19, si prepara a stupire con un format rinnovato e una narrazione POP che celebra i posatori come veri e propri supereroi.

Tile Italia: Luca, la nuova edizione di Città della Posa si avvicina: ci racconti come sarà?

Luca Berardo: Questa edizione completa una sorta di trilogia iniziata nel 2023, in occasione del decennale di Assoposa. Allora, ispirandoci alle Città Invisibili di Italo Calvino, abbiamo esplorato come la ceramica, grazie alle competen-

Per scoprire tutte le novità di quest’anno, abbiamo parlato con Luca Berardo, Presidente di Assoposa, e Alessandro Menghini, Vicepresidente, che ci hanno raccontato in anteprima le novità di questo evento.

ze dei posatori, sia diventata parte integrante di ogni aspetto dell’abitare.

Nel 2024, con il tema del Futurismo, abbiamo affrontato la dicotomia uomo/ macchina, sottolineando che il posatore, se adeguatamente formato, rimane il centro del processo evolutivo, guidando le innovazioni tecnologiche.

Quest’anno, torniamo all’essenza: l’uomo, il posatore.

Lo facciamo in una chiave POP e cartoonesca, celebrando i Posatori Incredibili, supereroi dalle straordinarie competenze.

L’allestimento e la narrazione saranno orientati a un pubblico giovane, con l’obiettivo di far entrare questa immagine nell’immaginario collettivo. Non mancheranno come di consueto lo spazio live curato da Casa Radio, con dirette quotidiane e talk, e uno spazio dedicato alla collaborazione tra Formedil e Assoposa, dove i ragazzi delle scuole edili italiane potranno osservare i nostri super posatori in azione.

Tile Italia: Quest’anno vi spostate in una location più grande: cosa vi aspettate da questo cambiamento?

Tra innovazioni tecniche, dimostrazioni pratiche e momenti formativi, Città della Posa 2025 si conferma un appuntamento fondamentale per chi vive e lavora nel mondo della ceramica e dell’edilizia.

Luca Berardo: Siamo entusiasti della nuova location, che sarà vicina all’area dedicata ai giovani posatori internazionali, ai posatori internazionali, chiamata Cersaie World Tiling Lab Questa vicinanza favorirà scambi tra i nostri "incredibili posatori" e i giovani talenti in competizione, oltre a permetterci di supportare il team italiano.

Inoltre, la presenza dei partner Platinum rafforzerà l’idea di un’agorà della posa, un luogo di grande interesse per tutti i visitatori.

Tile Italia: Negli anni Città della Posa è diventata un punto di riferimento per il settore. Qual è, secondo te, il vero valore aggiunto che porta agli operatori, e in particolare ai posatori?

Luca Berardo: Città della Posa rappresenta un punto di incontro unico, un vero e proprio hub di relazioni, scambi di esperienze, opinioni e azioni pratiche, con uno sguardo sempre più rivolto al futuro della professione del posatore ceramico. Nel corso degli anni, questo evento è diventato il momento in cui la figura del posatore viene finalmente valorizzata, senza autocelebrazioni, ma con il giusto riconoscimento della sua di-

Luca Berardo presidente Assoposa

gnità e importanza, che fino a qualche anno fa non erano adeguatamente riconosciute.

L’obiettivo è stato quello di creare un luogo dove le diverse componenti della filiera delle costruzioni e dell’edilizia possano incontrarsi, confrontarsi e discutere sull’evoluzione del settore e sui rapporti tra le varie professionalità, senza pregiudizi o gerarchie.

Inoltre, Città della Posa è anche uno spazio di dialogo per le associazioni di categoria partner, un’occasione per stringere alleanze, avviare progetti di collaborazione e rafforzare l’idea di un ecosistema associativo coeso e innovativo. Il vero valore aggiunto di Città della Posa risiede nella capacità di offrire, durante i cinque giorni di manifestazione, uno spazio dove idee, confronti e visioni possano emergere nel pieno rispetto di tutti i partecipanti. L’obiettivo comune è quello di far evolvere il settore della posa in opera e, più in generale, il sistema pavimento, contribuendo a costruire un futuro più solido e innovativo per l’intera filiera.

Città della Posa 2025 sarà giovaneincredibile, e parlerà

di futuro.

Tile Italia: Dal tuo osservatorio, come vedi oggi la figura del posatore nel mondo della ceramica e dell’edilizia in generale?

Luca Berardo: L’edilizia sta attraversando un cambiamento profondo, accelerato negli ultimi anni da diverse dinamiche. L’esperienza dei bonus e super bonus ha consolidato l’idea, sia tra i legislatori che tra le committenze, che il futuro del settore debba poggiare su regole più chiare e su professionalità certificate. È in questa direzione che si concentra il lavoro della nostra Associazione e dei Partner, per rendere la Certificazione un requisito essenziale per operare nei prossimi anni. A questa si affianca la necessità di una formazione continua, indispensabile per i posatori che vogliono restare al passo con le evoluzioni del mercato.

La figura del posatore non sarà più vista

come quella di un semplice applicatore di materiali, ma come un professionista qualificato, capace di garantire il corretto funzionamento del sistema pavimento. Il vero cambiamento, però, deve partire da chi già opera nel settore: è fondamentale che i posatori comprendano la velocità con cui il mercato si sta trasformando e si adattino a questa nuova visione, per non rischiare di restare indietro.

Tile Italia: Un’ultima battuta: tre motivi per cui un posatore, o un’azienda, non dovrebbe perdersi questa edizione di Città della Posa.

Luca Berardo: Perché sarà incredibile, giovane e parlerà di futuro ● intervista a Alessandro Menghini» »

Tile Italia: Quali sono le principali novità tecniche o dimostrative previste per questa edizione?

Alessandro Menghini: Dopo il grande lavoro svolto da Assoposa in collaborazione con il tavolo di lavoro UNI, finalmente possiamo annunciare l'uscita della seconda revisione della Norma 11493/1 con importanti novità legate al mondo della posa, che verranno presentate per la prima volta proprio a Città della Posa. Inoltre l’Academy di Assoposa si arricchisce di un nuovo manuale tecnico dedicato alla progettazione, posa e manutenzione delle scale, redatto in collaborazione con AIPPL che è esposto e viene presentato in anteprima presso il nostro stand. Queste due importanti iniziative ci rendono particolarmente orgogliosi e sono il simbolo tangibile di come, attraverso un serio lavoro associativo, sia veramente possibile migliorare il nostro settore.

Tile Italia: Qual è il tema del vostro allenstimento a Cersaie - che ci ha abituato a una grande creatività - e quali le dimostrazioni più interessanti che avete programmato?

Alessandro Menghini: Quest’anno Città della Posa si trasforma in fumetto. Questa idea è dettata dalla volontà di attirare i giovani e trasmettere alle nuove generazioni - grazie alla semplicità di un

immaginato l’Academy di Assoposa come una squadra di supereroi, che giorno dopo giorno sono impegnati ad affrontare le nuove sfide che l’architettura moderna propone, mettendo in risalto le abilità professionali che un posatore acquisisce grazie alla formazione fornita dall'associazione. Per dar prova di questo le attività spaziano dalle dimostrazioni di posa di ceramiche XXL al mosaico nelle varie declinazioni, dalla lavorazione sartoriale della ceramica utilizzata nel rivestimento di complementi d’arredo per arrivare - come novità Academy 2025 - alle tecniche di gestione e progettazione dei rivestimenti ceramici delle scale.

Tile Italia: Cosa ci può anticipare riguardo i momenti formativi? Con quali modalità sono organizzati in questa edizione?

Alessandro Menghini: I momenti formativi sono molteplici e aperti a tutti coloro che vogliono approfondire tutte le tematiche legate al mondo della po. Continuano, come in ogni edizione, i

me presentazione delle ultime novità in materia di prodotti per la posa. Inoltre abbiamo organizzato una tavola rotonda che ci vede impegnati, insieme alle altre associazioni di categoria, nel proseguire la campagna di sensibilizzazione politica che - grazie al progetto interassociativo messo in piedi da Assoposa - auspichiamo porti alla regolamentazione e riconoscimento, in un albo professionale, della figura del posatore e di tutte le altre professioni edili.

Tile Italia: C'è spazio anche per i gioposatori o per chi si avvicina al mestiere?

Alessandro Menghini: Quest’anno, l’intento che Assoposa ha, è anche quello di sensibilizzare le nuove generazioni sul fatto che il mestiere del posatore è un lavoro nobile, di arte e di

Un mestiere che trasmette emozioni, fatto di molti sacrifici ma nello stesso tempo ricco di soddisfazioni, plasma-

Per riuscire a trasmettere tutto questo, FORMEDIL, abbiamo creato un’area lavoro dedicata ai giovani stu, i quali si cimentano, coadiuvati dai nostri maestri piastrellisti, nella lavorazione, taglio e posa delle piastrelle

Oltre a questo, è poi riproposto lo spazio dedicato al confronto professionale “ex, dove quattro squadre formate da giovani posatori, che rappresentano rispettivamente Italia, Brasile, Danimarca e Svizzera, si cimentano sulla posa in diversi ambienti indoor ed outdoor. ●

Alessandro Menghini vice-presidente Assoposa

FORMAZIONE PER TUTTA LA FILIERA DELLA PIASTRELLATURA CERAMICA

Assoposa garantisce la formazione e la qualificazione dei tecnici, dei venditori interni alla sala mostra e del posatore di piastrellature ceramiche. La posa qualificata valorizza il tuo prodotto ed evita problemi futuri.

ORGANIZZIAMO: Formazione per Posatori di Piastrellature Ceramiche, Formazione per Tecnici di Cantiere, Formazione per Addetti di Sala Mostra, Dimostrazioni di Posa per Progettisti

Appiani

Coriandoli è una nuova collezione di mosaici ultrasottili, in gres porcellanato full body, con smalti ad altissima pigmentazione che riprende le proporzioni della collezione iconica Eden, disponibile nei formati esegonali di cm 2,5x2,8 e rettangolare di cm 1,2x3,7 e caratterizzato dallo spessore ridotto di 4,5 mm.

Questa caratteristica rende Coriandoli più leggero e versatile rispetto ai mosaici tradizionali, con un significativo vantaggio in termini di logistica ed efficienza: a parità di peso, aumenta la superficie coperta e si riduce l’impatto ambientale del packaging. Montata su rete in cm 30x30, la collezione è ideale per pavimenti e

rivestimenti anche in ambienti ad alta frequentazione, grazie alle sue elevate prestazioni tecniche. La palette cromatica è composta da otto colori vivaci e intensi, con una finitura opaca ad altissima pigmentazione, grazie a speciali smalti atomizzati “fluo”, sviluppati in esclusiva per Appiani: una prima mondiale nel settore del mosaico ceramico. Le tonalità accese e contemporanee conferiscono dinamismo, calore e una forte personalità agli ambienti, diventando protagoniste sia in spazi residenziali che contract, grazie anche alle fughe ultrasottili che il prodotto è in grado di garantire.

Accanto a queste tonalità accese,

sono disponibili anche quattro varianti più neutre e sofisticate, perfette per progetti in cui il colore gioca un ruolo più delicato ma comunque espressivo. A completare le performance del prodotto, la tecnologia Shield+, che garantisce protezione antimacchia, maggiore durabilità e facilità di manutenzione, senza compromessi su estetica o matericità.

Con Coriandoli, Appiani conferma il proprio ruolo di pioniere nella ricerca ceramica, proponendo un mosaico che unisce design, innovazione tecnica e attenzione alla sostenibilità, ponendosi come riferimento per i progettisti in cerca di superfici contemporanee ad alto contenuto espressivo.

Italgraniti

Calcis nasce dalla fusione di due pietre naturali: il Limestone e il Marfil. Il primo è una roccia calcarea sedimentaria dalle tonalità tenui e dalle venature delicate, molto morbida al tatto, perfetta per integrarsi in qualsiasi contesto di design. Marfil è un marmo spagnolo molto apprezzato da architetti e interior designer per la sobria eleganza e per le tonalità avvolgenti e brillanti. Questo inedito look superficiale è poi stato declinato in quattro tonalità avvolgenti - dal classico Crema al luminoso Avorio, dal contemporaneo

Corda al sofisticato Visone - e richiama le vibrazioni della terra.

In particolare, i raffinati dettagli di origine calcarea che si innestano in modo armonioso nella texture compatta del Marfil, fanno di Calcis una collezione elegante ma dallo spirito autenticamente minerale.

Le vene, affondano sotto il livello della superficie, dando a questo marmo ceramico un suggestivo senso di tridimensionalità

Le straordinarie qualità materiche di Calcis sono il risultato combinato

dell’uso della tecnologia produttiva RealUp® e di finiture brillanti sugli elementi chiari, che regalano una nuova superficie dinamica, conservando un’opacità seducente.

Disponibile nelle grandi lastre Mega® e in gres porcellanato standard (9 mm di spessore), Calcis prevede un mosaico a tessere quadrate (in 9 mm), uno a tessere rettangolari (in 6 e 9 mm) e il listello Tratto, disponibile per entrambi gli spessori. A questi si aggiunge Stripe, un modulo decorativo in formato 60x120 cm dalla marcata tridimensionalità.

Keradom

Il termine Dama porta con sé un duplice significato: da un lato, richiama la grazia e l’eleganza di una figura nobile, dall’altro, rievoca la scacchiera, con le sue combinazioni di colori e il ritmo perfetto tra pieni e vuoti. Nella tradizione del gioco, la “dama” rappresenta l’apice della strategia, il punto in cui una semplice pedina si eleva, acquisendo maggiore

libertà di movimento.

Allo stesso modo, la collezione Dama è pensata per elevare gli spazi, trasformandoli in ambienti sofisticati dove ogni piastrella diventa parte di un disegno più ampio e armonioso. L’essenza della serie risiede nei marmi italiani burrattati, che donano alla collezione una matericità elegante e una bellezza

senza tempo. Come in una partita di dama, dove ogni mossa è studiata per creare equilibrio e armonia, questa collezione celebra l’arte dell’abbinamento e della personalizzazione.

Ogni piastrella è un elemento di un disegno più grande, un tassello che contribuisce a dare carattere e personalità agli ambienti.

ABK

L’esperienza nella decorazione d’interni in situazioni multiformi ed eterogeneehôtellerie, ristorazione e residenzialeè la fonte ispirativa del nuovo progetto Poetry Net, evoluzione del più vasto contenitore Poetry House creato da ABK con Paola Navone OTTO Studio. Poetry Net nasce dalle esclusive finiture murali ideate e realizzate assieme a professionisti del restauro, di tele e affreschi, per costruire pareti scenografiche. Le fibre dei tessuti, dalla canapa al cotone, con i loro

caratteristici intrecci più o meno leggeri, sono mescolate alle materie pittoriche e creano effetti inaspettati, di raffinata bellezza e ricercata diversità. Net indica proprio il concetto di “rete” capace di catturare e racchiudere altri elementi nella sua trama come, in questo caso, i pigmenti del colore.

La creatività pura e assoluta di queste superfici risulta tangibile soprattutto negli articoli patch e multi, pensati per ricreare a pavimento o a parete la sensazione di tante pezze di tessuto

intrise di colore, con suggestivi effetti di sfumatura che celebrano la cifra stilistica dell’imperfetto.

Nelle tonalità neutre, la tela diventa un pattern più discreto, ma comunque avvolgente, pronto a rendere morbide e accoglienti le atmosfere di ogni interior design.

Completa e sottolinea l’originalità della collezione la gamma formati che, a partire dalla grande lastra 120x280 cm, si sviluppa anche nelle dimensioni 120x120 cm e 60x120 cm.

Panaria

Panaria Ceramica presenta a Cersaie 2025 una selezione di novità ceramiche versatili e ispirate, capaci di interpretare ogni ambiente con stile e funzionalità.

Lullaby, un nuovo rivestimento in monoporosa dai toni pastello e dalle finiture delicate, in grado di dar vita a atmosfere intime, ordinate, luminose. Una ceramica che accoglie con dolcezza, perfetta per conferire leggerezza e ariosità a qualsiasi stanza unendo colore, decoro e

sensibilità.

Perpetual Travertino, collezione effetto marmo lanciata nel 2023, si amplia introducendo superfici dalla forte vocazione architettonica ispirate alla nobiltà del travertino vein cut. Texture profonde e sofisticate raccontano un’estetica intramontabile, riletta con un linguaggio visivo attuale, accogliente e ricco di personalità. Revel, un effetto pietra in gres porcellanato, si distingue per il suo aspetto naturale e materico

Proposta ideale per chi cerca coerenza estetica tra indoor e outdoor, per ambienti che privilegiano la bellezza della materia e la continuità visiva.

Surround (nella foto) - già apprezzatissima collezione protagonista dell’edizione 2024 di Cersaie - si presenta oggi con l’introduzione del formato in cm 90x90, ideale per ambienti dal retrogusto contemporaneo e dal forte equilibrio progettuale.

Marocchi

L’azienda, fondata nel 1821 a Casalfiumanese e avviata da Domenico Marocchi, nasce come officina per la produzione di ferro battuto artistico. Opera da allora nell'area di Imola (Bologna, Italy) producendo inizialmente oggetti e strumenti di uso quotidiano per il settore agricolo, sempre con una particolare attenzione sui dettagli e sulla cura del cliente. Tramandata di generazione in generazione, l'azienda si è via via evoluta seguendo le richieste del mercato, soprattutto durante il boom edilizio degli anni ‘50/’60. Negli anni '90 la produzione si è spostata sulla realizzazione di mobili per l'esposizione di ceramiche, ottenendo riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Oggi, il

Gruppo Marocchi possiede nell’imolese un sito produttivo che si estende su 20.000 metri quadrati, e alcune sedi a livello globale, in diversi stabilimenti. Oggi l’azienda è strutturata su diversi marchi, con ruoli diversi all’interno del Gruppo:

• ML, fondata nel 2005 da professionisti con diversi anni di esperienza nel settore dell'architettura e dell'allestimento d'interni, è un'azienda giovane e dinamica la cui missione è fornire stand fieristici, espositori in legno, arredi per interni e forniture per negozi, uffici, contracts. La produzione ML si distingue per l’attenta progettazione, realizzata con i più moderni sistemi informatici, e curata fin nel più piccolo dettaglio;

• Baruzzi, da oltre 35 anni ha il fine di progettare e costruire spazi dedicati alla cura del corpo e del capello. Instaurare un profondo legame con il cliente consente di intuirne il senso estetico, ciò diviene elemento fondamentale affinché l’ambiente risulti unico e totalmente personalizzato, in grado di prevaricare tempo e tendenze. Di recente, l'azienda ha impiegato il suo know-how anche per la progettazione, realizzazione e allestimento di negozi e showroom;

• Marocchi Srl: azienda che produce e lavora il ferro, propone una vasta gamma di mobili espositori per showroom di superfici con strutture predefinite e personalizzabili di alta qualità e dal design innovativo.

Keope

CottoMilano, presentato in anteprima assoluta a Cersaie 2025, rappresenta un racconto in gres porcellanato ispirato ai manufatti della storica

Fornace Curti, dove sin dal 1400 il cotto lombardo ha preso forma diventando architettura, emozione e cultura.

Oggi quella materia antica si reinventa con eleganza e contemporaneità, dando vita a raffinate superfici tattili dalla opacità tipica del cotto, pensate per dialogare con il linguaggio del design contemporaneo, con strutture e decori che la rendono unica, irripetibile, quasi fosse modellata a mano Firmata dal designer Domenico Orefice, in collaborazione con il team di Ricerca & Sviluppo Keope, CottoMilano è attraversata da un’invisibile tecnologia che reinterpreta la tradizione artigiana più preziosa in chiave

moderna, restituendo morbidezza tattile e cromatica. I decori della collezione traggono ispirazione dalla Milano rinascimentale - dai fregi, dai prospetti, dalle geometrie austere e decorative della Ca’ Granda o di Santa Maria delle Grazie - per rileggere con spirito attuale motivi storici e forme essenziali. Superfici vellutate al tatto, matt e poco riflettenti, reinterpretano il fascino autentico del cotto lombardo: matericamente espressivo, ricco di ferro, ingelivo e duraturo e caratterizzato da un rosso profondo, distante dalle tonalità rosate del cotto toscano.

Accanto al Mattone, CottoMilano si declina in una palette cromatica che la rende cosmopolita, universale, idonea alle proposte architettoniche più attuali: tonalità calde e materiche come Terracotta, Sabbia e Creta si alternano

a sfumature più neutre e delicate come Argilla e Talco.

La collezione si declina in una molteplicità di misure, che si declinano a partire da una base di grandi formati come il cm 120x120 e il cm 60x120. I Decori si sviluppano un una ampia gamma: dal cm 20x20, in grado di creare evolute suggestioni grafiche e prospetti immaginari, in cui la materia tradizionale, lucida e a spessore, arricchisce i fondi morbidi e opachi; al cm 60x120 che veicola, invece, un pattern più astratto, orientabile liberamente, che richiama un’architettura sospesa tra passato e futuro; arrivando poi ai mattoncini in cm 6x24, proposti sia in versione lucida che opaca, fino ai decori da taglio, pensati per offrire massima versatilità compositiva in contesti residenziali e contract.

CAPSULE KJC - TRC

Nuove capsule terminali per per profili a sezione a “L” in Alluminio

Installazione semplificata: fissaggio stabile e preciso, senza necessità di adesivi o accessori supplementari

Rifinitura uniforme e continua: una chiusura elegante che valorizza l’estremità del profilo, assicurando coerenza cromatica. Ideale per angoli esterni, terminali a vista o interruzioni di rivestimento

Eliminazione del taglio a 45°, per una posa più rapida, precisa e con un risultato finale più pulito

Finiture disponibili

La soluzione tecnica ed estetica per una posa più rapida, precisa ed esteticamente impeccabile.

Abbiamo sviluppato le capsule terminali KJC-TRC per rispondere alle esigenze dei professionisti del settore: un accessorio in alluminio progettato per offrire una soluzione pulita e professionale in ogni dettaglio. Queste capsule rappresentano un’evoluzione significativa nel sistema di rifinitura dei rivestimenti e delle pavimentazioni. Sono disponibili in 3 altezze (8 mm, 10 mm e 12,5 mm) e in tutte le colorazioni dei profili in alluminio verniciato e anodizzato a listino

Scopri

Energieker

L’Eclipse interpreta con gusto contemporaneo l’estetica classica del marmo, arricchendola con raffinate sfumature di verde e beige

Le venature e i contrasti equilibrati donano profondità e dinamismo alle superfici, creando ambienti sofisticati e accoglienti. Ogni dettaglio è pensato per valorizzare lo spazio e catturare gli sguardi, offrendo una soluzione ceramica che unisce un’estetica senza tempo a un design

dal carattere marcato. Attraverso le nuove tecnologie adottate in EnergieKer, il marmo Eclipse dichiara la sua identità, non solo attraverso la sua qualità della grafica, ma anche per le sensazione che trasmette al tatto della superficie: la nuova superficie HiReal assume una texture tridimensionale, studiata per esaltare al massimo l’esperienza visiva e tattile.

Le finiture disponibili sono due:

Flow, caratterizzata da linee morbide e sinuose che generano un effetto di movimento naturale sulla superficie, e Groove, definita da scanalature regolari che disegnano un motivo geometrico nitido e contemporaneo.

L’Eclipse è disponibile nei seguenti formati :

Rettificato in cm 60x120 - 120x120120x280 - 163x324.

Lappato in cm 60x120 - 120x120120x280.

Sistema modulare di movimentazione lastre

Telaio pieghevole: ingombri ridotti per facilitare gli spostamenti

Sacca/trolley per movimentazione

• Ventose elettroniche a batteria autoinnescanti

Imola Ceramica

La nuova collezione RetinaTM si caratterizza per il suo approccio non convenzionale, studiato pensando alle più avanzate soluzioni per il rivestimento in fatto di texture e

tendenze cromatiche. Realizzata in gres porcellanato e pensata per l’uso in parete, trova un utilizzo coordinato anche a pavimento. RetinaTM rappresenta esteticamente il giusto mix fra uno stucco e una terra colorata, con una grafica molto leggera e morbida costituita da una tinta unita materica che alla vista appare liscia, semi-opaca e piacevole al tatto. Con l’edizione del Cersaie 2025 la collezione si amplia per un totale di

quindici proposte differenti; suggestioni alle quali attingere liberamente come a una palette dall’inesauribile potenziale espressivo, anche proponendo combinazioni originali e audaci. La collezione si integra perfettamente con molteplici stili architettonici, in differenti contesti (da quello residenziale a quello pubblico), oltre ad essere abbinabile a tutte le collezioni ad effetto legno, ai cementi, alla ceramica a effetto pietra dell’azienda

ULTIMATE COLOR ULTIMATE STYLE

Il nostro assortimento?

Adesso è ancora più completo.

L’eccellenza si vede… tra le piastrelle. Stucco cementizio flessibile, idrorepellente, antimuffa, ad alte prestazioni per fughe fino a 20 mm.

XTONE by Porcelanosa

La ricerca estetica e l’innovazione tecnologica si fondono nelle nuove collezioni XTONE, il marchio dedicato alle superfici in gres porcellanato di grande formato di Porcelanosa.

Le lastre, disponibili fino a 160x320 cm e in diversi spessori, diventano veri e propri supporti creativi per esprimere matericità, texture e profondità con un linguaggio ceramico avanzato.

Amazonite e Titanium, le ultime nate del Brand, - rappresentano al meglio l’approccio sperimentale che caratterizza la produzione, che combina design sofisticato e tecniche produttive

d’avanguardia. Amazonite si ispira alla pietra semipreziosa omonima, utilizzata fin dall’antichità per il suo valore decorativo. Il risultato è una superficie dai forti contrasti cromatici, in cui il turchese brillante si intreccia a venature marroni e inserti grigiastri, creando una composizione visiva dinamica e ricca di sfumature.

A questa base si applica la tecnologia Eclipse, che aggiunge una leggera tridimensionalità al disegno, esaltandone il realismo attraverso un rilievo impercettibile ma presente, capace di riflettere la luce in modo

naturale.

Titanium esplora invece un registro industriale, con una superficie che richiama l’aspetto e la brillantezza del titanio. Qui entra in gioco la tecnologia Titan, un sistema di stampa digitale che impiega pigmenti metallici speciali per generare un effetto metallizzato autentico e durevole. A completare l’effetto visivo di Titanium interviene Lumen, una tecnología che permette di inserire dettagli a rilievo in zone selezionate della superficie, generando un interessante gioco di texture e riflessi

Verde 1999

Come una raffinata pietra ceramica dalla bellezza solida e autentica, Dakota trae ispirazione dai paesaggi rocciosi della parte ovest del Sud Dakota ed è studiata per rispondere alle esigenze dell’architettura contemporanea, interpretando con carattere l’essenza pura dell’ardesia. La tridimensionalità della superficie

conferisce al gres porcellanato un realismo e una profondità straordinari e l’effetto leggermente strutturato, percepibile al tatto, arricchisce la texture grafica e consente di riprodurre fedelmente le irregolarità della pietra naturale.

Disponibile in cinque colorazioniBianco, Beige, Grigio, Antracite e Nero

-, eleganti e versatili, Dakota si articola in quattro formati, anche modulari, e pezzi speciali, incluso il mosaico, per comporre in modo creativo gli ambienti interni in molteplici contesti applicativi, dal residenziale al pubblico. Completa la serie la versione outdoor in spessore 2 cm, formato pietrone100x100x2.

Gardenia Orchidea

I Pigmenti è una collezione ceramica nata per incontrare le ultime tendenze dell’abitare e punta su una palette di 10 tonalità, tendenzialmente calde e avvolgenti, spesso abbinabili fra loro e valorizzate da una superficie satinata che richiama la matericità della resina, con morbidi effetti di chiaro/ scuro sottolineati da un supporto leggermente strutturato a effetto intonaco.

I Pigmenti è disponibile in un’ampia gamma di formati, dalla grande lastra

cm 120x280 fino ai formati tipicamente più da pavimento (cm 120x120, 60x120, 60x60, 30x30), passando attraverso i listoni in cm 20x120, 5x120 e 10x60 che permettono di creare schemi di posa dal sorprendente effetto decorativo.

Completa la proposta il mosaico Confetti, a tessere circolari, e tre esclusivi pattern “multicolor”- Pillole, Rattan e Crocini - caratterizzati da geometrie dal sapore handmade.

Realizzati con tecnologia 3Dtech,

questi ultimi si fanno notare per la tridimensionalità con cui simulano la posa di mosaici intarsiati, per la superficie dall’aspetto maiolicato e per i raffinati abbinamenti a contrasto con le superfici tinta unita.

La finitura antiscivolo R11 per esterno, disponibile nei formati di cm 120x120 e 60x120 e nei colori Ash, Sand e Cream, completa una collezione che, nelle mani di progettisti e interior designer diventa lo strumento creativo per rivestire ogni tipologia di spazio.

Fap Ceramiche

Sguardi è una collezione di specchi che va oltre la funzione, trasformandosi in oggetto d’arredo. Più che un complemento, Sguardi rappresenta infatti un segno, una presenza scenica capace di coniugare funzione ed estetica. Cuore del suo design è la cornice ceramica retroilluminata, personalizzabile con le finiture delle collezioni FAP, capace di restituire allo spettatore un’affascinante combinazione di decori ed effetti materici.

Ogni specchio può così essere interpretato come una sintesi del progetto bagno, un dettaglio ricco di significato che restituisce coerenza, ritmo e identità all’ambiente.

Disponibile in quattro forme iconicheArco, Oblò, Portale e Quadro - Sguardi è proposto in 5 nuance - Azzurra, Esmeralda, Rosalba, Gaia e Bianca - che offrono una tavolozza sofisticata, perfetta per una salle de bain che avvolge con originalità e discrezione.

La ricercatezza artigianale della ceramica, unita alla flessibilità compositiva, fa di Sguardi un alleato prezioso per architetti, progettisti e interior lovers in cerca di soluzioni personalizzate, che sappiano coniugare estetica, armonia e senso del dettaglio.

Sguardi fa parte del progetto più ampio FAP+, sorprendente proposta di arredo bagno concepita per esplorare ulteriormente le potenzialità arredative della ceramica.

Eco Design

ECO Design fornisce soluzioni professionali per sala mostra e

allestimenti fieristici da oltre 30 anni. Grazie a uno stabilimento

produttivo all'avanguardia, sito nel cuore del distretto ceramico, l’azienda è in grado di offrire servizi avanzati di progettazione e personalizzazione - con un servizio chiavi in mano - per l'allestimento di showroom e per la progettazione e l'installazione di stand fieristici. ECO Design, conosciuta in tutto il mondo nell’industria ceramica grazia all’alta qualità dei suoi sistemi espositivi, si fregia di gamma prodotto estremamente vasta e caratterizzata da un’accurata progettazione, a garanzia di massima funzionalità, sicurezza e durata. ECO Design è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza grazie alla profonda conoscenza dei materiali, l’esperienza pluriennale, la disponibilità di tecnologie all'avanguardia e all’abilità artigianale dei suoi tecnici.

Bardelli

Sinfonia è una collezione di rivestimenti che interpreta con sguardo contemporaneo l’eleganza senza tempo dello smalto craquelé: una superficie vibrante, fatta di microfratture disegnate dal caso, che catturano la luce e restituiscono profondità, evocando la matericità autentica delle antiche ceramiche mediterranee. Sinfonia nasce come un omaggio alla tradizione artigianale,

trasformata con sapienza in un prodotto dal forte impatto estetico, pensato per spazi che raccontano emozioni. Disponibile in tre formati - cm 20x20, 10x10 e il nuovo 10x20 - la collezione può essere utilizzata come pezzo singolo oppure montata su rete 30x40 cm, per facilitare la posa e creare motivi ritmici e dinamici. Sei le tonalità proposte: bianco, crema, azzurro, turchese, blu e verde,

tutte raffinate e leggermente desaturate, in perfetta armonia con lo spirito naturale e materico della collezione. I colori sembrano suonare in accordo tra loro, come le note di una composizione che si muove con grazia tra luce e ombra. Sinfonia si presta a interpretazioni contemporanee di ambienti residenziali, spazi contract, boutique hotel e interni dal gusto mediterraneo o bohémien.

DOMUS3D

la progettazione del futuro per il mondo della ceramica

AI, realtà virtuale e rendering ultrarapidi: il software che trasforma il modo di progettare e vendere spazi.

DomuS3D, il software leader nel settore della ceramica e dell’arredobagno per la progettazione d’interni, ha introdotto nuove funzionalità che sfruttano l’intelligenza artificiale per ridurre drasticamente i tempi di lavoro, senza rinunciare alla qualità delle presentazioni.

Grazie alla nuova funzione di importazione automatica delle planimetrie tramite AI, una pianta 2D viene riconosciuta e trasformata in un ambiente 3D, pronto per l’arredo in pochi secondi, riducendo

drasticamente i tempi di progettazione. Il nuovo motore di rendering, con il supporto dell’AI, consente poi di ottenere immagini fotorealistiche di grande impatto, ideali per presentazioni rapide ed accattivanti al cliente, abbattendo i tempi di renderizzazione.

A completare l’offerta Virtuo - software di realtà virtuale utilizzabile sia con visore sia da PC - che introduce con naturalezza la realtà virtuale nei punti vendita: i clienti possono esplorare il proget-

to creato con DomuS3D e vivere in prima persona l’effetto delle superfici scelte, aumentando il coinvolgimento e la consapevolezza, riducendo l’indeterminazione e velocizzando, di conseguenza, le decisioni d’acquisto.

Con queste innovazioni DomuS3D non è solo un software di progettazione, ma un alleato strategico forte per produttori e rivenditori che vogliono promuovere i propri prodotti con la massima efficacia e determinazione.

MagFace ® :

Superfici ready-to-use con tecnologia magnetica integrata per una proposta completa, professionale e sostenibile

Dal 1960 si posa con colle, malte e stucchi. Oggi è il momento di cambiare. MagFace® rappresenta il passo successivo nella storia del gres: una tecnologia industriale, italiana, nata per rispondere alle sfide dell’edilizia contemporanea e della trasformazione sostenibile del costruito.

Proporre soluzioni, non solo materiali

Per rivenditori, distributori, installatori e importatori, oggi è possibile proporre al mercato una novità strategica: superfici con tecnologia magnetica MagFace® integrata, abbinate a un kit completo per la posa a secco, compatibile e pronto all’uso.

Il valore della proposta non sta più solo nel materiale, ma nella possibilità di offrire una soluzione completa, efficiente, reversibile e ad alta marginalità.

La tecnologia che fa la differenza

MagFace®, brevetto 100% made in Italy, trasforma il gres porcellanato e la pietra sinterizzata in superfici posabili a secco, senza colle né stucchi.

Un’innovazione che consente al gres di rispondere alla crescente domanda di praticità, sostenibilità e velocità di posa, competendo così efficacemente con materiali come LVT e SPC, oggi in forte crescita sul mercato.

Una risposta concreta alle esigenze dei progetti attuali

Le superfici con tecnologia MagFace® integrata sono perfette per:

• retail, temporary store, GDO, fiere ed eventi

• uffici, hospitality, ambienti commerciali e pubblici

• ristrutturazioni rapide in edilizia residenziale e commerciale

• superfici tecniche, bagni prefabbricati, top cucina

• contesti di bioedilizia, sia nuovi sia rigenerativi

Con MagFace®, il gres diventa una superficie readyto-use, pronta per rispondere alle esigenze di cantieri dinamici e progettazioni flessibili.

Compatibilità totale con l’edilizia a secco

Il sistema è perfettamente compatibile con tutti i sistemi costruttivi in edilizia a secco e ne valorizza ulteriormente le prestazioni. Si combina con successo con:

• sistemi radianti a secco caldo/freddo

• strutture ispezionabili e impianti tecnici integrati

• soluzioni per il miglioramento dell’isolamento acustico

• materiali atossici, privi di VOC, per una qualità dell’aria in classe GOLD A+

Un esempio è MagFiller, sigillante ibrido sviluppato appositamente per il sistema MagFace®, ideale per ambienti umidi e bagnati. Previene muffe, sigilla le fughe e isola le superfici da acqua e vapore, mantenendo l’integrità dell’installazione nel tempo.

MagFace ® rivoluzione la posa del gres porcellanato

Sicurezza magnetica garantita

I campi magnetici statici generati da MagFace® sono fino a 500 volte più deboli di quelli di uno smartphone. Non si sommano, si annullano ogni millimetro e non generano onde elettromagnetiche né interferenze. Una sicurezza certificata, già validata in migliaia di installazioni.

Una tecnologia consolidata nel mondo reale

Con oltre 1 milione di m² installati a livello globale, MagFace® è una realtà industriale collaudata. La sua integrazione in progetti chiavi in mano consente a chi lo propone di:

• differenziarsi con una soluzione tecnica e innovativa

• fidelizzare progettisti, studi e general contractor

• offrire rapidità, sostenibilità e riutilizzo

• accedere a progetti LEED, BREEAM e bioedilizia

Come agire subito

Richiedi subito ai tuoi produttori o fornitori di fiducia superfici con tecnologia MagFace® integrata. Presenta un’offerta completa per progetti che richiedono prestazioni elevate, velocità d’esecuzione e libertà progettuale. MagFace® ti permette di affiancare il professionista nella ricerca di soluzioni concrete e sostenibili.

Guarda i video!

MagFace System è un sistema di posa brevettato con tecnologia magnetica, registrato da Bassi Group International Srl, Piazzale degli Alberi, 7 - 42024 Castelnovo di Sotto, Italia. www.magface.it - info@magface.it

Misericordia di Cascina

Poliambulatorio e Centro Polifunzionale per le Famiglie

La nuova sede della Misericordia di Cascina (PI) amplia e rafforza la missione territoriale dell’ente, rivolto alla salute dei cittadini, alla vita della comunità, alla pace e all’integrazione multiculturale, in particolare nei confronti degli anziani, dei minori e, in generale, delle persone più deboli.

All’interno del complesso, per lo svolgimento delle diverse attività sociali e sanitarie, due grandi strutture: il nuovo Poliambulatorio e il Centro Polifunzionale per le Famiglie.

IL PROGETTO E I SERVIZI

Il Poliambulatorio sviluppa una serie di servizi di diagnostica sanitaria e di riabilitazione convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale, mentre il Centro Polifunzionale per le Famiglie rappresenta un un luogo di ascolto e di orientamento capace di supportare i cittadini in un modo nuovo, completo e multidisciplinare.

L’edificio è composto da quattro corpi di fabbrica disposti a ferro di cavallo. La facciata principale – posta a sud difronte al parcheggio – è contraddistinta da due costruzioni a “torre” con rivestimento ceramico color mattone, tra loro collegate tramite una scenografica struttura curva in legno con pareti laterali vetrate, in modo da illuminare ed areare correttamente l’ampio spazio multifunzionale situato al centro dell’impianto planimetrico.

“L’intervento è frutto di un attento progetto studiato nei minimi dettagli ed in stretta collaborazione con L’Amministrazione Comunale” – racconta l’ingegnere Sergio Achille Rossi, progettista e direttore dei lavori – “nato inizialmente per risolvere un proble-

ma legato all’utilizzo dei vecchi servizi offerti dall’ente, sempre meno fruibili dai cittadini per via della chiusura del centro storico e per l’assenza di adeguati parcheggi. Con il nuovo edificio oggi è possibile migliorare ed implementare le attività, grazie a spazi moderni, funzionali ed estremamente flessibili.”

LE PAVIMENTAZIONI

Una delle richieste progettuali prevedeva la realizzazione di sottofondi ad alte prestazioni per la perfetta e duratura posa di tutte le pavimentazioni interne del complesso. Il progetto è stato eseguito con diverse tipologie di massetti Saint-Gobain Italia scelti a seconda delle esigenze dei vari ambienti e specifici per la posa a regola d’arte dei pavimenti interni:

• weberplan MR81, un massetto tradizionale pronto ad essiccazione medio-rapida, idoneo per ricevere qualsiasi tipo di pavimentazione;

• weberplan Light, un prodotto cementizio alleggerito ed isolante a base di argilla espansa;

• weberfloor alfa 300, un massetto fluido autolivellante di ultima generazione ad altissime prestazioni e a base di gesso alfa naturale, particolarmente indicato in caso di grandi superfici per ridurre

al minimo la presenza di giunti.

GLI STUDI E I MATERIALI

Con l’obiettivo di assicurare affidabilità e durabilità delle installazioni, Saint-Gobain Italia ha condotto uno studio approfondito per comprendere al meglio i comportamenti dei prodotti della gamma a marchio Weber utilizzati per la realizzazione di massetti a basso spessore, una soluzione sempre più utilizzata in progetti per svariate destinazioni d’uso, dal residenziale al terzo settore. L'analisi condotta su weberfloor level 300, così come sull'altro prodotto della gamma, weberfloor level 250, è servita a studiare e valutare la loro resistenza a carico concentrato in funzione dei diversi spessori di applicazione per:

• determinare lo spessore minimo di un massetto autolivellante sopra il tubo o la bugna in un sistema radiante a bassa inerzia, per garantirne l’efficienza termica e la resistenza strutturale;

• valutare la dipendenza dallo strato isolante, analizzando come la resistenza a compressione dello strato isolante, posto sotto il pannello radiante, influenzi le performance complessive del sistema, al fine di ottimizzare la stratigrafia e l’applicazione dei massetti;

• offrire indicazioni per una corretta posa in opera, condividendo consigli per eseguire un lavoro a regola d’arte, a partire dalla preparazione del supporto su cui posare l’impianto, alla corretta analisi dei giunti, fino alla posa dei rivestimenti.

【FOCUS MATERIALE】

*I livellanti rapidi weberfloor Zero30 e weberfloor Planitec a marchio Weber sono dei rasanti molto fluidi ad altissime resistenze meccaniche, che permettono il ripristino e il livellamento di pavimentazioni e rivestimenti, in interno o in esterno, in tempi molto rapidi. Una volta ripristinato il sottofondo, possono essere rivestiti velocemente con qualsiasi tipologia di materiale. Possono essere impiegati anche in verticale e per la realizzazione di pendenze. Gli autolivellanti rappresentano la tecnologia più avanzata nel campo delle malte autolivellanti cementizie; ad applicazione meccanica o manuale permettono di eseguire la regolarizzazione o il ripristino di

sottofondi in modo veloce, con alte rese e facilità di lavorazione, raggiungendo elevate resistenze meccaniche. Sono impiegati nella progettazione di pavimentazioni sia in ambito residenziale sia in ambito commerciale e industriale e trovano anche utilizzo come sottofondi per il ricoprimento dei sistemi di riscaldamento a basso spessore. Per questo specifico campo di intervento sono perfetti i due massetti autolivellanti ad alta fluidità a base anidrite e gesso, weberfloor level 250 e weberfloor alfa 300, pensati principalmente per i sistemi radianti a basso spessore di nuova generazione, che permettono di raggiungere elevati livelli di comfort abitativo e di risparmio energetico

weberfloor level 250 è maggiormente indicato in ambito residenziale, weberfloor alfa 300, invece, risulta la soluzione migliore per pavimentazioni destinate a grandi superfici e soggette a traffico pedonale intenso e carichi elevati come centri commerciali, alberghi, ospedali e scuole. Entrambi sono prodotti sostenibili: l’utilizzo di leganti quali l’anidrite e il gesso alfa ci permette di introdurre nella gamma weberfloor due prodotti a basso impatto ambientale e a ridotta emissione di CO2.

Altri prodotti della gamma includono weberfloor AL , weberfloor 4150 e weberfloor 4320 plus; il primo è destinato per applicazioni in interno ed esterno per spessori contenuti, fino ad un massimo di

Quando si progettano dei lavori di pavimentazione, infatti, è buona norma verificare la planarità del supporto, soprattutto nel caso in cui si scelga di posare gres porcellanato a basso spessore, mosaico, parquet, resine o prodotti resilienti. Per rendere perfettamente planare e re-

sistente un supporto, è possibile ricorrere all’impiego dei livellanti rapidi* o degli autolivellanti* della gamma weberfloor, come fatto anche nel progetto del Nuovo Polo Socio-sanitario della Misericordia di Cascina. All’interno del progetto del nuovo polo socio-sanitario sono stati instal-

lati anche divisori interni, contropareti e controsoffitti continui in grado di garantire solidità e resistenza meccanica, di aumentare le prestazioni termo-acustiche degli ambienti e di assicurare la corretta protezione antincendio richiesta dalle normative vigenti** ●

10 mm. Presenta una finitura molto liscia ed è eccellente per la successiva posa di ceramica e parquet.

weberfloor 4150 si applica in interno per spessori fino a 30 mm. Presenta elevate resistenze meccaniche, elevata fluidità, rapido asciugamento e una superficie perfettamente planare.

weberfloor 4320 plus si applica in interno con spessori variabili da 2 a 50 mm. È un autolivellante cementizio ultra-rapido, fibrorinforzato, ad elevate resistenze meccaniche.

Sia weberfloor 4150 sia weberfloor 4320 plus possono essere rivestiti con qualsiasi tipologia di rivestimento e rappresentano una buona soluzione a base cementizia anche in caso di applicazione su sistemi

radianti a basso spessore, perché sono prodotti a densità costante e contribuiscono ad una distribuzione omogenea del calore

**Tra le soluzioni Saint-Gobain troviamo strutture metalliche Gyproc Gyprofile – ecologiche ed anticorrosive - pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+ e lastre Gyproc Wallboard, Gyproc Fireline, Gyproc Habito® Forte e Gyproc Habito® Forte Hydro

Le soluzioni a secco proposte si abbinano perfettamente agli elementi in legno utilizzati per le strutture del complesso e consentono di ridurre notevolmente i tempi di esecuzione, di facilitare il passaggio delle numerose

parti impiantistiche e di semplificare notevolmente le operazioni di stoccaggio e di movimentazione dei materiali in cantiere.

Gyproc Fireline, in particolare, è una lastra impiegata in tutti gli ambienti in cui è richiesto un comportamento al fuoco superiore e si identifica per la colorazione rosa del rivestimento sulla faccia a vista.

Gyproc Habito® Forte e Gyproc Habito® Forte Hydro sono invece lastre

Saint-Gobain Italia di ultima generazione, contraddistinte da un eccezionale grado di durezza superficiale, resistenza meccanica e portata ai carichi.

MUBIT,

Museo del Basket Italiano

Bologna è "la" città della pallacanestro italiana, dotata di un Palazzetto costruito nel 1956.

Nell’ottica di valorizzare la tradizione sportiva cittadina, un ambizioso progetto: la nascita di un Museo del Basket che trovi spazio nell’ambito del rinnovamento generale del PalaDozza, messo a nuovo negli spazi e ispirato alle grandi Arene di eventi a livello internazionale.

Lo spazio, nato a seguito di un Concorso di idee lanciato dal Comune di Bologna e Bologna Welcome, è concepito non solo come un museo ma come una vera e propria agorà del basket che si completa di aree didattiche per giovani, scuole e famiglie, oltre che di uno spazio eventi

Le linee guida tracciate da un Comitato scientifico composto dai principali esperti di basket nazionale chiedevano ai concorrenti di presentare delle proposte di allestimento e di contenuto che guidassero il visitatore in un percorso narrativo fatto di cimeli in esposizione ma, principalmente, di supporti multimediali che offrissero un’esperienza coinvolgente e favorissero l’interazione del visitatore con la storia della pallacanestro italiana. Il nuovo palazzetto è dunque costituito da un corpo principale, dove si trova il campo di gioco e le gradinate, e la porzione centrale è coperta da una struttura reticolare spaziale in acciaio. Il complesso edilizio è poi completato, agli angoli, da quattro edifici che si sviluppano su due elevazioni. Qui si trovano alcune attività strettamente legate al palasport e alle discipline sportive in generale. In una di queste quattro

©rendering: https://paladozza.org/museo-del-basket/

porzioni di fabbricato, nell’angolo nord-est, è previsto l’insediamento del nuovo Museo nazionale del Basket, che occuperà gli spazi del piano terra e del piano rialzato. Sul tetto d’angolo, tra piazza Azzarita e via Calori, verrà anche costruita una terrazza panoramica dotata di un playground, dove sarà possibile giocare o svolgere all’aperto alcune attività del museo durante la bella stagione. Il PalaDozza dispone ore di un’arena con una capienza totale di più di 5.000 posti numerati per eventi sportivi, concerti ed eventi teatrali e 1200 mq di superficie utilizzabile che permettono di realizzare eventi esclusivi e di prestigio in tutte le stagioni dell’anno.

LA GIURIA

La giuria internazionale, composta da personalità di spicco legate sia al mondo dello sport che dei musei sportivi, ma anche giornalisti e istituzioni del mondo della cultura, è stata chiamata a valutare le proposte ricevute. Dei 22 progetti candidati, la scelta del progetto vincitore è stata dettata dalla complessiva qualità di una realizzazione che ha risposto alle direttive del concorso: guardando anche a esperienze di altri musei, è stato ben valorizzato

il ricorso alle nuove tecnologie, centrando gli obiettivi sia didattici che di intrattenimento per tutte le età e tutte le culture. Ideatori: Arch. Valerio Vincioni , Dott. Edoardo Traversa, Arch. Emanuele, Ing. Luca Tiozzo, Marcello Natalini, Dott. Giacomo Tampelli.

LE PAVIMENTAZIONI DELLA TERRAZZA

Per la pavimentazione della terrazza sono stati scelti i sistemi di posa sopraelevata firmati Eterno Ivica. Per il progetto sono stati utilizzati i supporti Pedestal Prime, scelti per rispondere alle specifiche esigenze del cantiere: - Regolazione dell’altezza: i supporti Prime permettono di raggiungere altezze elevate utilizzando solo 4 prodotti. PR0, PR1, PR2, PR3 sono stati ideati con prolunga integrata così da raggiungere altezze da 15 mm fino a 420 mm. Nello specifico, il progetto ha richiesto l’utilizzo di oltre 1.200 supporti PR3 + 2 Prolunghe PNM per raggiungere un’altezza di circa 85 cm di piano finito e, in alcuni punti, per esigenze di cantiere, con supporti PR2.

La gamma Prime offre grande versatilità semplificando l’installazione e riducendo l’esigenza di avere parti aggiuntive. Questo grazie alla prolunga già in-

tegrata nel supporto, che permette di essere più flessibili e riduce il bisogno di spazio in magazzino.

- Istallazione rapida e sicura: i supporti Prime permettono una posa rapida e sicura grazie alla semplicità di utilizzo e di aggiustamento di altezze e misure anche a pavimento finito.

La prolunga ergonomica integrata semplifica l'installazione e riduce i tempi e la complessità di assemblaggio in loco. Il tempo di posa si riduce, poiché il supporto non richiede aggiunte di nessun tipo.

- Resistenza e sicurezza: pensando al futuro utilizzo dello spazio, i supporti dovevano essere robusti e resistenti, senza richiedere frequenti interventi di manutenzione. Per questo la soluzione adottata è stato il sistema di posa GRF System. A caratterizzare questo sistema sono robustezza e libertà di posa, ottenute grazie all'installazione di una sottostruttura di griglie accostate tra loro, così da aggiungere un ulteriore livello di sicurezza e stabilità per i residenti e gli ospiti.

Il progetto ha previsto la posa di oltre 1.200 supporti Pedestal Prime® + nr. 2

Prolunghe PNM e più di 550 griglie GRF

Il risultato ottenuto ha trasformato esteticamente la terrazza, migliorandone l’attrattiva e la praticità. ●

Stadio Druso

l'esclusivo interior design dell'area VIP

Lo stadio Druso si trova nel centro di Bolzano ed è contraddistinto dalla facciata monumentale della tribuna principale, costruita negli anni ’30 e sotto tutela delle Belle Arti. Lo stadio è stato risanato e ne è stata aumentata la capienza, dagli iniziali 3.100 posti a sedere agli attuali 5.400.

La tribuna “Canazza”, con la sua caratteristica tettoia in cemento, è stata mantenuta e risanata mentre l’intera sottostruttura, nonché la copertura, della tribuna “Zanvettor” sono state ricostruite ex novo.

Lo stadio Druso non è solo la casa dell'FC Südtirol, ma anche un importante simbolo del calcio professionistico in Alto Adige. Dopo un'ampia ristrutturazione, lo stadio si presenta oggi come un'arena moderna che soddisfa i più alti standard di comfort, funzionalità e sostenibilità. Al centro di questa ristrutturazione c'è la nuova area VIP, un luogo dove esclusività e tecnologia si incontrano al massimo livello.

L’INTERVENTO DI TORGGLER

Per la pavimentazione dell’area VIP sono state posate piastrelle in gres porcellanato del formato di cm 60x120, espressione di un'estetica moderna e di chiarezza architettonica. L'intera superficie dell'area hospitality è stata preparata alla fase di posa con la massima precisione: il sottofondo è stato prima trattato con Tile Primer per garantire un assorbimento uniforme e un'adesione duratura. Le piastrelle sono state poi posate utilizzando il collante Tile 480. La collaudata tecnica del buttering-floating (doppia spalmatura) ha permesso poi di ottenere un'adesio-

©foto stadio: Dejaco - https://www.bergmeister.eu/it/project/stadio-druso_164

【Credits】

Committente: Cittá di Bolzano, Bolzano, Italia

Persona di riferimento: Dr. Ing. Josef Taferner, Presidente Bergmeister

Innovative & Responsible Engineering

Architetto: Dejaco + Partner, Bressanone, Italia - gmp

Architekten, Amburgo, Germania

Photocredits: Dejaco, Marcus Bredt e bergmeister innovative & responsible engineering

ne omogenea su tutta la superficie, fattore decisivo per la posa di piastrelle di grande formato e per le aree ad alto indice di affollamento.

Un'attenzione particolare è stata riservata alle fughe: è stato utilizzato Tile Epoxy, stucco epossidico resistente agli agenti chimici, facile da pulire, con elevata resistenza meccanica ed inoltre molto apprezzato esteticamente per la sua caratteristica finitura a superficie liscia. Questa soluzione offre vantaggi a lungo termine, soprattutto nelle aree hospitality, dove design, igiene e facilità di manutenzione sono ugualmente importanti.

Il sistema di posa è stato completato con l'utilizzo del sigillante siliconico Domus per i giunti di dilatazione a pavimento. Disponibile in un ampio assortimento di colori, compensa elasticamente i movimenti della struttura ed è certificato per il passaggio pedonale.

Polignano a Mare Grotta Palazzese Beach Hotel

Grotta Palazzese Beach Hotel, lussuoso resort con accesso diretto sul mare, prende il nome dall’omonimo

Ristorante Grotta Palazzese (ricavato in una grotta naturale, fra i più esclusivi al mondo).

Ristrutturato

con elegante raffinatezza, offre suite e dependance a picco sul mare dotate di ogni comfort.

La riqualificazione e l’ampliamento della struttura voluti dalla committenza mirano all’offerta di un’esperienza immersiva, dove lusso e natura si fondono.

Nelle suite, i pavimenti in ceramica blu di grande formato richiamano il mare con giochi di forme, riflessi e sfumature.

Committenti, progettisti e impresa, specializzata nella realizzazione di interventi di prestigio, hanno scelto i prodotti Mapei per la qualità dei materiali e per il quotidiano supporto tecnico offerto in cantiere.

VELOCE ED EFFICACE: LA POSA DELLE LASTRE

Per la posa delle ceramiche di grande formato nelle suite è stato scelto un sistema di posa in grado di garantire un’applicazione rapida e sicura. Le dimensioni delle lastre (cm 300x100) e il loro spessore sottile (6 mm), infatti, hanno richiesto specifici accorgimenti tecnici per garantirne durabilità ed estetica.

Le superfici sono quindi state posate sulla membrana antifrattura Mapeguard Um 35 che, grazie alle sue proprietà desolidarizzanti, impedisce che fessure o movimenti del sottofondo possano danneggiare la superficie ceramica, preservando così

[ Credits ]

• Grotta Palazzese Beach Hotel, Polignano a Mare (Bari)

• Anno di costruzione: 1970

• Intervento Mapei: fornitura di prodotti per l’impermeabilizzazione, realizzazione dei massetti, posa della membrana antifrattura, posa della ceramica di grande formato

• Committente: Grotta Palazzese Srl

• Progettista e direttore lavori: arch. Nicola Giuliani, ing. Nicola Stefanelli

• Impresa esecutrice: Lo Franco Group di Vito Lo Franco

• Impresa di posa: Lo Franco Group di Vito Lo Franco, Loconsole G. Pavimentazioni e Rivestimenti di Gianni Loconsole

• Rivenditore Mapei: Lentini Paolo

• Coordinamento Mapei: Ing. Alessandro Coscia, Vito De Benedettis, Achille Carcagnì (Mapei SpA)

• Fotografie: Michele Roppo

l’integrità del rivestimento. La membrana, inoltre, consente di posare le lastre senza rispettare i giunti di frazionamento presenti nel massetto.

UN SISTEMA DI POSA

RAPIDO E SICURO

Per consentire un breve tempo di messa in esercizio, sono stati scelti prodotti rapidi: i massetti sono stati realizzati con la malta premiscelata Topcem Pronto, che asciuga più rapidamente dei normali massetti sabbia-cemento. La membrana Mapeguard Um 35 è stata applicata con l’adesivo cementizio a presa rapida Keraquick Maxi S1, per poi effettuare la posa delle lastre dopo sole 24 ore con l’adesivo cementizio alleggerito Ultralite S1 Flex. In accordo alla norma UNI 11493-1, la posa è stata realizzata con la tecnica della doppia spalmatura, applicando l’adesivo sia sul supporto sia sul retro della lastra, e con fughe di almeno 2-3 mm, stuccate con la malta ad asciugamento rapido Ultracolor Plus. I giunti di dilatazione sono stati sigillati con il sigillante siliconico Mapesil Ac, disponibile in tutti i colori delle fughe Mapei. ●

【Focus materiale】

MAPEGUARD UM 35

PER LA POSA DI GRANDI FORMATI

Nella realizzazione di nuove pavimentazioni o in caso di ristrutturazione, spesso le caratteristiche del sottofondo non coincidono con le esigenze tecnico/estetiche di una lastra di grès porcellanato di grandi dimensioni.

I sottofondi risultano talvolta problematici: non perfettamente stagionati o con giunti di frazionamento che non coincidono con il formato o con il disegno previsto. Posando il rivestimento, infatti, occorrerebbe tagliare la piastrella in corrispondenza del giunto, perdendo uno dei pregi estetici più apprezzati di questo tipo di lastre.

La membrana desolidarizzante MAPEGUARD UM 35 risolve efficacemente queste situazioni, separando il supporto dal rivestimento e assorbendo le tensioni. MAPEGUARD UM 35 è una membrana desolidarizzante, antifrattura e impermeabilizzante, ideale per la posa di ceramica e materiale lapideo, in interni ed esterni, anche su sottofondi umidi, fessurati o non stagionati oppure senza dover seguire i giunti preesistenti. La sua funzione impermeabilizzante la rende ideale per l’utilizzo su balconi, terrazzi e bagni, proteggendo i supporti dalle infiltrazioni d’acqua e conferendo maggiore durabilità alle pavimentazioni. Ha pochi millimetri di spessore ed è semitrasparente, permettendo così di localizzare facilmente la presenza di scarichi e corpi passanti presenti nel sottofondo. La sua applicazione è molto semplice e rapida, si taglia con un taglierino in cantiere e si applica con adesivi Mapei di classe minima C2.

Piscina pensile, Un’oasi contemporanea di comfort e innovazione

In un elegante contesto residenziale sulle colline pescaresi una piscina privata, realizzata su una terrazza con vista, diventa simbolo di un perfetto equilibrio tra estetica e performance tecniche.
Precise

le scelte della committenza: materiali di pregio e balaustre in vetro per enfatizzare al

meglio il continuum con la natura circostante.

A realizzare l’opera è stata chiamata l’azienda Professional Work di Pescara e in particolare Domenico Talanca, posatore certificato ICMQ e con anni di esperienza nella posa dei sistemi Schlüter-Systems.

Il progetto, studiato nei minimi dettagli, ha previsto l’impermeabilizzazione completa sia della superficie pavimentale esterna sia della piscina con i sistemi Schlüter-Systems, garantendo un risultato duraturo e impeccabile anche nei punti più critici.

L’impermeabilizzazione del supporto è stata realizzata con il sistema Schlüter®DITRA, in abbinamento al collante

Schlüter®-DITRA-BOND bianco, al fine di assicurare un’adesione perfetta tra massetto e piastrelle.

Il sistema impedisce infatti la formazione di efflorescenze bianche tra le fughe, mantenendo inalterata nel tempo la pulizia visiva del gres porcellanato effetto pietra.

Per la vasca è stato invece impiegato un sistema di impermeabilizzazione a doppio strato Schlüter®-KERDI 200: il primo fissato al supporto attraverso il collante

Schlüter®-DITRA-BOND, il secondo sovrapposto con l’utilizzo del collante bicomponente impermeabile Schlüter®KERDI-COLL-C, a garanzia di una protezione sicura e duratura.

I punti critici, come lo skimmer, sono stati poi sigillati con Schlüter®-KERDI-MV e Schlüter®-KERDI-FIX, a garanzia di una tenuta idraulica assoluta.

La pavimentazione, realizzata precedentemente alla piscina, presentava un giunto strutturale che è stato quin-

di impermeabilizzato con la fascia elastica Schlüter®-KERDI-FLEX, sulla quale è stato successivamente posizionato il giunto Schlüter®-DILEX-KSBT color crema, a compensazione delle dilatazioni del pavimento.

Il risultato è una piscina perfettamente

integrata nel paesaggio, capace di coniugare linee contemporanee, funzionalità e affidabilità a lungo termine.

Un progetto che conferma come la competenza certificata e la tecnologia applicata alla posa siano oggi il vero valore aggiunto dell’abitare outdoor. ●

Uffici direzionali, Funzionalità ed estetica per Ceramiche Mariner

Nell’ampliamento in oggetto si è presentata la necessità di gestire in modo funzionale ed elegante il collegamento tra il nuovo edificio e la struttura esistente.

Il progetto ha richiesto particolare attenzione ai dettagli tecnici e al risultato estetico, in linea con la filosofia aziendale di qualità e cura dell’immagine.

La sfida principale nell’ampliamento degli uffici di Ceramiche Mariner, a Castellarano (RE) era rappresentata dalla necessità di unire due corpi di fabbrica strutturalmente indipendenti garantendo durabilità, sicurezza e continuità visiva.

LA SOLUZIONE APPLICATA IN CANTIERE

Questa condizione ha reso indispensabile l’inserimento di un giunto strutturale, capace di assorbire i movimenti differenziali tra le due porzioni dell’edificio conferendo al tempo stesso gradevolezza architettonica e eccellenti performance tecniche

Per rispondere a queste esigenze, è stato installato Novojunta® Pro Metal 30 di Emac®, un sistema di profili in alluminio progettato per essere applicato su giunti di dilatazione fino a 30 mm di larghezza. Il suo design innovativo consente il movimento su tre assi, rendendolo ideale per assorbire le sollecitazioni dovute alle variazioni termiche e ad altri fattori strutturali.

Realizzato con faccia striata antiscivolo e supporto per carichi pesanti, Novojunta® Pro Metal 30 si dimostra particolarmente adatto per ambienti ad alto traffico, sia pedonale che veicolare Viene fornito preassemblato, con guide metalliche per una posa precisa e dotata di pellicola protettiva per preservarne l’integrità durante le fasi di cantiere.

La finitura scelta per questo progettoargento satinato - si abbina perfettamente alla pavimentazione in gres porcellanato grigio chiaro Mariner, contribuendo a un risultato visivo di grande pulizia e discrezione.

LA FINITURA IN VERTICALE

A completamento dell’intervento, e per mantenere coerenza visiva anche sulle superfici verticali, è stato applicato un coprigiunto a parete – anch’esso in finitura argento satinato – utilizzato per finalità strutturali e come elemento di finitura architettonica nel punto di unione tra

le murature esistenti e quelle di nuova realizzazione. Questo dettaglio contribuisce a migliorare la lettura visiva del passaggio, garantendo continuità e linearità all’intero ambiente.

L’intervento presso la sede di Ceramiche Mariner rappresenta un esempio efficace di come un approccio integrato tra funzionalità tecnica ed estetica possa valorizzare anche gli aspetti più tecnici del costruire, trasformando elementi normalmente invisibili o trascurati in componenti attivi del progetto architettonico.

EMAC® GRUPPO I SPAGNA I USA I ITALIA I

Profilo decorativo con luce per pareti e soffitti

IL TUO MOMENTO SUNSET

La vita ci insegna che ciò che conta davvero sono i momenti che possiamo sentire come unici e speciali. E uno di questi istanti è il Momento Sunset, quel momento della giornata in cui tutte le stelle si allineano per preservare il nostro benessere e la nostra pace. La nuova collezione Eclipse® Sunset nasce proprio dall'ispirazione dell'effetto pacifico del tramonto, creando spazi pieni di calma e comfort attraverso l'uso eccezionale della luce.

Ti offriamo il tramonto sotto forma di profilo con cover a clip, e con strisce LED a scomparsa, per una collocazione come listello decorativo verticale o orizzontale e ideato perché la sua illuminazione fluisca in ambo i lati del profilo, generando così un innovativo effetto di cornice luminosa. Tutto questo contribuisce alla creazione di ambienti caldi e rilassati, generando una sensazione di comfort.

Novolistel Eclipse® Sunset, crea i tuoi momenti.

Caserta, riqualificazione di un terrazzo

È stata recentemente completata la riqualificazione di un grande terrazzo a tetto che richiedeva una soluzione che garantisse non solo impermeabilizzazione e protezione dalle infiltrazioni, ma anche la durabilità strutturale della pavimentazione nel tempo.

I terrazzi sono costantemente esposti agli agenti atmosferici e alle escursioni termiche, fattori che possono generare tensioni significative nel massetto e causare crepe o distacchi delle piastrelle.

BALCOTEC, UNA SOLUZIONE COMPLETA

Il sistema Balcotec si è rivelato essere il più performante per le esigenze specifiche di questo cantiere grazie alla completezza dei suoi elementi, in grado di lavorare in maniera sinergica.

Floortec è la membrana desolidarizzante in grado di creare una barriera efficace contro le infiltrazioni, salvaguardando il massetto sottostante dall'umidità e prevenendo danni strutturali. Grazie alla sua particolare conformazione, inoltre, permette di assorbire e distribuire le tensioni generate dai movimenti del supporto (dovuti, ad esempio, a variazioni termiche o assestamenti strutturali), eliminando il rischio di crepe e rotture nelle piastrelle. Compensa inoltre la pressione di vapore, permettendo la sua posa e della relativa pavimentazione senza dover aspettare tutto il periodo di stagionatura del massetto.

Foiltec e Kolltec sono pensati per garantire la massima tenuta nei punti più critici, come le giunzioni tra le membrane, in cui è stata utilizzata la bandella di membrana impermeabilizzante Foiltec elemento essenziale per sigillare ogni raccordo, che impedisce il passaggio di

acqua e vapore. L'applicazione è stata eseguita con Kolltec, l'apposito adesivo monocomponente che assicura un'adesione perfetta e una sicurezza aggiuntiva contro ogni tipo di infiltrazione.

Lo scarico centrale Showertec Stc-Dc assicura la gestione efficace del deflusso dell'acqua piovana e previene ristagni che potrebbero compromettere la struttura e la pavimentazione. Progettato specificamente per le aree esterne, questo scarico assicura un drenaggio rapido ed efficiente, contribuendo in modo significativo alla protezione complessiva del terrazzo. La combinazione di Floortec, Foiltec con Kolltec e STC-DC ha creato un sistema di protezione completo, garantendo l’impermeabilizzazione secondaria che protegge il massetto e assicurando: la massima sicurezza contro le infiltrazioni d'acqua, una migliore durata della pavimentazione e la compensazione della pressione di vapore. . ●

sistemi complementari di posa

P ROGRESS P ROFILES

Kaleidos rappresenta un nuovo concept dedicato alle esigenze dell'interior design grazie alle inedite nuance, applicate a numerosi prodotti, studiate per esprimere le potenzialità delle finiture in sintonia con gli stili di arredo più ricercati. Attraverso questo sistema integrato architetti, designer e professionisti hanno l'opportunità di individuare le soluzioni ideali per i loro progetti.

Le tonalità di Kaleidos si prestano infatti a personalizzare in un perfetto continuum cromatico, con risultati coerenti e bilanciati, un'ampia linea di prodotti: la serie PROSHOWER PROFILE, per

realizzare perfette docce a filo pavimento; le mensole PROSHELF; i profili protettivi per angoli esterni; le chiusure perimetrali dei rivestimenti indoor; i listelli decorativi; i battiscopa.

Il concept trova espressione anche nelle soluzioni tecniche per i bordi di terrazzi e balconi, tra cui spiccano PROTERRACE

DOUBLE DRIP e PROTERRACE ECO

DRIP

Prosupport Tube System è un sistema per realizzare rapidamente e senza demolizioni pavimentazioni sopraelevate in outdoor con altezze da 29 a 1000 mm.

L'installazione è pratica e intuitiva grazie alla possibilità di posa autolivellante o fissa. In abbinamento al sistema brevettato PRORAIL SYSTEM permette di posare velocemente lastre in ceramica, marmo, legno, WPC e materiali compositi di qualsiasi formato.

PROSUPPORT SAFEGRID SYSTEM, nuovo sistema composto da griglie di sicurezza componibili in polipropilene presto disponibile sul mercato, completa la gamma grazie alla possibilità di posare ceramiche o pietre naturali anche in multiformato, oltre che superfici in erba sintetica.

Kaleidos
Proterrace
Prosupport
Safegrid

taglierine

R AIMONDI

Raizor MTC2X è una tagliapiastrelle particolarmente leggera e pratica (pesa 5,3 kg e si ripone in una sacca

imbottita di poco più di un metro di lunghezza) in grado di tagliare materiali ceramici fino a 160 cm di lunghezza. Composto da due guide collegabili tra loro, con la prima è possibile raggiungibile una lunghezza di taglio di 75 cm, inserendo la seconda

lunghezza massima passa a ben 160 cm. Raizor MTC2X si aggancia saldamente alle piastrelle grazie alle ventose integrate, il cui numero e la posizione sono ottimizzati per avere perfetta adesione su qualsiasi formato piastrella, garantendo un’incisione sempre efficace

La robusta pinza troncatrice in dotazione è perfetta per piastrelle fino a 15 mm di spessore.

Inoltre, è possibile espandere la lunghezza di taglio di Raizor MTC2X e portarla fino a 330 cm per tagliare grandi lastre: è sufficiente acquistare separatamente due prolunghe (la sacca di dotazione è già predisposta per contenere anch’esse).

finitura & trattamenti

F ILA S OLUTIONS

Progrip è un prodotto studiato per aumentare la resistenza allo scivolamento sui pavimenti bagnati o umidi. Applicabile su superfici in gres porcellanato e ceramica, granito e altre pietre silicee, aumenta il coefficiente di attrito della superficie trattata, creando una microporosità superficiale e riducendo la scivolosità delle pavimentazioni, sia con calzature che a piedi nudi. PROGRIP è utile anche per intervenire in caso di errori progettuali, laddove sia stato installato un materiale con un coefficiente di attrito non adeguato all’ambito d’uso o su piccole superfici transitate a piede nudo, quali ad esempio piatti doccia, vasche da bagno, aree spa. Il trattamento può essere eseguito anche su superfici esterne, come scale, soglie in granito o pietre silicee, dove si evidenziano situazioni

di scivolosità a causa della pioggia, dell’umidità o negli ingressi di locali pubblici e fasce degli scalini. PROGRIP reagisce con il materiale creando delle microabrasioni che aumentano le asperità superficiali, migliorando di conseguenza l’attrito, efficacia testata con una serie di test - in conformità con metodi nazionali e internazionali - che dimostrano una maggiore resistenza allo scivolamento delle pavimentazioni trattate. Prima di applicare il trattamento è necessario eseguire un lavaggio approfondito (es. DETERDEK PRO, nel caso di incrostazioni calcaree o cementizie, oppure PS87 PRO, nel caso di sporco organico o patine causate da manutenzione erronea). Successivamente, per facilitare le fasi di stesura, è utile suddividere la superficie

da trattare in piccole zone da 1 a 3 mq, avendo cura di perimetrare la zona in corrispondenza dei giunti.

Su una superficie asciutta e pulita, è quindi possibile stendere PROGRIP con un vello o pad bianco lasciandolo agire per il tempo di contatto determinato, mantenendo sempre bagnata la superficie, per poi aspirare con aspiraliquidi o rimuovere il residuo con uno straccio o mop, per poi sciacquare accuratamente con acqua e procedere all'intervento nella zona successiva. Per ottenere un risultato complessivamente uniforme è importante mantenere sempre lo stesso tempo di azione e lo stesso metodo applicativo su tutte le zone di intervento.

Al termine è consigliato un lavaggio neutralizzante con CLEANER PRO e pad bianco sull’intera superficie trattata.

stucchi & sigillanti

K ERAKOLL

Color Fill è il nuovo sistema completo di stucchi e sigillanti per la finitura decorativa di pavimenti e rivestimenti realizzati in ceramica, pietre naturali e mosaico. Con cinque prodotti* e una palette di 50 colori, consente di creare molteplici abbinamenti con le forme e i materiali più vari e ottenere coerenza estetica tra applicazioni diverse. Le fughe sono, infatti, molto più che un semplice elemento di connessione nelle superfici discontinue: sono linee che disegnano lo spazio, un dettaglio che valorizza scelte di stile e di arredo.

Nata per rispondere alle esigenze estetiche e prestazionali della finitura decorativa, Color Fill comprende due stucchi, Fugabella Color e Fugalite Color, e tre sigillanti, Silicone Color, Neutro Color e Silmat Color, per garantire una proposta integrata di soluzioni in linea con le tendenze

dell’interior design e dell’architettura. La palette di Color Fill è pensata per offrire infinite possibilità nella finitura di pavimenti e rivestimenti, dagli accostamenti tono su tono fino agli abbinamenti più audaci, a contrasto. Le 50 tonalità, eleganti e distintive, coprono un ampio spettro che va dalle gradazioni più neutre alle cromie più intense, ed ogni colore è contrassegnato da un codice, condiviso da tutti i prodotti, che consente di creare continuità ed equilibrio cromatico tra superfici e finiture.

La corrispondenza cromatica delle tinte di Color Fill con quelle di Color Collection, il sistema completo di pitture e resine decorative di Kerakoll, Società Benefit certificata B Corp, assicura la possibilità di creare abbinamenti unici tra stucchi, sigillanti e superfici e offre un’ampia possibilità di combinazioni cromatiche, perfette per

soddisfare ogni esigenza.

* La gamma di “Color Fill” è composta da:

• Fugabella Color - Resina-cemento decorativa in 50 colori contemporanei per la stuccatura di ceramiche, mosaici e pietre naturali.

• Fugalite Color - Resina decorativa impermeabile in 50 colori contemporanei per la stuccatura e l’incollaggio di ceramiche, mosaici e pietre naturali.

• Silicone Color - Sigillante decorativo in 50 colori contemporanei per ceramiche, mosaici e piscine.

• Neutro Color - Sigillante decorativo in 12 colori contemporanei per marmi e pietre naturali.

• Silmat Color - Sigillante decorativo elastico ultra opaco in 12 colori contemporanei.

sistemi di taglio

M ONTOLIT

Numerose le novità presentate da Montolit in occasione di Cersaie:

- CJ Jollymont: disco per tagli jolly a secco, consente di realizzare tagli netti e precisi direttamente con la smerigliatrice angolare. Disponibile nei diametri 115 e 125mm, permette di eseguire direttamente in cantiere tagli inclinati a 45°, anche su porcellanati ad alta densità. Pensato per lavorare a secco (ma compatibile anche con utilizzo ad umido), è dotato di fascia diamantata continua alternata da 25 mm e anima in acciaio rinforzata, che garantisce stabilità ed affidabilità anche in condizioni di cantiere impegnative. Il taglio è fluido e controllato, con una finitura pulita che minimizza il bisogno di ulteriori rifiniture e la velocità di lavoro è ottima

- CPJ Jollymont: disco professionale per tagli jolly perfetti, progettato per l’uso con taglierine elettriche ad acqua. Il suo punto di forza è la fascia diamantata continua liscia da 25 mm (con specifici leganti e diamante), che garantisce un avanzamento fluido e costante, ideale per ottenere tagli a 45° estremamente precisi anche su

materiali difficili come gres porcellanato spessorato, marmo e granito. CPJ è in grado di ottenere un jolly pulito, regolare e dall’estetica impeccabile, riducendo al minimo la necessità di interventi di rifinitura. Il corpo in acciaio, rinforzato nella parte centrale più soggetta a sollecitazioni, conferisce al disco la necessaria stabilità durante il taglio, mentre lo spessore sottile della fascia (1,5 mm) e la corona sinterizzata da 25mm lo rendono perfetto per lavori delicati, garantendo precisione senza scheggiature né vibrazioni.

- SCX-F DNA Evo 4: disco diamantato (disponibile nei diametri 250/300 e 350 mm) dalle caratteristiche uniche che, grazie alla tecnologia DNA Evo di quarta generazione ed alla struttura a settori saldobrasati ravvicinati con doppia grana “sandwich”, riesce ad unire velocità di taglio e finitura impeccabile anche su materiali particolarmente impegnativi. Pensato per l’utilizzo con segatrici ad acqua, SCX-F garantisce tagli rapidi, precisi e soprattutto puliti, merito della combinazione tra grana di diamante grossa, disposta internamente al

segmento per favorire aggressività e velocità, e grana fine posizionata esternamente per “levigare” il bordo del materiale lavorato in fase di uscita. SCX-F risulta estremamente versatile.

- TCHD Turbo Bistury: disco diamantato per tagli “chirurgici” su materiali ultra-resistenti. Un disco a corona continua turbo espressamente progettato per smerigliatrice angolare, ideale per lavorazioni su materiali ad alta densità come gres spessorato o sinterizzato, granito ceramico, granito e pietra dura sintetica. Dotato di specifica fascia diamantata turbo da 10 mm con spessore sottile (1,6 mm), TCHD garantisce tagli netti e puliti senza generare sbeccature né scheggiature. L’anima rinforzata assicura stabilità e controllo, anche nelle lavorazioni più impegnative. Un grande vantaggio è la possibilità di lavorare a secco, direttamente in cantiere, senza la necessità di attrezzature ad acqua. Questo consente di risparmiare tempo, semplificare la logistica e intervenire con estrema rapidità in fase di posa.

Il Turbo Bistury si distingue per:

• Velocità di taglio elevata

• Finitura eccellente

• Durata prolungata e costante nel tempo con stick ravvivatore (art. 395-2U)

• Disponibile nei diametri da 115 e 125mm.

Tutti i nuovi dischi da taglio presentati si caratterizzano per una prolungata durata complessiva dell’utensile, grazie alla possibilità di poterli ravvivare in caso di necessità con l’apposita mola abrasiva (art. 395-2U).

CJ Jollymont
CPJ Jollymont
SCX-F DNA Evo 4
TCHD Turbo Bistury
TCHD Turbo Bistury

volumi 3D

S CHLÜTER S YSTEMS

Il sistema Schlüter®-KERDI-BOARD-WS

è progettato per consentire un’installazione semplice ed efficace di lavabi dotati di rubinetti da appoggio, completamente piastrellabili.

KERDI-BOARD-WS consente di creare strutture personalizzate e tecnologicamente ineccepibili, offrendo una libertà di design elevata. Nella progettazione di ambienti bagno contemporanei la sfida è, infatti, coniugare estetica, efficienza e tempi di realizzazione contenuti.

Le strutture personalizzate in 3D, come i lavabi, richiedono materiali versatili, sicuri e facilmente integrabili con il design dell’ambiente circostante.

Schlüter®-KERDI-BOARD-WS può essere installato all’interno di una nicchia a parete o su piedi di appoggio: per le configurazioni sospese sono disponibili specifiche staffe a muro.

Il sistema si abbina ai profili di deflusso

Schlüter®-KERDI-LINE-VARIO (COVE e WAVE) oppure con il nuovo profilo di

deflusso a scomparsa

Schlüter®-KERDI-BOARD-WDP nel design INCOVE. Schlüter®KERDI-BOARD-WS garantisce una posa rapida, sicura e duratura, riducendo tempi e complessità di installazione.

Il risultato finale è elegante, moderno e personalizzabile con il rivestimento desiderato, offrendo così una soluzione tecnica ed estetica in un unico prodotto.

stucchi cementizi

T ORGGLER

Ultimate è uno stucco cementizio in polvere, monocomponente, disponibile in un’ampia gamma di colori, a base di cementi ad alta resistenza, inerti fini cristallini, pigmenti scelti, polimeri e additivi idrofobizzanti per la posa di pistrelle ceramiche, klinker, gres porcellanato e smaltato, mosaico ceramico e vetroso, pietre naturali, marmette di resina e materiali compositi. Caratterizzato dalle bas-

sissime emissioni di sostanze organiche volatili (VOC) e conforme alla classe EC1 Plus secondo protocollo EMICODE, è in grado di migliorare la qualità dell‘aria interna agli edifici.

Una volta mescolato con acqua si ottiene uno stucco di ottima lavorabilità e facilità di posa che, se applicato a regola d’arte, dà giunti compatti e resistenti all’acqua, con ottima resistenza all’abrasione e

stabilità cromatica.

È resistente ai cicli di gelo e disgelo e caratterizzato, inoltre, da tempi ridotti per la pulizia.

Ultimate è classificato come sigillante cementizio migliorato con caratteristiche addizionali di ridotto assorbimento di acqua ed elevata resistenza all’abrasione (CG 2 F W A) secondo la norma EN 13888.

profili

P ROFILPAS

Le tendenze attuali celebrano l’armonia tra colori e superfici, rendendo ogni ambiente unico e accogliente: l’abbinamento cromatico tra piastrelle, fughe e profili, infatti, è essenziale per fare la differenza nella percezione cromatica di uno spazio. È da qui che nasce Mapei Color, una gamma di sedici finiture per Cerfix Proangle, il profilo ad “L” per rivestimenti di Profilpas. Disponibile in otto colori caldi e otto freddi, Mapei Color offre un’esperienza

cromatica che assicura una combinazione perfetta con le tonalità delle fughe e dei sigillanti siliconici Mapei. Queste finiture, infatti, riproducono fedelmente la texture dello stucco cementizio Mapei Ultracolor Plus ed assicurano una perfetta armonia cromatica anche con gli altri stucchi e sigillanti Mapei. Grazie a Mapei Color, ogni elemento si integrerà perfettamente con gli altri, creando un effetto visivo continuo e coerente. L’abbinamento

delle finiture con la gamma Mapei è ulteriormente facilitato dal fatto che presentano gli stessi codici e gli stessi nomi, consentendo così una immediata corrispondenza.

A completamento della gamma è disponibile un accessorio per la creazione di angoli esterni, interni e terminali. Mapei Color nasce per soddisfare ogni esigenza estetica, sia tono su tono sia a contrasto con la ceramica, rivelandosi la soluzione ideale per ogni ambiente.

sistemi di taglio

R UBI

Rubi, inventore della prima macchina da taglio manuale nel 1951 e con i suoi oltre sette decenni di esperienza nel settore del taglio della ceramica, si prepara a Cersaie 2025 con il lancio di una nuova generazione di macchine da taglio. Nella categoria del taglio manuale, RUBI presenta l'innovativa TK, la prima tagliapiastrelle monoguida asimmetrica al mondo: questo modello premium si contraddistingue per il design unico e l'alta qualità essendo la prima macchina progettata per fornire un controllo totale del taglio, offrendo al professioni-

sta un’eccezionale visibilità della linea di incisione.

La TK si aggiunge al catalogo delle macchine PREMIUM presenti nel catalogo RUBI, che già comprende alcuni strumenti di riferimento nel settore, come le tagliapiastrelle manuali TX e TZ che, fin dalla loro introduzione sul mercato, sono state rivoluzionarie grazie alla loro precisione e potenza.

Nel segmento delle tagliapiastrelle elettriche, RUBI sorprende in occasione della fiera bolognese con la DC-250 SMART ADVANCE, la prima tagliapiastrelle

"intelligente" sul mercato che adatta il taglio al tipo di ceramica e regola automaticamente la velocità in base alla durezza e allo spessore del materiale, garantendo che ogni taglio sia perfettamente uniforme.

Per quanto riguarda poi le tecnologie dedicate al grande formato, RUBI aggiunge al suo catalogo un nuovo prodotto all'interno della CAS Alliance: TC-125 ENERGY CAS, la prima tagliapiastrelle circolare alimentata a batteria, che scorre su guide per offrire un taglio dritto e obliquo con una finitura eccezionale

fuganti

C ERCOL

F.15 Setastuc è un fugante cementizio monocomponente pensato per chi cerca prestazioni elevate e un’estetica impeccabile. Resistente alla formazione di muffe e alghe, con bassissimo assorbimento d’acqua e notevole resistenza all’abrasione, è la scelta ideale per la stuccatura di fughe fino a 6 mm.

La sua finitura, particolarmente liscia, regala un tocco raffinato che si abbina perfettamente a superfici esclusive come parquet ceramico e mosaico vetroso, elevando la resa estetica dei materiali posati.

Progettato per resistere anche nelle condizioni più difficili, F.15 SETASTUC è perfetto per applicazioni in ambienti

umidi e ad alta sollecitazione, come docce, piscine e centri benessere. Novità 2025: si aggiungono alla gamma 12 nuove nuance, pensate per armonizzarsi con le più attuali richieste del mercato. Oggi F.15 SETASTUC è quindi disponibile in ben 32 tonalità per offrire la massima libertà progettuale a designer, architetti e posatori.

distanziatori

7C T OOLS

7C Tools continua a crescere con una proposta sempre più completa e offre in occasione di Cersaie una gamma che spazia da evoluti sistemi di livellamento a una selezione professionale e completa di attrezzature per il piastrellista come frattazzi, cazzuole, distanziatori e protezioni, con la precisa volontà di offrire al professionista della posa -sotto un unico marchio- la risposta

ad ogni esigenza di cantiere.

Due, in particolare, i nuovi prodotti in gamma:

Replace, che nasce da una richiesta concreta dei piastrellisti in cantiere, è la prima base per cuneo pensata per le emergenze: si inserisce nella fuga anche a piastrella già posata, senza sollevarla.

Una soluzione semplice ma decisiva, che permette di sostituire una base rotta in pochi secondi e concludere il lavoro senza interruzioni;

Like, un livellatore di nuova generazione a pressione diretta, senza rotazione, che applica forza costante senza graffiare. Non servono pinze né protezioni, veloce, intuitivo e adatto a piastrelle da 3 a 21 mm.

sistemi per pavimentazioni sopraelevate

I MPERTEK

Border Shield è un accessorio progettato per mettere in sicurezza il perimetro delle pavimentazioni sopraelevate di terrazze o bordi piscina, prevenendo il rischio di spostamento o ribaltamento delle piastrelle perimetrali. Una soluzione pensata per aumentare la stabilità e la sicurezza dell’intera struttura, soprattutto in ambienti ad alta frequentazione, sia pubblici che privati. Compatibile con i supporti Pedestal Line (tra cui Lunar Support, BalancePro e MiniPro), Border Shield si installa con semplicità grazie all’incastro a coda di rondine, senza necessità di utensili o fissaggi aggiuntivi. La struttura sezionabi-

le si adatta a ogni formato di piastrella e schema di posa, anche in corrispondenza di angoli o in contesti progettuali molto complessi. I fori centrali, che caratterizzano il prodotto, permettono la regolazione in altezza anche a pavimentazione completata, facilitando eventuali correzioni post-installazione. Il puntello costampato, separabile e posizionabile tra piastra e base del supporto, contribuisce invece a incrementare ulteriormente la stabilità dell’intero sistema.

EdgePlate è l’altra novità Impertek, pensata per offrire una soluzione pratica e tecnicamente curata nella realizzazione

di alzate e gradini in contesti outdoor. Progettato per semplificare e perfezionare l’incollaggio delle piastrelle lungo il perimetro delle alzate, EdgePlate si compone di due piastre, da posizionare rispettivamente alla base e alla testa del supporto. La presenza di fori superiori e pettini laterali consente il passaggio e la distribuzione ottimale della colla, assicurando un incollaggio preciso e duraturo delle piastrelle perimetrali. EdgePlate è compatibile con i supporti BalancePro e Lunar Support ed è indicato per piastrelle di qualsiasi formato con spessore di 20 mm, e per supporti con altezza a partire da 25 mm.

Border Shield
EdgePlate con BalancePro
EdgePlate con Lunar Support

riscaldamento elettrico a pavimento

A PLENA B Y E LEMENTS

Aplena è il nuovo brand di Elements S.r.l. dedicato ai materiali tecnici per l’edilizia. Strutturato in due divisioni – Flooring, per membrane desolidarizzanti, impermeabilizzanti, anticalpestio e antiradon, e Roofing, per membrane impermeabili traspiranti e barriera vapore – Aplena si presenta per la prima volta al Cersaie 2025 con un’offerta completa e modulabile, pensata per rispondere a tutte le esigenze di progettisti, applicatori e rivenditori.

Protagonista del debutto è Stetra Heat System, il sistema completo per il riscaldamento elettrico a pavimento il cui cuore è rappresentato da Stetra Heat, una membrana desolidarizzante

3D che consente l’alloggiamento rapido e sicuro del cavo riscaldante, garantendo al contempo impermeabilità e protezione del rivestimento da tensioni e umidità. Il sistema include un cavo riscaldante ad alta efficienza, un termostato digitale programmabile a distanza e tutti gli accessori per una posa semplice e duratura.

Adatto ad ambienti umidi e installazioni sotto piastrella, è ideale sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni.

Aplena è presente al Cersaie 2025 dove presenta sia Stetra Heat System che tutte le soluzioni della divisione Flooring dedicate all’edilizia tecnica.

stucchi

L ATICRETE

Permacolor® Select è uno stucco cementizio ad alte prestazioni, ideale per ambienti interni ed esterni, progettato per garantire resistenza, presa rapida e lavorabilità estesa anche in contesti difficili come piscine, facciate e pavimentazioni ad alto traffico.

La principale innovazione di questo sistema è rappresentata da Color Kit: una selezione di pigmenti in cialde idrosolubili da miscelare alla base, neutra, per ottenere il colore desiderato in modo semplice ed estremamente preciso.

Disponibile in due versioni –

Permacolor® Select (1,5–12 mm) e Select Fine (1–6 mm) – è idoneo alla posa di ceramiche, pietre naturali e mosaici. Questa esclusiva collezione di stucchi, grazie alla sue caratteristiche innovative, è stata scelta anche da Danilo Ramazzotti Italianhousefloor, eccellenza italiana nella produzione di maioliche e cotto fatto a mano, Permacolor® Select esalta la bellezza di materiali artigianali unici. Questa azienda, guidata dalla famiglia Ramazzotti, lavora da generazioni le argille ai piedi

del Monte Rosa, creando superfici autentiche, durevoli e raffinate dando vita a collezioni dal design dinamico, sensoriale e totalmente personalizzabile. La qualità tecnica di Permacolor® Select ne rispetta l’estetica, garantendo al contempo prestazioni elevate e posa impeccabile.

Con 52 colori standard e tinte su richiesta, Permacolor® Select è la scelta ideale per chi vuole distinguersi in ogni dettaglio, con uno stucco che unisce efficienza, libertà cromatica e rispetto per l’artigianato.

fuganti

F ASSA B ORTOLO

I fuganti cementizi della linea Fassafill di Fassa Bortolo sono stati resi protagonisti di un restyling nel packaging, per valorizzarne al meglio le caratteristiche: più leggibili, più accattivanti, più riconoscibili nel punto vendita.

Fassafill è nata come risposta alle esigenze di un mercato qualificato in rapida evoluzione, ed è capace di garantire una resa estetica ottimale, elemento ormai imprescindibile anche per i materiali tecnologici usati in edilizia. Eleganza che si è voluta riflettere anche nel nuovo design del packaging, caratterizzato da cromie delicate e desaturate.

È stato posto un doppio obiettivo, sia estetico che funzionale, per rendere più facile per il cliente l’identificazione di colore, nome e codice del fugante grazie ad una serie di accortezze grafiche: un’etichetta colorata sul fronte con

il codice colore, le icone con i dati tecnici principali e infine il QR code, che rimanda alle modalità di impiego. Ma la confezione di Fassafill è stata rivista anche per salvaguardare la conservazione del prodotto, con un materiale flessibile e resistente, con doppia termosaldatura della parte superiore e con uno speciale strato interno con protezione dall'umidità e dagli agenti esterni.

Tra i plus della linea Fassafill ci sono l’ottima resistenza meccanica e all’abrasione, la protezione dallo sviluppo di muffe ed alghe, l’elevata stabilità cromatica delle 28 colorazioni disponibili. Caratteristica peculiare dei 4 prodotti della linea è però l’altissima lavorabilità, fondamentale per la posa

corretta e agevole di materiali innovativi e rivestimenti di grande formato. Estetico e funzionale come i prodotti che contiene, dunque, il nuovo packaging rende giustizia alla qualità dei fuganti Fassafill anche grazie alla verniciatura soft-touch, una finitura vellutata per trasmettere, anche dal punto di vista tattile, la preziosità del contenuto.

talks Fresh

"Bulbo è un nome nato dalla spontaneità, dalla vita vera. Quando la realtà ti sorprende, può diventare arte. Questa parola rimanda alla terra, alla creatività, alla lampadina e, quindi, all’idea."

Matteo Coppelli

C'è chi fa ceramica e chi, attraverso la ceramica, racconta un mondo.

Matteo Coppelli, fondatore di Bulbo, appartiene con disinvoltura alla seconda categoria: imprenditore visionario, spirito libero, esteta ironico e instancabile sperimentatore.

Nessun compromesso, nessun vincolo: Bulbo è il riflesso diretto del suo creatore, che si muove tra arte e design con naturalezza contagiosa

Con uno sguardo che unisce rigore progettuale e sensibilità artistica dà vita a grafiche e rivestimenti capaci di trasformare lo spazio, raccontare storie, evocare mondi.

Andiamo dietro le quinte di un percorso imprenditoriale e culturale che sfida i confini, restituendo alla materia la sua carica più autentica: quella emotiva

TILE ITALIA: Come nasce l’idea di Bulbo?

MATTEO COPPELLI: Durante il lockdown, in quel tempo sospeso, ho preso un foglio bianco e ho iniziato a scrivere tutto ciò che nel mondo della ceramica non si stava facendo Volevo creare un progetto diverso, che nobilitasse una materia povera come la ceramica, ma con un’identità forte e non ancora vista sul mercato: concepire il rivestimento in gres come un gioiello d’arredo.

TILE ITALIA: E il nome?

MATTEO COPPELLI: Ne cercavo uno corto non storpiabile all’estero, che suo-

nasse italiano e che mi rappresentasse. Mi ci sono arrovellato per un po’ di tempo e una mattina, spettinatissimo, avevo i capelli tipo Willis del telefilm "Arnold", entro in un bar a Bologna, e l’anziano barista mi guarda e dice: “Ma che bulbo!*”.

Lì ho avuto un’illuminazione: era perfetto. Era un nome nato dalla spontaneità, dalla vita vera. Quando la realtà ti sorprende, può diventare arte.

Solo dopo ho capito quanto fosse azzeccato: “bulbo” può rimandare alla terra, alla creatività, alla lampadina e, quindi, all’idea (*”bulbo”, in bolognese: tipologia o taglio di capelli, acconciatura. NDR).

TILE ITALIA: Ha sempre avuto un approccio creativo al lavoro?

MATTEO COPPELLI: Sì, anche quando lavoravo in altri contesti.

Ho iniziato come dipendente in un’azienda di macchinari per la ceramica, poi sono diventato direttore commerciale, poi imprenditore. Ma anche lì infilavo sempre un po’ di follia creativa: nel 2004 portai a Tecnargilla una stampante rosa.

Si chiamava PINK (Perfect Inking) e stampai una gigantesca riproduzione della volta della cappella di Sant’Ignazio in Roma.

Ma in quel mondo, a un certo punto, devi fermarti.

TILE ITALIA: Con Bulbo no…

MATTEO COPPELLI: Qui posso essere totalmente libero, e fare tutto come voglio.

Quando faccio il Cda mi riunisco coi miei neuroni, litighiamo, sbagliamo, ma decidiamo insieme.

TILE ITALIA: Quindi sbagliare fa parte del metodo?

MATTEO COPPELLI: L’errore, soprattutto all’inizio, è stato fondamentale: è un modo di sperimentare.

Anche perché lavoro tantissimo col colore che, nella ceramica, è un mondo ancora poco esplorato. È un gioco continuo di sfumature, intensità, accostamenti… è visionario, e a me piace perdermici dentro.

TILE ITALIA: Qual è l’errore più bello che le è capitato?

MATTEO COPPELLI: Uno dei primi soggetti grafici che avevo pensato sembrava pessimo sullo schermo. Ma una volta stampato è diventato uno dei progetti più interessanti. Lì ho capito che sbagliare, a volte, è solo un passaggio verso qualcosa di meglio.

TILE ITALIA: Se potesse creare una lastra con un materiale impossibile, quale sceglierebbe?

MATTEO COPPELLI: La memoria. Si dice che dobbiamo vivere di speranze, non di ricordi, ma per me la memoria è alla base dell’esperienza, del processo creativo. E i ricordi sono la base di ciò che siamo. Una lastra fatta di memoria avrebbe tantissimo da dire…

TILE ITALIA: Si sente più vicino all’arte, alla scienza o alla magia?

MATTEO COPPELLI: Alla magia, senza dubbio. Quest’anno a Cersaie presenterò un progetto che si chiama Sim Sala Bim, dedicato al mago Silvan: una lastra

che cambia colore. La magia emoziona, sorprende, porta le persone in un mondo parallelo.

L’arte è straordinaria, ma a volte è già “compiuta”. La magia lascia spazio all’immaginazione. E questo per me è poesia visiva.

TILE ITALIA: Quanto conta l’istinto nel suo lavoro?

MATTEO COPPELLI: È fondamentale E spesso è un disastro. L’istinto mi guida in tutto: nelle scelte, nel rapporto con i clienti, nella creazione delle collezioni. A volte dovrei frenarlo, ma non ci riesco. È più forte di me. E sì, può mettere in difficoltà, ma io sono così. Godo di una notevole velocità di pensiero e nell’interesse del discorso o dell’interlocutore spesso non uso filtri e sono molto diretto.

TILE ITALIA: Con quale artista le piacerebbe collaborare?

MATTEO COPPELLI: Le Corbusier

Per lui l’architettura era “un gioco sapiente di volumi sotto la luce”.

Aveva un rapporto straordinario con il colore e l’emozione. E io, nelle mie superfici, cerco esattamente questo: generare esperienza sensoriale Faccio un esempio, ho creato una grafica che si chiama Ekkekaktus un cactus psichedelico con sotto una texture che richiama la terra secca del deserto. Il tatto, la vista: tutto deve concorrere a far vivere il progetto.

TILE ITALIA: Cos’è per lei la bellezza, oggi?

MATTEO COPPELLI: È ciò che ti dà leggerezza e serenità. Qualcosa che ti mette in armonia con ciò che ti circonda. La bellezza non deve urlare: deve farti respirare.

TILE ITALIA: Da bambino cosa sognava di fare?

MATTEO COPPELLI: Il pianista o l’al-

bergatore. Suonavo l’organo ai matrimoni, volevo fare il conservatorio. Ma i miei genitori, persone semplici, mi dissero che era “un mestiere da poveri”. Poi volevo aprire un albergo con ristorante, e anche lì niente da fare. Mi mandarono al liceo scientifico. Ma a pensarci oggi, quei sogni, a mio modo si sono realizzati in un’altra forma: suono con i colori, e cerco sempre di accogliere le persone, anche nel mio modo di stare al mondo.

TILE ITALIA: Cosa la salva nei giorni in cui le cose non funzionano?

MATTEO COPPELLI: Un tempo era una bottiglia di vino: sono appassionato e mi piace bere bene. Anche di martedì, anche con un’insalata e due fettine. Bastava quel gesto semplice, stappare, versare, parlare, per rimettere in ordine i pensieri. Oggi, per motivi di salute, il vino è stato perlopiù sostituito dall’acqua, ma il rito resta intatto: un’ora a tavola con mia moglie, a raccontarci la giornata Lei fa un lavoro completamente diverso dal mio, e forse è anche questo che rende il momento prezioso. È una pausa dal resto, uno spazio nostro. E sì, nei giorni storti, mi salva sempre.

TILE ITALIA: Come vi siete conosciuti?

MATTEO COPPELLI: Per lavoro. È la mia seconda vita: ero già stato sposato, poi mi sono separato e, qualche anno dopo, ho incontrato lei.

Siamo molto diversi, ma ci incastriamo perfettamente. Lei è ancora più istintiva di me, ma ci completiamo. Non abbiamo bisogno di compromessi infiniti: condividiamo gli stessi gusti e visioni. È una di quelle combinazioni strane che funzionano.

E non ci annoiamo mai

TILE ITALIA: Ha un vizio creativo che non riesce a perdere?

MATTEO COPPELLI: Sì: una continua voglia di migliorare, aggiustare, limare.

Creo un progetto, lo presento, funziona… e io già vorrei cambiarlo. Per non impazzire, ho trovato un sistema: archivio e passo al prossimo.

TILE ITALIA: Ha detto che sta esplorando anche l’intelligenza artificiale. Come sta andando?

MATTEO COPPELLI: Malissimo. È finita Ho fatto il salto da boomer e sono entrato nel mondo dell’intelligenza artificiale ed è… un disastro (ride. NDR). Una droga: sto imparando cose che fino a ieri erano costosissime o complicatissime da fare, e adesso sono lì, a portata di clic. È rivoluzionaria, lo so. Cambierà il lavoro, farà sparire tante figure ma ne creerà almeno il triplo. Però va capita, va gestita. E per chi è della nostra generazione, non è così immediato.

TILE ITALIA: Se potesse incidere una parola su tutte le lastre che escono da Bulbo, quale sarebbe?

MATTEO COPPELLI: Fantasia

E, non a caso, il payoff di Bulbo è Let me be you fantasy.

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