SWEDinMAG 11/2024

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ed in Mag

Trend aziendale positivo nonostante i duri colpi subiti anche dal settore Ho.Re.Ca.: Bolkenstein, credito d’imposta e conflitti

Swedlinghaus in crescita: merito di competitività internazionale e spending review?

Esotica e multitasking, ecco la venezuelana che cucina (e canta!) in tante lingue diverse

Yesenia Ochoa colora Swedlinfactory con le ricette dal mondo

Tecnologia avanzata e collaborazione tra aziende «per non fare la fine dei ”polli di Renzo”»

Kosmitech: da oltre 50 anni a servizio dei professionisti dell’arte bianca

Il rappresentante siciliano è un giovane artista con un cuore per la natura Giordano Cosentino: un ‘puledro’ di razza nella scuderia Swedlinghaus

Trend aziendale positivo nonostante i duri colpi subiti anche dal settore Ho.Re.Ca.: Bolkenstein, credito d’imposta e conflitti

SOM MA RIO

Trend aziendale positivo nonostante i duri colpi subiti anche dal settore Ho.Re.Ca.: Bolkenstein, credito d’imposta e conflitti

Esotica e multitasking, ecco la venezuelana che cucina (e canta!) in tante lingue diverse

Yesenia Ochoa colora Swedlinfactory con le ricette dal mondo Swedlinghaus in crescita: merito di competitività internazionale e spending review?

Tecnologia avanzata e collaborazione tra aziende «per non fare la fine dei ”polli di Renzo”» Kosmitech: da oltre 50 anni a servizio dei professionisti dell’arte bianca

Il rappresentante siciliano è un giovane artista con un cuore per la natura

Giordano Cosentino: un ‘puledro’ di razza nella scuderia Swedlinghaus

Editoriale di Davide Longo

Swedlinghaus in crescita: merito di competitività internazionale e spending review?

Trend aziendale positivo nonostante i duri colpi subiti anche dal settore Ho.Re.Ca.: Bolkenstein, credito d’imposta e conflitti

In questa edizione del nostro magazine vorrei fare una riflessione a seguito di dati positivi registrati dalla nostra attività in questo periodo che, per il nostro settore, non può certo definirsi roseo. Infatti, dati alla mano, fortunatamente (ma spero anche meritatamente), la Swedlinghaus Srl può ritenersi soddisfatta di un +4% di volume di vendite.

Sono ben consapevole che, come imprenditore non posso soffermarmi troppo tempo a stappare Champagne (seppur per una buona notizia come questa), peccherei di presunzione e di azzardo: anche perché, per esperienza, so che devo già pensare a come investire il plus o a prevedere eventuali imprevisti o a come contenere i repentini colpi bassi che questo, come altri settori, sta subendo.

Certo, l’argomento può sembrare forte e fiaccare gli animi ma non posso esimermi dal fare una analisi dei tempi attuali e degli eventi che non solo stanno rendendo altalenante ed aleatorio il nostro ramo di mercato, ma che viviamo e che sentiamo riecheggiare in notiziari e radio-giornali.

I coefficienti negativi del periodo attuale Nel settore Ho.Re.Ca. (Hotel, Ristoranti, Catering), diversi fattori stanno incidendo negativamente. In primo luogo, i conflitti internazionali, come le guerre in corso, hanno causato incertezza economica e instabilità sui mercati globali, con conseguenze dirette sui prezzi delle materie prime, trasporti e approvvigionamenti. Questo ha portato ad un aumento dei costi operativi per molte aziende del settore, riducendo i margini di profitto e mettendo pressione sulla sostenibilità delle attività.

Inoltre, la Direttiva Bolkestein, volta a liberalizzare i servizi all’interno dell’Unione Europea, ha creato concorrenza e reso più difficile per alcune attività tradizionali (come stabilimenti balneari e bancarelle) mantenere le loro posizioni. Questa direttiva richiede infatti gare pubbliche per l’assegnazione di concessioni, causando incertezza tra gli operatori economici e in alcuni casi l’uscita dal mercato di attività storiche.

Davide Longo, C.E.O. Swedlinghaus

Infine, l’abolizione del credito d’imposta rappresenta un ulteriore colpo per il settore Ho.Re.Ca. che in passato aveva beneficiato di questa agevolazione fiscale per incentivare gli investimenti. La sua eliminazione riduce la capacità di molte imprese di rinnovare attrezzature, infrastrutture e tecnologie, rallentando la competitività e l’innovazione nel settore.

Questi elementi combinati stanno mettendo a dura prova molte attività Ho.Re.Ca., costringendole a fare i conti con un contesto sfidante e ad adottare misure di contenimento dei costi per cercare di sopravvivere e mantenersi competitive.

Ora, valutati i tre macro-fattori che hanno influenzato negativamente l’andamento del nostro mercato di riferimento, condivido con voi la mia opinione sul come la nostra azienda si sia degnamente ‘barcamenata in questo mare in burrasca’.

E lo faccio non per pavoneggiarci del buon esito di questo anno di attività, ma perché credo sia sempre costruttivo ascoltare le altrui esperienze, trarne vantaggio e perché no, anche farne occasione di discussione, di critica, di revisione, insomma, di sano confronto.

Per un imprenditore nel settore Ho.Re.Ca. che intende mantenere elevati standard qualitativi senza incidere sui costi, l’approccio giusto può

includere una combinazione di spending review, investimenti mirati e viaggi strategici per migliorare il know-how.

Spending Review: Effettuare una revisione dettagliata delle spese può aiutare a identificare costi superflui o ottimizzabili. Ridurre le spese senza compromettere la qualità richiede un’analisi precisa di tutte le voci di costo, valutando soluzioni alternative, come la razionalizzazione delle forniture, l’ottimizzazione della logistica, e la digitalizzazione dei processi per migliorare l’efficienza e ridurre gli sprechi.

Investimenti mirati: Invece di fare grandi investimenti generalizzati, è più efficiente puntare su tecnologie che migliorino direttamente la produttività e la qualità. Ad esempio, attrezzature più moderne ed efficienti per la lavorazione e conservazione degli alimenti possono migliorare la qualità finale e ridurre i tempi di lavorazione. Anche il passaggio a soluzioni sostenibili, come fonti energetiche rinnovabili, non solo riduce i costi energetici ma può anche migliorare l’immagine del marchio.

Viaggi strategici: Viaggi mirati verso fiere di settore, eventi formativi o visite presso fornitori internazionali possono fornire nuove idee, aggiornamenti sulle ultime innovazioni e opportunità per conoscere nuovi partner o tecnologie. Questi viaggi possono essere una preziosa fonte di ispirazione e networking, consentendo all’imprenditore di mantenere un vantaggio competitivo e rimanere aggiornato sulle tendenze globali senza l’obbligo di investire massicciamente in ricerca e sviluppo.Un mix di queste tre strategie permette di mantenere la qualità della produzione, assicurando al tempo stesso la sostenibilità economica e la competitività in un contesto di mercato sempre più difficile. Facendo quindi tesoro del risultato di queste semplici ed oculate mosse strategiche, ma sempre con la prospettiva di imparare qualcosa di nuovo, ci dirigiamo con fiducia verso il prossimo anno di attività.

Stand Swedlinghaus - Fiera FHA Singapore

Yesenia Ochoa colora Swedlinfactory

con le ricette dal mondo

Esotica e multitasking, ecco la venezuelana che cucina (e canta!) in tante lingue diverse

Proviene da una famiglia numerosa e legatissima, come è tipico nella tradizione del suo paese di origine.

La chef Yesenia Ochoa è infatti nata 30 anni fa nell’Isola di Margarita, la più grande delle isole di  Nueva Esparta, uno Stato federato insulare del  Venezuela. Si trova nel Mar dei Caraibi, a nord-est al largo delle coste venezuelane: insomma, un angolo di paradiso, che ha lasciato a malincuore per venire nelle Marche, dove affondano le radici della famiglia del marito Armando José.

Come mai te ne sei venuta in Italia, quando avevi la fortuna di vivere in una cartolina in 3D, tra palme, sole e onde azzurre?

Il regime politico Venezuelano non garantisce la sicurezza e la libertà e, con estremo sacrificio, io e mio marito abbiamo deciso di venire qui per crearci la nostra famiglia, visto che mio suocero è originario di Petritoli.

E’ triste lasciare la propria casa, specie se immersa in paesaggi così meravigliosi, però ho pensato fosse necessario garantire un futuro ai miei figli ed anche lavorare in un posto che potesse gratificarci e farci esprimere al meglio.

E qui cosa ti sei messa a fare?

Avendo una prima laurea in relazione pubbliche e marketing ed una seconda laurea in arte culinaria, ho fuso le due competenze in una grande passione: cucinare ricette da tutto il mondo.

Articolo a cura di Silvia Remoli

Sono curiosa di natura e non mi stanco mai di studiare e di sperimentare, per questo ho da sempre voluto approfondire i gusti e i sapori di tanti paesi diverso dal mio.

Deduco che le ricette italiane le hai conosciute grazie ai tuoi suoceri…

Esattamente, anche se in Venezuela l’Italia è amatissima perché c’è una ricca comunità che ci ha contaminati ed addirittura è diventato un nostro rituale cucinare la lasagna di domenica. Inoltre pensa che, subito dopo di voi, siamo i maggiori consumatori di pasta!

Sei una richiestissima insegnante in Swedlinfactory ed i tuoi corsi spaziano dal cinese all’arabo, passando per il sudamericano, come ci riesci?

E’ sempre per merito del Venezuela e della voglia di imparare cose nuove: nel mio paese, che è molto ospitale ed aperto, convivono tante realtà, e non siamo affatto rigidi, anzi amiamo affacciarci alle altre culture.

Quindi, così come convivono fianco a fianco tanti popoli, anche la cucina fa lo stesso, e diventa una colorata e diversificata esplosione di sapori.

Qual è un tipico piatto venezuelano?

Si chiama ‘arepa’ e sembra una sorta di piadina fatta a base di mais che poi viene farcita con la ‘reina pepiada’, ossia un ripieno di carne di pollo

e crema di avocado e ti assicuro che molti corsisti vogliono impararla in maniera dettagliata perché è davvero gustosissima.

Non ne dubito. Ho già fame al pensiero. Tu di cosa vai ghiotta?

Non resisto ad un dolce della mia terra, che porta il nome di “marchesa di cioccolato”: si tratta di una torta fredda e cremosa accompagnata con dei biscottini friabili. E’ una goduria, specie se fatta avendo cura della provenienza d.o.c. delle spezie che ci si mettono, come la vaniglia e la cannella.

Ed i tuoi figli amano la tua cucina?

(Sorride soddisfatta) Amanda, di 13 anni e Armando Jr., di 10 anni, sono i miei giudici più severi: sono molto precisi e pignoli, credo che in questo abbiano preso da me! Però mi piace che sin da piccoli siano cresciuti seguendo la cultura del buon cibo e che siano perfezionisti ed esigenti su quello che mettono in tavola, perché mangiare bene è sia sintomo di salute che l’occasione per fare un’esperienza sensoriale.

Come sei arrivata nel laboratorio Swedlinfactory?

Sono arrivata per caso ed il ‘gancio’ è stato mio marito che aveva conosciuto Swedlinghaus per motivi di lavoro. Davide, quando ha saputo delle mie capacità, mi ha proposto di provare a collaborare e da lì in avanti le idee si sono susseguite in maniera naturale e, anno dopo anno, abbiamo sempre più fantasia e creatività.

Quali corsi hai tenuto e quali hai in serbo per noi?

Mi piace spaziare tra i più svariati piatti di cucina internazionale e intercontinentale, ovviamente soffermandomi sulle ricette in cui sono più ferrata sia per gli sudi che ho fatto che per le esperienze pratiche personali. Pertanto, oltre alle tradizioni culinarie venezuelane e peruviane, insegno la prelibata cucina libanese, la colorata cucina thai, la profumata cucina cinese, e molte altre; inoltre uso e mescolo spezie da tutto il mondo, facendomele arrivare direttamente dalla Turchia, dagli Stati Uniti, ecc.

Sei esperta anche in tecniche della conservazione e nell’arte della ‘mise en place’…

Sì, il mio prossimo corso infatti si incentra sulle modalità di manipolazione e conservazione dei cibi: è importante sapere come maneggiare gli ingredienti e soprattutto come mantenere gustosi e sani i piatti che prepariamo.

Inoltre mi piace essere ospitale e credo che il primo modo per accogliere le persone in casa propria sia l’essere attenti ai particolari: allestire una tavola per renderla gradevole agli occhi è come creare una piccola opera d’arte, con la cura dei dettagli, dalle stoviglie alle decorazioni, da come si imbandisce a come si impiatta.

Yesenia Ochoa durante un corso di cucina Swedlinfactory

L’armonia dei vari componenti, dalla tovaglia al cibo, denotano l’importanza che diamo ai momenti conviviali e la premura per il confort del nostro ospite.

Basti pensare al periodo che stiamo per vivere, cioè le festività natalizie che, per nostra tradizione, ci spingono a rendere la casa un luogo caldo e gradevole per le visite dei nostri cari.

Cosa fai nel tempo libero, quando non insegni?

Mi piace ascoltare la musica e cantare, e lo faccio in diverse lingue, visto che parlo lo spagnolo, l’italiano, il cinese ed anche il coreano.

Amo sia la musica classica che quella moderna, credo sia un’espressione d’arte trasversale e spesso mi rilasso intonando qualche brano, anche mentre cucino.

Bene, allora visto che l’originalità non ti manca e sei sempre pronta a sperimentare, magari nel prossimo anno, in Swedlinfactory ci proporrai un corso di cucina… cantato!!! Mmmh, non male come idea… ci penso su!

Se volete conoscere Yesenia di persona consultate i corsi Swedlinfactory; nel frattempo ve ne diamo un’anticipazione sui suoi canali social:

Facebook: ChefYesenia Ochoa

Instagram: chefyeseniaochoa

TikTok: chefyeseniaochoa

Kosmitech: da oltre 50 anni a servizio dei professionisti dell’arte bianca

Tecnologia avanzata e collaborazione tra aziende «per non fare la fine

dei ”polli di Renzo”»

Articolo a cura di Silvia Remoli

A Morrovalle c’è un’azienda che, dal 1967, costruisce macchine par panifici, pizzerie e pasticcerie : è marchigiana doc, ed ha visto passare il testimone dirigenziale di padre in figlio.

O più precisamente, di padre in figli: infatti sono Massimiliano e Paolo Grasso che conducono oggi la ditta i cui battenti furono aperti quasi 60 anni fa dal padre Rosario, pioniere instancabile, conferendole un taglio moderno, caratterizzato da una fisiologica crescita sia organizzativa che mentale, da un’evoluzione quindi non solo nella tecnologia, ma anche nelle relazioni commerciali.

La storia della Kosmitech Srl è molto simile a quella della conterranea Swedlinghaus, sia per le

radici familiari che per la trasformazione imprenditoriale, ed è per questo che ci piace raccontarvela, attraverso le parole di Massimiliano Grasso, classe 1975.

Due fratelli al timone

Io e mio fratello Paolo, un po’ più giovane di me, abbiamo preso in mano l’azienda 9 anni fa e abbiamo circa una decina di dipendenti e rappresentanti in giro per l’Italia, pronti a veicolare non solo i nostri prodotti ma anche la nostra politica di impresa, pienamente rinnovata.

Se è vero che l’unione fa la forza, nel nostro caso, anche il connubio tra le nostre differenti indoli e competenze ha dato una grossa spinta

nella conduzione a quattro mani di Kosmitech: io, grazie agli studi scientifici ed in Economia e Commercio, mi occupo dell’aspetto strategico ed organizzativo, mentre lui si dedica costantemente alla cura dei rapporti con i fornitori.

La metafora manzoniana dei ‘polli di Renzo’ La produzione è rimasta incentrata sulla stessa categoria di macchinari improntata da nostro padre più di mezzo secolo fa, ma ovviamente da allora si è estesa, mentre la modalità di relazionarsi con i clienti e con i ‘colleghi’ si è totalmente aperta alla capacità di ascolto e di fare rete. Un tempo, con un sistema concorrenziale molto meno fitto e con reti di distribuzioni meno estese, probabilmente ognuno ‘faceva il suo’ e non si intrattenevano molti rapporti con gli altri, vi era anzi la tendenza a mostrarsi più chiusi e protettivi, restando nella propria zona di comfort: in pratica si viaggiava di meno, sia fisicamente che digitalmente.

Credo che oggi, invece, con le esigenze di mercato e con l’inevitabile mutamento delle forme di comunicazione, non si possa prescindere dall’esigenza di collaborare, di cercare un continuo confronto attivo, volto alla crescita sia aziendale che personale. Se non avessimo questo atteggiamento così curioso, prensile ed interattivo, faremmo la fine dei ‘polli di Renzo’ (ndr : questi, anche noti come i ‘capponi di Renzo’, sono una figura metaforica tratta dal romanzo ‘I Promessi Sposi', in cui il Manzoni aveva paragonato i pennuti agli umani che, presi dalla smania di beccarsi l’uno con l’altro, si dirigevano più celermente verso un’evidente fine sventurata). In sostanza voglio dire che troppo spesso, invece di essere solidali e di fare fronte comune con chi si trova nella nostra stessa situazione, tendiamo a schernirci tra di noi, sprecando energie nel nuocere all’altro, quando, al contrario, potremmo ottenere molti più risultati concreti attraverso un dialogo costruttivo ed una sana e stimolante competizione. Le partnership permettono infatti di ridurre anche dei rischi: ad esempio, condividere spese di ricerca e sviluppo o affrontare congiuntamente le continue sfide normative, rende più facile individuare e sostenere futuri investimenti.

Dalla mera produzione all’allestimento a 360 gradi Il nostro catalogo, per stare sempre al passo, si è arricchito nel tempo di prodotti sempre più all’avanguardia e il nostro servizio si è ampliato andando dalla vendita delle attrezzature all’allestimento in toto di una panetteria, di una pizzeria o di una pasticceria.

Iniziando come produttori di macchinari per l’arte bianca è ovvio che i nostri pezzi forti siano le impastatrici, sia a spirale, che a bracci tuffanti, a forcella, planetarie; ma, avendo una passione per l’arte bianca nella sua interezza, produciamo anche raffinatrici e sfogliatrici. Non solo, da qualche anno abbiamo integrato i nostri servizi con un assetto professionale volto alla consulenza-vendita-assistenza per creare ex-novo o rimodernare un intero laboratorio. Avendo infatti macchine tali da poter gestire dai 15 ai 300 kili di prodotto da lavorare, possiamo soddisfare le esigenze sia del produttore artigianale che di quello semi-industriale, spaziando così dalla piccola e sfiziosa bakery al grande ed accessoriato forno, a sua volta fornitore diretto di ristoranti o di catene di supermercati.

Ambizioni, aggiornamenti, comunicazione… Certi che la giusta strada sia quella del guardarsi sempre intorno e dell’apprendere da ogni forma di innovazione, cerchiamo di essere presenti nelle fiere di settore, come, ad esempio, il Sigep a Rimini e l’Host a Milano, e ci affacciamo da tempo anche al mercato estero (come conferma il sito tradotto in più lingue).

Fare rete è una leva strategica anche per affrontare la sfida della digitalizzazione, dove le tecnologie avanzano rapidamente e da soli si rischia di restare indietro.

Non si può ambire ad essere un’azienda di riferimento nel mondo Ho.Re.Ca. se non si è pronti a cambiare in meglio. Ecco perché stiamo investendo anche in una comunicazione efficace e trasparente anche assoldando, tra i nostri testimonial, personaggi di spicco del mondo dell’arte bianca (basta infatti visitare la loro pagina Instagram per accorgersi che, con gli adeguati macchinari, la realizzazione della pizza può essere anche occasione di condivisione e di intrattenimento).

Ma tu, che fai mettere le ‘mani in pasta’ agli altri, che rapporto hai con la cucina?

Bellissimo direi, visto che la considero una splendida manifestazione di libertà. Mi rilassa molto creare qualcosa di gustoso, muovendomi tra pentole e fornelli, ma non ho la presunzione di definirmi un bravo cuoco. Mi limito a seguire l’ispirazione del momento e a sostenere che la buona cucina è un’ampia forma di espressione personale, una vera e propria coccola che facciamo a noi stessi e ai nostri ospiti.

Ed allora, se ti dovessi esprimere attraverso un piatto, con quale ci vizieresti?

Con una bella pappardella al ragù d’agnello, rigorosamente sfumato al vino, ed aromatizzata al timo.

Ottima idea: vorrà dire che quando passi nei paraggi della Swedlinghaus, ti faremo trovare gli ingredienti in Swedlinfactory, la nostra cucina attrezzata, così magari ce la fai assaggiare…

Perché no? Allora aggiungete alla lista della spesa anche del vino rosso, intenso e strutturato, da abbinare!

Contatti e Social:

Kosmitech Srl si trova a Morrovalle, in provincia di Macerata, in via Liguria n.3

www.kosmitech.it

Facebook: kosmitech

Instagram: kosmitech

Giordano Cosentino: un ‘puledro’ di razza nella scuderia Swedlinghaus

Il rappresentante siciliano è un giovane artista con un cuore per la natura

Non è ancora trentenne, ma ha già un passato affascinante e delle travolgenti passioni, specialmente per l’arte, la natura e… il suo gatto.

Vi presentiamo Giordano Cosentino, siciliano d.o.c.: dalla splendida Catania infatti, dove è nato il 2 maggio 1995 e vive tuttora, si sposta lungo la sua regione e la vicina Calabria, per illustrare e vendere i prodotti della ditta di Grottazzolina.

Un percorso accademico di eccellenza

Giordano ha un background davvero singolare, che lo distingue nel suo campo. Ha

frequentato sia il DAMS a Torino che l’Accademia delle Belle Arti a Catania, e questa sua formazione è un valore aggiunto anche per la sua figura di rappresentante Swedlinghaus, in quanto da un tocco del tutto personale al rapporto che instaura con il cliente. «In tutto ciò che faccio non riesco a prescindere da questa mia inclinazione perché, se ci si pensa bene, in ogni settore può manifestarsi una forma di creatività, dal modo di porsi alla comunicazione. Nel tempo credo di aver sviluppato un’estrema curiosità ed un occhio critico ed attento, e questo mi ha facilitato molto nell’approccio al mondo del business.

Articolo a cura di Silvia Remoli

Perciò ho trovato stimolante buttarmi nel mondo delle attrezzature, che non mi era affatto sconosciuto, perché ho seguito le orme lasciate da mio padre, carpendone i consigli, pur non abbandonando le mie radici artistiche».

Passione per la fotografia e il videomaking

«Parallelamente al mio lavoro, e compatibilmente con gli impegni, continuo a coltivare una profonda passione per la fotografia e il videomaking, collaborando, tra gli altri, con festival e rassegne musicali in Sicilia».

Noi, un po’ come San Tommaso, siamo andati a vedere le sue realizzazioni e possiamo assicurarvi che ci sono filmati, inquadrature e scorci davvero suggestivi: infatti abbiamo ammirato diverse sequenze, girate magistralmente, aventi come protagonisti sia le cornici naturali, che i templi ed i siti archeologici di origine greca della splendida isola, il tutto accompagnato da esecuzioni live di musica jazz. La sua capacità di raccontare storie attraverso l’obiettivo ha perfettamente catturato l’atmosfera unica di questi eventi.

Una Famiglia di Sognatori

Il talento di Giordano non è l’unico nella sua famiglia. Sua sorella, sei anni più grande, ha conseguito una laurea in legge ma ha deciso di seguire la sua passione per l’enologia, diventando sommelier e lavorando con cantine siciliane, concentrandosi su vini biologici e biodinamici. Entrambi dimostrano come assecondare le proprie passioni possa portare a carriere gratificanti, una tendenza che sembra essere un pregio di famiglia.

Amore per la Natura e la Semplicità

Nonostante il suo lavoro lo porti a viaggiare molto, trova il tempo di riscoprire la bellezza della natura durante le ferie estive. Predilige esperienze semplici, come i campeggi, dove le relazioni con le persone sono autentiche e disinteressate: «Io sono sempre in giro e spesso, attraverso i finestrini dell’auto, vedo solo di sfuggita dei luoghi interessanti ed inesplorati; pertanto, quando posso concedermelo, preferisco godermeli con calma, con un ampio respiro e con un contatto quasi

primordiale sia con la natura che con la gente che incontro. Ho il desiderio di tornare ai valori essenziali, esplorando coste e alture incontaminate e parlare con gli altri in maniera semplice e diretta, senza il secondo fine di vender loro qualcosa, come invece dovrei fare per lavoro».

Johnnie-Jack, il compagno di vita a quattro zampe

«Il mio gatto ha un nome composto, frutto dell’unione dei miei due distillati preferiti: il Johnnie Walker ed il Jack Daniel’s. In effetti il suo carattere assomiglia proprio a quello di un buon whisky, che deve essere sia morbido che profondo e persistente: e Johnnie-Jack è esattamente così, affettuoso e coccolone ma al contempo indipendente e deciso».

Curiosi di vedere altre tue creazioni artistiche, e perché no, di conoscere il tuo amico felino, ti aspettiamo nelle nostre Marche, dove ovviamente sei il benvenuto, ma soprattutto dove potrai trovare tanti luoghi da esplorare nelle tue uscite naturalistiche!

Swedlinghaus Srl

info@swedlinghaus.it www.swedlinghaus.com

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