



Mapei Color è una gamma di sedici finiture per Cerfix Proangle, il profilo ad “L” per rivestimenti di Profilpas. Disponibile in otto colori caldi e otto freddi, Mapei Color offre un’esperienza cromatica che assicura una combinazione perfetta con le tonalità delle fughe e dei sigillanti siliconici Mapei. Questa gamma soddisfa ogni esigenza estetica, sia tono su tono che a contrasto con la ceramica, rivelandosi la soluzione ideale per ogni ambiente.
TILE ITALIA È PUBBLICATO DA:
Kairos Media Group S.r.l.
Capitale Sociale: Euro 51.400,00 R.E.A. 329775
Periodico bimestrale registrato presso il Tribunale di Modena al n. 22/17 in data 10/08/2017 Iscrizione al ROC n. 9673
SEDE LEGALE ED OPERATIVA:
Kairos Media Group S.r.l. Via Fossa Buracchione 84 41126 Baggiovara (Modena) - Italy
Tel. +39 059 512 103 - Fax +39 059 512 157 info@kairosmediagroup.it - www.kairosmediagroup.it
DIRETTORE RESPONSABILE: DAVIDE MISERENDINO - d.miserendino@kairosmediagroup.it © 1989 Tile Italia
CO-DIRETTORE:
Sara Falsetti
COLLABORATORI:
Paola Giacomini
Chiara Poggi
Sabrina Tassini
PROGETTO GRAFICO:
Sara Falsetti
RICEVERE TILE ITALIA:
Una copia: Euro 4
ABBONAMENTI: https://kairosmediagroup.it/it/shop/abbonamento-tile-italia
Annuale: € 40
Biennale: € 60
L’abbonamento decorre dal mese di distribuzione. Tariffe speciali per gli abbonamenti collettivi sono disponibili su richiesta Conto Corrente Postale 20026415 intestato a Kairos Media Group srl. Spedizione in abbonamento postale presso la Filiale di Modena. L’IVA sugli abbonamenti, nonché sulla vendita
dei fascicoli separati, è assolta dall’Editore ai sensi dell’art 74 primo comma lettera C del DPR 26.10.72 N. 633 e successive modificazioni.
PUBBLICITÀ:
Kairos Media Group Tel. +39 059 512 103 Fax +39 059 512 157
• Paola Giacomini p.giacomini@kairosmediagroup.it +39 335 186 4257
Teresa Contissa t.contissa@kairosmediagroup.it +39 342 092 8002
Elisa Verzelloni e.verzelloni@kairosmediagroup.it +39 338 536 1966
STAMPA E CONFEZIONE: Faenza Printing Industries SpA Via Vittime Civili di Guerra 35 48018 Faenza (RA)
Tutti i diritti di riproduzione e traduzione degli articoli pubblicati sono riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. Manoscritti, disegni, fotografie e altro materiale inviato in redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito. L’Editore non accetta alcuna pubblicità in sede redazionale. I nomi, le aziende e i prezzi eventualmente pubblicati sono citati senza responsabilità a puro titolo informativo per rendere un servizio ai lettori. La Direzione non assume responsabilità per opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari.
Kairos Media Group srl, in conformità al “testo unico sulla privacy”, garantisce agli abbonati la riservatezza dei dati usati per gli abbonamenti e per gli scopi tipici della stampa tecnica e la possibilità di modificarli o cancellarli (art. 7 del D.L. 196/2003) a mezzo richiesta scritta.
Le monografie per il mondo della progettazione
2025
SFOGLIA LE MONOGRAFIE PUBBLICATE
SARA FALSETTI ▶ s.falsetti@kairosmediagroup.it
L’anno lavorativo, un po’ come quello scolastico (e forse proprio per l’antica memoria che ciascuno di noi ne conserva), è universalmente percepito come “concluso” con l’arrivo dell’estate e “ripartito” a settembre. Sarà per questo che ci sentiamo tutti un po’ stanchi?
Ho iniziato e riscritto questo editoriale più volte, combattendo un ostinato attacco di sindrome da pagina bianca.
Nelle ore in cui scrivo* - e solo per citare alcuni fatti - in Italia, secondo l’osservatorio di Non Una Di Meno, si registrano 48 femminicidi da inizio anno.
La disaffezione alla politica è alle stelle, mentre non è chiaro se e in che misura la modifiche delle aliquote IRPEF miglioreranno la situazione del sempre più sofferente ceto medio. In aggiunta, non si scorge all'orizzonte una seria pianificazione per la lotta all'evasione fiscale (che, ricordiamo, secondo stime del MEF si aggira intorno ai 100 miliardi di euro all’anno).
Sul piano internazionale, la tensione è alta.
Maia Sandu, presidente della Moldavia, ha dichiarato di sospettare che Putin voglia usare il suo Paese come testa d’ariete per raggiungere la Romania e, con essa, l’Europa e quindi la NATO.
Trump, nel frattempo, tenta di espellere gli studenti stranieri da Harvard e invia la Guardia Nazionale in California a dispetto delle leggi federali (ricevendo in risposta una causa dal governatore Newsom), mentre Musk - fedele sodale delle prime ore - sbatte la porta criticando ferocemente l'operato della presidenza (salvo poi ritrattare i "toni eccessivi") e annuncia la fondazione di un nuovo partito.
Le trattative tra Stati Uniti e Iran sulla cessazione delle attività di arricchimento dell’uranio sono attualmente in stallo, alimentando nuove tensioni con Israele, che non esclude la possibilità di interventi militari preventivi su siti nucleari iraniani in assenza di un accordo.
Non si contano poi i morti, anche perché se ne parla assai poco, in Sud Sudan…
E poi: Gaza.
Mentre da questa parte immensamente privilegiata del mondo ci si perde in dettagli linguistici di lana caprina - litigando sull’opportunità o meno di utilizzare il termine “genocidio” - dall’altra parte si accumulano orrori per i quali, invece, non esistono parole adeguate.
Nel mezzo di questo rumoretra crisi globali e miserie domestiche - la scelta di scrivere un editoriale inconsueto rappresenta l'affermazione di una volontà: abbiamo voce, usiamola. Come scrisse Martin Luther King: "L'oscurità non può scacciare l'oscurità: solo la luce può farlo. L’odio non può scacciare l’odio: solo l’amore può farlo".
La nostra rivista viaggia in lungo e in largo per tutto lo Stivale - da sempre il nostro orgoglio e il nostro impegno è la capillarità della distribuzione - e mi piace pensare che, atterrando sulle vostre scrivanie in un caldo giorno d’estate, questo numero del magazine possa portarvi un messaggio che è speranza, è bisogno, è impegno: è tempo di PACE.
In questa uscita troverete, dopo la consueta e corposa apertura dedicata all’approfondimento sul mondo della rivendita italiana, un ampio Focus Ceramica, con una tavola rotonda che raccoglie il punto di vista di diverse aziende. Segue un interessante Speciale “altre” superfici, dedicato alle finiture non ceramiche e alle tecnologie per la loro posa e manutenzione. Inoltre, proponiamo il secondo episodio del nostro percorso di riscoperta del design ceramico industriale, attraverso gli scatti esclusivi da noi realizzati tra il 2009 e il 2013.
Voglio dunque portare un sentito ringraziamento a tutte le aziende che, in un periodo di non facile navigazione, hanno trovato tempo ed energie da dedicarci: per rispondere alle domande, offrire spunti, inviare materiali e confrontarsi con noi.
Il vostro contributo è profondamente apprezzato.
Ci auguriamo che anche i nostri sforzi per continuare a essere ponte e fonte di comunicazione autorevole tra aziende e mondo della rivendita continuino a essere percepiti come un valore per tutta la filiera.
Buona estate a tutti noi. ●
*messa in stampa: 12/6/25
Profili in sintonia con le più evolute tendenze dell’architettura e dell’interior design
KALEIDOS, nuovo concept di Progress Profiles, nasce per reinterpretare la vitalità di questo mondo ricco di sfaccettature, nelle più suggestive applicazioni per l’architettura e l’interior design.
Texture materiche che richiamano pietra, cemento, legno e metalli che si combinano con una varietà di colori innovativi, creando finiture per pavimenti e rivestimenti che arricchiscono ogni spazio con nuove sfumature estetiche ed emozionali.
KALEIDOS esprime le potenzialità delle finiture in sintonia con gli stili contemporanei, come Stone Line che enfatizza materiali naturali, colori neutri per le finiture degli ambienti esterni con quelli interni.
EDITORIALE
5 Tempo di PACE Sara
8 NEWS
ECONOMIA
16 Immobiliare e costruzioni Italia, sfide e opportunità Nomisma
20 Costruzioni Europa, moderata ripresa nel 2025 Euroconstruct
Focus DISTRIBUZIONE
A cura di Chiara Poggi
24 Gruppo Comini: Visione, radici solide, presenza capillare e consulenza al top
28 4M Interiors: Cultura del progetto e posa d’eccellenza
32 Parmigiana rivestimenti-pavimenti: Oltre la ceramica: nuove superfici per spazi contemporanei
Altre SUPERFICI
A cura di Sara Falsetti
36 FOTOnews: ChorusLife, Bergamo. rinascita di un'ex area industriale
38 Progetti: LOMAS ALTAS by Jaime Arena
42 Novità: Alluslate®: stile e prestazioni in grande formato
44 Progetti: Casa M, Alto Adige
48 FOTOnews: Sant'Orsola, la culla di Bologna
50 Prodotti&Novità dalle aziende
62 Case History: Parquet, moquette e vinilici... a 5 stelle
TRENDS
64 La terza dimensione. Il design delle superfici st.1/ep.2 | 2009/2013
76 Il bagno che verrà, superfici d'autore e design sensoriale
Focus CERAMICA 2025
80 La parola ai protagonisti:
A cura di Sara Falsetti
Uno spaccato della business strategy e degli obiettivi di alcune delle più importanti aziende italiane.
90 Dietro le quinte dello spettacolo
92 Case history: Fiori all'occhiello!
Le aziende raccontano:
• Florim - AKI Family Resort Plose, Bressanone
Cotto D'Este - Spiga26, Milano
• Flaviker - Villa Can Zol, Ibiza
• Ceramica Sant'Agostino - Enterprise Hotel, Milano
• Appiani e Ceramica Vogue - Villa Sardino , Valle d’Aosta Marazzi - Showroom Poliedrica, Milano
98 Novità: Creatività senza limiti di formati, colori, finiture
100 Progetti: Bishops Ceramic Model House, Daegu
Corea Del Sud
104 Prodotti&Novità dalle aziende
A cura di Sara Falsetti e Chiara Poggi
110 Superfici in dialogo: Assoposa e AIPPL Cantieri&Tecnologie: 114 Headland Hotel, icona di Cornovaglia 118 Centronova, un centro commerciale in provincia di Bologna Innovazione Digitale: 122 Calcolatore UpTec by Profilitec 123 I prodotti Profilpas entrano nel tool “Mapei PRO - Analisi prezzi e voci di capitolato”
Fresh TALKS
124 “Far crescere Schlüter Systems Italia è la mia ambizione” Il valore delle persone, la forza dell’affidabilità, intervista a Simone Paterlini Gibo Borghesani
In copertina: 14OraItaliana - www.14oraitaliana.it Picture by Giancalo Pradelli @ Cersaie 2024
Si è svolto lo scorso 12 maggio a Sassuolo il convegno “L’industria ceramica italiana: il problema dell’energia”, organizzato da Confindustria Ceramica e dall’Università di Modena e Reggio Emilia, con oltre 300 partecipanti.
Al centro del dibattito, le difficoltà del distretto ceramico causate dall’aumento dei costi energetici e dalle politiche europee legate a ETS (Emissions Trading Sy-stem) e CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism).
L’incontro ha evidenziato come il combinato disposto di ETS e CBAM, pur concepito per innescare un circolo virtuoso con cui ridurre le emissioni climalteranti attraverso una tariffazione armonizza-ta delle emissioni stesse e, al contempo, preservare la competitività del sistema produttivo euro-peo rispetto ai concorrenti extra-Ue, oggi, alla prova dei fatti, non è avvenuto ma ha bensì finito per penalizzare un settore industriale strategico come quello della ceramica, con ricadute su occupazione e sostenibilità economica del territorio.
Augusto Ciarrocchi, presidente di Confindustria Ceramica, ha sottolineato la sproporzione dei costi: in Italia il gas si paga fino a 7 centesimi al kWh, a cui si sommano gli oneri ETS, fino al 15% in più, rendendo
difficile competere con paesi come Cina o Australia, dove i costi sono molto inferiori. I dati presentati da UNIMORE confermano l’importanza del distretto emiliano, che nel 2023 ha generato un valore aggiunto pari all’11,6% della manifattura locale e occupa oltre 14mila addetti diretti, parte di una filiera ceramica italiana con circa 40mila occupati totali. Il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, ha espresso nel suo intervento forti riserve sul sistema ETS, la cui elevata volatilità e i costi crescenti (66 euro a tonnellata di CO2 nel 2025) au-mentano i costi produttivi senza incentivare sufficientemente l’innovazione. Il CBAM, al momento escluso per la ceramica, rischia di favorire delocalizzazioni in Paesi con normative ambientali me-no stringenti. Il dibattito ha visto interventi critici degli eurodeputati Stefano Cavedagna, Giorgio Gori (in video-collegamento) e Massimiliano Salini che hanno evidenziato squilibri nei meccanismi di redistribuzione dei fondi ETS tra Paesi europei e la necessità di rivedere alcune misure
per evitare effetti distorsivi sul settore. Nella tavola rotonda conclusiva, rappresentanti istituzionali e industriali hanno richiamato l’urgenza di misure concrete per contenere i costi energetici e migliorare la regolamentazione, proponendo anche soluzioni innovative come i mini-reattori nucleari e investimenti in infrastruttu-re energetiche regionali.
Confindustria Ceramica ha ribadito la necessità di deroghe specifiche per il settore ceramico, for-temente energivoro e penalizzato dal quadro normativo attuale, mentre il viceministro Valentini ha riconosciuto l’importanza del Green Deal, auspicandone però una revisione di tempi e modalità.
L’industria ceramica italiana: il problema dell’energia
RAK Ceramics, uno dei principali gruppi ceramici a livello globale, ha aperto a Milano, in occasione della Design Week, il suo nuovo Design Hub, il quarto dopo Dubai, Londra e Francoforte. Situato in via Borgogna 8 e realizzato con un investimento superiore al milione di euro, lo showroom si estende su 400 m², progettati dallo studio MMA Projects, e rappresenta un tassello fondamentale nella strategia del gruppo emiratino per consolidare la relazione con progettisti e contractor. Lo showroom espone l’intera gamma lifestyle dei brand RAK Ceramics, includendo superfici in gres porcellanato, sanitari, arredobagno, rubinetteria a marchio Kludi e ceramiche per la tavola RAK Porcelain, già apprezzate nel canale Ho.Re.Ca. Le grandi lastre Maximus sono state utilizzate per creare delle quinte dinamiche, mentre ambienti bagno e cucina valorizzano le collezioni firmate da designer internazionali e mettono in mostra l’innovativo sistema di cottura a induzione CookingRAK.
Con 23 stabilimenti in Medio Oriente, India, Bangladesh e Germania, RAK Ceramics produce annualmente 118 milioni di mq di piastrelle, 5,7 milioni di sanitari, oltre 26 milioni di stoviglieria e 2,6 milioni di rubinetteria, servendo clienti in più di 150 Paesi. Il gruppo, quotato all’Abu Dhabi Securities Exchange, ha chiuso il 2024 con un fatturato di circa 880 milioni di dollari USA.
Scopri Taj Mahal, la collezione in gres porcellanato di Energieker che riproduce la bellezza intramontabile del marmo. Superfici raffinate e venature preziose donano un’eleganza senza tempo ai tuoi spazi.
Scegli la qualità e il design Made in Italy per ambienti unici e di grande impatto.
Inonda ogni spazio di una straordinaria luminosità, disponibile in tre nuance versatili.
Cambio ai vertici di ABK Group. Dallo scorso 22 aprile Andrea Fabbri (nella foto) ha assunto la presidenza del gruppo ceramico di Finale Emilia, con deleghe specifiche nell'area Amministrazione e Finanza. Nella stessa seduta, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto anche alla nomina di Stefano Socci nel ruolo di Amministratore Delegato.
Roberto Fabbri ricoprirà invece il ruolo di Presidente Onorario e, insieme a Michelangelo Fortuna, continuerà a garantire il proprio supporto nella nuova fase aziendale. Il nuovo assetto prevede una piena collaborazione tra Presidente e AD nell'ottica di un governo più efficace, snello e orientato alla crescita. Laureato in Finanza Aziendale e con un Executive MBA presso la Bologna Busi-
ness School, Andrea Fabbri ha iniziato la carriera specializzandosi in operazioni di M&A, revisione contabile e due diligence finanziaria. Entrato in ABK Group nel 2014 come Credit Manager, nel 2017 è stato nominato CFO del gruppo e, nel 2020, Presidente Esecutivo di Gardenia Orchidea SpA, dove ha guidato con successo il rinnovo del contratto di distribuzione esclusiva con la maison Versace. Stefano Socci vanta una trentennale esperienza alla guida di realtà industriali complesse e orien-tate all'internazionalizzazione, tra cui Nicotra Gebhardt (gruppo Regal Beloit), Faber e Ideal Stan-dard Holding.
Kerakoll Group ha inaugurato un nuovo stabilimento produttivo a Jaipur, nello stato del Rajasthan, nel nord-ovest dell’India. Il sito, realizzato con un investimento di 30 milioni di euro su una super-ficie di 51.000 mq (28.000 mq destinati a produzione, magazzino e uffici), ha una capacità annua di 150.000 tonnellate di adesivi cementizi per la posa di ceramiche e pietre naturali, con possibili-tà di raddoppio.
Questo nuovo impianto rappresenta il secondo stabilimento Kerakoll in India, dove il Gruppo opera già dal 2014 con un sito a Vadodara (Gujarat). Situato in posizione strategica lungo il corridoio merci Western Dedicated Freight Corridor e connesso alle principali infrastrutture di trasporto na-zionali, il polo produttivo mira a ottimizzare la copertura logistica del mercato nord-indiano, ri-spondendo alla
forte crescita della domanda locale. Kerakoll ha registrato in India un fatturato di 33 milioni di euro nel 2023, in crescita rispetto ai 31 milioni del 2022, con una quota di mercato attuale del 7% e l’obiettivo di raggiungere il 10% nel prossimo quinquennio.
Lo stabilimento di Jaipur è stato realizzato secondo i più elevati standard di sostenibilità ambien-tale, con impianti fotovoltaici da 1.185 kW capaci di produrre energia sufficiente per oltre 1.000 abitazioni, riducendo le emissioni di CO₂ di 1.268 tonnellate all’anno. Tra le altre soluzioni gre-
en, vi sono carrelli elevatori elettrici, massimizzazione della luce naturale e un sistema di raccolta ac-qua piovana con capacità di 670.000 litri al giorno.
Con sede a Sassuolo, Kerakoll opera oggi con tre Business Unit (Posa, Edilizia, Superfici), conta 21 stabilimenti e ha realizzato nel 2023 un fatturato di 774 milioni di euro, con il 41% generato all’estero.
BigMat lancia la settima edizione del suo International Architecture Award, riconoscimento europeo promosso dal network di distribuzione di materiali edili, dedicato a progetti di eccellenza nell’architettura contemporanea. L’iniziativa conferma il suo ruolo chiave nel valorizzare la sinergia tra architetti, imprese di costruzione e distributori, principi fondanti della filosofia BigMat: “costruire insieme per costruire meglio”. La novità di quest’anno è il Premio di Prossimità BigMat, riservato a progetti sviluppati in collaborazione tra architetti e im-
prese locali, che utilizzano materiali acquistati presso i punti vendita BigMat (l'architetto partecipante deve disporre di un codice di registrazione fornito dal punto vendita BigMat dell'area territoriale in cui si trova il progetto realizzato). Questo riconoscimento sottolinea l’importanza delle partnership territoriali e la capacità del gruppo di sostenere l’innovazione, la sostenibilità e la qualità architettonica anche nelle realtà di dimensioni più contenute.
Il BMIAA 2025 si articolerà in due categorie principali: il Gran Premio Internaziona-
le di Architettura e il Gran Premio Internazionale di Prossimità, oltre al Premio Giovani riservato agli under 40. La giuria internazionale selezionerà 140 progetti candidati tra Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Re-pubblica Ceca, Slovacchia e Spagna, da cui emergeranno 14 finalisti. Il montepremi complessivo sarà di 82.500 euro, il più alto nella storia del premio, e riflette l’impegno di BigMat nel promuovere qualità, innovazione e collaborazione nel settore edilizio. Maggiori dettagli sono disponibili su architectureaward.bigmat.com.
Alla presidenza dell’Associazione è stato riconfermato, per il prossimo triennio, Luca Berardo (nella foto), che ha così commentato: “La mia rielezione a presidente anche per il prossimo triennio è motivo di grande orgoglio e intendo portare la nostra associazione ad essere attore ancora più forte e centrale nella filiera delle superfici. Il mio personale ringraziamento va a tutti i posatori, produttori e distributori che hanno dato fiducia ad Assoposa oltre che contribuito alla sua crescita in questi anni. Ci metteremo subito al lavoro per dar corso al nostro programma, che vede nel riconoscimento normativo della professione del posatore la sua stella polare e che fa delle sinergie interassociative e dell’ulteriore crescita della nostra base di associati il fulcro della propria attività.” Assoposa è una realtà estremamente dinamica che ha conseguito risultati notevoli nel corso della sua relativamente breve vita:
• Associati totali: 926 (+280% nel triennio appena concluso)
• Numero posatori: 565 (+275% nel triennio)
• Numero di punti vendita: 343 (+1500% nel triennio)
• Numero di nuovi soci partner: 17 (+40% nel triennio)
• Partnership con Formedil per formare i formatori legati al mondo della posa delle superfici delle scuole edili Partnership con Angaisa per piani di formazione del punti vendita associati
• Partnership con il Consorzio REC per promuovere le buone pratiche di sostenibilità nella posa delle superfici ceramiche
• Partnership con AIPLL e CONPAVIPER per la redazione di manuali tecnici e per momenti fomativi e divilgativi congiunti
• Partnership con il corso Progettista Sistemico. Assoposa è da due edizio-
Mapei, leader globale nei prodotti chimici per l’edilizia, amplia la sua infrastruttura produttiva in Nord Africa con l’apertura di un nuovo impianto nella città di 10th of Ramadan, a nord-ovest del Cairo. La struttura, che si estende su 30.000 m², rappresenta il secondo sito produttivo del Gruppo in Egitto, dopo quello di Vinavil a Suez, e sarà dedicata alla produzione di adesivi per ceramica, malte, additivi per calcestruzzo e coadiuvanti per la produzione di cemento.
Secondo Veronica Squinzi, CEO di Mapei, l’Egitto si conferma un mercato strategico per la crescita del settore costruzioni, grazie a una popolazione di oltre 100 milioni di abitanti e a ingenti inve-stimenti pubblici in infrastrutture, edilizia residenziale e trasporti. La nuova fabbrica, oltre a po-tenziare la capacità produttiva locale, favorirà l’occupazione e il trasferimen-
to tecnologico.
Il sito, dotato di tecnologie all’avanguardia e di un laboratorio per il controllo qualità, è posiziona-to in prossimità dei principali corridoi logistici (Cairo-Suez e Cairo-Ain Sokhna), facilitando la di-stribuzione efficiente dei prodotti sia nel mercato egiziano sia nei Paesi limitrofi del Nord Africa e Medio Oriente, con prospettive di espansione verso l’Africa sub-sahariana.
ne tra i docenti del corso che nelle sue edizione ha raccolto oltre 1000 partecipanti
Vice Presidenza Europea (Luca Berardo) e presenza nel comitato tecnico (Paolo Colombo)
L’impianto ospita anche la Mapei Academy, centro di formazione dedicato a professionisti e im-prese locali, confermando l’impegno del Gruppo nel supporto tecnico e nello sviluppo delle com-petenze del territorio.
Dal 2017, anno di fondazione di Mapei Egitto come presidio commerciale a
DEVON&DEVON PRESENTA “&JOURNAL”
In occasione del Fuorisalone 2025, Devon&Devon ha accolto i suoi ospiti nello storico Flagship Sto-re di Via San Marco, dove otto installazioni hanno messo in scena - in altrettante sale - l’inconfondibile filosofia dell’abitare del brand. Accanto alle icone dello stile Devon&Devon, sono state presentate in anteprima assoluta le nuove collezioni dedicate alla casa e alla sala da bagno.
Il Fuorisalone è stata anche l’occasione per il lancio del secondo numero del magazine &Journal, una pubblicazione che, impostata come un viaggio per immagini, conduce i lettori negli hotel che, in tutto il mondo, hanno scelto Devon&Devon.
New Cairo, il Gruppo ha contribuito a importanti progetti infrastrutturali nel Paese, quali la linea 4 della metropolitana del Cairo e la Nuova Capitale Amministrativa. Con un fatturato locale di 60 milioni di euro e 220 dipendenti, Mapei conferma così la sua strate-gia di espansione e radicamento nel mercato egiziano.
Il titolo onorifico di Cavaliere del Lavoro, attribuito a coloro che si sono distinti per aver contribuito in modo significativo allo sviluppo economico e sociale del Paese, giunge come massimo riconoscimento dell’impegno imprenditoriale e la storia professionale di Federica Minozzi. Da oltre vent’anni alla guida del Gruppo, la sua leadership si caratterizza da sempre per una visione chiara e innovativa: reingegnerizzare la ceramica per migliorare l’interazione tra le persone e l’ambiente.
"Essere nominata Cavaliere del Lavoro è per me un onore profondo, che accolgo con gratitudine e senso di responsabilità. Questo riconoscimento celebra lo spirito di iniziativa, il coraggio e la lungimiranza imprenditoriale, oltre all’impegno sociale e
ambientale, valori che caratterizzano il nostro Gruppo sin dal 1961, anno in cui mio papà fondò l’azienda Iris Ceramica.
Fin dall’inizio, il nostro impegno è stato quello di essere vettori culturali, perché fare impresa signifi-ca anche promuovere quei valori che ci radicano saldamente nel territorio e nella nostra identità, proiettandoci al tempo stesso verso il futuro. Proprio come un albero, con radici profonde nella terra e fronde alte e rigogliose verso il cielo. Un equilibrio in cui tradizione e innovazione convivono in armonia. È questa visione che continuerà a guidare il nostro percorso imprenditoriale”, ha dichiarato Federica Minozzi. ATLAS CONCORDE SOSTIENE
Atlas Concorde è partner ufficiale di “Resourceful Intelligence”, l’installazione progettata dal collettivo milanese Park, in collaborazione con lo studio Accurat e il Politecnico di Milano, in occasione della 19ª Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, curata da Carlo Ratti. L’installazione, visitabile dal 10 maggio al 23 novembre 2025 presso le Corderie dell’Arsenale, affronta la sfida cruciale della riduzione della dipendenza dalle materie prime nel settore delle co-struzioni, proponendo un modello circolare basato su decostruzione selettiva e riuso dei materiali. “Resour-
ceful Intelligence” si sviluppa attraverso due elementi principali: una facciata realizzata con vetro rigenerato proveniente dalla ristrutturazione di Palazzo Missori a Milano, trasformato in pannelli decorativi tramite tecnologie innovative, e una seconda parete composta da piastrelle in clinker recuperate dalla demolizione controllata dell’Hotel Michelangelo, simbolo della Milano post-bellica. Un video di supporto illustra un progetto di ricerca sul patrimonio edilizio milanese, sottolineando il potenziale delle città come depositi di risorse materiali da valorizzare nei processi di rigenerazione urbana.
Mohawk Industries ha chiuso il primo trimestre 2025 con ricavi netti pari a 2,5 miliardi di dollari, in calo del 5,7% sul primo trimestre 2024 (-0,7% su base rettificata), e un utile netto di 73 milioni di dollari. In flessione i ricavi di tutte le tre divisioni del gruppo: Global Ceramic (-4,9% o +1,2% su base rettificata), Flooring North America (-4,2%) e Flooring Rest of the World (-8,8%).
Sul margine operativo hanno pesato le minori vendite e l'aumento dei costi dei fattori produttivi, parzialmente compensati da incrementi della produttività, soprattutto nel segmento ceramico.
Commentando l’andamento dei mercati nei primi mesi dell’anno, il Presidente e CEO Jeff Lorberbaum (nella foto) ha sottolineato come le condizioni si siano progressivamente deteriorate, complice an-
che la crescente apprensione per le prospettive future.
“In aprile – ha ricordato Lorberbaum -, l'applicazione delle nuove tariffe annunciate dal Presidente Trump ha generato maggiore incertezza sulle prospettive economiche globali e aspettative di indebolimento a causa di fattori quali l'aumento dell'inflazione, il calo della fiducia dei consumatori e la riduzione degli investimenti delle imprese”.
Sebbene l’ammontare definitivo delle tariffe e il loro effetto sulla spesa dei consumatori siano ancora in evoluzione, alle attuali percentuali del 10% Mohawk stima che sosterrà un costo annualizzato di circa 50 milioni di dollari, da assorbire con aumenti dei prezzi e aggiustamenti della catena di approvvigionamento. In vista dell'applicazione delle tariffe, il grup-
po aveva già aumentato i livelli di scorte, segnalando comunque che la maggior parte dei prodotti commercializzati negli Stati Uniti - ceramica, moquette, laminati, vinilici, LVT e top in quarzo - sono fabbricati negli stabi-limenti attivi sul territorio nazionale o in Messico, quest’ultimo non soggetto a tariffe in base all’accordo tra USA, Messico e Canada.
Display systems Showrooms Architectural design Exhibition stands Shops Exhibition space
L a s o d d isfazione de l c lien t e è l a n os t ra pri o ri t à
At t r a vers o le s oluzioni i nn ov a t i v e dei n os t ri d esi gn e r, le sapie n t i m an i dei n o s t ri arti g i a ni, l’u t i l iz z o di ma t erie prime di qua l i t à , a t t rez z a t u re al l’a v a n g ua rd ia e t e cn o lo gie s o fis t i c a t e tr a s fo rmiam o l e idee in re a lt à
Since 1821 by your side Cust o me r sat i s faction is o u r t op p ri o rit y
T h ro u g h i nn ovati v e soluti o ns o f o u r d esigners , skilled han d s o f o u r c ra f tsmen, the use of high q ualit y mater i als, cutting - e d g e equi p ment an d so p histi cate d technol o gies , we turn ideas int o reali t y
I settori immobiliare e delle costruzioni italiani sono al centro di una trasformazione profonda, trainata da altalenanti dinamiche di mercato, nuove esigenze abitative e obiettivi ambientali sempre più stringenti.
Tra i temi più rilevanti spicca l’impatto atteso della Direttiva Europea “Case Green”, che punta a ridurre del 16% i consumi energetici degli edifici residenziali entro il 2030 e a rendere obbligatorie, a partire dal 2028, le zero emissioni per gli immobili pubblici (dal 2030 per quelli privati di nuova costruzione).
Sebbene i singoli Stati membri debbano ancora definire i piani attuativi, le ricadute sul mercato sono già visibili: cresce l’interesse verso immobili efficienti, mentre si amplia il divario di valore tra abitazioni riqualificate e quelle energivore, in alcuni casi fino al 30%.
In questo scenario, l’industria delle superfici e delle finiture per l’abitare è chiamata a rispondere in modo proattivo, anticipando bisogni progettuali, normativi ed estetici in evoluzione.
A fare il punto su scenari, criticità e opportunità è
Nomisma che, attraverso le sue analisi, ce ne restituisce una fotografia aggiornata, che qui sintetizziamo in alcuni capitoli.
MERCATO IMMOBILIARE 2025: TENDENZE E PREVISIONI
Nel 2025 il mercato immobiliare residenziale italiano si conferma stabile, con prezzi invariati o in lieve calo reale e compravendite stabili. I contratti di locazione cresceranno del 2% e i canoni del 4%, grazie a condizioni di credito favorevoli. Milano mostra una flessione dei valori, mentre Roma cresce moderatamente.
Sul fronte degli investimenti immobiliari, il mercato europeo ha raggiunto 207 miliardi di euro nel 2024 (+27% rispetto al 2023). L’Italia ha registrato 9,7 miliardi, con una forte quota di capitali esteri (67%). Dopo anni di difficoltà dovute a pandemia, conflitti e tassi alti, la situazione pare migliorare: nel 2025 si prevede
un aumento degli investimenti tra 10 e 11 miliardi, soprattutto nella seconda metà dell’anno, grazie a politiche monetarie più espansive e rendimenti in calo. Gli investimenti in logistica e uffici calano, mentre crescono quelli in hotel e residenziale, specialmente nel segmento PBSA (alloggi progettati specificamente per studenti universitari).
IL MERCATO DELLA LOCAZIONE IN ITALIA: DINAMICHE E SFIDE
Il mercato degli affitti in Italia si mostra in evoluzione, spinto da una politica monetaria più flessibile che favorisce la ripresa delle compravendite con mutuo ipotecario nel 2025. Tuttavia, il costo elevato del credito e i prezzi ancora alti orientano molti verso la locazione, con una
domanda crescente e un’offerta in calo. Questa scarsità di immobili disponibili, dovuta anche a circa 4,5 milioni di abitazioni inutilizzate, ha fatto aumentare i canoni di locazione del 3-4% negli ultimi due anni, con picchi significativi a Bologna e Milano. Il rapporto tra locatori e locatari è caratterizzato da alcune tensioni: il 35% degli inquilini considera l’affitto una soluzione stabile, soprattutto tra gli over 60, mentre i proprietari richiedono garanzie crescenti (depositi cauzionali, fideiussioni) e temono danni o morosità, mantenendo spesso gli immobili in famiglia o preferendo affitti brevi. Solo una minoranza intraprende azioni legali in caso di ritardi nei pagamenti.
Un importante supporto potrebbe arrivare dal servizio «Affittabile» di CRIF, volto a certificare l’affidabilità dell’inquilino attraverso l’analisi dei dati finanziari, facilitando l’incontro tra domanda e offerta. Questo strumento, apprezzato da oltre l’80% dei locatori, potrebbe aumentare l’offerta di immobili e rendere il mercato più trasparente e dinamico.
LE SCELTE DI FINANZIAMENTO
Il Borsino Mutui Acquisto Casa, realizzato da Nomisma in collaborazione con MutuiSupermarket – FairOne S.p.A. , evidenzia il ruolo sempre più centrale del canale digitale nella scelta del mutuo per l’acquisto della casa (vedi approfondimento di fine articolo NDR).
Negli ultimi anni, le piattaforme online hanno rivoluzionato il modo in cui le famiglie italiane accedono al credito, offrendo vantaggi concreti in termini di trasparenza, velocità e risparmio.
Dal 2020 al 2024, chi ha scelto il mutuo a tasso fisso online ha ottenuto un risparmio medio dell’1,5% sul tasso d’interesse, pari a circa 25.000 euro su un mutuo ventennale da 140.000 euro.
Ad oggi, il 61% degli utenti utilizza il digitale per confrontare le offerte, mentre oltre il 20% è pronto a gestire l’intero iter online, dalla simulazione della rata alla firma del contratto. Questo trend sta modificando il comportamento dei
consumatori e apre nuove opportunità per il mercato dei servizi finanziari legati all’abitare, con ricadute anche sulle scelte di investimento e sulla pianificazione immobiliare.
LE SFIDE DEL SETTORE
COSTRUZIONI E LE PROSPETTIVE PER IL 2025
Nomisma ha presentato, in occasione della recente edizione di SAIE, le principali criticità che le imprese delle costruzioni stanno affrontando: la burocrazia e i tempi giudiziari (52%), la carenza di personale qualificato (52%), la concorrenza e le guerre di prezzo (50%) e l’incertezza normativa (47%).
Altri fattori rilevanti sono il costo delle materie prime e della forza lavoro, i ritardi nei pagamenti dei clienti e le difficoltà di accesso al credito. Nonostante ciò, il 41% delle aziende mostra ottimismo per la crescita del fatturato nel 2025, mentre solo il 19% prevede una riduzione. Gli incentivi più apprezzati rimangono il
Tassi in calo, interesse crescente per le case ad alta efficienza energetica e un ruolo sempre più centrale delle famiglie giovani nell’accesso al credito: è il quadro che emerge dall’ultima edizione del Borsino Mutui Acquisto Casa, l’osservatorio semestrale realizzato da MutuiSupermarket.it in collaborazione con Nomisma.
Dopo il rallentamento del 2023, il mercato immobiliare torna a crescere: le previsioni parlano di una ripresa progressiva delle transazioni, con un +7,8% atteso nel 2025 rispetto al 2024. A sostenere la domanda è anche la rinnovata fiducia nel credito: la quota di compravendite finanziate da mutuo è risalita al 41,5% nell’ultimo trimestre del 2024, contro il 37% registrato
nello stesso periodo del 2023.
Un altro dato significativo riguarda l’interesse per i mutui green, ovvero i finanziamenti legati all’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B, che godono di tassi agevolati anche inferiori dell’1% rispetto ai prodotti standard. Oltre un terzo delle famiglie dichiara di essere alla ricerca di un immobile già “green”, mentre un ulteriore 28% cerca una casa da riqualificare con interventi di efficientamento. Segnale che le agevolazioni stanno orientando non solo le scelte finanziarie, ma anche quelle abitative.
Il 2024 ha visto anche un aumento delle richieste di mutuo ad alto Loan-to-Value
(oltre l’80%), che oggi rappresentano una su quattro sul canale online, salendo a una su due nella fascia under 36. Una dinamica favorita dalla discesa dei tassi, da un’offerta bancaria più flessibile e dalla presenza di strumenti di garanzia come il Fondo Consap per i giovani.
Proprio gli under 36 si confermano protagonisti del mercato: rappresentano il 43% del totale delle richieste raccolte da MutuiSupermarket nella seconda metà del 2024. L’85% di chi ha meno di 35 anni intende acquistare casa con un mutuo nei prossimi 12 mesi, spesso coprendo fino al 100% del valore dell’immobile. A pesare sulle scelte, oltre ai tassi, sono le agevolazioni dedicate, considerate “molto importanti” dal 44% dei giovani.
Superbonus, il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus, e si registra fiducia anche nel potenziale impatto positivo della Direttiva “Case Green”. Il PNRR è visto come un’opportunità importante non solo per l’efficientamento energetico ma anche per la rigenerazione urbana e la messa in sicurezza del patrimonio pubblico.
DIRETTIVA EUROPEA “CASE GREEN”: OBBLIGHI E OPPORTUNITÀ
La Direttiva Europea “Case Green”, come detto in apertura, fissa l’obiettivo di ridurre del 16% i consumi energetici degli edifici residenziali entro il 2030, lasciando agli Stati membri la definizione di piani dettagliati entro fine 2025. Al momento non ci sono obblighi precisi per i proprietari, ma la riqualificazione energetica è destinata a diventare un tema centrale Le ricadute maggiori sono previste nel settore delle ristrutturazioni, più che nelle compravendite, con impatti significativi soprattutto per gli immobili in classi energetiche basse (G o F).
I consumatori stanno premiando abitazioni efficienti, e la differenza di valore tra immobili riqualificati e non potrà arrivare fino al 30% nelle zone climatiche più fredde.
La Direttiva influenzerà anche le nuove costruzioni, che dovranno essere a zero emissioni entro il 2030 (2028 per gli edifici pubblici).
CAMBIAMENTO CLIMATICO E MERCATO IMMOBILIARE
Il cambiamento climatico sta influenzando in modo significativo le dinamiche di investimento e valutazione degli asset immobiliari, con un’attenzione crescente verso la resilienza delle aree urbane agli eventi estremi. Nel settore residenziale – il più rilevante per volumi di investimento – la capacità di un immobile o di un quartiere di resistere a fenomeni come siccità, alluvioni o subsidenza è ormai un parametro decisivo per attrattività e valore.
Le nuove mappe geo-climatiche e gli
strumenti di pianificazione territoriale integrano sempre più aspetti ambientali e climatici, andando oltre i tradizionali criteri basati su infrastrutture, servizi e qualità della vita. Fondamentale è la gestione delle risorse idriche attraverso Piani Idrici e soluzioni innovative di tipo “nature-based”, che sfruttano processi naturali per mitigare i rischi ambientali, come bacini di raccolta dell’acqua e aree verdi protettive.
Parallelamente, i Piani di Adattamento Climatico rendono le aree urbane più sicure e appetibili sul mercato, evidenziando come la resilienza sia oggi un fattore chiave di valore immobiliare, integrato anche nelle normative ESG europee. Per le aziende produttrici e i retailer di materiali per l’edilizia e il design, questa evoluzione rappresenta una preziosa opportunità per orientare le proprie strategie verso soluzioni sostenibili e performanti, capaci di rispondere alle nuove esigenze di qualità, sicurezza e comfort degli spazi abitativi e commerciali.. (Fonte Nomisma) ●
Parallelamente, cresce l’interesse per l’acquisto di abitazioni di nuova costruzione (dal 29% al 34% in sei mesi), e si rafforza il legame tra mercato immobiliare e mutui, che diventa sempre più decisivo per leggere e anticipare l’evoluzione del comparto residenziale.
A fotografare l’andamento dei tassi è l’Indice dei Prezzi dei Mutui MutuiSupermarket (IPMM): a inizio 2025, un mutuo a tasso fisso con LTV dell’80% registra un TAEG medio del 3,0%, in netto calo rispetto al 4,4% di fine 2023. Ancora più bassi i valori per i mutui green, che si attestano fra il 2,4% e il 3,0% a seconda del profilo del richiedente e dell’immobile.
Non solo: in alcuni casi, i tassi finiti applica-
ti risultano persino inferiori agli indici IRS (es. TAN del 2,19% per un mutuo a tasso fisso a 25 anni, contro un IRS a 25 anni pari al 2,55%). Inoltre, alcune banche stanno ampliando la platea degli immobili “green” includendo anche le classi C e D, se costruiti prima del 2021.
La congiuntura, nel suo insieme, sembra favorire un rinnovato dinamismo: “La fase di decelerazione del 2023 ha lasciato spazio, già dal secondo trimestre 2024, a una lenta ma solida ripresa delle compravendite sostenute da mutuo – spiega Elena Molignoni, Head of Real Estate di Nomisma –. L’interesse degli under 36 e la crescita dei mutui green indicano direzioni precise per orientare sia l’offerta immobiliare sia quella finanziaria”.
Secondo Stefano Rossini, CEO di MutuiSupermarket.it, “Il sistema bancario sta puntando con decisione sul segmento green, offrendo condizioni di credito molto favorevoli, soprattutto ai giovani. I mutui green ad alto LTV per under 36 oggi si attestano su tassi fissi finiti attorno al 2,6%, vicini ai migliori tassi del 2,4% riservati a clienti over 36 con LTV standard”.
L’Italia torna dunque a investire nell’abitare, e lo fa lungo due direttrici chiare: sostenibilità e accessibilità.
Due leve che, se ben integrate, possono continuare a stimolare l’intero settore immobiliare nei prossimi anni.
(fonte: MutuiSuperMarket.it e Nomisma)
COSTRUZIONI EUROPA
Il mercato europeo delle costruzioni continua ad attraversare un periodo complicato: da un lato, per effetto di fattori esterni (il persistere della guerra in Ucraina, ad esempio, o anche i possibili effetti del cambio di amministrazione USA); dall’altro, a causa
di fattori interni (alti tassi di interesse, elevati costi energetici e aumento del costo del lavoro) che continuano a pesare sulle condizioni finanziarie e che, di fatto, stanno ostacolando l’attività edilizia e i programmi di investimento.
Dopo un primo calo nel 2023, il 2024 è stato l’anno più difficile per il settore dal 2020. Ciò nonostante, le previsioni indicano una positiva inversione di tendenza già a partire da quest’anno. È questo, in estrema sintesi, il quadro che emerge dall’indagine presentata nel corso della 98esima conferenza Euroconstruct, svoltasi a Milano a dicembre 2024 e ospitata da Cresme.
Stando alle ultime stime, l’attività edilizia nei 19 paesi Euroconstruct dovrebbe diminuire del 2,4% nel 2024, mentre è pre-
vista una leggera ripresa nel 2025 con una crescita di appena lo 0,6%, destinata a guadagnare slancio nei successivi due anni.
Questa previsione rappresenta una modesta revisione al rialzo per il 2024 di 0,3 punti percentuali rispetto alle stime precedenti, sebbene la crescita nel 2025 sia leggermente più debole di quanto inizialmente previsto.
A caratterizzare in negativo il mercato europeo delle costruzioni nel 2024 è stata la sensibile contrazione dell’edilizia re-
sidenziale, già peraltro in flessione nel 2023, ostacolata da prezzi elevati degli immobili, tassi di interesse ancora alti (seppure in calo) e alti costi di costruzione. Tuttavia, si prevede che il settore si stabilizzerà nel corso del 2025, accelerando la crescita negli anni seguenti. Anche il mercato delle ristrutturazioni residenziali è in contrazione, con un piccolo calo nel 2024 e un’ulteriore diminuzione prevista nel 2025.
Un miglioramento nel segmento residenziale è quindi atteso dal 2026 in poi, in ragione di fattori demografici, condizioni economiche e regimi di incentivi più favorevoli per le ristrutturazioni.
Scegli senza limiti tra forme geometriche uniche, una varietà di formati, una gamma completa di colori, volumi, rilievi, diverse finiture, smalti intensi e grafiche eccezionali.
Quanto al settore delle costruzioni non residenziali, il 2024 è atteso confermare il segno negativo già registrato nel 2023. Il comparto dovrebbe riprendere a cre-
source: 98th Euroconstruct Conference
source: 98th Euroconstruct Conference
scere a partire da quest’anno, sia con le nuove costruzioni sia con le ristrutturazioni. I nuovi investimenti saranno interessanti in particolare per i segmenti di mercato finanziati con fondi pubblici, mentre gli incentivi mirati agli “obiettivi green” creeranno una spinta costante per le attività di ristrutturazione di tutto il settore.
L’ingegneria civile rimane un driver per tutto il settore, spinta dall’esigenza di migliorare le infrastrutture energetiche e la rete dei trasporti. Gli investimenti in queste aree sono fondamentali per soddisfare le nuove richieste e gli obiettivi politici. I nuovi progetti di ingegneria civile, dopo un debole 2024, dovrebbero crescere in modo significativo nel biennio 2025-2026; atteso invece uno sviluppo stabile, ancorché moderato, per i lavori di ristrutturazione, con un graduale rallentamento entro la fine di quest’anno. (Fonte Euroconstruct) ●
ADESIVO SIGILLANTE FIXXTEC
ADESIVO MONOCOMPONENTE KOLLTEC
PROFILO PERIMETRALE BORDERTEC
i bordi delle piastrelle perimetrali
il massetto da infiltrazioni d’acqua
le piastrelle da rotture causate da dilatazioni
Consente il corretto deflusso delle acque
Comini è oggi una delle realtà distributive più strutturate e riconosciute nel panorama italiano nel suo settore, con una presenza capillare sul territorio e una proposta sempre più orientata al servizio e alla consulenza. Ne abbiamo parlato con Fabio Cardinetti, Responsabile Divisione Sanitario e Showroom del Gruppo, per comprendere come si è evoluto il modello di business dell’azienda, quali sono i valori che ne guidano le scelte strategiche e in che modo riesce a distinguersi in un mercato in continua trasformazione.
Dal rafforzamento del canale contract all’importanza della formazione, dalla digitalizzazione al rapporto con i fornitori, fino a una case history significativa sul Lago di Como: un racconto concreto di crescita, identità e visione
> Tile Italia: Comini è oggi tra le più importanti realtà distributive italiane: quali sono i pilastri su cui si fonda il vostro successo?
Fabio Cardinetti: Il successo del Gruppo Comini si fonda su: solidità finanziaria, vicinanza al cliente e capacità di innovare restando coerenti con i
nostri valori. Da quasi 20 anni costruiamo relazioni durature con clienti e fornitori, puntando su un servizio affidabile, una logistica efficiente e uno stock sempre aggiornato. Ogni nostra scelta è orientata a offrire valore reale, non solo prodotto
> Tile Italia: Come si è evoluto il vostro
Lavoriamo con una regia centrale che definisce standard, linee guida e strumenti condivisi, Ma il vero collante resta la nostra cultura aziendale: senso di appartenenza, orientamento al servizio e passione per il lavoro.
modello di business negli ultimi anni?
Fabio Cardinetti: Abbiamo integrato nuovi servizi a supporto della progettazione e aumentato la presenza nel mondo contract, senza mai perdere di vista la centralità del punto vendita fisico. Gli showroom oggi sono veri spazi esperienziali, pensati per accogliere progetti-
sti, clienti finali e imprese con soluzioni su misura. Parallelamente, abbiamo investito in digitalizzazione e data analysis per migliorare l’efficienza interna e il servizio al cliente.
> Tile Italia: Qual è il valore aggiunto di Comini rispetto alla concorrenza?
Fabio Cardinetti: La nostra forza sta nella capacità di unire la capillarità del territorio con la visione strategica di un grande gruppo. Ogni punto vendita è radicato nella propria area, ma lavora in sinergia con una struttura organizzativa solida e trasversale. Offriamo competenze verticali nei settori dell’idrotermosanitario, dell'arredobagno e delle superfici, con referenti specializzati in grado di accompagnare il cliente dalla scelta al post-vendita.
> Tile Italia:: Con quali criteri selezionate i marchi da proporre nei vostri showroom?
Fabio Cardinetti: Selezioniamo brand che siano affidabili nel lungo periodo, coerenti con i nostri standard qualitativi e capaci di portare innovazione concreta. Collaboriamo con aziende che condividano i nostri valori di servizio, continuità, attenzione al cliente e visione industriale. Valutiamo non solo il prodotto, ma anche l’organizzazione, la reputazione e la disponibilità a costruire insieme un percorso solido e condiviso
> Tile Italia: Quanto è importante oggi per Gruppo Comini investire nella formazione del personale di vendita e dei clienti professionali
Fabio Cardinetti: È fondamentale. Riteniamo che la formazione continua sia un asset strategico per mantenere competitività e credibilità. Organizziamo corsi tecnici e commerciali sia per i nostri collaboratori interni sia per i professionisti esterni, in collaborazione con i fornitori e con enti di formazione specializzati. Un venditore preparato non è solo un consulente migliore, ma anche un ambasciatore credibile del nostro marchio.
> Tile Italia:: Gestire più punti vendita richiede una forte coerenza d'immagine e servizio: come mantenete l'identità del
marchio in tutte le sedi?
Fabio Cardinetti: Lavoriamo con una regia centrale che definisce standard, linee guida e strumenti condivisi, pur lasciando margine di adattamento alle specificità locali. L’identità di Gruppo è riconoscibile per estetica, layout e stile di relazione con il cliente. Ma il vero collante resta la nostra cultura aziendale: senso di appartenenza, orientamento al servizio e passione per il lavoro.
> Tile Italia: Qual è il vostro approccio nei confronti dell’e-commerce o della digitalizzazione dell’esperienza d’acquisto?
Fabio Cardinetti: Crediamo che il digitale sia un’estensione, non un’alternativa al punto vendita fisico. Per questo stiamo investendo su strumenti digitali che migliorino l’esperienza del cliente. Stiamo inoltre accompagnando alcuni clienti business nello sviluppo dell’e-commerce, con logiche di dropshipping e gestione delle spedizioni veloci dal nostro magazzino centrale.
> Tile Italia: Accennava prima come il gruppo Comini si rivolga anche al mondo del contract. Con quali modalità e servizi?
Fabio Cardinetti: Sì, da anni affrontiamo questo tipo di mercato, ma negli ultimi due stiamo crescendo in modo significativo. Stiamo ottenendo ottimi risultati grazie al nostro approccio consulenziale e al supporto operativo che offriamo ai contractor. Mettiamo a disposizione un team dedicato, servizi su misu-
ra, assistenza tecnica, logistica puntuale e una selezione di prodotti in grado di soddisfare le esigenze estetiche e funzionali anche dei progetti più complessi.
> Tile Italia: Come sta cambiando il ruolo del rivenditore di superfici ceramiche rispetto a dieci anni fa?
Fabio Cardinetti: Il rivenditore è sempre più un consulente, un selezionatore e un facilitatore. Non basta più “vendere piastrelle”: bisogna saper costruire un racconto, valorizzare le potenzialità del prodotto e saper dialogare con interlocutori diversi, dal progettista al privato. In questo senso, il ruolo del punto vendita come spazio esperienziale e di fiducia è ancora centrale.
> Tile Italia: Quali sono le maggiori sfide che affronta oggi un punto vendita di materiali per l’interior rispetto alla concorrenza online e ai generalisti?
Fabio Cardinetti: Le sfide principali sono la tempestività, la competenza e la capacità di personalizzazione. L’online è forte sul prezzo, ma debole nel servizio. Il punto vendita, invece, può fare la differenza nell’accompagnare il cliente verso la scelta giusta, anche con campioni fisici, ambientazioni reali e persone preparate. La sfida è trasmettere questo valore aggiunto in modo chiaro e coerente.
> Tile Italia:: Cosa chiedono oggi progettisti e consumatori?
Fabio Cardinetti: Chiedono per-
sonalizzazione, rapidità nelle risposte, chiarezza e servizio post-vendita Il progettista cerca un partner affidabile che sappia supportarlo con schede tecniche, simulazioni, varianti e rispetto dei tempi. Il cliente finale vuole essere accompagnato in modo rassicurante ma non invasivo, con proposte coerenti, chiare e ben presentate.
> Tile Italia: Come percepite l’evoluzione del prodotto ceramico? Quali tendenze stanno emergendo con più forza?
Fabio Cardinetti: La ceramica sta diventando sempre più un materiale tecnico ed emozionale insieme. Cresce la richiesta di grandi formati, superfici materiche, effetti naturali, ma anche di collezioni trasversali capaci di rispondere a diversi stili e budget. La sostenibilità, inoltre, è una leva che sta diventando sempre più rilevante sia per le imprese che per i clienti finali.
> Tile Italia:: In che modo i grandi formati e le superfici tecniche hanno cambiato il lavoro in showroom?
Fabio Cardinetti: Hanno cambiato il modo di progettare gli spazi espositivi e il modo di raccontare il prodotto. I grandi formati richiedono ambientazioni dedicate, illuminazione corretta e personale capace di spiegarne l’uso e la posa. Allo stesso tempo, queste superfici offrono nuove opportunità di ispirazione, e permettono di sviluppare una narrazione più architettonica e contemporanea all’interno dello showroom.
> Tile Italia:: Come valutate il rapporto con le aziende ceramiche in termini di supporto, comunicazione e strategie condivise?
Fabio Cardinetti: Valutiamo molto positivamente i rapporti di partnership veri, basati sulla trasparenza, sul confronto e su strategie comuni.
Apprezziamo i fornitori che ci coinvolgono in modo attivo, con strumenti di sell-out, attività di formazione e aggiornamento costante. Dove c’è dialogo, nascono sinergie efficaci.
Dove manca, la collaborazione resta superficiale. Anche per questa categoria merceologica, infatti, ci piace convergere su pochi fornitori partner selezionati, per non snaturare la nostra politica commerciale e la nostra filosofia aziendale.
> Tile Italia: Quali sono gli obiettivi che il Gruppo Comini intende perseguire nei prossimi 5-10 anni?
Fabio Cardinetti: Vogliamo consolidare la nostra presenza territoriale con nuovi showroom e magazzini specializzati, potenziare la logistica centralizzata e rafforzare i servizi a valore aggiunto. Parallelamente, intendiamo evolvere verso una maggiore digitalizzazione e sostenibilità, mantenendo sempre l’approccio umano e relazionale che ci contraddistingue.
L’obiettivo è crescere, sì, ma senza snaturarci.
●
> Tile Italia: Ci può raccontare una case history recente particolarmente significativa per Comini?
Fabio Cardinetti: Un esempio concreto della nostra capacità di offrire un supporto personalizzato di alto livello è la realizzazione della Locanda Alberti a Mandello del Lario, sul Lago di Como – una struttura ricettiva di proprietà della famiglia Comini, visitabile anche su locandalberti.it. Questo intervento rappresenta al meglio il nostro modo di lavorare: massima attenzione alle esigenze del cliente, selezione accurata dei materiali, affiancamento tecnico e stilistico durante tutte le fasi del progetto, oltre a una gestione logistica puntuale. Il risultato è una struttura cal-
da, accogliente e armoniosa, perfettamente inserita nel contesto lacustre, che riflette l’identità e la visione di chi l’ha voluta. È la dimostrazione di come Gruppo Comini possa essere un partner completo e affidabile anche per realizzazioni particolari, dove la personalizzazione e la qualità sono elementi fondamentali.
TILE's PEOPLE
Nel cuore della provincia di Agrigento, ad Aragona, lo showroom 4M Interiors & Design rappresenta un punto d’incontro tra tradizione familiare e visione contemporanea del progetto d'interni. Guidata da Davide Morreale, terza generazione della famiglia, l’azienda si distingue per una selezione
> Tile Italia: Come nasce l’idea di uno showroom come il vostro, e qual è la filosofia che lo distingue in termini di selezione dei prodotti e approccio al cliente?
Davide Morreale: Lo showroom nasce da una storia di famiglia che affonda le radici negli anni ’70. Prima il nonno, poi il padre, oggi noi: la famiglia Morreale è alla terza generazione nel settore. Ogni passaggio ha portato qualcosa di
accurata di superfici e arredi, un approccio sartoriale al cliente e una forte attenzione alla fase di posa, motivo per cui 4M è oggi la prima rivendita in Sicilia ad aderire ad Assoposa, con l’obiettivo di costruire un ponte solido tra progettazione, prodotti di qualità e manodopera specializzata.
nuovo, senza mai perdere di vista i valori originari: attenzione, rispetto e ascolto Abbiamo voluto creare un luogo che raccontasse questa evoluzione: non una semplice esposizione, ma uno spazio vivo, accogliente, in cui sentirsi a casa. La nostra filosofia è semplice: proporre solo ciò che sceglieremmo anche per la nostra casa. È questo il nostro criterio guida, in ogni scelta, in ogni consiglio al cliente.
> Tile Italia: Quali caratteristiche cercate quando scegliete i prodotti da esporre? Quali parametri - estetici e tecnici - sono per voi imprescindibili?
Davide Morreale: Scegliamo con cura, come si faceva una volta, ma con gli strumenti e la consapevolezza di oggi. Ogni prodotto viene valutato con attenzione: per noi contano la qualità, il design e la serietà dell’azienda produttrice. Cerchiamo materiali belli, certo, ma anche affidabili e duraturi, capaci di resistere nel tempo e di affrontare l’uso quotidiano senza perdere carattere. Ogni proposta che entra in showroom deve superare un doppio filtro: tecnico e affettivo. Perché la bellezza, da sola, non basta. Serve sostanza, solidità, coerenza. Ci piace pensare che dietro ogni superficie ci sia una
storia da raccontare, e che ogni scelta fatta qui dentro possa diventare parte della storia di chi ci sceglie.
> Tile Italia: Avete notato nuove tendenze nei materiali ceramici o lapidei che hanno catturato la vostra attenzione?
Davide Morreale: Assolutamente sì. I grandi formati ci affascinano per la capacità di trasformare spazi anche piccoli in ambienti scenografici. Ma amiamo anche le texture naturali, le superfici che si fanno toccare, che ricordano il legno grezzo, la pietra viva. C’è un ritorno alla materia, al contatto, che sentiamo molto vicino al nostro modo di intendere l’abitare.
> Tile Italia: In che modo l’allestimento trasmette ai clienti il potenziale di un progetto residenziale o contract?
Davide Morreale: Abbiamo imparato che le persone scelgono ciò che riescono a immaginare. Per questo curiamo ogni dettaglio dell’allestimento come se fosse una casa vera, una casa vissuta, con atmosfera, calore e funzionalità. Ogni ambiente è pensato per evocare situazioni reali, per aiutare chi entra a visualizzare il proprio progetto, che sia una ristrutturazione domestica o un intervento con-
La bellezza, da sola, non basta.
Serve sostanza, solidità, coerenza.
Ci piace pensare che dietro ogni superficie ci sia una storia da raccontare, e che ogni scelta fatta qui dentro possa diventare parte della storia di chi ci sceglie.
tract. Il nostro showroom vuole ispirare, ma anche rassicurare: non mostriamo soluzioni astratte o irraggiungibili, ma spazi concreti, replicabili, costruiti con materiali e accostamenti che funzionano davvero. In questo modo il cliente non si limita a vedere un prodotto, ma lo percepisce nel contesto di una storia possibile, la sua.
> Tile Italia: Quanto pesa, nel vostro servizio, il supporto alla scelta delle superfici in termini di prestazioni (resistenza, manutenzione, sicurezza antiscivolo)?
Davide Morreale: Tantissimo. I nostri clienti si fidano di noi, ed è una responsabilità che prendiamo molto sul serio.
Per noi vendere una superficie non significa solo proporre un materiale bello da vedere, ma anche accompagnare chi sceglie con tutte le informazioni necessarie per fare un acquisto consapevole
Spieghiamo sempre come si comporta un prodotto nel tempo, come si pulisce, come si mantiene, quali sono le sue caratteristiche in termini di resistenza, sicurezza e praticità d’uso. Ogni con-
siglio nasce dall’esperienza diretta e da una cultura tecnica che ci tramandiamo in famiglia da generazioni. È questo mix di competenza e trasparenza che fa la differenza: aiutare i clienti a scegliere non solo ciò che piace, ma ciò che davvero funziona nella vita di tutti i giorni.
> Tile Italia: Come integrate criteri di sostenibilità nella selezione dei prodotti?
Davide Morreale: Abbiamo una sensibilità crescente verso la sostenibilità. Scegliamo aziende che investono in filiere controllate, materie prime riciclabili, processi produttivi a basso impatto. L’attenzione all’ambiente non è una moda: per noi è un valore che vogliamo trasmettere anche alle generazioni future
> Tile Italia: Quali strumenti digitali utilizzate per aiutare i clienti a visualizzare e capire i prodotti prima dell’acquisto?
Davide Morreale: Oltre al contatto umano, oggi offriamo rendering 3D e configuratori, tecnologie che ci aiutano a far “vedere” al cliente il progetto finito. Ma quello che ci distingue davvero è l’accompagnamento: non lasciamo mai soli, guidiamo passo dopo passo, come faremmo con un amico di famiglia.
> Tile Italia: Storytelling sui materiali? Quale canale funziona meglio?
Davide Morreale: Raccontiamo i materiali come raccontiamo la nostra storia: con semplicità e verità. Usiamo molto Instagram per mostrare trasformazioni reali, cantieri, soluzioni d’arredo. I nostri contenuti parlano di persone prima ancora che di prodotti, e crediamo sia questo a creare un vero engagement.
> Tile Italia: Com'è nata la vostra adesione ad Assoposa e quali sono state le ragioni principali che vi hanno spinto a far parte dell’associazione?
Davide Morreale: Abbiamo deciso di aderire ad Assoposa perché da anni viviamo una contraddizione: da una parte prodotti sempre più innovativi e tecnici, dall’altra una carenza di maestranze qualificate in grado di valorizzarli davvero.
Diventare la prima e unica rivendita associata Assoposa in Sicilia è stato un atto di responsabilità verso il nostro territorio. Vogliamo fare da ponte tra aziende produttrici e posatori, tra innovazione e tradizione, contribuendo a creare cultura e competenza anche nella fase esecutiva del progetto.
> Tile Italia: In che modo la collaborazione con Assoposa impatta quotidianamente le vostre attività in showroom, sia dal punto di vista tecnico che commerciale?
Davide Morreale: La collaborazio-
> Tile Italia: Che processo seguite per guidare il cliente dalla prima visita alla chiusura del progetto?
Davide Morreale: Ogni cliente è accolto come un ospite di casa. Partiamo sempre dall’ascolto, poi proponiamo soluzioni su misura, affiancati da architetti e tecnici esperti. Il progetto prende forma passo dopo passo, fino alla scelta definitiva e alla posa, che curiamo con posatori fidati. Il nostro è un percorso condiviso
> Tile Italia: Oltre alla ceramica, quali materiali vendete di più?
Davide Morreale: Senza dubbio parquet, sanitari, carta da parati e complementi d’arredo.
Il nostro è uno showroom trasversale, pensato per accompagnare i clienti nella creazione di ambienti completi e ar-
ne con Assoposa ci ha permesso di elevare il livello del servizio offerto, sia sul piano tecnico che su quello commerciale. Oggi possiamo garantire non solo prodotti d’eccellenza, ma anche un network di posatori certificati, formati e costantemente aggiornati. Questo si traduce in maggiore affidabilità e competenza in ogni fase del progetto, e ci distingue sul mercato. Essere parte di Assoposa ci rende interlocutori credibili e completi per clienti privati, architetti e imprese, perché un progetto ben realizzato inizia dalla qualità, ma si completa con la professionalità di chi lo mette in opera.
> Tile Italia: Quali strumenti o servizi offerti da Assoposa trovate più utili per supportare i posatori e i progettisti nel lavoro con le superfici?
Davide Morreale: Troviamo estremamente utili i manuali tecnici, le certificazioni professionali e i percorsi di formazione continua. Ma ancor più importante è la possibilità di creare una rete di scambio tra progettisti e posatori, tutti allineati sugli stessi standard qualitativi. In un settore dove spesso si lavora “a compartimenti stagni”, questo è un valore straordinario.
> Tile Italia: Avete partecipato a iniziative o progetti specifici promossi da Assoposa? Potete raccontarci un esempio di successo?
Davide Morreale: Sì, certo, abbiamo partecipato a eventi formativi e incontri tecnici con posa-
monici, dove ogni elemento dialoga con l’altro. Non ci limitiamo a proporre singoli prodotti, ma costruiamo insieme un progetto d’insieme, curato nei minimi dettagli. Dal pavimento alla rubinetteria, dalla texture delle pareti all’illuminazione, tutto contribuisce a definire uno stile coerente e personale.
> Tile Italia: Organizzate corsi o workshop per aggiornare il team? Come coinvolgete i collaboratori?
Davide Morreale: Sì, la formazione è parte integrante della nostra crescita. Coinvolgiamo tutto il team - venditori, progettisti, tecnici - perché ognuno rappresenta l’azienda. Anche i fornitori vengono spesso a presentarci novità, e ogni aggiornamento diventa occasione di confronto interno.
tori e addetti ai lavori del nostro territorio. Sono momenti in cui si crea vero valore: professionisti che si confrontano, imparano, si aggiornano. È così che si colma il gap tra l’innovazione del prodotto e la qualità della posa. E i risultati si vedono, nei cantieri e nella soddisfazione dei clienti.
> Tile Italia:: Quali vantaggi concreti pensate di poter portare alla community di Assoposa grazie alla vostra esperienza e al vostro showroom?
Davide Morreale: Siamo una famiglia al servizio del territorio da tre generazioni, e oggi più che mai vogliamo essere un punto di riferimento. Il nostro showroom può diventare una piattaforma di dialogo tra produttori, progettisti, rivenditori e posatori, dove ogni componente della filiera trova ascolto, formazione e supporto. Essere la prima rivendita Assoposa in Sicilia non è un traguardo, ma una responsabilità che vogliamo onorare ogni giorno.
> Tile Italia: Una case history significativa che vi piace raccontare?
Davide Morreale: Una delle ultime case history che amiamo raccontare riguarda la realizzazione di un bagno Spa privato all’interno di una residenza provata. Il cliente desiderava trasformare il proprio bagno in un’oasi di benessere quotidiano, capace di coniugare design contemporaneo, funzionalità e una forte componente emozionale. Abbiamo lavorato a stretto contatto con il progettista per selezionare materiali performanti e di grande impatto estetico.
Un progetto che ci rappresenta bene perché mette in luce la nostra capacità di ascoltare, interpretare e realizzare visioni complesse con cura artigianale e soluzioni su misura.
TILE's PEOPLE
Per aprire lo Speciale di Tile Italia dedicato alle superfici non ceramiche, da sempre da noi ribattezzato Focus "altre" superfici, abbiamo scelto di confrontarci con chi, della vendita di questi materiali da rivestimento, ha lunga esperienza: Parmigiana Rivestimenti - Pavimenti, realtà parmense fondata nel 1974 e oggi guidata da Barbara Vacondio insieme al fratello Paolo e ai genitori Adolfo e Mirella. Con la sua ampia offerta che spazia oltre la ceramica includendo parquet, LVT, marmette di graniglia, resine, SPC e laminati, questo showrroom è un punto di riferimento per
professionisti e privati. Con Barbara e Paolo abbiamo parlato dell’evoluzione del mercato e delle soluzioni che stanno ridefinendo estetica e funzionalità degli interni: materiali versatili, facili da posare e dal forte impatto visivo, protagonisti di una nuova cultura dell’abitare.
> Tile Italia: Le superfici non ceramiche – come parquet, LVT, resine – stanno guadagnando sempre più spazio nel mondo del progetto. In base alla vostra esperienza, come sta evolvendo la domanda da parte di clienti e professionisti?
Paolo Vacondio: Sicuramente, per quanto riguarda le finiture interne, da diversi anni si registra una crescente richiesta di materiali alternativi alla ceramica. Il parquet continua a essere una delle soluzioni più apprezzate, sia dai clienti
privati che dai progettisti, grazie alla sua capacità di valorizzare qualsiasi ambiente con calore ed eleganza, mantenendo nel tempo un elevato valore estetico e rappresentando anche un elemento di qualificazione economica dell’abitazione. Le resine, pur rappresentando una scelta di nicchia, stanno trovando spazio in progetti che prediligono uno stile contemporaneo e minimale: l’effetto di superficie continua e la possibilità di personalizzazione cromatica le rendono ideali per
ambienti moderni e ricercati. Negli ultimi anni, infine, abbiamo assistito all’ascesa dei pavimenti in SPC e LVT, che hanno rapidamente conquistato l’interesse soprattutto della clientela privata grazie a un’estetica sempre più raffinata, alcune interessanti caratteristiche tecniche e un prezzo competitivo.
> Tile Italia: Quali sono oggi le tipologie di superfici non ceramiche più richieste nel vostro showroom?
Paolo Vacondio: Come già accennato, il parquet continua a rappresentare una delle superfici più amate e richieste nel nostro showroom. Tuttavia, il vero protagonista degli ultimi anni è l’SPC/ LVT, che ha conosciuto una crescita davvero significativa in termini di interesse e vendite. I clienti sono sempre più informati e consapevoli, e riconoscono in questo tipo di superficie una soluzione innovativa, versatile e adatta a molteplici esigenze. Si tratta di materiali che combinano l’estetica del legno, della pietra, della resina e del metallo con performance tecniche elevate: sono resistenti all’umidità, agli urti e all’usura, facili da pulire, silenziosi e, soprattutto, sono semplici da posare, spesso anche senza rimuovere il pavimento esistente.
Il parquet, con pochi accorgimenti e una corretta manutenzione, si rivela una soluzione estremamente gestibile e pratica. Il suo valore estetico, tattile e percettivo è di gran lunga superiore a quello di molte altre superfici, rendendolo una scelta capace di arricchire qualsiasi progetto con autenticità e calore.
La possibilità di rinnovare gli ambienti in tempi rapidi e con costi contenuti è sicuramente uno dei punti di forza che ha determinato il successo di questi prodotti, soprattutto in contesti residenziali, ma anche nel piccolo commerciale e nell’hospitality.
Nel nostro showroom registriamo quotidianamente un forte interesse verso queste soluzioni, non solo da parte dei privati, ma anche da parte dei professionisti che cercano alternative pratiche e performanti da proporre nei progetti di ristrutturazione o di restyling.
> Tile Italia: In che modo accompagnate i clienti nella scelta tra materiali ceramici e alternativi?
Barbara Vacondio: Il nostro modo di accompagnare il cliente inizia solitamente da un dialogo preliminare, per comprendere che tipo di intervento si intende eseguire nell’abitazione, esaminare la planimetria per osservare le caratteristiche della casa, ascoltare i biso-
gni e le idee del cliente se già definiti, per poi prendere visione dei vari materiali, raccontandone gli aspetti tecnici e le peculiarità.
Alla fine di questa fase esplorativa si propongono le soluzioni più adatte alle esigenze del cliente, facendo toccare con mano le varie texture dei materiali.
Un aspetto che pensiamo faccia la differenza e ci renda particolarmente attrattivi come showroom è la consulenza che offriamo per integrare i differenti materiali, facendoli convivere in modo originale e creativo
Tecnicamente ed esteticamente il livello dei materiali, ceramici e non, al giorno d’oggi è molto elevata, riteniamo quindi che la vera differenza, una volta selezionati a monte un’offerta di materiali di qualità, stia nel servizio e nell’assistenza fornita al cliente per arrivare alla soluzione per lui ottimale, customizzata e innovativa, anche nel corretto mix estetico e materico.
> Tile Italia: Ci sono contesti applica tivi in cui consigliate esplicitamente l’uso di materiali non ceramici?
Barbara Vacondio: Quando il conte sto riguarda una casa abitata tendenzial mente consigliamo prodotti come Par quet, LVT, Laminati e nuovi prodotti Ibri di, che sono la soluzione ideale quan do si vuole rinnovare rapidamente gli ambienti.
> Tile Italia: Quali caratteristiche tec niche e stilistiche vengono maggiormen te ricercate in questi prodotti?
Barbara Vacondio: Negli ultimi an ni, molti clienti hanno compreso che ci può essere la possibilità di dare nuova vita agli ambienti domestici, con inter venti rapidi, con un disagio molto limita to e senza affrontare onerose e snervanti opere di demolizione. A questo scopo le caratteristiche maggiormente richieste sono il basso spessore, il rapido mon taggio, la possibilità di uso immediato e la facilità di manutenzione. Per quanto ri guarda l’aspetto stilistico, fra i prodotti al ternativi come parquet e SPC-LVT sono richieste le superfici più materiche dall’a spetto naturale opaco.
> Tile Italia: Il tema della sostenibilità ha un peso nella scelta di questi materia li da parte del cliente?
Paolo Vacondio: Sì, sempre più clien ti si dimostrano sensibili al tema della so stenibilità. In particolare, quando si parla di parquet, prestano grande attenzione alla provenienza del legno - privilegian do materiali provenienti da foreste ge stite in modo responsabile (ad esempio con certificazione FSC) - e alle certifica zioni che attestano la sostenibilità dell’in tera filiera produttiva.
> Tile Italia: Come è cambiato negli anni il rapporto tra progettisti e superfici non ceramiche?
Barbara Vacondio: I progettisti sono da sempre attenti e ricettivi nei confronti di materiali alternativi alla ceramica, come il parquet, le marmette in graniglia o le resine, apprezzati per le loro caratteristiche materiche e per la capacità di creare ambienti caldi, autentici e dal forte impatto estetico
Negli ultimi anni, questa apertura si è ulteriormente ampliata, includendo soluzioni più innovative e tecnologiche, come gli LVT e i pavimenti ibridi. Queste superfici, grazie alle loro elevate prestazioni in termini di resistenza, praticità e versatilità, stanno trovando crescente applicazione in contesti sia residenziali che commerciali, rispondendo in mo-
do efficace alle esigenze progettuali più contemporanee.
> Tile Italia: Il parquet resta dunque un evergreen...
Barbara Vacondio: Oggi le richieste più frequenti riguardano parquet di provenienza europea, realizzati con legno certificato proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, e caratterizzati da finiture dall’aspetto naturale e autentico. L’essenza più richiesta, su cui si concentra la quasi totalità dell’offerta, è il Rovere Si tratta di un legno profondamente radicato nella tradizione italiana, molto apprezzato per la sua versatilità: consente infatti di ottenere un’ampia gamma di effetti estetici, sia in termini di colore che di matericità della superficie.
Per quanto riguarda i formati, accanto al classico listone lungo si sta registrando un ritorno di interesse per i formati più compatti, ideali per pose decorative oggi particolarmente apprezzate, come la spina italiana o ungherese.
> Tile Italia: E per quanto riguarda i laminati e gli LVT? Quali sono i plus che oggi convincono maggiormente?
Paolo Vacondio: In entrambe le soluzioni i plus sono la rapidità di montaggio grazie alla posa a secco senza utilizzo di collanti, l’applicabilità del materiale su pavimenti esistenti preservandone l’aspetto, la superficie più calda, il peso più leggero rispetto alla ceramica e la facile rimozione del pavimento a fine vita. Laminati ed SPC/LVT permettono di rinnovare un ambiente senza la necessità di uscire di casa o rimuovere buona parte degli arredi.
Tale caratteristica, in un patrimonio edilizio come quello italiano, dove la maggior parte degli alloggi ha diverse decine di anni, pone prospettive di utilizzo sicuramente importanti per questa tipologia di materiali. Altri valori aggiunti dei pavimenti in SPC/LVT sono rappresentati dalla resistenza all’acqua, che lo rende idoneo anche in ambienti umidi come il bagno, e il basso spessore, che permette di andare in sormonto a pavimenti esistenti, spesso, senza bisogno di tagliare le porte.
> Tile Italia: Vedete un ritorno ai materiali più tradizionali o una spinta verso soluzioni tecniche e innovative?
Barbara Vacondio: Oggi la domanda da parte dei clienti si muove in entrambe le direzioni. Le superfici ceramiche continuano a giocare un ruolo da protagoniste, così come il parquet, sempre molto apprezzato. Allo stesso tempo, si registra un rinnovato interesse per materia-
li estremamente tradizionali, come le cementine o la graniglia di marmo, spesso scelti per progetti che vogliono valorizzare la memoria storica degli spazi. Parallelamente, è cresciuto in modo significativo l’interesse verso materiali alternativi e soluzioni tecniche più innovative, che rappresentano una risposta concreta a specifiche esigenze progettuali o a limiti tecnici dei materiali più classici.
> Tile Italia: Come comunicate e valorizzate le superfici non ceramiche all’interno dello showroom?
Barbara Vacondio: All’interno del nostro showroom abbiamo dedicato ampi spazi alle superfici non ceramiche, allestendo aree espositive pensate per valorizzare al meglio questi materiali. Qui i clienti possono vederli applicati in contesti reali, toccare con mano le texture, percepire le differenze tra le varie finiture e approfondire - con il supporto del nostro staff - le caratteristiche tecniche ed estetiche di ogni prodotto. Un modo concreto ed efficace per accompagnare il cliente in una scelta consapevole e mirata.
> Tile Italia: Potreste citare uno o due progetti recenti in cui l’uso di superfici non ceramiche ha avuto un ruolo distintivo?
Paolo Vacondio: Fra gli interventi recenti, ci sono due progetti caratterizzati dall’utilizzo di parquet e SPC/LVT che ritengo particolarmente significativi. Il primo riguarda la ristrutturazione di un palazzo storico in un paese alle porte di Par-
ma, dove l’utilizzo di un listoncino in Rovere in piccolo formato, posato a spina di pesce, ha permesso all’impresa committente di coniugare l’esigenza di un materiale dal forte valore estetico, perfettamente in armonia con il contesto, con un costo contenuto.
Nel secondo progetto, grazie all’impiego di un pavimento SPC/LVT, è stato possibile rinnovare i locali di un poliambulatorio medico associato, che presentavano una pavimentazione ormai obsoleta. In soli due giorni di lavoro e con un disagio minimo per i medici, si è ottenuto un ambiente completamente rinnovato, dall’estetica calda e contemporanea, resistente all’usura e di facile manutenzione.
> Tile Italia: Un’ultima curiosità: c’è un materiale che, secondo voi, è ancora sottovalutato rispetto al suo reale potenziale progettuale?
Barbara Vacondio: A nostro parere, il parquet continua a essere un materiale in parte sottovalutato.
Permangono ancora diverse resistenze legate alla percezione che si tratti di una superficie delicata e difficile da mantenere. In realtà, con pochi accorgimenti e una corretta manutenzione, il pavimento in legno si rivela una soluzione estremamente gestibile e pratica. Inoltre, il suo valore estetico, tattile e percettivo è, a nostro avviso, di gran lunga superiore a quello di molte altre superfici, rendendolo una scelta capace di arricchire qualsiasi progetto con autenticità e calore.
●
ChorusLife è un piano di rigenerazione che ha coinvolto l’ex area industriale Ote a Bergamo, uno spazio di 150.000 metri quadrati
Deus ex machina dell’immenso cantiere un committente illuminato, il Cavaliere del Lavoro Domenico Bosatelli, imprenditore bergamasco fondatore di Gewiss che si è affidato a Joseph di Pasquale – JDP Architects
Non si tratta solo di un intervento edilizio, ma di un modello di sviluppo sostenibile facilmente esportabile in altre città, dove un’area abbandonata viene restituita alla comunità con nuovi spazi dedicati a cultura, sport, benessere e residenze. IPM Italia, realtà di riferimento nella produzione e posa di pavimentazioni continue in resina, calcestruzzo e graniglia naturale, con una consolidata esperienza nei settori industriale, residenziale, commerciale, arredo urbano e navale, pone da sempre un’attenzione particolare alla sostenibilità e all'innovazione nei materiali ed ha qui realizzato tutte le pavimentazioni outdoor utilizzando IPM GeoDrena®, sistema drenante eco-friendly in grado di garantire alte performance ambientali e funzionali.
IPM Italia ha, inoltre, fornito e posato il massetto realizzato con IPM GeoCem in versione non drenante, sistema caratterizzato da una matrice cementizia arricchita da un'alta percentuale di resina. Oltre alla pavimentazione delle due piazze, l’azienda ha poi installato giunti tagliafuoco e giunti strutturali impermeabili, che garantiscono alta performance e sicurezza. Il progetto è stato realizzato all’interno del perimetro di ChorusLife, con spazi ridotti e una logistica complessa. La posa delle pavimentazioni è stata pianificata in funzione delle esigenze logistiche e delle condizioni meteo, poiché le aree coperte rappresentavano una quota marginale.
CREDIT DELL’INTERVENTO:
• Proprietà e committente: ChorusLife S.p.A.
Developer: COSTIM s.r.l.
Impresa affidataria delle opere: Impresa Percassi S.p.A.
• Progetto architettonico: Joseph Di Pasquale –JDP Architects
Prodotti principali: IPM GeoDrena®, IPM GeoCem, IPM Poliurea.
●
Jaime
Arena, uno dei designer ed architetti più iconici e originali in Messico, presenta un progetto che
unisce glamour e design, ricerca dei materiali e delle forme.
Una suggestiva residenza dove, insieme agli arredi, il grande protagonista è il legno, materia viva per eccellenza.
IL PROGETTO
Il lavoro e lo sguardo peculiare dell’architetto e designer vengono celebrati in questo progetto residenziale realizzato sulle colline Lomas Altas, suggestiva cornice che sovrasta la capitale Città del Messico.
Questa opera, sintesi di quasi trent’anni di una carriera professionale coronata da grandi risultati, riassume in sé i
valori fondanti del suo lavoro: l’altissima qualità, la valorizzazione del genius loci e l’armoniosa integrazione del costruito all’interno del paesaggio naturale.
Un meticoloso lavoro di ascolto caratterizza il rapporto con i suoi clienti, tale da poterne carpire sogni e aspettative recondite. La capacità di trasmettere la sua visione progettuale e identificarsi con il progetto stesso, gli per-
mette di rimanere fedele al suo stile dagli accenti contemporanei senza per questo tradire lo stile di vita della committenza.
LA SUPERFICIE IN LEGNO FIRMATA LISTONE GIORDANO
La scelta dei materiali si caratterizza per una particolare attenzione alla purezza degli stessi, lontani dalla mani-
【Focus materiale】 ATELIER FILIGRANA
I pavimenti in legno Listone Giordano appartenenti alla collezione “Heritage Filigrana” sono realizzati in Rovere certificato francese, accuratamente selezionato. Lo speciale trattamento di spazzolatura a poro aperto della superficie esalta la sen-
sazione di matericità e tattilità di questo pavimento, che rappresenta un vero tappeto ligneo, una superficie intensamente naturale da calpestare a piedi nudi. Disponibile in ben 14 tonalità di colore, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di interior.
polazione antropica degli stessi. Il legno è, dunque, uno dei protagonisti della scenografia degli interni, insieme alla pietra e ai marmi più esclusivi. In questa realizzazione la superficie lignea si declina sia nella posa a correre che nell’elegante Spina in Rovere naturale della collezione “Atelier Heritage Filigrana Civita”, dalle tonalità morbide e luminose.
Il senso della volumetria è al centro del processo di progettazione, con le sue altezze infinite, i suoi corridoi ma-
estosi e le imponenti vetrate, vere e proprie cornici tridimensionali ed elementi architettonici che si confrontano, giocando, con la luce naturale.
La collezione di parquet "Heritage" è frutto di una rivoluzione tecnologica, integrata all’interno del suo processo produttivo, consistente in trattamenti termici capaci di ottenere, senza uso di coloranti o sostanze chimiche, una varietà infinita di cromie partendo dal legno principe dei legni Europei: il Rovere. ●
Alluslate® di Krion (PORCELANOSA) è un pannello composito decorativo in alluminio progettato per rispondere alle esigenze del design d’interni contemporaneo.
La sua struttura – due lamine esterne in alluminio che racchiudono un nucleo minerale a bassa densità – garantisce leggerezza (solo 6,7 kg/m²), resistenza e facilità di installazione, rendendolo ideale per ambienti ad alto traffico.
Particolarmente efficace in spazi retail, ristoranti e interni alberghieri, Alluslate® offre il perfetto equilibrio tra prestazioni tecniche ed espressione estetica.
Le sue finiture più recenti, Timber Walnut e Timber Oak, reinterpretano l’aspetto del legno naturale con texture opache e venature realistiche, offrendo il calore e l’eleganza del legno con tutti i vantaggi di una superficie ignifuga (Euroclasse B-s1, d0), igienica e di facile manutenzione
La collezione include anche design che riproducono marmo, pietra naturale, cemento e carta da parati artistica, tutti ottenuti con stampa digitale ad alta definizione che esalta ogni dettaglio e profondità cromatica.
Il grande formato (1.200 × 2.600 mm,
spessore 4 mm) e le fughe ridotte permettono una resa visiva continua e immersiva, perfetta per progetti creativi con tempi di realizzazione ridotti.
I pannelli Alluslate® possono essere applicati su superfici esistenti con adesivi, riducendo tempi e costi di ristrutturazione: un vantaggio fondamentale nei contesti commerciali e alberghieri.
Combinando versatilità estetica, sicurezza tecnica e semplicità d’uso, Alluslate® è la scelta intelligente per designer alla ricerca di impatto visivo, efficienza e affidabilità a lungo termine.
L’Architetto Felix Kasseroler, dello
Studio Raum3 Architekten, ha progettato Casa
abitazione
M, una nuova
in posizione panoramica a Chiusa (BZ). Materiali naturali, sobrietà e minimalismo caratterizzano lo stile di questa casa in cui viene espresso appieno il concetto di comfort.
In posizione panoramica sulla città di Chiusa, sul monastero di Sabbiona e sulla soleggiata Valle d’Isarco, in Alto Adige, sorge la Casa M, un’abitazione dal carattere contemporaneo progettata dall’Architetto Felix Kasseroler, dello Studio Raum3 Architekten.
La committenza aveva acquistato un terreno in pendenza sul quale era già presente un edificio, e questo è sta-
to il punto di partenza dell’architetto per progettare la nuova abitazione: la topografia è stata il fattore determinante che ha influenzato il progetto, e anche la relazione tra la montagna e la valle.
La casa riflette l’impegno dell’architetto nel considerare non solo gli spazi esterni e il loro rapporto con la natura circostante, ma anche tutti gli ambienti interni, con una particolare cura e at-
tenzione ai dettagli.
Il nuovo edificio posa su un terreno con due volumi chiari e compatti, in posizione privilegiata e dominante sulla valle: l’entrata principale si presenta come un grande portale di cemento a vista che conduce verso le scale interne, che portano ad un piccolo appartamento e all’ingresso dell’abitazione principale, che ospita un’ampia ar-
madiatura su misura. L’ingresso, le scale e la cabina armadio sono stati rivestiti Microtopping® Ideal Work®, un rivestimento polimerico-cementizio che, in soli 3 mm di spessore, consente di creare raffinate superfici materiche e continue sia in verticale sia in orizzontale e che, in quelle ambienti della casa, è stato scelto per donare uno stile più contemporaneo agli spazi.
Il fulcro dell’appartamento principale è la zona giorno, che si sviluppa attorno ad un mobile centrale che separa le funzioni del vano: la cucina, la zona pranzo e il soggiorno, tutti caratterizzati da ampie vetrate a parete con una vista splendida che mette in comunicazione l’interno con l’esterno.
La cucina occupa una posizione centrale ed è orientata verso la montagna: la struttura è molto sobria e pulita, con la particolarità dell’isola sporgente in pietra naturale che diviene protagonista della stanza e dona un tocco di pregio all’allestimento generale. La zona pranzo è in posizione esposta sulle vetrate, nella parte più aperta della casa, con vista sulla città. Il soggiorno è invece orientato verso la valle e offre uno spazio accogliente, il cui fulcro è una stufa a legna e un’ampia zona relax; più riparati sono invece i vani sul retro che ospitano un piccolo studio, una lavanderia e un bagno. Direttamente collegata su questo piano è l’area esterna, che guarda sul lato del pendio e che ospita una zona da pranzo
[ Il progetto ]
• Architetto Progettista: Arch. Felix Kasseroler
• Studio di Architettura: Raum3 Architekten
• Sito Web: www.raum3.it
• Fotografia: Architettura Urbana
• Filmato e montato: Architettura Urbana
【Focus materiale】 MICROTOPPING®
Microtopping® è un composto esclusivo Ideal Work®, creato dall’unione di un polimero liquido e di una miscela cementizia, mescolati manualmente dall’applicatore e studiato appositamente per la rasatura decorativa di superfici interne ed esterni. Consente di creare superfici materiche continue, senza fughe.
In soli 3 mm di spessore, consente di ristrutturare o cambiare velo-
cemente l’aspetto degli ambienti; il tutto senza rimuovere le vecchie superfici. L’estrema velocità di posa consente di godere di nuovi spazi in poco tempo, senza disagi dovuti alla demolizione e costi aggiuntivi. La grande lavorabilità e l’elevata capacità di adesione al supporto permettono l’applicazione su svariati materiali sia in orizzontale che in verticale; per rivestire il pavimento, il muro, ma anche per inconsue-
te applicazioni: pareti in cartongesso o in muratura, scale, vasche e box doccia, mobili, caminetti, banconi, tavole ed altri elementi d’arredo.
Poiché la formulazione è in base acqua, la soluzione non rilascia formaldeide ed altre sostanze dannose negli ambienti domestici. Un’elevata resistenza all’abrasione e al traffico, una buona protezione dalla penetrazione dell’acqua e dei sali disgelanti, un’ottima resistenza ai raggi UV e alle sollecitazioni climatiche lo rendono adatto anche per applicazioni esterne.
al coperto e un ripostiglio.
Per la massima definizione dei dettagli, lo Studio di Architettura non solo ha progettato tutte le superfici, ma anche tutti i mobili e gli elementi che compongono il progetto. Un particolare dettaglio è la listellatura in acciaio che rimanda alla struttura dell’edificazione precedente. Questo dettaglio è stato ripreso sia in esterno sia in interno, per esempio nella scala che porta al piano mansardato, nel tavolo da pranzo e nel rivestimento di alcune facciate esterne. Anche il verde del frutteto circostante l’abitazione è stato ripreso negli interni, tramite l’uso della pietra naturale, che presenta screziature dalle tonalità verdastre.
Il piano mansardato ospita la zona notte, che comprende tre camere per i
bambini, la camera padronale e due bagni. La camera padronale ospita inoltre una piccola terrazza molto intima, per una ulteriore apertura sull’esterno e un bagno composto da due parti, una nicchia con la doccia e un’altra con vasca e lavabo. E se in tutti gli interni il materiale privilegiato è stato il legno di quercia abbinato alla pietra naturale, nei bagni è stato preferito l’utilizzo di Microtopping® Ideal Work® che, abbinato al legno, ha saputo conferire un effetto pulito e contemporaneo allo spazio, contribuendo al clima di sobrietà che si respira in tutta l’abitazione. È stato inoltre scelto per la sua capacità di valorizzare e ampliare visivamente lo spazio, caratterizzato da una metratura particolare, proprio grazie all’assenza di fughe.
E’ stato recentemente inaugurato il nuovo padiglione dell’IRCCS Policlinico Sant’Orsola (BO) destinato ai servizi ad alta intensità di cura dell’Ospedale della Donna e del Bambino
Quasi 9mila metri quadrati di spazi dedicati alla cura con sale parto, sale operatorie, laboratori, pronto soccorso ostetrico e ginecologico.
Un edificio progettato per garantire elevati standard di efficienza e sicurezza in un ambiente rassicurante e accogliente, fiore all’occhiello della Sanità Pubblica. Il progetto è stato fortemente sostenuto dalla Regione dell’Emilia-Romagna perché, oltre a rappresentare da lungo tempo uno dei più importanti punti nascita per volumi di attività (oltre 2.300 parti nel 2023), il Policlinico di Sant’Orsola è il principale centro ostetrico di terzo livello della regione e uno tra i maggiori in Italia per la diagnosi e il trattamento della patologia ostetrica e della patologia fetale.
Alle pareti, la carta da parati by Wall&decò disegnata appositamente da Wladimiro Bendandi è il risultato di un progetto sviluppato dallo Studio Pierluigi Molteni Architetti ed è capace di rispondere alle specifiche esigenze tecniche di ambienti complessi come quelli medico-ospedalieri.
La grafica è stata progettata per infondere nell'ambiente un senso di umanizzazione, accoglienza e cura. Il colibrì, protagonista dell’ispirazione naturalistica della narrazione, è stato scelto per il ruolo simbolico: nonostante le sue dimensioni minute, questo piccolo uccello è noto per la sua straordinaria resistenza e determinazione, incarnando al contempo valori di speranza, rinascita e gioia di vivere.
I MATERIALI, NEL DETTAGLIO:
• “d.ecodura™”, carta da parati in bio vinile organico con alti livelli di sostenibilità e bellezza, è stata utilizzata per le aree comuni del piano terra come corridoi e sale d’attesa;
• "Aquabout Wet System™", rivestimento murale totalmente impermeabile e protetto da brevetto, è stato invece scelto, grazie alle sue avanzate caratteristiche tecniche, come soluzione per le sale parto. “Aquabout Wet System™” è infatti in grado di garantire resistenza ai detergenti e ai prodotti di sanificazione comunemente utilizzati, assicurando una manutenzione semplice ed efficace contro microrganismi e batteri. ●
Nova Moove.Zen è una collezione di rivestimenti fonoassorbenti integrata alla linea di illuminazione Nova, nata per per unire il calore e l'emozione della luce alla purezza del suono. Déco, con questa nuova soluzione per interni, coniuga infatti il confort acustico dei pannelli Moove.Zen al sistema illuminante Nova per ottimizzare, con un solo prodotto, le performance acustiche e illuminotecniche degli ambienti e dare vita ad inedite visioni creative. Le strisce Led di Nova, perfettamente integrate tra un listello e l'altro del profilo Moove.Zen, trasformano il rivestimento in un elemento funzionale e decorativo, capa-
ce di reinventare gli spazi con stile. Le simmetrie modulari dei profili Moove.Zen sono progettate per abbattere il riverbero negli ambienti e migliorare la qualità del suono, in qualsiasi contesto: la struttura porosa alla base dei listelli consente alle onde sonore di penetrare nella superficie del pannello che le assorbe, anziché rifletterle, permettendo così di ridurre al minimo i rumori di fondo. Ogni listello è rivestito, su tutti i lati a vista, da fogli in legno che garantiscono un risultato stilistico elegante e naturale; le essenze proposte spaziano dai toni caldi del rovere naturale alle sfumature avvolgenti del noce, fino alla raffinatez-
za del teak. Inoltre, appositi profili di chiusura definiscono il sistema in modo da non lasciare nessun taglio a vista. Nova si inserisce perfettamente all'interno delle scanalature di Moove. Zen con strisce Led (da 8, 12 e 16 W) personalizzabili per temperatura della luce e dimmerabili; il tutto regolabile tramite app, telecomando, interruttore o assistente vocale. Nessun cavo è visibile e non è richiesta alcuna installazione invasiva: scegliendo la modalità di installazione su sottostruttura, la componente elettrica del Led rimane infatti nascosta nell’intercapedine creata tra parete e rivestimento, mantenendo un design pulito.
Color Collection è una gamma completa di pitture e resine decorative applicabili a pavimento e rivestimento, coordinate in una palette di 150 colori contemporanei a loro volta esaltati da 15 texture materiche, in linea con le più raffinate tendenze dell’interior.
L’intera collezione è stata concepita per abbinare tra loro le tonalità in modo armonico, consentendo di mixare toni e trame per creare eleganti concept di interior.
Usati in combinazione, i colori si prestano alla creazione di contrasti, abbinamenti, continuità e accostamenti.
La Color Chart è composta da 15 famiglie cromatiche che ne compongono le colonne verticali: Neutral Grey, Cold Grey, Navy Blue, Petrol Blue, Natural Green, Olive Green, Warm Grey, Greige, Modern Yellow, Dusty Yellow, Desert Peach, Neutral Pink, Rose Pink, Soft Lavender e Violet. In orizzontale, è strutturata secondo tre gradazioni di
intensità: chiaro, medio, scuro. Ideale per l’utilizzo sia in spazi esterni sia interni, è performante, resistente e versatile.
Numerose le finiture texturizzanti da applicare alle superfici, in combinazione col colore: Absolute, Decor, Wallcrete, Wallpaper, Patina, Stripe Living, Microresina, Microresina Floor, Microresina Parquet, Legno+Color, Cementoresina, Outdoor Paint e Outdoor Plaster.
Terrazzo Profumato rappresenta un’innovazione sensoriale che trasforma il terrazzo in un’esperienza olfattiva, aprendo nuove prospettive per il design contemporaneo.
Un terrazzo che si può respirare. È da questa intuizione che nasce il nuovo progetto sviluppato in collaborazione con lo studio AB+AC Architects. Un’interpretazione inedita e multisensoriale di una delle superfici più iconiche della tradizione italiana, arricchita da una componente olfattiva che apre la strada a nuove applicazioni nel mon-
do dell’interior design. Il Terrazzo Profumato, presentato nel corso della scorsa Design Week milese, unisce alla maestria artigianale e alla ricerca cromatica un’esperienza immersiva che coinvolge i sensi oltre la vista e il tatto
Grazie all’integrazione di essenze naturali – tra cui eucalipto, incenso e legni –la superficie rilascia lentamente fragranze evocative, trasformando lo spazio in un ambiente vivo, capace di dialogare con la memoria e le emozioni. Realizzato con una selezione di marmi policromi – Rosso Verona, Rosso Fran-
cia, Verde Ming e Giallo Siena – la superficie mantiene tutte le qualità tecniche e compositive del seminato veneziano, aggiungendo una nuova dimensione progettuale. Il risultato è una superficie dalla forte identità visiva e sensoriale, pensata per progetti contemporanei ad alto impatto emozionale: boutique, spa, hall d’albergo, residenze private o spazi esperienziali.Dalla parete scultorea al camino monolitico, ogni applicazione diventa occasione per esplorare il legame tra natura, architettura e benessere.
La progettazione outdoor richiede soluzioni sempre più flessibili, capaci di adattarsi a finiture non convenzionali. In questo contesto, GravitySystem si distingue per versatilità e affidabilità.
Il nuovo sistema per pavimentazioni sopraelevate da esterno di Impertek offre una soluzione sicura e modulare per la posa di piastrelle in ceramica, formati misti e rivestimenti in erba sintetica. Alla base del sistema vi è GravityGrid, una griglia che permette di realizzare pavimentazioni multiformato personalizzate e sicure, anche in caso di rottura della finitura. Il sistema previene cedimenti o infortuni da caduta e assicura stabilità e ispezionabilità post-installazione. Gravi-
tyGrid può essere installato direttamente sui supporti regolabili BalancePro, MiniPro e Lunar Support, per adattarsi con facilità a qualsiasi progetto.
La compatibilità con finiture e formati differenti rende il sistema ideale per terrazze, giardini pensili, rooftop e camminamenti. In questi spazi, oltre alla necessità di una sottostruttura affidabile e drenante, si predilige sempre più l’uso di rivestimenti alternativi, come erba sintetica o piastre di grande formato.
Nei prossimi mesi, il sistema GravitySystem verrà arricchito dall’accessorio
GravityCover: progettato per l’uso con manti in erba sintetica, questo nuovo componente copre i vuoti tra i modu-
li della griglia evitando affondamenti puntuali (come nel caso di utilizzo di tacchi), rendendo il sistema ancora più sicuro per un utilizzo in ambienti pubblici ad alta frequentazione.
Dotato di fori di drenaggio, GravityCover consente anche il deflusso dell’acqua, evitando la formazione di ristagni e assicurando che il manto rimanga asciutto e funzionale in ogni condizione meteorologica.
Con GravitySystem, Impertek conferma il proprio impegno verso soluzioni che uniscono estetica, praticità e performance, offrendo ai progettisti uno strumento concreto per realizzare spazi outdoor sempre più unici e personalizzati.
Numerose le collezioni di carte da parati (atossiche, resistenti, PVC free e che possono essere anche fonoassorbenti o idro-repellenti), ispirate a Arte e Natura presentate dall’azienda in occasione della Milano Design Week 2025. Mondi diversi, che si sovrappongono e si intersecano a creare un universo alternativo, con altre possibilità espressive e decorative.
Nella foto: Supernatural, designed by Castello Lagravinese, crea un pattern decorativo fatto di luce e materia, elegante, poetico, giocato interamente su tonalità brillanti e pure: le trame dei soggetti scelti prorompono a grande scala, e il dettaglio diviene protagonista. Federica Faleschini con la collezione “Pattern” indaga la matrice, la struttura originaria degli elementi che si scompongono davanti agli occhi di chi osserva e - individuati e catalogati - sono riproposti in una galleria espressiva misurata. “Organic” è l’analisi della materia viva, frammentata a livello cellulare;
“Balance Lines” la semplificazione in segni grafici di un gioco in legno, che attinge ai ricordi d’infanzia. Infine, “Linear” è la trasposizione cromatica di un codice che ritma la superficie con un pattern apparentemente casuale, ma perfettamente controllato nella successione. Il repertorio artistico dal Rinascimento al Novecento descrive la collezione di Filippo Mambretti “AlterEgo” e traccia una realtà parallela, onirica, in bilico fra vintage e moderno. Campiture di colore pieno incorniciano volti ispirati a tatuaggi old school, dettagli legati al mondo della moda si intrecciano ad architetture realistiche ma trasposte in altro contesto. L’approccio metafisico è comune anche per “LAND and MET”, disegnata da SMIT, che rivendica paesaggi silenti, immobili, privi di presenza umana: in “MET” le ambientazioni sono rarefatte, cristallizzate in un tempo assoluto. “LAND”, secondo soggetto della collezione, propone invece composizioni astratte, con macchie organiche di
colori tenui: stratificazioni di segni, dissolvenze e scie in toni bruciati si combinano per creare un’estetica imperfetta, sfumata dal tempo.
Giorgio Biscaro sceglie la simbologia contemporanea, con color-block pittografici, che richiamano il Bauhaus: in “BauAhhh!” le geometrie e l’ordine compositivo sono però soggetti ad una rielaborazione profonda, in cui ogni elemento è massimalizzato, volutamente iperdecorato, e interagisce con una griglia precisa. La collezione “Pigmenta” di SW Lab prosegue la ricerca e attinge all’espressionismo astratto, al dripping, alle pennellature materiche, alle atmosfere anni ’70 e al repertorio orientale, per offrire un’antologia completa di ispirazioni, incentrate su soggetti astratti e mondo vegetale. La natura, infine, è la scelta di Chiara Diluviani per la collezione “Giardini Segreti”: la vegetazione è protagonista silenziosa e appare a parete attraverso archi di ispirazione classica, con trasparenze, prospettive e ombre.
CERCOL, fedele alla propria missione di ecosostenibilità e di rispetto per la salute degli operatori e degli utilizzatori finali, propone F.30 MONOPARQUET ECO S per la posa di pavimentazioni in legno. F.30 MONOPARQUET ECO S è un adesivo monocomponente di nuova generazione a base di polimeri sililati, esente da solventi e da acqua, per la posa di tutti i tipi di parquet prefinito multistrato e di pavimenti in legno massiccio di medio formato, particolarmente indica-
to per l’utilizzo su massetti riscaldanti. È un prodotto silanico pronto all’uso, igroindurente (indurisce semplicemente grazie all’umidità presente nell’ambiente e nel sottofondo), che può essere anche riutilizzato qualora il materiale contenuto in una confezione non sia stato interamente consumato. Caratterizzato da facile applicazione e ottima tenuta della riga, presenta un’elevata scorrevolezza alla spatola e resa superiore del 2030% rispetto agli adesivi bicomponen-
ti tradizionali.
Oltre a disporre della marcatura EMICODE EC1PLUS (prodotto a bassissima emissione di sostanze organiche volatili) F.30 MONOPARQUET ECO S, rispetto agli adesivi per parquet della generazione precedente, è esente da indicazioni e simbologia di rischio e pericolo, non causa reazioni allergiche agli applicatori (essendo privo di ammine, resine epossidiche e di isocianati) e il suo eventuale smaltimento risulta molto meno oneroso.
I pavimenti in laminato Quick-Step sono stati progettati per affrontare con successo le sfide di luoghi pienamente vissuti, unendo bellezza e tecnologia in un’unica soluzione.
Uno dei principali vantaggi di queste collezioni (nella foto: Muse, superfici dall’effetto pietra estremamente realistico ma piacevoli al tatto, perfette anche in ambienti minimal o industrial) è l’eccezionale resistenza ai liquidi, resa possibile dalla tecnologia Hydroseal: una superficie interamente sigillata assicura che nulla possa causare danni al pavimento. Il rivestimento impermeabile, inoltre, evita l’assorbimento di sporco e batteri, rendendo più semplice anche la pulizia quotidiana.
Offrono anche una grande resistenza a usura e macchie grazie a uno stra-
to ultra-protettivo e a un nucleo robusto. Semplice e veloce anche la manutenzione: è sufficiente passare l’aspirapolvere o un panno in microfibra per la routine quotidiana, mentre per le pulizie più accurate si può utilizzare un panno umido insieme ai detergenti specifici del brand. E in caso di macchie esiste lo Spot Cleaner Quick-Step, appositamente pensato per queste evenienze. Le collezioni in laminato Quick-Step offrono una garanzia di “durata a vita per uso domestico” ed anche la loro installazione non richiede interventi lunghi e complessi, grazie all’innovativo sistema a incastro Uniclic Oltre a facilitare la posa in ambienti con angoli difficili o sotto i termosifoni, Uniclic permette di rinnovare rapidamente i pavimenti, limitando al minimo i tempi di
fermo in famiglia: basta preparare la superficie, agganciare le doghe tra loro e il gioco è fatto, senza sporco o polveri eccessive.
I pavimenti in laminato Quick-Step rappresentano una scelta ecologica grazie all’uso esclusivo di legno di recupero certificato PEFC, proveniente da fonti gestite in modo sostenibile, senza abbattere nuovi alberi. Il processo produttivo riduce al minimo le emissioni di formaldeide, risultando 10 volte inferiore ai limiti UE, e permette il riciclo delle doghe a fine vita grazie a un innovativo sistema di separazione delle resine dalle fibre. Inoltre, il 70% del fabbisogno termico della produzione è coperto da energia verde, contribuendo a un’economia circolare più responsabile e alla riduzione dell’impatto ambientale.
Pensata per trasformare gli esterni in un’estensione naturale degli ambienti indoor, Externo è una collezione di decking che abbina il fascino autentico del legno a prestazioni d’eccellenza, adattandosi perfettamente a qualsiasi contesto architettonico e climatico.
Creati con un eco-materiale innovativo, composto da farine di legno e polietilene riciclato ad alta densità, i pavimenti Externo ridisegnano i confini dell’abitare trasformando gli spazi esterni in un’estensione naturale della casa, per ambienti all’aria aperta sicuri, resistenti e dallo stile inconfondibile.
Pensati per resistere alle radiazioni UV, alle escursioni termiche e alle forti sollecitazioni meccaniche, i pavimenti Externo accolgono la natura senza subirla, infatti non invecchiano, non marciscono e
resistono al cloro, alla salsedine, ai microrganismi marini, ai funghi e agli insetti. Disponibili in cinque colorazioni (Light Brown, Dark Grey, Ipe, Teak, Antique) e tre finiture di superficie (zigrinata, levigata o spazzolata), si adattano con naturalezza in ogni contesto architettonico, conferendogli tutta l’autenticità e l’eleganza del vero legno. La superficie antiscivolo e antischeggiatura, inoltre, consente di camminare a piedi nudi in totale sicurezza, rendendoli la scelta ideale per bordi piscina, terrazze, plateatici, vialetti e giardini.
Il pavimento Externo è disponibile anche con l’innovativo sistema di schermatura Extrashield: in questa variante ogni doga viene avvolta da una copertura in polimero arricchito con stabilizzatori UV e antiossidanti che la incapsula integralmen-
te su tutti e quattro i lati; una sorta di armatura invisibile che amplifica la resistenza del rivestimento a macchie, muffe, raggi solari e usura quotidiana.
La protezione extra non solo preserva la bellezza delle doghe nel tempo, ma annulla anche la necessità di manutenzione, eliminando il bisogno di qualsiasi trattamento dopo la posa e durante il corso della vita.
Dal punto di vista dell’installazione, Externo si distingue per il sistema di fissaggio brevettato Techno, che non prevede la preforatura dei magatelli ed è progettato per essere facilmente rettificato in fase di montaggio grazie ai supporti regolabili. Una tecnologia intelligente e vantaggiosa, che permette di ridurre fino al 50% i tempi di installazione e di abbassare conseguentemente i costi della posa.
Nell’anno della celebrazione del suo 60° anno di attività, l’azienda propone collezioni iconiche: Stilnovo, raffinata collezione di pavimenti prefiniti a due strati, pensata per offrire versatilità in ogni ambiente; Stilart Wall, innovativa soluzione che unisce arte e tecnologia, dove figure e geometrie vengono incise sulle tavole in legno; Fabric, in cui come le fibre dei tessuti, che si intrecciano per dare vita a creazioni che avvolgono con eleganza e raffinatezza le forme del corpo, la colle-
zione trasforma le superfici, rivestendole di morbidezza ed eleganza; Hermitage, che rappresenta il massimo connubio tra ricerca estetica, applicazione della tecnologia ed esperienza artigianale. A queste si aggiungono la collezione LAB, un vero e proprio laboratorio dell’innovazione che, grazie alla continua evoluzione tecnologica e l’inventiva applicata ai pavimenti in legno per la ricerca di nuove soluzioni estetiche prestazionali, risponde al significato di
flessibilità e capacità di personalizzare prodotti e che ha nel suo tratto distintivo la sperimentazione.
Tékne (nella foto: la versione Sizes) prende il nome dal greco antico e indica “il saper fare” ed esprime il concetto del non porsi limiti, poiché le idee vengono a chi ha conoscenza, esperienza e soprattutto curiosità. Tékne nasce quindi da geometria e linee legate a nuovi gusti estetici e alla ricerca di nuove combinazioni decorative.
Al Museo (nella foto), Alpha Centauri e Zodiac sono alcune delle nuove grafiche 2025 presentate dall’azienda.
Le carte da parati sono realizzate in WP/ Smooth: un TNT 100% ecologico, esente da PVC, che rappresenta il materiale per eccellenza della gamma WallPepper®/Group, perfetto per la decorazione d’interni.
La combinazione di fibre tessili - derivate soprattutto dalle foglie di agavee cellulosa, conferisce alle carte un tocco straordinariamente morbido e naturale mentre la finitura liscia rende la superficie uniforme e levigata.
In un perfetto bilanciamento tra resistenza, durevolezza e morbidezza, WP/ Smooth è un'opzione versatile e di qualità per decorare lo spazio living, anche di ambienti ‘galleggianti’ come yacht o navi da crociera, grazie alla certificazione IMO/MED che attesta l’applicazione della carta da parati nella nautica e cantieristica navale.
ULTRABOND ECO S948 1K è un adesivo monocomponente a base di polimeri sililati, senza solventi, a bassissima emissione di sostanze organiche volatili (EMICODE EC1 Plus).
ULTRABOND ECO S948 1K è idoneo per la posa di tutti i tipi di pavimenti in legno prefiniti multistrato e pavimenti in legno massiccio di medio formato con massima larghezza di 15 cm.
Da settembre 2024, Mapei può vantare la conformità di ULTRABOND ECO S948 1K alla norma nazionale UNI 11864. La norma specifica i requisiti che gli ade
sivi a terminazione silanica devono soddisfare per garantire una realizzazione di pavimenti in legno di lunga durabilità. Prevede un requisito minimo di superamento dei test pari o superiore all’85%: l’adesivo ULTRABOND ECO S948 1K, che raggiunge il 94%, è dunque pienamente conforme a questa normativa. Il prodotto ULTRABOND ECO S948 1K è stato sottoposto a tutte le verifiche necessarie al superamento dei valori prescritti dalla norma. Il requisito più impor-
descritti nel testo della norma. Poiché sono stati superati tutti i valori di riferimento è stato possibile determinare la totale conformità dell’adesivo ULTRABOND ECO S948 1K alla norma UNI 11864. Il metodo di prova prescritto dalla norma permette di valutarne la resistenza all'ossidazione termica, caratteristica che assicura la stabilità dell’incollaggio per un lungo periodo. Si tratta di una normativa nazionale, le cui indicazioni fungono da linea guida per i produtto-
La collezione di laminati decorativi HPL
Rocks Collection si ispira ad alcune delle più affascinanti pietre naturali presenti in natura, che riproduce conferendo loro nuove sensazioni tattili capaci di interpretare ogni spazio con carattere e originalità. L’ampia e sofisticata gamma consente di tradurre idee materiche in superfici dal forte impatto visivo e sensoriale, offrendo una interpretazione progettuale contemporanea e originale.
Rocks Collection si distingue per il suo le-
game profondo con la natura, la terra e gli elementi che ci circondano.
Superfici che raccontano storie: lisce come marmo levigato dal tempo, lucide come onice scolpita dalla luce, ruvide come porfido o ardesia scolpiti dalla natura.
Le finiture Ostuni e Geo diventano così interpreti sensibili della materia, capaci di valorizzare le imperfezioni, le profondità e i rilievi irregolari che rendono ogni decoro unico.
Climb e Aquarama si distinguono per l’o-
pacità intensa e una profondità materica che si rivela in una leggera increspatura,quasi a suggerire il movimento della roccia.
Papier, una finitura sottile, sobria, capace di evocare sensazioni leggere e Lucida brillante e vivace per esaltare ogni sfumatura.
Polaris Co. morbida, setosa e intensamente opaca, è la texture ideale per conferire agli ambienti un’allure sobria ed elegante.
La città di Münster, nella Germania occidentale, è famosa per il suo centro storico impreziosito da palazzi antichi, chiese in stile gotico, piazze e strade in pietra, oltre che per la “Promenade”, una strada di 4,5 km dedicata a chi vuole passeggiare, fare running, correre in bici o sui pattini. E proprio nei pressi del centro storico e della Promenade sorge l’Atlantic Hotel, un nuovo al-
I pavimenti vinilici posati con ULTRABOND ECO TX1 sono stati scelti per i pavimenti di molti corridoi
L'adesivo ULTRABOND ECO S940 1K è stato utilizzato per incollare i fogli di legno nella sala conferenze dell'Atlantic Hotel, dopo aver trattato i sottofondi con ECO PRIM VG
bergo a cinque stelle che assicura ai suoi ospiti comfort, funzionalità e stile, fondendosi in maniera armonica con il contesto urbano in cui è situato. L’hotel accoglie una clientela tedesca e internazionale a cui mette a disposizione 224 tra camere e suite, due ristoranti, una sala per conferenze ed eventi, uno “SkyBar”, una spa, un centro fitness e un’ampia lobby con un Café-Lounge.
UN GRANDE PROTAGONISTA: IL PARQUET
Gli interni si distinguono per lo stile raffinato e l’atmosfera confortevole, creati attraverso l'uso di materiali di pregio e tonalità cromatiche tenui e delicate.
A partire dai pavimenti, per i quali sono stati scelti rivestimenti in parquet, moquette e vinile
La loro posa è risultata complessa, a causa delle dimensioni delle superfici, del ridotto tempo a disposizione e della necessità di garantire un risultato di qualità, all’altezza del livello della struttura alberghiera. Era quindi necessario far ricorso a materiali di posa affidabili, rapidi e dal ridotto impatto ambientale.
Nelle camere, nella sala conferenze e nello Sky-Bar ha giocato un ruolo importante il parquet, posato “a spina di pesce”. Per incollare questo tipo di pavimenti su una superficie complessiva di 10.800 m² è stato scelto un sistema proposto da Mapei GmbH, consociata tedesca del Gruppo, in grado di garantire non solo rapidità di esecuzione ed elevate performance alle superfici, ma anche un ridotto impatto ambientale. Il sistema comprende infatti materiali certificati EMICODE EC1Plus da GEV, Associazione per i materiali di posa ad emissione controllata.
Dopo la sigillatura di alcune fessure nei massetti con la resina silicato-uretanica bicomponente, a rapido indurimento EPORIP SCR, i lavori sono iniziati con il
trattamento dei sottofondi con ECO PRIM VG, un primer acrilico pronto all’uso, in dispersione acquosa, che ha permesso di migliorare l’adesione tra le superfici e l’adesivo.
In questo caso è stato scelto ULTRABOND ECO S940 1K, adesivo a base di polimeri sililati, una soluzione ideale per la posa di parquet di grande formato: è un prodotto monocomponente e quindi pronto all’uso; assicura una facile applicazione e un’ottima tenuta di riga; ha una resa superiore del 20-30% rispetto ai bicomponenti tradizionali e garantisce una bassissima emissione di sostanze organiche volatili (certificato EMICODE EC1Plus).
ADESIVI DIVERSI
PER RIVESTIMENTI DIVERSI
Per alcune aree comuni dell’hotel (lobby, aree ristoro, caffè, bar, aree di servizio) sono stati invece scelti pavimenti vinilici o tessili. In entrambi i casi la posa è iniziata con la preparazione dei sottofondi con la rasatura tissotropica PLANIPATCH XTRA e con ULTRAPLAN BASIC XTRA, lisciatura autolivellante realizzata e distribuita sul mercato tedesco da Mapei GmbH. Questi prodotti sono stati usati per eliminare le differenze di spessore dei sottofondi e livellarli, rendendoli idonei a ricevere in tempi rapidi i rivestimenti. Si tratta di materiali particolarmente adatti al trattamento dei sottofondi in locali dove è richiesta un’elevata resistenza ai carichi e al traffico, oltre alla veloce esecuzione delle operazioni.
I pavimenti vinilici sono stati incollati con l’adesivo in dispersione acquosa ULTRABOND ECO VS90 PLUS, caratterizzato da un film indurito rigido e coesivo e da un’elevata resistenza al taglio. Per incollare i pavimenti tessi-
li su una superficie complessiva di 3.000 m² nei corridoi dell’hotel è stato invece scelto ULTRABOND ECO TX1, un adesivo con presa finale tenace, idoneo per incollare in interno pavimenti tessili con rovescio di ogni tipo (juta, polipropilene, Action-Bac, tessuto, lattice, schiuma, feltro) e agugliati su tutti i normali sottofondi assorbenti e stabili all’umidità usati in edilizia. Entrambi gli adesivi sono certificati EMICODE EC1Plus perché a bassissime emissioni di sostanze organiche volatili. Inoltre, sono dotati di marchio Blauer Engel DE-UZ 113.
L’utilizzo di prodotti specifici per vari tipi di rivestimenti ed a elevate prestazioni ha permesso di ottenere pavimenti resistenti, durevoli e dal gradevole effetto estetico.
La qualità dei risultati è stata inoltre confermata dai premi ricevuti dal progetto come il "People's Choice Award" e una menzione d'onore nella categoria “Hotels & Hospitality” all’interno dei LOOP Design Awards 2022, riconoscimenti di eccellenza in ambito di architettura, design e arte. ●
[ Credits ]
• Periodo di costruzione: 2020 - 2021
• Periodo di intervento Mapei:
• novembre 2020 - agosto 2021
• Intervento Mapei: posa di pavimenti i parquet, materiali vinilici e tessili in varie aree
• Progetto: Kresings Architekten, Münster/Düsseldorf
• Impresa esecutrice: Zech Holding
• Impresa di posa: Preising Fußböden GmbH & Co. KG
• Coordinamento Mapei: Olaf Enke (Mapei GmbH)
Design delle superfici st.1/ep.2 | 2009/2013
Prosegue il nostro viaggio nell’archivio fotografico privato di Tile Italia, un percorso che, per tutto il 2025, ci accompagnerà a ripercorrere l’evoluzione della ceramica industriale da pavimento e rivestimento.
Come già detto nel precedente editoriale non è nostalgia, la nostra, ma un gesto di cura nato dal desiderio di recuperare immagini, intuizioni, frammenti di superfici che abbiamo incontrato - spesso di corsa, tra un padiglione e l’altro - e catturato grazie all’occhio sempre vigile di Giancarlo Pradelli, che di questo racconto visivo è fotografo e anima.
Dopo il primo episodio (link nel QR a lato), che ci ha riportato al debutto degli stucchi colorati, arricchiti da glitter, usati come parte integrante del decoro superficiale e qualche primo - timido e, all’occhio odierno, ingenuo - tentativo di riprodurre il parquet e la presenza ancora massiccia del colore, spesso applicato a formati tradizionali… possiamo osservare in questa seconda puntata
alcuni ulteriori, sostanziali, cambiamenti. Tra il 2008 e il 2013, la superficie ceramica comincia a farsi materia di ricerca vera.
Spicca l’utilizzo del metallizzato: a volte esasperato, quasi liquido, a volte tenuto a bada dal contrasto con finiture ultra-matt. Si inizia a intravedere una più spiccata ricerca sulle superfici, alcune delle quali propongono texture quasi tessili, o a effetto-intonaco. La materia si fa ultra-glossy o iper opaca. Vediamo ancora, forte, l’uso degli smalti colorati, con accezioni decisamente decorativiste, oramai quasi completamente perdute nella contemporaneità, e che appaiono come gli ultimi baluardi di una ceramica che non aveva ancora del tutto ceduto all’egemonia del naturale-desaturato.
I formati? Sempre più liberi: piccolissimi, irregolari, pensati per costruire ritmi nuovi.
Ma è soprattutto il rilievo tridimensionale a cambiare le regole del gioco: la piastrella smette di essere solo pelle e comincia a cercare
profondità, luci, ombre, dinamismi E poi, sullo sfondo, arrivano le due grandi innovazioni che, di lì a poco, avrebbero cambiato ogni precedente regola del gioco: la rivoluzione digitale, ancora imperfetta ma già rivelatrice di un cambio di paradigma, e i grandi formati a spessore ultrasottile… per la prima volta, addirittura, flessibili!
Di nuovo, lascio aprire ai lettori qualche cassetto della memoria… non è vero, lo sappiamo tutti, che “si stava meglio quando si stava peggio”. Guardare indietro, alla lunghissima strada percorsa, è però un’ottima scusa per fermarsi a riflettere su quanto il passato continui a parlarci.
Nelle pagine a seguire, nel Focus Ceramica, vi mostriamo come la tecnologia, oggi, abbia riscritto ogni regola e dato vita a un materiale completamente nuovo per forma, colori, dimensioni, struttura.
Ci rileggiamo nell’Episodio III. Buona visione - e buona memoria.
• Barack Obama si insedia come 44º presidente degli Stati Uniti;
• Le vendite globali di smartphone aumentano del 24% rispetto al 2008, grazie a dispositivi come iPhone,
BlackBerry, Palm Pre e il Motorola Droid;
• L'App Store di Apple supera i 2 miliardi di download, spingendo altri produttori come Google, Nokia, Samsung e BlackBerry a
lanciare i propri store;
• Lo smartphone passa da “telefono intelligente” a centro nevralgico della vita digitale personale;
• Facebook supera i 350 milioni di utenti,
raddoppiando rispetto a inizio anno;
• Twitter diventa mainstream, con eventi (come la morte di Michael Jackson) che causano un picco di 100.000 tweet all'ora;
• System lavora alla tecnologia Rotodigit, che cambierà per sempre gli standard della decorazione digitale su superfici ceramiche;
• Viene lanciata la collezione “Nu_ Travertine” di Ceramica Fioranese che utilizza oltre il 42,5% di materiale riciclato;
• “The Millionaire” di Danny Boyle vince
l’Oscar come miglior film;
• Barack Obama vince il Premio Nobel per la Pace;
• Michael Phelps conquista 5 medaglie d'oro ai Mondiali di nuoto a Roma;
• Marco Carta vince il Festival di Sanremo con "La forza mia";
• L’Inter vince il Campionato di calcio italiano.
• Un terremoto devastante colpisce Haiti;
• Apple lancia l'iPad, il primo tablet, dando vita a un settore merceologico completamente nuovo;
• Nasce Instagram;
• Facebook raggiunge 500 milioni di utenti;
• Robert G. Edwards vince il premio Nobel per la medicina per lo sviluppo della tecnica della fecondazione in vitro (FIV);
• Andre Geim e Konstantin Novoselov vincono il premio Nobel per la fisica per gli esperimenti pionieristici sul grafene, materiale dalle eccezionali proprietà fisiche e potenzialità tecnologiche;
• L’introduzione di nanoparticelle nelle superfici ceramiche permette di ottenere piastrelle autopulenti, antibatteriche e resistenti a macchie e al degrado,
aumentando la durata e la funzionalità dei prodotti;
• Si registra un progressivo aumento nella produzione di piastrelle di grande formato (cm 60x120 o più), grazie a tecniche migliorate di
cottura e controllo della planarità;
• La Spagna vince la Coppa del Mondo FIFA in Sudafrica;
• “The Hurt Locker” di Kathryn Bigelow vince il
premio Oscar come miglior film;
• Valerio Scanu vince il Festival di Sanremo con "Per tutte le volte che...";
• L’Inter vince il Campionato di calcio italiano
2011, accadde che...
• Si incendia la “Primavera Araba”: rivolte in Tunisia, Egitto, Libia;
• Osama Bin Laden viene ucciso in Pakistan;
• Google lancia Google+.
• Viene sviluppato Snapchat,
introducendo per la prima volta i messaggi effimeri;
• Premio Nobel per la Pace a Ellen Johnson Sirleaf, Leymah Gbowee e Tawakkol Karman, premiate per i loro sforzi
non violenti a favore della sicurezza delle donne e per la pace politica e la democrazia;
• Grazie alla sempre maggior diffusione della tecnologia inkjet si verifica un enorme
successo di iperrealistiche piastrelle effetto legno;
• Introdotti i primi tentativi di lastre ceramiche sottili di grande formato che richiedono nuove tecnologie di pressatura e
movimentazione;
• Novak Djokovic domina il tennis vincendo tre tornei del Grande Slam;
• Sebastian Vettel vince il suo secondo titolo mondiale di Formula 1;
• “Il discorso del re” di Tom Hooper
vince il premio Oscar come migliori film;
• Roberto Vecchioni vince il Festival di Sanremo con "Chiamami ancora amore";
• Il Milan vince il Campionato di calcio italiano;
• Barack Obama viene rieletto presidente degli Stati Uniti;
• Si intensifica il conflitto in Siria, aggravando la crisi umanitaria;
• Facebook acquisisce Instagram per circa
1 miliardo di dollari;
• Microsoft lancia Windows 8;
• Viene presentato il primo prototipo di Google Glass;
• Viene lanciato Google Now, precursore di Google Assistant: suggerimenti
predittivi basati sul comportamento utente;
• Le stampanti 3D per uso personale diventano economicamente accessibili;
• Lancio della Tesla Model S, la prima berlina elettrica di
lusso a lungo raggio;
• Si diffonde su scala industriale la produzione di lastre ultrasottili in gres porcellanato (con spessori da 3 a 6 mm e formati fino a 300×100 cm);
• Grazie a tecnologie
sempre più sviluppate (p.e. Sacmi Continua+) si introducono tecnologie di pressatura “senza soluzione di continuità” che permettono la realizzazione di lastre con disegni continui e impasti colorati a tutta massa;
• Premio Nobel per la pace
assegnato all’Unione Europea “Per aver trasformato un continente segnato da guerre in una comunità di pace e cooperazione”;
• Londra ospita i Giochi Olimpici estivi;
• La Spagna vince il Campionato
Europeo di calcio.
• “The Artist” di Michel Hazanavicius vince il premio Oscar come miglior film;
• Emma Marrone vince il Festival di San Remo con "Non è l'inferno".
• La Juventus vince il Campionato di calcio italiano;
• Si inasprisce il conflitto in Siria. Gli USA optano per un accordo con la Russia sulla distruzione dell’arsenale chimico siriano;
• L’ex analista della NSA Edward Snowden rivela l’esistenza di un
programma di sorveglianza di massa globale degli Stati Uniti (PRISM);.
• 5 dicembre: scompare a 95 anni Nelson Mandela, ex presidente del Sudafrica, Premio Nobel per la Pace 1993;
• Luglio: il presidente
egiziano islamista Mohamed Morsi viene destituito dai militari. Ritorna un governo militare con repressione violenta dei Fratelli Musulmani;
• Il Bitcoin supera i 1.000 dollari la criptovaluta esplode per interesse
e valore, diventando mainstream;
• Viene lanciato l’iPhone 5s con Touch ID, il primo smartphone con riconoscimento dell’impronta digitale integrato nel tasto Home;
• Snapchat rifiuta un’offerta
di acquisto da Facebook;
• Twitter si quota in Borsa;
• François Englert e Peter Higgs vincono il Nobel per la fisica per la scoperta teorica del meccanismo che spiega l’origine della massa delle particelle subatomiche (bosone di
2013 - Marazzi
2013 - Ce.Si
Higgs), confermata nel 2012 dal CERN;
• “Argo” di Ben Affleck vince il premio Oscar come miglior film;
• Marco Mengoni con “L’essenziale” vince il Festival di San Remo;
• Il Bayern Monaco
conquista uno storico triplete: campionato, coppa nazionale, Champions League;
• Sebastian Vettel, con la Red Bull, vince il 4° titolo mondiale consecutivo in F1, segnando anche il record di 9 vittorie consecutive
nelle ultime 9 gare della stagione;
• Marc Márquez, al debutto in MotoGP, conquista il titolo. È il più giovane campione della storia della MotoGP;
• La Juve vince il Campionato di calcio. italiano;
superfici d'autore e design sensoriale
L’ambiente
bagno si conferma come uno degli ambienti più dinamici e innovativi del progetto d’interni contemporaneo, e il Salone del Mobile 2025 è stato la vetrina perfetta per raccontare questa evoluzione.
Da spazio tradizionalmente funzionale, oggi il bagno si trasforma in un vero e proprio santuario di benessere e stile, un luogo che unisce estetica raffinata, materiali innovativi e tecnologia
Scenografia perfetta per questa rivoluzione, le superfici: pavimenti, rivestimenti e complementi realizzati con materiali sempre più performanti e suggestivi, in grado di dialogare perfettamente con l’arredo bagno e di creare ambienti coerenti, accoglienti e multisensoriali.
LA CERAMICA, PROTAGONISTA DEL RACCONTO MATERICO
La ceramica, da sempre regina delle su-
BATHROOM
perfici, rinnova il proprio ruolo attraverso soluzioni tecniche d’avanguardia e un’estetica potente. Al Salone, Atlas Concorde ha presentato Ecosystem, una collezione pensata come un sistema integrato: un vero ecosistema di materiali che si estende armoniosamente da pavimenti e rivestimenti fino agli arredi bagno, con una cura estrema per texture, formati e finiture
Ecosystem dà vita a spazi in cui continuità visiva e sensoriale si fondono, trasfor-
avanzata.
mando la materia in protagonista assoluta. Composta da grandi lastre, superfici verticali e orizzontali, la collezione raggiunge la sua massima espressione grazie alla raffinata visione progettuale di Piero Lissoni, che traduce l’identità del brand in ambienti coerenti e distintivi.
Una progettualità che eleva le superfici da semplice sfondo a elementi centrali del linguaggio architettonico, da vivere e sperimentare.
Toccare, vedere, vivere: esplorare le so-
Antonio Lupi
luzioni firmate Atlas Plan significa scoprire un nuovo modo di intendere lo spazio, dove ogni componente dialoga con gli altri, contribuendo a un insieme armonico e riconoscibile.
Sul fronte dell’arredo, la tendenza è verso una sintesi perfetta tra funzionalità e design scultoreo. Antoniolupi, con la sua capacità di fondere estetica contemporanea e alta tecnologia, ha presentato novità che trasformano gli elementi tradizionali del bagno in vere icone di stile. Il lavabo sospeso Street_light si presenta quasi come un’opera d’arte, con linee essenziali ma di grande impatto, mentre il soffione doccia TUBO, in acciaio inox, è
un esempio di come la tecnologia possa diventare design, trasformando un elemento funzionale in un dettaglio estetico di grande rilievo
TECNOLOGIA E SOSTENIBILITÀ: DUE FACCE DELLA STESSA
MEDAGLIA
Nel bagno del futuro la sostenibilità e la tecnologia non sono più optional, ma caratteristiche imprescindibili. I brand presentati al Salone si sono distinti per l’attenzione a materiali eco-compatibili e a sistemi che favoriscono il risparmio idrico ed energetico
Ad esempio, Energieker ha messo in mostra superfici ceramiche con finiture naturali, realizzate con processi produttivi a basso impatto ambientale. Inoltre, le
sue soluzioni tecnologiche per la termoregolazione e la gestione dell’acqua sono integrate in modo armonico con il design, dimostrando che estetica e rispetto per l’ambiente possono e devono convivere.
PALETTE E TEXTURE:
IL BAGNO COME OASI NATURALE
Il Salone del Mobile 2025 ha sancito anche il trionfo delle palette naturali e rilassanti, con tonalità che spaziano dal greige al sabbia, dal tortora al verde salvia, fino ai blu polvere. Questi colori, abbinati a superfici opache, vellutate o leggermente strutturate, contribuiscono a creare ambienti bagno rilassanti e contemporanei.
Texture materiche che evocano la pietra,
Energieker
il legno o la trama del tessuto sono state protagoniste: superfici tridimensionali, lastre con effetto “pelle” o “carta”, texture che invitano al tatto e allo stesso tempo valorizzano la luce naturale, aumentando la sensazione di comfort e benessere.
IL BAGNO TOTAL LOOK:
SUPERFICI E ARREDI IN SIMBIOSI
Una delle novità più interessanti è la crescente sinergia tra produttori di superfici e aziende di arredo bagno. Sempre più spesso al Salone si vedono proposte integrate, in cui rivestimenti, pavimenti, mobili e accessori vengono pensati come un sistema coordinato, per un total look d’impatto e coerenza stilistica Questa tendenza è fondamentale per il mercato contemporaneo: la progettazio-
ne di ambienti bagno “chiavi in mano” che rispondano alle esigenze estetiche, funzionali e tecniche di clienti sempre più esigenti e attenti alla qualità complessiva del progetto.
IL RUOLO STRATEGICO DELLE
SUPERFICI NELL’INTERIOR
Le superfici non sono più uno sfondo o un dettaglio, ma diventano protagoniste attive nella definizione degli ambienti bagno, capaci di influenzare la percezione dello spazio, il comfort e l’estetica generale.
La sfida futura sarà continuare a innovare non solo dal punto di vista estetico, ma anche tecnico e sostenibile, per offrire soluzioni che durino nel tempo, rispettino l’ambiente e rispondano alle nuove
esigenze di abitare il bagno come spazio di benessere.
Il Salone del Mobile 2025 ha mostrato un bagno in continua evoluzione, dove design, superfici e tecnologia si fondono per creare ambienti sempre più raffinati, funzionali e sensoriali.
Per il settore delle superfici ceramiche e dell’arredo bagno, questo significa nuove opportunità di crescita e innovazione, con un’attenzione crescente al valore estetico e all’esperienza dell’utente.
La strada è tracciata: il bagno del futuro sarà uno spazio capace di raccontare storie di materia, luce e comfort, unendo tradizione e innovazione in un equilibrio perfetto. ●
Anche per questa edizione 2025 abbiamo deciso di sposare la nuova versione del Focus Ceramica, storicamente dedicato alla pubblicazione dei Fatturati delle aziende ceramiche italiane ma che, dallo scorso anno, anche su sollecitazione del-
le aziende produttrici, ha cambiato forma: maggiore spazio di parola ai player del settore che, liberatisi dalla rigorosa necessità di compilazione di tabelle, hanno ora maggiore possibilità di parlare con noi e con i nostri lettori, dando il loro
diretto punto di vista dell’andamento del mercato, dei trend, degli sviluppi in chiave eco-sostenibile delle produzioni, delle aspettative in termini di mercato interno ed estero, delle sfide vecchie e nuove che questi anni, turbolenti, ci pongo-
Cristian Nizzoli - MKT & COMMUNICATION MANAGER
L'utilizzo di lastre nella creazione di mobili e complementi d'arredo, è un trend che si conferma?
Sì, l'utilizzo di lastre ceramiche nella creazione di mobili e complementi d'arredo è un trend in forte crescita che risulta evidente anche nell’aumento di fatturato generato.
ABK Group ha saputo identificare al momento giusto il potenziale valore di queste applicazioni e ha investito significativamente nella produzione di grandi lastre semilavorate, specialmente per i top cucina e l'arredamento
Un esempio tangibile è la nuova linea FullVein, che valorizza l'estetica della materia ceramica attraverso la continuità della vena grafica anche nello spessore della lastra. Inoltre, l'azienda ha investito nel polo di Affi, una zona
strategica rinomata per la lavorazione del marmo, e si è dotata di un'area logistica e uno showroom progettati per soddisfare le esigenze proprio dei clienti che operano nel settore dell'arredamento.
Pavimentazioni per esterno e facciate ventilate sono un motore della crescita?
Le pavimentazioni per esterni rappresentano un importante motore di crescita per ABK Group. L'azienda ha riqualificato l’impianto produttivo Desvres, in Francia, specializzandolo nella produzione di pavimenti spessorati per esterni. La posizione strategica del sito, nel cuore di un'area geografica dove la domanda di questa tipologia di prodotto è molto forte (Nord Europa, Benelux, Germania e Francia), è un vantaggio significativo. Senza dimenticare la vicinanza a importanti hub logistici come il porto di Anversa che facilita la distribuzione globale.
Anche in questo caso, rileviamo la crescente importanza delle superfici spessorate per outdoor attraverso
no. Rispondendo liberamente ad alcune domande, le aziende ci offrono così uno spaccato della loro business strategy e dei loro obiettivi di medio e lungo termine, offrendoci idee e punti di vista in una chiave colloquiale, dando vita a una
vera e propria tavola rotonda virtuale A tal proposito, lasciatemi ringraziare personalmente tutte le persone che hanno dedicato parte del loro tempo a rispondere alle mie domande, facendolo in maniera sempre proattiva e stimolante.
A seguire, alcune di Case History di prestigio ed esclusive novità di prodotto, a ulteriore riprova di come la ceramica italiana si confermi come la vera ambasciatrice del design Made in Italy, a livello globale. ●
un aumento di fatturato legato a questi prodotti.
Il rapporto con lo showroom, quali sono le nuove frontiere della rivendita in Italia?
Il rapporto con gli showroom sta evolvendo verso una maggiore specializzazione e partnership. ABK Group collabora sempre più con rivenditori di alto livello che richiedono corner esclusivi per esporre le superfici dei nostri brand in modo coerente e distintivo. Questi showroom si rivolgono in maniera crescente a progettisti e architetti, offrendo aree dedicate che diventano un valore aggiunto. Si tratta di un approccio strategico perché crea un punto di incontro tra la domanda del mercato, compresi i professionisti, e l'offerta di aziende produttrici come ABK Group, che diventano partner di primo piano.
Un esempio concreto del nostro impegno in questo senso è l'investimento nel flagship store ABK Group Studio, a Milano, uno spazio di lavoro dedicato a tutti gli operatori del mondo dell’architettura e dell’interior design.
AI, realtà aumentata, configuratori: come impattano le nuove tecnologie sull'industria ceramica?
Le nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale, la realtà aumentata e i configuratori hanno un impatto positivo sull'industria ceramica, ampliando le possibilità senza sostituire la creatività umana L'AI consente di rielaborare gli asset digitali per adattarli alle esigenze dei vari media, migliorando la comunicazione e le fonti
Nome azienda:
ABK Group Industrie Ceramiche Spa
d’ispirazione per clienti e utenti. Per i clienti, soprattutto i privati, strumenti come i configuratori sono fondamentali per visualizzare il progetto finale e scegliere in modo più consapevole la soluzione che soddisfa le loro esigenze, in particolare per l’ambiente bagno. Ma in generale accogliamo con favore qualsiasi strumento in grado di semplificare la comprensione e la fruizione dei prodotti ceramici, migliorare l’esperienza del cliente e supportarne il processo decisionale. ●
Marchi posseduti: ABK, Flaviker, Gardenia Orchidea, Versace Ceramics, Desvres Ariana, ABKStone, Materia
Mq. Prodotti: 9 milioni di mq
Numero dipendenti: 697
% di export sulla produzione: 76%
Certificazioni ambientali: EPD settoriali, Contenuto materiale riciclato, Crediti LEED, CCC, SQM, marcatura CE
Fatturato 2024: 194.576.000 € (consolidato)
Altre notizie: È stato sottoscritto un accordo di licenza a lungo termine con il brand olandese MOOOI, finalizzato alla realizzazione della nuova linea di superfici ceramiche di alta gamma “Moooi Ceramic Surfaces”, presentate in anteprima alla Design Week Milanese 2025 durante una settimana di
di
successo tenutisi presso il flaghship store di Via
Francesco Maturo - CEO
Green Deal Europeo, una grande sfida ci attende. Come trasformare un potenziale problema in una leva di crescita?
Come Italgraniti Group abbiamo smesso da tempo di considerarlo un problema: al contrario, è innanzitutto un’opportunità per fare la nostra parte. Trasformare l’Europa in un continente climaticamente neutrale è un’impresa collettiva straordinaria, e noi ci crediamo.
Tanti segnali ci dicono che è la direzione giusta, quella in cui guardano soprattutto le nuove generazioni. Siamo sempre stati convinti che un’impresa (qualunque impresa) debba oggi affiancare al profitto anche la tutela del territorio e dell’ambiente e ricercare anche il benessere delle persone e della comunità.
Forti di questa convinzione, abbiamo scelto di diventare Società Benefit e successivamente, nel 2022, B Corp. Si spiegano anche così gli ingenti investimenti degli ultimi cinque anni: efficientare i processi e le tecnologie, ridurre i consumi, minimizzare l’impatto ambientale della nostra attività e generare valore per il territorio.
Tutto ciò, tenendo alto nel mondo il valore del Made in Italy. Costruire un nuovo stabilimento dalle fondamenta, ci ha permesso
di progettare ogni singolo elemento avendo chiari due obiettivi: da un lato, ottenere materiali inediti e dalle eccellenti caratteristiche tecniche ed estetiche; dall’altro, soddisfare i più alti standard di sostenibilità.
Sostenibilità dei prodotti, gli sforzi in chiave green sono percepiti dal mercato come un plus? Quali sono i maggiori traguardi raggiunti in tal senso dalla vostra azienda?
I consumatori sono sempre più
Nome azienda: Italgraniti Group
Marchi posseduti:
Italgraniti, Impronta, Italstone
Mq. Prodotti: 6,2 milioni di m2 all’anno
Numero dipendenti: 250
% di export sulla produzione: 75%
Certificazioni ambientali:
consapevoli dei temi ambientali e si orientano di conseguenza. Per questo sono sicuro che i nostri sforzi saranno premiati.
Negli anni Italgraniti Group ha intrapreso con sempre più convinzione un percorso verso la massima sostenibilità possibile, sia dal punto di vista economico che ambientale e sociale. È appena entrato in funzione uno stabilimento dedicato alle grandi lastre in gres porcellanato, che produciamo in tre spessori: 6, 12 e 20 mm. Lo abbiamo costruito mettendo al
EPD - GREENGUARD - HPDC - ISO 14021:2021 - ISO 22196 - B CORP - ECOVADIS - ISO 14064-1 - ISO 14001 - EMAS
Fatturato 2024: 120 milioni di euro € (consolidato)
Altre notizie:
Gennaio 2024: conclusione dei lavori di efficientamento e potenziamento dello stabilimento di San Martino in Rio (RE) investimento complessivo triennio 2021-2023: 42 milioni di euro, di cui 8 in tecnologie 4.0;
Marzo 2024: introduzione della figura del Diversity Manager, incaricato di garantire politiche aziendali inclusive e di valorizzare le diversità;
Aprile 2024: ampliamento dello showroom di Milano, per un totale di 600 mq di spazio espositivo;
Aprile 2024: conferma certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere;
Settembre 2024: Archiproducts Design Award a "Radio 3D", disegnata dagli architetti Andrea Parisio e Giuseppe Pezzano;
Gennaio 2025: adesione alla piattaforma internazionale Open-es, pensata per fare sistema su una gestione ESG (Environmental, Social e Governance) virtuosa;
Febbraio 2025: piena operatività del nuovo stabilimento dedicato alle grandi lastre, costruito accanto a quello esistente, investimento complessivo biennio 2024-25: 60 milioni di euro.
Dotazioni rilevanti:
nuovo forno Hydrogen-Ready lungo 230 metri indipendenza elettrica grazie a:
- un impianto fotovoltaico in grado di generare 3.400.000 KWh all’anno contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 di 1.800 tonnellate
- un cogeneratore da 5 Mw linea di scelta con sistema di auto apprendimento sostenuto dall’IA;
• linea di levigatura lunga 120 metri con tecnologia SuperShine;
• post combustione termica rigenerativa dei fumi;
• previsto, a pieno regime, un incremento dei posti lavoro pari al 25%; Aprile 2025: assegnazione del Responsibility Award da parte di Bureau Veritas; Giugno 2025: lancio della tecnologia antibatterica SANA; Iniziative di welfare per il biennio 2024-25: Cura delle demenze: Italgraniti Group sostiene il Meeting Center creato nell’ambito di Dementia Friendly Community, un progetto pilota di inclusione sociale rivolto a fasce di popolazione che ancora non hanno avuto accesso al percorso clinico tradizionale, colmando così il bisogno delle famiglie che assistono persone nella fase iniziale della malattia.
Welfare aziendale:
• Percorso formativo sui sani stili di vita e sulla prevenzione attraverso abitudini alimentari corrette ed equilibrate; screening gratuiti per la prevenzione delle patologie cardiovascolari; convenzione con centri estivi per i dipendenti con figli; convenzioni con numerose attività commerciali presenti nei territori che ospitano le sedi aziendali.
cento il ciclo produttivo, che è assolutamente virtuoso perché impiega meno materie prime e perché recupera tutto ciò che si può recuperare: acqua, calore, scarti crudi e cotti. Dalla struttura agli impianti, dal packaging plastic-free all’illuminazione LED ad alta efficienza, dalla cogenerazione alla post-combustione delle emissioni: ogni elemento è stato progettato per rispondere ai più elevati standard di sostenibilità ambientale e per essere indipendente quanto al fabbisogno elettrico. Riguardo al prodotto, le grandi lastre di spessore 6 mm (le più utilizzate e le più versatili) risultano ancora più sostenibili perché non solo nascono dalla lavorazione di materie prime completamente naturali, peraltro largamente disponibili sulla superficie del pianeta, ma anche perché, proprio in virtù del loro spessore ridotto, ne chiedono meno all’ambiente. Il gres porcellanato, inoltre, non inquina né durante né dopo il suo utilizzo, e la sua straordinaria resistenza ne fa un materiale con una lunghissima vita utile. Infine, una volta dismesso, è facilmente riciclabile come inerte e riutilizzabile nel campo delle costruzioni.
Francesco Maturo CEO Italgraniti Group
Intervista Big Player Settore - TILE ITALIA
possibilità espressive enormi. Il superamento dei limiti dimensionali della ceramica tradizionale fa di queste superfici una vera e propria “pelle architettonica”: strumenti che, peraltro, aiutano a progettare spazi coerenti con i principi della sostenibilità.
1) Green Deal Europeo, una grande sfida ci attende. Come trasformare un potenziale problema in una leva di crescita? Come Italgraniti Group abbiamo smesso da tempo di considerarlo un problema: al contrario, è innanzitutto un’opportunità per fare la nostra parte. Trasformare l’Europa in un continente climaticamente neutrale è un’impresa collettiva straordinaria, e noi ci crediamo. Tanti segnali ci dicono che è la direzione giusta, quella in cui guardano soprattutto le nuove generazioni. Siamo sempre stati convinti che un’impresa – qualunque impresa – debba oggi affiancare al profitto anche la tutela del territorio e dell’ambiente e ricercare anche il benessere delle persone e della comunità. Forti di questa convinzione, abbiamo scelto di diventare Società Benefit e successivamente, nel 2022, B Corp. Si spiegano anche così gli ingenti investimenti degli ultimi cinque anni: efficientare i processi e le tecnologie, ridurre i consumi, minimizzare l’impatto ambientale della nostra attività e generare valore per il territorio. Tutto ciò, tenendo alto nel mondo il valore del Made in Italy. Costruire un nuovo stabilimento dalle fondamenta, ci ha permesso di progettare ogni singolo elemento avendo chiari due obiettivi: da un lato, ottenere materiali inediti e dalle eccellenti caratteristiche tecniche ed estetiche; dall’altro, soddisfare più alti standard di sostenibilità.
Dazi, situazione geopolitica internazionale, costo dell’energia molte le incertezze del prossimo futuro. Come vi state attrezzando?
2) Sostenibilità dei prodotti, gli sforzi in chiave green sono percepiti dal mercato come un plus? Quali sono i maggiori traguardi raggiunti in tal senso dalla vostra azienda? Come dicevo, i consumatori sono sempre più consapevoli del problema e si orientano di conseguenza. Per questo sono sicuro che i nostri sforzi saranno premiati. Negli anni Italgraniti Group ha intrapreso con sempre più convinzione un percorso verso la massima sostenibilità possibile, sia dal punto di vista economico che ambientale e sociale. È appena entrato in funzione uno stabilimento dedicato alle grandi lastre in gres porcellanato, che produciamo in tre spessori: 6, 12 e 20 mm. Lo abbiamo costruito mettendo al cento il ciclo produttivo, che è assolutamente virtuoso perché impiega meno materie prime e perché recupera tutto ciò che si può recuperare: acqua, calore, scarti crudi e cotti. Dalla struttura agli impianti, dal packaging plastic-free all’illuminazione LED ad alta efficienza, dalla cogenerazione alla post-combustione delle emissioni: ogni elemento è stato progettato per rispondere ai più elevati standard di sostenibilità ambientale e per essere indipendente quanto al fabbisogno elettrico. Riguardo al prodotto, le grandi lastre di spessore 6 mm – le più utilizzate e le più versatili - risultano ancora più sostenibil perché non solo nascono dalla lavorazione di materie prime completamente naturali, peraltro largamente disponibili sulla superficie del pianeta, ma anche perché, proprio in virtù del loro spessore ridotto, ne chiedono meno all’ambiente Il gres porcellanato, inoltre, non inquina né durante né dopo il suo utilizzo, e la sua straordinaria resistenza ne fa un materiale con una lunghissima
L’utilizzo delle lastre nella creazione di mobili e complementi d’arredo, è un trend che si conferma?
Certo, e crescerà ancora. Ormai il mondo del design guarda alle grandi lastre come a una sorta di finitura universale, dalle
Il nuovo stabilimento, dedicato proprio a questo segmento di offerta, dimostra quanto ci crediamo. In più, nel 2023 abbiamo lanciato LOOM, una collezione di arredobagno disegnata dagli architetti Andrea Parisio e Giuseppe Pezzano che utilizza proprio le lastre sottili come finitura e, soprattutto, come elemento che ne caratterizza il design generale. In questo modo gli arredi si inseriscono nell’ambiente circostante in modo perfettamente armonico.
AI, realtà aumentata, configuratori: come impattano le nuove tecnologie sull’industria ceramica?
Opportunamente governate, sono tecnologie straordinarie. Faccio un esempio: la linea di scelta del nuovo stabilimento integra un sistema di visione progettato per rilevare ogni tipologia di difetto delle superfici ceramiche in modo veloce, accurato e ripetibile. Grazie all’intelligenza artificiale, il sistema è in grado di auto apprendere, perfezionando, controllo dopo controllo, i modelli di riferimento forniti dall’operatore. Un grande aiuto nel consegnare al mercato il miglior prodotto possibile. ●
Affrontiamo una fase complessa, segnata da grandi incertezze a livello internazionale. In questo contesto, il tema che più ci preoccupa resta il costo del gas. Per noi non è una commodity speculativa, ma uno strumento essenziale per trasformare la materia prima: al momento, per la tipologia dei nostri processi produttivi (e per “nostri” intendo dell’intero comparto ceramico italiano) è l’unico combustibile sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico. Purtroppo, negli ultimi anni - anche a causa delle politiche ambientali europee - il gas è diventato oggetto di forte speculazione sui mercati, con prezzi che oggi restano stabilmente doppi rispetto al periodo pre-Covid. Questo ci costringe a operare con strategie di acquisto a breve termine, nella speranza che qualche intervento geopolitico o climatico riporti equilibrio. Quello che manca, a nostro avviso, è una strategia nazionale chiara sul fronte energetico: il gas, pur essendo uno degli strumenti più utilizzati nel nostro Paese, non viene trattato come una risorsa strategica. Il rischio è duplice: da un lato la deindustrializzazione con la conseguente perdita di posti di lavoro, dall’altro un aumento delle emissioni dovuto all’importazione di ceramiche prodotte in Paesi con standard ambientali nettamente inferiori a quelli italiani. La situazione geopolitica, con i conflitti in corso, non è - purtroppo - più una novità. La priorità non può più quindi essere solo la tenuta » »
delle quote di mercato, ma deve tenere conto del dramma umano che si consuma ogni giorno e che coinvolge la fasce più deboli delle popolazioni civili Infine, l’introduzione dei dazi è,relativamente, una novità in continua evoluzione che stiamo gestendo rafforzando il dialogo con i nostri clienti internazionali.
Al momento, possiamo solo auspicare che la politica trovi un equilibrio che tuteli la competitività delle imprese italiane senza compromettere le relazioni commerciali.
Green Deal Europeo, una grande sfida ci attende. Come trasformare un potenziale problema in una leva di crescita?
Il Green Deal europeo rappresenta senza dubbio una grande opportunità di crescita, ma solo se le imprese vengono messe nelle condizioni di operare all'interno di un perimetro sostenibile. Il nostro distretto ceramico di Sassuolo lavora da sempre in questa direzione: molto prima che il tema ambientale entrasse nell’agenda europea, collaboravamo con impiantisti, colorifi ci e altri attori della fi liera per sviluppare tecnologie più pulite - dai filtri di raccolta ai sistemi di combustione efficienti, dai colori ad acqua al riciclo dei materiali, fino al recupero dei fumi e ai cogeneratori. L’innovazione ambientale è, da molti anni, nel nostro DNA. Tuttavia, ogni intervento ambientale ha eff etti trasversali anche su altri settori: energia, lavoro, società. Per questo, quando si intraprendono cambiamenti strategici come quelli previsti dal Green Deal, è fondamentale avere una visione d’insieme, pianifi care bene e coordinare tutti gli attori coinvolti. Finora, purtroppo, questo approccio è mancato, tanto che oggi si sta discutendo una revisione dei tempi. Per trasformare il Green Deal in una reale leva di sviluppo servono collaborazione e dialogo. Serve un tavolo dove siedano politici - con
una visione chiara -, società energetiche, costruttori di impianti, manifatturieri e consumatori. Solo così possiamo progettare soluzioni sostenibili, senza sacrificare competitività e qualità. È una sfi da ambiziosa, che richiede un vero cambio di paradigma, ma è anche un’occasione unica per rilanciare l’industria europea su basi nuove e più responsabili.
Sostenibilità dei prodotti, gli sforzi in chiave green sono percepiti dal mercato come un plus? Quali sono i maggiori traguardi raggiunti in tal senso dalla vostra azienda?
Oggi Piemme si presenta sul mercato con un processo cha ha brevettato con il nuovo marchio Synchro Digit Piemme®, che porta la realizzazione della lastra ceramica ad un livello mai raggiunto. La superfi cie con struttura digitale, unita alla stampa ad alta risoluzione a 300dpi, consente di ottenere un materiale dall’estetica iperrealistica unico nel suo genere, di eccellente valenza tecnica ed estetica. Le strutture stampate in digitale, in perfetta sincronizzazione con il decoro, permettono la riproduzione di effetti tridimensionali che rendono le piastrelle diffi cilmente distinguibili, a livello visivo e tattile, da materiali naturali come legno, pietra e marmo. Il processo descritto permette inoltre di utilizzare smalti a base di acqua (per ottenere eff etti analoghi altre aziende nostre concorrenti utilizzano colle e graniglie),
Nome azienda:
Industrie Ceramiche Piemme S.P.A.
Marchi posseduti: Ceramiche Piemme
Mq. Prodotti: 5.215.449 mq
Numero dipendenti: 255
% di export sulla produzione: 77% del fatturato
Certificazioni ambientali:
ISO 14001, ISO 50001, EPD, FDES
Fatturato 2024: € 62.036.866
un ridotto consumo di acqua ed una maggior effi cienza energetica.
L’importanza della squadra: come la vostra azienda si muove per attirare le giuste professionalità? Quali attualmente le più rare e richieste?
Viviamo quella che molti defi niscono la quarta rivoluzione industriale: l’intelligenza artificiale e l’interfaccia uomo-macchina stanno cambiando profondamente il mondo del lavoro. È fondamentale che le persone sviluppino consapevolezza e spirito di adattamento per aff rontare - e possibilmente guidare - questo cambiamento. In Piemme cerchiamo professionisti competenti, sì ma soprattutto motivati, curiosi e capaci di appassionarsi a ciò che fanno. La preparazione tecnica è essenziale, ma lo è altrettanto l’approccio mentale: oggi più che mai servono flessibilità, creatività e la capacità di trovare soluzioni nuove per gestire la complessità quotidiana. Le figure più richieste? Quelle capaci di coniugare competenze tecniche con una visione trasversale, in grado di integrare obiettivi aziendali e personali, innovazione e sostenibilità. Non cerchiamo solo “esecutori”, ma persone in grado di portare valore, idee e visione. ●
Altre notizie: Piemme ha continuato a investire con determinazione in innovazione e sostenibilità. Il 2023 ha segnato un'importante svolta tecnologica, con l’introduzione di impianti all’avanguardia come il nuovo forno lungo 170 metri, l’essiccatoio “Zero Fuel” e la pressatura in continuo. Queste soluzioni hanno permesso di migliorare sensibilmente la qualità del prodotto, ottimizzare i consumi energetici e rendere i processi produttivi più sostenibili.
Nel biennio 2024-2025, l’impegno è proseguito con nuovi interventi strategici. Tra i più significativi, la ristrutturazione del reparto macinazione, con l’installazione di due nuovi mulini e una pompa ad alta efficienza, ha portato a un netto aumento della capacità produttiva e a una riduzione dell’impatto energetico, migliorando al tempo stesso la stabilità e la precisione del processo. Anche le fasi finali della lavorazione sono state interessate da importanti aggiornamenti: le nuove macchine per levigatura e lappatura hanno contribuito a elevare ulteriormente la qualità del prodotto finito e a rendere le operazioni più rapide ed efficienti.
Filippo Manuzzi - CEO
Sostenibilità dei prodotti, gli sforzi in chiave green sono percepiti dal mercato come un plus? Quali sono i maggiori traguardi raggiunti in tal senso dalla vostra azienda?
La sostenibilità è diventata un tema centrale anche nel nostro settore, ma la sua percezione varia molto a seconda del pubblico a cui ci si rivolge. Il nostro target è estremamente eterogeneo: parliamo con rivenditori, architetti, investitori, clienti privati e aziende. Ognuno di questi interlocutori ha aspettative, priorità e sensibilità diverse rispetto ai temi ambientali.
Per alcuni la sostenibilità è un valore imprescindibile, per altri un plus, per altri ancora un criterio tecnico da valutare in funzione dell’efficienza o dei requisiti di legge. Nel comparto ceramico, la sostenibilità si gioca soprattutto a livello di produzione. Gli sforzi maggiori si concentrano sugli impianti: l’ottimizzazione dei processi produttivi, l’uso efficiente dell’energia, il recupero degli scarti e delle materie prime, la riduzione degli sprechi e delle emissioni sono gli ambiti in cui si investe di più. Sono interventi complessi e spesso molto onerosi, ma fondamentali per un reale cambiamento. Tuttavia, non sempre è facile comunicare questi investimenti all’esterno in modo efficace. Si tratta di processi tecnici, talvolta poco visibili o comprensibili a chi non è del mestiere, e ciò può generare una percezione non allineata con la realtà. Proprio per questo, riteniamo che comunicare in modo puntuale e trasparente i nostri impegni e le azioni concrete intraprese sia non solo un dovere etico dell’azienda, ma anche un’opportunità strategica Raccontare cosa c’è dietro a un prodotto sostenibile – in termini di tecnologia, ricerca, scelte produttive – significa valorizzare il
lavoro fatto e rafforzare la fiducia dei nostri interlocutori. La sostenibilità deve essere misurabile, ma anche raccontata: solo così può diventare un elemento distintivo credibile e riconosciuto.
AI, realtà aumentata, configuratori: come impattano le nuove tecnologie sull’industria ceramica?
Le nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale, rappresentano una grande opportunità anche per l’industria ceramica. Come azienda, stiamo affrontando questo cambiamento partendo da un approccio consapevole: prima di tutto vogliamo conoscere e comprendere a fondo questi strumenti per valutarne con attenzione il potenziale e le reali applicazioni nel nostro contesto produttivo e aziendale. L’AI, in particolare, potrà avere un impatto rilevante a livello di processo. Ci aspettiamo che giochi un ruolo chiave nell’ottimizzazione della produzione, contribuendo a migliorare l’efficienza e l’efficacia delle operazioni. Questo si collega direttamente anche ai temi della sostenibilità: una produzione più intelligente è una produzione più sostenibile, capace di ridurre sprechi, consumi e tempi, aumentando al contempo la qualità e la competitività del prodotto.
Accanto all’AI, strumenti come la realtà aumentata e i configuratori digitali aprono nuove possibilità sul fronte dell’esperienza utente, soprattutto per architetti, designer e clienti finali. Queste tecnologie rendono il prodotto più ac-
Nome azienda:
Ceramica Sant’Agostino
Marchi posseduti:
Ceramica Sant’Agostino
Mq. Prodotti: circa 4mln annui
Numero dipendenti: 300
% di export sulla produzione: circa 70%
Certificazioni
cessibile, personalizzabile e facilmente integrabile nei progetti, migliorando la comunicazione e il dialogo tra l’azienda e il mercato. Siamo all’inizio di una trasformazione che richiede apertura, sperimentazione e una visione a lungo termine. Ma è chiaro che l’innovazione digitale sarà sempre più centrale nello sviluppo dell’industria ceramica.
Il rapporto con lo showroom, quali sono le nuove frontiere della rivendita in Italia?
Il ruolo dello showroom e, più in generale, dei rivenditori, resta centrale all’interno della filiera ceramica. I rivenditori rappresentano un vero e proprio ponte tra l’azienda e il cliente finale: sono il primo punto di contatto fisico con il prodotto, ma anche coloro che traducono il linguaggio tecnico e produttivo dell’industria in soluzioni concrete per chi deve scegliere un pavimento, un rivestimento, un materiale per un progetto. In questo scenario in evoluzione, la figura del rivenditore si sta
arricchendo di nuove competenze.
centrale. La qualità delle figure professionali che compongono la squadra fa la differenza in ogni ambito: dalla produzione al commerciale, dalla progettazione all’amministrazione. Puntiamo molto sulla costruzione di team solidi e competenti, capaci di condividere valori, obiettivi e senso di appartenenza.
Oggi non è più solo un intermediario commerciale, ma assume un ruolo sempre più consulenziale: deve essere in grado di accompagnare il cliente lungo tutto il percorso decisionale, offrendo competenza tecnica, sensibilità estetica e una conoscenza approfondita delle caratteristiche dei materiali
Inoltre, le nuove frontiere della rivendita si giocano anche sui servizi
La capacità di supportare il cliente nel postvendita, di rispondere in modo puntuale a richieste specifiche, di fornire strumenti digitali e materiali aggiornati diventa un elemento distintivo.
Lo showroom non è più solo un luogo espositivo, ma un hub di relazione, formazione e servizio
Per le aziende, investire nel rapporto con i rivenditori significa investire nella qualità della relazione con il mercato. Ed è proprio da questo rapporto, solido e costruito nel tempo, che passa gran parte del valore percepito del prodotto ceramico.
L’importanza della squadra: come la vostra azienda si muove per attirare le giuste professionalità?
In un’azienda come la nostra, fatta di tecnologia, prodotto e visione, le persone restano l’elemento
Per questo motivo, riteniamo fondamentale trasmettere in modo chiaro e coerente i nostri valori aziendali all’esterno. Non si tratta solo di attrarre competenze, ma di attrarre le persone giuste, che si riconoscano nella nostra cultura d’impresa e che abbiano voglia di contribuire alla sua crescita. Raccontare chi siamo, come lavoriamo, su cosa investiamo e quali prospettive offriamo è parte integrante di questa strategia. Crediamo inoltre sia essenziale costruire un legame diretto con le nuove generazioni Partecipiamo attivamente a eventi sul territorio, collaboriamo con scuole e istituti tecnici, promuoviamo giornate di orientamento e momenti di incontro reali, perché siamo convinti che la conoscenza reciproca non possa avvenire solo attraverso le piattaforme digitali.
È importante incontrarsi, confrontarsi, trasmettere la passione per questo settore.
Alberto Selmi - AD
Sostenibilità dei prodotti, gli sforzi in chiave green sono percepiti dal mercato come un plus?
Quali sono i maggiori traguardi raggiunti in tal senso dalla vostra azienda?
Riduzione e razionalizzazione sono le parole chiave che orientano gli interventi di Laminam sul fronte della sostenibilità ambientale, con un’attenzione tanto ai prodotti quanto ai processi. Emblematico in questo senso è stato il lancio di “twO by Laminam”, la rivoluzionaria collezione di superfici ultra-sottili in soli 2 mm di spessore. twO by Laminam è il risultato di una ricerca tesa a migliorare le performance del prodotto, a rendere ancor più leggero e sostenibile il rivestimento in ceramica a beneficio di architetti, facciatisti, interior designer e industria del mobile. Il progetto ha riscosso un ottimo successo fin dalla sua presentazione al Salone del Mobile di Milano dello scorso anno. È molto apprezzato per diverse sue caratteristiche: la facilità di applicazione, l’estrema sostenibilità nell’intero ciclo di vita, la resistenza e la durabilità e, non meno importante, la ricercatezza estetica e cromatica. twO by Laminam offre una profondità materica attraverso due strutture superficiali: Gemini e Slate, declinate anche in superfici di spessore superiore per offrire al mercato soluzioni integrate in continuità cromatica in grado di rispondere a qualsiasi esigenza applicativa.
L'utilizzo delle lastre nella creazione di mobili e complementi d’arredo è un trend che si conferma?
In Laminam, architettura e arredo di interni convivono in grande armonia. Se è vero che Laminam ha iniziato a muovere i primi passi e a riscuotere una grande successo nel mondo dell’architettura e dei grandi
progetti, è altrettanto vero che negli ultimi 10 anni l’azienda è cresciuta esponenzialmente anche nel mondo dell’arredo, facendo diventare il piano in ceramica uno standard dell’industria del mobile. Il motivo è da ricercare nella natura estremamente versatile delle superfici, nella loro eccletticità che le rende fruibili da molteplici interlocutori di svariati settori. Tra le nuove frontiere di utilizzo vediamo l’impiego di lastre ceramiche a rivestimento di elementi componibili di dimensioni sempre maggiori. Prendiamo per esempio l’ambiente cucina: oltre al topapplicazione richiestissima per le nostre lastre - le nostre superfici vengono scelte anche per le ante, gli accessori interni, i rivestimenti dei cassetti, in perfetta continuità estetica Tra le nuove sfide, invece, riuscire ad offrire fogli ceramici sottili e leggeri con cui rivestire anche forme sinuose e curvilinee
Pavimentazioni per esterno e facciate ventilate sono un motore della crescita?
L’ampiezza della gamma Laminam, che mette a disposizione di architetti e designer grandi lastre di spessore variabile - dai 2 ai 20 mm - fa in modo che tutte le esigenze, siano esse tecniche o estetiche, possano essere soddisfatte. Nell’applicazione a facciata ventilata Laminam è leader mondiale grazie allo spessore 3+. Inoltre, tutte le nostre lastre sono certificate in conformità con ISO 14021, certificazione che attesta un contenuto di materiale riciclato pre-consumo fino al 60% e superfici con indici di riflessione solare elevati, che contribuiscono a ottenere crediti nella certificazione per edifici LEED e BREEAM
L'importanza della squadra: come la vostra azienda si muove per attirare le giuste professionalità? Quali attualmente le più rare e richieste?
I successi di Laminam sono profonda-
mente legati alle persone, motore trainante dell’innovazione in azienda. Laminam ha sempre sostenuto concretamente la crescita del proprio personale, ampliando il proprio capitale umano e investendo nella formazione e nel benessere dei dipendenti Siamo consapevoli che il prestigio del brand e la qualità dei nostri prodotti sono direttamente proporzionali alla capacità di attrarre talenti, formarli, farli crescere e trattenerli. Per questo investiamo in corsi di formazione, iniziative di welfare, azioni per il benessere e la crescita di tutti i collaboratori, al fine di valorizzare il talento di ognuno e promuovere una cultura aziendale basata sul rispetto e sulla crescita condivisa. Nell’acquisizione di nuovi talenti giocano un ruolo fondamentale i rapporti che da anni Laminam intrattiene e sviluppa con le Università (in particolare l’Università di Modena e Reggio Emilia, l’Università di Parma, l’Università di Bologna, l’Università del Design di Milano, il Politecnico di Milano e l’Università Bocconi), con gli istituti professionali e con i centri di formazione del territorio. I profili più complessi da reperire sul mercato ed effettivamente i più richiesti sono ruoli tecnici, innovativi e specializzati nella produzione e nella gestione industriale. Tra questi i tecnologi ceramici - figure chiave per lo sviluppo di nuovi prodotti, smalti e processi produttivi - poi gli ingegneri di processo e i Data Analyst per Industria 4.0, figure queste ultime che uniscono competenze di analisi dati e conoscenza di contesti industriali. ●
Gianmaria Bardelli - AD
Sostenibilità dei prodotti, gli sforzi in chiave green sono percepiti dal mercato come un plus? Quali sono i maggiori traguardi raggiunti in tal senso dalla vostra azienda?
La sostenibilità è ormai un criterio imprescindibile per tutti gli attori della filiera. Il mercato riconosce e valorizza gli impegni concreti in questa direzione.
In Gruppo Bardelli abbiamo avviato un percorso industriale che unisce efficienza produttiva, innovazione tecnologica e attenzione ambientale.
Lo stabilimento di Cerrione, sede produttiva di Ceramica Bardelli e Ceramica Vogue, è certificato EPD (Environmental Product Declaration), a garanzia della trasparenza sui dati ambientali lungo il ciclo di vita dei prodotti.
Un traguardo significativo è anche l’aumento del reinserimento degli scarti di produzione nel processo industriale, riducendo sprechi e ottimizzando le risorse.
Abbiamo inoltre adottato una produzione on demand, che ci consente di produrre solo ciò che serve realmente, riducendo giacenze e migliorando l’efficienza energetica.
È un modello flessibile, sostenibile e orientato al futuro. Per noi, la sostenibilità non è solo una responsabilità ma un valore culturale che deve essere condiviso e per il quale occorre tanta formazione!
Il rapporto con lo showroom, quali sono le nuove frontiere della rivendita in Italia?
Lo showroom è sempre più un luogo di esperienza e consulenza, e sempre meno un semplice punto vendita
In Gruppo Bardelli accompagniamo questa evoluzione offrendo strumenti digitali e materiali fisici, pensati per semplificare il lavoro di rivenditori e progettisti.
Tra questi mi piace citare MyCustom, il configuratore di Appiani che consente di trasformare un’immagine digitale in un mosaico ceramico reale e producibile Questi strumenti rafforzano il ruolo dello showroom come nodo attivo tra industria, progettazione e cliente finale, rendendo il nostro supporto tecnico e creativo sempre più integrato e personalizzato.
AI, realtà aumentata, configuratori: come impattano le nuove tecnologie sull’industria ceramica?
L’intelligenza artificiale è entrata nei nostri processi interni, soprattutto nel marketing, dove è diventata uno strumento quotidiano per velocizzare analisi, creare contenuti e accedere rapidamente a informazioni strategiche.
Credo fortemente che l’AI possa accelerare e semplificare molti flussi, ma sempre con il supporto di un controllo umano indispensabile: solo con una regia consapevole può trasformarsi in valore reale e coerente con l’identità aziendale. Un primo esempio concreto
è Clayborn collezione interamente sviluppata con l’ausilio dell’AI: dalla grafica ceramica alla struttura superficiale fino ai materiali di comunicazione
Ma le potenzialità sono enormi. In parallelo, investiamo in strumenti come configuratori digitali per rendere la progettazione sempre più accessibile, immersiva e ispirante; l'AI deve portare semplificazione e non complessità.
L’importanza della squadra: come la vostra azienda si muove per attirare le giuste professionalità? Quali attualmente le più rare e richieste?
Siamo oggi alla terza generazione con oltre 60 anni di esperienza nel settore; viviamo un naturale ricambio generazionale, con un abbassamento dell’età media e l’ingresso di nuove figure che imparano direttamente da chi porta con sé un know-how consolidato.
Alla trasmissione del mestiere si affianca la necessità di nuove competenze digitali Ma la professionalità che più cerchiamo è quella fatta di curiosità intraprendenza e motivazione. È su questi valori che stiamo costruendo il nostro nuovo team, e i risultati sono evidenti.
Siamo orgogliosi delle nostre persone: lo dimostra anche l’elevato numero di candidature spontanee che riceviamo. La nostra forza è la squadra - ieri, oggi e domani. ●
Riccardo Monti - CEO
Dazi, situazione geopolitica internazionale, costo dell’energia… molte le incertezze del prossimo futuro. Come vi state attrezzando?
In un contesto globale in continua evoluzione, Energieker risponde con una visione strategica basata su innovazione, efficienza e resilienza. L’azienda ha attuato un piano di investimenti pluriennale, mirato all’efficientamento energetico e in grado di coprire gran parte del fabbisogno energetico interno grazie a oltre 10.000 pannelli fotovoltaici installati e un impianto di cogenerazione ad alta efficienza. Questo approccio consente di ridurre significativamente i costi e l’impatto delle oscillazioni di mercato. Inoltre, il controllo di tutte le fasi del nostro processo produttivo a ciclo completo, ci rende meno vulnerabili alle dinamiche esterne, garantendo continuità, qualità e competitività sui mercati internazionali, dove oggi realizziamo oltre il 60% del nostro export.
Green Deal Europeo, una grande sfida ci attende. Come trasformare un potenziale problema in una leva di crescita?
Siamo convinti che la sostenibilità sia il nuovo paradigma della competitività, per questo motivo Il Green Deal Europeo è perfettamente in linea con il percorso che abbiamo intrapreso ottenendo certificazioni internazionali (ISO 14001, EPD, Declare, Greenguard Gold, GBC Italia, FDES), a testimonianza di un modello industriale profondamente rispettoso dell’ambiente. Recuperiamo il 100% delle acque e dei materiali utilizzati, controlliamo le emissioni di CO₂ e selezioniamo con rigore le materie prime. Trasformare questa sfida in crescita significa creare valore sostenibile per il cliente, offrendo superfici ceramiche che
uniscono design, qualità e responsabilità ambientale.
Sostenibilità dei prodotti, gli sforzi in chiave green sono percepiti dal mercato come un plus? Quali sono i maggiori traguardi raggiunti in tal senso dalla vostra azienda?
Il mercato oggi riconosce e premia le aziende che coniugano estetica, qualità e responsabilità. Per Energieker, la sostenibilità è un valore tangibile: energia autoprodotta, riciclo integrale di acqua e materiali, attenzione alla sicurezza e alle persone, oltre a una gamma prodotti 100% Made in Italy e certificata Sul fronte tecnologico, abbiamo sviluppato superfici che migliorano l’esperienza d’uso e rispondono ai più alti standard di sostenibilità. La tecnologia HiSense ne è un esempio: grazie a microparticelle, rende la superficie morbida al tatto e più sicura grazie a prestazioni antiscivolo migliorate, enfatizzando la matericità senza compromettere l’ambiente. In parallelo, abbiamo adottato 2,99 ettari di foresta in Amazzonia, a conferma di un impegno che va oltre la produzione e coinvolge anche la responsabilità sociale.
Il rapporto con lo showroom, quali sono le nuove frontiere della rivendita in Italia?
Lo showroom oggi non è più solo
Nome azienda:
Gold Art Ceramica S.p.A.
Marchi posseduti: Energieker
Mq. Prodotti: 12,5 milioni mq/anno
Numero dipendenti: 341
% di export sulla produzione: 60%
Certificazioni ambientali:
un punto espositivo, ma un luogo di incontro, ispirazione e dialogo progettuale. Energieker ha interpretato questa evoluzione con due spazi simbolo della propria visione. A Milano, nel cuore di Brera, è nato Energieker Spazio Brera in via Solferino 18, un hub per architetti e designer dove le superfici ceramiche si incontrano con altri materiali e applicazioni progettuali. Questo showroom, pensato per i professionisti della progettazione, è una dichiarazione d’intenti: vogliamo essere partner creativi nel dialogo tra superfici ceramiche e interior design. Parallelamente, il nuovo headquarters di Pavullo rappresenta un centro di eccellenza: oltre 1.200 mq di showroom, spazi per workshop e convegni. È il simbolo di una visione imprenditoriale che valorizza il territorio, la sostenibilità e l’eccellenza del prodotto, creando un ecosistema virtuoso tra azienda, progettisti e utilizzatori finali, proponendo soluzioni su misura per progetti di architettura e arredamento di eccellenza. ●
UNI EN ISO 14001:2015, EPD Italy, Green Building Council - Italia, Greenguard Gold, NSF, Declare, FDES verifiée inies
Altre notizie:
• Energieker ha rinnovato il marchio e inaugurato un nuovo Headquarters a Pavullo nel Frignano, dotato di uno showroom di 1.200 mq.
• A Milano, nel cuore di Brera, è nato Energieker Spazio Brera in via Solferino 18, un hub per architetti e designer.
• Lancio della nuova superficie Hi sense che grazie a microparticelle, rende la superficie più morbida al tatto migliorandone anche le prestazioni antiscivolo.
Che cosa c'è di più misterioso e magico di quello che accade dietro le quinte di uno spettacolo teatrale, quell'alchimia di corde, contrappesi e riflettori che,
sapientemente celati ed altrettanto sapientemente gestiti, rendono la scenografia così perfetta, lo spettacolo così dirompente?
I mobili espositori, siano essi per sala mostra o per allestimenti fieristici, rappresentano un po' questo: il misterioso vedo-non-vedo in grado di mettere in sce-
Franco Marocchi - CEO
Lastre ceramiche, formati piccolissimi, il trend espositivo dei moodboard... molto è cambiato in sala mostra.
Come avete affrontato questo mutamento e cosa vi aspettate per il futuro?
Abbiamo affrontato le nuove esigenze implementando le ricerca in due direzioni: sviluppando sistemi espositivi sempre più modulari, che permettano un’ampia flessibilità nella dimensione dei prodotti esposti, e attraverso una produzione sempre più customizzata, in grado di soddisfare le specifiche esigenze del cliente. La possibilità di progettare e costruire sistemi espositivi personalizzati costituisce uno strumento fondamentale per affrontare presente e futuro.
Come state integrando le nuove tecnologie nel
vostro settore, sia a livello di produzione sia a livello di comunicazione?
Negli ultimi anni sono stati acquistati numerosi macchinari di ultima generazione, e sono stati sostituiti quelli più vecchi con altri più moderni e all’avanguardia, puntando all’industria 5.0. A livello di comunicazione abbiamo completamente rivisitato il sito seguendo le logiche più aggiornate e sviluppato il nuovo catalogo in maniera più efficiente. Per quanto riguarda il prodotto abbiamo recentemente lanciato una nuova linea Invisibile, che abbiamo chiamato così proprio perché, essendo la struttura espositiva “invisibile” è lo strumento che più è in grado di valorizzare il prodotto che, grazie al sistema, viene esposto nella maniera più elegante e raffinata
Il nostro obbiettivo, infatti, è
quello di esaltare al massimo ogni potenzialità del prodotto dei nostri clienti, rimanendo sapientemente dietro le quinte con esperienza e la migliore tecnologia. Uno dei nostri punti forte è, infatti, quello di capire quali siano le più profonde necessità del cliente, quali le precise esigenze e volontà, per permettere poi di concretizzarle nell’allestimento.
Qual è l’innovazione di prodotto, o processo, della quale siete particolarmente fieri, è perchè?
La nostra azienda, fondata nel 1821 a Casalfiumanese e avviata da Domenico Marocchi, nasce come officina per la produzione di ferro battuto artistico. Operiamo da allora nell'area di Imola producendo inizialmente oggetti e strumenti di uso quotidiano per il settore agricolo, sempre con una particolare
na la maestosa rappresentazione della superficie ceramica.
Abbiamo per questo deciso, pensando
attenzione sui dettagli e sulla cura del cliente. Tramandata di generazione in generazione, l'azienda si è via via evoluta seguendo le richieste del mercato, soprattutto durante il boom edilizio degli anni ‘50/’60.
Negli anni '90, grazie a una mia (posso dirlo) felice intuizione, la produzione si è spostata sulla realizzazione di mobili per l'esposizione di ceramiche, ottenendo riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
Oggi, il Gruppo Marocchi possiede nell’imolese un sito produttivo che si estende su 20.000 metri quadrati, e alcune sedi a livello globale, in diversi stabilimenti. Oggi l’azienda è strutturata su diversi marchi, con ruoli diversi all’interno del Gruppo:
• ML, fondata nel 2005 da professionisti con diversi anni di esperienza nel settore dell'architettura e dell'allestimento d'interni, è un'azienda giovane e dinamica la cui missione è fornire stand fieristici, espositori in legno, arredi per interni e forniture per negozi, uffici, contracts
La produzione ML si distingue per l’attenta progettazione, realizzata con i più moderni sistemi informatici, e curata
che il contesto del Focus Ceramica 2025 costituisse lo spazio perfetto per ospitare la sua voce, di chiedere a Franco Marocchi, titolare della storica azienda roma-
gnola che porta il suo nome, qualche highlights della sua azienda ed un punto di vista un po' diverso sui materiali e su come esplicitarne al meglio le potenzialità. ●
fin nel più piccolo dettaglio;
• Baruzzi, da oltre 35 anni ha il fine di progettare e costruire spazi dedicati alla cura del corpo e del capello. Instaurare un profondo legame con il cliente consente di intuirne il senso estetico, ciò diviene elemento fondamentale affinché l’ambiente risulti unico e totalmente personalizzato, in grado di prevaricare tempo e tendenze. Di recente, l'azienda ha impiegato il suo know-how anche per la progettazione, realizzazione e allestimento di negozi e showroom;
• Marocchi Srl: propone una vasta gamma di mobili espositori per showroom di superfici con strutture predefinite e personalizzabili di alta qualità e dal design innovativo.
I mobili espositori sono elementi silenti, ma fondamentali, anche nelle fiere di settore. Quali sono i vostri punti di forza in questo contesto?
Nelle fiere di settore, i nostri mobili espositori si distinguono per modularità, solidità e design funzionale.
Sono progettati per valorizzare ogni superficie esposta, garantendo massima visibilità e ordine. Offriamo soluzioni personalizzate, facili da montare e trasportare, pensate per resistere all’intensivo uso fieristico senza rinunciare all’estetica. L’obiettivo è, come sempre, supportare il cliente nel raccontare al meglio il proprio prodotto anche in quello specifico contesto così importante per il successo commerciale delle aziende produttrici che decidono di affidarsi alle nostre competenze. Per facilitare al massimo i nostri clienti oltreoceano, garantendo così una una grande celerità nelle consegne oltre che la possibilità di seguire un mercato così importante e peculiare da vicino, abbiamo recentemente aperto la nostra sede Marocchi USA ●
In questo prestigioso hotel altoatesino design moderno e sostenibilità si fondono armoniosamente, creando un ambiente ideale per le famiglie.
Gli interni sono progettati per offrire il massimo del comfort e della funzionalità, mantenendo al contempo uno standard elevato in termini di stile e qualità dei materiali. Le lastre “Compatta” di CEDIT sono state scelte per la loro capacità di integrarsi perfettamente con l'estetica naturale e minimale del resort, creando una continuità visiva che esalta la tranquillità e la bellezza delle montagne Dolomitiche che circondano la struttura.
Questo approccio al design, che privilegia materiali di alta qualità e soluzioni sostenibili, si riflette nell'esperienza complessiva offerta ai visitatori dell'AKI Family Resort Plose, dove ogni dettaglio è pensato per garantire un soggiorno indimenticabile, immerso nella natura ma senza rinunciare al lusso e al comfort.
“Compatta” è stata utilizzata nei colori 'Limo' nei bagni delle suites e 'Sabbia' nelle aree esterne e della piscina.
Spiga26 è un importante progetto realizzato nel prestigioso quadrilatero della moda milanese, firmato dallo Scandurra Studio Architettura. Il progetto si distingue per un intervento di ristrutturazione che ha conferito una nuova identità e valorizzato lo storico edificio settecentesco di Palazzo Pertusati. Grazie all’impiego di materiali ceramici custom made progettati dallo studio e appositamente realizzati da Cotto d’Este, è stato possibile caratterizzare le terrazze dell’edificio, creando un perfetto equilibrio tra nuovo e antico, rispettando i più alti standard tecnici.
Cotto d’Este è stato scelto dalla committenza per realizzare oltre 2.000 mq di pavimentazione esterna.
Grazie a una ridistribuzione accurata degli impianti, è stato possibile riorganizzare gli spazi, ricavando un nuovo piano e aggiungendo ampie terrazze da cui è possibile ammirare lo skyline futuristico di Milano.
Le superfici, spessore di 20 mm progettate da Scandurra Studio, presentano un pattern a spiga Cotto d’Este ha creduto sin dall’inizio nella visione dello studio, realizzando prototipi e curando con precisione i diversi colori, che dovevano richiamare le tonalità chiare degli intonaci circostanti e rispettare i vincoli cromatici necessari per l’ottenimento della certificazione LEED Spiga26 ha ottenuto il premio all’interno della prima edizione del concorso Ceramics of Italy Tile Competition nella categoria “Non Residenziale”, in occasione di Cersaie 2024. ph. Filippo Romano
Nell’entroterra dell’isola, tra i colori della natura mediterranea, l’architetto e costruttore Gabriel Olivera di GO+ ha progettato villa Can Zol, un’abitazione privata dai volumi importanti, perfettamente armonizzata con il paesaggio e attorniata dalla tranquillità di un’azienda agricola.
In posizione rialzata e con una splendida vista panoramica, si caratterizza per interni ed esterni che appaiono in dialogo continuo attraverso ampie finestre che affacciano su terrazze, patii e balconi.
La scelta di colori tenui e neutri, e di materiali come pietre e legni locali, rientra nell’obiettivo progettuale di migliorare la qualità della vita dei residenti, al contempo rispettando e valorizzando il territorio. Per il completamento di interni ed esterni, il progetto architettonico ha favorito l’impiego di gres porcellanato effetto travertino della collezione “Navona” di Flaviker (ABK Group), contraddistinto da un aspetto estetico elegante, con caratteristiche funzionali di elevata durabilità, facilità di manutenzione e grande versatilità. Il colore Bone, nelle due varianti superficiali Cross e Vein, conferisce un look sofisticato e regala massima praticità a una casa di famiglia. L’utilizzo del gres porcellanato Flaviker in grandi formati - 120x280 e 120x120 cm – crea inoltre una strategica continuità che aiuta ad espandere visivamente gli spazi, facendoli apparire più aperti e luminosi.
Enterprise Hotel Milano - Gruppo Planetaria - ha di recente inaugurato le sue nuove otto Nesting Rooms.
Il progetto ha coinvolto tra i più importanti nomi dell'arredo e del design con l'intenzione di portare il concetto degli spazi ricettivi ad un equilibrio perfetto tra comfort, stile ed artigianalità.
In questo contesto di accoglienza, "Deconcrete" di Ceramica Sant'Agostino spicca a pavimento e a rivestimento nelle suite. L’intramontabile motivo a terrazzo in cemento con scaglie a mosaico, rivisitato per ambienti ricercati, dai toni allegri, trasversali e quotidiani. Un connubio di colori, stili e grafiche dai caratteri decisi, che creano un'atmosfera unica insieme agli elementi con cui si abbinano.
Una referenza prestigiosa in cui Deconcrete esprime tutto il suo rigore e, al contempo, vitalità.
Rinnovare uno stile tradizionale creando qualcosa di nuovo: un gioco equilibrato di design, colore e vitalità.
Deconcrete è la collezione ispirata all’intramontabile eleganza e giocosità del motivo a terrazzo. Un disegno che solo all’apparenza sembra casuale e spontaneo. Ogni minimo dettaglio è, in realtà, costruito con la calibratura sapiente di pieni e vuoti, colori e materie.
Quattro colori base effetto cemento, 3 diverse dimensioni delle scaglie: per combinazioni davvero interessanti e inaspettate.
Villa Sardino è una prestigiosa struttura ricettiva immersa nella natura della Val d’Aosta, un ambiente storico dedicato al benessere e alla bellezza: un luogo in cui essere circondati dalla calma e dai dettagli in un ambiente ricercato ed accogliente. Costruita in stile Liberty agli inizi del XX secolo, la dimora è stata recentemente ristrutturata per offrire camere curate nei dettagli ed includere servizi come una spa privata e una piscina esterna. Per curare lo studio e la progettazione degli interno la proprietà si è rivolta a ovre.design®, che ha dato vita a un elegante interpretazione contemporanea dello stile tipico del periodo in cui la villa è stata edificata.
Le ceramiche "Pastelli" di Appiani e "Flauti" di Ceramica Vogue (Grup-
po Bardelli) sono state selezionate per rivestire i bagni e la spa privata dove si trovano bagno turco, sauna e idromassaggio. Ogni spazio è stato curato con eleganza ispirata all’art decó.
Il mosaico Pastelli, realizzato in gres porcellanato full body, garantisce resistenza durabilità e un’ottima resa estetica, rendendolo ideale per ambienti umidi e soggetti a sollecitazioni quotidiane. La collezione Flauti, con la sua texture alternata tra elementi lisci e convessi, crea dinamiche superfici tridimensionali dal raffinato gioco di luci e ombre, con finiture lucide e riflessi opachi in chiaroscuro.
Questa realizzazione rappresenta un perfetto esempio della capacità del Gruppo Bardelli di coniugare industrializzazione e personalizzazione, offrendo al tempo stesso un supporto tecnico costante in tutte le fasi del progetto.
CREDITS:
* * *
• Design firm: ovre.design®, Reggio Emilia
• Superfici: Appiani - Pastelli Ceramica Vogue - Flauti
• Luogo: Villa Sardino
Valle d’Aosta
• Anno: 2024
Il progetto di rinnovamento della showroom aziendale milanese, Poliedrica, è curato da ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel e propone un living contemporaneo, ispirato a un’accoglienza dal sapore domestico, dove la ceramica è protagonista assoluta.
Un ambiente caldo e avvolgente, in cui l’utilizzo del gres trascende il semplice rivestimento per trasformarsi in autentico elemento d’arredo. L'installazione ne esplora la matericità, spingendone al limite le potenzialità applicative. Dalla parete plissettata alle superfici tridimensionali delle barre verticali rivestite, ogni elemento contribuisce a creare un raffinato contrasto tra la sobrietà dei rivestimenti e la lucentezza vibrante delle formelle smaltate. Le mensole della libreria diventano un palcoscenico per esporre oggetti e suggestioni.
La ceramica, tagliata, smussata e giuntata, si trasforma in elementi che raccontano una storia, richiamano l’artigianalità e la capacità di trasformare un materiale in un prodotto unico, aggiungendo pro-
fondità e narrazione allo spazio. Anche la working area dello spazio milanese è stata radicalmente riconfigurata, introducendo una cucina aperta che ibrida funzioni e linguaggi e diviene parte del percorso espositivo e dell’esperienza della marca. Realizzata con le nuove lastre 160x320 Silver Root White e Slow Calce, questa cucina valorizza la matericità della superficie grazie alla tecnologia
3D Ink, che ne enfatizza i dettagli e la profondità. Uno spazio in cui la convivialità si mescola all'operatività, generando un ambiente flessibile in cui anche il privé realizzato con alti schienali in mattoncini lucidi, suggerisce un rifugio intimo capace di adattarsi a diversi scenari d'uso.
Mauro Novazzi, Partner ACPV ARCHITECTS, afferma: “Il progetto che presentiamo quest'anno nasce dall’idea di esaltare la versatilità della ceramica, un materiale che si presta a soluzioni innovative e inaspettate. La sfida più interessante è stata proprio quella di utilizzarlo in modi non convenzionali, creando am-
bienti che non solo ne mostrano la bellezza, ma ne evidenziano anche la capacità di poter essere impiegato per diversi usi, dando vita a spazi dinamici e moderni. Questo progetto, come quelli precedenti, rappresenta un’opportunità di sperimentazione continua, dove ogni scelta progettuale diventa una scoperta che arricchisce il processo creativo stesso.”
Decocer: la ceramica, un abito su misura
In un mercato che si orienta sempre più verso proposte personalizzate e ad alto valore aggiunto, Decocer si impegna per affermarsi come partner strategico per distributori, produttori e brand alla ricerca di soluzioni ceramiche uniche, espressive e tecnicamente impeccabili.
Con oltre 35 anni di esperienza, l’azienda spagnola si è infatti specializzata nella progettazione e produzione di pezzi in piccolo formato completamente su misura combinando tradizione artigianale, creatività contemporanea e tecnologia all’avanguardia, che sviluppa in completa partnership con le aziende, seguendone desideri e necessità di completamento delle linee esistenti.
Dalla sua sede a Castellón, culla storica della ceramica spagnola, Decocer offre un approccio basato sulla personalizzazione assoluta.
Ogni progetto nasce dal dialogo con il cliente e viene sviluppato in esclusiva, adattandosi alle sue esigenze commerciali, estetiche e tecniche.
“Non produciamo per un catalogo standard, ma per dare forma a idee che esistono solo nella mente dei nostri clienti. Progettiamo da zero, ascoltiamo, interpretiamo e trasformiamo queste idee in ceramica”, spiega Verónica Obrero, Sales General Manager di Decocer.
tailor-maDe: la ceramica progettata e realizzata per ogni cliente
La linea Tailor-Made rappresenta l’essenza più autentica di Decocer: un sistema di lavoro in cui
Un brand che ascolta, interpreta e accompagna
ogni dettaglio è scelto su misura. Il cliente definisce il formato, il colore, la finitura, il rilievo, la grafica, la texture o il volume, e Decocer lo trasforma in realtà ceramica.
Grazie a uno stabilimento dotato di tecnologia di ultima generazione e a processi altamente flessibili, l’azienda è in grado di sviluppare con agilità sia serie limitate sia collezioni complete, senza compromettere la qualità né l’attenzione in ogni fase della produzione.
“Diciamo sempre che lavoriamo come un sarto: ogni pezzo ha un’intenzione, uno scopo e un significato propri. E ogni collezione è pensata per un cliente specifico, non per il mercato in generale”, afferma Obrero.
Design con raDici, proDuzione con visione
La storia di Decocer è profondamente legata al piccolo formato, al valore dell’artigianato e al sapere tecnico trasmesso di generazione in generazione. Le sue creazioni nascono dal rispetto per il materiale e da una lettura contemporanea della ceramica, intesa non come un semplice prodotto, ma come uno strumento di espressione e di differenziazione.
Nel corso della sua evoluzione, l’azienda ha mantenuto un costante impegno verso l’innovazione. Gli investimenti in automazione, digitalizzazione ed efficienza energetica hanno permesso di ampliare la capacità produttiva, ottimizzare i tempi e migliorare la sostenibilità dei processi, senza mai rinunciare al controllo artigianale che caratterizza ogni pezzo.
Decocer collabora con aziende in oltre 20 Paesi ed esporta il 75% della sua produzione
La sua presenza internazionale è solida e variegata, con l’Italia come uno dei mercati chiave insieme a Stati Uniti, Regno Unito, Belgio, Germania, Paesi Bassi, Canada, Australia e Spagna.
“La nostra missione è far sentire ogni cliente come se il suo prodotto non somigliasse a nessun altro. È per questo che ci scelgono: perché sappiamo interpretare ciò di cui hanno bisogno e trasformarlo in ceramica con anima e carattere”, sottolinea Obrero.
Oltre i numeri, ciò che definisce Decocer è il suo modo di relazionarsi con il cliente: dal primo contatto allo sviluppo finale, l’azienda agisce come un vero alleato creativo. Ascolta, propone, adatta e produce con la precisione e l’impegno che richiede un autentico lavoro su misura.
Un appartamento di circa 300 mq in cui le superfici definiscono gli ambienti con carattere e personalità.
La sensorialità della superficie, della della luce che riflette, e la sua capacità di dialogare con lo spazio influenzano profondamente il modo di vivere l’ambiente.
La materia diventa un elemento essenziale per creare atmosfere accoglienti, in cui design e funzionalità si fondono per offrire un’esperienza abitativa autentica e armoniosa.
Le superfici Fiandre sono state selezionate per valorizzare gli ambienti della Bishops Ceramic Model House, contribuendo a definire spazi dal forte impatto estetico e al tempo stesso accoglienti e funzionali
Uno dei bagni, interamente rivestito da Celeste Aran Maximum (che è stato scelto sia per il pavimento, che per i rivestimenti e il soffitto), avvolge in un effetto scatola potente e materico lo spazio, dando vita a un’atmosfera intima e rilassante. Il contatto con la superficie amplifica la sensazione di benessere, offrendo un’esperienza immersiva che trasforma la quotidianità in un rituale di comfort.
La camera da letto vede lo stesso materiale impiegato sulla parete dietro la testata del letto, introducendo un elemento visivo che arricchisce l’ambiente e ne
sottolinea il carattere raffinato. Megawhite Maximum è stato invece scelto per i pavimenti posti in contrasto a quelli in legno naturale per delimitare le diverse aree della casa, garantendo un equilibrio visivo e una luminosità che amplifica la percezione dello spazio. In cucina, l’isola centrale in Alaska White Maximum assume il ruolo di fulcro estetico e funzionale, con la sua imponenza materica che evoca solidità e modernità, favorendo un’interazione naturale con lo spazio circostante.
Infine, la zona lavabo di un bagno è impreziosita da Camouflage Maximum, una superficie che introduce una nota dinamica e sofisticata, creando un contrasto con il top del lavabo elegante e bilanciato
Con Colorama, Ceramica Bardelli ridefinisce il concetto di colore in architettura: non più semplice elemento decorativo, ma strumento progettuale capace di costruire narrazioni visive complesse e modulabili nel tempo. Un progetto aperto, destinato a evolversi, che integra estetica, innovazione tecnica e visione culturale.
Alla base del sistema Colorama c’è la volontà di offrire al progettista una gamma cromatica ragionata, coeren-
te, stratificata. La superficie ceramica si fa tela e volume insieme: con Stick, la prima declinazione della collezione, prende forma un rivestimento nel formato 30×60 cm che abbina colori pieni a strutture tattili in rilievo, offrendo profondità e ritmo alle superfici. Colorama è anche una piattaforma narrativa. Con Colorama Decor prende avvio un percorso di collaborazione con designer internazionali chiamati a reinterpretare il colore come codice espressivo, sviluppando pat-
tern ad alta progettualità capaci di coniugare arte, funzione e tecnologia. Il colore sfida così la cultura, e la ceramica diventa veicolo di significato. Merito anche delle più recenti tecnologie di stampa digitale ceramica, che permettono la deposizione controllata di materie e smalti per ottenere effetti visivi e tattili di nuova generazione. Colorama è una promessa progettuale a lungo termine, dove ogni elemento è concepito per dialogare con ciò che verrà.
Supreme Hedonism declina in ceramica una sensazione di lusso che cambia la percezione “classica” del marmo attraverso una selezione di varietà rare, che insieme a onici e quarziti dai colori vivaci stimolano la creatività e la contaminazione di stili e materie. Note calde e vivaci caratterizzano le venature di Golden Spider e Calacatta Dante. Toni più algidi e trame suggestive disegnano Quarzite Sky e Silver Roots. Cristallina e quasi “trasparente” l’eleganza di Pure Onix, mentre Dover White stu-
pisce con sofisticati contrasti cromatici. Decorative e intriganti le lastre di Onice Fantastico e Patagonia Blue, che completano la proposta con un tocco decisamente decorativo e luxury.
Articolata in un programma di grandi formati, a partire dalla lastra 120x280 cm, Supreme Hedonism offre ai professionisti di architettura e design soluzioni performanti per comporre ambienti esclusivi e funzionali. Infatti, le tecnologie produttive di Flaviker moltiplicano per tre, con altrettante superfici, le sensazioni offer-
te dal gres porcellanato: Lux 3D (evoluzione della tecnologia 3D Tech) permette di applicare differenti materie ceramiche, anche a spessore, in perfetta corrispondenza con la grafica sottostante; SOFT 3D, dal tatto extra morbido, è arricchita da effetti di bassorilievo ottenuti grazie alla differente densità delle materie utilizzate in superficie; P.TECH migliora invece la resistenza allo scivolamento, fondamentale per le pavimentazioni in contesti pubblici e commerciali, pur mantenendo una piacevole sensazione al tatto.
FLORIM skin offre in un unico grande formato di cm 120x300 (3 mm di spessore, rinforzato con fibra di vetro apprettata), un’ampia selezione di superfici per molteplici destinazioni d'uso, combinando estetica e funzionalità.
Il grande formato consente l’ottenimento di un'estetica continua e ininterrotta, ideale per rivestimenti ed elementi di arredo adattabili, grazie alla
sua declinazione in molteplici colori e finiture, ad ogni esigenza stilistica. Dotata di una leggerezza e facilità di applicazione senza precedenti, offre una resistenza straordinaria e si adatta anche al rivestimento di superfici curve
FLORIM skin non è solo una rivoluzione tecnologica, ma rappresentaanche un impegno verso un futuro sostenibile: lo spessore sottile del pro-
dotto consente di ridurre l'uso di materie prime, l'energia per la produzione e i volumi di stoccaggio/trasporto, contribuendo a ridurre l'impatto ambientale rispetto alla ceramica di maggiore spessore. Questo brand è inoltre il risultato di un processo attento e rispettoso dell'ambiente, realizzato in stabilimenti dove si recuperano il 100% degli scarti crudi di produzione e il 100% delle acque reflue.
Marble Touch reintepreta il fascino intramontabile del marmo Calacatta con rigore estetico e avanzata tecnologia: grazie alla tecnologia RealUp Touch®, la superficie interagisce con la luce, generando riflessi vibranti e un sofisticato effetto setoso, che donano una tridimensionalità sorprendente e una ricchezza materica inedita.
Riprende con grande fedeltà la texture del Calacatta, con le sue venature legge-
re che sfumano dal grigio al giallo chiaro, su fondi bianchi luminosi e dalla grana fine e il risultato è una superficie satinata e setosa, vibrante alla luce, capace di conferire purezza e sofisticata naturalezza a ogni ambiente.
Marble Touch si articola in due varianti cromatiche: Calacatta Extra, con fondo avorio e venature dorate screziate di grigio, e Calacatta Top, più fredda nei toni, attraversata da sottili dorature su ba-
se neutra.
Disponibile in grandi lastre Mega® e nei formati standard da 9 mm di spessore, Marble Touch offre anche un articolato sistema decorativo: mosaici in tessere quadrate e rettangolari, il listello Tratto e il modulo Stripe 60x120 cm, caratterizzato da incisioni orizzontali che rompono la regolarità della superficie, creando movimento e un raffinato gioco di luci.
Novart è la collezione in gres porcellanato (spessore 9 mm) ispirata al connubio tra il razionalismo del cemento e la natura frammentata e decorativa del mosaico.
Una stratificazione di elementi, mosaico e cemento, che godono di una totale atemporalità, rendendo la colle-
zione un prodotto stilisticamente ricercato e senza tempo. Disponibile in cinque colori di fondo che abbracciano tonalità sia calde che fredde: Light. Pearl. Grey. Ivory. Sand. Due i decori, Cotto e Black, caratterizzati da colori audaci e decisi e da una grafica commistione tra il detta-
glio delle piccole tessere di mosaico, la crudezza del cemento e il gioco tra di loro. Disponibile in una gamma formato che va dal cm 120x120 al cm 60x60 (anche con superficie antislip), si completa di una decorazione ispirata alle greche classiche, realizzate in mosaico.
Marazzi The Top è uno strumento al servizio della progettazione. Non solo perché consente di realizzare, con lastre di grandi dimensioni, top cucina, backsplash, tavoli, rivestimenti verticali o arredi, ma anche perché i suoi colori e finiture possono essere abbinati a molti materiali creando continuità e dialogo tra ambienti diversi, sia privati che del contract, sia in che outdoor
Marazzi The Top propone essenze di estrema ricercatezza e definizione che, più sostenibili e leggere degli omologhi materiali naturali, consentono applicazioni di elevata personalizzazione. Essenze applicabili anche alle superfici a contatto con il cibo da cui, grazie alla tecnologia Puro Marazzi Antibacterial, incorporata nel processo produttivo, sono eliminati fino al 99,9% batteri
e altri microrganismi nocivi. Tra le nuove essenze The Top, il gres porcellanato effetto pietra Silver Root, dalle venature marcate e ricche di profondità grazie alla Premium Technology 3D Ink. L’incastro perfetto di grafica e struttura rende la superficie materica e tattile enfatizzando le irregolarità e le sfumature cromatiche della pietra naturale a cui si ispira.
LA SINERGIA TRA ASSOPOSA
E AIPPL PER UNA POSA
SEMPRE PIÙ QUALIFICATA
Formazione, certificazione, cultura del progetto: sono queste le parole chiave dell’accordo tra Assoposa, l’associazione dei posatori di piastrellature ceramiche, e AIPPL, l’Associazione Italiana Posatori Pavimenti in Legno, che hanno scelto di costruire insieme un percorso di confronto tecnico e culturale sulle superfici.
In questo numero di Tile Italia in cui approfondiamo anche il mondo delle “altre” superfici con lo speciale di pag. XXX, abbiamo dato voce a questa collaborazione intervistando Massimo Manzotti, pre-
sidente di Assoposa Lab e tra i fondatori dell’Associazione, e Pietro Belloni, presidente di AIPPL, associazione italiana posatori pavimenti in legno.
A parlare per primo è Manzotti, che ci racconta evoluzioni, sfide e obiettivi comuni.
> Tile Italia: Negli ultimi decenni com’è cambiato il mondo della posa ceramica?
Massimo Manzotti: L’evoluzione della produzione ceramica negli ultimi decenni è stata esponenziale
Alla fine degli anni Novanta, il formato più utilizzato era ancora il cm 33x33 o il cm 40x40 in monocottura/gres per i pavimenti e il cm 25x33 in bicottura per i rivestimenti.
Si affacciavano i primi grandi formati, come il cm 60x60 e, solo molto dopo, le prime lastre in gres laminato da 3 mm nel formato di cm 300x100.
Oggi la situazione è completamente cambiata: i formati più diffusi sono il cm 60x60 e il cm 60x120 in gres porcellanato, i formati più piccoli sono diventati prodotti di nicchia e le lastre di grandissimo formato trovano un riscontro sempre più importante sul mercato.
Dal lato posa, questo sviluppo inizialmente ha incontrato qualche resistenza: le novità generano sempre un certo scetticismo e l'invenzione delle attrezzature necessarie, in una fase iniziale di questa trasformazione di prodotto, non è andato di pari passo alla velocità con la quale i formati grandi e grandissimi hanno preso il sopravvento Di conseguenza, le capacità dei posatori sono state messe a dura prova, con un inevitabile ritardo nell’accettazione e nell’utilizzo di questi formati innovativi. Ma questa è la storia del nostro settore: prima della nascita di Assoposa, il mondo della posa e quello della produzione non si erano mai realmente incontrati, né parlati. Nessuna sinergia tra i comparti: prima l’innovazione tecnologica e produttiva delle piastrelle, poi la rincorsa dei produttori di attrezzature e infine la posa, storicamente legata alle tradizioni e poco
incline al cambiamento.
Dal 2013, con Assoposa, è arrivato l’interlocutore mancante. Le distanze si sono annullate, i comparti hanno iniziato a dialogare e a confrontarsi. Oggi il mondo della posa è più aperto e pronto ad affrontare le sfide presenti e future.
> Tile Italia: Quali sono le principali criticità che incontrano oggi i posatori di grandi lastre?
Massimo Manzotti: Assoposa, fin dalla sua nascita, si è posta l’obiettivo di formare il personale del mondo ceramico a 360°. Oggi, dopo 12 anni di corsi rivolti a posatori, tecnici e progettisti, la posa di lastre di grandissimo formato, sia a spessore tradizionale che sottile, può risultare critica solo per chi non si è ancora aggiornato.
I professionisti che hanno seguito una formazione avanzata riescono a individuare le possibili criticità e a trasformarle in opportunità di specializzazione e differenziazione sul mercato. Per chi invece è rimasto ancorato a modalità operative acquisite nel tempo, senza adeguati aggiornamenti, le criticità possono essere molteplici: dalla logistica di cantiere (spazi per deposito e movimentazione), alle lavorazioni da eseguire in loco, fino alla conoscenza dei processi produttivi, delle finiture superficia-
li e della lavorabilità del materiale. Tutti aspetti indispensabili per scegliere i sistemi corretti e completare le opere senza problemi.
> Tile Italia: Le innovazioni produttive delle aziende ceramiche influenzano il lavoro dei posatori: come state affrontando questa evoluzione?
Massimo Manzotti: Assoposa ha sviluppato nel tempo diverse soluzioni formative per affrontarle, grazie alla collaborazione con Confindustria Ceramica, con le aziende associate dei vari comparti e con il Centro Ceramico di Sassuolo
Prima di tutto, formiamo noi stessi sui prodotti e le tecnologie emergenti, così da poter trasferire queste competenze all’interno della nostra Academy, che oggi offre una formazione completa e mirata per rivenditori, showroom e posatori, con corsi specifici e aggiornati.
Offriamo un percorso completo che va dai “lastrificatori” – posatori specializzati in lastre di grandissimo formato e spessori ultrasottili – alle tecniche avanzate per volumi 3D e per la posa di mosaico su supporti complessi. A chi desidera certificare la propria professionalità proponiamo un corso di attestazione per diventare Maestro Piastrellista e, in collaborazione con un ente accreditato, la
c.poggi@kairosmediagroup.it
certificazione ufficiale del posatore
Infine, riconoscendo l’importanza di una preparazione che abbracci anche il mondo della vendita, abbiamo sviluppato percorsi specifici per i tecnici di showroom e per i tecnici di cantiere, perché oggi più che mai una rivendita deve offrire personale formato e aggiornato.
> Tile Italia: Assoposa Lab nasce per supportare e certificare la qualità della posa: quali sono i primi risultati ottenuti?
Massimo Manzotti: Ormai da diversi anni collaboriamo proficuamente con Certi S, ente certificatore accreditato ACCREDIA, ricoprendo il ruolo di esaminatori nel percorso di certificazione del posatore di piastrelle. Ad oggi abbiamo organizzato 24 corsi di certificazione e certificato 410 posatori. Non ci fermeremo qui: stiamo sviluppando nuovi progetti per estendere la certificazione all’intero personale della filiera della piastrellatura ceramica.
> Tile Italia: Quanto è importante oggi per un progettista sapere che dietro a un lavoro c’è un posatore certificato?
Massimo Manzotti: Tradizionalmente, la scelta di un posatore si basava sul passaparola – “quel posatore è bravo, mi ha fatto un bel lavoro” – ma come garan-
tirne la preparazione sulle mille sfaccettature della posa moderna?
Assoposa attesta e certifica la professionalità dei propri soci, rendendo pubblici nomi e qualifiche sul sito www.Assoposa.it. In questo modo progettisti e committenti possono verificare con trasparenza l’esperienza di posatori e rivenditori, avendo la sicurezza di un lavoro eseguito secondo standard elevati. Contare su operatori qualificati non è un dettaglio: è la condizione indispensabile per affrontare progetti di ogni complessità, dalle installazioni più semplici a quelle più articolate.
> Tile Italia: Oltre alla tecnica, quanto conta l’aspetto umano e relazionale nella figura del posatore professionista?
Massimo Manzotti: La figura del posatore è profondamente cambiata: oggi, in un mondo dove le informazioni corrono in tempo reale, è fondamentale saper relazionarsi in modo professionale, supportati da competenze solide e aggiornate. Dalla nostra esperienza emerge che ciò che unisce tutti i soci di Assoposa è la passione per questo mestiere. Il nostro percorso formativo non si limita a trasmettere nozioni tecniche, ma costruisce tecnici di riferimento nel campo della piastrellatura ceramica, capaci di dialogare con clienti, progettisti e imprese. Questo valore aggiunto, più che mai, fa la differenza in un mercato sempre più complesso e interconnesso.
> Tile Italia: Qual è il ruolo della posa nei grandi progetti contract e nelle forniture chiavi in mano?
Massimo Manzotti: Il posatore professionista è colui che realizza le finiture - orizzontali o verticali - destinate a durare a lungo, a patto che siano eseguite con cura. Con le proprie competenze tecniche e relazionali, trasforma in realtà il progetto, l’idea, il sogno di chi commissiona l’opera. Non fa differenza se si tratta di un intervento pubblico o privato, di un grande complesso o di una piccola ristrutturazione: il risultato deve sempre garantire elevati standard qualitativi e il rispetto delle normative vigenti Alla nascita di Assoposa, nel settembre 2013, riportammo le parole di Franco Manfredini - allora presidente di Confindustria Ceramica (oggi presidente di Ceramiche Casalgrande Padana) - che ricordavano come “produciamo le piastrelle più belle, performanti e tecnologicamente avanzate del mondo; rimangono però sempre semilavorati e, se posati in modo non corretto e senza valorizzarne le caratteristiche, non potranno mai esprimere il valore che meritano.”
su operatori qualificati non è un dettaglio: è la condizione indispensabile
per affrontare progetti di ogni complessità, dalle installazioni più semplici a quelle più articolate.
> Tile Italia: Dove vedi Assoposa e la figura del posatore tra dieci anni?
Massimo Manzotti: Il mondo della posa sta invecchiando e, come in tutte le professioni manuali, fatica ad attirare i giovani. Per invertire questa tendenza, lavoriamo su più fronti per trasmettere la bellezza di questo mestiere e far emergere la soddisfazione professionale ed economica che può offrire.
Per questo abbiamo avviato collaborazioni con Formedil nazionale e con EUF, l’associazione europea delle categorie di posa, per creare una vera “scuola di posa” con sbocchi immediati nel mondo del lavoro.
Tra dieci anni mi auguro di vedere il posatore riconosciuto come tecnico professionista, con una certificazione d’opera alla stregua di idraulici ed elettricisti, e Assoposa affermata come ente formativo nazionale, punto di riferimento per le sfide future.
> Tile Italia: L’accordo con AIPPL rappresenta un segnale forte di collaborazione nel mondo delle superfici: cosa vi aspettate da questo dialogo?
Massimo Manzotti: La collaborazione con AIPPL è stata la prima di una serie di iniziative di Assoposa con gli altri attori del “Pacchetto Pavimento”. Questo confronto ha dato vita al primo frutto concreto: un manuale tecnico in uscita a breve, dedicato alle problematiche quotidiane di cantiere. Il primo volume, incentrato sulle scale, è il risultato di mesi di lavoro congiunto tra i nostri gruppi, con l’obiettivo di offrire consigli e soluzioni pratiche. Confrontarsi tra esperti dimostra quanto ancora ci sia da fare per elevare gli standard del settore. Questo è solo l’inizio.
> Tile Italia: Il legno è un materiale vivo e complesso: quali competen-
ze ritiene oggi indispensabili per chi lo posa?
Pietro Belloni: La posa in opera del parquet richiede un livello di professionalità e competenze veramente elevato: oggi la clientela è estremamente esigente e si aspetta risultati perfetti, con finiture curate in ogni dettaglio. Le tecnologie, in costante evoluzione, impongono un aggiornamento tecnico continuo, sia sugli strumenti che sulle tecniche di posa. Inoltre, il legno è un materiale sensibile all’ambiente in cui viene installato: per questo è fondamentale conoscere le caratteristiche delle diverse specie, valutare correttamente umidità e temperatura del cantiere e adottare i sistemi più idonei per garantirne stabilità, durabilità e resa estetica nel tempo.
> Tile Italia: Come sta evolvendo il mercato dei pavimenti in legno e quali nuove sfide pone ai posatori?
Pietro Belloni: Si è orientato ormai verso materiali sempre più ingegnerizzati e tecnologicamente avanzati, superando in larga parte la posa “tradizionale” dei legni massicci. Oggi è indispensabile padroneggiare numerose fasi: dalla valutazione e preparazione del massetto e del piano di posa, alla scelta dei materiali per l’incollaggio o per la posa flottante, fino ai trattamenti di levigatura, texturizzazione e colorazione direttamente in cantiere. In un contesto in cui ogni dettaglio conta, l’improvvisazione è fuori luogo: è necessario un approccio rigoroso e professionale per garantire risultati durevoli e all’altezza delle aspettative, tutelando allo stesso tempo la soddisfazione del cliente.
> Tile Italia: Che ruolo ha AIPPL nella promozione della posa qualificata del legno?
Pietro Belloni: AIPPL ha ormai alle spalle più di 30 anni di storia e di attività associativa. Negli anni abbiamo matu-
rato diverse esperienze e siamo cresciuti con la consapevolezza che la posa qualificata non può prescindere dalla professionalità e dalla qualità. Per questo abbiamo creato una Academy che ormai da anni organizza corsi di formazione per professionisti della lavorazione e della posa del parquet. Questi corsi, oltre ad accrescere le conoscenze del posatore, sono utili e propedeutici ad un percorso di preparazione per il conseguimento della certificazione accreditata. Un riconoscimento che rappresenta una garanzia per la clientela ed offre nuove opportunità di mercato.
> Tile Italia: Quanto è importante per voi la sinergia con associazioni come Assoposa?
Pietro Belloni: Noi di AIPPL crediamo moltissimo nella sinergia e collaborazione con le altre associazioni del settore edile in generale, ma soprattutto con professionisti dei pavimenti e rivestimenti. Assoposa è l’associazione di riferimento per il mercato della ceramica e noi di AIPPL abbiamo trovato con gli amici di Assoposa il nostro partner ideale per confrontarci su problematiche di cantiere e sulle tematiche delle lavorazioni “a terra”.
> Tile Italia: L’accordo tra AIPPL e Assoposa ha anche una valenza culturale: possiamo parlare di una nuova “alleanza tra materiali”?
Pietro Belloni: Certamente: si tratta di un’alleanza non solo tra materiali, ma anche tra maestranze. Nelle abitazioni in cui il parquet convive con la ceramica, sia come pavimento sia come rivestimento, i parchettisti si trovano spesso fianco a fianco con i piastrellisti direttamente in cantiere. È in questi momenti di incontro tra superfici diverse che, attraverso lo scambio di esperienze, informazioni e suggerimenti, nascono sempre nuovi e interessanti spunti di crescita
> Tile Italia: Ritiene possibile una formazione condivisa tra posatori ceramici e del legno?
Pietro Belloni: La collaborazione con gli amici di Assoposa è ormai una realtà consolidata da qualche anno: insieme abbiamo condotto uno studio e una ricerca sull’utilizzo degli esoscheletri come strumento di prevenzione per le problematiche fisiche insorgenti durante le nostre lavorazioni. Inoltre, è in corso di preparazione un manuale con il doppio logo delle due associazioni, incentrato sulla posa dei rivestimenti delle scale, e abbiamo già avuto il piacere
Esiste un vasto patrimonio di parquet antichi, vere e proprie opere d’arte. Per intervenire su questi manufatti è indispensabile manodoperaunaartigianale con competenze nelle tecniche tradizionali e nel restauro del legno, per preservare e valorizzare un patrimonio unico
di partecipare alla “Città della posa” in occasione del Cersaie, ospitando poi a nostra volta i rappresentanti di Assoposa nelle nostre Academy. In futuro potremmo programmare giornate di formazione condivisa, perché i punti in comune non mancano - dalle caratteristiche dei massetti alle preparazioni, dagli incollaggi agli approfondimenti su tematiche legali o biomediche - e unendo le forze potremmo sviluppare potenzialità davvero incredibili.
> Tile Italia: In quali ambiti (residenziale, contract, restauro, ecc.) riscontrate una maggiore richiesta di qualità nella posa?
Pietro Belloni: L’esigenza di qualità è altissima: per questo in AIPPL abbiamo sviluppato un percorso di certificazione del posatore, conforme alle norme UNI e al Quadro europeo delle qualifiche. Nei bandi pubblici e negli appalti di rilievo si richiede sempre più spesso la presenza di figure altamente qualificate e riconosciute a livello professionale. Esiste inoltre un vasto patrimonio di parquet antichi, alcuni vere e proprie opere d’arte tutelate dalle sovrintendenze. Per intervenire su questi manufatti è indispensabile una manodopera artigianale con competenze specifiche nelle tecniche tradizionali e nel restauro del legno, per preservare e valorizzare un patrimonio unico. Purtroppo esiste anche una fetta di mercato orientata al risparmio estremo, che spesso compromette la qualità del risultato finale. In AIPPL restiamo convinti che puntare sulla professionalità e sulla qualità sia l’unica strada corretta per garantire soddisfazione e durabilità nel tempo.
> Tile Italia: Come rispondete alla crescente attenzione verso la sostenibilità e la tracciabilità dei materiali lignei?
Pietro Belloni: Abbiamo un solo am-
biente e dobbiamo cercare di conservarlo e preservarlo. Noi raccomandiamo sempre di porre la massima attenzione alle certificazioni ed alle provenienze sostenibili nella filiera dei prodotti di posa.
> Tile Italia: Qual è oggi il rapporto tra posatori e progettisti? E come potrebbe essere rafforzato?
Pietro Belloni: Il rapporto con i progettisti, e tutta la filiera della committenza, è basato sul rispetto e sul riconoscimento reciproco del livello di professionalità, serietà e competenza. E’ un dato di fatto che, solo mostrando e dimostrando un livello professionale elevato si può essere riconosciuti nel pieno della propria competenza. Per questo riteniamo fondamentale insistere sulla formazione e le qualifiche e certificazioni professionali. La qualità del posatore non deve essere autoreferenziale, ma riconosciuta istituzionalmente, anche per avere un rapporto paritetico tra le figure professionista/progettista e professionista/artigiano.
> Tile Italia: Se dovesse immaginare il futuro del posatore del legno, quale figura vedrebbe?
Pietro Belloni: Io vedo un grande futuro per il posatore che punti sulla qualità. Sul mercato purtroppo scarseggiano le figure altamente qualificate ed abbondano improvvisati e artigiani poco specializzati. Soffriamo un po’ anche la mancanza di ricambio generazionale. Per questo dobbiamo puntare sui giovani per trasmettergli la passione e le grandi potenzialità che può offrire un lavoro artigianale come quello del pavimentatore in legno. Oggi come oggi, un giovane che volesse investire su se stesso per fare il parchettista, affidandosi ad un bravo maestro artigiano che sappia trasmettergli passione e competenza (ci vuole anche un po’ di studio comunque), avrebbe un futuro assicurato e pieno di grandi soddisfazioni. ●
MagFace è il primo sistema al mondo, brevettato e certificato, per la posa magnetica a secco di piastrelle e superfici ceramiche.
Riconosciuto dal Centro Ceramico di Bologna e dalla TCNA (Tile Council of North America), MagFace è protetto da brevetti internazionali (EU EP3349982 B1; USA US 11,285,699 B2; Messico 396131; Cina CN 108290375 B) e ridefinisce il modo in cui le superfici vengono installate - senza adesivi o malte
Una rivoluzione nell’installazione delle superfici
MagFace consente il fissaggio magnetico di grandi lastre ceramiche (fino a 160 x 320 cm, spessore 20 mm) su una base tecnica, permettendo un’installazione precisa e continua. Questo sistema innovativo è non solo rapido, pulito e reversibile, ma anche scalabile e integrabile industrialmente a seconda del progetto.
Progettato per l’integrazione industriale – Su licenza, Scalabile, Redditizio
La tecnologia MagFace è disponibile attraverso un programma di licenza flessibile, pensato per produttori, importatori e distributori di materiali per pavimenti e rivestimenti.
La tecnologia è applicabile a qualsiasi formato ceramico, dimensione o finitura superficiale, ed è adattabile anche a materiali come pietra naturale, legno, quarzo e materiali sintetici. Questo apre la strada a nuove linee di prodotto, ideali per mercati sempre più orientati verso soluzioni a secco e sostenibili.
I Licenziatari Accedono al Programma MagFace Academy
I partner licenziatari hanno accesso esclusivo alla MagFace Academy, un programma dedicato alla formazione industriale e all’inserimento operativo. L’Academy è progettata per aiutare i produttori a industrializzare e
ottimizzare l’integrazione della tecnologia magnetica
MagFace nelle loro linee produttive esistenti, garantendo:
• Processi produttivi ottimizzati;
• Formazione tecnica per il personale;
• Supporto tecnico su misura;
• Assistenza nei test, nelle certificazioni e nelle strategie di marketing.
Sostenibilità: Dal prodotto alla posa
La spinta globale verso la sostenibilità oggi va oltre il solo prodotto, includendo anche le modalità con cui esso viene installato. I produttori di ceramica stanno sempre più riconoscendo che la vera responsabilità ambientale deve considerare anche la fase di posa, tradizionalmente basata su malte cementizie, adesivi e sigillanti chimici
MagFace propone un’alternativa radicalmente più pulita e sicura:
• Senza adesivi, malte, e sostanze chimiche: garantisce condizioni di lavoro più sicure per gli installatori ed elimina l’esposizione a VOC e sostanze nocive.
• Più salubre qualità dell’aria indoor: ideale per ambienti residenziali, commerciali e sensibili come scuole, ospedali e strutture ricettive.
• Conformità completa a LEED e BREEAM: non solo per il prodotto ceramico, ma per l’intero processo di installazione - un valore esclusivo che MagFace offre ai partner licenziatari.
• Migliori report di sostenibilità che offrono ai produttori un chiaro vantaggio nei mercati orientati a criteri ESG e nei progetti di edilizia green.
Grazie a MagFace, le aziende produttrici di ceramica possono ora offrire sistemi di posa certificati e sostenibili, in grado di soddisfare la crescente domanda del mercato e le normative, garantendo al contempo prestazioni elevate e flessibilità progettuale.
Vantaggi chiave delle superfici con tecnologia integrata MagFace
Integrare la tecnologia MagFace nei propri prodotti offre un valore aggiunto immediato:
• Installazione rapida: fino a 20 m²/ora senza tempi di attesa e le superfici sono immediatamente calpestabili.
• Senza adesivi o malte: zero polvere, zero odori e nessuna emissione di VOC, ideale per ambienti sensibili o ad alta frequentazione.
• Durabilità e stabilità: certificata per uso intensivo (ASTM C627) e resistenza all’impatto >55 (ISO EN 10545-5).
• Removibilità e manutenzione: le superfici possono essere rimosse o sostituite senza danneggiare il sottofondo.
• Compatibilità con sistemi radianti: le prestazioni termiche non sono influenzate dallo strato magnetico.
• Isolamento dall’umidità: efficace barriera contro l’umidità di risalita.
• Sostenibilità: 100% riciclabile, nessun adesivo, piena riutilizzabilità dei materiali.
• Applicazione verticale certificata: fino a 110 kg/m² (Test SPIT).
• Certificazioni Salute & Sicurezza: priva di VOC e formaldeide (GB18582-2020); sicura per portatori di pacemaker (Direttiva 2013/35/UE).
Perché scegliere MagFace?
Scegliere MagFace significa offrire superfici che sono:
• Più versatili: compatibili con sistemi di costruzione a secco in tutto il mondo;
• Più sostenibili: facilitano la certificazione LEED e BREEAM;
• Più vendibili: una leva d’innovazione potente per i team commerciali e di progettazione;
• Più competitive: un elemento distintivo in un mercato sempre più standardizzato
Entra nel network di licenziatari MagFace
Il Programma di Licenza MagFace è aperto a livello globale a produttori di superfici ceramiche, in pietra, ingegnerizzate o ibride. Attraverso accordi di licenza gestiti da Bassi Group International Srl, forniamo tutti gli strumenti, il know-how e il supporto necessari per portare sul mercato le linee di prodotto pronte per l’integrazione magnetica.
Guarda i video!
MagFace System è un sistema di posa brevettato con tecnologia magnetica, registrato da Bassi Group International Srl, Piazzale degli Alberi, 7 - 42024 Castelnovo di Sotto, Italia. www.magface.it - info@magface.it
sulle meravigliose vedute della Fistral Beach in Cornovaglia, il celebre Headland Hotel di Newquay sorge maestoso su una scogliera, offrendo agli ospiti uno scenario mozzafiato per un soggiorno all’insegna del lusso e del relax.
Famoso anche per essere stato uno dei set del film del 1990 “Chi ha paura delle streghe?” con Anjelica Houston (Oscar come Miglior attrice protagonista), l’hotel ha recentemente subito un importante intervento di riqualificazione, culminato con la realizzazione di una nuova area benessere: The Aqua Club.
Il progetto per la realizzazione della SPA ha visto la collaborazione tra lo studio Lilly Lewarne Architects di Truro e Schlüter-Systems, azienda leader in sistemi innovativi per la posa. Oltre a fornire tutti i materiali per una perfetta impermeabilizzazione dell’area, l'azienda tedesca ha fornito soluzioni tecniche innovative e componenti su misura per offrire un'esperienza a cinque stelle.
La nuova area benessere comprende numerosi spazi, tra cui una piscina idronica e una per bambini, una splendida area esterna, insieme ai più innovativi servizi wellness.
Per garantire durabilità e sicurezza alle eleganti superfici in pietra e piastrelle, si è puntato in fase di posa su materiali tecnici altamente performanti.
I DETTAGLI TECNICI
Uno degli elementi più suggestivi all’interno dell’area wellness è rappresentato da una parete curva rivestita in River Stones, pietre naturali levigate dall’acqua, concepita per
Schlüter®-KERDI-BOARD-V, pannello pretagliato ideale per superfici curve
Schlüter®-DITRA, guaina di desolidarizzazione antifrattura
dare movimento e naturalezza all’ambiente. Per realizzarla è stato impiegato il pannello Schlüter-KERDI-BOARD-V, specificamente progettato per applicazioni su superfici curve.
Questo supporto ha garantito una struttura portante stabile e impermeabile, semplificando l’installazione e mantenendo alti standard estetici e tecnici. In combinazione con la guaina SchlüterKERDI 200, le fascette Schlüter-KERDIKEBA e il collante impermeabilizzante Schlüter-KERDI-COLL, è stato così realizzato un sistema di impermeabilizzazione completo e duraturo, conforme ai requisiti tecnici previsti in ambienti soggetti ad elevata umidità e all’acqua.
L’impermeabilizzazione dell’area piscina e spa è stata una priorità progettuale ed è stato un successo. La guaina di desolidarizzazione antifrattura Schlüter®DITRA ha garantito una protezione efficace dei rivestimenti, neutralizzando la trasmissione delle tensioni del supporto e assicurando impermeabilizzazione e gestione della pressione del vapore, risultando adatta anche per gli spogliatoi maschili e femminili.
Grazie all’affidabilità dei sistemi Schlüter-Systems e alla libertà creativa offerta da soluzioni come KERDI-BOARD, l’Aqua Club rappresenta oggi un vero e proprio punto di riferimento per il benessere in hotel.
Il risultato è un’area wellness innovativa e raffinata, dove la tecnologia ad alte prestazioni, con garanzia di tenuta, si fonde con il comfort per dar vita a uno spazio in perfetta armonia con l’eleganza di questa struttura affacciata sull’oceano.
È stata una prova tecnica di particolare complessità quella affrontata per trasformare un'area esterna in uno spazio funzionale e accogliente, mantenendo operative durante lo svolgimento dei lavori le attività commerciali e riducendo al minimo i disagi per i visitatori.
L'intervento, completato a marzo 2025, ha interessato una superficie di 300 metri quadrati in una posizione strategica ma non priva di criticità: molto vicino all'ingresso principale della struttura, il cantiere ha reso necessario un approccio progettuale innovativo, in grado di coniugare rapidità di esecuzione e qualità del risultato finale.
In precedenza adibita esclusivamente alla sosta delle automobili, la zona non rispondeva più alle esigenze del centro commerciale in termini di fruibilità, estetica e accoglienza.
L’obiettivo della ristrutturazione è stato quindi quello di creare un’area di passaggio e di sosta più moderna, integrata con l’identità visiva del complesso, che fosse al contempo funzionale: una radicale trasformazione, non solo strutturale, che ha richiesto competenze specifiche, una progettazione attenta e soluzioni tecniche all’avanguardia.
La ristrutturazione che, grazie alla pavimentazione scelta, migliora anche l’aspetto estetico dell’entrata del centro commerciale assicura inoltre una manutenzione facilitata e, di conseguenza, una durabilità maggiore, evitando costosi interventi di modifica futuri.
Il successo dell’intervento presso Centronova dimostra come innovazione tecnologica, pianificazione attenta e scelta dei partner giusti pos-
PROSUPPORT TUBE SYSTEM
Idoneo per la posa di qualsiasi tipo di superficie, PROSUPPORT TUBE SYSTEM unisce diversi elementi accuratamente progettati per garantire risultati perfetti in modo pratico e veloce: una base, una ghiera, una vite, due teste con alette di spessore di 2 o 4 mm rimovibili e una serie di tubi per il raggiungimento dell’altezza desiderata. La possibilità di realizzare una posa autolivellante o fissa semplifica l’installazione, rendendola pratica e intuitiva: se la vite viene serrata con la parte concava rivolta verso l’alto, la testa è autolivellante; ruotando la vite di 180°, la testa è fissa.
PRORAIL SYSTEM
Per garantire una perfetta stabilità e resistenza dei rivestimenti rialzati è stato invece proposto PRORAIL SYSTEM: sistema che si compone di due travetti in alluminio, Prorail o Prorail Ret, rispettivamente sagomati o lisci, un anello di fissaggio Prorail Ring, due crocette distanziatrici con alette removibili Prorail Spacer e Prorail Rubber, una gomma antirumore e antiscivolamento. In combinazione con PROSUPPORT TUBE SYSTEM consente di posare in maniera veloce lastre in ceramica, marmo, legno, WPC e materiali compositi di qualsiasi formato.
sano fare la differenza in ambito edile. L’ingresso del centro commerciale, oggi trasformato, rappresenta un esempio di rigenerazione urbana in cui ogni dettaglio è stato pensato per migliorare l’esperienza dell’utente finale.
Proprio per queste ragioni l’impresa edile che si è occupata del progetto si è affidata alle soluzioni Progress Profiles, messe a disposizione da MEF srl, per realizzare una pavimentazione sopraelevata: questo tipo di intervento si è rivelato vincente sotto molteplici aspetti, permettendo un notevole risparmio di tempo e una riduzione dei disagi che potevano scaturire sia per i visitatori sia per le attività commerciali.
Sono stati utilizzati, in particolare, PROSUPPORT TUBE SYSTEM e PRORAIL SYSTEM per realizzare una sopraelevazione da 20 a 25 cm, e permettere così la posa del pavimento, una ceramica in grande formato di cm 40x120 cm e con uno spessore maggiorato di 2 cm.
terrazze e balconi
L’avvicinarsi delle giornate estive incoraggia a sfruttare al meglio terrazzi e balconi, godendosi l’opportunità di vivere all'aperto in ambienti sempre protetti e curati: una possibilità a portata di mano se ci si affida a soluzioni avanzate come quelle proposte da un sistema in grado di evitare il deterioramento delle pavimentazioni e la formazione di efflorescenze e infiltrazioni, facendo risparmiare su costosi interventi di ripristino: Prodeso® Drain 8 System utilizzato in sinergia con Proterrace Double Drip Il segreto della sua efficacia è la combinazione perfetta di caratteristiche tecniche avanzate dei due elementi: la prima una membrana ultrasottile studiata appositamente per la posa in esterno; il secondo un profilo perimetrale con doppio gocciolatoio che permette
il corretto deflusso dell’acqua. Dotata di 5 strati e con uno spessore di soli 8 mm, PRODESO® DRAIN 8 SYSTEM è ideale per impermeabilizzare, drenare e desolidarizzare le pavimentazioni esterne, incluse quelle di grande formato, e assicura lo sfogo di vapore anche in caso di supporti non perfettamente stagionati. Si distingue inoltre perché, al di sotto della pavimentazione, si crea una "camera d'aria" che favorisce una microventilazione. Quest’ultima, a sua volta, consente una rapida e uniforme asciugatura dell'adesivo, riducendo la risalita dei triacetati presenti e la comparsa di efflorescenze nelle fughe. Pratica e veloce da installare, si completa con una bandella in polietilene e polipropilene elastico e con un adesivo bicomponente impermeabile, che permette una
corretta impermeabilizzazione e riduce la migrazione di resine in superficie. Il secondo elemento, PROTERRACE DOUBLE DRIP, è dotato di una parete verticale che protegge la parte terminale delle piastrelle, e di una seconda parte che preserva il perimetro degli spazi esterni. Il profilo è dotato di un distanziatore che ne garantisce il corretto posizionamento, mentre la striscia adesiva impedisce al silicone di ostruire i fori di drenaggio.
Questa soluzione non è solo funzionale, ma si propone come un elemento decorativo che completa e rifinisce le aree outdoor: rientra infatti tra i prodotti in cui Kaleidos, il nuovo concept di Progress Profiles, si esprime al meglio attraverso nuance studiate per amalgamarsi con le più accattivanti tendenze del design e dell’arredo.
Calcolatore UPTEC: il partner per elevare qualsiasi progetto
Profilitec propone un innovativo servizio di progettazione per pavimentazioni sopraelevate che rappresenta un significativo valore aggiunto per la clientela nel progettare pavimentazioni sopraelevate, laddove design e funzionalità assumono un ruolo centrale e interconnesso.
Con il Calcolatore UPTEC il processo di trasformazione di una planimetria in una superficie calpestabile, caratterizzata da perfetta planarità e funzionalità, diventa un obiettivo concreto grazie all'approccio progettuale meticoloso e personalizzato: l'offerta aziendale non si limita alla vendita dei supporti UPTEC e dei relativi accessori necessari alla realizzazione di una pavimentazione sopraelevata, ma si compone anche delle risorse informatiche necessarie per la realizzazione un progetto personalizzato, con soluzioni di installazione ad hoc, che prendono in considerazione la superficie iniziale, con relativi pendenze e posizionamento di scarichi.
Il fulcro di questo servizio sta, appunto, nel Calcolatore UPTEC, un avanzato strumento di calcolo, gestito da risorse specializzate dedicate a questa specifica tipologia di progetti, in grado di valutare il tipo di installazione più adatto alle necessità del cantiere (sistema semplice, sistema con griglia di sicurezza o sistema anti-vento).
A partire dalla documentazione planimetrica fornita, questo Calcolatore permette di tradurre le esigenze progettuali in una disposizione puntuale dei supporti, stimando in maniera accurata la quantità necessaria, adattando l'installazione agli scarichi presenti in cantiere e riuscendo a calcolare le configurazioni adatte alle pendenze del suolo su cui si andrà ad installare la pavimentazione.
Il risultato è un progetto completo, che funge da guida operativa al fine di minimizzare eventuali ritardi e ottimizzare l'impiego di materiali. Il cliente riceve, infatti, non un semplice elenco di referenze, ma una soluzione integrata, concepita in risposta alle specifiche necessità del contesto applicativo.
A completamento del progetto, Profilitec fornisce poi un preventivo dettagliato, offrendo una chiara visione del costo finale dei materiali necessari alla realizzazione del progetto.
Questo modus operandi riflette la filosofia aziendale di Profilitec: fornire un servizio che trascende la transazione commerciale, creando partnership durature fondate sulla competenza tecnica, l'affidabilità e l'attenzione al dettaglio.
Parallelamente, chiunque desideri realizzare il proprio progetto in autonomia e ottenere una stima del numero di supporti e accessori da acquistare, può facilmente accedere al calcolatore, registrandosi e indicando semplicemente il proprio indirizzo mail.
Optare per il servizio di progettazione di pavimentazioni sopraelevate significa affidarsi a un partner che comprende le complessità del settore e le traduce in soluzioni efficaci e vantaggiose.
Si traduce nella garanzia di un risultato finale di elevato standard qualitativo, con una gestione ottimizzata di tempi e costi.
I prodotti Profilpas entrano nel tool “Mapei PRO - Analisi prezzi e voci di capitolato”
Una nuova integrazione per facilitare la progettazione e il computo metrico nel mondo delle costruzioni.
Prosegue l’impegno di Profilpas, azienda del Gruppo Mapei, nel supportare i professionisti del settore edile con strumenti sempre più completi e integrati.
Grazie alla collaborazione tra il Gruppo Mapei ed ACCA software, punto di riferimento per lo sviluppo di soluzioni digitali dedicate a edilizia, architettura e ingegneria, la piattaforma Mapei PRO si arricchisce ora di nuovi contenuti tecnici.
Mapei PRO - Analisi prezzi e voci di capitolato è il tool gratuito online che consente di consultare, selezionare e scaricare in pochi clic analisi prezzi e voci di capitolato relative alle principali lavorazioni di cantiere Un servizio intuitivo e completo, pensato per agevolare il lavoro quotidiano di progettisti e tecnici.
Anche i prodotti Profilpas sono ora integrati all’interno dello strumento, permettendo di accedere a un ventaglio ancora più ampio di soluzioni per la progettazione, inserendo nel medesimo capitolato anche profili per angoli esterni, quelli per balconi e terrazze, fino ai supporti per pavimenti sopraelevati da esterno.
Ogni voce scaricabile è corredata da descrizioni tecniche dettagliate e analisi prezzi complete - comprensive di materiali, manodopera, noli e trasporti - il tutto in formato compatibile con i principali software di computo metrico (DCF, XPWE, Excel, PDF).
Un’integrazione preziosa per ottimizzare la redazione dei capitolati e garantire coerenza tecnica ed economica nelle fasi di progettazione ed offerta.
La presenza di Profilpas su Mapei PRO rappresenta un ulteriore passo avanti verso la digitalizzazione del cantiere e la semplificazione dei processi progettuali, nel segno della qualità e dell’innovazione.
“Far crescere Schlüter Systems Italia è la mia ambizione”
Il valore delle persone, la forza dell’affidabilità.
Ascolto, passione, fiducia. In una parola: coinvolgimento. Sono i tratti che colpiscono chiaramente parlando con Simone Paterlini, da pochissimo alla guida di Schlüter-Systems Italia come Amministratore Delegato.
Modi fermi e pacati che non celano l’entusiasmo per questa nuova avventura e, più in generale, per la vita.
Un uomo soddisfatto e consapevole che, grazie a queste righe, andiamo a conoscere un po’ meglio…
TILE ITALIA: Come è arrivato a ricoprire questo ruolo?
SIMONE PATERLINI: Grazie a una ricerca fatta da Schlüter Systems. Vengo da un’esperienza come Direttore Commerciale Italia. Lasciata la precedente azienda lo scorso anno, proprio mentre Schlüter Systems Italia cercava da tempo un Direttore Generale Italia da confermare poi come Amministratore Delegato, si è creata la coincidenza perfetta.
Credo che a fare la differenza siano stati anche i risultati ottenuti nei miei precedenti 21 anni di carriera: quell’esperienza mi ha permesso di costruirmi una solida reputazione.
TILE ITALIA: Cosa l’ha colpita appena entrato in azienda?
SIMONE PATERLINI: La passione. A partire da Mr. Schlangen, precedente Amministratore Delegato che ringrazio per il prezioso affiancamento, ho trovato persone profondamente dedite, che si sentono parte della famiglia Schlüter. E questo vale sia per la sede italiana, sia
per la casa madre a Iserlohn, in Germania. È un team molto affiatato, e questo spirito mi ha subito colpito.
TILE ITALIA: Qual è stata la sua prima sfida da AD?
SIMONE PATERLINI: Dopo alcuni anni di crescita sostenuta, anche grazie al Superbonus, il mercato si è stabilizzato. La mia prima sfida è stata quindi quella di trovare nuovo slancio, valorizzando le grandi potenzialità dell’azienda: Schlüter Systems, con la sua anima innovatrice, può crescere ulteriormente.
TILE ITALIA: Quindi c’è ancora spazio per innovare nel vostro ambito?
SIMONE PATERLINI: Assolutamente. L’azienda fa ricerca continua, ed è questo che ci permette di trovare soluzioni sempre nuove, inaspettate e inesplorate, che è da sempre la nostra peculiarità. Per noi significa garantire risultati certi nell’applicazione delle soluzioni: anche prodotti già esistenti possono essere ripensati. Prenda la membrana desolidarizzante: è stata introdotta come novità assoluta sul mercato nel 1987 e, quattro anni fa, è stata ristudiata ed ora sta vivendo una vera “seconda vita”.
L’evoluzione è costante
TILE ITALIA: Com’è organizzata la sua giornata tipo? Ha dei riti fissi?
SIMONE PATERLINI: Arrivo in azienda presto al mattino e inizio con un giro tra i reparti. Parto sempre dal reparto logistico e tecnico poi salgo – l’azienda è distribuita su quattro piani – e passo da amministrazione, marketing, e commerciale. Per me è fondamentale ascoltare, capire come va la giornata, scambiare due parole. Il rapporto umano è la base di tutto
TILE ITALIA: Come definirebbe il suo stile di leadership in tre parole?
SIMONE PATERLINI: Dare fiducia, condividere, appassionare. Mi piace creare un clima in cui le persone si sentano coinvolte e mettano passione in ciò che fanno.
TILE ITALIA: Che passioni aveva da bambino?
SIMONE PATERLINI: Andare in bicicletta e pescare. Poi ho lasciato la pesca, mi dispiaceva per i pesci… sono diventato sensibile su questi temi.
La bicicletta invece è rimasta.
Mi piace pedalare nella natura, fare percorsi in montagna o nei boschi con amici, con mia moglie. È un modo per staccare, per raccogliere le idee, per ritrovare un contatto più autentico con me stesso e con il mondo fuori dal lavoro.
TILE ITALIA: Qual è il suo talento segreto?
SIMONE PATERLINI: Il coinvolgimento. È sempre stato il mio punto di forza. Mi ha accompagnato per tutta la carriera. Mi piace coinvolgere le persone in quello che facciamo, creare squadra, generare entusiasmo. È questo, secondo me, che ha fatto la differenza: la condivisione, la passione, la sintonia con le persone con le quali ho lavorato e lavoro.
TILE ITALIA: Quali qualità deve avere una persona che lavora con lei?
SIMONE PATERLINI: Dal punto di vista tecnico, tutto si può imparare con esperienza e formazione. Quello che cerco davvero è la passione: qualcuno che si appassioni a quello che fa.
Poi l’impegno, la correttezza, l’empatia, il desiderio di migliorarsi e di raggiunge-
re sempre nuovi obiettivi. Se ci sono questi valori, tutto il resto viene. La tecnica si acquisisce, ma la mentalità no.
TILE ITALIA: E i difetti che proprio non tollera?
SIMONE PATERLINI: L’inaffidabilità. Preferisco una persona normale ma affidabile ad un fuoriclasse che destabilizza il gruppo. Non cerco dei fenomeni, cerco persone su cui posso contare davvero, che si integrino nel team, che facciano il loro con costanza. E poi la mancanza di passione: chi lavora solo per dovere e non per convinzione, lo percepisci subito. È un atteggiamento che non riesco a tollerare.
TILE ITALIA: Quanto conta l’intuito nelle sue scelte?
SIMONE PATERLINI: Tantissimo. Spesso mi fermo, rifletto, lascio decantare le cose... poi la soluzione arriva da sola. È come se l’intuizione prendesse forma a poco a poco. Non dico di non sbaglia-
re mai, ovviamente, ma l’intuito è stato spesso una bussola affidabile nella mia vita.
TILE ITALIA: Cosa sognava di fare da bambino?
SIMONE PATERLINI: Sono cresciuto con genitori che lavoravano tantissimo. Gestivano una trattoria, nel settore turistico, sette giorni su sette. Con pochissimo spazio per sé stessi. Li ringrazio per tutto quello che ci hanno dato, ma ho sempre saputo che non volevo quel tipo di vita. Io non ho mai sognato di fare il pilota o il calciatore... volevo qualcosa di diverso. Sognavo un equilibrio migliore tra vita e lavoro.
TILE ITALIA: E oggi, che sogno ha?
SIMONE PATERLINI: Oggi sogno di far crescere ancora di più Schlüter Systems Italia. Sono qui da quattro mesi e vedo un grande potenziale. Mi piacerebbe rafforzare la nostra leadership nel mercato, continuare a innovare, puntare ancora di
più su ricerca e sviluppo. Mi appassiona molto l’organizzazione, la struttura, le persone che ho trovato. Vedo un futuro interessante da costruire, passo dopo passo.
TILE ITALIA: Lo sgarbo che le dà più fastidio?
SIMONE PATERLINI: La menzogna. Lo metto sopra tutto. L’ipocrisia ormai è diventata quasi una regola di convivenza, ma la falsità vera e propria è qualcosa che faccio davvero fatica a tollerare. Si ricollega sempre al tema dell’affidabilità delle persone. Quando succede, non reagisco subito… aspetto il momento giusto. Ma me lo segno.
TILE ITALIA: C’è una lezione di vita che considera fondamentale per il suo percorso?
SIMONE PATERLINI: Sì. All’inizio della mia carriera ho incontrato una persona che mi ha dato una direzione chiara, fondata su principi come la coerenza, la gestione responsabile e, di nuovo, l’affidabilità. È stato un riferimento importante. E poi, lungo il percorso, ho avuto anche persone che mi hanno aiutato nel male, non solo nel bene: anche da loro ho imparato cosa non fare.
TILE ITALIA: Com’è casa sua?
SIMONE PATERLINI: Un vecchio fienile, trasformato in abitazione nel secolo scorso. È a Salò, sul Lago di Garda, ed è disposta su tre piani. L’abbiamo ristrutturata nel 2011 – 2012. Il piano terra, inclusa quella che era la zona per gli animali da cortile, è ora adibito a B&B, l’attività di mia moglie Monica, mentre il primo e il secondo piano li abbiamo tenuti per noi. È una casa semplice, ma piena di atmosfera.
TILE ITALIA: E l’arredamento?
SIMONE PATERLINI: Molto contemporaneo, sembra sia stato fatto oggi anche se sono passati anni. Volevamo che mantenesse lo spirito originale ma che fosse totalmente nostra. È una casa viva, che si affaccia su un grande giardino con alberi da frutto e olivi oltre ad avere un bel terrazzo con vista lago. Un ambiente che invita alla calma e al contatto con la natura.
TILE ITALIA: Ha animali?
SIMONE PATERLINI: Sì, un cane. Un meticcio che abbiamo chiamato Suly. È un po’ l’ombra della famiglia, ci segue ovunque. Lo portiamo sempre con noi, anche in bicicletta.
TILE ITALIA: Lei è originario di quella zona?
SIMONE PATERLINI: Sì, e ci sono molto legato… è un posto con una sua energia speciale
TILE ITALIA: Ha ancora ambizioni personali?
SIMONE PATERLINI: Sono concentrato nel far crescere al meglio Schlüter Systems Italia, questo è il mio obiettivo dell’oggi. Vederla evolvere, consolidarsi sul mercato, innovare ancora. Al di fuori di questo, non ho altre ambizioni di carriera. Mi sento pienamente dentro questa missione, e la vivo come un impegno autentico. Sono felice così ● Con lo staff aziendale
Assoposa garantisce la formazione e la qualificazione dei tecnici, dei venditori interni alla sala mostra e del posatore di piastrellature ceramiche. La posa qualificata valorizza il tuo prodotto ed evita problemi futuri.
ORGANIZZIAMO: Formazione per Posatori di Piastrellature Ceramiche, Formazione per Tecnici di Cantiere, Formazione per Addetti di Sala Mostra, Dimostrazioni di Posa per Progettisti
2 Disponibili