S&A 104 Marzo/Aprile 2014

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Unione Europea po Tirrenia) ha beneficiato di aiuti di Stato contrari ai regolamenti europei per gli anni 2011 e 2012 e gli ha ingiunto di restituire un totale di 10,8 milioni. Le Regione Sardegna, che gestisce la Compagnia marittima, ha deciso di fare appello contro la decisione;

2. 80 milioni di Euro per l’espansione dell’aeroporto di Zagabria

un prestito di 390 milioni di Euro è stato accordato alla Società austriaca ASFINAG per il rafforzamento della sicurezza nei tunnel dell’autostrada A9. Nei prossimi cinque anni, ASFINAG investirà 1,5 miliardi di Euro in questo progetto, che prevede fra l’altro la costruzione di una seconda canna per i tunnel Klaus, Bosruck e Gleinalm; la BEI ha accordato un prestito di 500 milioni di Sterline alla società Transport for London, responsabile dei trasporti pubblici della capitale britannica, per il completamento del progetto Crossrail. Il prestito finanzierà la costruzione di un nuovo deposito ferroviario e l’acquisto di nuovi convogli a grande capacità. Il progetto Crossrail dovrebbe diventare operativo nel 2018; il Ministero dei Trasporti spagnolo beneficerà di un prestito di 465 milioni per migliorare la sicurezza sulla rete viaria nazionale. I lavori riguarderanno principalmente l’allargamento delle strade statali, la costruzione di nuove bretelle d’accesso e la posa di barriere antirumore; la BEI ha concesso un prestito di 250 milioni allo Stato ungherese per l’ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie. Il prestito finanzierà soprattutto misure di sicurezza (nuova segnaletica, passaggi a livello, sistemi automatici d’arresto d’urgenza).

3. Una nave della Società marittima Saremar

Allargamento dell’Unione

la denuncia della Compagnia aerea tedesca Lufthansa contro un eventuale accordo fra Alitalia e Etihad è “irricevibile”, secondo la Commissione Europea. Per i vertici della Compagnia tedesca, l’ipotesi di aggregazione in atto porterebbe ad una violazione delle Norme sugli aiuti di Stato ma secondo quanto riferiscono fonti della DG Concorrenza, le Norme comunitarie sugli aiuti di Stato riguardano solo i sussidi concessi dagli Stati membri. Dal momento che eventuali aiuti percepiti da Etihad riguardano Abu Dhabi, questi sono decisamente fuori dal raggio d’azione di Bruxelles, anche se dovessero risultare contrari alle Norme comunitarie. Un fronte che si potrebbe aprire, invece, è quello relativo alla partecipazione di Poste italiane all’aumento di capitale della Compagnia di bandiera. La Commissione continua a esaminare l’aumento di capitale di Alitalia e sta seguendo gli sviluppi della vicenda con attenzione; la Commissione ha iniziato una procedura d’infrazione contro la società automobilistica tedesca Daimler per il non rispetto della legislazione europea in materia di climatizzazione delle automobili. Parallelamente, la Commissione ha citato in giudizio la Germania per aver disposto una delega alle Case Costruttrici tedesche per mettersi in regola con la Legislazione europea nel 2017 e non entro il 2013.

Dopo un voto del Parlamento nazionale, il Governo olandese ha posto il veto alla possibilità di dare all’Albania lo stato di “Paese candidato all’adesione”, come voleva la Commissione Europea. Secondo la Commissione, l’Albania ha tutte le carte in regola per iniziare le procedure di adesione, ma occorre l’unanimità degli Stati membri per avallare la decisione. Nello stesso momento, la Serbia (Paese candidato all’adesione dal 2012) ha ufficialmente iniziato le discussioni per l’adesione. Il Paese balcanico potrebbe diventare il 29° membro dell’UE nel 2020.

Ambiente e clima

Decisioni e procedure giuridiche

L’Italia ha chiuso il 2013 con 104 procedure di infrazione aperte. I settori più interessati sono l’ambiente (22 casi), i trasporti (10), gli appalti, il lavoro e le politiche sociali (7); la Commissione ha deciso che la Società marittima Saremar (una delle Compagnie marittime regionali dell’ex Grup-

Secondo uno studio pubblicato dalla Commissione europea, le misure comunitarie di riduzione di emissioni di gas nocivi non raggiungeranno gli obiettivi previsti. La Commissione aveva ipotizzato una riduzione dell’80% entro il 2050, ma secondo questo studio non dovrebbe superare il 45%; otto Paesi europei (fra cui Italia, Germania e Francia) hanno lanciato un appello ai Commissari europei per l’Energia e l’Ambiente, chiedendo “più coraggio e ambizione” nella politica comunitaria in materia di energie rinnovabili. Di parere opposto Polonia e Regno Unito, che ritengono gli obiettivi comunitari “rigidi e inutili”.

STRADE & AUTOSTRADE 2-2014

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