L’inserimento di ceramiche all’interno di murature risale al XII secolo: è a quest’altezza cronologica che sono datate le strutture più antiche che le conservano. Si tratta in massima parte di campanili (ma non solo) che hanno subito numerosi restauri, decretando spesso la perdita di tali manufatti. Nonostante sia difficile capire il loro rapporto con la muratura, grazie anche alla documentazione fornita da precedenti studiosi, Mazzucato su tutti, sono comunque possibili alcune osservazioni. Queste ceramiche variano la loro provenienza nel corso del tempo fino a limitarsi, nelle strutture più tarde note (XV secolo), ai prodotti locali e importati dalla Spagna: sono rintracciabili dei gusti e dei cambiamenti rispetto alla loro scelta? Qual è il loro ruolo sul mercato romano, anche in rapporto alle ceramiche d’importazione note ad oggi dagli scavi urbani condotti a Roma? Nel tentare una rivalutazione complessiva di questi arrivi, una fonte preziosa risultano dunque essere questi “bacini”.