

Loes Riphagen


Traduzione di Valentina Freschi

Ehi, umano!
Che bello vederti! Io mi chiamo Kik. E, come vedi, sono una gnometta. Una vera gnoma. Penserai di sapere già un sacco di cose su di me. Be’, non è affatto così! Dai, vieni! Così ti racconto tutto.
Uff, che noia!
QUESTA SONO IO
Prima di dirti dove vivo, ti racconto un po’ di me.
Ho le orecchie grandi: sento un sacco di cose!
La prima parola che ho detto è stata “kik!”.
Quindi Kik è diventato il mio nome.
È così che funziona per noi gnomi.

Ho quattro dita per mano. A differenza di te, non ho il mignolo.



Uno gnomo che nasce di notte
è figlio della luna e ha le orecchie a punta.
Sono alta come sei caramelle impilate una sull’altra.


Uno gnomo che nasce di giorno
è figlio del sole e ha le orecchie tonde.
Da bambino, uno gnomo ha la testa tonda.
Poi, poco a poco, diventa a punta.
Ho quattro dita per piede.
E l’ombelico sulla schiena.
Puoi fare un po’ di silenzio? Sto cercando di rilassarmi!
Le emozioni che provo sono le stesse che provi anche tu, guarda:

Gli gnomi, però, sono molto più sensibili degli umani e sono facilmente influenzabili dalle emozioni altrui.
Così, quando Prut ha perso la sua pietra portafortuna, si sono messi a piangere tutti gli gnomi del Paese.
È questa, Prut?
No.
Ma è terribile!
Trovate quella dannata pietra!
CITTÀ E VILLAGGIO


Io vivo qui, sotto il pavimento.
Forse credi che tutti gli gnomi vivano nel bosco.
Ma non è più così da un pezzo.
La maggior parte di noi vive nelle città e nei villaggi.
C’è molto spazio tra le pareti delle case e sotto i pavimenti.
E quello spazio lo usiamo noi.
L’ingresso di una casa di gnomi può essere fatto così.

La mia casa ha più ingressi. Io di solito uso questo.
Anch’io.


LA MIA FAMIGLIA
Vivo insieme alla mia famiglia.





Momma, con il mio fratellino Krak
Blub
Il mio pappo
Flap legge sempre.
Gnonno e gnonna


Gli altri gnonni, invece, vivono ancora nel bosco.


Ehi, dov’è il numero 9?
LA MIA CASA

Ciao, Kik!