Wide, n. 19, Aprile - Giugno 2014

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ciannove diciannove

N. 19 aprile giugno 2014 €8,00 Zeta’s Srl - 20137 Milano - via Kolbe 8 CMP MILANO ROSERIO

Outdoor/Indoor Industrial Printing/Retail


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SOMMARIO 11

editoriale nei meandri della stampa 3d... pag 5 news attualità: aziende, inaugurazioni, iniziative pag 6

speciale interior decoration

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la golden age dell’interior decoration pag 12 l’insider: jannelli&volpi trasformare i rivestimenti verticali pag 14 fornasetti: decori intramontabili il tocco dell’artista pag 18

speciale 3d printing

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stampa 3d, la rivoluzione è qui pag 28 l’insider: 3ditaly opportunità no limits pag 30 l’insider: fablab milano i pionieri della digital fabrication pag 33

eventi fespa Digital 2014 - monaco di baviera spazio tutto esaurito pag 38 sondaggio: il digitale motore della crescita pag 40 fespa global summit: opportunità per il futuro pag 42 in anteprima le novità degli espositori pag 44 open house in casa bompan pag 51 dal fuorisalone di milano pag 54 Inprint: la stampa industriale prende forma pag 55

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world wide vision idee di comunicazione nel mondo accessori moda stampati in 3d pag 61

trend hp latex alla terza generazione pag 36

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gruppo masserdotti: il visual display è online pag 52 prodotti lintec per la nuova sede skype di londra pag 58 il latex di ricoh si chiama pro l4100 pag 60 i fornitori per categorie merceologiche pag 62 colophon - i nomi di questo numero pag 66

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La rivista Wide fa parte del progetto “WideComm”, piattaforma dedicata al mondo della comunicazione visiva, ideato da Zeta’s e 4IT Group

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editoriale cristina rossi

nei meandri della stampa 3d...

pa 3D. Una tecnologia attorno alla c’è attualmente molto fermento Fino a ieri idee e progetti venivano immaginati e sviluppati sulla carta. Da oggi l’idea non deve più passare dalla carta, ma può essere realizzata immediatamente nella sua tridimensionalità grazie alla stampa 3D. Una tecnologia attorno alla quale c’è attualmente molto fermento e che, come spesso succede quando una rivoluzione si palesa all’orizzonte, ha i suoi sostenitori e i suoi detrattori. Chi potrà trarre indubbi vantaggi dalla stampa 3D sono sicuramente alcuni professionisti, come architetti, designer, orafi, artigiani e creativi provenienti da diversi settori, che ora hanno la possibilità di prodursi i propri pezzi senza dover passare attraverso i vari attori della production chain e della distribuzione. Di questo e altro abbiamo parlato con Antonio Alliva, co-fondatore e account manager di 3DiTALY, il primo 3D printing store del nostro paese. E c’è chi della ‘digital fabrication’ ha fatto il fulcro della propria attività, come i cosiddetti ‘fab lab’, ossia laboratori di creatività nei quali si coltiva e si promuove un nuovo modo di produrre in digitale, basato sull’utilizzo delle stampanti 3D. Per saperne di più siamo andati a intervistare Massimo Temporelli, presidente ed educational director di Fab Lab Milano. Ma la stampa 3D può offrire interessanti opportunità anche a chi fa produzione industriale e di questo potrete trovare riscontro nel resoconto di InPrint, prima fiera dedicata alla stampa industriale che si è tenuta ad Hannover. Il mese di aprile è stato protagonista a Milano della Fiera del Mobile e delle animate iniziative legate al Fuori Salone. Ed è proprio all’interior decoration che abbiamo dedicato il secondo speciale di questo numero, con due imperdibili interviste. Una all’erede di Piero Fornasetti, Barnaba, l’altra ai maestri della carta da parati personalizzata, Jannelli&Volpi. Infine, una preview dedicata alla fiera di riferimento per il mondo della comunicazione visiva – FESPA Digital – che si preannuncia ricca di primizie tecnologiche. Buona lettura!

interior decoration

una preview dedicata alla fie di riferimento per il mondo d 5


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NEWS

AZIENDE, INAUGURAZIONI, INIZIATIVE

Supporti 3A Composites all’Euroshop 2014 In qualità di fornitore leader nel mercato di pannelli, 3A Composites GmbH offre, con Dibond®, Forex®, Smart-X®, Kapa®, Foamalite® e Lumex®, una varietà notevole di prodotti di marca. E l’azienda non poteva non essere all’Euroshop di febbraio a Düsseldorf, fiera cardine per i mercati dell’allestimento fiere e negozi, della produzione di mobili, della segnaletica e del POS/POP (punto di vendita/acquisto), con uno stand all’insegna del design, composto interamente da prodotti della casa; uno stand unico nel suo genere, in cui tutti i materiali sono stati presentati nella loro applicazione pratica, per illustrare in modo chiaro le superfici, i colori e le strutture, nonché le numerose tecniche di lavorazione quali segatura, fresatura, curvatura, pressopiegatura e anche stampa. Il linguaggio delle forme ha accostato gli spigoli agli angoli arrotondati, un contrasto da cui è scaturita un’immagine d’insieme armoniosa e al contempo accattivante. Una simbiosi fra design, materiale ed elaborazione per l’ispirazione diretta di visitatori e clienti.

Inaugurazioni Nasce Zünd Italia Il produttore leader di sistemi di taglio digitale per la grafica, il packaging e molteplici settori industriali, ha inaugurato la nuova e moderna sede italiana a Valbrembo (Bergamo). La volontà di garantire al suo vasto bacino di utenti un servizio impeccabile basato sulla prossimità al cliente, insieme al desiderio di rafforzare la propria posizione sul mercato italiano, sono le ragioni di fondo che hanno spinto l’azienda a fondare Zünd Italia, una nuova “casa” in cui vanno a convivere l’organizzazione di vendita e l’assistenza tecnica. Nella nuova sede trova posto anche un moderno e attrezzato centro demo, dotato delle tecnologie più innovative e supportato da un competente team tecnico. Qui i sistemi di taglio Zünd danno prova delle loro elevate performance, inclusa la capacità di gestire un’estesa gamma di materiali per creare molteplici applicazioni. Supportati da avanzati utensili e disposizioni di automazione, i plotter Zünd possono incrementare notevolmente la produttività dell’ambiente di stampa e di altri contesti industriali.

Forum L’Artigiano Tecnologico compie 10 anni Il 10° anniversario è un importante traguardo per la community Roland che unisce migliaia di aziende che lavorano nella comunicazione visiva, nell’incisoria, nella modellazione e in tanti altri ambiti. Il forum è una miniera d’informazioni, consigli, tecniche, applicazioni, realizzazioni e soprattutto un ritrovo per tante persone con cui condividere passioni e successi, ma anche problematiche e richieste di aiuto. L’Artigiano Tecnologico è quella figura che, coniugando le sue capacità creative, artistiche e imprenditoriali con i vantaggi della tecnologia contenuta nei prodotti Roland, trae sempre la massima profittabilità dai propri investimenti ed è capace di offrire valore aggiunto al suo prodotto. Durante le tre tappe italiane del Roland Experience Day Get Connected, l’evento itinerante che connette esperienza, creatività e artigianato attraverso le tecnologie Roland, l’anniversario sarà celebrato con un momento speciale. Prossime tappe: 6-7 giugno a Pacengo di Lazise (VR); 13-14 giugno ad Acquaviva Picena (AP). www.rolandexperienceday.com

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NEWS

AZIENDE, INIZIATIVE

Viscom Regional a Roma Nuove sfide di business Record storico per il road show della comunicazione visiva firmato Viscom Regional che presso il Mercure Roma West ha registrato un incremento del 38% di visitatori qualificati rispetto all’edizione 2012, a conferma dell’interesse che riscuotono le iniziative dedicate a orientare e formare gli operatori sui nuovi strumenti di comunicazione utili per essere più competitivi sul mercato. Successo sancito da oltre 700 professionisti provenienti prevalentemente dal Centro-Sud, che hanno potuto “toccare dal vivo” innovative tecnologie e soluzioni e assistere al programma di seminari tecnici e laboratori live. Oggi diversificare i propri prodotti e servizi vuol dire distinguersi in un mercato sempre più competitivo. La personalizzazione e i nuovi modelli di marketing sono chiavi indispensabili per vendere a un cliente sempre più attento ai cambiamenti. Viscom Regional è un segnale importante nell’attuale situazione economica poiché conferma la validità di una formula di evento che sa coniugare area espositiva, laboratori e seminari offrendo risposte efficaci alle esigenze d’informazione e formazione degli operatori professionali. I numerosi espositori hanno vissuto un clima estremamente positivo, una rinata voglia di fare, presentando in diretta prodotti e applicazioni a un pubblico estremamente qualificato con il quale si sono instaurate nuove e proficue relazioni di business. L’appuntamento con l’industria della comunicazione visiva è a Viscom Italia dal 16 al 18 ottobre 2014 in Fiera Milano. Info su www.viscomitalia.it e fanpage facebook.com/ViscomItalia.

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NEWS

AZIENDE, PRODOTTI, INSTALLAZIONI

Interior Decoration Total Print sceglie MACtac Cresce la rete di aziende che aderiscono al progetto MACtac Concept che mira, attraverso un network di applicatori sempre più specializzato, alla diffusione dei materiali autoadesivi come strumenti al servizio della creatività per rinnovare qualsiasi ambiente. Tra gli ultimi ingressi, spicca Total Print, giovane azienda che sta facendo dell’Interior Decoration il proprio core-business. Ha capito che creatività, stampa digitale e soluzioni autoadesive possono essere il connubio perfetto per soddisfare a 360° le richieste dei clienti. «Per i materiali ci siamo affidati a MACtac perché, oltre a essere leader nel settore autoadesivi, ci offre la possibilità di spaziare tra una vasta gamma di prodotti. Potremmo dire, uno per ogni esigenza», spiega Davide Giovanardi, co-fondatore. Grazie al reparto grafico e con la collaborazione di Imas Grafica, distributore dei prodotti MACtac, Total Print può soddisfare internamente tutte le commesse che arrivano dai più diversi target: dai proprietari di locali pubblici (ristoranti, bar, sale giochi...) ai privati che desiderano personalizzare la propria casa. E negli ultimi tempi sta crescendo anche la domanda da parte degli arredatori d’interni.

Stampa Nuovi traguardi per Sprint24 con Durst Ampliare l’offerta e aprire nuovi mercati, in Italia e all’estero. Questi gli ambiziosi obiettivi per i quali Sprint24, azienda romana specializzata nel web to print, ha scelto di affidarsi alla tecnologia di Rho P10, versatile e produttivo sistema di casa Durst. Una fiducia ben riposta, come dichiara Giovanni Di Virgilio, socio fondatore di Sprint24: «Grazie al sistema Durst, in poco meno di 6 mesi siamo riusciti non solo a raddoppiare il catalogo, ma abbiamo ampliato anche la gamma dei materiali lavorati e ora, grazie alle prestazioni ottenute, stiamo entrando nel mercato straniero, a partire da Francia, Belgio e Gran Bretagna». Inizialmente specializzata nel piccolo formato, Sprint24 ha ora ampliato la sua offerta anche nel grande formato, proponendosi come partner ideale per la stampa di prodotti con qualità foto realistica fino a 1000 dpi e a prezzi competitivi come banner e striscioni, decorazioni per auto, per pareti, pavimenti e vetrine, espositori da tavolo e pannelli rigidi, per un totale di oltre 50 nuove referenze, per le quali è stata realizzata online una sezione dedicata.

CAST film Per camion e furgoni telati Con APA Truck, personalizzare o rinnovare veicoli commerciali con colori unici e inimitabili è ora più semplice e rapido; è il film CAST per plotter da taglio e stampa solvente, UV e Latex appositamente studiato per la personalizzazione di camion e furgoni telonati. Un materiale di alta qualità frutto dell’esperienza e della tecnologia APA. Un film altamente conformabile studiato per resistere alle sollecitazioni meccaniche e alle intemperie a cui i teli, in giro per le strade del mondo, sono quotidianamente esposti. Una rapida, salutare e non inquinante alternativa alla vernice. L’immediata e facile applicazione fanno di APA Truck l’arma vincente per limitare gli alti costi di fermo macchina di un veicolo commerciale. Nella linea Truck per stampa digitale è disponibile anche il film trasparente da laminazione in finitura lucida e opaca a protezione delle immagini stampate.

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r wide Vision su

interior decoration a cura di Paola Bonfanti

Tutto cambia e si rinnova. Lo spazio in primis: pubblico o privato, l’impulso socialmente condiviso è quello di trasformarlo, riqualificarlo, ristrutturarlo. Con l’avvento della stampa digitale, il restyling di un contesto abitativo, di un ufficio o di un locale diviene un’opportunità alla portata di tutti. E ulteriori possibilità si spalancano con il ritorno a una tradizione creativa che attinge a processi di stampa dalla forte componente artigianale. Tutto questo rientra nella sfera dell’interior decoration, un fenomeno attuale e poliedrico che Wide intende scandagliare.


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speciale interior decoration

la Golden age dell’interior decoration Riqualificare. Ristrutturare. Rimettere a nuovo. Rinnovare. Tante espressioni per descrivere uno stesso fenomeno: la trasformazione degli spazi e degli ambienti come nuova opportunità alla portata di tutti. Una trasformazione che passa attraverso il restyling di un interno o di una parte di esso, e si compie nella rivisitazione, parziale o ex novo, dei motivi e dei decori di un locale e dei suoi elementi di arredo. Seguendo percorsi progettuali multiformi, facilmente accessibili e dalle possibilità creative potenzialmente infinite che rientrano oggi nella sfera dell’interior decoration.

Cambiare il look degli ambienti non è mai stato così facile, grazie alle potenzialità applicative delle tecnologie di stampa di ultima generazione. E non solo...

La volontà di rinnovare e rinnovarsi è un mantra antico come il mondo che trova, nel momento storico difficile e complesso con cui ci confrontiamo, un terreno particolarmente fertile per caricarsi di nuova forza semantica e definire forme espressive inedite, private e collettive. Il rinnovamento che andiamo cercando parte da dentro e si sprigiona all’esterno, contagiando tutto quello che ci circonda, a partire dalla dimensione dello spazio. Nasce anche da qui quell’impulso socialmente condiviso di trasformare con frequenza gli ambienti nei quali ci muoviamo, di cui respiriamo l’atmosfera e con i quali stabiliamo sinergie e interazioni. A tale impulso risponde l’interior decoration, con le sue mille sfaccettature, creative, artigianali e tecnologiche.

Nuova vita agli spazi Cambiare il look degli ambienti non è mai stato così facile. E gli effetti sono diffusi e contagiosi. Si manifestano nei sempre più frequenti restyling di negozi, showroom e punti vendita, giocati sulla scelta di soluzioni di comunicazione visiva accattivanti e distintive che sappiano al contempo conferire una forte identità al brand e coinvolgere gli utenti in un’esperienza di acquisto piacevole e unica. Trovano altresì fertile terreno nelle rivisitazioni easy e contemporanee di uffici e spazi pubblici, volte a creare atmosfere più accoglienti, a rendere le strutture più funzionali e a mettere a disposizione, con look fresco e rinnovato, più servizi per utenti e

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Lo studio di Barnaba Fornasetti. Sul pavimento, tappeto Fornasetti “Poliedri” in lana e seta tessuti a mano. A destra, comò “Leopardo” di Piero Fornasetti. (photo: Hugh Findletar)


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visitatori. E per quanto riguarda l’ambito del privato, il vento del cambiamento soffia anche qui: che siano ampi e spaziosi o piccoli e omologati da un punto di vista strutturale, case e appartamenti, stanze e loft vengono trasformati da chi li abita, laddove svariate e accessibili sono le soluzioni decorative a disposizione. In tutti i casi, chiave di volta è la possibilità di riadattare facilmente le scelte di decoro e arredo, per mantenersi

al passo con l’evolversi dei gusti e delle mode, ancora più mutevoli che in passato.

Via libera alla creatività, tecnologica e non L’interior decoration raccoglie tutte le sfide legate alla ormai diffusa tendenza a cambiare di frequente immagine e allestimento e a rinnovare gli ambienti. E offre risposte diverse, accessibili e immediate, facendo leva sulle

potenzialità applicative aperte dalle tecnologie di stampa di ultima generazione, e non solo. Le più diffuse modalità di rinnovamento degli spazi passano attraverso l’utilizzo di pellicole adesive applicate alle diverse superfici, dalla pavimentazione alle pareti, agli arredi: si possono realizzare, in questo modo, restyling completi di qualsiasi locale, senza intervenire sulle strutture esistenti e interrompere le attività. Se la tecnologia di stampa digitale ha compiuto enormi passi in avanti sul fronte della qualità dell’immagine, altrettanto è avvenuto nell’ambito dei supporti, laddove sono ora disponibili film e pellicole dagli effetti più svariati, la cui applicazione su pannelli, superfici o pareti consente di personalizzare il look degli ambienti in ogni dettaglio. Opportunità creative altrettanto interessanti scaturiscono sia dalle tecnologie di stampa digitale roll-to-roll su tessuto sia dalle tecnologie di stampa digitale flatbed che consentono la decorazione diretta su un’ampia gamma di materiali, dal legno alla ceramica, al vetro a tutta una serie di supporti nuovi e bellissimi. Si forgiano così interi pannelli o singoli dettagli per mobili e soluzioni di arredamento per ogni ambiente della casa. Architetti e progettisti, ma anche utenti privati hanno dunque a disposizione una vastissima gamma di soluzioni decorative che, a seconda del progetto e degli obiettivi, possono essere declinate in realizzazioni originali e personalizzate. Accanto al filone tecnologico, permane una tradizione creativa basata su sistemi di stampa che conservano una forte componente artigianale, come la serigrafia. Anche questi processi concorrono ad arricchire le possibilità applicative dell’interior decoration, con elaborazioni la cui impronta artistica conferisce a decori, allestimenti ed elementi di arredo un carattere unico.

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L’Insider

trasformare i rivestimenti vertIcAli Nei laboratori di Jannelli&Volpi, il know how artigianale si coniuga alla tecnologia per creare decori capaci di dare nuovo respiro e diverse interpretazioni agli ambienti.

Con Paola Jannelli, responsabile CreativeLab Jannelli&Volpi e comunicazione, abbiamo parlato di interior decoration e delle trasformazioni in corso, sul fronte creativo e su quello produttivo.

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Decorare pareti, arredi e ornamenti per personalizzare il look degli ambienti: è questa l’arte di Jannelli&Volpi. Due stabilimenti produttivi sul territorio nazionale e un’intensa attività di ricerca e sviluppo hanno consentito all’azienda italiana di allestire una ricca gamma di prodotti tecnologicamente avanzati e di proporre soluzioni di decoro dalla portata innovativa seppur nel segno della continuità con la tradizione. Laddove, nei laboratori creativi di Jannelli&Volpi, il processo tecnologico si coniuga al know how artigianale, mentre la capacità manifatturiera si ispira alla natura. Dai rivestimenti murali, focus primario dell’azienda, alle carte da parati fino a tessuti e complementi d’arredo, la versatile proposta di Jannelli&Volpi è totalmente Made in Italy e viene esportata in tutto il mondo grazie a un network internazionale di store e punti vendita.

ella pagina accanto, occhi al cielo per ammirare Exclusive Wallcoverings Collection, le collezioni presentate da Jannelli&Volpi in occasione dell’ultima edizione del Salone Internazionale del Mobile di Milano. La rappresentazione, tra l’immaginifico e il provocatorio, ha voluto mettere i rivestimenti al centro delle moderne architetture milanesi: wallpaper svettanti hanno avvolto i grattacieli del capoluogo lombardo miscelandosi alle superfici specchiate e riflettenti. Il progetto di allestimento è firmato dal CreativeLab di Jannelli&Volpi: un team affiatato di giovani progettisti che sta traghettando l’azienda verso il futuro. Sono loro infatti i designer delle collezioni 1004 Classic (linea Jwall tailor made), JV121 Heritage e JV751 Zen (linea J&V Italian Design).

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WIDE: Sono tante e profonde le trasformazioni in atto, a livello politico, economico e socio-culturale. Lavorando in un ambito creativo, come è cambiato il vostro approccio al mercato e ai vostri interlocutori? Paola Jannelli: Non vi è dubbio che stiamo vivendo in un’epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, i cui effetti si percepiscono quotidianamente. Per noi, la chiave di volta per far fronte al nuovo scenario e soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più informato e competente verte principalmente sulla capacità di comprendere l’evoluzione del gusto, offrire un prodotto contemporaneo e tecnologicamente avanzato che ne sia interprete e mantenere una competenza profonda nella produzione. Anche il mondo dell’interior decoration attraversa una fase di grande fermento.

Vuole raccontarci quali sono, dal suo punto di vista, i principali cambiamenti, sia sul fronte creativo che su quello produttivo? Il tema a noi caro del decoro – e il suo valore – è cambiato profondamente. Innanzitutto, il concetto di ornamento ha perso quell’accezione negativa, eredità del Novecento, o almeno di una corrente importante che in esso ha trovato radice, che condizionava la progettazione. Di conseguenza, oggi il progettista si avvicina con entusiasmo e curiosità al decoro e al rivestimento murale, chiede grandi disegni e utilizza supporti materici e funzionali, coerenti per stile all’ambiente che li accoglie. Il rivestimento murale – o più comunemente la carta da parati – è a tutti gli effetti uno strumento di progetto per l’interior. E tale sa essere.

L’interior decoration si avvicina al design, stabilendo nuove sinergie. Come vede tale trend? Come tutti i veri temi progettuali, anche l’interior decoration è sempre stato tenuto sotto osservazione dal mondo del design. Il rivestimento murale e la stessa carta da parati sono stati oggetto di attenzione di grandi progettisti e designer – basti pensare a Le Corbusier, Gropius, Sottsass, Mendini. Tuttavia, questo era poco noto. Oggi è certamente più facile comprendere quanto l’interior decoration sia anima di uno spazio, pubblico o privato. Gli aspetti emotivi valgono tanto quanto quelli funzionali e l’empatia che ne scaturisce determina la qualità progettuale. Così i designer contemporanei non possono che misurarsi con l’equilibrio dei valori progettuali dove sono in gioco capacità di creare emozioni e appartenenza. La qualità della vita passa anche da lì.

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Parliamo ora di tecnologia. Come l’evoluzione delle tecnologie di produzione ha influito sul mondo dell’interior decoration? E come la vostra azienda si è adattata a tali cambiamenti? La ricerca che abbiamo posto in essere in questi anni ha restituito un avanzamento tecnologico soprattutto nel campo digitale. Oggi siamo in grado di personalizzare prodotti non solo per aspetti puramente grafici, ma anche materici e con caratteristiche funzionali. Ne è un esempio la linea JWall tailor made di Jannelli&Volpi che, oltre all’interpretazione standard, consente di personalizzare i soggetti e di stampare su basi differenti, quali JanVel che garantisce l’utilizzo del sistema Velcro sul muro.

Uno dei trend del momento – legato proprio all’affermazione della tecnologia digitale – riguarda il passaggio dalla produzione seriale alla customizzazione del prodotto. Come l’interior decoration interpreta questa dinamica? Sicuramente, le nuove dinamiche legate alla richiesta di personalizzazione e le opportunità produttive offerte

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A proposito di stampa digitale, quale delle diverse tecnologie disponibili sul mercato ritenete più performante rispetto alle vostre esigenze? Molto dipende dai paesi a cui ci rivolgiamo. La risultante tecnologica legata al digitale in alcuni paesi trova poco riscontro in termini di volumi e giro d’affari, restituendo però immagine e contemporaneità al prodotto. Per la nostra industria e l’ambito a cui ci rivolgiamo, a contare è essenzialmente la capacità di diversificare il range produttivo. Il processo di stampa a volte quasi artigianale ha ancora oggi un grande valore che qualifica il nostro prodotto.

gargianti sequenze di frutti esotici - gialli, rossi, azzurri e neri - con tratto di ispirazione africana: è Kompotti, una delle proposte della linea Wallcovering Marimekko4 by Sirpi, frutto della collaborazione di Jannelli&Volpi e Marimekko.


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Guardando ora al futuro, quali sono a suo avviso le tendenze produttive che si affermeranno? Personalmente, non credo che assisteremo necessariamente

al prevalere di una tecnologia sull’altra. Al contrario, sono convinta che ad affermarsi sempre di più sarà l’interazione tra differenti tecnologie. La vostra azienda segue la produzione internamente oppure avvalendosi di partner e fornitori esterni? Jannelli&Volpi produce internamente quasi tutto ciò che immette sul mercato. Tuttavia, non manchiamo di avvalerci anche delle competenze di altre aziende, che possono dare un importante contributo alla creazione e allo sviluppo di prodotti innovativi, sia in termini di fornitura che di evoluzione progettuale. Per la nostra azienda, la collaborazione con altri player è un aspetto fondamentale dell’attività. Italia o estero: in quali aree del mondo i vostri prodotti vantano una maggiore presenza? Jannelli&Volpi si rivolge principalmente al mercato estero.

Creiamo collezioni mirate per vari paesi e, attualmente, l’Oriente è l’area che risponde per quantità in maniera sensibile al nostro prodotto. Tuttavia, non trascuriamo nessuna area proprio perché siamo convinti che ogni paese abbia il suo potenziale da coltivare e, pertanto, vogliamo impegnarci per garantirci un futuro di soddisfazione e passione. Concludiamo con una battuta sull’Italia. L’interior decoration made in Italy continua tuttora a distinguersi, nonostante le difficoltà contingenti del Paese? Certamente. È sufficiente uscire dai confini nazionali per capire il valore del made in Italy nel mondo. Poi occorre tornare e capire come migliorare noi stessi e il nostro Paese. P.B.

dalle tecnologie di stampa digitali rappresentano oggi un aspetto importante dell’interior decoration. Tuttavia, vi sono altri aspetti da considerare. Come accennavo prima, a contare molto su questo fronte è l’area geografica verso la quale ci si indirizza. Inoltre, se la possibilità di customizzazione permette certamente di creare prodotti straordinari, vale la pena sottolineare che sono fattori quali la ricerca sul prodotto in generale, anche attraverso i processi rotativi, e l’attenzione ai contesti al di fuori dai nostri confini a favorire collaborazioni un tempo inimmaginabili. Con le collezioni presentate all’ultima edizione del Salone del Mobile e fuorisalone, Jannelli&Volpi ne ha saputo dare prova.

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Decori intramontabili

il tocco dell’artista

Creatività artistica e design, tecnologia e lavorazione artigianale si fondono nelle collezioni del brand Fornasetti, che reinterpretano gli ambienti nel segno della continuità, ma non senza tracce di innovazione. Quello di Fornasetti è un universo artistico e artigianale costellato di migliaia di oggetti e decorazioni, arredi e design, creazioni originali e soluzioni di arredamento di impatto: un patrimonio creativo unico nel panorama dell’interior decoration internazionale che ha saputo forgiare uno stile inedito, apprezzato e ricercato in tutto il mondo. Frutto del genio creativo di Piero Fornasetti, artista eclettico – pittore e stampatore, raffinato artigiano e fine decoratore, stilista, progettista e designer –, le collezioni che ne hanno segnato il successo costituiscono tuttora la fonte di ispirazione del brand Fornasetti. Nel segno della continuità ma non senza tracce di innovazione: l’atelier Fornasetti a Milano prosegue infatti il percorso di ricerca espressiva, ravvivando i motivi più rappresentativi, con riedizioni autentiche degli originali, e reinventando i pezzi più significativi, con creazioni ispirate a oggetti di design e decori in archivio capaci di soddisfare i gusti e gli umori di un mercato che cambia e si evolve continuamente. Caposaldo rimane la tradizione della produzione artigianale, che si perpetua nei metodi di lavorazione, nel rigore artisticoprogettuale e nella manualità dei processi, mentre la ricettività verso le trasformazioni in atto spinge, in alcuni casi, alla sperimentazione di tecniche e tecnologie nuove.

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Barnaba Fornasetti, figlio di Piero nonché direttore e cuore artistico di Fornasetti, nel suo salotto con la collezione di specchi appesi al muro.

Courtesy Fornasetti.


Photo credit Franco Petazzi

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Piero Fornasetti nel suo showroom con i piatti “Tema e Variazioni” appesi al muro.

WIDE: Viviamo in un mondo interessato da profonde trasformazioni, politiche, economiche e socioculturali. Come tutto questo si rispecchia sull’universo di design e interior decoration? Barnaba Fornasetti: I mondi di design, interior decoration e arredamento sono fortemente influenzati nei propri trend dagli andamenti economici e sociali, come del resto accade in quasi tutti gli ambiti creativi e produttivi. Ciò che si sta attualmente verificando è un forte acuirsi del divario tra il mercato del lusso e il mercato commerciale, a spese del mercato di fascia intermedia. In altre parole, funzionano molto bene i prodotti di nicchia, esclusivi e di elevatissima qualità, e quelli commerciali, dominati dalle logiche della quantità e dei grandi numeri, mentre la domanda di prodotti di fascia

media – di qualità ma più accessibili dal punto di vista dei costi – è praticamente ferma, in quanto risente molto più degli altri segmenti degli effetti della crisi economica. Parlando di Fornasetti, come tali cambiamenti influiscono su creatività e realizzazione di nuove collezioni? Questa accentuata polarizzazione del mercato ci costringe a confrontarci quasi esclusivamente con le nicchie più elevate del lusso. Del resto, il marchio Fornasetti si distingue storicamente per valori quali l’originalità del design e delle decorazioni, la qualità artigianale di oggetti e arredi e i pezzi limitati delle proprie collezioni, tutte caratteristiche che ci spingono in direzione diametralmente opposta rispetto alle dinamiche prettamente commerciali. Sul fronte creativo, dobbiamo dunque fare delle scelte ben precise, puntando sempre

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Photo credit Guy Hervais.

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omò curvo “Palladiana”, cm 100x56x86 h. È il secondo mobile per importanza, dopo il trumeau. Una forma semplice a tre cassetti con curvatura frontale. Legno e ottone. Stampato e laccato a mano.

Set di divani componibili “Combacio”, realizzati dal designer inglese Nigel Coates in collaborazione con Barnaba Fornasetti. (insieme nella foto sotto).

molto in alto e lavorando con prodotti di qualità elevatissima, materiali pregiati e manodopera estremamente accurata. In una parola, dobbiamo studiare e curare nel dettaglio non solo l’oggetto o la soluzione di arredo, ma l’intera esperienza – il tutto nel segno del lusso – mentre ci è venuto a mancare lo spazio per sviluppare e realizzare quelle collezioni di livello e valore medio-alto, pur sempre particolari, pregiate, ma più accessibili in termini di costi. Altra fonte di trasformazioni è l’evoluzione tecnologica. Qual è il suo rapporto di artista con le tecnologie? È un rapporto decisamente combattuto. Dal punto di vista della nostra attività, l’avanzamento tecnologico ha indubbiamente portato alcuni vantaggi, ma presenta al contempo anche

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una serie di aspetti sfavorevoli rispetto all’elaborazione artistica. Del resto, se è certamente vero che le soluzioni tecnologiche oggi a disposizione permettono di intervenire sulla decorazione con tecniche e modalità differenti, aprendo le porte a nuove frontiere creative e applicative, è altrettanto innegabile che con lavorazioni e processi di questo tipo, la qualità e soprattutto una certa forma di manualità artigianale vengono penalizzate. Per loro natura, le tecnologie sostengono e implementano la quantità più che la qualità e tendono ad attenuare le differenze e a favorire l’omologazione. Il brand Fornasetti, che ha sempre fatto dell’originalità e del valore artistico e artigianale il proprio elemento distintivo, si rivolge a un target interessato principalmente a prodotti il cui pregio, e valore

aggiunto, sia conferito dalla manualità delle lavorazioni e dei decori. È chiaro che, in questa prospettiva, la tecnologia non rappresenta la componente essenziale dell’atto creativo, ma può costituire una parte del percorso progettuale. Come coniugate, dunque, tecnologia, creazione artistica e lavorazione artigianale nella produzione ornamentale? Mio padre, Piero Fornasetti, usava prevalentemente la litografia, mentre noi lavoriamo quasi esclusivamente con la serigrafia. Anche mio padre, negli ultimi anni di attività, adottò la serigrafia per alcune realizzazioni, benché allora tale tecnica venisse considerata meno nobile, e dunque di minor pregio, rispetto alla litografia. Esattamente il contrario di quanto avviene oggi: proprio la modalità di stampa


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Trumeau-bar “Architettura”, cm 81x39x219 h. È il mobile più conosciuto e rappresentato della produzione Fornasetti. La parola “trumeau” è il classico esempio di francesismo all’italiana che non corrisponde al reale significato del termine originale. Fornasetti la usò comunque per definire questo mobile a metà tra una credenza, un mobile bar e uno scrittoio a ribalta. Originariamente disegnato da Giò Ponti, fu poi modificato da Piero Fornasetti che per la sua piccola produzione preferì conferirgli un aspetto più squadrato, a suo modo meno lezioso, eliminando tutto ciò che avrebbe potuto ricordare lo stile tipico degli anni Cinquanta. Via le gambe a puntale, sostituite da una base nera più squadrata, e via la curvatura che caratterizzava la sommità. Sono attualmente disponibili le riedizioni di alcuni decori. Legno. Stampato e laccato a mano. Tiratura limitata a 20 esemplari all’anno per il decoro “Architettura” bianco e nero.

ucina di casa Fornasetti con tavolo e sedie di Fornasetti “Ultime notizie” e sul pavimento piastrelle in ceramica di Fornasetti “ultime notizie” by Ceramica Bardelli.

manuale e le caratteristiche prettamente artigianali che le sono proprie valorizzano la serigrafia, conferendole quell’allure nobile e artistica che manca, ad esempio, alla stampa digitale. Detto questo, nel realizzare i nostri decori ricorriamo alla serigrafia principalmente per definire il tratto nero che, in uno step successivo, andiamo a riempire con colore dato a mano. Manualità e tocco artistico giocano un ruolo centrale nei nostri processi creativi, e questo vale anche nei casi in cui facciamo utilizzo delle tecnologie di stampa digitale. In quale ambito fate maggiore utilizzo della stampa digitale? Sicuramente nel tessile, per quanto riguarda molte delle nostre realizzazioni su tessuto. Credo, infatti, che la stampa digitale abbia fatto passi da gigante sul fronte del textile, consentendo di

ottenere risultati di qualità molto elevata. Per la recente edizione del Salone del Mobile di Milano, ad esempio, abbiamo realizzato una nuova collezione di sciarpe in seta cashmere stampate in digitale: il risultato qualitativo è stato molto soddisfacente, anche perché, grazie alla tecnologia digitale, siamo riusciti non soltanto a stampare su un tessuto così fine, ma a ottenere altresì la medesima qualità su entrambi i lati. Un altro progetto interessante, sempre presentato al Salone del Mobile, ha riguardato una nuova collezione di imbottiti, realizzati in collaborazione con il designer britannico Nigel Coates. Per alcuni degli articoli di questa collezione – nello specifico quelli in alcantara – è stata utilizzata la stampa digitale, con risultati eccellenti e sicuramente all’altezza dei tessuti Fornasetti.

Serie di tavoli decorati, parte della collezione presentata alla Triennale di Milano in occasione della prima grande e inedita mostra in Italia dedicata a Piero Fornasetti, “Piero Fornasetti. 100 anni di follia pratica”, curata da Barnaba Fornasetti.

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interior decoration

Gilet “Architetto”. Cravatta “occhio” di Piero Fornasetti. Foulard in seta “Times” di Piero Fornasetti.

Quali fonti utilizzate per trovare nuovi soggetti e ispirazioni? Abbiamo, qui, un grande vantaggio: un archivio vastissimo a nostra disposizione, con innumerevoli forme e decorazioni che offrono fonti di ispirazione infinite. In qualsiasi momento, possiamo accedere a decori già fatti e che ben si prestano a essere rivisitati in chiave più moderna e contemporanea. Questo archivio rappresenta, a mio avviso, la peculiarità di Fornasetti. Attualmente, in quale direzione vi spinge la domanda? Rivolgendoci a target di fascia molto alta, ci confrontiamo con interlocutori molto esigenti e particolarmente interessati a tutto ciò che è esclusivo. Sono loro a spingerci sempre di più verso la customizzazione degli oggetti e dei decori, una tendenza che siamo aperti ad assecondare perché ci

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offre spunti creativi interessanti. Partendo dalle nostre collezioni, diamo ai clienti la possibilità di personalizzare gli articoli di loro interesse, cambiandone le dimensioni, il colore, il disegno o le decorazioni. Considerando che normalmente ci avvaliamo di tecniche di realizzazione adatte a piccole tirature e pezzi unici, riusciamo a gestire molto bene anche queste richieste. In qualche caso, anche la tecnologia ci aiuta. L’Italia riveste da sempre un ruolo di primo piano in ambito di interior decoration. Il made in Italy continua tuttora a distinguersi, nonostante le difficoltà contingenti del Paese? Il Made in Italy viene ancora percepito molto bene. Tuttavia, bisogna tenere conto della concorrenza sempre più spietata da parte di altri paesi e del fatto che l’Italia non stia facendo

abbastanza per conservare il proprio primato. Abbiamo già perso molti colpi nel settore della moda e non possiamo permetterci di fare la stessa fine con il design. Fornasetti è una realtà italiana apprezzata in tutto il mondo che ha saputo rispecchiare i cambiamenti in corso, pur continuando a mantenere un forte carattere artigianale. Quanto riuscirete a resistere? Credo che proprio questo “essere in controtendenza” costituisca il punto di forza di Fornasetti. Agli occhi del pubblico rappresentiamo, in un certo senso, una nicchia rara, differente, pregiata e importante, per questo il nostro marchio viene riconosciuto e le nostre collezioni apprezzate in tutto il mondo. Insomma, ci sono tutti i presupposti per proseguire ancora a lungo il nostro percorso artistico. P.B.

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speciale


CLIENTI

SODDISFATTI

shop online at www.pixartprinting.it


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profilI STampa digitale

più che fornitore, partner Scandaglia le esigenze di ogni cliente e seleziona le soluzioni tecnologiche più efficaci. Attento a ogni cambiamento, non ha esitato a integrare i Social Network nella propria strategia di business. È la strategia di Fenix DG, di cui abbiamo parlato con Paola Mortara, ad del gruppo. Wide: Come si struttura la proposta tecnologica di Fenix DG? Paola Mortara: Le nostre soluzioni tecnologiche per la stampa digitale di grande formato sono mirate a rispondere con efficacia alle sempre più specifiche esigenze del mercato. Confrontandoci con richieste molto diversificate e precise, cerchiamo di proporre di volta in volta la soluzione più adatta a colorare il business del cliente. Che si tratti di un service di stampa in cerca di flessibilità, produttività e qualità, di un’azienda manifatturiera interessata a personalizzare i prodotti o di una realtà tessile che voglia colori brillanti e affidabilità, il nostro sforzo è quello di individuare il processo tecnologico più adeguato e di customizzarlo. Con quali criteri selezionate i vostri partner tecnologici? Siamo costantemente alla ricerca di soluzioni innovative, affidabili e di qualità: è questo il nostro “marchio di fabbrica”. Visitiamo le fiere nel mondo per individuare prodotti le cui caratteristiche catturino la nostra attenzione e possano soddisfare le richieste dei nostri clienti. La selezione è tuttavia “feroce”, tanto che molti prodotti non arrivano ai clienti: se abbiamo dubbi su affidabilità, qualità o limiti tecnologici emersi dalle analisi dei nostri tecnici, allora ci fermiamo.

Foto: Yuri Vazzola

Paola Mortara, ad di Fenix DG.

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Qual è il valore aggiunto di proporre una gamma completa? Disporre di una gamma completa è la condicio sine qua non per sedere al tavolo delle trattative e proporsi ai clienti come interlocutore qualificato e partner affidabile. In funzione di questo, abbiamo allestito la nostra offerta, selezionando partner di altissimo livello come Mimaki e swissQprint. Mimaki è attualmente il partner più completo che un integratore di tecnologie possa desiderare, avendo linee di prodotto dedicate ai mercati grafico, tessile e industriale e arrivando a coprire la grande maggioranza delle applicazioni, sempre con qualità eccezionale. Con swissQprint ci focalizziamo sul mercato dell’UV di grande formato, con sistemi caratterizzati da alta produttività, qualità elevatissima e flessibilità di configurazione. Abbiamo scelto, ancora, il sistema di stampa inkjet IJP2000 di Xerox per rivolgerci al mercato degli alti volumi, che richiede elevata produttività e qualità di stampa eccezionale. In più, abbiamo una new entry. Di cosa si tratta? Da aprile distribuiamo in esclusiva SIP160S2L, una stampante inkjet di Shima Seiki, azienda giapponese leader nel mondo della produzione di macchinari


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profilI

stampa digitale

rettilinei digitali per la maglieria, che conta migliaia di installazioni solo in Italia. Da anni Shima Seiki produce anche sistemi di stampa digitale in piano e SIP160S2L è il prodotto di punta della gamma. La decisione di partire con la distribuzione di questa macchina è arrivata dopo un anno di test, approfondimenti e studio del mercato tessile e delle specifiche di trattamento dei tessuti prima e dopo la stampa. Come intendete ampliare l’offerta tecnologica? Ci stiamo specializzando sempre più nelle soluzioni UV, che rappresentano la fetta più importante del nostro fatturato. Ovviamente, siamo molto attenti a tutte quelle soluzioni che portano innovazione. Attualmente,

Foto: Your Smart Agency

guardiamo con particolare interesse alla possibilità di integrare l’offerta con accessori per la finitura, per la meccanizzazione del processo e per la preparazione del materiale, oltre a valutare inchiostri speciali destinati a specifici settori industriali. Sul fronte di assistenza e servizio, che cosa vi caratterizza? Ci vantiamo di avere un approccio consulenziale molto forte in fase di prevendita e un supporto tecnico eccellente. La nostra sfida è quella di dimostrarlo ogni giorno sul campo e, per fortuna, i riscontri positivi non mancano. I nostri clienti sono i nostri migliori ambasciatori e, con le loro testimonianze e la disponibilità a supportarci anche nelle demo più complicate, ci hanno aiutato a raggiungere risultati importanti. Siete molto attivi nell’uso dei Social Network. Con quale finalità? Vogliamo essere all’avanguardia. Vogliamo essere sul campo per i nostri clienti. Vogliamo cogliere ogni opportunità di contatto con il mercato. Quale mezzo migliore dei Social Network? I Social sono uno strumento imprescindibile di comunicazione e di customer care: essere tra i primi nel nostro settore ad avere una presenza massiccia, e curata da professionisti, ci distingue ed è perfettamente coerente con la nostra strategia di creare un brand forte, conosciuto, destinato a durare nel tempo e ad attrarre intorno a sé i player più interessanti del nostro mercato.

Fespa Digital è alle porte: come si caratterizzerà la vostra partecipazione? Attendiamo questa edizione di Fespa con tantissime aspettative. Sappiamo che swissQprint avrà una novità sullo stand destinata a fare la storia della stampa digitale UV di grande formato per i prossimi anni: è davvero il prodotto che il mercato aspetta e sicuramente avremo tutti gli occhi puntati addosso. Mimaki invece presenta una nuova stampante UV molto interessante per un’ampia categoria di clien-

La stampante ​ Shima Seiki Sip 160F2L, new entry dell’offerta tecnologica di Fenix DG.

ti, JFX200-2531, che ci aspettiamo abbia un ottimo riscontro per le sue caratteristiche di qualità, produttività e interessante posizionamento commerciale. Inoltre è stata annunciata in questi giorni una novità ancora top secret, un ottimo modo per Mimaki Europe di festeggiare i suoi primi dieci anni di attività proprio a Fespa. Anche noi non vediamo l’ora di celebrare con il nostro partner di sempre i successi raggiunti in questi anni.

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r wide Vision su

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3D printing

a cura di Paola Bonfanti

È il fenomeno del momento ed è in piena evoluzione. Si espande a grande velocità e promette di portare con sé cambiamenti epocali. È la stampa 3D, un processo di produzione innovativo che consente la realizzazione di oggetti tridimensionali, partendo da un file digitale e secondo un principio di addizione stratificata. Sono già numerosi i settori industriali ad aver adottato la digital fabrication, mentre ricco e diversificato è il range delle applicazioni 3D. Cosa dobbiamo aspettarci e quali opportunità di business si aprono? Ne parliamo in questo focus, dedicato in toto al 3D Printing.


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speciale 3D prINTING

stampa 3d, la rivoluzione è qui I segnali ci sono tutti: il 2014 si annuncia come l’anno della consacrazione del 3D Printing. Un rivoluzionario modo di produrre che – si dice – cambierà il mondo. E forse lo sta già cambiando...

Incuriosisce, attrae su di sé i riflettori dei media di tutto il mondo ed è argomento di dibattito e discussione tra addetti ai lavori e non. È la stampa 3D e con il suo progressivo avanzamento sta diffondendo un nuovo modo di concepire, progettare e produrre gli oggetti.

Solo tre anni fa, nel febbraio 2011, il settimanale britannico The Economist annunciò che il 3D Printing avrebbe portato alla terza rivoluzione industriale, sovvertendo i rapporti di produzione e modificando le logiche di business dei settori nei quale sarebbe stato adottato. E, di fatto, la digital fabrication – esplorata, sperimentata e introdotta in diversi contesti industriali e manifatturieri – sembra oggi avere il potenziale per sconvolgere le regole del gioco della produzione convenzionale. A livello globale, se in molti paesi – dagli Stati Uniti alla Cina passando per il Nord Europa – è già attivamente utilizzata, anche in Italia c’è grande fermento intorno al fenomeno del 3D Printing, percepito da molti quale possibile preludio a una nuova esplosione di creatività digitale made in Italy.

singolo oggetto tridimensionale partendo da un modello digitale. Tale processo – definito anche fabbricazione additiva (additive manufacturing) – consiste nel depositare strati successivi di materiale fino all’ottenimento del prodotto tridimensionale desiderato. A differenza della produzione tradizionale, prevalentemente basata sull’asporto di materiale da un blocco di partenza e per ora con alcuni limiti in termini di forme da realizzare, le stampanti 3D funzionano, dunque, secondo un

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Stampa 3D, questa sconosciuta Tutti ne parlano, ma capire di cosa si tratti esattamente è un altro conto. La stampa 3D è un processo innovativo che consente la produzione di un

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Idee e progetti diventano realtà con la stampa 3D. Dal mock up della Tour Eiffel (1) al coloratissimo casco (5), realizzati con sistemi 3D di Stratasys. Dai gioielli della collezione Holes di .bijouets (2) all’elegante portatovaglioli in metallo di shapeways.com (6), a oggetti di svago e decoro firmati Cubify (7) . Fino a tool destinati a usi specifici, come la protesi di Cubify (3) e il device di Desall (4).


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Focus tecnologico

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Esistono diverse tecnologie che consentono la digital fabrication e il ritmo con cui vengono sviluppate e implementate è incalzante. Le più frequenti in uso sono le tecnologie FDM, SLS e DPL. Tanti acronimi confondono? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza. La tecnologia FDM – Fused Deposit Modeling – si basa su un principio di fusione-deposito-solidificazione di materiali termoplastici: la stampante è alimentata da un filamento di plastica in bobina che viene fuso ed estruso da un ugello riscaldato. Controllato da un software, l’ugello si muove e deposita strati di materiale che, solidificandosi, costruiscono la forma o l’oggetto desiderato. È questa la tecnologia attualmente più accessibile a livello economico e il suo utilizzo riguarda lo sviluppo e la realizzazione di prototipi, mock up, gadget personalizzati, componenti e pezzi unici. La tecnologia SLS – Selective Laser Sintering – fa invece uso di un laser ad alta potenza che permette di fondere (o sinterizzare) minuscole particelle in polvere di materiali plastici, ceramici o metallici: solo la parte colpita dal laser solidifica, mentre il resto della polvere viene facilmente eliminato, creando il modello o il prototipo tridimensionale. Infine, la tecnologia DLP – Digital Light Processing – funziona con un processo a luce digitale: un fascio di luce UV viene proiettato in una vasca contenente un polimero allo stato liquido, la cui parte esposta alla fonte luminosa solidifica andando, strato dopo strato, a modellare e comporre l’oggetto. Queste ultime due tecnologie richiedono, al momento, investimenti notevoli e trovano principalmente utilizzo in contesti industriali e nei laboratori R&D di grandi aziende. Tuttavia, sono già state presentate sul mercato versioni più economiche, al momento ancora in beta test, che promettono di trasformare – e ampliare – ulteriormente le prospettive di business.

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principio di addizione stratificata: la costruzione “strato dopo strato” non pone potenzialmente alcun vincolo a immaginazione e creatività, oltre a consentire di utilizzare solo il materiale necessario. Cambiano così le logiche di progettazione e produzione, laddove oggetti virtuali elaborati tridimensionalmente prendono forma nel mondo fisico con un clic, in modo sostenibile, efficiente e personalizzato. E si rovesciano le dinamiche delle economie di scala: una sola macchina è in grado di creare infiniti oggetti diversi, mentre stampare uno, dieci, cento o mille esemplari non comporta sostanziali differenze di costi.

Presente e futuro Il 3D Printing si è già inserito in diversi settori industriali. Spaziando dall’architettura al design fino a moda, gioielleria, arredamento, arte e, ancora, dall’automotive all’aerospazio, dalla chimica alla farmaceutica fino all’industria biomedicale, con la stampa 3D si spalancano nuove opportunità, mentre fioriscono idee e concept per lo sviluppo di possibili e inedite applicazioni. La portata di tale fenomeno è globale: laboratori di digital fabbrication sorgono in ogni continente insieme a store dedicati, mentre aziende e multinazionali, tra Stati Uniti, una parte dell’Europa e una parte dell’Asia, utilizzano

attivamente stampanti 3D, sia per prototipazione che per la produzione vera e propria. E l’Italia? Sul fronte tecnologico, sono diverse le realtà italiane ad avere sviluppato soluzioni di stampa 3D. Mentre sul fronte applicativo e di business, il boom del 3D sembra in procinto di scoppiare anche nel nostro paese. E non potrebbe essere altrimenti: posto che per creare in 3D occorrono tre elementi – idea, modellazione digitale e manifattura –, l’Italia, patria del design e forte di un ricco bagaglio culturale e creativo e di un know how artigianale unico, ha tutte le carte in regola per vivere da protagonista questa imminente trasformazione.

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speciale 3D prINTING

L’Insider

opportunità no limits Dall’idea alla sua realizzazione, senza step intermedi: così la stampa 3D trasforma le dinamiche della progettazione e della produzione.

Ha creato un modello di business innovativo e alternativo, costruito intorno alla stampa 3D. È un “maker space” che promuove il DIY e un luogo di condivisione e divulgazione. Si propone come officina di creatività, nella quale i nuovi strumenti tecnologici riscoprono e valorizzano il know how della manifattura artigianale made in Italy. Parliamo di 3DiTALY, il primo 3D printing store del nostro paese. Avviato a Roma nel febbraio 2013 su iniziativa di quattro fondatori, questo “3D concept store” offre al suo interno una serie di servizi, dalla prototipazione rapida alla consulenza per aziende e professionisti, fino alla vendita di stampanti 3D e all’assistenza tecnica. E recentemente ha segnato un nuovo primato: con l’apertura del secondo store a Pescara, 3DiTALY è diventato a tutti gli effetti il primo social franchise di stampa 3D in Europa.

Con Antonio Alliva, co-fondatore e account manager di 3DiTALY, abbiamo parlato delle prospet-tive di sviluppo della stampa 3D e delle opportunità per il made in Italy.

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WIDE: Come è nata l’idea di 3DiTALY? Antonio Alliva: Prima di partire con 3DiTALY, lavoravamo nell’ambito dell’organizzazione di eventi e fiere; è lì che abbiamo avuto modo di conoscere la tecnologia di stampa 3D: vedendo le stampanti in funzione, ne abbiamo colto immediatamente il potenziale applicativo e abbiamo deciso di fare il grande passo in quella direzione. Il mondo dei makers e i concetti di DIY (Do It Yourself) e Digital Fabrication ci hanno subito contagiati, ma il nostro sforzo è stato quello di trovare un modello di business che consentisse di sviluppare il know how della produzione 3D, stabilire interazioni virtuose con aziende e professionisti e fare formazione, e che fosse, al contempo, anche lucrativo. Come è stato accolto il vostro store? I primi a frequentare il negozio


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3D prINTING

sono stati ricercatori e innovatori interessati a toccare con mano le stampanti 3D. Poi il target si è gradualmente allargato, andando a includere anche studenti, professionisti e consulenti aziendali. C’è stato, da parte nostra, un grande sforzo nel coinvolgere il più ampio pubblico possibile. Ci siamo concentrati molto fin dall’inizio sulle aziende di produzione, proponendoci con il servizio di prototipazione rapida, e abbiamo raccolto un discreto successo, visto che tra i nostri primi clienti abbiamo avuto multinazionali del calibro di Honda Italia, Pirelli, Samsung Italia. Il passo successivo ha riguardato il coinvolgimento di professionisti – architetti, designer, orafi, artigiani e creativi provenienti da diversi settori – con i quali abbiamo condiviso da subito l’idea di combinare tecnologia e manualità artigianale.

oncepito quale luogo d’incontro e scambio di know how, 3DiTALY interagisce con vari interlocutori, tra cui le scuole, per divulgare il sapere della stampa 3D.

Di fatto, vi è molto fermento intorno alla stampa 3D. Che cosa è cambiato? Negli ultimi tempi, c’è stato un forte sviluppo della tecnologia di stampa 3D, con significativi miglioramenti sia sul fronte delle stampanti che su quello dei software di modellazione 3D. Allo stesso tempo, i costi si sono abbassati. La tecnologia FDM (Fused Deposit Modeling) – utilizzata nei nostri store – è, ad esempio, diventata “low cost” e sono già numerosi i professionisti ad avere scelto di adottarla per sviluppare proposte alternative, linee e collezioni basate sulla digital fabrication. Allo stesso modo, anche molte aziende di produzione hanno introdotto stampanti 3D nei propri reparti per gestire con maggiore flessibilità, e minore spesa, tutta la fase di prototipazione. Il cambiamento è significativo: se fino a questo momento idee e progetti venivano immaginati e sviluppati sulla carta, con grossi limiti alla creatività e la diffusa impossibilità di realizzare prototipi, con la stampa 3D l’idea non deve più passare dalla carta, ma viene immediatamente realizzata, nella sua tridimensionalità.

Quali sono le opportunità su questo fronte? Con la tecnologia di stampa 3D ogni progetto può essere realizzato direttamente, senza dover passare attraverso i vari attori della production chain e della distribuzione: è questo, a mio avviso, l’aspetto più rivoluzionario. Designer e creativi hanno ora la possibilità di prodursi i propri pezzi e di scegliersi il canale di vendita, senza porre limiti alla creatività. Ed è l’intero universo dell’artigianato a poterne trarre grandi benefici: il connubio tra cultura artigianale, know how manifatturiero e stampa 3D offre una grande opportunità a tutto quel mondo di piccoli e medi artigiani – una peculiarità tutta italiana – che rischia oggi di estinguersi. Aprendosi alla digital fabrication e alle dinamiche dell’open source, questi artigiani possono partecipare alla condivisione dei saperi e attingere al know how dei makers per continuare a produrre pezzi unici, con procedimento digitale. Un procedimento che richiede tuttora molta manualità, sia nella fabbricazione dell’oggetto che, soprattutto, in tutta la fase di post-produzione, dalla finitura alla decorazione. Noi di 3DiTALY siamo convinti che l’affiancamento delle tecnologie di produzione 3D – scanner e stampanti 3D, plotter da taglio, software e web – alla creatività made in Italy costituisca una grande opportunità per il nostro Paese. Nasce anche da qui la vostra scelta di vendere, nello store, i prodotti finiti? Esattamente. 3DiTALY è concepito come maker space, ovvero come spazio di costruzione di prodotti finiti, ma anche come vetrina di questi prodotti. Crediamo, infatti, che sia importante mostrare quello che si può effettivamente realizzare con le stampanti 3D, per fare cultura. Abbiamo kit di gioielli di design, soprammobili e oggetti

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lastico di edificio di social housing stampato in 3D (in scala 1:200) e realizzato in PLA. Il plastico, parte di una tesi di laurea in architettura, è stato prodotto nello store 3DiTALY di Pescara ed è un esempio delle tante applicazioni possibili della stampa 3D in ambito di progettazione architettonica.

di arredo e persino mobili, nei quali componenti stampati in 3D vengono combinati con legno o altri materiali. Le possibilità creative sono infinite e ogni pezzo è unico. Tornando al mondo della industria, con cui siete in contatto, quali sono le opportunità aperte dalla stampa 3D per chi fa produzione seriale? Vi sono tecnologie di stampa 3D di livello industriale, basate su diversi processi (tra cui il più diffuso e avanzato si chiama SLS -Selective Laser Sintering) e che richiedono investimenti decisamente elevati. Inserite in un contesto produttivo, le stampanti 3D sviluppate per la produzione seriale possono aprire nuove opportunità in quanto consentono di realizzare oggetti, pezzi di ricambio o articoli customizzati di vario genere, in un unico passaggio e con materiali resistenti e di grande qualità. È chiaro che non si parla più solo di prototipazione, ma di produzione vera e propria. Negli Stati Uniti, sono diverse le aziende che hanno introdotto la stampa 3D negli ultimi due anni e che la stanno dunque già utilizzando attivamente. In Italia, molte realtà produttive hanno recentemente deciso di adottare la tecnologia di stampa 3D per differenziare o ottimizzare la produzione, mentre altre si stanno muovendo ora in questa direzione. Un esempio è Finmeccanica che ha portato al suo interno alcune stampanti 3D destinate alla produzione di pezzi e parti in carbonio, come i volani per le eliche, con il vantaggio di produrli, appunto, in un unico passaggio e sulla base delle quantità necessarie.

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Quale dei due scenari ritiene più probabile: aziende di produzione che si attrezzino con un reparto di 3D o il fiorire di service che offrano questo servizio in outsourcing? È ancora presto per dirlo. Sicuramente, le aziende di produzione valuteranno con interesse crescente l’opportunità di introdurre le stampanti 3D in produzione. Tuttavia, trattandosi di investimenti importanti, non tutti gli operatori saranno in grado di sostenerli e questo potrebbe essere un limite. Allo stesso tempo, si verificherà un fiorire di piccoli service per la prototipazione rapida. Per quanto riguarda questo secondo fenomeno, vi sono, a mio avviso, due considerazioni da fare: in primo luogo, l’utilizzo della tecnologia di stampa 3D richiede una preparazione, in quanto si tratta di un procedimento ancora molto artigianale e che presenta tuttora alcune criticità. In secondo luogo, credo che un’attività di service di stampa 3D non possa reggere se non integrata da una serie di servizi complementari, come formazione e workshop aziendali, vendita delle macchine e vendita del prodotto finito. Come si posiziona l’Italia sul panorama internazionale del printing 3D? Dal punto di vista della percezione e della conoscenza della stampa 3D, l’Italia è un passo indietro rispetto ad altri paesi. Mentre negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Olanda e, in generale, in molte

aree del continente europeo la stampa 3D è già una realtà ben nota e diffusa tra addetti ai lavori e non, nel nostro paese permane un sorta di reticenza nell’affidarsi a una tecnologia che non è ancora del tutto completa e perfezionata dal punto di vista della qualità. Tuttavia, c’è molto fermento nelle comunità di creativi e designer, nel mondo di makers e dei fab lab e in realtà come la nostra che, cogliendo il potenziale della digital fabrication, stanno cercando di fare cultura. Sono convinto che quando il fenomeno della stampa 3D esploderà in Italia, lo farà alla grande: abbiamo l’opportunità di vivere un nuovo Rinascimento italiano, nel quale l’esplosione della creatività sfocerà nella produzione di oggetti artigianali digitali. Dal punto di vista dello sviluppo delle tecnologie 3D, la presenza italiana è invece di peso, laddove ci sono molte realtà nazionali che producono stampanti e software 3D commercializzate in tutto il mondo. Lo scorso marzo 3DiTALY ha aperto un secondo store a Pescara, diventando il primo social franchise di stampa 3D in Europa. Cosa rappresenta questo passo? L’esperienza positiva dello store di Roma nel corso di questo primo anno di vita ci ha spinti a intraprendere nuovi progetti. Abbiamo così lanciato l’idea del “social franchising”, di cui lo store di Pescara è il primo frutto. Il nostro obiettivo è quello di creare un network nazionale di concept store del 3D Printing, il cui punto focale sia l’affiancamento delle nuove tecnologie digitali al bagaglio culturale dell’artigianato locale, del design e della ricerca nel campo tecnologico del nostro paese. Dopo Pescara, che sta andando molto bene, abbiamo già in programma l’inaugurazione di uno store a Ragusa, in maggio. Le tappe successive saranno Torino e Milano. P.B.


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L’Insider

pionieri della digital fabrication Sono laboratori di creatività e promuovono un nuovo modo di produrre in digitale, basato sull’utilizzo delle stampanti 3D e sulla condivisione di know how. «Il Fab Lab è un luogo dove si può creare praticamente qualsiasi cosa». Così Neil Gershenfeld definì il primo Fab Lab, nato da una sua idea nel 2003 presso il Media Lab del Massachusetts Institute of Technology di Boston. Da allora i Fab Lab si sono diffusi a macchia d’olio in tutto il mondo, tanto che oggi se ne contano oltre 300. Fulcro centrale della loro attività è la “digital fabrication”, ovvero un rivoluzionario modello di produzione manifatturiera basato sull’utilizzo delle nuove generazioni di stampanti 3D e sulle ultime frontiere del digital design. In Italia, il movimento dei makers vive un momento di grande espansione. Nei laboratori dei numerosi fab lab – se ne contano oltre trenta distribuiti su tutto il territorio nazionale – la creatività e il know how artigianale made in Italy incontrano la cultura digitale 3D e sperimentano linguaggi e strumenti di espressione alternativi, in una vision basata sul concetto di open source, ovvero della condivisione di spazi, competenze e attrezzature.

Wide: Make. Learn. Share. È il concept del network dei fab lab. Vuole spiegarcelo? Massimo Temporelli: Il fab lab è un’officina digitale di progettazione condivisa. In questi laboratori, le persone arrivano con un progetto e trovano non solo le macchine per poterlo produrre e realizzare (Make), ma anche una comunità di persone in grado di dare assistenza nell’utilizzo dei vari strumenti di lavoro (Learn) e con le quali condividere idee, conoscenze e competenze (Share). Nei fab lab le idee non sono dunque più sulla carta, ma si concretizzano nella digital fabrication e ognuno mette il proprio know how a disposizione di tutti, creando fertili sinergie: sono questi gli aspetti più innovativi del nostro movimento, che mette la creatività al centro. Lei è tra i fondatori di The Fablab di Milano. Come operate? Abbiamo avviato The Fablab a novembre 2013. Il nostro obiettivo, in linea con la vision

del movimento dei fab lab, è quello di affiancare l’attività del laboratorio a una serie di iniziative di formazione e divulgazione. Nel nostro spazio mettiamo a disposizione la strumentazione per la digital fabrication, che consiste in stampanti 3D con tecnologia FDM, plotter da taglio, frese CNC e arduino per la parte elettronica, oltre a tutti i classici tool da lavoro, mentre il nostro team è a disposizione per assistenza o consultazione. Al contempo, organizziamo corsi dedicati alle tematiche più rilevanti della stampa 3D, aperti a tutti. I nostri utenti provengono da diversi ambiti: ci sono studenti e professionisti, professori e imprese che insieme creano un vivace network di scambio di saperi. Quali sono i feedback raccolti dopo i primi mesi di attività? La sensazione condivisa da tutti coloro che frequentano il nostro fab lab è quella di poter vivere da protagonisti una rivoluzione in atto: nel nostro laboratorio, la

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“ Massimo Temporelli, presidente ed educational director di The Fablab, Make in Milano, ci parla di digital fabrication e di come la stampa 3D possa arrivare a cambiare le dinamiche della produzione, anche industriale.


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creatività è libera di esprimersi e la mente si allena a un nuovo modus operandi, ovvero a un diverso concetto di lavoro e a un modo alternativo di pensare al prodotto. Che cosa si produce con le stampanti 3D nei fab lab? È importante sottolineare che noi non ci occupiamo di produzione su larga scala. I fab lab, e in generale tutto il movimento dei maker, si muovono intorno a un concetto di prototipazione, o al massimo di produzioni da poche decine di pezzi, ma non di produzioni industriali. Ci posizioniamo su un gradino precedente: mettendo a disposizione una tecnologia innovativa che consente di produrre oggetti di diverso tipo, trasformiamo il modo di ragionare. Io progetto e produco: la grande novità portata dalla produzione 3D sta proprio nel fatto che dall’idea si passa alla sua immediata realizzazione, senza step intermedi. Nei fab lab si possono mettere a punto prototipi e primi pezzi, sperimentando e perfezionandoli, con costi minimi. Va poi da sé che, grazie ai network che si vengono a creare, questi prototipi possono essere presentati ai partner industriali e avere eventualmente accesso al mercato. L’industria guarda al printing 3D con interesse crescente. Arriverà presto ad adottarlo? A fronte del rapido miglioramento della qualità e della velocità di stampa delle stampanti 3D, molte realtà produttive con volumi più o meno importanti potranno effettivamente decidere di attrezzarsi con questa tecnologia, per realizzare una parte della produzione o

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anche solo per diversificare la propria offerta. Portandosi in casa la tecnologia 3D, le aziende potranno, ad esempio, sviluppare dei progetti alternativi, produrli in quantità limitate e venderli online, instaurando un modello di business accessibile e potenzialmente efficace. Quali opportunità si aprono per le aziende già attive nel settore del printing? Per queste aziende, che hanno già un proprio modello di business, un’infrastruttura del servizio e una rete di distribuzione avviati, la stampa 3D può rappresentare un’opportunità. In un certo senso, cambiano le macchine e la tecnologia, ma le capacità di customer service sono le stesse. Un’azienda di stampa potrebbe dunque decidere di integrare la stampa 3D, differenziando così i propri servizi e allargando il target. Anche in un’ottica di service: l’utente invia il file col progetto, l’azienda lo stampa in 3D e lo consegna. Un modello di business simile lo ha già attivato shapeways.com, ad esempio, e sembra funzionare bene. Come si posiziona l’Italia sul panorama 3D internazionale? L’impressione è che l’Italia possa, finalmente, vivere una rivoluzione allineata coi tempi delle altre nazioni. Oggi abbiamo la possibilità di partecipare da protagonisti a un cambiamento epocale, cosa che non succede forse dai tempi del Rinascimento. Con il movimento della digital fabrication, l’uomo e la sua creatività riacquistano la propria centralità, ed è qui che l’Italia dimostra di avere tutte le carte in regola per tenere bene il

passo dell’evoluzione e persino per esserne, su alcuni fronti, antesignano: non a caso, tra maker, sviluppatori di software e aziende produttrici di stampanti 3D vi sono molti italiani. La stampa 3D è già stata definita come potenziale fautrice della terza rivoluzione industriale. Lei cosa ne pensa? Al momento c’è molto fermento intorno alla stampa 3D e non è facile formulare previsioni. Ci sono due scenari che si affacciano, a mio avviso, all’orizzonte. Il primo – di più breve termine – vedrà, probabilmente, progettisti e designer adottare per primi la stampa 3D. Da qui, il passaggio successivo vedrà sorgere microbotteghe e microindustrie che seguiranno inhouse l’intero processo produttivo, dalla prototipazione alla produzione, alla vendita online. Ovviamente, questo step evolutivo basterebbe da solo per portare enormi cambiamenti e aprire prospettive completamente nuove nel mondo della produzione. Il secondo scenario – più avveniristico – riguarda la diffusione della tecnologia 3D tra il pubblico di massa e la sua introduzione in ogni casa. Alcune delle stampanti 3D hanno ormai costi accessibili a tutti e la condivisione open source dei software 3D o di progetti pronti per la stampa è già realtà. Pertanto, in un futuro di medio-lungo termine ogni utente potrebbe avere in casa una stampante 3D e utilizzarla per produrre oggetti, arredi, gioielli, pezzi di ricambio, giocattoli. A quel punto, cambierà effettivamente tutto... e in modo radicale. P.B.


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trend stampa digitale

Presentazione in anteprima

hp latex alla terza generazione Obiettivo: favorire il passaggio degli utenti con bassi volumi di stampa – media mensile 500 m2 – dalle stampanti a eco-solvente e quelle Latex.

Ha debuttato a Drupa 2008, creando una nuova categoria nell’ambito delle stampanti digitali di grande formato. È la tecnologia HP Latex, che ha raccolto in questi anni un grande consenso da parte dei clienti, totalizzando oltre 19.000 unità installate nel mondo e 185 milioni di metri quadri stampati, con un incremento del 70% nel 2013 rispetto al 2012. Per rendere questa tecnologia accessibile a un numero di utenti ancora maggiore, HP ha deciso di ampliare il proprio portfolio introducendo una nuova serie – HP Latex 300 – che si declina in tre modelli e va incontro alle esigenze delle aziende alla ricerca di un prodotto compatto, dal costo competitivo per livelli di produzione contenuti. Rispetto alle tradizionali stampanti che utilizzano inchiostro a base di eco-solvente, la nuova serie HP, basata su una tecnologia Latex ormai giunta alla terza generazione, presenta svariati plus, tra cui una qualità dell’immagine più elevata, maggiore durata degli stampati all’esterno e una versatilità superiore nella gestione di applicazioni outdoor e indoor, a fronte di ingombri macchina più ridotti e costi competitivi. In particolare, i nuovi inchiostri HP 831 Latex a base acqua – oltre ad avere un costo del 10% inferiore rispetto ai precedenti inchiostri HP Latex – offrono una resistenza ai graffi paragonabile a quella garantita dagli inchiostri a base solvente generalmente utilizzati per la produzione di banner in PVC e

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HP Latex 310 Printer Modello entry-level da 1,37 metri; velocità 48 m2/ora; prezzo 13.500 euro.

HP Latex 330 Printer

Modello da 1,63 metri; velocità di stampa 50 m2/ora; prezzo 17.500 euro. Fornito con software Rip Sai FlexiPRINT HP Basic Edition per operazioni di tiling e scaling.

supporti in vinile, il tutto con una qualità elevata e ad alta velocità di produzione, grazie all’impiego dell’HP Latex Optimizer. Quest’ultimo è in pratica un inchiostro trasparente che si applica prima dell’inchiostro vero e proprio al fine di fissare i pigmenti sulla superficie del supporto. La garanzia per gli stampati outdoor è di tre anni senza laminazione e cinque anni con laminazione. Gli inchiostri Latex di nuova generazione contribuiscono, al tempo stesso, a un ambiente di lavoro più sano e alla realizzazione di stampati privi di odore, che escono dalle stampanti già

completamente asciutti e pronti per ulteriori lavorazioni o per la consegna. Grazie al nuovo sistema d’essiccazione la temperatura alla quale gli inchiostri si asciugano passa dai precedenti 110°C agli attuali 80°C, consentendo di ridurre il consumo energetico e di poter stampare su una più ampia varietà di materiali.

Tre modelli della nuova serie Come dicevamo all’inizio tre sono i modelli che compongono questa nuova serie. • HP Latex 310 Printer: è il modello entry-level da 1,37 metri, concepito per chi necessita di una stampante compatta.


HP Latex 360 Printer

Larghezza bobina 1,63 metri; velocità 91 m2/ora; prezzo 22.500 euro. Fornito di collettore d’inchiostro per tessuti porosi e sistema di messa a registro automatico per stampa di banner in fronte/retro.

La velocità è di 48 m2/ora. Prezzo: 13.500 euro. • HP Latex 330 Printer: è un modello da 1,63 metri, quindi rispetto al modello precdente è in grado di gestire bobine più grandi e più pesanti e raggiunge una velocità di stampa di 50 m2/ora. Prezzo: 17.500 euro. Viene fornito, come la HP Latex 310, insieme a un software Rip Sai FlexiPRINT HP Basic Edition che consente operazioni di tiling e scaling. • HP Latex 360 Printer: è l’ammiraglia della nuova serie, caratterizzata da una larghezza bobina uguale al precedente modello (1,63 metri), ma con una velocità superiore (91 m2/ ora) e pertanto adatta a volumi di lavoro più elevati. La velocità di stampa superiore è resa possibile da un dispositivo di essiccazione più potente rispetto agli altri due modelli e da una maggiore velocità di scorrimento del carrello sul quale sono montate le testine di stampa. Dispone di un collettore d’inchiostro per i tessuti porosi e di un sistema di messa a registro automatico per la stampa di banner in fronte/ retro. Prezzo: 22.500 euro. Inoltre, a differenza dei due modelli precedenti, dispone di uno

spettrofotometro incorporato che consente la creazione di profili ICC personalizzati e di un un sensore ottico (Optical Media Advance Sensor) che previene eventuali problemi di banding. Tutti e tre i modelli stampano a 6 colori (ciano, magenta, giallo, nero, light magenta e light ciano) a una risoluzione di 1200x1200 dpi. I tre nuovi modelli si affiancano al top di gamma da 3,2 metri, ossia la Latex 3000, ai modelli di fascia media – Latex 820 e Latex 850 da 3,2 metri – rimpiazzando il precedente modello entry-level, la Latex 280 da 2,6 metri.

Due nuove HP Designjet L’altra novità presentata riguarda la famiglia HP Designjet Z, che ha debuttato sul mercato nel 2006. I due nuovi modelli – HP Designjet Z6600 Production Printer e HP Designjet Z6800 Photo Production Printer – hanno velocità di stampa del 50% superiori ai precedenti modelli (Designjet Z6100) e sono concepiti per garantire la realizzazione di stampati indoor di alta qualità con durata che arriva ai 200 anni. In particolare, la Designjet Z6600 Production Printer consente un risparmio d’inchiostro fino al 30% rispetto al modello precedente, mentre la Designjet Z6800 Photo Production Printer produce stampati con una qualità al top ad elevata velocità e include funzioni avanzate per la gestione del colore, tra cui uno spettrofotometro incorporato. Cristina Rossi

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evEnti FESPA DIGITAL

A Monaco di Baviera dal 20 al 23 maggio

tutto esaurito per fespa digital Oltre 50 nuovi espositori si sono iscritti all’edizione di quest’anno. Confermati almeno 50 lanci in anteprima di nuovi prodotti.

Alla vigilia della inaugurazione di FESPA Digital 2014 lo spazio espositivo è stato completamente prenotato. Quasi 450 espositori su più di 37.000 m2 si sono impegnati per condividere i propri prodotti innovativi con i visitatori nel corso dei 4 giorni della fiera (dal 20 al 23 maggio presso Messe München).

Lo spazio espositivo ha dimensioni maggiori di almeno 1/5 rispetto alla edizione record precedente, tenutasi ad Amburgo nel 2011, sottolineando il ruolo chiave dell’evento nel richiamare in un unico punto di incontro la comunità internazionale dei fornitori e degli acquirenti di tecnologie per la stampa di grande formato.

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Sulla base delle informazioni preliminari già ricevute dagli espositori, i professionisti della stampa potranno assistere al lancio di almeno 50 prodotti completamente nuovi a FESPA Digital, nonché assistere ad annunci importanti da parte dei principali fornitori nel corso della fiera.

L’edizione FESPA Digital 2014 vedrà la partecipazione di oltre 50 nuove aziende rispetto all’ultima edizione dell’evento, offrendo ai professionisti della stampa di tutto il mondo la panoramica più completa di sempre sulle tecnologie e sui materiali relativi alla stampa digitale di grande formato.

I visitatori sono invitati ad effettuare la preregistrazione gratuita per partecipare a FESPA Digital visitando il sito fespadigital.com, risparmiando in tal modo i 35 euro del biglietto, se acquistato sul posto.


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evEnti FESPA DIGITAL

Cosa si possono aspettare i visitatori da FESPA Digital? Il contenuto formativo è un importante componente di tutti gli eventi FESPA. La maggior parte dei nostri visitatori sono titolari e responsabili con potere decisionale che si recano a FESPA in previsione di importanti decisioni di business. Quest’anno abbiamo quindi creato quattro “hub” tematici dedicati ai settori digitale, tessile, wrapping e segnaletica. All’interno di questi si terranno conferenze in tedesco e inglese, dimostrazioni, eventi di networking relativi alle quattro tematiche, per offrire nel loro insieme un programma stimolante e ricco di contenuti formativi. Partecipando a FESPA Digital, i visitatori non solo possono vedere le ultime novità per applicazioni di stampa digitale per grandi formati, ma possono anche trarre beneficio dalla concomitanza di European Sign Expo per segnaletica non stampata e FESPA Fabric per la stampa tessile e di decorazione per abbigliamento. Questo è il sesto evento FESPA Digital: come si è evoluto negli anni? I nostri eventi Digital hanno fatto grandi passi avanti dalla loro introduzione ad Amsterdam nel 2006. Sono influenzati dai nostri visitatori ed espositori e riflettono quindi il mercato al quale ci rivolgiamo. Siamo sempre in contatto con gli espositori e i visitatori per scoprire cosa è importante per loro, cosa riscontrano nel mercato e cosa desiderano ottenere da un evento. Incorporiamo quindi tali informazioni nei nostri eventi, per offrire al settore i contenuti che cercano. Con l’evoluzione dei nostri eventi, si sono evoluti anche i contenuti e le presentazioni. Dal singolo teatro nel 2006 ai quattro hub di oggi, desideriamo sottolineare il valore formativo e di networking che offriamo ai visitatori con le risorse necessarie per scoprire come

possano ampliare e ottimizzare il loro business, nonché raccogliere informazioni e nuovi spunti in un ambiente focalizzato. Sono passati otto anni dal primo, anni di maturazione per la tecnologia e il mercato della stampa per grandi formati. Molti dei nostri visitatori hanno ormai già effettuato un primo investimento nel digitale e stanno considerando ulteriori investimenti in tecnologie di seconda o terza generazione o aggiornamenti con cui ottimizzare le proprie capacità di business e di output. FESPA Digital 2014 rifletterà questa evoluzione, consentendo ai visitatori di scoprire in che modo la tecnologia digitale può aiutare le aziende a cogliere nuove opportunità e offrire nuovi servizi. Come si differenzia FESPA dalle altre esposizioni? I nostri eventi sono organizzati dal settore e per il settore. La nostra filosofia Profit for Purpose significa che reinvestiamo i profitti generati dagli eventi per supportare la comunità. Questo avviene tramite i contenuti formativi offerti nel corso degli eventi, iniziative di networking e il nostro evento di punta, il Global Summit; nonché investendo al livello di base tramite le 37 associazioni nazionali che aderiscono a FESPA. Con tale reinvestimento offriamo supporto alla comunità della stampa aiutandola a crescere e incoraggiando l’apertura a nuove opportunità. Quali tendenze si osservano nel settore della stampa digitale per grandi formati? Il feedback proveniente dalla nostra comunità conferma che la transizione al digitale continua ad essere determinante per il settore della segnaletica e della grafica per grandi formati, mentre la tecnologia digitale offre agli stampatori l’opportunità di cogliere nuove applicazioni creative e di rivolgersi a clienti provenienti da diversi mercati verticali.

Intervista a Neil Felton, CEO di FESPA

Banner, poster e segnaletica rimangono le tre applicazioni principali in produzione. Tuttavia si sta verificando una crescita nelle applicazioni per i settori del tessile, punti vendita, carta da parati/ interni, rivestimenti per edifici e industriali, come si evince da una recente ricerca di mercato. Il tema di questa edizione è “Dive Deeper into Digital Print”. In quali aree si dovrebbero “immergere” gli stampatori? Come emerge appunto dal World Wide Survey, le nuove applicazioni rappresentano una grande opportunità per gli stampatori. Incoraggio quindi ad approfondire tali opportunità e vedere come possono concretizzarsi per il loro business. “Diving deeper” significa anche guardarsi attentamente intorno prima di entrare in un nuovo mercato di nicchia. Gli stampatori devono essere certi di comprendere come funziona il mercato target. Molti settori specialistici sono caratterizzati da dinamiche diverse nella catena di fornitura. È importante considerarle e valutare se sia possibile proporsi come realtà competitiva e quali conoscenze e capacità sia necessario acquisire. Perché è stato scelto di tornare in Germania come sede fieristica? La strategia delle località è sottoposta a revisioni continue e FESPA continuerà a toccare nuove località a seconda delle esigenze di espositori e visitatori. Monaco è facilmente accessibile per tutti i principali Paesi europei e la germania rappresenta storicamente un mercato molto solido per gli eventi FESPA, già ospitati nel 2005 e 2010.

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eventi fespadigital

Da un sondaggio di InfoTrends

il digitale motore della crescita FESPA Digital 2014 potrebbe segnare un punto di svolta per il settore della grafica di grande formato.

Secondo un recente sondaggio condotto da InfoTrends – nota società specializzata in ricerche di mercato – per conto di FESPA, nella stampa si può prevedere la prevalenza del digitale entro il 2015. Oltre metà dei 250 stampatori intervistati nell’estate del 2013 ha riportato che la stampa digitale di grande formato rappresenta attualmente oltre un terzo delle proprie entrate. Entro due anni, il 72% degli intervistati si aspetta una rapida crescita del digitale: il 54% prevede che metà degli affari della propria azienda proverrà dal digitale e circa un terzo che il digitale arriverà a rappresentare un terzo delle proprie entrate. Le persone intervistate per il sondaggio provenivano da 53 paesi diversi.

72% si aspetta una rapida crescita del digitale entro due anni

La stampa a getto d’inchiostro a base di solvente o d’acqua continua a dominare, secondo il campione intervistato, rispettivamente con il 48% e il 43% degli stampatori che hanno dichiarato di utilizzare queste tecnologie. Tuttavia, la stampa con inchiostri eco solvent, UV e Latex sta conquistando terreno. Si prevede che la proporzione del lavoro prodotto utilizzando la stampa a getto d’inchiostro con essiccazione UV crescerà dal 13,6% attuale al 21% entro il 2015, in contrasto con un crollo dal 18% al 13% per la stampa con essiccazione a base solventi. L’enfasi sul digitale sta creando

51% acquisterà una nuova stampante digitale di grande formato

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una buona predisposizione agli investimenti in tecnologia. Le intenzioni di acquisto sono più forti che mai dal 2007 e ben il 51% degli intervistati pianifica l’acquisto di una nuova stampante digitale di grande formato il prossimo anno, il 37% in più rispetto al 2010. L’evoluzione delle tecnologie sta stimolando la domanda e circa un terzo degli intervistati pianifica di investire nella stampa a getto di inchiostro UV, il 16% in quella con inchiostri eco solvent e il 13% con inchiostri Latex.

La domanda degli acquirenti determina i piani d’investimento Più di metà di coloro che pianificano investimenti futuri lo sta facendo per accrescere la velocità di stampa, dimostrando che la produttività è ancora un fattore determinante nel settore. Ciò riflette il fatto che tempi di produzione più rapidi e consegna puntuale rimangono le due richieste più comuni da parte dei clienti. Oltre due terzi degli stampatori hanno affermato che queste richieste prevalgono


Neil Felton, CEO di Fespa: «Il feedback proveniente dalla nostra comunità conferma che la transizione al digitale continua ad essere determinante per il settore della segnaletica e della grafica di grande formato, mentre la tecnologia digitale fornisce una valida motivazione agli stampatori per diversificare la produzione, con applicazioni creative per clienti provenienti da diversi mercati verticali». «Per noi è di grande soddisfazione il fatto che le risposte rivelino un livello di ottimismo senza precedenti dal 2007, un anno prima che iniziasse la crisi economica globale. È chiaro che l’innovazione e la ricerca di nuove opportunità di applicazione stanno facendo crescere la fiducia degli imprenditori nelle prestazioni delle proprie aziende, un ottimo presupposto affinché a FESPA Digital 2014 prevalga un’atmosfera positiva, di speranza nel futuro».

81% core business nel settore tessile

tra i propri clienti. Un’altra tendenza importante per gli acquirenti è che oggi, secondo il 57% degli stampatori, i clienti richiedono una consegna nel momento del bisogno, mentre secondo il 48% esistono esigenze logistiche più complesse. Queste risposte mettono in evidenza una potenziale opportunità per gli stampatori, che potrebbero cogliere l’occasione di ampliare la propria gamma di servizi, offrendo un programma completo, dalla stampa all’installazione. L’integrazione della stampa con altri canali di comunicazione si sta chiaramente imponendo: il 49% degli intervistati afferma che i clienti desiderano maggior integrazione con altri media, mentre il 42% ha

48% utilizza stampa inkjet a base solvente

segnalato la richiesta di dispositivi crossmediali per connettere la stampa ad altri media online.

Nuove applicazioni alimentano la crescita Banner (71%), poster (55%) e segnaletica (53%) rimangono le tre applicazioni principali in produzione. Tuttavia le applicazioni per tessuti, POP, carta da parati/ interni, rivestimenti per edifici e “industriali” sono quelle in più rapida crescita. L’81% degli stampatori ha affermato di gestire una mole di lavoro maggiore per il settore tessile, seguito dal 71% per POP, dal 69% per carte da parati, dal 68% per rivestimenti per edifici e dal 67% per stampa industriale. L’81% della produzione è basato oggi su supporti flessibili, ma il 27% degli aggiornamenti hardware pianificati viene effettuato pensando alla stampa su substrati rigidi, suggerendo un cambiamento di questa combinazione di supporti nel prossimo futuro, quando applicazioni POP, d’interni e industriali guadagneranno terreno.

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Fespa Global Summit

opportunità per il futuro Spunti e idee interessanti sono scaturite dalla “due giorni” del convegno.

Il futuro della stampa digitale di grande formato e della serigrafia. Questo il tema principale al centro del Fespa Global Summit, un esclusivo evento che si è tenuto presso il Sofitel Bayerpost a Monaco di Baviera, invitando stampatori da tutto il mondo, analisti e giornalisti specializzati a confrontarsi su tematiche di stretta attualità. Dopo il benvenuto da parte del “padrone di casa” Neil Felton, CEO di Fespa, si sono avvicendati nell’arco di due giorni quasi una ventina di relatori, che hanno fornito ai partecipanti interessanti spunti di riflessione.

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on Gilboa

Ron Gilboa di InfoTrends ha illustrato come i mercati esistenti possano essere il punto di partenza per le strategie future, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie di stampa digitale di produzione. I segmenti di mercato al centro di questa evoluzione sono la comunicazione visiva, l’imballaggio, la stampa decorativa e quella funzionale. Per quanto riguarda il packaging, si assisterà a un incremento del 20% di confezioni stampate in digitale fino al 2016 e a un fenomeno di personalizzazione di massa. Un ruolo da protagonisti lo giocheranno le macchine digitali a foglio formato 50x70 e gli inchiostri UV a bassa migrazione. Interessante notare come nell’ambito del grande formato e della visual communication gli stampatori commerciali e gli stampatori di grande formato stiano iniziando a convergere. Si assiste a un graduale pas-saggio verso l’impiego di inchiostri UV, Latex ed eco-solvent e il “décor” sta diventando un reale segmento di mercato. La stampa decorativa

offre, infatti, un’ampia gamma di opportunità: si pensi, ad esempio, alla stampa digitale delle piastrelle in ceramica piuttosto che alla stampa su vetro. Anche la stampa digitale di tessuti è in continua crescita. Tra i mercati emergenti, quello dei laminati impiegati nell’interior decoration, ad esempio per il rivestimento dei pavimenti. Un discorso a parte merita la cosiddetta stampa funzionale, che include la stampa 3D e il “printed electronics”. Attualmente esistono almeno sei o sette tecnologie diverse per la stampa 3D e i produttori asiatici si stanno ritagliando un ruolo importante in questo mercato. Questa tecnologia, che va molto di moda ai giorni nostri ma esiste da ben 25 anni, viene utilizzata principalmente per la prototipazione nei settori più svariati, da quello aerospaziale a quello dei gioielli, da quello medico/dentale a quello militare. Si prevede, tuttavia, oltre a un trend di notevole crescita, anche un passaggio da tecnologia per la stampa di prototipi a tecnologia per la produzione di componenti entro il 2025. Delle opportunità di mercato per le nuove tecnologie ha parlato anche Raghu Das, CEO di IDTechEx, tenendo un intervento dal titolo “Opportunità per gli stampatori nel printed electronics e nella stampa 3D”. Sicuramente i “driver” principali dietro queste evoluzioni


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eventi fespadigital

tecnologiche sono gli utilizzatori finali, i brand che puntano a una differenziazione dei propri prodotti. All’interno del printed electronics si guarda con attenzione ai display (OLED ed e-paper) e al packaging che incorporano questa tecnologia, come ad esempio i tester che si utilizzano per vedere se le batterie sono ancora cariche.

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aghu Das

Neil Falconer

Neil Falconer di Printfuture ha condotto una sezione interattiva arrivando a compilare una “Fespa SWOT” (Strengths, Weakenesses, Opportunities and Threats), dalla quale sono scaturite le debolezze e i punti di forza delle aziende grafiche. Ne è emerso che più del 50% delle aziende grafiche attualmente non dispone di un business plan, il 30% focalizza la propria strategia aziendale unicamente sulle attività di stampa, il 25% non ha dato il via a un processo di trasformazione aziendale, affiancando alla stampa altri servizi, e solo il 12% ha concretamente trasformato il proprio business. Essenzialmente a molte aziende manca la cosiddetta “market intelligence”, come l’ha definita Christian Duyckaerts, direttore generale di Retail Communicators, un’azienda belga che supporta i retail, i brand e le agenzie nella comunicazione sul punto vendita.

La “market intelligence” consiste nel saper identificare i propri mercati chiave, nell’individuare i trend in questi mercati e nel comprendere i problemi dei propri clienti. Un altro argomento molto trattato in occasione del Fespa Global Summit è stato la stampa digitale su tessuto che attualmente occupa ancora una nicchia di mercato, ma che presenta alcuni significativi vantaggi rispetto alla stampa serigrafica ed è destinata a crescere nei prossimi anni. Tra i vantaggi, il fatto di avere maggiore libertà creativa nel design, di presentare minori restrizioni tecniche rispetto alla serigrafia e di avere un costo totale inferiore. A livello di creatività i benefici sono legati al fatto di poter utilizzare una più ampia gamma di colori (40/50 in digitale rispetto ai 24 in serigrafia) e di ottenere immagini di qualità fotografica. Al tempo stesso la stampa digitale presenta dei limiti: alcuni tessuti sono meno adatti di altri ad essere stampati in digitale, non sono possibili effetti speciali, il processo di colorazione è più difficile e comporta un dispendio di tempo superiore. Quindi, in pratica il digitale è

più adatto alle basse tirature e a lavori di alta qualità dal punto di vista cromatico, mentre la tecnica serigrafica è l’ideale per le alte tirature e per i design più semplici. Anche se il gap tra le due tecnologie si sta assottigliando sempre più...

Christian Duyckaerts

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FESPA DIGITAL

Agfa Graphics stand B1-380/390 Presenta due nuovi modelli “i-series” della famiglia Anapurna e le nuove Jeti Titan S/HS, tutte funzionanti con gli inchiostri prodotti da Agfa Graphics con tecnologia UV-Curable. A comandare le stampanti è il software Asanti di Agfa Graphics. La stampante Anapurna M2050 con larghezza di stampa 2,05 m è stata completamente ridisegnata e ora Anapurna M2050i permette un incremento di produttività almeno del 50%, oltre a consentire un posizionamento della goccia ottimizzato, aumentando ulteriormente la qualità di stampa. Inoltre dispone del sistema di gestione dell’inchiostro bianco di Agfa Graphics che garantisce affidabilità elevate. La stampante da 3,2 m dedicata al mercato rollto-roll UV-Curable denominata Anapurna M3200i RTR è la prima stampante per la fascia medio alta del segmento con la possibilità di coprire un’ampia gamma di applicazioni a un prezzo da macchina entry-level. A FESPA viene dimostrata con l’opzione “dual roll” per garantire la massima efficienza di produzione. Con la nuova opzione “Mesh” si potrà inoltre stampare sul materiale forato (mesh) anche senza l’utilizzo del liner. Tutte le stampanti ibride “Anapurna-i” sono predisposte per l’integrazione con il sistema ABF (Automatic Board Feeding – carico automatico del media da stampare) che permette di aumentare la produttività caricando anche due media per volta. Le stampanti Jeti Titan S e HS, già presentate all’inizio dell’anno, sono mostrate con l’opzione “Primer”, che ha la funzione di migliorare l’adesione degli inchiostri sui supporti termoplastici. Oltre a questa caratteristica, seguirà a breve anche la possibilità di avere l’opzione “Spot-Varnish” per creare stampe con valore aggiunto ad effetto.

APA stand A1-450 Dopo la recente iniziativa di restyling aziendale, certamente non passata inosservata, APA si presenta a FESPA Digital con un’immagine completamente rinnovata, sintetizzata dallo slogan “Always Ahead”, che rispecchia l’impegno aziendale verso lo studio e lo sviluppo di prodotti sempre nuovi e altamente tecnologici, ideali per qualsiasi contesto applicativo. APA offre infatti una gamma completa di soluzioni, in grado di “vestire a nuovo” qualsiasi tipologia di superficie: dalla personalizzazione di tessuti alla decorazione di pareti e di vetri e vetrine, sino all’interior design e al rivestimento di veicoli. Alla manifestazione di Monaco, l’azienda italiana presenta, accanto all’intera offerta di pellicole di ultima generazione, l’anteprima dei nuovi prodotti fortemente attesi da tutto il mercato internazionale: film altamente tecnologici, sempre più esclusivi e spettacolari, che non finiscono di stupire professionisti, appassionati e non solo, dai temi e dagli effetti unici e più diversi.

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evEnti anteprima FESPA DIGITAL

Canon stand B1-310 Lo stand Canon è stato progettato per essere un luogo di ispirazione e innovazione per tutti coloro che sono alla ricerca di nuove potenziali aree di crescita in un mercato, come quello del grande formato, in costante e continua evoluzione. I visitatori possono verificare in prima persona come la pluriennale esperienza di Canon nel settore imaging, associata alle tecnologie leader di mercato Océ, abbiano dato vita a un partner prezioso per innovazione e benefici. Viene esposta l’intera gamma di soluzioni wide format di Canon, dalle stampanti inkjet a bobina alla linea da tavolo piano flatbed UV, dalle soluzioni di workflow integrati a quelle di finitura del taglio digitale. In particolare, da segnalare: - Océ Arizona 480G: stampante flatbed UV dal formato standard che consente di ottenere immagini di qualità fotografica per la stampa su supporti rigidi o flessibili per produrre un’ampia gamma di applicazioni grafiche; - Océ ColorWave 900: grazie a una velocità di 1.000 m²/ora e un efficiente workflow, Océ ColorWave 900 offre una soluzione per la stampa a colori di grande formato con una produttività senza precedenti; - Océ ColorWave 650 Poster Printer: con tecnologia Océ Crystal Point per la stampa istantanea e a secco di poster, è ideale per la stampa on-demand su un’ampia gamma di supporti ed è in grado di creare interessanti e versatili applicazioni per i punti vendita (POS); - Océ ProCut digital flatbed cutter: la linea Océ ProCut comprende nove sistemi di taglio accurati e automatizzati caratterizzati da una qualità, versatilità e produttività eccezionali, ed è ideale per tutte le applicazioni grafiche; - Canon imagePROGRAF iPF9400: stampante di grandi dimensioni (60”/ 1.524 mm), basata sull’innovativo sistema a getto d’inchiostro LUCIA EX con pigmenti a dodici colori e tecnologia proprietaria di elaborazione dell’immagine.

Esko stand B2-238 Presenta per la prima volta in Europa il plotter da taglio Kongsberg C64 progettato per una produzione continua 24/7 in ambienti semi-industriali. La sua capacità di gestire materiali di dimensioni che raggiungono 3,2x3,2 metri è esclusiva. Grazie al design robusto e all’esclusiva barra trasversale in carbonio, i plotter da taglio Kongsberg Series C non rallentano durante il taglio di materiali impegnativi e sono in grado di lavorare con una gamma più ampia di materiali rispetto a qualsiasi altra soluzione di finitura per grandi formati, dalla carta e dai tessuti al cartone ondulato a canna singola fino alla plastica, ai composti in alluminio e (esclusiva per i modelli Kongsberg C), ondulati con triplo spessore. Un’altra famiglia di plotter da taglio che Esko propone per la prima volta in Europa è la serie Kongsberg V: disponibili in due configurazioni, i tavoli della serie V sono ideali per applicazioni di cartellonistica, insegne e per imballaggi.

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litron stand B1-280 In questi ultimi anni ha brevettato soluzioni innovative, concentrandosi soprattutto sull’automazione, vero ingrediente che fa la differenza oggi sul mercato, e in questa occasione riconferma la sua filosofia nell’offrire sistemi integrati e non singoli prodotti. Tecnologie integrate nel processo produttivo che permettono una completa automazione e incrementano la produttività del business. In evidenza i due SuperPlotter Kombo TH e SD2 e la new entry HELEVA, sistema intelligente di caricamento pannelli per stampanti di grande formato. Kombo TH è sviluppato per l’industria cartotecnica e la stampa digitale di grande formato, l’unico del settore con 2 teste di taglio multi-utensile indipendenti che tagliano e fresano, nella stessa sessione, materiali differenti. Doppia velocità, doppia produttività, doppio rendimento e tempi di lavoro dimezzati, con Kombo TH è possibile effettuare lavorazioni diverse nello stesso momento. In anteprima mondiale, presente anche il sistema da taglio Kombo SD2, dotato del nuovo carrello multi-utensile con gruppo fresa e gruppo di taglio ad assi indipendenti, che garantiscono flessibilità e precisione anche sui materiali più critici. Tra le novità anche HELEVA, frutto dell’attività di Ricerca&Sviluppo della divisione Elitron-RFA (Researching Full Automation): molto più di un semplice metti-foglio, è il sistema di alimentazione automatico che preleva, allinea e carica fogli o pannelli su plotter da stampa digitale di grande formato, ottimizzando così il ciclo produttivo di qualsiasi stampante, trasformandola in un sistema evoluto; è compatibile con ogni tipo di plotter da stampa.

Fujifilm stand B1-530 In abbinamento agli inchiostri inkjet UV Uvijet, l’azienda è in grado di offrire soluzioni che si adattano a qualsiasi esigenza, dai POP alle applicazioni per l’industria. Inoltre, propone all’attenzione il suo avanzato sistema web-toprint XMF PrintCentre. In mostra anche un nuovo modello della stampante Onset Inca serie Q, dotata di architettura scalabile, già annunciata alla fine del 2013, che permette l’espansione delle testine di stampa e degli inchiostri senza sostituire la macchina. Al fine di ampliare le applicazioni della piattaforma Onset, Fujifilm lancia due nuovi inchiostri: Uvijet OH, che offre maggiore aderenza, ampliando la gamma delle possibili applicazioni, e Uvijet OL, un inchiostro a bassa emissione di odore per la stampa su cartone ondulato, per la realizzazione di espositori e confezionamenti secondari. Altra ospite dello stand è la Uvistar Pro8, la stampante Fujifilm per grandissimi formati con inchiostro Uvijet QN, oggi anche con un nuovissimo inchiostro bianco sviluppato per poter aumentare il range di applicazioni possibili. È possibile vedere anche la Acuity Advance HS, ideale per la produzione di POP di alta qualità e segnaletica in genere, sia su substrati rigidi che in rotolo.

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Guandong stand B2-245 Giochi di luce, brillantezza senza paragoni, effetti speciali e molto altro ancora con i supporti per la visualcom firmati Guandong. Sfilano a Fespa le top dell’innovativa griffe, proposte sia unlabelled che brandizzate. Caratterizzate da controlli qualità lungo tutta la filiera, capitolati condivisi e conformità agli standard del mercato europeo, le nuove soluzioni messe a punto dal reparto R&D sono ideali per applicazioni di forte impatto emozionale, che catturano l’attenzione e stuzzicano la curiosità. Tra le new entry ispirate al mondo del fashion, Glittering Metal: il nuovo multilayer, presentato ufficialmente in occasione del recente HP Latex Tour. L’innovativo supporto coniuga fronte sabbiato argentato, per garantire la brillantezza della stampa, e retro specchiato, per un effetto luminoso dell’immagine. Allo stand riflettori puntati anche su Canvas Super White, idoneo per retroilluminazione, e Ferite, il supporto multimediale applicabile fino a 6 strati su una superficie di Magnetico, ideale per la riqualificazione degli ambienti. Inoltre, tra i “fiori all’occhiello” in mostra: Double Way Vision, che punta sull’effetto vedo/non vedo per rendere il classico Window Decor ancora più accattivante; One Way Vision “Night&Day”, ben visibile sia di giorno che di notte grazie all’effetto di retroilluminazione; PolyFlat, il full-plastic multilayer super-wide più alto al mondo (fino a 3,2 m). Una vera sfilata da “green carpet” per una comunicazione impattante e dinamica, che strizza l’occhio all’eco-sostenibilità.

J-Teck3 stand A1-220 La partecipazione è focalizzata sull’inchiostro digitale tessile per teste Ricoh & Kyocera J-Cube. Dedicato alla stampa in sublimazione di tessuti in poliestere, J-Cube RF/KF è stato lanciato un anno fa a Fespa 2013. Ora viene presentata la nuova versione per stampa diretta, J-Cube PK (Kyocera) e PR (Ricoh). Prodotti con l’esclusiva Cluster Technology di J-Teck3, gli inchiostri della linea J-Cube sono stati testati su stampanti digitali dedicate e sono concepiti per applicazioni tessili industriali. Inoltre vengono proposti tutti gli inchiostri dedicati al settore tessile: J-Next Subly, per testine Epson DX6 e DX7; J-Eco per sublimazione e stampa diretta; EPS System per stampa bi-facciale nei sistemi digitali di stampa diretta. Nuovo, invece, l’inchiostro J-MelaMine, pigmento grafico all’acqua per stampanti industriali dotate di teste Kyocera, studiato per la stampa di carte melamminiche che utilizzate per decorare pannelli e laminati, carte molto sottili che vengono impregnate di resine di vario tipo. Dopo essere state stampate in digitale, vengono usate per produrre pannelli e laminati con eccezionale resistenza al graffio e ai solventi di superficie. Queste caratteristiche fanno sì che i pannelli siano largamente diffusi nell’industria dell’arredamento e della decorazione di interni per rivestire pareti e pavimenti. L’inchiostro è disponibile nei colori CMYK.

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Lintec Graphic Films stand B2-264 Presenta la sua gamma di film di alta qualità privi di PVC per applicazione su vetro, per stampa serigrafica e stampa digitale. Nello stand viene esposta una selezione del portfolio di Lintec Graphic Films su pannelli di vetro e sarà possibile vedere come tali applicazioni sembrano stampate direttamente sul vetro. I prodotti esposti comprendono E-2200ZC per stampa con inchiostro UV ed E-1000ZC per stampa con inchiostro a base di eco-solvente, con e senza pellicola aggiuntiva di sovralaminazione. Le pellicole sono autoadesive e quindi di semplice applicazione. In vista della crescente domanda per prodotti Glazing Enhancement per finestre e vetrine da parte di numerosi nuovi settori (tra cui vendita al dettaglio, architettura e punti vendita), le caratteristiche della gamma di prodotti Lintec Graphic Films consentono alle aziende di produrre applicazioni personalizzate di forte impatto visivo e multifunzionali.

Mimaki stand A1-110 Il brand, distribuito in Italia in esclusiva da Bompan, mette in evidenza tra l’altro due soluzioni di stampa: la stampante UV LED inkjet flatbed entry-level JFX200-2513 e, in anteprima europea, la TX500-1800DS per la stampa diretta su tessuti e supporti morbidi. Una prima versione della JFX200-2513 è stata presentata come prototipo durante Viscom Düsseldorf nel novembre 2013 riscuotendo grande successo e sarà commercialmente disponibile in Europa prima di FESPA Digital 2014. La stampante presenta un formato compatto, due diversi tipi di inchiostro che possono essere utilizzati su una vasta gamma di materiali e applicazioni, tecnologia a goccia variabile e inchiostro bianco. Sono presenti allo stand anche gli esperti Mimaki per discutere con i visitatori dei loro obiettivi e per aiutarli a soddisfare le proprie esigenze con le soluzioni Mimaki più adeguate al fine di creare assieme opportunità commerciali, migliorare le attività aziendali grazie all’utilizzo di soluzioni con la migliore qualità presente sul mercato.

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Roland DG stand B1-230 Tema di FESPA Digital quest’anno è “Immergiti più a fondo nella stampa digitale”. Uno slogan che spinge il visitatore a tuffarsi nel ricco mare della stampa digitale per scoprirne i suoi innumerevoli tesori, visibili sotto forma di tecnologie, materiali e applicazioni, e tracciare la rotta per la crescita della propria azienda per i futuri anni. Rimanendo in tema marino, Roland invita i visitatori dell’evento a gettare l’ancora al suo stand. Un ambiente fortemente caratterizzato dal tema del mare dove, in un’atmosfera unica e affascinante, si possono valutare tutte le soluzioni Roland per la stampa e la personalizzazione. Sullo stand l’ammiraglia della gamma è rappresentata dal PRO4 XR-640, plotter stampa&taglio che offre una combinazione unica di affidabilità tecnologica e meccanica, di versatilità nell’uso di materiali e nella realizzazione di applicazioni di qualità di stampa. XR-640 utilizza i nuovi e premiati inchiostri ECO-SOL MAX2, anche nelle versioni bianco, metallico e nero chiaro. L’inchiostro metallizzato simula tinte oro, bronzo, rame e più di cinquecento colori metallici. Presenti allo stand anche la nuova serie VersaCAMM VS-i e la PRO4 XF-640, stampante di grande formato con velocità fino a 102 m2/h, equipaggiata con quadricromia, doppia testa dorata e una meccanica di altissimo livello, per chi ha bisogno di produttività a tutto tondo. Spazio anche a tutta la tecnologia UV di Roland: VersaUV LEF-20, stampante compatta piana per la realizzazione di gadget, oggetti promozionali e prototipi, e il flatbed LEJ-640F, disponibile in commercio con lunghezze da 200, 250 e 320 cm di lunghezza, luce da 160 cm e un’altezza in spessore pari a 15 cm.

Screen stand B2-171 Screen Europe presenta il più recente modello della famiglia Truepress, ossia Truepress JetW3200UV, una stampante flatbed già mostrata al Fespa dell’anno scorso e che i visitatori quest’anno hanno modo di apprezzare non solo per la stampa di una ampia varietà di applicazioni, ma anche per gli esempi di stampa lenticolare e multi-layer ad alta velocità. Nata dallo sviluppo congiunto tra Screen e Inca Digital, la Truepress Jet W3200UV a sei colori+bianco può lavorare a una velocità di 85 m2/ora ed è in grado di alloggiare un’ampia gamma di supporti rigidi e flessibili con un formato fino a 3,2x1,6 metri e con uno spessore massimo di 50 mm. Tale modello è adatto alle esigenze di vari mercati, tra cui punti vendita, insegnistica e decorazione.

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FESPA DIGITAL

Sun Chemical stand B2-446 Propone un nuovo prodotto che arricchisce ulteriormente la gamma di inchiostri Streamline: Streamline TX, inchiostro tessile per la stampa a sublimazione diretta per applicazioni su supporti morbidi, sviluppato per rispondere alla crescente richiesta di materiali sintetici e in poliestere per cartellonistica. Offre colori brillanti e neri intensi, fattori chiave per applicazioni di forte impatto. Grazie alla sua penetrazione nel tessuto possiede inoltre eccellenti qualità di visibilità sul retro, particolarmente apprezzate da stampatori di bandiere e stendardi, poiché l’immagine resta di aspetto simile su entrambi i lati del tessuto. Allo stand sono poi disponibili altri prodotti della famiglia Streamline, oltre a inchiostri di successo quali Streamline ESL HPQ basato su solvente, Ultima HPQ e Optima HPQ, che dal loro lancio nel luglio del 2012 hanno generato un notevole incremento del business.

swissQprint stand B1-350 Allo stand si può vedere in anteprima l’ultima generazione di sistemi inkjet UV di swissQprint, il sistema di stampa più grande e più produttivo che il produttore svizzero abbia mai creato fino ad oggi. E oltre a questo, c’è molto altro da vedere, tra cui, ad esempio, il nuovo effetto 3D Moiré: su comune plexiglass, non su supporti costosi e speciali, ennesima dimostrazione di come l’azienda elvetica cerchi di soddisfare le necessità di qualità abbinate a un prezzo competitivo. Questa è solo una delle tante ultime novità esclusive... Non mancheranno poi le dimostrazioni live di applicazioni per poter permettere di “toccare con mano” l’eccellenza svizzera. Come sempre, il team Fenix, partner italiano di swissQprint, è presente sullo stand per supportare durante le dimostrazioni in italiano, per aiutare a valutare l’investimento e per dare tutte le informazioni sulle novità proposte.

Zünd stand B1-140 L’obiettivo principale è quello di potenziare l’efficienza del flusso di produzione. Il produttore svizzero dimostra i sistemi di taglio in configurazioni che rispondono alle esigenze di produttività della maggior parte dei fornitori di servizi di stampa. Le componenti software e hardware in queste configurazioni sono perfettamente complementari, mentre i sistemi di movimentazione dei materiali completamente automatizzati limitano la necessità di interventi manuali. L’alimentatore automatico di fogli Zünd rappresenta un esempio perfetto di come si possa facilmente aumentare la produttività automatizzando l’alimentazione. In mostra anche il sistema di taglio G3 M-2500, in cui carico e scarico dei fogli avviene in modalità “tandem”, ossia contemporaneamente al taglio; e un sistema di taglio completamente automatico e configurato per trattare di rotoli di supporti fino a 100 kg. Un meccanismo sofisticato di controllo della tensione assicura un taglio impeccabile anche dei tessuti più difficili.

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STAMPA DIGITALE

Porte aperte a casa Bompan Riflettori puntati sulle più innovative tecnologie di stampa Mimaki. Con una novità in anteprima nazionale. Le più recenti novità di Mimaki per i settori sign graphic, industrial e textile sono state protagoniste di “Tech&Media Event”, l’open house organizzata da Bompan, importatore esclusivo della multinazionale giapponese in Italia, in collaborazione con Euroscreen, azienda specializzata nella fornitura di materiali e attrezzature per la stampa serigrafica e digitale. L’evento, svoltosi lo scorso marzo presso la sede Bompan di Tradate (Varese), fa parte di un percorso a lungo termine che vede l’azienda impegnata ad affiancare i propri dealer nel far conoscere l’ampia offerta tecnologica di Mimaki. «L’obiettivo di queste iniziative», ha spiegato Rachele Bompan, marketing manager di Bompan, «è quello di creare, insieme ai nostri rivenditori, momenti di incontro che consentano agli utenti interessati di vedere in funzione e toccare con mano le diverse soluzioni di Mimaki».

Lo show tecnologico Nell’ampia sala demo, i riflettori sono stati puntati sulla nuova UJV500-160, un sistema di stampa di grande formato per il settore delle arti grafiche, roll-to-roll, UV LED, eco-friendly e ad alta produttività, presentato in anteprima nazionale. Accanto alla new entry, i visitatori hanno potuto vedere e sperimentare le varie attrezzature e le gamme di supporti della multinazionale giapponese: dalle stampanti a solvente UV della serie JV400 ai sistemi inkjet UV-LED della famiglia JFC, alle UJF per la stampa su oggetti cilindrici – tra cui la nuova UJF6042 con formato più ampio. Per il textile, sono state proposte le soluzioni per la stampa a sublimazione della famiglia TS e le soluzioni per la stampa diretta su diversi materiali, dal cotone alla seta, al poliestere, della serie TX.

Vision e strategie

La stampante UJV500-160 di Mimaki, presentata in anteprima nazionale. Sopra, scorci della sala demo di Bompan allestita con le soluzioni Mimaki più innovative durante il Tech&Media Event.

Mimaki ha fatto dello sviluppo di tecnologie di stampa digitale di grande formato il proprio core business, raggiungendo una forte specializzazione in tale ambito: attualmente l’8% del fatturato viene investito in attività di R&D. È questo uno dei motivi per cui “innamorarsi della multinazionale giapponese”, illustrati da Rachele Bompan: «Mimaki propone soluzioni tecnologicamente all’avanguardia e vanta una gamma che è la più ampia del mercato. La qualità di stampa è impareggiabile, grazie a teste di stampa altamente performanti e affidabili, con tecnologia a goccia variabile – che utilizza una goccia piccola (4 picolitri) – e a un’ingegneria meccanica di altissima precisione. L’attenzione al mercato e la continua raccolta del feedback dei clienti ci permettono di anticipare le esigenze della domanda con il lancio di soluzioni affidabili, user friendly e versatili nella configurazione». L’iniziativa di Bompan ha richiamato numerosi visitatori: «Siamo molto soddisfatti di questa open house. Abbiamo riscontrato grande interesse per la tecnologia di Mimaki e siamo riusciti a creare contatti interessanti e a concludere trattative già nel corso delle due giornate. Abbiamo intenzione di proseguire questo percorso che ci porta a essere ancora più vicini ai nostri interlocutori». P. B.

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Rachele Bompan, marketing manager di Bompan, ha accolto i visitatori dell’open house illustrando i punti di forza dell’offerta tecnologica di Mimaki.


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TREND digital signage

Gruppo Masserdotti

il visual display è online! Con DominoDisplay.com le soluzioni multimediali per la comunicazione visiva sono a portata di clic.

La brand experience sul punto vendita è oggi più che mai una delle leve che influisce sulle decisioni d’acquisto, creando nel consumatore curiosità e desiderio. Il trend attuale vede affiancarsi alle tecniche di comunicazione tradizionali media dinamici, quali monitor professionali, lavagne multimediali LIM, videowall, totem touch screen e minitotem da banco. Strumenti di comunicazione tecnologici che, in quanto tali, sono in continua evoluzione: definizione dell’immagine, effetti realistici, line up complete con soluzioni hardware che diventano sempre più sottili strizzando l’occhio al design.

La nuova frontiera del visual display Se da un lato l’innovazione tecnologica fa il suo corso, la novità oggi è nella modalità di vendita. www.DominoDisplay.com è il primo e unico shop on line italiano di soluzioni tecnologiche per la comunicazione visiva: un nuovo canale di vendita che permette di acquistare soluzioni Large Format Display (LFD) a marchio Samsung, sia in versione stand alone che integrate in strutture prodotte e realizzate ad hoc da DominoDisplay. Ogni soluzione, inoltre, può essere equipaggiata con Palinsesto, software proprietario per la gestione efficiente in remoto di reti Digital Signage. Un progetto innovativo nato dalla partnership consolidata

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Alberto Masserdotti (a sinistra) e Sergio Ceresa di Samsung Electronics Italia.

tra il Gruppo Masserdotti, pioniere nel mondo della visual communication, e Samsung Electronics Italia, leader globale nel mercato delle tecnologie digitali. La collaborazione tra le due aziende ha radici solide, alimentate negli anni dall’attività della business unit “Sistemi multisensoriali” del Gruppo, che offre soluzioni di Digital Signage chiavi in mano con tecnologia Samsung inside a clienti corporate. Numerosi e di grande prestigio i progetti già realizzati insieme per importanti brand del mondo retail come Gruppo Coin e Ikea (v. Wide 18, pag. 36). Ma la vocazione del Gruppo Masserdotti per l’innovazione è in costante sviluppo. L’esperienza sul campo e il know how aziendale hanno portato alla realizzazione di www.DominoDisplay.com, nuovo canale di vendita che si propone a rivenditori e utenza finale con una formula esclusiva in grado di rispondere alle cinque necessità primarie: 1. Gamma completa di soluzioni multimediali; 2. Palinsesto, software proprietario efficace e collaudato per la programmazione dei contenuti in remoto (reti Digital Signage);

3. Contributi foto e video per la creazione dei messaggi; 4. Servizio di assistenza e installazione h24 su tutto il territorio italiano; 5. Possibilità di noleggio operativo, che risponde alla necessità di chi vuole sempre essere al passo con l’evoluzione tecnologica implementando soluzioni di ultimissima generazione. «I primi feedback superano di gran lunga le nostre aspettative», commenta Alberto Masserdotti, fondatore di DominoDisplay. «In poco più di due mesi dalla messa on air, lo shop on line ha dato vita a un network di 100 rivenditori autorizzati su tutto il territorio nazionale e contiamo, entro la fine dell’anno, di arrivare a quota 200. I clienti acquistano anche per importi ben superiori a quelli considerati una soglia critica nel mondo e-commerce. Inoltre, il canale on line ci ha già permesso di entrare in contatto con prospect per la realizzazione di installazioni di grande portata, che possiamo gestire off line in sinergia con la divisione del Gruppo dedicata ai clienti corporate».

La partnership con Samsung Se da un lato la qualità delle strutture e l’unicità del software proprietario Palinsesto sono garantiti dall’esperienza consolidata di DominoDisplay, la qualità dell’hardware è assicurata dal marchio Samsung. «Siamo orgogliosi di essere i primi a lanciare in Italia un progetto


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trend

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Oltre al classico menù, è disponibile una sezione dedicata alle singole destinazioni d’uso: bar, ristoranti, GDO, punti vendita, sedi aziendali, showroom.

di questo tipo, assolutamente innovativo per il settore del Digital Signage», dichiara Sergio Ceresa, Head of Enterprise Business Division di Samsung Electronics Italia. «Frutto della partnership consolidata e di valore con il Gruppo Masserdotti, DominoDisplay offre a tutti i tipi di imprese su tutti i mercati un punto d’accesso semplice, intuitivo e diretto alle migliori soluzioni di visual display e Digital Signage. Il nostro obiettivo è proprio quello di consentire al più ampio numero di aziende di ottenere un valore aggiunto e differenziante nell’interazione con i clienti, per rendere ancora più competitivo il proprio business».

I plus dell’acquisto online Professionale, affidabile e trasparente, DominoDisplay è un e-commerce puro: un format di vendita snello, immediato, veloce ed economicamente efficiente per l’acquisto di prodotti professionali a prezzi competitivi per una comunicazione sempre più dinamica e impattante. DominoDisplay dispone di un team di tecnici specializzati che garantiscono il servizio di installazione professionale e l’assistenza post-vendita. Tutte le soluzioni DominoDisplay sono prodotte in Italia e vengono consegnate tempestivamente sul territorio nazionale, a partire da cinque giorni lavorativi dalla data dell’ordine o dalla ricezione del pagamento.

«Questo progetto nasce perché il mondo sta cambiando e con DominoDisplay puntiamo a proporre formule innovative della comunicazione visiva attraverso Internet, il canale di vendita più veloce e capillare attualmente disponibile», attesta Alberto Masserdotti.

DominoDisplay ha pensato anche ai clienti che hanno bisogno di toccare con mano le soluzioni e testarne le prestazioni. Tutta la gamma DominoDisplay è a disposizione di chi necessita approfondimenti presso lo showroom di Brescia.

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NEWS

dal FUORIsalone 2014

Concept, digitalizzazione e stampa 3D, live! È Synthesis il primo progetto creativo 3D realizzato in tempo reale. Concepito, sviluppato e prodotto durante il fuorisalone – nell’omonimo evento organizzato da 3Discover.it, website dedicato al 3D printing, e Autodesk, specializzato nella fornitura di software e servizi 3D – Synthesis ha dato una dimostrazione dal vivo di come la digital fabrication consenta di trasformare un’idea di design in un oggetto vero e proprio, nell’arco di pochi giorni. Al pool di designer spagnoli di Growthobjects è stato affidato il compito di sviluppare il progetto. Alla stampante 3D XFAB di DWS quello di darne forma. Il risultato? Un oggetto di design composto da quattro bolle di diverse dimensioni, a rappresentare i protagonisti della performance milanese (3Discover.it, Growthobjects, DWS e Autodesk), e costruito su una struttura matematica, ispirata al diagramma di Voronoi, che diviene visibile quando illuminata.

Tra avanguardia e tradizione, i gioielli si trasformano

Nuova vita al design made in Italy

Dall’arredo ai gioielli, lungo il filo conduttore della stampa 3D. Parliamo di .bijouets, brand made in Italy che ha rivoluzionato la gioielleria italiana. Combinando creatività contemporanea e maestria artigianale, .bijouets ha realizzato una serie di collezioni con tecnologia 3D. Le ultime sono state presentate durante il fuorisalone, presso la Biblioteca della Moda: collane e bracciali, anelli e orecchini coloratissimi e dalle caratteristiche trame sono stati tra i protagonisti della mostra “Intorno al futuro: nuovi materiali e nuove tecnologie per il gioiello”, dedicata alle creazioni di designer internazionali che si sono distinti per la sapiente combinazione tra avanguardia e tradizione e tra tecnologia e artigianalità nelle loro opere.

Il design è made in Italy. E ora il design made in Italy è anche 3D. Ne ha dato una bella dimostrazione .exnovo, brand italiano specializzato nella realizzazione di articoli di arredo con tecnologia di stampa 3D, che in occasione del fuorisalone ha organizzato due eventi nella cornice del Brera Design District. Onwards ha dato spazio a prodotti di piccole eccellenze manifatturiere italiane, mentre United Design ha puntato i riflettori sulle collezioni di arredo di .exnovo: dalle lampade ai vasi, a vari complementi di arredo, le collezioni firmate .exnovo sono frutto di una commistione virtuosa di design, know how e tradizione artigianale e innovazione tecnologica 3D.

L’interior design è 2.0 Foto Leo Torri per DuPont™ Corian®

Tecnologie e materiali innovativi sono stati protagonisti di “Corian® 2.0”, una mostra dedicata all’evoluzione di Corian, il materiale brevettato da DuPont che ha rivoluzionato il mondo dell’interior decoration. In questo ennesimo step evolutivo, Corian, combinato alla tecnologia DeepCoulour di DuPont, raggiunge ulteriori traguardi in termini di resa e prestazione cromatica: l’innovativa tecnologia permette infatti di realizzare colori scuri, dotati di maggiore profondità, intensità e durevolezza. I tre ambienti domestici – cucina, bagno e lounge – allestiti in occasione della kermesse milanese e rappresentativi del modus vivendi contemporaneo digitalizzato, connesso e mobile, hanno mostrato ai visitatori le diverse declinazioni dei nuovi toni scuri di DuPont.

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Dall’InPrint 2014 di Hannover

la stampa industriale prende forma La prima fiera dedicata all’industrial printing centra gli obiettivi, confermando il ruolo di piattaforma di contatto tra gli innovatori del mondo della stampa e i decision maker dell’industria internazionale.

Atmosfera di grande fermento fra gli stand e corridoi animati da vivace interesse per i contenuti dello show: si è svolto così l’atteso debutto di InPrint – Industrial Print Show, lo scorso aprile nella città tedesca di Hannover. La prima manifestazione fieristica dedicata alla stampa industriale sembra avere superato le aspettative, decretando la definitiva affermazione di questo promettente mercato: «Il successo di InPrint ha dimostrato il potenziale della tecnologia di stampa industriale quale area emergente del printing digitale a cui guardano con attenzione non soltanto i tradizionali protagonisti del mondo delle arti grafiche», ha dichiarato Frazer Chesterman, ideatore e co-direttore di InPrint. Di fatto, con il suo concept innovativo e la concomitanza con Hannover Messe 2014, una delle principali fiere a livello internazionale dedicate alla produzione industriale, InPrint ha raggiunto il suo principale obiettivo, ovvero attrarre e convogliare nel suo padiglione i protagonisti dell’industria manifatturiera internazionale: dei circa 7.000 visitatori, una buona parte era composta da manager, direttori e responsabili di produzione di brand globali del calibro di Audi, Mercedes Benz, Roll Royce, Axel Springer, Bayer, Deutsche Bahn, Deutsche Postbank, P&G, Nike, per nominarne alcuni, alla ricerca di soluzioni produttive a valore aggiunto. Proprio a questa tipologia di incontro puntavano i

circa cento espositori presenti – tra i principali fornitori di tecnologie di stampa digitale e di consumabili, che hanno avuto l’opportunità di stabilire contatti virtuosi con figure chiave del mondo manifatturiero e di stabilire le basi per collaborazioni fruttuose. «La forte presenza tra i visitatori di protagonisti e decision maker del mondo della produzione industriale ha confermato l’importanza di un evento concepito quale piattaforma privilegiata di incontro e di dialogo tra ambiti operativi differenti che possono, e vogliono, stabilire nuove sinergie operative».

Il focus dello show Pensiamo di avere a disposizione un’ampia gamma di fantasie decorative per il cruscotto dell’automobile che stiamo acquistando, o di poter scegliere una decorazione ad hoc per ogni superficie della nostra abitazione, tra pavimenti e pareti, armadi, specchi e arredi o, ancora, di passare al vaglio tessuti dai giochi cromatici più svariati oppure caratterizzati da riproduzioni di immagini fino a poco tempo fa impensabili, senza che la possibilità di personalizzare comporti un aumento esponenziale dei costi per l’utente finale. Di questo si parla quando ci si riferisce alla stampa industriale e alle nuove prospettive di utilizzo della tecnologia digitale in tale ambito. Laddove, infatti, l’industria manifatturiera è oggi più che mai alla ricerca di soluzioni che consentano di implementare la produzione arricchendo il range

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Arrivederci al 2015!

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L’affluenza dei visitatori e il loro profilo, il feedback positivo degli espositori e il generale interesse suscitato dalle conferenze: sono tutti elementi che hanno contribuito al successo della prima edizione di InPrint. «Lo show ha superato le aspettative da ogni punto di vista e proprio questo ci ha spinto a definire immediatamente le date della prossima edizione, per la quale possiamo già confermare la partecipazione di 150 espositori», ha dichiarato Marcus Timson, co-direttore di InPrint. A quando, dunque, il prossimo appuntamento? Ebbene, la seconda edizione di InPrint si svolgerà nell’autunno del 2015 (10-12 novembre) a Monaco, in Germania, in concomitanza con Productronica, una delle principali manifestazioni fieristiche internazionali dedicate alla produzione elettronica.

ante le applicazioni industriali, realizzabili con la stampa digitale, che i protagonisti di InPrint hanno messo in mostra durante lo show. Dai tessuti, stampati con risultati eccellenti, a pannelli e superfici rivolti all’interior decoration, fino ad applicazioni funzionali come i pannelli membrana e a soluzioni futuristiche per trasformare l’industria del packaging.

delle opzioni decorative e funzionali per soddisfare i diversi gusti della domanda, proprio le tecnologie di stampa di ultima generazione offrono risposte efficaci e costeffective. «L’industria del printing possiede il know how tecnologico collaudato che l’industria manifatturiera va attualmente cercando per implementare la propria produzione e conferirle valore aggiunto», ha spiegato Mark Hanley, presidente di I.T. Strategies, istituto di ricerca internazionale specializzato nei mercati emergenti della stampa digitale, nel suo intervento durante lo show. Le implicazioni per i fornitori di tecnologia digitale sono chiare: la possibilità di dialogare e stabilire nuove sinergie con il mondo della produzione industriale rappresenta oggi una grande opportunità da cogliere ed è proprio in questa prospettiva che molti dei protagonisti di InPrint hanno delineato la propria presenza. Se le diverse tecnologie di stampa esistenti hanno trovato spazio a InPrint, la stampa digitale inkjet è emersa quale soluzione dal maggior potenziale di applicazione in ambito industriale: «Si tratta di una tecnologia collaudata, in grado di sostenere produttività elevata e di garantire al contempo gli standard qualitativi richiesti e la flessibilità operativa necessaria. Ci sono notevoli prospettive di sviluppo all’orizzonte per questa tecnologia», ha dichiarato Hanley. Accanto alle tecnologie di stampa, ampia visibilità a InPrint l’hanno avuta gli inchiostri: tante le tipologie presentate, destinate a diverse applicazioni industriali e all’utilizzo sui diversi materiali oggi implicati nei processi di produzione, e altrettanto numerose le soluzioni integrate proposte, con inchiostri sviluppati per determinate teste di stampa.

Hotspots Passando al vaglio i vari comparti industriali interessati dalla trasformazione digitale rappresentati a InPrint, non

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mancano quelli nei quali tale sinergia è già una realtà consolidata e fattiva: «Mentre il settore della decorazione delle ceramiche e delle piastrelle si conferma l’ambito manifatturiero nel quale l’adozione della stampa digitale ha già raggiunto un livello di penetrazione massiccio (oltre l’85%), il settore del textile e quello dei libri hanno prospettive promettenti, con il primo che vede l’adozione del digitale abbassare il time-to-market da sei mesi a due settimane e il secondo che registra una riduzione dei costi di produzione del 30% grazie alle soluzioni digitali in linea», ha aggiunto Hanley. Tra gli altri ambiti produttivi sotto i riflettori della fiera, l’etichettatura e il packaging, laddove erano molti a InPrint i produttori a ipotizzare la prospettiva di una stampa digitale in linea direttamente sulla confezione, insieme ad automotive, aeronautica, elettronica e naturalmente a tutta la sfera dell’interior decoration.

Focus 3D, lo show nello show Quello della 3D Print Factory è stato uno degli stand più visitati di InPrint. E non c’è da sorprendersi, vista la variegata gamma di oggetti stampati in 3D in mostra, tra modelli, parti di ricambio, strumenti di lavoro, oggetti e accessori per la casa e articoli più modaioli, come scarpe, caschi e caschetti, che hanno colpito per la varietà – e la qualità – dei materiali utilizzati e la vivacità cromatica. Sponsor dell’iniziativa è stata Stratasys, azienda israelo-americana tra i principali fornitori di soluzioni di stampa 3D, con tecnologie FDM e Polijet. Quest’ultima, in particolare, consente di ottenere risultati interessanti per il mondo dell’industria: utilizzando un processo inkjet – che crea il modello depositando strati liquidi di fotopolimeri poi asciugati tramite raggi UV, le macchine della famiglia Objet Connex arrivano a combinare fino a 14 materiali in un unico oggetto, permettendo di creare mix virtuosi tra supporti, dai rigidi ai gommosi, dagli opachi ai trasparenti fino alle plastiche industriali. L’ultimo modello, Objet500 Connex, recentemente lanciato sul mercato, dispone di una tecnologia a getto triplo, in grado di produrre in tre differenti colori. Già ampiamente utilizzata in ambito di prototipazione, la stampa 3D si sta rapidamente affermando anche in altri contesti industriali, dall’automotive all’ingegneria aerospaziale, per la produzione di componenti di macchinari, parti di ricambio, stampi industriali e, ancora, dal packaging al food ai mondi di fashion e design.


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Lintec Graphic Films

come ti rifaccio il look Un tocco contemporaneo al quartier generale Skype di Londra.

Il nuovo ed elegante ufficio della Skype di Londra adesso è decorato con i loghi di emblematiche famose rock band, brand e personaggi grazie a un lavoro radicale di ristrutturazione effettuato dall’azienda di comunicazioni visive Signbox con l’utilizzo del prodotto NON-PVC E-2200ZC della gamma Vitrocolour® della Lintec Graphic Films. Considerato uno degli edifici più importanti di Londra, il nuovo quartier generale della Skype si estende su una superficie di 90.000 m2 distribuita su tre piani. La nuova disposizione degli uffici è stata progettata dallo studio di architettura tp Bennett LLP, mentre la realizzazione è stata affidata alla società di servizi ISG. Il risultato finale – un allestimento prestigioso e moderno – comprende la reception, open space e uffici singoli, un laboratorio di ingegneria e sale riunioni dotate di tutte le più moderne tecnologie di videoconferenza. Ci sono anche varie aree ristoro informali, incluso uno spazio chiamato “The Chill”, una grande area centrale per gli impiegati dove è possibile incontrarsi, mangiare e scambiare esperienze. Come ci si aspetterebbe, gli uffici sono dotati di giganti schermi per permettere allo staff di Skype di comunicare con i colleghi in ogni parte del mondo. Signbox è stata coinvolta per aiutare a meglio visualizzare il famoso marchio di Skype negli uffici. «È impossibile non

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conoscere Skype e il ruolo che l’azienda ha avuto nella comunicazione globale», afferma Matthew Wilkins, direttore della Signbox. «È un marchio moderno ed elegante, presente nella maggioranza delle case e degli uffici e tp Bennet LLP è riuscita a trasmetterlo benissimo nel suo progetto. Noi siamo stati chiamati per completare la loro visione attraverso le nostre soluzioni di decoro personalizzate».

La scelta del supporto da utilizzare Avendo lavorato con Lintec Graphic Films in precedenza, Wilkins sapeva che potevano fornirgli una soluzione speciale e versatile in grado di permettergli di sfruttare la luce naturale che entrava nell’edificio: «Considerando la natura del business di Skype – videochiamate personali –, dovevano esserci elementi che garantissero la privacy senza sminuire lo sforzo di costruire un ufficio ecologico.

I prodotti Vitrocolour della Lintec Graphic Films hanno quella flessibilità ed elevata qualità che permettono di realizzare delle grafiche vivaci e con una precisione notevole dei dettagli». Armati delle loro stampanti di grande formato, modelli Durst Omega 2, Wilkins e il suo team hanno prodotto 1.000 metri quadri di film ultra cristallino da installare nei tre piani del palazzo. Ogni piano ha un tema – complessi musicali inglesi famosi, prodotti, persone – con stanze individuali identificate di conseguenza e le famose “emoticon” di Skype inserite abilmente all’interno del disegno. La combinazione tra la qualità dell’inchiostro bianco della stampante e della trasparenza del film E-2200ZC hanno permesso di ottenere un accattivante effetto di opacità delle grafiche. «Era fondamentale che riuscissimo a presentare un design che avesse la capacità di rimanere attuale per lungo tempo


xxxxenti L’edificio dove ha sede Skype a Londra è una struttura gotica di particolare interesse e si trova nel quartiere di Holborn.

mantenendo il passo con il ritmo frenetico del business di Skype», spiega ancora Wilkins. «I prodotti Vitrocolour permettono di avere un trattamento antigraffio, combinato con una brillantezza unica di colori che non sbiadiscono. La trasparenza delle zone non stampate è così perfetta da sembrare stampata direttamente su vetro. Inoltre, installare le grafiche è stato incredibilmente semplice e può essere altrettanto facile rimuoverle in caso di futuri programmi di rinnovo dei locali».

Un progetto grafico stimolante Il film E-2200ZC della Lintec Graphic Films è un poliestere lucido stampabile UV con un’ottima resistenza ai graffi. Il materiale NON-PVC combina un’eccezionale trasparenza, facilità di installazione e notevoli credenziali sul concetto di impatto ambientale. Grazie alla possibilità di essere stampato con tutti i colori

possibili, E-2200ZC permette agli stampatori di concepire immagini accattivanti e uniche. La quantità di luce da far passare, i colori e il posizionamento possono essere modificati per ottenere una personalizzazione confezionata su misura con la natura degli spazi da decorare. Conclude il direttore della Signbox: «Le grafiche da applicare sui vetri non sono semplicemente un complemento a un bellissimo ufficio, bensì svolgono anche delle importanti funzioni tecniche e di sicurezza. Questo è stato un progetto stimolante e tecnico allo stesso tempo e le soluzioni proposte da Lintec Graphic Films hanno aggiunto un tocco fondamentae per la realizzazione del progetto grafico».


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trend STAMPA DIGITALE

Anteprima

Il Latex di Ricoh si chiama Pro L4100 La nuova serie è ideale per applicazioni indoor e outdoor: cartellonistica, segnaletica, roll-up, affissioni, vetrofanie, pannelli pubblicitari...

Se fino ad oggi Ricoh aveva nel proprio portfolio solo soluzioni wide format indirizzate al mercato della progettazione, il lancio di Pro L4100, basato su tecnologia Latex, sancisce l’ingresso del produttore nipponico nel mercato delle arti grafiche e, più nello specifico, nella comunicazione visiva indoor e outdoor. A Drupa 2012 il produttore aveva mostrato una prima versione della Pro L4100, che è stata poi sottoposta a rigorosi test di qualità. I feedback dei clienti che l’hanno testata è stato positivo. Ricoh Pro L4160 e L4130 – con

Caratteristiche tecniche • Stampa a 7 colori — CMYK, bianco, arancio e verde • Ultima generazione di testine Ricoh piezoelettriche in grado di produrre gocce di 4 picolitri • Inchiostro Latex a basso impatto ambientale • Ideale per applicazioni Graphic Arts indoor e outdoor • Produttività elevata: fino a 18,2 metri quadri all’ora • Asciugatura rapida dell’inchiostro • Ampia gamma di media supportati • Disponibile nei formati da 130 cm e 160 cm • Consumi energetici ridotti del 50% rispetto alle soluzioni più performanti dei competitor • Temperatura di polimerizzazione più bassa che reduce i consumi energetici e consente l’utilizzo di supporti leggeri e di materiali sensibili al calore • RIP ColorGATE opzionale

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luce di stampa rispettivamente di 160 e 130 cm – sono soluzioni roll-to-roll configurabili in quattro, sei oppure sette colori. Oltre al CMYK sono infatti disponibili gli inchiostri arancio, verde e bianco. I due modelli offrono alta produttività e qualità grazie a innovazioni tecnologiche tra cui le teste di stampa piezoelettriche permanenti drop-on-demand di Ricoh che sono in grado di produrre gocce di tre differenti dimensioni, la più piccola delle quali di 4 picolitri, consentendo di stampare immagini di qualità elevata a una risoluzione che va da 900 a 1200 dpi. La dimensione ridotta delle gocce consente la produzione di sfumature, di linee sottili e di dettagli senza bisogno del magenta o del ciano chiaro. Inoltre, grazie all’aggiunta degli inchiostri arancione e verde, è possibile ottenere immagini più luminose nonché un più ampio gamut di colore fino al 93% della tabella dei colori Pantone. La serie L4100 impiega inchiostri Latex adatti per uso interno ed esterno e produce stampe di alta qualità impermeabili e resistenti alla luce, che durano mediamente più di due anni nella maggior parte delle condizioni.

L’Uninterrupted Ink Supply System (UISS) aumenta la produttività del sistema. Quando una cartuccia CMYK termina l’inchiostro, il sistema utilizza in automatico la seconda cartuccia dello stesso colore a garanzia di una stampa continua. È possibile stampare su una grande varietà di supporti come pellicole, tessuti, vinile e carta per creare pubblicità per i punti vendita. La serie L4100 è utilizzabile, in realtà, anche per stampare piccole tirature di etichette o per effettuare prove di stampa per il settore del packaging. La produttività massima è di 18 m2/ora. L’asciugatura è praticamente istantanea grazie all’unità di riscaldamento incorporata e non sono necessari tempi di attesa per le lavorazioni successive. Ricoh Pro L4100 è disponibile con il RIP ColorGATE (opzionale) che ottimizza le performance del sistema di stampa. Consente di gestire il flusso di stampa colore di grande formato. La soluzione è intuitiva, semplice da utilizzare e migliora la produttività; consente inoltre una gestione del colore ottimale ed è ideale per gli ambienti commercial printing. La nuova serie è disponibile per la commercializzazione a partire dallo scorso febbraio e in Italia sono già state vendute quattro macchine, tra cui una Pro L4160 alla Colorpix di Pistoia, la prima a essere installata in Europa (v. notizia su www.stampamedia.net).


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wwvision

idee di comunicazione nel mondo

Accessori moda d’autore stampati in 3D Accessori moda davvero unici in quanto a orginalità e variazioni cromatiche. Sono quelli realizzati dall’eccentrica designer sudafricana Michaella Janse van Vuuren con il prezioso ausilio della stampante 3D Objet500 Connex3 di Stratasys. La collezione include il corsetto “Stained Glass”, scarpe e cintura “Classic Serpent” e i braccialetti “Fish-in-Coral”, tutti accessori stampati in 3D in una singola tiratura e in una gamma di colori e combinazioni di materiali senza precedenti. «La possibilità di fondere materiali rigidi e flessibili in un unico pezzo e mescolare miriadi di colori è davvero incredibile e fonte di grande ispirazione per noi creativi», commenta van Vuuren. Ispirata alla storia del Giardino dell’Eden, l’ultima collezione dell’artista sudafricana mette in mostra un mondo in cui Eva ha la meglio sul serpente, evitando la caduta del Paradiso e qualsiasi altro tipo di punizione nei confronti dei suoi discendenti – un’interessante inversione dei ruoli rispetto alla versione originale della storia. «Nel mio immaginario la donna è libera, potente e detiene il controllo. Può essere chiunque desideri essere, l’autore del proprio destino», spiega van Vuuren. Il corsetto è impreziosito da fiori, bacche e foglie del Giardino proibito dell’Eden. Con l’intento di imitare l’effetto delle vetrate colorate di una chiesa, l’artista, insieme con il tecnico dei materiali Tal Ely di Stratasys, ha utilizzato tre materiali di base: i materiali trasparenti e simili alla gomma di Stratasys in abbinamento al VeroMagenta al fine di creare una colorazione molto accesa fucsia e viola. Il corsetto è realizzato quasi interamente con i materiali digitali PolyJet che si differenziano per i vari livelli di flessibilità e opacità. Altro elemento degno di nota è la scarpa a forma di serpente che simbolizza il fatto che è il serpente ad essere soggiogato alla donna e non viceversa. Ogni scarpa combina parti rigide per la struttura di supporto a elementi in simil gomma, oltre a colori molto vivaci.

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Tariffe e informazioni: Zeta’s - Milano, tel. 02.75291020 email: paci.a@ilpoligrafico.it

▼PRESTAMPA

▼STAMPA DIGITALE

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►Software di gestione colore Efi Esko-Artwork Gmg Marabu italia www.marabu-italia.it Onyx Graphic

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Agfa graphics Bompan www.bompan.it Canon Digitalia-Seiko Durst phototechnik www.durst.it Efi-Rastek Epson euroscreen www.euroscreen.it HP Mutoh roland dg mid europe www.rolanddg.it Spandex

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Bompan www.bompan.it Durst phototechnik www.durst.it Efi Vutek euroscreen www.euroscreen.it fujifilm www.fujifilm.it HP Scitex InxDigital swissqPrint

►Teste di stampa inkjet Konica Minolta Kyocera

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▼DIGITAL SIGNAGE gruppo Masserdotti www.masserdotti.it Lg Samsung

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fornitori categorie merceologiche

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colophon Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria. .bijouets .exnovo 3A Composites 3D Print Factory 3Discover.it 3DiTALY Agfa Graphics Alliva Antonio APA Autodesk Bompan Bompan Rachele Caldera Canon Ceresa Sergio Chesterman Frazer Coates Nigel Colorpix Cubify Das Raghu Desall Di Virgilio Giovanni Domino Display DuPont Durst Duyckaerts Christian DWS Elitron Epson Esko Euroscreen Falconer Neil Felton Neil Fenix DG Fespa Digital Finmeccanica Fornasetti Barnaba Fornasetti Piero Fujifilm Gershenfeld Neil Gilboa Ron Giovanardi Davide Growthobjects Gruppo Masserdotti Guandong Hanley Mark HP I.T. Strategies IDTechEx

28,54 54 6,37 56 54 30 44,68 30 8,44 54 3,48,51 51 41 45 53 55 20 60 28 42 28 8 52 54 8,58 43 54 9,46 47 45 51 43 39,41,42 10,24,50 2,38 32 18 18 46 33 42 8 54 52,57 47 56 36,47 56 43

Imas Grafica 8 Inca Digital 49 InfoTrends 40,42 InPrint 2014 55 ISG 58 J-Teck3 47 Jannelli Paola 14 Jannelli&Volpi 14 Kyocera 47 Lintec Graphic Films 48,58 MACtac 8 Marimekko 16 Masserdotti Alberto 52 Mimaki 24,48,51 MIT Boston 33 Mortara Paola 24 Océ 45 Onwards 54 Pixartprinting 23 Ponti Giò 21 Print Finishing Li.To.Ver 65 Printfuture 43 Retail Communicators 43 Ricoh 47,60 Roland DG 6,49 Samsung Electronics Italia 52 Screen Europe 49 Sericom 67 Shima Seiki 24 Signbox 58 Siser 35 Skype 58 Sprint24 8 Stratasys 28,56,61 Sun Chemical 50 swissQprint 24,50 Synthesis 54 Temporelli Massimo 33 The FabLab Milano 33 Timson Marcus 56 Total Print 8 tp Bennett LLP 58 United Design 54 van Vuuren Michaella Janse 61 Viscom Italia 7,26 Wilkins Matthew 58 Xerox 24 Zund 6,7,50

ZETA’S 20137 Milano, via Kolbe 8 tel. 02.752910.1 Direttore responsabile: Ruggero Zuliani Comitato di redazione: Cristina Rossi (coordinamento) rossi.c@ilpoligrafico.it Emanuele Posenato, Alberto Sironi Ha collaborato a questo numero: Paola Bonfanti Marketing & Business Development: Paolo Fiorelli fiorelli.p@ilpoligrafico.it Pubblicità: Rancati Advertising: Claudio Sanfilippo csanfilippo@rancatinet.it Registrazione Tribunale di Milano n° 448 del 21.9.1985 R.E.A. Milano n° 1190227 Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. È vietata la riproduzione anche parziale del testo. ISSN 0394-5901 Quota di abbonamento annuo per l’Italia euro 48,00 per l’Europa euro 73,00 extra Europa euro 83,00. Numeri arretrati: euro 14,00. I versamenti possono essere effettuati a Zeta’s srl IBAN IT31 X030 3201 6010 1000 0060 641 oppure ccp n. 41419201.

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Stampa: Grafiche Parole Nuove Brugherio (MB) Nobilitazione copertina: Print Finishing Litover - Vimercate (MB) Copertina di Cristina Mascherpa (piatto di Piero Fornasetti, della serie “Tema e variazioni”) Foto: Emiliano Neroni

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