Mariner starts up its own smart factory Mariner avvia la sua smart factory Paola Giacomini - p.giacomini@tiledizioni.it
One of the most interesting new industrial projects to have emerged in the Italian ceramic district in recent years is that of Ceramiche Mariner based in Roteglia di Castellarano (Reggio Emilia). At a purely industrial level it is a significant undertaking involving a 55 million euro investment in a new state-of-the-art facility, a fully digitalised and interconnected factory 4.0. But at the same time it is a remarkable business challenge which saw Mariner’s owners Arnaldo and Giulia Catti decide to transform their sales company into a manufacturing operation with an output of 5 million square metres of ceramic tiles per year. Shortly after the opening ceremony held on 16 March, we visited the new factory in the company of Giulia Catti and technical director Matteo Bondavalli, both of whom played an important role in creating this modern smart factory. We were struck in particular by the humility of a young businesswoman who combines energy and passion with a commitment to share both the hard work and success of the enterprise with her team. CWR: How did the idea of building the new factory come about? GIULIA CATTI: We began thinking about the project in 2016. The sales activities of Mariner and its subsidiaries had grown and the prices of our suppliers were simply too high to enable us to remain competitive in the global marketplace, so
Mariner plant in Roteglia ~ Stabilimento Mariner, Roteglia
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CWR 131/2019
Tra i nuovi progetti industriali condotti negli ultimi anni nel distretto ceramico italiano, quello di Ceramiche Mariner, a Roteglia di Castellarano (Reggio Emilia), è senza dubbio tra i più interessanti. Da un lato, quello prettamente industriale, parliamo di un investimento significativo – 55 milioni di euro per realizzare un nuovo stabilimento tecnologicamente all’avanguardia, una vera fabbrica 4.0, digitalizzata e interconnessa. Dall’altro, “fa notizia” e merita la giusta attenzione la sfida imprenditoriale che ha spinto Arnaldo e Giulia Catti – i titolari di Mariner – a trasformare la loro società commerciale in una nuova azienda che produrrà 5 milioni mq/anno di piastrelle ceramiche. All’indomani della festa di inau-
gurazione, lo scorso 16 marzo, visitiamo la nuova fabbrica, accompagnati da Giulia Catti e dal direttore tecnico Matteo Bondavalli, tra gli artefici della moderna smart factory. A colpirci è soprattutto l’umiltà di una giovane imprenditrice, determinata a mettersi in gioco con impegno, passione ed entusiasmo, condividendo con la sua squadra sia il lavoro duro che ogni singolo successo. CWR: Come è nata l’idea di realizzare il nuovo stabilimento? GIULIA CATTI: Abbiamo cominciato a pensare a questa ipotesi nel 2016. L’attività commerciale di Mariner e delle consociate era cresciuta e i prezzi dei fornitori non ci permettevano di essere competitivi nel mercato globale, quindi era necessario ac-