Extreme Stuff Magazine 11

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© TWENTIETH CENTURY FOX FILM CORPORATION. © MATT GROENING.






sommario Xtreme

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ANNO 2007

Numero 11

Sommario

acqua

16 Gli Immortali delle Highlands The O’neill Highland Open by Swatch 2007

22 Fakarava ‘‘missione‘‘ surf libero

Polinesia Francese : gli organizzatori della O’Neill The Mission

28 Red Bull Kite Mission ‘Quie timet s’abba non andet a mare’

32 Shark Campus Contest

Presentata dall’Associazione Sportiva Fly Kite Pro

36 Una ‘‘ Rossa‘‘ nel mare di Valencia La Coppa America ha visto in finale l’italiana di De Angelis

38 Copa del Rey: Palma di Maiorca La regata velica che si svolgerà al Real Club Nautico

40 Tra acqua e aria: wakeboard

Spettacolo e partecipazione alla manifestazione di Roma

45 Action Bay Kitesurf Expo Contest L’evento in Calabria per gli amanti dell’aquilone volante!

48 Underwater Ice Hockey

Edizione della versione hockey piu' estrema: sotto il ghiaccio!

ARIA

54 I Raiders delle nuvole

La squadra che nel 2006 ha vinto il Trofeo Eutelia

59 Professione Pilota

Difendono le unita' navali della Marina Militare Italiana

62 Mondiale sbk: bayliss sulle nuvole La super Ducati sotto il nuvoloso cielo inglese di Silverstone

AVVENTURA

64 Hola Patagonia

Diario di viaggio in Patagonia e Terra del Fuoco

68 Turkmenistan: Silk Road

Diario di viaggio lungo la via della seta nel deserto

in copertina

50 Kristin Boese

Donna d’acciaio del kitesurfing, Questa potrebbe essere la definizione per Kristin Boese, che in pochi anni di attività è diventata la numero uno al mondo. Conosciamola meglio. X3M11

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Numero 11

Sommario

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acqua Xtreme

Xtreme acqua

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Si è svolta nelle acque agitate della costa settentrionale della Scozia dal 24 aprile al 1° maggio. L’evento, tappa principale delle Qualificazioni per il Mondiale (WQS 2007) è conosciuta come la prova piĂš fredda del tour: in oltre, da questo anno è stata promossa al rango di prova a sei stelle per la sua originalitĂ e l’approccio innovativo del surf da competizione.

La materia prima

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Le onde che costantemente colpiscono la costa scozzese in questo periodo dell’anno valgono un premio di 125000 dollari che hanno attirato indiscutibilmente i migliori surfisti mondiali. Thurso, una cittadina situata a 59° di latitudine possiede una dei migliori reef d’ Europa, e grazie anche al format itinerante della gara si è potuto garantire ai competitori e agli spettatori le condizioni piĂš vantaggiose per surfare in questa regione. Oltre i reef di Thurso Est, gli organizzatori della competizione hanno identificato altri spot suscettibili di accogliere la prova: le leggendarie onde di Brims, Point of Ness e Skirza, un point break spettacolare che arriva sino a John O’Groats. Altri magnifici obiettivi, dettati di volta in volta dalla direzione del vento, sono stati Melvich e il beachbreak di Strathy. Le bellissime onde dell’anno scorso sulle Highland Open hanno dimostrato la capacitĂ di accogliere un evento di questa portata offrendo uno spettacolo all’altezza della sfida. L’edizione 07 ha scritto un’ulteriore pagina della storia del surf: ancora una volta le massice onde che si infrangono sulle coste scozzesi hanno garantito ai 192 competitori di affrontarsi in una prova che sta diventando passaggio obbligato per far parte dell’elite. Il campione non si è portato a casa solo i 3000 punti che lo hanno avvicinato ad una sicura qualificazione per il World Championship Tour (WCT), ma ha ricevuto la leggendaria spada e la qualificazione per la seconda edizione della O’Neill The Mission che si svolgerĂ nelle acque taitiane a giugno!

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MOTORI

70 Asfalto? Non al Rally di Sardegna l’Isola come teatro del Campionato del Mondo Rally

74 Un volo nell’ Arena

A caccia del salto piu’ bello il red bull x-fighters in messico

78 Marc Coma Incoronato Re Di Sardegna Il pluricampione catalano vince per la terza volta il motorally

81 Emozioni sulle piste del Mondo

Stefano Colacchi ha seguito per ‘Xtreme’ le tappe del MotoGp X3M11

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Pilota ssione Profe

ruote

90 Limatore, campione di bike tryal!

Intervista al fuoriclasse italiano delle due ruote in equilibrio

92 Down Hill in notturna

Wolves: Italiana come i Militare sciuti a Marina Sono cono li dell a' nava li. o le unit rnaziona difendon i ed inte e nazional nelle acqu

Strani folletti notturni su fangose due ruote nei boschi Hanno partecipato alle ultime missioni all'estero come le campagne NATO in Afghaninstan e l'intervento della Marina in Libano durante la crisi Israelo-Libanese dei mesi scorsi. Volano su uno dei piu' famosi aerei da combattimento a decollo e atterraggio verticale: l' AV-8B Harrier II Plus. Dietro il loro prezioso lavoro c'e' una preparazione ad alto livello ed una continua attivitĂ di addestramento volta ad elevare la qualitĂ delle loro missioni e la sicurezza in qualsiasi scenario essi siano chiamati ad operare.

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Durante una delle piÚ importanti campagne addestrative dei Wolves, abbiamo avuto il privilegio di poter seguire da vicino il lavoro di questi uomini, soffermandoci sia sulla parte tecnicooperativa, sia su una parte umana meno conosciuta. Il Gruppo Aeromobili Imbarcati raccolto sotto il nome di Grupaer è rischierato sulla base della Marina Militare presso l'aeroporto di Grottaglie, in Puglia. Le attività del gruppo si dividono in campagne addestrative e missioni vere e proprie. Una buona parte dell'attività aerea è svolta sul mare, essendo parte integrante del dispositivo ad ala fissa che equipaggia l'unita' della Marina Militare "Giuseppe Garibaldi", la nave portaerei ed elicotteri ammiraglia, che tra qualche anno sarà affiancata e poi sostituita dalla nuova portaerei "Cavour".

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terra

94 Come prepararsi all’ estremo

Per il vostro allenamento estivo in attesa della stagione invernale

96 Mondiale Xterra da sogno

Un evento all’interno di una magnifica cornice naturale

100 Duathlon Di Varallo al massimo

In una giornata nuvolosa si e'svolto il faticoso duathlon di Varallo

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102 Stelle e strisce con Manuel Huerta Huerta, vince la quarta edizione del Triathlon di Gaggiano

La riuscita dell’evento e l’ottimo riscontro ottenuto in ambito internazionale della scorsa edizione non hanno lasciato spazio a dubbi: la Sardegna è la terra del Rally confermando la riuscita vincente dell’edizione 2007!

17 - 20 maggio 2007

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82 vetture in gara nel Rally d’Italia Sardegna, 7° appuntamento del Campionato Mondiale Rally e terzo del FIA Junior Rally Championship. La gara, organizzata dall’Automobile Club d’Italia, ha avuto il suo primo appuntamento ufficiale con la partenza che si è svolta nell’incomparabile cornice della Marina Vecchia di Porto Cervo. Molta terra battuta e panorami mozzafiato per tre giorni di intensa avventura sugli sterrati bollenti dell’isola.

Alcune novitĂ La configurazione del percorso del Rally d’Italia Sardegna è parzialmente cambiata: identiche le zone di svolgimento, Monte Acuto e Gallura, ma diverse le configurazioni della tre tappe in programma. Le prime due simili a quelle della passata edizione ma la terza era in gran parte nuova, con la prova di Monte Nuragone di km 7.76 del tutto inedita!

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Musica, giochi e libri

Le ultime novitĂ per il vostro intrattenimento nel tempo libero

moda

112 Il look della vostra estate

Capi comodi e giovanili per una stagione in piena attivitĂ

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LIFESTYLE ’

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Arena

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attualita'

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Il 26 maggio 2007 si è svolto nella magnifica cornice del “Monumental Plaza de Torosâ€? di CittĂ del Messico, il Red Bull XFighters.Di fronte al caloroso entusiasmo di 42 mila spettatori e nell’arena da corrida piĂš famosa al mondo ha avuto luogo la piĂš originale gara di motocross freestyle. Dieci tra i rider piĂš conosciuti e stimati al mondo, provenienti da otto diversi Paesi, hanno accolto la chiamata del toro rosso e hanno viaggiato fino in Messico per far parte della serata inaugurale della serie. Oltre dieci milioni di spettatori attraverso TV e Internet sono stati testimoni di un evento unico di motocross freestyle internazionale: i dieci rider si sono dati battaglia in sfide mozzafiato uno contro uno, accompagnati da elementi della tradizionale tauromachia, performance di flamenco ed esibizioni musicali.

Corrida a due ruote! Il Red Bull X-Fighters 2007 è stato molto piĂš di una gara di motocross freestyle. Oltre ai magnifici e spettacolari trick degli atleti in gara, i fortunati spettatori hanno potuto ammirare uno show particolarmente coinvolgente: la location ha dato vita ad una gara emozionante all’interno di uno scenario unico al mondo. Con un incredibile coraggio, tecnica e stile, i dieci atleti hanno dato vita ad un avvincente scontro per la corona del Red Bull X-Fighters di CittĂ del Messico. Grazie a salti di 20 metri d’altezza nel cielo stellato con le loro moto 250cc, i “motorerosâ€? hanno dato prova di velocitĂ , stile e potenza. Tra i criteri di valutazione dei giudici c’erano difficoltĂ di esecuzione dei trick, varietĂ , utilizzo del percorso, stile e aspetto scenografico e impressione generale. Al Red Bull X-Fighters anche il pubblico, rappresentato dal conduttore televisivo messicano piĂš famoso, Facundo, ha avuto un grande peso nella scelta del vincitore.

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119 La vetrina piena di idee per tutti

Articoli per l'outdoor e tutti i giorni, attivitĂ , sport e non solo

Auto & moto

124 Yamaha FZ6 FAZER e FZ6 Nuovi modelli dalle caratteristiche superiori

126 La nuova Fiat cinquecento

A Torino il 4 luglio 1957 veniva presentata la Nuova Fiat 500



editoriale Xtreme

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IN COVER

Kristin Boese, che in pochi anni di attività è diventata la numero uno al mondo. Quando la disciplina e la voglia di vincere sono grandi, i risultati non tardano ad arrivare. Campionessa Mondiale PKRA nel 2005 e nel 2006.

Anno III - Numero 10 - Bimestrale marzo / aprile 2007 www.xtremestuff.it Direttore editoriale e responsabile Gian Luca Corona gianluca@xtremestuff.it

Editoriale Gentili lettori!

Art Director Grafica e impaginazione Alessandro Cirina alessandro@xtremestuff.it Responsabile di Redazione Patrizia Salaris patrizia@xtremestuff.it Coordinatrice di Redazione Francesca Savona francesca@xtremestuff.it Hanno collaborato Adriano Socchi, Francesca Urbano, Stefano Colacchi, Carlo Brena (Cometapress), Max (www.snowfriends.it) Fotografie O’Neill photos, Red Bull photofiles, Francesca Urbano, Luna Rossa media, Camper, Fabio gatto, Adriano Andreola, Sara e Roberto Pedagna –Aviopress-, www.sbk.com, Adriano Socchi, Rally Sardegna, Motorally Sardegna, Stefano Colacchi, Pierpaolo Turri, Max Primus, Renzo Quaglia, Cometapress Ringraziamo Raffaella Romanenghi, Ufficio Stampa Patagonia, Manuela Masera, Chiara Roccheggiani, Alessandro Esposito, Pierfrancesco Binari, Barbara Robecchi, Cristina Oberti, Federica Ronchi, Carlo Brena, Alessandro Cerulli, ILLI Italia, Camper, Invicta, Oakly, Bollè Distributore per l’Italia Società Europea di Edizioni SpA Via G. Negri, 4 - Milano Concessionaria per la pubblicità Today Spa

Via Vittor Pisani 22 – 20124 Milano Tel. 02/89040601 – Fax 02/89040639 DIRETTORE COMMERCIALE Fabrizio Verdolin Fabrizio.verdolin@gruppo2day.it BACK OFFICE Emanuela Bottanelli emanuela.bottanelli@gruppo2day.it

Editore JJCT s.r.l. www.jjct.it

Uffici e sede amministrativa Zona Industriale Truncu is follas 09030 Elmas (CA) Tel. 070 948052 - Fax 070 9484177 Indirizzo Postale: Publiteam srl - Casella Postale 279 09030 Elmas (CA) Sede Legale Via Togliatti, 78 09028 Sestu (Ca)

Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dell’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comporta responsabilità alcuna per l’Editore. Xtremestuff Magazine è registrato presso il Tribunale di Cagliari al n° 14/05 Codice ISSN 1825-8158

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Anche questo numero di Xtreme vi accompagnerà nelle ore più calde della bella stagione dandovi gli spunti per trascorrere serate piacevoli all’insegna degli sport meno convenzionali. La traccia di questa edizione è volutamente improntata sulle discipline tipiche della periodo estivo: in apertura troverete due fantastici articoli su altrettante manifestazioni che abbiamo seguito per voi in giro per il mondo. Abbiamo descritto le emozioni del surf da onda, l’incontestabile padrone del mare insieme al kitesurf, sempre più presente sulle nostre coste e sulle pagine di Xtreme. La sezione ‘acqua’ si è arricchita anche della presenza della mitica Luna Rossa, dedica dovuta ad una delle regine della recente Coppa America. Tra l’acqua salata e le onde non poteva mancare il contest di wakeboard che si è svolto a Roma e che abbiamo seguito per voi… Gli appassionati dei motori e dello sterrato possono trovare ampi articoli riservati al Rally di Sardegna e al Moto Rally, nonché ben sei pagine rivolte al Moto Gp. Considerato che con l’alta temperatura è piacevole passeggiare in bicicletta nei boschi, potete osservare le immagini spettacolari della mtb downhill, nella sezione ‘ruote’: si tratta di tutt’altro che un semplice andare a zonzo! Le più famose gare di triathlon e l’under water hockey chiudono questo numero speciale, come sempre molto curato ed eccezionale nella grafica. Speriamo possa tenervi compagnia sino alla prossima uscita, augurandovi divertenti e avventurose ferie ‘non convenzionali’. Buona lettura Francesca Savona


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Informazione

Le informazioni sono suscettibili di variazione. Eventuali modifiche sono di esclusiva responsabilità delle fonti organizzative dell'evento o manifestazione

22 luglio 6° Triathlon Panathlon Club, Mondovì Domenica 22 luglio Mondovì sarà la Città del Triathlon Italiano. Infatti ospiterà la sesta edizione del Triathlon Panathlon Club Città di Mondovì. La gara sarà sulla distanza classica Sprint con 750 metri di nuoto, 20km di ciclismo e 5km di podismo, sarà valida per il Rank Nazionale, aperta a tutti gli amatori. Mondovì è anche un appuntamento giovanile: ci saranno tutte le gare dei bambini a partire dal gioca-triathlon dai 4 ai 7 anni e poi tutte le categorie federali. Dal 1 giugno sarà possibile iscriversi contattando la Cuneo Triathlon al 3356355737 oppure scrivendo a direttore@italiatriathlon. it www.italiatriathlon.it

28 luglio/ 5 agosto CMAS World Championship, Bari La prima edizione dei Campionati del Mondo della CMAS (Confederazione Mondiale delle Attività Subacquee), in programma a Bari dal 28 luglio al 5 agosto 2007, vedrà impegnati circa mille atleti provenienti da tutto il mondo e si articolerà in cinque discipline sportive: nuoto pinnato, apnea, orienteering subacqueo, rugby e hockey subacqueo.

29 luglio Stralivigno, Livigno Livigno dà appuntamento agli amanti della corsa in altura con la Stralivigno, manifestazione sportiva giunta alla sua ottava edizione. Gli atleti correranno nella splendida cornice della Valle del Sole, lungo un percorso di 21 Km che si snoda tra i boschi che costeggiano la Valle di Livigno e i tratti pianeggianti che costeggiano il torrente Spol. Per i più piccini ed i ragazzi il 28 luglio è prevista la MiniStralivigno.

5 agosto Orobie SkyRaid Si terrà a Bergamo l’Orobie SkyRaid® World Championship, campionato del mondo di skyrunning a squadre, in cui tre atleti dello stesso team percorreranno a staffetta tre gare in sequenza SkyMarathon, SkyRace e SkyClimbing sull’impegnativo “Sentiero delle Orobie”. Si stima che il tempo della squadra vincente per compiere gli 84km e i 5.000m di dislivello sarà sotto le nove ore.

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Informazione

Le informazioni sono suscettibili di variazione. Eventuali modifiche sono di esclusiva responsabilità delle fonti organizzative dell'evento o manifestazione

17-26 agosto RIP CURL PRO Dopo un’edizione 2006 eccezionale, Rip Curl deve mantenere alto il livello dell’edizione 2007 che si svolgerà in Francia. L’unica Super Series accoglierà di nuovo i migliori surfisti del pianeta venuti a battersi per vincere il WQS più prestigioso del circuito. Il Pro Junior 3 stelle inizierà le ostilità con i servisti U21. In oltre, tre sere di musica e concerti concluderanno il festival del mare!

7-8-9 settembre Rassemblement Inter-Federal De Descente De Canyon Si svolgerà a Pont en Royans, nella valle dell’Isère in Francia, il quinto raduno interfederale di discesa dei canyon. La manifestazione, organizzata dal club alpino francese, ha già messo online la lista dei canyon proposti in funzione di quelli praticabili attualmente. Le iscrizioni sono già aperte e si possono consultare le carte topografiche sul sito www.rif2007.fr

5 al 9 settembre 2007 European Bike Week Nel comprensorio di Villach attese 60.000 motociclette per il più grande raduno della mitica Yankee. European Bike Week è il nome della manifestazione che ogni anno accoglie migliaia di appassionati Harley-Davidson e non solo: biker che coniugano la passione per la due ruote con il relax rigenerante che la località di Villach, immersa tra le montagne e bagnata dai laghi, permette di assaporare. Il lago di Faak è uno dei più noti tra i nove laghi del comprensorio di Villach, anche quest'anno le strade intorno allo splendido specchio d'acqua ospiteranno dal 5 al 9 settembre l'European Bike Week.

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Articolo: Francesca Savona Foto: O’neill

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Xtreme acqua Si è svolta nelle acque agitate della costa settentrionale della Scozia dal 24 aprile al 1° maggio. L’evento, tappa principale delle Qualificazioni per il Mondiale (WQS 2007) è conosciuta come la prova più fredda del tour: da questo anno è stata promossa al rango di prova a sei stelle per la sua originalità e l’approccio innovativo del surf da competizione.

La materia prima Le onde che costantemente colpiscono la costa scozzese in questo periodo dell’anno valgono un premio di 125000 dollari che hanno attirato indiscutibilmente i migliori surfisti mondiali. Thurso, una cittadina situata a 59° di latitudine possiede una dei migliori reef d’ Europa, e grazie anche al format itinerante della gara si è potuto garantire ai competitori e agli spettatori le condizioni più vantaggiose per surfare in questa regione. Oltre i reef di Thurso Est, gli organizzatori della competizione hanno identificato altri spot suscettibili di accogliere la prova: le leggendarie onde di Brims, Point of Ness e Skirza, un point break spettacolare che arriva sino a John O’Groats. Altri magnifici obiettivi, dettati di volta in volta dalla direzione del vento, sono stati Melvich e il beachbreak di Strathy. Le bellissime onde dell’anno scorso sulle Highland Open hanno dimostrato la capacità di accogliere un evento di questa portata offrendo uno spettacolo all’altezza della sfida. L’edizione 07 ha scritto un’ulteriore pagina della storia del surf: ancora una volta le massice onde che si infrangono sulle coste scozzesi hanno garantito ai 192 competitori di affrontarsi in una prova che sta diventando passaggio obbligato per far parte dell’elite. Il campione non si è portato a casa solo i 3000 punti che lo hanno avvicinato ad una sicura qualificazione per il World Championship Tour (WCT), ma ha ricevuto la leggendaria spada e la qualificazione per la seconda edizione della O’Neill The Mission che si svolgerà nelle acque taitiane a giugno!

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Un australiano con kilt nelle acque scozzesi! La finale della O’Neill Highland Open ha dato vita ad una sfida totalmente australiana: il campione Nathan Hedge si è portato a casa il titolo e l’assegno combattendo contro i connazionale Jarrad Howse, del team O’Neill. La gare di chiusura si è svolta sotto il tiepido sole scozzese ed è stato uno dei momenti più affascinanti dell’intera manifestazione: a detta degli spettatori si è assistito ad una competizione emozionante e tecnicamente perfetta! La giornata era iniziata presto, quasi all’alba per sfruttare al meglio le onde ancora presenti e concludere la fase finale dopo giorni molto intensi. Di fronte alla marea in attenuazione i quarti di finali, di 30 minuti ciascuno e con un format di ‘uno contro uno’, sono stati vinti da Nathan vs l’americano Shea Lopez, mentre il connazionale si sbarazzava presto dell’altro americano Asher Nolan.

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Le condizioni del moto ondoso sempre più in attenuazione hanno costretto gi organizzatori a sospendere le qualificazioni e spostare lo spot di gara a Brims. Davanti ad un pubblico numeroso, appollaiato sugli scogli vicino alla spiaggia, Hedge ha svolto una magnifica gara, sfruttando benissimo la priorità in acqua e prendendo le onde migliori. Le sfide finali hanno dato l’occasione di assistere a stupende gallerie e off the lip straordinari di un livello tecnico mai visto. Al suono delle cornamuse di Thurso l’australiano ha dichiarato la sua felicità per aver condotto una gara esemplare contro il temuto compatriota, in uno dei reef più difficili e impegnativi. Al momento dei ringraziamenti ha espresso in modo simpatico anche la difficoltà di riportare l’enorme spada a casa, ipotizzando la necessità di spedirla in nave!


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Jack O’Neill Il marchio californiano sportivo oramai conosciuto in tutto il mondo è stato creato nel 1952 quando un ragazzo di nome Jack O’Neill ha utilizzato la sua inalterabile passione per il surf al fine di battere Madre Natura e i suoi ostacoli. Pioniere delle prime combinazioni neoprene, Jack aveva così ideato un modo di allungare i tempi di sessione tra le acque glaciali della California del Nord. Poco dopo apriva le porte del suo primo surf shop a Santa Cruz. Nonostante molte cose siano cambiate dai primi difficili tentativi, la visione di Jack per la messa a punto di prodotti innovativi per gli sport ‘di scivolamento’, surf e neve, continua ad essere il cuore pulsante del marchio. Neoprene, leasch surf, short senza cuciture e una serie di prodotti elettronici portatili sono lo spirito della casa produttrice, che ancora ricorda quel giovane rude con la banda sull’occhio come gli antichi pirati.

THURSO EAST CONTEST SITE

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La Scozia Anticamente chiamata Caledonia, occupa la porzione settentrionale della Gran Bretagna. La capitale è Edimburgo. Un tempo regno indipendente, dal 1707, entrò a far parte del Regno di Gran Bretagna, assieme all'Inghilterra. Nonostante l'appartenenza al Regno Unito, la Scozia vanta un sistema giuridico autonomo, un separato sistema d'educazione e una propria Chiesa nazionale. In seguito al referendum del 1997, è stato anche ricostituito il Parlamento scozzese, con diverse

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competenze legislative nelle materie di interesse nazionale scozzese. Le Highlands scozzesi sono situate a nord-ovest della Highland Boundary Fault e sono prevalentemente montuose. Per più di cento anni sono state l’area della Scozia in cui si parlava esclusivamente Gaelico. La città di Iverness è considerata la capitale delle Highlands. Vista la montuosità della regione, i circa 250 000 abitanti vivono sparsi nell’ampio territorio. Le Highlands sono un posto molto interessante da visitare, in quanto qui la cultura è diversa dal resto della Scozia: le comunità delle Highlands hanno infatti un senso molto più forte delle tradizioni rispetto

al resto della Scozia. Esistono molti piccoli villaggi e città negli Highlands, così come una grande città, Inverness, e delle isole abitate. Nella regione le differenze climatiche sono molto accentuate ed hanno portato alla formazione di diversi habitat per animali e piante selvatiche. Nelle Highlands c’è sicuramento molto da fare e da vedere: si possono esplorare castelli e visitare musei, fare escursioni in barca o in treno. Numerosi e bellissimi sono i parchi ed i giardini da vedere, come pure la celebre via del whisky. Il famoso Lago di Loch Ness è anch’esso situato negli Highlands e attrae ogni anno migliaia di visitatori.



Articolo: Francesca Savona Foto: O’Neill

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La Missione 2007 Dal 26 maggio al 4 giugno ha avuto luogo la prova per eccellenza del freesurf, un evento di grande portata che si appoggia su un formato totalmente innovativo che ha accolto otto dei migliori surfer mondiali a bordo di uno yacht di 35metri : l’Haumana. Il battello ha preso il mare con un solo punto di riferimento : le previsioni del moto ondoso ! Il direttore della competizione Matt Wilson ha dichiarato la sua impazienza di vedere come il concetto del dopo missione 2007’ avrebbe cambiato il modo di fare surf spostando i limiti di tutte le altre prove di categoria. « Una prova mobile sembra essere il solo modo di profittare pienamente della Polinesia Francese. La zona è talmente vasta che non si poteva costringere i surfisti ad utilizzare un solo spot per la gara. Una volta a bordo di Haumana possiamo spostarci grazie a questo format innovativo, basato su una valutazione eterogenea dei rider su una grandissima varietà di reef. Per dire le cose più semplicemente, andremo là dove possiamo trovare le onde migliori ».

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Atolli da sogno... Mentre le lussureggianti montagne Tahitiane scompaiono all’orizzonte, l’oceano sud pacifico apre le sue braccia attorno al piccolo bimotore che naviga verso l’isola di Fakarava. La polinesia Francese è una vasta distesa d’acqua con qualche isola e atolli in mezzo al nulla, di una bellezza impressionante dove non è difficile imbattersi in bonnes vagues, onde buone. Il contingente hawaiano, composto dal campione in carica dell’anno precedente Ian Walsh, dall’anziano Roy Powers (WCT) e dal giovane prodigio di Maui Clay Marzo sono stati entusiasti di scoprire per la prima volta Fakarawa. Walsh ha dichiarato dal suo bungalow di essere felice del suo ritorno in Polinesia per difendere il titolo guadagnato lo stesso periodo dell’anno passato, in un luogo magico in competizione con i migliori avversari del mondo. Il gruppo è stato arrichito da due dei più rispettati rider di casa: il maestro di Teahupo’o, Manoa Drollet e la star ascendente Michel Bourez. Il primo ha sottolineato di non credere al vantaggio dato dalla conoscenza degli spot, ma di avere fiducia solo nella buona riuscita dell’evento con un gruppo di amici e onde spettacolari. L’arrivo dell’australiano Jarrad Howse e del francese Patrick Beven ha completato il gruppo di rider che si è imbarcato di Haumana. Insieme ad una squadra di waterman locali, lo yatch ha seguito un programma unico per l’esplorazione dei migliori reef della regione.

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Michel Bourez vince The Mission Nelle acque tahitiane di casa Michel si è aggiudicato il trofeo della seconda edizione dell’evento O’Neill. La finale del contest, con il premio di 25000 dollari, si è svolta in chiusura di una settimana incredibile a bordo del lussuoso yatch che ha percorso ogni angolo del piccolo atollo di Fakarawa. Gli otto surfer sono stati giudicati attraverso i video girati durante le sessioni. Le condizioni sono state di volta in volta differenti, dando la possibilità ai critici di visionare ogni atleta in tutte le situazioni. Ciascuno di loro si è distinto per una particolare caratteristica determinata dalla capacità di affrontare diversi spot, ma chi ha dominato ogni aspetto delle gare è stato indubbiamente il 21enne tahitiano Michel Bourez.


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FAKARAWA Immersioni in lagune trasparenti, passeggiate tra le palme da cocco, larghi orizzonti senza limiti: questa è la magia di Fakarava, il più grande atollo della Polinesia dopo Rangiroa; il suo spettacolare ambiente marino è stato dichiarato riserva di biosfera protetta dall’Unesco. Fakarava ha due villaggi principali: Rotoava con l’aerodromo e Tetamanu, antico capoluogo dell'isola, solo fino a pochi decenni fa considerato il centro sociale, religioso e culturale delle Tuamotu. La sua laguna incontaminata, aperta verso l'oceano mediante un passaggio lungo un chilometro (lo stretto di Garue), ospita un'enorme quantità di pesci e numerosi allevamenti perliferi. Gli isolani usano pescare con una tecnica particolare: attaccano le lenze a boe fornite di campanelli che richiamano gli uccelli appena un pesce abbocca, attirando così l'attenzione del pescatore. A Fakarava si può partire in barca alla scoperta di oltre 80 magnifici isolotti deserti, si possono fare stupende immersioni e visitare gli allevamenti di perle, dove è possibile acquistare perle dal caratteristico colore grigio "canna di fucile" e le rarissime perle verdi

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Michel Bourez Il tahitiano Michel Bourez è cresciuto surfando alcuni dei più spettacolari reef e beach breaks del mondo, e le sue capacità lo dimostrano. Arrivato secondo al Billabong World Junior Championships nel '06, sempre nello stesso anno, primo nel Asp Europe, il 4 giugno 2007 si è aggiudicato il primo posto al O’Neill The Mission: grandi risultati per una crriera così breve. Burez è un surfer da tenere d’occhio. Dove hai cominciato? Di fronte a casa mia, ad Tahiti Quanti anni avevi quando sei salito per la prima volta su una tavola? Avevo otto anni Ti interessano anche altri sport? Si, calcio e Tae Kwon Do Dove ti alleni in genere? A Papenoo e Teahupoo

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Qual’è la tua onda preferita? Quella di Patu surf beach Dove trascorri le tue vacanze? Alle Hawaii e a Moorea Qual’è stata l’onda più grande che hai surfato? Una di dieci piedi, non molto tempo fa a Teahupo Quale è stato, secondo te, il risultato più grande che hai ottenuto? Sicuramente arrivare alle finali del World Junior Championships a Narrabeen nel '06 Chi sono i tuoi idoli? Mick Fanning, Hira Teriinatoofa e Alain Riou Qual’è il surfer che ammiri di più? Mick Fanning Chi è oggi, secondo te, il miglior surfer al mondo? Dane Reynolds Quali sono I tuoi vizi? Computer e girls... Di cosa non potresti mai fare a meno? Del mio PowerBook G4



Articolo: Francesca Savona Foto: Andra De Maria\ Red Bull photofiles

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‘Quie timet s’abba non andet a mare’... ovvero chi teme l’acqua non vada al mare. È una tipica espressione della saggezza sarda che i riders del kite hanno ignorato di proposito! Chi ama il kite, infatti, non può stare lontano dalla Sardegna, terra che ha offerto i migliori spot d’Italia, dopo le tappe di Trapani nel 2005 e la riserva naturale di Torre Guaceto l’anno successivo. Prendendo la direzione del vento siamo arrivati in Sardegna, terra di venti forti e di fascino irresistibile, per la tappa conclusiva della Red Bull Kite Mission.

Format e novità La formula dell’evento era la stessa delle due passate edizioni, ovvero 10 giorni, dal 20 al 29 aprile, alla ricerca dei migliori spot per praticare il kiteboarding. I migliori riders si sono dati battaglia lungo le stupende spiagge dell’isola, alla ricerca delle condizioni perfette per il salto più bello! Quest’anno Red Bull ha voluto introdurre un nuovo ingrediente: un team femminile ha completato infatti la rosa dei partecipanti, garantendo così il livello più alto che il panorama italiano fosse in grado di offrire. L’introduzione del ‘gentil sesso’ e la relativa riduzione del gap iniziale nelle perfomance dimostra che nel kite non basta usare potenza e tecnica ma sono determinanti altre qualità di cui le ragazze danno ampiamente prova: concentrazione, strategia e stile. Al termine dell’evento sono stati assegnati due premi, uno “overall” per il kiter più completo, e un premio “best attitude” per chi si è calato meglio nello spirito dell’evento. Inoltre, l’anno scorso è stata inaugurata anche una nuova era del kite italiano grazie all’allestimento di un kite park che ha messo alla prova i partecipanti su un “terreno” di gara sconosciuto.

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Alberto Rondina porta a termine la missione! Per il secondo anno il campione italiano di kitesurf si aggiudica la vittoria della manifestazione. A Capo Spartivento (CA) si è conclusa l’ultima tappa: dopo aver macinato chilometri su chilometri a bordo di camper, attraversando l’isola in lungo e in largo, Best Trick, Best Move, Freestyle, Hang Time, long Distance, Kite Park e Wave hanno decretato il vincitore della Red Bull Kite Mission 2007: Alberto Rondina, che difendeva il titolo dallo scorso anno. Capo Testa, Rena Majori, Vignola, Cabras, Chia, Tuarredda, Porto Pino sono tra gli spot che hanno regalato le condizioni di vento ottimali per entrare in acqua. Ma Red Bull Kite Mission non ha premiato solo il migliore atleta in acqua. Gabriele Antonetti da Viareggio conquista il premio “Best Attitude” riservato a chi riusciva ad interpretare a pieno lo spirito dell’evento: per lui una chitarra Fender che lo accompagnerà nei suoi viaggi e alla fine delle giornate in spiaggia.

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Un riconoscimento speciale per il kiter che ha performato meglio nella prova di Kite Park. Il giovane Stefano Maselli, nonostante non avesse esperienza in questa disciplina, è riuscito ad affrontare ogni struttura con decisione e un buon livello tecnico, distinguendosi tra gli atleti. Si è guadagnato così una wild card per partecipare ad un evento di kite park che si terrà nel 2008 ai Caraibi. Tra le donne ha dimostrato grandi doti la diciannovenne di Follonica Alice Brunacci, premiata con un viaggio a Tarifa, la località spagnola preferita dagli amanti del kite. A rendere il livello dell’ultima edizione dell’evento ancora più elevato, la partecipazione di Gisela Pulido, che a soli 13 anni vanta già il maggiore titolo che si può conseguire in questo sport. La Campionessa del mondo ha incantato tutti con la sua abilità e tecnica, condita da un’ineguagliabile grazia e precisione nell’esecuzione delle manovre.


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Chi è... Nome: Gisela Pulido Nata il: 14.01.1994 Luogo di nascita: Barcellona Sponsor: Slingshot, Red Bull, Movistar, Volskwagen, Adecco, Rip Curl, Dakine, Shapes Spot nazionale preferito: Rio Jara Tarifa Spot internazionale preferito: Mi piace molto la Nueva Caledonia, in particolare un isolotto che si chiama Tenia. Lì le condizioni per il kite sono magnifiche. Per un km trovi un piano d'acqua con vento costante di 25 nodi, per fare freestyle e una barriera corallina con onde perfette che rompono da sinistra, il mio lato naturale perché sono goofy. Manovra preferita: Mi piace molto il KGB perché è molto difficile da chiudere, però adesso, quello che mi piace di più è lo Slim Chance perché riesco ad invertirmi molto nell'esecuzione. Anche il Front Mobe mi piace parecchio! Migliori Risultati (ultimi 4 anni): World Champion KPWT 2004-2005-2006 KPWT Spanish Champion 2006 World Champion Wave Masters 2005 European Junior World Champion 2003 Rider favorito: Ruben Lenten...può darsi che tecnicamente non sia il migliore però è il più spettacolare ed è molto simpatico.

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Articolo e foto: ph. Francesca Urbano www.francescaurbano.com

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Giornate di sole e gare... Nell’arco delle due giornate si sono svolte gare amatoriali di kitesurf e windsurf. Il sabato mattina dopo l’arrivo di tutti i partecipanti e la chiusura delle iscrizioni, verso le ore 13, si da il via alle gare di Speed, sia per il windsurf che per il kitesurf con l’ausilio del GPS. Le due gare si sono svolte simultaneamente, grazie all’area sufficientemente ampia da poter ospitare le due competizioni con i windsurf sopravento e i kitesurf sottovento. I concorrenti avevano a disposizione circa 5 minuti per stabilire la loro massima velocità. Per il kitesurf si classifica al primo posto

Domenico Leone con 27 nodi, al secondo posto Francesco Marziliano con 26 nodi ed al terzo Marco Persano 25 nodi. Per il windsurf troviamo con la velocità di 26 nodi Jean Jacobazzi che si classifica al primo posto, seguito da Beppe Fortunato a pari merito con Nunzio Corrente con 24 nodi, al terzo posto Gennaro Trentadue con 23 nodi. Le attrezzature che sono state utilizzate per la prova sono state messe a disposizione da Beppe Caldarulo tavole i sonic 111 e i sonic 122, disponibili le NCX Severne. Il vento è ancora forte e non da il minimo cenno di diminuire

Il Contest

dida riserva n le p s a ll e n Si è svolto (BR) rre Guaceto o T i d le a r u t na e 20 ek end del 19 e w l e n , a li a g Pu rale non ci h t s e a m Il . 7 i maggio ’0 o regalandoc lt o m e r e d n e to fatto att cabile di ven c e p im a n a e i 30 una settim sera tra i 15 e a in t t a m ato costante o accompagn t t u t t a r p o s nodi, ma giate, calde e soleg e t a n r io us. g a d nostro camp il r e p e il b a s indispen luglio - agosto

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cosi si passa velocemente alla gara di Hang Time per il Kitesurf, anche qui il tempo a disposizione per ogni atleta per compiere il salto con maggior tempo in volo è di 5 minuti. Primo classificato con 5,9 secondi in volo si classifica l’agguerritissimo Nunzio Corrente, seguito da Francesco Marziliano con 4,9 secondi e al terzo posto troviamo Beppe Fortunato con 4,6 secondi in volo, per Beppe è stata una grande prova ed aggiudicarsi il terzo posto una bella sorpresa dopo l’incidente avuto che lo ha tenuto fuori dalle scene agonistiche per un lungo tempo, grande Beppe! Purtroppo rimane imbattuto il record nazionale stabilito nel 2006 da Max Di Cicco con 9,7 secondi.

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Vento e novità tecnologiche Domenica 20 il vento continua a soffiare ininterrottamente, il tempo di organizzare, attendere l’arrivo delle barche per la sicurezza, si da il via a un rider meeting per iniziare la quarta competizione in programma, la Long Distance di 6 miglia lungo la costa brindisina. Si classificano al primo posto Alessio Barbera, secondo Stefano Catalani e al terzo Domenico Leone. Il pomeriggio prosegue con esibizioni di Tandem windsurf Gemini della Starboard promosso da Beppe Caldarulo della Link distribution una novità assoluta. Gemini è il primo tandem che trae massimo vantaggio dalla tecnologia della tavola larga, planando prima di qualsiasi altro windsurf. Misura 3.7m di lunghezza e con una base piana, naviga bene in venti leggeri. Queste caratteristiche aprono una prospettiva nel windsurfing che fino ad oggi non sono state possibili con i disegni convenzionali.


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Shark Energy Kiters Girls Novità assoluta è stata la partecipazione delle ragazze kiters, infatti questo sport anche se molto adatto ad una ragazza, in Italia sono ancora poche a praticarlo. Così abbiamo cercato di radunare le piccole realtà delle varie regioni formando il team SHARK ENERGY KITERS GIRLS, per far conoscere questo sport al femminile e divulgarlo al grande pubblico con appositi photo shooting, destinate alle migliori riviste. Hanno partcipato Laura Luongo, Manuela e Marzia Trillo, la dodicenne Chiara Esposito e Titti Improta che ha preso parte anche alla gara di long distance classificandosi al 7° posto assoluto

e prima tra le donne. “Questa manifestazione è stata realizzata grazie al grande impegno dall’associazione sportiva dilettantistica Fly Kite Pro di Max Di Cicco e a tutto il suo staff, in collaborazione con il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, il direttore del consorzio dottor Ciccolella e il presidente dottor Epifani, con il patrocinio del comune di Brindisi e dell’assessorato allo sport. Questo evento dedicato al kitesurf ed al windsurf italiano è stato possibile grazie al supporto dei marchi SHARK energy drink, FOSTER’S la birra “premium” Australiana e Snelly abbigliamento intimo made in Italy.”

La giornata di sabato svolta ormai al termine, lascia spazio al free kite fino al tramonto inoltrato ed ai test dei materiali messi a disposizione dalle aziende presenti nel villaggio expo, brand di windsurf: Goya, Amex, Powerex, Gath, mfc, quatro, Starboard, Severne, Airush, Prolimit, Pat love, RRD, North, Naish e Da Kine, Challengersails. Brand di kitesurf: Prolimit, Pat love, Kite Loose, RRD, Cabrinha, f-one, Advance, Mistic, Brunotti, Maui Magic, North, Naish, Da Kine, Blade Kite, Backloop Kite Board, GK, Challengerkites, Best, Suao kiteboard, Brunotti, Nobile, Ozone, StarKite, ArribaArriba e Mistic.

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Articolo: Francesca Savona Foto: Luna Rossa media

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Una

‘‘ Rossa‘‘ nel mare di Valencia

La sfida della Coppa America ha visto in finale l’italiana di De Angelis contro i ‘kiwi’ neozelandesi di Emirates.

Nonostante la pesante sconfitta il team del partner Prada si e' aggiudicato un posto nell’olimpo velico. La nuova sfida guidata da Francesco de Angelis è stata lanciata il 19 agosto 2004 attraverso lo Yacht Club Italiano, il più antico club velico del Mediterraneo, fondato nel 1879 a Genova e presieduto oggi da Carlo Croce. Nel febbraio 2004, Team Luna Rossa è la prima squadra a insediarsi a Valencia, iniziando nel maggio dello stesso anno gli allenamenti in mare con ITA 74 e ITA 80.

<<Volevamo un ambiente fortemente motivato dalla passione. Persone che si svegliano ogni giorno chiedendo a se stessi come diventare più forti. Curiosità tecnica e capacità di guardarsi intorno. Un mix fatto di comprovata esperienza e istintivo talento>>. (Francesco de Angelis). È la coesione di talenti velici provenienti da tutto il mondo, incluso il timoniere campione del Mondo match race

2005 James Spithill, che rende oggi Luna Rossa Challenge un Team molto solido. Nei diversi reparti di Luna Rossa Challenge 2007 (sailing team, design team, shore team, meteo, performance, boat builders, veleria, logistica, amministrazione e management) sono impegnate un centinaio di persone in rappresentanza di 16 nazioni.

Asinara Yachting: scuola di marineria con il mitico Gianni! L’Asinara Yachting è uno dei più moderni centri per la vela della Sardegna che offre un’enorme varietà di servizi: charter, crociere in tutto il Mediterraneo, corsi di vela per tutti, scuola nautica, trasferimento di yachts e molto altro! Le basi nautiche sono dislocate a Stintino e Cagliari, ideali punti di partenza per visitare alcune delle mete più rinomate del turismo nautico internazionale: l'Isola dell’Asinara, splendido Parco Nazionale ed Area Marina Protetta all'interno del Santuario dei Cetacei, l'Area Marina Protetta di Capo Carbonara a Villasimius, Capo Teulada, le splendide isole di Sant'Antioco e San Pietro! La scuola utilizza solo imbarcazioni nuovissime dotate di ogni comfort e delle più moderne attrezzature elettroniche e di sicurezza. Gianni vi accoglierà a bordo delle splendide Luna Piena e Spicchio di Luna con la sua consueta cortesia, allegria e la migliore professionalità che possiate trovare in Sardegna! Per informazioni visitare www.asinarayatching.it o info-line:+39 3357573248

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Coppa America: la storia

Luna Rossa ITA 94 ITA 94, seconda delle due nuove barche di Team Luna Rossa ammesse dal regolamento per l’edizione 2007 dell’America’s Cup, è stata realizzata presso la Persico Nautical Division di Nembro (BG) dai Boatbuilder Luna Rossa guidati dal neozelandese Richard Gillies. Per la realizzazione della nuova imbarcazione, così come per ITA 86, sono stati utilizzati stampi in carbonio fresati con macchine a controllo numerico. L’accuratezza della lavorazione, ottenibile con frese a cinque assi di ultima generazione, e la stabilità dimensionale del manufatto garantiscono una perfetta rispondenza della geometria di carena al modello CAD originale. ITA 94 rappresenta il risultato della ricerca e progettazione condotta negli ultimi 3 anni dal Design Team Luna Rossa, composto da

22 persone in rappresentanza di 10 nazioni. Nel progetto di ITA 94 sono confluite tutte le informazioni acquisite mediante prove sperimentali in vasca navale e in galleria del vento, simulazioni numeriche in campo strutturale e fluidodinamico, e tramite il programma di prove ‘full scale’ avviato nella primavera del 2004. La nuova barca si differenzia nettamente dalla configurazione attuale di ITA 86, che rappresenta oggi un passo intermedio tra la barca varata in primavera e ciò che è stato realizzato con il progetto di ITA 94. Uno degli aspetti più interessanti dello sviluppo della carena, delle appendici, dell’albero e delle vele riguarda l’utilizzo, nella fase di affinamento del progetto di ITA 94, delle informazioni provenienti dai ‘full scale testing’, prove effettuate dopo il completamento delle regate degli Act del 2006 e a seguito delle operazioni di modifica, assai estese peraltro, eseguite su ITA 86.

La Coppa America é il più antico trofeo sportivo esistente e il più importante evento mondiale della vela. Le sue origini risalgono al 1851 quando "America", una goletta di un gruppo di newyorkesi ispirati da John Cox Stevens, attraversò l'Atlantico per sfidare gli yacht inglesi sotto il guidone del New York Yacht Club. Il 22 agosto "America" partecipò a una regata intorno all'isola di Wight, organizzata nel quadro della Prima Esposizione Universale, vincendo davanti a 14 imbarcazioni inglesi. "Maestà, non c'é secondo", la storica risposta del capo segnalatore dello yacht reale alla Regina Vittoria presente quel giorno sul campo di regata. La "Coppa delle Cento Ghinee", questo il nome del trofeo in palio, seguì i vincitori negli Stati Uniti dove fu ribattezzata "America's Cup" e dove rimase, sul suo piedistallo del New York Yacht Club, resistendo per oltre un secolo ai ripetuti tentativi dei numerosi sfidanti. Nel settembre del 1983, dopo 132 anni, la Coppa lasciò gli Stati Uniti per il Royal Perth Yacht Club (Australia), ponendo fine al più lungo periodo vincente della storia di tutti gli sport.

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Articolo: Francesca Savona Foto: Camper

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Copa del Rey: Palma di Maiorca La regata velica che si svolge al Real Club Nautico dal 28 luglio al 5 agosto

PALMA, 22 MAGGIO 2007 Camper e Audi saranno gli sponsor della 26a edizione della Copa del Rey, la regata velica che si disputerà dal 28 luglio al 5 agosto ancora una volta nella baia di Palma di Maiorca. Organizzata dal Real Club Náutico di Palma (RCNP) e dalla Real Federación Española de Vela (RFEV), la manifestazione potrà contare inoltre sul supporto istituzionale del comune di Palma. Alle 12 di oggi presso il RCNP le due aziende hanno firmato il contratto con il quale sono diventate sponsor ufficiali di quella che viene considerata la più bella regata del Mediterraneo.

In virtù di tale contratto fra lo Yacht Club di Palma e i due sponsor, il nome ufficiale della regata sarà 26a Copa del Rey Camper Audi. Camper, la società maiorchina produttrice di calzature, si ripropone in veste di co-sponsor di questa manifestazione sportiva, mentre per Audi si tratta di un debutto che affronta “con grande emozione” e con l’obiettivo di rafforzare il proprio impegno nell’ambito degli sport nautici. Così Jesús Gasanz, amministratore delegato di Audi España: “Con la sponsorizzazione della Copa del Rey intendiamo raggiungere un duplice obiettivo. La manifestazione prima di tutto accresce la nostra motivazione a sponsorizzare

eventi sportivi diversi, perché lo sport incarna una serie di valori come la sportività, l’innovazione, lo spirito di squadra, la tecnologia e infine l’impulso a raggiungere traguardi sempre più ambiziosi insieme ad altri partner importanti, rafforzando così l’immagine del marchio. Attraverso queste attività possiamo quindi creare legami più stretti con la nostra clientela. In secondo luogo e quale valore aggiunto, questa iniziativa ci costringe a esplorare nuovi orizzonti che ci permettono di conoscere da vicino le ansie e i desideri dei nostri clienti e instaurare così con loro un rapporto ancora più diretto.”

Camper e la Copa! Estanislao Carpio, Amministratore Delegato di Camper, commenta: “Esiste un solido legame fra la Copa del Rey e Maiorca, ecco perché la sponsorizzazione dell’evento da parte di Camper, che affonda le proprie radici proprio in quest’isola, appare più che naturale.” “Camper e la Copa del Rey” continua Carpio, “sono entrambe fortemente identificate con Maiorca e il Mediterraneo, il nostro ambiente naturale. Per Camper, quindi, è un privilegio poter collaborare a questo evento con RCNP e Audi; siamo certi che la Copa del Rey continuerà a essere la miglior regata del Mediterraneo.”

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Novità in regata Sotto il profilo sportivo, la Copa del Rey Camper Audi presenta alcune importanti novità. Le più rilevanti sono la divisione della flotta in almeno due aree di regata ben distinte e l’introduzione dalla nuova classe GP42 in tempo reale, che giunge al circuito nazionale seguendo la filosofia e il concetto della classe TP52, anch’essa in gara. Come sempre, la Copa del Rey Camper Audi potrà contare sulla presenza di numerosi equipaggi semi-professionisti e dilettanti, che gareggeranno per lo più con barche di serie. Il presidente del RCNP di Palma, Matías Salvà, spiega che “l’obiettivo principale del Real Club Náutico è mantenere integro lo spirito originale della Copa del Rey e al tempo stesso riunire professionisti e dilettanti di alto livello per promuovere la vela e fare così di Palma un ponte verso il mare.”

Territorio Riserva naturale di S’Albufereta: S’Albufereta è una delle zone umide di maggior rilievo dell’isola. È una zona di grande interesse naturale grazie alla biodiversità che offre (sono presenti 196 delle 325 specie di uccelli presenti alle Baleari) e l’ottimo stato di conservazione di cui godono i paesaggi. L'area di S’Albufereta è il luogo ideale per il bird watching, in quanto zona di nidificazione di specie pregiate quali il pollo sultano, il falco di palude, il cavaliere d’Italia, la cutrettola e il forapaglie castagnolo, il tuffetto, la folaga e la gallinella d’acqua. La varietà e gamma di uccelli presenti nell'area della Riserva è strettamente imparentata con quelli di s’Albufera di Maiorca.

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Articolo: Francesca Savona Foto: Fabio Gatto

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Evoluzioni tra acqua e aria

Contest e premiazione del vincitore

Tifo e musica hanno accompagnato gli atleti in una gara che è stata caratterizzata da agonismo, gesti atletici superbi e sana rivalità tra i cinque italiani e i tre stranieri in acqua: Giuliano Molli, campione italiano in carica, dallo spirito combattivo e determinato che nonostante la categoria junior alla quale appartiene ha messo sull’attenti i colleghi più “anziani”; Walter Bruno Giannini, atleta molto forte in questa tipologia di gara, ottenendo l’anno scorso l’8° posto all’“European Night Contest” a Vilvoorde (Belgio); Mathieu Proserpio, l’altro junior del gruppo, secondo dietro a Molli nel campionato italiano 2006; Marcello Luca, campione italiano in carica categoria master e quarto agli europei; Riccardo Santori, vicecampione italiano e vicecampione europeo 2006 categoria master; gli inglesi Johnny Carne e Dan Nott e lo svizzero Cyril Cornaro, icona del wakeboard internazionale, campione nazionale dal 1997 al 2004, che dopo un infortunio ha ripreso l’attività quest’anno.

Sullo specchio d’acqua del laghetto dell’EUR velocità, forza e precisione sono stati gli elementi caratterizzanti dell’esibizione degli otto ragazzi che si sono sfidati in uno scontro diretto per aggiudicarsi il primo premio: ben 1500 euro per il vincitore e montepremi da 7000 euro da ripartire tra i partecipanti. La competizione si è svolta in due passaggi nel campo gara, lungo circa 370 metri: ciascun sciatore ha eseguito una serie di salti valutati poi da una giuria in base a tre componenti di intensità, esecuzione, varietà. Ha vinto questa edizione del Wakeboard Contest il britannico Dan Nott che è stato premiato da un entusiasta Adriano Panatta, Assessore allo sport della Provincia di Roma; al secondo posto si è classificato l'elvetico Cyril Cornaro premiato da Fabio Ghisanti dell'EUR Spa; terza posizione per l'azzurro Walter Giannini, premiato dal consigliere della Federazione Italiana Sci Nautico Alfiero Domini.

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Una ‘filosofia’ in crescita

COSA E’ IL WAKEBOARD

La presentazione del Wakeboard Contest, evento di sport-spettacolo che rientra nella Festa di Primavera di Roma rappresenta una tappa importante per tutti gli organizzatori, la Federazione e gli amanti di questa disciplina. Dopo i successi sportivi del 2006, che ha visto l’ottenimento del terzo oro di Thomas De Gasperi nella specialità slalom agli Europei, il 2007 si è aperto con l’organizzazione a Roma del 60° Congresso dell’EAME, l’organo sovrintendente le attività delle Federazioni Nazionali di sci nautico comprese nell’area geografica dell’Europa, dell’Africa e del Medio Oriente. Ma l’apice di questo 2007 sarà raggiunto quando nel nostro Paese si svolgeranno tre importantissimi eventi agonistici: gli Europei Assoluti a Recetto dal 19 al 23 settembre, i Campionati Europei Under 21 discipline classiche in programma a San Gervasio Bresciano dal 3 al 5 agosto ed infine i Campionati Europei Seniores discipline classiche a Segrate dal 13 al 16 settembre. Nei tre Europei del 2007 gli azzurri hanno ottime probabilità di ottenere risultati importanti, confermando il livello che la squadra ha progressivamente ottenuto ai grandi appuntamenti di questi ultimi anni, diventando uno dei migliori team a livello europeo.

Disciplina giovane in Italia, il wakeboard nasce negli Stati Uniti come una sorta di evoluzione del surf, quando alcuni surfisti iniziano a cavalcare le onde con una tavola da surf trainati da un motoscafo.La “rivoluzione” del wakeboard ha forse un vero inizio nel 1985, quando a San Diego il surfista Tony Finn inventò lo “skurfer”, un incrocio tra lo sci nautico e la tavola da surf. La novità e la particolarità dello skurfer e l’innovazione tecnica delle tavole fecero crescere in modo consistente la diffusione e la pratica di questa disciplina. Parente dello snowboard, è praticato su una tavola che consente di raggiungere notevoli elevazioni e di effettuare salti mortali molto spettacolari. Trick, Roll, Spin… sono alcuni dei termini tecnici: i trick sono le figure, tra queste i roll sono i salti mortali e gli spin giri a 360° su se stessi.Le competizioni di wakeboard comprendono due passaggi in un campo gara lungo circa 370 metri, durante i quali lo sciatore deve eseguire una serie di salti. Il valore della prestazione non è determinato solo dall’esecuzione delle figure, ma viene anche valorizzato l’aspetto tecnico e artistico dei salti.

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WAKEBOARD

CALENDARIO NAZIONALE INTERNAZIONALE WAKEBOARD – 2007 DAL

AL

NOME EVENTO

PAESE

10/5

13/5

Hillside Beach Club Cup

TUR

Fethyie

24/6

24/6

Tour del Lario 1a Tappa

ITA

Lecco/ASD Lecco & ASD Baja di Parè

30/6

30/6

Lowlands Tour

NED

Laak

6/7

8/7

European Masters

SWI

Estavayer

14/7

14/7

Flanders Open

BEL

Izegem

14/7

14/7

Tour del Lario 2a Tappa

ITA

Ossuccio/ASD Como, ASD Sci & Sci

Coppa Lombardia – Wake Zone Cup 1a Tappa

ITA

Pusiano/ ASD Eupilio

Campionati Italiani Categoria Wake Zone Cup 2a tappa

ITA

ASD Varco Sabino

14/7

LOCALITA’/CLUB

28/7

29/7

1/9

2/9

Poseidon Cup

GRE

Gerakina Beach

8/9

9/9

Tour del Lario 3a Tappa

ITA

Lezzeno/ASD Jolly Racing,ASD Morgan

22/9

23/9

Campionati Italiani Assoluti

ITA

Viverone/ASD Le Ski Nautique

05/10

07/10

Nurrilake - Wake Zone Cup Final

ITA

Nurri/ASD Wakeboarding Sardinia

03/11

03/11

World Cup Finals

QAT

Doha

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Dopo le Classiche è la disciplina più praticata in Italia. Simile allo snowboard da neve, anche sull’acqua si pratica su una tavola, più lunga rispetto ai comuni sci da figure, che consente di raggiungere notevoli elevazioni e di effettuare salti mortali molto spettacolari. La gara comprende due passaggi in un campo gara, durante i quali lo sciatore deve eseguire una serie di salti. Il valore della prestazione non è determinato solo dall’esecuzione del maggior numero di figure, ma la giuria dovrà anche esprimere un giudizio qualitativo, tecnico e artistico, sull’esecuzione dei salti. Il Wakeboard, Il WakeSkate, ed Il WakeSurf sono tutti sport emergenti, specialità dello sci nautico mix dello snowboard e dello skate-board , surf da onda. Sport che si praticano solitamente nei perodi estivi e senza pensare alle gare , senza percorsi o altro e l'atleta esegue salti, surfate, e tutto ciò che lo fa divertire trainato dalla barca, ovviamente e' d'obbligo essere in gruppo ed in buona Compagnia!!! Poi se ci scappa anche qualche bel salto... alllora si che ci si diverte veramente ed inizia ad entrare nel nostro corpo quello che noi chiamiamo il virus del Wakeboard.


Articolo e foto: ph. Francesca Urbano www.francescaurbano.com

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Bay n o i t Ac

st e t n o po C x E f r Kitesu

e! volant uilone q a ’ l l e nti d gli ama ia per r b a l a o in C nizzat to orga n e v e ’ L

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L’Action Bay Kitesurf Expo Contest Evento dell’anno per la regione Calabria dedicato al kitesurf Italiano, si è concluso con grande successo con la partecipazione dei migliori raider Italiani. Nei giorni del week-end di Pasqua dal 6 al 9 aprile, oltre 300 persone nell’arco di quattro giorni hanno preso parte a questa iniziativa organizzata a Lamezia Terme località Marinella. Questo spot è sicuramente uno tra i più favorevoli alla pratica del kitesurf, è molto apprezzato per la maggior percentuale di vento della nostra penisola, infatti qui l’interruzione del filare montuoso proprio nel punto più stretto della Calabria, fa sì che per l’effetto Venturi si rinforzino i venti termici da W - WNW ed i venti della direttrice WNW – ESE. L’evento ha fornito prova evidente di questo fenomeno termico che ci ha regalato condizioni uniche, tre giorni di vento con un minimo di 13 nodi ad un massimo di 25 nodi che ha soffiato ininterrottamente dalle ore 13 fino a sera, regalandoci puro divertimento in acqua e la possibilità di testare i materiali 2007 esposti dalle maggiori marche in commercio.

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La struttura... del Camping Fabiano con l’annesso lido dell’Action Bay Fabiano kitesurf school è situata sulla splendida ed ampia spiaggia di Lamezia Terme (Gizzeria Lido), è dotata d’ogni servizio e nessun tipo d’ostacolo che possa recare pericolo durante le attività sportive. La soluzione si è rivelata ottima per trascorrere le feste di Pasqua con le proprie famiglie e praticare sport in libertà. Il sabato 7 invece prende il via l’evento, la giornata è soleggiata ed ormai sono quasi tutti arrivati. Tra i pro che hanno partecipato Stefano Maselli e Luigi La Barbera per Advance, Alberto Rondina atleta Cabrinha, Max Di Cicco testimonial RRD, Chicco Smeraldi e Giuseppe Esposito KiteLoose, per Challenger il giovane atleta

Erik Volpe, Daniele Maiorino ed Andrea Olah atleti Naish. Verso le ore 12 arriva anche il vento e per la prima giornata ci regale dai 15 ai 18 nodi fino a sera. La cena trascorsa al camping Fabiano è stata caratterizzata da fiumi di BIRRA BUDWEISER e GADGET offerta a tutti i partecipanti all’evento. Le nuove attrezzature esposte hanno riscosso interesse da parte del pubblico. Nell’area espositiva hanno presentato i materiali 2007: Impact boardshop con Goya, Amex, Powerex, Gath, mfc, quatro, Starboard, Severne, Airush, Prolimit, Pat love. Sportime con f-one, Advance, Mistic, Brunotti, Maui Magic. KiteLoose, RRD, Cabrinha. Sportextrime. it con North, Naish, Da Kine, ION per il kitsurf. Backloop con Blade Kite, Backloop KiteBoard, North, Naish, Da Kine e ION per il windsurf, Challengersails e Kites, Sport village sportvillage.com, Maresia, GK, bekite.com, Devils kiteboarding, Flexifoil.

L’organizzatore Gennaro Fabiano, il Camping Fabiano e l’Action Bay Kitesurf School ringraziano tutti coloro che hanno partecipato all’evento, fissandovi appuntamento al prossimo anno. Un ringraziamento speciale a tutto lo staff del Camping ed in particolare a Michele Fabiano, ai nostri media partner STANCE, KITEBOARD ITALIA, XTREME STUFF MAGAZINE, SURFERS. E i media web: Campingfabiano.com, francescaurbano.com, tabularasateam.it, surftribe.it, kiteboarditalia.it, kitesurfing. it, kitetravel.it, kiteforumpuglia.it, kitepirates.it, magicwind.it, Sportextrime.it, boranucleare.it, surferworld.it.

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Articolo: Francesca Savona Foto: Manfred Corner, Bernhard Horst

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Underwater Ice Hockey Terza edizione della versione hockey piu' estrema: sotto il ghiaccio!

In Carinzia, Austria, si è svolta per il terzo anno consecutivo la Coppa del Mondo di hockey sotto il ghiaccio. Otto squadre internazionali si sono date battaglia sotto la superficie bianca del lago Weissensee.

Come si gioca Sembra strano sentir parlare di qualcosa che si svolge ‘sotto’ il manto ghiacciato, ancora più stravagante assistere ad una partita di hochey che non si gioca, come normalmente accade, sui pattini ‘on ice’ ma si svolge sorprendentemente immersi nell’acqua fredda di uno dei laghi austriaci più belli. Questa versione ‘bagnata’ della disciplina maggiore più convenzionale unisce

due aspetti molto particolari ed estremi: l’apnea e l’hockey. Per poter giocare è necessario avere muta, pinne, zavorra (per contrastare la spinta positiva del galleggiamento del neoprene), maschera e un lungo bastone da hockey su ghiaccio! Otto squadre con i migliori 16 atleti apneisti si sono sfidati nelle gelide acque (circa 2°), senza bombole e sotto un campo ghiacciato di circa 8x6 metri. Di fronte ad un pubblico incuriosito e divertito, due squadre alla volta, ciascuna composta da due giocatori, hanno gareggiato per tre tempi da dieci minuti, con una pausa tra un sezione e l’altra. Il disco è prodotto in polistirolo e le porte corrispondono al formato campione della versione ‘sul’ ghiaccio. Lo scopo è spingere il galleggiante all’interno della porta avversaria con l’ausilio della mazza, evitando di perdere l’orientamento come facilmente può accadere considerata la posizione perpendicolare alla superficie e l’assenza di ossigeno associata alla bassa temperatura dell’acqua.

La Carinzia Ha una superficie di 9.536 km² e conta 559.404 abitanti, consiste principalmente di un bacino all'interno delle Alpi, nel quale le Alpi carniche delimitano il confine meridionale con l’Italia e la Slovenia. A est troviamo il land della Stiria, mentre a ovest la Carinzia forma una valle continua con il Tirolo Orientale. La capitale è Klagenfurt, a cui si affianca un'unica altra città di una certa importanza: Villaco (Villach). La popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca con un unico (e facilmente comprensibile) dialetto, ma esiste anche una minoranza di madrelingua slovena. È conosciuta soprattutto per i suoi magnifici laghi di cui il Weissensee rappresenta una delle maggiori attrazioni turistiche. 6530 metri quadrati di superficie è il lago alpino più caldo d'Europa; lontano dal traffico e dallo stress del turismo, è considerato un paradiso per i visitatori in cerca di riposo e di una vacanza svolta all'insegna della natura.

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L’evento Sotto il sole austriaco, con temperature vicine allo zero, dal 23 al 25 febbraio 07, Austria, Polonia, Slovenia, Olanda, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Finlandia hanno dato vita ad uno spettacolo emozionante e anomalo. L’inventore di questa particolare disciplina, Christian Redl, parla di uno sport estremo e pericoloso: per giocare sono necessari tanta forza, una buona apnea e un’ottima preparazione atletica per sopportare le condizioni sfavorevoli al corpo umano. Ogni trenta secondi infatti, uno dei due giocatori di ciascuna squadra ha la possibilità di prendere aria da un’apertura scavata nel ghiaccio: ecco perché l’assistenza non deve essere lasciata al caso e

durante l’ultima manifestazione dell’evento erano presenti medici in caso di incidente. I giocatori sono tutti esperti apneisti, spesso in condizioni estreme, e si sfidano sotto 30 centimetri di ghiaccio facendo affidamento solo sui propri polmoni, la spinta delle gambe e il corpo che combatte contro il rischio di ipotermia e sincope. Affianco a pinne e attrezzatura subacquea erano presenti gruppi elettrogeni, seghe a motore per scavare e delimitare il campo da gioco, compressori e tanto pubblico entusiasta. << Mi sono preparato intensivamente e a lungo per dare tutto durante le partite e ottenere la vittoria della mia squadra>>, con queste parole Redl riassume la sua passione per l’elemento liquido e per una disciplina che avrà sicuramente un futuro nel panorama degli sport estremi.

L’inventore del underwater ice hockey: Christian Redl, un uomo da record! Nato: 21 aprile 1976. Nazionalità: Austriaca. Professione: Freediver. Febbraio 2007: Carinthia Icehockey under ice Worldcup Settembre 2006: progetto CAVE, record mondiale oltre i 101 metri in una caverna in Messico Settembre 2003: Operation Triton (Austrian No Limits record 55m) Febbraio 2003: Project ARCTIC (2 record mondiali) Giugno 1999: Apnea-Academy-Instructor (Umberto Pelizzari) Giugno 1998: 2° World Championships in Sardegna Detentore del record austriaco di apnea statica (4'50'')

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op t e h o t t t h g Strai surfing el kite d o i a i c na d'ac se, don e o B n i Krist

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Quando la disciplina e la voglia di vincere sono grandi, i risultati non tardano ad arrivare. Questa potrebbe essere la definizione per Kristin Boese, che in pochi anni di attività è diventata la numero uno al mondo. Conosciamola meglio. Trent’anni, tedesca di Postdam ma ormai cittadina del mondo, Kristin Boese, due volte campionessa del mondo circuito PKRA, è una donna solare ma determinata come poche.Proprio la sua determinazione l’ha portata, in soli cinque anni di duro training, a diventare la numero uno nel kitesurfing femminile. Kristin, ex giocatrice di pallamano nell’Oberliga, ex windsurfer, si innamora del kitesurf nel 2001. Quando prova la forza del kite, capisce subito che quella sarà la sua vita! Lascia tutto e inizia ad allenarsi intensamente. Con pochi soldi, nessuno sponsor ma con energia, grinta e una gran voglia di arrivare in alto, Kristin si fa strada del mondo del kite. La concorrenza è dura, ma lei è un talen-

to naturale. Finalmente nel 2005, Kristin corona il suo sogno diventando campionessa mondiale PKRA a Cabarete, nella Repubblica Dominicana. Il titolo, oltre a tanta soddisfazione personale e notorietà le porta anche due sponsor…Kristin tira un respiro di sollievo, non dovrà preoccuparsi più di come racimolare i soldi per i biglietti aerei! La stagione internazionale 2006 è dura e Kristin deve difendere il titolo. Prima in cinque gare su otto, Kristin si conferma campionessa mondiale PKRA. Recentemente Kristin è stata protagonista in Italia, al Lido di Colico, nella prima tappa del “Kiteboarding Pro World Tour (KPWT)” organizzata dal “Fiat Freestyle Team”, piazzandosi prima assoluta con primo posto nel Hang Time, un secondo nel Long Distance ed un terzo posto nel Free Style contest. Quando non è impegnata in gare o training, Kristin si rilassa a Maui oppure viaggia per puro piacere personale, alla scoperta di luoghi particolari e poco battuti dal turismo di massa.

Kristin Boese, il libro Scritto in collaborazione con il professore Christian Spreckels il libro, disponibile per ora solo in Tedesco, dedicato al kitesurfing, ed in particolare all’allenamento dell’attuale campionessa del mondo. Questo libro è adatto sia ai neofiti che ai kiters più esperti. Insegna tricks, training mentale e da tutte le dritte per affrontare al meglio una stagione di gare. Il libro può essere fonte d’ispirazione per chi inizia e comunque offre il punto di vista di una professionista su un mondo affascinante come quello del kitesurfing. L’altro autore, Christian Spreckels, medico sportivo, insegna presso l’Università di Amburgo, ha al suo attivo un libro su come insegnare ai bambini a giocare a tennis.

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Chi è... Nome Kristin Boese Data di nascita 01.06.1977 Nickname The Germanator Titoli Campionessa Mondiale PKRA nel 2005 e nel 2006 Sponsor Best Kiteboarding, Maui Magic, Power Ba

In Italia la prima tappa del campionato mondiale KPWT Si è conclusa con la giornata di domenica primo luglio la prima tappa del Campionato del Mondo KPWT (Kiteboarding Pro World Tour), il FIAT Freestyle Team Kiteboard World Cup 2007, svoltasi nel noto spot di Colico (Lc), sul Lago di Como. La manifestazione, che ha visto il FIAT Freestyle Team nelle vesti di Title Sponsor, è risultata essere una settimana di gare ed eventi che hanno coinvolto tutta la zona circostante il Lido di Colico: demo di freestyle, concerti live, feste happy hour e party notturni. La tranquilla comunità dell’alto Lario è stata scossa dalle emozionanti esibizioni di oltre cinquanta, fra i più forti kiter provenienti da ogni angolo del mondo che si sono confrontati sulle acque battute dalla Breva - vento intenso e rafficato che investe la zona nel pomeriggio - . Fra questi in qualità di ospite d’onore, José Luengo, due volte Campione del Mondo assoluto Wave Master KPWT e atleta internazionale del FIAT Freestyle Team. Un atteso successo anche per lo spettacolo di Motocross Freestyle che ha avuto come protagonista Alvaro Dal Farra, il campione di FMX del FIAT Freestyle Team .

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Articolo: Francesca Savona Foto: Adriano Andreola

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ole v u n delle s r e ti adutis I Raid i parac d a r d squa

la sciuto telia: o cono pagni. ofeo Eu oi com r Abbiam u T s l i i e o d a' ha vint attivit l 2006 gato l’ e i p che ne s a h onti ci ndro C Alessa

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Cosa è il RW Il RW (relative work) è una disciplina di gruppo praticata a 4, 8 o 16 elementi. In ogni squadra, indifferentemente dal numero degli elementi vi è un’altro paracadutista: il videoman che ha il compito di filmare tutto il lancio. Sarà proprio il suo video che verrà sottoposto all’attenzione dei giudici i quali assegnano il punteggio alla squadra in base

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alle figure realizzate durante il lancio. In una squadra di RW4 è basilare soprattutto l'affiatamento, l'intesa e lo spirito di gruppo. Infatti, bisogna sempre tenere conto che una gara RW4, ha in minima parte impatti atletici, ma in gran parte impatti emozionali. In 35 secondi si mette in gioco un anno intero di allenamenti e sacrifici. Perciò un lancio sbagliato, una figura non chiusa o un’uscita dall’aereo fatta in modo non corretto potrebbero compromettere un’annata di esercizi e fatiche.

Come è nato il gruppo I raiders si sono formati nel 2004 grazie ad Alessandro Conti che può essere definito il team leader e vero trascinatore del gruppo ed Alessia Lorenzetti. L’ultimo acquisto della squadra è stato il videoman Adriano Andreola che è entrato a far parte del gruppo nella primavera del 2006. La squadra ha vinto la prima medaglia classificandosi terza al Trofeo Eutelia, ma la più grande soddisfazione è arrivata alla fine di agosto quando ha vinto la medaglia d’oro a Pontecagnano (SA) ai Campionati Italiani di Paracadutismo sportivo arrivando primi nella categoria F.C.L. 4 (categoria intermedi).


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Gli allenamenti e i ruoli Le esercitazioni vengono svolte durante tutto l’anno concentrando il maggior numero dei lanci nel periodo primaverile ed estivo mentre nei mesi in cui il meteo non è favorevole all’attività del paracadutismo una buona parte dell’allenamento viene effettuato nella galleria del vento. In una squadra di RW4 c’è uno specifico ruolo per ogni componente ed ognuno di esso svolge un lavoro diverso all'interno della formazione. I ruoli vengono definiti in 2 centrali (centrale esterno o floater motore e centrale interno o diver) e due esterni (esterno coda o floater coda ed esterno testa o diver testa). A grandi linee i due centrali garantiscono la base della formazione, mentre gli esterni la completano durante le sequenze. Il lancio si svolge in maniera molto semplice ed è suddiviso in due differenti fasi: l'uscita dall'aereo ed il lancio vero e proprio in caduta libera con la sequenza delle figure da effettuare. Il lancio viene discusso dall’intera squadra e successivamente le figure vengono provate usando dei carrelli di legno con ruote che riproducono i movimenti e le figure che poi dovranno essere fatte in aria. Si prova quindi il lancio con tutte le sue sequenze. In ultimo viene provata l’uscita sull’aereo se si trova spento a terra o su una falsa carlinga che ha la stessa sagoma e dimensione della porta dell’aereo con cui si farà il lancio.

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Sfidando la gravità L’uscita è uno dei momenti più delicati del lancio: un’uscita non buona o 'rotta' come si dice in gergo, fa perdere tempo e può compromettere il lancio. Il videoman dovrà, in base alla figura con cui la squadra effettuerà l’uscita, scegliere se staccare pochi attimi prima della formazione o subito dopo in modo tale da non perdere mai la formazione. Il lavoro in caduta libera invece è il lancio vero e proprio con il completamento delle figure e dei blocchi estratti, che addizionano punti per la squadra in caso di completamento o danno penalità in caso di figura non completata o blocco non chiuso. Anche il videoman deve avere degli accorgimenti in questa fase, infatti deve volare sempre sulla verticale della formazione tenendo tutta la formazione al centro dello schermo e rimanendo ad una distanza tale che si possano vedere le prese di tutta la squadra facendo sempre attenzione a non finire nella depressione del gruppo. Se ciò accadesse, l’operatore rischia di cadere sulla formazione stessa con la conseguente rottura di essa e l’inevitabile perdita di punti a causa delle penalità e del lavoro interrotto.

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La resa dei conti! Fatte tutte queste prove, si sale sull'aereo e si effettua il lancio vero e proprio a quota 3500 metri. L’ultimo step è il ‘debriefing', durante il quale l’intera squadra rivede il passaggio che è stato ripreso dal videoman e si individuano gli eventuali errori per non ripeterli in quelli successivi. Talvolta si ripete lo stesso passaggio per vedere se i cambiamenti decisi sono stati assimilati dalla squadra e se sono stati effettivamente produttivi ai fini del miglioramento dello score.


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ta o l i P e n o i s s Profe

Foto e testi: Sara Petagna e Roberto Petagna – Aviopress

a olves: talian itare I ome i W l c i i M t u a i n ri onosc ella Ma Sono c avali d n ' a t i un nali. ono le rnazio e t n i difend d li e aziona cque n a e l l e n

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Hanno partecipato alle ultime missioni all'estero come le campagne NATO in Afghaninstan e l'intervento della Marina in Libano durante la crisi Israelo-Libanese dei mesi scorsi. Volano su uno dei piu' famosi aerei da combattimento a decollo e atterraggio verticale: l' AV-8B Harrier II Plus. Dietro il loro prezioso lavoro c'e' una preparazione ad alto livello ed una continua attività di addestramento volta ad elevare la qualità delle loro missioni e la sicurezza in qualsiasi scenario essi siano chiamati ad operare. Durante una delle più importanti campagne addestrative dei Wolves, abbiamo avuto il privilegio di poter seguire da vicino il lavoro di questi uomini, soffermandoci sia sulla parte tecnicooperativa, sia su una parte umana meno conosciuta. Il Gruppo Aeromobili Imbarcati raccolto sotto il nome di Grupaer è rischierato sulla base della Marina Militare presso l'aeroporto di Grottaglie, in Puglia. Le attività del gruppo si dividono in campagne addestrative e missioni vere e proprie. Una buona parte dell'attività aerea è svolta sul mare, essendo parte integrante del dispositivo ad ala fissa che equipaggia l'unita' della Marina Militare "Giuseppe Garibaldi", la nave portaerei ed elicotteri ammiraglia, che tra qualche anno sarà affiancata e poi sostituita dalla nuova portaerei "Cavour".

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Essere piloti

Il rischieramento Un pilota della Marina Militare che si rischiera a Decimomannu porta con se i normali effetti personali, poi in base alle abitudini cerca di portare anche il materiale che può essere utilizzato per le attività personali. Come altre forze aeree, anche il Grupaer ha pensato di modificare alcune vecchie bombe e pod subalari in contenitori portabagagli, un modo pratico e immediato per trasportare gli effetti personali appesi ad uno dei piloni subalari del caccia militare. Il numero di piloti del Grupaer coinvolto nel rischieramento e' il massimo possibile in quel momento. Si cerca infatti di portare la maggior parte del personale navigante disponibile per consentire, mediante l'opportuna turnazione, l'addestramento di tutto il gruppo di volo.

Cogliamo un momento libero di alcuni piloti e ci mettiamo a parlare con uno di loro, nell’intento di capire quello che si vede meno, ciò che sta dietro il lavoro di pilota militare della Marina. Due occhi blu su uno schermo e tante immagini di un bimbo e di una moglie sorridenti: Pietro le mostra spontaneamente con la tenerezza di un padre che sente la famiglia lontana ma che porta con se i ricordi cari che ha. D'improvviso la sala in cui ci troviamo cambia aspetto: ci racconta come sia la vita da pilota del Grupaer, degli impegni, delle numerose "trasferte" che lo portano cosi lontano da casa. Mentre racconta viene immediato immedesimarsi nella parte della moglie che con enorme forza ha accettato questo "stile di vita", questo lavoro al di sopra delle righe. E' incredibile come questa visita al Grupaer si trasformi nel giro di poche ore in un qualcosa di inaspettato che prende forma umana: non più velivoli figli della tecnologia moderna, ma cuori di padri, passioni di ragazzi che cercano di incastrare i propri hobby e i propri affetti nel mosaico della vita che la Marina Militare Italiana offre loro. L'ultima esercitazione li vede partire con le luci basse del tramonto, poco prima i saluti e i ringraziamenti per questi due giorni passati "insieme", affacciati nel loro mondo, dove oltre al lavoro ci hanno permesso di guardare molto più in avanti, verso quell'aspetto personale che spesso viene trascurato: la loro vita. Decollano al buio, i loro velivoli non hanno più una sagoma definita ma divengono luci che volano. Dentro di noi rimane una sensazione strana, un misto tra tristezza e gioia: e' la consapevolezza di aver vissuto qualcosa che ci ha arricchito nell'anima.

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Articolo: Francesca Savona Foto: www.sbk.com

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Mondiale sbk: Bayliss sulle nuvole! Decolla e vola la super Ducati di Troy Bayliss sotto il nuvoloso cielo inglese di Silverstone. L’australiano è tornato facendosi sentire.

Troy il leone con la testa per aria! Prima gara del settimo appuntamento del Mondiale SBK e la Ducati Xerox si ripresenta. Complice la pioggia e una caduta di James Toseland (giunto poi ottavo), Troy Bayliss è più forte dell’acqua e delle condizioni avverse, tiene a bada Troy Corser e Haga e vola con sicurezza verso il podio. Sulla pista bagnata il fuoriclasse australiano della Ducati è scattato perfettamente dalla pole

position guidando la corsa dall’inizio alla fine. La sua 37° vittoria iridata non è stata però affatto agevole perché alle sue spalle Corser e Noriyuki Haga si sono scatenati con le loro Yamaha YZF-R1. I tre di testa sono rimasti vicinissimi ma Bayliss non ha mai permesso agli inseguitori di tentare il sorpasso. Nella prima parte Corser ha tenuto a bada Haga che però nel finale ha passato il compagno accorciando ulteriormente le distanze da Toseland.

Due ‘Troy’prendono il volo La gara di Silverstone è stata entusiasmante sin dall’inizio: quattro dei piloti della tappa Mondiale hanno potuto provare l’emozione del volo, invitati ad assistere alle acrobazie del team aereo Blades, situato nella vicina base di Sewell. Troy Corser e Troy Bayliss hanno preso parte al volo di esibizione prima di raggiungere Biaggi e Toseland sulla terra ferma prima della performance principale dei quattro ex-piloti delle ‘Royal Air Force Red Arrows’ guidati da Andy Offer. La particolare manifestazione ha dimostrato che quando si tratta di motori, non importa se si è su una pista o con la ‘testa per aria’: è sempre un’emozione speciale!

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Ducati infinita La marca di Borgo Panigale sembra aver finalmente trovato la quadratura del cerchio: da un lato il giovanissimo Stoner che la fa da padrone in MotoGP, dall’altra il veterano che detta legge in SBK. La casa italiana sta indubbiamente vivendo il suo periodo di gloria: a coronare il tutto è arrivato il successo di Bayliss che, con tanta voglia di vincere in più rispetto agli altri concorrenti, ha strappato una vittoria mozzafiato e portato nel paese della Ducati 25 utilissimi punti per la classifica, il team, il morale e il palmares. Non è andato benissimo

Biaggi che ha conquistato un sesto posto utile solo a ridurre di due soli punti il distacco dal capoclassifica James Toseland. “Era veramente difficile, ho fatto davvero il massimo. Speriamo di poterci riscattare nelle prossime gare, a cominciare da Misano” ha detto il pilota italiano. Bene invece Roberto Rolfo che ha conquistato una dignitosa quarta posizione in un Gran Premio dominato dai “grandissimi” della SBK. La tappa di Silverstone ha accorciato ulteriormente classifica: Toseland guida con 237 punti inseguito da Haga a quota 214, Biaggi 201 e Bayliss 189. Si dovrà attendere la prova italiana di Misano, 17 giugno, per scoprire se il periodo d’oro Ducati possa mantenere alto il livello di concentrazione in pista.

Migliori risultati sul circuito di Silverstone Marca

Miglior tempo 2007

Pilota/sessione

Honda

1'24.621

J.Toseland, Superpole

Yamaha

1'24.577

N.Haga, Superpole

Ducati

1'24.558

T.Bayliss, Superpole

Suzuki

1'25.596

Y.Kagayama, 2^ libere

Kawasaki

1'25.704

F.Nieto, 2^ qualifiche

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... a i n o g a t a Hola P

Articolo: Anna Marchisio Foto: Marco Giovo

co. del Fuo a r r e T ae tagoni o in Pa i g g a i di v Diario

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Questo è uno di quei viaggi che progettavamo da tempo, poi per tante ragioni è sempre rimasta solo un’idea fino ad oggi. Ci incuriosiva l’idea di vedere questi ampi spazi aperti, questa terra dominata dai venti e soprattutto l’imponenza delle Ande. Ho letto molto a riguardo, compreso il famoso ‘In Patagonia’ di Chatwin e non riuscivo ad immaginarmi più di tanto questa parte di mondo.

Glaciar Perito Moreno Martedì 31 gennaio 2006 Il programma per la giornata prevede la visita al famoso ghiacciaio Perito Moreno, poi, forse recupereremo i bagagli e ci sposteremo a El Chalten per la sera. Il ghiacciaio dista a 80 km alla città. Per chi non dispone di un auto propria ci sono degli autobus o delle escursioni organizzate. Il tragitto costeggia inizialmente il lago Argentino, maestoso e immenso. Lungo la strada si possono osservare lepri e piccoli rapaci ed altri uccelli, raramente qualche guanaco. Il percorso è in parte asfaltato e in parte sterrato, la parte sterrata è anche oggetto di lavori stradali per cui la percorrenza del tratto di strada è piuttosto noiosa. Finalmente arriviamo al ghiacciaio... è presto e non c’è ancora tanta gente. Il costo dell’ingresso nel parco è di 30$ a persona. Il ghiacciaio Perito Moreno più semplicemente glaciar Moreno è forse il solo, così dicono, ghiacciaio al mondo in continuo avanzamento. Nella zona vi sono altri ghiacciai, quali il ghiacciaio Upsula, che sebbene sia più esteso del glaciar Moreno risulta essere meno spettacolare ed il glaciar Onelli, siti nel braccio nord del Lago Argentino. Questi ghiacciai sono raggiungibili sono in barca con gite della durata di una giornata.

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Lago Torre (El Chalten)

Torre del Paine (Cile)

Giovedì 2 febbraio 2006

Sabato 4 febbraio 2006

Il sentiero inizia dai prati sul lato occidentale del villaggio di El Chalten anche qui un cartello indicatore in legno che ne illustra il percorso. Il sentiero in moderata ascesa attraversa una serie di dossi erbosi ed entra del vallone bagnato dal Rio Fitz Roy, che scorre sulla sinistra piuttosto incassato. Raggiunto un colletto, si raggiunge quindi il primo belvedere sul Cerro Torre. Di tanto in tanto da qualche cespuglio spuntano delle lepri. Troppo simpatiche! Il sentiero scende fino a avvicinarsi al rio che scorre in un’ampia piana alluvionale. Dopo circa 3-4 ore da El Chalten si raggiunge il Campo Base De Agostini che sorge in un bosco nei pressi della morena del Ghiacciaio Grande. Oltre la morena, prima del ghiacciano, giace il Lago Torre. Altro posto spettacolare. Il Cerro Torre (m 3102) si erge in fondo al ghiacciaio. Mi chiedo come si possa scalare una montagna del genere. Le sue pareti verticali mi sembrano ripidissime e inaccessibili. Arrivati a destinazione ci cerchiamo un angolino riparato sulle sponde del lago e ci godiamo la vista del Cerro Torre e delle altre montagne.

Il viaggio è piuttosto lungo, una sosta in un bar per la colazione e qualche bisognino, poi dritti fino alla frontiera. La strada inizialmente è asfaltata e il piccolo bus corre veloce, nonostante la pioggia, poi diventa sterrata ma il piccolo bus continua a correre veloce. Arriviamo alla frontiera Argentina, una casupola in mezzo al nulla, un freddo, piove e ovviamente c’è il vento. I doganieri lenti controllano i passaporti e timbrano le varie scartoffie. L’aspetto è esattamente quello dei posti di frontiera che si vedono nei vecchi film western, chissà se gli sceneggiatori si sono ispirati a posti del genere!!! Un altro po’ di strada ed eccoci al confine con il Cile e qui un gran caos. Finalmente siamo di nuovo tutti sul bus, un bus diverso perché quello su cui abbiamo viaggiato fino ad ora è rimasto aldilà del confine, un altro bus con la guida, ci aspettava da questa parte. La guida inizia subito a spiegare il tipo di tour che faremo, le tappe, le regole e informa i presenti che l’ingresso del parco va pagato in contanti ed in valuta cilena.

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Tierra del Fuego (Ushuaia) Lunedì 6 febbraio 2006 Il biglietto, di andata e ritorno (da operarsi quindi con la medesima compagnia) per il parco nazionale Terra del Fuoco costa 20$ e il viaggio dura una mezz’oretta. Si tratta del primo parco nazionale costiero istituito in Argentina. Il suo territorio è molto vasto e comprende non solo la costa, ricca di avifauna. Si possono avvistare condor, albatri, cormorani, gabbiani, starne, vari tipi di oche e anatre, oltre a mammiferi quali volpi e conigli. Noi abbiamo visto solo conigli (molti), cormorani, gabbiani, starne e qualche modello di oche e anatre. Una breve sosta al gate del parco per pagare l’ingresso giornaliero (20$) ed eccoci arrivati a destinazione. Prendiamo subito la direzione del nostro sentiero, vogliamo arrivare sul Cerro Guanaco da cui si dice si goda di un ottima vista. Dubitiamo un po’ sulla qualità della vista considerato che il tempo è proprio brutto e le montagne sono avvolte dalle nebbie. Fa molto freddo, il vento è molto forte e a tratti piove. C’è pochissima gente in giro, ma in compenso ci sono tantissimi conigli, deduciamo che o le volpi non sono troppe o i conigli si riproducono più velocemente di quello che le volpi riescano a papparseli. Da ogni cespuglio si vede spuntare un paio di orecchie, correre un batuffoletto di pelo. Sono veramente adorabili.

PERITO MORENO Il ghiacciaio, la sua imponenza sono spettacolari. Di tanto in tanto si sentono i tonfi di qualche pezzo che cade nell’acqua. La sua maestosità è impressionante. Ci sono diverse passerelle e livelli di balconate per vedere il ghiaccio che è posto esattamente di fronte allo spettatore. La sua altezza supera i 50 metri e alla base è piuttosto crepacciato. Il ghiaccio che si stacca dal ghiacciaio va ad alimentare le acque dell’immenso lago Argentino. Ai piedi del ghiacciaio, su una piccola piattaforma di pietra, una mamma volpe con i suoi due cuccioli si godono il sole. Ma pochi si accorgono della sua presenza, il colore mimetico con la pietra e il fatto di trovarsi davanti ad uno spettacolo naturale di così grande maestosità fa si che la sua presenza venga quasi ignorata alla maggior parte dei presenti.

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Articolo e foto: Adriano Socchi

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Turkmenistan: Silk Road Diario di viaggio lungo la via della seta verso una citta' nel deserto L'impatto con Ashgabat è sbalorditivo. All'uscita dall'aeroporto la notte ci avvolge il cielo è nero fondo, ma diventa striato di bianco al profilarsi della città e una galassia di luci quando siamo in centro. Non si tratta di stelle, ma di potentissimi fari che illuminano a giorno faraonici palazzi e fantasiosi monumenti. Il luogo comune di città in mezzo al deserto resiste malgrado le infinite fontane fatte costruire, oggi un segno indelebile all'interno del paesaggio cittadino. Ad Ashgabat si trova la fontana più grande del mondo una vera e propria piramide alta 70 mt. sui cui fianchi precipitano fragorose cascate. Chi allora verrà per la prima volta sarà costretto a ricredersi in quanto non troverà una città in mezzo al deserto. Alla periferia si tiene tutte le domeniche mattina il mercato di Tolkuchka: un ultimo brulicante angolo del mondo asiatico di un tempo. Migliaia di volti

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lo percorrono, infinite mercanzie lo ravvivano e una moltitudine di tinte lo colorano. Vi giungiamo intorno alle nove, quando l'intensa attività commerciale è nel pieno del suo fervore. Oltrepassato l'arco d'ingresso la ressa è tale da impedirci addirittura di camminare. Appena entrati a sinistra c'è la zona riservata ai tappeti dove la folla variopinta insieme al colore rosso prevalente dei tappeti crea tutto intorno un caleidoscopio di colori. Di tappeti ve ne sono a migliaia: grandi e piccoli, per terra o appesi, rotolati e srotolati. La stessa armonia di colori la s'incontra nell'area delle sete: fili, scialli, vestiti. Gli uomini sono riconoscibili per via dei colbacchi. I più anziani indossano ancora il telpek, un grande copricapo nero di pelle di montone, insieme al khalat, una tunica di colore scuro. Le donne portano appariscenti e coloratissimi scialli multicolori, bordati di frange, e maglioni di lana pesanti e lunghi.


Xtreme avventura

In sogno lungo il deserto alla ricerca del fuoco Lasciamo la confusione di Tolkuchka e prendiamo l'unica strada asfaltata che attraversa il deserto del Karakum, da sud verso nord. A Jerbent, dove c'è l'unica stazione di rifornimento tra Ashgabat e Dashogus, è obbligatorio fare benzina. Il paesaggio diventa tipicamente desertico qua e là banchi di sabbia emergono in dolci rotondità e fanno da sponda alla strada. C'imbattiamo nel primo di tanti dromedari che ci attraverseranno la strada. Per superare questo deserto, il più arido dell'Asia centrale, bisogna essere spinti da un buon spirito d'avventura. Il Karakum è triste e monotono, per nulla bello, ma al suo interno nasconde una vera meraviglia. Si trova all'altezza dell'oasi di Darvaza dove abbandoniamo l'asfalto per seguire differenti piste di sabbia che portano al cratere del gas. Questa è la meraviglia che ci ha spinti fin quaggiù. Prima di scovarlo c'imbattiamo in una yurta dove subito dei bambini ci vengono

incontro. Hanno sguardi sorpresi e curiosi. Ci affacciamo al cratere e vediamo il fuoco divampare con incredibile forza ed enormi fiamme, man mano che scende la notte lo spettacolo diventa sempre più incredibile ed affascinante. Favoleggia anche una leggenda intorno al cratere. Si racconta che gli spiriti che vivono tra le fiamme sono malvagi e causano sovente grandi sciagure. Non bisogna accamparsi se non dopo esserseli aggraziati compiendo un giro dell'intero perimetro in senso antiorario. Mentre eseguiamo il rito vedo Aman accovacciarsi, raccogliere una manciata di sabbia e buttarla in alto, intuisco che lo fa per capire dove soffi il vento, quindi lo scorgo andare in cerca di qualche secco arbusto, infine posiziona il campo per la notte. Penso che l'omaggio agli spiriti abbia già avuto il suo effetto, ossia quello di averci fatto trovare una guida affidabile.

Il rito della fertilità e ritorno a casa Ci dirigiamo sulla "collina dei quaranta mullah", sulla cui sommità le donne sterili pregano e offrono minuscole bambole di pezza come ex voto. Infine, in segno di sacrificio, si lasciano rotolare lungo il pendio della collinetta. Partecipiamo attoniti e in silenzio al rito propiziatorio di una giovane ragazza. Il giorno seguente di buon mattino siamo già in frontiera. Ci mettiamo in coda alla fila. Le pratiche doganali sembrano sbrigative fin, quando non arriva il nostro turno e allora rallentano notevolmente. I fogli da compilare che ci vengono dati sono scritti in cirillico, noi li compiliamo scrivendo, in inglese, ad intuito, le solite cose: cognome, nome, numero di passaporto.

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Articolo: Francesca Savona Foto: Rally Sardegna

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La riuscita dell’evento e l’ottimo riscontro ottenuto in ambito internazionale della scorsa edizione non hanno lasciato spazio a dubbi: la Sardegna è la terra del Rally confermando la riuscita vincente dell’edizione 2007!

17 - 20 maggio 2007 82 vetture in gara nel Rally d’Italia Sardegna, 7° appuntamento del Campionato Mondiale Rally e terzo del FIA Junior Rally Championship. La gara, organizzata dall’Automobile Club d’Italia, ha avuto il suo primo appuntamento ufficiale con la partenza che si è svolta nell’incomparabile cornice della Marina Vecchia di Porto Cervo. Molta terra battuta e panorami mozzafiato per tre giorni di intensa avventura sugli sterrati bollenti dell’isola.

Alcune novità La configurazione del percorso del Rally d’Italia Sardegna è parzialmente cambiata: identiche le zone di svolgimento, Monte Acuto e Gallura, ma diverse le configurazioni della tre tappe in programma. Le prime due simili a quelle della passata edizione ma la terza era in gran parte nuova, con la prova di Monte Nuragone di km 7.76 del tutto inedita!

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Doppietta Ford L’edizione di quest’anno ha visto dominare le due Ford Focus Rs Wrc di Marcus Gronholm e Mikko Hirvonen, primo e secondo posto, mentre Sebastian Loeb, uscito di strada con la sua Citroen C4, ha perso la testa della classifica iridata. Marcus Gronholm primo in gara ha vinto anche la classifica iridata piloti, il compagno di scuderia Mikko Hirvonen secondo a completare una doppietta importantissima per la classifica costruttori. Il BP – Ford World Rally Team esce dal Rally d’Italia Sardegna con un risultato clamoroso che cambia completamente il volto del Campionato Mondiale Rally. Una vittoria che

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in pochi al termine della seconda tappa avrebbero creduto possibile. Sebastien Loeb e la sua C4 erano infatti usciti con oltre 30” di vantaggio, dando ampia dimostrazione della loro forza ed involandosi verso quella che poteva essere la quinta vittoria stagionale. Ma proprio nella speciale di apertura, quella di San Giovanni di quasi 11 chilometri, in una veloce curva a destra il francese della Citroen è andata largo, percorrendo almeno trenta metri fuori dalla sede stradale, in mezzo alle pietre. La ruota anteriore sinistra della C4 si è aperta ed il campione del mondo si è dovuto ritirare, dando via libera alle due Ford. Da quel momento in poi Gronholm si è limitato a controllare fino al traguardo.

Classifica finale Rally d’Italia Sardegna 1. Gronholm – Rautiainen (Ford Focsu Rs Wrc)

in 3h48’42”0;

2. Hirvonen – Lehtinen (Ford Focs Rs Wrc)

a 29”2;

3. Sordo –Marti (Citroen C4)

a 1’21”8;

4. H.Solebrg – Menkerud ( Ford Focus Wrc)

a 1’36”6;

5. P.Solberg – Philip ( Subaru Impreza Wrc 07)

a 2’34”2;

6. Gardemeister – Honkanen (Mitsubishi Lancer Wrc)

a 5’02”1;

7. Stohl – Minor (Citroen XsaraWrc)

a 5’28”6;

8. Hanninen- Markkula ( Mitsubishi Lancer Wrc)

a 9’31”7.


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Il Rally d’Italia Sardegna 2007 in breve IL PERCORSO. Sono tre tappe per complessive 18 prove speciali e 342,86 km cronometrati a comporre il percorso del Rally d’Italia Sardegna 2007. La gara mantiene comunque inalterate le caratteristiche delle scorse edizioni, vale a dire la carreggiata più larga delle speciali per avere una scorrevolezza maggiore. Oltre il 50% del percorso è totalmente nuovo, con la terza tappa, come tradizione, quasi totalmente ridisegnata. Sarà nuovo lo shakedown, che si è svolto sulla strada che da Sole Ruiu porta a Monte Plebi nella mattinata di giovedì 17 maggio. LA LOGISTICA. Il parco assistenza è ancora ubicato ad Olbia ed è ospitato nuovamente a Cala Saccaia. L’ingresso al parco assistenza e alle prove speciali era gratui-

to, una scelta questa effettuata con successo lo scorso anno per avvicinare gli appassionati all’ambiente, ai campioni e alle macchine del mondiale rally. Come già avvenuto nella prima e nella terza edizione, la partenza cerimoniale e l’arrivo finale sono stati ospitati nella incantevole cornice del molo vecchio di Porto Cervo. LA ZONA. Anche in questa edizione nelle prime due tappe il percorso si sviluppa con una distanza massima di 50 km delle speciali dal parco di Olbia, nella regione del Monte Acuto a ridosso delle zone di Berchidda, Buddusò, Bitti, Pattada, Monti e Alà dei Sardi. Il terzo giorno invece il rally si svolge in Gallura nelle zone di Arzachena, Sant’Antonio e Tempio Pausania”.

Le statistiche del rally d’italia sardegna Percorso totale: 1061,84km Numero delle speciali: 18 (9 ripetute due volte) Km cronometrati: 342,86km Fondo delle speciali: sterrato Prova più lunga: 31,13 km (Crastazza ps 1 e 4) Service Park: Porto Industriale di Olbia Shakedown: Monte Plebi 2.95km Partenza Ufficiale: Venerdì 18 maggio alle ore 08,30. 1 a Tappa: 6 prove, 145.40km cronometrati 2 a Tappa: 6 prove, 142.72km cronometrati 3 a Tappa: 6 prove, 54.74 km cronometrati Arrivo Finale: Domenica alle ore 14,30 a Porto Cervo.

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Articolo: Francesca Savona Foto: Red Bull Photofiles

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Il 26 maggio 2007 si è svolto nella magnifica cornice del “Monumental Plaza de Toros” di Città del Messico, il Red Bull XFighters.Di fronte al caloroso entusiasmo di 42 mila spettatori e nell’arena da corrida più famosa al mondo ha avuto luogo la più originale gara di motocross freestyle. Dieci tra i rider più conosciuti e stimati al mondo, provenienti da otto diversi Paesi, hanno accolto la chiamata del toro rosso e hanno viaggiato fino in Messico per far parte della serata inaugurale della serie. Oltre dieci milioni di spettatori attraverso TV e Internet sono stati testimoni di un evento unico di motocross freestyle internazionale: i dieci rider si sono dati battaglia in sfide mozzafiato uno contro uno, accompagnati da elementi della tradizionale tauromachia, performance di flamenco ed esibizioni musicali.

Corrida a due ruote! Il Red Bull X-Fighters 2007 è stato molto più di una gara di motocross freestyle. Oltre ai magnifici e spettacolari trick degli atleti in gara, i fortunati spettatori hanno potuto ammirare uno show particolarmente coinvolgente: la location ha dato vita ad una gara emozionante all’interno di uno scenario unico al mondo. Con un incredibile coraggio, tecnica e stile, i dieci atleti hanno dato vita ad un avvincente scontro per la corona del Red Bull X-Fighters di Città del Messico. Grazie a salti di 20 metri d’altezza nel cielo stellato con le loro moto 250cc, i “motoreros” hanno dato prova di velocità, stile e potenza. Tra i criteri di valutazione dei giudici c’erano difficoltà di esecuzione dei trick, varietà, utilizzo del percorso, stile e aspetto scenografico e impressione generale. Al Red Bull X-Fighters anche il pubblico, rappresentato dal conduttore televisivo messicano più famoso, Facundo, ha avuto un grande peso nella scelta del vincitore.

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I “toreador in gara” L’arena ha letteralmente preso fuoco quando ha fatto il suo ingresso l’idolo locale Johan Nungaray, deludendo però in parte le aspettative dei numerosi messicani. L’atleta non ha utilizzato l’intero percorso a disposizione e non ha mostrato una grande varietà nei trick. Lo showman della FMX Ronnie Renner (USA) ha invece affrontato degli stupendi whip ma nessun flip. Lo svizzero Mat Rebeaud, vincitore lo scorso anno proprio a Città del Messico e reduce da un infortunio al femore, non ha potuto dare in gara il 100%. Tre soli rider perciò si sono fatti strada fino alla finale: tra di loro l’australiano Robbie Maddison, che ha impressionato il pubblico e i giudici eseguendo un trick dopo l’altro ad altissima velocità, e Nate Adams (USA), che ha mostrato un repertorio di classe unica: Catwalks, Cordova Backflip e Lazy Boys. Né Maddison né Adams sono tuttavia riusciti a fermare il 19enne

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latino Dany Torres dalla Spagna. Quando Torres ha fatto il suo ingresso nell’arena per la finale, il pubblico è balzato in piedi, ha agitato i fazzoletti e ha iniziato ad urlare. Affrontando con coraggio i suoi quotati avversari, Torres ha dato vita a straordinari Cliffangher, Turndown, Superflip e Heelclicker Backflip, e ha conquistato la vittoria grazie ad uno sensazionale Turndown Whip. Un’incredibile combinazione di riding sofisticato, varietà di trick e interazione con il pubblico gli ha garantito il successo. <<Ho visto Maddo e Nate andare così bene, che sapevo di dover spingere al massimo. Ci sono riuscito e ne sono molto felice!>>. Senza alcun dubbio il Red Bull X-Fighters di Città del Messico sarà qualcosa che Torres non dimenticherà per il resto della sua vita. Il Red Bull X-Fighters sarà per la prima volta in tour nel 2007, ospitato da tre bellissime location dopo Città del Messico. Alla prossima tappa di Slane Castle, Irlanda, il 26 maggio, la leggenda della FMX Travis Pastrana cercherà di attaccare Dany Torres e mettere i bastoni fra le ruote al trio di testa. La successiva tappa di Mosca il 30 giugno sarà poi seguita dalla finale del 27 luglio a Madrid.


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Plaza de Toros La Plaza México (nome ufficiale) è la plaza de toros più grande del mondo; ha una capienza di 46.815 persone (sedute), ma è arrivata a contenerne più di 100.000 durante eventi musicali. Ha un diamentro di 46 metri e un viale di 2. Chiamata "la monumental" o "la Mexico" è considerata assieme allo stadio Maracanà la prima grande opera di ingegneria sportiva in America Latina. Situata nella colonia Nochebuena di Città del Messico, nella regione centro sud della città, nella zona chiamata Citta degli sport. La stagione delle Corride, chiamata Stagione Grande, ha inizio annualmente tra l'ultima domenica di Ottobre e la prima di Novembre. Ha una durata minima di 12 Corride, quasi sempre estese a 20

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Articolo: Francesca Savona Foto: Motorally Sardegna

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Quest’anno il Rally di Sardegna ha degnamente festeggiato il suo 21° compleanno: importante testimonianza di una manifestazione riconosciuta ovunque! La prima edizione della tappa isolana si disputò nel ’84 su un percorso che attraversava l’intera Sardegna: a distanza di venti anni la tappa è cresciuta nello spirito e nell’organizzazione, riuscendo a ricreare lo spirito d’avventura dei grandi rally africani sulla terra battuta della stupenda isola!

Re catalano in terra Sarda: per la terza volta lo spagnolo sulle due ruote è riuscito ad aggiudicarsi il titolo di campione nella seconda prova del Campionato del Mondo. Marc Coma su Ktm (Team Repsol Red-Bull) ha vinto la 21^ edizione del Rally di Sardegna, battendo, proprio come al Rally di Tunisia (prima prova del mondiale) il francese David Casteu su Ktm (Team Arabas), vicecampione del mondo 2006 e secondo in classifica mondiale 2007. Per Marc Coma è la terza vittoria consecutiva al Rally, unica prova europea del campionato del mondo. Il giovane 31enne aggiunge così un titolo importante al suo carniere: corre dal ’93, è vincitore della Dakar 2006 nonché dominatore assoluto delle edizioni 2005 e 2006 del Rally di Sardegna. Ha conquistato numerosi rally africani (Marocco e Tunisia) il Rally por la Pampas 2006 in Argentina. Marc è riuscito a gestire ogni singola tappa in modo fluido e senza particolari tensioni, limitando gli attacchi insidiosi di Lopez e Graziani: << Stamattina sono partito nella posizione ideale. Nella prima speciale sono andato forte per fare selezione. Nella seconda, invece, mi sono limitato a controllare per non correre rischi. Sono molto contento per questa vittoria in questa terra molto legata alla mia Catalogna>>. Il percorso, molto tecnico a detta dei motociclisti, ha esaltato le doti poliedriche di Marc e degli altri partecipanti: il carattere avventuroso, le pietre e la terra sabbiosa hanno dimostrato la versatilità della Sardegna ad ospitare eventi di questo tipo. L’organizzazione, affidata al Moto Club Gonnesa, è stata irreprensibile sotto tutti i punti di vista, testimoniando ancora una volta l’eccezionale ospitalità di questa Terra.

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Matteo Graziani primo nel Campionato Italiano Raid TT Coma non è stato l’unico re di questo rally: Graziani su KTM (Il Team) ha vinto la prima prova di Campionato Italiano Raid TT disputata nelle ultime tre tappe del Rally di Sardegna Mondiale, da Oristano a Tortolì, attraverso Villanovaforru. Il forte pilota di Forlì ha collezionato 70 punti avendo vinto due tappe ed ottenuto un secondo posto nella seconda frazione vinta, per il Campionato Italiano, da Paolo Ceci su Aprilia. Nella classifica del campionato c’è al secondo posto proprio Paolo Ceci su Aprilia RXV 450 del Team Giofil di Filippo Assirrelli, che ha messo insieme 51 punti, mentre al terzo posto c’è Andrea Mancini su Husqvarna con 40 punti, seguito da Niccolò Pietrobiasi (KTM) con 38 punti e da Massimo Chiesa (Kawasaki) con 34 punti. Al Rally Graziani si è aggiudicato ovviamente anche il primo posto nella classe 600 seguito anche qui da Niccolò Pietrobiasi e dal pilota sardo Luca Manca (Tm) anche se molto distanziato da

Graziani (37 punti contro i 75). Nella classifica assoluta dopo Alessio Farinello c’è Alessandro Zanotti, seguito dal sardo Luca Manca e dall’intramontabile Mauro Uslenghi (Honda) e al 14° posto il poliziotto Antonio Colombo, vincitore assoluto del Rally di Sardegna nel lontano 1999, quando su una Yamaha a due ruote motrici interruppe per un anno proprio la serie vittoriosa di Matteo Graziani. Nei primi 22 posti dell’assoluta del Campionato Italiano figurano piloti che hanno corso il rally sulle strade di casa. Oltre ai già citati Alessio Farinello (6°) e Luca Manca (8°), ci sono Alessandro Fadda (12°) su Suzuki e Pier Luigi Carta (22°) su Husqvarna. Matteo Graziani dopo la buona prova al Rally di Sardegna, si avvia dunque a riconfermarsi campione italiano della specialità, anche se pensa sempre anche ad un possibile podio mondiale, essendo quarto nella classifica iridata, grazie anche al quarto posto assoluto ottenuto in Tunisia.

Per non perdere la strada La bellissima route di quest'anno sottolinea quanto bella, unica ed ancora incontaminata sia la splendida terra sarda. Terra che da molti anni oramai ospita i più grandi piloti di questa fantastica kermesse, ma anche i più simpatici amatori che il Rally di Sardegna abbia mai conosciuto. Come ormai noto, il percorso è segreto: i piloti ricevono solo alla partenza il Road-book attraverso il quale scopriranno passo dopo passo, la strada da percorrere. Il Road-book è lo strumento più importante perchè consente un'ottima navigazione in piena sicurezza, e proprio per questo motivo è realizzato con il massimo scrupolo dall’organizzazione. Ogni più piccolo dettaglio, ostacolo o dosso viene segnalato per azzerare i pericoli che un tale tragitto può nascondere. Il percorso del 2007 è stato semi-itinerante, riscoprendo il fascino degli anni 80 in 5 tappe più un prologo spettacolo sulla sabbia nella bellissima regione della Toscana. I chilometri totali percorsi sono stati circa1.300.

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L’inizio dell’avventura: Shanghai Prendo il taxi e raggiungo il circuito, inizio a vivere il motivo per cui sono qui: cielo grigio e tasso di umidità alto e un forte temporale nella notte ci fanno arrivare a domenica dove i giochi per la pole sono fatti. Primo il 46 (doctor Rossi), secondo il 5 di Edwards, terzo il 21 di Hopkins, seguono la Ducati di Stoner e le Honda di Melandri e Pedrosa. 6 maggio ore 15, START...i cavalli della M1 targata Tavuglia, sfiorano l'asfalto per arrivare in testa alla prima curva, ma sui lunghi rettilinei la dominanza della Ducati prende il sopravvento con l'inatteso pilota australiano Casey Stoner, nessuno all'inizio di questo mondiale lo dava come un possibile favorito al titolo 2007 e che all'opposto veniva visto come il distruttore di moto da gran premio, dopo un 2006 ricco di acrobatiche cadute, fortunatamente prive di conseguenze fisiche. Vi porto a lettura delle mie fotografie in questo Gran Premio, cercando di raccontarvi le mie percezioni: Quarta tappa del mondiale, il campione del Mondo uscente, Niki Hayden, incu-

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riosisce la mia attenzione perchè nessuno più ne parla come un anno fa... cosa sta succedendo? Box Honda Repsol: il casco colorato sulle tonalità dorate, ricoprono un grigiore soffuso, non si vede un sorriso, ma sguardi e mimiche facciali che hanno delle comprensibili tensioni, Niki che non trova il feeling con la sua HRC...di chi è la colpa? Un campione del Mondo che non sta dimostrando di esserlo ( visto le tante polemiche dell'anno passato per il modo con cui lo è diventato, oppure c è dell'altro?) Sorprendente la Suzuki con la perfetta performance del bizzarro americano Hopkins, le sue pieghe fanno sempre sognare la forza di gravità e questa volta come terzo classificato si regala il suo primo podio di carriera nel mondiale. Fortissimo come sempre il nostro Valentino che seguita a regalarci una pole da record e una gara da brivido che hanno emozionato i 38000 mila spettatori in un duello che affascina e inorgoglisce i nostri cuori italiani, Rossi contro Ducati...bel MATCH! Merito al vincitore, uno Stoner superbo, la cui concentrazione emergeva fin dalle prove, ben posizionato sulle pedane della sua desmosedici GP07, è andato in testa dai primissimi giri e non ha dato spazio ad errori.


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Sapete dove si trova Shanghai? 12000 km ad est del nostro continente, in linea aerea passando per la Siberia, con un volo di 24 ore…finalmente si atterra in …CINA! MotoGp Gran Premio di Cina, il mio racconto inizia dalla stanza numero 1515 del Blue Palace Hotel. Il paese che è sotto l'occhio del Mondo per la sua esplosione economica, ospita il moto mondiale nel circuito di Shanghai. Shanghai, città dove il tempo ha lasciato resti di civiltà antiche, oggi metropoli che si divide tra il vecchio e il nuovo, tra il ricco e il povero, il cemento armato si innalza dal suolo con maestosi grattacieli che vengono divisi dal Huangpu, fiume dalle notevoli dimensioni, nel cui letto scorrono acque torbide dovute all’inquinamento, battelli turistici e carghi carichi di materie, lontani dal caos acustico dello strombazzare di clacson delle migliaia di macchine in circolazione, tantissimi turisti che si incontrano tra luci e divertimenti, fanno di Shanghai una nuova metà del bussines. come ha detto bene una mia amica, la possiamo definire cosi: una donna che si è fatta il lifting per non mostrare l'età.

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Continua il viaggio al Mugello Entriamo nel duello: Rossi all’inseguimento di Stoner nella classifica generale, alla fine della scorsa stagione scrissi, Vale non ha più quel sorriso spontaneo che contagia, ma nei suoi occhi leggo una crisi nostalgica, quella del divertimento. Bene, arrivato nel suo box, lo vedo e scatto la prima fotografia sul casco, ha un nuovo disegno per questa occasione, c’è un cuore disegnato dico dentro di me…è grande e rosso…sarà un segnale? SI..lo era! Ho rivisto un campione vero…un uomo concentrato ma allo stesso tempo scherzoso: con la vittoria del Gran Premio d’Italia il ragazzo di Tavullia ha patteggiato le 95 vittorie in classe regina proprio con Doohan detentore di questo record fino a ieri, record ormai sulla strada della demolizione e con le sei vittorie consecutive su di uno stesso circuito. Alle ore 13.30 inizia a

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comporsi la griglia e la prima fila è cosi composta: Stoner, Vermulen, Rossi. Alle 14.00 scatta il semaforo e VIA!!! I primi giri fanno retrocedere il giallo 46 sino la settimana posizione, mentre le livree celesti delle Suzuki di Vermulen e Hopkins si alternano con le rosse Ducati di Stoner e Capirossi e la Honda di Pedrosa per cercare di allungare su Valentino. La gara è di quelle che faranno tremare il cuore di tutti gli appassionati, Rossi inizia a dare un ritmo al limite della stabilità…con staccate mozzafiato in due giri va al comando per giungere primo alla bandiera a scacchi, è un trionfo, ma manca ancora l’ultimo pilota a tagliare il traguardo e la gente dopo aver divelto le reti invade la pista…Roberts deve invertire la marcia e tornare indietro per non essere travolto da questa invasione. La MotoGP, è un affascinante mondo ricco di sacrifici e passione, che oltre alla prima classe ha due categorie inferiori, le 125 e le 250, dove i nostri portacolori non sono del tutto fortunati in queste prime gare, speriamo che in futuro il Pasini, Simoncelli, Dovizioso, riescano a riscattare questa prima parte di stagione.


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Pista e Tracciato

Rossi: "vincere di nuovo al Mugello è un'emozione incredibile" "Vincere di nuovo al Mugello è un'emozione incredibile e sono davvero contento. È sempre emozionante correre davanti ai miei tifosi che mi danno una marcia in più. È una sensazione fantastica vedere tutto quel giallo intorno al circuito, oggi i fan stavano impazzendo ed è stata una gara eccezionale! Come speravamo è stata una gara sull'asciutto, è spuntato il sole ed è tutto andato alla perfezione! La mia squadra ha lavorato molto bene, la moto era perfetta e ho potuto giudare proprio come volevo. Devo ringraziare tutti loro e anche la Michelin. Non sono partito molto bene ma quan-

do le gomme sono andate a temperatura la mia M1 ha cominciato davvero a volare e sono riuscito a recuperare fino alla testa. Hanno spinto tutti al 100% sin dalla partenza e i primi giri sono nstati molto divertenti! Oggi ho fatto una gara davvero perfetta e mi è sembrato che fossero tutti qui per me; per me il Mugello è un circuito magico e questa vittoria ci dà molta fiducia per le prossime gare. Per questa gara ho usato un casco speciale con un grande cuore e penso che oggi abbiamo dimostrato che alla Yamaha di cuore ne abbiamo davvero molto. Per me è un momento davvero grandioso."

La pista si sviluppa per 5.245 metri all'interno delle colline toscane ed è divisa quasi a metà fra tratti rettilinei e curve con queste ultime che rappresentano, infatti, il 48,56% del totale: delle 15 curve presenti, nove sono a destra. La larghezza della pista oscilla fra i 9,60 ed i 14 metri mentre il tratto rettilineo più lungo, di fronte ai box, si distende per 1. 141 metri. Il circuito è situato ad un'altezza di 292 slm ed ha un dislivello complessivo di 41,19 metri. Il tracciato del Mugello è così vario che il suo lungo rettilineo, le sue 'esse', i saliscendi e le brusche salite, lo rendono particolarmente adatto ad essere un determinante banco di prova sia per l'aereodinamica sia per il motore.

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La prova in Catalunya Al Montmelò si è finalmente visto l’atteso duello tra l’italiano Valentino Rossi e l’australiano Casey Stoner, che ha visto il pilota della Ducati vincere il G.P. di Catalunya dopo numerosi sorpassi emozionanti. Dopo la pole position ottenuta ieri, Rossi è partito male e si è ritrovato subito quarto, ma ha riacciuffato Stoner impegnandosi con lui in una dura e corretta lotta che ha visto prevalere il secondo. In terza posizione, alle spalle della coppia di testa, Dani Pedrosa (Honda), che non ha potuto far altro che assistere alla lotta davanti a sè, e più indietro Hopkins, De Puniet, Capirossi, Vermeulen, Barros e l’altro italiano Melandri. Nella classifica mondiale Rossi è adesso secondo a

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14 punti da Stoner (che è primo a quota 140 punti), che nella gara di oggi ha dimostrato di essere un giovane talento e di commettere pochissimi errori anche se messo sotto pressione. Il commento di Rossi a fine gara: ”E’ stata una gara talmente bella che mi sono divertito molto. Fino al traguardo però… dopo un po’ meno. Almeno stavolta ce la facevo a tenere la scia, così potevo attaccarlo in fondo al rettilineo. Stoner è stato molto bravo. Il campionato è lungo, ci sono solo 14 punti e ancora tante gare da disputare”. Soddisfatto invece il vincitore della gara Stoner: “Sono un pò stanco, ma molto felice, è stata una gara interessante e divertente, ho cercato di non fare errori e ho spinto al massimo. Gli ultimi due giri sono stati incredibili, ho fatto del mio meglio, quando Rossi era davanti ho cercato il punto giusto per frenare, l’ho trovato ed è stato incredibile uscire per primo dalla curva”.


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Rossi: "Bella lotta, peccato" "Mi sono divertito molto...fino al traguardo". Valentino Rossi prova a scherzarci su. "Penso che abbiamo fatto una bella lotta - continua Rossi ai microfoni di Italia 1 - C'ho provato in tutti i modi, abbiamo fatto dei bei sorpassi, perdevo un po' in rettilineo ma sono riuscito anche a fare due-tre staccate". Rossi si complimenta con l'australiano ("è stato molto bravo, ha fatto una grande gara") ma qualche rammarico c'è: "Nell'ultimo giro avevo due-tre occasioni ma per stargli attaccato mi sono fatto un 'mazzo' tanto e per sorpassarlo ci volevano delle manovre perfette". In classifica Rossi perde qualche punto ma mantiene l'ottimismo: "Il campionato è lungo, ci sono ancora tante gare".

Ducati, Stoner anche nel 2008 La scuderia italiana esercita l'opzione sul 21enne pilota australiano. Suppo: "Il futuro è con lui". E il padre-manager Colin annuncia: "Entro la fine della stagione anche l'accordo per 2009 e 2010" MELBOURNE (Australia), 13 giugno 2007 - Evidentemente il quarto successo stagionale di Casey Stoner nel GP di Catalogna, il più combattuto e il più bello del team Ducati in questa stagione, deve aver fatto scattare una molla. Secondo le indiscrezioni provenienti dall'Australia, infatti, il direttore del progetto Desmosedici, Livio Suppo, avrebbe già esercitato l'opzione per tutto l'anno

prossimo presente sul contratto del 21enne pilota australiano. BINOMIO VINCENTE - "Abbiamo programmato d'avere con noi Casey anche nel 2008", le parole di Suppo, subito confermate dal padre del pilota, Colin Stoner, pure manager del figlio: "Casey ha rinnovato con la Ducati fino al 2008 e stiamo già parlando del futuro, tanto che è possibile prevedere entro la fine della stagione qualcosa di concreto per il 2009 e il 2010. Entrambe le parti sono contente di lavorare insieme - ha concluso il padre-manager - non vogliamo andare da nessuna parte e la Ducati non vuole che Stoner vada da qualche altra parte".

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Edwards torna sul podio con un secondo posto

Donington: Stoner vince davanti ad Edwards, Rossi quarto Stoner trionfa anche sul circuito di Donington e vince la sua quinta gara stagionale. La gara parte con le brutte partenze di Rossi e Stoner e ben presto al comando della gara va Edwards. Stoner recupera anche sul bagnato le gomme di Edwards sembrano avere qualcosa in più. Rossi al contrario, in difficoltà di assetto perde posizioni e deve lottare per rientrare nel gruppo dei migliori. Negli ultimi 10 giri le gomme fanno la differenza. Le Michelin cedono e così Stoner passa Edwards e Vermeulen Rossi, alle prese con una gomma praticamente distrutta.

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Il pilota del Fiat Yamaha Team Colin Edwards ha chiuso il Gran Premio di Donington Park in seconda posizione, il suo secondo podio in stagione dopo una gara combattuta in cui è partito dalla pole position. Il compagno di squadra Valentino Rossi è deluso di aver chiuso in quarta posizione ma è riuscito comunque a far segnare un altro record, superando Mick Doohan come il pilota con più punti in classe regina con un totale di 2303 punti. Dopo la breve tregua di ieri, le condizioni del tempo sono peggiorate di nuovo e la gara viene dichiarata ‘gara bagnata', anche se per fortuna la pioggia non ha scoraggiato gli 84.785 tifosi accorsi per vedere i loro eroi in azione. Edwards, in pole position per la seconda volta questa stagione, parte benissimo e scatta in testa; Rossi invece viene scavalcato da Dani Pedrosa ed è terzo alla prima curva. Nel corso del primo giro Pedrosa supera Edwards ma il texano gli rimane incollato e al quinto giro riesce a riprendere la testa della corsa. I dieci giri successivi sembrano promettenti, Edwards è davanti a Stoner, risalito in seconda posizione dalla quinta in griglia. Purtroppo però la pista comincia ad asciugarsi, Edwards ha dei problemi di grip e Stoner lo passa. Pur tenendo un passo di gara sostenuto e regolare, Edwards non riesce a riprendere l'australiano e taglia il traguardo 11.768 secondi dietro al leader del mondiale. Rossi ha invece una gara piena di azione, ad un certo punto si ritrova ottavo e al settimo giro fa un breve fuori pista. Dopo aver lottato per recuperare posizioni sembra poter salire sul gradino più basso del podio dietro al compagno di squadra Edwards ma a quattro giri dalla fine Chris Vermeulen lo supera relegandolo al quarto posto. Con la gara di oggi il distacco di Stoner su Rossi aumenta a 26 punti, mentre Edwards con i 20 punti guadagnati oggi risale di tre posizioni in classifica ed è settimo.


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Il commento di Vale sulla gara "Sfortunatamente oggi le condizioni per noi non erano affatto buone, abbiamo avuto un sacco di problemi. Sull'asciutto avremmo dato il meglio, anche sul bagnato saremmo andati abbastanza bene ma con una pista che si sta asciugando come quella di oggi abbiamo avuto grossi problemi. Ho fatto un errore e sono uscito di pista nel momento in cui andavo piÚ forte, poi quando la pista ha cominciato ad asciugarsi avevo sempre meno tenuta; Sembra che quest'anno soffriamo parecchio quando le condizioni non sono perfette. Sono stato molto attento per riuscire a portare a termine la gara e gareggiando con gomme da bagnato su pista asciutta alla fine avevo la gomma distrutta. Colin ha fatto un gran lavoro in queste condizioni per cui i miei complimenti. C'è stata una lunga riunione oggi dopo la gara e ora dobbiamo cercare di migliorare la situazione per Assen."

ington ttatori a Don e p s i d rd o c e R presenze Park: 133mila ondiale mai M o t o M i d i n n a In dieci a erano accorsi ri o t a t et sp i o cosĂŹ tant stante il solit o n o N . rk a P n .435 Doningto glese, ben 132 in o p em t e t tre inclemen in pista nella e rs o c c a o n 00, persone so ica erano 850 en m o D . se le g giorni in 0 del 2006. contro i 6800 luglio - agosto

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Articolo e Foto: Marco Sanpaoli www.snowpark.it

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Spiegaci il tuo sport... Pratico il biketrial: è uno sport individuale, nel quale bisogna superare, con una speciale bicicletta, determinati ostacoli, cercando di appoggiare il minor numero di volte il piede a terra e di non cadere. Gli ostacoli possono essere naturali, per esempio il superamento di alcuni sassi in un torrente o la risalita da alcune rocce o terreni molto pendenti. O artificiali, come pallets, bobine, tubi di cemento, vecchie auto, ecc. E' una disciplina nata in Spagna all'inizio degli anni 80, che si è poi diffusa soprattutto in Francia, rep. Ceca, Giappone e Spagna.poco in Italia, dove spesso viene vista come una disciplina spettacolare, ma troppo difficile da praticare. Il tuo miglior risultato agonistico? Ho vinto la coppa del mondo di bike trial e sono

stato per 9 volte campione italiano! Quanto e come ti alleni? Circa 2 volte la settimana. Poi faccio degli spettacoli o gare o organizzo varie cose. Segui una dieta particolare? Normalmente cerco di tenermi riguardato, sarei un "mangione", ma cerco di evitare dolci e grassi, carboidrati a pranzo e proteine a cena. Sempre con verdure di contorno. Non prendo nessun integratore alimentare, neanche i sali minerali durante gli sforzi più intensi (o molto raramente). Poi durante l'inverno mi lascio un po’ andare... e mi faccio delle gran mangiate. Sei anche istruttore di MTB, spiegaci le principali differenze fra questi 2 sport... Il biketrial è uno sport di abilità, equlibrio, tecnica e che richiede molta concentrazione.

La Mtb è una disciplina completamente differente: é uno sforzo prolungato ma costante. Ci vuole meno tecnica, anche se soprattutto in discesa è indispensabile ed è più facile avvicinarsi, in quanto tutti sanno andare in bicicletta. Un ragazzo che volesse avvicinarsi a questa disciplina cosa deve fare? Se qualcuno vuole iniziare questo sport è il benvenuto. In Italia non siamo in tanti a praticarlo ad un certo livello e quindi ci conosciamo quasi tutti e c'è un buon rapporto tra i di noi. Per iniziare bisogna prendersi una bike specifica e cominciare con delle tecniche per imparare a stare in equilibrio. Poi mi può contattare tramite il mio sito www. limatore.com e ci possiamo trovare per un allenamento e qualche consiglio.

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Articolo: Francesca Savona Fotografie: Pierpaolo Turri, Max Primus

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Down Hill in notturna

sui pendii dello Zoncolan! I ciclisti del Giro d’Italia non potevano immaginare la presenza di strani folletti notturni su fangose due ruote nei boschi di Ravascletto… Chi avesse deciso di passeggiare nei boschi dello Zoncolan la sera prima dell’arrivo del Giro d’Italia, avrebbe sicuramente pensato di trovarsi in presenza di alieni su biciclette… Mountain bike con occhi capaci di fendere il buio, bikers corazzati con la testa luminescente e folletti atletici con boccali di birra in mano! La staffetta notturna DH organizzata a fine maggio è stata indubbiamente di grande impatto: 6 squadre, al calar del sole, si sono affrontate sul sentiero dello Zoncolan, munite di faretti sul manubrio e sul casco per illuminare il percorso di gara.

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Buio e fango Il format della gara prevedeva una partenza all’americana dei primi concorrenti di ciascun team, aiutati solo dal fascio di luce generato dal proprio impianto di illuminazione. Dopo circa otto minuti i primi sbucavano dal bosco diretti verso l’arrivo dove avveniva il passaggio del testimone al secondo biker, il quale doveva salire in seggiovia per scendere successivamente in solitaria e far girare infine l’ultimo componente della squadra. Per quasi tre ore i rider si sono alternati, tentando di compiere più giri possibili per aggiudicarsi la gara. La difficoltà del percorso, data oltre che dal buio totale durante la discesa e la percorrenza, era ‘affidata’ anche al terreno reso fangoso dopo le abbondanti piogge dei giorni precedenti; a detta dei partecipanti ha prevalso sicuramente il divertimento del combattimento sugli sforzi compiuti per concludere il match!


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Vincitori ‘infangati’ e contest dirt!

i

Alle 23.00, orario stabilito per il termine della gara, il gruppo più veloce è risultato Nimis (formato da Dendo, Nicola e Stefano) che è riuscito a compiere ben 9 giri, uno in più degli inseguitori della Pedroni Team, Jannis Chittaro Gonano e Viotto...tutti gli altri a seguire scalando un giro: Società del proiettile, Carniabike, Nimis 2, Società del proiettile 2. Il fine gara e stato contornato da un magnifico spettacolo dirt dove due piu bravi saltatori friulani si sono espressi in

numerosi tricks tra cui lo stupendo doppio "tailwip" di Fabio d'Alessandro riproposto più di una volta e chiuso sempre perfettamente. Anche il dirter Kona Simone Piceno non si è tirato indietro eseguendo qualche stiloso "condor" e "table one foot". Folletti e riders hanno festeggiato tutti insieme con pizza e birra! Un plauso agli organizzatori della festa: Luca 100-ONE, Riccardo, Società del Proiettile e tutti quelli che hanno lavorato sul percorso, i partecipanti alla gara al dirt e alla birra...e i folletti che hanno animato il bosco nella lunga nottata.

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Come prepararsi all estremo! Lo snowboard ha, come tanti altri sport, nel gesto estremo il suo punto più incuriosente e fascinoso. Chi di noi, nel vedere un filmato di discese mozzafiato nella polvere bianca incastonata tra le rocce di stretti canali strapiombanti, piuttosto che salti tanto lunghi da sembrare infiniti, non si ferma ad ammirare le prodezze degli atleti di turno sognando un giorno di emularli

anche solo in maniera marginale e con risultati magari meno eclatanti ma ugualmente carichi di adrenalina e soddisfazione? Nello snowboard un passo fondamentale per la crescita tecnica sono i camp estivi. Il camp è il punto di unione tra l’inverno passato e quello successivo, è l’arricchimento tecnico inizialmente fine a se stesso ma successivamente indispensabile per gli step

di progresso successivi, è il trampolino di lancio per nuove avventure. Salvo particolari situazioni ambientate nell’inverno australe, il camp estivo si svolge sui ghiacciai, dove la neve perenne in primis e le strutture adeguate di conseguenza, garantiscono l’insostituibile palestra di allenamento per tutti gli appassionati.

BUD ZENTA SNOWBOARD CAMP Un camp che si rispetti, essendo lo snowboard un discendente del coloratissimo e vivace surf da onda, si distingue anche dall’elettrizzante ambiente con cui mantiene vivo lo spirito festaiolo di gruppo. Feste e party daranno alla settimana bianca estiva quel tocco esotico che la faranno diventare oltre che tecnicamente molto utile anche amorevolmente indimenticabile. Uno dei più grossi ed affermati camp italiani, esercitante d’estate sulle fantastiche nevi francesi di Les2alpes, è il Bud Zenta Snowboard Camp, una bellissima realtà con origini nella notte dei tempi, un gruppo di professionisti amici che nella passione per lo snowboard hanno trovato un’inscindibile collante. Sito: www.zenta.it Informazioni sui camp: info@zenta.it

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Due stili diversi Nello specifico, lo snowboard si divide in due “sezioni” ben distinte ma ugualmente unite nel gesto spontaneo di chi usa questo attrezzo: il freeride, specialità che ha nelle alte montagne, nei lunghi pendii e nella neve fresca la sua ottimizzazione, e il freestyle che ha negli snowpark la sua casa naturale. Nel freeride poi subentrerà anche una componente freestyler che ci permet-

terà di ovviare con piccoli salti alle rocce che incontreremo nella nostra discesa in neve fresca, di godere delle onde di neve naturali create dal vento e di muoverci in piena libertà. Nel freestyle invece la parola d’ordine è dedizione. Un salto da affrontare mille volte affinché riesca, per poi passare con le stesse incognite a quello un po’ più grande, una manovra da ripetere all’infinito in attesa che i gesti motori che la compongono diventino automatismi e quindi riiniziare con una più difficile, una ringhiera da passare timorosi fino

a quando diventa così familiare da aver bisogno di una più lunga e difficoltosa. Il freestyle poi ha nella disciplina olimpica dell’half-pipe il richiamo più risonante ed ambito. Ma dov’è il confine che separa la norma dall’estremo? Sia nel freeride che nel freestyle il gesto incomincia ad essere estremo quando ci si imbarca in un esercizio più difficile del solito o con componenti di pericolo quali rocce e valanghe in alta montagna e altezze importanti, soprattutto in prevenzione di eventuali cadute, sui salti e nel half-pipe di uno snowpark.

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Articolo: Francesca Savona Foto: Renzo Quaglia – Video Report Orosei

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Olivier Marceu sul gradino più alto Ambiente e sport La tappa del Mondiale Xterra svoltasi in Sardegna a fine maggio ha confermato l’importanza di una stretta collaborazione tra gli enti locali e i grandi eventi sportivi a livello internazionale per la valorizzazione di un territorio da tutelare. Il triathlon offroad è stato il vettore per mettere in luce l’immagine di una terra ospitale capace di garantire un livello eccellente riguardo la specificità di una manifestazione di importanza mondiale. Non a caso, affianco agli sforzi atletici dei partecipanti, l’organizzazione ha coinvolto circa 300 bambini per la pulizia delle spiagge che ospitavano la gara, mentre il giorno di apertura ha avuto luogo la convention “Ecologia, Equità, Economia idee e modelli per costruire lo sviluppo sostenibile” al Club-Hotel “il Torre Moresca”. Senza dimenticare alle 16,00 la partenza della gara Kids. Era presente oltretutto XTERRA ITALY EXPO lo spazio espositivo dedicato al turismo e allo sport all'aria aperta che con i suoi 400m2 coperti, che per due giorni ha animato la zona antistante Cala Ginepro.

Si è conclusa con un podio di tutto rispetto XTerra Italy – 2007: sui tre gradini più alti del Campionato Europeo si è piazzato al primo posto lo svizzero di origine francese Olivier Marceau, vice campione del Mondo XTerra 2006, seguito dal ventinovenne Franky Batelier (Francia) e al terzo un' altro francese Nicolas Lebrun, 3° posto Campionati Mondiali Winter Triathlon di quest'anno e grande protagonista del circuito XTerra. Quarto in classifica generale e vincitore del titolo italiano il friulano Gianpietro De Faveri, in lotta per le prime posizioni sin dalle prime bracciate del nuoto. Dietro di lui ha chiuso Fabrizio Baralla seguito da sorprendente Luca Molteni. La classifica femminile del Campionato Europeo vede al primo posto la venticinquenne Ungherese Erdelyi Eszter che é riuscita a strappare la vittoria alla favorita Sibylle Matter arrivata terza. Seconda l'austriaca Carina Wasle, già prima classificata al Campionato Europeo di Triathlon Cross

2007. Quinta assoluta ma Campionessa Italiana la favorita ferrarese Stefania Bonazzi; l'atleta azzurra ha preceduto Valeria Curridori campionessa in carica della categoria 15-18 e Stefania Pacca. La gara è stata durissima sul piano fisico: il caldo e l’umidità non hanno certo agevolato le singole discipline nelle quali gli oltre 300 atleti si sono cimentati. Dopo aver nuotato in mare per 1500 metri, aver pedalato per ben 32 km su un percorso che si snoda quasi interamente sugli sterrati all'interno dell’Oasi naturale di Biderosa, e aver affrontato l'ultima frazione: 10 km di corsa su sabbia e sterrato, i ‘sopravissuti’ sono arrivati al traguardo spossati ma contenti. Entusiasta Nicolas Lebrun “una gara tanto bella quanto dura, sicuramente da ripetere” ha detto per tutti l'atleta francese: appuntamento al prossimo anno, con la convinzione che si potrà ripetere il grande successo dell’edizione zero del 2007.

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BIDEROSA: UN ANGOLO PROTETTO La famosa spiaggia situata nella costa est a 13 km a nord di Orosei è un'oasi di mare e di natura incontaminata. Ma, fortunatamente, per poterla visitare bisogna prenotare con largo anticipo: il litorale è infatti oasi protetta e l’accesso è limitato a circa 40 auto al giorno. Il numero chiuso è stato istituito dopo lo scempio perpetrato per anni dai turisti che ‘usavano’ portare via sacchetti della caratteristica sabbia finissima color grigio perla. Alle spalle degli arenili dominano i ginepri secolari e in alcuni punti i pini: la zona presenta fioriture di gigli selvatici molto profumati e il fondale è prevalentemente sabbioso con acqua bassa per un lungo tratto. Le zone in cui il fondale è roccioso sono ideali per fare snorkeling: l'acqua è sorprendentemente trasparente e sulle rocce prolifera una ricca vegetazione, habitat ideale per diverse specie di animali marini. Folte colonie di anemoni di mare dal vistoso colore viola, spugne incrostanti arancioni, ricci, paguri, donzelle, scorfani, piccole murene, cernie, gruppi di occhiate, giovani orate e saraghi sono le bellezze che si possono osservare in pochi metri d'acqua con una semplice maschera! Per prenotare bisogna rivolgersi alla Pro Loco di Orosei (NU) e compilare un modulo con i dati della vettura.

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Articolo: Francesca Savona Foto: photo COMetaPRess/Brena/CanonDigital

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Duathlon Di Varallo al massimo! In una giornata nuvolosa si e'svolto il faticoso duathlon di Varallo

La gara Varallo, 24 giugno 2007. Dopo l'assegnazione del tricolore di Duathlon a squadre Super Sprint si è replicato con la gara individuale di duathlon sulla distanza classica intitolato alla memoria Giovanni "Nino Bertoni". In una giornata nuvo-

losa, con sole a tratti, si sono presentati al via 84 atleti (66 uomini e 18 donne) che hanno coperto la distanza di 10 chilometri di corsa, 40 di bici e nuovamente 5 chilometri di corsa. Il percorso di gara è stato molto selettivo nelle frazioni di corsa con salite ripide e fondo stradale in ciottolato, mettendo a dura prova le gambe degli atleti. La gara non ha riservato grandi colpi di scena

Intervista ai vincitori: le emozioni di Massimo e Ljudmilla Ciao Massimo, raccontaci come si è svolta la gara! La gara è andata molto bene come mi aspettavo, ho fatto i due giri gestendo un buon ritmo, ma senza esagerare, poi al terzo ho deciso di accelerare e siamo rimasti io e Giuseppe De Giacomo, poi di comune accordo siamo andati via insieme fino ad entrare in zona cambio, lì ho cercato di fare veloce per avere subito un primo distacco, che poi è aumentato di giro in giro, fino ad avere un margine di oltre tre minuti. Il tracciato è impegnativo e muscolare, non l'avevo mai fatto e si è fatto sentire, non tanto per le salite, ma per i tratti su ciottolato. Ho comincia-

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e sul podio si sono rivisti i volti protagonisti del Campionato Italiano di Duathlon a squadre disputatosi il giorno prima. Massimo Cigana del team Bianchi-Keyline e Ljudmilla Di Bert fresca tricolore del Cremona Triathlon Stradivari hanno creato il vuoto alle loro spalle e si sono presentati al traguardo con notevole vantaggio sugli inseguitori.

to due anni fa a dedicarmi al duahtlon e devo dire che mi piace. 11 gare vinte su quattordici. Tra i miei prossimi appuntamenti ci sono un triathlon sprint a Quinto di Treviso, anche se sono più un triathleta da mezzo ironmen.

Ti aspettavi la vittoria dopo la lunga preparazione autunnale? Ljudmilla Di Bert ( Triathlon Cremona Stradivari). A dire la verità da subito ero tranquilla e ho cercato di fare una gara giocata senza sforzare, anche perché sapevo che era lunga. Il tempo mi ha permesso di fare un allenamento in una splendida località ad una temperatura perfetta. Con oggi a Varallo si è chiusa la stagione del duathlon, mentre da adesso mi posso concentrare sul triathlon sprint e forse il campionato italiano a squadre.


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Che cos'è il Duathlon? Il duathlon e il triathlon sono oggi le discipline più giovani di resistenza. Si può dire che il duathlon è figlio del triathlon, ma più facile da organizzare visto la mancanza della prova in acqua. Come avrete capito si svolge con due prove di corsa e una di bici: la corsa all’inizio e alla fine e la bici in mezzo. Denominazione

Corsa

Bici

Corsa

MINIDUA B

0,400

2

0,400

MINIDUA A

0,800

4

0,800

SUPERSPRINT

2,500

10

1,000

SPRINT

5,000

20

2,500

CORTO

7,000

30

3,500

CLASSICO

10,000

40

5,000

LUNGO

10,000

60

10,000

POWERMAN

8,500

150

30,000

La Valsesia Dalle escursioni di ogni livello, fino alle esplorazioni alpinistiche del Massiccio del Monte Rosa con il rifugio più alto d'Europa la Capanna Regina Margherita a 4559 m., dagli sport più avventurosi come l'arrampicata e il parapendio, a quelli più rilassanti, come la pesca. In inverno e in estate, la Valsesia è il luogo ideale per chi ama e pratica lo sport. Vero e proprio paradiso per gli sport della neve, come lo sci (i fuori pista dell'Alta Valle sono famosi in tutta Europa), la Valsesia ha rivelato (anche grazie ai recenti Campionati Mondiali di specialità, una vera vocazione per gli sport su fiume. E poi gli sport equestri, la bicicletta e le mille aree attrezzate in ampie zone di verde che consentono il più distensivo relax. A pochi chilometri da Milano e Torino, la Valsesia è un’occasione quasi unica per sperimentare la montagna “vera”, di roccia e di verde, di sole e di ghiaccio. Lungo il grande solco che il fiume Sesia ha segnato nei millenni in questo tratto del versante meridionale delle Alpi si affacciano le valli minori, i boschi, i luoghi solitari e le gole cupe, ma anche i borghi pieni di sole e di storia.

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Articolo: Carlo Brena Foto: COMetaPress/FlavioCarosio/CanonDigital

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TRIS S E E STELL

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CON M

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La storia racconta... E pensare che si trova a solo un quart’ora da Piazza San Babila. Nella città da bere, nella metropoli dove l’American Express conta più di una laurea, nella capitale della moda dove sempre più spesso l’apparire è più importante dell’essere, c’è uno specchio d’acqua naturale che, una domenica all’anno, tutto il “meglio” meneghino viene azzerato. In quel giorno, ciò che conta sono braccia e gambe d’atleta, testa e cuore da gladiatore. Da quattro anni, nel lago del Boscaccio a una manciata di metri dalla tangenziale ovest di Milano, si svolge il Triathlon di Gaggiano: sulla distanza olimpica si sfidano quattro centinaia di atleti che, al termine della gara, si credono eroi. Lo diciamo a ragion veduta, perché la gara che si svolge intorno al lago del Boscaccio, richiama sia atleti d’elite internazionale che semplici amatori, che poi a giudicare dagli euro spesi per bici, muta e quant’altro, sembrano professionisti di lungo corso. Ma c’è una cosa che accomuna i pro con i dilettanti in questa gara: oltre alla distanza uguale per tutti, è il caldo che non fa sconti a nessuno. In questa estate stretta nella morsa dell’afa dove la colonnina di mercurio sembra non voler scendere anche dopo un inverno da dimenticare (o forse è lui che si è dimenticato di una cosa, la neve) una semplice gara di triathlon può trasformarsi in qualcosa di estremamente eroico. A dirlo non sono gli ultimi della classifica, dai quali ci si aspetta questo genere di commenti, ma proviene proprio dalla testa della corsa. A ricordarmelo nel ‘pasta party’ che precede la cerimonia di premiazione è Stefano Belandi, probabilmente il miglior azzurro in circolazione, che tra i suoi obiettivi ovviamente ha messo Pechino e il sogno di una partecipazione olimpica. “La gara di per sé non è dura” ci racconta Stefano “in acqua si nuota divinamente e anche in bici, con un percorso piatto e senza troppi cambi di direzione, si pedala egregiamente”. Poi però nel proseguo del racconto cambia espressione, e gli occhi si fanno più piccoli: “Ma è nella corsa che soffri come una bestia: un caldo terribile, non riesci a respirare!”

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Il cubano spettacolare! Capiamo che si tratta di quella sensazione che vorresti mollare ma non puoi, perché il tuo avversario è lì davanti a te, e anche lui come te del resto, potrebbe cedere da un momento all’altro, e tu devi essere pronto ad approfittarne. Davanti c’è uno che in fatto di fughe ne sa qualcosa più di tutti. Il suo passaporto è a stelle e strisce, ma il suo nome ne tradisce l’origine: Manuel Huerta. Ventitre anni, nato a L'Havana ma cresciuto atleticamente in Florida, fisico asciutto e capelli biondi che lo confonderesti per un “nordico”, il piccolo Manuelito è scappato da una Cuba che gli stava stretta, per diventare americano e laurearsi in educazione fisica. Adesso vive in Italia dove difende i colori del RP Action DDS di Luca Sacchi, e per la prima volta in carriera scrive il suo nome nell’albo d’oro di una gara italica, il Triathlon di Gaggiano - Trofeo Enervit 2007. Tutto si risolve nella terza frazione, quella podistica, dopo che al cambio bici-corsa arriva un plotone compatto di una decina di concorrenti. Il primo chilometro tra i sentieri intorno al lago sono di studio, e complice l’ombra del bosco, il ritmo di gara ben presto sale. In testa si porta Huerta

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seguito a 20” da Belandi in compagnia dell’ungherese Rendes Csaba, l’anno scorso terzo nella gara vinta dal connazionale Csaba Kuttor (oggi solo sesto per un accidentale errore di perscorso). Quando mancano cinque chilometri all’arrivo, l’atleta delle Fiamme Azzurre con un allungo tenta il ricongiungimento con il fuggitivo, ma il divario scende solo a dieci secondi: “Impossibile aumentare il ritmo con queste condizioni” dirà alla fine Bellandi a cui va il merito di averci provato. Huerta con lo sguardo gelido di chi pensa ad una sola cosa, taglia in solitario il traguardo, e poco dopo aspetta Belandi e Rendes per la foto del podio. E le donne? Tra i 333 concorrenti un bel gruzzolo di fanciulle tra cui Nadia Cortassa che nonostante le prime due frazioni corse in compagnia, nella parte finale allunga per vincere in solitaria su Monica Cibin e Irma Ventura. E così passa agli annali la triplice di Gaggiano, una gara giovane ma che già alla quarta edizione dimostra un grande potenziale di crescita: i tecnici della Friesian Team, la società organizzatrice, hanno allo studio l'ipotesi di allestire per l'edizione 2008 la prova sulla doppia distanza olimpica all'interno di un circuito internazionale. Se ne saprà di più in autunno.

Classifica maschile 1

Huerta Manuel Aleja

Rp. Action Dds

1.51.16

2

Belandi Stefano

G.S. Fiamme Azzurre

1.51.28

3

Rendes Csaba

Ung

1.51.54

4

Cattori Jean Marc

Los Tigres

1.52.47

5

Quintavalle Marco

G.S. Ff.Oo.

1.52.57

6

Kuttor Csaba

Friesian Team

1.54.16

7

Civera Fabio

Triathlon Bergamo

1.54.27

8

Villa Lorenzo

Galileo Triathlon

1.55.06

9

Piantanida Edoardo

Trisports.It Team

1.55.21

10

Bottura Orazio

Tri.Team Brianza

1.55.37

Classifica Femminile 1

Cortassa Nadia

G.S. Fiamme Azzurre

2.03.19

2

Cibin Monica

Tricremonastradiva

2.07.32

3

Ventura Irma

4

Strozzi Loredana

Vatri

2.17.39

5

Tiburtini Carla

T.M.T.

2.18.46

Tricremonastradiva

2.08.52


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attualita' Xtreme

Summer Festival Lucca Le principali date Luglio 2007 Quest’anno, per festeggiare i 10 anni della manifestazione un calendario con grandi esclusive solo per LUCCA come i concerti di Norah Jones (14 luglio), Josse Stone (20 luglio), Steely Dan (28 luglio) ….e poi ancora George Michael (19 luglio), che sarà in Italia con 3 spettacoli e proprio ( dopo Padova e prima di Roma) allo Stadio Porta Elisa allestirà il suo 25live tour, Elton John (10 luglio) accompagnato dalla sua band per l’unico appuntamento Italiano , la sensibilità artistica di Elisa (22 luglio), la prima data del tour italiano di Ricky Martin (16 luglio) ed ancora.. John legend (9 luglio) ,l’astro nascente della musica black, la classe e la splendida voce di Dionne Warwick (11 luglio) ed un graditissimo ritorno Ms Lauryn Hill (24 luglio). L’edizione N°10 prenderà il via l’8 luglio con Tormento, una serata gratuita, speciale all’insegna della musica hip hop e soul.

Rototom Sunsplash European Reggae Festival 6-14 luglio Parco del Rivellino, Osoppo, Udine

Il Reggae Sunsplash è il festival per eccellenza della musica giamaicana. Si tratta di un autentico rito, il cui nome deriva dall'usanza di protrarre lo spettacolo fino a quando il sole fa "splash", ovvero schizza fuori dal mare per inaugurare il nuovo giorno. Proliferazione dell'omonima manifestazione giamaicana, Il Rototom Sunsplash è nato nel 1994 come raduno delle realtà reggae in Italia ed è attualmente considerato il più grande raduno reggae d’Europa. La sua originale formula coniuga per 9 giorni consecutivi musica ed impegno, divertimento e momenti di incontro, informazione e riflessione. Accanto ai concerti e alle performance dei sound system vengono infatti proposte tante attività che animano la vita del villaggio e le giornate della comunità residente al festival.

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luglio - agosto

Independent Days Domenica 2 Settembre 2007 Bologna – Arena Parco Nord

L’Independent Days Festival, uno dei più importanti e longevi Festival rock italiani, nelle sette precedenti edizioni è sempre riuscito a portare in Italia i migliori talenti dell’avanguardia rock mondiale, dai Sonic Youth ai Muse, dai Queens of the Stone Age ai Blink 182, dai Franz Ferdinand ai Limp Bizkit solo per citare alcuni degli artisti che si sono esibiti sul palco dell'arena Parco Nord. Per l’ottava edizione la line up del Festival si preannuncia pari alla fama costruita in questi anni se non addirittura migliore: il primo gruppo ad essere confermato e che sarà headliner della giornata sono i fantastici Nine Inch Nails, Confermati anche Tool, Maximo Park, and you will know us by the trail of dead.


Xtreme attualita

BLACK REBEL MOTORCYCLE BABY 81 Dopo le delizie slide di "Howl", i Black Rebel Motorcycle Club hanno riportato i cavalli nella stalla e son tornati ad inforcare le care vecchie Harley Davidson, con le quali hanno ripreso a scorrazzare sicuri per le immense e assolate praterie americane. Si torna così a respirare elettricità, sudore e polvere dai solchi della band capitanata da Peter Hayes, che per l’occasione ha deciso di reintegrare nella formazione Nick Jago, nuovamente al suo posto dietro la batteria. La band californiana torna a proporre sonorità più vicine ai due primi dischi, anche se questo "Baby 81" si contraddistingue per essere il loro lavoro più completo e ricco di sfaccettature, una ideale summa dei tre precedenti.

ELLIOT SMITH NEW MOON

ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL Music and Art Fair Firenze, 17 - 22 Luglio 2007 Italia Wave si terrà a Firenze dal 17 al 22 Luglio nel segno della continuità con 20 anni di Arezzo Wave Love Festival e di rottura dello schema con i festival del nostro paese: per la prima volta infatti Italia Wave si presenta come un villaggio festivaliero europeo. La rassegna si terrà prevalentemente nel comune di Sesto Fiorentino a pochi km dal centro di Firenze all'interno del quale si svolgeranno gli eventi musicali e non. Il 17 Luglio invece, nel cuore del capoluogo toscano, nel bellissimo Piazzale Michelangelo ad ingresso libero, sarà realizzata la prima italiana del nuovo imponente lavoro del compositore indiano Nitin Sawhney che dopo Inghilterra e Australia farà la sua prima apparizione in Italia accompagnato dall'Orchestra Regionale della Toscana che musicherà il film muto "A Throw of Dice" di Franz Osten. Il festival ospiterà Scissor Sisters, Mika in esclusiva per l'estate, The Good the Bad and the Queen in data unica, Kaiser Chiefs, !!! (chk chk chk), Mando Diao in data unica, Nitin Sawhney, Tinariwen, Chico Cesar, Clap Your Hands and Say Yeah, CSS, Gocoo dal Giappone per la prima volta in Italia, Cassius, Jimi Tenor. Nei palchi di Italia Wave anche i migliori musicisti italiani: Carmen Consoli, Vinicio Capossela, Avion Travel, Orchestra di Piazza Vittorio, Casino Royale, il proget-

to "Pass the Mic". Presenze importanti e significative come Bob Geldof e lo spettacolo dell'Associazione Axè dal Brasile realizzato con i ragazzi di strada. Italia Wave resta un festival gratuito per tutti quelli che accederanno all'area festival prima delle 21. Dopo le 21 ci sarà un biglietto a soli 10 euro. Tutto quello che non è musica al festival si chiama CultWave. CultWave vuol dire fumetti, letteratura, teatro, arte contemporanea, cinema, cabaret, impegno sociale, web 2.0. Il festival ospita quest'anno un'area chiamata Media Center aperta al pubblico e agli addetti ai lavori. All'interno del Media Center troveranno spazio alcune delle più importanti realtà del mondo digitale e delle nuove tecnologie, dal web 2.0 al free software, dal mondo dei blogger ai social-network. Evento nell'evento, Italia Wave ospiterà il primo WaveCamp nei giorni di venerdì, sabato e domenica a cui hanno già aderito alcuni tra i nomi più importanti del mondo del web e dei media, tra cui Leonardo Chiariglione, inventore dei formati mpeg ed mp3, Stefano Quintarelli, pioniere nell'introduzione commerciale di Internet in Italia e fondatore delle prime reti civiche italiane, Luca Conti, il cui blog "Pandemia" è secondo in numero di visite solo a quello di Beppe Grillo. In piena filosofia open source l'organizzazione del WaveCamp è raggiungibile all'indirizzo: www.barcamp.org/WaveCamp.

24 brani registrati da Elliott Smith tra il 1995 e il 1997; il periodo più prolifico della sua carriera, gli anni in cui scrisse e registrò il suo album omonimo e poi lo stupendo Either/Or; lavoro mixato da Larry Crane, la persona che cura l’archivio del cantautore prematuramente scomparso nel 2003. Una consistente parte degli introiti di questo disco verranno devoluti alla OUTSIDE IN, associazione benefica di Portland che si prende cura di poveri e senzatetto.

PAUL McCARTNEY MEMORY ALMOST FULL In definitiva Memory almost full un album che prova nuove strade come pochi album di Macca hanno fatto prima. Si tratta di un prodotto lunatico, che balza tra suoni e generi diversi, a volte all’interno della stessa canzone. Classica, hard rock, pop orchestrale, melodie acustiche contribuiscono a creare un’impressione di grande varietà. La produzione è vivace, fresca, ma spesso troppo decisa. Le due canzoni scelte per la promozione (“Dance tonight” e “Ever present past”) sono belle, ma ben lontane dai vertici di Chaos.

WILKO SKY BLUE SKY Ma che razza di genio è questo Jeff Tweedy? Un personaggio che riesce a distillarsi in mille rivoli conservando sempre la stessa magia, protagonista di un percorso eccellente come pochi nella storia musicale contemporanea. Il disco più atteso della primavera 2007 era questo Sky Blue Sky, prova del nove dopo le magie disseminate con i precedenti Yankee Hotel Foxtrot e A Ghost Is Born e dopo quel monumentale doppio live che arrivò nei negozi appena prima del Natale 2005. La copertina non ci incoraggia, ma tutto sommato non distante dall'eleganza formale dell'ovetto di A Ghost Is Born. Ma il disco è tutta una magia ad ogni nota.

luglio - agosto

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attualita' Xtreme

COLIN MC RAE DIRT Sparito il classico 0X dal titolo, Colin McRae riparte dallo sporco, dal DIRT. Al di là delle modalità di gioco più classiche, sorprende piacevolmente la modalità carriera che sottoporrà un ipotetico novello pilota al consueto tour de force per scalare i vertici delle classifiche mondiali. Strutturata “a piramide”, la modalità carriera metterà di fronte al giocatore tutta una serie di eventi che, se superati, non solo sbloccheranno nuove gare a cui partecipare, ma permetteranno anche l'acquisto di nuove vetture, potenziamenti e livree

che andranno a rimpinguare il garage virtuale. Alle classiche prove a cronometro, tipiche delle reali gare rallystiche, Colin McRae DIRT ha visto bene di integrare anche tutta una serie di gare su particolari circuiti dove dovremo misuraci con altri cinque agguerriti avversari. Ogni singola gara potrà essere affrontata con un grado differente di difficoltà. Quello proposto da DIRT, infatti, è un sistema di danni che segue “a scalare” il grado di difficoltà scelto dal giocatore. Una necessità che va ovviamente a modificare drasticamente lo stile

Piattaforma: Xbox360 Genere: Racing Game Software house: Codemasters Sviluppatore: Interno

di guida, che dall'iniziale approccio arrembante si trasformerà con il progredire del livello di difficoltà in un continuo “guidare sulle uova” nel giusto timore di vedere sfumare all'ultima curva un importante piazzamento sul podio. Non che DIRT sia completamente privo di insidie, sia intesi, e nemmeno vogliamo dire che non sarete costretti a “restartare” alcune gare più e più volte, ma è innegabile che alla Codemastars siano scesi a pesanti compromessi per garantirsi una più vasta fetta di pubblico.

Oltre che per i suoi indiscussi meriti sportivi, Colin McRae sarà ricordato per aver dato il proprio nome, grazie al lavoro di Codemasters, al primo titolo che portato in modo realistico ma accessibile le meccaniche del rally su una piattaforma videoludica. In un periodo popolato di giochi dalle spiccate venature arcade come Sega rally o V-Rally, il titolo Codemasters riuscì a ritagliarsi un'importante fetta di pubblico grazie ad un gameplay che riusciva a dosare alle perfezione alcune rigide impostazioni simulative un'accessibilità e una facilità di gioco tipica invece di titoli più “mass market”. Il dado era tratto. Da lì a breve i tentativi d'imitazione del gioco dedicato all'asso scozzese si affacciarono sul mercato (Tommy Makkinen e Richard Burns, tanto per citarne due), senza riuscire però a cogliere mai il corretto mixaggio degli elementi. Una strada in discesa, quindi, che a parte qualche scivolone ha sempre portato buoni risultati in termini di critica e di vendite. A nove anni di distanza dall'esordio, e soprattutto dopo un silenzio di quasi tre anni, Codemasters si ripresenta ai nastri di partenza con l'incarnazione next gen, della simulazione rallystica per eccellenza.

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luglio - agosto


Xtreme attualita'

THE DARKNESS Piattaforma: Xbox360 Genere: FPS John Constantine? No, Jackie Estacado. Nomi diversi per un destino con diversi punti in comune. Giovane scapestrato il primo, esattore della mafia il secondo ma con una particolarità da spartire: aver visto cosa c’è “dopo”. The Darkness prende vita proprio nel giorno del ventunesimo compleanno del giovane Estecado, quando un’inaspettata piega del destino devia la sua esistenza verso lidi paranormali e quantomeno inquietanti.

I Fantastici

4

e Silver Surfer

Piattaforma: PS3 Genere: Action 3D Distributore: Take 2 Software house: 2K Games Sviluppatore: Visual Concepts Dopo Spiderman, poteva mancare un titolo che portasse sugli schermi della Playstation3 la seconda avventura cinematografica del poker di supereroi in tutina blu? Certo che no, o forse sarebbe meglio dire purtroppo no, dato che anche in questo caso siamo ben lontani dall'avere tra le mani un capolavoro. Però neppure tutto è da buttare via, quindi esaminiamo nel dettaglio questo I Fantastici 4 e Silver Surfer prodotto dalla 2k Games.Nel rispetto della tradizione del genere tie-in, si tratta di un videogioco spiccatamente arcade che, col susseguirsi dei livelli, ripercorre piuttosto liberamente quella che è la trama del film al quale si ispira.Dal punto di vista grafico, si rimane subito favorevolmente colpiti dalle scene introduttive, speranzosi che quello sarà anche il look che vi accompagnerà durante il gioco. Appena si passa al controllo dei nostri eroi, ci si rende conto di come quella fosse una pia illusione e ci si ritrova con l'amaro in bocca ad avere a che fare con una grafica non esattamente da next-gen.Sia i fondali che i personaggi fanno pensare (soprattutto se non utilizzate un televisore HD) a una rivisitazione, neppure troppo sofisticata, della grafica studiata per la Playstation2. La varietà degli elementi grafici è decisamente scarsa e i personaggi hanno una

definizione non all'altezza delle aspettative. Un po' meglio la questione dal punto di vista delle animazioni ma se, vista la pochezza dei dettagli, non fossero neppure riusciti ad animarla bene sarebbe stato un vero scandalo. Il vero tallone d'Achille è però la giocabilità. L'azione di gioco tridimensionale che vi vede attraversare i livelli combattendo i nemici e risolvendo enigmi, o presunti tali, è piuttosto scontata e soprattutto palesa cali di ritmo abbastanza evidenti. In poche parole, il giocatore fatica un po' a venire coinvolto. Tutto comunque fa pensare a gameplay un po' datato, che ci riporta indietro di qualche anno alle prime uscite di Lara Croft.Eppure alcuni elementi erano certamente interessanti, primi fra tutti il sistema di controllo e la varietà di mosse a disposizione dei Fantastici 4.Con un rapido tocco della croce direzionale potrete in ogni momento passare da un personaggio all'altro, mentre poi quattro pulsanti potrete mettere in pratica gli attacchi e le difese ordinari. Come era lecito attendersi, il gioco non presenta multiplayer online. Però per quelli tra voi che non disdegnano mai una partitella fra amici, i programmatori hanno preparato qualcosa di interessante. E' infatti presente un multiplayer cooperativo locale fino a quattro giocatori. Se affrontando l'avventura in singolo mentre voi controllate un personaggio gli altri tre sono gestiti, senza eccessiva maestria, dall'intelligenza artificiale, avrete la possibilità di assegnare a ogni vostro amico un protagonista. L'effetto sarà sicuramente positivo e anche decisamente divertente.Una buona parola vogliamo spenderla anche per la localizzazione, che ha riguardato ogni aspetto del gioco, sia per quanto riguarda lo scritto che il parlato. In definitiva il classico Tie-In e l'ancora più classico gioco ispirato a supereroi dei fumetti, due generi nei quali spesso ci siamo dovuti rassegnare a trovare giochi che avevano nel loro nome anche la loro maggiore attrattiva.

SSX BLUR Piattaforma: Wii Genere: Sportivo I Trick innevati della saga SSX, dopo essere stati per anni un esclusiva delle console marchiate Sony, entrano prepotentemente in casa Nintendo adattandosi al nuovo rivoluzionario sistema di controllo e provocano subito una valanga.. di novità. Diciamo subito che il nuovo titolo della serie sportiva EA non è una conversione di uno dei vecchi titoli dedicati alla saga SSX, ma, al contrario, una vera e propria esclusiva per il Nintendo Wii. NEED FOR SPEED CARBON Piattaforma: PS3 Genere: Racing Game Sgommando con i neon accesi e le cromature in bella mostra tra una console e l’altra, Need for speed Carbon non poteva che approdare anche sulla Playstation 3. Lo schema è esattamente quello che abbiamo potuto apprezzare su Playstation 2 e Xbox360. La storia che si dipana lungo il career mode, per quel che può contare in questi casi, vi vede nei panni di un pilota dal passato nebuloso, che ritorna in città dopo un periodo di esilio. Al vostro ritorno però i fantasmi del passato tornano a chiedere il conto e questo vi riporterà nel mondo delle corse clandestine.

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attualita' Xtreme

C’è di mezzo il mare Autore: Matteo Scartabelli Editore: Ediciclo Il Mediterraneo, frontiera, margine indefinito e insieme netto tra continenti, paesi, religioni, luogo di infiniti incontri e scontri. Il termine "Mediterraneo" significa "all'interno di una terra", ma qual è questa terra? E chi sono i suoi abitanti? Matteo Scarabelli, giornalista e scrittore milanese, ha deciso di scoprirlo a modo suo, in bicicletta, pedalando 13.000 chilometri attraverso tre continenti, venti paesi, chiusure ermetiche, visti impossibili e insospettabili passaggi. Nel corso della sua "avventura a pedali" l'autore si è fatto un po' marocchino, un po' beduino, un po' musulmano, un po' ebreo. A casa di egiziani e albanesi ha scoperto le storie coraggiose di molti emigrati, da Abdel Fattah Hassan a Giuseppe Ungaretti. In sella alla fedele Ronzinante ha trovato ospitalità fantastiche, guerriglie e attentati terroristici, tè alla menta, cani arrabbiati e donne bellissime. Dieci mesi solitari in bicicletta, una piccola odissea dell'anima. Un viaggio matto intorno a un mare complicato, difficile da digerire e impossibile dimenticare.

All Blacks i campioni di rugby

che tutti vogliono vedere e nessuno vuole incontrare Autore: Marco Pastonesi Editore: Baldini Castoldi Dalai La storia degli All Blacks, i Tuttineri, da prima che esistessero, con la casuale scoperta della Nuova Zelanda da parte del capitano James Cook, fino alle mete di Jonah Lomu, il carrarmato volante. Centotrent'anni di invenzioni e tournee, di mischie e mete, di haka (la danza di guerra che precede ogni incontro) e tatuaggi. Centotrent'anni di segreti: lo spirito di corpo e di gruppo, la preparazione fisica, l'evoluzione tecnica e tattica, il gergo da imparare, le partite da ricordare, i campioni da invidiare, le imprese da immortalare, ma anche le sconfitte che hanno spinto al suicidio i tifosi e convinto il governo a decretare un giorno di lutto nazionale. Con la prefazione di John Kirwan, storica ala degli All Blacks.

Il soprannome "All Blacks" Il soprannome All Blacks (lett. "Tutti neri") non deriva dal colore tipico della loro uniforme, il nero, ma trae la sua origine da un refuso giornalistico. Durante il tour della nazionale nel 1905 in Europa, un giornalista definì la formazione come una squadra composta da "all backs" (tutti dietro). È una facezia: è come, nel calcio, dire che una squadra gioca con 11 attaccanti... Infatti, nel rugby, per portare la palla avanti, passandola ad un compagno, bisogna tirarla indietro.Il simbolo della nazionale neozelandese è una foglia di felce argentata (Cyathea dealbata), Ponga in lingua Maori, su uno sfondo nero. È considerato come un simbolo della Nuova Zelanda, tanto che è talvolta utilizzata come bandiera non ufficiale della nazione. Tipica degli All Blacks è la Ka Mate, un tipo di Haka, la danza tipica dei Maori, che ha lo scopo di intimorire gli avversari prima di ogni partita.

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Combat Foto: Piero Pompili Editore: Mondatori Sul ring, sul tatami, in palestra, per le strade: Piero Pompili è pronto a immortalare la fatica e la grazia, la gioia e la sofferenza, il sacrificio, il successo, la sconfitta di pugili e wrestler, lottatori e moderni gladiatori, judoka e karateka. Accanto alle immagini, le parole dei pensatori, scrittori e atleti che, in tutto il mondo e in tutte le epoche, hanno cantato l'epica quotidiana della lotta.

Controcorrente Autrice: Josefa Idem Editore: Sperling & Kupfer Josefa ldem, donna simbolo della canoa, è la sportiva italiana che ha vinto di più, fra mondiali e Giochi olimpici. Nata in Germania ed emigrata per amore in Italia, a quarantadue anni è un'attivissima mamma-atleta che non di rado si trova a gareggiare contro le figlie delle sue rivali di un tempo. In questo libro svela la straordinaria normalità di una campionessa che continua, ogni giorno, a mettersi in discussione. Rappresentante orgogliosa di uno sport considerato "minore", ma di cui non è minore né la bellezza né la fatica, intreccia il racconto della sua vita dentro e fuori dall'acqua alle riflessioni sui temi che più le stanno a cuore: con lucidità e sincerità affronta l'importanza dell'educazione alla cultura sportiva, l'essere donna (e mamma) in un mondo tutto declinato al maschile, la difficoltà per un campione di dare l'addio alle gare, la costruzione di una mentalità vincente nello sport come nella vita. Naturalmente, ha scelto il più ambizioso: vincere l'Olimpiade di Pechino.


MEDIA COMPANY S.R.L. SEDE IN VIA C. BARBAIANO DI BELGIOIOSO 332/4 - 20141 MILANO MI P.IVA: 3642590966 - R.E.A. DI MILANO: 1690257 C.F. E REGISTRO IMPRESE DI MILANO N. 03642590966 BILANCIO AL 30 SETTEMBRE 2006 STATO PATRIMONIALE

ESERCIZIO 2006

ESERCIZIO 2005

ATTIVO

PASSIVO

ESERCIZIO 2006

ESERCIZIO 2005

10.000

10.000

A) PATRIMONIO NETTO

A) CREDITI V/SOCI PER VER.ANCORA DOVUTI TOTALE CRED.V/SOCI PER VER.DOV.

0

0

0

0

B) IMMOBILIZZAZIONI

I TOTALE I

12.865

4.686

12.865

4.686

27.068

II TOTALE II

27.068

0

0

13.800

0

13.800

39.933

18.486

III) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE III TOTALE III C) ATTIVO CIRCOLANTE

1) verso clienti

0

0

913.043

21.320

913.043

21.320

a) esigibili entro esercizio

55.908

3.190

b) esigibili oltre esercizio successivo

14.015

0

69.923

3.190

982.966

24.510

II TOTALE CREDITI (Att.Circ.)

-4.410

2.729

35

8.353

5.625

33

0

33

0

D) DEBITI 3) debiti verso banche:

0

0

284.869

37.865

284.869

37.865

esigibili entro esercizio successivo

682.612

4.321

6 Totale DEBITI VERSO FORNITORI

682.612

4.321

25.438

814

25.438

814

esigibili entro esercizo successivo

3.114

1.310

Totale DEBITI V/IST.PREV.

3.114

1.310

esigibili entro esercizio successivo

25.634

1.698

Totale DEBITI VERSO ALTRI

25.634

1.698

1.021.667

46.008 10.600

esigibili entro esercizio successivo 3 Totale DEBITI VERSO BANCHE

11) debiti tributari esigibili entro esercizio successivo

5) verso altri

TOTALE verso altri

-4.376

6) Debiti verso fornitori

II ) CREDITI (Att. Circ.)

TOTALE CLIENTI

A TOTALE PATRIMONIO NETTO C) TOT. TRATT.TO FINE RAPP.LAV.SUB.

2 Impianti e macchinario

a) entro esercizio successivo

IX) Utile (perdita -) dell'esercizio

C TRATT.TO FINE RAPP.LAV.SUB.

II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI

0

VIII Utile (perdite) esercizi precedenti

I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 1) Costi di impianto e ampliamento

I) Capitale VII) Altre riserve

IV) DISPONIBILITA' LIQUIDE

3 Totale DEBITI TRIBUTARI 12) debiti verso Ist.previdenza

0

14) Debiti verso altri

1) Depositi bancari e postali

0

0

3) Denaro e valori in cassa

1.649

37

IV TOT. DISPONIBILITA' LIQUIDE

1.649

37

984.615

24.547

2) Risconti attivi

5.584

19.200

2) Altri ratei e risconti

79

D TOTALE RATEI E RISCONTI

5.584

19.200

E) TOTALE RATEI E RISCONTI

79

10.600

1.030.132

62.233

1.030.132

62.233

C TOT. ATTIVO CIRCOLANTE D) RATEI E RISCONTI

TOTALE STATO PATRIMONIALE - ATTIVO

CONTO ECONOMICO

D TOTALE DEBITI E) RATEI E RISCONTI

TOTALE STATO PATRIMONIALE - PASSIVO

ESERCIZIO 2006

ESERCIZIO 2005

1.995.467

5.000

A) VALORE DELLA PROD. (att. ord.) 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 5) Altri ricavi e proventi att. ord.

9.120

A TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (att. ordinaria)

2.004.587

5.000

B) COSTI DELLA PROD. (att. ord.) 6) materie prime suss. cons.merci 7) servizi 8) per godimento di beni di terzi 9) per il personale: a) salari e stipendi b) oneri socialli c) trattamento di fine rapporto

-9.330

0

-1.882.786

-1.500

-51.879

0

0 0

0

-792

0

-33

0

0

0

-825

0

a) ammort. Imm.ni immateriali

-3.761

-2.020

b) ammort. Imm.ni materiali

-5.216

0

10 TOTALE amm.ti e svalutazioni

-8.977

-2.020

-23.696

-684

-1.977.493

-4.204

27.094

796

e) altri costi 9 TOTALE per il personale 10) ammortamenti e svalutazioni

14) oneri diversi di gestione B TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (att.ordinaria) A-B TOTALE DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DI PRODUZIONE C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 16) Altri proventi finanz. (non da partecip.)

0

0

c) da proventi diversi

7

0

16 TOTALE altri proventi finanziari (non da partecipaz.)

7

0

0

0

-6.749

-704

17) interessi (passivi) e oneri finanziari d) debiti verso banche: f) altri debiti g) oneri finanziari diversi 17 TOTALE interessi (passivi) e oneri finanziari

16-17

TOTALE DIFFERENZA PROVENTI E ONERI FINANZIARI

-1

0

-3.778

0

-10.528

0

-10.521

-704

0

0

E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20 Proventi straordinari (extra attività ord.) c) altri proventi straordinari 21 oneri straordinari (extra attività ord.) 20-21 TOTALE DELLE PARTITE STRAORDINARIE A-B+C+E

TOTALE RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE

22) Imposte sul reddito dell'esercizio 26) UTILE (PERDITA -) DELL'ESERCIZIO

350

0

-1

-57

349

-57

16.922

35

-14.193

0

2.729

35

Barbie Magazine,La Mia Prima Barbie, Audi Magazine, Hotel&Maison, Ikea Family, Maxim, Rumore, Sport24, Sportlife, Xtreme magazine, La Voce di Romagna , Voyage, PR Oggetti, Jetix, Cronaca Qui,Pulp, Voyage, Newton, Europeo, La Ola, T-Style, Hot Dog, MIA , Notebook, Il Valore Editoriale


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luglio - agosto

collezione beachwear 2007

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F2- UOMO art. 6306 Lennox shorts in poly basic, con cintura fissa in vita fascia, stampa laterale e taschino posteriore S-XXL EURO 49,95 art. 4800Will Hoddie, felpa con cappuccio con stampa frontale, disponibile nel khaki, nel mocca, nel nero, 100% cotton sweat washed S-XXL EURO 74,95

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F2 -DONNA art. 5701 Rashguard Maglietta a maniche lunghe in Lycra XS-XL, prezzo al pubblico 59,95 euro

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luglio - agosto


Xtreme moda

PH f2 T-shirt in perfetto stile urban per scaternarsi sullo skate. Grande stampa frontale, mezza manica. Jersey, XS-XXL e disponibile in diverse varianti colore. Prezzo al pubblico 29,95 euro

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moda Xtreme

BARTS Design originale che trae ispirazione dalle passerelle della moda di Milano e Londra, ecco il cappello BARTS, adatto per affrontare I primi freddi in cittĂ . VestibilitĂ stretch, applicazioni geometriche e trama spigata. Misura unica, disponibile nel nero, nel light brown e militare.

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luglio - agosto


Xtreme moda

BARTS Fantasia e colore per un modello BARTS in perfetto stile patchwork. Divertente e alla moda, questi cappelli sono lavorati a mano.

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i capi moderni piĂš recenti

luglio - agosto

occhiali, scarpe articoli innovativi sul mercato

122 la vetrina per il tempo libero ed il divertimento

120 le novitĂ sportive per godersi la bella stagione

Articoli per l'outdoor e idee per tutti i giorni

Xtreme rubrica

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lifestyle Xtreme

Le novita' sportive per godersi la bella stagione I capi moderni piu' recenti

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Xtreme lifestyle

Giacca Windbreaker 2- BMW

LUMBINI LADY SHIRT- Salewa

Funzionale e sportiva, offre una protezione ottimale contro vento e freddo. Indossabile comodamente sotto ogni giacca da moto BMW Motorrad, la giacca Windbreaker 2 è utile anche durante le altre attività sportive e di tempo libero. Disponibile nel colore blu mare/grigio pietra e nelle taglie dalla XS alla XXXL.

Camicia sciancrata a mezza manica realizzata nel tessuto Dry’Ton Supplex, morbido e resistente, fresco, non sgualcisce ad asciugatura rapida e che protegge dai raggi UV. Proposta a tinta unita in diverse varianti colore con due taschini anteriori. Prezzo 45 euro.

ROSEMARY- Take Two Polo da donna in cotone con colletto bianco, maniche corte, righe larghe alternate nere fucsia. Questo modello è disponibile nelle taglie X-S-L ed è in vendita a 69 euro.

Club donna-BMW Pregiati ricami BMW Motorrad e strisce di colore blu/bianco lungo le maniche e sulle spalle caratterizzano la giacca da uomo. La versione da donna in nero/rosso ha una striscia contrastante di colore rosso/bianco lungo le maniche e le spalle. Tutte le giacche hanno ricamato sulla manica sinistra la scritta BMW Motorrad, mentre sulla manica destra spicca una piccola elica BMW.

S’LENERL LODEN JKT- Salewa CASCO- modello Urano Polo con zip ralizzta in due varianti: techno-felpa e technomaglia. Comoda e confortevole con collo alto e chiusura altezza petto a quattro bottoni. Disponibile nei colori nero, blu, moro, verde, grigio.

Giacca estiva in stile retrò, con inserti in pelle scamosciata e durastretch caratterizzata dal tessuto “Lodenlight”: materiali autentici tradotti in moda e tendenza. Prodotto naturale e cappuccio. Una giacca di stile per il tempo libero e le passeggiate all’aria aperta. Prezzo al pubblico 249 euro

TIMEZONE 26804 TIMEZONE 26605 TRIKKI- Salewa Comodo pantalone 2 in 1 (lungo e bermuda) per i viaggi e il trekking, fresco e ad asciugatura rapida, ha una tasca laterale con zip, cintura inclusa, ginocchia preformate e tasca portachiavi. Protezione raggi UV. Colori ash, rose, indio, desert, olive, ivory, sand, walnut, earth. Prezzo al pubblico 75 euro

Un’innata ispirazione per essere sempre e solo se stessi. Pantaloni dai dettagli raffinati che spaziano dall’urban al militare per arrivare al work-wear e ai Denim cinque tasche. Prevalgono i tessuti canvas, con i cotoni leggeri, i ripstop e il nylon. I classici jeans cinque tasche non si presentano con lavaggi estremi, ma piuttosto sono caratterizzati da piccoli complessi dettagli.

Chi indossa un pantalone TIMEZONE mantiene la propria individualità e si sente semplicemente se stesso. Sports- & Streetwear propone capi funzionali con ispirazioni militari, da lavoro, ed un tocco di etnic funky surfart. Pantalone in cotone dalla vestibilità morbida dotato di 1 tasca porta cellulare, 1 porta lettore mp3 e 1 porta occhiali da sole.

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lifestylee Xtreme

La vetrina per il tempo libero e il divertimento Occhiali, scarpe e articoli innovativi sul mercato

CrissCross- Invicta 4 secondi più 4 nastri e porti quel che vuoi dove vuoi! CrissCross è formato da quattro nastri velcrati che all’occorrenza circondano l’oggetto facilitandone il trasporto. Ripiegato occupa pochissimo spazio.

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Xtreme lifestylee

Videocamera ATC2KW – Oregon

AVENGER- Salewa

HELIUM- Salewa

Consente di registrare le proprie evoluzioni sportive avendo le mani sempre libere perché può essere fissata su casco, bicicletta o altri equipaggiamenti sportivi. Per riprendere le proprie emozioni dai protagonisti: uno sguardo in soggettiva ad alta resa emozionale.

I vantaggi che derivano dall'avere una tenda completamente incollata sono molteplici. In primo luogo un'impermeabilità del 100% : vengono incollate infatti tutte le parti esterne alla struttura, come le clip di fissaggio, i punti di ancoraggio ecc. Prezzo al pubblico 599 euro

Casco leggero dal design innovativo per gli alpinisti esigenti. Peso incredibilmente ridotto ad appena 260 grammi grazie alla tecnologia IN-MOULD. Nuove prese d’aria di ventilazione: sei aperture laterali e una centrale sul retro del casco per la massima circolazione dell’aria. Prezzo al pubblico 69 euro

CLUTCH- Bollè

RADAR- Oakley

Innovazione allo stato puro! Bollè ha integrato il metallo in astine e naselli, per un occhiale da sole perfetto per ogni tipo di viso. Scelto dal team francese di Vela Olimpica Clutch non potrà che diventare il preferito di molti

Caratteristiche: HDO (Ottica ad alta definizione ),100% Protezione UV, protezione dagli impatti, grande chiarezza, idrorepellenti & oleorepellenti, nuovi naselli intercambiabili e polarizzanti, gradazione disponibile.

LEOTEC RACE MP4- Leotec

Nuova Tavola XANTOS F2

Per chi desidera essere sempre in pole position, per chi ama vivere con il piede puntato sull’accelleratore e, allo stesso tempo, distinguersi da quello che offre la moda del momento... ecco il modello che va a completare la fortunata gamma di lettori multimediali firmata Leotec: MP4 Race red. Distribuito nel nostro paese in esclusiva da Widinet

Fun & Function. Il nuovo F2 Xantos offre, tanta stabilità, divertimento in andatura, inizio planata anticipata, facilità di strambata ed un’altissima resistenza. Per l’acquisto di una nuova tavola F2 Xantos 2007, F2 restituisce 200 Euro per la permuta della vecchia tavola. Prezzo 999 euro.

I-mar -Camper I-mar è una scarpa ispirata ai velisti degli anni ‘60, coloro che hanno partecipato alle prime regate d’altura. Questa scarpa fonde insieme il look romantico delle lunghe traversate in solitario e l’estetica dei “duri” della vela, la cui forza e determinazione permettevano di tagliare per primi il traguardo.

DIUNAMAI WII VOLANTE Soluzione pensata per la console Nintendo© WII, sogno di tutti i gamers che vanno “di corsa”, il VOLANTE DIUNAMAI, semplice e rapido da collegare, è l’ideale per tutti i videogames di guida. E’ l’accessorio fondamentale per trasformarsi in veri e propri piloti di Formula Uno. Prezzo 9,50 euro

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moto Xtreme

Kawasaki 1400 GTR Neutron Silver e Metallic Diablo Black I motore è una versione dedicata della ZZR1400 con sistema di fasatura variabile. La potenza è combinata ad un telaio in allumino monoscocca ad alta rigidità, forcelle rovesciate, aerodinamica perfetta e sospensione posteriore di tipo Tetra-Level. Un’altro asso nella manica è la pressione delle gomme tenuta sotto controllo tramite il display nella strumentazione, rendendo superflui i controlli manuali. In più il KIPASS, Kawasaki’s Intelligence Proximity Activation Start System garantisce la massima sicurezza ad ogni parcheggio.

Piaggio MP3 400 Piaggio MP3 cresce di cilindrata con la nuova motorizzazione 400 cc.Il nuovo MP3 400 i.e. sarà spinto dal nuovo motore Master 400 a 4 tempi, 4 valvole, con raffreddamento a liquido e iniezione elettronica, garantisce infatti una potenza di ben 34 CV a 7.500 giri e una coppia di 38 Nm a 5.500 giri. Ottime prestazioni abbinate ad una erogazione piena e fluida a tutti i regimi, nel rispetto delle normative Euro 3. MP3 400 i.e. è in grado di affrontare tutti i tipi di percorsi, traffico cittadino, tangenziali e tragitti extraurbani più impegnativi ed in qualsiasi tipo di condizione nel massimo comfort e sicurezza anche con il passeggero e a pieno carico.

Honda CRF my 2008 Honda propone per l’estate 2007 la serie CRF my 2008. Si inizia con la performante CRF230F che, insieme alla 150F, presenta una nuova sella più sottile ed un serbatoio più stretto insieme ad un nuovo manubrio. Il mono quattro tempi raffreddato ad aria da 223 cc offre una buona potenza di quasti 20 Cv, con una coppia sempre presente ad ogni regime, un cambio a 6 rapporti e l’accenzione elettronica. A seguire le già note CRF-F 50, 70, 80 e 100, piccole e adatte per muovere i primi passi nel fuori strada e non solo

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Xtreme moto

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Yamaha FZ

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FAZER e FZ

nuovi modelli dalle caratteristiche superiori Le FZ 600 sono le moto più vendute in Europa nella cilindrata da 600cc, per molte buone ragioni. Il notevole successo di queste 600cc che sanno spingere forte può essere attribuito al fatto che il propulsore e la ciclistica avanzati, la bellezza del design e le prestazioni eccezionali attirano un pubblico di motociclisti più vasto e più diversificato rispetto ad ogni altra moto da 600cc nei segmenti “street “ e “sport”. Lanciate sul mercato nel 2004, le

due FZ 600 sono state l’oggetto del desiderio di migliaia di piloti europei. Nel 2007 Yamaha ha deciso di migliorare ulteriormente le caratteristiche dei modelli FZ 600 creando le due nuove versioni S2, con una serie di innovazioni tecniche, funzionali e di design. Le caratteristiche esclusive dei modelli S2 sono il nuovo forcellone in lega, la pinza monoblocco del freno anteriore e una strumentazione analoga a quella di FZ1. Tutta la gamma FZ 600 S2 adotta due freni anteriori da 298mm, ma con nuove pinze monoblocco, più compatte e leggere.

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auto Xtreme Smart fortwo BRABUS Xclusive Sportiva ma con un tocco di lusso non comune alle auto di questa categoria – questa è la nuova Smart fortwo BRABUS Xclusive. Non differisce dal modello BRABUS in termini di guida e performance: motore 3 cilindri a benzina 999 cc 12 valvole da 98 CV a 5.500 giri/min (coppia massima 140 Nm a 3.500 giri/min, accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi, velocità autolimitata di 155 km/h). La nuova Brabus Xclusive è caratterizzata da cerchi in lega "Monoblock VI" con pneumatici 175/50R16 davanti e 225/35R17 dietro, scarico sportivo, luci antinebbia inglobate nello scudo anteriore; l'assetto è irrigidito e ribassato di 15 mm. Il pannello della strumentazione, le rifiniture degli sportelli e le tasche laterali presentano un elegante effetto pelle.

Jeep Patriot Dedicato agli amanti delle linee tradizionali, Jeep Patriot ricalca le rigide geometrie care al costruttore americano offrendosi in una livrea spigolosa e marcata. La solida calandra a protezione del radiatore, fa da protagonista sul frontale di Jeep Patriot, accompagnato dagli intoccabili fari tondi. I parafanghi poi seguono le marcate linee della casa americana evidenziando molto i passaruota ed i rinforzi delle portiere, creando così una decisa continuità tra anteriore e posteriore. A far da padrone alla vista posteriore si candida poi un inserto metallico su cui inciso vi è il nome stesso del modello. All’interno largo spazio a tratti geometrici e decisi. A dar manforte allo spirito giovane e sbarazzino a cui Jeep punta con Patriot, concorrono gli inserti in alluminio della consolle centrale, ripresi poi anche come dettagli della strumentazione. Il volume di carico è di 1.357 litri con i sedili posteriori completamente ribaltati.

C-Cross Citroen Concepita senza compromessi, C-Crosser può condurre i suoi passeggeri su ogni tipo di strada e con qualunque condizione atmosferica grazie alle diverse modalità di utlizzo del sistema di trazione integrale. E' inoltre in grado di rispondere alle esigenze di utilizzo più diverse, grazie alla modularità dello spazio interno (configurazione 5 + 2 posti, sedili scorrevoli e ribaltabili in seconda fila). Il frontale di C-Crosser sigla l'appartenenza alla gamma Citroën e ne afferma immediatamente la potenza e lo status. Il cofano sagomato, che lascia intuire la robustezza del veicolo, sottolinea gli chevron cromati che si allungano sulla calandra, fino ad incrociare la sagoma volitiva dei fari. La larghezza del frontale, che accentua la sensazione di potenza ispirata da C-Crosser, è rafforzata da una serie di linee parallele e da una griglia d'entrata dell'aria che si estende completamente lungo l'imponente paraurti. Le fasce cromate, la lavorazione a nido d'ape della griglia dell'aria conferiscono un tocco di raffinatezza che posizionano la C-Crosser ai massimi livelli della gamma.

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Xtreme auto

La nuova Fiat cinquecento A Torino il 4 luglio 1957 veniva presentata la Nuova Fiat 500, vera e propria icona del nostro tempo con la quale Fiat concludeva la fase di rinascita iniziata nel dopoguerra. Il 4 luglio 2007, esattamente 50 anni dopo, sarà presentata sempre a Torino la nuova Fiat 500 che sarà commercializzata subito dopo il lancio. Realizzata dal Centro Stile Fiat e prodotta nello stabilimento di Tichy (Polonia), la nuova 500 è una “3 porte” dalle dimensioni contenute: è

lunga 355 centimetri, larga 165, alta 149 cm e con un passo di 230 centimetri. Inoltre, la vettura assicura il massimo piacere di guida grazie soprattutto ai suoi tre propulsori: il turbodiesel 1.3 16v Multijet da 75 CV e i due benzina 1.2 8v da 69 CV e 1.4 16v da 100 CV, tutti abbinati a cambi meccanici, a cinque o sei marce. Il modello conferma l’indiscussa leadership di Fiat Automobiles SpA in questa categoria - grazie a uno straordinario patrimonio tecnico, progettuale e

umano accumulato in oltre un secolo di vita - e fa compiere un vero e proprio salto qualitativo al segmento in tema di comfort e sicurezza, tecnica e dotazioni. Dunque, la nuova 500 è la risposta più evoluta per chi “vive” l’automobile in completa libertà, ne apprezza l’impiego di tutti i giorni e, al tempo stesso, desidera guidare una vettura divertente e funzionale, ecologica ed accessibile, ma anche simpatica e piena di fascino.

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Esercizio xtreme

20-06-2007

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