Scavi archeologici e ritrovamenti fortuiti negli ultimi decenni a Città di Castello, in provincia di Perugia, portano nuovi dati alla conoscenza storica delle produzioni artigianali ceramiche umbre e centro-italiche. La zona si distingue fin dall’antichità per la sua posizione geografica di apertura, transito e collegamento di culture, come è possibile in particolare constatare per l’epoca romana dalla presenza nel territorio della villa in Tuscis di Plinio il Giovane e dai suoi reperti, che testimoniano attività lavorative, tra cui quelle di una fornace arcaica, scambi e commerci. Forme intere e frammenti riemersi da scavi urbani o durante lavori presso importanti edifici del centro storico (edificio di Via della Rotonda 12, Chiesa di San Michele Arcangelo, Santuario della Madonna delle Grazie) mostrano vari esempi sia di ceramiche ingobbiate che di maioliche, con ampio arco cronologico.