Brick World Review 2/2014

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ISSN 2039-831X

Brick World Review

Social networks, search: Tile Edizioni

TECNARGILLA 2014

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L’Algeria che guarda avanti

n

Ketra places its trust in Italian technology

n

Algeria looks to the future Ketra punta sulla tecnologia Made in Italy


THE ITALIAN PASSION

4 6 Ha sep ll te A m 5 n. be 08 r 2 1 01

22 -2

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2014

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Year 19, N° 2 2014 2nd four months Four-monthly review

Cover picture by: Giancarlo Pradelli

Anno 19, n° 2 2014 2° quadrimestre Periodico quadrimestrale

contents sommarlo 7 editorial

The European construction market sees signs of recovery

8 16

tecnargilla

Appointment at Tecnargilla

18

events

Andil and TBE, annual meetings in Naples

22

statistics

Paola Giacomini

Edilizia in Europa: segnali di ripresa

world news

Appuntamento a Tecnargilla

Production in Italy continues to fall

28

34

economics

38

Brick and tile machinery sees slowdown in 2013

A look at the European building industry

Luca Baraldi

Macchine per laterizi in frenata nel 2013 Uno sguardo all’edilizia in Europa The American construction market

Il mercato delle costruzioni nelle Americhe

42

Algeria looks to the future

interview

Giovanni D’Anna

Continua la caduta della produzione in Italia

Marco Fiori

L’Assemblea Generale Andil e TBE a Napoli

Courtesy of Mapei

L’Algeria che guarda avanti

TECHNOLOGY

46

Ketra places its trust in Italian technology

Ketra punta sulla tecnologia Made in Italy

52

Branis, a high-capacity brickworks

Branis, un impianto ad alta capacità produttiva

54

Sarl Edhaia starts up new plant

Sarl Edhaia avvia il nuovo impianto

58

Later Cer adopts new plant solutions

Nuove soluzioni tecniche per Later Cer

62

Powder decoration of facing bricks

Decorazione con polveri sul faccia a vista

66

topics

Heating the tunnel kiln with landfill gas

68 20

products

Bedeschi Sylvain Moreau George Koukas Paolo Marcheluzzo Fulvio Masini Keller HCW

Alimentare il forno con i gas di discarica

advertisers’ list

BR I CK W or ld R e vi ew n . 2/ 20 14

3



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The European construction market sees signs of recovery

Edilizia in Europa: segnali di ripresa

Paola Giacomini - p.giacomini@tiledizioni.it

should also maintain its recovery with 2.9% growth, while expansion in Hungary is expected to slacken to +4.1% following the 5.8% growth of 2013, to be followed by +2.6% and +3.2% in the following two years. After chalking up 4.2% growth in 2014, Poland should experience a further rise in construction investments in 2015 (+7.2%) and in 2016 (+6.7%). Portugal and Spain will see an improvement this year following two-figure falls in 2013 (-14.5% and -18.8% respectively). Portugal will maintain the same levels as 2013 whereas the Spanish market will continue its contraction with a 5% fall. Both markets will return to positive territory in 2015. Outside Europe, the construction market is accustomed to very different figures. While this is partly due to the recovery in the United States and the positive performance of South America, the strongest growth is in Asia and North Africa. Significantly, these are the regions that account for more than half of Italian exports of brick and tile machinery, further evidence of the large-scale investments that are being made in new production capacity to meet the demand of the construction industry. 

Pare proprio che ci siamo. Dopo 5 anni di contrazioni ininterrotte, da quest’anno il mercato immobiliare europeo dovrebbe iniziare a conoscere finalmente un periodo di maggiore stabilità riportandosi in terreno positivo. A dirlo è Euroconstruct che prevede una crescita media annua dell’1,8% nel triennio 2014-2016. Tassi di crescita ancora bassi che non compensano certo le perdite subite dall’inizio della crisi; tuttavia segnano quell’inversione di tendenza tanto auspicata dagli operatori del settore. Fra l’altro, a trainare questa piccola ripresa saranno soprattutto la nuova edilizia residenziale e la riqualificazione degli edifici esistenti. Diverso sarà l’andamento da Paese a Paese. Gli investimenti in costruzioni dovrebbero continuare a contrarsi ancora nel 2014 in Francia, Olanda, Spagna e Repubblica Ceca. Stabili o in ripresa, invece, tutti gli altri, con l’incremento maggiore previsto in Irlanda (+9,7% nel 2014, +6% nel 2015 e +11,7% nel 2016). Svezia e Regno Unito dovrebbero chiudere il 2014 con una crescita del 4,4%, migliorando il risultato già positivo del 2013, per entrambi a +1,2%. La Gran Bretagna dovrebbe inoltre riuscire a mantenere questi tassi di crescita anche

nel biennio successivo. Anche la Germania consoliderà la ripresa con un +2,9%, mentre l’Ungheria, reduce da un 2013 a +5,8%, rallenterà, portandosi sul +4,1% quest’anno e su un tasso di crescita tra il 2,6 e il 3,2% nel biennio successivo. In Polonia gli investimenti in edilizia, positivi nel 2014 (+4,2%), dovrebbero ulteriormente rafforzarsi nel 2015 (+7,2%) e nel 2016 (+6,7%). Portogallo e Spagna, che avevano registrato nel 2013 cali a doppia cifra (rispettivamente -14,5% e -18,8%), miglioreranno la loro situazione quest’anno: il Portogallo confermando i medesimi livelli del 2013, la Spagna rallentando la parabola discendente a -5%. In entrambi i casi i primi segni “più” si vedranno dal 2015. Come è noto, fuori dai confini del vecchio continente l’attività edilizia viaggia su numeri decisamente diversi, e non solo per la ripresa negli Stati Uniti e le conferme che giungono dal Sud America. A mostrare i segni di uno sviluppo che pare quasi inarrestabile sono soprattutto l’Asia e il Nord Africa. È qui, peraltro, che si concentra oltre la metà delle esportazioni italiane di impianti per la produzione di laterizio, a conferma dei grandi investimenti in nuova capacità produttiva per rispondere alle esigenze dell’industria edilizia. 

BR I CK W or ld R e vi e w n . 2/ 20 14

7

editorial

The end of the tunnel is in sight! After 5 years of steady contraction, this year the European construction market is at last expected to return to positive territory and enjoy a period of greater stability. The Euroconstruct report suggests that the market will see average annual growth of 1.8% over the three-year period 2014-2016. While these weak growth rates will certainly not make up for the losses suffered since the onset of the crisis, they do at least mark the beginning of the longawaited recovery. Moreover, the growth will be driven above all by new residential construction and residential renovation and maintenance. There are big differences between European countries. The construction market is expected to continue to contract in 2014 in France, Holland, Spain and the Czech Republic, but in all the other countries it will remain stable or expand, with the biggest increase expected in Ireland (+9.7% in 2014, +6% in 2015 and +11.7% in 2016). Sweden and the UK are expected to report 4.4% growth in 2014, further improving on their already positive results of 2013 (both +1.2%). The UK is also expected to maintain these growth rates over the following two years. Germany


world news

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Sacmi

acquires

60%

stake in

In July, Sacmi Imola completed its purchase of a 60% shareholding in Cosmec, a long-established, Vicenza-based company specialising in the design and manufacture of automated plants and machinery for heavy clay handling. “For Sacmi,” explained Sacmi Imola’s Managing Director, Pietro Cassani, “this represents a dual opportunity, because it enhances our technical know-how relating to process automation, while at the same time improving our positioning on world markets by bringing in a substantial new customer portfolio. This will enable us to compete on an equal footing with the major players in the global heavy clay machine market, which is worth at least 450 million euros a year.” For Cosmec, joining the Sacmi Group - a global player with over 4,000 employees, 70 subsidiaries worldwide and interests in various business area represents a new opportunity to boost its fortunes and strengthen its brand.

Cosmec

Founded in 1974, the company went through a difficult patch in 2011, and came under the management of a group of Vicenzabased industrialists under the terms of a rental agreement. The new management turned the company around and restored it to international success, especially on emerging markets such as Algeria, Russia and South America. As well as operating in the Far East, Sacmi Heavy Clay also achieved considerable success in these markets in 2013, by renewing its range of kilns and dryers and stepping up its focus on complete, automated solutions for handling, transfer and end-of-line operations, through Gaiotto Automation, another member of the Sacmi group. The purchase was concluded by Gaiotto, which will now reorganise its business activities serving the heavy clay industry accordingly.

A cquisito

da

S acmi

il

60%

È stata perfezionata lo scorso luglio l’acquisizione da parte di Sacmi Imola del 60% delle quote di Cosmec, storica azienda vicentina specializzata nella progettazione e produzione di macchine ed impianti automatizzati per la movimentazione dei laterizi. “Per Sacmi - ha sottolineato il direttore generale Pietro Cassani - l’opportunità è duplice: accrescere le competenze tecniche nell’automazione di processo e migliorare ulteriormente il posizionamento sui mercati mondiali, grazie all’acquisizione di un interessante portafoglio clienti, operando alla pari con i maggiori player del settore in un mercato come quello delle macchine per laterizi che, a livello mondiale, vale

di

almeno 450 milioni di euro”. Per Cosmec, l’ingresso nel Gruppo Sacmi - player globale con oltre 4mila dipendenti, 70 società in tutto il mondo e ramificazioni in diverse aree di business - rappresenta un’ulteriore opportunità di rilancio e rafforzamento del brand. Attiva dal 1974, nel 2011 l’azienda, in difficoltà, fu presa in affitto da un gruppo di industriali vicentini che hanno riportato il marchio a operare con successo sui mercati internazionali, soprattutto in alcuni emergenti come Algeria, Russia e Sud America. Mercati dove la stessa Sacmi Heavy Clay, presente peraltro anche in Far East, ha operato con successo nel 2013, innovando la gamma di forni ed essiccatoi e puntando sempre più sull’offerta di soluzioni complete e automatizzate per la movimentazione, l’handling e il fine linea tramite Gaiotto Automation, parte del Gruppo. L’acquisto è fra l’altro perfezionato proprio da Gaiotto, che procederà alla riorganizzazione delle attività collegate al settore laterizio.

Ceramica Forte invests in Manfredini & Schianchi technology

C eramica F orte investe nella M anfredini & S chianchi

Ceramica Forte, based in Turmalina in the Brazilian state of Minas Gerais, recently completed the commissioning of a plant for the dry preparation of raw materials supplied by Manfredini e Schianchi do Brasil Ltda, the Brazilian subsidiary of the Italian company of the same name. Established in 1987, the company has always focused on technological innovation aimed at optimising industrial processes, streamlining production costs and improving finished product quality. Now one of Brazil’s largest manufacturers of extruded materials, it is a member of the Grupo Santa Emilia, a holding company in the ownership of a group of major local investors with a range of business interests, including forestry and eucalyptus plantations.

La Ceramica Forte, situata presso la città di Turmalina, nello stato di Minas Gerais in Brasile, ha avviato recentemente un impianto di preparazione a secco delle materie prime fornito da Manfredini e Schianchi do Brasil Ltda, la filiale brasiliana dell’omonima azienda italiana. L’azienda, nata nel 1987, ha sempre puntato sull’innovazione tecnologica finalizzata all’ottimizzazione del processo industriale, di una migliore gestione dei costi di produzione e di una maggiore qualità del prodotto finito. Oggi è una delle più importanti realtà brasiliane nel settore dei materiali estrusi ed è parte del Grupo Santa Emilia, una holding di importanti investito-

8

B rick W o rld Rev iew n. 2/ 2014

The newly installed plant has a capacity of 50 tonnes per hour and processes a mixture of clays which are first ground by the MAXI-P.I.G. primary mill, and then sieved and classified by means of five MS/XIV/265 screens. Sieved out material is ground again by a MAXIP.I.G. mill. The milled product then undergoes humidification by means of a twin-shaft mixer/ wetter, before going into storage in the industrial sheds, where the standing phase takes place. Thanks to its improved productivity and the quality of its ceramic body, Ceramica Forte now manufactures approximately 1,500,000 pieces per month, and has managed to diversify its

C osmec

tecnologia

ri locali con attività in vari settori, tra cui il forestale e le piantagioni di eucalipto. Il nuovo impianto installato ha una capacità di 50 ton/h e deve trattare una miscela di argille che vengono dapprima macinate dal mulino primario MAXI-P.I.G, e poi setacciate e classificate attraverso cinque Vagli MS/XIV/265; il materiale di ricircolo viene nuovamente macinato da un mulino MAXIP.I.G. Il prodotto macinato passa quindi alla fase di umidificazione attraverso l’utilizzo di un mescolatore bagnatore a bialbero, per poi finire in stoccaggio nei capannoni adibiti alla fase di “riposo” della miscela. Grazie al miglioramento della produttività e della qualità dell’impasto ceramico, Ceramica Forte oggi produce circa 1.500.000 pezzi/ mese riuscendo a diversificare la


product range. By operating in two different phases, it produc-

Sabo

enters

Peruvian

es both roof tiles (Portuguese, plain and colonial) and bricks.

market with

After long and careful assessment of all the options available on the market, Ladrillos Fortes, one of Peru’s largest heavy clay manufacturers and a member of the Latercer Sac Group, commissioned Sabo to supply a new tunnel kiln with production capacity of approximately 500 tonnes a day, together with the respective robotised loading and unloading automation systems. This was Sabo’s first major contract in Peru, which has helped the company to step up its presence in the Americas. Sabo not only won acclaim for

Latercer

the technical quality and service levels provided within the framework of this major project, but also earned the support of the banking sector, which fully acknowledged its capacity and credibility.

propria gamma di prodotti: lavorando in due diverse fasi, pro-

S abo

duce infatti sia tegole (portoghese, piana, e coloniale) sia mattoni.

entra sul mercato peruviano con

Dopo una lunga e attenta valutazione del mercato, la Ladrillos Fortes, una delle maggiori aziende peruviane nel settore dei laterizi e parte del gruppo Latercer Sac, ha commissionato a Sabo la realizzazione del nuovo forno a

L atercer

tunnel, con capacità produttiva pari a 500 ton/giorno, e dei relativi automatismi di carico e scarico robotizzati. Per Sabo si è trattata della prima importante fornitura in Perù, grazie alla quale ha rafforzato la propria presenza nel continente americano. L’azienda ha incassato non solo l’apprezzamento per la qualità tecnica e del servizio fornito in un progetto di tali ampie dimensioni, ma anche il supporto del settore bancario che ne ha riconosciuto capacità e credibilità.

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Technology Design in N orth A frica

steps up its presence

With its range of products and technical solutions designed to meet the specific requirements of the North African market, Technology Design, based in Verona, has recently won various orders for the supply of replacement parts and new plants from several brickworks in Algeria. These include Eurl Briqueterie Fares, which manufactures B8 and B12 hollow bricks at its El Eulma facility in the province of Setif. Under plans to modernise its production line, the company appointed Technology Design to make the plant fully automatic by installing

Creaton-Etex

chooses

a new system for the loading of dry material and unloading of fired product, complete with a packaging line. The supply consists of a new, automated, kiln-car setting line comprising a 4-head gripper and a fired product unloading and packaging line. The latter produces packs measuring 1200x1200mm, which are ready for shipment and can be loaded onto trucks by forklift. The installation of these new machines will increase the Algerian manufacturer’s output by 50%, from 200 to 300 tonnes of fired, packed product per day.

Sacmi

Sacmi has installed two roller dryers at Creaton-Etex’s production facility in Poland , which produces 30 million roof tiles a year and 2.4 million fittings. The supply covers the entire drying section for roof tiles and fittings, and in addition to the dryers, includes the automation system, RAT units and dry tile unloading systems. The two roller dryers for the roof tile department (measuring 78.9 m in length and comprising six channels with a width of 3,810 mm each) offer drying cycles of 220 minutes at a maximum temperature of 120°C. Residual humidity after drying is less than 2% and the high flexibility of the dryers is such that they can be stopped during production. What’s more, with consumption levels on a par with those of tunnel dryers (due to high-efficiency internal recovery), rapid drying offers numerous advantages, including lower investment costs, no foundation cost, less space needed, rapid installation (the machine is entirely prefabricated), outstanding flexibility and rapid identification of any production defects. The fittings department consists of a fully automatic plant (including automatic modification

10

B rick W o rld Review n. 2/ 2014

rapid dryer

of the movable tray section) that uses 5 high-volume drying chambers (working height 5,630 mm, width 3,400 mm) and four chambers for small lots.

T echnology D esign in M aghreb

sempre più presente

Grazie all’offerta di proposte e soluzioni tecniche studiate e adattate alle specifiche realtà del territorio, la Technology Design di Verona ha recentemente acquisito diversi ordini per la fornitura di ricambi e nuove linee d’impianto da parte di alcune fornaci in Algeria. Tra queste, la Eurl Briqueterie Fares che produce mattoni forati B8 e B12 nello stabilimento di El Eulma, nella provincia di Setif. Per l’ammodernamento della linea produttiva, l’azienda ha affidato a Technology Design l’incarico di rendere l’impianto totalmente

C reaton -E tex

automatico attraverso l’installazione di un nuovo sistema di carico secco e scarico cotto, completo di linea di imballo. La fornitura consiste in una nuova linea di impilaggio automatica dei carri forno attraverso una pinza a 4 teste e di una linea di scarico e imballo del prodotto cotto, che permette di ottenere pacchi, di taglia 1200x1200mm, pronti alla spedizione e caricabili su camion attraverso carrello elevatore. L’inserimento delle nuove macchine consentirà al produttore algerino di aumentare del 50% la produzione attuale che passerà da 200 a 300 ton/giorno di prodotto cotto e imballato.

sceglie l ’ essiccazione rapida

Sono due gli essiccatoi a rulli installati da Sacmi presso lo stabilimento produttivo Creaton-Etex in Polonia, che produce 30 milioni di tegole l’anno e 2,4 milioni di pez-

S acmi

zi speciali. La fornitura riguarda l’intera sezione essiccamento di tegole e pezzi speciali e include, oltre agli essiccatoi, anche la relativa automazione, dal RAT allo scarico delle tegole secche. I due essiccatoi a rulli per il reparto tegole (lunghi 78,9 m, a 6 canali con larghezza 3.810 mm) prevedono cicli di essiccazione di 220’ alla temperatura massima di 120 °C, essiccano con un’umidità residua inferiore al 2% e con grande flessibilità, accettando interruzioni nell’alimentazione. Inoltre, con livelli di consumo pari a quelli di un essiccatoio a tunnel (dovuti a recupero interni dell’essiccatoio ad alta efficienza), l’essiccazione rapida offre numerosi vantaggi, tra cui minori costi di investimento, nessun costo di fondazione, minori spazi occupati, rapidi tempi di installazione (la macchina è completamente prefabbricata), grande flessibilità produttiva e rapida identificazione di eventuali difetti. Il reparto pezzi speciali, completamente automatico (compresa la movimentazione delle parti mobili dei telai), utilizza 5 essiccatoi a camera di grande volume (altezza 5.630 mm, larghezza 3.400 mm) e 4 camere per piccoli lotti.


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Gratifying in A lgeria

results for

Marcheluzzo Impianti’s work on the Algerian market is continuing apace. The company’s major installations in recent months include the new unloading plant for fired B8 and B12 hollow blocks and ceiling blocks, supplied to Tizi Ceramic owned by Ahmid Benbachir and Hocine Benhamadi. The line is highly innovative because it can load strapped packs directly onto trucks without pallets. As such it received a string of collective visits from local heavy clay manufacturers at Batimatec in May. Meanwhile, assembly work is in progress on the new line supplied as part of the total renovation of the El Khemis Meliana plant owned by the Rachmuni family. The aim of the work is to increase kiln and rapid dryer output, and construct a new recovery system with thermal chamber equipped with direct gas burners, as well as all the automated systems (cutting line, loading lines for two Anjou dryers, setting machine, and fired product unloading system with packaging line). Marcheluzzo Impianti has also supplied the Briqueterie d’Atlas, owned by the Nadjoui family, with a full range of automation systems for use with parts ranging from the pressure head to the finished packs. At the same time, Marcheluzzo is supplying Briqueterie Sotbaf with a number of fired product unloading lines with palletless packaging, to complement the dryer loading and unloading line and the setting machine installed in 2012. At the Cbtba 2

Ladrillos Lark

buys heavy clay plant

facility owned by Mourad Ferradji, Marcheluzzo is refurbishing and upgrading the tunnel dryer with a new internal ventilation unit and automated control system designed to enable continuous monitoring of production, thus improving quality. Lastly, Bouras Group recently brought its new brick line into operation in Factory 5. Built in record time by Marcheluzzo, it complements the large-format roofing tile line commissioned in August 2013. The ongoing consolidation of the Marcheluzzo brand in Algeria testifies to the local heavy clay industry’s shift towards more flexible, more efficient production lines, which reduce manufacturers’ manpower requirements, streamline energy consumption and pave the way to meet growing internal demand for building materials. Still in North Africa, Marcheluzzo is currently at work in Sobrida, in Tunisia, on the assembly of a setting line and a fired product unloading line with pack re-composition and pallet-free automatic strapping, capable of creating various different types of pack.

Peru’s

Sacmi Heavy Clay recently installed Peru’s first robotised heavy clay plant, which was commissioned by Ladrillos Lark, one of the most dynamic and technologically advanced companies in the country. Delivered last spring, the supply consists of an automated line equipped with a robot that unloads the dry product and sets

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Marcheluzzo Impianti

first robotised

it on kiln cars. The system is for the Chiclayo production facility, which thus becomes Peru’s first factory of its type to adopt a robotised system. This far-sighted choice will allow Ladrillos Lark to perform effectively on the internal market, with a major competitive edge in terms of quality and manufacturing efficiency.

B ric k W o rld Review n. 2/ 2014

G randi soddisfazioni in A lgeria per M archeluzzo I mpianti Non dà segni di rallentamento l’attività di Marcheluzzo Impianti sul mercato algerino. Tra i più importanti interventi effettuati negli ultimi mesi, vi è il nuovo impianto di scarico del cotto per mattoni B8 - B12 e solaio, fornito alla Tizi Ceramic di proprietà di Ahmid Benbachir e Hocine Benhamadi. La linea, particolarmente innovativa perché in grado di caricare direttamente su camion i pacchi reggiati senza pallet, è stata oggetto di visite collettive di produttori locali di laterizi, organizzate in occasione di Batimatec lo scorso maggio. È già in fase di montaggio la nuova linea destinata alla ristrutturazione totale dell’impianto di El Khemis Meliana della famiglia Rachmuni. L’intervento prevede l’aumento della produzione di forno ed essiccatoio rapido, realizzazione di un nuovo recupero con sala termica con brucia-

tori in vena d’aria a gas, oltre a tutti gli automatismi (linea di taglio, carico dei due anjou, impilatrice, scarico del cotto con linea di imballaggio). Alla Briqueterie d’Atlas della famiglia Nadjoui sono stati forniti tutti gli automatismi, dalla bocca della mattoniera fino ai pacchi finiti, mentre sono in consegna alla Briquetterie di Sotbaf le linee di scarico del cotto con messa a pacco senza pallet, che si aggiungono alla linea di carico e scarico essiccatoio e impilatrice installate nel 2012. Presso lo stabilimento Cbtba 2 di proprietà di Mourad Ferradji, Marcheluzzo sta ristrutturando l’essiccatoio a tunnel con una nuova ventilazione interna e regolazione automatica che permette di seguire la produzione attuale con un miglioramento della qualità. Infine, realizzata in tempi brevissimi, è stata da poco avviata anche la linea per mattoni nella fabbrica 5 del gruppo Bouras, dove nell’agosto 2013 era partita la linea per tegole di grande superficie. L’affermazione del brand Marcheluzzo in Algeria conferma la tendenza dell’industria locale dei laterizi a spostarsi verso linee produttive più flessibili ed efficienti, riducendo l’intervento umano, ottimizzando i consumi energetici e predisponendo gli impianti per la crescente domanda interna di materiali per edilizia. Sul mercato maghrebino Marcheluzzo è attualmente impegnata anche presso la Sobrida, in Tunisia, dove è in fase di montaggio una linea impilatrice e uno scarico del cotto con ricomposizione del pacco e reggiatura automatica senza pallet, con possibilità di confezionare diversi tipi di pacchi.

A lla L adrillos L ark la prima per l ’ heavy clay in P erù È stata realizzata da Sacmi Heavy Clay la prima linea robotizzata per l’industria del laterizio installata in Perù, ed è stata commissionata dalla Ladrillos Lark, una delle aziende più dinamiche e tecnologicamente avanzate del Paese. La fornitura, consegnata la scorsa primavera, consiste in una linea automatica dotata di robot per lo scarico di prodotto secco ed im-

linea robotizzata

pilamento sui carri forno. Il progetto riguarda l’unità produttiva di Chiclayo e rappresenta la prima realizzazione in assoluto, nel Paese sudamericano, che preveda l’utilizzo di un robot. Una scelta lungimirante, che consentirà a Ladrillos Lark di operare sul mercato interno con un vantaggio competitivo importante in termini di qualità ed efficienza produttiva.



world news

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Lingl

at

Tecnargilla 2014

The German company Hans Lingl Anlagenbau und Verfahrenstechnik will be presenting its products at Tecnargilla 2014 in Rimini, from a stand located, for the first time, in Hall D1 (stand 189). The new location (no longer in the Claytech section) represents the ideal point from which to present its complete catalogue of technology for the ceramic industry, which comprises not only the company’s well known plants and machinery for the heavy clay industry, but also a range of innovative solutions for the manufacture of sanitaryware and technical ceramic, not to

Thermoreal® SM

high - performance cladding

SanMarco-Terreal Italia recently unveiled Thermoreal® SM, an innovative cladding system for the thermal insulation of buildings, comprising prefabricated panels made with a combination of polyurethane foam, quartzite and SanMarco softmud clay facing strips. The special assembly system ensures that the three component parts are not simply glued to each other, but form a single, indivisible body with exceptionally high weather-resistance. Prefabrication is undertaken in factory-controlled conditions according to standardised procedures. Their compact size (1315 x H715 mm, equating to 0.94 sq.m per panel) and limited weight (about 28 kg) make the panels very versatile in the logistics, storage and construc-

Tecnofiliere

at

tion site phases, while at the same time offering quick, easy installation. The panels can be fixed mechanically to any supporting structure, including wooden walls, traditional cement-masonry walls and the reinforced concrete panels of prefabricated buildings. The system gives buildings high thermal performance, while also enhancing their styling, thanks to the soft-mud facing strips in the SanMarco range of colours and finishes. The product’s other benefits include long service life and zero maintenance.

Tecnargilla

At Tecnargilla 2014, Tecnofiliere will be presenting the latest iteration of its TF 1000EVO diewashing machine, known as the TF1000FC Fully Computerised version. The machine’s control panel is fitted with a PLC that enables fully computerised management of the various functions of the die-washing machine. The PLC’s key feature is its flexibility: it can be used in environments with high levels of electrical interference, high temperature or

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mention its latest kiln technique for high-temperature refractory products, whose key characteristics are process simplicity and outstanding energy-efficiency. Lingl was founded by Hans Lingl in 1938 and is still family-owned three generations later. One of the world’s largest suppliers of plants for the heavy clay industry, it employs approximately 500 people worldwide.

high humidity, such as brickworks, thus further facilitating the task of die washing. The use of this diewashing machine eliminates the problems often encountered with manual cleaning systems, such as bending of the core-holders or denting of liners and cores. It also reduces the manpower requirement to the time necessary for fixing the die in the machine and programming it.

B rick W o rld Review n. 2/ 2014

L ingl

a

T ecnargilla 2014

La tedesca Hans Lingl Anlagenbau und Verfahrenstechnik partecipa al Tecnargilla 2014 di Rimini

con un proprio stand ubicato, per la prima volta, nel padiglione D1 (stand 189). La nuova ubicazione (rispetto alla sezione Claytech) è funzionale alla presentazione del

catalogo completo di tecnologie per l’industria ceramica: oltre alle ben note macchine e impianti per la produzione di laterizi, infatti, l’offerta Lingl comprende anche soluzioni innovative per la produzione di sanitari e ceramica tecnica, nonché l’ultima novità in tema di cottura di refrattari ad alta temperatura, la cui caratteristica principale è la semplicità del processo e il notevole risparmio energetico. Lingl, fondata nel 1938 da Hans Lingl e tuttora di proprietà della famiglia arrivata alla terza generazione, è tra i maggiori fornitori mondiali di impianti per l’industria dei laterizi e occupa circa 500 addetti in tutto il mondo.

T hermoreal ® SM: cappotto altamente performante SanMarco-Terreal Italia ha presentato Thermoreal® SM, un innovativo sistema a cappotto per l’isolamento termico degli edifici, costituito da pannelli prefabbricati mediante l’assemblaggio di schiuma poliuretanica, quarzite e listelli di laterizio faccia a vista “a pasta molle” SanMarco. Il particolare sistema di assemblaggio fa sì che i tre elementi non siano semplicemente incollati tra loro, ma creino un corpo unico, indivisibile e con un’altissima resistenza agli agenti atmosferici. La prefabbricazione viene eseguita in condizioni controllate di fabbrica

T ecnofiliere

a

con procedimenti standardizzati. Le dimensioni ridotte (mm 1315 x 715 h, equivalenti a mq 0,94 per pannello) e il peso limitato (circa 28 kg) rendono il pannello molto versatile nelle fasi di logistica, stoccaggio in cantiere e, soprattutto, permettono velocità e facilità di posa. I pannelli possono essere fissati meccanicamente a qualsiasi struttura di supporto, dalla parete in legno alla più tradizionale parete in latero-cemento, al pannello in CA delle strutture prefabbricate. Il sistema assicura un’elevata performance termica dell’edificio, oltre a migliorare l’aspetto estetico grazie ai listelli in laterizio faccia a vista a pasta molle nelle varietà di finiture e colori della gamma SanMarco. Tra i vantaggi d’uso, anche la lunga durabilità e l’assenza di manutenzione.

T ecnargilla

Tecnofiliere presenta a Tecnargilla 2014 la nuova release del Lavafiliere TF 1000EVO, ossia la versione TF1000FC “Full Computerized”: infatti, sul quadro comandi della macchina è installato un PLC che permette la gestione totalmente computerizzata delle varie funzioni del lavafiliere. Il PLC ha come caratteristica principale la flessibilità, può essere impiegato anche in ambienti con molte interferenze elettriche, tem-

perature elevate o grande umidità, come le fornaci, permettendo di facilitare ulteriormente l’operazione di pulitura delle filiere. L’utilizzo della macchina lavafiliere, infatti, elimina gli inconvenienti che si riscontrano con eventuali sistemi di pulitura manuali, quali piegature di colonnette o ammaccature di tasselli o cornici; riduce inoltre l’impiego di manodopera al solo tempo di fissaggio della filiera all’interno della macchina e della successiva programmazione.


Growth for COS.ME.TEC in L ibya and M orocco

COS.ME.TEC cresce in L ibia e M arocco

The new production plant commissioned from Cos. Me.Tec. by the Libyan entrepreneur Said Shershary, who owns the Almostakbal brickworks in Tripoli, will come onstream in December 2014 . For COS.ME.TEC, this is the latest major order fulfilled in Libya, where the Italian company has been working for many years with the largest manufacturers of heavy clay products, including Alaamal owned by Sultan Mufta. Founded in Vicenza in 1999 by the Rutigliano brothers, Cos. Me.Tec (the photo shows the company’s headquarters) has established itself in recent years as one of the bestknown suppliers of machinery for the production of heavy clay products, not just in Italy and Libya, but also in Morocco, Saudi Arabia, Iran and

Entrerà in funzione a dicembre 2014 il nuovo impianto produttivo commissionato a Cos.Me.Tec. dall’imprenditore libico Said Shershary, titolare della fornace Almostakbal di Tripoli. Per l’azienda italiana si tratta dell’ultimo importante intervento effettuato in Libia, un mercato sul quale da anni collabora con i maggiori produttori di laterizi, tra cui la Alaamal di proprietà di Sultan Mufta. Cos.Me.Tec, fondata nel 1999 dai fratelli Rutigliano a Vicenza (nel-

Latin America. In Morocco, it has become the sole supplier of one of the country’s biggest brickworks, Briqueterie Bati Chaouia owned by Mohamed Eleulj, with which it has enjoyed mutually profitable relations for years, aimed at the implementation of major projects. Cos.Me.Tec.’s area of expertise - from design to construction and installation - relates chiefly to the refurbishment of existing plants, with modifications and additions aimed at increasing productivity and improving the production cycle, and product quality and functionality.

la foto la sede aziendale), si è affermata in questi anni come uno dei più noti fornitori di macchinari per la produzione di laterizi, non solo in Italia e in Libia, ma anche in Marocco, Arabia Saudita, Iran e America Latina. In Marocco, si è imposta come unico fornitore per una delle più grandi fornaci del paese, la Briqueterie Bati Chaouia di proprietà di Mohamed Eleulj, azienda con la quale ormai da anni è attiva una proficua collaborazione volta alla realizzazione di importanti progetti. Gli interventi di Cos.Me.Tec. dalla progettazione alla realizzazione e installazione - riguardano prevalentemente la ristrutturazione di impianti esistenti, con modifiche e integrazioni finalizzate all’incremento della produzione e al miglioramento del ciclo produttivo, della qualità e della funzionalità del prodotto. ADVERTISING

LINGL – partNer DeLL’INDUStrIa DeLLa CeramICa LINGL offre soluzioni di valore per l’intera catena di produzione della ceramica: i nostri servizi d’ingegneria, dalle materie prime ai processi produttivi, alla personalizzazione e ottimizzazione degli impianti e ai concetti all’avanguardia nella produzione, daranno ai ns. clienti un vantaggio nei confronti dei loro concorrenti in ogni parte del mondo. I nostri prodotti innovativi sono caratterizzati da bassi costi di esercizio, un’ottima qualità produttiva, una spiccata efficienza energetica e una facilità di funzionamento ottimale. Il ns. servizio contribuirà in modo significativo a mantenere il valore delle Vs. macchine e dei Vs. impianti. Qualità, esperienza e affidabilità forgiano i vincoli di una lunga e duratura collaborazione – Questo è stato il nostro impegno per oltre 75 anni. LINGL – Qualità costruita in Germania Lingl - Portfolio

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Appointment at Tecnargilla

Appuntamento a Tecnargilla

tecnargilla

Tecnargilla 2014 continues to be a key appointment for the heavy clay industry, with the sixth edition of the dedicated Claytech section (halls A5-C5) due to be held in Rimini from 22 to 26 September. The leading manufacturers of plant and machinery for heavy clay production have confirmed their participation. Leading names taking part in the show will include Ar-San, Bedeschi, Bernini, Beralmar, Capaccioli, Cimma, Cismac, Equipceramic, Fazzini Filiere, Frac, Keller, Linco Baxo, Marcheluzzo Impianti, Meccanica 2P, Metalcertima, Officina Meccanica Sestese, Rehart, Sabo, Sacmi Heavy Clay, Sacs Errezeta, Talleres Morte, Technology Design, Tecnofiliere and Verdés, while Lingl, Manfredini & Schianchi and Smac will be exhibiting in other halls. A total of 11 companies will be represented at Claytech. Alongside the 26 Italian companies, there will be 17 international exhibitors from Bulgaria, Egypt, France, Germany, UK, Greece, Portugal, Russia, Spain and Turkey. Claytech remains a crucial appointment for international buyers and the perfect place to discover the latest innovations from the Italian and international machinery manufacturers. The exhibitor companies will be displaying innovative solutions that stand out for their quality and productivity, together with reliability, flexibility and energy savings (including lower fuel consumption, energy recovery and reductions in polluting emissions).

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L’edizione 2014 di Tecnargilla, in programma a Rimini dal 22 al 26 settembre, conferma la sua centralità anche per l’industria del laterizio, riunita nella sezione Claytech (padiglione A5-C5), giunta quest’anno alla sua sesta edizione. Confermata la partecipazione delle principali aziende che operano nella costruzione di macchine e impianti per laterizi. Tra i brand più noti, sono presenti in fiera Ar-San, Bedeschi, Bernini, Beralmar, Capaccioli, Cimma, Cismac, Equipceramic, Fazzini Filiere, Frac, Keller, Linco Baxo, Marcheluzzo Impianti, Meccanica 2P, Metalcertima, Officina Meccanica Sestese, Rehart, Sabo, Sacmi Heavy Clay, Sacs Errezeta, Talleres Morte, Technology Design, Tecnofiliere e Verdés, oltre a Lingl, Manfredini & Schianchi e Smac che espongono in altri padiglioni. Complessivamente, nei padiglioni di Claytech sono rappre-


The world converges on Claytech Once again this year Claytech is hosting a number of initiatives catering specifically for the brick and tile industry. Along with two events organised by Andil for its member companies, official buyers delegations will be arriving from Russia, Ukraine, Egypt, Algeria, Jordan, Tunisia, Morocco, Turkey, Iran, Sub-Saharan Africa and the Balkans. The participation of these selected buyers will further boost attendance and the quality of international visitors, one of Tecnargilla’s key characteristics. The show is the world’s most international exhibition in terms of the countries of origin of exhibitor companies and the numbers and quality of international visitors, who made up almost 50% of total attendees in 2012. 

sentate 11 nazioni: oltre all’Italia, presente con 26 aziende, gli espositori stranieri sono 17, provenienti da Bulgaria, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Portogallo, Russia, Spagna e Turchia. Claytech resta un punto di riferimento imprescindibile per gli operatori internazionali: la migliore vetrina per conoscere le ultime innovazioni proposte dai costruttori di macchine italiani e stranieri. Le aziende espositrici si presentano con soluzioni innovative focalizzate su qualità e produttività, unite ad affidabilità, flessibilità e risparmio energetico in termini di combustibile, recupero energetico e riduzioni delle emissioni inquinanti. Da tutto il mondo a Claytech Anche in questa edizione, Claytech propone iniziative specifiche per l’industria dei laterizi. In particolare, oltre a due appuntamenti organizzati da Andil e riservati alle proprie aziende associate, sono state organizzate delegazioni ufficiali specifiche di buyer provenienti da Russia, Ucraina, Egitto, Algeria, Giordania, Tunisia, Marocco, Turchia, Iran, Africa Sub-Sahariana e Balcani. La partecipazione di questi buyer profilati arricchisce ulteriormente il numero e la qualità dei visitatori internazionali, altro fiore all’occhiello di Tecnargilla. Tecnargilla è infatti la fiera più internazionale al mondo sia in termini di aziende espositrici sia per quantità e qualità dei visitatori esteri che, nell’edizione 2012, hanno rappresentato quasi il 50% dei visitatori totali. 

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Andil and TBE, annual meetings in Naples Marco Fiori - marco.fiori@intonocomunicazione.it

L’Assemblea Generale Andil e TBE a Napoli

events

On 19 and 20 June 2014, representatives of the European brick and tile industry associations affiliated to TBE joined members of the Italian association Andil in the splendid setting of the Complesso dei Santi Marcellino e Festo (pictured above) in Naples, Italy for their respective annual general meetings. Alongside the Italian brick and tile producers who regularly attend Andil’s general meeting, there were also about a hundred representatives of brick and tile industry companies and associations from across Europe. The two-day event provided a unique opportunity to meet and discuss the most topical issues for the sector at a number of separate meetings. These included three TBE technical group meetings, the TBE Executive Committee meeting and the Andil and TBE private members meetings. During this latter one, the new TBE chairman was elected: he is Ioannis Malliouris, CEO of the Greek company B. Malliouris, and former TBE vice-president, who will guide the Federation for the next 4 years. The two days of activities were concluded by the Andil public meeting. The technical session on 20 June hosted the presentation of the Acimac Survey Department’s statistics on the global distribution of investments in brick and tile production (see article on page 28), after which Nicolas Giannakis from Capaccioli outlined some of the latest technological innovations in brick and tile production. Francesco De Luca from Enel discussed cold-fired ash-based ceramic blocks, and Elena Ardizzi from Syneco gave an interesting presentation entitled

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I rappresentanti delle associazioni dell’industria dei laterizi europea (riunite nella Federazione TBE) e di quella italiana (Andil) si sono riuniti il 19 e 20 giugno 2014, per la prima volta insieme, nella splendida cornice di Napoli, in Italia, per l’appuntamento annuale delle relative Assemblee generali, organizzate nello scenografico Complesso dei Santi Marcellino e Festo (ritratto nella foto sopra). Ai produttori italiani di laterizi che abitualmente partecipano all’Assemblea Andil si sono aggiunti un centinaio di esponenti di aziende e associazioni dell’industria dei laterizi di tutta Europa. Una preziosa occasione di incontro e confronto sui temi più rilevanti per il settore, sviluppata in diversi momenti: tre incontri dei gruppi tecnici TBE, l’Executive Committee TBE e le Assemblee private Andil e TBE. Quest’ultima ha provveduto anche all’elezione del nuovo presidente, il greco Ioannis Malliouris, CEO della B. Malliouris, già vicepresidente di TBE e che rimarrà in carica per i prossimi 4 anni. L’Assemblea pubblica Andil ha chiuso la due giorni di lavori. Nel corso della sessione tecnica del 20 giugno sono stati presentati in anteprima i dati dell’Ufficio Studi Acimac relativi alla geografia degli investimenti mondiali nella produzione di laterizi (vedi articolo a pagina 28), mentre Nicolas Giannakis di Capaccioli ha illustrato alcune delle innovazioni tecnologiche nella produzione di laterizi. Francesco De Luca di Enel ha invece parlato dei blocchi ceramici cotti a freddo su base ceneri, mentre Elena Ardizzi di Syneco ha presentato l’interessante intervento: “Titoli d’efficienza energetica: situazione passata e futura in Italia e in Europa”.


“Energy efficiency certificates: the past and future situation in Italy and Europe.” Gabriele Pizzuti (iCasco) discussed the CO2 market and effective quota management. Last but not least, Luana Patricelli introduced the fiftieth anniversary edition of the building exhibition Saie in Bologna.

Di mercato della CO2 e gestione ottimale delle quote ha parlato Gabriele Pizzuti (iCasco). Luana Patricelli ha presentato infine l’edizione del cinquantenario del salone dell’edilizia Saie di Bologna. Italia, ricostruire l’esistente

Secondo l’Istat, il prezzo delle abitazioni esistenti in Italia ha registrato un calo del 12% dal 2010. Il 55% degli edifici ha più di 40 anni e consuma, di media, il triplo di quelli According to Istat, the price of existing di recente costruzione. Il maggiore investiLuigi di Carlantonio, Chairman of Andil housing in Italy has fallen by 12% since mento delle famiglie italiane, così, sta perLuigi di Carlantonio, Presidente Andil 2010. 55% of houses are more than 40 dendo valore di anno in anno. years old and on average consume È necessario, secondo Andil, far acquisire three times as much as those built recently. As a result, the bignuovo valore al patrimonio residenziale attraverso un piano di rigest investment made by Italian families is declining in value qualificazione, incoraggiato e sostenuto dallo Stato. from one year to the next. Andil believes it is vital to give fresh L’industria dei laterizi è pronta con nuovi materiali e soluzioni covalue to the existing housing stock through a redevelopment struttive che mirano a una maggiore sicurezza, a una più lunga duplan backed by the Italian state. The brick and tile industry is rabilità e a una migliore efficienza energetica, in condizioni di ready with new building materials and solutions designed for comfort e salubrità. greater safety, greater durability and improved energy efficienAndil e TBE, nell’incontro “L’Europa da costruire”, hanno così raccy in conditions of comfort and health. At the meeting entitled colto intorno al tavolo autorevoli esponenti delle istituzioni, del “L’Europa da costruire” (“Building Europe”), Andil and TBE invitsettore delle costruzioni, del mondo economico e confindustriale ed leading representatives of the institutions, the building secproprio per discutere dell’attuale situazione di crisi del patrimotor, the world of economics and of the Italian employers’ federnio immobiliare e delle possibili soluzioni. ation Confindustria to discuss the current building sector crisis All’evento hanno partecipato: Vincenzo Cipolletta, presidente del and possible solutions. Fondo Italiano d’investimento e di Aifi; Costanza Pera, direttore The following took part in the event: Vincenzo Cipolletta, chairgenerale per le politiche abitative del Ministero delle Infrastruttuman of Fondo Italiano d’Investimento and Aifi; Costanza Pera, re e dei Trasporti; Vincenzo Boccia, presidente del Comitato tecdirector general for housing policies of the Ministry of Infrastrucnico Credito e Finanza di Confindustria; Gabriele Morgante della tures and Transport; Vincenzo Boccia, chairman of the Credit Commissione Europea, Direzione Generale Industria e Imprendiand Finance technical committee of Confindustria; Gabriele toria; Luigi Di Carlantonio, presidente Andil, Rodolfo Girardi, preMorgante from the European Commission, Directorate-General sidente Federcostruzioni, Heimo Scheuch, presidente uscente di for Enterprise and Industry; Luigi Di Carlantonio, chairman of TBE e Lorenzo Bellicini, direttore Cresme. Italy, rebuilding the existing housing stock

Andil; Rodolfo Girardi, chairman of Federcostruzioni; Heimo Scheuch, outgoing chairman of TBE; and Lorenzo Bellicini, director of Cresme.

Luigi Di Carlantonio launched the programme entitled “rebuilding the existing housing stock” as a way of giving new value to the building heritage. “It is time to take action and inject fresh value into our housing stock, the greatest asset of Italians and of

Luigi Di Carlantonio ha lanciato il piano ‘ricostruire l’esistente’ come soluzione per un’efficace valorizzazione del patrimonio edilizio. “È il momento di intervenire - ha detto - per dare nuovo valore al nostro patrimonio immobiliare, la maggiore ricchezza degli italiani e dell’Italia, ma anche di numerosi altri Paesi europei, Slovacchia, Spagna e Slovenia in primis. Si tratta di riqualificare quanto

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Italy, as well as that of many other European countries, particularly Slovakia, Spain and Slovenia,” he said. “We need to redevelop the existing fabric, if necessary by knocking buildings down and rebuilding from scratch in accordance with principles of sustainability and safety. Key aspects include the durability and performance of building systems, in particular anti-seismic performance and energy efficiency. This will not only give fresh value to buildings but will also be beneficial for the environment, protecting it from degradation and avoiding additional land use. This approach will also inject new vigour into the construction industry, the driving force behind the entire economy. This ambitious but now vital programme must be supported by public and private investments to promote responsibility amongst all homeowners.”

esiste, se necessario abbattendo per ricostruire ex novo, all’insegna della sostenibilità e della sicurezza, ovvero, della durabilità dei sistemi edilizi e delle loro prestazioni, in particolare sia quelle ‘antisismiche’ che di maggiore efficienza energetica. In questo modo, oltre a dare nuovo valore agli immobili, si avrebbero ricadute positive per l’ambiente, sottraendolo al degrado e non consumando ulteriormente il territorio. La diffusione di questa pratica riattiverebbe, inoltre, l’industria delle costruzioni, traino per l’intera economia. A sostegno di un piano sicuramente ambizioso, ma ormai ineludibile, sono necessari investimenti pubblici e politiche che stimolino la responsabilità di ogni proprietario”.

Heimo Scheuch put forward a similar argument. “In Italy construction work is inadequate to meet the modernisation needs of residential and public building,” he said. “As part of the broader project of rebuilding the existing housing stock, it is important for the governments of Italy and other EU countries to focus on a wide-ranging social building plan to support the less affluent and to give a fresh boost to the overall economic recovery. Each euro of public money invested in building has an immediate leverage effect, stimulating further public and private investments of more than 60 cents and giving a significant boost to employment. Europe needs to kick-start its economy starting out from the domestic market, combining the needs of development and employment with renovation of our housing stock. This means greater safety, quality, health and living comfort while respecting the environment and resources.”

Sulla stessa linea è intervenuto anche Heimo Scheuch: “In Italia non si costruisce in quantità sufficiente per rispondere ai bisogni di ammodernamento dell’edilizia residenziale e pubblica. Nel progetto più ampio di ‘ricostruire l’esistente’, è importante che il Governo italiano, così come quelli degli altri paesi dell’Unione, si concentri anche su un rilevante intervento a supporto di un vasto piano di edilizia sociale, per sostenere le categorie meno abbienti e dare nuova spinta alla ripresa economica generale. Ogni euro pubblico investito nell’edilizia, infatti, genera un immediato effetto leva, stimolando ulteriori investimenti, pubblici e privati, per più di 60 centesimi, con conseguente rilevante incremento dell’occupazione. L’Europa ha bisogno di ripartire proprio dal mercato interno, per coniugare le esigenze di sviluppo e di occupazione con il rinnovamento del nostro patrimonio immobiliare: maggiore sicurezza, qualità, salubrità e comfort abitativo, nel rispetto delle risorse e dell’ambiente”.

Lastly, participants in the Annual Meeting discussed the materials, technologies and new design methods offered by the building industry and called on the Italian Government to make a firm commitment to specific measures for promoting  quality.

Durante l’Assemblea si è posto l’accento, infine, sui materiali, sulle tecnologie e sulle nuove metodologie progettuali offerti oggi dal settore edilizio, chiedendo al Governo italiano un impegno rilevante nel definire misure specifiche a sostegno della  qualità.

advertiser’list

Ar-San Machine 39 Bedeschi 27 BMR III cop Bongioanni Macchine 29 C.A.M.I. 71 Ceric Technologies 37 Ceramics China 2015 55 Cos.Me.Tec 25 Coveri 9 Frac 11 Händle 13 Indian Ceramics 43 Keller 4

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Keramika 2015 72 Lingl 15 Manfredini & Schianchi 21 Marcheluzzo IV cop Metalcertima 65 Sabo 57 Sacmi 1 Saie 61 Smac 6 Tecnology Design 2 Tecnofiliere II cop Verdés 41 ZMB - Braun 64



Production in Italy continues to fall Giovanni D’Anna - ANDIL (Rome, Italy)

Continua la caduta della produzione in Italia 2013 was yet another bad year for the Italian brick and tile industry with a further 15.2% year-on-year fall in production to 6.35 million tons of clay products. A total of 116 sector companies with 138 production sites are now operating, while 93 have closed down since 2007. The recovery still seems a long way off, with annual brick and tile production expected to stabilise at around 6 million tons through to 2016.

Ancora un anno negativo per l’industria italiana dei laterizi. Il 2013 si chiude con una produzione di 6,35 milioni di tonnellate con un ulteriore calo del 15,2% rispetto al 2012. Si contano 116 imprese e 138 siti produttivi attivi: dal 2007 hanno chiuso i battenti 93 stabilimenti. La ripresa appare ancora lontana e nei prossimi anni, fino al 2016, la produzione di laterizi si stabilizzerà intorno ai 6 milioni di tonnellate.

2013 production

La produzione 2013

2013 was a difficult year, with brick and tile production in Italy dropping for the sixth year running. The downturn was

Un anno difficile, il sesto consecutivo di calo della produzione di laterizi in Italia: -15,2% rispetto al 2012 e -69% rispetto al 2007,

statistics

FIG. 1: TIME SERIES OF BRICK AND TILE PRODUCTION AND RESIDENTIAL BUILDING INVESTMENTS Andamento della produzione di laterizi e degli investimenti in edilizia residenziale

Blue line: Brick and tile production (millions of tons) (left axis) Residential investments (constant 2005 prices, billions of €) (right axis): Red line: New Build, Green line: Renovation Sources / Fonti: ANDIL, CRESME

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TAB. 1: BRICK AND TILE PRODUCTION IN 2013 COMPARED TO 2012 AND 2007 Produzione di laterizi nel 2013 in comparazione al 2012 e 2007 PRODUCTION (thousands of tons) Produzione (migliaia di tonnellate) Product types / Tipologia prodotto STANDARD BRICKS AND BLOCKS / MATTONI E BLOCCHI NORMALI

VARIATION % Variazione %

2012

2013

2007*

2013/12

2013/07

3,723

-12.3%

-68.7%

1,330

1,167

Solid bricks - Mattoni pieni

408

279

Semi-solid bricks - Mattoni semipieni

75

103

Normal clay blocks, infill / Blocchi in laterizio normale, di tamponamento (ø > 55%)

226

268

Normal clay blocks, loadbearing / Blocchi in laterizio normale, portante (45% < ø ≤ 55%)

447

335

Normal clay blocks, anti-seismic / Blocchi in laterizio normale, antisismico (ø ≤ 45%)

174

182

1,646

1,391

393

364

4

24

Lightened clay, loadbearing / In laterizio alleggerito, portante (45% < ø ≤ 55%)

941

561

Lightened clay, anti-seismic / Murature in laterizio alleggerito, antisismico (ø ≤ 45%)

231

376

Lightened clay, reinforced, anti-seismic / In laterizio alleggerito, armato, antisismico (ø ≤ 45%)

16

35

Lightened clay, loadbearing, rectified / In laterizio alleggerito, portante, rettificato (45% < ø ≤ 55%)

61

31

2,027

1,699

5,620

-16.2%

-69.8%

1,879

1,600

5,113

-14.8%

-68.7%

148

99

507

-32.9%

-80.4%

WALL BLOCKS / BLOCCHI PER MURATURE Lightened clay, infill / In laterizio alleggerito, di tamponamento (ø > 55%) Lightened clay, infill, rectified / In laterizio alleggerito, di tamponamento, rettificato (ø > 55%)

HOLLOW BLOCKS AND CEILING TILES / FORATI E TAVELLE Hollow blocks and curtain wall blocks (length ≤ 50 cm) / Forati e tramezze (lunghezza ≤ 50 cm)

Ceiling tiles (length > 50 cm) / Tavelle e tavelloni (lunghezza > 50 cm) FACING BRICKS AND PAVERS / MATTONI FACCIA A VISTA E PAVIMENTI

952 563 2,208 3,955 920

-31.5%

-

+37.7% +18.6% -25.1% +4.0% -15.6%

-52.4% -76.6% -64.8%

-7.6%

-

+493.8% -40.4%

3,035

+62.6%

-

+121.6% -48.8%

315

237

1,299

-24.7%

-81.8%

Extruded facing bricks / Mattoni faccia a vista estrusi

63

60

442

-4.5%

-86.4%

Soft mud facing bricks / Mattoni faccia a vista in pasta molle

210

150

655

-28.7%

-77.1%

Terracotta pavers (thickness ≤ 3 cm) / Pavimenti in cotto (sp. ≤ 3 cm)

28

20

132

-27.0%

-84.5%

Paving bricks (thickness > 3 cm) / Mattoni da pavimentazione (sp. > 3 cm)

14

7

70

-50.3%

-90.2%

993

794

3,376

-20.1%

-76.5%

Floor blocks for in-situ casting / Blocchi solaio per getto in opera

160

104

787

-34.8%

-86.7%

Interposed floor blocks / Blocchi solaio per interposti

735

624

2,345

-15.1%

-73.4%

Floor blocks for panels / Blocchi solaio per pannelli

98

65

244

-33.5%

-73.3%

79

69

209

-12.3%

-66.9%

1,017

925

1,960

-9.1%

-52.8%

Flat roof tiles / Tegole

772

713

1,400

-7.6%

-49.1%

Bent roof tiles / Coppi

221

189

503

-14.6%

-62.5%

Special roof tile pieces / Pezzi speciali per coperture

24

24

57

-

-58.7%

FLOOR BLOCKS / SOLAIO

BASES FOR LINTELS AND LATTICE/PRESTRESSED BEAMS

FONDELLI PER ARCHITRAVI E TRAVI TRALICCIATE/PRECOMPRESSE

ROOF TILE ELEMENTS / ELEMENTI PER COPERTURE

FLOWERPOTS AND SPECIALS / VASI E PEZZI SPECIALI TOTAL PRODUCTION - PRODUZIONE TOTALE

74

65

354

-12.4%

-81.8%

7,481

6,346

20,494

-15.2%

-69.0%

*the fourth column shows the values for 2007, the last pre-crisis year; the last column shows the total % variations for 2013 relative to 2007 La quarta colonna riporta i valori del 2007, ultimo anno pre-crisi; l’ultima colonna riporta le variazioni % complessive del 2013 rispetto al 2007 - Source/ Fonte: ANDIL

Br i ck W or ld R e vi e w n . 2 / 2 0 1 4

23


15.2% comultimo anno FIG. 2: CONCENTRATION CURVE FOR THE SECTOR IN 2013 pared to prima della 2012 and crisi. Curva di concentrazione del settore nel 2013 69% since Il calo della 2007, the produzione last year berispecchia, in fore the onperfetta adeset of the renza, quello crisis. As reregistrato dal ported by CRESME per CRESME, the gli investifall in promenti nelle duction has nuove costruclosely rezioni residenflected the ziali (Fig. 1), decline in dal periodo investments pre-crisi ad in new resioggi (il merdential concato del rinstruction novo è di (Fig. 1) since “parziale” inthe pre-crisis teresse per alperiod (the cune tipolorenovation gie di market has *No. of groups/companies (in decreasing order of production) prodotto, ma Left axis: Production (millions of tons); Right axis: 2013 on 2012 production % variation partially non ha effetti Blue line: Cumulative production; Red line: % variation 2013 on 2012 benefited significativi certain sul complestypes of product but has not had a significant effect on the so del settore). sector as a whole). Si registrano cali importanti, a doppia cifra, ad eccezione di Substantial two-figure falls were experienced by all product blocchi normali (-7,4% complessivo per le tre tipologie: di categories with the exception of standard blocks (total of tamponamento, portante e antisismico), alleggeriti di tampo-7.4% for the three types: infill, loadbearing and anti-seisnamento (-2,5% complessivo tra normale e rettificato) e comic), lightened infill blocks (total of -2.5% for normal and perture (-9,1%); quest’ultime si “difendono” anche nel conground) and roof tiles (-9.1%). fronto con il dato 2007, ovvero pre-crisi (-52,8%). Production of roof tiles has remained relatively stable with Rilevante, invece, la contrazione nei 6 anni del faccia a vista respect to the 2007 pre-crisis figure (-52.8%). Particularly (-81,8%) e dei solai (-76,5%), ovvero dei prodotti che più di tutlarge losses have been suffered during the 6 year period by ti hanno perso quote di mercato per la diffusione di soluzioni facing bricks (-81.8%) and floor blocks (-76.5%), the prodalternative (Tabella 1). ucts that have lost most market share due to the growing I materiali da muro rappresentano il 70,8% dei prodotti in lause of alternative solutions (Table 1). terizio; mattoni e blocchi normali ed alleggeriti costituiscono Masonry materials make up 70.8% of heavy clay producil 40% dell’intera produzione di laterizi. tion, while 40% of the entire output consists of normal and lightened bricks and blocks. Le dinamiche del settore The sector trends Amid continued falls in production and factory closures,

In un contesto in cui calano ancora le produzioni e chiudono ulteriori impianti, sono 17 (13,7%) le imprese che dichiarano un aumento della produzione (la produzione ad esse associa-

FIG. 3: GEOGRAPHICAL DISTRIBUTION IN 2013 Distribuzione geografica nel 2013

Breakdown of production (%) by geographical area Distribuzione produzione (%) per area geografica

24

B rick W o rld R eview n. 2/ 2014

Breakdown of plants (%) by geographical area Distribuzione impianti (%) per area geografica


just 17 companies (13.7%) reported growth in production (1.87 million tons, 35% of the total). This compares with the 97 companies (78.2%) with a combined production of 3.58 million tons (56.4% of total production) that experienced falls in output (significantly, in the case of 27 companies). Lastly, 10 companies with a combined production of 0.90 million tons maintained more or less the same levels as 2012. The process of sector concentration has continued, mainly through the closure of facilities. Figure 2 shows the degree of concentration of the sector: the blue curve (left axis) indicates the sum of outputs of groups/companies, from the largest to the smallest, while the red curve (right axis) indicates performance in terms of cumulative percentage variation. The graph reveals a few important points:

ta è di 1,87 milioni di tonnellate, il 35% del totale). Per contro, ben 97 (78,2%) imprese, con 3,58 milioni di tonnellate (pari al 56,4% della produzione totale), denunciano un calo, che risulta significativo per 27 di esse. Infine, sono 10 le imprese che hanno mantenuto più o meno i livelli del 2012, con una produzione di 0,90 milioni di tonnellate. Continua il percorso di concentrazione del settore, soprattutto per effetto delle chiusure di impianti. La figura 2 riporta il grado di concentrazione del settore: la curva blu (asse di sinistra) indica la somma delle produzioni dei gruppi/aziende, dai più grandi ai più piccoli, ai quali è associata la prestazione, in termini di variazione percentuale cumulativa, rappresentata dalla linea rossa (asse di destra). Il grafico consente di individuare alcuni punti chiave:

• half of output (3.17 million tons) was generated by the top 10 groups/companies, which reported a 5.9% fall in output, slightly lower than that of the sector as a whole; • the performance of the top 50% of groups/companies was -11.3% with an output of 5.9 million tons, 94% of the national total.

• metà della produzione (3,17 milioni di tonnellate di laterizi) è data dai primi 10 gruppi/aziende, che registrano un calo produttivo del 5,9%, inferiore a quello dell’intero settore; • la prestazione del 50% dei gruppi/aziende operativi è di -11,3% con una produzione di 5,9 milioni di tonnellate di laterizi, ovvero il 94% di quella nazionale.

Variations by region and product type

Gli andamenti territoriali e per tipologia di prodotto

To evaluate regional trends within Italy, it is worth looking at figure 3, which shows the distribution by geographical areas: • normal and lightened blocks suffered only limited losses in Central and Southern Italy;

Ai fini di una valutazione delle dinamiche territoriali, è utile riferirsi ai grafici della figura 3, riportante la distribuzione per aree geografiche: • i blocchi normali ed alleggeriti contengono le perdite al Centro e al Sud Italia; ADVERTISING


• hollow block production is continuing to fall, especially in Northwest Italy, as is that of floor blocks, especially in the North; • 97% of facing brick and paver production is concentrated in Northeast and Central Italy; • roof tile production remains generally stable, apart from a sharp contraction in Southern Italy (although in any case the volumes involved are small). Central (-7.4%) and Southern Italy (-9.0%) have fared better than the North (-20.8%). As regards geographical distribution, 75 of the 138 operating factories are located in Northern Italy and produce 3.3 million tons of clay products, 52% of the national total (divided up equally between Northwest and Northeast). Central Italy has the largest and most intensively utilised facilities. The region has an average production per plant of 60,000 tons of clay products compared to 43,000 tons in Northern and 36,000 tons in Southern Italy.

• continua a calare la produzione dei forati soprattutto nel Nord Ovest e dei solai, soprattutto nel Nord del Paese; • il 97% della produzione nazionale di faccia a vista e pavimenti è concentrata al Nord Est e al Centro; • reggono le coperture, ma crollano al Sud, anche se su volumi bassi. In termini di performance regionali, tengono il Centro (-7,4%) ed il Sud (-9,0%), rispetto al -20,8% del Nord. Infine, sempre in merito alla distribuzione geografica, su 138 impianti attivi, 75 operano nel Nord del Paese, dove sono prodotti 3,3 milioni di tonnellate di laterizio, ovvero il 52% del valore nazionale (in egual misura tra Ovest ed Est). Il Centro è caratterizzato dagli impianti di maggiore dimensione o dal maggior grado di utilizzo. Si registra, infatti, una produzione media per impianto di 60.000 t di laterizio, a fronte delle 43.000 del Nord e delle 36.000 del Sud. Le previsioni nel breve periodo

Short-term forecasts The construction investment forecasts made by CRESME indicate a further fall in new construction and significant growth in renovation in 2014, followed by overall stability during the two-year period 2015-16. So considering the percentage variations in residential new build and renovation investments forecast by CRESME for the period 2014-2016 and applying these differentials to the individual types of clay products according to their target markets of new build and renovation (ref. Survey of the relationship between clay products and competitor materials, current positioning and future developments, September 2007, CRESME), forecasts can be made for the various kinds of clay products. Table 2 indicates a projected 5.6% fall in the heavy clay industry’s total output in 2014, after which it is expected to  stabilise at around 6 million tons until 2016.

Le previsioni degli investimenti nelle costruzioni, elaborate dal CRESME, attestano un ulteriore calo per le nuove costruzioni nel 2014 (un buon aumento per il rinnovo, sempre nel 2014), mentre una generale stabilità per il biennio 2015-16. Considerando, quindi, le variazioni percentuali previste dal CRESME per il periodo 2014-16 negli investimenti per il comparto residenziale, “nuove costruzioni” e “rinnovo”, ed applicando tali differenziali alle singole tipologie di laterizio, in funzione dei relativi mercati, “nuovo” ed “esistente”, cui sono destinate (rif. Indagine sul rapporto competitivo fra i prodotti in laterizio e i materiali concorrenti, posizionamenti attuali e scenari evolutivi, settembre 2007, CRESME), è stato possibile sviluppare le previsioni per i diversi prodotti in laterizio. La tabella 2 evidenzia ancora un calo della produzione totale dell’industria dei laterizi nel 2014 pari al 5,6%, per stabilizzarsi intorno ai 6 milioni di tonnellate fino al 2016. 

TAB. 2: FORECASTS FOR HEAVY CLAY PRODUCTION UP TO 2016 Previsioni nella produzione di laterizi al 2016 YEAR / ANNO PRODUCT TYPES

% VARIATION

2013

2014

2015

2016

Standard bricks/blocks / Muro normale

1,167

1,082

1,076

1,087

Lightened bricks/blocks / Muro alleggerito

1,391

1,289

1,282

1,295

Hollow blocks and ceiling tiles / Forati e tavelle

1,699

1,575

1,566

1,583

Facing bricks/pavers / Faccia a vista/pavimenti

237

222

222

224

Floor blocks / Solai

794

738

734

742

Bases / Fondelli

69

64

64

65

Roof tiles / Coperture

925

954

964

981

Other / Altro

65

67

67

68

6,346

5,991

5,975

6,045

TIPOLOGIE DI PRODOTTO

TOTAL PRODUCTION PRODUZIONE TOTALE

Values in thousands of tons / Valori in migliaia di tonnellate Source / Fonte: Andil

26

B rick W o rld R eview n. 2/ 2014

2014/13

2015/14

2016/15

-7.32%

-0.55%

1.06%

-6.14%

-0.35%

1.15%

-7.02%

-0.50%

1.08%

3.12%

1.05%

1.72%

-5.61%

-0.26%

1.18%


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Brick and tile machinery sees slowdown in 2013 Luca Baraldi, Acimac survey dept. - studi@acimac.it

Macchine per laterizi in frenata nel 2013 Following 10.5% growth in 2012, the Italian heavy clay machinery industry suffered a fresh 8.6% drop in turnover in 2013, falling from 146 million to 133 million euros and effectively returning to the levels of 2010-2011. Exports accounted for 121 million euros (5.3% down on 2012) and Italian domestic sales 12.4 million euros (32% down on 2012). These are the figures that emerge from the 22nd National Statistical Survey conducted by Acimac and unveiled at the annual members’ meeting in June. Given the stagnation in production determined by the ongoing crisis in the Italian building industry, exports remain the sector’s real asset and now account for 90% of total turnover. They are driven mainly by demand from North African and non-EU European countries, which in 2013 accounted respectively for 40.6% and 17.8% of the total.

Dopo un 2012 positivo a +10,5%, l’industria italiana delle macchine per laterizi archivia il 2013 registrando una nuova flessione del fatturato dell’8,6%, che scende pertanto da 146 a 133 milioni di Euro, riposizionandosi sui livelli del biennio 2010-2011. Dalle esportazioni si sono ricavati 121 milioni di Euro (-5,3% sul 2012), mentre 12,4 milioni di Euro (-32% sul 2012) sono stati realizzati con vendite in Italia. Questi in sintesi i dati emersi dalla 22a Indagine Statistica Nazionale condotta da Acimac e presentata in occasione dell’assemblea annuale dei soci lo scorso giugno. Considerando lo stallo produttivo italiano dovuto alla perdurante crisi dell’industria edilizia interna, le vendite oltre confine – che rappresentano oramai il 90% del fatturato totale – rimangono la vera risorsa del comparto e vengono trainate principalmente dalla domanda dei Paesi nordafricani ed europei Extra-UE, con un’incidenza nel 2013 rispettivamente del 40,6% e 17,8% sul totale.

Markets

I mercati di sbocco

In spite of a 5.5% fall with respect to 2012, North Africa remains the leading export area with a turnover of almost 50 million euros, a figure that has almost doubled in the space of 2 years. Non-EU European countries follow in second place with a turnover of 21.5 million euros (6.5% up on 2012), maintaining the steady growth trend of recent years. The Middle East, the third largest export market for Italian technology, is likewise seeing continued growth. Turnover in this region has more than tripled in just 2 years, rising from 5.5 million euros in 2011 to 16.2 million euros in 2013 (up 69.2% on 2012). By contrast, the European Union continued the downward

Il mercato nordafricano, nello specifico, nonostante un calo del 5,5% sul 2012 si conferma la prima area di export con un fatturato di quasi 50 milioni di Euro, praticamente raddoppiato in 2 anni. Sul podio, ma al secondo posto, i paesi europei Extra-UE che, con un giro d’affari di 21,5 milioni di Euro (+6,5% sul 2012), confermano il trend di crescita costante degli ultimi anni. Non arresta la sua crescita neppure il Medio Oriente, terzo maggiore mercato export della tecnologia italiana: in quest’area il fatturato è più che triplicato in soli 2 anni, dai 5,5 milioni di Euro del 2011 ai 16,2 milioni di Euro del 2013 (+69,2% sul 2012). Al contrario del Medio Oriente, l’area dell’Unione Europea, con 16 milioni di Euro di fatturato (-12,2% sul 2012), scende di qualche

statistics

TAB. 1 - TURNOVERS OF ITALIAN HEAVY CLAY MACHINERY MANUFACTURERS Fatturato dei produttori di macchine per laterizi italiani

Domestic sales Vendite in Italia

% on total / sul totale

Exports % on total / sul totale TOTAL / TOTALE

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

% var 13-12

76.0

52.6

51.7

59.6

61.5

85.2

63.3

49.4

27.9

18.5

18.2

12.4

-32.1%

48%

43%

39%

36%

34%

36%

25%

26%

21%

14%

12.5%

9.3%

84.0

70.2

79.9

105.8

117.6

153.5

194.8

138.5

104.2

113.5

127.6

120.9

52%

57%

61%

61%

66%

64%

75%

74%

79%

86%

87.5%

90.7%

160.0

122.8

131.6

165.4

179.1

238.7

258.1

188.0

132.1

132.0

145.9

133.3

Values in millions of euro / Valori in milioni di Euro - Source / Fonte: ACIMAC

28

B rick W o rld Review n. 2/ 2014

-5.3%

-8.6%



trend that began in 2011 with a turnover of 16 million euros, 12.2% down on 2012. The South American market likewise suffered a 19.8% fall with sales of 11.2 million euros, corresponding to 9.2% of the sector’s exports. Last but not least, the Chinese market offers good prospects with 64.2% growth in turnover with respect to 2012 to reach 2.5 million euros, 2.1% of total exports. North America, Asia (excluding China) and Oceania make a smaller contribution, accounting respectively for 2.4%, 1.1% and 0.02% of the sector’s exports.

gradino continuando la parabola discendente avviata nel 2011. In calo del 19,8% anche il mercato sudamericano che copre una quota pari al 9,2% dell’export del comparto con vendite pari a 11,2 milioni di Euro. Buone prospettive giungono infine dal mercato cinese che, con un incidenza del 2,1%, genera vendite in crescita del 64,2% sul 2012 fatturando 2,5 milioni di Euro. Contribuiscono in maniera minore il mercato del Nord America, quelli asiatici (esclusa Cina) e Oceania rispettivamente con il 2,4%, 1,1% e 0,02% dell’export di settore. Le tipologie di macchine

Types of machinery

Per quanto concerne le diverse tipologie di macchine per la produzione di laterizi e il loro peso percentuale sui mercati di riferiThe category of brick and tile machinery that makes up the mento, la quota più ampia sul fatturato totale (23,6%) è rapprelargest share of total turnover (23.6%) is earth preparation sentata dalle macchine per la preparazione terre (31,5 milioni di machinery (31.5 million euros). Euro). Storage and handling systems acGli impianti di stoccaggio e moviTAB. 2 - EXPORTS OF ITALIAN HEAVY CLAY count for 22 million euros (16.5% of mentazione realizzano 22 milioni di MACHINERY BY GEOGRAPHICAL AREA IN 2013 total turnover), while shaping and Euro (il 16,5% del fatturato totale), Esportazione di macchine per laterizi italiane per extrusion systems (20.5 million eumentre gli impianti di formatura ed aree geografiche nel 2013 ros) and firing systems (17.9 million estrusione (20,5 milioni di Euro) e euros) make up respectively 15.4% quelli di cottura (17,9 milioni di Euro) % Export area € and 13.4% of the total. Next come si assestano su percentuali rispettivaon total moulds and dies (15.2 million eumente del 15,4% e 13,4%; seguono gli ros, 11.4%) and drying equipment stampi e filiere (15,2 milioni di Euro, European Union 16,119,547 13.3% (13.3 million euros, 10%). pari all’11,4%) e gli impianti di essicSmaller contributions to total turncazione (13,3 milioni di Euro, pari al Extra-UE Europe 21,535,739 17.8% over are made by sales of ma10%). Incidono in maniera minore chinery for glazing and decorasul fatturato totale le vendite di macNorth America 2,859,494 2.4% tion (6.4 million euros), sorting, chine per smaltatura e decorazione packaging and palletizing (5.3 mil(6,4 milioni di Euro), scelta, confezioSouth America 11,180,414 9.2% lion euros), finishing and other pronamento e pallettizzazione (5,3 micesses. lioni di Euro), finitura ed altre lavoraMiddle East 16,242,585 13.4% zioni. Italian sales

China/ HK/ Taiwan

2,499,470

2.1%

The machinery category generatLe vendite in Italia Asia 1,300,590 1.1% (excl. China-Taiwan) ing the biggest turnover in the Italian domestic market is that of Sul mercato domestico, la tipologia Africa 49,137,578 40.6% moulds and dies at 4.2 million eudi macchine più venduta sono gli ros (13.7% up on 2012), accountOceania 22,081 0.02% stampi e filiere che raggiungono i 4,2 ing for 34% of total Italian sales. milioni di Euro (+13,7% sul 2012) e A long way behind come earth 100.0% rappresentano il 34% del fatturato toTOTAL 120,897,498 preparation machinery (1.6 million tale realizzato in Italia. Con un forte euros, 29.9% down on 2012) and Source/Fonte: Acimac distacco seguono, nell’ordine, le extrusion machinmacchine per la preery (1.4 million euparazione terre (1,6 GRAPH. 1 - EXPORT TURNOVER BY GEOGRAPHICAL AREA IN 2013 ros, up 3.4%). Sysmilioni di Euro, Esportazioni 2013 per aree geografiche tems for glazing -29,9% sul 2012), e and decorating quelle per l’estrusiobricks and tiles ne (1,4 milioni di have seen a sharp Euro, +3,4%). Da norise in sales in Italy, tare, a seguire, il forup from 413,000 te aumento di vendieuros in 2012 to 1.3 te in Italia di impianti million euros in per la smaltatura e 2013 (+208%). decorazione di matItalian sales of toni e tegole, passate “sorting, packagda 413mila Euro nel ing and palletizing 2012 a 1,3 milioni di lines”, “storage Euro nel 2013 and handling sys(+208%). Le vendite tems” and “firing in Italia di “linee di systems” have fallscelta, confezionaen to around 1.1 mento e pallettizzamillion euros each. zione”, “impianti di

30

B ric k W o rld Review n. 2/ 2014


Sales of drying systems and finishing lines make a smaller contribution. Export sales Earth preparation machinery is the biggest selling category abroad with a turnover of 29.8 million euros (6.8% up on 2012), accounting for 24.7% of the sector’s entire turnover. Next come storage and handling equipment (20.9 million euros, -1.9%), shaping and extrusion machinery (19.1 million euros, -9.4%), firing systems (16.8 million euros, -19.4%) and drying equipment (13 million euros, -30.3%). Export sales of moulds and dies (11 million euros, +44.8%) and glazing and decoration lines (5.1 million euros, +8%) also increased. Exports of sorting, packaging and palletizing lines fell by 15.7% to 4.2 million euros. The Italian ceramic machinery industry The Italian heavy clay machinery industry is one of the six individual sectors making up the Italian ceramic machinery industry, represented by the national trade association Acimac (the others are machinery for tiles, sanitaryware, tableware, refractories and various ceramics). The heavy clay machinery sector’s contribution to the industry’s total turnover fell to 7.8% in 2013 (8.7% in 2012), compared to the 82.4% share held by sales of tile making machinery (1,409.4 million euros, 5.8% up on 2012). The overall performance of the Italian ceramic machinery was satisfactory. According to figures published in Acimac’s 22nd statistical survey, the industry’s total turnover saw fresh 2.2% growth from 1,673 to 1,710 million euros. This positive result was solely attributable to growth in exports

stoccaggio e movimentazione”, e “impianti di cottura” scendono, in tutti e tre i casi, intorno a 1,1 milioni di Euro. Incidono in misura inferiore le vendite di impianti di essiccazione e linee per la finitura. Le vendite all’estero All’estero le macchine più vendute sono quelle per la preparazione terre che realizzano un fatturato di 29,8 milioni di Euro (+6,8% sul 2012) e che rappresentano il 24,7% del fatturato export totale di settore. Seguono gli impianti di stoccaggio e movimentazione (20,9 milioni di Euro, -1,9%), le macchine per la formatura e l’estrusione (19,1 milioni di Euro, -9,4%), gli impianti di cottura (16,8 milioni di Euro, -19,4%) e quelli per l’essiccazione (13 milioni di Euro, -30,3%). In crescita anche sui mercati esteri le vendite di stampi e filiere (11 milioni di Euro, +44,8%) e di linee di smaltatura e decorazione (5,1 milioni di Euro, +8%). In calo del 15,7% a 4,2 milioni di Euro le vendite all’estero di linee di scelta, confezionamento e pallettizzazione. L’industria italiana delle macchine per ceramica Il comparto dei costruttori italiani di macchine per laterizio è uno dei sei settori che compongono l’industria italiana delle macchine per ceramica (rappresentata dall’associazione nazionale di categoria Acimac), insieme ai comparti delle macchine per piastrelle, sanitari, stoviglieria, refrattari e ceramica varia. Il contributo del settore “macchine per laterizi” sul fatturato totale dell’industria è sceso nel 2013 al 7,8% (8,7% nel 2012) a fronte dell’82,4% rappresentato dalla vendita di macchine per piastrelle, che ha generato un giro d’affari di 1.409,4 milioni di euro (+5,8% sul 2012). Nel complesso, i risultati dell’intera industria italiana delle macchine per ceramica, sono soddisfacenti. Secondo i dati raccolti

TAB. 3 - ITALIAN HEAVY CLAY MACHINERY: BREAKDOWN OF TURNOVER BY MACHINERY TYPE Macchine per laterizi italiane: composizione del fatturato per tipologie di impianto 2012 (Euros)

% on total

2013 (Euros)

% on total

Var. % 2013/2012

30,238,955

20.7%

31,454,560

23.6%

4.0%

22,402,239

15.4%

20,467,523

15.4%

-8.6%

Moulds and dies / Stampi e filiere

11,327,263

7.8%

15,253,128

11.4%

34.7%

Drying / Essiccazione

19,871,733

13.6%

13,276,708

10.0%

-33.2%

Glazing /Smaltatura

5,169,554

3.5%

6,412,547

4.8%

24.0%

26,508,177

18.2%

21,993,771

16.5%

-17.0%

22,660,651

15.5%

17,858,298

13.4%

-21.2%

855,990

0.6%

371,630

0.3%

-56.6%

6,552,054

4.5%

5,297,547

4.0%

-19.1%

245,685

0.2%

863,880

0.6%

251.6%

24,575

0.0%

35,500

0.0%

44.5%

413

0.0%

0

0.0%

0.0%

145,857,289

100%

133,285,092

100%

-8.6%

Type of machinery Famiglie di macchine

Raw material Preparation Preparazione terre

Shaping and extrusion Formatura ed estrusione

Storing & Handling

Stoccaggio e movimentazione

Firing / Cottura Finishing and special processes Finitura e lavorazioni speciali

Sorting, Packaging & palletizing

Scelta, Confezionamento e pallettizzazione

Purification systems Sistemi di depurazione

Engineering Laboratory instruments Strumenti di laboratorio

TOTAL / TOTALE Source/Fonte: Acimac

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31


(+5.8%), up from 1,291.3 to 1,366.4 million euros and offsetting the decline in domestic sales (down 9.9% to 343.8 million euros). This fall in domestic sales follows two years of sustained growth (+10% in 2011 and +8% in 2012). “The Italian market is buoyant,” argued Fabio Tarozzi during the survey’s presentation press conference. “We are far from pessimistic about the future of the domestic market and have noted an upturn in quality in tile production in the Sassuolo ceramic cluster. Unfortunately, demand for replacement of obsolete machinery is still severely impaired by financing issues.” Sales are consequently driven by exports, which accounted for 80% of the sector’s turnover in 2013. One factor that emerged strongly from last year’s figures is the highly uniform distribution of turnover generated in different geographical regions, thus shielding the Italian ceramic machinery industry from the fluctuations that inevitably occur in individual markets. “This is one of our greatest strengths,” noted Tarozzi. “Our export market is now divided up into equal slices, allowing us to offset a downturn in one market with sustained growth in another.” This is exactly what happened in 2013. While the European Union was the largest export market in 2012, last year it dropped to third place, with sales down 8.9% from 221 to 201 million euros. Asia (excluding China) and the Middle East instead climbed the rankings to become the first and second largest markets for Italian technology. Sales rose to 221.3 million euros in Asia (4% up on 2012 and a 16.2% share of total exports) and to

dalla 22a Indagine Statistica Acimac, il fatturato totale ha registrato un nuovo incremento del 2,2%, passando da 1.673 a 1.710 milioni di Euro. Il risultato positivo è stato determinato esclusivamente dall’aumento delle esportazioni (+5,8%), passate da 1.291,3 a 1.366,4 milioni di Euro, che hanno compensato il calo delle vendite sul mercato domestico (-9,9%), scese a 343,8 milioni di Euro. Un calo che giunge peraltro dopo un biennio di crescita sostenuta (+10 e +8% nel 2011 e 2012). “Il mercato italiano è vivo – ha specificato Fabio Tarozzi durante la conferenza stampa di presentazione dei dati. “Non siamo pessimisti sulla tenuta del mercato domestico, anzi, vediamo che è in atto una riqualificazione verso l’alto della produzione di piastrelle nel distretto ceramico di Sassuolo. Purtroppo, la domanda di sostituzione di macchinari obsoleti è ancora fortemente frenata in Italia da problemi di finanziamento”. A trainare le vendite sono state quindi le esportazioni, che hanno generato l’80% del giro d’affari di settore. Ad emergere in maniera sempre più netta dai dati 2013 è la ripartizione decisamente omogenea del fatturato ricavato da ciascuna area geografica del pianeta, che mette al riparo l’industria italiana delle macchine per ceramica dalle inevitabili oscillazioni sui vari mercati. “Si tratta di uno dei nostri maggiori punti di forza – commenta Tarozzi. “La ‘torta’ dei nostri mercati di esportazione è ormai tagliata in fette eque e ideali e ci consente di bilanciare la flessione di un mercato con la crescita sostenuta di un altro”. È quanto è accaduto nel 2013. L’Unione Europea, che era il primo mercato export nel 2012, è sceso l’anno scorso al terzo posto: qui le vendite si sono contratte dell’8,9% da 221 a 201 milioni di Euro.

TAB. 4 - ITALIAN HEAVY CLAY MACHINERY: BREAKDOWN OF 2013 EXPORT TURNOVER BY MACHINERY TYPE AND EXPORT AREA Macchine per laterizi italiane: composizione del fatturato estero 2013 per tipologie di macchine e area export Type of machinery Famiglie di macchine

EU

Extra-EU Europe

North America

South America

Middle East

ChinaTaiwan

Asia (excl. China)

Africa

Oceania

TOTAL

Raw material Preparation

1,815,770

6,516,520

1,208,932

2,757,566

5,376,251

1,163,319

208,971

10,801,401

0

29,848,729

Shaping and extrusion

1,925,316

5,052,960

1,191,162

1,204,831

3,270,404

1,163,000

36,961

5,255,304

0

19,099,938

3,572,260

931,045

318,642

1,844,324

1,356,705

0

108,571

2,912,181

0

11,043,728

317,478

2,198,545

3,436

1,046,214

1,897,763

25,383

66,018

7,483,613

48

13,038,498

1,113,292

1,790,051

11,261

89,436

695,356

4,777

22,001

1,392,848

20,081

5,139,103

Stoccaggio e movimentazione

3,078,068

3,031,503

0

2,997,442

2,068,337

58,485

116,970

9,559,906

0

20,910,711

Firing / Cottura

3,336,758

980,153

364

1,130,246

1,309,023

42,094

327,790

9,665,761

0

16,792,189

70,982

17,334

111,392

8,313

800

0

2,096

2,888

1,952

215,757

760,190

862,259

4,264

102,042

267,946

42,094

83,550

2,063,541

0

4,185,885

111,933

155,369

10,041

0

0

319

327,662

137

0

605,460

17,500

0

0

0

0

0

0

0

0

17,500

16,119,547

21,535,739

2,859,494

11,180,414

16,242,585

2,499,470

1,300,590

49,137,578

22,081

120,897,498

Preparazione terre

Formatura ed estrusione

Moulds and dies / Stampi e filiere

Drying / Essiccazione Glazing /Smaltatura Storing & Handling

Finishing and special processes Finitura e lavorazioni speciali

Sorting, Packaging & palletizing Scelta, Confezionamento e pallettizzazione

Purification systems Sistemi di depurazione

Engineering TOTAL Source/Fonte: Acimac

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213.7 million euros in the Middle East (up 3.2% and a 15.6% share of the total). Also in Asia, sales of Italian machinery showed a strong performance in China with 51.6% growth over 2012 to 100.8 million euros. The Asian continent as a whole (adding together the three above-mentioned areas) generated a turnover of 535.8 million euros, 10.2% up on 2012 and accounting for 39.2% of the sector’s total exports. Sales also performed well in Africa (+17.5%), passing the 200 million euro mark and accounting for 14.6% of the sector’s total exports. North African countries make up the largest portion of this market. Exports to South America also recovered well in 2013 (+22%) to reach a total of 182 million euros. By contrast, exports fell in Eastern European countries (156 million euros, -3.8%) and in North America, where turnover dropped to 90.4 million euros in 2013 (-10.7%) following the strong growth of 2011-2012. Structure of sector In 2013 the number of ceramic plant and machinery manufacturers operating in Italy dropped to 144 (7 fewer than in 2012). But in spite of the overall contraction in size, the sector has shown a sharp improvement in terms of company performance. The percentage of companies reporting turnover growth increased to 31% (10% up on 2012) while the number of companies with stable or falling turnovers dropped. The breakdown of companies by turnover class remained similar to that of previous years. the first class (turnovers up to 2.5 million euros) remained the largest group (79 companies, 55% of the total); the second class (from 2.5 to 5 million euro turnover) lost 5 companies and dropped to 28 (19.4% of the total); the third class (from 5 to 10 million euros) remained stable at 21 companies (14.6% of the total); the fourth class (turnovers above 10 million euros) lost 2 companies to reach 16 (11% of the total). The contributions of the individual classes to total turnover and to export capacity remained stable. The 79 smallest companies accounted for 5.5% of the sector’s total turnover and 3.2% of exports, while the 16 largest companies (which export 85% of their output) made up 80% of the sector’s total turnover and 85% of exports. News is good on the employment front, with an increase in the sector’s total workforce to 6,049 (76 more than in 2012). With respect to 2012, the sector reported increases in turnover per employee (283,000 euros) and in the average number of employees per company (42 compared to 39 in 2012). Profitability per employee rose for companies in the third and fourth turnover classes (to 199,000 and 365,000 euros, respectively), but fell for the first two company size classes (down to 113,000 and 139,000 euros respectively). Forecasts for 2014 “2013 was a good year because we remained the world leaders on a stage packed with competitors,” commented Fabio Tarozzi. “This is demonstrated in particular by our more than 50% growth in China, the home of our fiercest rivals. The first few months of 2014 have been fairly positive, on the basis of which we are predicting a small degree of growth at the end of the year. The fact that our industry’s trade fair Tecnargilla will be held in Rimini from 22 to 26 September is a further cause for optimism, confirming its role as the world’s largest exhibition for our sector.” 

Hanno invece scalato la classifica l’Asia (esclusa Cina) e il Medio Oriente, ora rispettivamente primo e secondo mercato di sbocco della tecnologia made in Italy: le vendite in Asia sono salite a 221,3 milioni di Euro (+4% sul 2012 e una quota del 16,2% sull’export totale), mentre quelle in Medio Oriente hanno raggiunto i 213,7 milioni di Euro (+3,2% e una quota pari al 15,6% dell’export totale). Restando nel continente asiatico, da segnalare l’ottima performance in Cina, dove le vendite di impianti italiani sono aumentate del 51,6% sul 2012 portandosi a 100,8 milioni di Euro. Complessivamente, il continente asiatico (sommate le tre aree citate) ha generato un fatturato di 535,8 milioni di Euro, in crescita del 10,2% sul 2012 e rappresentando il 39,2% dell’export totale di settore. Ottimo anche l’andamento delle vendite in Africa (+17,5%) che hanno sfondato il muro dei 200 milioni di Euro e che rappresentano il 14,6% dell’export totale di settore: principale destinazione si confermano i Paesi del Nord Africa. In forte recupero nel 2013 anche l’export verso il Sud America (+22%), per un totale di 182 milioni di Euro. Si sono invece contratte le esportazioni verso i Paesi dell’Est Europa, scese a 156 milioni di Euro (-3,8%) e in Nord America, dove, dopo la fortissima crescita del biennio 2011-2012, il fatturato 2013 è sceso 90,4 milioni di Euro (-10,7%). Struttura delle imprese Nel 2013 il numero delle imprese costruttrici di macchine e attrezzature per ceramica attive in Italia è sceso a 144 (7 unità in meno rispetto al 2012). Seppure si sia assistito ad un ridimensionamento complessivo, la situazione interna del settore mostra un netto miglioramento in termini di andamento delle imprese. La percentuale di aziende con fatturato in crescita è salita infatti al 31% (+10% rispetto al 2012), mentre è diminuito il numero di aziende con fatturato in calo o stabile. Analoga agli anni precedenti è la suddivisione delle aziende per classi di fatturato: la prima classe (con fatturati fino a 2,5 milioni di Euro) si conferma quella numericamente più rilevante (79 aziende, pari al 55% del totale); la seconda classe (da 2,5 a 5 milioni di Euro di fatturato) perde 5 aziende e scende a 28 unità (il 19,4% del totale); la terza classe (da 5 a 10 milioni di Euro) rimane stabile a 21 aziende (il 14,6% del totale); la quarta classe (con fatturati oltre i 10 milioni di Euro) perde 2 aziende e scende a 16 unità (l’11% del totale). Si conferma ancora una volta il diverso peso delle singole classi nella composizione del fatturato totale e nella capacità di esportazione: le 79 aziende più piccole realizzano il 5,5% del fatturato totale di settore e il 3,2% delle esportazioni, mentre le 16 aziende più grandi (che esportano l’85% della loro produzione) contribuiscono per l’80% del giro d’affari complessivo e per l’85% delle esportazioni di settore. Segnali positivi arrivano dal fronte occupazionale: gli addetti sono saliti a 6.049 unità (+76 unità sul 2012). In aumento rispetto al 2012 sia il fatturato per dipendente (283.000 Euro), che gli addetti medi per azienda (42 contro 39 del 2012). La redditività per dipendente è cresciuta per le aziende della terza e quarta classe di fatturato (rispettivamente 199 e 365 mila Euro), mentre si è contratta per le prime due classi dimensionali di impresa (scesa rispettivamente a 113 e a 139 mila Euro). Previsioni 2014 “Il 2013 è stato un anno positivo perché in un palcoscenico fitto di competitor siamo rimasti leader a livello mondiale – ha commentato Fabio Tarozzi. “A confermarlo è il fatto che proprio in Cina, patria dei nostri più temibili concorrenti, siamo cresciuti di oltre il 50%. I primi mesi del 2014 sono stati moderatamente positivi e ci portano a stimare una chiusura d’anno in lieve crescita. Lo svolgimento della nostra fiera di riferimento, Tecnargilla, in programma a Rimini dal 22 al 26 settembre, infonde ulteriore ottimismo, confermandosi ancora una volta come la maggiore fiera al mondo del nostro settore”. 

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A look at the European building industry

Uno sguardo all’edilizia in Europa The European construction market is reaching firmer ground. The Euroconstruct report presented at the conference in Oslo on June 13, suggests an average growth of 1.8 percent a year, in real terms, from 2014 to 2016. It’s mainly new residential buildings contributing to the upturn but the tentative recovery affects all sub sectors. The growth rate is weak given the low starting level but after a handful of hard and turbulent years, any sign of stability and recovery is welcome. The Euroconstruct (EC-19) countries’ collective GDP (measured at exchange rates) grew by 0.2 percent in 2013, but growth is expected pick up to about 2 percent a year in 2014-2016. France and Italy are having the weakest outlook, while Poland and the Slovak economy could grow by as much as 3.5 percent a year in 2015 and 2016. Inflation is low and the recovery will most likely be a protracted one, as high unemployment and debt, low investment, tight credit, and financial fragmentation in the Euro area continue to dampen domestic demand.

economics

2014-2016 forecasts Aggregated construction output for the EC countries fell by 2.7 percent in real terms last year, extending the negative trend started in 2008. The forecast suggests that the decline in construction output bottomed out last year, measured at constant prices, on the lowest in 20 years. Euroconstruct expect investments to grow on average by 1.8 percent a year in 2014-2016, in real terms, an upward

Il mercato immobiliare europeo sta per conoscere finalmente un periodo di maggiore stabilità. Il rapporto annuale della 77a edizione di Euroconstruct, svoltasi ad Oslo il 13 giugno, prevede, infatti, una crescita media annua dell’1,8% dal 2014 al 2016. È soprattutto la nuova edilizia residenziale a contribuire alla crescita, ma una lieve ripresa coinvolge tutti i settori. Nonostante il tasso di crescita previsto sia ancora basso (dato anche il basso livello di partenza), dopo molti anni di crisi, ogni segnale di ripresa e stabilità è il benvenuto. Nel 2013 il PIL complessivo (calcolato ai tassi di cambio) dei 19 Paesi dell’area Euroconstruct è cresciuto dello 0,2% e si prevede che nel periodo 2014-2016 la crescita arriverà circa al 2% all’anno. In questo quadro, Francia e Italia hanno le prospettive di ripresa più timide, mentre per Paesi come Polonia e Slovacchia si prevede una crescita anche del 3,5% annuo nel 2015 e 2016. L’inflazione è bassa, ma è probabile che la ripresa sarà molto graduale e a rilento, dal momento che la domanda interna continua ad essere frustrata da elevati debito pubblico e disoccupazione, accompagnati da bassi investimenti, strette sul credito e frammentazione finanziaria dei paesi della zona Euro. 1. GDP AND TOTAL CONSTRUCTION OUTPUT FROM 2010 TO 2016 Le previsioni (YEAR TO YEAR CHANGE IN %) 2014-2016 PIL e produzione edilizia totale dal 2010 al 2016 (Variazione annua in %) Lo scorso anno la produzione immobiliare complessiva dei Paesi dell’area Euroconstruct è scesa di un ulteriore 2,7% in termini reali, protraendo l’andamento negativo iniziato nel 2008. Le previsioni, però, fanno pensare che il declino nella produzione immobiliare abbia toccato il fondo lo scorso anno, facendo registrare il punto più basso degli ultimi 20 anni. Secondo il rapporto di Euroconstruct, infatti, nel periodo 2014-2016 gli investimenti cre-

Source/Fonte: Euroconstruct (77th conference)

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B RICK W o rld R eview n. 2/ 2014


EUROCONSTRUCT is a group of 19 specialised research organisations in Europe, which has been active since 1975. Over its period of operation, it has gained international recognition, both thanks to its unique nature and also especially thanks to the high quality of information offered. Euroconstruct regularly provides analyses of the construction market including expert forecasts of further development. The following are member countries: Austria, Belgium, Czech Republic, Denmark, Finland, France, Germany, Great Britain, Hungary, Ireland, Italy, Netherlands, Norway, Poland, Portugal, Slovakia, Spain, Sweden, and Switzerland.

sceranno con una merevision of 0.2 perdia dell’1,8% all’anno centage points from in termini reali, stima the previous foreche corregge al rialzo cast in November di 0,2 punti percentua2013. EUROCONSTUCT è un network di 19 istituti europei di ricerca fondato nel 1975. In questi li le precedenti previEven if the volume anni di attività ha acquisito autorevolezza a livello internazionale grazie all’elevata qualità delle sioni rilasciate a noof construction informazioni pubblicate. Euroconstruct fornisce regolarmente analisi e previsioni sul mercato vembre 2013. Tuttavia, edilizio relative ai paesi membri: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, works should grow Francia, Germania, Gran Bretagna, Ungheria, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Pololia, anche qualora in queas projected in the Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svezia e Svizzera. sto periodo le opere forecasting period, edilizie aumentassero output and capacicome previsto, la capaty utilization in the cità produttiva dell’intero settore immobiliare europeo resteEuropean construction sector as a whole will remain at rebbe comunque quasi ai livelli di recessione. near-depression levels. Per quanto riguarda l’edilizia residenziale, Euroconstruct stima New residential construction in total is expected to che nel periodo 2014-2016 il settore nel suo complesso crescegrow by 3.2 percent on average in 2014-2016 and resirà del 2% annuo (in termini reali), derivante dal +3,2% previsto dential renovation and maintenance (R&M) by only 1.2 per la nuova edilizia e dal +1,2% previsto per la riqualificaziopercent a year, pulling down average growth in total ne e manutenzione edile. residential construction to 2 percent a year in real Sebbene molti Paesi dell’area Euroconstruct siano fuori dalla terms. Although most EC countries are clear of recesrecessione, una lenta ripresa della domanda interna e deboli sion, sluggish domestic demand growth and weak pubfinanze pubbliche lic sector finances continueranno probawill most likely con2. TOTAL CONSTRUCTION OUTPUT BY SECTOR FROM 2010 TO 2016 bilmente a rallentare, tinue to dampen (INDEX 2010=100 ) ancora per un certo non-residential Produzione Edilizia Totale per settore dal 2010 al 2016 (Indice 2010=100) tempo, la domanda di building demand edilizia non residenziafor some time. Eurole. Infatti, le stime Euconstruct expects roconstruct per il petotal non-residential riodo 2014-2016 construction on avparlano di una crescita erage to increase media annua in questo by 1.5 percent a segmento dell’1,5% (in year in 2014-2016 in termini reali), che è coreal terms, an upmunque una correzioward revision of 0.3 ne al rialzo di 0,3 punti percentage points percentuali rispetto from the previous alle precedenti previprognosis. sioni. Per il settore delTotal civil engineerle opere di ingegneria ing works is now excivile è prevista invece, pected to grow on secondo una più ottiaverage by 1.9 permistica valutazione del cent a year in 2014settore, una crescita 2016 in real terms, media dell’1,9% ancompared to 1.5 nuo, migliorativa ripercent in the previspetto all’1,5% di preous forecast. Source/Fonte: Euroconstruct (77th conference)

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Source/Fonte: Euroconstruct (77th conference)

Differences within the EC-19 countries

cedenti stime.

There are big differences within the EC-19 countries. Ireland and Poland could see an average growth of 9% and 6% respectively in 2014-2016, measured at constant prices. The UK, Denmark and Hungary are also among the fast growing construction markets, with average growth rates of 3-4% a year. In the other 3. TOTAL BUILDING CONSTRUCTION OUTPUT FROM 2010 TO 2016 end of the scale, we (YEAR TO YEAR CHANGE IN %) find the Czech ReProduzione Immobiliare Totale dal 2010 al 2016 (Variazione annua in %) public and Spain where construction output looks set to remain below 2013 levels. The outlook is very different when the EC countries’ average expected construction output in the forecasting period is compared to their average between 2003 and 2013. Then Poland, Norway and Switzerland have the highest relative level, while Spain, Ireland and Portugal are at the bottom of the table. 

Le differenze tra i 19 Paesi

TOTAL CONSTRUCTION OUTPUT (% CHANGE IN REAL TERMS) Produzione edilizia totale - Var. % in termini reali (volume) 2013 (mill. Euro)

Forecast 2010

2011

2012

2013

2014

Outlook

2015

2016

Austria

33,570

-3.9

2.5

2.5

0.7

1.2

1.3

0.7

Belgium

38,515

0.4

4.4

0.4

-1.2

0.3

1.7

2.2

Denmark

26,504

-6.1

6.1

-1.1

-1.4

2.5

3.1

4.3

Finland

28,813

5.9

2.5

-3.4

-2.3

0.8

1.0

1.7

France

205,696

-5.9

4.1

0.0

-3.3

-1.2

0.0

1.4

Germany

280,241

2.5

5.2

-1.2

0.2

2.9

1.6

0.6

8,253

-28.0

-15.3

-16.1

-2.4

9.7

6.1

11.7

Ireland Italy

167,129

-5.9

-2.2

-6.1

-3.3

0.2

1.0

1.7

Netherlands

59,697

-9.3

3.8

-7.1

-4.1

-0.7

3.7

4.6

Norway

47,030

-1.4

6.3

4.9

-0.1

0.4

4.1

3.2

Portugal

15,293

-6.2

-10.0

-15.5

-14.5

0.0

2.5

3.5

Spain

64,575

-17.9

-20.3

-31.2

-18.8

-5.0

0.9

3.4

Sweden

31,650

3.9

3.1

-2.4

1.2

4.4

1.3

0.9

Switzerland

51,956

2.7

2.7

2.9

0.3

2.0

0.4

1.9

United Kingdom Western Europe (EC-15)

168,632

7.7

2.0

-8.4

1.2

4.4

4.7

3.0

1,227,554

-3.5

0.0

-5.5

-2.5

1.2

1.9

2.0

Czech Republic

15,811

-7.3

-3.8

-7.7

-6.9

-3.8

-0.7

1.2

Hungary

7,835

-8.8

-9.7

-4.2

5.8

4.1

2.6

3.2

Poland

42,021

4.7

11.7

-3.2

-8.8

4.2

7.2

6.7

Slovak Republic

4,382

-3.6

-2.8

-13.8

-5.3

1.7

3.1

2.9

70,048

-0.8

4.3

-5.1

-6.7

2.2

4.7

5.0

1,297,602

-3.4

0.2

-5.5

-2.7

1.3

2.0

2.2

Eastern Europe (EC-4) Euroconstruct Countries (EC-19)

Source: Euroconstruct (77th conference)

36

B RICK W o rld R eview n. 2/ 2014

Tra i 19 Paesi dell’area Euroconstruct si registrano notevoli differenze. Nel periodo 20142016 Irlanda e Polonia, infatti, potrebbero conoscere una crescita media rispettivamente del 9% e del 6% (calcolata a prezzi costanti). Tra i mercati immobiliari che vedranno una buona crescita ancora nel periodo 2014-2016, sono da annoverare anche Regno Unito, Danimarca e Ungheria, con un tasso medio che si attesta intorno al 3-4% annuo. Al lato opposto della graduatoria si collocano, invece, la Repubblica Ceca e la Spagna, dove la produzione edilizia rimarrà comunque a livelli inferiori a quelli del 2013. Se infine si confronta la crescita media attesa nella produzione edilizia dei Paesi Eurocostruct con i rispettivi tassi medi realizzati nel periodo 2003-2013, allora la prospettiva è molto diversa. In tal caso, infatti, Polonia, Norvegia e Svizzera fanno registrare i valori più elevati, mentre Spagna, Irlanda e Portogallo si collocano sul fondo della classifica. 



The American construction market Courtesy of Mapei*

Il mercato delle costruzioni nelle Americhe The real estate market is growing all over the continent, albeit with a different impact depending on which area is taken into consideration. Let’s take a more detailed look.

economics

United States The USA economy, in spite of the difficult first quarter of 2014, should pick up in the rest of the year and most analysts forecast GDP growth of around 3% in 2014-2015. In particular, the real estate sector is enjoying a strong recovery, which can be seen by the growth in average house prices (almost +10% in 2013) and the large number of projects literally at the site stage. In 2013 the United States economy and construction market continued to expand. Investments in building projects (public and private, residential and non-residential) were more than 898 billion dollars (627 billion in the private sector and 271 billion in the public sector), representing a rise of 4.8% compared with 2012. While investments in non-residential building fell by 1.5% last year, the upturn in residential building that kicked off in 2012, continued in 2013. 923,000 projects have been completed in the residential sector, the highest number since 2007 and an increase of 18.3% compared with the previous year. Investments in residential building came mainly from the private sector and increased by 17%. The number of detached houses built amounted to 618,000 units (+15.4%), while semi-detached and townhouses accounted for 306,000 (+24.6%). 428,000 new homes were sold in 2013, an increase of 16.4% compared with 2012. The number of new residential housing starts, which reached unprecedented levels before the recession and then dropped to 478,000 units in 2006, was 923,000 in 2013, and large margins for growth are forecast for 2014. Sales of existing homes, on the other hand, reached 5.09 million units (+9% compared with 2012), the best result since 2006.

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B RICK W o rld R eview n. 2/ 2014

In maniera diversa a seconda delle varie aree, il mercato immobiliare è in crescita in tutto il continente. Vediamolo in dettaglio. Stati Uniti Nonostante un avvio stentato nel primo trimestre 2014, l’economia statunitense sembra avviata verso un percorso di crescita e le previsioni per il biennio 2014-2015 indicano un incremento medio del PIL prossimo al 3%. In particolare, il settore immobiliare gode di un forte sviluppo, testimoniato dall’aumento dei prezzi delle abitazioni (quasi +10% nel 2013) e dai moltissimi progetti ormai, letteralmente, in cantiere. Nel 2013 l’economia e il mercato delle costruzioni statunitensi hanno continuato ad espandersi. Gli investimenti in edilizia (pubblica e privata, residenziale e non residenziale) sono stati superiori a 898 miliardi di dollari (dei quali 627 miliardi dal settore privato e 271 miliardi da quello pubblico), in aumento del 4,8% rispetto al 2012. Se l’edilizia non residenziale ha registrato l’anno scorso un calo dell’1,5%, la ripresa dell’edilizia residenziale, cominciata nel 2012, è continuata nel 2013. In questo segmento sono stati realizzati ben 923.000 progetti, cifra che corrisponde al livello più alto dal 2007 e a un +18,3% rispetto all’anno precedente. Anche in questo caso, gli investimenti provengono per lo più dall’ambito privato e sono aumentati di circa il 17%. Le abitazioni monofamiliari hanno raggiunto le 618.000 unità (+15,4%), quelle plurifamiliari sono state 306.000 (+24,6%). Nel 2013 sono state vendute 428.000 nuove abitazioni, con un incremento del 16,4% rispetto al 2012. I nuovi cantieri di edilizia residenziale - che negli anni precedenti alla recessione avevano raggiunto picchi straordinari per poi calare a 478.000 unità nel 2006 - sono stati, come si diceva, ben 923.000 nel 2013 e ampi margini di crescita sono previsti per il 2014. Le vendite di case esistenti hanno invece raggiunto l’anno scorso i 5,09 milioni di unità (+9% sul 2012), il risultato migliore dal 2006. Nel 2013 gli investimenti in ristrutturazioni residenziali sono stati di circa 130 miliardi di dollari (+3% sul 2013) e si attende



In 2013 investments in residential renovation work were around 130 billion dollars (+3% compared with 2012) and further, rapid growth is expected in 2014.

un’ulteriore e rapida crescita per il 2014.

Forecasts for 2014

Nei primi tre mesi del 2014 il settore costruzioni, così come l’economia USA nel suo complesso, ha registrato un rallentamento dovuto a temperature particolarmente rigide negli stati settentrionali e in parte di quelli sudorientali e a piogge eccezionali nel Nord Ovest del Paese. Si ritiene che la frenata negli investimenti sia temporanea e che comunque, nel 2014, continueranno a crescere sia il settore dell’edilizia residenziale (sia per le nuove costruzioni che per gli interventi di restauro) che quello dell’edilizia privata non residenziale; in particolare, si stima una crescita a due cifre per gli investimenti in abitazioni mono e multifamiliari ed edifici commerciali. Previsioni meno rosee sono invece formulate per il settore delle costruzioni non residenziali pubbliche.

In the first three months of 2014 the construction sector, like the USA economy as a whole, slowed down because of the particularly bad winter in the northern part of the country and in parts of the south-eastern states, and the heavy rainfall in the north-west. The slowdown in investments is thought to be only temporary, however, and analysts believe that in 2014 the residential building sector (including both new buildings and renovation work) and the private non-residential building sector will continue to grow, while the outlook for the public nonresidential sector is a less rosy. Double-figure growth is forecast for investments in single-family homes, residential complexes and commercial buildings. Canada The macro-economic climate in Canada is also positive. According to a survey carried out by the Bank of Canada, most companies now have a more positive outlook for the coming months, are planning to take on new employees and have reported increases in sales and orders compared with 2013. In March 2014, unemployment dropped to 6.9%. The real estate sector is also burgeoning and the forecast increase in house prices is 2.2% in 2014 and 1% in 2015. Mexico After recording moderate growth in 2013, the Mexican economy should develop at a sustained rate in 20142015, and estimated average GDP growth for this period stands at over 3%. The construction sector (and the residential sector in particular) should benefit from the improved macro-economic picture. South America South America recorded a 2.7% increase in GDP in 2013 and similar average growth is expected for 2014-2015. Economic growth in Brazil reached 2.3%, but even better results were achieved by Argentina (+4.3%), Chile and Peru (both reporting +4-5%). Venezuela did less well than the others, with GDP increasing by just 1%. The South American construction market overall recorded a growth rate of almost 4%, continuing and improving on the previous year’s positive trend (+2.5%). Positive growth is also forecast for the two-year period 2014-2015. Brazil took the lion’s share in this area with around 170 billion euros invested in the building sector, thanks in part to projects connected with the 2016 Olympic Games, and the dynamism of the residential sector. The outlook is therefore bright in what is currently the 10th largest construction market worldwide. Argentina saw growth in investments in the building industry in 2013, thanks particularly to the development of the residential sector. Colombia, Chile and Peru were just as encouraging: growth in these markets was around 5% or more. However, the less fortunate macroeconomic situation in Venezuela, caused by social disorder and political instability, has impacted negatively on  the construction sector.

40

Le previsioni 2014

Canada Anche in Canada la congiuntura macroeconomica è positiva. Secondo un’indagine di Bank of Canada, la maggior parte delle imprese dimostra una rinnovata fiducia nei mesi a venire, prevedendo nuove assunzioni e dichiarando aumenti nelle vendite e negli ordini rispetto al 2013. Nel mese di marzo 2014 il tasso di disoccupazione è sceso al 6,9%. Il settore immobiliare è anch’esso in piena crescita e si prevede un aumento dei prezzi delle case del 2,2% nel 2014 e dell’1% nel 2015. Messico Dopo aver registrato una crescita moderata nel 2013, l’economia messicana dovrebbe svilupparsi ad un ritmo sostenuto nel biennio 2014-2015, durante il quale si stima che il PIL possa crescere in media di oltre il 3%. Il settore delle costruzioni (così come la sua componente residenziale) dovrebbe beneficiare del migliorato quadro macroeconomico. Il Sud America L’intera area sudamericana ha registrato nel 2013 un incremento del PIL del 2,7% e una simile crescita media annua è attesa nel periodo 2014-2015. Il Brasile ha raggiunto uno sviluppo economico pari al 2,3%, ma ancora meglio hanno fatto Argentina (+4,3%), Cile e Perù (entrambi tra il +4-5%). Meno bene è andata in Venezuela, il cui PIL è cresciuto solo dell’1%. Il mercato delle costruzioni sudamericano ha registrato, a livello complessivo, un tasso di crescita prossimo al 4%, continuando e migliorando il trend positivo dell’anno precedente (+2,5%). Anche per il biennio 2014-2015 si stima un andamento positivo. Il Brasile gioca la parte del leone in quest’area, con circa 170 miliardi di euro investiti in edilizia, grazie anche ai progetti legati alle prossime Olimpiadi 2016 e alla dinamicità del settore residenziale. Ottime prospettive dunque per quello che è attualmente il decimo maggiore mercato delle costruzioni nel mondo. In Argentina nel 2013 si è avuta una crescita degli investimenti in edilizia, soprattutto grazie allo sviluppo del settore residenziale. Colombia, Cile e Perù registrano risultati altrettanto incoraggianti: la crescita di questi mercati nel 2013 è stata in ogni caso pari o superiore al 5%. La meno fortunata congiuntura macroeconomica del Venezuela, dovuta anche ai disordini sociali e all’instabilità politica, ha invece influito negativamente sul settore delle costruzioni.  *This article was published in Realtà Mapei International No. 48/2014 *Questo articolo è tratto da Realtà Mapei no. 124/2014

B RIC K W o rld R eview n. 2/ 2014


BORN TO LEAD Reliable and ready to operate under the most extreme and demanding conditions, the VERDÉS MAGNA extruders have been designed to reach the largest production capacities. When we challenged ourselves to improve the efficiency and design of the VERDÉS extruders, our sole commitment was with you, our customer; and how we could support you and meet your requirements. Your specifications and needs have marked our path leading to the extrusion technology achieved by the new MAGNA series extruders.

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w w w. v e rd e s . c o m


Algeria looks to the future

L’Algeria che guarda avanti The Amouri Laghouat group was set up in the early 2000s, when its main field of operation was the production of materials for the building sector. The Amouri family’s farsighted vision and keen business sense prompted the group to embark on an ambitious development programme under the leadership of the enterprising and affable Mr. Amouri Toufik. We met Amouri Toufik, General Manager and owner of the Amouri Laghouat Group, to discuss the development of this strongly family-oriented business in Algeria, a fast-growing country with strong economic prospects for the next few years.

Il gruppo Amouri Laghouat nasce agli inizi degli anni 2000 e il suo principale settore di occupazione è, in quell’epoca, quello dei materiali dedicati al settore della costruzione. La sagacia e il forte senso per l’attività industriale proprio della famiglia Amouri porta il gruppo, con a capo l’intraprendente ed affabile M. Amouri Toufik, a guardare ad un piano ambizioso di sviluppo. Abbiamo incontrato Amouri Toufik, Direttore Generale e proprietario del Gruppo Amouri Laghouat, che ci ha From left: Matteo Bezzecchi (Magreb’s Sales spiegato l’evoluzione della sua attività Manager in Tecnofiliere), Toufik Amouri and Paolo Pedrielli (Tecnofiliere’s CEO) dal forte connotato familiare in una Algeria in piena trasformazione e con ancora diversi anni di prospettive economiche forti.

interview

BWR: Your group enjoys a leadership position in the building materials market. Do you count this as a personal success or a family achievement? Amouri Toufik: Our family has strong roots and a powerful sense of belonging. Since taking over at the head of the Laghouat-based group, I have always sought to involve my four brothers in the various businesses and companies that have been set up over the years with the goals of market diversification and family continuity. I see family union as a key value for development. We have carried through all projects together, each of us respecting the specific skills of the others, and this has further

Die-washing machine TF 1000 EVO Lavafiliere Mod. TF 1000 EVO

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B RICK W o rld R eview n. 2/ 2014

BWR: Il vostro gruppo è sinonimo di leadership nel mercato dei materiali da costruzione. Successo personale o famigliare? Amouri Toufik: La nostra famiglia è fortemente legata alle proprie origini e il senso di appartenenza è molto sviluppato. Da quando sono a capo del gruppo di Laghouat ho sempre cercato di coinvolgere i miei quattro fratelli nelle varie imprese e società che si sono via via venute a costituire, una in conseguenza all’altra, alla ricerca di una diversificazione dei mercati, ma anche nel segno della continuità della nostra famiglia. Ritengo l’unione famigliare un valore aggiunto e fondamentale dello sviluppo. Insieme abbiamo sviluppato ogni singolo progetto, ognuno nel rispetto delle competenze specifiche dell’altro, e

Extruder unit for 7-exit B8 brick Gruppo estrusore per Mattone B8 a 7 uscite



Equipment supplied to Sarl Bal Fornitura a Sarl Bal

strengthened our personal and business relationships. BWR: How is your business currently organised and what further investments are you expecting to make? Amouri Toufik: Amouri Laghouat Group has operations in a range of sectors, almost all concentrated in the city of Laghouat. The city is home to the two brickworks, Sarl BAL and Sarl FACMACO, each with double production lines, as well as a strapping production facility, an aggregate (gravel/sand) production plant and a grinding facility. The group employs a total permanent workforce of 1,350 people, at least half of whom are engaged in brick production. In the future we expect to expand further in the brick sector by building an additional two manufacturing units each with a capacity of 400,000 tons/year, which together with our current 650,000 tons will further consolidate our position as market leader. BWR: 1,350 employees is an impressive figure. How do you see this workforce evolving in the future? Amouri Toufik: Our core values are work, professional growth and a strong sense of responsibility. We are delighted to know that we are helping numerous families and individuals to grow professionally. Our country needs to continue its growth and our group will always be ready to support this development process. The figures for Algeria suggest that further investments and additional manpower will be needed in the future. We hope to be able to offer employment and financial security to many more families.

Extrusion phase of 4-exit die B12 15x20 Filiera B12 15x20 a 4 uscite in estrusione

devo riconoscere che questo processo professionale e umano ha consolidato ulteriormente il nostro rapporto e sodalizio industriale. BWR: Ad oggi come è strutturata la sua attività e quali ulteriori investimenti prevedete? Amouri Toufik: Il Gruppo Amouri Laghouat ha attività in vari settori, quasi tutti concentrati nella città di Laghouat. Qui hanno sede le due fornaci, Sarl BAL e Sarl FACMACO, ognuna con linee di produzione doppia, la produzione di reggia, e quella di aggregati (ghiaia/sabbia); disponiamo inoltre di un impianto di macinazione. Complessivamente il gruppo dà lavoro permanentemente a 1.350 dipendenti, di cui almeno la metà è impiegata nell’attività di produzione di laterizi. Per il futuro prevediamo di espanderci ulteriormente nel settore dei laterizi tramite la realizzazione di altre due unità produttive della capacità di 400.000 ton/anno ciascuna, che, aggiunte alle attuali 650.000 ton, ci affermeranno ulteriormente nella posizione di leader del mercato. BWR: 1.350 impiegati sono una cifra consistente. E in futuro? Amouri Toufik: Il lavoro, la crescita professionale, il senso di responsabilità sono valori che ci contraddistinguono. Sapere che tante famiglie, tante persone stanno crescendo professionalmente grazie e insieme a noi, ci rende felici. Il nostro è un paese che ha bisogno di continuare a crescere e il nostro gruppo sarà sempre pronto a sostenere questa direzione. In Algeria i numeri dicono che saranno necessari ulteriori investimenti e saranno richieste nuove forze lavoro. Confidiamo di riuscire a dare lavoro e benessere a molte altre famiglie.

BWR: Returning specifically to the brick sector, what are your main products? Amouri Toufik: We have three core products, all of which are very important for the building industry at the present time: B8 (100x200x300 mm), B12 (150x200x300 mm) and floor blocks. These products naturally make up the vast majority of our output as demand far outstrips supply and construction firms are accustomed to working with these sizes. As a result, we sell our entire output on the Algerian market. However, we will also be looking at other sizes in the future with a view to securing further growth and development.

BWR: Tornando allo specifico del settore laterizi, quali sono i prodotti di riferimento? Amouri Toufik: I prodotti di riferimento, estremamente necessari in questo momento, sono tre: il B8 (formato 100x200x300), il B12 (formato 150x200x300) e il solaio. Ovviamente, la quasi totalità della produzione è concentrata su questi articoli, in quanto la domanda supera di gran lunga l’offerta e le società di costruzione hanno l’abitudine all’utilizzo di questi formati; la produzione è pertanto totalmente dedicata al mercato algerino. In ogni caso, la nostra attenzione si rivolgerà in futuro anche ad altri formati, sempre nell’ottica di crescere e migliorare la nostra posizione e il nostro sviluppo.

BWR: Development, growth and quality. How important is the choice of partners? Amouri Toufik: Our country and our group are facing a big challenge. Although our growth in volume is assured, in order to improve in terms of quality we need to choose reliable partners that can offer experience and know-how. It is only through a combination of determination and expertise that

BWR: Sviluppo, crescita e qualità. Quanto è importante la scelta dei partner? Amouri Toufik: Il nostro paese e il nostro gruppo affrontano una grande sfida. La crescita e lo sviluppo ci sono, per la qualità occorre senz’altro scegliere partner affidabili e che abbiano maturato esperienza e competenza specifica. Solo attraverso la combinazione di volontà e know-how si possono ottenere livelli

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B RIC K W o rld R eview n. 2/ 2014


we will be able to achieve higher outputs and quality. For our brickworks, over the last few years we have chosen suppliers who have been able to demonstrate that their products have something extra. These include Tecnofiliere, a company we have been working with for years. A leading manufacturer of dies and brick extrusion equipment, it has worked alongside us ever since we began our brick-making activities, offering continuous and reliable support along with invaluable expertise and top-quality materials. It is largely thanks to this that our group has been able to achieve the outstanding results that can be seen today.

produttivi e realizzativi superiori. Per quanto riguarda le fornaci, abbiamo da qualche anno selezionato alcuni fornitori che hanno saputo mostrarci e convincerci che le loro realizzazioni avessero quel qualcosa in più. Tra questi, Tecnofiliere, con cui collaboriamo da anni. È un’azienda leader nel settore della costruzione di filiere e attrezzature per l’estrusione di mattoni, che ci ha affiancato fin dall’inizio dell’attività di produzione di laterizi, assistendoci con continuità e affidabilità, fornendoci prezioso know-how e materiale di primissima scelta. Anche grazie a questo, il nostro gruppo è riuscito a raggiungere gli enormi risultati che oggi vediamo.

BWR: What are the main machines you use and what advantages do they bring? Amouri Toufik: Tecnofiliere tailor their products to the precise specifications of each customer. Given the highly abrasive nature of our local clay, we need dies that are built with the utmost attention to materials. Tecnofiliere has always supplied us with cores, frames and core holders made of extremely high wear-resistant materials, thus enabling us to optimise our investments. Further key factors include precision of mechanical construction, attention to detail and on-site technical service. Another important factor is the type of extruder dies that the company supplies, namely the model CF1FC, the evolution of models CF1 and CF2 which had long been produced by Tecnofiliere for wide-exit extrusion. This type of extrusion brings a considerable increase in hourly production capacity together with high product quality and a significant reduction in specific energy consumption. The larger exit cross-section allows for lower extrusion speeds as well as minimal wear of the die components as a result of reduced friction. We were also supplied with a model TF1000 die washer which has enabled us to maintain all our dies in the best possible condition, avoiding time wastage and the breakage of expensive mechanical parts such as cores made of special anti-abrasive material.

BWR: Quali le principali macchine utilizzate e con quali vantaggi? Amouri Toufik: I prodotti di Tecnofiliere sono fatti su misura specifica di ogni cliente. Le nostre argille, particolarmente abrasive, necessitano di filiere costruite con la massima attenzione ai materiali. Da sempre Tecnofiliere ci ha fornito tasselli e cornici, nonché ponti, eseguiti in materiali ad altissima resistenza all’usura, che ci hanno permesso di ottimizzare al massimo gli investimenti. A questo si aggiungano la precisione nell’esecuzione meccanica, la cura del dettaglio, il servizio tecnico on-site. Altro fattore importante è la tipologia di filiere fornite, ossia il modello CF1FC, che rappresenta l’evoluzione dei modelli CF1 e CF2, da tempo prodotti da Tecnofiliere per l’estrusione a larghe uscite, tecnica di trafilatura che consente un notevole incremento della capacità produttiva oraria, assieme ad un elevato standard qualitativo del prodotto e una sensibile diminuzione del consumo energetico specifico. Infatti, grazie alla maggior sezione di uscita, è possibile trafilare a una velocità ridotta garantendo anche, per il minor attrito, una minima usura delle componenti della filiera stessa. Ci è stato fornito anche un Lavafiliere modello TF1000, che ci permette di salvaguardare nella migliore condizione ogni singola filiera, evitando inutili perdite di tempo e rotture di parti meccaniche dal costo elevato, come i tasselli in materiale speciale antiabrasione.

BWR: For how much longer will Algeria’s brick industry continue to grow at this pace? Amouri Toufik: We are looking ahead with a long term vision. There’s still so much to be done. Algeria has a population of 38 million people and although the Government has promised a second instalment of one million homes, many more are still needed. We mustn’t forget that the younger generations are growing up accustomed to a level of prosperity that until a few decades ago was simply unimaginable. This means that sooner or later the type of houses being built may change and so too will the products used to build them. The brick sector can look forward to a long and bright future and our group will  continue to play an important role.

Extrusion phase of 6-exit die B8 10x20 Filiera B8 10x20 a 6 uscite in estrusione

BWR: Quanti anni ancora l’Algeria crescerà nel settore del laterizio a questo ritmo? Amouri Toufik: Le nostre aspettative sono di lungo termine. C’è ancora tanto da fare. L’Algeria ha 38 milioni di abitanti, il governo ha promosso la seconda tranche da un milione di alloggi, ma ne mancano ancora tantissimi e non dobbiamo dimenticare che le nuove generazioni crescono in una situazione di benessere che fino a qualche decennio fa era impensabile. Questo significa anche che prima o poi le tipologie abitative potrebbero cambiare e di conseguenza i prodotti necessari a realizzarle. Il cammino del mattone è ancora brillante e lungo. Il nostro gruppo continuerà a dare slancio a questa attività. 

Kiln cars Carri forno

BR I CK W or ld R e vi e w n . 2 / 2 0 1 4

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Ketra places its trust in Italian technology Bedeschi (Limena, PD, Italy)

Ketra punta sulla tecnologia Made in Italy

technology

Bedeschi recently supplied and successfully started up a green field plant for the production of 60 million facing bricks and large-size porized blocks a year in Russia. Commissioned by TUS Group of Cheboksary, a leader in the construction of large housing units in the Chuvasha Republic, the new brick plant will produce and sell its products under the Ketra brand in the local market and in neighbouring regions. To cater for the need to produce both high-quality products like facing bricks and large-size porized blocks on the same technological line while maintaining a high standard of quality, Bedeschi combined its long-established experience with new solutions and succeeded in installing and starting up the plant in much shorter times than normal. The product range of the technological line includes facing bricks (250x120x65 mm and 250x120x88 mm), common construction blocks (250x120x140 mm and 250x250x140 mm) and porized blocks (380x250x219 mm, 398x250x219 mm and 510x250x219 mm), while other products such as partition elements can be added without significant changes.

The fired product at the kiln exit Il prodotto cotto in uscita forno

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Realizzato e collaudato con successo da Bedeschi, è stato recentemente inaugurato in Russia un nuovo impianto per la produzione di 60 milioni/anno di mattoni faccia a vista e blocchi porosi. Commissionato dalla TUS di Cheboksary, leader nella regione della Repubblica Ciuvascia nella costruzione di grandi unità immobiliari, il nuovo impianto produrrà e venderà con il marchio Ketra i propri prodotti sul mercato locale e nelle regioni limitrofe. La necessità di poter produrre con la stessa linea tecnologica sia un prodotto di pregio, come il mattone faccia a vista, sia blocchi porosi di grosse dimensioni mantenendo uno standard qualitativo alto, ha permesso a Bedeschi di unire esperienze oramai consolidate a nuove soluzioni ottenendo la realizzazione dell’impianto e il suo collaudo in tempi molto brevi se paragonati agli standard. La gamma produttiva della linea tecnologica varia dal mattone faccia a vista (250x120x65 e 250x120x88 mm), ai blocchi comuni per costruzione (250x120x140 e 250x250x140 mm) ai blocchi porosi (380x250x219, 398x250x219 e 510x250x219 mm), mentre altri prodotti, come ad esempio gli elementi per partizione, possono essere aggiunti senza sostanziali modifiche.


Inauguration of the brick plant Inaugurazione dell’impianto

Arrival and pre-processing of raw materials

Ricezione e pre-lavorazione delle materie prime

The raw materials arriving at the production line are stored in a covered building and from here are sent to the technological cycle through CNL apron feeders driven by a frequency converter. Clays with foreign bodies are screened by a VS type stone removing mill or are sent through a bypass system to an MB187 type two-wheel wet pan mill. Despite the installation cost, this machine has the useful – and sometimes indispensable – ability to shred and blend the raw materials, thereby improving their quality. After the wet pan mill, the raw materials pass through a first LPS 10x8 type rough roller mill and a second LVP 8x10 type high speed roller mill set for a final refining thickness of 0.8 mm for some specific products. Here additives such as sand and sawdust are added to the raw materials and sent to a CG 3000 double shaft mixer to perform final homogenization of the industrial mix prior to storage in the ageing silo. The plant is also equipped with a sawdust refining, screening, storage and dosing system, also designed and supplied by Bedeschi.

Le materie prime in arrivo alla linea produttiva vengono immagazzinate in un capannone coperto e da qui immesse nel ciclo tecnologico attraverso cassoni dosatori tipo CNL comandati da variatore di frequenza. In presenza di argille inquinate è possibile farle passare in un vaglio scansa pietre modello VS oppure, attraverso un sistema di bypass, vengono inviate ad una molazza a due mole modello MB187. La capacità di questa macchina di sminuzzare e omogeneizzare le materie prime migliorandone la qualità è innegabile, e tale da renderla a volte indispensabile, sicuramente sempre utile, nonostante il costo di installazione. In uscita dalla molazza le materie prime incontrano un primo laminatoio modello LPS 10x8 ed un secondo laminatoio veloce modello LVP 8x10 regolati con uno spessore di laminazione finale di 0,8 mm per alcuni prodotti particolari. Qui, vengono aggiunti gli additivi (sabbia, segatura, trepple, etc.) alle materie prime prima di inviarle ad un mescolatore a doppio albero modello CG 3000 che provvederà alla ottimale omogeneizzazione della miscela industriale prima dell’immagazzinamento nel silo di stagionatura finale. L’impianto è anche dotato di un sistema di raffinazione, vagliatura, immagazzinamento e dosaggio della segatura di legno, anch’esso progettato e fornito da Bedeschi.

Silo In view of the need for different industrial mixes suitable for the production of a range of products (from high-quality products such as facing bricks through to common bricks and large-size porized blocks), Bedeschi chose a tank silo with a capacity of about 10,000 m3. The industrial mix is reclaimed and homogenised by a BEL F lateral bucket reclaimer. Production: the extruder The processed clay is reclaimed from the silo by means of a series of rubber belts and introduced into a CNL apron feeder. The apron feeder ensures perfect metering of the clay in the quantities needed to guarantee continuous operation of the production department. The mix is then transferred via the rubber belt conveyor to another LPS roller mill capable of reducing the grain size of the dry clay crusts arriving from the homogenizing silo. To achieve a uniform brick colour, additives (colouring oxides, barium carbonate, etc.) are introduced into the industrial mix by means of a powder additive dosing system.

Silo Le diverse miscele industriali necessarie alla produzione di differenti prodotti (dal faccia a vista, al prodotto comune fino ai blocchi porosi anche di notevoli dimensioni), hanno portato alla scelta di installare un silo a vasche della capacità di circa 10.000 m3. La ripresa della miscela industriale e la sua omogeneizzazione finale è affidata ad un escavatore laterale a tazze modello BEL F. Produzione: la trafila L’argilla, così trattata e ripresa dal silo tramite una serie di nastri in gomma, viene introdotta in un cassone dosatore modello CNL. Il cassone dosatore garantisce il dosaggio ottimale dell’argilla in quantità necessaria a garantire il funzionamento costante del reparto di produzione. La miscela viene così inviata attraverso il nastro trasportatore in gomma ad un altro laminatoio tipo LPS che permette di ridurre la pezzatura delle croste di argilla secca provenienti dal silo di omogeneizzazione. Per ottenere la colorazione uniforme dei mattoni ceramici vengono ag-

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The same rubber belt conveyor on which the above mentioned additives are added to the industrial mix originating from the roller mill is used to send the final mix to a GDF mixer with frontal grid. This machine has the task of homogenizing all the mix compounds, adding some water if necessary to obtain the required degree of plasticity. The mixer is equipped with an automatic wetting system to correct the moisture content of the mix. The material is therefore ready to be extruded and is moved by rubber belt conveyors to the BED 650 SLS extruder. In the upper section of the machine the clay is further mixed in the mixer, an integral part of the BED 650 SLS extruder, and then passed through a system of grids into the vacuum chamber. Here the clay undergoes de-airing by means of a vacuum pump in order to achieve greater compactness of the extruded mass. From the vacuum chamber the clay falls into the extruder auger, which collects it, compacts it and pushes it through the various dies to obtain a clay column of the required shape and dimensions. The machine is equipped with a set of dies and pressure heads capable of extruding all products of various shapes. To ensure compliance with health and safety regulations in the clay preparation department, a dust suppression system has been installed to extract volatile clay processing residues during the roller milling stages. The dust is eliminated by means of a centrifugal fan and a set of bag filters with an automatic cleaning system. The dust is automatically extracted from the filter by means of a discharge valve. These machines are also designed and manufactured internally within the Bedeschi group by the CTP Team in Milan, which for several decades has been designing and manufacturing dust suppression systems for a range of industries. Cutting and dryer loading/unloading system The extruded column is pre-cut by a slug cutter and then transported to the two brick and block cutting lines to create the finished product lengths. On the brick line, the clay column is transported by means of a belt conveyor system to a 90° deviator where a paddle pushes it into a multi-wire cutter. During this operation, it is possible to chamfer the upper and the lower faces. The column is then raised to allow the side faces to be chamfered, after which it is cut. After cutting, the pieces are ejected from the line by means of a paddle pusher, spaced and then conveyed by a set of chain benches to the pallet loading station equipped with an anthropomorphic robot. On the block line, the column is again transported by a belt conveyor system to a 90° deviator and then transferred to

BED 650 SLS Bedeschi Extruder Estrusore Bedeschi BED 650 SLS

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giunti nella miscela industriale degli additivi (ossidi coloranti, carbonato di bario, etc.) tramite un sistema di dosaggio degli additivi in polvere. Per mezzo del nastro trasportatore in gomma, sul quale vengono aggiunti gli additivi alla miscela industriale proveniente da laminatoio, la miscela finale viene inviata ad un impastatore con griglia frontale modello GDF, che ha la funzione di omogeneizzare tutti i componenti miscelati, eventualmente aggiungendo un certo quantitativo di acqua per raggiungere il grado di plasticità richiesto. Per correggere l’umidità della miscela il mescolatore è completo di un sistema automatico di bagnatura. Il materiale è cosi pronto per essere estruso e viene trasportato per mezzo dei nastri in gomma alla mattoniera modello BED 650 SLS. Nella parte superiore dalla macchina, l’argilla viene ulteriormente mescolata nell’impastatore, parte integrante della mattoniera BED 650 SLS, e successivamente viene fatta passare attraverso un sistema di griglie che si affacciano sulla camera del vuoto. Qui, mediante l’impiego di una pompa del vuoto, viene effettuata la degasazione dell’argilla, necessaria per ottenere una migliore compattezza della massa estrusa. Attraverso la camera del vuoto l’argilla cade nell’elica dell’estrusore che raccoglie l’argilla, la compatta e la spinge attraverso le diverse filiere per ottenere il filone delle dimensioni e della forma volute. L’impianto è dotato di un set di filiere e di un set di bocche che garantiscono nelle varie configurazioni l’estrusione di tutti i materiali richiesti. Per garantire il rispetto delle norme sanitarie nel reparto di pre-lavorazione dell’argilla, è prevista l’installazione del sistema di abbattimento polveri in grado di aspirare i residui volatili durante le fasi di laminazione. L’eliminazione della polvere avviene tramite un ventilatore centrifugo, una serie di filtri a manica con sistema automatico di pulizia. L’estrazione della polvere dal filtro avviene automaticamente tramite una valvola di scarico. Anche queste macchine sono progettate e prodotte all’interno del gruppo Bedeschi, attraverso la CTP Team di Milano, che si occupa ormai da diversi decenni di progettazione e produzione dei sistemi di abbattimento polveri per diverse industrie. Taglio e carico-scarico essiccatoio Il filone estruso viene pretagliato da un tagliafilone e successivamente trasportato alle due linee di taglio mattoni e blocchi in cui si ricavano le lunghezze finali del prodotto. Per quanto riguarda la linea dei mattoni, tramite una serie di nastri trasportatori, il filone arriva a una deviazione a 90˚ dove una paletta lo introduce nella taglierina multifili; durante questa operazione è possibile realizzare lo smusso della faccia superiore e di quella inferiore; successivamente il filone viene sollevato, permettendo così lo smusso delle facce laterali, e infine

Cutting, loading and unloading system Taglio, carico, scarico


the cutting position. Cutting is performed by a vertical cutter capable of cutting 4 pieces simultaneously. The pieces are then spaces and conveyed by a series of belts to the pallet loading station, equipped with an anthropomorphic robot. The extrusion zone features a system for machining the external brick surface, including a machine for sandblasting and texturing. The products cut and distributed on the two dedicated lines are then loaded onto the dryer cars by an anthropomorphic robot equipped with a 4 independent head gripping unit. Once the pallet has been loaded, it is transferred to a position close to the dryer car and loaded by means of a loading system. Automatic dryer car handling The cars are moved into and out of the dryer by means of a set of automated machines. These can either travel on rails (transfer cars) or are fixed to the ground (chain pushers, pushers with automatic cylinder and winches with metal rope) and are equipped with all the necessary accessories for correct operation. The supplied equipment also includes a system of double-leaf pneumatically-operated doors to separate the various dryer zones from the external environment. Tunnel dryer The extruded products are then dried in a tunnel dryer consisting of various car lines ventilated from both sides. These dryers consist mainly of the following parts: - a series of internal truncated cone-shaped fans that direct the hot air onto the material so as to make the drying process uniform over the entire load height; - a series of fans to evacuate the excess moisture contained in the dryer; - a series of fans for internal ventilation of the systems controlling the quality of the air introduced into the dryer; - a series of thermal rooms equipped with generators to adjust the temperature of the air to be introduced into the dryer; - an electrical system to control the equipment installed in the dryer. The external ventilation equipment includes centrifugal fans, axial fans, control vane valves with actuators, expansion joints and accessories. These are integrated into duct systems to feed hot air and extract moist air and guarantee optimal distribution of the thermal energy required for the

Cutting, loading and unloading system Taglio, carico, scarico

tagliato. Effettuato il taglio, i pezzi vengono espulsi dalla linea per mezzo di uno spintore a paletta, allargati e infine trasportati da una serie di banchi a catene fino alla stazione di carico su pianale realizzata da un robot antropomorfo. Per quanto riguarda la linea dei blocchi, il filone, arrivando sempre su nastri trasportatori a una deviazione a 90˚, viene traslato nella posizione di taglio, realizzato tramite una taglierina verticale; questa effettua il taglio simultaneo di 4 pezzi. I pezzi vengono quindi allargati e infine trasportati da una serie di nastri alla stazione di carico su pianale, realizzato da un robot antropomorfo. Nella zona di estrusione è previsto un sistema per la lavorazione della superficie esterna del mattone, in particolare è presente una macchina per la sabbiatura e rustificatura. I prodotti tagliati e programmati sulle due linee dedicate vengono quindi caricati sui pianali dei carrelli dell’essiccatoio tramite un robot antropomorfo, dotato di un organo di presa costituita da 4 gruppi di pinzatura indipendenti. Una volta completato il carico di un pianale, questo viene portato in prossimità del carrello essiccatoio e caricato per mezzo di dispositivo di carico. Movimentazione automatica carrelli essiccatoio Il movimento dei carrelli dentro e fuori l’essiccatoio è affidato a un insieme di macchine a gestione automatica, che possono essere mobili su rotaie (trasbordatori) o fisse a terra (spintori a catena, spintori con cilindro automatico e argani a fune metallica) e dotate di accessori necessari al corretto funzionamento. Completa la fornitura un sistema di porte a doppia anta ad apertura pneumatica per dividere le varie zone dell’essiccatoio dall’esterno. Essiccatoio a tunnel I prodotti estrusi vengono poi essiccati in un essiccatoio a tunnel formato da diverse linee di carrelli, ventilate da entrambi i lati. Gli essiccatoi di questa tipologia sono composti essenzialmente dalle seguenti parti: - serie di ventilatori troncoconici interni in grado di convogliare l’aria calda nel materiale, permettendo così di uniformare il processo di essiccazione su tutta l’altezza della carica; - serie di ventilatori per l’evacuazione dell’umidità in eccesso presente nell’essiccatoio; - serie di ventilatori per l’alimentazione della ventilazione interna di sistemi di controllo della qualità dell’aria immessa nell’essiccatoio; - serie di sale termiche dotate di generatori per la correzione della temperatura dell’aria da immettere in essiccatoio; - impianto elettrico per il comando e il controllo delle attrezzature installate nell’essiccatoio.

Tunnel dryer entrance Ingresso essiccatoio a tunnel

Automated setting machine Impilatrice automatica

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drying process. Heat generators have also been installed to correct the temperature of the hot air used in the process. A computerised system controls the dryer and achieves the best possible compromise between product quality, drying time and energy consumption. Dried product unloading system and setting machine After the drying stage, the cars are transported to an unloading zone where an elevator/descender removes the individual pallets from the car and loads them onto the chain conveyors. Here an anthropomorphic robot unloads the bricks from the pallets, which are then returned to the wet product loading station by means of a series of chain conveyors for a new cycle. There is an automatic store for the pallets not in use during the drying process. The dried products unloaded from pallets by means of the robot are transported by a set of chain conveyors to the kiln car setting station. During transport, the products are counted, grouped and spaced in such a way as to form the desired layer ready for loading. The line is also equipped with a brick overturning system to be used in the case of horizontal loading of facing bricks. The set products are picked up by a gripper with 6 rotating heads to form the pack on the kiln cars. Automatic kiln car handling system The cars are handled inside and outside the kiln by means of a series of automated machines. The system includes the line serving the tunnel kiln and an external line serving the product loading/unloading zone. The installed equipment can either travel on rails (transfer cars) or is fixed to the ground (chain pushers, pushers with automatic cylinder and winches with metal rope) and is equipped with all the necessary accessories for correct operation. Tunnel kiln The dried material is fired inside the tunnel kiln at a temperature of about 1000°C. The kiln consists of a tunnel, sets of lateral and top burners, systems for hot air extraction and feeding, guillotine doors and electrical control systems. The kiln’s main structure consists of refractory brick masonry. The exit zone wall is made of ceramic bricks. The firing tunnel roof consists of a suspended refractory ceiling supported by mild or stainless steel hooks according to the local temperature. The shape and type of materials used for the ceiling are chosen specifically for this kind of kiln.

Tunnel Kiln Forno a tunnel

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Le attrezzature di ventilazione esterna comprendono: ventilatori centrifughi, ventilatori assiali, valvole ad alette di regolazione con relativi attuatori, giunti di dilatazione e accessori. Questi, integrati in sistemi canalizzati per l’alimentazione dell’aria calda e per l’estrazione dell’aria umida, garantiscono l’ottimale distribuzione dell’energia termica necessaria al processo di essiccazione. Sono stati inoltre installati generatori di calore per la correzione della temperatura dell’aria calda necessaria al processo tecnologico. Un sistema computerizzato è preposto alla gestione dell’essiccatoio per ottenere il compromesso ottimale tra qualità del prodotto, tempo di essiccazione e consumo di energia. Scarico del secco e impilatrice automatica Dopo la fase di essiccazione, i carrelli vengono trasportati verso una zona di scarico dove un elevatore/scaricatore estrae i singoli pianali dal carrello e li posa sui trasportatori a catene. Qui i mattoni vengono scaricati dai pianali per mezzo di un robot antropomorfo e i pianali rimandati, tramite una serie di trasportatori a catene, alla postazione di carico del materiale umido per un successivo ciclo. È presente un magazzino automatico di gestione pianali non in uso nel ciclo di essiccazione. Il prodotto secco scaricato per mezzo del robot dal pianale viene inviato alla postazione di impilamento sui carri del forno. Durante il trasporto i prodotti vengono contati, raggruppati e distanziati in modo da formare lo strato voluto, pronto per essere caricato. La linea, inoltre, è dotata di un sistema di ribaltamento dei mattoni da utilizzarsi in caso di carico in piano dei mattoni faccia a vista. Il materiale così programmato viene prelevato da una pinza a 6 organi di presa rotanti per la formazione del pacco sui carri forno. Movimentazione automatica carri forno Il movimento dei carri dentro e fuori il forno è affidato a un insieme di macchine a gestione automatica. Il sistema comprende la linea a servizio del forno a tunnel e una linea esterna a servizio delle zone di carico/scarico del materiale. Le attrezzature installate possono essere mobili su rotaie (trasbordatori) o fisse a terra (spintori a catena, spintori con cilindro automatico e argani a fune metallica) e dotate di accessori necessari al corretto funzionamento. Forno a tunnel Il materiale secco viene cotto all’interno di un forno a tunnel a una temperatura di circa 1000 °C. Il forno è costituito da: tunnel, serie di bruciatori laterali e di volta, sistemi di aspirazione e mandata aria calda, porte a ghigliottina e apparecchiature elettriche di comando e controllo. La struttura principale è composta da una muratura realizzata in mattoni refrattari. La zona di uscita delle pareti è realizzata in mattoni ceramici. La chiusura superiore, all’interno del tunnel di cottura, è realizzata per mezzo di una volta piana sospesa refrattaria sostenuta da ganci in acciaio dolce o inossidabile in base alla temperatura locale. La forma e la tipologia del materiale costituente la volta sono studiate specificatamente per l’installazione di questo tipo di forno. Il forno è dotato di impianto di cottura a gas composto di una rampa gas principale di riduzione e sicurezza, rampa gas secondaria di riduzione e sicurezza per i bruciatori laterali; impianto composto da bruciatori laterali comprensivo di alimentazione aria comburente e gas combustibile; impianto di cottura in volta formato da bruciatori ad autoaccensione e da bruciatori ad aria soffiata. Le attrezzature installate sono necessarie per la re-


The kiln is equipped with a gas-fired system consisting of a main gas ramp for reduction and safety, a secondary gas ramp for reduction and safety of the lateral burners, a set of lateral burners with combustion air and combustion gas feeding system, and a ceiling-mounted firing system with self-igniting burners and blown air burners. This equipment is needed to perform the firing process and to check that the required temperatures are reached. To ensure the uniformity of the internal airflows, the tunnel kiln is also equipped with a series of ventilation systems for air feeding or exhaust. The external ventilation equipment includes centrifugal fans, axial fans, control vane valves with actuators, expansion joints and accessories. These are integrated with duct systems for the extraction or recirculation of hot air or the supply of cooling air and guarantee optimal distribution of the thermal energy needed for the firing process. The supplied equipment also includes rapid cooling groups to be installed downstream of the firing zone and the hot air generator to be installed in the lateral pre-tunnel feeding area. To ensure the stability of the firing process during the stages of kiln car introduction and removal, the tunnel is equipped with guillotine doors. A system consisting of four automatic doors, two at the entrance and two at the exit of the firing tunnel, guarantees complete insulation of the kiln from the external environment and minimises pressure variations. Two similar doors are installed at the ends of the pre-kiln. Automated fired product unloading system The cars loaded with fired product are transported to the unloading zone for wrapping and packaging of the finished products. These products are unloaded in layers by means of a gripper equipped with 6 rotating heads, then counted, grouped and spaced in such a way as to form the desired layer ready to be loaded on the wooden pallet. The line is also equipped with a brick overturning system to be used in the case of horizontal loading of facing bricks. Before being loaded on the pallet, the layers can be strapped together by a horizontal strapping machine. Final pack forming on the pallet is performed by a gripper with 2 rotating gripping units. The completed packs are then strapped vertically, if necessary wetted by immersion in tanks using a double gripper with forks, and finally packaged with heat-shrink polyethylene film. When the packaging operation is complete, the packs are prepared for truck loading or yard storage. Equipment and accessories To ensure correct loading of fired material onto the kiln cars, an automatic material bench cleaning station is provided, complete with a suction mouth and dust suppression filter. The plant is equipped with a set of electrical panels, control pulpits, pushbutton panels and accessories for control and monitoring all installed equipment, as well as a software system capable of setting recipes with all the characteristics necessary to guarantee product quality and production volumes. The entire line is controlled by a single overall supervision software managed from the PLC. All the machines are controlled and operated by a software package that allows for automatic operation, thereby ensuring continuity and consistency of production. Bedeschi also supplied all the secondary equipment, including dryer cars, pallets, kiln cars, various insulating materials, belt conveyors, etc., and entirely built the kiln tunnel to  ensure the highest possible quality.

alizzazione del processo di cottura e il controllo del raggiungimento delle temperature richieste. Per garantire l’uniformità dei flussi di aria all’interno, il forno è stato dotato di una serie di sistemi di ventilazione per l’immissione o l’estrazione dell’aria. Le attrezzature di ventilazione esterna comprendono: ventilatori centrifughi, ventilatori assiali, valvole ad alette di regolazione con relativi attuatori, giunti di dilatazione ed accessori. Queste apparecchiature, integrate in sistemi canalizzati per l’estrazione o il ricircolo dei gas caldi o l’alimentazione dell’aria di raffreddamento, garantiscono l’ottimale distribuzione dell’energia termica necessaria al processo di cottura. Completano la fornitura i gruppi di raffreddamento rapido da installarsi subito a valle della zona di cottura e il generatore di calore da installarsi nel circuito di alimentazione al tunnel di attesa laterale. Per garantire la stabilità del processo durante le fasi di introduzione ed estrazione dei carri forno il tunnel è dotato di porte a ghigliottina. Un sistema formato da quattro porte automatiche, due in ingresso e due in uscita del tunnel di cottura, garantisce il completo isolamento del forno dall’ambiente esterno riducendo al minimo eventuali variazioni di pressione. Due porte simili sono montate alle estremità del tunnel di attesa laterale (pre-forno). Scarico automatico del cotto I carri di materiale cotto vengono trasportati alla zona di scarico, progettata per confezionare e imballare il materiale finito. I prodotti finiti vengono scaricati a strati dal carro del forno tramite una pinza dotata di 6 organi di presa rotanti, contati, raggruppati e distanziati in modo da formare lo strato voluto pronto per essere caricato sul pallet in legno. La linea inoltre è dotata di un sistema di ribaltamento dei pezzi, nel caso in cui i mattoni faccia a vista siano caricati in piano. Prima di essere caricati sul pallet gli strati possono essere legati per mezzo di una reggetta orizzontale. La formazione del pacco finale sul pallet avviene per mezzo di una pinza dotata di 2 organi di presa rotanti. I pacchi ultimati vengono poi legati verticalmente con una reggetta, eventualmente bagnati mediante immersione in vasche per mezzo di una doppia pinza dotata di forche, e infine imballati con un film di polietilene termo-retratto. Al termine delle operazioni di confezionamento i pacchi vengono preparati per il carico su camion o lo stoccaggio in piazzale. Attrezzature e accessori Per garantire un corretto carico del materiale cotto sui carri forno è prevista una stazione di pulizia automatica (pulisci carri) del piano di appoggio del materiale dotato di una bocca di aspirazione di un filtro di abbattimento polveri. L’impianto è dotato di un insieme di quadri elettrici, pulpiti di comando, pulsantiere e accessori per il comando e controllo di tutte le attrezzature installate e di un relativo sistema software che permette di impostare a ricetta tutte le caratteristiche necessarie a garantire la qualità e la quantità dei prodotti da trattare. L’installazione di un unico software di supervisione generale, gestito da PLC, garantisce il controllo di tutta la linea. Tutte le macchine sono gestite e regolate da un software che permette il funzionamento in automatico, garantendo così la continuità e la costanza di produzione. Bedeschi ha inoltre fornito tutte le attrezzature secondarie come: carrelli essiccatoio, pianali, carri forno, vari materiali di isolamento, nastri trasportatori, ecc. Bedeschi ha costruito completamente la galleria del forno garantendo così la massima qualità. 

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Branis, a high-capacity brickworks Sylvain Moreau - Ceric Technologies (Paris, France)

Branis, un impianto ad alta capacità produttiva The Branis brickworks in the Algerian city of Biskra, capital of the eponymous province located in the interior of the country and the principal settlement of a Saharan oasis, was started up successfully in March this year. The brickworks was delivered by Ceric Technologies and reached nominal production levels in less than three months from commissioning. Besides being one of the highest capacity brickworks in Algeria, it is also one of the boldest and most ambitious projects in terms of technology. Ceric Technologies and the Hoggui family took the joint decision to install highly innovative technologies.

technology

The clay pit Il silo di stoccaggio

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All’inizio di marzo è stata avviata la fornace Branis nei pressi di Biskra, città dell’Algeria, capitale dell’omonima provincia, situata nell’interno del paese in uno dei principali insediamenti nelle oasi sahariane. L’impianto per la produzione di mattoni è stato realizzato da Ceric Technologies e ha raggiunto la produzione nominale in meno di tre mesi dall’avviamento. Oltre ad essere tra gli impianti con una delle capacità produttive maggiori dell’intera Algeria, la fornace rappresenta senza dubbio uno dei progetti più audaci e ambiziosi dal punto di vista tecnologico. Ceric Technologies e la famiglia Hoggui, infatti, hanno condiviso la scelta di installare tecnologie particolarmente innovative.


The dryer car Il carro essiccatoio

The Ceric APR rapid dryer

L’essiccatoio rapido Ceric APR

The new Ceric APR (reduced step) rapid dryer was installed in the Branis brickworks. With a total length of just 111 m and a tray width of 6.5 m, the dryer is equipped with 78 mobile racks and a total of 468 trays. This new high-capacity dryer offers a number of advantages: - reduced overall size; - high reliability due to its simplicity of design and operation; - optimised drying following the redesign of the ventilation and energy intake systems.

Nella fornace Branis è stato inaugurato il nuovo essiccatoio rapido Ceric APR (a passi ridotti): con una lunghezza totale di soli 111 m e una larghezza dei telai di 6,5 m, l’essiccatoio è equipaggiato con 78 bilancelle e con un totale di 468 telai. Questo nuovo essiccatoio ad alta capacità è in grado di offrire diversi vantaggi: - un ingombro ridotto; - una grande affidabilità, per effetto della sua semplicità di progettazione e di funzionamento; - un’essiccazione ottimizzata, grazie al nuovo design dei sistemi di ventilazione e di apporto energetico.

With a capacity of 44,928 pieces, the drying time remains just 3 hours per product, and quality is outstanding. This exceptional performance stems from Ceric’s decision to invest at least 3% of its annual turnover in Research & Development. The Demeter 730 extrusion unit The Branis brickworks is also equipped with the new Demeter 730 extrusion unit. This Pelerin® extrusion unit has been totally redesigned. The main innovations are the variable speed drives, the reducers, the shafts and augers, the revolving systems, the grids and the position of the vacuum chamber. All aspects have been designed to achieve a capacity of above 80 ton/h. An 8-outlet die for extruding 10x20x30 cm bricks enables the Branis plant to produce more than 14,000 bricks/h at its nominal output rate. This cutting-edge plant also features a 9,000 m3 capacity clay pit, an excavator that moves along two beams with a 17 m reach and is capable of handling more than 100 ton/h of clay, a kiln with a length of 164 m and an internal firing channel width of 8.2 m, two setting lines and two packing lines. Ceric Technologies successfully delivered the innovative technology and made a contractual commitment regarding the performance of the Branis brickworks, which sets a new standard for industrial brick production. 

Con una capacità pari a 44.928 pezzi, il ciclo di essiccazione resta limitato a 3 ore per prodotto e la qualità dei manufatti risulta eccellente. Una performance ragguardevole, frutto degli investimenti che Ceric ha voluto destinare alla Ricerca & Sviluppo, pari a non meno del 3% del fatturato annuo. Il gruppo estrusore Demeter 730 L’impianto Branis è stato inoltre equipaggiato con il nuovo gruppo estrusore Demeter 730. Totalmente rivisitato, questo estrusore Pelerin® è una macchina di nuova concezione, in tutto e per tutto: le innovazioni principali riguardano gli inverter, i riduttori, gli alberi e le eliche, gli ingranaggi, le griglie, la posizione della camera del vuoto. Tutto è stato studiato per ottenere una capacità di oltre 80 ton/h. Una filiera a 8 uscite per mattoni da 10x20x30 permette all’impianto Branis di produrre oltre 14.000 mattoni/h alla cadenza nominale. L’impianto, all’avanguardia della tecnologia, è inoltre completato da un silo di 9.000 m3 di capacità, un escavatore che trasla su due travi a 17 m di interasse, che gestisce oltre 100 ton/h di argilla, un forno da 164 m di lunghezza per 8,2 m di larghezza interna del canale, due linee di impilamento e tre linee di impacchettamento. Ceric Technologies ha quindi completato l’innovativa fornitura con successo, assumendosi anche un impegno contrattuale legato alle prestazioni dell’impianto Branis, che segna una nuova tappa nello sviluppo della produzione industriale di laterizi. 

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Sarl Edhaia starts up new plant George Koukas - Sabo Hellas (Greece)

Sarl Edhaia avvia il nuovo impianto In the summer of 2014, Sabo successfully commissioned a new complete plant for Sarl Edhaia, located in Touggourt, a city in the province of Ouargla some 225 km south of Biskrae and 600 km southeast of Algiers. While the facility as a whole has a production capacity of 800 ton/day, the capacity of the clay preparation department is twice that (1,600 tons/ day) to enable the Algerian brick company to construct a second identical production line in the future and thereby double its output. The facility is one of the largest brickworks ever built in Algeria and is the one with the largest excavator (clay silo) in Africa. Apart from the preparation machinery built by Bongioanni Macchine, everything else was supplied by Sabo, including the box feeders, the clay conveyor belts and the electrical panels and control systems. Drying The drying equipment consists of a 64-rack dryer with a 3.2 m step and a 5-shelf rack of length 1.1 m and width 6 m capable of holding 3 bricks along its length. It is the same dryer successfully used for Ideal Brique in Tunisia and for Briqueterie Amouri in Algiers, Algeria. Like all standard dryers, it has a robust design with self-tensioning chain to allow for a high capacity. Cutting line

technology

The cutting line and the dryer loading and unloading line

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Nell’estate 2014, Sabo ha avviato con successo il nuovo impianto completo di Sarl Edhaia, che sorge a Touggourt, città nella provincia di Ouargla, situata 225 km a sud di Biskrae e 600 km a sud-est di Algeri. Si tratta di un progetto da 800 tonnellate/giorno, ma con una capacità del reparto di preparazione terre pari al doppio (1.600 tonnellate/giorno), in modo da garantire al produttore algerino la possibilità di costruire in futuro una seconda linea di produzione identica alla prima, raddoppiando così la produzione finale. La fornace è uno dei più grandi impianti di produzione di laterizi mai costruiti in Algeria e quella con il più grande escavatore (impianto di stagionatura) in Africa. Ad eccezione della parte dedicata alla preparazione terre, gestita attraverso tecnologie fornite da Bongioanni Macchine, tutto il resto dell’impianto è stato fornito da Sabo, inclusi gli alimentatori dei box, i nastri trasportatori di argilla, così come i quadri elettrici e i sistemi di controllo. Essiccazione Per la fase di essiccazione è stato scelto un essiccatoio a 64 bilancelle con un passo di 3,2 m e una bilancella a 5 piani lunga 1,1 m e larga 6 m, che è in grado di ricevere, nel lato lungo, tre mattoni. Si tratta dello stesso essiccatoio utilizzato con successo in Tunisia per Ideal Brique, e in Algeria per Briqueterie Amouri, ad Algeri. Come tutti gli essiccatoi standard, la macchina è caratterizzata da un design robusto, con catena di auto-tensionamento che permette un’elevata capacità.



consist of established Sabo technological solutions that have already been used on multiple projects with great success. Two robots complete the programming benches serving the setting machine and deliver a stable, wellmade package ready to enter the kiln. Their low consumption and simplicity of use are major benefits. Firing

Linea di taglio La taglierina, il carico e lo scarico dell’essiccatoio sono consolidate soluzioni tecnologiche di Sabo, già impiegate in diversi progetti con grande successo. L’utilizzo di due robot completa i due banchi di programmazione al servizio dell’impilatrice, e garantisce la stabilità di un pacco ben assemblato pronto per l’ingresso nel forno. I bassi consumi e la semplicità d’uso rappresentano sempre plus significativi. Cottura

The installation was completed with the construction of a traditional kiln of length 142.8 metres (equipped with 34 kiln cars) running on natural gas. However, it is a “traditional” kiln only in terms of its construction materials as it is in fact one of the most modern machines of its kind in North Africa. The use of 10 lateral burners supplied by Sabo along with 2 “jolly” burners and 10 normal gas burners (also supplied by Sabo) ensures maximum capacity for minimum maintenance. Amply sized fans for the chimney along with energy recovery, three rapid cooling systems and two sets of recycling systems in the kiln preparation zone not only ensure the best possible results in terms of well fired products over the entire kiln car setting height but also guarantee extremely high levels of production. This allows products to be fed in every 10 minutes 30 seconds, making for a total production of 800 tons/day of the B12 bricks commonly used in Algeria.

Il progetto è stato completato con la costruzione di un forno tradizionale di 142,8 metri (equipaggiato con 34 carri forno) che utilizza gas naturale. Si tratta di un forno cosiddetto “tradizionale” solo a causa dei materiali da costruzione utilizzati, in quanto è a tutti gli effetti uno dei forni più moderni del Nord Africa. L’impiego di 10 bruciatori laterali forniti da Sabo, con l’aggiunta di 2 bruciatori “jolly” e 10 bruciatori a gas normale (anch’essi di produzione Sabo), garantisce una capacità massima, con manutenzioni ridotte al minimo. L’utilizzo di ventilatori ben dimensionati per il camino, il recupero di energia, i tre sistemi di raffreddamento rapido e le due serie di sistemi di riciclo nella zona preparazione forno non solo garantiscono il miglior risultato possibile per un prodotto ben cotto per l’intera altezza dei piani dei carri forno, ma anche un livello produttivo molto elevato. Risulta in questo modo agevole prevedere un ingresso ogni 10 minuti e 30 secondi e una produzione totale di 800 tonnellate/giorno di mattoni B12, la tipologia comunemente usata in Algeria.

Packaging

Confezionamento

The packaging line uses two programming benches loaded by two robots. On each of these programming benches Sabo has also installed two horizontal strapping machines. Another robot then stacks the programmed layers in such a way as to create a final pack with side holes. This pack can easily be handled using a forklift without the need for any kind of pallet. Next, a conveyor with special profiles equipped with two vertical strapping machines produces the final strapped pack. A fork engages these finished packs, stacks them one on top of another and transfers them to another conveyor, which in turn delivers them to a storage area where they are picked up by a forklift.

La linea di confezionamento utilizza due banchi di programmazione che sono serviti da due robot. Su ciascuno di questi banchi di programmazione Sabo ha installato anche due macchine reggiatrici orizzontali. In più, un altro robot si occupa di impilare gli strati programmati, in modo tale da creare un pacco finale con fori laterali. Questo pacco può essere facilmente movimentato con un carrello elevatore, senza l’uso di alcun tipo di palette. In seguito, un trasportatore con profili speciali, dotato di 2 reggiatrici verticali, produce il pacco reggiato finale. Una forca si occupa della gestione dei pacchi prodotti trasferendoli ad un altro trasportatore e sovrapponendo contemporaneamente i pacchi reggiati, approvvigionando una zona di stoccaggio che precede il trasporto per mezzo di un carrello elevatore.

Conclusions The fact that the contractual levels of production were reached just a few weeks after the first car emerged from the kiln is a clear demonstration of the efficiency of the entire plant and shows that the correct installation procedures were following during assembly and commissioning. The success of the project was assured by the close partnership between Sarl Edhaia and Sabo and their commitment to achieving a shared goal. 

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Conclusioni Il raggiungimento della produzione prevista da contratto è avvenuto solo poche settimane dopo l’uscita del primo carro dal forno, a dimostrazione dell’efficienza dell’intero impianto e di quanto siano stati ben eseguiti la procedura di installazione, il montaggio e la messa in opera. La stretta e proficua collaborazione tra Sarl Edhaia e Sabo, sommata alla determinazione nel raggiungere un obiettivo comune, ha assicurato il successo  della commessa.



Later Cer adopts new plant solutions Paolo Marcheluzzo - Marcheluzzo Impianti (Castelnovo di Isola Vicentina, Italy)

Nuove soluzioni tecniche per Later Cer

technology

In the autumn of 2013, the Argentine Nell’autunno 2013 la società argentina company Later Cer contacted Later Cer contattò Marcheluzzo ImMarcheluzzo Impianti in connection pianti per affidargli l’ampliamento del with its project to expand the Pilar proprio impianto produttivo di Pilar, la facility and raise production capaccui capacità produttiva doveva passare ity from 800 to 1,300 tons/day. A key da 800 a 1.300 ton/giorno. Necessità demand was the need to minimise dell’azienda era però ridurre il più factory stoppage time during instalpossibile il fermo fabbrica per il monlation of the new plant. taggio del nuovo impianto. In view of the Italian company’s L’intervento di Marcheluzzo Impianti, proven ability to deliver innovative, scelto per la capacità già dimostrata in hi-tech solutions, Later Cer asked passato di progettare soluzioni tecnoMarcheluzzo Impianti to supply a logicamente avanzate e innovative, ha range of machines. The first of these riguardato la fornitura di diversi macwas a new cutting line, identical to chinari. In primo luogo, una nuova lithe one it had supplied to Later Cer nea di taglio, uguale a quella già fornia few years previously. ta a Later Cer qualche anno fa, per This would enable the Argentine firm poter estrudere su due linee parallele to perform extrusion on two parallel ottimizzando l’utilizzo delle mattonielines so as to optimise extruder operre al prodotto migliore. È stata progetation and ensure optimal product tata e installata una nuova linea di preAngel Di Benedetto, CEO of Later-Cer Group quality. Marcheluzzo designed and parazione del materiale verde in installed a new preparation line for ricezione alle due linee di taglio, con the green products arriving from the two cutting lines, commovimenti abbinati di catene e passo del pellegrino che auplete with coupled chain movements and a pilgrim step sysmentano così la velocità di lavorazione senza rovinare il matetem to increase processing speed without damaging the riale. Marcheluzzo ha fornito anche tutte le modifiche per adatmaterial. tare il giro dei pianali vuoti alle nuove capacità produttive, così It also made all the modifications necessary to adapt the come un nuovo banco di carico del materiale verde e un nuovo

Pre-cutting line Il pretaglio

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Cutting line La linea di taglio


empty pallet circuit to the new production capacity. It supplied a new bench for loading the green products and a new fork lifting system for car loading. This system is designed to completely load the car in one fast and efficient operation, maintaining high speeds while avoiding abrupt movements.

sistema di carico dei carrelli con ascensore a forche per poter caricare completamente il carrello con un’unica manovra, velocità ed efficienza, per movimenti mai bruschi abbinati a velocità estreme.

To meet its new production requirements, Later Cer decided to increase the number of drying lines. To cater for this, Marcheluzzo Impianti supplied new dryer entry and exit pushers, new motorised doors and new completely mechanical transfer cars to avoid the oil management problems that typically occur in very hot working environments. These transfer cars are designed to transport two dryer cars at a time, thereby increasing production while avoiding excessively high accelerations or decelerations which might destabilise products on the cars. Car unloading is performed by a similar machine to the loading unit, specially designed to completely unload a car in a single operation. The existing setting line was partly reused and incorporated into the new high-performance line. The kiln car is loaded by two Fanuc robots equipped with two grippers (also built by Marcheluzzo Impianti) to enable the required daily production to be achieved within the agreed timeframes. Although the normal working cycle involves the use of two robots, Marcheluzzo also devised a solution based on a single robot. The two robots are mounted on a mobile struc-

Per le nuove esigenze produttive, Later Cer ha aumentato il numero delle linee dell’essiccatoio per le quali Marcheluzzo Impianti ha fornito nuovi spintori in ingresso e in uscita essiccatoio, le nuove porte motorizzate, oltre ai nuovi trasbordatori completamente meccanici per evitare i classici problemi di gestione dell’olio all’interno di ambienti molto caldi. Questi trasbordatori sono strutturati per il trasporto di due carrelli, in modo da poter aumentare la produzione mantenendo i movimenti senza eccessive accelerazioni o frenate che compromettono la stabilità dei prodotti sui carrelli stessi. Allo scarico dei carrelli è stata montata una macchina “gemella” a quella di carico; questa scarica completamente un carrello con un’unica manovra. La linea impilatrice esistente è stata in parte recuperata e inserita nella nuova linea molto performante; qui, il carico del carro forno è eseguito da due robot Fanuc a cui sono state applicate due pinze (sempre costruite da Marcheluzzo Impianti) che consentono di rispettare la produzione giornaliera richiesta nei tempi prefissati. Sebbene il normale ciclo di lavoro preveda l’utilizzo di due robot, Marcheluzzo ha studiato una soluzione che consente di poter lavorare con un unico robot. In pratica, i due robot sono montati su una struttura mobile che permette loro di spostarsi:

Dry material unloading Linea di scarico del secco

Robot 1 for kiln car setting Robot 1 impilatrice carro forno

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ture that allows them to move. One robot moves in an intermediate zone suitable for loading the entire car, while the second is positioned in a zone that allows ease of access, thereby allowing production to continue while one robot undergoes maintenance or repair. All movements are motorised and controlled by the PLC to minimise the risk of human error on the part of personnel. A new and completely automatic gripper was also installed to handle the empty pallets. The purpose of this is to create a pallet store so as to be able to change the number of pallets on the cars without altering production times, both in the extrusion stage and in the kiln car loading zone. This allows extrusion and green ware car loading to be Robot 2 for kiln car setting performed for a short time Robot 2 impilatrice carro forno even if the setting line has momentarily come to a standstill. It is also possible to operate the setting line and to unload dried products from cars even if the extruder and the preparation line are not operating. Marcheluzzo Impianti also performed an in-depth analysis of the existing fired product unloading line. To achieve the required levels of production, the car unloading gripper was adapted by installing new motor drives to increase Fired material unloading speed. The existing packLinea di scarico del cotto aging line was also modified by introducing a newly built section of line on which a new pack setter and a new pack transfer system were installed to transfer the stacked packs to a storage area. Where possible, the existing electrical panels were adapted to the new requirements, while new panels were installed to house the new electrical control equipment. The result is that Later Cer now has a system with cuttingPackaging edge mechanical, electriConfezionamento cal and electronic technology. The expansion project was completed during the first few months of 2014. At every stage of the project, from design through to installation, the technical management of Later Cer opted for the latest technological solutions capable of providing a rapid response to the needs of the market and  future demands for product innovation.

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un robot viene spostato in una zona intermedia consentendo di caricare l’intero carro, mentre il secondo viene posizionato in una zona dove è possibile intervenire, questo per avere la possibilità di produrre quando un robot è in fase di manutenzione o riparazione. I movimenti sono motorizzati e controllati dal PLC per ridurre al minimo le possibilità di errore del personale. È stata montata anche una nuova pinza, completamente automatica, che movimenta i pianali vuoti; l’obiettivo è stato quello di creare un magazzino pianali in modo da consentire il cambio del numero dei piani sui carrelli senza interferire sui tempi di produzione, sia in fase di estrusione, sia nella zona di impilamento dei carri forno. Questo permette anche di poter lavorare, per un breve periodo, con l’estrusione e il carico dei carrelli del materiale verde anche se la linea impilatrice è momentaneamente ferma o, al contrario, lavorare con la linea impilatrice - quindi scaricare i carrelli del materiale secco - anche se l’estrusione e la linea di preparazione sono momentaneamente ferme. Anche la linea esistente di scarico del cotto è stata analizzata da Marcheluzzo Impianti. Per arrivare alle produzioni richieste, la pinza di scarico carro è stata adattata montando azionamenti nelle motorizzazioni per aumentarne le velocità; inoltre, nella linea di imballo esistente è stata inserita una parte di linea di nuova costruzione sulla quale sono stati montati un nuovo sovrappositore e un nuovo transfer per il trasporto dei pacchi sovrapposti in una zona di stoccaggio. Dove possibile, sono stati adattati i quadri elettrici esistenti, affiancati da armadi di nuova fornitura per poter alloggiare le nuove apparecchiature di comando e di controllo elettrico. Questo ha consentito di consegnare a Later Cer un impianto all’avanguardia nella tecnologia meccanica, ma anche elettrica ed elettronica. L’intervento di ampliamento si è concluso nei primi mesi del 2014. Sia in fase progettuale che durante i lavori, la direzione tecnica di Later Cer ha voluto mantenere l’impianto all’avanguardia nelle scelte tecniche dotandolo di tecnologie che garantissero pronta risposta alle esigenze del mercato e alle future richieste di innovazione di prodotto. 


50 th

EDITION

2014 BUILT ENVIRONMENT EXHIBITION

Bologna, 22-25 October BUILT ENVIRONMENT SYSTEM


Powder decoration of facing bricks Fulvio Masini - Officine Smac (Fiorano, Italy)

technology

Decorazione con polveri sul faccia a vista Flame-effect and aged-effect decoration enjoyed a boom in the early 1990s when many European cities undertook projects to restore historic buildings, and the city councils laid down regulations dictating that the restoration work should maintain an appearance as close as possible to the original. The resultant research into materials involved the entire range of bricks and roof tiles and building materials in general and led to the development of new products that imitated a timeworn, aged effect. The Mediterranean countries, such as France, Spain and Italy, were the first ones to take on this new type of product. However, in the past few years, Northern European countries have begun to take interest in this type of decoration, too. These results were initially achieved using single or multi-colour flame effects applied with time-programmed spray guns. However, the need for more realistic effects led to the study of dry applications which have the advantage of a more accurate imitation of natural ageing effects. Using this kind of application it is possible to reproduce stains and shades deriving from years of climatic variations as well as the appearance of moss and lichens, with the added advantage of being able to create thickness effects. The combination of spray gun flame and dry application techniques creates an even wider range of effects, with even more realistic results. Dry decoration is mainly performed with coloured powder engobes, with variable particle size according to the desired final effect. These

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La decorazione per l’ottenimento di effetti di invecchiamento, ha il suo boom agli inizi degli anni ‘90 quando, nella maggior parte delle città europee, ha inizio una fase di recuperi architettonici di edifici storici, con vincoli dettati dalle pubbliche amministrazioni che impongono ricostruzioni il più possibile verosimili con l’originale. Iniziano quindi studi sui materiali da utilizzare che coinvolgono l’intera gamma dei laterizi e dei materiali da costruzione in genere e che portano alla realizzazione di prodotti nuovi che imitano prodotti segnati dal tempo (effetto invecchiato). I primi paesi a recepire questa nuova tipologia di prodotti sono i paesi del bacino mediterraneo come Francia, Spagna e Italia ma negli ultimi anni anche i paesi del Nord iniziano ad affacciarsi sempre più numerosi a questo tipo di decorazione. Inizialmente questi tipi di effetti venivano realizzati tramite fiammature di uno o più colori con utilizzo di aerografi temporizzati. La richiesta però di avere effetti più similari alla realtà ha portato allo studio di applicazioni con polveri, che hanno il vantaggio di poter imitare gli effetti naturali del tempo in modo più accurato. Con questo tipo di applicazioni si andranno quindi a ripetere tutte quelle macchie e stonalizzazioni dovute ad anni di variazioni climatiche ed efflorescenze come muschi e licheni, con il vantaggio di poter realizzare anche effetti a spessore. La gamma di effetti è ancora più ampia quando le due tecniche di fiammatura con aerografi ed applicazione di polveri vengono sommate sul pezzo, creando così realizzazioni ancora più vicine alla realtà. I colori utilizzati per la decorazione a secco sono in maggior parte normali ingobbi in polvere, di granulometria più o meno fine a seconda degli effetti finali che si vorranno ottenere. Si tratta di prodotti di facile reperibilità sul mercato, che hanno costi contenuti e che non necessitano di particolari attenzioni nella preparazione. La decorazione con polveri può essere fatta sia sui pezzi essiccati, sulla linea di smaltatura, sia sui pezzi “verdi”, anche prima della taglie-


colours are readily available on the market, are moderately priced and do not require a particularly demanding preparation process. Dry decoration can be performed both on dried pieces on the glazing line and on green pieces immediately after extrusion and before cutting, due to the reduced dimensions of the application devices. One of the main limitations of these techniques, to date, has been the impossibility of dry-decorating all three of the visible sides of the brick. Officine Smac has patented a new range of models known as Stablidry, which enable the use of a wide range of dry applications on all the visible sides of bricks. Gravity powder application Gravity powder application using machines with perforated feeders is the most widely used system in the field of brick and roof tile decoration. These are relatively simple, lowmaintenance plants that are usually installed with two or more colours at the end of the dried piece colouring line. On the basis of its 30 years of experience in this field, Smac has developed this method, made it transferable to the decoration of bricks, and overcome the problem of not being able to decorate all three visible sides. With this method, the engobe powder is loaded into a collecting tank equipped with feeding screw. Bucket elevators are then used to transport the powder upwards into a feeding container, the bottom of which is perforated according to the desired pattern of decoration. This type of machine has three feeders: a top feeder for the horizontal side of the piece and two lateral feeders for the vertical sides. Inside the top feeder, a series of feeding blades forces the powder through the holes and causes it to drop onto a pair of vibrating sieves. These sieves have a given mesh number to make the colour even more uniform and to create the desired effect on the transiting piece. The lateral feeders, meanwhile, cause the powder to fall onto a special, patented applicator, whose job is to decorate the vertical side of the piece in transit.

rina, cioè sul filone in uscita dalla filiera, anche grazie al limitato spazio di cui si necessita. Uno dei problemi principali di queste tecniche, fino ad oggi, è stato il limite di non poter andare a decorare con polveri tutti e tre i lati visibili del mattone. Officine Smac ha brevettato le nuove macchine modello Stablidry che permettono Stablidry svariati tipi di applicazioni di polveri su tutti i lati visibili dei laterizi. Applicazione di polveri a caduta L’applicazione di polveri a caduta, con macchine dotate di dosatori forati, è la più utilizzata nel campo della decorazione delle tegole e dei laterizi in generale. Si tratta di impianti relativamente semplici, a bassa manutenzione, che solitamente vengono installati, a 2 o più colori, alla fine della linea di colorazione dei pezzi essiccati. Partendo da una trentennale conoscenza in questo campo, Smac ha sviluppato questo metodo per renderlo utilizzabile anche nella decorazione dei mattoni e soprattutto superando il problema di non poter decorare tutti e tre i lati visibili. Con questo metodo la polvere di ingobbio viene caricata all’interno di una vasca di raccolta dotata di coclea di alimentazione e quindi, grazie ad appositi nastri elevatori a tazze, viene trasportata verso l’alto e caricata automaticamente in contenitori di alimentazione, chiamati dosatori, dotati di fondo opportunamente forato in base al tipo di decorazione voluta. I dosatori presenti in questa tipologia di macchine sono tre, di cui uno superiore per il lato orizzontale del pezzo e due laterali per i lati verticali. All’interno del dosatore superiore operano una serie di spatole che costringono la polvere a passare attraverso i fori e a cadere sopra ad una coppia di setacci vibranti che, grazie a delle reti con determinati numeri di maglie, distendono ulteriormente il colore creando l’effetto voluto sul pezzo in transito. I dosatori laterali invece fanno cadere la polvere su di uno speciale applicatore brevettato che avrà il compito di decorare il lato verticale del pezzo in transito. La polvere in eccesso viene raccolta nella vasca sottostante per poi essere rimessa in circolo. Inoltre, un dispositivo di riscalda-

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Excess powder is collected in a tank underneath and fed back into the processing cycle. Furthermore, a hot air heating device located on the bucket elevator contributes to keeping the powder in optimum physical condition. Numerous final colour effects can be achieved depending on the many possible adjustments and variables such as: • transport speed • blade rotation speed and intermittence time • quantity, layout and diameter of the feeder holes • quantity of material inside the feeder • mesh number of the screens • use, vibration and movement of the sieves. The final effect on the piece is random. The variations in motor speed may be manual, controlled by a mechanical variator or controlled by an inverter. The electric control panel can be equipped with an integrated PLC, making it possible to record parameters in dedicated “product recipes” which can easily be programmed and called up whenever required. This assures total repeatability of the product as operator intervention is limited to loading the powder into the feeding tanks. Plants with a number of colours will also be equipped with independent collecting tanks and conveyors, which are intentionally interrupted to avoid contamination between the various colours. Using this method, it is possible to obtain final effects such as concentrated points, diffused splashes and uniform coverage effects. This type of machine is also extremely compact. It can therefore be installed in existing areas not originally designed to accommodate decoration equipment, such as  at the exit from the extruder or cutter.

mento ad aria calda, posto sull’elevatore a tazze, contribuisce a mantenere la polvere nelle sue condizioni fisiche ottimali. Gli effetti cromatici finali sono numerosi e dipendono dalle numerose regolazioni e variabili possibili come: • la velocità del trasporto, • la velocità e il tempo di intermittenza della movimentazione delle spatole, • quantità, disposizione e diametro dei fori del dosatore, • quantità del materiale all’interno del dosatore, • numero di maglie delle reti, • utilizzo, vibrazione e movimentazione dei setacci. L’effetto finale sarà di tipo “random”, cioè casuale sul pezzo. Le variazioni di velocità delle motorizzazioni possono essere di tipo manuale, con variatore meccanico, o gestite da inverter. Inoltre, il quadro elettronico di comando può essere dotato di PLC integrato, con la possibilità di memorizzazione dei parametri in apposite “ricette prodotto” facilmente programmabili e richiamabili in automatico all’occorrenza. In questo modo sarà sempre certa l’assoluta ripetibilità dei prodotti, in quanto l’intervento dell’operatore è limitato al solo carico della polvere all’interno delle vasche di alimentazione. L’impianto a più colori sarà dotato inoltre di vasche di recupero indipendenti e linee di trasporto appositamente interrotte per evitare qualsiasi contaminazione tra i vari colori utilizzati. Con questo metodo si potranno ottenere, per esempio, effetti finali che variano da punti concentrati, chiazze diffuse a effetti di tipo copertura uniforme. Un’altra caratteristica di questa tipologia di macchine è l’estrema compattezza che permette l’installazione anche in tutte quelle realtà che furono progettate senza tenere conto dello spazio necessario per decorazioni sui pezzi, come, ad esempio, all’uscita della filiera o della taglierina. 

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Ceramic World Review n. 75/2008

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Heating the tunnel kiln with landfill gas Keller HCW - (Ibbenbüren, Germany)

topics

Alimentare il forno con i gas di discarica Already in 2010, Keller HCW, together with its French mother company Legris Industries, embarked on their sustainability project with the purpose to raise and strengthen the awareness of the whole group of companies for an environmentallyconscious and sustainable behaviour in all its activities. In accordance with this new company guideline, all corporate activities are now guided by the principle that environmental considerations rank equally with social and economic aspects. How this concept of sustainability can be put into practice and serve as a precedent is demonstrated by Keller HCW with its current reference project for a kiln modification in an Australian brick plant. In 2012, Austral Brick in Sydney inquired for the first time about the possibility to use landfill gas to heat a tunnel kiln. The old clay pits owned by Austral Bricks were filled with waste during the past years and the landfill gas had to be flared off without recovering its energy. Austral Bricks and the landfill site operator Veolia took concerted action to push forward a wise use of the landfill gas and chose Keller HCW as an appropriate partner to create a technical solution and to carry out its implementation. For this purpose, Keller HCW developed a landfill gas

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Già nel 2010, Keller HCW e la capogruppo francese Legris Industries avviarono il loro progetto di sostenibilità con l’obiettivo di innalzare e rafforzare la consapevolezza di tutte le aziende del gruppo verso comportamenti sostenibili dal punto di vista ambientale. In ottemperanza quindi alle nuove linee guida dell’azienda, oggi tutte le attività del gruppo devono essere guidate dal principio che gli aspetti ambientali hanno la medesima importanza di quelli legati alla sostenibilità sociale ed economica dell’impresa. Tra i primi esempi di messa in pratica di questo concetto di sostenibilità, vi è il progetto realizzato da Keller HCW presso una fornace australiana produttrice di laterizi. Oggetto dell’intervento è stata la modifica del forno. Nel 2012, la Austral Brick di Sydney iniziò a studiare la possibilità di impiegare i gas di discarica per alimentare il forno a tunnel. I vecchi depositi di argilla di proprietà dell’azienda erano infatti pieni di scarti accumulati negli anni e il gas che vi si produceva sarebbe stato bruciato e immesso in atmosfera senza poter recuperare il suo potere energico. La Austral Bricks e Veolia, l’operatore locale della discarica, misero quindi in campo azioni congiunte volte a individuare un utilizzo intelligente del gas di discarica, affidando a Keller HCW il compito di sviluppare e implementare una soluzione tecnica praticabile. Con questo obiettivo, Keller HCW sviluppò un sistema speciale di ventilazione del gas di discarica per fornire la pressione primaria necessaria per i gruppi di bruciatori del forno a tunnel e per rimuovere l’umidità dal gas stesso. A quel punto, quattro gruppi bruciatori furono convertiti in gruppi di bruciatori duali a gas che


blower station that provides the necessary primary pressure for the burner groups of the tunnel kiln and removes the moisture from the landfill gas. Moreover, four burner groups were converted to dual gas burner groups, which now enable combustion of 225 m³/h landfill gas with approx. 5.6 KWh/m³N each. Due to this conversion, Austral Brick is now free to choose between conventional natural gas and landfill gas as their energy resource. After only three weeks, the conversion was completed in November 2013 and the new, environment-friendly plant was set to work. At present, already three of the four burner groups are permanently operated with landfill gas. The launch of the fourth burner group will be made very soon. Should the earnings forecasts for the landfill gas be fulfilled, further burner groups will be converted to environment-friendly dual operation. All persons involved were very happy about the excellent cooperation in terms of environmental protection. The plant is a “win-win” for everyone, and due to the rational use of the landfill gas, the CO2 emission will be reduced by at least 3,500 tonnes per year. Landfill gas Landfill gas is a flammable gas produced in landfills when organic substances degrade. Due to its high methane content, landfill gas is very harmful to the climate when it is released into the atmosphere and landfill operators are required to capture and to neutralise developing landfill gas. Ideally, landfill gas can be used to produce energy: Its specific calorific value is at least about half of that of natural gas. 

sono in grado, ora, di garantire la combustione di 225 m³/h di gas per circa 5.6 KWh/m³N ognuno. Grazie a questa conversione, oggi la Austral Brick può scegliere liberamente di utilizzare gas naturale tradizionale oppure gas di discarica come fonte energetica. Dopo sole tre settimane, nel novembre 2013 fu completata la conversione dei bruciatori e il nuovo impianto, decisamente ecologico, poté essere avviato. Oggi, già tre dei quattro gruppi bruciatori vengono alimentati permanentemente con gas di discarica. Il lancio del quarto gruppo bruciatori sarà effettuato in breve tempo. In caso vengano confermate le previsioni di rendimento di questo tipo di gas, altri gruppi bruciatori saranno convertiti in bruciatori dual allo stesso modo. Per tutte le figure coinvolte nel progetto e che hanno collaborato attivamente ad un intervento finalizzato alla protezione dell’ambiente, la soddisfazione è stata grande. L’impianto è un esempio di progetto “win-win” per tutti, e grazie all’uso razionale del gas di discarica, le emissioni di CO2 saranno ridotte di almeno 3.500 tonnellate l’anno. Il gas di discarica Il gas di discarica è un gas infiammabile prodotto nelle discariche dalla degradazione di sostanze organiche. Per il suo alto contenuto di metano, se rilasciato in atmosfera è molto dannoso per l’ambiente e il clima, tanto che ai gestori delle discariche viene richiesto di “catturare” e neutralizzare ogni sviluppo di gas. In teoria, questo gas può essere usato per produrre energia: il suo valore calorifico specifico è almeno circa la  metà di quello del gas naturale.

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products prodotti

TECNOFILIERE As part of its ongoing research aimed at product development and innovation, Tecnofiliere recently signed off a new model of die designated TFE-J. This new product was spawned by the need to meet increasingly specific requirements of markets and customers, who demand high product quality combined with ease of use and maintenance of the die. Our new TFE-J dies combine the top-class characteristics of our most traditional TFE dies and our innovative CF1FC dies. More specifically, the TFE-J dies retain the benefits of extrusion with the wide output system, which makes it possible to increase the output section of the body, thus increasing hourly production capacity significantly, and achieving high standards of product quality and a substantial reduction in specific energy consumption. What’s more, like the CF1FC, the TFE-J dies retain their modular construction system, which extends their overall service-life considerably, because maintenance can be performed by replacing only the worn modules. The bridges are also made in several pieces, so that only the worn parts need to be replaced.

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All the components, in fact, including the bridges, are made by means of machining with numerical control tools, thus ensuring a high degree of dimensional stability and total reproducibility over time. Another benefit of the TFE-J dies is that they yield the same level of clay compacting as their CF1FC counterparts, thanks to the high thickness of the die components. At the same time, the new dies reduce assembly/disassembly times and facilitate maintenance, because they are made up of a smaller number of components. TFE-J dies can be used with liners and cores in any type of material, including hardened steel, chrome steel and tungsten carbide. The latter is a special material with high levels of tenacity and hardness (1950HV), used for plants subject to a high degree of wear of these components during extrusion.

Nella continua ricerca di innovazione ed evoluzione per la realizzazione dei propri prodotti, Tecnofiliere ha recentemente messo a punto un nuovo modello di filiera denominata TFE-J. Questo nuovo prodotto è nato dalla necessità di far fronte alle sempre più specifiche esigenze di mercato e dei clienti che richiedono elevata qualità del prodotto, insieme alla semplicità di utilizzo e di manutenzione della filiera. Le nuove filiere modello TFE-J riuniscono le ottimali caratteristiche delle più classiche filiere modello TFE e delle innovative filiere modello CF1FC. Nello specifico, infatti, le filiere TFE-J permettono di mantenere i benefici dell’estrusione con il sistema delle larghe uscite, che rende possibile l’aumento della sezione di uscita dell’impasto e consente un notevole incremento della capacità produttiva oraria, assieme ad un elevato standard qualitativo del

prodotto ed una sensibile diminuzione del consumo energetico specifico. Inoltre, come le CF1FC, le filiere TFE-J mantengono il sistema di costruzione modulare che allunga considerevolmente la loro durata complessiva, in quanto la manutenzione può essere effettuata sostituendo solamente i moduli usurati; anche i ponti sono realizzati in più pezzi, in modo da permettere la sola sostituzione delle specifiche parti usurate. Tutti i componenti infatti, incluso i ponti, sono realizzati mediante lavorazioni meccaniche, ovvero con macchine a controllo numerico; una caratteristica che assicura grande stabilità dimensionale e che consente la loro perfetta riproducibilità nel tempo. Altro beneficio delle TFE-J è che permettono di ottenere lo stesso livello di compattazione dell’argilla delle CF1FC, grazie agli elevati spessori dei componenti della filiera. Al tempo stesso, le nuove filiere riducono i tempi di montaggio/smontaggio e semplificano la manutenzione, essendo composte da un minor numero di componenti. Sulle filiere modello TFE-J possono essere utilizzati cornici e tasselli in qualsiasi tipo di materiale, acciaio temprato, acciaio cromato, o carburo di tungsteno, speciale materiale con caratteristiche di tenacità e durezza (1950HV) utilizzato per gli impianti che presentano elevata usura di tali componenti durante il processo di estrusione.


TECHNOLOGY DESIGN Technology Design’s latest series of roof-mounted burners has now gone into production. Our range of burners has now been extended, with the new Turbo-Flame and the second generation of TechnoHeat. The Turbo-Flame is a roofmounted burner complete with auto-ignition device for each individual firing point, capable of operating at low gas inlet pressure (natural, methane or LPG), which thus offers greater flame uniformity and combustion efficiency, even with load heights exceeding 1800 mm. In order to provide customers with the best possible service, each burner (whether Turbo-Flame or Techno-Heat) is equipped with liners in special material specifically selected on a time-by-time basis according to the type of attack to which it will be exposed in the kiln. Our GDR burners complete the

range, and are suitable for markets where the use of sawdust is costeffective. The GDR burners are designed to provide long service-life and low maintenance costs. They also offer the possibility of using wood particles with particle size distribution of 1 to 3 cm and humidity of up to 15-16%.

È iniziata la produzione della nuova serie di bruciatori in volta di Technology Design. La gamma di bruciatori proposta si arricchisce con il nuovo Turbo-Flame e la seconda generazione del TechnoHeat. Il Turbo-Flame è un bruciatore in volta completo di dispositivo di autoaccensione per ogni singolo punto fuoco, in gra-

do di funzionare con una ridotta pressione di ingresso del gas (naturale, metano o LPG), con conseguente maggior uniformità di fiamma ed efficienza di combustione anche con altezze di cariche superiori a 1800 mm. Per offrire il miglior servizio al cliente, ogni bruciatore (sia Turbo-Flame che Techno-Heat) è dotato di canne in materiale speciale che, di volta in volta, viene scelto specificatamente in funzione del tipo di attacco cui sarà soggetto all’interno del forno. Completano la gamma i bruciatori GDR, adatti ai mercati dove l’utilizzo del legno come combustibile risulta essere economicamente vantaggioso. I bruciatori GDR sono stati studiati per durare nel tempo ed avere bassi costi di manutenzione. Inoltre garantiscono la possibilità di utilizzare particelle legnose con granulometria che può arrivare da 1 a 3 cm e una percentuale di umidità fino al 15/16%.

VERDÉS Verdés presents its new grinding lathe for breakers and roller mills. Its key features are: • Strong electro-welded steel frame with a high degree of rigidity to prevent flexion and vibration. • Hardened chrome steel rails for the carriage. • Tool-holder carriage with blocking system for operating in the most demanding conditions without vibration (max. tool displacement is 250mm). • To reduce the length of the grinding cycle, a clutch system enables quick manual movement of the carriage. • An integrated frequency converter is installed in an ergonomic control panel with 8 speed memories. • The control panel can be installed in different configurations according to customer requirements. • The 180W gear motor is fitted in such a way as to

optimise its protection. • To protect the machine and control panel against dust and dirt when not in use, the unit is supplied with a heavyduty canvas cover. • 100% adaptable to both recent and old Verdés machines. • Thanks to its simple design and compact size, the machine is also highly adaptable to equipment made by other manufacturers.

Verdés presenta le nuove rettificatri- • Un sistema a frizione permette il ci per frantumatori e laminatoi. Tra le movimento manuale del carrello principali caratteristiche figurano: per un rapido posizionamento • Struttura ad elevata rigidità fabbrinella postazione di lavoro, riducata in acciaio elettrosaldato per cendo i tempi dell’operazione di evitare deformazioni e vibrazioni. rettifica. • Binari del carrello fabbricati in ac- • Variatore di frequenza integrato ciaio cromato temprato. in un pannello di controllo ergo• Il carrello porta-strumenti dispone nomico con 8 memorie di velocidi un sistema di bloccaggio per tà. rettificare nelle condizioni più gra- • Possibilità di installare il pannelvose senza vibrazioni (posizionalo di controllo in modo ergonomento massimo degli strumenti su mico, in diverse posizioni, se250 mm). condo le necessità del cliente. • Il montaggio del motoriduttore da 180W è stato progettato per ottimizzarne la protezione. • Per proteggere la macchina e il pannello di controllo da polvere e sporco quando non sono in funzione, viene fornito una copertura in tela ad alta resistenza. • Integrabile e adattabile al 100% a tutte le macchine Verdés, sia recenti che i modelli più vecchi. • Grazie al design semplice e alle dimensioni ridotte, si adatta anche a macchinari realizzati da altre aziende.

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products prodotti BONGIOANNI The 612FR primary crusher is designed for crushing and crumbling large lumps of hard shale clay. Unprocessed clay can be fed directly into the hopper by a back-hoe loader or other vehicle, or by means of box feeders located above the crusher. The crusher consists of two robust, steel side panels complete with mounting points for the bearings that support the two rollers located at a fixed distance between centres and which rotate at the same speed. The rollers comprise a shaft with a set of 5-pointed steel crusher stars mounted on it. The points of each star are protected with a wear-resistant coating. The particle size distribution of the outgoing material is such as to ensure the smooth operation of the downstream machinery. The rollers are operated by planetary gear motors driven by a system of motors, pulleys and V-belts. A robust hopper in electrowelded sheet steel conveys the clay to a set of crusher discs, while at the same time supporting a series of scrapers for cleaning the rollers. The side walls of this hopper are protected by wear-resistant sheet steel. All the bearings are lubricated with grease.

TECHNICAL DATA - DATI TECNICI Rollers dimensions (Ø x width) Dimensione rulli (Ø x larghezza)

No. of crushing points/star N. punte frantumatrici per stella

No. of crushing stars N. stelle frantumatrici

R.p.m of the rollers Giri rulli

Installed power for rollers Potenza rulli (standard)

Max. production Produzione max

Weight Peso

Performance level required (PLr) Performance level richiesto (PLr)

600 x 1200 mm 5 10 ÷ 9 14 ÷ 17 R.p.m./’ 30 or 37 kW 200 – 300 ton/h 7300 Kg “c”

Il frantumatore tipo 612FR è una macchina adatta per frantumare e sminuzzare grandi zolle d’argilla molto dura o scistosa; può essere alimentata direttamente in tramoggia da pala meccanica o automezzi, oppure posta sotto cassoni dosatori. Il frantumatore è costituito da due robusti fianchi in acciaio in cui sono ricavate le sedi dei cuscinetti che supportano due rulli posti ad un interasse fisso e che ruotano alla stessa velocità. Questi rulli sono costituiti da un albero su cui vengono montate delle stelle frantumatrici in acciaio a 5 punte con riporti antiusura in corrispondenza delle punte stesse. La granulometria del materiale in uscita è tale da garantire il buon funzionamento delle macchine successive. I rulli sono azionati mediante riduttori epicicloidali comandati da un sistema di motori, pulegge e cinghie. Una robusta tramoggia in lamiera d’acciaio elettrosaldata convoglia l’argilla sui dischi frantumatori, supportando contemporaneamente una serie di raschiatori per la pulizia dei rulli. Le pareti laterali di questa tramoggia sono protette da lamiera antiusura. Tutti i cuscinetti sono lubrificati a grasso.

HÄNDLE Originally, Händle double-shaft screen mixer was engineered to eliminate stones, but it met with great success as a multifunctional system for mixing, moistening, steam-heating, kneading, homogenizing, shredding and separating. Now, Händle has replaced the double-flight front-end auger with a continuous one-flight auger. This forward-looking modification effectively decreased the mixer’s power requirement by some 20% while simultaneously reducing its shaft’s deflection, lowering its overall capacity burden and retarding the rate of wear on the auger hub. Screens with a very fine mesh size

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(4 x 40 mm) are usually chosen for cleaning material intended for use in the extrusion of thin-webbed products. Despite the closeness of the mesh, throughputs in excess of 70 t/h are still achieved, and only about 70% of the machine’s capacity is needed to do so. A series of tests comparing the performance of Händle screen mixers and that of competing machines with a different functional principle showed no measurable differences with regard to cleaning effect or material plastification. Those tests also revealed some crucial advantages of Händle screen mixers in terms of:

In origine, il mescolatore filtro a doppio albero era stato concepito da Händle per l’eliminazione delle pietre, ma successivamente si è diffuso con successo come sistema multifunzionale, impiegato per miscelare, umidificare, aggiungere vapore, impastare, omogeneizzare, sminuzzare e selezionare. Ora, la sostituzione della doppia elica frontale con una continua ha diminuito la potenza richiesta dal mescolatore di circa il 20%, riducendo al contempo anche la flessione dell’albero e la sua capacità complessiva, ritardando l’usura del mozzo dell’elica. Filtri con maglie molto strette (dimensioni 4 x 40 mm) vengono di solito scel-

ti per la pulizia di materiali destinati all’estrusione di blocchi a setti sottili. Nonostante il filtro abbia una magliatura fitta, sono possibili portate superiori a 70 t/h, impiegando solo il 70% circa della capacità massima della macchina. Una serie di test eseguiti confrontando le prestazioni del mescolatore filtro prodotto da Händle con altri presenti sul mercato e con diverso principio di funzionamento, ha dimostrato che non ci sono differenze misurabili per quanto riguarda la pulizia o la plastificazione del materiale. Questi test hanno però rivelato anche alcuni vantaggi decisivi del mescolatore filtro Händle in termini di:


• High throughput, even through fine-mesh screens; • Very good mixing (controllable via paddle adjustment and counter knives) and homogenization; • Quick replacement of screens and mesh sizes to accommodate different product requirements; • Low energy consumption; • Easy replacement of wear parts thanks to good accessibility and the machine’s straightforward design; • Long service lives and low maintenance expenditures thanks to the use of hard-wearing materials; • Optional injection of water, additives and steam. The Händle double-shaft screen mixer series includes a line of models with hydraulic screen shifting function (type MDSG) for raw material containing contaminants in

the form of stones, wood, roots, grass, reed, plastic, etc., and lower-priced models (type MDG) with a stationary screen or raw materials containing little or no contamination. The use of these doubleshaft screen mixers enables substantial improvements in product quality, particularly in the case of backing bricks.

• alta capacità di produzione anche con filtri a magliatura fitta; • ottima miscelazione (controllabile tramite regolazione delle pale e degli intralci) ed omogeneizzazione; • rapida sostituzione delle piastre filtro con dimensioni di maglie differenti per soddisfare le diverse esigenze di produzione;

• basso consumo energetico; • facile e rapida sostituzione delle parti soggette ad usura, grazie ad un design funzionale e ad un buon livello di accessibilità della macchina; • lunga durata e bassa manutenzione grazie all’utilizzo di materiali resistenti; • opzionale l’accessorio per iniezione di acqua, additivi e vapore. La linea di mescolatori filtro a doppio albero Händle comprende una serie di modelli con filtro scorrevole a comando idraulico (tipo MDSG) per le materie prime contenenti impurità sotto forma di pietre, legno, radici, erba, canne, plastica, ecc., e modelli più economici (tipo MDG), con un filtro fisso per materie prime contenenti poca o nessuna impurità. L’uso di questo tipo di mescolatore filtro consente notevoli miglioramenti della qualità del prodotto, in particolare nel caso di produzione di mattoni. ADVERTISING



Da oltre quarant’anni leader nella progettazione e costruzione di linee di lappatura, levigatura, calibratura e squadratura dei prodotti ceramici. Nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo. A leader for more than forty years in the design and manufacture of lapping, polishing, calibrating and squaring lines for ceramic products. Caring for nature and human beings.

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