Il Poligrafico n° 229

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STAMPA E NUOVI MEDIA NELL’ERA DIGITALE
N. 229 SETTEMBRE OTTOBRE 2025
Stratego Group 20054 Segrate (MI) via Cassanese 224 Euro 9,90

AGENDE E CALENDARI

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Label, Packaging & Textile

COPERTINA: COME È FATTA

Il progetto, i materiali e le tecniche di stampa e nobilitazione impiegati per realizzare la nostra cover 16

SCENARI

CBAM E EUDR: Cosa sono e quando entreranno in vigore. Aggiornamento legislativo per le aziende che operano nel mercato internazionale 20

ANALISI

I TREND DEI MERCATI ITALIANI

DELLA STAMPA

Una nuova indagine finanziaria di alcuni “Big” del label converting proposta dal Centro Studi Printing 28

SPECIALI

POST LABELEXPO 2025

Labeling: una nuova era nel segno dell’integrazione. Le nuove tecnologie presentate durante la fiera internazionale del mondo delle etichette e del packaging 36

R.E.A. Milano n. 1190227

Autorizz. Trib. Mi n. 512 del 26.10.85

Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli Autori. Dati e caratteristiche tecniche sono generalmente forniti dalle Case costruttrici, non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Tutti diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo a seguito di autorizzazione dell’editore e comunque sempre citando la fonte. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto all’atto dell’invio, non vengono restituiti. Desideriamo informarLa che il D.Lgs. 196/03 (Testo Unico Privacy) prevede la tutela di ogni dato personale e sensibile. Il trattamento dei Suoi dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Testo Unico, Le forniamo quindi le seguenti informazioni: il trattamento che intendiamo effettuare verrà svolto per fini contrattuali, gestionali, statistici, commerciali, di marketing; il trattamento, che comprende le operazioni di raccolta, consultazione, elaborazione, raffronto, interconnessione, comunicazione e/o diffusione si compirà nel modo seguente: archiviazione su supporto cartaceo e archiviazione informatizzata su personal computer. Il titolare dei dati è: Stratego Group srl nella persona del Rappresentante Legale. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati ad uso redazionale è Enrico Barboglio (enrico.barboglio@strategogroup.net - via Cassanese 224Segrate (Milano) - tel. 0249534500 - fax 0226951006). Al titolare del trattamento Lei potrà rivolgersi per far valere Suoi diritti così come previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

SPECIALE TEXTILE

Trame di successo per la stampa digitale. Una carrellata sui sistemi di ultima generazione per la decorazione di tessuti 51

FORMAZIONE E INNOVAZIONE

GRANDE SUCCESSO PER IL

XII CONVEGNO NAZIONALE ENIP-GCT: Scuola, lavoro e competenze per la filiera del futuro: un evento in cui l’Ente ha celebrato i suoi primi 70 anni 62

IL NUOVO LABORATORIO

DELL’ITS ANGELO RIZZOLI

APRE LE PORTE ALLE AZIENDE

Innovazione e tecnologia  al servizio della formazione e delle imprese di settore 64

PRINT CONNECTION

COMUNICAZIONI DALLE AZIENDE 68

OPINIONI DI SERGIO FACCHINI

Piccoli delitti che commettiamo a ogni brindisi ......................... 78

Direttore responsabile

ENRICO BARBOGLIO enrico.barboglio@strategogroup.net

Redazione

ALEXIA RIZZI alexia.rizzi@strategogroup.net

Hanno collaborato a questo numero: SARA BONINI, SERGIO FACCHINI, STEFANO PORTOLANI, FRANCESCA SASSOLI, GIOVANNI TICOZZI, FEDERICO ZECCHINI

Pubblicità

VALENTINA CARNEVALI

DEBORAH FERRARI

LEONARDO VENTURI

ILARIA VIVI

sales@strategogroup.net tel 02 49534500

Ufficio traffico brando.zuliani@strategogroup.net

Ufficio abbonamenti tel. 02 49534500 fax 02 26951006 abbonamenti@strategogroup.net

Per il 2025, ogni numero de Il Poligrafico è declinato secondo gli argomenti del media kit a cui rimanda il QR code

Il prossimo numero sarà: Automazione & Workflow

Progetto grafico e impaginazione

CRISTINA MASCHERPA

Copertina

Art direction: CRISTINA MASCHERPA

Vedi descrizione a pag. 4

Carta pagine interne

Sappi Galerie Fine Silk 80 g

Editore STRATEGO GROUP srl

Via Cassanese 224 – C.D. MilanoOltre 20054 Segrate MI tel. 02 49534500 www.stampamedia.net

Stampa PressUP - Nepi (VT) www.pressup.it

Gli articoli con questo simbolo offrono contenuti multimediali

VERNICE EFFETTO 3D

La copertina del numero de Il Poligrafico 229 è un omaggio alla bellezza che può essere applicata a qualsiasi stampato sfruttando la sinergia tra stampa tradizionale e personalizzazione digitale nel nome di una sempre più diffusa ibridazione tra tecnologie, in questo caso chiamando in causa la offset HUV e il digital embellishment.

Il design della cover è un omaggio ai colori e allo stile di Gaudì con cui è stato interpretato uno dei temi portanti dei contenuti della rivista ovvero il labelling… del resto dal 2025 la fiera internazionale di riferimento di questo mondo si è spostata a Barcellona: da qui l’ispirazione alle vivaci opere dell’artista spagnolo.

STAMPA E...

La copertina è stampata su Arena High

Definition nella nuance White da 300 g/m². Caratterizzata da una superficie opaca e da un touch naturale, Arena High Definition garantisce una resa di stampa in alta definizione ed è disponibile nelle tinte Extra White e White. Si tratta di carte e cartoncini di pura cellulosa ECF, certificata FSC. Come si può toccare con mano direttamente dalla nostra copertina questa carta è ottimale per progetti di editoria, comunicazione creativa e graphic design come cover. Ma grazie alla sua versatilità è anche adatta per la realizzazione di cataloghi e riviste essere utilizzata anche per coordinati packaging, biglietti e inviti.

La cover de Il Poligrafico 229 è stata realizzata da Varigrafica, che ha di recente lanciato il progetto “Cabinet of Curiosities” per raccontare le preziose lavorazioni che l’azienda è in grado di offrire, trasformando la stampa e il packaging in vere e proprie meraviglie da scoprire. Per valorizzare la nostra copertina, Varigrafica ha stampato la quadricromia con la tecnologia offset H-UV impiegando una delle sue Komori GL840 di ultima generazione per esaltare i colori protagonisti dell'impianto grafico, affinché risultassero effettivamente brillanti e con la giusta intensità.

...NOBILITAZIONE

La copertina è stata anche impreziosita, grazie al sistema di digital embellishment Scodix Ultra Pro 2 Series installato presso Varigrafica, le cui prestazioni hanno permesso di realizzare effetti a rilievo che hanno conferito al design della cover tridimensionalità e un accattivante effetto tattile, oltre a creare un gioco di luci ottenuto con l’applicazione del polimero 3D. Una ulteriore nobilitazione ha previsto l’applicazione del gold foil, sfruttando le molteplici possibilità creative della tecnologia Scodix.

CARTA
GOLD FOIL

Il fascino ineluttabile del mestiere

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della stampa

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Mi ritengo fortunata. Sin da bambina non ho avuto dubbi su quella che sarebbe stata la mia professione futura. Adoravo scrivere, inventare storie, leggere. Mia madre lavorava in De Agostini e la nostra casa era piena di libri… segno premonitore!!? Al contrario non amavo per niente la tecnologia. Quando mi sono iscritta a filosofia, avevo scelto addirittura di dare un esame in più pur di non frequentare il corso di informatica. Preferivo di gran lunga crogiolarmi con quei – per me inebrianti – seminari su Heidegger. Me ne sarei pentita di lì a poco, quando il giorno in cui ho iniziato a collaborare come giornalista con un quotidiano locale mi sono trovata davanti una redazione piena di i-Mac azzurri. E ancor di più quando, dopo qualche anno passato a lavorare nella redazioni di magazine di motori e turismo, ho scelto di entrare nel mondo editoriale delle arti grafiche. Naturalmente prima di allora non avevo mai visto una macchina da stampa dal vivo. È stata una bella sfida prendere dimestichezza con un tema a me sconosciuto e con un gergo tecnico specifico. In breve tempo ho imparato a sentirmi a mio agio quando, entrando in un’azienda di stampa, sentivo il “profumo” di soluzione di bagnatura e sono diventata ben presto una collezionista seriale di sample stampati. In una parola mi sono appassionata. Ho lasciato fluire la mia curiosità e ho permesso che il fascino ineluttabile del mestiere della stampa esercitasse la sua influenza su di me. Così ho costruito la mia competenza e una professione

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che ancor oggi, dopo vent’anni, mi permette di imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. Tutto questo per dire che escludere a priori nuove esperienze, preclude l’opportunità di costruire un futuro professionale, magari diverso da quanto immaginato, ma comunque interessante. Non è mia intenzione semplificare il problema ormai cronico della difficoltà a reperire personale qualificato da parte della aziende di stampa, di converting e dell’industria in generale: senza dubbio il nodo è culturale e generazionale. Proprio per questo penso che non basti offrire condizioni migliori (orari flessibili, benefit, formazione), ma è indispensabile cambiare la narrativa collettiva che circonda il lavoro grafico-cartotecnico, soprattutto quando ci si rivolge a persone giovani in cerca di impiego. In questo contesto il progetto ”Mattia fa le scatole”, il docufilm promosso da ENIP-GCT con la collaborazione di Assografici, ARGI, ACIMGA e Assocarta, con il patrocinio della Federazione Carta e Grafica, è particolarmente efficace. Attraverso le testimonianze dirette di giovani operatori di aziende di stampa e cartotecnica, che accompagnano lo spettatore all’interno dei reparti produttivi delle aziende, il cortometraggio restituisce un ritratto realistico e contemporaneo di un mondo che valorizza competenze, tecnologia, sostenibilità e che può rappresentare una scelta di lavoro sicura, renumerativa, con prospettive di carriera e anche appassionante.

di Alexia Rizzi

C’è chi pensa che lavorare in fabbrica significhi passare giornate tutte uguali, tra rumore e mansioni ripetitive. Poi c’è Mattia, che fa le scatole, e che nel farlo ha trovato un mestiere pieno di creatività, tecnologia e soddisfazioni.

formazione

“Mattia fa le scatole”, un corto da condividere

Vi avevamo già parlato del docufilm “Mattia fa le scatole”, presentato in anteprima alla scorsa edizione di Print4All e proiettato in occasione del XII Convegno Nazionale ENIPGCT delle Scuole Grafiche e Cartotecniche. Si tratta di un piccolo film che ha un grande obiettivo: sfatare i luoghi comuni sul lavoro all’interno dei reparti produttivi delle aziende di stampa e nel packaging e mostrare che dietro ogni confezione, etichetta o scatola che tocchiamo ogni giorno, c’è un mondo vivo, giovane e in evoluzione. Prodotto da ENIP-GCT, in collaborazione con Argi, Acimga, Assografici e Assocarta e con il patrocinio della Federazione Carta e Grafica, il

supporti

Sappi si riconferma anche per questo numero del Poligrafico come sponsor tecnico per la fornitura di una delle sue carte di pregio per applicazioni editoriali e commerciali

video porta lo spettatore dentro le aziende della filiera della stampa e del packaging, dando voce ai ragazzi e alle ragazze che ci lavorano ogni giorno. Sono loro i veri protagonisti: studenti diventati tecnici, grafici, operatori di macchine, addetti al controllo qualità. Ognuno con una storia diversa, ma

Sappi Galerie Fine Silk, unica nel

suo genere

Lo state costatando direttamente sfogliando la presente rivista. Che cosa? Che la carta Galerie Fine Silk di Sappi è particolarmente gradevole al tatto e in grado di garantire elevata qualità di stampa. Disponibile in un range di grammature da 65 a 100 gr, è parte della famiglia Galerie, che comprende nove tipologie ampiamente utilizzate dagli editori di riviste e cataloghi di fascia alta in tutto il mondo, è prodotta combinando standard di stampa elevati con vantaggi concreti in termini di valore e versatilità, oltre alla sostenibilità. Particolarmente apprezzata sia per la resa di stampa – il punto di bianco – e la macchinabilità sia per la sua opacità nell’editoria scolastica di alta qualità. Questa carta patinata con legno dalal finitura Satin ha,infatti, una consistenza e una fisicità uniche. Direste mai che i fogli che compongono le pagine interne della rivista sono di 80 gr? È un altro dei segni distintivi che la rendono adatta alla stampa di applicazioni come Il Poligrafico.

con lo stesso filo conduttore: la scoperta che il lavoro in produzione può essere stimolante, creativo e pieno di futuro. “Mattia fa le scatole” è un viaggio che attraversa l’Italia, dai laboratori grafici del Nord alle aziende cartotecniche del Centro e del Sud, raccontando con un linguaggio cinematografico fresco e diretto il valore del lavoro manifatturiero. Non c’è retorica, non ci sono slogan: solo esperienze vere. Ragazzi e ragazze che spiegano perché hanno scelto questo percorso, cosa li appassiona e cosa significa oggi lavorare in un’industria dove tecnologia, innovazione e sostenibilità vanno di pari passo. Il film mostra ambienti luminosi, macchine digitali di ultima generazione, team giovani che collaborano in modo dinamico. È un racconto che smonta l’immagine grigia della fabbrica di un tempo e ne costruisce una nuova: quella di un luogo dove si crea, si sperimenta, si cresce. Dove ogni giorno si lavora con le mani, ma anche con la testa e dove la tecnologia non toglie umanità, ma aggiunge opportunità.

Un messaggio per i giovani e per le loro famiglie Dietro al progetto c’è un obiettivo chiaro: riavvicinare i giovani ai mestieri della produzione. Le aziende grafiche e cartotecniche italiane, infatti, faticano a trovare nuove figure qualificate,

non perché manchino i posti, ma perché manca l’interesse. Troppi ragazzi pensano che il lavoro nelle aziende di stampa e cartotecnica sia poco attrattivo, mentre la realtà è molto diversa. “Mattia fa le scatole” mostra che queste professioni offrono stabilità, retribuzioni competitive, tempo libero e reali prospettive di crescita. È un messaggio potente, che arriva direttamente da chi ci lavora: “Mi piace perché ogni giorno vedo qualcosa che ho contribuito a creare”, dice uno dei giovani protagonisti. “Non è solo un lavoro: è il piacere di costruire, di vedere il risultato, di essere parte di un processo che dà forma a un’idea”. Nel film, la “scatola” diventa una metafora: è il simbolo di un mestiere antico che si rinnova, di una tradizione manifatturiera che abbraccia il futuro. Dentro quelle scatole non ci sono solo prodotti, ma competenze, tecnologia e creatività italiana. Sacchetti compostabili, confezioni in carta riciclata, etichette intelligenti: tutto ciò che oggi rende l’imballaggio sostenibile e innovativo nasce da mani e menti che lavorano in squadra, in un ambiente dove la sicurezza e la qualità contano tanto quanto la passione.

Un video da condividere ENIP-GCT invita scuole, aziende e associazioni a usare il video come strumento di orientamento e recruitment, per raccontare ai ragazzi che il futuro del lavoro può trovarsi anche dove non l’avevano mai immaginato: tra le macchine da stampa, nei reparti produttivi, nei laboratori dove le idee diventano materia. È un invito a guardare con occhi nuovi l’industria grafica e cartotecnica. Il video è disponibile su YouTube al link https://www.youtube. com/watch?v=0APy7iVTEro

Evelyn Truter è la nuova

Marketing Director di Ricoh Graphic Communications

Un hub creativo permanente dedicato a dimostrazioni, formazione e innovazione, che rappresenta una tappa fondamentale nel percorso dell’azienda verso la trasformazione del mercato della stampa di valore

Scodix inaugura il nuovo Experience Centre Nuova nomina nel marketing Ricoh

strategie

Ricoh Europe ha nominato Evelyn Truter come nuova Marketing Director EMEA del Graphic Communications Group. La posizione, creata per sostenere la crescita del business europeo nella stampa di produzione, rafforza la strategia del Gruppo nel fornire soluzioni avanzate a stampatori commerciali e imprese. Professionista molto conosciuta nel settore, Evelyn Truter vanta oltre 26 anni di esperienza nella stampa di produzione, dove ha ricoperto ruoli internazionali in ambito marketing e sviluppo strategico. La sua carriera, iniziata nelle vendite, si è distinta per la capacità di ideare e implementare progetti di comunicazione e marketing efficaci, con attenzione alla centralità del cliente e alla sostenibilità come motori di innovazione. “La nomina di Evelyn è un passo importante per consolidare la nostra crescita in Europa”, ha dichiarato Eef de Ridder, Vice President del Graphic Communications Group di Ricoh Europe. “La sua esperienza, maturata sia nel settore della stampa di produzione sia in altri ambiti tecnologici, sarà determinante per cogliere le opportunità nate dal successo di drupa e dai risultati positivi dell’ultimo anno fiscale”,

Taglio del nastro per la nuova sede di Fujifilm

Fujifilm ha inaugurato lo scorso 3 ottobre i nuovi spazi della sede italiana presso il Segreen Business Park, centro direzionale innovativo alle porte di Milano alla presenza di Masataka Akiyama, President e Managing Director di Fujifilm Europe GmbH, nominato lo scorso giugno e alla sua prima visita ufficiale in Italia, di Keita Yamamuro, Senior Vice President Graphic Communication and Device Technology Fujifilm Europe GmbH, e del Chairman of the Board of Directors di Fujifilm Italia SpA e Fujifilm Healthcare Italia SpA, Kai Fukuzawa. “Our Next Place: diamo forma al futuro insieme” è stato il tema centrale della giornata dove lo spazio umanizzato è stato presentato per la prima volta alle istituzioni locali, tra cui l’assessore regionale Gianluca Comazzi e il sottosegretario regionale Ruggero Invernizzi, oltre che al console generale del Giappone in Italia Kobayashi Toshiaki e ai rappresentanti della Camera di Commercio italogiapponese. Segreen non rappresenta soltanto un cambio di sede, ma un vero e proprio cambiamento culturale ed è il risultato di un percorso condiviso, costruito ascoltando le persone che la vivranno ogni giorno. Attraverso survey dedicate e focus group, i dipendenti hanno contribuito alla progettazione degli spazi realizzata dalla società Tetris, esprimendo il bisogno di ambienti più ampi, multifunzionali e capaci di favorire la collaborazione. Sono stati pensati luoghi dedicati alla concentrazione e all’efficienza operativa, ma anche spazi informali per stimolare le relazioni interpersonali e rafforzare il senso di comunità. Un ecosistema lavorativo che mette al centro il benessere, la condivisione e l’identità collettiva.

La foto di gruppo dei dipendenti di Fujifilm Italia e delle autorità intervenute per l’inugurazione della nuova sede aziendale

Scodix ha inaugurato il suo nuovo Experience Centre a Düsseldorf, in Germania. La struttura nasce come hub creativo permanente dedicato a dimostrazioni, formazione e innovazione, e rappresenta una tappa fondamentale nel percorso dell’azienda verso la trasformazione del mercato della stampa di valore. Con questa apertura, Scodix consolida la propria presenza in Europa e rafforza la strategia di vicinanza ai clienti e ai partner industriali, offrendo un punto di riferimento stabile dove sperimentare dal vivo le potenzialità delle sue tecnologie proprietarie. Il nuovo centro non è soltanto uno showroom, ma un vero e proprio laboratorio di innovazione in cui stampatori, brand owner e designer possono scoprire come la nobilitazione digitale possa diventare un elemento strategico di differenziazione e di crescita nel valore percepito dei prodotti stampati.

«Il Düsseldorf Experience Centre è molto più di un’esposizione: è un luogo dove i clienti possono toccare con mano il futuro dell’embellishment digitale», ha dichiarato Eli Grinberg, CEO di Scodix. Nel nuovo centro è possibile assistere alle dimostrazioni in tempo reale dei sistemi Scodix, in particolare della Scodix Ultra 6500 SHD Digital Enhance-

ment Press, oggi riferimento per la precisione, la versatilità e la qualità dei risultati. La piattaforma è progettata per offrire più di 16 diverse applicazioni di nobilitazione, estendendo le possibilità creative su nuovi supporti con finiture di alto impatto. Al centro delle dimostrazioni del nuovo Experience Centre ci sono le due tecnologie distintive di Scodix: Smart High-Definition (SHD) e la Multi-Layer Embellishment (MLE). La tecnologia SHD consente di ottenere dettagli finissimi, linee sottili, microtesti e texture di precisione su superfici complesse, offrendo libertà creativa totale a designer e stampatori. È una soluzione ideale per progetti di packaging di lusso, editoria di pregio e materiali promozionali, dove la differenziazione visiva e tattile diventa un fattore competitivo. La funzione MLE, invece, permette di realizzare stratificazioni tridimensionali con elevata profondità e consistenza materica in un solo passaggio. Questa capacità di aggiungere più livelli tattili su una singola superficie consente di produrre effetti multisensoriali unici, ampliando i confini del design e dell’esperienza del prodotto stampato. Il centro non è solo una vetrina tecnologica, ma anche un catalizzatore per lo sviluppo di nuove applicazioni e sperimentazioni.

wide format Liyu Italia: innovazione da toccare con mano

Dopo il successo della partecipazione a Viscom 2025, Liyu Italia invita gli operatori del settore a scoprire e toccare con mano le nuove soluzioni presenti presso il Centro R&D di Peschiera Borromeo.

Liyu Italia chiude con grande successo la sua partecipazione a Viscom Italia 2025, confermandosi tra i principali player del settore della stampa industriale di grande formato. Lo stand, fortemente orientato all’esperienza tecnologica, ha attirato professionisti interessati a soluzioni avanzate, tra cui la nuova Signature Series, stampante ibrida di fascia industriale presentata in anteprima nazionale proprio a Viscom Italia 2025.

Progettata per garantire massima versatilità operativa e volumi produttivi elevati, con una qualità di stampa fotografica costante su supporti rigidi e flessibili, Signature Series si distingue per la sua configurazione potenziata fino a 40 teste Ricoh GEN6 speculari, montate su un carrello extralarge ad alta precisione e per la capacità di raggiungere fino a 350 m2/h. Grazie alla tecnologia Continuous Print su sei zone indipendenti, il sistema permette una produzione ininterrotta, riducendo i tempi morti e ottimizzando ogni fase del flusso di lavoro. I due modelli

disponibili – Signature 2140 (2,1 m) e Signature 3340 (3,3 m) – consentono la stampa su supporti rigidi e flessibili, con risoluzioni fino a 2.400 dpi. In esposizione a Viscom Italia anche la nuovissima KC PRO XL PLUS, soluzione flatbed di fascia industriale che rappresenta il vertice della gamma Liyu. Con 40 teste di stampa speculari e velocità fino a 480 m2/h, KC PRO XL PLUS integra funzioni avanzate come la stampa Tandem, che consente di gestire in parallelo due aree di lavoro per massimizzare continuità e produttività.

Hanno completato lo stand le soluzioni roll to roll e i plotter da taglio flatbed delle serie Platinum e XLINE, a testimonianza della volontà di Liyu di offrire una gamma tecnologica completa, in grado di coprire tutte le esigenze di stampa e finitura del grande formato.

Dalla valutazione al post-vendita

“In fiera abbiamo avuto modo di incontrare realtà produttive che cercano affidabilità, automazione e prestazioni elevate. Le nostre soluzioni, dalla Signature ai sistemi flatbed, sono progettate per rispondere a queste esigenze con approccio tecnico e consulenziale”, afferma il team Liyu Italia. “L’obiettivo di Liyu non è proporre semplicemente una stampante, ma accompagnare ogni cliente in un processo decisionale consapevole, basato su dati concreti, prove di stampa personalizzate, con-

fronto tecnico approfondito e un supporto completo in tutte le fasi: dalla valutazione iniziale all’assistenza post-vendita”. Per proseguire il confronto tecnico avviato a Viscom, Liyu Italia invita tutti gli operatori del settore a visitare il Centro di Ricerca e Sviluppo di Peschiera Borromeo (MI), a pochi minuti da Milano Linate. Uno spazio pensato per testare dal vivo le tecnologie Liyu, simulare condizioni produttive reali, ricevere supporto tecnico personalizzato e analizzare soluzioni su misura con il team di esperti.

A proposito di Liyu

Fondata nel 1993, Liyu è oggi uno dei leader mondiali nella produzione di stampanti industriali di grande formato, con oltre 300 installazioni in Italia. Riconosciuta per la sua capacità di innovazione, l’azienda è titolare di numerosi brevetti internazionali e ha contriubuito alla definizione di standard di settore come GB/T 25676.12010 e GB/T 25676.2-2012, successivamente adottati e implementati a livello globale. Attraverso la divisione Platinum Technologies di Düsseldorf, Liyu coordina la propria rete di distributori internazionali, consolidando la crescita e rafforzando la presenza sul mercato europeo e globale.

Signature Series –Hybrid UV
KC PRO XL PLUS –Flatbed UV

decarbonizzazione

Il primo metallizzatore con tecnologia

iMA – Intelligent

Metallizing Assistant

metallizzazione

BOBST presenta il nuovo EXPERT K5

EXPERT K5 è il primo metallizzatore al mondo con “autonomous drive”, progettato per la produzione di film ad alte prestazioni. Con una quota di mercato del 70%, i metallizzatori BOBST sono presenti negli stabilimenti di produzione film e nelle aziende di packaging flessibile di tutto il mondo. Il cuore di questa evoluzione è la tecnologia proprietaria BOBST iMA (Intelligent Metallizing Assistant), che semplifica la gestione della linea. Grazie a iMA, EXPERT K5 offre avviamenti più rapidi, cambi lavoro più veloci, qualità ripetibile, riduzione degli scarti e abbassa l’impatto ambientale, richiedendo meno energia per il funzionamento, e riduce l’uso di consumabili grazie a una maggiore durata degli evaporatori. BOBST iMA è il primo e unico sistema di controllo full-width disponibile. Sostituisce il controllo manuale del bagno di alluminio con telecamere ad alta definizione che monitorano ogni evaporatore su uno schermo dedicato. La regolazione automatica e simultanea della temperatura di fino a 50 evaporatori elimina la necessità di continui interventi manuali, semplifica la formazione, abbrevia i tempi di setup e assicura una metallizzazione più rapida, precisa e uniforme.

Sappi Magno Web sempre più sostenibile

La gamma di carte Magno Web è al centro della strategia di sostenibilità di Sappi Europe. Grazie ai forti investimenti in energia rinnovabile ed elettricità pulita, Magno Web beneficia oggi delle operazioni di decarbonizzazione dello stabilimento Kirkniemi di Lohja, dove è prodotta oggi, senza compromessi in termini di qualità o prestazioni, e con una riduzione del 58% delle emissioni di CO2 rispetto alla precedente sede di produzione. Magno Web è una gamma di carte patinate di alta qualità, apprezzata nei settori dell'editoria, della pubblicità e delle applicazioni di stampa premium. Nel 2023, lo stabilimento di Kirkniemi ha completato la transizione all'energia rinnovabile da biomasse, riducendo del 90% le emissioni dirette (Scope 1) delle proprie attività. Con l’uso dell'elettricità pulita che ora alimenta il sito, sono state eliminate anche le emissioni indirette (Scope 2), facendone un punto di riferimento nella produzione cartaria sostenibile. Questi investimenti supportano anche i clienti nella riduzione della propria impronta di carbonio, con un impatto diretto sulla riduzione delle emissioni di Scope 3. La trasformazione di Kirkniemi rientra tra i quasi 80 progetti di decarbonizzazione 2020-2025 di Sappi Europe, per il raggiungimento degli obiettivi scientificamente validati per il 2030. Dopo che la gamma Galerie ha dimostrato per prima l'impatto delle iniziative di decarbonizzazione di Sappi, con una riduzione del 70% delle emissioni di CO2 entro la fine del 2024, l'estensione di questi risultati a Magno Web conferma Kirkniemi come hub tecnologico e sostenibile per la produzione di carte patinate e non. Magno Web e Galerie sono disponibili su richiesta con certificazione PEFC o FSC.

Lo stabilimento Kirkniemi di Lohja di Sappi Europe

Nuovo inchiostro a pigmento per stampa roll-to-roll

Mimaki ha presentato AP50, un nuovo inchiostro pigmentato sviluppato per la stampante roll-to-roll Tiger600-1800TS, estendendo così la tecnologia Tiger al mercato sign & graphics. Pensato per applicazioni di comunicazione visiva, AP50 offre colori vividi, immagini nitide e resistenti allo sfregamento grazie a specifiche proprietà di asciugatura, con particolare attenzione alla saturazione del rosso per una visibilità elevata in campagne pubblicitarie, display per il retail e comunicazione per il settore food.

L’inchiostro è stato progettato per l’uso su carta patinata digitale, simile a quella utilizzata nella stampa latex e solvente, facilitando così l’integrazione nei flussi di produzione per la visual communication già esistenti. È stato inoltre sottoposto a certificazione Greenguard Gold per gli aspetti di sostenibilità. In combinazione con l’AP50, la Tiger600-1800TS raggiunge velocità fino a 220 m²/ora, con serbatoi da 10 kg CMYK, sistema di alimentazione mini-jumbo per bobine fino a 300 kg e trasporto a tre rulli per prevenire grinze sui supporti. Tiger600-1800TS con inchiostro AP50 sarà disponibile commercialmente da febbraio 2026.

Canon Italia adotta il Sistema di Gestione per la Parità di Genere

Con l’adozione del Sistema di Gestione conforme alla prassi UNI/PdR 125:2022, Canon Italia consolida il proprio impegno nella costruzione di un ambiente di lavoro equo, inclusivo e rispettoso delle diversità. Un traguardo che si inserisce nella visione ispirata alla filosofia Kyosei e in continuità con il Gender Equality Plan 2020–2025 e la Strategia per la Parità di Genere dell’Unione Europea. Il sistema è pensato per contrastare ogni forma di discriminazione di genere, valorizzare le differenze individuali e sostenere l’empowerment femminile lungo tutto il percorso professionale, dall’ingresso in azienda ai ruoli di leadership. Le azioni riguardano in particolare il work-life balance, la tutela della genitorialità, l’equità salariale, la parità di accesso alla crescita, la formazione con prospettiva di genere e la prevenzione di violenze e molestie. Per garantire un cambiamento reale, Canon Italia ha definito obiettivi SMART e istituito un Comitato Guida, un Comitato Esecutivo e un responsabile per la Parità di Genere, incaricati di monitorare e aggiornare annualmente le politiche introdotte.

Fujifilm Jet Press FP790 conquista l’Europa

Con cinque unità vendute in Europa, la Fujifilm Jet Press FP790 si sta affermando come una delle soluzioni digitali più promettenti per il packaging flessibile per le brevi tirature, un segmento fino a ieri dominato dalle tecnologie analogiche a larga banda. Un segnale chiaro che anche in un mercato storicamente votato alle grandi produzioni cresce la domanda di stampa inkjet personalizzabile, sostenibile e a basso impatto ambientale. Jet Press FP790 è stata sviluppata da Miyakoshi e successivamente adottata da Fujifilm, che ne ha curato l’industrializzazione e la distribuzione globale. È una delle prime stampanti inkjet a base acqua in grado di lavorare direttamente su film flessibili come PET e BOPP da 12 a 40 micron, con una larghezza di banda di 790 mm e una velocità di 75 m/min. La macchina unisce alta qualità grafica, tempi di avviamento ridotti e costi di setup quasi nulli rispetto alle tecnologie convenzionali, rendendola una risposta concreta alle esigenze di tirature ridotte e variabili. La prima installazione europea è avvenuta nel Regno Unito presso Eco Flexibles, che ha poi ordinato una seconda unità per rispondere alla domanda crescente. L’azienda, specializzata in packaging riciclabile monomateriale e a base carta, lavora con retailer e brand per sviluppare alternative sostenibili ai laminati plastici. In pochi mesi l’azienda ha saturato la capacità produttiva della prima macchina, installandone una seconda e raddoppiando il fatturato in 18 mesi.

Anche il gruppo Vedreine Packaging, con sede in Francia e stabilimenti in Svizzera, ha scelto due FP790 per il sito di Baar. Fondata nel 1894, l’azienda opera nei settori dolciario, lattiero-caseario, alimentare e farmaceutico, e genera metà del fatturato all’estero. «La nostra filosofia – afferma Pierre Vedreine, CEO del gruppo – è restare sempre un passo avanti. La stampa digitale è una risposta strategica alla riduzione delle tirature e alla velocità richiesta dal mercato»

In Germania, Delo Dettmer Verpackungen, una delle più grandi realtà europee di stampa flexo, ha installato la FP790 nel proprio stabilimento di Lohne, vicino a Brema. Fondata nel 1961, l’azienda opera con 17 macchine flexo e reparti di estrusione, laminazione e taglio. «Abbiamo visto la FP790 in azione da Eco Flexibles e tre mesi dopo l’abbiamo acquistata – racconta Ralf Wilkens, amministratore delegato. Il setup flexo è identico per 4.000 o 400.000 metri: con il digitale possiamo gestire piccoli lavori in modo efficiente e veloce».

In Italia la prima Truepress PAC 520P al mondo

Gruppo Sacchital, tra i protagonisti italiani del packaging flessibile, è la prima azienda al mondo a installare la Truepress PAC 520P di SCREEN, aprendo ufficialmente una nuova era per la stampa digitale su carta destinata agli imballaggi sostenibili. L’installazione, realizzata con il supporto del distributore italiano REM srl, segna l’ingresso di SCREEN nel mercato del packaging flessibile a base carta, rispondendo alla crescente richiesta di soluzioni riciclabili e conformi ai futuri standard europei imposti dalla normativa PPWR. Truepress PAC 520P è una macchina inkjet a base acqua progettata per stampare direttamente su carte termosaldabili e completamente riciclabili, garantendo

qualità costante, tempi di avviamento ridotti e una drastica riduzione dell’impatto ambientale. Compatta e facilmente integrabile nei flussi produttivi esistenti, consente la stampa di tirature brevi e altamente personalizzabili, ideali per promozioni stagionali, test di mercato o packaging su richiesta. Fondata nel 1945, Sacchital si è sempre distinta per la capacità di innovare e anticipare le esigenze del mercato. Con questa installazione, l’azienda compie un ulteriore passo avanti verso la digitalizzazione sostenibile della filiera. «Con la Screen Truepress PAC 520P vogliamo essere protagonisti del cambiamento, offrendo ai nostri clienti una soluzione digitale per il packaging in carta

finishingrealmente competitiva, flessibile e rispettosa dell’ambiente», afferma Alberto Palaveri, Executive Member of the Board di Sacchital e presidente di Giflex. «La collaborazione con Sacchital segna un passo importante nella nostra missione di promuovere un’innovazione sostenibile nel packaging», commenta Yukiyoshi Tanaka, presidente di SCREEN Graphic Solutions.

La partnership tra Sacchital e SCREEN conferma come il digitale inkjet possa diventare un motore di trasformazione reale, capace di semplificare la produzione, ridurre gli sprechi e accelerare la transizione del packaging verso un modello sempre più circolare, efficiente e responsabile.

4Graph potenzia il Book Binding

4Graph ha installato una linea Horizon CABS 4000 grazie al supporto di Forgraf, fornitore con cui l’azienda di stampa ha consolidato un rapporto di partnership. Il nuovo sistema incrementa in modo significativo la capacità produttiva del reparto Book Binding, consentendo di raggiungere una produttività fino a 2.000-3.000 libri all’ora e migliorando ulteriormente tempi, qualità e continuità delle lavorazioni. Per Biagio Di Mambro, CEO di 4Graph, l’arrivo di Horizon CABS rappresenta un vero salto tecnologico in termini di modularità, precisione e flessibilità. La nuova linea consente di gestire con grande accuratezza anche i progetti editoriali più complessi, ottimizzando l’intero flusso di produzione. L’installazione della Horizon CABS 4000 si inserisce nel piano di sviluppo pluriennale avviato da 4Graph nel 2023, che prevede investimenti continui in tecnologie, ottimizzazione dei processi e riduzione dell’impatto ambientale con l’obiettivo di diventare la prima tipografia 100% ecosostenibile d’Italia, in linea con i principi della Transizione 5.0 e con un impegno concreto nel coniugare innovazione e responsabilità ambientale.

Pentagraf

sceglie Agfa Onset Panthera

industrial printing

Il produttore di espositori può così internalizzare la produzione

Alle ultime edizioni di Fespa, Agfa ci aveva abituato a una escalation di novità in quanto a sistemi di stampa di wide e superwide format a completamento del suo portfolio di soluzioni. Per questo ci aspettavamo di vederne dal vivo una delle installazioni in Italia. Il momento è arrivato quando Pentagraf, azienda specializzata in espositori, ha compiuto nel giugno 2025 un salto decisivo installando la Onset Panthera FB3216. Un investimento che, grazie alla produttività industriale della macchina e al livello di automazione offerto dalla soluzione scelta, ha permesso all’azienda di internalizzare la produzione, aumentando velocità di risposta, controllo dei tempi e qualità delle applicazioni sul punto vendita. In poco più di vent’anni Pentagraf è passata da piccolo ufficio tecnico a realtà con 55 addetti, due stabilimenti e una filiera interna che copre progettazione, prototipazione, stampa, fustellatura, incollatura e confezionamento. Il focus resta la progettazione di espositori da terra e da banco e strutture promozionali

per la GDO e i principali brand del largo consumo, che richiedono tirature variabili, personalizzazione e lead time sempre più ridotti.

Onset Panthera FB3216 è una flatbed industriale progettata per lavorare 24/7 con produttività che può superare i 1.500 m²/h. Gestisce supporti rigidi e flessibili, inclusi cartoni patinati, materiali accoppiati e cartone ondulato, con tavolo ad aspirazione che garantisce stabilità anche alle massime velocità. Gli inchiostri UV LED Panthera, in configurazione CMYK con bianco opzionale, assicurano colori saturi, fondi critici coprenti e modalità gloss per stampe brillanti, ideali per espositori POP e display ad alto impatto visivo. Portare in house la stampa digitale di grande formato ha permesso a Pentagraf di gestire urgenze e campagne last minute senza dipendere da terzisti, riducendo passaggi produttivi e tempi di consegna. La tecnologia UV LED contribuisce inoltre a ridurre i consumi energetici e si integra con l’uso di carte certificate e soluzioni monomateriale. Attorno alla nuova flatbed Agfa è nato un reparto digitale dedicato, con specialisti di prestampa e gestione colore a supporto del team creativo interno, facendo della Onset Panthera FB3216 il fulcro della strategia di crescita di Pentagraf.

Gentili Mosconi e Konica Minolta: prima installazione al mondo di una inkjet per stampa su acetato

Gentili Mosconi, leader mondiale nel mercato della moda di lusso, prosegue la sua partnership con Konica Minolta con un progetto unico: l’installazione del primo sistema digitale in grado di stampare su acetato, setaacetato e viscosa-acetato. Nassenger 8, sviluppata in Giappone, utilizza inchiostri innovativi base d’acqua che permettono di ridurre i tempi di produzione del 30% e di abbattere il consumo idrico fino al 95% rispetto ai processi tradizionali. Dopo una fase di test avanzati nei laboratori R&D di Konica Minolta, la macchina verrà installata presso Creazioni Digitali, azienda comasca specializzata nella stampa digitale a pigmento e sublimatica su tessuti, entrata nel 2024 nel Gruppo Gentili Mosconi. La sperimentazione industriale ufficiale della Nassenger 8, avviata nell’ottobre 2025, proseguirà fino al primo trimestre 2026. È la prima applicazione industriale di questa tecnologia e rientra nella strategia di Gentili Mosconi di costruire un polo di sinergie industriali, mettendo in rete competenze e know-how tra le società del Gruppo, tra cui Manifatture Tessili Bianchi, che fornirà i tessuti in acetato e collaborerà alla sperimentazione con alcuni brand del lusso.

«L’ingresso di Creazioni Digitali nella collaborazione con Konica Minolta e l’installazione di Nassenger 8 rappresentano un passo decisivo verso un modello produttivo più efficiente e sostenibile, in linea con gli standard qualitativi della moda di alta gamma», ha commentato Francesco Gentili, CEO e fondatore del gruppo. Il progetto si distingue per una sinergia che integra innovazione, materiali e processi: un ecosistema che mira a rendere la stampa tessile digitale più sostenibile e competitiva a livello globale.

«Siamo orgogliosi di rinnovare la collaborazione con Gentili Mosconi, riferimento mondiale per il prêt-à-porter», ha dichiarato Enrico Verga, Inkjet Textile Director di Konica Minolta «Questa nuova fase ci consente di testare sul campo le soluzioni sviluppate nei nostri laboratori e di perfezionarle in base al feedback dei clienti, accelerando l’adozione di tecnologie più efficienti e a basso impatto ambientale».

Paper District: a Ecomondo la filiera della carta ha raccontato la sua circolarità

Federazione Carta e Grafica ha aperto il 4 novembre 2025 il Paper District a Ecomondo, portando al centro della manifestazione di Rimini la filiera italiana della carta, della stampa e della trasformazione. Con una quota del 5% di un mercato mondiale da quasi 191 miliardi di dollari, l’Italia si è confermata la seconda realtà europea del settore, forte di un modello industriale fondato su riciclo ed economia circolare. Nel primo semestre 2025 il fatturato complessivo della filiera si è attestato a 13,3 miliardi di euro (-0,8% sul 2024), con esportazioni in lieve calo e vendite interne sostanzialmente stabili. A pesare è stata la debolezza della domanda globale e l’incertezza sui dazi internazionali, nonostante un saldo commerciale positivo vicino ai 2 miliardi.

All’apertura del Paper District, durante l’evento “L’imballaggio sostenibile”, il presidente Andrea D’Amato ha ricordato come nel 2024 l’89% delle materie prime utilizzate provenisse da fonti rinnovabili o riciclabili (56% carta da riciclare e 33% fibre vergini legnose) e come il tasso di riciclo di carta e cartone avesse raggiunto il 92,6%, tra i più alti in Europa. Indicatori che hanno portato il Material Circularity Indicator della filiera a 0,79 su 1, uno dei valori migliori dell’industria manifatturiera.

Nel corso dell’incontro “L’imballaggio sostenibile. Il PPWR ridisegnava il futuro degli imballaggi”, organizzato dalla Federazione a Ecomondo, istituzioni, associazioni ambientaliste e rappresentanti della filiera – tra cui MASE, Legambiente, Comieco, ISPRA e CEPI – hanno discusso il ruolo degli imballaggi a base cellulosica come soluzione concreta e sostenibile nella transizione ecologica, ribadendo come la carta rappresentasse un paradigma avanzato di bioeconomia circolare per l’Italia e per l’Europa.

I numeri di PRINTING United Expo

Organizzata ogni anno da PRINTING United Alliance, la più completa associazione di membri del settore della stampa e delle arti grafiche del Nord America, l’edizione del 2025 si è tenuta dal 22 al 24 ottobre presso l’Orange County Convention Center di OrlandoFlorida, confermandosi come importante incontro della comunità globale della stampa. L’evento ha registrato un numero record di partecipanti ed espositori, oltre a un’energia e un coinvolgimento straordinari in ogni segmento della stampa, dal commerciale e packaging all’abbigliamento, dal funzionale all’industriale, dall’in-plant alla grafica di grande formato.

L’edizione di quest’anno ha accolto oltre 30.000 visitatori registrati provenienti da 104 paesi, con 838 espositori che hanno presentato le ultime novità in materia di tecnologia di stampa, materiali e soluzioni per il flusso di lavoro. L’evento ha occupato una superficie espositiva di oltre 90.000 metri quadrati, animata dall’innovazione e dall’entusiasmo dall’inizio alla fine. La fiera ha anche offerto centinaia di lanci di nuovi prodotti, inclusi debutti mondiali, oltre100 sessioni formative e presentazioni e circa 60 media partecipanti e partner associativi da tutto il mondo.

“L’Expo ha incarnato la convergenza di tutti i mercati sotto lo

stesso tetto e l’innovazione su cui prospera il nostro settore”, ha affermato Chris Curran, Group President, Media and Events, che quest’anno ha assunto la guida dell’evento annuale. “Dall’intelligenza artificiale all’automazione e alla sostenibilità, ogni angolo dello spazio espositivo era ricco di soluzioni che promuovono il progresso della stampa. Stiamo già guardando al 2026, dove lo spazio espositivo è già venduto al 65%”.

Il prossimo PRINTING United Expo si terrà a Las Vegas, Nevada, dal 23 al 25 settembre 2026 e offrirà opportunità ancora maggiori di scoperta, connessione e crescita.

Il Made in Italy trionfa ai L9 World Label Awards

Ci sono anche due aziende italiane tra i vincitori dei L9 World Label Awards 2025, premio internazionale dedicato all’eccellenza nella stampa di etichette. Il concorso, promosso dalla L9 World Label Association, è tra i principali riconoscimenti globali per etichette autoadesive, sleeve e packaging stampato e ogni anno mette a confronto lavori da tutti i continenti. L’edizione 2025, giudicata a Barcellona alla vigilia di Labelexpo Europe e annunciata all’Aia il 12 novembre, ha visto 84 lavori in 24 classi, con 27 premi Winner e 13 Honourable Mention. L’Italia si è ritagliata un ruolo da protagonista grazie a Tikedo e Multi-Color Italia. Nella Classe 5 – Letterpress Line, Tikedo ha vinto con l’etichetta “Tenuta Albaricca Olio Extra Vergine”, premiata per il pieno nero uniforme, la precisione del testo in negativo e il logo in hot foil ad alta definizione. Nella Classe 16 – Combination Wine & Spirits, Multi-Color Italia ha ottenuto una Honourable Mention con “Calimaia Nobile di Montepulciano”, etichetta che combina offset e flexo con verniciatura serigrafica tattile, embossing e debossing. L9 World Label Awards 2025 offrono uno spaccato delle tendenze globali nella stampa etichette, tra flexo, offset e soluzioni combinate con nobilitazioni.

appuntamenti

FESPA Italia DAY 2025

L’anno si conclude con una versione speciale del FESPA Italia DAY come appuntamento dedicato alle aziende associate e non, per fare il punto di fine anno su novità e trend della stampa di grande formato in particolare per il retail ma non solo. L’incontro è in programma il 10 dicembre a Milano, negli spazi di Copernico Centrale in via Copernico 38.

Dalle 16 alle 17.30 il pomeriggio alternerà interventi e confronto. Si parte con Michela Pibiri, Editor in Chief di PRINTlovers, che approfondirà il ruolo della stampa nel retail e tutti i touchpoint del negozio fisico. A seguire, Carlo Giovanardi, amministratore di Giovanardi Srl, presenterà il caso Niguarda per Milano-Cortina 2026, con soluzioni tessili digitali innovative, performanti e sostenibili.

In chiusura, spazio al capitolo associativo con “FESPA Italia 2026: proposte e progetti”, prima dell’aperitivo di networking, occasione informale per incontrare stampatori, fornitori e professionisti della comunicazione visiva.

La partecipazione è gratuita, con posti limitati. Per prenotazioni contattare la segreteria scrivendo a: segreteria@fespaitalia.it.

mercati

Assocarta interviene sul costo energia in UE

La Germania sosterrà la propria industria energivora introducendo da gennaio un prezzo politico dell’elettricità a 50 euro/MWh per tre anni, misura che favorirà settori come carta, acciaio, chimica, vetro e automotive. Italia e altri Stati UE denunciano una distorsione della concorrenza resa possibile dall’ampio margine fiscale tedesco, incolmabile per Paesi con finanze pubbliche più rigide. Anche il Regno Unito, pur fuori dall’UE ma in competizione sui mercati internazionali, sta ampliando i sostegni agli energivori: dal 2026 aumenterà al 90% gli sconti sugli oneri di rete, azzererà le imposte sulle rinnovabili e i Capacity Market charge e introdurrà nuovi schemi per ridurre i costi e velocizzare l’accesso alla rete dei grandi progetti industriali.

“L’Europa rischia una frammentazione competitiva senza precedenti – afferma il presidente di Assocarta Lorenzo Poli – se alcuni Paesi possono permettersi maxi-sussidi e altri no, il mercato unico perde credibilità. Le cartiere italiane affrontano costi energetici tra i più alti d’Europa, senza strumenti equivalenti. Serve un quadro europeo uniforme ed equo, altrimenti l’industria italiana pagherà un prezzo altissimo”.

Immediata la reazione del mondo industriale. Federacciai ha ricordato come Bruxelles abbia posto limiti severi all’Energy Release italiano, rinviandone l’entrata in vigore e bloccando un meccanismo che – diversamente da quello tedesco – non è un sussidio ma un anticipo da restituire nel tempo: due pesi e due misure che mettono a rischio la competitività delle imprese italiane, secondo le associazioni di categoria.

ARGI rafforza l’impegno per l’industria grafica

ARGI annuncia importanti novità che confermano il proprio ruolo di riferimento per lo sviluppo, l’innovazione e la formazione nel comparto della stampa e della comunicazione visiva. Tra le principali novità approvate dal Consiglio Direttivo, la nomina di Marco Dusi, Product Group Marketing Manager Canon Italia, a vicepresidente, figura di grande esperienza nel settore e da tempo impegnata nella promozione di soluzioni tecnologiche per la stampa digitale e industriale. “Sono onorato di contribuire alla crescita di ARGI e alla valorizzazione di un comparto che sta vivendo un’evoluzione tecnologica e culturale profonda”, ha dichiarato Dusi. “L’obiettivo è accompagnare le imprese nel percorso di trasformazione, sostenendo innovazione, sostenibilità e formazione”. Prosegue, inoltre, e si rafforza l’attività dell’Osservatorio ARGI, lo strumento di analisi e monitoraggio che raccoglie e interpreta dati, tendenze e dinamiche del mercato della grafica e della stampa. In un’ottica di approfondimento continuo e di maggiore conoscenza del mercato, ARGI introduce un nuovo segmento, con analisi dedicate al mercato delle macchine da stampa di grande formato, segmento in costante evoluzione tecnologica e che ancora non ha in Italia un osservatorio dedicato. Il nuovo Gruppo riunirà gli esperti di tutte le aziende associate e che vorranno far parte del panel dell’osservatorio. Roberto Giorgio (HP) e Paolo Organo (Canon) hanno dato la loro disponibilità a fungere da Driver del gruppo di lavoro che prevede di fare la prima analisi sui dati del 2025 con rilascio della ricerca a marzo 2026. ARGI rinnova la propria collaborazione con ENIP-GCT confermando un impegno condiviso nella formazione tecnica e professionale e nel rafforzamento del legame tra scuola e impresa. L’obiettivo comune è promuovere nuove competenze, sostenere l’inserimento dei giovani talenti nel mondo del lavoro grafico-cartotecnico e valorizzare la formazione come leva strategica per la crescita del settore. Tra le iniziative congiunte le Olimpiadi della Stampa, evento nazionale giunto alla sua quarta edizione, in programma il 16 e 17 maggio 2026, dedicato alle scuole a indirizzo grafico e cartotecnico. La collaborazione tra ARGI ed ENIP-GCT è stata testimoniata anche dalla partecipazione di ARGI l’8 e 9 ottobre al XII Convegno Nazionale delle Scuole Grafiche e Cartotecniche, tenutosi in occasione del 70° Anniversario dell’Ente, dove Antonio Maiorano, past president di ARGI, ha ritirato la targa commemorativa a testimonianza del legame storico tra queste due realtà (foto in alto).

Marco Dusi nuovo vicepresidente ARGI

Ci sono due temi centrali per le aziende che operano nel commercio internazionale: i nuovi obblighi che entreranno in vigore nei prossimi anni, cioè il CBAM e il Regolamento EUDR, due normative europee che mirano a rendere il mercato più sostenibile e trasparente, ma che al tempo stesso introducono nuove sfide operative per le imprese.

CBAM e EUDR: cosa sono e quando entreranno in vigore?

Il mondo a due velocità: da una parte Stati e istituzioni che mettono la tutela dell’ambiente come traguardo imprescindibile per una crescita sostenibile nell’immediato futuro e Paesi che, ignorando i cambiamenti climatici in atto e i loro effetti già rilevabili e rilevanti, favoriscono politiche spregiudicate e a breve termine. Molti imprenditori e associazioni di categoria si chiedono se la direzione presa dall’Unione Europea, anche se eticamente condivisibile, non si trasformi in un boomerang per l’economia comunitaria e non solo. Sicuramente chi ha un’azienda si trova spesso a districarsi in una giungla di nuove regole da osservare, appesantendo l’attività dell’impresa. Molto spesso le informazioni normative arrivano frammentarie, poco chiare e quasi sempre in ritardo. Meglio quindi informarsi per tempo, in modo da comprendere la ratio delle scelte dell’Unione Europea e non farsi trovare impreparati.

“Ci sono due temi centrali per chi opera nel commercio internazionale: i nuovi obblighi che entreranno in vigore nei prossimi anni, cioè il CBAM e il Regolamento EUDR, due normative europee che mirano a rendere il mercato più sostenibile e trasparente, ma che al tempo stesso introducono nuove sfide operative per le imprese” spiega Paolo Intini, Director of Operations Environmental Taxes di Ayming Italia Srl SB, società di servizi che si occupa di individuare per le imprese le misure agevolative più vantaggiose, in Italia e all’estero, e dare supporto su compliance e advisory in materia di fiscalità internazionale e normative europee e internazionali.

Cosa è il CBAM?

Il CBAM, Carbon Border Adjustment Mechanism, rappresenta il cosiddetto ‘dazio ambientale’ europeo: uno strumento che mira a ridurre le emissioni di CO2 legate ai prodotti importati.

“Considerate le sue finalità e il potenziale impatto su numerosi operatori del commercio internazionale, non si può prescindere dal delinearne i presupposti soggettivo e oggettivo di applicazione. Sotto un profilo oggettivo, numerosi sono i settori interessati dall’applicazione del CBAM dal momento che riguarda prodotti ad alto rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, tra cui segnaliamo: acciaio, alluminio, cemento, elettricità, fertilizzanti e idrogeno” ricorda Intini.

Il regolamento CBAM è stato introdotto nel maggio 2023, ma la sua applicazione è graduale: è prevista, infatti, una fase transitoria e una fase definitiva, nella quale troverà piena applicazione in ogni suo aspetto. La fase transitoria, che va dal 1° ottobre 2023 al 31 dicembre 2025, è caratterizzata da una minore rigidità per l’adempimento e soprattutto dal mancato pagamento del tributo perché non vi è ancora l’obbligo di acquistare i certificati.

“Agli interessati è richiesto solamente l’invio di un report trimestrale in cui devono essere riportate le informazioni relative alla quantità dei prodotti, alla loro origine, alle emissioni dirette e indirette incorporate nelle merci importate e, nel caso sia previsto, al prezzo del carbonio pagato nel paese di origine. Report che deve essere trasmes-

so esclusivamente attraverso il registro CBAM, in una sezione dedicata dell’apposito portale.

Il CBAM

o Carbon Border Adjustment Mechanism, rappresenta il cosiddetto “dazio ambientale” europeo: uno strumento che mira a ridurre le emissioni di CO2 legate ai prodotti importati.

Dal 1° gennaio 2026 si entra nella fase definitiva con nuovi adempimenti per gli operatori. Anziché un report trimestrale, è richiesta la trasmissione di una dichiarazione annuale e soprattutto il pagamento del tributo attraverso l’acquisto dei certificati” sottolinea Intini.

Quali sono le principali novità del CBAM?

1) I dichiaranti autorizzati dovranno presentare la dichiarazione CBAM, annualmente e non più trimestralmente. Dichiarazione che dovrà essere trasmessa entro il 30 settembre attraverso l’apposito portale, che passerà da un Registro transitorio a un Registro CBAM definitivo. Dichiarazione che riguarderà i dati concernenti l’anno solare precedente.

La dichiarazione dovrà contenere tutta una serie di informazioni riguardanti la quantità totale di ciascun tipo di merce importata durante l'anno solare precedente, il totale delle emissioni incorporate nelle merci importate, il numero totale di certificati CBAM da restituire, corrispondente al totale delle emissioni incorporate, copia delle relazioni di verifica, rilasciate dal verificatore accreditato (si ricorda che la quantità di emissioni incorporate, calcolata secondo le metodologie stabilite dall'UE, deve essere verificata in modo indipendente).

2) La novità principale caratterizzante la fase definitiva riguarda l’acquisto dei certificati corrispondenti alle quantità di emissioni dirette e indirette collegate alla produzione di merci CBAM importate. È fondamentale precisare che tale adempimento è stato recentemente rinviato a febbraio 2027 per quanto riguarda la copertura delle merci CBAM importate nel corso del 2026.

3) Ricordiamo che il soggetto dichiarante è comunque tenuto a conservare le informazioni necessarie per il calcolo delle emissioni fino alla fine del quarto anno successivo a quello in cui la dichiarazione è stata o avrebbe dovuto essere presentata.

4) Inoltre, considerata la particolare attenzione che viene riservata alla tematica ambientale, e in linea con il più generale principio del ‘chi inquina paga’ che regola anche il CBAM come abbiamo visto in apertura, il legislatore ha previsto una sanzione amministrativa per la mancata presentazione della relativa dichiarazione. Sanzione molto rigida in quanto determinata in relazione a ogni tonnellata di CO2 non coperta. A conferma della rigidità del sistema, vi ricordo che il pagamento della sanzione non dispensa il dichiarante autorizzato dall'obbligo di restituire il numero di certificati CBAM mancanti in un determinato anno.

Cosa fare?

Fondamentale raccogliere e verificare tutta una serie di informazioni necessarie ai fini dell’adempimento:

• Codice doganale (NC) della merce importata

• Paese di origine della merce

• Valore delle merci importate

• Scopo dell'importazione.

Le merci interessate dal CBAM possono essere importate unicamente da un dichiarante autorizzato. La domanda di autorizzazione deve essere presentata all'autorità nazionale competente (il Ministero dell'Ambiente per quanto riguarda l’Italia) attraverso il registro CBAM. È stato previsto che qualora sia stata presentata formalmente la richiesta di autorizzazione entro il 31 marzo 2026, sarà possibile importare prodotti CBAM durante l’anno in attesa del rilascio dell’autorizzazione, con la precisazione che, in caso la stessa non venga rilasciata per carenza di requisiti, l’importatore sarà passibile di sanzioni.

Aspetto centrale è la presentazione della dichiarazione CBAM entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di riferimento (es. 2027 per il 2026). Recenti modifiche al Regolamento CBAM hanno introdotto la possibilità per il dichiarante autorizzato di delegare la presentazione della dichiarazione a soggetti che agiscono in nome e per conto del medesimo (ad es. consulenti). Ad ogni modo, il dichiarante autorizzato rimane responsabile dell'adempimento degli obblighi di cui è destinatario. Sicuramente una parte significativa degli adempimenti CBAM consiste nel calcolo delle emissioni di CO2 incorporate nei beni importati.

Che cos’è l’EUDR, a chi si applica?

L’EUDR

“L’EUDR è una grande novità, e per certi versi una piccola rivoluzione. Stiamo parlando di una norma che cambia il modo stesso di commerciare in Europa. L’obiettivo è molto chiaro: impedire che nel mercato europeo circolino prodotti legati alla deforestazione o al degrado delle foreste. In pratica, l’Europa dice: possiamo continuare a commerciare con il mondo, ma non a costo delle foreste. È un messaggio forte, e soprattutto concreto, perché per la prima volta viene chiesto alle imprese di dimostrare con dati e prove tracciabili che le proprie materie prime non provengono da terreni deforestati dopo il 31 dicembre 2020”.

è una norma creata per impedire che nel mercato europeo circolino prodotti legati alla deforestazione o al degrado delle foreste

L’EUDR era inizialmente programmato per entrare in vigore il 30 dicembre 2025 per le grandi e medie imprese e il 30 giugno 2026 per le piccole e micro. Successivamente, a fine settembre, si era diffusa l’ipotesi di un rinvio di un anno, ossia al 30 dicembre 2026 per le medio-grandi e al 30 giugno 2027 per le micro-piccole. La novità del 21 ottobre è invece un possibile passo indietro rispetto a quel rinvio: secondo la proposta della Commissione UE, che sarà discussa il 13 novembre al Parlamento europeo, l’entrata in vigore per le grandi e medie imprese resterebbe fissata al 30 dicembre 2025, ma con un ‘periodo di grazia’ di sei mesi durante il quale non sarebbero previsti controlli né applicate san-

“Non basta più fidarsi del fornitore, bisogna sapere davvero da dove arriva ciò che si compra”

zioni. Per le piccole e micro imprese, invece, l’EUDR si applicherebbe a partire dal 30 dicembre 2026. Al momento della pubblicazione di questo articolo, tuttavia, tutte queste ipotesi restano dei rumor: in assenza di modifiche formali al testo normativo, le scadenze ufficiali restano il 30 dicembre 2025 per le imprese mediograndi e il 30 giugno 2026 per le micro e piccole.

Chi è coinvolto

“Il regolamento si applica a operatori e commercianti – spiega Paolo Intini. Gli operatori sono le imprese che immettono per la prima volta un prodotto coperto sul mercato europeo, oppure che lo esportano fuori dall’UE. Penso, ad esempio, a un importatore di caffè o cacao, a un produttore di mobili in legno destinati all’export, o a un’azienda che acquista gomma o olio di palma come materia prima. I commercianti, invece, sono le imprese che acquistano o rivendono prodotti già presenti nel mercato UE: quindi distributori, grossisti, retailer. Anche loro, se non sono microimprese, devono garantire tracciabilità e trasparenza. Un aspetto importante: non conta da dove compro, ma dove è stato prodotto il bene. Se compro da un fornitore europeo, ma quella materia prima è stata coltivata o estratta in un lotto deforestato, rientro comunque nel perimetro EUDR. La norma guarda all’origine ambientale del prodotto, non al confine doganale. Questo cambia tutto: non basta più fidarsi del fornitore, bisogna sapere da dove arriva ciò che si compra”.

L’EUDR si applica a sette commodity principali: soia, olio di palma, legno, cacao, caffè, gomma e bovini. Ma non finisce qui, perché copre anche tutti i prodotti derivati. Parliamo di centinaia di categorie: mobili, carta, cioccolato, pelle, pneumatici, cosmetici, prodotti alimentari e tessili.

“Facciamo un esempio semplice – spiega Intini – un’azienda che produce cioccolato deve essere in grado di indicare la geolocalizzazione precisa delle piantagioni di cacao da cui proviene la materia prima. O un produttore di mobili deve sapere da quale foresta proviene il legno che utilizza. E questo vale anche per chi compra all’interno dell’UE: un’azienda che acquista legname da un fornitore europeo deve accertarsi che quel legno provenga da aree deforestation-free”.

“È chiaro, quindi, che l’impatto è trasversale: tocca il food, la moda, l’arredo, la gomma, i cosmetici, l’automotive. E tocca anche chi opera ‘solo’ come fornitore,

perché i grandi operatori chiederanno informazioni a cascata lungo tutta la catena. La due diligence di pochi diventa, di fatto, la responsabilità di molti”

La due diligence: come funziona

Il cuore del regolamento è la due diligence, cioè il processo con cui un’azienda dimostra che i propri prodotti non contribuiscono alla deforestazione. Non è una dichiarazione formale, ma un percorso di controllo e di verifica continua.

Le fasi sono tre:

1 raccolta dei dati – identificare il fornitore, il tipo di prodotto, il Paese di origine

2 geolocalizzazione precisa dell’appezzamento

3 le coordinate GPS devono essere reali e verificabili.

Alcune aziende stanno già sperimentando sistemi di tracciabilità basati su mappe satellitari o blockchain per monitorare la provenienza.

“Per esempio, un lotto di caffè proveniente dal Brasile o dall’Indonesia sarà considerato più ‘a rischio’ rispetto a uno proveniente da zone a bassa deforestazione come il Costa Rica o la Colombia - ricorda Intini. Mitigazione del rischio - adottare misure concrete per ridurre o eliminare i rischi residui: audit, certificazioni, controlli indipendenti, fino - nei casi estremi - alla sostituzione del fornitore”.

Tutti questi dati confluiranno nel sistema informatico europeo EUDR Information System, dove le autorità potranno incrociare e verificare le informazioni. Le sanzioni previste non sono simboliche: si va da ammende proporzionate al valore delle merci fino al sequestro dei prodotti e alla sospensione dal mercato.

Cosa devono fare le imprese da subito?

“Il primo passo è mappare la propria catena di fornitura – elenca Intini. Molte aziende non hanno ancora un quadro chiaro dei fornitori di secondo e terzo livello, ma sarà indispensabile sapere esattamente chi produce cosa e dove. Poi bisogna iniziare a raccogliere le informazioni: coordinate, certificazioni, prove documentali. Serve coinvolgere i fornitori, e in alcuni casi aiutarli a capire come fornire i dati. Non tutte le realtà agricole o industriali fuori dall’UE sono pronte, quindi il lavoro di sensibilizzazione sarà enorme. Terzo, occorre aggiornare i contratti. Le clausole EUDR dovranno imporre obblighi informativi ai fornitori e prevedere la possibilità di verifiche e audit”. Chi parte ora potrà evitare blocchi commerciali, accedere più facilmente a bandi pubblici e farsi trovare pronto quando i grandi clienti inizieranno a richiedere evidenze di conformità. È un modo per trasformare un obbligo in un vantaggio competitivo.

Paolo Intini, Director of Operations –Environmental Taxes di Ayming Italia Srl SB

LuxLab

Grandi successi con la nuova tecnologia best ink detector

La rivoluzione della prototipazione nel packaging di lusso firmata Luxoro

Con l’inizio del 2025, Luxoro ha compiuto un passo decisivo nel mondo della prototipazione, dando vita a LuxLab, il primo laboratorio di mockup cartotecnici di nuova generazione.

LuxLab è un luogo dove la creatività incontra la precisione industriale e ogni idea di packaging prende forma concreta, diventando un oggetto tangibile, verificabile e perfettamente fedele al prodotto finale. Frutto dell’esperienza di Luxoro e della collaborazione esclusiva con KURZ, leader mondiale nelle tecnologie di stampa e nobilitazione a caldo e a freddo, LuxLab nasce per offrire a brand e designer un servizio completo di sviluppo, test e validazione dei progetti di packaging. In un unico ambiente convergono sperimentazione, consulenza tecnica e tecnologie avanzate, dando vita a un metodo unico nel panorama italiano. Il valore distintivo di LuxLab è la sua capacità di applicare processi industriali alla produzione del singolo pezzo: ogni mockup viene realizzato con le stesse tecniche, materiali e nobilitazioni utilizzate nelle tirature finali. Ciò consente ai clienti di valutare l’effetto estetico, la funzionalità e l’impatto visivo del packaging prima della produzione su larga scala, ottimizzando tempi e costi e riducendo i margini d’errore.

Il percorso LuxLab inizia con l’analisi di fattibilità e la prototipazione digitale tramite DREAMCOMPOSER®, il software 3D che permette di visualizzare il pack, applicare metallizzazioni, rilievi e texture, modificare i dettagli in tempo reale e condividere il progetto con il proprio team. Solo dopo la validazione digitale si passa alla realizzazione fisica del mockup, dove entrano in gioco le tecnologie di stampa Luxoro: stampa a caldo e a freddo, effetti metallizzati, microincisioni, texture e nobilitazioni speciali. Ogni pezzo viene sottoposto a un controllo qualità rigo-

roso per garantire la massima corrispondenza con il futuro prodotto industriale.

Oltre alla tecnologia, il cuore di LuxLab è il suo team multidisciplinare: un gruppo di professionisti che affianca il cliente in ogni fase, dall’idea alla realizzazione, offrendo consulenza personalizzata e soluzioni su misura. L’obiettivo è accompagnare i brand verso la massima espressione della loro identità visiva, trasformando il processo di progettazione in un vero e proprio percorso creativo condiviso.

Scegliere LuxLab significa beneficiare di numerosi vantaggi strategici:

• Visualizzazione realistica pre-produzione, per controllare ogni dettaglio prima della stampa;

• Massima flessibilità e personalizzazione, con possibilità di revisioni e piccole tirature di prova;

• Condivisione immediata del progetto grazie al supporto digitale 3D;

• Riduzione dei rischi produttivi grazie alla validazione anticipata;

• Nobilitazioni d’eccellenza firmate KURZ, che valorizzano ogni pack con dettagli unici e riconoscibili.

Con LuxLab, Luxoro conferma la propria vocazione per l’innovazione e la qualità nella stampa e nella nobilitazione, posizionandosi come partner strategico per i brand del lusso che vogliono superare i limiti della prototipazione tradizionale. Un laboratorio dove tecnologia, design e cultura del bello si fondono per creare esperienze tangibili, capaci di anticipare il futuro del packaging - un futuro che, grazie a LuxLab, è già qui. https://luxlab.luxoro.it/ | luxlab@luxoro.it

è la HP Indigo 120K, installazione che conferma la partnership dell’azienda di stampa con il fornitore di sistemi di stampa digitali di produzione

GRAPHICSCALVE

Una HP Indigo 120K per continuare a crescere

Crescere mantenendo salde le proprie radici. È questa la filosofia che ha accompagnato Graphicscalve lungo quasi cinquant’anni di attività, in cui si è trasformata da piccola tipografia a gruppo industriale all’avanguardia nella stampa e nella comunicazione integrata. Un’evoluzione costante, costruita su visione, passione e una solida cultura della qualità, che oggi si rinnova con l’installazione di una HP Indigo Press 120K. Un investimento strategico che conferma la vocazione dell’azienda per l’innovazione tecnologica e la sostenibilità.

«La nostra storia nasce nel cuore della Val di Scalve, sulle Alpi lombarde», racconta Walter Ferrari, titolare dell’azienda insieme al fratello Ezio. «Ezio ha avviato l’attività nel 1977, una piccola realtà di stampa litografica e tipografica. Qualche anno dopo mi sono unito a lui: ricordo che il primo lavoro fu la stampa dei libretti dei canti per la chiesa di Vilminore. Da lì è cominciato tutto». Passo dopo passo, Graphicscalve è cresciuta investendo costantemente nelle persone, nel rinnovamento tecnologico e nelle competenze. Dopo il trasferimento nel sito di Ponte Formello, nel 1990, e la costruzione del nuovo stabilimento di Costa di Mezzate nel 2016, lo sviluppo si è consolidato fino a raggiungere le dimensioni attuali dell’azienda, che oggi conta 180 dipendenti distribuiti tra i due poli produttivi e vanta una struttura organizzativa con divisioni specializzate e complementari.

Visione integrata della comunicazione

A raccontare la fisionomia attuale del gruppo è Chiara Licini, responsabile marketing: «Oggi Graphicscalve è la capogruppo di un’organizzazione strutturata che comprende due business unit: Sphero e Phin». Business diversi tra loro che l’azienda porta avanti con successo grazie a una visione integrata. Dedicata

alla comunicazione visiva, dalla progettazione e produzione fino all’allestimento di spazi e punti vendita, Sphero serve realtà del retail, della GDO, profumerie, centri commerciali, il mondo luxury e non solo. Phin, specializzata in servizi di Customer Communication Management, si rivolge principalmente al settore utility e finanziario, con soluzioni pensate per aziende attive nei comparti idrico, gas, elettrico, raccolta rifiuti, assicurazioni e gestione del credito. Graphicscalve continua a occuparsi di stampa tradizionale e comunicazione su carta, servendo settori molto diversi tra loro: dalle agenzie di comunicazione all’editoria, dall’arredamento al farmaceutico e alla cosmesi, fino all’industria manifatturiera, alimentare, retail, telecomunicazioni e associazioni no profit.

Comunicazione integrata

«La nostra forza sta nella capacità di gestire in house ogni esigenza di comunicazione del cliente, dalla stampa alla progettazione di esperienze visive complete. Questo ci permette di offrire coerenza di immagine, tempi certi e un controllo totale sulla qualità. Per noi la stampa non è mai solo un servizio, ma parte di un progetto più ampio di comunicazione» aggiunge Chiara. Negli ultimi anni il gruppo ha anche

L’ultima arrivata in casa Graphicscalve

ampliato la propria offerta nel campo della comunicazione digitale e dei servizi multicanale, integrando strategie online, packaging e stampa tradizionale in un’unica visione coordinata. È proprio questa sinergia a rendere Graphicscalve un interlocutore unico per brand e aziende che necessitano soluzioni su misura e progetti completi, dal concept creativo alla realizzazione del prodotto finito.

Nuove opportunità

In questo contesto la recente installazione della nuova HP Indigo 120K rappresenta una tappa fondamentale. La nuova arrivata ha sostituito la precedente HP Indigo 12000, affiancando la HP PageWide installata lo scorso anno nello stabilimento di Costa di Mezzate. «La scelta di questo sistema di stampa nasce dall’esigenza di completare il parco macchine con una tecnologia più performante, capace di incrementare la produttività e la flessibilità nella gestione dei piccoli e medi volumi, mantenendo al contempo standard qualitativi elevati», spiega Walter Ferrari. «Il mercato chiede tirature diversificate e tempi sempre più rapidi: la 120K ci permette di rispondere a queste esigenze in modo efficiente e competitivo, ottimizzando i costi di produzione e riducendo gli sprechi». Un altro plus sottolineato è la gestione ottimale dei flussi di lavoro, integrandosi perfettamente con i sistemi di prestampa e finishing in funzione nel reparto produttivo di Graphicscalve.

Performance e applicazioni

«La qualità di stampa è stato uno dei principali motivi che ci ha spinto a riconfermare la scelta della tecnologia HP Indigo», prosegue Ferrari. «Oltre all’eccellenza cromatica e alla precisione dei dettagli abbiamo riscontrato un notevole miglioramento nei tempi di produzione, praticamente dimezzati. Le nuove prestazioni - 4.500 impressioni/ora a 4 colori e fino a 6.000 in modalità EPM - ci consentono di gestire un volume di lavoro maggiore con una flessibilità senza precedenti». La HP Indigo 120K è impiegata per

la realizzazione di prodotti editoriali, materiali promozionali, packaging leggero e comunicazione aziendale personalizzata, applicazioni per cui la qualità e la velocità fanno la dif ferenza. «Produciamo stampati so prattutto per brand multinazionali del lusso e del retail, che richiedo no una resa impeccabile e tempi strettissimi. La nuova HP Indigo 120K ci permette di rispettare que sti requisiti, senza compromessi tra estetica e produttività» aggiunge Chiara Licini.

La partnership con HP

La nuova HP Indigo 120K ha permesso a Graphicscalve di incrementare la produttività e la flessibilità nella gestione dei piccoli e medi volumi, mantenendo al contempo standard qualitativi elevati per una vasta gamma di applicazioni

Investire nella sostenibilità

«L’esperienza con HP si è riconfermata positiva sia nella fase di prevendita sia in quella di postvendita», sottolinea Ferrari. «Abbiamo trovato un partner completo, capace non solo di fornire supporto tecnico e commerciale, ma anche di accompagnarci nelle scelte strategiche legate all’innovazione. L’assistenza è puntuale, competente e sempre disponibile: un elemento fondamentale in grado di garantirci continuità operativa e massima efficienza». Chiara Licini conferma la dimensione di partnership: «Con HP condividiamo una visione che va oltre la tecnologia. Ci offre una continua ispirazione a sperimentare nuove applicazioni e a proporre ai clienti soluzioni creative e sostenibili. È un dialogo continuo che alimenta la nostra crescita».

Un valore che Graphicscalve condivide con HP è quello della visione di futuro sempre più sostenibile. «Entro la fine del 2025 concluderemo l’adesione alla Comunità Energetica Rinnovabile della Val di Scalve, progetto che coinvolge cittadini, imprese e amministrazioni finalizzato a produrre e condividere energia da fonti rinnovabili», conclude Ferrari. «Saremo parte attiva grazie all’installazione di pannelli solari nello stabilimento di Vilminore». Sostenibilità e innovazione per Graphicscalve non sono uno slogan, ma scelte concrete. L’azienda di stampa è costantemente impegnata non solo per essere un punto di riferimento per i clienti, ma anche un modello di impresa responsabile, capace di crescere rispettando il territorio, le persone e l’ambiente.

Emanuele Delfino, CEO di La Prensa Etichette, nella sala stampa offset dell’azienda; in basso Diego Scopelliti, CFO dell’azienda con sede centrale a San Giuliano Milanese

LA PRENSA LABELS&MORE SINCE 1966 la multinazionale in stile italiano

Con sei stabilimenti operativi e un settimo in arrivo, un piano di investimenti su flexo, rotocalco e digitale, e una governance che unisce welfare, processi e tecnologia, La Prensa offre oggi alla filiera della stampa e del packaging un modello di crescita sostenibile con uno stile unico: familiare nei valori, industriale nell’esecuzione.

Dalle etichette alle soluzioni complete di packaging: la traiettoria di La Prensa racconta quasi 60 anni di evoluzione nel fare impresa secondo uno stile tutto italiano, ma con l’ambizioso obiettivo di diventare una multinazionale unica nel suo genere. Nata come fornitore di etichette, oggi l’azienda è un gruppo strutturato che presidia più tecnologie e segmenti applicativi – etichette adesive, etichette acqua colla, in-mould labelling, packaging flessibile e astucci – con sei stabilimenti produttivi (a breve sette) organizzati in logica di backup tecnologico. Un modello che consente di garantire ai clienti di La Prensa – dalle grandi multinazionali alle medie aziende fino a più piccoli brand –, puntualità, qualità e continuità di fornitura.

«Siamo cresciuti mantenendo lo spirito di famiglia», spiega Emanuele Delfino, titolare. «L’azienda fu fondata nel 1966 da mio padre e mio zio, Diego e Sergio Delfino, e da allora abbiamo reinvestito una percentuale importante dei nostri utili per ampliare competenze e impianti. Mio nonno, nato in Argentina, suggerì il nome La Prensa che in spagnolo significa ‘la stampa’ e richiama al noto quotidiano sudamericano. Un naming comprensibile a tutti e che nessuno ci avrebbe copiato”.

Nelle radici della famiglia c’è la stampa fin dagli inizi del Novecento: avi linotipisti, pionieri nello sviluppo

di astucci automontanti e un ramo di famiglia che fu riferimento nelle etichette vino. Memoria che ha dato la spinta per pensare in grande mantenendo intatta l’idendtità originaria.

Labels and more

Il gruppo ha un obiettivo chiaro: diventare il punto di riferimento unico per chi cerca un partner capace di coprire l’intero spettro del packaging. «Molti brand devono rivolgersi a più fornitori; noi stiamo costruendo la centralità di filiera: etichette carta e film – dal beverage al food, dall’home care alla logistica – IML, wrap-around per PET, incarti e flowpack, fino agli astucci», continua Delfino. «Per esempio a un cliente che produce tè possiamo fornire l’etichetta, la bustina e la scatola con la massima efficienza ed elevati standard qualitativi. La stessa logica vale per una serie di altri prodotti. È la nostra idea di labels & more». Visione che ha accelerato negli ultimi anni un percorso di crescita organica e per acquisizioni. Nel 2012 è stata inaugurata Flexo Labels Italia per la stampa su materiale plastico e di imballaggi flessibili, mentre nel 2022 è nato lo stabilimento di via Buozzi per il taglio e il confezionamento delle etichette. Le acquisizioni hanno incluso Fusteltaglio Italia, per il taglio e la fustellata di etichette e stampati commerciali mentre nel

2016 è entrata nel gruppo Summit Press per la produzione di etichette adesive, shrink sleeve e in bobina. Nel 2024 l’ingresso di investitori istituzionali ha sostenuto l’ambizione di lungo periodo seguito dall’acquisto di realtà specializzate che ha ampliato il portafoglio tecnologico e applicativo, con focus su IML e packaging flessibile. Nel 2025 l’ulteriore salto: l’ingresso nella rotocalco, con l’acquisizione di Casalini & Viscardi, e l’installazione di una nuova linea flexo.

Governance, processi e digitalizzazione

Alla base del modello c’è una struttura industrializzata sul piano organizzativo e dei processi. «L’obiettivo non è solo crescere per dimensioni, ma creare un gruppo integrato dove ogni azienda mantenga le proprie specificità e il patrimonio di competenza, valorizzate da sinergie reali», spiega Diego Scopelliti, CFO. «Stiamo implementando gestionali comuni, procedure condivise, sistemi di qualità e certificazioni a livello di gruppo, oltre a una piattaforma informativa unica per migliorare il flusso dalla grafica alla logistica. Una crescita sana richiede risk management sull’intera catena: immobili, sicurezza delle persone e delle macchine, ambiente e continuità operativa». La logica di rete è il cuore del sistema: stabilimenti satelliti a distanza contenuta dall’asse Milano e dai principali hub logistici. «Ogni sito è autonomo anche in finitura, ma dialoga con gli altri in ridondanza: due poli per l’adesivo, due per il flexible, due per l’offset. Questo ci permette di affrontare picchi, manutenzioni e imprevisti senza impattare i tempi di consegna», aggiunge Scopelliti. I numeri fotografano la scala: 6 stabilimenti oggi, 7 a breve, circa 250 addetti destinati a salire a 300, e una capacità potenziale che, a progetto completato, punta alla produzione di decine di miliardi di etichette all’anno.

R&D e tecnologia

La Prensa investe in automazione, controlli in linea, integrazione dati e aggiornamento nelle tre anime tecnologiche – offset, flexo e digitale – con un’espansione recente di quest’ultima con la prima inkjet ad alta produttività e a breve una nuova HP. In azienda sono attivi una linea per la produzione di lastre flessografiche con sviluppo a secco e reparti di finitura con attrezzature di ultima generazione. La ricerca e sviluppo lavora su nuove applicazioni ad alto valore, dalle etichette tecniche a elevata resistenza meccanica, a soluzioni speciali per filiere complesse. «Ampliare il portafoglio applicativo è vitale per rafforzare la competitività», precisa Delfino. «Stiamo studiando etichette a elevate performance che in Italia nessuno fa. L’innovazione nasce dalla collaborazione tra reparti, clienti e OEM». L’evoluzione non è solo tecnologica. «Siamo al 30% di copertura da energie rinnovabili grazie al fotovoltaico e puntiamo al 50%, estendendo il modello anche alle aziende acquisite», precisa Scopelliti. «È un tema ambientale ma anche economico: consente, infatti, di migliorare l’impronta ecologica ma anche di ridurre i costi energetici. Inoltre, stiamo ottimizzando i processi per eliminare attività a basso valore riducendo gli sprechi e i tempi di produzione mantenendo elevati standard di qualità e servizio».

Persone,

cultura e welfare

Nel passaggio da impresa artigiana a realtà industriale La Prensa ha preservato una cultura di prossimità e responsabilità. «Le aziende sono organismi viventi», dice Delfino. «Coinvolgiamo le persone, per far crescere team proattivi curando un welfare concreto. Mio padre, formatosi in grandi multinazionali, mi ha insegnato il valore dell’appartenenza e del pensare in grande. Tuttavia non dimentico la mia discendenza da emigranti che hanno lavorato sodo per costruirsi

un futuro: spirito che ci guida anco ra oggi». Una crescita che guarda anche alle nuove generazioni con esperienze formative esterne fi nalizzate a portare in azienda con competenze maturate presso gran di brand.

Mercati e stile di servizio

Food, beverage, home & personal care, logistica, pharma: la diversi ficazione attenua la ciclicità set toriale e consente di redistribuire capacità produttiva tra divisioni. «Per noi tutti i clienti sono impor tanti e riserviamo ai loro progetti la stessa attenzione», afferma Sco pelliti. «I grandi gruppi chiedono certificazioni, business continuity, tracciabilità: rispondiamo con backup su ogni anello della filiera, controlli e qualità integrata». La prossimità logistica abilita consegne regolari e volumi importanti – emblematico il caso del beverage – mentre la combinazione di tecnologie, come flexo, offset, digitale, rotocalco per il flexible, e finiture, consente di personalizzare forniture per mercati diversi, dal Nord America alla Francia al Belgio, con un controllo master data e varianti multilingua.

Multinazionale in stile italiano

Offset, flexo, rotocalco con una forte spinta anche verso il digitale, l’ecosistema de La Prensa Etichette include tutte le tecnologie di stampa e relativi sistemi di finitura per offrire alla propria clientela tutte le applicazioni possibili in ambito di labeling

Non è solo uno slogan ma l’idea di un gruppo radicato in Italia, managerializzato e aperto all’internazionalizzazione, ma con relazioni e flessibilità tipiche delle imprese familiari come chiarisce Scopelliti: «Integriamo le aziende acquisite rispettandone le competenze e mettendole in rete. Il risultato non è la somma aritmetica, ma valore aggiunto: più tecnologia, più solidità e più opportunità per i nostri mercati di riferimento». Emanuele Delfino ne riassume lo spirito: «Guardiamo avanti, sempre, per crescere senza dimenticare che al centro ci sono le persone. È così che La Prensa è diventata una multinazionale in stile italiano: innovativa, affidabile e sempre vicina al cliente».

ANALISI Indagine finanziaria di alcuni “Big” del label converting

L’industria delle etichette si conferma un laboratorio di innovazione, capace di guidare il packaging verso un futuro più sostenibile. Con i suoi investimenti in tecnologie di ultima generazione e affrontando le sfide della catena di fornitura, il comparto si posiziona per una crescita solida e duratura, pronto a cogliere le opportunità del mercato.

Anticipando quella che sarà la nostra analisi basata sugli economics delle aziende italiane produttrici di etichette facenti parte del panel da Osservatorio, ci siamo concentrati in particolare su cinque operatori per cogliere un sentiment su quali siano stati i risultati del 2024. Come di consueto, Centro Studi Printing riferisce sugli elementi ricavati dai bilanci di esercizio così come sono stati depositati presso la Camera di Commercio.

Le aziende che abbiamo scelto per questa edizione sono collocate nella fascia media di fatturato intorno ai venti milioni e hanno sede in Italia: quattro nel centro-nord e una nel centro-sud.

Per poter interpretare la situazione di ciascuna azienda abbiamo dato all’analisi una profondità di cinque anni e abbiamo messo in fila il risultato delle attività svolte nel periodo 2020 – 2024 scegliendo alcune poste significative.

Considerando il fatturato ed esponendo le cinque aziende in un’unica rappresentazione, si può notare che il gruppo mostra una tendenza alla stabilità o alla crescita moderata. Se si pone “base 100” ai valori del 2020 la situazione mostra un atteggiamento diverso: GRAFICA ISERNINA cresce fino al 236%, PILOT ITALIA del 120%, LA COMMERCIALE BORGOGNO del 117%, ARCA ETICHETTE del 116%, ROTAS ITALIA del 103%.

Vero che, in termini di dimensione, Pilot esprime 40,7 milioni di euro di fatturato (il valore maggiore nel gruppo) e Grafica Isernina 5,2 milioni di euro. Tra queste, è seconda Arca con 30 milioni di euro, poi Rotas con 11 milioni, Borgogno con 7,7 milioni.

Scarti maggiori tra le aziende mostra il valore del “Risultato ante imposte” in relazione al “Fatturato” di ciascuna. La redditività a questo livello è infatti compresa tra il 6,6% di Pilot e Rotas e il 22,8% di Isernina. Tra queste Arca con 13% e Borgogno con 9,9%.

Fatturato

Fatturato (2020: base 100)

Risultato Ante Imp./Fatturato

Nel periodo dei 5 anni non risulta omogeneo nel tempo il momento nel quale ciascuna azienda ha realizzato, per questo valore economico, la sua prestazione migliore. Rotas ha segnato il 17,3% nel 2021, Pilot il 7,7% nel 2022, nel 2023 Isernina 27,4% e Borgogno 12,9%; per Arca è stato il 2024 l’anno migliore con l’incremento del 13% del fatturato.

L’analisi di confronto dei diversi parametri sviluppati per gli anni dell’indagine mostrano situazioni che possono cambiare la valutazione delle aziende. Anche la relatività della redditività può far considerare il fatturato in un modo diverso

ROS (Return on Sales): in leggera flessione nel 2024 [8,87%] rispetto al 2023 [9,40%] ma meglio del 2022 [8,30%];

ROI (Return on Investment): di poco inferiore il 2024 [8,11%] rispetto al 2023 [8,94%] e al 2022 [8,40%];

ROE (Return on Equity): anch’esso segue il trend con il 2024 [12,69%] inferiore al 2023 [13,01%] e al 2022 [14.32%].

Arca Etichette

Con l’attuale presidenza di Riccardo Fadiga, classe 1940, Arca è un'azienda leader nel mondo dell'etichettatura dal 1948. Opera con il codice Ateco 17.25 - Fabbricazione di Altri Articoli di Carta e Cartone ed è nelle top 10 per fatturato in questa classe. Dal 1975 è player anche nel settore delle macchine etichettatrici e dunque vanta di poter gestire entrambi gli aspetti della tecnologia autoadesiva: materiali e macchine. Il pacchetto azionario è detenuto per il 50% dallo stesso Riccardo Fadiga, per il 25% da Adriano Porta e con il 12,5% ciascuno da Angelica Colombo e Giampaolo Porta.

Fatturato e EBT

EBITDA (milioni)

Costituisce gruppo con ETIFIX Srl dedita alla produzione di etichette autoadesive in bobina e stampati da foglio - della quale detiene il 70% delle quote insieme a Giovanni Porta (30%) – e con Arca Sleeves Srl azienda esclusivamente specializzata nella produzione di etichette sleeve termoretraibili – della quale detiene il 70% delle quote insieme a Giuseppe Gazzotti (15%) e Alessandro Solcia (15%).

Societabenefit.net annovera nel suo elenco volontario delle Società Benefit italiane sia ETIFIX che Sleeves. Nel 2024 i ricavi delle vendite sono stati realizzati per il 79,4% nel mercato italiano, per l’8,5% in CEE e per il restante 12,1% in Paesi Extra CEE.

Dal 2020 il Fatturato è stato in crescita costante per un triennio. Dai 26 milioni di euro di quell’anno, Arca è passata ai 32,8 milioni del 2023. Gli ultimi due anni hanno segnato una leggera flessione attestando il risultato a 30 milioni di euro. Peraltro il risultato ante imposte è al suo massimo di periodo proprio nel 2024 dove si attesta su un buon 13% in relazione al fatturato.

Segue l’andamento del Fatturato il valore dell’EBITDA che rimane allineato intorno al 15% medio in relazione allo stesso Fatturato di periodo.

L’apporto dei finanziamenti di matrice bancaria è praticamente azzerato nel 2024 e ha mostrato una grande frenata rispetto al dato di inizio periodo dove Arca era indebitata per circa 2,25 milioni euro ripartiti per il 42% a breve termine e per il 58% a medio lungo. Il dato di bilancio delle Immobilizzazioni materiali fa segnare un decremento di valore costante nel periodo analizzato. Si segnala peraltro che nel corso del 2024 la quota di Impianti e macchinari ha subito un incremento (al netto delle alienazioni) di 1 milione di euro ed è stata rivalutata per 160 mila euro; le Attrezzature industriali e commerciali sono incrementate di 65

mila euro e Altre immobilizzazioni materiali sono cresciute di 224 mila euro. Sostanzialmente stabili gli Immobilizzi finanziari composti per il 6% da Partecipazioni, per il 6,2% da Crediti e per il restante 87,8% da Altri titoli.

Debiti vs banche - Totale (mln)

Immobilizzazioni (milioni)

L’azienda segnala che nel corso del 2024 ha continuato a svolgere attività di ricerca e sviluppo e innovazione tecnologica sia sul prodotto che sul processo produttivo. Per queste iniziative non farà ricorso al “Credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo e di innovazione tecnologica”.

I dipendenti impiegati presso Arca sono diminuiti dalle 145 unità del 2023 alle 139 del 2024. La riduzione ha interessato sia gli operai che gli impiegati.

ROS (Return on Sales): in leggera flessione nel 2024 [23,66%] rispetto al 2023 [28,38%] ma meglio del 2022 [17,53%];

ROI (Return on Investment): di poco inferiore il 2024 [17,37%] rispetto al 2023 [18,04%] e al 2022 [11,48%];

ROE (Return on Equity): anch’esso segue il trend con il 2024 [19,72%] inferiore al 2023 [26,84%] e al 2022 [18,88%].

Grafica Isernina

Fondata a Isernia nel 1970 come piccola tipografia artigiana, Grafica Isernina si è specializzata nella produzione di etichette adesive, sia in bobina sia a fogli, e di etichette wet glue. Il know-how maturato nel settore del labeling, insieme a un contesto di mercato in continua evoluzione, ha portato nel 2017 alla nascita di Labeldoo.com. Questa piattaforma e-commerce di proprietà dell’azienda molisana oggi si colloca tra i punti di riferimento nazionale del web-to-print e costituisce l’elemento trainante di un’eccezionale crescita di commesse e fatturato.

Guidata oggi da Alessandro, Emiliano ed Emanuele, terza generazione della famiglia Mazzocco, Grafica Isernina segue da sempre la strategia del miglioramento continuo, che il management mette in pratica attraverso l’adozione di sistemi di gestione, pratiche operative e innovazioni tecnologiche in grado di garantire il miglior risultato possibile. L’azienda è certificata ISO 9001 e ha ottenuto il badge Ecovadis Gold 2024.

Nel 2023 Grafica Isernina Srl ha riceveuto il Premio Industria Felix nella categoria Imprese Competitive, Affidabili e Sostenibili.

Nel 2024 l’azienda è stata insignita del Premio “Oro della Stampa”, il più ricercato riconoscimento all’eccellenza dell’industria della stampa e del converting in Italia, nella categoria Label Printer. La motivazione espressa dalla Giuria riguardava importanti cambiamenti nella struttura e i grandi investimenti in tecnologie hardware e software introdotti nei precedenti due anni.

L’azienda redige il bilancio in forma abbreviata ai sensi dell'art.2435 bis C.C.

Il Fatturato del periodo mostra una costante crescita che non ha mai mostrato segni di rallentamento. Il 2024 segna sul 2023 un incremento di oltre 19% e dal 2020 è passato dai 2,2 milioni di euro ai 5,3 milioni. Nonostante il valore si sia stabilizzato nel 2024 anche l’Utile prima delle imposte è stato crescente dal 2022. In valore percentuale sul Fatturato è aumentato dal 9,2% del 2020 al 22,8 del 2024, passando per il 27,5% del 2023.

In termini assoluti non si arresta l’EBITDA che raggiunge quota 1,7 milioni di euro ma che pur segna un rallentamento in relazione al Fatturato: il 32% nel 2024 rispetto al 36% del 2023, pur mantenendo valori importanti.

Le immobilizzazioni materiali indicano un incremento relativamente a Terreni e fabbricati, 317 mila euro, e – di importo più modesto – rispetto a Impianti e macchinari, 31 mila euro. Il valore esposto a bilancio è al netto di queste variazioni e degli ammortamenti. I dipendenti in forza al 31/12/2024 erano 28, in crescita rispetto ai 22 del 2023.

Fatturato e EBT

Immobilizzazioni (milioni)

Come calcoliamo i tre indici

ROI %

Risultato operativo / Totale attivo

ROS %

Risultato operativo / Fatturato

ROE %

Utile / Patrimonio netto

Fatturato e EBT

La Commerciale Borgogno

Dal 18 ottobre 2023, detenuta al 100% da ALL4LABELS ITALY NMS Srl, socio unico, sotto la guida dell’amministratore unico Massimiliano Martino e soggetta all'attività di direzione e coordinamento di ALL4LABELS Group GmbH, opera nel settore della stampa di etichette destinate quasi esclusivamente ai mercati vitivinicolo e degli alcolici.

Nel 2024 i ricavi delle vendite sono stati realizzati quasi totalmente nel mercato italiano e sono tutti riferiti alla vendita di etichette.

Dal 2020 il Fatturato è stato in crescita costante per un triennio. Dai 6,6 milioni di euro La commerciale è passata agli 8,5 milioni di euro del 2022. Gli ultimi due anni hanno segnato una leggera flessione attestando il risultato a 7,7 milioni di euro di fine periodo. Anche il risultato ante imposte è al suo massimo di periodo proprio nel 2022 dove si era attestata su un buon 11,7% in relazione al fatturato. A fine periodo questo indicatore non raggiunge le due cifre e si ferma a 9,9%.

Segue l’andamento tendenziale del Fatturato il valore dell’EBITDA che si arresta al 10,7% in relazione allo stesso Fatturato di periodo scendendo dal 14,7% e 14,9% rispettivamente del 2022 e 2023.

EBITDA (milioni)

Sempre a zero il valore dei Finanziamenti bancari di breve e medio lungo periodo. Dal bilancio si ricava che a fine esercizio 2024 la società ha erogato finanziamenti per complessivi un milione di euro, fruttiferi di interessi attivi, alla Holding ALL4LABELS Group GmbH-D. Questo valore è espresso nelle Immobilizzazioni finanziarie.

Essendo la controllante ALL4LABELS Italy NMS residente anch’essa in Italia, La commerciale ha stipulato con essa un contratto di consolidamento fiscale nazionale. Questo strumento consente alle società di essere tassate in modo unitario e complessivo beneficiando così della possibilità di compensare infragruppo gli utili e le perdite fiscali, attraverso l'istituzione di un'unica base imponibile in capo alla holding, sulla quale verrà calcolato l'IRES, senza perdere ciascuna la propria autonomia giuridica.

Con la capogruppo ALL4LABELS Group GmbH-D esiste un accordo di centralizzazione della tesoreria di gruppo e presso questa la Nostra ha iscritto attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni per circa mezzo milione di euro.

Il dato di bilancio delle Immobilizzazioni

Immobilizzazioni (milioni)

gnare un incremento di valore costante nel periodo analizzato a partire dal 2021. Si segnala peraltro che nel corso del 2024 non ci sono variazioni per Terreni e fabbricati (valore al netto degli ammortamenti 1,26 milioni di euro); c’è stato un incremento di 155 mila euro per Impianti e Macchinari e un ulteriore incremento di 42 milioni di euro per Attrezzature industriali e commerciali e altre. Naturalmente il valore esposto a bilancio è al netto di queste variazioni e degli ammortamenti.

I dipendenti impiegati presso La commerciale nel 2024 crescono di una unità e sono 39 persone.

ROS (Return on Sales): in flessione nel 2024 [8,68%] rispetto al 2023 [13,12%] e al 2022 [11,68%];

ROI (Return on Investment): inferiore il 2024 [8,08%] rispetto al 2023 [12,20%] e al 2022 [9,36%];

ROE (Return on Equity): anch’esso segue il trend con il 2024 [12,20%] inferiore al 2023 [15,55%] e al 2022 [18,05%].

ROS (Return on Sales): in aumento nel 2024 [7%] rispetto al 2023 [3%] e allineato al 2022 [8%];

ROI (Return on Investment): meglio nel 2024 [8%] rispetto al 2023 [3%] e allineato al 2022 [8%];

ROE (Return on Equity): anch’esso meglio il 2024 [19%] superiore al 2023 [9%] ma inferiore al 2022 [27%].

Pilot Italia

Lo scorso 16 luglio abbiamo annunciato la scomparsa di Giancarlo Vimercati che, con la sua lungimiranza, ha contribuito alla nascita di Pilot Italia, realtà che ha guidato dal 1984 con grande passione e dedizione. La redazione del bilancio 2024 lo vede ancora presidente e consigliere delegato di Pilot Italia della quale possedeva il 93% delle quote insieme ad Antonio Panariti (7%). Data in cui il figlio, Andrea Vimercati, era consigliere delegato. La storia di Pilot Italia è iniziata nel 1968 quando Giancarlo Vimercati, all’epoca trentunenne e dipendente di Archer Italia, convinse i francesi di Pilot France a creare la divisione italiana Pilot Italia di cui divenne direttore commerciale. Nel 1984 la proprietà fu rilevata dalla famiglia Vimercati che ancora oggi guida l’azienda.

Fatturato e EBT

EBITDA (milioni)

Pilot Italia ha vinto il premio “Oscar della Stampa” 2021 nella categoria Best Label Printer, riconoscimento che le ha conferito valore alla qualità e all’abilità tecnica, evidenziate anche dal rapporto con i materiali sostenibili. Pilot, impegnata totalmente nel settore della produzione di etichette di qualsiasi genere, ha ottenuto il rating Silver di Ecovadis a testimonianza del risultato ottenuto nel cammino di efficienza aziendale in ottica ESG.

Dal 2020 il Fatturato è stato in crescita costante per un triennio. Da 34 milioni di euro Pilot è passata ai 38,2 milioni del 2022. Il 2023 ha segnato una leggera flessione attestando il risultato a 37,5 milioni di euro ma il 2024 ha fatto segnare il risultato migliore di periodo con una crescita del 8,7% che ha fermato il dato a 40,8 milioni di euro. Il Risultato ante imposte ha frenato in modo più brusco nel 2023 rispetto al periodo precedente passando da 2,95 milioni di euro a poco meno di un milione di euro. Questo, in percentuale sul Fatturato, ha significato scendere dal 7,7% al 2,5%. Peraltro, nel 2024 il recupero è stato importante: 2,2 milioni di euro a valore pari al 6,7% sul Fatturato di periodo.

Simile a questo andamento il valore dell’EBITDA. Il 2024 ha consentito di recuperare, seppur parzialmente, il risultato del 2022 (15,6%) dopo la frenata del 2023 (10,4%): si è attestato su un buon 13,8%.

L’apporto di Finanziamenti di matrice bancaria, cresciuto significativamente nel 2021 (12,21 milioni di euro) rispetto al 2020 (8,18 milioni di euro), ha seguito il suo trend di riduzione dal 2022 e si è progressivamente ridimensionato ogni anno fino al risultato del 2024 cioè a 6,68 milioni di euro. Gli impegni sono per 37% a breve termine e per il 63% a medio lungo.

Debiti vs banche - Totale (mln)

Il dato di bilancio delle Immobilizzazioni materiali fa segnare un decremento di valore costante nel periodo analizzato a partire dal 2020. Si segnala peraltro che nel corso del 2024 ci sono variazioni in diminuzione nel saldo tra acquisizioni e alienazioni o dismissioni per Terreni e fabbricati pari a 600 mila euro. Il saldo tra acquisizioni e dismissioni per Impianti e Macchinario vale 1,5 milioni di euro. Il saldo di Attrezzature industriali e commerciali e altre vale 920 mila euro. Il valore esposto a bilancio è al netto, tra le altre, di queste variazioni e degli ammortamenti. Le Immobilizzazioni finanziarie rimangono a zero. Il valore di 4 milioni di euro del 2021 è riferito alla partecipazione, pari al 28,5% del capitale sociale, nella controllante Furialdo SpA acquistata nel corso dell’esercizio. Il personale impiegato è stato di 127 unità oltre a 33 in somministrazione (nel 2023 le unità erano 124 oltre a 27 in somministrazione).

Immobilizzazioni (milioni)

Rotas Italia

Il capitale sociale è detenuto al 100% da DODIED HLD Srl, società che esercita l’attività di direzione e coordinamento. Francesco Celante è presidente e amministratore delegato della società, carica, quest’ultima, che condivide con il figlio Edoardo. La società Rotas Italia studia e realizza soluzioni pubblicitarie e in particolare etichette autoadesive con tecnologie sia tradizionali sia innovative. I prodotti studiati per i clienti Rotas possono essere integrati con l’identificazione in radio frequenza (Radio Frequency Identification) e la comunicazione in prossimità NFC (Near Field Communication).

Fatturato e EBT

EBITDA (milioni)

Rotas opera con anno fiscale giugno/giugno, dunque i dati che riportiamo sono riferiti al bilancio chiuso il 30 giugno 2024. L’evoluzione del Fatturato nel periodo tra il 2020 e il 2024 vede il suo apice nell’anno 2022 con un valore di 14,2 milioni di euro in progressiva crescita dai 10,8 milioni di euro del 2020. Gli ultimi due anni mostrano un’inversione di tendenza e il bilancio 2024 si chiude con un Fatturato di 11,2 milioni di euro. Anche gli Utili prima e dopo le imposte seguono il trend. La frenata è più evidente in relazione al Fatturato. Dal miglior valore del periodo realizzato (ante imposte) nel 2021 con un 17,4% e dopo un paio di anni chiusi intorno al 15,7%, il 2024 fa registrare un 6,6%.

Il dato relativo al rapporto dell’EBITDA in relazione al Fatturato, che segue il trend sopra esposto, suggerisce la diminuzione di utili già in fase caratteristica. Dal miglior valore di periodo nel 2021, 21,2%, si scende al 10,8% del 2024.

L’apporto di Finanziamenti di matrice bancaria, cresciuto significativamente nel 2021 (2,59 milioni di euro) rispetto al 2020 (1,45 milioni), ha seguito il suo trend di riduzione dal 2022 e si è progressivamente ridimensionato ogni anno fino al risultato del 2024: 0,67 milioni di euro. Gli impegni sono quasi tutti orientati al medio lungo termine.

Il dato di bilancio delle Immobilizzazioni materiali, tra le quali non si annoverano Terreni e fabbricati, fa segnare un decremento di valore costante nel periodo analizzato a partire dal 2020 con una leggera ripresa nel 2024. Nell’ultima gestione, infatti, sono stati incrementati gli Impianti e i macchinari con le Attrezzature varie (macchinari automatici e macchine da stampa) per un valore di 373 mila euro oltre agli Immobilizzi in corso di 171 mila euro. Il valore esposto a bilancio è

al netto, tra le altre, di queste variazioni e degli ammortamenti.

L’incremento negli Immobilizzi finanziari registrato nel 2023 è ascrivibile a crediti immobilizzati verso imprese controllanti per 350 mila euro scadenti oltre l’esercizio. I dipendenti sono indicati in 60 unità, 7 in meno rispetto al 2023 con stabilità per la categoria operai.

Debiti vs banche - Totale (mln)

Immobilizzazioni (milioni)

ROS (Return on Sales): in diminuzione nel 2024 [6%] rispetto al 2023 [15,6%] e al 2022 [14,8%];

ROI (Return on Investment): in diminuzione nel 2024 [6,5%] rispetto al 2023 [16,4%] e al 2022 [19,6%];

ROE (Return on Equity): in diminuzione nel 2024 [5%] rispetto al 2023 [14,7%] e al 2022 [21,5%].

Labelexpo Europe 2025 ha mostrato un settore, quello di labeling e packaging, in piena trasformazione che lascia spazio a ecosistemi dove l’hardware delle diverse tecnologie, software e finitura si integrano per generare valore.

Labeling: una nuova era nel segno dell’integrazione

Dopo 45 anni a Bruxelles, con l’edizione 2025 Labelexpo Europe ha debuttato a Barcellona registrando numeri da record che confermano la scelta del cambio di location come decisamente positiva. Con oltre 43.000 metri quadrati netti di area espositiva e 37.000 visitatori da 160 Paesi, la manifestazione ha confermato il proprio ruolo di hub mondiale per la stampa industriale in ambito di labeling e packaging – ricordiamo che Labelexpo dall’edizione 2025 ha ampliato il proprio ambito di competenza anche alle soluzioni dedicate al cartone teso, anticipando il cambio di naming in Loupe, il nuovo marchio che accompagnerà la manifestazione europea dal 2027. Un cambio di passo che include anche un nuova direzione strategica per allinearsi con l’ingresso dell’industria delle etichette e del packaging in una fase di integrazione completa tra le diverse tecnologie di stampa nel segno dell’automazione e dell’efficienza dei processi.

Soluzioni ibride

sotto i riflettori

La parola d’ordine di Labelexpo 2025 è stata ibrido: integrazione totale tra la precisione digitale e la produttività della stampa tradizionale. Domino, brand distribuito in Italia da NTG, ha rafforzato la propria visione ibrida presentando la combinazione N730i + Grafotronic DCL2, che integra trattamento corona, stampa digitale a 1200 dpi, verniciatura selettiva e slitting inline. Il tutto controllato da software intelligenti che ottimizzano sequenze e tempi di lavorazione in base ai dati reali di produzione.

KJet è la proposta ibrida presentata dalla collaborazione Durst–Omet: è una linea da 420 mm, 9 colori LED che combina il motore inkjet Durst Tau RSCi con gruppi flexo modulari Omet, quattro unità flexo, due unità di laminazione, barra di volta e fustellatura semirotativa. Il tutto in un’unica soluzione “full labels factory” con percorso

nastro ultra compatto ed elevato livello di automazione per ridurre scarti e tempi di set-up.

Protagonista dello stand Flora è stata la nuova Orca 350, linea inkjet UV per etichette che include in un’unica soluzione anche unità flexo, verniciatura, foil, laminazione e altre lavorazioni inline. La tecnologia a 1200×1200 dpi con goccia minima di 3 pl è pensata per una qualità quasi offset, con configurazione colore CMYK più bianco e colori aggiuntivi per estendere il gamut, velocità fino a 75 m/min e ampia gestione del dato variabile per seriali, codici e tracciabilità. Flora ha messo in evidenza la famiglia J-350 come piattaforma di riferimento per la stampa digitale di etichette. La J-350 P8 HD offre risoluzione fino a 1200×1200 dpi, velocità fino a 100 m/min, configurazioni colore estese e la possibilità di integrare moduli flexo, vernice, foil e laminazione in un layout compatto, ed è stata scelta, tra gli altri, dalla italiana Arva Label. La J-350GT High Definition conferma

la stessa filosofia orientata a qualità e flessibilità, con 1200×1200 dpi, velocità fino a 75 m/min e inchiostri UV CMYK più bianco.

Il costruttore cinese GIP ha puntato i riflettori sulla serie Falcon, soluzioni digital-flexo ibride e modulari pensate per una produzione etichette altamente automatizzata. Una piattaforma digitale UV inkjet che si installa su linee flexo esistenti trasformandole in sistemi ibridi: risoluzione fino a 1200×1200 dpi, velocità fino a 80 m/min, larghezze 330 e 450 mm, inchiostri UV a gamut ampio e polimerizzazione LED-UV. gip6.com può lavorare un range molto ampio di materiali e integra, nella configurazione di linea, moduli per coating, foil, verniciatura, laminazione e taglio, pensati per etichette complesse e lavori ad alto valore aggiunto. Tra le novità più rilevanti, Gallus ha presentato Gallus Five, soluzione ibrida ad alte prestazioni con velocità di 100 m/minuto. Grazie alla sua architettura modulare e alla perfetta integrazione

nel sistema to Compose, Gallus Five è progettata in modo ottimale per adattarsi in modo flessibile alle mutevoli esigenze di produzione. Basata sulla collaudata piattaforma Gallus Labelmaster, può essere configurata con una larghezza di stampa di 340 mm o 430 mm.

Mark Andy ha messo in vetrina la Digital Series HD HighSpeed 1200, sistema ibrido inkjet/flexo ad altissima velocità che lavora fino a 480 fpm / 146 m/min mantenendo i 1200 dpi reali, con gamut esteso CMYKOGV + bianco e inchiostro invisibile/security per applicazioni di tracciabilità e anticontraffazione. La macchina è basata sulla piattaforma Performance Series, configurabile da roll-to-roll fino a vera linea ibrida con unità flexo per primer, verniciatura, cold foil e altre nobilitazioni in linea; il tutto è gestito dal nuovo front-end ProWORX con flusso PDF automatizzato e VDP ad alta velocità. In fiera abbiamo conosciuto anche Pulisi, realtà nata nel 2012. Sta con-

quistando il mercato della stampa industriale di etichette con soluzioni digitali ad alta integrazione: oggi conta oltre 350 installazioni nel mondo tra sistemi UV inkjet e water-based e ha di recente fatto il suo ingresso anche in Italia grazie alla collaborazione con NTG Digital. Il portfolio comprende macchine di stampa digitale configurabili in versione ibrida, integrabili con unità flexo, finishing e soluzioni di nobilitazione come il digital cold foil, per linee complesse ma semplici da gestire in produzione. I modelli DPIM330 e DSMART raggiungono velocità fino a 150 m/min a 1200x1200 dpi, supportano fino a dieci colori (inclusi doppio bianco, CMYK e OVG) e sono compatibili con verniciature selettive e applicazioni di foil anche in combinazione con unità flexo. La partnership con NTG, avviata all’inizio del 2025, ha già portato alla prima installazione in Italia e prevede anche un presidio tecnico dedicato. Ignazio Binetti, Sales & Marketing Manager di NTG Digital, ci ha condi Alexia Rizzi

FLORA ORCA 350
GIP FALCON
GALLUS FIVE
MARK ANDY DIGITAL SERIES HD HIGH SPEED 1200
DOMINO N730I + GRAFOTRONIC DCL2
DURST – OMET KJET

POST LABELEXPO

SCREEN TRUEPRESS LABEL SAI S DIGISTAR

HYBRID SVILUPPATA CON LOMBARDI

DILLI NEO PICASSO PLUS

fermato che il mercato richiede sempre più soluzioni di stampa ibride e Pulisi si distingue per l’elevata flessibilità nel proporre configurazioni personalizzate, in grado di rispondere alle specifiche esigenze dei clienti. Dopo il primo incontro a drupa 2024 e la visita allo stabilimento produttivo in Cina, NTG Digital ha valutato la tecnologia proposta da Pulisi particolarmente adatta a un mercato esigente come quello italiano e vede nella collaborazione con questa realtà una sfida a elevato potenziale. Tra le proposte più di successo spicca la Screen Truepress Label SAI S in configurazione Digistar Hybrid sviluppata con Lombardi, una piattaforma che combina stampa inkjet a colori, unità flexo, verniciatura e fustellatura semi-rotativa, coordinata dal workflow Equios. L’integrazione tra moduli analogici e digitali consente di gestire lavori variabili e lavorazioni ibride in un flusso continuo, con cambio lavoro automatizzato e riduzione significativa degli scarti.

Nuovi annunci targati inkjet per etichette

Un tema ricorrente registrato nei report ufficiali è l’aumento della presenza di stampe inkjet con inchiostri a base acqua, particolarmente nei segmenti sensibili come il packaging alimentare, dove la migrazione è un fattore critico. Inoltre, molti nuovi sistemi di stampa digitali ad alta risoluzione (anche ibridi) adottano tecnologie LED-UV per una polimerizzazione in linea, rapida e senza la necessità di forni esterni o tunnel che incrementano l’ingombro della macchina.

Canon si è presentata con il claim “The Power to Move”, portando in fiera una selezione di soluzioni dedicate alla stampa di etichette e cartone pieghevole. Al centro dell’attenzione la LabelStream LS2000, primo sistema inkjet digitale per etichette di Canon con inchiostri water-based CMYK+bianco, mostrata attraverso una demo virtuale: velocità fino a 40 m/min, larghezza

massima 340 mm e inchiostri conformi agli standard per il food packaging esterno. Per la parte più applicativa, Canon ha presentato per la prima volta la UVgel Factory for Labels, una soluzione integrata che combina la Colorado serie M, il sistema di taglio Fotoba Jumbo Roll JRL 17 e un tavolo da taglio Colex per produrre etichette autoadesive kiss-cut senza laminazione, valorizzate dagli effetti opachi/lucidi ottenibili con la tecnologia FLXfinish+. In fiera Dantex ha rilanciato la PicoColour come la macchina digitale UV inkjet compatta, versatile e più accessibile per i converter etichette, con ingombro ridotto ma output di alta qualità. La nuova versione, costruita sulla piattaforma PicoJet, porta la larghezza a 254 mm, risoluzione 600×600 dpi e velocità fino a 50 m/min. Sul fronte alta produttività, sullo stand lavorava una PicoJet DRS aggiornata: il sistema DRS (Dynamic Resolution System) offre fino a otto livelli di grigio – attualmente il valore più alto nel segmento

CANON LABELSTREAM LS2000
DANTEX PICOCOLOUR
PULISI DSMART 330

UV inkjet per etichette – con miglior definizione, mezzi toni più fini e transizioni più morbide, utile soprattutto per etichette pharma e medicali. Dantex ha introdotto una nuova gamma di inchiostri UV ad alta viscosità certificati secondo gli standard Nestlé, pensati per anticipare le restrizioni su CMR e SVHC in arrivo nel 2027. Neo Picasso Plus di Dilli, sistema inkjet UV per etichette, supporta formati fino a 350 mm (stampa massima su 330 mm) e risoluzione fino a 600×1200 dpi. La macchina è concepita per stampare su un’ampia gamma di materiali tra cui carta, film flessibili, materiali plastici, e supporta anche inchiostri spot, arancione, viola, e doppio bianco per maggiore opacità. Nel prototipo presentato in fiera era presente un sistema di raffreddamento ad acqua per stabilizzare la temperatura delle teste e preservare le prestazioni su materiali sensibili al calore, ed era collegata a un winder jumbo inline, per dimostrare la stabilità e l’efficienza anche su lavori lunghi.

Le soluzioni proposte da Domino, rappresentata in Italia da NTG Digital, si confermano al vertice per tecnologie di stampa e converting e, come sottolinea Ignazio Binetti, delineano un portafoglio completo che copre sia l’alto di gamma sia l’entry-level. La serie Domino N730i ha beneficiato di un recente upgrade che porta la velocità massima da 70 a 90 m/min anche con il bianco, rafforzando la produttività per le realtà più strutturate. In parallelo, la nuova N410 rende più accessibile la stampa digitale alle aziende di dimensioni ridotte: cinque colori, 30 m/min in configurazione roll-to-roll, ingombri contenuti e investimento più competitivo rispetto alla N610i. Un tassello strategico è l’integrazione di sistemi di controllo qualità digitali in linea: grazie all’acquisizione della britannica Lake Image, telecamere dedicate monitorano la produzione in tempo reale senza fermare il processo. Nel complesso, Binetti evidenzia come queste soluzioni interpretino la strategia Domino: combinare flessibilità, produt-

tività e innovazione per rispondere in modo mirato a tutte le dimensioni produttive.

Tau G3 è la terza generazione UV inkjet per etichette di Durst. Basata sull’architettura Tau RSC è declinata nei modelli Core e Peak, e offre una risoluzione nativa 1200×1200 dpi, velocità fino a 61 m/min (Core) e 80 m/min, estendibili a 100 m/min (Peak), con larghezze di stampa da 244 a 510 mm. Supporta la quadricromia con opzioni di gamut esteso (arancio, violetto, verde e bianco), è disponibile in versione UV o UV LED, e può stampare su range di supporti da 20 a 500 μm per etichette e imballaggi flessibili. Sul fronte dell’automazione, la piattaforma introduce funzioni come Durst ARC (Automatic Register Control) per il registro colore in tempo reale, Durst MEP (Material Edge Protection) per proteggere le testine e la possibilità di integrare l’AI di Durst HAWK per monitoraggio e correzione automatica dei difetti in linea, secondo i principi di affidabilità, semplicità e performance.

DURST TAU G3
DOMINO XXXX

EPSON SUREPRESS L-5034

Konica Minolta ha condiviso lo stand con MGI Digital Technology sotto il claim “spice up label production”. Novità principale è il nuovo prototipo AccurioLabel di nuova generazione, pensato per la fascia mid-range: basato sull’esperienza della AccurioLabel 230, porta la risoluzione a 1200×2400 dpi, integra l’Intelligent Quality Optimiser (IQ) opzionale per automatizzare controllo qualità e registro colore e consente tirature fino a 1.600 metri lineari mantenendo la velocità massima di 23,4 m/min. Accanto al prototipo erano in dimostrazione le AccurioLabel 230 e AccurioLabel 400 (CMYK+bianco ad oltre 70% di opacità, 2400×1200 dpi) con tecnologia Intelligent Quality Care per la costanza colore su tutta la tiratura. Per la finitura e la nobilitazione digitale, lo stand ospitava MGI JETvarnish 3D Web 400, MGI Octopus Web per taglio/finishing digitale e il GM DC350Mini Basic per fustellatura semirotativa e laminazione, il tutto integrato con i workflow Accu-

rioPro Flux, AccurioPro Dashboard e controller Creo IC-320L. Grande interesse anche per il nuovo prototipo Epson Surepress L-5034 con teste PrecisionCore μTFP, inchiostri a base acqua e sistema di ricircolo continuo. Progettato per offrire una risoluzione nativa di 1200 dpi e qualità fotografica su materiali etichetta e film sottili, il sistema punta a un equilibrio tra velocità e costi operativi, posizionandosi come alternativa nel segmento medio oggi dominato da Domino e Gallus One. Epson ha dichiarato che il prototipo diventerà una piattaforma commerciale nel corso del 2026. In ambito inkjet, Gallus ha presentato in antemprima Alpha, macchina completamente digitale compatta, pensata per stampatori che vogliono entrare nel segmento etichette senza compromessi di qualità. Disponibile con una larghezza di stampa di 340 mm, la Gallus Alpha è disponibile con CMYK e bianco, nonché, opzionalmente, con arancione e viola per l'estensione del-

lo spazio cromatico. Si distingue per i risultati di stampa ad alta risoluzione a 1200×1200 dpi e una velocità di stampa di 65 m/min. L’azienda ha anche annunciato la Gallus Print Academy, un programma formativo dedicato alla transizione digitale dei converter. Sul fronte inkjet UV il cuore dello stand Xeikon è stato la Panther PX3300HD, sistema di stampa da 1200×1200 dpi con inchiostri PX-Cure LED HD CMYK + bianco, capace di coprire fino all’88% dei Pantone entro ΔE 2 (94% entro ΔE 3). La macchina lavora a 70 m/min anche con il bianco, senza cali di velocità in base alla copertura, grazie a funzioni come la compensazione automatica degli ugelli. A Barcellona era in mostra in una configurazione completa con LCU (Label Converting Unit) Xeikon integrata inline: dalla prestampa all’etichetta stampata, nobilitata e fustellata in un unico passaggio, gestibile da un solo operatore, con logica “digital-first” e modulo finitura che può comunque operare anche offline quan-

GALLUS ALPHA
XEIKON PANTHER PX3300HD
KONICA MGI

INTERVISTA

Labelexpo si rinnova, ma il suo spirito resta lo stesso

Labelexpo Europe 2025, per la prima volta ospitata a Barcellona, ha superato ogni record di presenze e superficie espositiva. Tra i visitatori più attenti c’era Pat McGrew, analista americana e una delle figure più autorevoli del settore della stampa e del packaging. Con la sua esperienza di decenni nell’analisi dei flussi produttivi e delle tecnologie di stampa, le abbiamo chiesto un bilancio dell’edizione appena conclusa e un commento sul rebranding che, dal 2027, trasformerà Labelexpo in “Loupe”.

Pat, sei una presenza costante a Labelexpo. Cosa ti ha colpito dell’edizione 2025?

Labelexpo è sempre una fiera speciale per me perché spesso anticipa tendenze che solo dopo qualche anno si diffondono nel resto dell’industria della stampa. Qui si può osservare l’evoluzione di tecnologie che vanno ben oltre la semplice etichetta adesiva. In questa edizione ho notato un equilibrio molto interessante tra innovazione hardware e maturità software. Da un lato, i costruttori stanno consolidando le piattaforme ibride che integrano la stampa digitale inkjet con la flessografia in linea, mostrando un livello di automazione e sincronizzazione ormai maturo.

Dall’altro, la componente software è diventata il vero “motore intelligente” della produzione, con workflow sempre più automatizzati e connessi a sistemi ERP o MES aziendali.

Le soluzioni presentate da Hybrid Software, ad esempio, dimostrano quanto la parte prepress e la gestione del colore siano diventate centrali: il sistema PACKZ, con il suo motore Harlequin RIP integrato, e la suite CLOUDFLOW per la gestione dei flussi PDF, stanno portando l’automazione prepress a un nuovo livello. Ho apprezzato anche la crescita delle piattaforme di data capture e di analisi dei flussi produttivi, fondamentali per monitorare efficienza, scarti e consumi in tempo reale.

Hai citato l’ibrido come parola chiave: hai trovato conferme di questa tendenza in fiera?

Assolutamente sì. L’ibrido non è più un concetto teorico ma una realtà

industriale concreta. Molti espositori hanno portato soluzioni che dimostrano la perfetta integrazione tra moduli digitali e flexo. Penso, per esempio, alla collaborazione tra Screen e Lombardi, che hanno presentato una configurazione basata sulla Truepress LABEL SAI S abbinata alla linea Digistar Hybrid. È un sistema che mostra una perfetta sinergia tra stampa inkjet a colori ad alta risoluzione e unità di converting flexo con cambio lavoro automatizzato. Questo tipo di approccio, che consente di passare da un job digitale a uno analogico senza interruzioni del flusso, rappresenta la vera essenza del concetto di “hybrid full integration”. L’idea è offrire al converter la possibilità di gestire in modo dinamico tirature miste, variabili o statiche, senza duplicare risorse o tempi di setup.

C’è qualche nuova azienda o soluzione che ti ha sorpreso?

Sì, mi ha colpito molto JetTron, un’azienda turca che non conoscevo. Hanno sviluppato una piccola macchina digitale inkjet per etichette, praticamente grande quanto un armadio, pensata per chi vuole entrare nel mondo della stampa digitale senza investimenti milionari. La loro tecnologia, compatibile con un’ampia gamma di supporti come film plastici, carta metallizzata o materiali termosensibili, offre una qualità di stampa sorprendente per la sua fascia di prezzo. È un esempio perfetto di democratizzazione del digitale: portare buone prestazioni anche a chi opera in mercati emergenti o in nicchie specialistiche. In un settore dove le macchine di fascia alta possono costare anche un milione di euro, JetTron propone un punto d’ingresso più accessibile, pur mantenendo livelli di qualità e stabilità cromatica di tutto rispetto.

E i grandi player?

Chi ha fatto la migliore impressione a livello tecnologico?

È stato un piacere rivedere in fiera tutti i protagonisti del settore: Canon, HP Indigo, Durst, Bobst, Lombardi, Cartes, Gallus/Heidelberg, e tanti altri. Tutti hanno portato soluzioni interessanti e, soprattutto, coerenti con le esigenze attuali dei

converter. Mi ha colpito la nuova generazione di macchine presentate da Gallus, con la piattaforma Five, che estende la visione modulare della serie Labelmaster combinando la flessibilità del digitale con la robustezza del flexo. Canon ha mostrato interessanti sviluppi nella serie LabelStream, mentre HP ha continuato a spingere sull’integrazione dei propri motori Indigo con sistemi di finishing e workflow di terze parti, dimostrando quanto il concetto di partnership sia ormai essenziale. Fujifilm, con la Jet Press FP790 per il packaging flessibile, ha fatto vedere come la stampa inkjet a base acqua possa ormai affrontare applicazioni che prima erano dominio esclusivo della flessografia. Anche Flint Group ha presentato nuove formulazioni di inchiostri UV LED compatibili con il contatto alimentare e sistemi di curing a basso consumo energetico, in linea con le normative FCM.

A proposito di partnership: possiamo dire che oggi sono la chiave dell’innovazione?

Sì, e credo che l’edizione 2025 lo abbia dimostrato chiaramente. Oggi l’innovazione nasce dall’integrazione. Le aziende che lavorano in isolamento rischiano di restare indietro. La tendenza è quella di costruire ecosistemi completi: hardware, software, sensori, servizi e piattaforme di controllo qualità devono dialogare. A Labelexpo si è visto come produttori di macchine, fornitori di inchiostri e sviluppatori di software collaborino per offrire soluzioni end-to-end. È un cambio di paradigma importante. Oggi il valore non è più solo nella meccanica della macchina da stampa, ma nella sua capacità di connettersi, di scambiare dati, di integrarsi in un flusso produttivo intelligente. In questo senso, i sistemi di intelligenza artificiale per il controllo colore, la visione automatica e il job scheduling stanno diventando parte integrante dell’offerta. L’obiettivo è ottimizzare i tempi di avviamento, ridurre gli scarti e prevedere le manutenzioni in modo predittivo.

Uno dei temi più discussi è il rebranding della fiera: dal 2027 Labelexpo diventerà “Loupe”. Cosa pensi di questa scelta?

Il cambio di nome è sicuramente un momento epocale. “Loupe” è un termine curioso ma coerente: richiama il lentino usato dai professionisti della stampa, simbolo di precisione e attenzione al dettaglio. È una scelta che riflette bene la volontà di ampliare il perimetro della fiera, aprendola non solo alle etichette ma anche al folding carton, al packaging flessibile e ad altre aree del converting.

Il trasferimento da Bruxelles a Barcellona ha già segnato un passaggio di generazione, e questo nuovo nome può aiutare a proiettare la manifestazione in una dimensione più ampia e contemporanea. Tuttavia, sono certa che per molti continuerà a essere “Labelexpo” ancora per anni: è un marchio che ha fatto la storia del settore. Ciò che conta, però, è che il rebranding non sia solo estetico, ma sostanziale: se “Loupe” saprà incarnare davvero la convergenza tra stampa, converting, automazione e materiali intelligenti, allora sarà una mossa vincente.

Cosa hai portato a casa da Labelexpo 2025?

Ho portato a casa l’energia e un messaggio molto chiaro: la stampa è viva, e lo è più che mai. Il settore delle etichette e del packaging ha dimostrato una straordinaria capacità di reinventarsi, integrando tecnologie, digitalizzando i processi e creando valore attraverso la collaborazione. Il futuro sarà fatto di automazione, intelligenza integrata e sostenibilità. Le aziende che sapranno abbracciare questo cambiamento, collegando il mondo della stampa a quello dei dati e della produzione smart, saranno quelle che guideranno la prossima fase di crescita.

do serve finitura parallela.

La Truepress LABEL 350UV SAI S di Screen lavora fino a 60 m/min con set di 7 inchiostri (CMYK + bianco, arancio e blu) per ampliare il gamut e garantire la riproduzione dei colori brand, abbinando alta affidabilità (uptime sopra l’80–90%) e forte automazione di processo. A Barcellona è stata mostrata in stampa non-stop per tutti i quattro giorni di fiera, proprio per enfatizzare stabilità e continuità produttiva; la macchina arriva inoltre con workflow EQUIOS, opzione digital primer e una gestione colore certificata G7/CRPC7, prima UV inkjet per etichette a ottenere questo riconoscimento. Novità più “visionaria” è stata il progetto Truepress LABEL 520AQ, una concept inkjet base acqua pensata per portare nel mondo etichette la stessa combinazione di produttività e qualità già collaudata sulle rotative commerciali Screen. La 520AQ stampa alla risoluzione 1200×1200 dpi, velocità intorno ai 100 m/min su banda 520 mm (508

mm stampabile) e utilizza gli inchiostri Truepress SC+, water-based a wide gamut, con l’obiettivo di offrire etichette premium, più sostenibili e con ambiente di lavoro migliorato.

Soluzioni end-to-end

Sei Laser ha puntato su una linea 100% digitale per etichette basata sull’integrazione di Labelmaster, KyoJet e KlimtJet, pensata per portare i converter dal semplice “web-to-label” al vero “PDF-to-shipment”. Cuore del sistema è Labelmaster, piattaforma laser per fustellatura e converting “rollto-roll/roll-to-sheet/roll-to-stickers”, disponibile nei formati 350 e 600 mm e capace di raggiungere fino a 100 m/ min con più teste laser, coprendo taglio, mezzo-taglio, microperforazione, verniciatura flexo e laminazione. In mostra in fiera anche KyoJet, modulo di stampa inkjet UV single-pass ad alta risoluzione che, abbinato a Labelmaster, offre stampa e fustellatura laser in un

SEILASER LABELMASTER

unico passaggio, con risoluzione fino a 600×1200 dpi e velocità fino a 55 m/ min, riducendo tempi e scarti.

Digitale non è solo inkjet

In casa HP, il cui stand allestito nel padiglione 3 richiamava a una piazza incorniciata dalle tecnologie, il fornitore di sistemi di stampa ha portato la sua visione di “stampa digitale nonstop” per etichette e packaging, con un portafoglio guidato dalla nuova HP Indigo 6K+, affiancata dalle HP Indigo V12 e HP Indigo 200K. HP Indigo 6K+ è l’evoluzione della 6K per la stampa di etichette, con maggiore produttività, automazione e affidabilità, integrata nei flussi HP PrintOS per ridurre fermi macchina e scarti. Completavano il quadro i workflow con automazione e AI tramite PrintOS. Tra gli annunci di Barcellona c’è la prima vendita in Italia della HP Indigo V12, il sistema di stampa che inaugura la nuova era della tecnologia LEP X. Capace di raggiungere 120 m/

SCREEN TRUEPRESS LABEL 350UV SAI S

min con sei colori in linea su una banda da 340 mm, la V12 è equipaggiata con dodici stazioni di imaging indipendenti che garantiscono produttività costante e fedeltà cromatica di livello offset. La notizia della prima installazione commerciale nel nostro Paese presso Be Packaging ha sancito il passaggio di HP Indigo V12 come riferimento nel segmento “digital high-volume”. Xeikon ha dato spazio al lato toner con la LX3000 “The Lion”, cinque colori dry toner a 1200 dpi e velocità fino a 42 m/min, utilizzata in fiera per stampare etichette alimentari termiche dirette con il nuovo ECO Toner contenente PET riciclato. Il focus qui è stato su food safety e sostenibilità: minori consumi energetici, assenza di solventi e VOC, compatibilità con supporti standard e riduzione dell’impronta di CO2 per metro stampato, il tutto supportato dal sistema di controllo automatico Cruise Control per mantenere costante la qualità e monitorare l’OEE.

Teste di stampa, moduli e sistemi di finitura

Oltre alle demo live di Ecoleaf, la tecnologia di metallizzazione on-demand configurata in linea con una Gallus One digital press, Actega ha presentato in anteprima la tecnologia di applicazione Signite®, decorazione “no-label look” per bottiglie in vetro, Pet e contenitori in alluminio. Sviluppata da Actega e commercializzata in Europa, Sud e Centro America in esclusiva da All4Labels con il marchio Stardirect, Signite abbina una pellicola decorativa ultrasottile a un sistema di applicazione dedicato, rispetto a un’etichetta autoadesiva o a una shrink sleeve di dimensioni equivalenti.

BOBST in fiera ha puntato su dimostrazioni incentrate sulle applicazioni e sulle opportunità di diversificazione per i converter di etichette, mettendo in vetrina l’ampia famiglia Digital Master e le soluzioni All-in-One per la produzione in un solo passaggio. Protagoni-

sta dello stand è stato il nuovo modulo FlexJet prima soluzione del settore per la stampa multistrato totalmente digitale integrata sulle piattaforme Digital Master 340 e 510. Il modulo consente di produrre in un unico passaggio etichette multilayer complesse, con stampa digitale anche su colla e liner, aprendo l’accesso a nicchie ad alto margine e riducendo tempi di avviamento e scarti rispetto ai tradizionali flussi a più passaggi. Basato sulla tecnologia inkjet BOBST con testine

Fujifilm Dimatix Samba a 1200×1200 dpi, FlexJet (al momento in nero) lavora in linea con più unità digitali, offrendo tirature brevi, cambi lavoro rapidi e infinite varianti SKU, mantenendo però un processo completamente connesso e automatizzato.

Fujifilm ha svelato la nuova testa Samba 2, una nuova generazione della piattaforma Samba, evoluzione della testina piezoelettrica proprietaria basata su tecnologia Si-MEMS, progettata per lavorare a frequenze più elevate e

FUJI JET PRESS FP790
GALLUS ONE CON ECOLEAF DI ACTEGA
XEIKON LX3000
HP INDIGO 6K+
CARTES JET D-SCREEN
BOBST FLEXJET

con controllo della goccia ancora più raffinato, ottimizzata sia per inchiostri UV sia a base acqua. Questa evoluzione sarà alla base delle future piattaforme digitali Jet Press per il packaging flessibile – come la FP790 – e, in prospettiva, anche per il cartone teso, in linea con la strategia Fujifilm “from labels to packaging”.

Anche Sei Laser ha lanciato il nuovo modulo di finitura KlimtJet pensato per verniciature selettive e oro digitale a freddo con effetti tridimensionali e texture ad alto impatto, integrato nel workflow tramite lettura QR code per cambi lavoro automatici.

Tra gli stand più affollati, Cartes ha conquistato la scena registrando un record di vendite in fiera. Le dimostrazioni live delle soluzioni di finishing digitale – in particolare il sistema Jet D-Screen per verniciatura 3D, effetti tattili e foil digitale – hanno attirato un pubblico costante di professionisti e converter internazionali. Grazie all’integrazione con moduli di taglio laser e lamina a freddo, Cartes ha mostrato come sia possibile eseguire finitura e converting completi in linea, senza la necessità di matrici, aumentando flessibilità e sostenibilità produttiva.

Sul fronte hardware, allo stand Kurz abbiamo visto in azione la DM-UNILINER 3D, piattaforma per finitura digitale 3D in bobina che combina in un unico passaggio spot UV digitale e metallizzazione digitale, con possibilità di integrare inline stazione di laminazione, flexo per primer UV e fustellatura, così da arrivare direttamente all’etichetta finita. Accanto, la nuova DM-FLEXLINER 3D veniva presentata tramite un demo tool 360° e in configurazione reale integrata con una Gallus One, per mostrare un flusso produttivo

completo stampa + finitura digitale. In parallelo, la controllata MPRINT ha presentato le novità per la personalizzazione: la nuova generazione MJET® per dati variabili monocromatici su etichette già fustellate e il sistema compatto MCUBE® per stampa inkjet 4C variabile (QR, seriali, digital product passport) in nearline o stand-alone.

Packaging flessibile e folding carton

Oltre alle etichette, l’attenzione si è spostata verso il packaging flessibile e il folding carton, nuovi terreni di espansione per i converter. Debutto per CartonLine di Edale, azienda del gruppo Canon che ha sancito ufficialmente l’ingresso del segmento folding carton all’interno di Labelexpo. Questa linea di produzione flessografica a passaggio singolo garantisce risultati di stampa di alta qualità, molteplici nobilitazioni in linea e finitura piana in linea. La linea non era presente in fiera ma Canon ha mostrato come grazie a questa soluzione la flessografia possa ottimizzare i processi di produzione già in uso nel settore del cartone, riducendo i costi elevati della manodopera, minimizzando i lavori in corso e liberando spazio prezioso in azienda per poter cogliere nuove opportunità di guadagno, favorendo l’efficienza.

HP Indigo 200K, cuore dell’offerta HP per il packaging flessibile digitale e le applicazioni mid-web, permette anche la produzione di etichette di grande formato e shrink sleeve. Progettata per lavorare su una gamma estesa di supporti da 10 a 400 micron, integra primerizzazione in linea, sistema di asciugatura ad alta efficienza energetica e trattamento corona, così da ridurre passaggi esterni e consumi. Grazie alla tecnologia LEP on-shot offre qualità paragonabile alla rotocalco con registro colore stabile, mentre il sistema Spot Master consente una messa a punto rapidissima dei colori e coerenza cromatica tra lavori e siti produttivi. In combinazione con la taglierina ag-

giuntiva e con le soluzioni di finishing dei partner, la 200K diventa il motore di una vera “digital pouch factory”, ideale per tirature variabili, produzione ondemand con scarti ridotti e un profilo di sostenibilità più favorevole rispetto ai processi tradizionali.

Screen ha esposto le Truepress PAC 520P e PAC 830F, sistemi inkjet a inchiostri water-based food-grade per il packaging flessibile. La PAC 520P è dedicata agli imballaggi in carta: stampa fino a 80 m/min su larghezze fino a 520 mm, con risoluzione 600×900 dpi, riducendo drasticamente prestampa, tempi di avviamento, consumo energetico e necessità di operatori grazie a un flusso altamente semplificato. La PAC 830F è invece una soluzione single-pass per film plastici (PET, BOPP, MDO-PE) fino a 830 mm di larghezza e 75 m/min, con risoluzione 1200×1200 dpi, primer integrato per l’adesione degli inchiostri e set CMYK+bianco conforme alle normative per il contatto alimentare indiretto. Insieme, le due piattaforme puntano su sostenibilità, tirature brevi e time-to-market ridotto, offrendo ai converter un approccio digitale completo sia per carta sia per film plastici.

Software, AI e sostenibilità

A Labelexpo 2025 la vera trasformazione non è solo meccanica, ma digitale. Hybrid Software ha presentato l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei propri flussi produttivi: moduli come SmartDFE, PACKZ Max e CLOUDFLOW automatizzano prepress, gestione del colore, imposizione e analisi predittiva, ottimizzando consumi e tempi di produzione. Parallelamente, i principali produttori di materiali e inchiostri hanno puntato su soluzioni LED UV a basso consumo, supporti riciclati o wash-off e adesivi compatibili con i flussi di riciclo, in linea con le normative ambientali europee. Ma a questi temi dedicheremo nuovi approfondimenti sui prossimi numeri della rivista!

KURZ DM UNILINER 3D
SCREEN TRUEPRESS PACK

SCODIX LUXE

il nuovo standard del digital embellishment di alta gamma

Scodix ridefinisce ancora una volta i confini della creatività con Scodix Luxe, la 17ª applicazione del proprio ecosistema tecnologico.

L’abbiamo vista in anteprima a PRINTING United Expo 2025, si chiama Scodix Luxe ed è la 17ª applicazione del proprio ecosistema tecnologico. Una novità che amplia in modo significativo le possibilità di lavorazione, introducendo la possibilità di nobilitare in digitale una selezione esclusiva di supporti premium e speciali come pellami, lino, seta, materiali organici naturali e canvas. Con Scodix Luxe, i designer, gli stampatori e gli editori possono oggi impreziosire materiali di alta gamma, creando progetti destinati ai mercati più esigenti - dal packaging di lusso all’editoria di lusso, dai libri e diari di pregio ai prodotti di brand identity esclusiva. «Scodix Luxe è un’autentica rivoluzione per il mercato della stampa premium», afferma Eli Grinberg, CEO di Scodix. «Grazie al supporto di materiali premium e speciali, questa nuova applicazione apre possibilità creative illimitate e consente ai nostri clienti di entrare in segmenti ad alto valore, realizzando prodotti di straordinaria ricchezza tattile e visiva»

Creatività e versatilità in un’unica piattaforma Con 17 diverse possibilità di finitura su uno stesso sistema di nobilitazione Scodix, l’azienda israeliana continua a offrire una notevole varietà e flessibilità produttiva nel digital embellishment. Ogni applicazione è sviluppata per sostituire i metodi analogici tradizionali con processi più rapidi, sostenibili ed economicamente vantaggiosi, permettendo combinazioni uniche tra effetti come Scodix Sense™, Scodix Foil™ e molte altre varianti. Il risultato è una differenziazione del prodotto immediata, capace di unire estetica, innovazione e profittabilità.

Alcune applicazioni di Scodix Luxe per la nobilitazione di copertine

Partnership tecnologiche

Il debutto di Scodix Luxe è accompagnato da partnership con brand iconici della carta e dei materiali di pregio - tra cui GMUND Paper, Winter & Company, Fedrigoni Special Papers, Castelli Milano 1938 - che garantiscono un’espansione continua del ventaglio di supporti compatibili. A rendere possibile questa innovazione è l’evoluzione delle tecnologie proprietarie Scodix, in particolare il processo Multi-Layer Enhancement (MLE), disponibile sulle Scodix Ultra 2500 e Ultra 6500 Series. Questo sistema consente di applicare più strati di nobilitazione in un solo passaggio, anche su carte non patinate, offrendo un effetto vibrante, liscio e tridimensionale. Inoltre, la tecnologia SHD™ (Smart High Definition) garantisce una precisione estrema nel posizionamento del polimero, ideale per linee sottili, microdettagli e foil di grandi dimensioni su formato B1. Scodix Luxe rappresenta la naturale evoluzione di un percorso votato all’eccellenza. Con una gamma di applicazioni che abbraccia ogni aspetto della nobilitazione digitale, Scodix consolida la propria leadership nel segmento premium, offrendo agli stampatori la possibilità di creare valore aggiunto reale e di trasformare ogni progetto in un’esperienza sensoriale unica.

Dario Garanzini, a sinistra, titolare di Cartotecnica Garanzini, accanto alla Koenig & Bauer Rapida sette colori con torre di verniciatura presso la sede dell’azienda di Santo Stefano Ticino (MI)

CARTOTECNICA GARANZINI sempre più ”Rapida” con Koenig & Bauer

Cartotecnica Garanzini –specialista nella produzione di astucci per il food, con sede centrale a Magenta (MI) – ha chiuso un triennio di investimenti che l’ha portata all’attuale configurazione della sala stampa con tecnologie di nuova generazione. L’ultimo tassello è l’installazione di una Koenig & Bauer Rapida sei colori con torre di verniciatura. Una macchina da stampa che va a completare un ecosistema completo e altamente automatizzato per la produzione di packaging per i brand del settore alimentare.

Non manca molto al suo primo secolo di storia ma la passione del primo giorno è rimasta la stessa, con l’ambizione di “spingere” sempre di più sulla qualità e sull’efficienza. Questa è Cartotecnica Garanzini, azienda che ha messo a punto di recente una doppia installazione targata Koenig & Bauer. L’ultima arrivata, a giugno 2025, è una Rapida 145-6+L FAPC ALV2, sei colori con torre di verniciatura: una macchina “gemella” per formato e filosofia all’altra Rapida 145 arrivata poco prima (in configurazione 7+L) e affiancata da una 142 di precedente generazione. Totale: tre offset sheetfed Koenig & Bauer di grande formato capaci di fare da vero “backup tecnologico” l’una all’altra.

Produzione a ciclo completo «Siamo nati quasi novant’anni fa – ricorda Dario Garanzini, titolare dell’azienda – e in questo percorso di evoluzione ci siamo dedicati a diverse applicazioni: dalle confezioni natalizie in legno a quelle dei giochi in scatola, fino al packaging per i prodotti di consumo. Da 25 anni, il nostro focus è il settore alimentare che rappresenta oggi il 95/98% della nostra produzione di astucci per il food». La sede storica di Cartotecnica Garanzini è a Magenta, a questa si aggiungono altri quattro

siti produttivi nell’area limitrofa che operano in modo integrato offrendo un ciclo produttivo completo con prestampa interna, produzione lastre, stampa, fustellatura, incollatura, finestratura, foil a caldo, prototipazione CAD e lavorazioni speciali. «Siamo in grado di fornire un prodotto cartotecnico finito avvalendoci, oltre che delle macchine da stampa, di undici fustellatrici (dieci delle quali con doppio estrattore) oltre a undici piega-incolla. In questo modo siamo in grado di servire i nostri clienti in tempi rapidi e con un controllo qualità totale» continua Garanzini.

Perché ancora

Koenig & Bauer

«Per soddisfare le richieste attuali dei nostri clienti avevamo bisogno di una piattaforma che portasse la nostra produttività e la costanza del colore a livello 5.0» spiega Dario. «Sicuramente il nostro rapporto storico con Koenig e Bauer e la fiducia che abbiamo riposto in questo fornitore ha giocato un ruolo importante nella scelta delle nuove macchine, ma non solo: le Rapida 145 ci hanno convinto per le prestazioni perfettamente in linea con le nostre esigenze». Innazitutto gli avviamenti velocissimi e la riduzione degli scarti. «Pochi minuti e partiamo con la tiratura. Il risparmio è doppio: tempo e materiale», aggiunge Garanzini.

L’imprenditore specifica come tali prestazioni siano rese possibili dalle automazioni della serie Rapida, come l’alimentazione DriveTronic con infeed SIS senza squadre laterali, cambio lastre FAPC (Fully Automatic Plate Change) e SPC (cambio simultaneo) oltre ai lavaggi CleanTronic in parallelo.

Tirature frazionate e qualità costante

Entrando nel merito degli attuali trend di mercato, il titolare di Cartotecnica Garanzini descrive come il settore del food richieda oggi tirature più brevi: «in generale i volumi di stampa sono rimasti stabili, ma sono frazionati su un maggior numero di referenze: il time-to-shelf si è accorciato ma la qualità di stampa dei pack deve restare impeccabile» specifica. «Le nuove Rapida sono progettare per far fronte a questo scenario: il controllo colore in linea e i preset automatici si traducono in coerenza tra ristampe e le incalzanti campagne promozionali. Oggi la fedeltà cromatica è un must: con queste macchine si ottiene facilmente». Il controllo colore QualiTronic in linea e i sistemi che eseguono letture sheet-by-sheet e regolazioni automatiche sono fondamentali per garantire una qualità costante anche in caso di ripetibilità dei lavori, sempre più richiesta. Oltre all’hardware, Garanzini ha spinto sulla digitalizzazione del flusso di lavoro. «Abbiamo fatto formazione con i tecnici di Koenig & Bauer per conoscere e imparare a ottimizzare le ultime evoluzioni di LogoTronic e della reportisticaspiega. La tracciabilità dati, l’estrazione KPI, la quotazione secondo profili CXF e l’interfaccia di console ErgoTronic contribuiscono a ottenere stime realistiche su tempi e rese ottimizzando la produzione».

Supporti e inchiostri per il food

Il core business di Cartotecnica Garanzini impone una gestione at-

tenta di materiali e inchiostri. Il mix annuo di supporti lavorati supera le 25.000 tonnellate di cartone tra riciclato e fibra vergine. «Utilizziamo Kraft e alto spessore, cartoni GC/GD e accoppiati e ancora substrati laminati e metallizzati per i detergenti, anche sandwich con strato polimerico interno. Per gli imballaggi per alimenti oleosi adottiamo materiali con barriere antigrasso» entra nel dettaglio il titolare dell’azienda. Il range di spessori di supporti compatibili con la Rapida 145 offre la versatilità richiesta dal portafoglio clienti di Cartotecnica Garanzini. Stampati che vengono poi fustellati e lavorati in piega-incolla dove per garantire resistenza dei pack nel tempo vengono impiegati trattamenti al plasma, colle speciali e perfino laser per le finiture più difficili.

Per continuare a offrire ai clienti soluzioni diverse, l’azienda investe in R&D interno, in collaborazione con i fornitori di macchine e con i clienti per mettere a punto attrezzature dedicate a risolvere le problematiche che si presentano. Come dice Dario, «tecnologia ed esperienza vanno di pari passo. È l’unico modo per arrivare rapidamente al risultato desiderato»

Food safety

Cartotecnica Garanzini è anche pioniere dell’impiego di inchiostri vegetali: da quindici anni a questa parte nel reparto produttivo dell’azienda non si trovano più inchiostri minerali. Per le vernici acriliche a base acqua idonee anche al contatto diretto con gli alimenti, la direzione della produzione segue procedure di collaudo in collabora-

zione con i fornitori. Questo approccio, insieme al valore aggiunto della certificazione BRC, ottenuta oltre dieci anni fa, – anche in questo l’azienda ha precorso i tempi – fa sì che questa realtà, punto di riferimento nella produzione del packaging alimentare, porti avanti una cultura produttiva e un’operatività ”food safety” più che collaudate.

Tre Koenig & Bauer, un’unica strategia

La scelta di due Rapida 145 con stesso formato - una 7+L e una 6+L - e di mantenere la 142 di generazione precedente non è casuale. «Avere tre linee in funzione sostanzialmente intercambiabili ci consente di spostare le commesse in emergenza con grande flessibilità durante i picchi di lavoro e di garantire la consegna anche in caso di eventuali fermi macchina». Un’attenzione alla continuità operativa garantita anche dal service 24/7 di Koenig & Bauer che permette di risolvere da remoto la maggior parte dei problemi tecnici e di effettuare una continua e puntuale verifica dello stato della macchina e della sua manutenzione. «Con l’esperienza che abbiamo maturato in sala stampa l’impiego di queste macchine ci permette di ”volare” – chiosa Dario Garanzini. Hanno letteralmente semplificato il nostro lavoro: avviamenti rapidi, stabilità cromatica e di registro, oltre alla possibilità di spostare un lavoro da una linea all’altra senza sorprese. E per quanto riguarda i clienti a loro serve che l’astuccio arrivi perfetto e puntuale e per noi, oggi, questo è diventato lo standard».

Vista completa e un dettaglio dell’ultima arrivata presso Cartotecnica Garanzini, la Rapida 145-6+L FAPC ALV2, sei colori con torre di verniciatura, installata a giugno 2025

I colori brillanti prendono vita sulla macchina da stampa Kodak Prosper 7000 Turbo grazie alla combinazione di inchiostri Kodak Ektacolor e primer Optimax, per immagini vivide e di grande impatto

KODAK

Avanti tutta con Stream

Kodak porta al massimo i vantaggi in termini di velocità ed efficienza della tecnologia inkjet in continuo con la tecnologia Kodak Stream Inkjet, un vero e proprio cavallo di battaglia che unisce semplicità progettuale, affidabilità delle testine e alta produttività in una piattaforma che offre bassi costi operativi, alta qualità di stampa e velocità straordinarie, supportando in modo efficiente le aziende di stampa nell’offrire risposte rapide ai bisogni dei clienti, aumentando produttività e redditività nel settore della stampa digitale.

Con quasi sei decenni di esperienza nel campo della stampa inkjet ad alta velocità, Kodak è in prima linea nella trasformazione dalla stampa tradizionale a quella digitale. Sfruttando la tecnologia inkjet in continuo (CIJ), Kodak sta ridefinendo ciò che è possibile nel settore della stampa commerciale, editoriale e degli imballaggi, rispondendo allo stesso tempo alle esigenze di una produzione moderna ed efficiente. A differenza di molti altri produttori che si affidano alla tecnologia inkjet "drop-on-demand" (DOD), Kodak utilizza CIJ con inchiostri a base acqua ecologici nelle sue soluzioni digitali. Mentre i sistemi DOD generano gocce solo quando necessario per la stampa (tramite vibrazioni piezoelettriche all'interno della camera dell’ugello), le testine di stampa CIJ producono un flusso continuo di gocce d’inchiostro, che consente velocità di stampa molto elevate e

offre numerosi vantaggi aggiuntivi. La tecnologia Kodak Stream Inkjet utilizza la deviazione dell’aria per gestire le gocce non destinate alla stampa. Le gocce vengono depositate direttamente sul supporto, mentre quelle non utilizzate vengono deviate in un canale di ricircolo per essere riutilizzate.

CIJ offre vantaggi misurabili Uno dei principali vantaggi della tecnologia Kodak Stream Inkjet è la qualità uniforme, ottenuta grazie all’eccezionale uniformità delle gocce e alla precisione nel loro posizionamento. CIJ produce immagini ad alta risoluzione con una nitidezza superiore, riducendo al minimo i bordi frastagliati di testi e linee grazie a gocce d'inchiostro arrotondate e precise. I pigmenti nanometrici di Kodak e gli inchiostri a basso contenuto di umettanti offrono un controllo accurato della densità dei pigmenti durante la stampa, garantendo maggiore uniformità e qualità superiore rispetto al DOD.

La velocità di una goccia di inchiostro Stream è di 20 metri al secondo, molto più rapida rispetto agli 8 metri al secondo medi dei sistemi DOD concorrenti. Questa velocità incrementa la precisione del posizionamento delle gocce, ottenendo una qualità comparabile all’offset. La combinazione di velocità e qualità si traduce direttamente in tempi di produzione più rapidi, maggiore affidabilità, maggiore valore e redditività.

Un ulteriore vantaggio di Stream è la sua alta velocità, che consente di posizionare la piastra degli ugelli della testina di stampa a una distanza fino a otto volte maggiore dal supporto, riducendo così il rischio di errori di stampa, come impatti della testina, e i relativi costi. Nei sistemi DOD, invece, il rischio di danni alla stampa e alle testine è maggiore: se il supporto si avvicina rapidamente alle testine, anche minime variazioni nella posizione o tensione possono causare collisioni. Uno dei vantaggi della

La tecnologia Kodak Stream produce gocce perfettamente rotonde e colori vivaci, garantendo una qualità di stampa eccezionale per molte applicazioni

generazione continua di gocce è la capacità di mantenere il sistema di stampa in funzione al massimo delle prestazioni con interruzioni minime.

Generando e ricircolando continuamente le gocce, l'inchiostro non si asciuga o si accumula, riducendo gli intasamenti e mantenendo le testine operative e pulite. Questa affidabilità consente tirature più lunghe, maggiore produttività, produzione più coerente e costi di manutenzione ridotti.

La Kodak Prosper 7000 Turbo Press, la stampante digitale più veloce al mondo con una velocità fino a 410 m/min e la Prosper 6000 Press utilizzano la tecnologia Stream Inkjet. Anche le versatili Kodak Prosper Print Bar, Prosper Plus e i sistemi di stampa Prosper S-Series, che si integrano con macchine da stampa analogiche, attrezzature di finitura e altre linee di produzione, adottano la tecnologia Stream, raggiungendo velocità fino a 900 m/min a seconda del modello.

Inchiostri Ektacolor e primer Optimax: una combinazione perfetta

Gli inchiostri Ektacolor sono formulati appositamente per produrre stampe più luminose, nitide e vivaci a velocità superiori rispetto ad altri sistemi inkjet presenti sul mercato. Sono prodotti utilizzando la

La barra di stampa Kodak Prosper con tecnologia Stream Inkjet offre velocità e precisione che non temono confronti

tecnologia proprietaria di macinazione micrometrica dei pigmenti di Kodak, che genera pigmenti nanometrici estremamente fini, tipicamente inferiori a 50 nanometri (2.000 volte più piccoli del diametro di un capello umano), con una distribuzione granulometrica molto stretta. I pigmenti più fini facilitano il getto dell'inchiostro, riducono la dispersione della luce e producono strati d’inchiostro essiccato ultra-sottili, offrendo una gamma cromatica superiore. Il loro basso contenuto di umettanti rispetto a quelli della concorrenza permette un'essiccazione più rapida, anche con alti livelli di copertura su supporti difficili. I primer a base acqua Kodak Optimax garantiscono la compatibilità con un'ampia varietà di supporti, migliorano l’adesione dell'inchiostro, la resistenza allo sfregamento e la qualità dell’immagine stampata su quasi tutti i tipi di carta, cartone, plastica e film. Insieme, inchiostri e primer consentono alla tecnologia Stream Inkjet di produrre in modo affidabile una vasta gamma di applicazioni su supporti molto diversi. Oltre alla stampa commerciale, direct mail e editoriale, gli inchiostri Ektacolor sono adatti anche alla stampa su cartone, cartone ondulato, film per imballaggi e persino per applicazioni nel settore cura della persona.

SAPPI

Galerie Book: la nuova carta premium per applicazioni editoriali

Gradevole al tatto e in grado di garantire elevata qualità di stampa e una perfetta riproduzione delle immagini, la nuova nata della gamma Galerie è ideale per la produzione di libri, pubblicazioni di pregio e progetti editoriali che vogliono distinguersi

Nasce Galerie Book, l’ultima novità di Sappi, è una carta naturale a base legno di alta qualità, progettata per rispondere alle esigenze del mondo editoriale, dalla narrativa alla saggistica. La nuova carta unisce affidabilità, versatilità e performance, mettendo a disposizione di editori e stampatori una soluzione ottimizzata per tutte le principali tecnologie di stampa: offset, inkjet digitale, coldset e heatset. Dopo numerosi test condotti con successo presso tipografie e centri stampa in Europa, Galerie Book è già stata adottata da diversi editori, diventando in breve tempo una delle opzioni più richieste. Le sue caratteristiche – che spaziano da un’eccellente stampabilità a una resa visiva e tattile naturale – ne fanno la scelta ideale per libri, pubblicazioni e progetti editoriali di pregio. L’inserto che trovate nella pagina seguente è prodotto con Galerie Book.

La gamma Galerie per progetti premium Concepita per rendere la lettura su carta un’esperienza coinvolgente, Galerie Book, l’ultima nata della gamma, va ad aggiungersi alla famiglia Galerie che già comprende nove tipologie ampiamente utilizzate dagli editori di riviste e cataloghi di fascia alta in tutto il mondo. Prodotte nello stabilimento di Kirkniemi, le carte Galerie combinano standard di stampa elevati con vantaggi concreti in termini di valore e versatilità. Non a caso sono diventate la scelta preferita

per riviste e cataloghi nei settori moda, design, viaggi e lifestyle: pubblicazioni in cui l’immagine è tutto e ogni dettaglio deve contribuire a un’esperienza di lettura memorabile. La gamma offre un’ampia varietà di finiture – glossy, silk e matt – e grammature che spaziano da 35 a 100 g/m², con versioni standard e ad alto spessore. Tra le referenze della serie si distinguono Galerie Fine Gloss, il top di gamma per brillantezza e resa dell’immagine, caratterizzato da un bianco luminoso che valorizza fotografie e illustrazioni, e Galerie Brite Silk, apprezzata per l’eccellente spessore e la superficie setosa e brillante, disponibile in numerose grammature. Questi sono solo due esempi di una linea che offre agli editori un ventaglio completo di possibilità. Le pagine di questo numero de Il Poligrafico sono stampate su Galerie Fine Silk da 80 g/m², sfogliandolo la state toccando con le vostre mani!

Valore anche per la sostenibilità

Scegliere Galerie significa anche condividere una storia di sostenibilità. Lo stabilimento di Kirkniemi ha beneficiato negli ultimi dieci anni di oltre 80 milioni di euro di investimenti per ridurre l’impatto ambientale, ottenendo una diminuzione delle emissioni di CO2 superiore al 90%. Solo dal 2022, l’impronta di carbonio della gamma Galerie si è ridotta del 70%, consentendo di abbattere quella dei singoli progetti editoriali fino al 50%. Questi numeri raccontano di un impegno reale e misurabile, che si traduce per editori e stampatori nella possibilità di proporre pubblicazioni di alto livello non solo in termini estetici e qualitativi, ma anche dal punto di vista ambientale.

Inquadra il QR code per scoprire tutti i dettagli della gamma Sappi Galerie

TEXTILE

TRAME DI SUCCESSO PER LA STAMPA DIGITALE

Tecnologie sempre

più versatili e affidabili favoriscono la diffusione della stampa digitale nel mondo tessile.

Con tante opportunità di crescita e attenzione nei confronti della sostenibilità

Tra i molteplici settori di applicazioni per la stampa digitale, il tessile sta vivendo di sviluppo tecnologico. La combinazione di sistemi di stampa, materiali e opportunità favorisce la creatività in un mercato dove le nuove idee sono sempre benvenute. Grazie a una fase di piena maturità tecnologica, è possibile dare sfogo alla fantasia e cimentarsi in una serie di sfide come mai in precedenza. Dalla personalizzazione all’interior design, dalla moda alle applicazioni industriali, condividendo la crescente attenzione per la sostenibilità, grazie alla diffusione della stampa inkjet è diventato possibile rivedere il concetto stesso di produzione tessile, all’insegna di flessibilità e affidabilità. Dai sistemi per soft signage e interior decoration alle piattaforme industriali roll-to-roll, dalle stampanti sublimatiche alle nuove frontiere del Direct to Film e Direct to Garment, praticamente tutti i protagonisti del settore non rinunciano al confronto su innovazione, automazione e sostenibilità.

Dall’integrazione dei workflow, all’affermarsi sempre più diffuso di sistemi ibridi, fino ai processi in grado di unire stampa, finitura e gestione del colore in un unico ecosistema digitale: sono queste le tendenze che abbiamo individuato in questa rassegna di soluzioni dedicate al textile printing. Un settore importante anche sotto il profilo dei numeri. Secondo Global Market Inside, nel 2024 il mercato delle attrezzature per la stampa tessile digitale è valutato 4,6 miliardi di dollari, con stime di crescita fino a 7,3 miliardi di dollari entro il 2034, per un CAGR del 4,8% dal 2025 al 2034. Alla base di questa crescita, si confermano una maggiore necessità di produzione su misura e di brevi tirature in tutti gli ambiti in cui la stampa su tessuto si esprime: dalla moda all’arredamento, dalla decorazione di interni agli allestimenti fino al soft-signage e ai prodotti promozionali.

Soft Signage e Interior

Decoration

Il progressivo porsi come alternativa a supporti rigidi o in PVC, di tessuti versatili, leggeri e sostenibili come poliestere stampato in digitale, ha offerto nuove prospettive creative e produttive in ambito di comunicazione visiva con il soft signage, aprendo la strada ad applicazioni dall’elevato valore aggiunto come back-lit, ma anche di interior decoration tendaggi personalizzati, carte da parati, pannelli acustici decorativi, allestimenti e soluzioni per retail e spazi espositivi. Questa evoluzione nasce dalla combinazione di inchiostri a base acqua o resina, tecnologie inkjet ad alta risoluzione e workflow sempre più automatizzati, con gestione del colore e integrazione con taglio e finitura. La completa digitalizzazione del processo consente tirature anche minime e altamente personalizzate, con tempi di consegna ridotti e qualità cromatica e tattile costante. Conosciamo la pluripremiata tecnologia UVgel di Canon attraverso la Colorado serie M che abbiamo visto inserita anche nella soluzione UVgel Wallpaper Factory e UVgel Packaging Factory, in grado di produrre carte da parati originali, vetrofanie ma anche su materiali tessili; sono stati un esempio dell’ampia gamma di applicazioni possibili grazie a una serie di opzioni, tra cui l’inchiostro bianco, la tecnologia FLXfinish+ per la stampa con finitura sia lucida che opaca e FLXture per la creazione di nobilitazioni e delicati dettagli tattili in rilievo. Canon di recente ha esteso la portata della tecnologia UVgel introducendo Colorado XL come piattaforma ibrida in grado di stampare sia su supporti rigidi sia su materiali flessibili e di conseguenza anche dei supporti. Il vantaggio competitivo dell’UVgel è da ricercare nella capacità di ottenere superfici tattili e colori intensi con un’essiccazione immediata e un’elevata resistenza all’abrasione, ideale per rivestimenti murali, pannelli decorativi e display durevoli. Canon ha affiancato allo sviluppo della tecnologia UV Gel, il nuovo sistema Colorado XL, che si distingue per una sofisticata

reingegnerizzazione della macchina e per una nuova formulazione dell’inchiostro. Canon punta, infatti, su un approccio multi materiale, per cui con grande versatilità lo stesso sistema può produrre tappezzerie, grafiche per punti vendita e pannelli retroilluminati, ottimizzando la produttività e riducendo i costi di esercizio.

Tra i protagonisti del settore per capacità di innovare e affidabilità, Durst ha portato nel tessile l’esperienza maturata nella grafica industriale con la piattaforma P5 Tex iSub, una soluzione integrata che unisce la stampa diretta su tessuto e la sublimazione in linea, eliminando così la necessità di un processo di fissaggio successivo. Disponibile nelle versioni da 350 e 500 cm di larghezza, questa architettura compatta e automatizzata garantisce uniformità cromatica e precisione nella messa a registro, rendendo possibile la produzione continua di display e banner retroilluminati con un unico passaggio. La qualità è sostenuta dalla tecnologia proprietaria Durst Print Workflow, che ottimizza il consumo d’inchiostro e la gestione dei profili ICC, riducendo sprechi e tempi di settaggio.

Tra i protagonisti storici del tessile, un posto di diritto spetta anche a Epson, che con la serie SureColor SCR5000L applica al settore tessile la propria tecnologia a resina, offrendo un’alternativa ecologica e versatile per tessuti e supporti flessibili. L’uso di inchiostri a base resina assicura colori vivaci, asciugatura rapida e compatibilità con una vasta gamma di materiali, dai tessuti sintetici ai banner rivestiti. Epson ha inoltre sviluppato un sistema di controllo del colore integrato con il proprio software Edge Print e con i flussi automatizzati Fiery XF, rendendo più semplice l’adattamento dei file grafici ai vari tipi di supporto.

Nel segmento high-end si colloca anche Fujifilm, con la nuova Acuity Ultra Hybrid LED, risultato anche dell’esperienza maturata nel large format alla decorazione tessile. La combinazione di inchiostri UV a basso contenuto di solventi e tecnologia LED, promette colori saturi, un gamut ampio e una resa superficiale idonea anche su tessuti elasticizzati o tecnici. La macchina

supporta materiali fino a 3,3 metri di larghezza e si rivolge agli stampatori nel mercato contract e nell’arredo su misura. Sempre in casa Fujifilm, l’ultima nata è la tecnologia Aquafuze, nata dallo sviluppo di una nuova chimica di inchiostro che unisce i vantaggi degli inchiostri UV LED e a base acqua: forte adesione senza primer, asciugatura a bassa temperatura, minori consumi energetici, ridotto odore e maggiore stabilità di stampa, risultando più sostenibile e user-friendly rispetto alle tecnologie tradizionali. Aquafuze è abbinata alla nuova stampante Acuity Triton (1,6 m di luce), progettata appositamente per questa tecnologia e in grado di offrire alta qualità fino a 15 m²/ora con asciugatura immediata, manutenzione ridotta e prestazioni adatte anche alle aziende più attente all’efficienza energetica. Un’altra realtà di riferimento per il settore è HP, protagonista di una delle più importanti novità nel settore, avviata ormai quindici anni fa con la gamma Latex e ribadita più di recente con HP Stitch S1000, una nuova generazione di stampanti a sublimazione professionali progettata per permettere la stampa su carta transfer o diretta su tessuto. Il modello Stitch S1000, in particolare, utilizza testine termiche intercambiabili che garantiscono manutenzione minima e costanza di colore tra lavori diversi. Un vantaggio importante per gli operatori che lavorano su progetti di interior design coordinato o al servizio di catene del mondo retail. Restando in ambito di tecnologia Latex, HP ha di re-

cente lanciato la nuova HP Latex FS70 W che porta con sé un’evoluzione sostanziale della piattaforma modulare di HP. È un sistema scalabile, capace di mantenere coerenza cromatica e produttività anche in condizioni di carico intensivo grazie allo spettrofotometro integrato. Si distingue per una produttività che raggiunge i 162 m²/ ora, con una qualità costante sia nella stampa indoor (91 m²/ora) che outdoor (117 m²/ora). Un modello che pur non essendo specifico per il tessuto, si presta per la sua versatilità anche per la stampa di supporti tessili. Mimaki propone TS55-1800, un modello adatto ad applicazioni di soft signage ma anche tessuti per arredamento d’interni, capi sportivi, moda e abbigliamento, bandiere e tappezzeria. Utilizzabile con l’aggiunta di un rotolo per piccole tirature o con l’optional Mini Jumbo Roll a lunga durata, la stampante TS55-1800 cresce insieme alle esigenze dei fornitori dei servizi di stampa. Consente di stampare ad alta risoluzione (480x600 dpi) con inchiostro ad alta densità in un unico passaggio raggiungendo una velocità di 140 m²/h. ll nuovo RIP, TxLink4 dedicato al settore tessile, offre nuove funzionalità e semplifica l’impiego di TS55-1800 da parte dell’utente.

Per i volumi di produzione medi, e dove tornino utili soluzioni compatte, si può contare sulle proposte Roland DG e Mutoh, marchi storici della comunicazione visiva, pronti a evolvere le rispettive piattaforme per includere tessuti e materiali decorativi. Con la Texart RT-640 e la nuova IU-1000F, Roland unisce stampa diretta e sublimazione con un approccio modulare, pensato per laboratori di decorazione e soft signage. Mutoh invece, con la ValueJet X Series, punta sulla flessibilità produttiva e sull’efficienza energetica, offrendo una gamma di modelli in grado di coprire l’intero spettro applicativo dal Point of Sales al tessile d’arredo.

La rapida crescita del tessile in ambienti a lungo serviti da materiali alternativi, a partire dal PVC, ha attirato l’attenzione anche di produttori meno specializzati ma in grado di trasferire le proprie competenze. Tra questi, si distingue swissQprint, pronta a dimostrare la versatilità delle proprie tecnologie roll-to-roll. Uno degli aspetti più rilevanti è la stampante ibrida Karibu, in grado di lavorare con bobine singole o doppie. Arrivata alla seconda generazione, con una luce di stampa complessiva di 3,4 metri, intende rispondere alle esigenze di produzioni ad alte prestazioni, mantenendo continuità operativa e offrendo opzioni avanzate di finitura, come vernice o effetti tattili.

L’espansione del tessile digitale nel soft signage e nell’interior decoration rappresenta quindi una delle aree più dinamiche del mercato, dove tecnologia e de sign si incontrano per offrire nuove forme di espressione visiva e sostenibile.

Sublimazione:

cuore pulsante del tessile digitale

Tra tutte le tecniche di stampa digitale su tessuto la più diffusa e matura resta la sublimazione, capace di reinventarsi per allinearsi alle nuove esigenze e soprattutto di coniugare produttività industriale, qualità fotografica e sostenibilità. Nata come tecnologia per l’abbigliamento sportivo e il promozionale, si è rapidamente estesa all’arredo casa, all’home textile e al soft signage, diventando il motore trainante dell’intero settore.

La sublimazione rappresenta anche una delle soluzioni più sostenibili della stampa industriale, poiché utilizza inchiostri a base acqua, produce quantità minime di scarti e non richiede trattamenti chimici invasivi. Con le moderne testine inkjet, le velocità raggiungono i 150–200 m²/h, mantenendo una risoluzione superiore ai 1.200 dpi. Inoltre, le macchine più evolute integrano sistemi automatici di asciugatura, riavvolgimento e controllo colore, permettendo così produzioni continue e non presidiate.

Nel segmento premium, Durst si distingue con la nuova P5 Sublifix, un sistema roll-to-roll industriale che unisce la precisione delle testine proprietarie a una gestione cromatica basata su intelligenza artificiale. L’obiettivo è portare la qualità fotografica e la ripetibilità del colore a livelli costanti anche su produzioni di grande scala. Grazie alla piattaforma software Durst Workflow, la P5 Sublifix permette un monitoraggio completo dei parametri di produzione e una tracciabilità dei lotti in linea con le esigenze del tessile tecnico e dell’interior decoration.

Dal canto suo, HP è impegnata nel dimostrare di riuscire a portare la sublimazione a un livello di efficienza superiore con la famiglia Stitch, la prima a proporre il concetto di “color consistency automation”. Le macchine della serie S300, S500 e la più grande S1000, utilizzano testine termiche sostituibili dall’operatore e sensori di controllo colore in linea, che assicurano uniformità cromatica su qualsiasi combinazione di materiali e ambienti di stampa. L’adozione degli inchiostri a base acqua e la completa compatibilità con tessuti in poliestere, rendono queste macchine particolarmente adatte al settore della grafica tessile e della produzione di soft signage di grande formato.

Tra i protagonisti di questo segmento spicca Epson con la gamma SureColor SC-F, oggi declinata in modelli destinati sia alla piccola produzione sia ai grandi volumi. Le SC-F6400 e SC-F9400 sono progettate per assicurare continuità di stampa e colori costanti su qualsiasi lotto di tessuto, grazie agli inchiostri UltraChrome DS che offrono neri profondi e un gamut esteso. L’azienda giapponese si distingue anche per la verticalizzazione del processo: produce internamente inchiostri, testine e

software, garantendo l’integrazione tra hardware e materiali di consumo. Per il segmento industriale, la SureColor SC-F10000H rappresenta il punto più alto della tecnologia Epson, con sei canali colore, testine PrecisionCore di ultima generazione e velocità di produzione che superano i 250 m²/h.

Mimaki ha recentemente presentato la TS330-1600 e la TS100-1600, due piattaforme che incarnano l’evoluzione del concetto di produttività accessibile. La prima offre un sistema di caricamento automatizzato, testine ad alta frequenza e una gestione intelligente del consumo d’inchiostro che riduce i costi operativi; la seconda, più compatta, consente a laboratori e service di entrare nel mercato del tessile digitale senza compromessi di qualità. Mimaki ha inoltre sviluppato la TS55-1800, pensata per il passaggio dalla serigrafia alla stampa digitale, con una velocità di 135 m²/h e un sistema opzionale di asciugatura e riavvolgimento continuo, ideale per produzioni a ciclo lungo.

Nel panorama europeo, Mutoh e Roland DG continuano a presidiare la fascia di mercato dedicata alla produzione media e alla personalizzazione di interni e sportwear. Mutoh propone la XpertJet 1642WR Pro, una macchina compatta con doppia testina piezoelettrica e gestione del colore ottimizzata

Roland presidia il settore con la Texart RT-640M, un sistema ibrido che permette di passare dal transfer alla stampa diretta su tessuto con un semplice cambio di supporto. Entrambi i produttori puntano sulla facilità d’uso e sulla stabilità cromatica, caratteristiche fondamentali per operatori che lavorano su commesse frequenti e tempi di consegna ridotti. Un nome storico della stampa tessile industriale, MS Printing Solutions del Gruppo Dover, completa il quadro con le sue piattaforme JP4 Evo, JP7 e MiniLario, capaci di raggiungere velocità fino a 800 m²/h. Le soluzioni MS sono particolarmente diffuse nelle realtà che operano nella moda e nell’arredo di fascia alta, grazie alla loro flessibilità e alla possibilità di lavorare sia in modalità transfer sia in stampa diretta su tessuto. Le linee MS integrano anche moduli di asciugatura e fissaggio, riducendo la necessità di impianti esterni e consentendo un flusso di lavoro completamente digitale e automatizzato.

Anche in questo caso, la crescita di interesse per il settore attira le attenzioni di marchi con specializzazioni diverse, ma pronti ad adattare le proprie tecnologie al tessile.

Una strada seguita da Agfa affidata alla serie Avinci, in particolare CX3200 e DX3200, entrambi stampanti progettate per lavorare su tessuti in poliestere, applica-

bili alla sublimazione. Avinci CX3200 stampa con una larghezza fino a 3,2 metri e raggiunge velocità massime fino a 270 m²/ora, a seconda del materiale e della modalità diretta o su transfer. Offre una buona fedeltà nei dettagli e una gestione efficiente degli inchiostri. Un altro punto di forza è il flusso di lavoro; Agfa propone il software Asanti per gestire colore, produzione, preparazione dei lavori, e finiture come la calandratura offline per fissare inchiostri e migliorare la qualità finale. Una tendenza ben rappresentata anche da Liyu, distribuita in Italia da Colorcopy, dove una delle offerte più distintive è il modello Platinum Q-TEX: una stampante sublimatica con luce di stampa da 3,2 metri, capace di raggiungere velocità fino a circa 210 m²/h e risoluzioni fino a 2.880 dpi, con gocce di inchiostro di dimensione variabile, utile per adattarsi alle differenti esigenze di dettaglio. I plotter Liyu supportano varie tipologie di tessuto, tra cui poliestere per sublimazione, fibre miste, tessuti decorativi, tendaggi, bandiere e teli. Il sistema include moduli per asciugatura integrata formati da riscaldatori alogeni e ventilatori, controllo automatico della tensione del tessuto, gestione fluida del materiale e interfacce intuitive

Nonostante il rapido sviluppo di tecnologie alternative, la sublimazione si riconferma dunque come la più rappresentativa del textile printing nella sua fascia di applicazioni. La continua evoluzione delle testine, degli inchiostri e dei software di gestione colore, sta spingendo questa tecnica verso una nuova fase, in cui la differenza è data dalla qualità complessiva del processo: dal file al tessuto, con la certezza di una resa impeccabile e costante in ogni condizione di produzione.

Direct to Garment:

la stampa digitale che veste il futuro

La tecnologia Direct to Garment (DTG) è passata dalla semplice personalizzazione di T-shirt a un vero sistema produttivo industriale per la stampa digitale su tessile. Basata su inchiostri pigmentati a base acqua depositati direttamente sul capo finito, integra oggi chimica avanzata degli inchiostri, controllo digitale del colore e automazione del workflow. Grazie a inchiostri più performanti, bianchi più coprenti e testine di nuova generazione, il DTG garantisce alta qualità e produttività, ed è sempre più utilizzato da brand, service tessili ed e-commerce per la produzione on demand. L’assenza di minimi d’ordine e i flussi completamente digitali, con pretrattamento e asciugatura in linea, ne fanno una soluzione agile, flessibile e sostenibile.

Con la sua serie GTX, GTXpro e GTX600, Brother intende affermarsi quale sinonimo di robustezza e precisione nel DTG. La GTXpro Bulk adotta un sistema di alimentazione a inchiostro sfuso e testine industriali che riducono il costo per stampa e garantiscono uniformità cromatica anche su grandi tirature. La GTX600, destinata al mercato industriale, introduce un sistema di asciugatura integrato e gestione automatica della pressione della piastra, caratteristiche che rendono il flusso di produzione più fluido e continuo. Brother ha inoltre sviluppato un software di controllo cloud che consente di monitorare in tempo reale le prestazioni e i consumi, fornendo dati utili per una gestione predittiva della manutenzione.

Nel segmento professionale medio-alto si ritrova ancora una volta Epson che, con le SureColor SC-F2100 e SC-F3000, ha costruito una reputazione di affidabilità e qualità costante. La F3000 in particolare, rappresenta una delle piattaforme più apprezzate per la produzione continua, grazie alle doppie testine PrecisionCore e al sistema automatico di regolazione del bianco. Gli inchiostri UltraChrome DG, certificati ECO PASSPORT by OEKO-TEX, sono garanzia di una resa cromatica intensa e una sensazione di morbidezza al tatto, adatta anche ai capi premium. Epson ha inoltre puntato molto sulla semplificazione operativa: il caricamento frontale, la gestione del pretrattamento e il software Garment Creator sono pensati per passare da un ordine all’altro

con rapidità, rendendo la macchina adatta per la produzione just-in-time tipica del print-on-demand. In questo scenario, Kornit Digital rappresenta uno dei principali punti di riferimento. L’azienda israeliana ha portato la stampa diretta su capo a un livello industriale con modelli come Atlas MAX, Apollo e Avalanche Poly Pro, che integrano in un’unica piattaforma pretrattamento, stampa, fissaggio e asciugatura. Il sistema brevettato MAX Technology consente la deposizione simultanea del bianco e del colore, riducendo il numero di passaggi e ottimizzando il consumo d’inchiostro. La tecnologia XDi permette inoltre di creare effetti tridimensionali e texture tattili, aprendo nuove possibilità creative per la moda e il merchandising. Il modello Apollo, ultima arrivata, è una macchina DTG completamente automatizzata con carico e scarico robotizzato, capace di stampare fino a 400 capi l’ora. È pensata per grandi centri di produzione o brand che vogliano integrare linee digitali all’interno dei propri stabilimenti, puntando su efficienza, ripetibilità e sostenibilità. Sempre più presente nel DTG è Polyprint, che con TexJet NG120 e TexJet Echo2 conquista una posizione di rilievo nel mercato piccole/medie produzioni. Le macchine Polyprint puntano su costruzione modulare, facilità di manutenzione e compatibilità con inchiostri di terze parti. In particolare, la serie NG120 introduce una gestione avanzata della temperatura del piano stampa, assicurando un fissaggio uniforme anche su tessuti difficili come il poliestere o le miste naturali. L’azienda greca propone inoltre soluzioni integrate DTG/DTF, che

permettono all’operatore di scegliere il metodo di stampa più adatto al tipo di tessuto o all’effetto desiderato. Anche Ricoh, con i modelli Ri 1000X e Ri 2000, si candida come soluzione ideale per laboratori e service che cercano equilibrio tra qualità e flessibilità. La Ri 2000 utilizza due testine piezo e offre una risoluzione fino a 1.200x1.200 dpi con gestione automatica per il ricircolo dell’inchiostro bianco. Il sistema consente di passare rapidamente da capi chiari a scuri e di integrare la stampa con processi DTF, rendendo la macchina estremamente versatile. La piattaforma software ColorGATE Productionserver, sviluppata in partnership con Ricoh, garantisce un controllo del colore professionale e un workflow ottimizzato, adatto anche a flussi JDF e integrazione con piattaforme di e-commerce. A fianco di questi grandi nomi si collocano produttori specializzati come Aeoon Technologies, che ha portato il DTG a livelli di produttività industriale con macchine in grado di stampare fino a 1.200 capi all’ora, e nuove startup che stanno introducendo piattaforme ibride capaci di combinare la stampa diretta con processi di trasferimento termico o finitura UV.

La tendenza generale è quella di una industrializzazione del DTG, che da tecnologia artigianale si sta trasformando in un vero e proprio sistema produttivo connesso, automatizzato e sostenibile.

Direct to Film:

la personalizzazione che rivoluziona il tessile

Nel panorama della stampa tessile digitale, il Direct to Film (DTF) è la tecnologia che più rapidamente ha conquistato il mercato negli ultimi anni. Nata come evoluzione del Direct to Garment, la stampa DTF si è affermata grazie a una eccellente versatilità: permette di stampare in alta definizione su quasi ogni tipo di tessuto, dal cotone al poliestere fino ai materiali tecnici, senza necessità di pretrattamento diretto sul capo. Questa tecnologia ha trovato terreno fertile in un mercato in cui dominano personalizzazione, produzione on demand e cicli brevi, elementi sempre più centrali per il settore moda, sportwear e promozionale. L’impatto del DTF è stato dirompente perché ha eliminato alcune delle criticità tipiche del DTG, come la necessità di pretrattare i capi e la limitazione a tessuti chiari o naturali. I sistemi DTF di ultima generazione lavorano con doppie testine piezo, canali bianchi dedicati e sistemi di rimescolamento automatico dell’inchiostro, necessario per mantenerne la stabilità nel tempo. I film sono sempre più sottili e traspiranti e i nuovi adesivi garantiscono un’eccellente elasticità, tanto da rendere le stampe adatte anche a capi sportivi e materiali stretch. Negli ultimi anni infatti, sono state sviluppate soluzioni industriali, capaci cioè di aumentare la produttività e livelli di automazione.

Epson, già leader nel DTG, ha adattato la sua piattaforma SureColor F2100 e F2200 per la stampa DTF, offrendo una soluzione ibrida che coniuga la precisione della testina PrecisionCore con un controllo colore avanzato. Il sistema consente di passare rapidamente dal DTG al DTF, rendendo possibile la gestione di ordini misti e personalizzazioni rapide senza modifiche hardware. La qualità dei neri, la resa del bianco e la finezza dei dettagli restano punti di forza riconosciuti a livello industriale.

Seguivamo già da tempo le soluzioni di Harun Paper, ma a drupa 2024 ci hanno colpito la Super A-600 e la stampante UV-6003s roll-to-roll UV DTF sia per il grande formato della prima sia in generale per le loro elevate prestazioni in termini di qualità di stampa sia nella personalizzazione sia nella produzione in serie. A completamento della Super A-600 DTF, lo shaker DTF EVO-B600 e il plotter da taglio DC-7090C garantiscono un flusso di lavoro DTF perfettamente integrato che comprende stampa, shaker della polvere, asciugatura, taglio e trasferimento a caldo.

Tra i protagonisti della scena spicca Mimaki, che con i modelli TxF150-75 e TxF300-75 ha fissato nuovi standard di qualità e affidabilità. Il primo, pensato per le piccole produzioni e per i service che entrano nel mondo del DTF, offre una gestione automatica della temperatura e un sistema di sfiato che elimina le bolle d’aria nella pellicola, così da garantire trasferimenti uniformi e privi di difetti. TxF300-75 nasce per la produzione professionale, con doppia testina piezo e velocità fino a 16 m²/h. Entrambi utilizzano gli inchiostri Mimaki PHT50, certificati OEKO-TEX Eco Passport.

Anche Ricoh ha saputo cogliere il potenziale di questa tecnologia con la serie Ri 1000X e Ri 2000, che oggi sono frequentemente utilizzate in configurazione DTF grazie a kit dedicati per la stampa su film. Il vantaggio competitivo di Ricoh risiede nel controllo preciso della densità del bianco e nella compatibilità con inchiostri di terze parti, che consente di adattare la macchina a diversi workflow produttivi.

Nel segmento delle soluzioni industriali e semi-industriali, si distinguono le Hurricane, sistemi DTF di

nuova generazione progettati per garantire continuità di produzione, qualità costante e automazione completa del processo. Le Hurricane integrano in un’unica strut tura stampa, applicazione automatica della polvere ade siva, fusione e asciugatura, riducendo drasticamente gli interventi manuali e i tempi di setup. Grazie a doppie o quadruple testine Epson i3200 e al controllo termico a zone, queste stampanti possono raggiungere velocità di oltre venti m lineari h mantenendo la precisione dei registri anche su lunghi cicli. Il sistema di ricircolo continuo dell’inchiostro bianco impedisce la sedimentazione del pigmento, una delle criticità più note del DTF, mentre la gestione digitale della temperatura assicura uniformità di polimerizzazione su tutta la superficie.

Tra i produttori che hanno creduto fin dall’inizio nel DTF bisogna considerare anche Brother e STS Inks, che hanno introdotto sistemi completi comprensivi di stampante, shaker e forno di fusione. Brother ha aggiornato la gamma GTXpro Bulk rendendola compatibile con la stampa DTF, mentre STS, in collaborazione con Mutoh, ha sviluppato un ecosistema integrato di stampante e film proprietari ottimizzati per la resa del colore e la durata.

Stampa industriale su tessuto a rotolo:

il digitale incontra la produzione

La stampa industriale su tessuto roll-to-roll rappresenta la frontiera più avanzata della digitalizzazione tessile. È qui che la tecnologia inkjet si confronta ai massimi livelli con le esigenze della produzione su larga scala per la moda, l’arredamento e i tessuti tecnici, sostituendo gradualmente la stampa tradizionale su rotativa e la serigrafia. Ciò che un tempo era appannaggio esclusivo di macchine analogiche a cilindri oggi può essere gestito con testine digitali di ultima generazione, in grado di depositare inchiostro con precisione micrometrica a velocità che superano i 700 metri lineari all’ora. Questa transizione segna una svolta epocale per l’intera filiera tessile: da un lato consente di ridurre drasticamente sprechi, consumo idrico e tempi di avvio; dall’altro permette di assecondare la frammentazione delle lavorazioni e produrre tirature ridotte, personalizzazioni e versioning di collezione in tempi impensabili con i processi convenzionali. La stampa industriale digitale è anche la risposta alla crescente domanda di sostenibilità. L’eliminazione di impianti di lavaggio e vapore, la riduzione di elementi chimici e la possibilità di utilizzare inchiostri pigmentati a base acqua rappresentano un cambiamento radicale nel modo di concepire la produzione tessile. L’approccio waterless, cioè a ciclo chiuso senza utilizzo di acqua, è ormai una realtà consolidata nelle linee di ultima generazione, e si accompagna all’adozione di software di gestione dati che integrano la stampa con i sistemi ERP e PLM, rendendo tracciabile ogni fase del processo. In questa visione, la macchina da stampa non è più solo un dispositivo produttivo, ma il cuore di un ecosistema connesso in grado di dialogare con la progettazione, la logistica e la confezione. Nel panorama industriale europeo si ritrova anche Durst con la famiglia Alpha, in particolare la Alpha 330, che combina un’elevata produttività con una gestione colore basata su intelligenza artificiale. Il sistema di analisi integrato Durst Analytics monitora in tempo reale tutti i parametri di stampa, dall’umidità del tessuto alla viscosità dell’inchiostro, e adatta automaticamente la curva di deposizione. Alpha utilizza inchiostri a pigmento a base acqua Durst Water Technology, che garantiscono un’eccellente solidità alla luce e una mano morbida, adatta a tessuti per moda e home textile. Durst offre inoltre un ecosistema software completo che comprende analisi dei file, gestione colore e report di produzione, permettendo di operare in ambienti completamente digitalizzati.

Altro nome iconico della stampa industriale è EFI Reggiani, pioniere assoluto nella transizione dal rotativo al digitale. Con la Reggiani BOLT e la più recente

ecoTERRA, EFI ha introdotto un nuovo paradigma produttivo basato su sostenibilità e automazione. Con una velocità che supera i novanta metri lineari al minuto, la BOLT integra testine ad alta frequenza e un sistema di ricircolo continuo dell’inchiostro che riduce gli scarti e garantisce uniformità cromatica su lunghe tirature. La ecoTERRA invece, rappresenta la prima soluzione industriale waterless, in grado di stampare e fissare il colore in un unico passaggio, eliminando completamente la necessità di lavaggio e vaporizzazione. Questa innovazione riduce il consumo d’acqua del 95% e quello energetico di oltre il 60%, aprendo la strada a una nuova generazione di impianti tessili sostenibili.

Tra i protagonisti del settore, si ripropone Epson con la celebre gamma Monna Lisa, sviluppata in collaborazione con Robustelli e oggi giunta alla generazione Evo Tre. Le Monna Lisa sono considerate lo standard di riferimento per la stampa digitale su tessuto di alta gamma: dotate di testine PrecisionCore e inchiostri Genesta, offrono un gamut cromatico ampio, lasciano il tessuto naturalmente morbido e garantiscono una definizione impeccabile anche sui filati più pregiati. La nuova Monna Lisa ML-13000 rappresenta il vertice tecnologico della serie: dodici colori, sedici testine e una gestione avanzata degli inchiostri che assicura costanza di output anche nelle produzioni 24/7. La versatilità è uno dei suoi punti di forza: può utilizzare inchiostri reattivi, acidi o pigmentati, adattandosi così a cotone, viscosa, seta o poliestere. L’intero sistema è gestito da un software proprietario che controlla in tempo reale temperatura, viscosità e pressione degli inchiostri, minimizzando gli interventi dell’operatore.

Tra i player internazionali non mancano Kyocera e Konica Minolta. Kyocera con la recente FOREARTH, ha introdotto un concetto completamente nuovo di stampa tessile sostenibile. Si tratta di un sistema a ciclo chiuso che elimina l’uso dell’acqua nel processo e riduce fino al 50% il consumo energetico rispetto a una linea convenzionale. La FOREARTH utilizza inchiostri pigmentati e un processo di fissaggio proprietario che evita l’uso di vapore o lavaggio, con un impatto ambientale tra i più bassi dell’industria.

Konica Minolta è presente sul mercato con Nassenger SP-1 e Nassenger 10, macchine che sfruttano testine proprietarie a 1.024 ugelli per garantire deposizione

precisa e densità cromatica elevata. Piattaforme particolarmente apprezzate per la capacità di gestire tessuti complessi come velluti e fibre sintetiche. Mimaki, con la Tiger600-1800TS, ha introdotto una macchina compatta ma ad alte prestazioni che risponde perfettamente alle esigenze delle piccole e medie aziende di confezione e stampa tessile. Grazie alle testine piezo a goccia variabile e agli inchiostri sublimatici ad asciugatura rapida, la Tiger600 può raggiungere una velocità fino a 550 m²/h mantenendo un’elevata precisione di registro anche nelle stampe multicolor. Il nuovo sistema di alimentazione migliorato consente di utilizzare supporti fino a 600 mm di diametro, riducendo i tempi di cambio e aumentando l’efficienza complessiva della linea. La compattezza dell’impianto ne fa una soluzione rivolta a laboratori evoluti e centri di stampa industriale intenzionati a combinare flessibilità e capacità produttiva.

Nel segmento dell’alta produttività si colloca MS Printing Solutions, con modelli come LaRio e JP7 capaci di definire un punto di riferimento per la stampa digitale su tessuto a ciclo continuo. LaRio è una piattaforma a 16 testine Kyocera capace di produrre fino a 90 metri al minuto, con una stabilità cromatica e una linearità paragonabili a quelle di un impianto rotativo. La JP7, più flessibile, supporta un’ampia gamma di inchiostri e tessuti, offrendo un equilibrio tra qualità e produttività. MS ha inoltre sviluppato sistemi di pretrattamento e asciugatura integrati che riducono l’impatto ambientale e ottimizzano i consumi energetici.

A completare il panorama ci sono realtà come SPGPrints, con la tecnologia Pike e Archer, e Ricoh, che fornisce motori inkjet OEM per diverse piattaforme di stampa tessile industriale. Entrambe contribuiscono a diffondere l’adozione del digitale nei distretti produttivi più avanzati, offrendo soluzioni modulari e personalizzabili.

La stampa digitale industriale su tessuto a rotolo è dunque la sintesi perfetta tra innovazione e sostenibilità. Le macchine di ultima generazione non si limitano a replicare la qualità analogica: la superano, offrendo un controllo totale del colore, della texture e della ripetibilità, elementi utili per portare il tessile digitale al servizio della digitalizzazione e di strategie in ottica di Industria 4.0.

Soluzioni ibride e sistemi integrati:

la convergenza del digitale tessile

La frontiera più recente della stampa digitale su tessuto è rappresentata dalle soluzioni ibride, che combinano Direct to Garment (DTG) e Direct to Film (DTF) per offrire massima flessibilità applicativa ed efficienza. In un mercato orientato a personalizzazione e on demand, poter decidere con un’unica piattaforma se stampare direttamente sul capo oppure su film transfer, adattando la tecnologia al tessuto e all’effetto estetico richiesto, diventa un vantaggio competitivo decisivo, perché permette di ottimizzare costi, tempi e qualità di ogni lavorazione. Questa convergenza tra DTF e DTG è resa possibile dall’evoluzione della chimica degli inchiostri e dei sistemi di gestione del colore: gli stessi pigmenti a base acqua possono essere impiegati per entrambe le tecniche, con differenze minime di temperatura e profilo colore. I costruttori hanno così sviluppato macchine multifunzione che integrano pretrattamento, stampa, polimerizzazione e talvolta fissaggio finale, riducendo gli spazi occupati e semplificando la manutenzione. Brother si è mossa nella direzione delle soluzioni ibride, con la serie GTXpro e la più recente GTX600, ora compatibili con kit DTF dedicati. Queste macchine permettono di stampare indifferentemente su tessuti naturali o sintetici, utilizzando lo stesso set di inchiostri a pigmento e un workflow unificato. L’operatore può decidere se realizzare una stampa diretta o produrre un transfer su film, semplicemente selezionando il profilo di stampa nel software di gestione. Questo approccio ibrido è particolarmente vantaggioso per chi lavora nel mercato della personalizzazione o del merchandising, dove la varietà di capi e materiali rende necessaria una soluzione flessibile ma con standard qualitativi costanti. Brother ha inoltre sviluppato sistemi di asciugatura e pressatura automatici che si integrano perfettamente con le proprie stampanti, creando linee complete di produzione compatte e automatizzate. Il marchio che ha saputo interpretare meglio questa transizione è Kornit Digital, pioniere della stampa diretta su capo e oggi leader nell’integrazione di workflow digitali completi. Le sue macchine, come la Atlas MAX e la Avalanche Poly Pro, già progettate per operare in ambienti industriali con pretrattamento e asciugatura integrati, sono state aggiornate per dialogare con moduli DTF in grado di ampliare la gamma di tessuti compatibili. La tecnologia MAX, basata su inchiostri NeoPigment Eco e sistemi di fissaggio a LED, permette di ottenere colori intensi e dettagli nitidi sia su cotone sia su fibre sintetiche, mentre il modulo XDi aggiunge la possibilità di creare effetti tattili e tridimensionali. L’obiettivo di Kornit è offrire una piattaforma all-in-one completamente automatizzata e collegata ai sistemi cloud di produzione, dove ogni fase - dal file grafico al

capo finito - sia monitorata e tracciata digitalmente. Nel panorama europeo spicca Polyprint, che con la serie TexJet NG ha introdotto un concetto modulare di stampa ibrida. Le macchine Polyprint possono essere configurate come DTG, DTF o in modalità combinata, grazie a un software che gestisce automaticamente la curva di colore e la quantità di inchiostro in base al supporto selezionato. L’operatore può così passare da una T-shirt in cotone a un capo in poliestere o a un tessuto tecnico senza cambiare macchina. La TexJet NG120, in particolare, utilizza un sistema di mantenimento automatico della temperatura del letto di stampa che garantisce uniformità di fissaggio, mentre la TexJet Echo2 rappresenta la soluzione ideale per le piccole produzioni personalizzate. Entrambe adottano inchiostri certificati GOTS e offrono un’ampia compatibilità con i principali film DTF presenti sul mercato. Accanto ai grandi nomi, stanno emergendo nuovi player specializzati in soluzioni ibride compatte, pensate per laboratori e service digitali. Alcune aziende, come Hurricane e STS Inks, stanno sviluppando sistemi che combinano in un’unica unità stampa, applicazione della polvere adesiva e fusione termica, riducendo drasticamente l’ingombro e semplificando la gestione. Queste macchine, spesso basate su doppie testine Epson i3200, rappresentano una risposta concreta alla richiesta di strumenti flessibili, affidabili e adatti a produzioni miste.

Le soluzioni ibride segnano dunque una nuova fase nella stampa tessile digitale. Rappresentano la sintesi perfetta tra la precisione del DTG e la versatilità del DTF, offrendo a stampatori e brand la libertà di scegliere di volta in volta la tecnica più adatta al progetto, senza rinunciare a qualità, sostenibilità e controllo dei costi. È una convergenza che riflette la trasformazione in atto nel mondo della moda e del design: da produ zioni rigide e centralizzate a modelli flessibili, digitali e distribuiti, in cui la tecnologia diventa il vero motore creativo della manifattura tessile contemporanea.

GRANDE SUCCESSO PER IL

XII CONVEGNO NAZIONALE ENIP-GCT: SCUOLA, LAVORO E COMPETENZE PER LA FILIERA DEL FUTURO

ENIP-GCT HA CELEBRATO

UFFICIALMENTE IL SUO

70° ANNIVERSARIO NEL CORSO

DEL XII CONVEGNO NAZIONALE

DELLE SCUOLE GRAFICHE

E CARTOTECNICHE

Si è svolto con grande successo di pubblico e partecipazione a Torino, l’8 e il 9 ottobre 2025, il XII Convegno Nazionale ENIP-GCT delle Scuole Grafiche e Cartotecniche, un’edizione particolarmente significativa perché coincisa con il 70° anniversario dell’Ente Nazionale per l’Istruzione Professionale Grafica, Cartotecnica e Trasformatrice. Due giornate dense di incontri, riflessioni e momenti celebrativi che hanno posto al centro il rapporto tra scuola, lavoro e competenze, con uno sguardo attento ai nuovi scenari che attendono la filiera grafica, editoriale e cartotecnica.

Un’apertura culturale e celebrazione storica

La prima giornata, mercoledì 8 ottobre, si è aperta con un tour guidato al Museo Egizio di Torino, un momento di condivisione culturale che ha preceduto la Cena di Gala presso Vigna Chinet. La serata, dedicata ai “70 anni di storia ENIP-GCT”, ha celebrato il contributo che l’Ente ha dato nel costruire, fin dalla sua costituzione, un ponte solido tra la formazione e il mondo delle imprese del settore grafico e cartotecnico. Un’occasione per ricordare il valore della sua missione educativa e per rendere omaggio a un’istituzione che, da sette decenni, contribuisce a far crescere competenze, innovazione e cultura professionale.

Da sinistra

Marco Spada, Presidente ENIPGCT Nazionale, Alessio Bona, Presidente del Comitato

Provinciale ENIPGCT di Torino, e Tommaso

Savio Martinico, Direttore ENIPGCT Nazionale

Le istituzioni e il mondo produttivo insieme per la formazione

La giornata di giovedì 9 ottobre si è svolta al Centro Congressi dell’Unione Industriali di Torino, nella sala dedicata alla memoria dell’Avvocato Agnelli.

Dopo i saluti di Alessio Bona, Presidente del Comitato Provinciale ENIP-GCT Torino, e delle autorità presenti, i lavori - moderati dal Direttore ENIP-GCT Nazionale, Tommaso Savio Martinico - si sono aperti con l’intervento di Marco Spada, Presidente Nazionale ENIP-GCT, che ha presentato il docufilm Orienta-Giovani “Mattia fa le scatole — Storie di giovani in fabbrica”, esempio concreto di come la formazione tecnica possa orientare i giovani verso professioni qualificate e richieste dal mercato. A seguire l’atteso intervento del rappresentante del MIM, Rosalba Bonanni, Direzione Generale per l’Istruzione Tecnica e Professionale e per la Formazione Tecnica Superiore, che segue da anni il comparto e che ha illustrato

Il panel della Tavola Rotonda dedicata a innovazione, formazione e sicurezza

IL NUOVO LABORATORIO DELL’ITS ANGELO RIZZOLI APRE LE PORTE ALLE AZIENDE

PRESSO LA SEDE DI VIA AMORETTI A MILANO

IN OCCASIONE DELL’EVENTO “VISITA AI NUOVI LABORATORI:

INNOVAZIONE E TECNOLOGIA

AL SERVIZIO DELLA FORMAZIONE E DELLE AZIENDE”

Un’occasione per scoprire da vicino un laboratorio di eccellenza che rappresenta un unicum in Italia per tecnologie, didattica e ricerca applicata quella che prima il 26 giugno e poi il 17 ottobre scorsi ha permesso alle aziende di visitare il nuovo laboratorio dell’ITS Angelo Rizzoli. Fortemente voluto dal team dell’ITSAR e da Luigi Campanella, presidente del Comitato ENIP-GCT Milano e membro del CDA ITSAR, nasce per supportare le imprese dei settori grafico e packaging nello sviluppo di soluzioni innovative e competitive. L’evento di presentazione, organizzato con il supporto di ENIP-GCT, Assografici e Unione GCT Milano ha avuto come obiettivo principale quello di far conoscere alle aziende le potenzialità di questo nuovo spazio e il valore della formazione tecnica ITS, capace di preparare giovani professionisti pronti a rispondere alle esigenze di un mercato in rapida trasformazione.

le risorse dell’ITS nei propri processi aziendali. Tra gli ospiti, Valentina Aprea, esperta di politiche per la formazione e il lavoro, ha ricordato come la legge 99/2022 sugli ITS rappresenti «una leva strategica per la competitività del sistema produttivo italiano».

Un laboratorio per il futuro dell’industria grafica Inaugurato nel 2025, il laboratorio dell’ITS Rizzoli è un hub tecnologico dedicato alla ricerca applicata e alla sperimentazione nei settori della stampa, della grafica e del packaging. Dotato di tecnologie di ultima generazione, consente alle imprese di sviluppare progetti personalizzati, testare nuove soluzioni e collaborare con studenti e tecnici altamente qualificati. Grazie ai fondi del PNRR, il laboratorio è destinato a crescere ulteriormente, raddoppiando gli spazi e ampliando l’impatto sul territorio. «L’ITS Rizzoli non è solo un centro tecnologico, ma un polo formativo d’eccellenza che crea il ponte tra il mondo accademico e quello industriale» ha sottolineato Roberto Sella, direttore generale dell’ITS Rizzoli, coordinatore della Rete ITS Lombardia e referente regionale della Rete ITS Italia.

Incontro tra aziende e giovani talenti

L’evento inaugurale ha offerto alle imprese un tour guidato del laboratorio curato da David Serenelli, responsabile tecnico-scientifico del corso Packaging Specialist ITSAR. Durante la visita, i partecipanti hanno potuto conoscere le tecnologie in dotazione, assistere a dimostrazioni pratiche e valutare come integrare le competenze e

Le voci del settore Marco Spada, presidente di ENIP-GCT, ha sottolineato l’importanza di sostenere la formazione tecnica con strumenti concreti e aggiornati: «L’evento dell’ITS Rizzoli è motivo di orgoglio: offre ai giovani tecnologie reali e proiettate al futuro. Dobbiamo far conoscere questa eccellenza e farne un modello di riferimento. ENIP-GCT sarà al fianco di ITS Rizzoli come partner e promotore di competenze in un settore che ha urgente bisogno di rinnovarsi». Erano presenti anche Carlo Montedoro, presidente nazionale Assografici, e Lara Botta, presidente dell’Unione Grafici Cartotecnici e Trasformatori di Milano e vicepresidente nazionale Assografici, che hanno evidenziato la necessità di rafforzare il dialogo tra imprese e formazione per sostenere la transizione digitale e sostenibile dell’industria grafica italiana.

Un invito alle imprese

Il nuovo laboratorio dell’ITS Rizzoli si propone come una risorsa strategica per le aziende che vogliono innovare, sperimentare e investire sul capitale umano. L’istituto forma figure professionali altamente specializzate, capaci di accompagnare le imprese verso le nuove frontiere della stampa e del packaging intelligente. L’iniziativa, intitolata “Visita ai nuovi laboratori dell’ITS Academy Angelo Rizzoli”, ha rappresentato un momento cruciale per consolidare il rapporto tra formazione e industria. Gli ITS, infatti, si confermano oggi come cuore dell’istruzione tecnica italiana, un modello capace di costruire sinergie virtuose con il mondo produttivo, contribuendo allo sviluppo del sistema manifatturiero nazionale.

FESPA Italia rappresenta gli interessi di tutto il mercato della stampa specialistica, dei suoi settori applicativi – Textile, Interior Decoration, Product Decoration, Out & Digital Out of Home (OOH e DOOH),

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INFORMAZIONI

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Una opportunità unica per dialogare con colleghi, fornitori, competitor, potenziali partner

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Un luogo per accedere a contenuti formativi, guide tecniche, realizzati da esperti di settore

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In modo per promuovere la tua

In modo per promuovere la tua azienda come riferimento per il mercato della stampa specialistica

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FESPA Italia rappresenta gli interessi di tutto il mercato della stampa specialistica, dei suoi settori applicativi – Textile, Interior Decoration, Product Decoration, Out & Digital Out of Home (OOH e DOOH), www.fespaitalia.it

come riferimento per il mercato della stampa specialistica

La rubrica “Print Connection” contiene comunicati, riguardanti novità tecnologiche o installazioni, mandati alla redazione del Poligrafico dalle aziende presenti nella “Banca Dati Fornitori”, visibile online nel sito Stampamedia.net. Inquadrando con lo smartphone il QRcode a fianco, puoi accedervi direttamente.

New Aerodinamica

Nuova versione 5.9 del gestionale Azul5

Il gestionale dedicato alle arti grafiche continua a evolversi per offrire sempre maggiori prestazioni e semplicità d'uso alle tipografie e agli stampatori. La versione 5.9 introduce importanti novità tecniche e funzionali che consolidano la posizione di leadership del software nel mercato. Il gestionale adotta ora la piattaforma .NET, un passaggio strategico che prepara il terreno per il futuro sviluppo della versione 6.0 e garantisce una base tecnologica ancora più solida, performante e sicura. Particolare attenzione è stata dedicata al ringiovanimento dell'interfaccia grafica, completamente ripensata per semplificare l'utilizzo quotidiano del programma. Il nuovo design si caratterizza per una maggiore intuitività e modernità, rendendo l'esperienza utente più fluida, efficiente e piacevole, riducendo i tempi di apprendimento per i nuovi operatori.

Una delle principali innovazioni della versione 5.9 è rappresentata dalla nuova sezione cruscotti, completamente personalizzabile in base alle specifiche necessità aziendali di ogni cliente. Questa funzionalità avanzata consente a ogni operatore di configurare e visualizzare immediatamente i dati più rilevanti per la propria attività, ottimizzando i tempi di lavoro e migliorando significativamente il controllo sui processi produttivi e gestionali.

La versione 5.9 include inoltre tutti gli aggiornamenti e le implementazioni sviluppati nell'ultimo anno, frutto dell'ascolto costante delle esigenze del mercato e del prezioso feedback ricevuto dai clienti. Questo approccio collaborativo conferma la filosofia di Azul Sistemi di offrire soluzioni software in continua evoluzione, sempre capaci di adattarsi alle mutevoli necessità del dinamico settore grafico.

PETRATTO

FLEXA

Taglio carta da parati verso la perfezione

Immagina un produttore di carta da parati che deve consegnare centinaia di metri per un importante progetto di interior design. Ogni interruzione, ogni cambio di bobina, ogni imperfezione visibile diventa un ostacolo che rallenta la produzione e mette a rischio la qualità finale. È proprio in questi contesti che la sinergia tra le attrezzature Flexa e la stampante Canon Colorado mostra tutta la sua forza: un sistema in linea pensato per il taglio automatico della carta da parati senza interruzioni.

Il sistema è composto da uno svolgitore per jumbo roll, stampante e taglierina automatica XY. Lo svolgitore UD 170, equipaggiato di un sensore di allineamento automatico, assicura un’alimentazione stabile e centrata in ingresso della stampante, permettendo di affrontare lunghe tirature senza interruzioni e riducendo drasticamente i tempi morti. L’operatore può concentrarsi sul controllo generale del flusso, senza preoccuparsi di dover fermare la macchina per i cambi bobina. Ma la vera rivoluzione arriva al momento del taglio. Miura Katana, con l’innovativo sistema di taglio inclinato a V (brevetto depositato), elimina le temute righe bianche nei punti di giunzione dei pannelli: un dettaglio che fa la differenza quando la carta da parati viene applicata a parete. Niente più ritocchi e frustrazione di fronte a bordi imperfetti: solo pannelli precisi, uniformi pronti per l’installazione. Per il produttore significa efficienza, continuità e qualità costante. Per il cliente finale ciò si traduce in un prodotto che esalta la creatività del design senza compromessi tecnici. In altre parole, un flusso davvero industriale che trasforma la fase di stampa e taglio in un processo fluido, affidabile e a prova di errore.

Dalle cordonatrici alla fustellatura

senza utensili

Petratto nel 1998 ebbe l’intuizione di concepire la cordonatura a battuta con posizioni programmabili modificando la nascente tecnologia digitale. Oggi, il nuovo brevetto di Eclipse Junior estende l’applicazione alla gestione di piccole e micro-tirature per cartotecnica e legatoria. È un sistema che comprende: cordonatura a battuta con lama e contro-solcatore, un gruppo di rifilo e taglio con lama circolare e contro-lama lineare, e un dispositivo di rotazione per lavorare il foglio in tutti i suoi 4 lati. Tutte le posizioni di cordonature e taglio sono programmabili o con apprendimento diretto attraverso codici a barre / QRcode. La luce di lavoro è di 78 cm. In legatoria, con posizioni programmabili, cordona a battuta e rifila sui 4 lati dépliant, copertine, sovraccoperte. Sono applicabili sistemi di piega per dépliant e sovraccoperte e di piega incollatura per copertine con alette. In cartotecnica consente fustellature senza utensili, eseguendo cordonature reticolari con posizioni programmabili; successivamente un plotter esegue solo i tagli, con un risultato qualitativamente impeccabile.

GRAFIMEC

Soluzioni complete per tagliacarte, lame e ricambi originali

Da sempre sinonimo di competenza e affidabilità nel settore delle macchine per la stampa e il finishing, Grafimec amplia oggi il proprio orizzonte con un business in forte crescita: le lame per tagliacarte. Un mercato dinamico, nel quale Grafimec si propone con un’offerta competitiva, ampia scelta e tempi di consegna contenuti.

Nel proprio magazzino sono sempre pronte all’uso lame adatte a tutte le marche e i modelli di tagliacarte. Dalle lame in acciaio normale a quelle in super rapido HSS, fino alle widia e ad altri materiali ad alte prestazioni, Grafimec offre soluzioni per ogni esigenza produttiva, garantendo qualità costante e consulenza tecnica personalizzata. Accanto a questa nuova specializzazione, resta centrale l’attività storica dell’azienda: la vendita di macchinari revisionati dai propri tecnici in officina, l’assistenza e manutenzione su attrezzature da stampa e finitura, e un magazzino di

BURGO

Carte per sublimatica e protezione calandra

Nel mondo della stampa sublimatica, le carte non sono un semplice supporto, ma un elemento chiave per garantire qualità, efficienza e sostenibilità. La gamma Ecosublime e Guardtex rappresenta oggi un nuovo standard per l’industria tessile e della stampa digitale, con soluzioni mirate ai diversi segmenti applicativi e con un occhio attento all’ambiente.

Le carte Ecosublime permettono qualità e sostenibilità per ogni settore. Sono state sviluppate per ottimizzare l’intero processo di stampa sublimatica, assicurando: trasferimenti nitidi, colori brillanti e uniformi, risparmio di inchiostro, riduzione dell’impatto ambientale. La gamma copre i principali settori di applicazione: Ecosublime Fashion, perfetta per il mondo moda, con colori vibranti e basso impatto ambientale; Ecosublime Deco, ideale per tessuti d’arredo e cartellonistica, con resistenza e durabilità nel tempo; Ecosublime Sport, studiata per tessuti tecnici e capi sottoposti a lavaggi frequenti e usura.

Accanto alle carte per stampa, la gamma Guardtex completa l’offerta con soluzioni specifiche per la protezione delle calandre: Guardtex Avana, resistente, stabile, alta protezione feltri e superfici da macchie, residui e difetti; Guardtex Sil, con trattamento superficiale siliconico, evita che le superfici si incollino tra loro e provochino blocking/adesione, consentendo cicli produttivi più lunghi e puliti per tessuti in poliestere con trattamenti PU (poliuretano).

L’adozione delle carte Ecosublime e Guardtex si traduce in benefici tangibili per le aziende: minore consumo di fibre, inchiostri e acqua; risparmio energetico e riduzione delle emissioni di CO2; riduzione degli scarti di produzione; eccellente macchinabilità e performance costanti; tracciabilità e certificazione di processo - LCA (work in progress).

La gamma Ecosublime e Guardtex non è solo un’evoluzione tecnica, quindi, ma una vera e propria rivoluzione nel settore della stampa sublimatica: qualità, efficienza e sostenibilità in un unico processo. La rivoluzione è iniziata.

ricambi sempre fornito. Qui i clienti trovano componenti e materiale di consumo per tagliacarte, macchine da confezione, packaging e post-stampa, con consegne rapide e supporto continuo. Con la spinta sulle lame e un servizio tecnico di alto livello, Grafimec si conferma un partner completo e competitivo, capace di rispondere con tempestività, affidabilità e competenza alle esigenze del mondo della stampa moderna.

KONICA MINOLTA

Nuovi sistemi a toner

Completando la serie AccurioPress C14010/S, le nuove stampanti offrono una qualità dell'immagine eccezionale, velocità fino a 105 pagine al minuto e una gestione versatile dei supporti. I modelli S presentano capacità di stampa a 5 colori per applicazioni di design innovative. Ideali per ambienti di produzione medio-alta, le AccurioPress C10500 e C10500S semplificano le operazioni con tecnologie intelligenti, garantendo un output di alta qualità con interventi minimi, ottimizzando i processi e riducendo i passaggi manuali. Perfette per gli stampatori commerciali, i centri stampa interni e le aziende ad alta produzione, massimizzano il tempo di attività con regolazioni automatiche e tecnologia di ispezione, migliorando la competitività e la produttività. Inoltre, la presenza del toner bianco nei modelli “S” consente ai professionisti della stampa di ampliare la propria offerta e aprire nuove opportunità di business. La possibilità di creare risultati vibranti e ad alto contrasto su materiali colorati, trasparenti o metallici è perfetta per migliorare confezioni, inviti e materiali di marketing che richiedono attenzione e sofisticatezza. Un output ripetibile e di alta qualità con un intervento minimo dell'operatore è reso possibile da funzioni come l'Intelligent Quality Optimizer Unit IQ-601 con spettrofotometro integrato per profili colore ICC accurati e validazioni precise. Il sensore intelligente per i media IM-104 identifica istantaneamente il tipo di carta e il peso, garantendo le impostazioni di stampa ottimali con ogni supporto. La qualità di stampa è ulteriormente migliorata dalla tecnologia innovativa del toner Simitri® V di Konica Minolta, che offre una finitura opaca simil offset. Supporta anche un'elevata produttività, in quanto richiede una temperatura di fusione più bassa, riducendo il consumo energetico del sistema e l'impatto del processo di stampa sulla carta.

CARTES

Da Grafiche Pradella il packaging del futuro

Fondata nel 1918 e originaria di Bormio, Grafiche Pradella Srl ha fatto del packaging di eccellenza la sua missione. Dal 2010 è operativa nella nuova sede di Mazzo di Valtellina (SO), dove sviluppa soluzioni ad alto valore aggiunto per i settori industriale, farmaceutico, alimentare, detergenza, automotive e beverage, mantenendo ferma l’attenzione su prestazioni, personalizzazione e responsabilità ambientale. L’azienda opera internamente con tecnologie moderne per la stampa flessografica e digitale, affiancate da sistemi di nobilitazione di pregio. Fondamentale nella sua crescita è la partnership tecnologica con Cartes Srl, produttore italiano leader nella realizzazione di macchine per etichette ad alto contenuto tecnico, con specializzazione anche in finitura, converting e nobilitazione digitale. Grazie all’adozione di due nuove linee Cartes, Pradella rafforza la capacità di realizzare packaging decorativi e tecnici, con ottima qualità, tempistiche efficaci e grande flessibilità nel gestire tirature da piccole a grandi.

La tracciabilità e la sicurezza sono elementi centrali: le certificazioni ISO 9001, FSC® e BRC Packaging Materials attestano l’impegno dell’azienda verso processi di produzione rigorosi, igiene, sicurezza del materiale, e sostenibilità ambientale. Il certificato BRC, in particolare, è uno standard globale che garantisce ai clienti – soprattutto nei settori alimentare e cosmetico – che i materiali d’imballaggio siano prodotti secondo requisiti di igiene, sicurezza e legalità molto stringenti. Grafiche Pradella offre ai propri clienti un servizio completo “chiavi in mano”: dallo studio grafico alla realizzazione pratica del packaging. La scelta di partner tecnologici come Cartes permette non solo di consegnare prodotti estetici e valorizzati dal punto di vista tecnico, ma anche di garantire scalabilità, efficienza produttiva e ridotto impatto ambientale. Con una visione che unisce tradizione, innovazione e impegno verso pratiche responsabili, l’azienda è pronta a rispondere alle sfide del mercato globale. Per maggiori informazioni: www.grafichepradella.com

EPSON

Nuovi standard di qualità per il signage

Da sinistra: Enrica Lodi, Ivan Spina e Diego Casagrande di CARTES, Francesca Caspani e Gabriele Pradella di Grafiche Pradella, Mario Lodi, presidente di CARTES

Con HSB Digi 13.000

via libera ai grandi formati

Hohner Maschinenbau GmbH sta rilevando una crescente tendenza alla finitura digitale a punto metallico per prodotti di grande formato in grammature inferiori, come ad esempio per la produzione di giornali. Al fine di soddisfare queste nuove esigenze di mercato, da breve Hohner offre anche l’accavallatrice HSB 13.000 completamente automatica apprezzata per l’ampia gamma di formati disponibili: da DIN A6 a

La stampante eco solvente a quattro colori Epson SureColor S7100 è il modello entry level da 64 pollici della famiglia SureColor serie S, la linea composta da SC-S8100 a sei colori – presentata per la prima volta in Italia in occasione di Viscom – e dal top di gamma SC-S9100 a undici colori. Nel campo della comunicazione visiva rappresenta il costante impegno di Epson per l'innovazione e la dedizione al supporto dei professionisti di settore e stabilisce nuovi standard di qualità e affidabilità: la sua tecnologia avanzata infatti permette di migliorare l’esperienza utente e la facilità d’uso, oltre ad aumentare la produttività del 23,8% - rispetto al modello SC-S40600 – in modalità predefinita, riducendo significativamente i tempi di produzione senza compromettere la qualità dell'immagine.

La tecnologia evoluta riguarda anche la nuova testina di stampa PrecisionCore Micro TFP da 1,33 pollici di larghezza con 400 ugelli, che consente di stampare più velocemente e di aumentare l'ampiezza di stampa in un unico passaggio, mentre il sistema automatico di rilevamento delle condizioni degli ugelli (NVT-Nozzle Verification Technology) avverte gli utenti di eventuali problemi e garantisce prestazioni ottimali della stampante. Non solo: la piattaforma Epson Cloud Solution PORT – che supporta SC-S7100 – consente il monitoraggio da remoto con informazioni in tempo reale sulle prestazioni della stampante, per ottimizzare l'efficienza operativa e ridurre i costi.

Ulteriori vantaggi arrivano anche dal lato inchiostri UltraChrome G3, con le confezioni più grandi: la capacità delle sacche è aumentata da 700 ml a 800, permettendo di ridurre la frequenza di sostituzione e portando a un risparmio per confezione dell'84% in peso e del 91% di rifiuti, un aspetto importante anche dal punto di vista della sostenibilità, pilastro fondamentale della filosofia Epson.

DIN A3, in versione Digifinisher.

La combinazione con svolgitore, taglio trasversale e unità di piegatura, e la relativa interconnessione offre non solo ampie possibilità di applicazioni completamente nuove ma anche una massima efficienza economica. Le componenti integrate possono essere scelte e selezionate dal cliente di MBO Postpress Solutions GmbH (membro di Postpress Alliance come Hohner), ma anche di altri brand come Tecnau e Hunkeler, per citarne alcuni.

Come per la ”sorella minore“ HHS-Futura 9, anche con la HSB Digi 13.000 l’automatizzazione variabile di taglio, piegatura, cucitura e rifilatura su tre lati, garantisce la finitura di prodotti stampati in digitale in bobina, adattandosi ai vari prodotti con differente tiratura. Un incredibile vantaggio per chi opera nella stampa di giornali con tirature ridotte ma con grande varietà di formati e la risposta perfetta alle mutevoli esigenze dell'industria della stampa di oggi.

HOHNER

NGW

Il partner per soluzioni digitali integrate

NGW consolida la propria posizione come partner strategico nel mondo della stampa e del taglio digitale, arricchendo l’offerta con nuovi brand internazionali. Oggi il catalogo comprende soluzioni HP, Canon, Handtop, Hanway e Jwei, capaci di coprire tutte le esigenze: dalla comunicazione visiva agli allestimenti fieristici, dal packaging all’interior design, fino alle applicazioni industriali più complesse. Qualità e sostenibilità sono i pilastri dell’approccio NGW. Le tecnologie selezionate garantiscono stampe ad alta definizione, con colori brillanti e massima precisione, riducendo al contempo consumi e impatto ambientale. Le soluzioni a catalogo sono pensate per assorbire grandi volumi e rispondere con rapidità alle richieste urgenti del mercato, dove velocità e flessibilità diventano decisive.

Grazie all’integrazione dei processi e all’automazione delle fasi di carico, scarico e lavorazioni in linea, NGW aiuta le aziende a ridurre

BOBST

Piega-incollatrici a digitalizzazione avanzata

BOBST ha potenziato le piega-incollatrici EXPERTFOLD 145 | 165 e l’inscatolatore automatico SPEEDPACK grazie all’integrazione dell’interfaccia SPHERE HMI, che consente una gestione intelligente dei lavori e delle ricette per una configurazione più rapida, efficiente e ripetibile.

Grazie al collegamento con la piattaforma BOBST Connect, le macchine diventano parte di un ecosistema digitale in cui è possibile preparare le ricette di lavoro direttamente in ufficio e inviarle alla linea di produzione. Una volta ricevuti i dati tramite l’HMI, tutte le componenti Matic si configurano automaticamente. Eventuali modifiche apportate durante la produzione vengono sincronizzate in tempo reale, garantendo una tracciabilità completa e l’eliminazione degli errori manuali. Questa trasformazione digitale consente una significativa riduzione dei tempi di inattività, cambi formato più rapidi e un flusso di lavoro ottimizzato, permettendo ai trasformatori di rispondere con maggiore agilità alle crescenti richieste di lotti ridotti e produzione just-in-time.

Un’ulteriore innovazione è rappresentata dal nuovo sistema automatico di allineamento dei fustellati, che regola in modo intelligente i rulli di pressione in base ai parametri della scatola. Questa funzione completamente digitale garantisce elevata precisione nel setup e riduce al minimo gli interventi manuali. In abbinamento, lo SPEEDPACK, che può contare le scatole e applicare fascette o reggette alla massima velocità, permette di aumentare la produttività della linea fino al 25%.

Infine, la piattaforma BOBST Connect offre strumenti avanzati per il monitoraggio della produzione, con riepiloghi dettagliati, analisi qualitative del prodotto e visualizzazione dei trend prestazionali. Questo approccio basato sui dati consente un controllo più accurato dei processi e facilita il confronto tra diversi impianti nel tempo, contribuendo a migliorare l’efficienza operativa e la capacità decisionale.

i tempi di produzione, aumentare la produttività e ottimizzare i costi. Con una visione orientata all’innovazione, si conferma un partner affidabile per imprese che puntano a una produzione più efficiente, sostenibile e competitiva.

DUE EMME PACK

Da sempre al fianco della cultura

Si è da poco concluso il Festivaletteratura, la manifestazione culturale che dal 1997 a Mantova propone incontri con autori, reading, spettacoli, concerti e installazioni artistiche. L’edizione 2025 ha confermato il successo crescente, con un programma caratterizzato da oltre 330 eventi e 300 autori e autrici italiani e internazionali.

Due Emme Pack Group, con le sue carte per l’editoria e il servizio di taglio ottimizzato, è diventata un riferimento per gli editori fornendo soluzioni per ogni esigenza: dalle carte naturali e patinate leggere per l’editoria scolastica, alle carte volume per la narrativa, fino ai prodotti d’alta finitura per la stampa di cataloghi e libri museali. L’azienda crede da sempre nell’importanza della cultura, e per questo ha sostenuto Festivaletteratura fornendo uno dei propri prodotti di punta – la carta naturale ecologica certificata FSC Offset Premium Soporset – per tutta la comunicazione cartacea dell’evento. La cultura non può prescindere da valori come consapevolezza e sostenibilità, valori che Due Emme Pack Group incarna da sempre: le certificazioni PEFC e FSC garantiscono la gestione responsabile e sostenibile delle foreste; inoltre l’Ecocalcolatore, strumento sviluppato da Due Emme Pack Group, consente ai clienti di conoscere l’impatto di ogni ordine in base alle tipologie di carta acquistate.

Dopo il successo della ventinovesima edizione, che ancora una volta ha puntato sul valorizzare la creatività contemporanea offrendo e sperimentando contenuti, format ed esperienze autentiche, Festivaletteratura guarda alla prossima edizione che, con il traguardo delle 30 edizioni, si confermerà il festival letterario più longevo d’Italia.

Rivoluzione digitale nel finishing di etichette

Nel competitivo mondo del converting e finishing, l'innovazione è cruciale. Sei Laser introduce KlimtJet, modulo di embellishment/ finitura digitale all'avanguardia per la rinomata linea Labelmaster. KlimtJet rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione, offrendo una soluzione imbattibile per arricchire le etichette con effetti speciali di alta qualità.

Un tocco di classe KlimtJet è in grado di eseguire verniciature selettive ed effetti oro a freddo digitali con dettagli fini ad alta risoluzione: il cliente sarà in grado di produrre etichette eleganti e spettacolari, differenti dalle finiture digitali un po’ “pacchiane” presenti sul mercato.

KlimtJet è stata progettata per integrarsi nel sistema Labelmaster, creando un flusso di lavoro completamente digitale tramite lettura dei QRcode, senza la necessità di interventi da parte dell'operatore. Questo approccio semplifica notevolmente il processo di produzione, riducendo i tempi di setup, minimizzando gli errori e aumentando l'efficienza complessiva.

KlimtJet è una soluzione avveniristica a un prezzo competitivo, un investimento per il futuro. L'unione di Labelmaster e KlimtJet è la soluzione definitiva per il converting e il finishing, offrendo flessibilità, qualità superiore ed efficienza, per etichette personalizzate ad alto valore aggiunto.

LIYU

Soluzioni

che trasformano la produzione industriale

Nel settore della stampa industriale di grande formato, Liyu Italia conferma il proprio ruolo di partner tecnologico per le aziende che vogliono crescere, innovare e distinguersi. Le piattaforme Signature Series e KC Pro XL Plus rappresentano oggi l’apice dell’offerta Liyu. Dopo l’anteprima internazionale a FESPA Berlino e la presentazione italiana a Viscom Italia, questa piattaforma si è affermata come punto di riferimento per le aziende che devono gestire commesse diversificate rispettando tempistiche stringenti. Con formato di stampa fino a 330 cm e velocità fino a 350 m²/h, non si distingue solo per le prestazioni, ma soprattutto per la continuità operativa. Grazie alla funzione avanzata Continuous Print, la macchina riduce i fermi e semplifica la gestione dei flussi di lavoro, consentendo una produzione ininterrotta. La configurazione fino a 40 teste speculari assicura uniformità cromatica e definizione elevata, riducendo rilavorazioni e sprechi. Per il cliente, questo significa maggiore efficienza, controllo dei costi e competitività nei mercati ad alto volume. KC Pro XL Plus è il sistema flatbed ideale per chi affronta produzioni continuative e volumi elevati, senza margini di errore. La sua struttura industriale e i sistemi di controllo avanzati garantiscono risultati costanti anche su cicli produttivi prolungati, offrendo qualità fotografica replicabile nel tempo. Con velocità fino a 480 m²/h e una configurazione fino a 40 teste speculari, unisce alta produttività e qualità premium, ideale anche per tirature estese. Per i centri stampa industriali, questo si traduce in affidabilità nelle consegne, riduzione degli scarti e possibilità di ampliare l’offerta con applicazioni ad alto valore aggiunto. Scopri dal vivo le tecnologie Liyu: prenota una visita personalizzata presso il Centro di Ricerca & Sviluppo di Milano, dove è possibile testare ogni soluzione e valutare i vantaggi concreti per il proprio business. commerciale@liyuprinter.it

NEW AERODINAMICA

Obiettivo: ventilazione cabine

L’azienda bergamasca leader nell’aspirazione industriale, continua a stupire in fatto di innovazione. Tra i progetti più recenti spiccano le soluzioni per la ventilazione delle cabine produttive, ripensate per garantire qualità dell’aria ed efficienza dei processi. Se in passato i ventilatori assiali offrivano una buona portata ma pressioni insufficienti, oggi l’uso di centrifughi con inverter ha raddoppiato le prestazioni, migliorando stabilità del prodotto e benessere degli operatori. Un caso concreto: per un importante cliente è stato rinnovato l’intero sistema di ventilazione, eliminando calore e umidità in eccesso. Nello stesso intervento è stata inoltre migliorata l’aspirazione di rifili sostituendo il vecchio ventilatore strappatore con un modello ad alte prestazioni, ottimizzato anche il nuovo ondulatore di linea.

Con interventi mirati e soluzioni su misura, New Aerodinamica si conferma ancora una volta partner ideale per chi cerca innovazione, performance e affidabilità nel campo dell’aspirazione e della ventilazione industriale. Una realtà capace di guardare sempre avanti, anticipando le sfide del futuro.

GRAFIPRO

Nuova installazione Guowang in Artecarta Italia

Artecarta Italia Srl continua a investire in tecnologia di eccellenza per garantire qualità e produttività sempre più elevate. Dopo l’acquisto della fustellatrice Guowang R-130Q e del tagliacarte Guowang GW-137, l’azienda campana ha scelto nuovamente Grafipro come partner per l’installazione di una nuova macchina: la fustellatrice per stampa a caldo Guowang R-130Y, collocata nel nuovo e moderno capannone di Scafati (SA). R-130Y rappresenta un’evoluzione fondamentale per le lavorazioni di pregio: grazie alla tecnologia di stampa a caldo, la macchina consente di realizzare nobilitazioni con foil e rilievi di altissima precisione, ampliando le possibilità creative e produttive per packaging, editoria e progetti di comunicazione di valore.

Questa nuova installazione conferma la fiducia di Artecarta Italia nelle soluzioni Guowang distribuite da Grafipro, sinonimo di affidabilità e performance. L’integrazione delle tre macchine

GRAPHIC MACHINE SERVICE

L’importanza del giusto ricambio

Ogni tipografia e cartotecnica sa che per mantenere in funzione il proprio parco macchine sono necessari i ricambi giusti. Scegliere Graphic Machine Service come fornitore di ricambi vuol dire scegliere un partner fidato con un vasto magazzino di ricambi originali e ricambi che combinano qualità e convenienza. “I nostri tecnici curano quotidianamente lo stock per garantire ai clienti un rapido intervento, evitando tempi di inattività e mantenendo alta la qualità dei prodotti stampati. Siamo fornitori di ricambi KBA, Heidelberg, Komori, Manroland. Sul nostro sito si possono trovare i componenti meccanici ed elettrici indispensabili per il funzionamento dell’offset, in particolare le schede elettroniche. I ricambi possono essere ordinati tramite richiesta dal nostro sito e installati in autonomia e garantiamo la consegna con corriere certificato in tempi celeri. È importante controllare periodicamente lo stato delle macchine, facendo attenzione a segni d’usura e danneggiamenti. In caso di necessità, il nostro team è pronto a intervenire in tutta Italia con l’assistenza tecnica necessaria a garantire la riparazione o sostituzione del componente danneggiato. La scelta del ricambio non deve mai essere guidata solo dal risparmio: un pezzo sbagliato può compromettere sicurezza e affidabilità della macchina. Per questo siamo pronti a fornire la consulenza necessaria e a cercare il ricambio ideale per garantire che la macchina sia sempre in condizioni ottimali”.

nello stesso polo produttivo permetterà all’azienda di ottimizzare i flussi di lavoro e rispondere con ancora più rapidità alle richieste del mercato. Con questa scelta strategica, Artecarta rafforza la sua posizione nel settore e ribadisce la volontà di investire in innovazione e qualità per offrire ai clienti prodotti finiti dal design esclusivo e dall’alto valore aggiunto.

Raffaele Cascone, di Artecarta, con i funzionari Guowang, e Fabrizio Fiorito e Alessandro Montella di Grafipro.

Si rafforza la storica partnership con Screen

Il gruppo SMG, attivo nel Nordest d’Italia, consolida la collaborazione con SCREEN, rinomato produttore giapponese di attrezzature industriali per la stampa digitale e di soluzioni Computer-To-Plate (CtP) per la stampa offset. Lo scorso luglio, SMG ha partecipato all’incontro europeo dei principali distributori SCREEN, un appuntamento strategico dedicato alle più recenti tecnologie CtP. Nonostante le previsioni degli analisti ipotizzassero un calo della domanda a favore della stampa digitale –soprattutto nei settori del packaging, della pubblicità e in nuovi segmenti emergenti – il mercato continua a dimostrare un forte interesse per i sistemi CtP. La stampa offset si conferma infatti un pilastro fondamentale per stampatori, case madri e distributori. Tuttavia, sta affrontando un’evoluzione nelle richieste, con una crescente attenzione verso automazione ed ecosostenibilità, aspetti sempre più incentivati anche da misure fiscali e finanziarie. In questo contesto, SCREEN ha trovato nuovi stimoli per sviluppare soluzioni all’avanguardia, in grado di rispondere a un mercato che presenta un parco macchine datato, pronto per essere sostituito da attrezzature di nuova generazione. Parallelamente, il consolidamento del settore – con grandi gruppi che acquisiscono realtà tipografiche minori – apre interessanti opportunità per i sistemi CtP di grande formato (VLF), che si integrano facilmente con caricatori automatici multiformato, anche a pallet, e robot per la produzione industriale. Nel mercato italiano, SMG prevede di installare a breve tre nuovi sistemi CtP 8 pagine nella propria area operativa, inclusa un’unità VLF, tutti completamente automatici e dotati dell’ultima versione del software EQUIOS e server di nuova generazione.

SMG

FENIX

La nuova era della stampa digitale

Essere “la prima della classe” non è uno slogan, ma un dato di fatto. Le stampanti swissQprint hanno rivoluzionato il settore rompendo uno dei paradossi più radicati: produttività o qualità. Fino a ieri sembrava inevitabile dover scegliere: velocità a scapito della precisione, o perfezione della stampa a costo di rallentare la produzione. Con swissQprint questa dicotomia non esiste più: tecnologia e ingegnerizzazione svizzera consentono di ottenere entrambe le cose, senza compromessi.

È qui che entra in gioco Fenix Digital Group, partner esclusivo per l’Italia. Insieme, swissQprint e Fenix incarnano il concetto di due anime complementari: l’eccellenza svizzera, fatta di precisione, affidabilità e innovazione, e la versatilità italiana, che porta ascolto, consulenza e capacità di adattare ogni soluzione al contesto specifico del cliente. Un’unione che trasforma la tecnologia in vantaggio competitivo concreto, aiutando le aziende a crescere e a distinguersi. Oggi questa visione si rafforza con il completamento della 5ª generazione swissQprint.

L’arrivo di Topi 5 e Oryx 5 amplia la gamma, offrendo soluzioni su misura per chi ha esigenze di produzione piccole e medie, senza rinunciare alla qualità e alla modularità che contraddistinguono l’intera linea. Che si tratti di alti volumi, applicazioni di nicchia o versatilità quotidiana, la Generazione 5 ha una risposta per ogni business. Con swissQprint e Fenix, la stampa digitale non è più solo un servizio: è un motore di innovazione e crescita, capace di riscrivere le regole del gioco.

BAMA NOW

XEIKON Presentata la TX300 con tecnologia TITON

Xeikon a Labelexpo Europe ha presentato la nuova TX300, un sistema di stampa digitale per etichette basato sulla tecnologia TITON, evoluzione del dry toner già impiegato nel packaging flessibile. La novità ridefinisce la stampa di etichette offrendo la resistenza dell’inchiostro UV e la sicurezza alimentare del dry toner, senza bisogno di verniciatura protettiva. TX300 è pensata per i converter che richiedono etichette durevoli, sicure e sostenibili. TITON assicura risultati con una finitura opaca elegante su carta e materiali in polipropilene, e offre eccellenti prestazioni anche su carte naturali per etichette da vino, garantendo un aspetto raffinato e una sensazione tattile di alto livello senza impiego di primer. TITON rivoluziona la produzione di etichette: le aziende di stampa possono eliminare la fase di verniciatura, spesso complessa, dal loro flusso di lavoro. Questa tecnologia consente agli stampatori di rimanere all'avanguardia in materia di sicurezza alimentare e conformità, sostenibilità e aspettative del marchio riducendo passaggi e spreco di materiali. I primi utilizzatori confermano eccellenti prestazioni in termini di qualità, resistenza e stabilità operativa fino a 30 m/min combinate a ottima sovrastampabilità. Ne risultano etichette durevoli, resistenti ai graffi, al calore, ai solventi e all'attrito senza ulteriori fasi di rivestimento, sicure per gli alimenti, con toner conforme per le applicazioni alimentari.

Cambia uno dei partner commerciali storici

“Dopo un’attenta valutazione delle nuove dinamiche di mercato ci siamo decisi a cambiare uno dei nostri partner commerciali storici e così dallo scorso luglio la nostra collaborazione ventennale con MPS SYSTEM BV è terminata”, spiega Antonio Verdi amministratore di Bama. "Questa decisione è stata presa per migliorare la nostra posizione competitiva e per essere in grado di rispondere repentinamente alle nuove esigenze di un mercato in continua evoluzione come quello italiano”.

Ed è proprio grazie a queste nuove peculiarità che Bama ha individuato il nuovo partner: Zhejiang Hongsheng Machinery Co, Ltd., produttore cinese di macchine flessografiche rotative per

stampa di etichette autoadesive e imballaggio flessibile. Fin dalla sua fondazione nel 2011, ha mostrato una crescita così straordinaria da farla affermare come leader di mercato nella produzione di macchine flessografiche a banda stretta in Cina. L’azienda dispone di tre linee principali di prodotto – S-Class, E-Class, C-Class – tutte servomotorizzate ma con caratteristiche diverse per soddisfare le varie esigenze del mercato. Grazie all’eccellenza dei suoi prodotti e alla tecnologia all’avanguardia, questi macchinari sono anche facili da utilizzare così da minimizzare la variabile operatore e far aumentare di conseguenza la produttività e i profitti.

Guardando al futuro, Zhejiang Hongsheng Machinery continuerà a sostenere lo spirito d’innovazione aumentando gli investimenti in ricerca e sviluppo, per ampliare la propria presenza a livello globale, e per diventare uno dei leader mondiale nel settore della stampa flessografica.

SCREEN

F SERVICE AUTOMATION

Sinergia sceglie il plotter d’incollaggio Phoenix

F Service Automation srl festeggia con soddisfazione la recente installazione del plotter d’incollaggio Phoenix presso Sinergia srl, azienda milanese specializzata nel confezionamento per conto terzi di espositori da terra e da banco. Lo stabilimento di Via Brescia ha infatti accolto il plotter d’incollaggio Phoenix che nasce per automatizzare l’incollaggio di espositori, cartelli vetrina, crowner e pallbox a una velocità di 2 metri al secondo, garantendo un’elevata qualità di incollaggio dal primo all’ultimo pezzo. Phoenix®, conosciuto e apprezzato ormai da tanti anni dalle aziende italiane ed estere operanti nel settore del packaging, ha un formato di 270x175 cm e assicura agli operatori un netto miglioramento della qualità del lavoro con quattro postazioni operative, programmazione con tablet in autoapprendimento o da file DXF.

"Offrire ai nostri clienti un prodotto di qualità superiore è la nostra missione. Per questo ab-

Una Truepress JET 520NX per la stampa di quotidiani

Il principale fornitore di servizi di stampa di Malta, Miller Newsprint Ltd, ha installato una SCREEN Truepress JET 520NX per potenziare la produzione di quotidiani e stampati commerciali con la tecnologia inkjet digitale ad alta velocità. Unico stampatore di quotidiani dell’isola, Miller Newsprint si affidava in passato a macchine da stampa offset. L’azienda è poi passata alla stampa digitale per produrre tirature ridotte di quotidiani locali, riducendo i costi e l’impatto ambientale, e migliorando al contempo i tempi di consegna. “La stampa digitale ha rappresentato una svolta per noi,” ha dichiarato Mark Miller, CCO. “Produrre quotidiani localmente invece di importarli ha ridotto significativamente i costi e migliorato la sostenibilità”. Nel cercare un nuovo fornitore di tecnologia digitale, Miller Newsprint ha scelto SCREEN per la sua velocità, affidabilità e controllo dell’inchiostro. “La Truepress JET 520NX ha innalzato i nostri standard,” ha commentato Miller. “La sua flessibilità nella gestione della densità dell’inchiostro e la qualità costante sono eccezionali”. La macchina offre immagini nitide, testi chiari e prestazioni affidabili anche con livelli di inchiostro ridotti, caratteristiche apprezzate sia dagli editori che dai lettori dei quotidiani locali. La sua tecnologia avanzata dell’inchiostro consente di stampare su carte sottili fino a 45 g/m², riducendo la trasparenza e il consumo di carta del 10%, migliorando così sostenibilità ed efficienza dei costi. Miller Newsprint riporta risultati eccellenti e prevede di ampliare ulteriormente il proprio parco macchine SCREEN. “La tecnologia e l’assistenza di SCREEN sono state straordinarie”, ha aggiunto Miller. “La Truepress JET 520NX è più di una macchina da stampa: è un investimento a lungo termine in una produzione locale sostenibile e di alta qualità”.

biamo investito nel plotter d'incollaggio: non solo automatizza, ma certifica la qualità dell'adesione. Garantiamo la stessa quantità di colla, nei punti esatti e alla temperatura perfetta, su ogni singolo pezzo. Questo significa maggiore affidabilità per il cliente finale, con il vantaggio che la sua rapida programmabilità ci consente di mantenere ritmi di produzione elevati, battendo i tempi di consegna della concorrenza".

Da destra: Mauro Beghetto (Ceo WGM), Daniele Samorani (ad Samorani Group), Pietro Ramponi (agente WGM)

WORLD GRAPHIC MACHINE

Samorani Group installa la terza RMGT Serie 9

Continua il percorso di crescita e innovazione per la storica azienda Samorani Group di Forlì, che firma un’altra importante tappa, confermando la fiducia nella WGM e nella tecnologia offset giapponese di ultima generazione. Si tratta della nuova RMGT 970, equipaggiata con cilindri Skeleton, in grado di stampare con la massima precisione anche su supporti fino a 0,8 mm di spessore. Una macchina che si distingue per l’affidabilità, la produttività e la qualità costante, caratteristiche che l’hanno già resa protagonista di risultati eccellenti. Le due RMGT Serie 9 sono in piena produzione, sotto la regia esperta del responsabile di produzione Umberto, che coordina con efficacia un reparto tecnico sempre più orientato alla performance. Grazie ai risultati ottenuti, Samorani è stata selezionata dal Gruppo Alliance Etiquettes per una partnership strategica in Emilia-Romagna, riconoscimento che premia l’approccio solido e orientato alla qualità. Un ruolo centrale va attribuito al fondatore, Daniele Samorani, artefice di un’evoluzione imprenditoriale che ha saputo trasformare un’azienda familiare in una realtà strutturata e di prestigio, oggi osservata con interesse anche da fondi internazionali. WGM non si limita a fornire tecnologie all'avanguardia, ma riserva anche particolare attenzione al supporto e al servizio post-vendita, consapevole che la soddisfazione dei clienti è il vero ‘goal’ di ogni affidabile fornitore.

Nuova opportunità per scatolifici e cartotecnica

Lugli Silverio lancia una nuova linea di macchinari per la produzione di imballaggi in polpa di cellulosa e riciclata, soluzioni compostabili, riciclabili e sostenibili pensate per settori come food, cosmetica, elettronica e lusso.

Questa tecnologia consente la formatura tridimensionale della carta, realizzando contenitori leggeri, resistenti e personalizzabili, ideali per sostituire plastica e polistirolo in modo eco-friendly. Già adottata da brand come Apple, Coca-Cola, l’Oréal, Ikea.

Questi i vantaggi: nuova linea di business green per scatolifici e cartotecniche; diversificazione tecnologica ad alto potenziale; accesso a clienti premium e multinazionali; aderenza ai principi dell’Industria 5.0 (sostenibilità, digitalizzazione); benefici fiscali e incentivi a fondo perduto per gli investimenti.

Risulta quindi perfetta per packaging per cosmetici, elettronica, vini, contenitori per l’asporto, mailer; per sostituire il polistirolo o la plastica con soluzioni biodegradabili e per mercati con vincoli ambientali (Europa, Cina, India). Una vera opportunità per entrare in un mercato in crescita, con un’offerta allineata alle nuove esigenze ambientali e industriali. info@luglisilverio.com

RICOH

La stampa digitale che dà valore a ogni metro

La serie Continuous Feed di Ricoh Graphic Communication (RGC) rappresenta l’evoluzione più avanzata della stampa digitale a bobina: un ecosistema progettato per offrire qualità, efficienza e nuove opportunità di business a chi vive la stampa come leva strategica di comunicazione.

Ricoh Pro VC40000 è sinonimo di produttività e affidabilità. Con una velocità fino a 180 m/min e un’eccellente stabilità cromatica, gestisce grandi volumi con costi contenuti. È la scelta ideale per chi opera nel direct mail o nella stampa transazionale, dove rapidità e precisione fanno la differenza. Il risultato? Comunicazioni personalizzate, perfettamente stampate e consegnate in tempi record.

Ricoh Pro VC60000 e VC70000 portano la stampa digitale a un nuovo livello di qualità. Le testine inkjet di ultima generazione e il controllo colore avanzato assicurano risultati paragonabili all’offset, anche su carte patinate. Sono pensate per editori, centri stampa e agenzie di marketing che desiderano realizzare libri, cataloghi o materiali promozionali in tirature flessibili e personalizzate, riducendo scarti e tempi di lavorazione. La soluzione ideale per prodotti sempre aggiornati, stampati solo quando servono.

La tecnologia Ricoh Pro VC80000 (foto sopra) offre prestazioni d’eccellenza con risoluzione fino a 1.200 dpi, automazione intelligente e controllo qualità in tempo reale. Gestisce supporti fino a 300 g/m², aprendo la strada al publishing di pregio e al packaging leggero. Chi la utilizza raggiunge risultati premium, con colori vividi, finiture raffinate e consegne puntuali.

Grazie alla gamma Pro VC, Ricoh ridefinisce la stampa digitale a modulo continuo: soluzioni scalabili che ottimizzano i processi, aumentano la redditività e valorizzano ogni stampa creando esperienze di comunicazione più efficaci, sostenibili e di qualità superiore.

Una Iridesse per l’innovazione nella formazione grafica

L’Istituto Salesiano San Marco compie un importante passo avanti nella formazione professionale nel settore della grafica grazie all’installazione della nuova macchina da stampa digitale Xerox Iridesse, dotata di sei colori in linea, toner speciali e finishing completo.

“Questa tecnologia di ultima generazione rappresenta un investimento strategico che arricchisce il percorso formativo dei nostri studenti nel settore #GraphicArt, offrendo loro l'opportunità di lavorare su tecnologie all’avanguardia già presenti nel mondo produttivo”, commenta Patrizio Pellizzon, docente dell’Istituto.

L’iniziativa rientra in un più ampio progetto di trasformazione digitale, sviluppato con Xerox, XMpie e CareAR, che ha portato all’integrazione della suite End-to-End Production Ecosystem: FreeFlow Core, StoreFlow, Ustudio, Circle e soluzioni immersive per la didattica.

Questa sinergia tra scuola e impresa si fonda su valori condivisi: formazione, competenza, creatività, inclusività e innovazione. Il progetto prosegue con percorsi dedicati anche alla formazione professionale esterna, rivolti a clienti e operatori del settore, rafforzando il legame tra educazione e industria.

Argi è l’Associazione che dal 1983 raggruppa i produttori e distributori di macchine, sistemi e prodotti per l’Industria Grafica. Rappresenta gli interessi istituzionali, tutela la rilevanza sociale e sostiene con atti concreti lo sviluppo economico di tutte le imprese impegnate nell’offerta di macchinari, prodotti e servizi alle aziende che concorrono alla produzione della comunicazione su carta stampata in ogni sua forma.

L’Ossevatorio ARGI studia i dati sul venduto pre-stampa, stampa, post-stampa dei mercati offset, digitale, cartotecnica e sala stampa.

E’ dedicato a sostenere le scuole grafiche attraverso la collaborazione con le scuole e ENIP-GCT.

Promuove regolari incontri tra gli attori della filiera della stampa digitale e offset e organizza la fiera Print4All.

Collabora costantemente con altre istituzioni nel mercato e nei settori complementari o di sbocco.

Piccoli delitti che commettiamo a ogni brindisi

Anche nei passati mesi estivi, di apparente calma e tranquillità per il periodo di vacanze passato, viaggiando da Nord a Sud del nostro bellissimo territorio italiano, ho continuato a cercare idee e spunti da proporre quali “alternative possibili per conquistare l’indipendenza tecnologica dell’Europa”.

Così siamo arrivati alle impegnative giornate di Barcellona per questa importante e di grande successo LABELEXPO 2025 che ha presentato tante novità ai numerosi visitatori internazionali.

Mi ha fatto enorme piacere vedere e leggere finalmente “buone notizie” con tantissimi commenti positivi e favorevoli per una Fiera che, nelle precedenti edizioni, non era stata accolta con così tanto entusiasmo.

Certamente la località di Barcellona e le favorevoli condizioni meteo hanno influito molto per attrarre un maggior numero di visitatori ma, contemporaneamente, tutta la macchina organizzativa della Fiera, questa volta, è stata soddisfacente per tutti: clienti, visitatori ed espositori. Non ultimo, abbiamo assistito alla presentazione di alcune interessanti novità

Anche per questa volta, ho scovato un’idea innovativa che, anche se già applicata, a mio parere ancora non sufficientemente pubblicizzata, utile per un nuovo sviluppo tecnologico legato anche al mondo cartario.

Così, anche per questa volta ho cercato di scovare un’idea innovativa che, anche se già applicata, a mio parere ancora non particolarmente conosciuta ed erroneamente non sufficientemente pubblicizzata, è utile per un nuovo sviluppo tecnologico legato anche al mondo cartario.

“Etichette … Etichette e ancora Etichette”, di tutte le tipologie e di tantissimi formati, stampate su materiali diversi per poi essere applicate alle confezioni di differenti merceologie di prodotti.

Ma dove ho trovato, viaggiando in questi mesi, le più belle applicazioni di etichette? Certamente sulle bottiglie di vino!

Quante bottiglie sono state stappate a Barcellona, in Fiera e poi nei ristoranti alla sera, durante la quattro giorni di LABELEXPO???

Quante volte abbiamo avuto occasione, durante le vacanze solo passate, di stappare alcune bottiglie di vino??? Certamente, con il nostro occhio esperto, abbiamo guardato e valorizzato, positivamente o meno, l’etichetta di ogni bottiglia che ci è passata davanti, ma… ogni bottiglia aveva un tappo di sughero che… dove è finito??? Stiamo commettendo un “crimine ambientale” poiché,

da una ricerca statistica, ho trovato che sembrerebbe che in Italia buttiamo 900 milioni di turaccioli all’anno. Pertanto, d’ora in poi, “occhio al tappo”: raccogliamolo poiché vale oro!

Il sughero, oltre a essere prezioso per il vino, perché gli permette di respirare e mantenersi vivo trasferendogli anche dei polifenoli, è anche considerato quale “miglior isolante esistente”, leggero ma molto valido, tanto da essere utilizzato anche nei rivestimenti sia delle navicelle spaziali sia delle navi e in generale nelle imbarcazioni. Pertanto, nella raccolta differenziata, impegniamoci a raccogliere in un sacchetto anche i tappi di sughero e poi consegnarli non solo nelle riciclerie ma anche all’ingresso di molti supermercati che, oltre ad avere la scatola per la raccolta delle pile esauste, molte volte hanno anche lo scatolone per il sughero.

E, dove non ci fosse, facciamo presente al Responsabile del Supermercato, di organizzare una raccolta poiché la prossima settimana, quando torneremo in quel Supermercato, vorremmo trovare lo “scatolone per sugheri” già bello pieno!

Il sughero dei turaccioli raccolti da numerose Onlus, grazie al progetto “ETICO” di sensibilizzazione ambientale e sociale, viene lavorato e sminuzzato formando la “granina di sughero” da cui il ciclo riparte non solamente per formare nuovi turaccioli. In molti casi la granina viene utilizzata per il “design” per la produzione di arredi: tavolini, sedie, sgabelli, lampade sempre presentati nelle diverse edizioni del Salone del Mobile.

di Sergio Facchini

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