Siamo nati per strada. Forse per questo continuiamo a pensare i libri come spazi e non come oggetti. Ci distingue l’attenzione per chi lavora con ostinazione, spesso nell’ombra, alla costruzione di un mondo diverso, scegliendo pratiche quotidiane alla portata di tutti.
E la simpatia per le storie delle tante “persone qualunque” cui è capitato di vivere, per sorte o per scelta, nelle periferie del nostro mondo.
Emozioni e vicende che raramente guadagnano le pagine dei giornali e i cataloghi dei grandi editori, ma che ci piacciono per quanto sono autentiche e vive.