CONSIDERAZIONI SULLA “SALSIERA” DALLO SCAVO DEL CORTILE DEL MUNICIPIO A MESSINA NEL QUADRO DELLE IMPORTAZIONI LEVANTINE NELLA CITTÀ DELLO STRETTO ELVIRA D’AMICO (Soprintendenza BB.CC.AA. Messina) elvira.damico@regione.sicilia.it
Alla luce dei recen� studi sulle importazioni dal Levante documentate a Messina, si propongono alcune riflessioni su una scodella dalla par�colare forma de�a “salsiera”, rinvenuta alla fine degli anni ’80 nello scavo del Cor�le di Palazzo Zanca a Messina e ritenuta produzione di area bizan�na o locale. Il reperto proviene dal livello 4 dell’ambiente alpha (Fig. 1.C), uno degli ambien� ipogeici dell’isolato di fondazione normanna prospiciente vico della Neve, in origine u�lizza� come can�ne. La “salsiera” (Fig. 1.A) deriva la forma da quella della scodella a larga tesa su piede ad anello, molto diffusa nel XIII secolo. Sulla tesa sono graffite barre oblique campite a re�colo e una figurina umana frontale schema�zzata; sul cave�o, un pesciolino rivolto a destra campito a squame dai riccioli orizzontali. Pennellate evidenziano i decori, verdi sulla tesa, verdi e gialle sul cavo, spesso fuoriuscen� dai margini; l’interno è infine rives�to da vetrina lucente. Nel corso di una recente revisione del contesto, sono emerse alcune novità. È stata precisata la datazione al XIII secolo (protomaioliche brindisine; “cobalto e manganese”). La novità più significa�va è la presenza di un fondo di scodella ingobbiata graffita (Fig. 1.B), confrontabile con la salsiera per lo s�le del decoro, con differenze nell’impasto e nel rives�mento. Una figura smilza di pesce graffita a punta media occupa il centro del cavo, evidenziato da cerchio inciso e circondato da fasce trasversali campite a re�colo allungato, evidenziate da pennellate in verde e giallo senape diluito. A
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Fig. 2. A-B: scodella e ciotola da Segesta (Federico e la Sicilia, A203 e A207). C: scodella da Cefalù (TULLIO 1993, p. 243 fig. 6). D: scodella da Monte Jato (Federico e la Sicilia, A109). E: scodella/salsiera da Palermo (ALEO NERO 2018, p. 49 fig. 2.h)
Alcune forme aperte in Late Byzantine Sgraffito Ware (ciotola da Chlemoutsi, Grecia: Fig. 3.A; scodella da Aphrodisias, Turchia: Fig. 3.B) e una scodella dal mercato an�quario in Coloured Sgraffito Ware (Fig. 3.C) sono accostabili per forme e decori agli esemplari dalla Sicilia. La presenza a Messina di un significa�vo quan�ta�vo di ceramiche importate dalla Grecia o dai centri produ�vi dell’Egeo (Pales�na, Libano, Cipro) evidenzia, in par�colare dalla metà del XII agli inizi del XIV secolo, un quadro di intensi traffici commerciali. Il porto della ci�à sullo Stre�o incanalava ingen� quan�tà di merci, che venivano scambiate con prodo� locali come vino o seta; talora è a�estata la presenza stabile di mercan� provenien� dalla Grecia e dai por� del Levante, che stabilirono loro emporia a Messina. Le scodelle decorate con il pesce potevano forse appartenere ad un unico carico giunto nel porto messinese per essere poi distribuite, tramite una ro�a di piccolo cabotaggio, nei principali por� si� lungo la costa �rrenica della Sicilia. A
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Fig. 3. A: ciotola dal Castello di Chlemoutsi (SKARTSIS 2012, p. 411 pl. 36.624α). B: scodella da Aphrodisias (ÖZTAŞKIN 2017, p. 177 pl. 6.3). C: scodella dal mercato an�quario (ancienttouch.com) Fig. 1. A: scodella/salsiera dall’ambiente α dello scavo del Municipio (disegno R. Burgio; rielaborazione C. Persiani). B: scodella dall’ambiente α dello scavo del Municipio (tavola C. Persiani). C: Messina, scavo del Municipio: par�colare della planimetria generale.
In Sicilia, un gruppo di scodelle presenta cara�eris�che comuni ai reper� messinesi: da Monte Iato, una scodella datata entro il 1246 (Fig. 2.A); da Segesta, una ciotola e una scodella (Fig. 2.B-C) di XII/prima metà XIII secolo; da Cefalù, una scodella carenata da un contesto tra il XII e il XIV secolo (Fig. 2.D); da Palermo, una scodella/salsiera di via Candelai, datata entro la prima metà del XIII secolo (Fig. 2.E). La produzione, a�estata in Sicilia finora da se�e esemplari, si riconduce con ogni probabilità ad una produzione tardo bizan�na a decorazione graffita la cui origine resta da iden�ficare.
ALEO NERO C. 2016, Consumi e associazioni ceramiche a Palermo tra XII e XIV secolo, in Giorgio M. (ed.), Storie [di] Ceramiche 2-Maioliche “Arcaiche”, Firenze. Federico e la Sicilia: Di Stefano C.A., Cadei A. (edd.), Federico e la Sicilia dalla terra alla corona. Archeologia e architettura, Palermo 1995. ÖZTAŞKIN M. 2017, Byzantine and Turkish Glazed Pottery Finds from Afrodisia, in Bocharov S., François V., Sitdikov A. (edd.), Glazed Pottery of the Mediterranean and the Black Sea Region, 10th-18th Centuries, Vol. 2, Kazan - Kishinev. SKARTSIS S. 2012, Chlemoutsi Castle (Clermont, Castel Tornese), Peloponnese: its pottery and its relations with the West (13th-early 19th C.), Oxford. TULLIO A. 1993, Cefalù, in Maro�a A., Greco C., Spatafora F., Vassallo S. (edd.), Di terra in terra. Nuove scoperte archeologiche nella provincia di Palermo, Palermo.