BENVENUTI A SORRENTO
Danoi l’accoglienza è una consuetudine antica e l’ospitalità una componente fondamentale, per regalare al visitatore un’esperienza di viaggio unica.
Del resto sono tanti i motivi di interesse e le opportunità che il territorio offre per impreziosire il soggiorno dei nostri ospiti.
Oltre alle bellezze naturali, ai paesaggi, alla storia, alla cultura e al patrimonio enogastronomico che ci hanno resi famosi nel mondo, stiamo lavorando come amministrazione comunale per restituire altre attrazioni ai cittadini e turisti.
Penso al recupero di Parco Ibsen e dell’Agruminato, due polmoni verdi in pieno centro. Ancora, alla passeggiata sulle Antiche Mura vicereali, un vero
is waiting for you
e proprio viaggio nel tempo, che proseguirà nella vicina piazza Veniero, oggi interessata da lavori di riqualificazione, che comprendono il recupero e la valorizzazione dei resti archeologici sottostanti.
Sempre sul versante culturale, si segnala la recente inaugurazione della sezione archeologica del Museo Correale, un vero “museo nel museo” che racconta un affascinante passato.
Nell’immaginare il “Modello Sorrento”, abbiamo pensato che la cura delle strade e del verde pubblico, unitamente alla predisposizione di un programma di eventi capaci di spaziare dalla musica all’arte e dalla cultura allo svago fossero la base fondamentale su cui costruire la nostra offerta turistica.
Azioni efficaci, verso la realizzazione della città che vogliamo: sempre più bella e attrattiva, per residenti ed ospiti.
Nell’augurare a tutti un felice soggiorno, ci auguriamo di rivedervi presto
Fino al 31/10 Till 31/10
Bastione di Parsano aperto per 5 ore al giorno. Open daily for 5 hours
Welcome to Sorrento
For us, welcoming is an ancient custom and hospitality is a fundamental component, to give the visitor a unique travel experience.
After all, there are many reasons of interest and opportunities that the territory offers to enrich the stay of our guests.
In addition to the natural beauty, landscapes, history, culture and food and wine heritage that have made us famous throughout the world, we are working as a municipal administration to give back other attractions to citizens and tourists.
I am thinking of the recovery of Parco Ibsen and Agruminato, two green lungs in the center. Again, the walk on the Ancient Viceroyal Walls, a real journey
through time, which will continue in the nearby Piazza Veniero, now affected by redevelopment works, which include the recovery and enhancement of the archaeological remains underneath.
Still on the cultural side, we highlight the recent inauguration of the archaeological section of the Correale Museum, a true “museum within a museum” that tells a fascinating past.
In imagining the “Sorrento Model”, we thought that the care of the streets and public greenery, together with the preparation of a program of events capable of ranging from music to art and from culture to entertainment were the fundamental basis on which to build our tourist offer. Effective actions, towards the creation of the city we want: increasingly beautiful and attractive, for residents and guests.
In wishing everyone a happy stay, we hope to see you again soon
ANTONIO LIGABUE A VILLA FIORENTINO
Antonio Ligabue, uno dei protagonisti dell’arte del XX secolo, un grande espressionista, al pari di Van Gogh e Munch. 67 opere esposte a Sorrento presso Villa Fiorentino, un esemplare excursus nel mondo dell’artista attraverso 52 dei suoi celebri oli, tra cui capolavori come Ritratto di Elba (1935), Tigre, serpente, gazzella (1937), Aquila con volpe (1944), Testa di tigre (1956), Leopardo sulla roccia (1960), Vedova
nera (1955), Gatto selvatico con nibbio (1960), oltre agli iconici autoritratti attraverso i quali Ligabue esprime il proprio dolore esistenziale, gridandolo con l’urgenza di una sensibilità intensa e ferina. È il tormento di un’anima che grazie alla pittura trova la propria voce e il proprio riscatto. La natura dipinta da Ligabue è il teatro di una violenza implacabile, dalle sue opere traspaiono l’angoscia, la solitudine, la lotta
istintiva per sopravvivere e ottenere il proprio posto nel mondo, il desiderio viscerale di amore e di socialità che sono bisogni che accomunano ogni uomo e rimangono attuali in ogni epoca. In mostra anche un nucleo di intense sculture; “il bestiario di Ligabue scultore”, come lo ha definito Mario De Micheli, rappresenta uno dei grandi momenti della scultura italiana del XX secolo.
LIGABUE ART PROJECTS
AntonioLigabue was a protagonist of twentieth-century art, a great expressionist, on a par with Van Gogh and Munch. 67 artworks exhibited at Villa Fiorentino in Sorrento, an exemplary journey into the world of the artist via 52 of his famous oils — including masterpieces such as Portrait of Elba (1935), Tiger, Snake and Gazelle (1937), Eagle with a Fox (1944), Tiger Head (1956), Leopard on a Cliff (1960), Black Widow (1955), Mountain Cat with a Kite (1960) — along with Ligabue’s iconic self-portraits where he expresses his existential pain, his intense, feral sensitivity. Ligabue is a troubled soul who, through painting, eventually finds his own voice and his own redemption.
The nature painted by Ligabue is a stage for relentless violence. His works exude angst, solitude, an instinctive willingness to fight for survival and to find his place in the world, to yearn for love and sociality, the needs shared by everyone and that are relevant to every epoch.
A group of striking sculptures is also on display.
“The bestiary of Ligabue the sculptor”, as Mario De Micheli put it, represents one of the high points in twentieth-century Italian sculpture.
VILLA
ORARI
Aperta tutti i giorni
Dal 5 agosto al 30 settembre
Lunedì-venerdì 10:00-13:00 | 17:00-20:00
Sabato, domenica e festivi 10:00-13:00 | 17:0021:00
Dal 1 ottobre al 16 novembre
Lunedì-venerdì 10:00-13:00 | 16:00-19:00
Sabato, domenica e festivi 10:00-13:00 | 16:0020:00
(La cassa chiude un’ora prima).
INGRESSO
Biglietto intero € 10
Ridotto € 7 per gruppi di almeno 10 persone Gratuito fino a 12 anni Audioguida inclusa
HOURS
Open every day
From 5 August to 30 September
Monday-Friday 10:00 am-1:00 pm | 5:00 pm-8:00 pm
Saturday, Sunday and Holidays 10:00 am-1:00 pm | 5:00 pm-9:00 pm
From 1 October to 16 November
Monday-Friday 10:00 am-1:00 pm | 4:00 pm-7:00 pm
Saturday, Sunday and Holidays 10:00 am-1:00 pm | 4:00 pm-8:00 pm
(The ticket office closes one hour before closing time).
TICKETS
Full € 10
Reduced € 7 for groups of 10 Free under 12 years Audioguide included
VILLA FIORENTINO
Tel. + 39 081 8782284 info@fondazionesorrento.it www.fondazionesorrento.com Fondazione Sorrento fondazionesorrento
LIGABUE ART PROJECTS
Tel. + 39 349 4300853 info@ligabueartprojects.com www.ligabueartprojects.com
UFFICIO STAMPA
Massimiliano d’Esposito Sorrento Press
Tel. + 39 339 4429663
GIUSEPPE TRAMONTANO
Ametà di via San Cesareo, a pochi metri dal Sedil Dominova, integro nella sua grandiosità, superato l’atrio decorato da stampe di Sorrento, c’è l’Atelier Tramontano il cui titolare e fondatore è Giuseppe Tramontano. Nato a Sorrento in una famiglia animata dallo zio Giuseppe Sole, uno dei maestri della Tarsia sorrentina, Giuseppe Tramontano fin dall’apertura del suo atelier, spaziando nel settore della danza e del teatro in particolare, nel corso di una lunga e prestigiosa attività, ha creato costumi e abiti per personalità di grande rilievo come Carla Fracci, Rudolf Nurejev, Eleonora Abbagnato, Marianela Nunez e così via. Serio, progettuale, instancabile nella sua versatilità per il disegno e la creatività, Giuseppe Tramontano ha fatto del suo atelier uno spazio dove stravince la qualità e l’invenzione. Nel via vai continuo che raggiunge il suo spazio professionale, le visite “eccellenti” sono continue, accolte da un’atmosfera che coniuga lavoro incessante e creatività senza fine. Ed è nel suo studio salotto, caratterizzato da bozzetti, foto e manichini con abiti destinati alle grandi protagoniste della danza che l’intervista ha il suo corso ed anche il suo perché.
Cominciando da lontano vuoi raccontarmi la tua storia?
Secondogenito dopo Enzo, sono nato a Sorrento in una famiglia di artisti, in particolare per il nonno Giuseppe Sole, grande intarsiatore di mobili e oggetti della più significativa caratteristica della produzione lignea di Sorrento che è stata la tarsia! Sono stato un ragazzino molto vivace, curioso ed educato alla bellezza dal nonno artista- che in qualche modo, viveva con noi-, di carattere socievole e pieno di amici, anche “iniziatore” di una radio libera! Dopo l’Istituto industriale mi sono iscritto alla Facoltà di Architettura ma il disegno e la creatività naturale per l’ideazione di costumi e abiti, ha vinto al punto che…con mio fratello Enzo, ho dato vita alla prima sartoria.
Chi, più di altri, ha influito sulla tua formazione/crescita professionale?
Credo sia stata una specie di folgorazione quando ho visto il film “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli. Fu un’emozione così grande che decisi subito che sarei voluto diventare creatore di costumi. Cosa che, in seguito, ho raccontato al regista Franco Zeffirelli.
A distanza di decenni questa tua convinzione/speranza si è avverata?
Si, nonostante, in qualche modo, ricordo i miei genitori interdetti dalla mia decisione poi in seguito diventati miei grandi sostenitori!
Come sono stati i tuoi inizi di lavoro? A venti anni Renato Greco, allora titolare di un enorme scuola di danza, frequentata da nomi eccellenti, mi commissionò i primi costumi.
In una lunga carriera nella quale hai vestito protagonisti di danza, teatro e cinema, sei stato forte?
In qualche modo si, se non altro per aver ideato e fondato l’Atelier dei costumi teatrali che ormai ha alle spalle quaranta anni di attività! Il tutto condiviso con l’amato fratello Enzo purtroppo perso precocemente! Tornando alla forza penso che la mia venga dalla testardaggine e dalla voglia di voler riuscire a tutti i costi! Poi devo assolutamente essere grato ai grandi incontri della mia vita che sono stati quelli con Vittoria Cappelli e Vittoria Ottolenghi che hanno dato credibilità al mio lavoro, alle quali si è aggiunto Christian De Sica per il primo film per il quale ho lavorato, che mi ha fatto affrontare un mondo totalmente diverso dal teatro, dalla televisione e dalla danza!
Un incontro da non dimenticare?
Quello con Carlo Lizzani per il musical dedicato a Edith Piaf!
Hai mai vissuto la paura legata al tuo lavoro?
Sempre. La provo anche quando da solo con un foglio bianco e la matita mi interrogo come mettere qualcosa di diverso e di interessante, che sia innovativo e diverso, nei costumi che disegno!
Dovendo definire il tuo lavoro?
C’è sempre un misto di incoscienza e di sfida, anche la soddisfazione di aver fatto tutto da solo, senza la trafila di assistente di qualcuno…sia di cinema che di teatro!
Volendolo definire: cos’è il talento?
Credo si nasce con una versatili-
tà naturale….Il talento è una fortuna e il motore di tutta una vita!
Quali sono stati i tuoi incontri determinanti?
Carla, Fracci, Lina Sastri e Paola Saluzzi e, ovviamente due grandi maestre: Vittoria Cappelli e Vittoria Ottolenghi.
Facendo un passo indietro com’è cominciata la storia del
tuo Atelier?
Perché, a poco più di venti anni, avevo cominciato a fare alcuni costumi per uno spettacolo del Teatro Massimo di Palermo con le coreografie di Vittorio Biagi ma, ostacolato da un direttore della sartoria, decisi di volerne avere una mia! E così è stato!
Chi ti ha insegnato di più?
Tutti ma ancora più di tutti Dani-
lo Donati che ha osato reinventare il costume d’epoca!
Caratterialmente come ti racconti?
Ottimista, moltissimo permaloso, non vanitoso, soddisfatto in parte… perché penso che mi manchi ancora qualcosa!
Per concludere cos’è Sorrento per te?
La mia fonte di ispirazione: nei colori, nei suoni e nella vivacità.
Giuliana Gargiulo
LA PERGOLA
open at lunch for snacks and in the evening for dinner with live piano
LA FESTA dI S. FRANcEScO d’ASSISI
Inquesto 2024, voler ricordare e celebrare la Festa del Serafico San Francesco a chiusura del 8* Centenario dell’Impressione delle Stimmate (1224) e all’inizio del Centenario del Cantico delle Creature (1225) è un invito a recuperare nella nostra vita quotidiana quella dimensione di silenzio orante e contemplativo che ci pone di fronte all’essenziale, che ci permette di riconoscere il desiderio di infinito che risiede nei nostri cuori e che ci permette di ascoltare noi stessi, gli altri e Dio. Ancora oggi, come ci viene ricordato da Papa Francesco, nella sua “Fratelli Tutti” il Poverello è presentato come una persona che ha fatto dell’ascolto uno stile di vita: «San Francesco d’Assisi ha ascoltato la voce di Dio, ha ascoltato la voce del povero, ha ascoltato la voce del malato, ha ascoltato la voce della natura. E tutto questo lo trasforma in uno stile di vita. Spero che il seme di San Francesco cresca in tanti cuori». Nel voler Solennizzare in maniera forte questo centenario, la Fraternità e la Comunità Francescana di Sorrento, hanno voluto
approntare un fitto programma di appuntamenti sia religiosi che culturali. Si partirà con una novena in onore di San Francesco il 24 settembre, tutte le sere dalle ore 19.00 si svolgerà la pia pratica dell’Adorazione Eucaristica che si concluderà poi con i Vespri Solenni.
Il giorno 3 ottobre, verrà ricordato il “TRANSITO di San FRANCESCO” attraverso una celebrazione solenne alle ore 19.00. Il culmine dei festeggiamenti religiosi, si avrà il giorno 4, data in cui il Poverello di Assisi nacque alla gloria del cielo. Si celebreranno come sempre le sante messe alle 7.30 ed alle 11.00. Alle ore 18.30 nel piazzale antistante la Chiesa dedicata al Patrono d’Italia, ci sarà l’accoglienza delle autorità civili e militari l’atto di affidamento della città di Sorrento a San Francesco con l’accensione della lampada votiva da parte del Sindaco Avv. Massimo Coppola. Alle ore 19.00 avrà luogo la solenne Concelebrazione presieduta da S. E. Rev.ma Mons. Francesco Alfano, Arcivescovo della diocesi di Sorrento/C.mare di Stabia.
Non ci saranno solo appuntamenti religiosi ma, visto l’importanza dell’evento Centenario, è stato preparato anche un calendario di appuntamenti culturali ed aggregativi.
Sabato 28 settembre, nelle sale dell’antica biblioteca del convento alle ore 20.00, la presentazione del catalogo d’arte “La gerarchia del bello” a cura del Prof. Gianpasquale Greco. Il 29 settembre negli spazi della Villa Comunale, alle ore 17.00 sarà inaugurata la 1ª edizione della fiera mercato di San Francesco fino a domenica 6 ottobre. Nella stessa giornata con inizio fissato alle ore 18.00 in chiesa sarà inaugurata la mostra di pittura sul “Cantico delle Creature” a cura del pittore Mimmo Balestrieri.
Alle ore 19,30 del 1° ottobre, si terrà un Incontro-riflessione “Dal Creatore le creature” a cura della Prof. Lorella Parente, teologa e Direttore Ufficio Cultura e Arte dell’Arcidiocesi di Salerno. Saranno presenti la Corale San Francesco diretta dal M° Rosanna Frasso ed il pittore Mimmo Balestrieri.
Il 2 ottobre alle ore 20.30 nell’Antico Chiostro del 1300, ci sarà la prima serata musicale che vedrà protagonisti i “Soul Six”; venerdì 4 ottobre poi il giorno della Solennità, come da antica tradi-
zione delle feste patronali, sarà dedicata alla banda musicale “Grande banda del Cilento” che, nel pomeriggio effettuerà il tradizionale giro per le strade della città ed a sera sempre nel chiostro, sotto la direzione del M° Nicola Pellegrino eseguirà uno scelto programma musicale con la partecipazione di una voce femminile. Sabato 5, ultimo appuntamento musicale sempre nel chiostro alle 20.30.
Domenica 6 ottobre giornata conclusiva dei festeggiamenti, si avranno 2 Celebrazioni Eucaristiche una alle 8.30 e l’altra alle ore 11.30 con la recita della supplica alla Vergine del Rosario di Pompei essendo la prima domenica di ottobre, nonché la chiusura della fiera espositiva in villa comunale.
Che San Francesco con il suo esempio ci conduca a un cambiamento radicale nel nostro rapporto con il creato, che consiste nel sostituire, al possesso, la cura della nostra casa comune; ci sollecita a uscire da noi stessi per «toccare la carne sofferente di Cristo negli altri» (Gaudete et exsultate 37) e, allo stesso tempo, per lasciarci toccare e interpellare dalle numerose situazioni drammatiche di dolore e sofferenza in cui si trovano immersi tanti dei nostri fratelli e sorelle in tutto il mondo.
LE cOLLINE dI PRIORA
Daisuoi poggi si spazia su tutto il panorama di Sorrento e della penisola, da Punta Scutolo alla Punta del capo. La Sagra dell’Uva può essere una ragione per una gita salutare su questo colle meraviglioso. Per raggiungere Priora c’è una moderna e panoramica carrozzabile, il Nastro Verde, che inizia al bivio per il Capo di Sorrento, all’altezza dell’Hotel Metropole. Noi vogliamo indicarvi un itinerario più suggestivo, da percorrere a piedi.
Da via degli Aranci si prende la via che porta al moderno complesso dell’Hilton Sorrento Palace. Alla fine della strada c’è la settecentesca Chiesa di S. Antonio con annessa casa di riposo per anziani.
Oltre la detta chiesa inizia una ripida scala costituita da stretti tornanti in pietra viva che si inerpica sul monte. Il percorso è segnato dalla presenza di numerose edicole votive e da sculture della Via Crucis, di moderna fattura.
A metà percorso incontreremo una cappella con un delizioso campanile a tre archi, adagiata su uno sperone di roccia che dal basso contribuisce ad accentuare l’effetto prospettico ed è sommersa da una cascata di verde.
Dopo una breve sosta riprendiamo il nostro cammino e raggiungiamo la contrada Crocevia.
Qui la strada si fa più agevole e proseguendo tra vigneti e uliveti, arriveremo al centro della frazione di Priora. Sulla piazzetta circondata da antiche e rustiche abitazioni, si apre l’antica chiesa di S. Atanasio, vescovo di Sorrento. Dopo aver visitato la chiesa non ci resta che aggirarci per i tipici viottoli dell’abitato per vivere l’atmosfera tipica di un bordo di campagna, ammirare gli scorci dello stupendo panorama che si offre. Per tornare a Sorrento se si è stanchi, c’è il pullman di linea.
Se si vuole ancora camminare c’è un percorso alternativo a quello che abbiamo indicato. Bisogna prendere la strada accanto alla chiesa, una vecchia mulattiera che si snoda attraverso rigogliosi uliveti e aranceti, in una zona incontaminata. Percorrendo questa strada, in pochi minuti saremo in località Capodimonte da dove potremo ammirare ancora il panorama di Sorrento con il borgo di pescatori della Marina Grande in primo piano. Percorrendo il breve tratto della S.S. Sorrentina, arriveremo di nuovo al centro di Sorrento.
The Priora Hills
From here you can see the entire panorama of Sorrento and the peninsula, from Punta Scutolo to Punta del capo. The Grape Festival can be one more reason for a healthy trip to this wonderful hill.
To reach Priora there is a modern and panoramic road, the Nastro Verde, which begins at the crossroads for Capo di Sorrento, at the height of the Hotel Metropole. It is also served by public buses.
We want to show you a suggestive itinerary, to be done on foot.
From Via degli Aranci take the road that leads to the modern complex of the Hilton Sorrento Palace. At the end of the road is the eighteenth-century Church of S. Antonio with an adjoining nursing home for the elderly. Beyond the said church begins a steep staircase consisting of narrow bends in living stone that climbs up the mountain.
The route is marked by the presence of numerous votive shrines and sculptures of the Via Crucis, of modern workmanship.
The natural setting combined with the charm of nature characterized by dry stone walls in limestone, the play of light among the green of the olive trees, makes this place even more suggestive.
Halfway along the route we will come across a chapel with a delightful three-arch bell tower, nestled on a spur of rock that from below helps to accentuate the perspective effect and is submerged by a cascade of greenery. After a short break we resume our journey and reach the Crocevia district with the eighteenth-century church of Santa Maria del Toro. Here the road becomes easier and continuing between vineyards and olive groves, after about ten minutes, we will have arrived at the center of the hamlet of Priora. In the small square surrounded by ancient and rustic houses, the ancient church of S. Atanasio, bishop of Sorrento, opens up. It is a church with two naves: one, the larger one, is covered by a canvas coffer, the other, with an independent entrance, is barrel vaulted and is older. On the altar there is an eighteenth-century canvas depicting the Madonna delle Grazie while on the left side there is the half-length statue of S. Atanasio.
After visiting the church, all that remains is to wander around the typical lanes of the town to experience the typical atmosphere of a countryside edge, admire the glimpses of the wonderful panorama that is offered, experience the generous hospitality of the farmers who will not fail to let you taste a glass of their good wine. To return to Sorrento if you are tired, there is the bus. If you still want to walk there is an alternative route to the one we have indicated. You have to take the road next to the church, an old mule track that winds through lush olive groves and orange groves, in an uncontaminated area.
Following this road, in a few minutes we will be in Capodimonte where we can still admire the panorama of Sorrento with the fishing village of Marina Grande in the foreground.
Following the short stretch of the S.S. Sorrentina, we will arrive back in the center of Sorrento, at Corso Italia.
Festa della MADONNA DEL ROSARIO e XLIII SAGRA DELL’UVA
PRIORA 5 - 6 - 7 OTTOBRE 2024
Per tutti i giorni del festival, alle ore 19:00:
Apertura degli stands con antichi attrezzi agricoli per rievocare la tradizione della vendemmi e apertura dello stand gastronomico con panino e vino della Parrocchia
SABATO 5
ore 20,30 Diego Sanchez in Canto un Vizietto che mi piace tanto & Simone Schettino Show
DOMENICA 6
ore 16,30 Processione della statua della Madonna & ore 19,30 artisti di strada e Peppe Merolla Band
LUNEDì 7
ore 20,30 Salvatore Gisonna in Poche idee ma ben confuse & Gerardo Amarante e Spaccapaese in 20 ‘a festa tour
LE GIORNATE PROFESSIONALI dI SORRENTO NELL’ANNO dI cONSOLIdAMENTO
Presentata a Venezia l’edizione 2024 della manifestazione, dopo la conferma estiva della ripresa del mercato delle sale cinematografiche.
A Sorrento dal 2 al 5 dicembre attesi oltre 1.600 professionisti, con tante novità e un bilaterale Italia-Francia.
Ad aprire l’incontro il saluto del sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni e gli interventi del direttore artistico della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia Alberto Barbera e del presidente della Fondazione La Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco. Presentate, nel consueto appuntamento veneziano, le Giornate Professionali di Cinema di Sorrento promosse ed organizzate dall’ANEC, Associazione nazionale esercenti cinema. All’interno dell’Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, di cui ANEC è partner, i promotori hanno presentato a una folta platea la 47a edizione della manifestazione, realizzata in collaborazione con l’ANICA (Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e digitali) con il contributo della Direzione Generale cinema e audiovisivo e del Comune di Sorrento, il sostegno di partner istituzionali quali Regione Campania e SIAE, e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il focus dell’edizione 2024 è “Next Generation”: il rafforzamento del consumo di cinema da parte del pubblico giovane e l’allargamento della platea di
riferimento.
Ad annunciare le date, dal 2 al 5 dicembre al Sorrento Hilton Palace, e i principali appuntamenti in programma sono stati il Sindaco di Sorrento Massimo Coppola, il Presidente dell’ANEC Mario Lorini e il Presidente dell’Unione Editori e Distributori ANICA Luigi Lonigro, coadiuvati dal Delegato ANEC per le Giornate Giorgio Ferrero e dal Direttore Generale ANEC Simone Gialdini.
Per il sindaco Coppola: “Le Giornate Professionali di Cinema, anche per l’edizione 2024, si aprono al pubblico della nostra città con anteprime, proiezioni per le scuole e con la serata dei Biglietti d’oro, divenuto un appuntamento atteso da tutti i sorrentini. Grazie alla sinergia con gli organizzatori, siamo riusciti anche quest’anno a proporre un cartellone di eventi che trasformano Sorrento in una
vera e propria capitale del cinema, e che aprono ufficialmente il programma di iniziative invernali, destinate a scandire le festività natalizie per i nostri cittadini e ad accogliere i tanti visitatori che scelgono la nostra terra come destinazione turistica”. “L’edizione del prossimo dicembre sarà la più ricca di contenuti di sempre, mentre il mercato consolida la ripresa con un’offerta tornata finalmente ai più alti livelli e una frequentazione composita cui ha contribuito in misura rilevante la promozione ministeriale Cinema Revolution”, annuncia il presidente Lorini. “Quello di Sorrento è un appuntamento strategico e tecnologicamente all’avanguardia, di analisi dei risultati di mercato, di condivisione delle aspettative, di annunci importanti e, novità di quest’anno, di confronto con i più alti rappresen-
tanti del mercato e delle istituzioni francesi per un vero e proprio bilaterale Italia-Francia sull’esercizio cinematografico che diventerà il filo rosso di panel e convegni. Inoltre celebreremo, accanto alle anteprime e al Trade Show, un’edizione dei Biglietti d’Oro all’insegna del ritrovato ottimismo”.
“Il grande lavoro di squadra ha consentito alla nostra industria di confermare l’attenzione del pubblico in un’estate che ha avuto un giugno straordinario e che ha retto al confronto con i numeri della scorsa estate”, aggiunge il presidente Lonigro. “Il pubblico è tornato, apprezzando comfort e tecnologia dei nostri cinema in pieno sviluppo e rinnovamento, con un’offerta di film per tutti i target, come dimostra l’offerta italiana a Venezia. La ripartenza è ormai consolidata e le Giornate Professionali di Sorrento consentono di pianificare un futuro di ritrovato benessere, con gli analisti internazionali che prevedono un 2025 da record”.
PREMIO PENISOLA SORRENTINA
A Sorrento il 25 e 26 ottobre andrà in scena la 29esima edizione dell’importante riconoscimento.
Nasce anche lo spin off M2Filming Experience dedicato al Mediterraneo e al Viaggio in treno, verso il trentennale della kermesse.
Lamacchina organizzativa del Premio Penisola Sorrentina è a pieno regime.
Due le date segnate in rosso nel calendario dell’Amministrazione comunale di Sorrento, guidata da Massimo Coppola, che sostiene la coproduzione televisiva dell’evento.
Il 25 ottobre si svolgerà la serata conclusiva di “M2Filming Experience – Mezzogiorno e Mediterraneo”, lo spin off internazionale creato per accompagnare il Premio verso i 30 anni di attività che cadranno nel 2025. Il contest ha due sezioni: una dedicata al Mediterraneo e l’altra al viaggio in treno.
La prima è stata oggetto di un
workshop della 54esima edizione del Giffoni Film Festival a luglio scorso.
La seconda è promossa con il patrocinio della Fondazione Ferrovie dello Stato e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Partner scientifico dei due concorsi il Dipartimento di Scienze Politiche della Università della Campania Vanvitelli.
Il 26 ottobre si svolgerà, invece, la serata d’onore per il cinema e l’audiovisivo con la cerimonia spettacolare di consegna dei riconoscimenti della 29esima edizione ai protagonisti del grande e piccolo schermo.
Media partner della produzione televisiva Rai Cinema Channel
su cui verrà realizzato uno speciale dedicato ai vincitori e protagonisti dell’evento, patrocinato dal Ministero della Cultura ed inserito nel piano regionale di promozione del cinema a cura della Film Commission Regione Campania.
Location degli eventi il Teatro comunale Tasso.
Al mattino del sabato 26 ottobre l’Organizzazione curerà anche uno special event denominato “Meet & Talk”, che verrà ospitato presso il Museo Correale di Sorrento nell’ambito delle manifestazioni riservate al centenario della importante istituzione museale, guidata da Gaetano Mauro.
“Condividere cultura”: è questo il tema scelto per l’edizione che segna la vigilia dei trent’anni di storia e che mostrerà una particolare attenzione rivolta al mondo dei giovani e delle Università.
“Condividere significa mostrarsi all’altezza delle attese, dai primi step di progettazione fino al ritorno di immagine post evento, fidelizzando il pubblico e generando senso di appartenenza nella comunità ospitante. È questo l’obiettivo che, di concerto con l’Amministrazione comunale, stiamo cercando di raggiungere nel tempo”, afferma il direttore artistico Mario Esposito.
Suoni
Divini giunge alla sua XIII edizione. In programma dal 11 al 13 ottobre nel Teatro Tasso di Sorrento offre una tre giorni di grande musica. Venerdì 11 ottobre apre un pezzo della storia della musica rock italiana, Banco del mutuo soccorso. Sono la band che ha rappresentato il rock progressivo in Italia. Alle spalle del gruppo ci sono lunghi anni di successi ma soprattutto di crescita ed evoluzione, grazie alle quali rap-
presenta oggi parte della storia della grande musica italiana. Con un concerto di oltre due ore e trenta attraverseranno la loro carriera in musica.
Sabato 12 ottobre Perturbazioni & Nada presentano in occasione dei 25 anni dalla scomparsa di Fabrizio De André il loro ultimo lavoro “La Buona Novella”, una rilettura integrale live, originale e inedita dell’omonimo album di Faber uscito nel 1970. Perturbazione, affermata
band del panorama pop-rock italiano, sceglie di reinterpretare questo album di De André perché rappresenta un omaggio all’eredità musicale di uno dei più importanti artisti italiani di tutti i tempi.
Mario Rosini, in programma domenica 13 ottobre, è un musicista di grande talento, noto per la sua voce calda e coinvolgente e la sua abilità al pianoforte. Nel 2004 arriva secondo al Festival di Sanremo e nel 2024 accresce la sua popolarità partecipando alla quarta edizione di The Voice Senior su Rai 1. Tra le tantissime collaborazioni ricordiamo quelle con Gino Vannelli, Pino Daniele, Mia Martini e Anna Oxa. Suoni Divini Divino Vino è organizzato dal Comune di Sorrento. I concerti sono in programma per le ore 20:00. info www.suonidivinisorrento.it
A NEW MODEL OF MUSEUM FOR THE DECORATIVE ARTS
The building that houses the Museobottega stands on via S. Nicola, the historical part of the town, and is part of an ancient urban nucleus.
Its eighteenth century structure is typical of a provincial townhouse with more consequential pretensions.
The Museobottega is a polyfunctional structure designed to requalify those sectors of the decorative arts which have not only a past worthy of being recorded but also a productivity which needs to be sustained and helped to renew its contents.
In the structure the cataloguing and display of the historical production serves as the introduction to a more ample programme going beyond the conservation of our heritage. There is a need for training programmes in the specific sectors of craft activity, and an autonomous production based on the techniques and materials which represent the best in the tradition of each craft.
THE MUSEOBOTTEGA OF THE TARSIALIGNEA
THE HISTORICAL COLLECTION
is introduced by the exhibition of objects and furniture produced in the nineteenth century wich focuses on the technical and decorative characteristics of the various intarsia workshops then active in Italy.
This is designed to give to the visitor a better understanding of the specific features of the craft as it was practised in Sorrento. The exhibition of local ware is preceded by an extensive selection of paintings, prints and photographs of the setting for this local craft.
Different sections in the Museobottega illustrate the evolution of production techniques, the materials used, the decorative motifs and the details of design which characterise the local production in inlaid wood.
After recognising the part played by the local School of Art in training successive generations of craftsmen, the exhibition terminates with the work of local master craftsmen produced during the nineteenth century.
RESEARCH AND PRODUCTION
The principal objective of the Museobottega is to ensure continuity for the tradition of intarsia work in Sorrento by commissioning and marketing products reflecting a cultural renaissance in the craft. It is many years since the artisan represented a composite figure uniting manual skills with design acumen, once the secret of his success.
The only way to contrast the impoverishment of the various sectors of the arts and crafts seems to be to accompany the artisan with a person well versed in the culture of the craft, able to offer assistance in the conceptual phase of production. The production of the “Alessandro Fiorentino Collection” is the tangible result of such collaboration. Intarsia work has always been considered a decorative addition to the item to which it was applied, whereas here production has been based on a new equilibrium in which the finished product is a univocal expression of formal structure.
THE MERCHANDISING
In an age in which computeri sation has invaded all sectors of production, traditional skills have had to meet a severe challenge: some have disappeared, many have modified their systems of production, and precious few have remained faithful to traditional techniques. The modern production of intarsia work undertaken by the “Alessandro Fiorentino Collection” has swum against the tide by reaffirming the manual skills and traditional techniques of intarsia work. The collection has concentrated on two distinct sectors: the more traditional one of commonplace objects, directed to the merchandising in museum, and that of interior architecture. It made its dêbut at the International Design Center in New York in 1988, during the AIA Convention. The projects of Alessandro Fiorentino have been realised with the collaboration of local craftsmen and the conceptual contribution of his three sons, all qualified architects: Luigi, Paolo and Fabio.
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d’ARTE AL cORREALE
Nell’anno delle celebrazioni per i 100 anni dalla sua apertura, il Museo Correale apre la stagione autunnale con un prestigioso calendario di appuntamenti con l’arte, il cui filo conduttore è la volontà di approfondire la storia dei grandi protagonisti e delle collezioni d’arte del Museo.
Ad ottobre, nella splendida Sala degli Specchi, prenderà il via la rassegna “Conversazioni d’Arte al Correale” che accompagnerà il pubblico fino alla chiusura dell’anno del centenario.
Otto esperti per otto conversazioni “ad arte”, pensate per esplorare e far conoscere al meglio le tante raccolte che compongono lo straordinario patrimonio che il museo possiede: un viaggio condotto da storici dell’arte, direttori di musei, docenti universitari, che animeranno le conversazioni e guideranno il pubblico alla scoperta dei vari nuclei collezionistici che compongono l’irripetibile mosaico d’arte che è il museo Correale, indagando anche tra quelli finora meno esplorati.
A Nadia Barrella - Professore Ordinario di Museologia all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, alla presenza e con l’indirizzo di saluto del Presidente dell’Ente Gaetano Mauro, è affidata l’inaugurazione della rassegna con la conversazione “Alle origini del Museo Correale: Carlo Giovene di Girasole e l’idea del Museo per tutti”. Introduce Lorenzo Giovene di
Girasole, nipote del primo ordinatore del Museo Correale, preziosa memoria storica di ciò che condusse alla formazione del nascente museo.
L’incontro si terrà al Museo, l’11 ottobre p.v. alla 17.30. Il 18 ottobre (ore 17.30) Luisa Ambrosio - già Direttrice Museo della ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana - ci condurrà in un affascinante viaggio “Alla scoperta delle antiche porcellane cinesi e giapponesi della famiglia Correale”. Eccezionalmente, in questa occasione, saranno esposte in sala ed illustrate dalla Dottoressa Ambrosio alcune rare porcellane orientali tratte dai depositi del Correale.
Gli appuntamenti con le Conversazioni d’Arte al Correale proseguiranno per tutto il mese di novembre e fino al 27 dicembre p.v., data in cui sarà ufficialmente concluso l’anno del centenario.
Gli abstract delle Conversazioni saranno in seguito pubblicati in una appendice del volume dedicato ai cento anni del Correale.
Ad ottobre inoltre ritornano gli appuntamenti con “Sussurri al Museo Correale”, le appassionanti visite guidate teatralizzate pensate dalla compagnia teatrale Karma -Arte Cultura Teatro: per una visita al Museo in compagnia di Alfredo, Pompeo Correale ed altri personaggi revocati dalla storia del Correale l’appuntamento (su prenotazione) è il 20 ottobre alle ore 17, alle ore 18 e alle ore 19.
cENTRO STORIcO dI SORRENTO
Via Parsano
Via degli Aranci
Via Sersale - Corso Italia
Via Pietà
Via Luigi de Maio
Piazza S. Antonino
Via S. Francesco
Piazza F. Saverio Gargiulo
Via Vittorio Veneto
Via Tasso - Via S. Nicola
Via 2° Traversa Fuoro
Via Fuoro - Via S. Cesareo
Piazza Tasso - Corso Italia
Le antiche mura
Delle cinta difensiva greca rimane la murazione esistente sotto il piano stradale della Porta Parsano Nuova, visibile in prossimità della Porta stessa.
Un altro rudere di dimensioni molto limitate, della murazione greca, oltre la Porta della Marina Grande, è il piccolo tratto della cortina occidentale, in località via Sopra le Mura. La città romana si sovrappose all’insediamento greco osservandone la pianta urbana e la stessa cinta muraria a grossi blocchi isodomici. Queste mura, rimasero a difesa di Sorrento durante tutta l’epoca medioevale. Il rifacimento di esse iniziò nel 1551, e fu completato soltanto nel 1561 dopo la tragica invasione dei Turchi. Oggi la cinta di mura di Parsano è stata restaurata ed è visitabile tutti i giorni.
Chiesa dei Servi di Maria
In stile barocco, fu completata nel XVIII secolo. Sede della Congregazione dei Servi di Maria, conserva all’interno una statua lignea del Cristo Morto, di autore ignoto, che nel giorno del Venerdì Santo viene portato in processione dai confratelli, incappucciati in nero.
Cattedrale
In stile romanico, risale al XV secolo; dello stesso periodo è il portale laterale (1474), in moda rina-scimentale. La chiesa ospita tra l’altro tele di artisti della scuola napoletana del ‘700, un trono arcivescovile in marmi scelti (1573) ed un coro ligneo intarsiato opera di artigiani sorrentini dei primi del ‘900. Opere, sempre realizzate con la tecnica dell’intarsio, si possono ammirare all’interno come i quadri della Via Crucis o i tamburi dell’entrata principale e di quella laterale, opere recenti di giovani maestri intarsiatori.
Campanile del Duomo
Episcopio
Di questo campanile è notevole la parte basamentale di età romanica, costruita forse intorno al secolo XI con tronchi di colonne di varie specie con capitelli ora classici ora bizantini, con basamenti di statue e con ogni sorta di frammenti marmorei. Nelle due arcate fortemente rialzate e nelle colonne disposte sugli spigoli si rileva il suo chiaro accento bizantino. Questa costruzione ha anche interesse per la storia urbanistica della città poichè i brevi spazi ad archi rialzati e la attigua volta su via Pietà, all’ingresso dell’episcopio, servirono per lungo tempo alle pubbliche riunioni prima che esse si svolgessero nell’interno del castello. La parte superiore del campanile fu se non edificato, assai probabilmente ridotta nell’attuale forma, intorno al XVI sec.
Casa quattrocentesca
Come unica e curiosa testimonianza locale derivante dall’influsso dei maestri toscani operanti in Napoli nella seconda metà del quattrocento, appartiene il palazzetto e la loggia in vivo Calantariaro con capitelli che ritroviamo in una scala napoletana in Via S. Arcangelo a Baiano, e quelli della cappella Pontano con la sola variante della foglia disposta in senso inverso.
Palazzo Correale (secolo XIV)
La facciata di questo palazzo mostra pregevoli bifore archiacute in tufo scuro, di varia forma e disegni, con archetti e rosono lobati. Ha un bellissimo finestrone con ogiva a sovrassesto che insiste su corti piedritti polistili sostenuti da mensolette e cimati da capitelli gotici a foglie d’acanto; nella chiave dell’arco è scolpita l’arme gentilizia. Il portale è quello caratteristico napoletano ad arco depresso con sagome durazzesco-catalane, che fu usato dalla fine del trecento a tutto il quattrocento.
Palazzo Veniero (secolo XIII)
Questo edificio, recentemente restaurato, è opera di eccezionale rarità e pregio poichè rappresenta un documento di quel gusto tardo bizantino ed arabo in una stesura forse unica per organica continuità compositiva. Le grandi finestre ad arco, tre per ogni piano, sono contornate da ampie fasce in tufo giallo e grigio; due più sottili fasce sottolinean, a guisa di marcapiano, i due ordini di finestre, e rotonde formelle, come piccoli rosoni, recanti al centro patere di maioliche, si alterano alle aperture con un contorno in lieve risalto sul fondo di intonaco. L’ornato dell’intarsio tufaceo svolge una successione di losanghe ad eccezione della finestra centrale il cui fregio segue un motivo a zig-zag.
Nell’angolo che via S. Cesareo forma con Piazza Tasso, nel posto dove attualmente ha sede il circolo Sorrentino, trovavasi un secondo sedile, detto di Porta, perchè in origine eretto presso la porta maggiore della città nello spazio allora denominato Largo del Castello. Dopo l’abolizione dei sedili fu ridotto prima a carcere poi a corpo di guardia per la milizia urbana e infine a luogo di convegno del circolo Sorrentino.
Basilica di S. Antonino
L’origine è riconducibile all’XI secolo, anche se già verso il IX secolo, esisteva in quel luogo un oratorio dedicato a S. Antonino. La chiesa presenta diversi elementi di spoglio, come i fusti delle colonne provenienti probabilmente, per la loro particolare uniformità, dal portico di una delle molte ville romane presenti nella zona.
Nella cripta, rifatta nel settecento, si osservano numerosi quadretti di ex voto, soprattutto di marinai.
Interessante è il presepe del settecento, della scuola di Sammartino, e il portale meridionale di forme bizantino-romaniche, risalente al X secolo.
Chiesa della Grazie
La chiesa cinquecentesca con l’annesso monastero di clausura di monache domenicane, fu donata dalla nobile sorrentina Bernardina Donnorso alla fine del ‘500.
La chiesa è ad una navata e conserva pregevoli opere di pittori meridionali operanti tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘700 come S. Buono, N. Malinconico, P. Caracciolo e B. Corenzio
Chiesa e
Chiostro S. Francesco
L’origine del monastero risale alla prima metà dell’VIII sec. L’architettura del chiostro presenta archi incrociati di tufo su due lati del portico espressione stilistica del tardo trecento, sostituiti sugli altri due lati da archi tondi su pilastri ottagonali.
Da notare infine, la presenza di vari elementi di spoglio, provenienti da templi pagani, come le tre colonne di angolo riusate funzionalmente. Accanto al convento è situata la chiesa di S. Francesco, che risale al XVI secolo. All’interno si può ammirare, nella prima delle tre cappelle di destra, una statua in legno, raffigurante il santo con il Cristo crocefisso, donata dalla famiglia Vulcano nel XVII secolo.
Casa del Tasso
A destra del tratto di strada, che da piazza F.S. Gargiulo porta alla piazza della Vittoria, si trova l’ingresso dell’Imperial Tramontano, che incorpora due camere, avanzo della casa in cui nel 1544 nacque Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata.
di cotto, il piccolo campanile belvedere e la cupola maiolicata.
Chiesa del Rosario
già dei SS. Felice e Baccolo
Comunemente conosciuta come del SS. Rosario, sorse, probabilmente sotto l’impero di Costantino Magno (310), sui testi di un antico tempio pagano chiamato Pantheon e, fu cattedrale di Sorrento dal XII al XV secolo.
Casa di Cornelia Tasso
Al numero 11 di via S. Nicola, si trova la casa Fasulo, già Sersale (notevole il portale a bugnato e del balconcino) nella quale abitò Cornelia Tasso, sorella di Torquato e moglie di Marzio Sersale e che continuò a dimorarvi anche da vedova, coi figli Antonino e Alessandro. Nel luglio 1577 Torquato, fuggito dal castello di Ferrara, s’imbarcò a Gaeta e qui si presentò in veste di messaggero del poeta, e poi si rivelò. Partì per Roma. Nell’atrio, volta affrescata con stemmi e trofei militari e iscrizioni del 1615 che ricordano il Poeta.
Chiesa SS. Annunziata
L’origine di questa chiesa è antichissima: ma si ignora la data della sua fondazione. Fu probabilmente edificata sui ruderi del tempio dedicato alla dea Cibele. Dal 1391 in tale chiesa (acui era annesso un monastero) officiavano i Padri Agostiniani della Congregazione di S. Giovanni a Carbonara di Napoli. Nel 1811 la chiesa fu concessa a loro richiesta ai compatroni delle Cappelle, purchè si accollassero tutte le spese di mantenimento i quali aloro volta nel 1854 l’assegnarono definitivamente alla Congrega laica di S. Monica.
Sedile Dominova
Unica testimonianza rimasta in Campania degli antichi sedili nobiliari, risale al sec. XVI.
In forma quadrilatera, con due arcate ad angolo in piperno, che lasciano scoprire l’intero della cupola e i muri di fondo con affreschi del settecento. I pilastri e le arcate posistili, con i loro capitelli, sono di gusto arcaicizzante. La cupola seicentesca è formata da embrici maiolicati di colore giallo e verde.
La Sirena di Sorrento
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HISTORIcAL cENTRE
. Via Parsano
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Piazza S. Antonino
Via S. Francesco
Piazza F. Saverio Gargiulo
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Via Tasso - Via S. Nicola
Via 2° Traversa Fuoro
Via Fuoro - Via S. Cesareo
Piazza Tasso - Corso Italia
The old walls
The only part of the Greek defensive wall still remaining is under the road at the Porta Parsano Nuova (new Parsano Gate) and can be viewed close to the same door. Another ruin of the Greek wall other than that of the Marina Grande Gate and very limited in size is the small tract (just over three metres) of the western end located in via Sopra Le Mura. The Roman town was built over the Greek one following the same urban plan with walls of large isodomic blocks. These walls stood to defend Sorrento through the Middle Ages. Rebuilding began in 1551 and was only completed in 1561 after the tragic Turkish invasion. From 2010 the walls of Parsano has been restored and it’s possible to visit everyday.
Church of the Servants of Mary
In Baroque style this church was completed in the XVIII century. The site of the congregation of the servants of Maria, it conserves inside a wooden statue of the dead Christ, by an unknown sculptor which is carried during the Good Friday procession by confratemity members in black robes and hoods.
Cathedral
In Romanic style it dates to the XVth century; the side door is from the same period (1474) and in Renaissance style. Amongst other things the church houses paintings by artists from the Neapolitan school of the 1700s, an archibishops throne in fine marbles (1573) and a wooden marquetry work of Sorrentine craftsmen of the beginning of the 19th century. Works of art always made by using the marquetry technique can be admired in the interior, such as the pictures of the stations of the Cross or the wooden panels of the main and side entrance. These are all works of recent young masters of marquetry art.
Cathedral Belltower Bishop’s Palace
Noteworthy is the belltower’s base from the Romanic era probably built around the VIth century with various types of trunks of columns, alternating classic and Byzantine capitals with a base of statues and every type of marble fragments. In the two highly raised arches and on the columns placed at the corners its clearly Byzantine accent can be noted. This construction is important to the town’s urban history since the small spaces under the raised arches and adjoining bend onto Via Pietà at the beginning of the Bishop’s Palace were used for years for public gatherings before these were held inside the castle. The upper part of the tower was either rebuilt or at least greatly reduced to its present size around the XVth century.
Fifteenth Century House
Sanctuary of Carmine
(St. Mary of Carmelo)
The only curious examples of local architecture deriving from the influx of Tuscan experts working in Naples in the second half of the 1400s are the small building with lodge in Vico Galantarario, the capitals which can be found in a Neapolitan staircase in Via S. Arcangelo a Baiano and those of the Pontano Chapel with the only variation of leaf placed inside out.
Correale Palace (XIVth century)
The facade of this building exhibits valuable acute-arched mullioned windows in dark tufo in various shapes and designs, with small arches and lobed rosewindows. There is a beautiful large window with an overhanging pointed arch which rests on polystyle piers upheld by corbers and crowned by Gothic capitals of acanthus leaves, in the keystone of the arch the coatof-arms is incised. The portal is characteristically Neapolitan -a depressed arch with Durazzesque Catalan patterns and was used from the end of the 1300s all through the 1400s.
Veniero Palace (XIIIth century)
Th is building is of exceptional rarity and worth as it represents the late Byzantine and Arab taste uniquelly drafted in compositive organic continuity. The three large arched windows on each floor are surrounded by wide fillet in grey and yellow tufo, two narrower fillet, used ad floor markers underline the two rows of windows and round tiles, like small rosewindows with majolica paterae in the centre alternate at the apertures with a slightly raised contour at the base of theplaster. The inlaid tufo decoration develops a succession of lozenges with the exception of the central window whose frieze follows a zig-zag motif.
The Correale House in the Tasso Square
In the main square, once called largo of the castle, exactly at the corner where Via Pietà begins another Correale Palace is located. The inscription on the portal’s marble scroll ornament bears the date 1768 but it is known that as early as the XVth century a house belonging to this family stood here and was later totally transformed by the 17th century reconstruction.
Reconstructed at the end of the 15th century, on the remains of a previous ancient Church dedicated to the sacred sorrentine Martyrs, the Church of Carmine has only a single nave. At the far end there is an ancient impression of Mary, the Madonna, which is a copy of the Drk skinned Virgin of the Church dedicated to the same Saint in Naples. Once can admire paintings of good quality of artists of the 16th and 17th centuries, as well as two artistic gilded wooden bone containers of Saints which date back to the 16th century.
Porta Seat (XVIth century)
In the corner which Via S. Cesareo forms with the Tasso Square where the Sorrentine club is now located there once stood a second Seat called Porta because it was originally built near the city’s main gate in the area then called Largo del Castello. After the abolition of the seats it was first turned into a prison and then a guard-house for the urban militia and finally a meeting place for the Sorrentine club.
Basilica of St. Antonino
Its origin dates to the XIth century although there was already an oratory dedicated to St. Antonino here in the IXth century. The church presents various elements of plunder such as the column shafts which for their particular uniformity probably come from the portico of one of the many Roman villas present in the area. In the crypt, rebuilt in the 1700s, numerous exvoto paintings, mainly of sailors can be observed. Of interest are the XVIIIth century Crib from the Sammartino school and the southern portail in Byzantine-Romanic form dating to the IXth century.
The Church of St. Mary of the Miracles (S. Maria delle Grazie)
The fifteenth century Church which includes a convent of a closed order of Dominican Nuns, was founded by the nobile sorrentine Lady Berardina Donnorso at the end of the 15th century. The church has a single nave and treasures esteemed works of southern italian painters who painted in the period between the end of the 15th and beginning of the 17th centuries, such as S. Buono, M. Malinconico, P. Caracciolo and B. Corenzio.
Church and Cloister of St. Francis
The monastery’s origin dates to the first half of the VIIIth century. The cloister’s architecture presents crossed arches in tufo on two sides of the portico, expressing the style of the late 1300s and substituted on the other two sides by round arches on octagonal pilasters. Various elements of pillage are present as in the three corner columns reutilized functionally after being taken from pagan temples. Next to the convent is the church of St. Francis which dates to the XVIth century. Inside, in the first of the three chapels on the right a wooden statue depicting the saint with Christ on the cross can be admired. It was donated by the Vulcano family in the XVIIth century.
House of Tasso
On the right of the road which from the F. S. Gargiulo Square leads to the Vittoria Square is the entrance to the Imperial Tramontano which incorporates two rooms left from the house where Torquato Tasso, author of Jerusalem Liberated, was born
Church and Monastery of St. Paul
The church is attached to the old monastery of Benedectine nuns of St. Paul dating to IXcentury. It consist of one aisle with circular vault and lunettes and is enriched by paintings and a maiolica floor over brickwork.
Also noteworthy is the small belvedere belltower and the cupola in maiolica.
Church of the Rosary, formetly of Saint Felice and Baccolo
Commonly referred to as the St. Rosary it was probably built under the empire of Constantine the Great (310) over the remains of an old pagan temple called pantheon. It was Sorrento’s cathedral from the XIIth to the XVth century.
House of Cornelia Tasso
At number 11 Via S. Nicola is the Fasulo House, once the Sersale House (noteworthy the ashlar-work portico and pretty little balcony).
Cornelia Tasso, Torquato’s sister and Marzio Sersale’s wife lived here, and continued to after she was widowed with her sons Antonino and Alessandro.
In July 1577 Torquato escaped from the castle of Ferrara and embarked at Gaeta to present himself here disguised as the poet’s messenger later revealing his true identity. He stayed with his sister until December, then left for Rome. In the entrance hall is a vault decorated with stems, military trophies and inscriptions from 1615 in memory of the poet.
Church of Annunciation
The origin of this church is antique althiugh the date of its foundation is not known. It was probably built on the remains of the temple dedicated to the godess Cybele. From 1391 in this church (which was adjoined to a monastery) the Agostinian fathers of the congregation of St John in Carbonara from Naples officiated.
The church was conceded by their request in 1811 to the co-patrons of the Chapels on condition that they took on all maintenance expenses.
They, in turn, granted definitely to the lay congregation of St Monica in 1854.
Dominova Seat
This the only remaining testimony in Campania of the old noble seats and dates to the WXIth century.
It has a quadrilateral form with two corner arches in piperno (lava) permitting the view of the interior of the cupola and the end walls with 18th century frescoes.
The pilasters and polystyle arches with their capotals are in archaic style.
The 17th century cupola is formed by green and yellow majolica roof-tiles.
FIORIScONO I LIMONI
Conla sua fragranza inconfondibile e il suo colore vivace, il limone è una presenza costante nel paesaggio della Penisola Sorrentina. Ma oltre ad essere un elemento distintivo della gastronomia e dell’economia locale, il limone ha una storia millenaria e un forte legame con l’arte e la cultura, dalle antiche civiltà mediterranee fino alle espressioni di cultura popolare napoletana. Sebbene sia originario dell’Asia sudorientale, il limone giunse nel Mediterraneo grazie agli Arabi durante il Medioevo, trovando nel nostro territorio un habitat ideale per la sua coltivazione, infatti già nel XIII secolo Amalfi divenne famosa per i suoi profumati giardini di limoni. Un’importante testimonianza della diffusione precoce di questa pianta sono gli affreschi ritrovati a Pompei, nella “Casa del frutteto”, riportati alla luce nel 1951 che raffigurano una pianta con frutti di limoni.
Da millenni il limone profuma le coste del Sud Italia, come testimonia alla fine del XVIII secolo Johann Wolfgang von Goethe, che nel suo celebre “Viaggio in Italia” pone una domanda che esprime meraviglia e ammirazione per il paesaggio italiano: “Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni? Brillano tra le foglie cupe le arance d’oro, / Una brezza lieve dal cielo azzurro spira, / Il mirto è immobile, alto è l’alloro! / Lo conosci tu? / Laggiù! Laggiù! / O amato mio, con te vorrei andare!” Il limone ha ispirato numerosi artisti, soprattutto nel contesto delle nature morte. Il pittore napoletano Giovanni Battista Ruoppolo, del XVII secolo, lo rappresenta in numerosi dipinti, dove il frutto giallo diventa simbolo di abbondanza e vitalità.
Anche Claude Monet, durante i suoi soggiorni in Costa Azzurra, immortalò i limoneti di Menton, affascinato dalla luce e dai colori unici di queste terre.
Nella tradizione musicale popolare napoletana, si distingue il canto “a fronna ‘e limone”, una forma di esecuzione improvvisata legata alle tradizioni contadine del vesuviano.
Questo tipo di canto, che spesso accompagna i momenti di lavoro nei campi o nelle vigne, prende il nome proprio dal limone, considerato simbolo di rigenera-
zione e forza. La “fronna”, o foglia di limone, rappresenta la vitalità della terra e dei suoi frutti. Nella Penisola Sorrentino-Amalfitana, il limone ha anche un forte legame con la gastronomia. Il fa-
moso limoncello, liquore dolce a base di scorze di limone, è una delle eccellenze locali. Ma anche la cucina tradizionale fa largo uso del limone, non solo come condimento per piatti di pesce,
Giovanni Gugg
ma anche in dolci come la “delizia al limone” o lo sfizioso “babà al limoncello”.
Simbolo di freschezza e rigenerazione, di bellezza e sapore, il limone è molto più di un semplice frutto: è un elemento culturale che attraversa la storia, l’arte e la vita quotidiana delle comunità che ne hanno fatto un emblema.
Where lemons bloom: history and traditions of a Mediterranean fruit
Withits unmistakable fragrance and bright color, the lemon is a constant presence in the landscape of the Sorrento Peninsula. But in addition to being a distinctive element of the local gastronomy and economy, the lemon has a thousand-year history and a strong link with art and culture, from ancient Mediterranean civilizations to the expressions of Neapolitan popular culture. Although it is native to south-east Asia, the lemon arrived in the Mediterranean thanks to the Arabs during the Middle Ages, finding in our territory an ideal habitat for its cultivation, in fact already in the 13th century Amalfi became famous for its fragrant lemon gardens. An important testimony to the early diffusion of this plant are the frescoes found in Pompeii, in the “House of the Orchard”, brought to light in 1951, which depict a plant with lemon fruits. For millennia, lemon has perfumed the coasts of Southern Italy, as Johann Wolfgang von Goethe testified at the end of the 18th century, in his famous “Italian Journey” asking a question that expresses wonder and admiration for the Italian landscape:
“Do you know the country where lemons bloom? Golden oranges shine among the dark leaves, / A light breeze blows from the blue sky, / The myrtle stands still, the laurel is tall! / Do you know it? / Over there! Over there! / Oh my beloved, I would like to go with you!”
The lemon has inspired numerous artists, especially in the context of still lifes. The Neapolitan painter Giovanni Battista Ruoppolo, from the 17th century, represents it in numerous paintings, where the yellow fruit becomes a symbol of abundance and vitality. Even Claude Monet, during his stays on the French Riviera, immortalized the lemon groves of Menton, fascinated by the light and the unique colors of these lands. In the Neapolitan folk musical tradition, the song “a fronna ‘e limone” stands out, a form of improvised performance linked to the peasant traditions of the Vesuvian area. This type of song, which often accompanies moments of work in the fields or vineyards, takes its name from the lemon, considered a symbol of regeneration and strength. The “fronna”, or lemon leaf, represents the vitality of the earth and its fruits.
In the Sorrento-Amalfi Peninsula, the lemon also has a strong connection with gastronomy. The famous limoncello, a sweet liqueur made from lemon peel, is one of the local delicacies. But traditional cuisine also makes extensive use of lemon, not only as a condiment for fish dishes, but also in desserts such as the “delizia al limone” or the delicious “babà al limoncello”.
A symbol of freshness and regeneration, of beauty and flavor, the lemon is much more than a simple fruit: it is a cultural element that runs through the history, art and daily life of the communities that have made it an emblem.
Open from May to October, the bar is located on the rooftop terrace of the Grand Hotel La Favorita which boasts a spectacular view of the Bay of Naples and Mount Vesuvius. A ne selection of signature cocktails will accompany your amazing sunset views and during your after dinner live music evenings.
Have you ever dreamed about eating under a sky full of lemons?
O’ Parrucchiano restaurant is a culinary adventure unlike any other, providing guests with the most fragrant and picturesque experience in Sorrento.
PREMIO FERRARO 2024
Ilvincitore della sedicesima edizione del Premio Internazionale Vincenzo Ferraro, promosso dalla omonima Associazione presieduta da Maddalena Ferraro, con il patrocinio del Comune di Sorrento, è Immanuel Christopher Jebaraj, il quale ha conseguito il titolo di Dottore in Fisica presso la Katholiek Universitet (KU) Leuven, Belgium nel 2021 ed attualmente occupa una posizione di ricercatore post-doc presso l’università di Turku, in Fillandia.
«Sapere che ci sono ancora tante menti geniali - spiega Maddalena Ferraro, fondatrice del Premio - mi viene spontaneo ricordare a me stessa, che ho attivato un meccanismo difficile, è vero, ma è ancora più vero che da risalto alle nuove generazioni che si aprono ad orizzonti finalizzati a scoperte e innovazioni».
La cerimonia di consegna del Premio si terrà sabato 12 ottobre, alle ore 9.30, presso il Chiostro dii di San Francesco a Sorrento, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni,
scienziati, divulgatori, docenti, studenti.
Dopo il saluto del Sindaco Massimo Coppola, è previsto l’intervento del Teologo Tanzilla Nitti, dell Università Pontificia della Santa Croce, che terrà, per la prima volta in assoluto al premio Ferraro, una relazione tra fede e scienza.
Tra gli altri, il Direttore Marco Feroci Inaf-Istituto di Astrofisica e Planetologia, prof. Fabio Reale Università di Palermo ed Inaf Osservatorio Astronomico di Palermo, Dottor Roberto Bruno Inaf-Istituto di Astrofisica e Planetologia, Prof. Umberto Villante Università dell’Aquila e Consorzio Area di Ricerca in Astrogeofisica, Scienziata Marcella Marconi, Inaf-Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Pietro Schipani Direttore dell Osservatorio Astronomico di Capodimonte.
Interverranno, oltre agli ospiti istituzionali del territorio sorrentino, la Dottoressa Renata Monda, presidente del cug di Città Metropolitana di Napoli, Coordinatore del progetto capi-
tale nazionale costruiamo gentilezza 2024, Prof. Luigi Russo Responsabile del rilevatore geomagnetico di Capri, la Fidapa, presidente prof. Mana Gentile, Unitre, prof. Lucio Esposito, la pittrice Mariarosella Cetani. Modera Maria Sorbo. Nell’ambito dell’incontro si terrà anche la premiazione del concorso scientifico-letterario intitolato a Vincenzo Ferraro, giunto alla settima edizione e
destinato alle scuole secondarie di secondo grado della regione Campania. Originario della penisola sorrentina, Vincenzo Ferraro è stato un importante esponente del mondo scientifico internazionale. Le sue teorie hanno gettato le basi per la moderna fisica della magnetosfera. Tra l’altro, fu titolare della cattedra di Matematica Applicata, Matematica Pura, Fisica e Statistica al Queen Mary College e, più tardi, membro della Royal Astronomical Society.
All’iniziativa hanno aderito i comuni di Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Pomigliano D’Arco, il Liceo scientifico Salvemini di Sorrento, il Liceo Classico Marone di Meta, l’Istituto nautico Bixio di Piano di Sorrento, il Liceo Imbriani di Pomigliano d’Arco ed altre scuole della Campania.
Nuovo appuntamento di divulgazione scientifica a Sorrento.
Dopo l’incontro dello scorso 25 aprile con Dario Bressanini la Terra delle Sirene é pronta ad accogliere la “divagatrice” Beatrice Mautino.
La biotecnologa, giornalista, autrice e nota comunicatrice scientifica parteciperà domenica 27 ottobre alle ore 18.30, presso la sala conferenze del Conca Park Hotel, a un incontro dal titolo “Scegliere con Scienza”.
La Mautino, conosciuta dal grande pubblico per le numerose pubblicazioni e i podcast a tema scienza, dialogherà con i Biologi Lavinia Castellano e Luca Paladino su come sfruttare le conoscenze scientifiche per effettuare scelte consapevoli nella vita di tutti i giorni.
Al centro dell’appuntamento anche un focus sulla scienza dei cosmetici, ultimo lavoro letterario della Mautino.
L’incontro é promosso dalla Associazione scientificoculturale SLAM e organizzato con il fondamentale supporto del Conca Park Hotel, della Libreria Tasso e dell’Hotel Continental.
L’ingresso é libero, senza prenotazione, fino ad esaurimento posti.
Si consiglia di arrivare con congruo anticipo.
XVII SORRENTO cLASSIcA FESTIVAL
Idirettori Paolo Scibilia e Maurizio Pietrantonio siglano un’amicizia sulle note di Richard Galliano.
A conclusione del prestigioso cartellone del XVII Sorrento Classica Festival 2024, nell’ incantevole cornice del Chiostro di San Francesco di Sorrento, è stato consegnato il premio “Sorrento Classica alla Carriera” al direttore generale della Fondazione Ravello, Maurizio Pietrantonio. Il gala finale della XVII edizione di “Sorrento Classica”, che ha visto come protagonista il famosissimo fisarmonicista Richard Galliano, ha archiviato una edizione di grandi contenuti musicali, un “gioco serio”, che ha visto alternarsi in palcoscenico, negli otto appuntamenti internazionali, musicisti del calibro di Oxana Yablonskaya, Carlo Lepore, al fianco di astri nascenti della musica come Teo Gertler, Kim Hae-Ji, Elena Vallebona, e ancora la Berliner Symphoniker, Pierdavide Carone con il suo omaggio a Lucio Dalla, Valeria Golino e il maestro Maurizio Mastrini, Carlos Piñana e il Piano Trio dei Solisti della Scala. Il direttore artistico del Festival , Paolo Scibilia, ha affidato il gala alla fisarmonica di Richard Galliano, il quale, innamorato di Sorrento e della sua accoglienza, lo ha portato non solo ad omaggiarla con un’interpretazione particolare di “Caruso” di Lucio Dalla, ma ponendo il suo mantice al servizio di un’altra synthesis, quella di Gershwin. Finale, alla presenza del Sindaco Massimo Coppola, con la
consegna del premio “Sorrento Classica” alla carriera al Maestro Maurizio Pietrantonio, oggi direttore generale della Fondazione Ravello, il quale ha licenziato una interessante LXXII edizione del Ravello Festival, in veste
anche di direttore artistico. Il Maestro Paolo Scibilia, direttore da diciassette anni del Festival, consegnando questo premio ha inteso guardare a quel luminoso passato della Sorrento musicale, dove tutto è iniziato, al suo
“rubare” dall’esperienza del Maestro Maurizio Pietrantonio, dal suo stile, dalla sua linea estetica di realizzare la direzione artistica di un evento, quello appunto dell’Estate Musicale Sorrentina, per vent’anni, che poi lo ha portato alla Soprintendenza del Lirico di Cagliari, senza dimenticare la sua cattedra di violino al Conservatorio San Pietro a Majella, poiché è bene sottolineare, che dietro una carriera di questa levatura, ha da esserci una profonda conoscenza e amore per la musica. Nota di colore durante la consegna del premio circa l’esperienza anche di volta-pagine quella del giovane Paolo Scibilia, il quale scoprì, così, che non tutti i pianisti di prestigiosi comple ssi da camera, le note di passaggi particolarmente difficilinon le suonassero proprio tutte... Tanti ricordi, tra l’altro, quello di un concerto indimenticabile con Richard Galliano in duo con Michel Portai, con il progetto Blow up e la consapevolezza di aver operato bene: “Un premio quello conferitomi che mi onora - ha commentato il M° Maurizio Pietrantonio perché è il segno di una testimonianza sincera di come, a così tanti anni di distanza dalla mia ultima direzione artistica dell’Estate Musicale Sorrentina datata 2005, abbia lasciato un buon ricordo e consolidato un legame mai interrotto tra me e la Città di Sorrento e ciò è fonte di gioia e soddisfazione. Ringrazio il Maestro Scibilia, per la sensibilità che ha avuto nel proporre il mio nome ad un così alto riconoscimento e auguro alla sua vita professionale e a “Sorrento Classica”, sempre ulteriori e ancor più lusinghieri successi”.
LE STRAdE NEL BOScO dELLA PIANA dI SORRENTO
Durante
il secolo d’oro dell’agrumicoltura sorrentino, dal 1850 al 1950, il paesaggio della ‘Piana di Sorrento’ si caratterizzava per la sua singolare bellezza paesistica. Visto dall’alto era un enorme bosco di aranci coperto da uno sterminato pergolato su cui d’estate si raccoglieva una miriade di piccole capanne fatte con le stuoie di paglia che d’inverno venivano distese per coprire le chiome degli alberi. I campanili dei radi casolari qua e la punteggiavano il bellissimo paesaggio.
Sotto quella coltre di verde una rete di stradine lunga più di cento chilometri si intrecciava come vasi sanguigni in cui ogni giorno scorreva la vita degli uomini. Stradine strette che univano, attraversando l’immenso bosco, i vari casali e borgate della ‘piana’. A partire dal Settecento, insieme all’impianto sistematico degli aranceti e della loro protezione, i vecchi sentieri, anche quelli scavati in trincea, furono cinti da alti muri di tufo grigio, il materiale ricavato dalla roccia del sottostante banco vulcanico. Oltre le chiome degli aranci dominavano i noci, gli ulivi e altre piante fruttifere; legate poi alle spalliere e ai frangivento sormontavano le viti. Così si presentava il paesaggio di questo tratto della Costiera fino alla seconda metà del XX Secolo. “Certi suoi vicoli umidi e deserti – scriveva nel 1962 lo scrittore Raffaele Attardi - sono scavati nei giardini a guisa di fossati, coi fianchi alti
tengono la terra nera che ferve e li opprime.
Sui muri svettano le viti, arrampicate sulle pertiche dei pergolati, al disopra degli aranci: una fuga di verde brillante nell’azzurro limpidissimo, come una ogiva arborea, che contiene il sole nell’ombra. Questi vicoli appartati, umidi e deserti dal fondo terroso ricamato dalle piogge, sono abitati solo da passeri, lucertole e innamorati…” In quegli anni, sostando all’aperto o attraversando le strette viuzze, infossate nei muri, sommersi dall’alta vegetazione, ombrose e fresche, era impossibile guardare lontano e avere una visione ampia del territorio; la sensazione era quella di attraversare un bosco, un “bosco di agrumi” per dirla con Alessandro Dumas. Per rendersi conto della configurazione pianeggiante dell’antica “Planitias” dei romani era necessario portarsi in luoghi elevati, verso le colline, oppure su in cima ai campanili. Quelle strade non si prestavano alla valorizzazione paesaggistica, anzi piuttosto l’occultavano alla vista dei forestieri. Esse pertanto non hanno concorso al godimento della bellezza panoramica da parte dei viaggiatori dell’era romantica; tuttavia avevano un fascino tutto particolare giacché custodivano sensazioni uniche, quasi segrete, intime. Dominava soprattutto il silenzio, interrotto dal canto melodioso degli uccelli e, durante l’estate, dal frinire delle cicale. Il viandante era stordito dai profu-
nelle altre stagioni. Rari portoni, orlati di pietra lavica, consentivano l’ingresso ai giardini; nella chiave dell’arco era scolpito sovente lo stemma del ‘padrone’, quasi sempre di nobile lignaggio. Sugli incroci l’immancabile edicola votiva con la maiolica policroma del santo protettore davanti a cui la lampada ad olio serviva sia per la venerazione che per la fioca illuminazione notturna. L’intima solitudine di quei luoghi ha accompagnato i tanti artisti dell’Ottocento chiusi nei loro pensieri e nelle loro sensazioni che, finalmente, esplodevano in meraviglia allorché giunti sull’altura della collina davanti a loro si apriva lo scenario del cielo e del mare lontani. Sensazioni bene espresse dalla scrittrice Mary Shelley la quale più volte, durante il suo lungo soggiorno del 1844, aveva percorso queste stradine a dorso di mulo per raggiungere la sommità dei Colli e l’imbarcatoio dello ‘Scaricatoio’ da cui proseguiva in barca verso
la costiera amalfitana. Queste stradine furono gli scenari “ del film ‘silent’ “The White Sister” che il grande regista americano Henry King girò nel 1923. Tratto dal romanzo di Francis Marion Crawford nel film appare la fuga disperata di Lilian Ghish, nel ruolo di Angela Chiaromonte nelle scene del terremoto e in quella del suo salvataggio fra le braccia del capitano Severi interpretato da Roland Colman. L’angustia e la solitudine dalla location conferisce al film drammaticità e angoscia. Con l’avvento del “miracolo economico”, a partire dagli anni Sessanta del Novecento la ‘Piana di Sorrento’ ha subito la profonda trasformazione del suo territorio, gli aranceti sono stati in gran parte smantellati e le anguste stradine abbandonate. Oggi i vecchi muri di tufo, dove ancora esistenti, svuotati del loro contenuto arboreo e privati della loro funzione di difesa, si mostrano sbrecciati e malinconici a testimonianza del tempo passato.
PRESENTA
Surrentum/Sorrento: Studi e Ricerche per la Carta Archeologica della Città e
RICOSTRUzIONE DIGITALE DELLA SORRENTO ROMANA
L’Associazione Culturale The Bright Side o Il Lato Positivo dell’informazione ideata a Sorrento nel 2014 e presieduta dal sorrentino Tonino Esposito, compie a ottobre dieci anni di attività incentrata sul racconto, sulla valorizzazione e sulla diffusione di sole buone notizie e buone pratiche, quelle che i media a torto considerano notizie di serie B. L’Associazione opera a livello nazionale e tra i suoi format c’è il TG delle Buone Notizie fatto da anni nelle scuole di tutte le Regioni italiane ed anche in varie scuole della Penisola Sorrentina. L’Annuario delle buone notizie e l’Annuario delle storie gentili sono, poi, alcune delle pubblicazioni realizzate in questi anni dall’Associazione che si possono leggere e scaricare gratis dal sito associazionetbs.org Tonino Esposito, in uno con il nostro magazine e con il supporto del Rotary Sorrento, ha pensato di realizzare il prossimo 13 Novembre in Penisola Sorrentina un evento, anche per festeggiare i dieci anni di vita dell’Associazione. Si tratta di una Giornata della Positività e della Gentilezza che nelle intenzioni degli ideatori intende coinvolgere tutti i Comuni e le scuole della Penisola Sorrentina. A queste ultime verrà, poi, riservato uno speciale bando, concorso denominato “Scova la buona notizia”. Una sorta di caccia al tesoro di buone notizie e pratiche locali da far conoscere, condividere, amplificare e da mettere in Rete non solo a livello locale ma nazionale. Ogni Comune verrà invitato a presentare due buone notizie o pratiche prodottesi nel proprio territorio. Con noi di Surrentum, poi, l’idea è di conservare in un grande data base le buone notizie raccolte così da rendere disponibili, consultabili da tutti e per sempre. In occasione della giornata del 13 Novembre, che coincide con la Giornata Mondiale della Gentilezza, The Bright Side presenterà la seconda edizione del suo libro Annuario delle storie gentili invitando sia le autorità locali che i media locali e nazionali.
Il 16 settembre, presso la sala consiliare del Comune di Sorrento, ha avuto luogo la presentazione ufficiale di “Surrentum/Sorrento: Studi e Ricerche per la Carta Archeologica della Città”, volume a cura di Luca Di Franco edito dal Comune di Sorrento e dalla Soprintendenza Area Metropolitana di Napoli. Un’importante occasione per celebrare la storia millenaria di Sorrento e per condividere i risultati di anni di ricerche archeologiche condotte sul territorio.
Il volume è frutto di una stretta collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, il Comune di Sorrento e il Museo Correale di Terranova.
L’evento ha visto la partecipazione del sindaco Massimo Coppola, Mariano Nuzzo, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, e Gaetano Mauro, presidente del Museo Correale di Terranova.
Piazza Sant’Antonino, 25 SORRENTO
G IOACCHINO F IORENTINO
IL VICHINGO SORRENTINO
Dopo aver preso il nostro
solito caffè al bar Fauno, servitoci al banco dai simpatici Mena e Luigi, ci recammo in spiaggia. Sul lido trovammo ad accoglierci un giovane assistente ai bagnanti , Gioacchino Fiorentino, dall’aspetto maestoso, educato e solerte; somigliava a un Vichingo: carnagione chiara, capelli lunghi di un rosso dorato e occhi simili ad ambre, gli stessi colori appartenuti a mio padre Italo e al geniale Van Gogh. Ogni giorno per Gioacchino c’era qualcuno da aiutare, da soccorrere, da ascoltare: un lavoro veramente estenuante.
Mi raccontò che avrebbe voluto fare il carabiniere, ma che a causa dei suoi tatuaggi non gli fu consentito , amava viaggiare e fotografare il mondo e, per permettersi quei viaggi, di notte svolgeva un secondo lavoro. Gli raccomandai di non arrendersi e di seguire un cor-
so di fotografia; ci salutammo come se ci conoscessimo da sempre.
Pochi giorni dopo mi trovavo a Pompei, quando mio figlio Dario da Sorrento mi inviò un articolo tratto da Repubblica:
SORRENTO: “ BAGNINO SALVA UN BAMBINO CHE STA PER AFFOGARE”
IL SINDACO COPPOLA: “ GRAZIE A GIOACCHINO CHE HA
EVITATO UNA DISGRAZIA”
Sorrisi, felice per ciò che il vichingo sorrentino aveva compiuto. Il mio istinto e quei particolari colori appartenuti a mio padre Italo e a Van Gogh , ancora una volta, mi avevano saputo guidare.
Rosanna Sannino
C AVIALE E CHAMPAGNE
per il nuovo gelato luxury firmato dal pasticciere sorrentino delle celebrity, Antonio Cafiero
Èdedicata a Diego Armando Maradona l’ultima, squisita, creazione firmata dal pasticciere sorrentino delle celebrity, Antonio Cafiero: un insolito quanto sorprendente gelato, che abbina champagne e caviale. “L’idea – spiega Cafiero – è venuta a me e a mio figlio Mario in seguito a una richiesta particolare giunta da uno yacht ormeggiato alla Marina. I proprietari desideravano un ice cream unico, luxury e al contempo squisito, per stupire i propri ospiti offrendo qualcosa di diverso dal solito. Abbiamo così pensato di realizzare un gusto nuovo a base di pregiato champagne Armand de Brignac, impreziosito ancor più da una cascata di caviale. Insomma, il top del top. Un connubio – continua Cafiero – ispirato al Pibe de oro, col quale ho avuto la fortuna di scambiare due chiacchiere qualche anno fa in occasione dell’evento che lo vide protagonista al teatro San Carlo… Parlammo di Sorrento e di alcune sue passioni, una delle quali, pare, fosse proprio lo champagne, che amava assaporare nei momenti più disparati della giornata. Da quel ricordo indelebile è arrivata l’“illuminazione”: trasformare in gelato due prodotti di gran pregio. Intuizione, apprezzata non solo a bordo dello yacht, ma grazie ad un rapido passaparola, anche dagli ospiti di alcuni party esclusivi che si sono tenuti nei giorni scorsi in Penisola”.
Un ice cream di lusso, servito in preziose coppe gold&blu, dal costo di 100 euro ciascuna.
“Tengo a sottolineare – conclude il pasticciere – che si tratta però di un’eccezione dovuta a una richiesta ben precisa da parte di persone che intendevano sorprendere i propri ospiti senza badare a spese. Tutti gli altri nostri gelati – oltre una sessantina i gusti a disposizione –restano, come sempre, alla portata di chiunque”.
ILMARE DENTRO.
Dalla dolce vita alla tempesta perfetta è il titolo del libro di Salvatore Lauro, con la prefazione di Edward Luttwak e edito da Rubbettino, pubblicato nello scorso mese di luglio. Mescolando aneddoti biografici ad un’analisi politica e sociale sul presente e sul futuro, l’autore ricostruisce la storia italiana partendo dagli anni Sessanta, dalla grande speranza del boom economico. In questo contesto, Ischia diventa una metafora: luogo di accoglienza di alcuni dei più grandi protagonisti del mondo industriale e artistico del tempo, assurge a simbolo di un’Italia felice e speranzosa. Nei capitoli successivi, l’autore passa agli anni della disillusione, con la grande speranza disattesa della partecipazione politica di chi
sperava di diventare un attore del cambiamento del Paese. Ischia, in un percorso circolare, torna: dai fasti degli anni Sessanta alla distruzione del paesaggio con le frane, diventa il luogo da cui far partire una riflessione sulla ricostruzione del Paese.
Un libro che è solo l’inizio di un progetto aperto, un blog salvatorelauro.it che l’autore animerà con le sue idee e i contributi di esperti. Nel volume, dedicato al Padre Agostino, corredato da una fitta biografia, un accurato indice dei nomi e ringraziamenti, sono riportate alcune citazioni, in apertura dei cinque capitoli caratterizzano il racconto. «Ho scelto di proporre al lettore questo viaggio – scrive, tra l’altro, l’Autore -, raccontando al contempo, la mia vita e la mia parabola imprenditoriale e politica».
Salvatore Lauro è uno degli armatori più importanti delle vie del mare nel Golfo di Napoli. Nato a Ischia nel 1951, è azionista della Società Lauro Navigazione, impegnata in attività di trasporto marittimo veloce, cantieristica navale, logistica, innovazione tecnologica e accoglienza. Nel 1996 e nel 2001 è stato eletto al Senato nelle file di Forza Italia.
Ha ricevuto numerosi premi ed attestati di benemerenza durante il lavoro imprenditoriale e politico.
Sorrento Tour Sorrento 2024
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SORRENTO - CAPRI 07.15 (feriale) -
09,00 - 09,20 - 09,40 - 09.55 - 10,45 -
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14,35 - 15,50 - 16,05 - 16,10 - 16,50 - 17,50 CAPRI - SORRENTO 08.00 (feriale) - 08,50 - 09,10 - 09,25 - 10,25 - 10,30 11.20 - 11,40 - 12,55 - 13,55 - 15,15 - 15,20 (LUN.-VEN.) 15.30 - 16,05 -16.10 16,20 - 16.35 - 16,55 - 17,25 - 18,30 - 18,35
SORRENTO/NAPOLI 07.20- 8,15 - 10,00 - 14,00 - 16,25 17,00 (sabato e domenica)
NAPOLI/SORRENTO 09,00 -10,00 (sabato e domenica) - 11,00 - 15,05 17,15
SORRENTO - CAPRI 07,45 - 08,20 - 09,25 - 11,25 14,05 - 14,40 - 16,35 - 19,25 CAPRI - SORRENTO
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• 17.10 H
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• 18.10 H
• 18.15 F
• 18.30 F
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• 19.15 H
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AMALFI
SORRENTO
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SORRENTO PRIORA S. AGATA TORCA 06.40 • F 07.50 H 08.05 F 08.30+ F 09,00+ H 09.00 F 09.30+ G 10.00+ H 10.15+ F 10.30 F 11.00+ G 11.30+ G 12,15 F 13.00 S 13.15 G 14.00+ G 14.00 F 15.30 F 15.35+ F 15.45+ H 16.20 G 17.00+ F 18.00 F 18.10+ H 18.45 F 19.00+ G 19,15 F 19,45 G 20.05 H 21.15 G 22.00 G TORCA S. AGATA PRIORA SORRENTO 06.00 F 06.45• F 07.10• F 07.15 F 08.10• F 08.45 G 09,15 F 10.00 G 10.50+ H 10.55 F 11.05+ F 12.05+ S 12.00 G 12.20+ H 12.20 F 12.30 H 12.50+ H 13.00 F 13.35+ G 14.15 F 14.20+ G 14.50+ G 15.00 H 15.35 G 16.05+ H 16.20+ F 16.50+ G 17.05 F 18.20+ F 18.50+ F 20,20+ G 20,50+ F 21,20+ G
TURNO FESTIVO DELLE
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TORCA S. AGATA MASSA L. SORRENTO 05.15 F 06.05 F 07.00 G 07.35 G 08.30
SORRENTO MARINA CANTONE 07.50 F 07.50 H 09.00 F 10.30 F 13.35 F 14.00 F 15,30 F 16.20 G 18.00 G 20.15 F
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MARINA CANTONE SORRENTO 06,45 F 09.00 G 10,20 F 11.30 F 15.00 G 16.00 F 16.30 F MARINA CANTONE S. AGATA 10.20 F 14.30 F 15.00 G 16.30 F 19.00 G
DI SORRENTO
6 OTTOBRE - 1 NOVEMBRE - 24 NOVEMBRE FARMACIA RUSSO (D-11) Via degli Aranci Tel. 0818772310
13 OTTOBRE - 3 NOVEMBRE - 1 DICEMBRE FARMACIA ALFANI (E-7) Corso Italia - Tel. 0818781226
20 OTTOBRE- 10 NOVEMBRE - 8 DICEMBRE FARMACIA FARFALLA (D-8) Piazza Tasso -Tel. 0818781349
27 OTTOBRE - 17 NOVEMBRE - 15 DICEMBRE FARMACIA CANALE (E-7) Corso Italia - Tel. 0818781174
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asC ensore P er i L Porto e L e s P iaGG e Lift to the Beach/Port
ORARIO DI APERTURA
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Piazza F. S. Gargiulo Villa Comunale - 80067 Sorrento tel. 081 8072543 www.sorrentolift.it - info@sorrentolift.it
PERIODICO DI INFORMAzIONE TURISTICA Aut. Trib. NA n. 3104 del 15.04.’82
Editrice Surrentum Viale Montariello, 8 - Sorrento www.surrentum.com redazione@surrentum.net
Direttore Resp. Antonino Siniscalchi - antoninosiniscalchi@gmail.com
In Redazione Luisa Fiorentino e Mariano Russo
Progetto grafico Daniela Martinelli
Web producer Mauro Siniscalchi
Stampa Effegi srl - Via Bosco Catena, 5 - Portici
STAMPATE 6.500 COPIE
Hanno collaborato: Antonino De Angelis, Claudia Cascone, Laura Cuomo, Rosario Criscuolo, Giuliana Gargiulo, Giovanni Gugg, Rosanna Sannino.
In copertina SORRENTO IN LOVE
Foto di Antonino Fattorusso
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05 Bel Air 0818071622 C/3
06 Bellevue Syrene 0818781024 D/6
81 Cocumella 0818782933 A/15
34 La Favorita 0818782031 D/7
➔ La Pace 0818074775
57 Lorelei Londres 08119022620 B/11
81 Mediterraneo 0818781352 A/15
22 Parco Principi 0818784644 A/14
25 Royal 0818073434 C/10
ALBERGHI HHHH
27 Admiral 0818781076 C/4
➔ Alpha 0818782033
03 Aminta 0818781821 F/3
04 Antiche Mura 0818073523 E/9
51 Astoria 0818074030 D/8
28 Ascot 0818783032 E/5
66 Atlantic Palace 0818782688 D/1
07 Bristol 0818784522 D/4
08 Capodimonte 0818784555 E/4
30 Capri 0818781251 D/11
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11 Cesare Augusto 0818782700 E/9
➔ Club 0818781127
12 Conca Park 0818071621 F/6
13 Continental 0818072608 D/6
➔ Corallo 0818073355
➔ Crawford 0818071772
73 Cristina 0818783562 C/16
14 De La Ville 0818782144 C/11
61 Elios B.que Hotel 0818074834 C/2
➔ Eliseo Park’s 0818781843
15 Europa Palace 0818073432 C/10
16 Flora 0818782520 C/13
74 Gran Paradiso 0818073700 D/16
35 Gardenia 0818772365 C/14
17 Hilton 0818784141 G/7
77 Isabella 0810108238 A/15
19 Johanna Park 0818072472 G/3
55 La Minervetta 0818774455 D/4
78 La Residenza 0818774698 A/15
Q La Solara B. W. 0815338000
56 La Tonnarella 0818781153 C/3
71 Majestic Palace 0818072050 A/16
20 Michelangelo 0818784844 D/11
41 Minerva 0818781011 C/3
21 Miramare 0818072524 C/3
79 Palazzo Guardati 0818785567 D/8
70 Parco del Sole 0818073633 C/17
42 Plaza 0818782831 E/9
23 President 0818782262 F/5
➔ Prestige 0815330470
43 Regina 0818782162 D/6
24 Riviera 0818072011 B/12
58 Rota Suites 0818782904 C/12
18 Tramontano 0818782588 C/7
26 Vesuvio 0818782645 D/1
➔ Villa Garden 0818781387
49 Villa Maria 0818781966 F/5
H Vue d’Or 0818073153
50 Zi’ Teresa 0818784619 C/12
ALBERGHI HHH
80 Au Relais Rivoli 0813654089 D/8
29 Britannia 0818782706 D/2
Q Dania 0818073572
52 Del Corso 0818071016 D/8
32 Del Mare 0818783310 D/4
33 Eden 0818781151 D/9
75 Florida 0818783844 A/15
36 Girasole 0818073082 B/15
37 Il Faro 0818781390 C/8 H Il Nido 0818782766 54 La Badia 0818781154 D/3 38 La Meridiana 0818073535 C/11
La Pergola 0818782626 A/15
Leone 0818782829 F/8
Mignon 0818073824 E/7