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Proseguire l’esportazione di giovenche 16 La digitalizzazione del commercio di suini e bovini

PROSEGUIRE L’ESPORTAZIONE DI GIOVENCHE

L’esportazione delle giovenche è una parte importante delle attività aziendali di VAEX. Gli investimenti nelle vendite nei Paesi terzi tengono sempre conto della continuità e degli scambi commerciali a lungo termine. “I clienti fedeli di VAEX, anche in Russia, possono contare sulla possibilità di contribuire alla sicurezza alimentare nel loro Paese”, dichiara Dirk Govers, CEO di VAEX.

PROSEGUIRE L’ESPORTAZIONE DI GIOVENCHE

Il 24 febbraio, il mondo si è trovato improvvisamente a confrontarsi con il conflitto armato fra la Russia e l’Ucraina. L’evento è causa di grandi sofferenze umane e di incertezza. Il conflitto si trascina e secondo Govers ci sono soltanto perdenti. “È molto triste per la popolazione ucraina e per il Paese, ma anche il popolo russo rischia di diventare vittima della mancanza di sicurezza alimentare.” L’imposizione delle sanzioni da parte della comunità internazionale ha messo sotto pressione i rapporti commerciali con la Russia. “Adattarsi alla nuova realtà è stato complesso anche per VAEX”, riconosce Govers. “Per quanto riguarda l’esportazione delle giovenche, ci siamo trovati ad affrontare una situazione difficile. In Russia abbiamo una cerchia di clienti fedeli, relazioni in cui investiamo da oltre dieci anni. Li conosciamo personalmente, abbiamo con loro rapporti amichevoli e conosciamo le loro esigenze specifiche. Facciamo affari sulla base di una visione condivisa e di una fiducia reciproca.

Visione condivisa

Per il futuro, condividiamo l’ambizione di rendere la popolazione russa totalmente autonoma per la produzione di latticini. Le giovenche provenienti dall’Europa nordoccidentale contribuiscono da decenni a realizzare nel tempo questa visione per la Russia. “Oltre l’80 percento del nostro fatturato proviene dall’esportazione di giovenche in questo Paese. Con l’aiuto di Ilona Mioulleri, responsabile vendite per il mercato russo, abbiamo impostato l’organizzazione proprio a questo scopo”, spiega Govers. Per Govers, mantenere i rapporti commerciali con i clienti fissi in Russia è fondamentale per poter contribuire alla continuità delle forniture alimentari. “Speriamo che il conflitto sia temporaneo, e che i russi non debbano portarne le conseguenze nel lungo termine”, aggiunge. “Il cibo è un bisogno primario, e la produzione deve essere assicurata. Interrompere gli scambi per poi tentare di ricostruirli in seguito non ha assolutamente senso. Per questo forniamo le giovenche necessarie ai clienti in Russia. Ovviamente tutto questo avviene nel rispetto della normativa vigente, per poter esportare le giovenche con i documenti necessari.”

Mercati alternativi

Nel frattempo, VAEX investe ancora più energie nella ricerca di mercati alternativi fuori dall’Unione Europea per la vendita delle giovenche. “Siamo già attivi in Georgia e Kazakistan, e attualmente stiamo esplorando le possibilità di espandere le attività. Per questi stati dell’ex Unione Sovietica teniamo aggiornata la nostra pagina Facebook per la Russia e visitiamo o partecipiamo alle fiere in questa regione”, dichiara Govers. “Anche l’Uzbekistan e il Pakistan hanno la nostra attenzione. In Uzbekistan abbiamo già visitato alcune fiere, ma siamo ancora alla ricerca di un agente per quest’area. Effettuiamo inoltre esportazioni in Armenia. Insomma, continuiamo a cercare mercati alternativi.”

Tempi difficili

Il mercato delle giovenche è rallentato. L’offerta di giovenche nei Paesi Bassi si è leggermente ridotta, ma in Germania è costante. “Se e quando i produttori di latte nei Paesi Bassi saranno costretti ad arrestare le attività a causa dell’inasprimento delle norme sulle emissioni di azoto, vogliamo offrire loro la possibilità di ottenere il massimo valore da vacche e giovenche”, anticipa Govers. “Per questo esploriamo nuovi mercati e desideriamo aiutarli a soddisfare la domanda di latte di elevata qualità, offrendo una struttura adeguata e creando le linee di comunicazione necessarie. Per gli allevatori e i professionisti del settore sono tempi complessi e difficili.”

LA DIGITALIZZAZIONE SI PUÒ IMPARARE

Negli ultimi mesi, per la maggior parte delle aziende la digitalizzazione è divenuta un argomento importante. Sfide come cibersicurezza, disponibilità 24 ore su 24 e carenza di personale, oltre alla pressione per la riduzione dei costi e il miglioramento della qualità rivestono un ruolo di rilievo. La digitalizzazione è uno strumento per un’imprenditorialità più sostenibile. Ma a che punto siamo nel settore del commercio dei suini e del bestiame? Qual è il nostro livello di digitalizzazione? Quali passi sono necessari nel nostro settore in previsione del futuro? Invitiamo i lettori a fare un giro nel nostro mondo digitale. Inoltre, il nostro partner ICT ZeroPlex offre informazioni e consigli utili!

Sempre avanti, sempre un passo oltre

Con l’introduzione di un nuovo sistema nei reparti CRM, evasione degli ordini, contabilità e fatturazione, abbiamo iniziato a riflettere sul livello di digitalizzazione del settore in cui operiamo e sul suo significato. Non per niente, il motto di VAEX è: ‘sempre avanti, sempre un passo oltre’. Questo vale anche per i sistemi aziendali. Vogliamo essere innovativi e aperti alle nuove idee. Il panorama IT di VAEX viene quindi monitorato costantemente, per verificare che sia sempre adatto all’organizzazione. Abbiamo addirittura un’unità a tempo pieno dedicata. Questo nuovo sistema, sviluppato internamente, offre all’azienda un ‘ingranaggio interno perfettamente oliato’. Una maggiore efficienza dei contatti sugli ordini correnti, una fatturazione più veloce, migliori possibilità per il reparto CRM e una minore sensibilità agli errori.

Ma cosa accade nelle altre organizzazioni del settore? Abbiamo notato che la digitalizzazione è sì considerata importante, ma non ha ancora una priorità sufficientemente alta nel settore. La difficoltà sembra stare soprattutto nell’avvio di un processo di digitalizzazione. Vi è una mancanza di consapevolezza sull’argomento, il che rappresenta una sfida. Ad esempio, un’organizzazione che non dispone delle conoscenze necessarie, non ha idea di dove iniziare o semplicemente non ha il tempo di riflettere sul problema. Tuttavia, la digitalizzazione è molto importante per il futuro del settore e dell’azienda.

Perché iniziare ora?

La situazione economica è complessa, mentre leggi e regolamenti cambiano. La digitalizzazione del settore avrà un effetto su persone e animali, attraverso informazioni più approfondite su benessere degli animali, previsioni, mangimi e genetica. D’altro canto, si potrà sfruttare meglio l’impegno delle persone, con effetti positivi sulla salute e la sicurezza degli alimenti. La digitalizzazione permette di migliorare la trasparenza, la rapidità e la praticità. Nel mercato attuale, la condivisione delle informazioni e la trasparenza sono quasi necessarie. La digitalizzazione dovrebbe avere una priorità più elevata per poter partecipare a un mercato in rapido cambiamento e costruire un’azienda a prova di futuro.

IL NUOVO SISTEMA AVEX IN FUNZIONE DAL 1 GENNAIO!

Il 1 gennaio sarà lanciato AVEX, il nuovo sistema interno dell’azienda, che ci permetterà di servire in modo più rapido ed efficiente clienti e fornitori. Dietro alle quinte ci fornirà molti strumenti, mentre clienti e i fornitori non noteranno un grande cambiamento. Se dopo il 1 gennaio riceverai un nuovo tipo di fattura, Sarà per via del nuovo sistema.

Twan van Dijk e Rick van Dijk di ZeroPlex

TWAN VAN DIJK (ZEROPLEX) A PROPOSITO DI DIGITALIZZAZIONE

Gli imprenditori hanno bisogno di un partner ICT disposto ad approfondire la conoscenza dell’azienda. Il partner deve essere inoltre in grado di comprendere le complessità dell’ICT e tradurle in soluzioni adeguate. Ciò inizia dal supporto pratico sotto molti fronti, come il supporto agli utenti, le telecomunicazioni e un software adatto allo scopo. Ma un partner ICT deve soprattutto rendere possibile il confronto con specialisti, che conoscano a fondo la rete di contatti dei propri clienti e le sfide che questi si trovano ad affrontare.

L’ICT è il mezzo di sopravvivenza per eccellenza. Esistono poche aziende in cui la digitalizzazione non costituisce la spina dorsale dell’organizzazione, insieme ai dipendenti. La digitalizzazione non è più una voce di costo, ma è per eccellenza lo strumento per mantenere un vantaggio sulla concorrenza e rendere possibile l’innovazione. Ma qual è l’approccio giusto? Ecc una serie di consigli concreti per avviare il processo di digitalizzazione.

Che cosa occorre?

Ogni azienda deve individuare gli aspetti per cui si distingue e vuole distinguersi nel proprio settore. Su questa base è possibile stabilire su quali fronti c’è bisogno di un supporto ICT maggiore o migliore. L’ICT è un bene costoso, e lo diventerà sempre di più. Motivo sufficiente per riflettere bene sui cambiamenti desiderati.

● Qual è lo stato attuale del parco macchine ICT? Qual è lo stato del supporto, della cibersicurezza, dei backup, dei test di ripristino e del telelavoro? In breve, le basi sono ben organizzate? ● Come vengono organizzate le telecomunicazioni: collegamenti dati, telefonia e abbonamenti mobili.

Spesso è possibile realizzare un importante risparmio verificando le possibilità e raggruppando tutto presso un unico fornitore. ● Una volta risolti questi punti, è opportuno prendere in esame i processi aziendali. I dipendenti vengono impiegati utilmente, dove si verificano sprechi di tempo e in quali situazioni sono più frequenti gli errori? Spesso è possibile attuare piccoli miglioramenti grazie a un software adattato. ● Una volta chiariti questi punti, l’imprenditore può farsi un’idea globale dell’attuale ambiente ICT. Queste informazioni sono utili per un confronto con il proprio partner ICT in merito all’attuale ambiente e alle possibilità di miglioramento.

Ricerca di un partner ICT affidabile

È importante cercare un partner ICT affidabile, che possa aiutare l’azienda a sondare il terreno e fornire un supporto ad ampio raggio. Al contempo, è bene evitare di rivolgersi a troppi cosiddetti fornitori di servizi che, in buona fede, possono finire per creare confusione. Una situazione di questo tipo spesso si traduce in costi eccessivi e dispendio di energie, e non permette all’azienda di avanzare.

Pianificazione e realismo

A questo punto, si può procedere a preparare una pianificazione accurata insieme al partner ICT, tenendo conto di capacità, tempistica e budget. È importante essere realistici. Non occorre fare tutto in una volta, e spesso è possibile dilazionare. Si inizia con le perdite più importanti, che sono una vera minaccia. Creare una tabella con le priorità. Fino ad arrivare agli aspetti secondari e agli altri disagi.

DIGITALIZZARE INSIEME IL COMMERCIO DI SUINI E BOVINI

ZeroPlex e VAEX hanno una lunga storia insieme. Questo ha permesso a entrambe le azinede di tradurre la visione e la filosofia di VAEX in soluzioni ICT concrete. Possiamo affermare con orgoglio che VAEX è un buon esempio di come la collaborazione fra dipendenti, amministrazione e direzione possa portare a una vera collaborazione e alla fiducia reciproca. Forniamo a VAEX non soltanto la gestione ICT quotidiana, ma anche tutto ciò che occorre per le telecomunicazioni, la telefonia mobile e il software personalizzato. Un punto di riferimento, un numero di telefono, una fattura e nessun ostacolo. Proprio come VAEX, vogliamo alleggerire i clienti dalle preoccupazioni e lo facciamo con la cura e la passione tipiche di due imprese a conduzione familiare.

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