Il Poligrafico, n. 126, Giugno 2011

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il poligrafico 126/2011

O N A I L A T I

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Stampa e nuovi media nell’era digitale

Verso un riequilibrio tra domanda e offerta Incontro con roberto pepponi di union printing - a pag. 26

Spazio Etichette Il volantone non teme la crisi

Il dilemma digitale o tradizionale al Convegno Gipea - a pag. 44 Il punto sul mercato della stampa per la gdo - a pag. 36

Sviluppo congiunto di standard Inaugurazione della nuova sede di Pixartprinting - a pag. 34 La collaborazione tra taga italia e uni - a pag. 44

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Sommario piombi In primo piano Colasanto, 25 milioni in rotative e impianti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Chiude A&G Marco . . . . . . . . . . . . . Il rinnovo del contratto grafico/editoriale . . . . . . . . . . . . . . Capriolo-Venturini in liquidazione . . . Aziende grafiche italiane . . . . . . Fornitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Eventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pollicioni d’Oro 2011 . . . . . . . . . . . Istituzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Spazio Cultura . . . . . . . . . . . . . .

10 11 11 13 15 16 18 20 22 24

INTERVISTE L’industria grafica, un futuro da reinventare: Union Printing . . . . . . . . . . . . . . . . 26 mercati Stampa volantini per la GDO: il settore che non teme la crisi . . . . 36 TECNOLOGIE News dai fornitori . . . . . . . . . . . 43-59 Carta & Supporti . . . . . . . . . . . . . . 50 Scodix 1200 Digital Embossing . . . 68 Il sistema Business Intelligence di Edigit (II parte) . . . . . . . . . . . . . . 72 EVENTI Open house KBA a Radebeul . . . . . . Convegno TAGA - UNI: verso lo sviluppo congiunto di standard . . . Aspettando Viscom 2011 . . . . . . . . Dal summit Manroland . . . . . . . . . .

32

36

Volantini di grande formato: i protagonisti della GDO non temono la crisi

20

Al Poligrafico Italiano uno dei “Pollicioni d’Oro” 2011

44 54 56

formazionE Gestione aziendale: Marketing non convenzionale . . . . . 64 uominI&azienDe Il virtuosismo imprenditoriale di pixartprinting . . . . . . . . . . . . . . . 52 spazio Ecologia Il “green” nella gestione documenti . 76 News di settore . . . . . . . . . . . . . . . 77

52

PENSIERI D’AUTORE Alberto Sironi Difendere il prezzo o conservare i volumi? Serve il giusto mix . . . . . . 75 rubriche I nomi di questo numero . . . . . . . . . . 6 Tipi da museo: torchio Columbian . . 82

Organo Ufficiale ITALIA

associazione tecnici arti grafiche italia

EURO GRAPHIC PRESS

Il Poligrafico è la rivista italiana del Gruppo Eurographic Press www.eurographicpress.com

Virtuosismo imprenditoriale, la strategia vincente di pixartprinting


il poligrafico

tutto il numero

in un minuto

Stampa e nuovi media nell’era digitale

aziende fiori all’occhiello

news di Attualità Molto ricca, come consuetudine, la sezione dedicata all’attualità del settore. In primo piano la notizia del Gruppo Colasanto che ha investito 25 milioni di euro in nuove rotative e impianti. A pag. 10

26

“L’industria grafica, un futuro da reinventare”: Roberto Pepponi di Union Printing

Intervista a… È Roberto Pepponi, fondatore e amministratore di Union Printing, a offrirci questo mese spunti di riflessione sui cambiamenti che l’industria grafica sta vivendo e su quali strategie si potrebbero mettere in campo per reinventare un futuro. A pag. 26

24

“Dalla tradizione al futuro: Comunicare in Movimento”

44

“Tecnologie grafiche: le attività di sviluppo dei nuovi standard”, convegno di TAGA Italia e UNI

I nostri collaboratori Davide Biancorosso, Luca Brentegani, Claudio Della Rossa, Michele Pingitore, Achille Perego, Alberto Sironi

Volantini formato XL Stampati promozionali per la GDO. A Milano 6 residenti su 10 li consultano regolarmente per organizzare i propri acquisiti e l’8% dichiara addirittura di “gradirli molto”. Istantanea di un settore che rispetto ad altri ha accusato meno il contraccolpo della crisi. A pag. 36 TAGA Italia e UNI Grande passo avanti nello sviluppo congiunto di standard per la tecnologia grafica in Italia e in ambito internazionale. Se ne è parlato al recente convegno organizzato dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazione e da TAGA Italia. A pag. 44 Formazione Cambiano le regole di mercato e nascono nuovi modelli di marketing. Mai come oggi l’impresa grafica è sollecitata a porre le basi per una gestione efficace del proprio business. Ce ne parla l’esperto di tematiche aziendali Claudio Della Rossa. A pag. 64


I nomi di questo numero Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria A

A&G Marco 11 ABC Tipografia 15 Accademia del Poligrafico 25 Accademia di Belle Arti Brera 24 Acimga 44 Adobe 16 Agfa Graphics 77 AIMSC 18,86 Altavia Italia 37 Antiga Silvio 20 Arctic Paper 50 Arjowiggins 50 Ass. Arti Grafiche Bologna 44 Ass. Culturale Studi Grafici Milano 18 Ass. Ind. Grafici Cartotecnici Torino 22 Ass. Poligrafici modenesi 44 Associazione Illustratori Milano 24 Assografici 11,45 ATIF 45 Atlantic Zeiser 3 ATM 24 Auchan 39 Auster Paul 24

B

6

Barbieri Baronio Elena Beltrami Alessandro Beretta Enrico Bertelli Paolo Biancorosso Davide BoFrost Bonafini Nicola

59 78 46 20 52 47 18 20

Bozzi Enrico 18 Bozzi Multimedia 18 Burgo Distribuzione ins. Burgo Group 51

C

Ca’Foscari università 53 Camoni Juri 13 Campanella Gigi 20 Camporese 63 Canon 19,60 Capodieci Piero 11 Capriolo-Venturini 13 Carmagnola Giovanni 22 Carnelli Carlo 44 Caroppo Costantino 22 Cartiere del Garda 2 Casini Francesco 73 Casini Riccardo 73 Castello Litografia 77 Centro Arti Visive Pescheria 24 CEPE 16 Cerretelli Daniele 72 Cerutti 62 Cervesato Graziano 20 Chung Robert 47 Cislaghi Carmen 44 Clymer George 86 Colasanto Luca 10 Coleman Parkes Research 76 Colombo Giovanni Battista 20 ColorConsulting 44 Colorgraf 8 Courtaulds Packaging 16 Crisanti Ester 18

D

D’Altan Paolo

24

D’Auria Printing Daprà Giovanni De-Si Grafiche Deidda Giampiero Digitalprint Centro Stampa Direct Marketing Association DM Expo DMA Italia DNV Italia Domino Communication Dow Chemical Druck Chemie DuPont

62 18 77 59 15 22 18 22 77 18 18 18 16

E

Eco Way 77 Edigit Group 9,72 Editoriale Domus 11 Emmeitalia Network 40 Emmepigi 20 Enfocus 61 Epple Druckfarben 32 Epson 18 ERA 18 Erlach Joachim 32 Eurizon Capital 18 Eurogravure 62 Europublishing 11

F

Faber Louis 16 Faber&Schleicher 16 Fattorossi Luca 20 Fedrigoni 51,83 Fenocchio Umberto 20 Filippini Arianna 78 FINAT 22 Fiori Guglielmo 39

Fogra 46 Folli Osvaldo 86 Fondazione Università Ca’Foscari 53 Fotoedizione 11 Franzi Sergio 20 Fujifilm 43

G

Gerboni Emilio 22 Ghibaudo Roberto 78 Gipponi Tino 86 Goss 10,28,38,62 GPN 79 Grafiche Mercurio 38 Graphispag 19 Gruppo Colasanto 10 Guida Giuseppe 86 GVO 19

H

H. Gruber Tipografia 77 Hansel & Greta 24 Harlequin 16 Harris 38 Hayes Greg 16 Heidelberg 16 Heinzel Matthias 16 Howard Hunt Group 19 HP 15,52,73

I

I2Capital ICI IFRA IGPDecaux Ikea Industria Grafica Valdarnese InfoPrint Solutions Intec Printers

13 16 46 24 40 73 15 16


i nomi di questo numero

Ipex Ist. Bodoni-Paravia Ist. Europeo Design Ist. G. Bodoni Ist. Pavoniano Artigianelli Ist. Rizzoli Ist. San Zeno

72 22 24 22 18 20 20

J

Joint Research Center 47 50 JS Lagrange 59 Just

K

KBA 10,17,28,32,38 Keller Industrie 54 Grafiche 32 Kersten Antje 18 Kiian 19 Kodak 59 Kolbus 23,52 Komori

L

L’Aperitivo Illustrato 24 La Grafica Arlunese 77

Lacoua Grégory 50 22,44 Lanfossi Luigi 10 Lcl 13 Legamatic 13 Legenda 46 Legraf Libralato Marcello 52 16 Linotype-Hell 24 Litorama 42 Litover

M

M-Dis 11 20,84 Macchingraf 37 Mamo Paolo MAN Roland Druckmaschinen 16 7,10,16, Manroland 28,38,56,62 Marchesi Grafiche 77 Editoriali 11 Marco Angelo 11 Marco Giovanni 50 Marie Claire 20 Marinelli Franco Maschinenfabrik Augsburg-Nuremberg 16

Masserdotti gruppo 15 Mazzucchelli 39,62 Grafiche 46 MCS 11 Me.Pe 62 Mediagraf 50 Meet My Project 18 Menozzi Enrica Mercurio Diodato 38 20 Merlo Vittorio Micciché Giovanni 44 10 Mitsubishi 20 Molinari Mario 11 Mondadori Monti Adalberto 20,22 Museo Stampa e Stampa d’Arte Lodi 86

N

Nano Maurizio Nardini Elia Nebiolo Nord Meccanica Noviello Rebecca

O

Océ

22 44 28 18 15

15,19,43,57,78

Officina della Comunicazione Omnia Service Omnicom Expo On Demand Ozzano Roberto

18 13 18 19 54

P

Pantone 60 50 PaperlinX 11 Parrini 18 Pedon Pellegrini Massimo 22,44 20 Pellitteri’s Day Pepponi Alessandro 28 28 Pepponi Michele Pepponi Roberto 10,27 22 Pesce Riccardo 13 Pgm Legatoria 22 Pian Alberto Picasso Marco F. 86 Piersantini Egiziano 86 Piersantini Michele 86 19 Pigott Luke 33 Piller Matteo Pixartprinting 30,31,52 50 Polyedra

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Q

Quadratum QuadTech

11 46

R

Rall Markus 56 Ramella Francesca 22 Rapisardi Francesco 20 32 Rapp Steffen A. 78 Ravera Federica 15 Re.Be.L. 15,60,76 Ricoh Rigamonti Matteo 52 62 Rima-System Rochester Inst. 47 of Technology 16 Roland 10 Rotoservice

S

IPI 126/11

Sammeck Ralf 32 51 Sappi 54 Sarco Paola 86 Schiavi Andrea 16 Schleicher Adolf Schobertechnologies 13 72 Scodix Scuola Grafica Mestre 20 SEAT Pagine Gialle 22 13 Selecta Servinform Group 19 45 Sironi Alberto 40 Sisma 41,62 Sitma Smurfit Kappa Carton 32 11 Sodip 21 Soporcel 13 Stampamatic

Studio Xilox 45,81 Suerbaum Wolfgang 32 16 Sun Chemical

T

Taga Italia 22,44,74 86 Tallone Enrico Tecnologie Grafiche 59 Tenderini Alessandro 52 Tesa Bandfix Svizzera 22 70,71 TicTac 20 Tipoteca Italiana 15 TNT Post 18 Torre Gian Carlo 16,19,72 TWS

U

Ulisse Trading 59 44 UNI Union Printing 10,27 UniversitĂ Tecnica 32 Darmstadt

V

V&J. Figgins 86 45 Vailati Italo 34 Veil Jurgen 13 Venturini 47 Villa Alberto 22 Vimercati Andrea 45 Viscardi Valter 54,55 Viscom Italia

W

Walker Kurt 22 Westwood Vivienne 50

X

X-Rite Xerox

Z

Zanotti Tiziano Zuliani Ruggero Zund

60 15,43 20 20 78

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PIOMBI

LE NOTIZIE DI ATTUALITÀ DEL POLIGRAFICO IN PRIMO PIANO I più rilevanti fatti del mese

AZIENDE GRAFICHE Accordi societari, installazioni, persone... FORNITORI Cosa accade nelle società fornitrici EVENTI Congressi, seminari, mostre, inaugurazioni

Gruppo Colasanto: 25 milioni per rotative e impianti Alla trentina di rotative già in funzione negli stabilimenti del Gruppo si sono recentemente aggiunte tre nuove roto-offset per giornali, una KBA e due Goss Universal XL.

n Di questi tempi ci vuole

molto coraggio per investire circa 25 milioni di euro in nuove rotative e nuovi stabilimenti per stampare quotidiani. Coraggio che non manca al 74enne Luca Colasanto (foto) alla guida delle attività di una famiglia leader in Italia nella stampa dei giornali con dieci stabilimenti (più altri quattro all’estero in Belgio, Fiandre e Vallonia), 250 dipendenti, 28 testate stampate, per un milione e mezzo di copie al giorno, con una trentina di rotative. Un grande parco macchine che recentemente è diventato ancora più competitivo con l’acquisto di tre nuove roto-offset per giornali, una

KBA e due Goss Universal XL. La KBA è stata installata da pochi mesi nello stabilimento bolognese di Medicina (dove girano altre roto tra cui una modernissima manroland) per stampare il nuovo formato più piccolo (“mezzo quotidiano”) de Il Giornale. Una commessa importante che si aggiunge alla stampa, sempre a Bologna, di altre prestigiose testate (dall’International Tribune a Il Sole 24 Ore) oltre a giornali locali come il Quotidiano di Rimini. Una delle due nuove Goss (simili a quella in produzione alla Union Printing di Viterbo) è in fase di installazione invece nel nuovo stabilimento nell’area Ecocity di Villasanta, in provincia di

Monza. Un impianto nel quale confluirà anche la produzione oggi realizzata nello stabilimento di Paderno Dugnano (che sarà chiuso) e le eccedenze dell’attività dell’altro centro milanese dei Colasanto, a Senago. Stabilimenti dove le società che fanno capo a Luca Colasanto e ai figli stampano numerosi quotidiani, dal Financial Times a La Stampa, testate che arricchiscono un portafoglio clienti che allinea anche Wall Street Journal, Il Foglio (di cui Colasanto è socio-fondatore), Gazzetta, Corsera, TuttoSport e Corriere dello Sport. La seconda Goss, invece, destinata come tutte le rotative del Gruppo a girare solo di notte per la stampa di quotidiani sen-

za lavori commerciali diurni, è destinata allo stabilimento belga di Nivelles , dove i Colasanto stampano sia edizioni per l’estero di quotidiani italiani sia giornali locali per il mercato francofono e per quello inglese. E dove hanno investito anche per un nuovo impianto. Questi importanti investimenti, conclude Luca Colasanto (che da ex dirigente d’azienda è diventato stampatore di quotidiani all’inizio degli anni Ottanta) «rappresentano il balzo finale per le nostre attività in Italia e all’estero e sono stati decisi anche per l’impegno che stanno mettendo i miei figli nell’attività della famiglia». Achille Perego

Union Printing pronta a prendere in affitto Rotoservice Tra le due aziende esisteva già da tempo una collaborazione commerciale e produttiva. di Union Printing, con una nuova unità produttiva a Bari, sono stati frenati (ma non cancellati) dalla decisione di acquisire la Rotoservice. Tra Union Printing e l’impresa piemontese esisteva già da tempo una collaborazione commerciale e produttiva. Così, spiega lo stesso Roberto Pepponi, «quando la ex Lcl è entrata in crisi abbiamo proposto di rilevare con la formula dell’affitto l’azienda». Proposta accettata dal Tribunale e ora al vaglio del commissario per il via libera definitivo dopo che sarà raggiunto un accordo con

le rappresentanze sindacali. Più che un’espansione dell’attività, quella di acquisire Rotoservice da parte di Union Printing è una scelta dettata dal contenimento e dal presidio del mercato per confermare clienti e commesse nel Nord Italia razionalizzando l’attività dell’azienda e il parco macchine, dove sicuramente sarà mantenuta una rotativa 48 pagine Mitsubishi a cinque colori e una manroland 16 pagine sempre a cinque colori, mentre bisognerà riflettere sugli altri gruppi stampa: un’altra 48, due 32 e una otto pagine. A.P. IPI 126/11

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Aziende in crisi e aziende che crescono. Tra le prime c’è la Rotoservice (ex Lcl) di Busca, in provincia di Cuneo: un’impresa specializzata nella stampa roto entrata in difficoltà negli ultimi anni e affidata a un commissario liquidatore. Alle seconde la

Union Printing di Viterbo guidata da Roberto Pepponi e fondata nel 1974 (vedi intervista a pag. 26). Una piccola tipografia diventata negli anni una delle principali aziende grafiche del Centro Italia con un fatturato di 29 milioni di euro e quasi 60 dipendenti. Azienda di stampa piana fino a una decina di anni fa, oggi Union Printing ha mantenuto solo una 10 colori KBA 70x100 mentre è entrata nel mercato roto-offset con una 16 e una 32 pagine Rotoman, una KBA a 24 pagine (installata nel 2009) e una nuova Goss XL. I progetti di espansione al Sud


PIOMBI

PrimoPiano

Chiude A&G Marco. Pesanti riflessi sugli editori Esce di scena un gigante nella distribuzione di giornali, riviste e prodotti per edicole.

n Una storia gloriosa e lun-

ghissima non basta, di questi tempi, per salvare le aziende. E anche uno dei nomi più conosciuti nella distribuzione di giornali, riviste e prodotti per le edicole in Italia, la A&G Marco, si è dovuta arrendere. La società, nata nel lontano 1898 grazie all’intuizione vincente di due fratelli, Angelo e Giovanni Marco - che, perso l’appalto per il servizio di facchinaggio alla Stazione Centrale di Milano, decisero di aprire la prima edicola - era diventata negli anni un gigante nella distribuzione servendo oltre 130 distributori locali e 35 mila punti vendita con 280 milioni di copie diffuse e oltre 8 mila invii all’anno. Un gigante che però negli ultimi anni, di fronte a una concorrenza sempre più spietata nei prezzi, aveva cominciato a perdere pezzi e clienti fino alla resa finale. Il 31 maggio, infatti,

l’attività della A&G Marco, che da Milano aveva concentrato il suo quartier generale a Corbetta, è cessata e si sta lavorando alla richiesta del concordato preventivo. La crisi della A&G Marco si è aggravata dopo il progetto, andato in fumo, di un’integrazione con il gruppo romano Parrini. L’uscita di scena della A&G Marco sta comportando anche un ridisegno del mercato italiano della distribuzione della stampa che conta su una quindicina di attori principali con in testa le milanesi Press-Di, M-Dis e Sodip (che si spartiscono il 60% del mercato) seguite da Me.Pe, la romana Parrini e Mondadori. Così è cominciata una serie di riposizionamenti per gli editori serviti da A&G Marco. In particolare, Editoriale Domus ha scelto di passare alla Sodip di Cinisello Balsamo che ha anche acquisito clienti minori di A&G

Marco rafforzandosi molto, Europublishing e Fotoedizione a M-Dis e la Quadratum alla Me.Pe, Messaggerie Periodici di Milano. La fine dell’attività della A&G Marco rischia però di presentare un conto salato ai suoi editori-clienti che solleva anche qualche preoccupazione nel mondo della stampa che non vive certo un periodo facile. Il distributore infatti incassa dalle edicole i ricavi per la vendita di giornali, riviste, periodici

e poi li gira (conteggiando le rese) agli editori. Un giro che si chiude in circa 9-10 mesi. Per questo gli ex-clienti della A&G Marco vanterebbero ancora crediti importanti, stimati in circa 8-10 milioni di euro. E saranno proprio i creditori in Tribunale a decidere, in base alle modalità di rimborso, il via libera a maggioranza al concordato preventivo altrimenti si aprirà la procedura di fallimento. A.P.

Rinnovato il contratto grafico/editoriale Interessati 110 mila lavoratori e 18 mila imprese. Il 30 maggio 2011 si è conclusa la trattativa per il rinnovo del c.c.n.l. grafico/editoriale scaduto il 31 marzo 2010. Pubblichiamo in forma integrale il comunicato emesso da Assografici. “Dopo un negoziato di lunghezza inusuale, con grande senso di responsabilità tutte le parti hanno evitato la drammatizzazione delle divergenze e hanno sempre continuato a ricercare con determinazione una conclusione condivisa. È quindi stata trovata una soluzione equilibrata, che ha consentito di salvaguardare il sistema di relazioni industriali

orientato alla collaborazione che rimane una risorsa della filiera. La parte economica prevede un aumento a regime di € 110,00 sul livello B/3 ed una “una tantum” a copertura del periodo 1 aprile 2010/30 giugno 2011. Per quanto riguarda la parte normativa è proseguito il lavoro di modernizzazione delle clausole contrattuali introducendo tra l’altro l’istituto della Flessibilità Tempestiva che consente alle aziende di adeguare gli orari alle improvvise e imprevedibili variazioni dei flussi di lavoro con un minimo preavviso, situazione questa assai frequente nel settore grafico. L’istituto è attivabile direttamente dalle

aziende nei limiti di un pacchetto di 64 ore annue senza necessità di accordi o procedure con la RSU”. «Questo accordo innovativo», dichiara il presidente di Assografici Piero Capodieci, «permette di coniugare le attese dei lavoratori e quelle delle imprese che si trovano ad affrontare un periodo di forte discontinuità tecnologica e di cospicuo calo di domanda dei prodotti grafici. L’introduzione della Flessibilità Tempestiva permetterà alle aziende di rispondere alle richieste di un mercato ormai sempre più imprevedibile e dinamico».

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La carta fa crescere gli alberi

Comunicare con la carta è la cosa più naturale del mondo. Perché proviene da una fonte rinnovabile per eccellenza: il legno. L’industria cartaria promuove la gestione sostenibile delle foreste: in questo modo sono più gli alberi piantati di quelli tagliati. Così ogni anno le foreste europee crescono di un’area pari a 1,5 milioni di campi da calcio: sono aumentate del 30% dal 1950 ad oggi. E’ da queste foreste europee che proviene l’88% del legno usato per produrre carta. La stessa carta che fa crescere sempre nuovi alberi, sempre più alberi. Naturale, rinnovabile e riciclabile: è il lato verde della carta

Two Sides è un’iniziativa della filiera della comunicazione su carta e promuove la produzione e l’uso responsabile della carta e della stampa.

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Il lato verde della carta www.twosides.info


PIOMBI

PrimoPiano

Capriolo-Venturini messa in liquidazione Sono a rischio 174 posti di lavoro.

n La crisi del settore gra-

fico continua a mordere e purtroppo si allunga l’elenco delle aziende a rischio chiusura. L’ultima brutta notizia riguarda la Capriolo-Venturini, messa in liquidazione lo scorso 20 aprile e, dopo la nomina del commissario, in attesa proprio in questi giorni dell’auspicato concordato preventivo da parte del Tribunale di Milano che potrebbe evitare la definitiva procedura di fallimento, con la chiusura definitiva dell’attività e la perdita di 174 posti di lavoro, 121 alla Venturini di San Martino in Rio (RE) e 53 nella sede della Capriolo a Caleppio di Settala (MI). La Ottavio Capriolo e la Venturini Dmc si erano messe insieme il 31 dicembre del 2009 dando vita, appunto, alla Capriolo-Venturini, primo service di stampa in Italia spe-

cializzato nel direct marketing. La nuova società faceva capo per circa il 50% ai soci storici della Capriolo e per il restante 50% a I2Capital, il fondo di private equity che aveva tre anni fa acquisito il gruppo Venturini e che controlla la capofila Selecta, l’azienda veneta, entrata in Venturini nel 2004. La scelta di mettersi insieme purtroppo non si è rivelata vincente. Crisi produttiva e finanziaria hanno messo in ginocchio l’azienda e costretto gli azionisti a chiedere la messa in liquidazione volontaria. Adesso si spera che il Tribunale conceda, con il via libera della maggioranza dei creditori, il concordato preventivo per proseguire l’attività e magari trovare un partner interessato a entrare o rilevare l’azienda. A.P.

Tempi bui per Stampamatic L’azienda di fronte a un bivio: continuare, con accordi o cessioni, o chiudere. Decisioni non sono state ancora prese ma non c’è dubbio che la Stampamatic di Settimo Milanese si trovi di fronte a una scelta molto difficile: trovare il modo di continuare l’attività per evitare un epilogo doloroso. Stampamatic, nata nel 1982, per fronteggiare le difficoltà è ricorsa alla cassa integrazione ordinaria, a quella straordinaria e ai contratti di solidarietà per una trentina di dipendenti. Non solo: a marzo è stata ceduta l’attività di finishing (la Legamatic) alla Legatoria Pgm di Lainate della famiglia Camoni. Un’operazione che ha visto l’ingresso anche di un altro imprenditore, la Omnia Service. A Lainate è stata concentrata la parte principale della produzione (brossura) mentre a Settimo è rimasto in particolare il punto metallico. In questo modo è nato il primo polo di legatoria milanese conto terzi con circa 7 milioni di euro di ricavi e una quarantina di dipendenti che dopo l’estate potrebbe ulteriormente allargarsi, come anticipa Juri Camoni, con una nuova acquisizione. Se il gruppo Legatoria Pgm cresce, Stampamatic invece soffre, anche se prosegue l’attività, compresa quella della casa editrice Legenda, specializzata soprattutto nel settore dell’automotorismo. A.P.


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PIOMBI

news aziende grafiche

Progetto innovativo di book on demand < InfoPrint Solutions, del Gruppo Ricoh, ha annunciato una partnership con Re.Be.L., azienda di servizi di stampa digitale e logistica, per un progetto che prevede un’offerta di book on demand all’avanguardia grazie alla combinazione della tecnologia InfoPrint con un nuovo modello di business editoriale. Specializzata nella stampa del dato variabile e nella stampa digitale bianco/nero e a colori per la realizzazione di prodotti di piccolo formato (manualistica, brochure e depliant) e grande formato (disegni tecnici, poster ecc.), Re.Be.L. realizza progetti completi di gestione documentale e di mailing che includono stampa, confezione, imbustamento, postalizzazione. Secondo Rebecca Noviello, ad di Re.Be.L., «le prospettive sono quelle di un’editoria libraria decentrata e personale, gestita da piccoli gruppi di persone sensibili alle esigenze degli scrittori e ai variegati interessi dei lettori. Gli editori potranno usufruire di una libertà

mai posseduta prima, scegliere i libri da pubblicare senza essere condizionati dal mercato, stampare il libro solamente se richiesto pur avendo una visibilità planetaria attraverso la rete, eliminando i costi soffocanti del magazzino e della distribuzione». Re.Be.L. ha adottato InfoPrint 5000 GP (General Production), la soluzione di stampa a colori di alta qualità, elevata affidabilità e versatilità. La macchina assicura alte prestazioni di stampa, libertà di configurazione grazie al design modulare, e funzionalità all’avanguardia in tema di risparmio energetico e massimizzazione dell’investimento. Con il servizio di print on demand, le opere in formato digitale vengono stampate su richiesta del cliente e spedite direttamente a destinazione entro cinque ore dalla stampa; il servizio copre per ora oltre 150 località del Centro–Nord.

TNT Post sceglie tecnologie di stampa Océ Océ ha annunciato un importante accordo internazionale con TNT Post, leader nella fornitura di soluzioni di consegna personalizzate, per l’installazione di una macchina da stampa digitale Océ JetStream 2200 in Italia e di una ColorStream 3500 presso la filiale olandese. La JetStream 2200 installata nel Centro Stampa di Milano di TNT Post alla fine di aprile, a quasi un mese dall’avvio in produzione aveva già prodotto 10 milioni di click. La linea di stampa, un vero e proprio sistema di produzione industriale lungo 13 metri, assicura performance elevate nella stampa fronte/retro con le più svariate carte a bobina utilizzate nel segmento high volume. È un sistema di stampa digitale in quadricromia in grado di combinare alta qualità a colori, velocità e basso impatto ambientale, riducendo i consumi di energia e inchiostro. Tra i fattori che hanno determinato la preferenza per le tecnologie Océ, TNT Post ha valutato l’ottimo rapporto fra costi e prestazioni, la solidità del brand e la convergenza con Océ nei principi di sostenibilità e di business.

Digitalprint cresce nel digitale con HP

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Centro Stampa Digitalprint di Rimini ha deciso di ampliare ulteriormente la capacità di stampa digitale e i servizi web-to-print affiancando alle sue due HP Indigo 5550 una nuova HP Indigo 7500. Fondata nel 1987 da Sergio Protti e oggi diretta dal figlio Quinto (nella foto), il Digitalprint a partire dal ‘99 ha introdotto un modello di business basato sull’integrazione e la convivenza tra stampa digitale e offset. In particolare, grazie alle HP Indigo, può assicurare soluzioni di stampa on demand per clienti prestigiosi tra i quali spiccano note case automobilistiche e professionisti delle arti grafiche. L’offerta comprende, oltre alla manualistica, la stampa commerciale e tutte le pubblicazioni nelle quali fotografie e immagini hanno un ruolo predominante, oltre alla stampa di dati variabili e basse tirature. Uno dei punti di forza è rappresentato anche dal reparto di finishing interno, costituito da cucitura a punto metallico, brossura e linea per confezione a spirale in ferro. L’azienda è strutturata per offrire anche lavorazioni di packaging e fustellatura.

IN BREVE ABC investe in una iGen4 formato XXL ABC Tipografia, azienda grafica con sede a Sesto Fiorentino (FI), ha rafforzato la partnership tecnologica con Xerox grazie al recente inserimento presso la propria sede di una nuova Xerox iGen4 XXL, che ha consentito alla tipografia di potenziare il reparto digitale raddoppiando la produttività. ABC Tipografia, nata a Firenze nel 1967, è cresciuta nel tempo distinguendosi per qualità, affidabilità e flessibilità nella fornitura di stampati eseguiti in offset e in digitale. Nel 2004 ha sostituito due Xerox 2060 con una soluzione Xerox iGen3, oltre a un sistema Xerox Nuvera per il bianco e nero. Il continuo rinnovo delle tecnologie e l’aggiornamento dei supporti informatici accreditano oggi la tipografia come una delle aziende grafiche più dinamiche e all’avanguardia in Toscana, consentendole di estendere la propria offerta negli ambiti di print on demand, book on demand e packaging.

A Masserdotti il restyling di 50 sale da gioco Assegnata al gruppo bresciano un’importante commessa che ha richiesto un intervento di interior decoration e lo sviluppo di un progetto di comunicazione integrata per circa cinquanta case da gioco del Nord Italia. Masserdotti ha provveduto alla progettazione e installazione di insegne luminose interne ed esterne e vetrate luminose, oltre all’allestimento completo dei locali con pellicole e pannellature su pareti, pavimento, soffitti, elementi d’arredo.


TWS distributore di INTEC Printers Intec CP2020 è una stampante a colori in grado di stampare su supporti extra-pesanti (fino a 512 g) e formato banner (fino a 1.200 mm) in alta qualità grazie a un percorso carta lineare. Vanta una velocità di 2.000 copie/ora e utilizza cartucce toner ad alta capacità (18.500 pagine per il nero e 16.500 pagine per i colori). Il controller è il Rip Adobe PostScript 3 Harlequin che, fornito completo di stazione hardware e monitor 17”, consente di gestire lavorazioni altamente professionali. Oltre a curarne la distribuzione commerciale in esclusiva in Italia, TWS seguirà direttamente con propri tecnici anche tutta la fase del servizio tecnico e cioè installazione, start up e assistenza tecnica post-vendita.

Nuovo impianto per produzione lastre flexo di DuPont DuPont Packaging Graphics ha annunciato l’avvio di un nuovo impianto di produzione DuPont™ Cyrel® round presso la propria sede di NeuIsenburg (Germania). La produzione delle lastre flexo inizierà ufficialmente dal primo trimestre del prossimo anno. «Grazie a questo investimento, DuPont Packaging Graphics aumenta la propria capacità produttiva in modo da rispondere alla crescente domanda di lastre flessografiche», afferma Matthias Heinzel, Global Business Director di DuPont Packaging Graphics. Il nuovo stabilimento permetterà di servire i clienti di Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) in tempi ridotti.

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Nuovo direttore generale Sun Chemical per il Nord Europa  Sun Chemical, produttore leader di

inchiostri da stampa e pigmenti, ha nominato Greg Hayes nuovo direttore generale del gruppo per la regione del Nord Europa. Hayes vanta oltre 25 anni di esperienza nel settore ed è entrato in Sun Chemical provenendo da PPG Industries Europe Sàrl, dove occupava la poltrona di direttore generale EMEA della divisione PPG Packaging Coatings. Ha conseguito la laurea in Ingegneria chimica all’università di Nottingham, in Gran Bretagna, prima di intraprendere la propria carriera nella gestione di produzione alla ICI e successivamente alla Courtaulds. Quando la Courtaulds Packaging venne acquisita da PPG nel 1999, Hayes fu nominato direttore generale della nuova azienda. È stato attivo anche in qualità di presidente di CEPE Can Coatings Group ed è stato membro del Consiglio della PPG Industries

Greg Hayes, inglese, vanta più di 25 anni di esperienza nel settore.

Europe Sàrl. Ora sarà a capo delle attività di Sun Chemical in Gran Bretagna, Irlanda e Paesi del Nord, seguendo il mercato degli inchiostri e degli innovativi servizi Sun Branding Solutions per il mondo del packaging.

Manroland festeggia il 100mo compleanno La prima macchina Roland lascia lo stabilimento di Offenbach, in Germania, nel quale era stata prodotta, esattamente cento anni fa. Lo stabilimento in questione era operativo già da 40 anni. La guerra franco-prussiana costringe gli ingegneri Louis Faber e Adolf Schleicher a lasciare Parigi nel 1870 per trasferirsi prima a Francoforte e poi a Offenbach. Il primo modello prodotto si chiama Albatros e viene installato a San Pietroburgo nel 1875. Nel 1911 la prima Roland entra nel mercato e vince subito una medaglia d’oro alla Fiera internazionale di Torino. Nello stesso anno i due fondatori creano la Faber&Schleicher AG. Nel 1957 la società viene ribattezzata Roland Offsetmaschinenfabrik Faber&Schleicher, in seguito al successo del modello Roland. Dopo la morte di Faber (1896) e Schleicher (1910), si decide di rimuovere i loro nomi dalla ragione sociale. Il nome cambia nuovamente per diventare MAN Roland Druckmaschinen quando la società di Offenbach si unisce alla Maschinenfabrik Augsburg-Nuremberg (MAN) di Augsburg e rimane così fino al 2008, quando diventa l’attuale manroland.

Heidelberg aumenta il capitale per chiudere la vertenza Linotype-Hell Heidelberg ha annunciato di aver concluso, con il consenso del cda, l’aumento di capitale della società di 2.346.593,28 euro arrivando a 599.672.166,40 mediante l’emissione di nuove azioni per il valore di 916.638. In accordo con il cda, non è stato autorizzato il diritto di opzione da parte degli azionisti in modo da avvantaggiare gli ex-azionisti Linotype-Hell. L’aumento di capitale è pari al 0,393% delle azioni base prima dell’aumento. Con questa operazione il totale di azioni in circolazione sarà pari a 234.246,94. Lo scorso marzo Heidelberg aveva raggiunto un accordo di massima con gli azionisti della Linotype-Hell AG, trattativa che metteva fine alla disputa legale che andava avanti ormai da diversi anni. In base a tale accordo, gli ex-azionisti Linotype Hell potranno beneficiare di una corresponsione supplementare che, come già annunciato all’inizio di aprile da Heidelberg, sarà liquidata sottoforma di azioni Heidelberg. Le azioni sono messe a disposizione degli ex-azionisti Linotype-Hell il 14 giugno.

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KBA: tecnologia offset a foglio

KBA Rapida 130 -162a Leader maximo

KBA.R.621.i

Entusiasmo e voglia di innovazione, conoscenza tecnica ed esperienza: così KBA con la Rapida 130-162a è diventata leader mondiale nel grande formato. Le grandi Rapida non solo stampano con precisione e velocemente, ma grazie alla loro automatizzazione hanno una produttività incomparabile. Nella nobilitazione in linea fanno dei capolavori. Nella stampa commerciale di elevato volume sono il mezzo di produzione ideale grazie al dispositivo di voltura convertibile. E nell’industria dell’imballaggio sono la spina dorsale del settore. Se volete ragionare in grande, pensate a noi.

KBA-Italia S.p.A. Tel. (02) 932.098.1, info@kbaitalia.it, www.kbaitalia.it, www.kba.com


ERA Packaging Gravure Award Il concorso del 2011, che mira a mostrare la qualità della rotocalco nella stampa del packaging, è aperto ai membri di ERA, l’associazione europea della rotocalco, ma anche ai non membri provenienti da qualsiasi parte del mondo. Le categorie dei premi sono: imballaggio flessibile, suddiviso per tipologia di supporto (carta, film, foil, laminati); etichette tubolari termoretraibili; etichette; cartoncino; applicazioni speciali (anticontraffazione e stampa “intelligente”); premio all’innovazione per gli sviluppi tecnici e nuovi campi d’applicazione. I lavori devono essere stati stampati nel 2010 o nel 2011 e mandati entro il 2 settembre. Il premio verrà presentato in autunno alla Conferenza ERA Packaging, dal 16 al 18 novembre a Graz, in Austria.

“goGreen for Packaging”

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Per capire cosa stia succedendo in Italia e diffondere la conoscenza delle più moderne tecnologie dedicate alla produzione di packaging sempre più attenti all’ambiente, Domino Communication ha organizzato a Roma, il 28 giugno, il convegno “goGreen for Packaging”. L’incontro nasce dal successo di “goGreen for Flexo”, la conferenza tenutasi lo scorso anno sul tema della flessografia. Il convegno di quest’anno amplia gli orizzonti e si concentra sull’intera filiera del packaging, dalla progettazione alla confezione del prodotto finito, coinvolgendo relatori tecnici quali, per citarne alcuni, Dow Chemical, Epson, Nord Meccanica, Druck Chemie, Kiian, e altri non tecnici, quali BoFrost, Pedon, Eurizon Capital. La conferenza, oltre al programma di relazioni, comprende due tavole rotonde durante le quali è previsto il coinvolgimento del pubblico, composto da aziende di stampa e confezionamento e dai loro committenti (agenzie, brand owner, industrie di generi di largo consumo e GDO). www.gogreenforpackaging.com

InPrimere l’Idea  La sera del 10 maggio scorso, presso l’Associazione Culturale Studi Grafici di Milano e presso i locali dell’Istituto Pavoniano Artigianelli, si è svolta un’interessante presentazione di un libro a stampa, cui è seguita l’illustrazione della sua versione ebook. Un perfetto abbinamento fra tradizione e innovazione. Enrico Bozzi, titolare di Bozzi Multimedia, figlio d’arte, ha voluto - per onorare la trasformazione di una tradizionale azienda tipografica in una moderna impresa di multimedialità - pubblicare un libro molto speciale, che sarà donato a tutti i Musei della Stampa e ai nuovi aderenti alla loro Associazione (AIMSC). Un libro molto particolare, e finora unico nel suo genere, perché presenta “la storia della comunicazione che si è sviluppata nel tempo e continuerà con nuove e coinvolgenti tecnologie”, come dice lo stesso Bozzi nella prefazione, celebrando quella che può essere definita un’evoluzione e non una rivoluzione, come spiega uno dei capitoli di questo libro. L’unicità del volume consiste nel fatto che la stampa, il libro, la comunicazione, sono presentate attraverso le immagini di secoli di incisioni per gli ex libris, quei “foglietti” – stampati con una delle tecniche dalla xilografia alla calcografia, ma anche tipografiche o, oggi, digitali – che identificano il possessore di un libro e che ne richiamano, in poco spazio, le caratteristiche peculiari. Una cosiddetta arte minore, così vicina alle arti grafiche, tuttora purtroppo poco conosciuta proprio dagli “addetti ai lavori”. L’opera, curata da Gian Carlo Torre, noto esperto e collezionista di ex libris, e da Giovanni Daprà, esperto di prestampa e di

gestione di aziende grafiche, ma anche xilografo e appassionato di ex libris, ospita alcuni scritti di esperti. Ma la parte più consistente, e certamente di valore estetico e culturale, è la preziosa raccolta di incisioni che accompagnano il lettore attraverso i secoli che illustrano gli aspetti più diversi della stampa e della lettura, come Torre ha sapientemente spiegato nella sua relazione. Nella seconda parte della presentazione, la situazione si è capovolta. Ester Crisanti ed Enrica Menozzi hanno descritto come lo stesso libro sia stato generato anche nelle versioni elettroniche per iBook e iPub, allo scopo di permettere a chiunque sia interessato, in Italia e all’estero (il volume è bilingue italianoinglese), di leggerlo e consultarlo. La premessa necessaria e da non dimenticare è però stata questa: «Un ebook non è la versione informatica del libro stampato, ma deve nascere secondo un progetto a sé e indipendente dal libro a stampa, in quanto i due hanno funzioni e ruoli diversi». Marco Picasso

Officina della Comunicazione, il successo parte dal marketing Si è conclusa lo scorso 20 maggio Officina della Comunicazione, la kermesse che ha riunito a Milano, presso gli East End Studios di via Mecenate, la comunità business interessata ai temi della comunicazione e alle tecnologie necessarie per renderla efficace. L’evento, affiancato da una parte espositiva di supporto, ha avuto il pregio di essere il primo a livello europeo a collegare tre saloni inerenti ad altrettanti mondi contigui: DM expo con la sfera business del marketing diretto, personalizzato e relazionale, Omnicom Expo dedicato a chi si occupa di idee, prodotti e servizi per la comunicazione aziendale, e Inprinting, contenitore di tecnologie di stampa digitale e applicazioni per la comunicazione personalizzata. Tre giorni densi di incontri e convegni con un alternarsi di oltre 100 relatori chiamati a portare di volta in volta la loro esperienza su vari temi legati all’innovazione, all’importanza della raccolta dei dati, alla comunicazione digitale, al mondo dei mobile, alle strategie da attuare per comunicare dentro e fuori la rete ecc. IPI 126/11

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La “versione stampata” del libro che sarà donato ai Musei della Stampa.


PIOMBI Howard Hunt investe in una Prosper 5000XL < Howard Hunt Group, un importante fornitore di servizi per il marketing, ha recentemente installato una macchina da stampa inkjet a colori Kodak Prosper 5000XL presso la propria sede di 23.000 m2, a Dartford, nel Kent. È la seconda Prosper 5000XL a essere installata in Europa, la prima è attualmente in funzione presso Servinform Group in Spagna. Con un fatturato di 60 milioni di sterline e un ampio portafoglio di clienti appartenenti a svariati settori, tra cui pubblica utilità, telecomunicazioni, servizi finanziari, viaggi, vendita al dettaglio, istituzioni ed enti di beneficenza, Howard Hunt Group è un fornitore all’avanguardia nel settore dei servizi per il marketing, con una vasta offerta comprendente gestione dati, marketing digitale e direct mail. «L’installazione della macchina da stampa Prosper rappresenta il culmine di 12 anni di collaborazione, intesa aziendale e strategia a lungo termine tra Kodak e Howard Hunt Group», ha dichiarato Luke Pigott, CEO di Howard Hunt Group. «La macchina è attualmente in beta-test, quindi non viene ancora utilizzata a tempo pieno per la produzione».

15 clienti Océ scelgono Canon-Océ imagePRESS C7010VPS

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Océ ha annunciato che diversi clienti hanno già scelto imagePRESS C7010VPS, la prima macchina da stampa digitale a colori sviluppata congiuntamente da Canon e Océ. Il primo cliente ad averla acquistata è GVO, stampatore olandese con sede a Ede, vicino ad Arnhem, specializzato nella pubblicazione di libri, pubblicazioni didattiche e stampa commerciale. Il sistema imagePRESS C7010VPS è stato scelto perché capace di combinare la qualità d’immagine e la produttività elevate delle tecnologie Canon con l’efficienza del workflow e la potenza del software Océ PRISMA®sync. Dal suo lancio al Graphispag a Barcellona e all’On Demand a Washington in marzo, già 15 clienti in Europa, che operano sia nelle arti grafiche, sia nel corporate, hanno ordinato il sistema imagePRESS C7010VPS. Questo numero è destinato a crescere rapidamente perché sempre più utenti sono consapevoli dei vantaggi di questo sistema di stampa creato congiuntamente da Canon e Océ. L’installazione è già stata completata presso cinque clienti.

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PIOMBI Assegnati i “Pollicioni d’Oro 2011”. Uno di questi al Poligrafico La consegna nell’ambito della XIX edizione del Pellitteri’s Day.

 Permetteteci di aprire

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Ruggero Zuliani, editore del Poligrafico, riceve il Pollicione d’Oro da Vittorio Merlo, presidente Emmepigi. Testimoni sono Gigi Campanella, presidente dell’Istituto Rizzoli di Milano, e Sergio Franzi, ad di Macchingraf. A destra, Franco Marinelli, ideatore del Pellitteri’s Day. Nicola Bonafini, allievo dell’Istituto San Zeno di Verona, riceve il Pollicione d’Oro da Giovanni Battista Colombo. Accanto a lui, Tiziano Zanotti, direttore dell’Istituto, e Luca Fattorossi, dirigente Macchingraf. Silvio Antiga riceve il Pollicione d’Oro da Vittorio Merlo. Testimoni (a sinistra) sono Mario Molinari (Istituto San Zeno) e Graziano Cervesato (Scuola Grafica di Mestre).

La consegna dei riconoscimenti, come di consueto, è avvenuta nell’ambito del Pellitteri’s Day, l’evento che ogni anno premia i migliori allievi delle scuole di stampa, grafica, comunicazione e multimedialità, ragazzi e ragazze che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro. E la giornata di festa – ha ribadito più volte il prof. Franco Marinelli, idea-tore e animatore dell’evento – è soprattutto per loro, anche se la formula prevede che accanto ai ragazzi vengano premiati alcuni “maturi” che hanno già raggiunto traguardi importanti nel nostro settore.

I “Pollicioni d’Oro 2011” sono stati: “Informazione grafica” a Il Poligrafico nel 50mo di pubblicazione; “Disegno del carattere” a Umberto Fenocchio; “Impresa e cultura” a Silvio Antiga per la Tipoteca Italiana; “Professionalità” a Giovanni Battista Colombo; “Carriera” a Adalberto Monti, Francesco Rapisardi, Enrico Beretta; “Eccellenza formativa” a 50 allievi di scuole di stampa, grafica, comunicazione e multimedialità di tutta Italia.

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questa news che ogni anno vi informa sulle assegnazioni dei premi “Pollicione d’Oro” in modo inconsueto. E il motivo lo avete già letto nel titolo. Siamo orgogliosi di segnalare che uno dei Pollicioni d’Oro 2011 è stato assegnato alla nostra rivista, al Poligrafico, nell’occasione dei 50 anni di pubblicazione “... che al servizio dell’informazione ha documentato con obiettività e tempestività – si legge nella motivazione – le fasi evolutive dell’industria grafica ponendosi fondamentale punto di riferimento per imprenditori e operatori del settore che nelle sue pagine, grazie alla professionalità di quanti vi hanno scritto e collaborato, hanno trovato sempre informazioni obiettive, puntuali, affidabili”.



Media Mix e investimenti in comunicazione

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DMA Italia, il capitolo italiano della Direct Marketing Association, ha presentato i risultati della prima ricerca sul mercato della comunicazione diretta in Italia. Obiettivo: valutare i trend attualmente in atto nella scelta dei media diretti e digitali usati per comunicare. Il macrogruppo dei media online – email marketing, search marketing, social, web advertising – è quello più frequentemente usato, con il 50% delle aziende coinvolte, e continuerà a crescere (+4,3%); una larga fetta (38%) è ancora occupata dai media offline – carta, direct mail, outdoor – ma gli investimenti futuri sono destinati a calare di oltre il 2%; all’interno del panel un ruolo piuttosto marginale è giocato dalla televisione, che è indicata solamente dal 18% delle aziende intervistate e perderà ulteriormente punti a livello di frequenza di utilizzo pur a fronte di investimenti elevati; fanalino di coda, ma in leggera crescita, il mobile e la radio, quest’ultima in perdita netta (-2,4% di previsione). Un dato interessante da segnalare è il rapporto esistente fra crescita/diminuzione di utilizzo e investimento dei media e rapidità di valutazione delle performance: i media online ne permettono un calcolo rapido e diretto e vengono preferiti a quelli che, invece, sono caratterizzati da un calcolo più lento e indiretto. A fronte di un 36% che ammette di non svolgere valutazioni, il 64% effettua abitualmente valutazioni sulle proprie campagne, suddividendosi in un 17% che si focalizza sul ROI, un 18% che presta grande attenzione al brand awareness e un 29% che misura la redemption. Ma certamente l’elemento che emerge con una certa prepotenza è che il mondo della comunicazione sta guardando al futuro con un, seppur prudente, ottimismo: il 56% delle aziende ha dichiarato che il suo investimento in comunicazione non muterà il prossimo anno, mentre un forte 25% intende accrescere, anche significativamente, questo budget.

FINAT: Andrea Vimercati passa il testimone a Kurt Walker  Kurt Walker è stato nominato nuovo presidente di FINAT, l’associazione internazionale che rappresenta il settore delle etichette autoadesive in tutto il mondo, in occasione del congresso annuale tenutosi quest’anno in Sicilia. Walker succede alla presidenza di Andrea Vimercati e assume la presidenza di FINAT per i prossimi due anni. Kurt Walker (classe 1950), attualmente CEO di tesa Bandfix Svizzera, è diventato membro del CdA di FINAT nel ‘99, ricoprendo sinora la funzione di vicepresidente e membro del Membership Committee.

“La scuola e la tecnologia”, convegno TAGA Italia nella nuova sede piemontese In occasione dell’inaugurazione della sede territoriale TAGA Italia Piemonte, lo scorso 19 maggio si è tenuto, presso l’Istituto di Istruzione Superiore per le Arti Grafiche e Fotografiche “Bodoni-Paravia” di Torino, il convegno dal titolo “La scuola e la tecnologia”, che ha affrontato le novità e i cambiamenti più importanti del processo grafico e l’evoluzione tecnologica dei mezzi di comunicazione. La dirigente scolastica Francesca Ramella ha presentato il nuovo piano di studi e i relativi profili professionali dell’Istituto di Istruzione Superiore Grafica e comunicazione. Emilio Gerboni ha presentato la sua vita scolastica, è stato il primo perito fotografo IIS G. Bodoni di Torino, e il percorso professionale (56 anni) per illustrare l’evoluzione tecnologica della fotografia, materiali e attrezzature, dalla pellicola al digitale. Luigi Lanfossi, presidente TAGA Italia, nella sua esposizione ha spiegato il ruolo del tecnico di TAGA Italia oggi e le prospettive future. Riccardo Pesce, presidente Associazione industriali grafici e cartotecnici di Torino, ha esposto l’efficacia della comunicazione su carta stampata. Giovanni

Al tavolo dei relatori, da sinistra: Luigi Lanfossi, Francesca Ramella e il moderatore del convegno Domenico Iervolino. A sinistra, Adalberto Monti.

Carmagnola, presidente provinciale per l’istruzione professionale dei lavoratori dell’industria grafica di Torino, ha illustrato i progetti di formazione di alternanza scuola-lavoro che vengono sperimentati con la Scuola Bodoni-Paravia. Costantino Caroppo ha relazionato l’esperienza SEAT Pagine Gialle nella plurimedialità della comunicazione, dalla stampa al digitale. Maurizio Nano ha illustrato il potenziale dei dispositivi mobili, nello specifico l’iPad. Alberto Pian, docente IIS BodoniParavia, ha presentato un esempio dell’applicazione pratica, nella didattica scola-

stica, dell’uso dei new media. Adalberto Monti, vicepresidente TAGA, ha sottolineato il ruolo della scuola integrata alla realtà operativa del comparto grafico-editoriale, con la finalità di conoscere l’evoluzione tecnologica dei mezzi di comunicazione. Il ruolo di TAGA Italia rappresenta questa opportunità nello scambio reciproco per la formazione degli studenti futuri tecnici. Massimo Pellegrini, vicepresidente TAGA, a conclusione del convegno ha compiuto una panoramica sull’attualità della stampa nell’ambito dei nuovi mezzi di comunicazione. IPI 126/11

DIREct marketing

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news istituzioni



Spaziocultura La comunicazione dinamica di ATM

Le immagini stampate da Litorama  I mezzi di trasporto sono sempre più un simbolo della nostra società tecnologica, dominata dall’innovazione, dalla mobilità e dalla velocità. Gli esperti di comunicazione hanno capito da tempo le potenzialità di questi veicoli come vettori di messaggi di marketing ma anche come spazi pubblicitari, per raccontare l’identità di un’azienda e valorizzarne il brand. Litorama, che da molti anni si occupa di comunicazione dinamica, è stata recentemente scelta da ATM e IGPDecaux per la stampa delle immagini in occasione della mostra “Dalla tradizione al futuro: Comunicare in Movimento”, dedicata agli 80 anni di ATM, allestita lo scorso aprile a Milano nella stazione metropolitana Garibaldi. L’evento ha ripercorso la storia della città attraverso la pubblicità sui mezzi pubblici – dagli anni Cinquanta a oggi – con l’esposizione di diversi tram rivestiti di immagini di storici spot. Un’iniziativa che ha mostrato come la cultura e la vita della città si siano impresse nell’immaginario collettivo anche grazie ai mezzi di trasporto. Litorama ha realizzato le stampe degli automezzi in esposizione così come la decorazione dell’intera area della mostra.

I tram della ATM, l’Azienda Trasporti Milanesi, per l’esposizione sono stati fatti andare sulle rotaie della metropolitana.

Dai graffiti alla tavoletta grafica

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Mr. Vertigo - ©Paolo d’Altan Paolo d’Altan ha accettato di essere Testimonial del Premio d’Arte Internazionale Aperitivo Illustrato 2011 con una delle sue emblematiche immagini dedicate al romanzo Mr. Vertigo di Paul Auster. Un’immagine evocativa che, esemplificando al meglio il felice approdo alla professione dell’illustrazione, può essere di ispirazione per tutti i partecipanti al Premio.

 La prima rivista italiana illustrata di informazione artistica e culturale ha annunciato l’uscita del bando di partecipazione al Terzo Premio d’Arte Internazionale Aperitivo Illustrato, aperto ad artisti di qualsiasi nazione ed età. Per il Premio di quest’anno, L’Aperitivo Illustrato MM (magazine mensile) ha scelto il tema dell’illustrazione, in tutte le sue possibili declinazioni, e un titolo emblematico: “Segno”. Dopo il successo delle scorse edizioni, con grande riscontro di partecipanti, il Premio prosegue riconfermando la felice partecipazione istituzionale della città di Pesaro, dove a dicembre si svolgeranno le premiazioni, l’esposizione dei finalisti e coinvolgenti mostre ed eventi collaterali sul tema. Promosso e organizzato da Associazione Hansel & Greta e L’Aperitivo Illustrato MM, il Premio 2011 è realizzato grazie alla consolidata partnership con il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro e con il patrocinio del Comune di Pesaro, della Provincia di Pesaro e Urbino e dell’Assemblea Legislativa delle Marche. L’edizione 2011 vanta altresì le prestigiose collaborazioni dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dell’Istituto Europeo di Design e dell’Associazione Illustratori di Milano. Il bando del concorso è già disponibile e gli artisti partecipanti potranno presentare opere realizzate in piena libertà stilistica con qualsiasi tecnica grafica e pittorica su carta uso mano nel formato unificato 35x25 cm. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2011. Tutti i dettagli su www.premiodarteaperitivoillustrato.com


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Interviste Roberto Pepponi

Incontriamo un’azienda del Centro Italia che, per bocca del fondatore e amministratore, lancia un monito alle aziende grafiche italiane: “Chi non avrà investito e non saprà gestire un corretto passaggio generazionale, rischia di non avere più mercato”. 26


“Come stampatori dobbiamo darci molto da fare per recuperare credibilità da parte dei clienti”

14 - L’industria grafica, un futuro da reinventare. Intervista a Roberto Pepponi, fondatore e amministratore di Union Printing.

veRso un

riequilibrio

Domanda e oFfeRta

tra

Il settore delle arti grafiche sta attraversando, oltre alla crisi congiunturale, anche una crisi strutturale che sta mettendo in discussione un pianeta – quello della comunicazione stampata – che a differenza di altre realtà negli ultimi decenni è rimasto immobile, non si è evoluto come avrebbe potuto. È d’accordo con questa affermazione e quali sono le sue riflessioni in proposito? È evidente che per gli stampatori non ci sia stata innovazione di prodotto. È stato il mercato a innovare proponendo altre forme di comunicazione. Ma non si può dire che il settore delle arti grafiche sia rimasto immobile in questi anni perché abbiamo assistito a una forte innovazione dei processi produttivi. Le nostre aziende hanno cambiato pelle grazie alle nuove tecnologie e alla riorganizzazione della gestione che hanno permesso di aumentare le performance. Dire, però, che il nostro settore non sia rimasto fermo non significa che questi cambiamenti non abbiano prodotto danni perché gli investimenti hanno creato un forte disequilibrio tra la domanda e l’offerta. Il valore del prodotto stampato è precipitato perché il nostro settore, spesso non per ragioni di mercato ma per la semplice emulazione del concorrente, ha fatto crescere in modo sconcertante l’offerta produttiva. Così stiamo vivendo tre crisi: quella di sistema del nostro Paese dove le difficoltà congiunturali non sono finite e dovremo soffrire almeno fino alla seconda metà del 2012 per assistere, speriamo, a una vera ripresa; poi c’è la crisi del nostro settore e infine una terza crisi collegata al passaggio generazionale perché le nostre imprese sono spesso di prima generazione e vedono imprenditori con più di settant’anni che in molti casi non sanno come passare le consegne.

di ACHILLE PEREGO

L’instabilità causata dalla recessione può essere utile al settore perché stimola l’innovazione, sia sul piano delle strategie aziendali sia dal punto di vista tecnologico. Più la situazione è incerta, maggiore è la propensione a rischiare, a cercare nuovi scenari. Quale evoluzione prevede per l’industria grafica nei prossimi cinque anni? Di fronte al fenomeno che descrivevo prima, quello di un’offerta esageratamente cresciuta rispetto a una domanda che tutto sommato tiene, ma che sconta un forte ribasso dei prezzi per la sovraccapacità produttiva, le nostre aziende stanno usando l’ingegno per sopravvivere. Ma aumentare l’efficienza produttiva e ridurre i costi aiuta fino a un certo punto. All’inizio si regge ma poi si entra in crisi. Per questo credo che nei prossimi anni si andrà verso un riequi-

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interviste aziende grafiche

IL PERSONAGGIO

librio tra domanda e offerta. Ci saranno chiusure di aziende e disinvestimenti e poi, una volta riequilibrato il mercato, tempi finalmente migliori. La scommessa per gli stampatori sta nel realizzare mezzi di comunicazione non “dedicati” a un supporto, bensì flessibili e adattabili a più canali. In che modo l’azienda grafica dovrà evolvere per trasformarsi da fornitore di prodotto in partner nelle strategie di comunicazione del cliente? Io resto dell’idea che lo stampatore debba innanzitutto saper fare bene il proprio mestiere e non inseguire lavori che non sa fare e che sanno fare meglio gli altri. Come stampatori, invece, dobbiamo lavorare molto per alzare il livello di fiducia dei nostri clienti che era ed è rimasto molto basso. E all’interno di questo recupero di credibilità possiamo pensare di offrire la nostra consulenza ai clienti che vanno conquistati non solo con il prezzo ma anche con suggerimenti per migliorare i prodotti di stampa, risparmiare sui costi e velocizzare i processi. Quali tipi di servizi dovrà fornire lo stampatore al proprio cliente, oltre alla semplice produzione di stampati? La gestione dei magazzini carta? La gestione dei database? La gestione del magazzino carta, e ancora di più l’acquisto carta per i grandi clienti, rientra nella consulenza di cui parlavo prima. Ma al discorso dei servizi aggiungerei la componente ecologica, un valore aggiunto che possiamo offrire come stampatori al cliente che a sua volta può “rivenderselo” sul mercato. Proprio da questa esigenza (quella di una produzione sempre più ecocompatibile) è nata la collaborazione tra noi e Goss nella realizzazione di una macchina unica: una rotativa Goss XL, in pratica l’equivalente di una 64 pagine con un giro di 58, altezza 170, con due torri e due pieghe senza forni. Questa macchina ha risposto in pieno all’esigenza di non avere macchine importanti se poi devono stampare sulla carta da 45 grammi che, dopo il patinato e il patinatino, è diventato il materiale più richiesto dalla Grande distribuzione organizzata per abbattere i costi. Una rotativa “eco” (economica ed ecologica) che ci consente di stampare, con minori costi, a un livello qualitativo molto vicino a quello delle macchine con forno occupando un terzo dello spazio, non utilizzando gas e consumando il 60% di energia elettrica e il 30% di inchiostri in meno. E in più abbiamo aderito al programma di Alta Eco che prevede la piantumazione di alberi equivalenti alle nostre emissioni di anidride carbonica per ottenere l’effetto zero sull’ambiente. Scelte che ci hanno premiato su un mercato molto sensibile a questi temi. Quali tipologie di stampati stanno risentendo maggiormente della crisi? Per la discesa dei prezzi direi tutti indistintamente. Per quantità quelli editoriali. Il mercato degli stampati promozionali per la grande distribuzione è tra quelli che hanno risentito meno della crisi. Il problema è che se la domanda resiste, l’offerta è sempre più alta, tanto da determinare una guerra fratricida sui prezzi che ha quasi azzerato la marginalità delle imprese. Concorda con questa analisi? Drammaticamente sì. Noi abbiamo risposto con questa innovativa rotativa Goss. Messa in produzione alla fine di aprile del 2010, gira normalmente con tre turni e stiamo avviando anche un quarto turno nei week-end. IPI 126/11

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Roberto Pepponi ha fondato, insieme con la moglie Ferrera, la Union Printing nel 1974. Una piccola tipografia (con all’inizio una Nebiolo monocolore) aperta nel centro di Viterbo da due studenti (lui di ingegneria, lei di psicologia) senza alcuna esperienza di stampa con l’aiuto del suocero tipografo. Una scommessa però che si è rivelata vincente tanto che oggi la Union Printing (7000 mq nella zona industriale di Viterbo, sulla Cassia, più 2500 di magazzini che saranno presto avvicinati) fattura 29 milioni di euro con quasi 60 dipendenti. Azienda di stampa piana fino a una decina di anni fa, oggi ha mantenuto solo una 10 colori KBA 70x100 mentre è entrata nel mercato roto-offset con una 16 e una 32 pagine Rotoman, una KBA a 24 pagine (installata nel 2008) e la nuova Goss XL. Prima a installare un CtP con tecnologia tradizionale nel reparto di prestampa, la Union Printing è stata pioniera anche nell’acquisire la Certificazione Iso 9000 nel 1999 e la Iso 14000 quest’anno. Il 20% dei ricavi viene dal settore editoriale, l’80% dal commerciale: più della metà nel mercato della Gdo e il resto per clienti importanti come Telecom, Poste Italiane, Wind e ministeri come quello dell’Agricoltura. Roberto Pepponi guida ancora l’azienda e la moglie Ferrera si occupa parttime dell’amministrazione mentre è sempre più importante il ruolo dei figli Michele e Alessandro. Infine, i progetti di espansione al Sud, con una nuova unità produttiva a Bari sono stati frenati dalla decisione di acquisire un’azienda roto di Cuneo (la Lcl) in crisi con la quale Union Printing aveva da anni un rapporto di collaborazione commerciale.


aziende fiori all’occhiello

Passato e presente Per la stampa piana, Union Printing utilizza una KBA 70x100 a dieci colori. A sinistra, uno scorcio del piccolo “museo della stampa” allestito nella sede dell’azienda.

Quali saranno le tecnologie vincenti per il prossimo futuro? Credo che nella stampa tradizionale assisteremo a un perfezionamento che renderà le attuali tecnologie più produttive, più qualitative ma nella sostanza per 3 o 4 anni non vedo grandi novità all’orizzonte. Quanto alla stampa digitale, è un fenomeno importante ma ancora abbastanza circoscritto per numeri. Potrà erodere qualche quota di mercato all’offset, ma non di più. Cosa pensa delle tecnologie di stampa inkjet ad alta produttività che si stanno affacciando sul mercato e che entreranno in competizione con la stampa offset per applicazioni quali il book-on-demand, transpromo, ma anche quotidiani, riviste e cataloghi? Rispondo in generale con una nota di ottimismo. Nella comunicazione abbiamo visto che i nuovi mezzi non hanno mai cancellato quelli precedenti ma si sono sommati. È successo con la radio e la tv, e succede anche con Internet. Queste nuove tecnologie conquisteranno nicchie e spazi che incideranno sulla stampa, ma non rivoluzioneranno il mercato tradizionale. Si creerà un doppio binario. Quanto è importante una corretta gestione delle risorse umane dentro un’azienda e che vantaggi può comportare un passaggio generazionale ben riuscito? Le nostre aziende presentano dimensioni, anche le più grandi, molto piccole rispetto a quelle di altri settori industriali. Hanno prevalentemente il “padrone” e una gestione familiare. Per questo il passaggio generazionale va pensato, gestito, aiutato. Si tratta di un momento, dal punto di vista culturale e dei mezzi di cui si dispone, costoso e difficile e che può rendere l’azienda molto fragile. Le risorse di cui disponiamo sono limitate. Sta all’intelligenza, alla sensibilità dell’imprenditore gestire il passaggio, capire le capacità ma anche le attitudini personali dei figli, ma in questo percorso andrebbe sostenuto e per questo credo servirebbe un maggiore impegno da parte del governo e delle associazioni di categoria. Detto questo, io ho lasciato i miei due figli, Michele (35 anni) e Alessandro (29), uno ingegnere, l’altro avvocato, liberi di decidere. Dopo la laurea ho detto loro: andate all’estero sei mesi “a farvi le ossa”. Sono tornati prima per lavorare in azienda. Una scelta, confesso, che non mi ha fatto piacere sul piano personale (è una bellissima esperienza avere, se equilibrato, un rapporto lavorativo con i propri figli), ma mi ha creato anche parecchie preoccupazioni perché ha aumentato le mie responsabilità verso di loro e reso meno leggere le mie scelte per il futuro. L’internazionalizzazione è secondo lei un elemento da “coltivare” da parte di aziende grafiche italiane forse ancora eccessivamente dipendenti dal mercato locale? L’internazionalizzazione funziona dove si scoprono nuovi mercati. Nella stampa non è così perché è assolutamente improbabile con il nostro prodotto conquistare mercati lontani (tempi e logistica ci sono vessatori) mentre i nostri mercati limitrofi, dalla Francia alla Spagna alla Germania, hanno i nostri stessi problemi di concorrenza, prezzi, tempi di consegna...

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Cosa pensa delle aggregazioni? L’unione fa la forza? Sono sempre stato un sostenitore delle alleanze funzionali (dividere i compiti: tu fai una cosa, io l’altra), ma poi ho capito che queste alleanze presentano molte criticità e che sarebbero da privilegiare le alleanze strutturali. >segue a pag. 81

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eventi imballaggio

Open house KBA

La cartotecnica nel mirino “Performance is the key” era il titolo della manifestazione svoltasi a Radebeul, in Germania. Circa 300 specialisti della stampa provenienti da16 Paesi europei sono intervenuti lo scorso 5 aprile all’evento - organizzato da KBA, Smurfit Kappa Carton e Epple Druckfarben - durante il quale è stata studiata in modo dettagliato l’intera rete di lavorazione degli imballi in cartone, dagli inchiostri alla stampa, fino alla nobilitazione e alla logistica. Dopo il benvenuto, Wolfgang Suerbaum (Smurfit Kappa Carton), Joachim Erlach (Epple Druckfarben) e Ralf Sammeck (KBA) hanno passato la parola a Steffen A. Rapp, direttore vendite di Smurfit Kappa Carton, che nel suo intervento ha presentato le qualità del cartone riciclato Multiprint e Twin Coat, quale prodotto ad alte prestazioni per la produzione di imballi. Finora il termine “cartone ad alte prestazioni” era stato associato solamente a cartone di fibre vergini. I due tipi di cartone riciclato presentati nel corso dell’evento sono simili al cartone patinato per quanto riguarda prestazioni di stampa e caratteristiche di superficie. Inoltre offrono un alto livello di bianco, una buona opacità, un’ottima assorbenza, una superficie liscia e alta brillantezza. Durante la fase di stampa, la tenuta è buona e la contaminazione dei caucciù da parte della polvere di carta è minima, quindi gli intervalli tra un lavaggio e l’altro sono eccezionalmente lunghi e la capacità della macchina viene sfruttata in modo ottimale. Cartone riciclato: sostenibile e durevole

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Il cartone riciclato è un prodotto sostenibile, particolarmente durevole in quanto da un lato è generato da materie prime rinnovabili e dall’altro la pastalegno viene utilizzata più volte. Anche la stessa produzione è “a risparmio energetico” se paragonata alla produzione di cartone da fibre vergini, in quanto l’energia impiegata è minore. Il cartone riciclato è utilizzabile per tutti gli ambiti produttivi, anche per gli imballi dell’industria alimentare. Rappresenta un’alternativa economica ai supporti di stampa da fibre vergini. Antje Kersten, del dipartimento Fabbricazione carta e tecnica di produzione dell’Università Tecnica di Darmstadt, ha tenuto una relazione relativa alla definizione, valutazione e possibilità di riduzione degli oli minerali negli imballi per


eventi imballaggio

Sulla Rapida 106: dimostrazione del cambio pila nonstop con Twin Coat alla velocità massima di produzione di 18.000 fogli/ora.

prodotti alimentari. Infatti alcune ricerche hanno rivelato che prodotti alimentari imballati nel cartone possono contenere tracce di oli minerali, di cui non sono ancora noti gli effetti potenzialmente pericolosi per l’utilizzatore. Queste tracce di oli minerali, tra le altre cose, possono provenire dagli inchiostri utilizzati per la stampa degli imballi oppure da cartone riciclato che contiene una percentuale elevata di carta di giornale. Sulla base della composizione degli inchiostri per la stampa offset, Kersten ha spiegato come la presenza di oli minerali nei diversi processi offset dipenda dalla composizione degli inchiostri utilizzati per la stampa. la migrazione dei componenti degli oli minerali

Esistono diverse possibilità per ridurre la migrazione degli oli minerali dagli imballi dei prodotti alimentari. Una soluzione è la sostituzione del cartone riciclato con materiale prodotto con fibre vergini. Ma anche l’utilizzo di carta vecchia particolarmente selezionata (ad esempio solo con una minima parte di carta da giornale) per la produzione di cartone riciclato e anche l’utilizzo di additivi chimici privi di oli minerali durante la fabbricazione della carta vi contribuiscono. Anche l’utilizzo di rivestimenti o di scatole interne rappresenta un’ulteriore protezione affidabile. Inoltre è possibile evitare l’apporto di oli minerali quando si rinuncia a modificare gli inchiostri, per esempio tramite additivi contenenti oli minerali. Matteo Piller, product manager Inchiostri per l’imballaggio di Epple Druckfarben, ha presentato la serie di inchiostri a migrazione sicura BoFood MU e SensPrint MU. Ha spiegato dapprima le varie richieste e aspettative dei diversi gruppi di interesse al prodotto di cartotecnica: l’utilizzatore si aspetta sicurezza e tollerabilità ambientale. I grandi marchi, oltre a richiedere un alto livello di sicurezza, non vogliono avere conflitti con utilizzatori, associazioni e con i legislatori. Il produttore di astucci si aspetta soprattutto la realizzazione delle sue richieste: produzione secondo standard PSO e risultato di produzione alto e stabile. Ci sono stati diversi livelli di sviluppo che hanno portato all’attuale serie di inchiostri a migrazione sicura. Il punto di partenza sono stati gli inchiostri senza odore (serie GA): disponevano di ottime caratteristiche organolettiche, minimo rigonfiamento, erano privi di oli minerali e ottimizzati dal punto di vista tecnico. Con

kba pressconsum: materiali di consumo controllati Al convegno, KBA ha anche reso noto ufficialmente l’ingresso nel business dei materiali di consumo. Con il marchio KBA PressConsum sono disponibili prodotti chimici per la stampa, caucciù, inchiostri e molti altri per macchine offset a foglio, controllati nel corso di test in fabbrica e ottimizzati con l’aiuto dei fornitori. Alcuni utilizzatori KBA hanno già testato i prodotti con successo. Vengono utilizzati anche nel centro dimostrazioni KBA per i collaudi macchina, nelle fiere e durante i training per stampatori. In questo modo eventuali oscillazioni di qualità possono essere riconosciute per tempo e migliorate.

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eventi imballaggio

I relatori. Da sinistra: Jürgen Veil ha spiegato i passaggi nella produzione di imballi di prodotti alimentari con Multiprint; Steffen A. Rapp ha presentato le qualità del cartone riciclato Multiprint e Twin Coat per la produzione di astucci; Matteo Piller ha presentato la serie di inchiostri a migrazione sicura BoFood MU e SensPrint MU.

queste caratteristiche sono assolutamente consigliati per imballi ad alto impatto sensoriale nel settore non-food, per imballi secondari dei prodotti alimentari, come imballi primari con barriere funzionali e anche per imballi primari dopo il benestare da parte di un istituto indipendente. L’ulteriore sviluppo è rappresentato dagli inchiostri “low-migration” come la serie CareFood MAW, che soddisfa tutte le normative europee ed è adatta a tutti gli imballi per prodotti alimentari, anche con contatto diretto. Come prodotto eccellente attualmente sul mercato per imballi per l’industria alimentare – disponibile esclusivamente da Epple – sono stati sviluppati gli inchiostri a migrazione sicura. Le serie di inchiostri BoFood MU e quella ottimizzata per le KBA Rapida SensPrint MU contengono come unico elemento migratorio additivi alimentari o alimentari stessi. Nel caso improbabile di un evento migratorio, si tratterebbe solo di un transfer di un alimento privo di odore, di gusto e assolutamente non nocivo. Il medesimo agente legante garantisce un rapido assorbimento e una buona stampabilità. Le serie di inchiostri BoFood MU e SensPrint MU non solo soddisfano tutti i requisiti delle normative attuali, bensì anche di quelle future, ad esempio le richieste del mercato dei prodotti alimentari. Tramite la lavorazione di materie prime specifiche e ottimizzate, un controllo degli ingredienti aggiunti e norme di lavorazione speciali, Epple assicura neutralità di migrazione nel processo di produzione per la serie speciale di inchiostri. Per ogni produzione viene effettuata, prima del confezionamento, una verifica della migrazione senza rischi. Inoltre il produttore di inchiostri si occupa di una introduzione professionale di processo dalla consulenza relativamente agli aspetti tecnici e di stampa passando per l’adattamento delle formulazioni, la creazione di un data base per gli inchiostri fino al supporto e la certificazione aziendale. I progressi tecnologici nella stampa degli imballaggi

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Prestazione ed economicità nella stampa degli imballaggi sono stati il tema dell’intervento di Jürgen Veil, direttore marketing e management del prodotto di KBA. Ha presentato due aspetti fondamentali: concetti per la riduzione dei tempi di avviamento per la stampa di imballaggi sulla Rapida 106 nel formato medio e le novità nell’offset di grande formato. Nei componenti DriveTronic nel medio formato già l’entrata senza squadra a trazione SIS (Sensoric Infeed System) offre molti vantaggi per la stampa di imballaggi. Lavora senza regolazioni o marcatura riducendo in questo modo i tempi di avviamento. Ha una tolleranza fino a +/-7 mm, più di qualsiasi altro sistema di trazione, cosa che riduce i fermi macchina. Inoltre non ci sono più errori al bordo anteriore, in quanto i fogli non vengono spinti lateralmente e quindi non possono strapparsi. Il cambio lastra simultaneo DriveTronic SPC accelera l’avviamento con il cambio lastra in tempo “zero”, in quanto altre operazioni avvengono parallelamente. DriveTronic Plate Ident procura la massima sicurezza: con il riconoscimento delle lastre nel processo di cambio, attraverso la regolazione pre-registro, attraverso un controllo plausibile tra lavoro e lastra. >segue a pag. 81


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c'è una importante novità che allarga i confini della comunicazione. Il Poligrafico integra carta stampata e web. Quando sul Poligrafico trovate questo “bottone” - sia accanto ad un articolo che ad una pagina pubblicitaria – significa che sulla rete potrete avere facile accesso agli approfondimenti che vi interessano.

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GDO

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IPI 110/09

Editoria digitale Stampati promozionali o cosa


mercati stampa

volantini

formato XXl I protagonisti della GDO non temono la crisi

Se c’è un settore della stampa che, di questi tempi, ha accusato meno il contraccolpo della crisi, è quello degli stampati promozionali per la Grande Distribuzione. Ovvero i volantini pubblicitari di supermercati e catene di negozi vari che, quotidianamente, affollano le nostre cassette della posta.

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Nonostante, infatti, il timore da parte di molti stampatori che la carta perda colpi rispetto ad altri mezzi di comunicazione, sembra al momento che la Grande Distribuzione Organizzata non riesca a fare a meno della carta. La pubblicità via Internet e cellulari si integra con i prodotti stampati ma non li sostituisce. E questo perché in base alle ricerche di mercato più recenti i depliant pubblicitari non sono affatto “carta sprecata”, anzi, molti consumatori li trovano assai utili. Prendiamo ad esempio Milano: qui 9 residenti su 10 ricevono volantini regolarmente a casa e 6 su 10 li usano per organizzare i propri acquisti, con un 8% che dichiara addirittura di “gradirli molto”. «Nei prossimi tre anni», spiega Paolo Mamo, presidente di Altavia Italia che fa capo all’omonimo Gruppo europeo specializzato in marketing & publishing services e leader nelle strategie di comunicazione per il commercio, «i consumi di carta della Gdo e del retail dovrebbero crescere dell’11% grazie anche all’espansione dei punti vendita». Questo non significa però che super e iper non stiano cercando strade alternative per comunicare e per quegli investimenti pubblicitari che li vedono protagonisti. Consapevoli che il punto vendita, teatro di grandi cambiamenti e luogo d’incontro tra aziende, marche e consumatori, è diventato di per sé un canale di comunicazione oltre che di transazione, ambito privilegiato di applicazione delle nuove tecnologie.

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mercati stampa

Alcuni esempi di macchine roto-offset utilizzate per la stampa dei volantoni. Da sinistra: Manroland Lithoman, insieme a un dettaglio del gruppo stampa, Goss XL con due torri e due pieghe senza forni in funzione da Union Printing (v. pag. 28) e KBA Continent, una macchina ibrida con dieci torri di stampa, tre pieghe e forni multipli.

3,5 miliardi di volantoni

Crisi e cambiamenti tecnologici non hanno intaccato i folder promozionali che rappresentano i tre quarti del budget di comunicazione stampata. Con numeri di tutto rispetto. Se Altavia Italia intermedia la stampa di circa 780 milioni di copie all’anno di cataloghi e volantoni, questa montagna di carta rappresenta solo il 15-20% del mercato. Questo significa che ogni anno si stampano circa 3,5 miliardi di volantoni che costano dai 20 agli 80 cent l’uno (carta compresa, quasi sempre riciclata) a seconda dei formati e della foliazione, da 8 a 24 pagine. Di fronte alla crisi dell’editoria e all’arretramento degli altri stampati commerciali, è comprensibile che sia scattata la corsa dei principali stampatori (non solo di roto-offset ma anche di rotocalco) alle commesse della Gdo.

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Guerra dei prezzi

Se il “volantone” di supermercati e centri commerciali non mostra, come dicevamo all’inizio, segnali di crisi, e la carta continua a essere apprezzata dai consumatori nonostante la concorrenza delle nuove forme di comunicazione digitale, la crisi la stanno soffrendo gli stampatori costretti costantemente ad abbassare i prezzi. Lo conferma Diodato Mercurio, ad di Grafiche Mercurio di Angri (Salerno), leader nella stampa di volantini per la Gdo nel Centro-Sud con oltre 200 milioni di copie all’anno - stampate con una Harris M300 e una Goss Sunday 48 pagine, l’unica installata tra le imprese grafiche di Sud e Isole - che rappresentano l’85% dei ricavi aziendali (22 milioni di euro). «È un mercato che tiene», spiega Mercurio, «con foliazioni da 8 fino a 24 pagine, tirature da 50 mila a oltre un milione di copie e stampa di carta solitamente riciclata, ma che ha scatenato una guerra fratricida sui prezzi, cancellando la marginalità delle aziende che, per competere, hanno dovuto investire cifre importanti e faticano adesso a vederne il ritorno. Ma con la forte frenata degli altri prodotti commerciali e dell’editoria, se venissero meno i milioni

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Il formato preferito dai super e ipermercati è spesso il tabloid (42x29,7), grazie all’ottima leggibilità dei prodotti e delle offerte.


“È un mercato che tiene ma che ha scatenato una guerra fratricida sui prezzi”. Diodato Mercurio

di copie delle commesse della Gdo chiuderebbero quasi tutti i rotativisti italiani». Sulla “guerra pazzesca dei prezzi” concorda anche Guglielmo Fiori, presidente di Grafiche Mazzucchelli, che ha concentrato già da qualche anno tutta l’attività (75 milioni di ricavi con 115 dipendenti) a Seriate (BG). «Il problema» spiega Fiori «è che non si è fatta pulizia sul mercato e c’è troppa capacità produttiva, così i prezzi continuano a scendere». I volantini rappresentano però una boccata d’ossigeno per far girare le macchine, in un contesto difficile che ha visto ridursi le commesse negli altri segmenti di mercato. Così, aggiunge Fiori, ci sono tante aziende che soffrono ma non mollano, anche se alla fine ci sarà un limite a questa guerra all’ultimo sangue per accaparrarsi le commesse e stampare senza guadagnare. Per reggere è fondamentale possedere spalle forti e avere investito nel vantaggio competitivo, come ha fatto proprio la Mazzucchelli, installando l’unica 96 pagine in Italia. «Una macchina che ci permette di mantenere sani i nostri conti», ammette Fiori, anche se, a seconda delle tirature e dei formati, in Mazzucchelli utilizzano anche due 48 pagine, una 64 e una 32 pagine. E se si spera che finisca il ribasso dei prezzi (grazie anche al venir meno del fenomeno delle aste al ribasso online che non hanno fatto bene al mercato) e che la Gdo non tradisca mai la carta (altrimenti “in Italia chiude l’80% degli stampatori roto”), è anche vero che gli stampatori devono attrezzarsi per offrire nuovi servizi oltre la carta.

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Parola d’ordine: ottimizzare

Vista la diffusione geografica dei volantoni, si tratta di stampare ogni volta centinaia di migliaia, se non milioni, di copie nel minor tempo e ottimizzando il più possibile la produzione sia in termini economici che logistici. In altre parole è fondamentale trovare il fornitore giusto che al minor prezzo e nel minor tempo stampi, confezioni e consegni ai distributori le copie commissionate. Una magia che si traduce, per chi stampa, nel trovare la carta al miglior prezzo, nel formato ottimale per le sue macchine, sfruttando appieno gli impianti e le tecnologie a sua disposizio-

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la geolocalizzazione si afferma nella gdo Integrare sempre di più carta e online stampando volantini più snelli che rimandino sul web per eventuali approfondimenti. Questo il futuro della Gdo, anche se per ora il volantone cartaceo resta il mezzo primario a cui si affiancano cataloghi e riviste per soci. Sempre più consapevole di quanto sia importante la comunicazione sul punto vendita, che va oltre il direct mail, i banner o i social network, Altavia sta lavorando a una tv commerciale per la francese Auchan con l’obiettivo di sperimentare una rivoluzione: usare la grande rete per veicolare i messaggi promozionali via smartphone, gestendo i moderni sistemi di geolocalizzazione che permettono di individuare il consumatore che sta varcando la soglia di un centro commerciale per consigliargli i percorsi d’acquisto.

ne per ridurre al minimo la catena delle trasformazioni, realizzando stampati possibilmente finiti in macchina. Ovviamente i grandi gruppi sono avvantaggiati, anche perché hanno modo, stringendo importanti accordi di fornitura, di pianificare con il cliente l’ottimizzazione di formati e confezione.

l’importanza delle tecnologie di stampa e confezione

Gli impianti quindi fanno la differenza. Certamente protagoniste indiscusse del mercato dei flyer per la Gdo sono le roto-offset, soprattutto quelle di grande formato (32, 48 e 64 pagine) perché consentono foliazioni maggiori o più copie al giro. È evidente che un tabloid di 16 pagine ripiegato a 32mo e rifilato direttamente in macchina è più conveniente se stampato direttamente su una 32 pagine, se non su una 64 pagine resa 2 al giro. Ma sono adatti anche quegli impianti di stampa per giornali cosiddetti “ibridi” che, grazie alla diffusione del full color, terminate le tirature notturne dei quotidiani, di giorno girano con la grande distribuzione. Finire le copie in macchina dà indubbiamente un grande vantaggio economico e di tempo, perché non si passa in legatoria. A patto di poter lavorare con formati utili, sia di carta che di lavoro finito, e con tipi di confezione realizzabili in linea, come semplici pieghe o punti

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La “carta vincente”

Sempre nella logica del bilanciamento costi-benefici va anche la scelta della carta, non solo in termini di formato, che dipende direttamente dalle misure dello stampato e dalle esigenze tecniche di produzione, ma soprattutto in funzione di costo al chilogrammo e peso del lavoro finito. Se infatti il costo della stampa tende ad ammortizzarsi con il crescere della tiratura, la voce carta a preventivo è funzione di essa e può arrivare al 50% del costo totale. Quindi via

Distribuzione certificata con Gaiapost

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Il successo di una campagna promozionale dipende dal successo di tutti i suoi moduli: da come gli esperti di marketing formulano il messaggio da veicolare, dal modo in cui viene stampato e, ultimo anello della catena ma non per questo meno importante, da un’efficiente distribuzione. Per garantire che i volantini raggiungano il target a cui sono destinati, Emmeitalia Network, un gruppo composto da più comparti specializzati nel marketing operativo, in collaborazione con Sisma, azienda che opera nel settore del marketing operativo applicato in particolare al mondo della Gdo, ha dato vita a Gaiapost, un servizio che consente di certificare l’avvenuta distribuzione di materiale qualificato da un codice a barre. Il target di riferimento è la distribuzione di materiale pubblicitario, come ad esempio i volantini dei supermercati. Tre gli elementi alla base di questa soluzione: GPS, GPRS e un lettore di codici a barre. In pratica Emmeitalia e Sisma offrono ai propri clienti, ossia i distributori, un servizio nuovo, sicuro e innovativo: un sistema di monitoraggio satellitare che permette di georefenziare consegna e volantino in tempo reale, certificando i seguenti parametri: area di copertura, statistiche sulla tipologia di consegna, numero di consegne, tempo medio per consegna, distanza media e reportistica giornaliera. Il servizio Gaiapost è utilizzato in Italia, Canada e Svizzera e prossimamente verrà esteso anche a Germania e Stati Uniti.

libera a grammature basse, ottimizzate sulle pieghe delle rotative, che girino bene in macchina, abbiano una mano soddisfacente per il lettore e tengano basso il costo dei trasporti. Non a caso una delle carte preferite dalla GDO è l’LWC, ovvero Light Weight Coated. Di solito le grammature preferite difficilmente arrivano a 100 g, attestandosi tra i 60 e gli 80. Si preferiscono le patinate con legno, le riciclate o le uso mano, ma si arriva anche a utilizzare carte per giornali con grammature vicine ai 40 g, purché abbiano un buon punto di bianco, soprattutto per la resa cromatica dei prodotti stampati. Nonostante la bassa qualità generale dello stampato, infatti, vengono molto curati il color identity della catena e la cromia, soprattutto degli alimenti: carni bluastre, prosciutti verdi e latticini giallognoli non invogliano certo l’acquisto...

Formati e foliazioni

In linea generale, possiamo dire che il formato preferito dai super e ipermercati è spesso il tabloid (42x29,7 cm) reso ripiegato sul lato lungo. Questo perché il consumatore ritiene importante che siano ben leggibili i prodotti e ben identificabili le offerte, quindi apprezza il grande formato, ma allo stesso tempo vuole che il volantino sia maneggevole: da qui la scelta della ripiega che lo riporta come dimensioni al magazine. Quest’ultimo invece è preferito dalle catene del faida-te o dell’informatica e comunque quando l’impostazione grafica è più simile a un catalogo, quando si sceglie un qualsiasi tipo di legatura, quando si hanno molte pagine o il numero delle segnature richiede la confezione. Anche il numero delle pagine è molto variabile. Si va dal semplice quartino ripiegato per offerte one-shot, al volantino da 80 pagine filo colla, fino alle 372 pagine del catalogo Ikea che, sia pur non possa definirsi volantino, può esservi assimilato quanto meno per le modalità di realizzazione e diffusione. 20-24 e 40-48 pagine restano comunque le foliazioni più diffuse, perché le più funzionali (e quindi economiche) al parco macchine italiano. IPI 126/11

metallici. In questi casi, le rotative hanno in uscita, dopo il gruppo piega, lungo la linea che porta alla stazione di pallettizzazione, dei sistemi di cucitura e di rifilo trilaterale che trasformano le segnature piegate e chiuse in volantini finiti. Un’alternativa al punto metallico molto interessante e diffusa e altrettanto economica è il filo colla, ovvero la cucitura delle pagine lungo la piega del dorso con un sottile filo di colla vinilica ad asciugatura immediata, stesa direttamente in macchina.


Molte aziende italiane ed estere hanno scelto le nostre macchine e i nostri impianti perché consentono di risolvere in modo specifico e totale ogni problema di confezionamento e imballaggio con films plastici. Da oltre 45 anni operiamo nel settore applicando sempre le tecnologie più avanzate.

I nostri collaboratori sono esperti e qualificati professionisti coi quali sviluppiamo programmi di continua ricerca e di sistematiche sperimentazioni. Anche per questi motivi produciamo, oggi, macchine automatiche in grado di eseguire confezioni ad alta velocità; retratte e/o non retratte, di GIORNALI, LIBRI, RIVISTE, CATALOGHI, QUADERNI, RISME DI CARTA, MODULI CONTINUI, ecc. in copie singole o pacchi.

macchine e impianti confezione · spedizione · mailing SITMA MACHINERY S.p.A. Via Vignolese, 1910 - Tel. +39 059 780 311 - Fax +39 059 780 300 - 41057 SPILAMBERTO (MO) Italy INTERNET: http://www.sitma.com – E-MAIL: sitma@sitma.it



NEWS

notizie dalle aziende grande formato

Le nuove Arizona per maggiore versatilità e produttività Océ ha annunciato il lancio dei sistemi flatbed Océ Arizona 360 GT e Océ Arizona 360 XT. Il primo ha un piano di stampa da 1,25x2,5 metri, mentre il secondo si distingue per un formato extra da 2,5x3,05 metri. Entrambi offrono una velocità di stampa fino a 35 metri quadri all’ora (modalità Express), ideale per la realizzazione di banner e applicazioni da esterno. Grazie alla nuova modalità di stampa High Definition, garantiscono stampe precise e testi da 2 punti perfettamente leggibili, consentendo ai fornitori di proporre ai propri clienti applicazioni tecniche e industriali sofisticate con margini sempre

più alti, come stampe lenticolari e tastiere a membrana. Queste stampanti possiedono un sistema di polimerizzazione degli inchiostri UV progettato da Océ che fornisce una maggiore energia per la gestione dei supporti di stampa più difficili, riducendo al tempo stesso del 50% il calore rilasciato sulla superficie dei media. Sono quindi ideali per l’utilizzo di materiali più sensibili al calore come il polistirene e le pellicole di poliestere. Entrambi i modelli dispongono anche di un tavolo rinnovato nel design con fori di aspirazione più piccoli, il che permette di stampare direttamente su supporti molto sottili,

senza distorsioni meccaniche. Océ Arizona 360 GT e XT sono in grado di stampare su una vasta gamma di supporti rigidi spessi fino a 48 mm. Il tavolo standard della stampante Arizona 360 GT può gestire un pannello rigido da 125x250 cm, mentre le dimensioni extra large di Arizona 360 XT permettono la stampa di pannelli e oggetti fino a 250x305

centimetri. Grazie a Océ VariaDot, i sistemi di stampa possono rilasciare gocce di inchiostro piccole fino a 6, 12 e 18 picolitri per immagini con morbidi passaggi tonali, ma anche gocce più grandi da 30, 36 e 42 picolitri per colori densi, uniformi e affidabili.

Océ Arizona 360 GT e Arizona 360 XT utilizzano inchiostri UV curable e la tecnologia Océ VariaDot per offrire una qualità dell’immagine quasi fotografica in tutte le applicazioni.

Océ-Italia Tel. 02.92726543 Servizio lettori n. 1

stampanti

Xerox ottimizza i costi con la ColorQube 9300 Series Le nuove stampanti multifunzione (MFP) ColorQube 9300 Series con l’innovativa tecnologia a inchiostro solido consentono di creare documenti a colori con costi ridotti. Grazie al piano Hybrid Colour, i costi di stampa a colori possono essere dimezzati, consentendo di pagare solamente in base alla quantità di colore effettivamente utilizzata per ogni pagina. Nel caso di un documento aziendale con un logo o una grafica molto ridotta, ad esempio, il costo della stampa sarà pari a quello di un lavoro in bianco e nero. I nuovi dispositivi, privi di cartuccia, realizzano stampe e copie alla velocità di 55 ppm a colori e 60 ppm in bianco/nero. Tra le opzioni aggiuntive è prevista quella per la stampa in mobilità.

Xerox, Tel. 02.50989.1

IPI 126/11

Servizio lettori n. 2

grande formato

Fujifilm invita gli stampatori su Onset Challenge Fujifilm invita gli stampatori digitali a esplorare il nuovo sito www.onsetchallenge.com che guida alla scoperta di numerose informazioni utili su ogni modello. Inca Onset, lanciata sul mercato quattro anni fa, è presto diventata una piattaforma di grande successo nella stampa digitale di grandi formati, confermando tutte le aspettative. Negli ultimi quattro anni la tecnologia si è evoluta e Fujifilm è in grado di dimostrare che un investimento nella più avanzata famiglia di stampanti a letto piano è ammortizzato in soli sei mesi.

Fujifilm Italia, Tel. 02.929741 Servizio lettori n. 3

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eventi associazioni

TAGA e UNI

Verso lo sviluppo congiunto di standard Grande passo avanti nella collaborazione tra TAGA Italia e l’Ente di Unificazione. Si è svolto a Milano il convegno “Tecnologie grafiche: le attività di sviluppo dei nuovi standard”, organizzato congiuntamente dall’organo tecnico U500109 “Macchine per la stampa e la lavorazione della carta” di UNI e da TAGA Italia, finalizzato a informare il mondo grafico sul lavoro svolto dai rappresentanti italiani presso il Technical Committee di ISO e sulle novità emerse durante il recente meeting TC130 di Berlino.

di EMILIO GERBONI

Luigi Lanfossi, presidente di TAGA Italia.

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L’evento è di notevole importanza perché ha riproposto in una primaria sede istituzionale come UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) la discussione e l’approfondimento delle norme internazionali del settore e ha messo in evidenza il lavoro svolto da TAGA Italia, dai professionisti e dalle associazioni che collaborano nello studio e sperimentazione per l’attuazione delle norme. Il risultato di questo lavoro è a disposizione di tutti gli iscritti tramite i documenti TAGA, i quali forniscono indicazioni e spiegazioni agli operatori e sono in continuo aggiornamento. Giovanni Micciché, a nome di UNI, ha aperto i lavori presentando la struttura e le finalità dell’Ente italiano di normalizzazione e illustrando il regolamento per lo svolgimento delle attività da parte del sistema UNI. Carmen Cislaghi, di Acimga, ha ricordato che la collaborazione tra TAGA Italia e UNI è stata avviata già da alcuni anni tramite l’organo tecnico per la sicurezza delle macchine grafiche e il collegamento al TC130 per l’analisi dei documenti proposti da quel comitato. Hanno quindi preso la parola i rappresentanti degli organismi che collaborano allo sviluppo degli standard: Luigi Lanfossi, presidente di TAGA Italia, ha presentato l’Associazione e i membri del Consiglio Direttivo che operano nei diversi Gruppi di Lavoro presso il Comitato Internazionale; Elia Nardini, in rappresentanza dell’Associazione Arti grafiche bolognesi, e Massimo Pellegrini, dell’Associazione Poligrafici modenesi, hanno illustrato il lavoro sperimentale “Misuriamoci” condotto congiuntamente dalle due associazioni presso un pool di aziende emiliane per raccogliere elementi utili alla realizzazione degli standard in ambito TC130; Carlo Carnelli, titolare di ColorConsulting e membro attivo del Comi-


“L’uso degli standard porta anche ad aumentare il valore dell’impresa riducendo costi e sprechi”. Alberto Sironi

eventi associazioni

tato ISO, ha riferito in merito al lavoro svolto da un gruppo selezionato di aziende produttrici di inchiostri; Alberto Sironi, past president di TAGA Italia, ha presentato Studio Xilox, un pool di consulenti che operano a largo raggio in tutti i comparti dell’industria grafica, alcuni dei quali sono anche attivi nei Working Group del TC130; Valter Viscardi, di Assografici, ha portato il saluto dell’Associazione di categoria delle imprese grafiche italiane e ha affermato che l’organizzazione è seriamente interessata a collaborare ai progetti di standardizzazione in ambito nazionale e internazionale; Italo Vailati ha portato la testimonianza di ATIF presentando l’attività svolta dall’Associazione tecnica di flessografia per contribuire alla standardizzazione del processo flessografico mediante lo sviluppo delle Linee Guida e la sperimentazione sulla macchina da stampa che continua dopo un anno di intenso lavoro da parte di un apposito Comitato tecnico. L’importanza degli standard

Con un intervento chiaro e sintetico, Alberto Sironi ha illustrato le attività dell’ISO/TC130 Graphic Technology fornendo anche una panoramica dei progetti allo studio dei vari Working Group. Partendo dal concetto di “standard”, ha precisato che esiste una distinzione tra le “norme tecniche”, emanate da organismi autorevoli super partes, che forniscono riferimenti a cui attenersi, e gli “standard di gli organismi di standardizzazione fatto” che essendo ampiamente diffusi diventano di uso comune. Egli ha quindi riWorking Group (WG) badito la necessità di usare gli standard per tenere sotto controllo il processo, produrre WG1 Terminologia in forma ripetibile, migliorare il prodotto e WG2 Scambio di dati in prestampa per la creazione di pagine e la cultura tecnica in azienda, disporre di documenti, informazioni e set di riferimento di immagini digitali e dei riferimenti più oggettivi e professionali dati colore anche verso il cliente e aumentare il valore WG3 Controllo di processo e metrologia per prove e condizioni di d’impresa riducendo costi e sprechi. stampa Dopo aver elencato i 13 Working Group WG4 Caratteristiche e sistemi di controllo dei media e dei materiali di che attuano la standardizzazione (vedi ristampa, inkWG39 con TC6: aspetti di stampabilità di carta e cartone quadro a fianco), Sironi ha illustrato il prosimulando metodi di stampa cesso sequenziale di una norma ISO, dalla WG5 Ergonomia e sicurezza proposta alla pubblicazione, attraverso le WG6 (in stand-by) Definizione dei materiali di stampa certificati di fasi di Working Draft (WD), Committee riferimento per test di laboratorio Draft (CD), Draft International Standard WG7 Color management (DIS), Final Draft International Standard WG8 Revisione ISO13655, strumenti di misura (FDIS), ricordando che in ambito ISO WG9 Sviluppo della ISO12640-5 (immagini di riferimento RIMM/SCID) si possono reperire altri documenti che WG10 Gestione dei processi di stampa di sicurezza, stampa valori rispondono a specifiche esigenze del merWG11 Impatto ambientale dei prodotti stampati (ex task force1 cato ma che non possono essere considecarbonfootprint) rati degli Standard Internazionali, tra cui le WG12 Processi di post-stampa, finitura e legatoria (ex task force2) Technical Specifications, i Technical ReWG13 Requisiti per la certificazione di processi e prodotti stampati port e gli Industry Technical Agreement riconosciuti da ISO ma senza lo status di Standard Internazionali. Sono ben 80 le norme pubblicate che riguardano il settore grafico elencate nel TAGA.DOC.08. Pertecipano all’ISO TC130 24 Stati con diritto di voto (p-member) e 17 come osservatori (o-member). L’Italia è tornata p-member dal 2008 e partecipa attivamente ai lavori del comitato; le commissioni TC130 di TAGA Italia, una per ogni working group, sono il punto di incontro di tutti gli esperti accreditati e mantengono i rapporti con UNI. Sironi ha quindi concluso il suo intervento con un appello molto determinato: «...Tutto questo non può continuare a essere lasciato in mano solo al mondo dei consulenti e del volontariato! Serve “fare sistema” con un grande contributo delle aziende, almeno le più strutturate e di grandi dimensioni, coordinate da associazioni di categoria capaci e in grado di condurre le tematiche di interesse nazionale comune, indicando e valorizzando il lavoro dei tecnici, al pari degli altri grandi Stati seduti allo stesso tavolo».

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eventi associazioni

WG3 – Process control and related metrology

Alberto Sironi: «Dobbiamo ‘fare sistema’ anche con il contributo delle aziende».

Alessandro Beltrami: «Solo nel WG3 sono stati prodotti ben 311 documenti negli ultimi dodici mesi».

Alessandro Beltrami, consigliere TAGA Italia e membro della Associazione delle Arti grafiche di Bologna, ha riferito in merito al consistente lavoro svolto dagli esperti italiani in seno al WG3 su stampa digitale (ISO 15311), offset (ISO 12647-2) e workflow agnostico (ISO 15339). Per la stampa digitale, ISO/WD2 15311-1 si occupa dell’introduzione di tre livelli di qualità basati sul grado di precisione nella copia di una condizione di stampa di riferimento; NWIP 15311-2 definirà le caratteristiche di qualità di una tiratura di stampa digitale commerciale e sarà ripresa dal lavoro fatto sulla ISO 12647-8, mentre la 15311-3 definirà le caratteristiche di qualità della stampa di grande formato ispirandosi al lavoro fatto dal DPWG di Fogra. Per la stampa offset la mole di lavoro affrontata è notevole e tra i principali cambiamenti in discussione Beltrami ha indicato la prova digitale con il riferimento cromatico dello standard copiato (non quello della singola prova), la frequenza dei retini AM salita a 70 l/cm per carte uso mano e 80 per carte patinate, la nuova definizione di “condizione di stampa” che comprende tipo di carta, gamut colore, tipo di retino, curva tonale, nonché una definizione di “bilanciamento dei grigi” con formule per compensare i diversi tipi di supporto. Beltrami ha quindi lanciato un appello per ottenere un’ampia collaborazione di esperti volontari nel portare avanti con TAGA Italia il lavoro intrapreso, tenuto conto che solo nel WG3 sono stati prodotti 311 documenti negli ultimi 12 mesi e almeno 12 standard in lavorazione sono strategici per il mercato delle arti grafiche in Italia. Carlo Carnelli ha illustrato quanto si sta facendo in seno al WG3 per i settori quotidiani, rotocalco, serigrafia e flessografia. Per i quotidiani i principali cambiamenti introdotti riguardano l’eliminazione del processo basato su film, gli aggiornamenti per il digital proofing e l’uso di retini AM a lineature elevate e FM, l’introduzione del softproofing, della stampa waterless e del bilanciamento dei grigi; la discussione sulla ISO 12647-3 è stata incentrata sullo studio di QuadTech circa il possibile inserimento di scale interne sui quotidiani evitando una norma che consideri la misurazione diretta sulle immagini. Per quanto riguarda i quotidiani stampati in flexo, i rappresentanti italiani si sono opposti alla richiesta di IFRA di escludere questa tecnologia di stampa dalla ISO12647-6 ottenendo di inserire la stampa dei quotidiani in flexo nello standard 12647-3. Per la rotocalco i principali cambiamenti proposti e introdotti dal WD1 12647-4 sono stati l’eliminazione del processo basato su film, l’aggiornamento del punto 4.2 sulla ricezione dati e le nuove condizioni di stampa Gamut II con inserimento di nuove tabelle per supporti e coloranti e del bilanciamento dei grigi. In merito alla revisione della norma sulla serigrafia di cui si occupa il WD1 12647-5, TAGA Italia si è impegnata ad attivare un apposito Comitato Tecnico che coinvolgerà nel progetto le scuole grafiche di Saronno, Trento e Venezia con l’obiettivo di raccogliere e fornire indicazioni al prossimo meeting di Berlino in settembre. Per la flexo, il CD 12647-6 ha introdotto per la prima volta una serie di novità interessanti: la norma non è più rivolta solo alla stampa editoriale, ma anche e soprattutto al packaging, attuando la regolamentazione degli spot color e individuando i colori primari di riferimento tramite i dati di caratterizzazione o, in alternativa, tramite i valori di hab invece dei tradizionali CIE L*a*b*. Vengono introdotte per la prima volta le tolleranze in ∆hab, ∆Ch (chromaticness) e ∆E00. Inoltre, basandosi su una proposta francese, si è accettato di creare un gruppo di lavoro per preparare la bozza di un nuovo documento per un processo “agnostico” sul packaging. Le regole future del post-press

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Massimo Pellegrini di Legraf Srl e MCS Srl, vicepresidente TAGA Italia , ha presentato le diverse proposte operative avanzate dai Paesi attivi nel WG12 (Brasile, Cina, Giappone, Italia, Svizzera, Svezia) e ha sottolineato che l’allestimento è ritenuto unanimemente strategico per il futuro del settore grafico e si stima che il tempo necessario per realizzare degli standard internazionali sia di circa 5 anni; l’Italia parte con un notevole potenziale di conoscenze tecniche riconosciuto dagli altri membri anche grazie al documento sulla legatoria TAGA DOC-10 tradotto recentemente in inglese a uso dei membri del WG12, che è stato preso come base per le nuove norme.


“È ora che l’industria grafica italiana porti un contributo consistente a un’opera che è indispensabile per la sua crescita”. Luigi Lanfossi

eventi associazioni

ISO 16759 - Le misure di carbon footprint degli stampati

Davide Biancorosso, esperto dell’UNI WG11 e consigliere di TAGA Italia, ha riferito sul lavoro e sulle proposte del WG11 in merito a una norma che consenta un più corretto e armonico calcolo del Carbon FootPrint (CFP) per i prodotti stampati. L’intervento è stato ampio e dettagliato e merita sicuramente un articolo più esteso rispetto a questo rapporto sintetico sull’evento TAGA-UNI. Pertanto ci limitiamo a citare la definizione di CFP secondo il Joint Research Center al servizio della Commissione europea, rimandando ad altra occasione l’approfondimento su tutti gli altri argomenti trattati: la CFP è una misura che esprime, in termini di CO2 equivalente (CO2e), il totale delle emissioni di gas a effetto serra (GHG: CH4, N2O, HFCs ecc.), associate a un prodotto, un’organizzazione o un servizio, lungo tutto il ciclo di vita (ove per “ciclo di vita” si intende produzione + uso + fine vita).

Carlo Carnelli ha illustrato i progetti di aggiornamento e sperimentazione per lo sviluppo di nuove norme sugli inchiostri.

Requisiti per le certificazioni di stampa

Beltrami è intervenuto nuovamente con un rapporto sul WD 16761-1 “Criteri e requisiti per i sistemi di gestione della qualità di stampa”, un’iniziativa guidata dal prof. Robert Chung del Rochester Institute of Technology (RIT) in collaborazione con USA, UK, Francia, Brasile, Svizzera e Italia. I tre requisiti in discussione servono a garantire una valutazione coerente della conformità agli standard di stampa, ad adattare i sistemi di gestione della qualità all’industria della stampa e a standardizzare l’accreditamento degli Enti di certificazione. I problemi da risolvere riguardano l’integrazione con ISO 9001 e/o ISO 14001, la metrologia e tracciabilità, l’adattabilità a piccole, medie e grandi aziende e l’armonizzazione degli standard tecnici (WG3). Inchiostri, carte, supporti, misurazioni

I consiglieri TAGA Italia Carlo Carnelli e Alberto Villa hanno concluso il ciclo degli interventi tecnici riferendo in merito alle norme in lavorazione al WG4 che comportano numerosi test di laboratorio, approfondimenti sulle proprietà delle carte e degli inchiostri e nuove specifiche per le misurazioni delle sleeve flessografiche e delle lastre offset. I relatori hanno riferito che dopo lunghi anni di assenza c’è finalmente una nutrita partecipazione dei produttori di carta e si tende a revisionare in contemporanea le norme della famiglia 2846 (colore e trasparenza degli inchiostri) con il WG3 e lo sviluppo delle ISO 12647. Tra gli argomenti in discussione, il documento tecnico ISO/TR 12705 sull’effetto fantasma, voluto fortemente dalla Germania tramite l’Istituto FOGRA, ora in fase di pubblicazione. Dopo aver illustrato dettagliatamente i molteplici progetti di aggiornamento e sperimentazione per lo sviluppo di nuove norme su inchiostri a base solvente, ad acqua e UV per rotocalco, offset e serigrafia, i relatori hanno informato sullo studio che TAGA Italia e ColorConsulting stanno realizzando per fornire i dati relativi al mercato italiano delle quadricromie serigrafiche.

Davide Biancorosso ha riferito in merito a una norma che consenta un più corretto calcolo del Carbon FootPrint per i prodotti stampati.

Conclusioni e proposte

Nel corso delle presentazioni e a fine convegno sono stati molti gli interventi di esperti presenti in sala per richiedere ulteriori informazioni e avanzare obiezioni sui nuovi orientamenti del TC130 in materia di metodi operativi e parametri di misurazione. Tutti i relatori, e in particolare il presidente Lanfossi nel suo intervento di chiusura lavori, hanno riconosciuto che l’evento UNI-TAGA ha segnato una tappa importante nel cammino di sviluppo degli standard per la tecnologia grafica in Italia e in ambito internazionale; tuttavia è stata rimarcata con forza la necessità di richiamare il mondo imprenditoriale grafico e le associazioni di categoria alle loro responsabilità. In altre parole, non è più ammissibile che lo sforzo per questo sviluppo sia sostenuto solo da un piccolo gruppo di volontari e da un’associazione no-profit con modeste risorse economiche; è ora che l’industria grafica italiana entri in campo da protagonista portando un contributo consistente a un’opera importante e urgente, indispensabile per la sua crescita nell’immediato futuro!

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Carta & Design

Nuove, inedite possibilità creative

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Per celebrare il 2011, dichiarato dall’Assemblea generale dell’ONU l’Anno internazionale delle foreste, Marie Claire ha scelto di promuovere la gestione, la conservazione e lo sviluppo di tutti i tipi di foreste realizzando, in collaborazione con la stilista Vivienne Westwood, un progetto con l’obiettivo di sensibilizzare milioni di lettrici sul problema della deforestazione. Da questa collaborazione è scaturita una sezione di approfondimento di 16 pagine inserita nella prima parte della rivista e stampata su Revive 100 Natural matt e uncoated, una carta 100% riciclata, commercializzata in esclusiva italiana da Polyedra, società del gruppo PaperlinX. www.polyedra.com

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La gamma Munken Design è al centro di una nuova campagna pubblicitaria comprendente una combinazione di brochure, magazine e altro materiale grafico. La gamma, certificata FSC e PEFC, si compone di 6 varianti, in tre qualità e in due superfici diverse: • products Rough: Munken Polar Rough, Lynx Rough e Pure Rough; • prodotti con superficie lisciata (Munken standard): Munken Polar Rough, Lynx Rough e Pure Rough; • tonalità: bianco brillante, naturale e crema; • Grammature: 90, 100, 120, 150, 170, 300 e mano 1.4; • Ruvidità: 550 (Bendtsen, ml/min). www.arcticpaper.com

riciclate

Revive 100 Natural, ecologica e versatile

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campagne

Munken Art Workers. È di scena la Munken Design

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NEWS

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Scrivere e comunicare: la carta è un supporto comunemente destinato a questi tradizionali utilizzi, ma oggi si arricchisce di inedite possibilità creative. Un esempio arriva dall’edizione 2011 della settimana milanese del design in cui le carte Arjowiggins Creative Papers sono state tra i grandi protagonisti. All’esposizione “Making of” organizzata da Meet My Project, tra le proposte firmate da designer internazionali, anche gli interessanti progetti di Grégory Lacoua e di JS Lagrange, autori rispettivamente di Paperbowl, realizzata con le carte Rives, Skin e Metallics by Curious Collection, e delle lampade Lamperboo, prodotte con Pop’Set. www.arjowiggins.com

Carta

&Supporti


R.W. Emerson

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Campionari

Arcoprint raddoppia e arriva Milk

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MOSTRE

La bellezza di uno stabilimentoponte per una carta molto verde

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Concorsi

NEWS

“Leggo per trovare delle perle di saggezza”.

Dodicesima edizione di Ideas that Matter

Il nuovo campionario Arcoprint si presenta con due novità che affiancano le già conosciute Arcoprint Edizioni 1.3 e 1.7, le nuove Edizioni 1.5 e Milk. Arcoprint Edizioni nasce per gli impieghi editoriali e propone carte e cartoncini naturali di qualità premium, con una calda colorazione avoriata. Le due novità sono carte uso mano di cellulosa con limitato contenuto di pasta CTMP (Chemico-Thermomechanical Pulp, presente anche in Edizioni 1.7). Novità nella novità: Arcoprint Milk si distacca dai tradizionali avoriati per offrire un’alternativa anche nella stampa di coordinati grafici, in cartotecnica ecc. Disponibili nei due formati, 64x88 e 70x100, le nuove Arcoprint Edizioni sono proposte in diverse grammature: Edizioni 1.5 da 80 a 100 g e Milk da 70 a 300. www.fedrigoni.com

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Burgo Group è sponsor della mostra Pier Luigi Nervi, Architettura come sfida, progetto espositivo itinerante che, dopo le tappe di Bruxelles, Venezia e Roma, arriva a Torino fino al 17 luglio nello spazio Torino Esposizioni. L’edizione torinese presenta, in mostra e su catalogo, il progetto di Nervi della costruzione della Cartiera Burgo di Mantova, opera ritenuta uno dei capolavori nerviani. Oggi la stessa cartiera continua a produrre carta da giornale partendo dal 100% di carta riciclata che viene disinchiostrata all’interno dello stabilimento e i cui residui di lavorazione sono riutilizzati per produrre energia elettrica. Il catalogo è stampato su Respecta 100, patinata ecologica FSC 100% recycled. http://burgo.burgogroup.com

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Giunto quest’anno ai 10 anni di vita, il concorso Ideas that Matter di Sappi si presenta in una versione rinnovata. Offre infatti la possibilità ai partecipanti di presentare il loro lavoro durante tutto l’anno, aggiornando online la loro presenza all’iniziativa. L’accento è posto sui progetti di design, applicando la teoria alla vita reale, per far conoscere problematiche che toccano vari ambiti: ambiente, cultura, istruzione, sanità, diritti umani e società. Il concorso è rivolto a studenti di design (anche gruppi) e professionisti creativi. Per partecipare registrarsi online: www.sappi-ideasthatmatter.eu 51


eventi stampa

pixartprinting

Il virtuosismo imprenditoriale Strategia di marketing aggressiva, prezzi competitivi, politica di internazionalizzazione sempre più spinta. Tutto questo sta portando l’azienda veneta a una crescita esponenziale che ha reso necessari nuovi investimenti nel piccolo e nel grande formato. Due Komori 70x100 8 colori di ultima generazione, quattro HP Indigo 7500, due nuovi HP Latex e un potente digital front-end HP Ultra Print Server.

di CRISTINA ROSSI

Gli investimenti annunciati recentemente da pixartprinting (v. IPI n. 124, pag. 10) per un ammontare totale di circa 8 milioni di euro sono stati indispensabili per far fronte a un aumento degli ordini che nell’ultimo esercizio ha determinato una crescita del fatturato del 48% rispetto all’anno precedente. Vari i fattori all’origine di questo incredibile “picco” degli ordini. Innanzitutto la campagna promozionale dedicata all’offset negli ultimi mesi, che ha riscosso un enorme successo, tale da portare l’azienda a valutare e, successivamente, ad attuare un ampliamento della capacità produttiva in modo da poter soddisfare la domanda. In secondo luogo il cosiddetto “effetto alone”, ossia un fenomeno di marketing elementare i cui risultati sono sorprendenti. Attratto da una promozione particolarmente accattivante, il cliente entra nel punto di vendita e, oltre a comprare il prodotto in offerta, viene spinto a fare ulteriori acquisti. In questo caso, il cliente che è entrato nel sito pixartprinting Altri investimenti in macchine da stampa, digitale e offset, sono previsti per pixartprinting. In alto, da sinistra: Alessandro Tenderini, direttore generale; Marcello Libralato, responsabile customer service; Paolo Bertelli, responsabile stampa offset e HP Indigo; Matteo Rigamonti, CEO e fondatore.

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“Il concorrente non va invidiato, va studiato ed eventualmente anche copiato, migliorando le sue idee”.

Matteo Rigamonti

Rigamonti sale in cattedra alla Ca’ Foscari

Alla Ca’ Foscari, la famosa università veneziana sul Canal Grande, si è svolta in maggio la prima edizione del Digital Week.

Fare soldi con il digitale – e ora anche con l’offset – è il suo primo obiettivo in azienda e, dobbiamo ammetterlo, Matteo Rigamonti, CEO di pixartprinting, lo sta centrando in pieno questo obiettivo, considerando che dal 2000 a oggi il fatturato dell’azienda che ha fondato nel ’94 è aumentato di 50 volte. Gli ingredienti alla base del suo successo sembrerebbero semplici e alla portata di tutti: applicare le “vecchie” regole dell’economia apprese, nel caso di Rigamonti, sui banchi di scuola della Ca’ Foscari di Venezia, riconoscere al denaro la giusta importanza nella mission aziendale, individuare collaboratori validi e affidabili, avere la capacità di delegare ed eliminare i sentimenti. Ma evidentemente non basta applicare le regole, serve anche uno spiccato istinto imprenditoriale e una buona dose di coraggio. «Il concorrente non va invidiato, va studiato ed eventualmente anche copiato. Il tuo concorrente lavora per te». Ed è proprio quello che ha fatto Rigamonti, prendendo esempio inizialmente da un’azienda italiana, leader nella stampa digitale di piccolo e grande formato, e ora ispirandosi sempre più a modelli stranieri, «perché in Italia non pensiamo di avere dei concorrenti». Questi e altri pensieri Rigamonti li ha espressi in qualità di testimonial al workshop “Innovazione e business digitale” che si è tenuto in occasione della prima edizione della Ca’ Foscari Digital Week. Tale evento, che si è svolto a Venezia dal 3 al 5 maggio, è stato organizzato dalla Fondazione Università Ca’ Foscari con l’obiettivo di indagare il mondo del digitale e la sua evoluzione dentro e fuori l’Università. Tre giorni per esplorare la crescita dei “bit” di informazioni nella società globale, per comprendere i processi e i punti di forza del web approfondendo nel contempo l’impatto della digitalizzazione nei seguenti ambiti: istituzioni, società, lavoro e ricerca, innovazione, impresa, comunicazione lifestyle e creatività, apprendimento, design, tempo libero. L’intervento di Rigamonti, inserito perfettamente in questo mix di saperi digitali, era intitolato “Il web: solo uno strumento nuovo per suonare la solita vecchia canzone”. Partendo dalla sua esperienza personale, Rigamonti ha focalizzato la sua attenzione sul ruolo fondamentale delle tecnologie digitali nella ridefinizione di modelli di business delle imprese tradizionali. Come nel caso di pixartprinting, che da centro stampa tradizionale è diventata oggi azienda leader nel web-to-print, grazie alla formula e-commerce. «Il web non è più una foresta vergine senza storia», ha messo in guardia Rigamonti, «e può essere anche una fregatura, perché crea situazioni di monopolismo, false economie e un appiattimento culturale».

per “sbirciare” le promozioni legate all’offset, ha effettuato ordini legati anche ad altri prodotti, come ad esempio i banner, che nel solo mese di aprile sono cresciuti del 62% rispetto allo stesso mese del 2010. Da qui la necessità di potenziare la capacità produttiva anche nel digitale, di piccolo e grande formato. «In realtà gli investimenti appena effettuati non bastano per arginare la domanda», ha spiegato Matteo Rigamonti, fondatore e amministratore di pixartprinting, in occasione di una recente conferenza stampa. «Per far fronte ai picchi di ordini legati alle promozioni, per quanto riguarda l’offset, che attualmente rappresenta il 9-10% del nostro fatturato, ci affidiamo anche a fornitori esterni. In questi mesi abbiamo quindi testato la formula dell’outsourcing, un modello che potremmo utilizzare anche in futuro, poste alcune condizioni fondamentali. Non importa dove si trovino le aziende grafiche con cui andremo a collaborare, quindi non cerchiamo partner necessariamente in Veneto. Quello che però è un must è che siano aziende che possano sposare la nostra filosofia votata al servizio, alla qualità e alla serietà. Per noi è fondamentale che queste realtà rispettino il nostro modo di lavorare, in particolare la tempistica che per noi resta l’aspetto che ci contraddistingue e ci permette di fidelizzare il cliente. Con queste aziende potremo collaborare condividendo i nostri tool in termini di metodologia e gestione del flusso di lavoro. Tutto il processo, dal preventivo alla spedizione attraverso i nostri corrieri, è e rimarrà firmato pixartprinting». Un modello decisamente interessante se si pensa, come ci ha spiegato Alessandro Tenderini, braccio destro di Rigamonti e direttore generale, che si va a utilizzare una capacità produttiva inutilizzata. «Andiamo a comprare le ore in cui le macchine da stampa in altre aziende rimarrebbero ferme, non intendiamo colonizzare le aziende», rassicura Tenderini.

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Aspettando l’edizione 2011

Paola Sarco, Exhibition Manager Viscom Italia

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Per aggiornarsi sulle proposte “green” Roberto Ozzano, titolare della Keller Industrie Grafiche di Alessandria, sull’utilità di eventi come Viscom. Quali sono le ragioni che l’hanno spinta a orientarsi verso la stampa digitale di grande formato e quali sono i vantaggi che ne sono derivati? La nostra è un’azienda che vanta un tipo di esperienza ormai più che ventennale nella stampa di grande formato, sia offset sia digitale, di manifesti e poster pubblicitari per applicazioni in esterno e indoor. Ormai già da qualche anno abbiamo inaugurato un reparto di stampa digitale, scelta dettata essenzialmente da due esigenze: da una parte la necessità di produrre piccole tirature a costi contenuti e dall’altra le mutate esigenze dei nostri clienti che hanno iniziato a diversificare la loro tipologia di affissioni richiedendo, per la stessa campagna pubblicitaria, soggetti pubblicitari differenti. È il caso, ad esempio, del supermercato che ordina un centinaio di pezzi ma vuole tre soggetti diversi. Con questi cambiamenti abbiamo voluto adeguarci e investire nella tecnologia digitale che ci ha permesso di ridurre i costi di avviamento e delle lastre. Una scelta che è risultata vincente non solo per restare competitivi in presenza di basse tirature ma anche in termini di qualità. Le macchine da stampa digitale sono diventate sempre più performanti ed evolute (noi utilizziamo una tecnologia italiana) e oggi la qualità di stampa è veramente ottima. Come è avvenuto l’ingresso del digitale in azienda? Pensate che questa scelta sia stata determinante per andare alla conquista di nuovi business? Noi siamo conosciuti per essere specializzati nella stampa di affissioni di qualità, offset all’inizio e ora anche digitale. Sono due mondi diversi ma che nella nostra esperienza si sono integrati perfettamente. La stampa digitale non presenta alcuna criticità, è facile da gestire e non richiede interventi da parte di un operatore specializzato; l’importante è che i file che riceviamo siano impostati in maniera corretta. Siamo molto soddisfatti di questa scelta, tanto che stiamo procedendo a potenziare il nostro reparto digitale. Credo che questa tecnologia sia la scelta ideale per le esigenze di oggi: tempi di consegna rapidi, basse tirature, differenziazione e qualità. Credo che il digitale sia inoltre un’ottima opportunità per diversificare anche il proprio business spaziando dalla stampa su carta, poliestere, supporti rigidi e flessibili, PVC, ceramica ecc. Che importanza attribuite a fiere mirate come Viscom? Premesso che non visito fiere di settore all’estero, quando ci sono manifestazioni italiane mirate cerco di ritagliarmi sempre uno spazio per una visita. In particolare ritengo che Viscom, al di là dell’aggiornamento in campo tecnologico, sia una finestra sul mondo, un momento per captare i cambiamenti del settore, per confrontarsi e, perché no, anche per rubare idee che possono rendere più efficiente la mia attività. Noi ad esempio siamo molto sensibili all’argomento “green” con scelte aziendali che vanno verso il rispetto di tutte le norme per lo smaltimento, il riciclo e l’ottimizzazione dei consumi energetici… Ecco perché visiterò Viscom. Sarà interessante vedere le ultime proposte in termini di supporti, inchiostri o altri materiali green.

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«In attesa che si apra il sipario della 23esima edizione di Viscom Italia 2011, fiera internazionale della comunicazione visiva, il team di Viscom, in collaborazione con la redazione de Il Poligrafico, vuole dare voce in questo spazio a testimonianze di successo e anteprime sui protagonisti dell’industria grafica italiana. Viscom Italia offre una panoramica del mondo della visual communication, avendo da sempre rappresentato la vetrina preferenziale per la stampa digitale. Negli ultimi anni, in particolare, la manifestazione si è voluta presentare come il momento ideale per mostrare le novità e capire qual è il percorso d’integrazione possibile tra le tecnologie che operano in questo mercato per dar vita a nuovi modelli di business. Viscom Italia 2011 è il luogo per far incontrare domanda e offerta, proporre nuove soluzioni prima che il cliente lo richieda».


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eventi offset a foglio

Manroland

Performance di alto livello per stampati di pregio Tempi di avviamento veloci, riduzione degli scarti, flussi di lavoro automatizzati... questi i temi al centro del summit manroland sull’offset a foglio. I nuovi media stanno ridisegnando il mondo della comunicazione e cambiando inesorabilmente il nostro modo di accedere alle informazioni e di fruirle. Una metamorfosi epocale che spinge a chiedersi quale peso avrà la carta in questo futuro sempre più ipertecnologico.

di Vanna Pizzetti

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È con riflessioni dedicate a un mondo sempre più online e al ruolo della carta in questo media-mix che Markus Rall, membro del cda manroland divisione offset a foglio, ha aperto i lavori del summit internazionale sull’offset a foglio organizzato da manroland nel maggio scorso a Offenbach. «La carta ha trovato sicuramente dei concorrenti temibili», ha sottolineato Rall, «ma ha ancora molte frecce al suo arco per continuare a esprimere, oggi e in futuro, tutta la sua vitalità. Ecco perché è importante concentrarsi sulla multisensorialità offerta da questo medium, sulla sua capacità di conferire valore aggiunto al messaggio, al contenuto o al prodotto da pubblicizzare poiché suscita nel fruitore un’emozione, una sensazione tattile e visiva alla quale difficilmente si vuole rinunciare. La carta ha indubbiamente molta concorrenza ma mai come ora ha così tanti elementi che la rendono creativa. Pensiamo, ad esempio, alle vernici profumate, alla personalizzazione e all’utilizzo di una quantità praticamente illimitata di supporti». Lunga vita dunque alla carta stampata e alle macchine da stampa che con le loro tecnologie sempre più performanti possono offrire agli stampatori molte possibilità per assicurare ai loro clienti una comunicazione stampata “multisensoriale”. Questo lo spirito che ha animato il summit manroland che a un anno da Ipex, e in attesa di approdare a Drupa 2012, ha accolto a Offenbach oltre 1.500 stampatori provenienti da ogni parte del mondo - in totale 75 paesi tra i quali anche una folta presenza di aziende italiane - per fare il punto sullo stato dell’arte della stampa offset a foglio. Un evento durante il quale si sono susseguite dimostrazioni live su macchine configurate per rispondere a esigenze specifiche, tra le quali appunto la nobilitazione, ma anche basse tirature, formati XXL e stampa di packaging. Incontri ravvicinati che hanno permesso al costruttore tedesco di mettere in


eventi offset a foglio

Roland 900XL Anteprima mondiale per la R900XL (formato 8) nella configurazione 4+4 equipaggita con un nuovo dispositivo di alimentazione e un nuovo tipo di uscita.

risalto le caratteristiche della sua linea di offset a foglio: una Roland 900 XXL nel formato 8 bianca/volta, una dieci colori Roland 700 DirectDrive con Autoprint Smart, una Roland 700 HiPrint e una Roland 500 entrambe con InLineFoiler Prindor, una Roland 200 con uscita altapila e una Roland 50 con alimentatore di buste. Grazie alla tecnologia Autoprint Smart la produttività aumenta del 15%

La R700 DirectDrive offre una velocità di stampa di 18.000 fogli/ora e consente di effettuare un cambio lavoro in meno di 3 minuti (cambio lastre simultaneo in tutti i gruppi stampa e parallelamente alle altre fasi di avviamento). La R700 può essere equipaggiata con l’Autoprint Smart, una funzione che consente di avere una produzione automatizzata in sequenza di lavori preselezionati. Grazie a questa tecnologia si ha una riduzione dei tempi di avviamento con un aumento di produttività del 15% (questa percentuale dipende ovviamente dalla tipologia di lavoro) e una riduzione degli sprechi di circa il 30%, oltre a poter contare su una qualità di stampa costante sull’intera tiratura. Un’altra novità sulle R700 riguarda il dispositivo di controllo qualità InlineInspector nella nuova release 2.0. La fotocamera ad alta risoluzione permette di analizzare il foglio intero, oppure aree del foglio, individuando caratteri molto piccoli (fino al corpo 6); il sistema esegue quindi un confronto con il file PDF e in presenza di anomalie indirizza il foglio a un altro dispositivo di uscita. Manroland ha colto questa occasione anche per presentare in anteprima mondiale la R900 XXL (formato 8) nella configurazione 4+4 equipaggiata con un nuovo mettifoglio e un nuovo tipo di uscita. Le altre novità nelle macchine manroland più recenti sono il QuickChange Surface, vale a dire una superficie polimerica di copertura per i calamai che consente di ridurre i tempi di lavaggio, e il dispositivo QuickChange Coating per il cambio rapido di diversi tipi di vernice. Tutte le macchine manroland possono essere equipaggiate con tre circuiti separati di lavaggio, ognuno dei quali può utilizzare uno specifico tipo di solvente adatto all’inchiostro usato (tradizionali, UV e metallizzati). Un altro plus sul quale manroland ha messo l’accento è il dispositivo InlineFoiler Prindor per la laminazione a freddo in linea, il fiore all’occhiello del costruttore tedesco per dare un valore aggiunto agli stampati. Visto per la prima volta a Drupa 2004 su una R700, l’InlineFoiler Prindor da Drupa 2008 è proposto anche con le R500. In Italia al momento si contano già alcune installazioni di macchine configurate con l’InlineFoiler Prindor e riguardano sia le R500 che le R700. Con questa tecnologia si possono creare splendidi effetti metallizzati sull’intera area del foglio oppure solo su alcune zone dello stampato, valorizzando così solo le parti che interessano ed evitando nel contempo lo spreco inutile di materiali. Ma l’offset a foglio non è stato l’unico argomento al centro dell’evento: manroland ha colto questa occasione per offrire ai clienti anche la possibilità di valutare le performance offerte dal digitale presentando per la prima volta congiuntamente con Océ due sistemi inkjet ad alta produttività, l’Océ ColorStream 3500 e il JetStream 1500, frutto dell’accordo siglato tra i due big alla fine dello scorso anno.

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VERSIONE INTEGRALE

I BIG dell’Industria Grafica Italiana TUTTI i dati di bilancio delle 369 maggiori INDUSTRIE GRAFICHE E CARTOTECNICHE ITALIANE (esercizio 2009) Ragione sociale Indirizzo Attivo Patrimonio netto Debiti verso banche Ricavi Costo per il personale Risultato operativo Utile o perdita Beni in leasing Addetti Bilancio consolidato di Gruppo Data chiusura bilancio Classe ricavi Variazione % ricavi 2009 su esercizio precedente ROI ROS Redditività complessiva delle vendite (utile/ricavi) Rotazione del capitale investito (turn over) ROE Grado di indipendenza finanziaria (patrimonio netto/attivo) Costo per dipendente Ricavi per dipendente Numero CCIAA Settore di attività Note su partecipazioni e variazioni foto:www.dreamstime.com

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Sono interessato a ricevere una copia della versione integrale de “I BIG dell’Industria Grafica Italiana” (su CD o file Excel via e-mail). Il prezzo è 290 euro + IVA. Inviatemi il modulo di prenotazione.

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NEWS

notizie dalle aziende brossuratrici

Avviamento “a tempo zero” Kolbus ha lanciato una nuova brossuratrice per gestire il mercato sempre più vasto delle piccole tirature, in particolare per quantità consistenti di titoli con stesso formato e spessore diverso. La KM200 ha una velocità di 5.000 c/h – circa 5 volte più veloce delle tradizionali brossuratrici a quattro ganasce, solitamente usate per il finishing digitale – si regola automaticamente per lavorare libri di spessore diverso l’uno dall’altro, così l’operatore può impostare la tiratura di centinaia di libri di spessore diverso mantenendo lo stesso formato. KM200 misura automaticamente ogni prodotto all’ingresso e riconosce il differente spessore tra il libro in esame e quello precedente. Le guide d’introduzione e resa vengono regolate automaticamente e, a seconda del diverso spessore, viene calcolato il numero di ganasce da lasciare vuote per consentire un intervallo di tempo sufficiente per permettere ai servomotori di regolare automaticamente tutte le restanti impostazioni della macchina. «È il punto di partenza per la legatoria del futuro» dice Giampiero Deidda, amministratore unico di Kolbus Italia, «stiamo raggiungendo lo standard di avviamento a tempo zero. Parliamo di un secondo, un secondo e mezzo».

Kolbus Italia, Tel. 039.2874343 Servizio lettori n. 4

strumenti di misurazione

Spettrofotometro portatile per stampa digitale Barbieri ha presentato il primo spettrofotometro professionale portatile per la stampa digitale. Questo dispositivo è stato sviluppato per misurare la più ampia varietà di media usati nella stampa digitale professionale, inclusa la stampa di grande formato. Grazie alla sua indipendenza dal computer, può anche essere usato direttamente sulla stampante. Il display touch screen integrato facilita l’interazione con il dispositivo e favorisce uno scambio immediato con i risultati della misura. Grazie al suo grande diaframma di misura può operare con più precisione una vasta gamma di media diversi, per riflessione. Banner, carta, cartone, tessuto, canvas, PVC, carta Fine Art, vinile

sono soltanto alcuni di questi. I lavori possono essere archiviati nel dispositivo e i risultati di misura (se richiesto) inviati tramite WiFi al computer. Spectropad è il primo dispositivo di misura che include il Barbieri “qb-technology”, nuova tecnologia che si basa su un’illuminazione D50 basata sulla tecnologia Normlicht di Just. È conforme alla condizione di misura M1 introdotta con la norma ISO 13655-2009. Il display effettua l’operazione e la selezione del lavoro – non importa

se si misura una barra di controllo, un target di linearizzazione o di profilatura o semplicemente un colore singolo. I risultati di misura saranno immediatamente mostrati sul display o inviati al computer per successive elaborazioni. Con questo dispositivo di misura portatile, Barbieri si rivolge a tutti i professionisti della stampa digitale, i consulenti del colore e i tecnici che installano stampanti.

Tecnologie Grafiche Tel. 045.7612260 Servizio lettori n. 5

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NEWS

notizie dalle aziende

Elettrofotografia a colori

Da Ricoh tre nuovi modelli per la produzione “light”

e precisione del registro, operando a 1.200x4.800 dpi. Questa tecnologia offre particolari vantaggi nella riproduzione di linee diagonali sottili e ottimizza la gestione del registro fronte-retro. È l’unica soluzione nel mercato della stampa di produzione a foglio singolo con un sistema di raffreddamento a liquido che ottimizza la produttività mantenendo sotto controllo la temperatura. È garantito inoltre il controllo attivo della densità del toner

che assicura qualità costanti anche in alte tirature. Le unità ORU (Operator Replaceable Unit) massimizzano la produttività del sistema; è inoltre possibile sostituire il toner durante la stampa. Tra le numerose opzioni disponibili: nuova unità multipiega, rilegatore a spirali, svariate tipologie di pinzature, impilatore ad alta capacità e GBC StreamPunch. La nuova gamma integra i punti di forza già disponibili su Ricoh Pro C901 Graphic

I nuovi modelli Ricoh Pro C651EX, 751EX e 751 sono ideali per la produzione di libretti e manuali, mailing, report, photobook, brochure e cataloghi e per applicazioni di book on demand.

Ricoh Italia, Tel. 02.91987680 Servizio lettori n. 6

campionari

workflow

Da Pantone 175 nuovi motivi per celebrare il colore

imageRUNNER ADVANCE di Canon conquista la “cloud connectivity”

Pantone LLC, una società X-Rite, annuncia di aver aggiunto 175 nuovi colori al Pantone® Fashion + Home Color System, per arrivare a un totale complessivo di 2.100 tinte. Tutte le gamme di colore sono state ampliate per includere una più ampia gamma di colori neutri e mezzi toni, un numero maggiore di colori brillanti, molte sfumature complesse con maggiore profondità e intensità, varianti più attenuate dei colori usati più comunemente. Catalogati in base a famiglie di colori, i nuovi 175 colori possono essere acquistati separatamente o in combinazione con l’attuale Pantone Fashion + Home Color System e Pantone Paints + Interiors. I nuovi colori sono disponibili anche singolarmente nel formato Pantone Smart Color Swatch Card.

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Arts Edition: l’elevata produttività, stampa alla velocità nominale su tutti i supporti fino a 300 g/ m2 e il toner chimico PxP per stampe simili all’offset. Dotati del nuovo controller EFI E41A, questi sistemi sono ideali per tutti gli ambienti produttivi integrandosi facilmente nei flussi di lavoro del cliente.

www.pantone.com/newcolors Servizio lettori n. 7

Con il lancio della nuova estensione Cloud Connect per i multifunzione della serie imageRUNNER ADVANCE, Canon offre ai propri clienti la possibilità di velocizzare ulteriormente i processi documentali e supportare l’accessibilità remota ai documenti e la condivisione di dati, consentendo alle aziende di ottimizzare gli investimenti effettuati in ambito IT. I nuovi imageRUNNER ADVANCE Cloud Connect consentono inoltre di effettuare operazioni di acquisizione e di stampa direttamente da Google Docs e Microsoft SharePoint Online. Una volta archiviati, i dati sono accessibili simultaneamente da più utenti indipendentemente dal luogo in cui si trovano e dalla piattaforma da cui hanno accesso, che può essere un pc, uno smartphone o un qualsiasi device mobile. I documenti possono inoltre essere stampati direttamente per mezzo dei sistemi imageRUNNER ADVANCE.

Canon Italia, Tel. 02.82481 Servizio lettori n. 8

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Ricoh Europe PLC ha presentato tre nuovi modelli per la stampa digitale a colori “light production”: Ricoh Pro C651EX, Pro C751EX (dotati anche di scanner) e Ricoh Pro C751 (in versione stampante). Questi sistemi rappresentano la soluzione ideale per chi opera nella stampa digitale e per i centri stampa aziendali e si contraddistinguono per la qualità dell’output. La nuova gamma - disponibile per il mercato italiano dal prossimo luglio 2011 - è dotata di una nuova tecnologia laser denominata VCSEL (Vertical Cavity Surface Emitting Laser) che garantisce risultati ottimali in termini di produttività, definizione


notizie dallE aziende flusso di lavoro

Enfocus annuncia Switch 10

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L’ultima versione della suite di soluzioni software per flussi di lavoro in grado di automatizzare le operazioni ripetitive, consentendo ai professionisti dell’editoria di concentrarsi su attività creative e a valore aggiunto per le loro attività, garantisce una continuità ottimale delle attività, protezione dei dati e assistenza clienti per ambienti editoriali che richiedono il massimo delle prestazioni. Le nuove funzionalità potenziate di Switch 10 consentiranno agli editori e agli stampatori di avvalersi di processi di automazione più consistenti, maggiore protezione dei dati e della capacità di ottenere valore aggiunto dalle fonti esistenti di informazioni e da strumenti di altri produttori. Switch è disponibile in tre versioni: LightSwitch

per stampatori, editori o agenzie pubblicitarie di piccole dimensioni; FullSwitch per realtà più grandi alla ricerca di una maggior integrazione con applicazioni di altri produttori; e PowerSwitch per ambienti grafici più complessi. Per rendere più sicura l’automazione, Switch 10 verifica continuamente che carichi di rete, volumi di file e altri parametri critici delle prestazioni rimangano entro i limiti adeguati e gestibili dagli operatori. Un motore di elaborazione più potente consente a Switch 10 di gestire numerosi processi contemporaneamente e in modo indipendente, così un problema relativo a un processo non coinvolgerà tutti gli altri. La protezione potenziata dei dati è garantita tramite Protocollo FTP (Secure File Transfer Protocol) e Modulo SwitchProxy,

quest’ultimo disponibile esclusivamente per gli utenti di FullSwitch e PowerSwitch (opzionale). Grazie al Modulo Database Connector, Switch può utilizzare automaticamente le informazioni pertinenti provenienti da altri software aziendali quali sistemi MIS ed ERP. Gli utenti di FullSwitch e PowerSwitch possono aggiornare un plug-in non appena viene rilasciata una nuova versione sul sito Web Crossroads. Gli ulteriori miglioramenti apportati alla versione Switch 10 (solo FullSwitch e PowerSwitch) sono un migliore filtraggio, ordinamento e blocco dei lavori tramite una nuova interfaccia utente grafica nello strumento di collaborazione desktop SwitchClient, che semplifica la vita agli operatori.

www.enfocus.com

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NEWS

notizie dalle aziende

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automazione robotizzata

Al top con il de-palettizzatore per legatoria RS 550 Quindici anni fa RIMASYSTEM introduceva nel mondo dell’industria grafica il primo robot palettizzatore e dettava lo standard con la serie RS 400. Da allora più di 200 robot sono stati installati, incrementando efficienza e produttività sulle rotative più veloci di tipo offset, rotocalco e da quotidiani, come la Sunday 5000 96p di Grafiche Mazzucchelli, l’ultima Rotoman alta velocità di Mediagraf, la 64p di D’Auria Printing e a breve una Cerutti da Eurogravure. Il passo successivo è stato di valutare il potenziale di automazione dopo la legatoria. Oggi diverse linee di brossura e accavallatura-cucitura sono dotate di robot RIMA-SYSTEM. Rispetto ad altre tecnologie il robot offre un migliore trattamento del

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prodotto e la capacità di maneggiare pacchi sciolti secondo schemi di palettizzazione più flessibili. Ma c’era la possibilità di un ulteriore risparmio: l’inserimento di libri e riviste su linee di inserimento e avvolgitrici è ancora manuale - una soluzione automatizzata era considerata irreale! Oggi il primo robot de-palettizzatore sta lavorando con successo da sei mesi a monte di una linea Sitma. Una seconda linea verrà installata nelle prossime settimane. Questa innovazione unica presentata da RIMA-SYSTEM si basa sulla piattaforma di palettizzazione RS 400. Il robot prende i pacchi sciolti dal pallet e li posiziona sulla linea di alimentazione secondo il layout del pallet pieno (il layout può essere

trasferito via rete da un robot RIMA-SYSTEM o scelto da una lista sul de-palettizzatore). Un sistema intelligente a sensori determina l’esatta posizione di ciascuna stecca, cosicché nessun prodotto venga danneggiato. Le interfalde tra uno strato e l’altro vengono automaticamente rimosse e riposte in un apposito contenitore. Lo stesso avviene per i pallet vuoti, che vengono deposti in un dispensatore pallet. Entrambi, interfalde e pallet vuoti, vengono poi riutilizzati nell’area di palettizzazione, generando così un circuito chiuso tra la palettizzazione dopo le linee di legatoria e la de-palettizzazione, inserimento, impacchettamento e invio all’area di spedizione. Il de-palettizzatore RS 550 si basa su

progetto e software dei robot palettizzatori RS 400 RIMA-SYSTEM e incorpora tutte le caratteristiche che li hanno resi il riferimento per la palettizzazione robotizzata nell’industria grafica: alta velocità, trattamento sicuro dei prodotti, software PALETTI al più alto grado di sviluppo, la più avanzata manutenzione remota - tutto questo offre una soluzione con un’affidabilità unica, lunga durata nel tempo e i più bassi costi di gestione. www.rima-system.com

Il de-palettizzatore Rima-System RS 550 aiuta ad abbassare i costi nelle legatorie.


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Il tradizionale appuntamento con il consulente commerciale ed esperto di formazione che analizza di volta in volta varie tematiche aziendali relative a marketing, organizzazione e management.

Cambiano le regole di mercato e si aprono nuovi scenari. Una metamorfosi che impone nuove forme di marketing per conquistare e fidelizzare i clienti, vero patrimonio aziendale Il settore industriale sta soffrendo, forse più di altri, questa persistente crisi economica che sta attraversando l’Italia e i seppur timidi segnali di ripresa sono costantemente frustrati e inibiti dalla voracità con cui le strutture di servizio e i grandi oligopoli si stanno avventando sulle nostre limitate risorse disponibili, sia delle famiglie che delle imprese. È inutile sottolineare la precarietà nell’attuazione dei necessari investimenti, il ricorso sistematico alla cassa integrazione e alla mobilità del personale, le difficoltà nel ricorso al credito presso il sistema bancario, la piaga rilevante degli insoluti e degli incassi procrastinati all’infinito, l’inaffidabilità della clientela in fatto di programmazione e prospettive di lavoro futuro. Tutto ciò si traduce in tensioni competitive, guerra aperta di prezzi, chiusure e incorporazioni di aziende, messa in liquidazione di realtà industriali un tempo fiorenti e di alto profilo. Se analizziamo le classifiche e i fatturati del settore grafico, le eccellenze si contano sulle dita, mentre la maggior parte delle strutture presenti ha dovuto ristrutturarsi su dimensioni più contenute, limare i costi non essenziali, chiedere sacrifici consistenti a tutto il proprio personale e ai fornitori, far fronte con i propri mezzi ai vincoli sempre più pesanti imposti

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di CLAUDIO DELLA ROSSA


formazione gestione aziendale

“In affari, la concorrenza ti morde se continui a correre, se resti fermo ti inghiotte”.

William Knudsen

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dalla burocrazia, dalle istituzioni locali, dalla legislazione del lavoro e dal rispetto di normative farraginose e contraddittorie. Uno scenario complesso e piuttosto critico, sul quale le vie d’uscita non sono semplici, non c’è da aspettarsi molto dalle politiche industriali adottate dal Governo, è presente un manifesto isolamento di imprese e imprenditori rispetto al “sistema” e le associazioni di categoria più che analisi e dati macroscopici di scenario non sono in grado di proporre. In questo quadro i fattori di competitività sono relegati al prezzo e quindi si sta assistendo a una tensione generalizzata in ogni negoziazione, sulla ricerca della massima convenienza, del pagamento più lungo possibile, della contestazione pretestuosa finalizzata agli sconti, a una banalizzazione del servizio ricevuto da uffici commerciali, agenti e venditori, titolari di impresa. Una fotografia a tinte fosche sulla quale è facile trovare scoramento, quella voglia latente di “buttare tutto al diavolo” e rincorrere finalmente traguardi di qualità della vita o meritato pensionamento. Ma anche questo non è possibile: per i nostri collaboratori e le nostre famiglie, per il nostro passato fatto di soddisfazioni e risultati, per ciò che siamo stati capaci di costruire, per i prodotti e gli stampati digitali che abbiamo realizzato, per la fiducia che molti clienti e fornitori ripongono ancora in noi... E quindi dobbiamo trovare le forze, il coraggio e la determinazione per uscire da questo pantano nel quale da alcuni anni siamo invischiati, potendo contare primariamente sulle nostre forze e capacità, sui nostri collaboratori e sul contributo generato dal confronto con figure autorevoli, dalle letture specialistiche, da ricerche sulle opportunità di mercato via web, ma anche da viaggi, seminari, visite alle fiere e alle manifestazioni. In pratica l’imprenditore è come una tartaruga, che fa progressi solo quando esce dal suo guscio e non quando sta blindato nelle sue certezze quotidiane all’interno dell’azienda. Ma in quali direzioni orientare la propria leadership e le strategie dell’azienda grafica, per superare questo

periodo di criticità e porre le basi per una gestione efficace della propria azienda? Le linee di indirizzo, a mio avviso, sono sostanzialmente tre: - la reinterpretazione del proprio modello di marketing; - l’azienda grafica strutturata su misura del cliente; - la ricerca di strumenti di marketing innovativi o non convenzionali. Reinterpretare il marketing dell’impresa grafica

I modelli di marketing attualmente adottati nel nostro settore risentono pesantemente degli anni di gloria delle “Arti grafiche”, dove ci si potevano permettere lussi e preziosità, tempi tecnici estesi e marginalità delle commesse a prova di errori. Quindi una centralità della capacità produttiva, un’enfasi sulla qualità delle realizzazioni, una specificità e personalizzazione delle proposte, un ruolo ben poco strutturato della rete di vendita, una fidelizzazione elevata della clientela. Tutto ciò oggi non è sufficiente e il nuovo marketing - con i contributi di Porter sul vantaggio competitivo e di Kim sugli “Oceani Blu” - vede affermarsi le strategie di costo (offrendo prodotti e servizi di stampa a prezzi più bassi grazie a una ottimizzazione di tutte le variabili manifatturiere), le strategie di differenziazione (acquisendo vantaggi grazie all’innovazione) e le strategie di focalizzazione (inserendosi pesantemente nell’insieme di un distretto o di un pool settoriale di clientela specializzato). Ma pensare in maniera innovativa, cavalcando una o più strategie, richiede una poderosa revisione organizzativa, non solo del settore commerciale; quindi far calare quella cultura dell’orientamento al cliente su tutte le maestranze e non solo relegarla agli addetti ai lavori dell’area commerciale, come fossero i difensori d’ufficio del rapporto con il cliente. Il principio giapponese secondo cui il cliente, che era solo un “RE”, oggi è diventato “IMPERATORE” e domani sarà un “DIO”, anteponendo il servizio al mercato a qualsiasi esigenza aziendale e personale è

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formazione gestione aziendale

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In quale misura le aziende grafiche sono oggi in linea con i processi d’innovazione richiesti dai clienti ai fornitori?

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Il settore del packaging vive di novità e di sinestesia nelle proposte: come vengono gestite le richieste del cliente in questo segmento?

4 5

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Nelle vostre aziende si è mai costituito un gruppo di lavoro incaricato di proporre soluzioni creative per diversificare e aggiornare l’offerta di prodotti e servizi?

Quali priorità dareste per un’azienda di stampa in piano nell’adozione dei modelli innovativi e non convenzionali proposti?

Quali altre forme di innovazione e non convenzionalità potrebbero essere applicate con successo nel programma di marketing di un’azienda grafica veramente al passo coi tempi?

in molti contesti all’Assemblea e Convegno una puradiutopia: fine 2009, tuttora riferisce moltialcuadni dati detti ai lavori sintetici: all’interno a frontesono di unconvinti calo deiche consumi la gestione nei primi del rapporto 9 mesicon del il2009 cliente dell’8,3%, e del cosiddetto la previsione “momento per il settore della verità” etichette sia sminuito autoadesive a un èsemplice per una rapporto stabilizzazione internel 2010 e spesso personale, una modesta banalizzato ripresa o subìto nel 2011. conIlfastidio. tasso medio di crescita del quinquennio è stimato Il nuovo marketing parte quindi2008/2013 dalla fondamentale tra lo 0,5 e l’1%. Veramente modesto se paragonato sensibilizzazione, del personale e dei collaboratori, al agli andamenti cui si era abituati. fatto che nell’azienda grafica di oggi tutto è marketing per le aziende adeguare la giocano propria eQuesto quindisignifica le competenze e i comportamenti produzione e la propria organizzazione nuove esiun ruolo fondamentale nella conquistaalle e nel mantegenze chedella emergono dall’analisi degli scenari sui vari nimento clientela, vero patrimonio aziendale. comparti produttivi. esempionon la crescita del settoQuindi una cultura diAd marketing solo protesa alle re manifatturiero il prossimo biennio è stimata in classiche funzioni:per l’analisi qualitativa e quantitativa, un +1,6%, dove i comparti più attividelle saranno quelli del la pianificazione, la realizzazione politiche di largo consumo, dellasul farmaceutica industria alimenvendita e le azioni territorio, ile controllo e la vatare. Ridimdegli Questo significarispetto per le aziende adeguaree lutazione scostamenti alle previsioni la propria la propria organizzazione con alle agli sforzi produzione profusi. Maeanche l’implementazione nuove esigenze chediemergono dall’analisidi degli scenala messa a punto strategie innovative prodotto, ri sui vari comparti Ad esempio la crescita la ricerca e sviluppoproduttivi. di nuove soluzioni tecniche, per del settore manifatturiero il prossimo biennio funzionalità, gusto estetico,per materiali, processi indu-è stimatadi in un +1,6%, dove i comparti più attivi sastriali realizzazione. ranno quelli largo consumo, farmaceutica Occorre poi del lavorare sul valoredella del brand proprioe industria alimentare. Ridim Questo significa le dell’azienda grafica e della rispettiva clientela,per sulla aziende adeguare la propria produzione e la propria visibilità nel territorio, sui caratteri distintivi e sulla organizzazione alle nuove esigenze che emergono ricerca della differenziazione, per capitalizzare nel dall’analisi degli scenari sui varii nostri comparti produttivi. processo d’acquisto del cliente valori. Ad esempio crescitasul delcambiamento settore manifatturiero per il Molto è statola scritto delle formule prossimo biennio è stimata in un +1,6%, dove i comdel marketing, ma molto poco è stato fatto, sopratparti più attivi saranno deldilargo consumo, tutto da quelle aziendequelli cariche tradizione chedella non farmaceutica e industria alimentare. Ridiminiziative Questo sono state in grado di lanciare sul mercato significa le aziende adeguare parallele per o complementari legatelaalpropria mondoproduziodel web, ne e la propria organizzazione alle nuove esigenze che alla velocizzazione dei processi, all’apertura dei nuovi emergono dall’analisi degli scenari sui vari comparti mercati. produttivi. Addiventare esempio la crescita del settore manifatIl motto è di capaci di apprendere più veturiero per il prossimo biennio è stimata in un +1,6%, locemente dei nostri concorrenti e questo è un reale dove i comparti più attivi saranno quelli del largo vantaggio competitivo: “In affari, la concorrenza ti consumo,sedella farmaceutica e industria alimentare. morderà continui a correre: se resti fermo ti inRidim Questo significa per le aziende adeguare la ghiottirà” (William Knudsen). propria produzione e la propria organizzazione alle nuove esigenze che emergono L’azienda strutturata sudall’analisi misura degli scenari sui cliente vari comparti produttivi. Ad esempio la crescita del del settore manifatturiero per il prossimo biennio Sviluppare il tema del “customer oriented” perè stimata in un +1,6%, più attivi un’azienda grafica chedove lavorai comparti su commessa è un saarranno quelli largonoto consumo, della farmaceutica gomento fin del troppo e largamente applicato nele industriainalimentare. Ridim Questo le settore: tempi di Facebook, Twitter,significa Blog, di per Inforaziende adeguare la epropria produzione e lasu propria mation Technology di connessioni 24 ore 24 in organizzazione allei nuove che emergono ogni luogo, tuttavia rapportiesigenze freddi cliente-fornitore, dall’analisi degli scenari sui varitecnica, comparti produttivi. mutuati dalla strumentazione debbono esAd esempio la crescita del settore per il sere riconsiderati. Questo perchémanifatturiero il rapporto elettroprossimo biennio è stimata in un +1,6%, doveoppori comnico, basato sulla interattività e nelle diverse parti più attivi saranno quellisoluzioni del largoproposte consumo,odella tunità d’acquisto fra molte rese farmaceuticapur e favorendo industria alimentare. Ridim Questo disponibili, la convenienza, la rapidità significa peralle le aziende adeguare la propria produziodi accesso informazioni, la semplificazione delle ne e la propria organizzazione alle nuove esigenze che procedure di acquisto e la comodità, tende a diventaemergono dall’analisi degli scenari quindi sui vari“freddo”. comparti re meccanicistico e standardizzato: produttivi. Ad esempio la crescitanasce del settore Il nuovo approccio commerciale da un manifatbisogno turiero perdiil chi prossimo biennio è stimataanche in un diretta+1,6%, personale acquista di relazionarsi dove comparti più attivi competente, saranno quelli del largo mentei con un interlocutore disponibile, consumo, della farmaceutica alimentare. gentile e interessato a proporree i industria propri servizi, oltre a IPI 126/11 110/09

5DOMANDE DOMANDEEPer SPUNTI RIFLEttErci DI RIFLESSIONE su...


formazione gestione aziendale

IPI 126/11 110/09

quelli della Ridim Questo sua azienda. significa per le aziende adeguare la proprialaproduzione Inoltre routine quotidiana e la propria fatta di organizzazione concentrazione allee nuove esigenze attenzione davanti chea emergono uno schermo, dall’analisi oppure condiziodegli scenari sui nata dal vari telefono, comparti ha bisogno produttivi. di rapporti Ad esempio interpersonala creliscita diretti delesettore questi manifatturiero sono favoriti siaper da occasioni il prossimo formali biennio visita (la è stimata di un in un venditore, +1,6%, dove un convegno, i compartiunpiùevento attivi saranno di presentazione, quelli del una largofiera), consumo, sia dadella occasioni farmaceutica meno e industria(una strutturate alimentare. pausa caffè, RidimunQuesto passaggio significa in auto, perun le aziende adeguare interesse comune,launpropria happy-hour, produzione una colazione e la propria di organizzazione lavoro), ma ricche alledi nuove occasioni esigenze di ascolto chee emergono di dialogo. Idall’analisi nuovi sistemi deglidiscenari interazione sui vari e il cosiddetto comparti produtti“convervi. Ad esempio sational marketing” la crescita permettono del settore di ricondurre manifatturiero tutto per che ciò il prossimo viene proposto biennioeèacquistato stimata in alla un +1,6%, quotidianità dove ei comparti all’esperienza più attivi diretta, saranno ma la conoscenza quelli del largo non può consuesmo, della sere sempre farmaceutica e solamentee relegata industria ai alimentare. Blog e a Skype: Ridim ha Questo significa bisogno anche diper altro le eaziende le aziende adeguare grafiche la propria evolute produzione si inventano enel la corso propria dell’anno organizzazione occasionialle formali nuovee esigenzeper ludiche chefavorire emergono le relazioni dall’analisi fra i propri degli scenari diretti colsui vari comparti laboratori e i potenziali produttivi. o acquisiti Ad esempio clienti. la crescita del settore manifatturiero per il prossimo biennio stiEventi che ripagano, consolidando rapporti nelèlunmata in un +1,6%, dove compartifrapiù attivitolgono sarango termine, superano le idistanze ruoli, no quellicompetitiva: del largo consumo, tensione queste le della parolefarmaceutica di Beniaminoe industria nel alimentare. Ridim Questo per le Franklin 1781: “Sii educato con significa tutti, socievole aziende adeguare propria la propria con molti, intimo lacon pochi,produzione amico coneuno solo e organizzazione alle nuove esigenze che emergono nemico con nessuno”. dall’analisi degli scenari sui vari comparti produttivi. ricerca Ad esempio crescita del settore manifatturiero La dilastrumenti di marketing innovativi o biennio non convenzionali per il prossimo è stimata in un +1,6%, dove i Sviluppare business dellaquelli propria azienda grafica comparti piùil attivi saranno del largo consumo, perseguendo l’innovazione e la non tica e industria alimentare. Ridim Adconvenzionalità esempio la cresignifica metodologie quali virascita del seguire settore manifatturiero per il marketing prossimo bienle, la cosiddetta “guerrilla” e apnioilèmarketing stimata in tribale, un +1,6%, dove i comparti più attivi plicare emergentidella mutuati in parte sarannoalcuni quellistrumenti del largo consumo, farmaceutica dallo sviluppo della connettività. e industria alimentare. Ridim Questo significa per le aziende adeguare la propria produzione e ladipropria Un esempio immediato dell’applicazione questi organizzazione alle nuovedall’uso esigenzesempre che emergono strumenti è rappresentato più creadall’analisi degli scenari sui vari comparti produttitivo dei messaggi sms, sistematicamente utilizzati da vi. Ad esempio la crescita del settore manifatturiero circuiti bancari, compagnie aeree, librerie, ristoranti e per il prossimo biennio è stimata in un +1,6%, dove i associazioni culturali. comparti più attividisaranno largo consumo, Il filo conduttore ciò chequelli oggi del è considerato non tica e industria alimentare. Ridim Ad esempio la ècreconvenzionale (ma che domani lo diventerà) la scita del settore manifatturiero per diventa il prossimo bienconstatazione che il “consumatore” “consumnio è stimata in un dove i comparti più attivi attore” e questa “t” +1,6%, in più significa che l’integrazione saranno quelli largo consumo, della farmaceutica e l’unicità del del rapporto sono la chiave vincente del enuovo industria alimentare. Ridim Questo significa per le marketing. aziende adeguare la propria iproduzione e la propria Lo studio del consumatore, cui comportamenti seorganizzazione nuove“mutabilità” esigenze che emergono guono criteri dialle estrema (la cosiddetta dall’analisi scenariconferma sui vari comparti “modernitàdegli liquida”), l’affermarsiproduttidi una vi. Ad esempio la crescita del settore sfrenata flessibilizzazione dei rapporti manifatturiero sociali e di caper il prossimo biennio è stimata in un +1,6%, dove i rattere professionale, ponendo al centro l’individualicomparti attivi saranno quelli del largo consumo, tà e quindipiù modelli ondivaghi di scelta e decisione. tica e industria Ridimsuggerisce Ad esempio la creIl marketing nonalimentare. convenzionale quindi di scita del settore manifatturiero per il prossimo bienprogettare l’offerta dei prodotti e servizi dell’azienda nio è stimata i comparti piùe attivi grafica usandoinilun più+1,6%, ampiodove numero di mezzi strusaranno quelli del largo consumo, della farmaceutica menti: marchi, contenuti di prodotto, applicazioni, ecanali industria alimentare. Ridim distributivi, figure, con un approccio che passa da un’enfasi alla spinta (push), a una catalizzazione Questo significa per le aziende adeguare la propria delle proposte (pull). produzione e la propria organizzazione alle nuove

Il modelloche innovativo o non convenzionale presenta esigenze emergono dall’analisi degli scenari sui dei nuovi e delle etichette ogni giorno diverse; varicodici comparti produttivi. Ad esempio la crescita del fra settquesti Ridimricordiamo: Questo significa per le aziende adeguare -laglipropria influencers: gli influenzatori d’acquisto, che nelproduzione e la propria organizzazione la faseesigenze di adozione di una innovazione alleprima nuove che emergono dall’analisi“gridadegli no” consui le loro scelta; scenari variopinioni compartilaproduttivi. Ad esempio la -crescita i remixers: un po’ come un barman enologo, del settore manifatturiero pero un il prossimo che mixano liquoriineun vini diversidove per iricavare nuovi biennio è stimata +1,6%, comparti più prodotti da proporre; si tratta di saper attivi saranno quelli delqui largo consumo, ticarimpastae indure le varie componenti soluzioni originali, stria alimentare. Ridimper Adtrarre esempio la crescita del sporcandosi le mani con fornitori e clienti, non rimasettore manifatturiero per il prossimo biennio è stinendo dietrodove alla scrivania; mata inseduti un +1,6%, i comparti più attivi saranno -quellbiennio lo user-generated content: il contenuto un proè stimata in un +1,6%, dove di i compardotto dagliquelli utenti,del come chetica van-e ti più arricchito attivi saranno largomyspace, consumo, no a ridurre il ricorso Ridim ai media industria alimentare. Adtradizionali, esempio lacostosi crescitae con audience in calo; del settore manifatturiero per il prossimo biennio è -stimata la cura in delun “Si.So.Mo” (sight, sound, motion): +1,6%, dove i comparti più attivinelle sacomunicazioni emozionidella forti,farmaceutica con conteranno quelli delricche largo di consumo, nuti di creatività elevati,Ridim da internet ai significa megaschermi, e industria alimentare. Questo per le al packaging, a unalarivista; aziende adeguare propria produzione e la propria -organizzazione l’engagement (il feallecoinvolgimento): nuove esigenze per cheacquisire emergono deltà nel tempo un brand parte del consumatore dall’analisi degliascenari suidavari comparti produtticonAd unaesempio sua esperienza diretta smuoverlo dall’indifvi. la crescita del esettore manifatturiero ferenza agendobiennio nella mente e sulincuore (prima chei per il prossimo è stimata un +1,6%, dove sul portafoglio) trasferendo valori,del simboli, metafore comparti più attivi saranno quelli largo consumo, etica collegamenti il vissutoRidim e le esperienze passate; e industriacon alimentare. Ad esempio la cre-scita la “guerrilla è il per nome che racchiude del settoremarketing”: manifatturiero il prossimo bienquelle tecniche comunnio è stimata inalternative un +1,6%,(essere dove i ovunque compartiepiù attivi que) perquelli promuovere e prodotti con azioni saranno del largomarchi consumo, della farmaceutica piccole, focalizzate, geniali, nonQuesto ortodosse, conper meze industria alimentare. Ridim significa le zi di fortuna, in luoghi non deputati a questo e in un aziende adeguare la propria produzione e la propria tempo limitato; alle nuove esigenze che emergono organizzazione -dall’analisi lo stickering: è l’affissione etichetteproduttiper far degli scenari sui varidicomparti emergere un brand o un messaggio uno scenario vi. Ad esempio la crescita del settoreinmanifatturiero urbano, in forma subliminale, purtroppo anche im-i per il prossimo biennio è stimata in un +1,6%, dove brattando pali,attivi cassonetti, vetro, e mezzi comparti più sarannoporte quelliadel largobar consumo, di ticatrasporto; e industria alimentare. Ridim Ad esempio la cre-scita il blog: è un particolare sito web articoli (post) del settore manifatturiero peri cui il prossimo biensonoè scritti in in maniera diretta e informale e sono pubnio stimata un +1,6%, dove i comparti più attivi blicati ordine Il blog è caratterizzato sarannoinquelli delcronologico. largo consumo, della farmaceutica da un temaalimentare. (un’azienda,Ridim un prodotto, un servizio...) e industria Questo significa per le sul qualeadeguare tutti possono esprimere le proprie aziende la propria produzione e laosservapropria zioni e portare lealle proprie esperienze; organizzazione nuove esigenze che emergono -dall’analisi il forum: degli rispetto al blog molto più democratico, scenari suiè vari comparti produttispesso condizionato da un’autorevole e competente vi. Ad èesempio la crescita del settore manifatturiero figura e può seguire filoni nuovi ein innovativi; per il prossimo biennio è stimata un +1,6%, dove i -comparti il podcast: cioè saranno la registrazione un messaggio più attivi quelli deldilargo consumo, audio o video scaricabili un pubblico altamente tica e industria alimentare.daRidim Un’azienda giovaneinformativi rilevanti; è usato profilato con contenuti Un’azienda giovane nella comunicazione mirata; - l’advergame: sono tutti quei giochi interattivi che si possono trovare in internet e possono essere sponsorizzati o prodotti da aziende e brand per divertire o catturare l’interesse dei propri clienti; sono un arricchimento delle “mail” promozionali e ne moltiplicano l’interesse di popolazioni più vaste sui prodotti e servizi delle aziende; >segue a pag. 81

Punti di sintesi •È necessario puntare su strumenti di marketing innovativi o non convenzionali •Occorre pensare e strutturare l’azienda su misura del cliente •È sempre più importante lavorare sul valore del brand e sulla ricerca della differenziazione

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tecnologie nobilitazione

Scodix 1200 Digital Embossing

Stampati di lusso alla vista e al tatto di Cristina Rossi

La tecnologia inkjet piezoelettrica ad alta risoluzione consente di spruzzare 40 milioni di gocce al secondo, creando sullo stampato, in aree selezionate, un effetto in rilievo sia lucido che opaco.

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Raccolta fogli alta pila

Motore di stampa

Caratteristiche e vantaggi La tecnologia inkjet piezoelettrica ad alta risoluzione consente di spruzzare 40 milioni di gocce al secondo, creando, per mezzo di un inchiostro UV che polimerizza istantaneamente, un rivestimento selettivo senza difetti e con spessore variabile dell’embossing. Un sistema battezzato OPA (Optical Print Alignment) contribuisce a una perfetta messa a registro. Sullo stesso stampato si può ottenere un effetto in rilievo sia lucido che opaco. La macchina tratta un’ampia gamma di supporti che vanno, a livello di spessore, dai 135

ai 500 g/m2, e per formato dall’A3 (29,7x42 cm) al B2 (50x70 cm). Il controller dispone di una piattaforma software che supporta la gestione del dato variabile.

Mercati di riferimento «Seguire la distribuzione di Scodix in Italia è una opportunità di grande rilevanza per TWS e i propri clienti», ha commentato Daniele Cerretelli, amministratore e socio di TWS, in occasione del lancio ufficiale di Scodix in Italia. «Serviamo aziende che hanno committenti molto importanti

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Tecnologia inkjet

Molti si ricorderanno di averla vista all’Ipex di Birmingham circa un anno fa. Un’interessante macchina prodotta dall’israeliana Scodix che sfornava lussuosi stampati con un effetto gradevole non solo alla vista ma anche al tatto. La Scodix 1200 UV Digital Embossing Press consente infatti di realizzare, grazie a un inchiostro trasparente, un effetto in rilievo fino a 70 micron, con finitura sia lucida che opaca su aree selezionate di stampati di formato max 50x70, in uscita da macchine da stampa digitale e offset, anche se il suo punto di forza sono le nobilitazioni per tirature limitate e dato variabile. L’embossing può essere applicato sia in bianca che in volta donando un sorprendente effetto dimensionale e “tattile” a testi e immagini.


tecnologie nobilitazione

La macchina per l’embossing digitale, unica nel suo genere, distribuita in Italia da TWS, è entrata recentemente in funzione presso la IGV, in abbinamento a una macchina da stampa digitale HP Indigo 5000. Il suo punto di forza sono le nobilitazioni per tirature limitate e dato variabile. Copertine di libri

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Mettifoglio alta pila

ai quali potranno essere offerte nuove soluzioni ad alto valore aggiunto», ha continuato Cerretelli. «Siamo convinti che ci sia un preciso orientamento alla nobilitazione degli stampati e ora noi siamo in grado di offrire nel post-stampa la flessibilità del digitale che consentirà capacità di esecuzione interna e nuove frontiere all’approccio grafico progettuale». Scodix 1200 è ideale per: - applicazioni business come cartelle, opuscoli, volantini, biglietti da visita, inserti, etichette ecc.; - applicazioni consumer come inviti, biglietti di auguri, calendari, album fotografici e

copertine di libri; - applicazioni industriali come l’imballaggio per l’industria medica, quella cosmetica e sanitaria.

IGV, il primo utilizzatore in Italia IGV Industria Grafica Valdarnese è l’azienda che per prima in Italia ha installato nei propri laboratori la Scodix 1200. Si tratta di un’azienda moderna e dinamica ma con radici che affondano nella storia del tessuto produttivo del Valdarno, l’area che si estende verso sud, nelle immediate vicinanze di Firenze. «L’installazione di Scodix 1200 è un’ottima occasione

per celebrare gli oltre cento anni di attività della IGV», ha dichiarato Francesco Casini, titolare dell’azienda assieme al fratello Riccardo, «e sposa perfettamente lo spirito aziendale che ci vede impegnati sul ciclo completo, dalla progettazione grafica alla realizzazione. Il nostro vanto è la forte carica creativa che impieghiamo nell’approccio a ogni lavoro e nell’interpretare i desideri del cliente». «Il mercato attuale impone di giocare sempre d’anticipo e non distogliere mai l’attenzione», ha aggiunto Riccardo Casini. «Ne abbiamo avuto la chiara percezione quando alcuni anni fa abbiamo deciso di affiancare la HP Indigo 5000 ai nostri impianti offset: percorrere la strada della stampa digitale è stata una scelta assolutamente vincente per mantenere al passo l’azienda. Oggi la sfida consiste nel riuscire a dare valore aggiunto al nostro lavoro. Sono convinto che il futuro del nostro mestiere debba prendere nuovo slancio dalla definizione che ci racchiude tutti, arti grafiche, dove il termine “arte” mutua dal passato concetti come bello, sorprendente, unico. Vogliamo dare ai nostri clienti la possibilità di comunicare emozionando e grazie a Scodix 1200 abbiamo la possibilità di non condizionare la nobilitazione alle lunghe tirature, ma applicarla anche ai piccoli lavori».

L’inchiostro UV trasparente assicura una qualità elevata nella finitura opaca o lucida del rivestimento, con la possibilità di stampare qualsiasi tiratura e dimensione.

Imballaggio

Le applicazioni industriali, come l’imballaggio per l’industria medica, cosmetica e sanitaria - o, come in foto, le scatole per i giochi - possono essere nobilitate con Scodix.

Biglietti d’invito

Tra i mercati di riferimento anche le applicazioni consumer, come inviti, biglietti d’auguri e album fotografici.

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Dopo aver spiegato sul numero scorso la Business Intelligence dal punto di vista teorico, ci soffermiamo sugli aspetti caratteristici del sistema Edigit B.I., la suite specifica per l’azienda grafica. Nella terza parte verranno invece presentate le singole funzionalità e soluzioni specifiche adottate in Edigit B.I. per rispondere alle esigenze dei manager di aziende grafiche.

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Edigit

Per dirigere un’azienda moderna di COsiMO BALDARi

(SECONDA PARTE) In questa seconda puntata entriamo nello specifico indicando il modo in cui si procede per predisporre gli strumenti di Business Intelligence, modalità che sono state adottate dal sistema Edigit B.I., la soluzione di Business Intelligence specifica per il settore grafico. Nel predisporre gli strumenti per indagare i dati di una specifica azienda si procede partendo dall’identificare un set di “indicatori aziendali”, o Key Performance Indicators (KPI), in grado di fornire quelle informazioni ritenute utili a valutare l’andamento e il funzionamento di quella specifica azienda (possono essere indicatori di tipo finanziario o non-finanziario, ad esempio produttività, scarti ecc. oppure tempi medi di consegna, ritardi medi nelle consegne ecc.). Successivamente, tra le varie tipologie di indicatori identificati, si valutano quelli in grado di verificare il successo di una strategia gestionale e/o imprenditoriale, cosiddetti “indicatori di successo”, o Key Success Indicators (KSI), che forniranno quelle informazioni utili a valutare il successo di una strategia e il raggiungimento di obiettivi prefissati. Le aree coinvolte Il valore della Business Intel-

ligence è dunque trasversale alle funzioni aziendali, investe l’impresa nel suo complesso, anche se possiamo identificare le seguenti aree tra quelle maggiormente coinvolte: - Marketing & Vendite, che ha bisogno sia di informazioni attendibili per elaborare analisi di mercato, monitorare la situazione delle vendite, verificare l’andamento delle relazioni sia con i clienti attivi che con i clienti potenziali; - Supply Chain (approvvigionamenti, produzione, logistica ecc.), i cui obiettivi in genere sono: la riduzione delle scorte, il miglioramento dell’efficienza, l’aumento della produttività ecc. - Controllo di gestione, il cui obiettivo è tenere costantemente sotto controllo le variabili aziendali e conoscere gli scostamenti dal budget.

Un sistema completo di Business Intelligence deve perciò presentarsi con la seguente struttura: • uno strumento software con funzionalità varie e articolate in grado di elaborare e produrre gli output necessari; • un insieme di metodologie di produzione delle informazioni che sottendono al funzionamento degli strumenti software; • un insieme di modelli, report, cruscotti, analisi olap, geomarketing ecc. che rappresentano l’output informativo. L’importanza della metodologia Con Edigit B.I. si è pensato di fornire in modo completo strumenti, metodi e modelli; infatti, una delle più grandi difficoltà che si ha nell’avviare un sistema di Business Intelligence è rappresentato proprio

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fornitori nuove tecnologie


fornitori nuove tecnologie

La Business Intelligence ha assunto una centralità strategica per il governo dell’azienda; tramite i suoi strumenti, infatti, vengono messe a disposizione dei manager quelle informazioni fondamentali per dirigere le attività di business.

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dall’identificare correttamente la metodologia da utilizzare per stabilire quali sono gli indicatori da monitorare. Alla complessità tecnica di ingegneria informatica si aggiungono le difficoltà che l’argomento gestionale può rappresentare, soprattutto nel momento in cui si va a costruire la struttura e il contenuto delle analisi, dei report e delle altre modalità di estrazione e presentazione delle informazioni. Consci di tale difficoltà, in Edigit si è proceduto affiancando al tecnico informatico l’esperto di controllo di gestione, volendo così evitare di fornire degli strumenti vuoti, estremamente complessi da configurare e utilizzabili solo da utenti altamente esperti. Si è invece pensato di attivare un percorso virtuoso attraverso il quale sono stati elaborati dei set di analisi standard in grado di fornire da subito gli elementi fondamentali per l’utilizzo strategico del sistema Edigit B.I. Gli utenti avranno così immediatamente a disposizione quanto è indispensabile per un utilizzo immediato delle analisi di Business Intelligence. Inoltre, l’estrema malleabilità degli strumenti software a disposizione consentiranno alle aziende più esigenti di poter costruire e impostare propri set di analisi e reportistica specifica personalizzata, con il supporto del tecnico e dell’analista.

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1 Fatturato per agente

Tabella del fatturato e dell’utile per agente, raffronto di due anni.

2 Fatturato per prodotto

Tabella di fatturato e utile per tipologia di prodotto, raffronto di due anni con indicazione del trend.

Dunque Edigit B.I. è all’avanguardia con gli ultimi strumenti ideati e prodotti per analizzare e normalizzare la enorme mole di dati presenti in azienda e fornire al manager informazioni sintetiche, immediate, di facile lettura per il controllo del business aziendale e della gestione. Strumenti e funzionalità Qui di seguito elenchiamo i principali strumenti utilizzabili da Edigit B.I. e alcune delle sue funzionalità specifiche: REPORT (con tabelle e layout personalizzati); GRAFICI (istogrammi, a torte, a dispersione ecc. tutti navigabili); CRUSCOTTI (lancette, display, semafori ecc., tutti navigabili); DASHBOARD (insieme di report navigabili tra loro); GEOMARKETING (report

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di analisi geografica anch’essi navigabili); OLAP (tabelle pivot con dati multimensionali). (continua) Ricordiamo, a chi è interessato all’argomento, che è possibile ricevere l’intero articolo facendone richiesta direttamente a Edigit Group inviando una mail a: info@edigit.eu

3 Situazione consegne

Cruscotto della situazione consegne commesse, raffronto di due anni, con indicazione delle commesse puntuali e in ritardo e rappresentazione grafica della percentuale di puntualità.

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5. tenere i contatti internazionali con TAGA USA e le associazioni tecniche di altri Paesi

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opinioni gestione aziendale

Alberto Sironi

Difendere il prezzo o conservare i volumi? Serve il giusto mix

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Uno dei dilemmi più frequenti che assilla gli imprenditori è il seguente: difendere il prezzo o conservare quote di mercato? L’enigma non è da poco e coinvolge la natura e la filosofia d’impresa che l’azienda si è costruita nel tempo. Innanzitutto mai improvvisare. Infatti, restare in balia di mari tempestosi e privi di linee guida significa andare incontro a sicuro insuccesso. È necessario essere preparati, conoscere a fondo il “piano di allarme” messo in atto per affrontare il mercato ed evitare i rischi. Vanno eliminati di conseguenza atteggiamenti umorali, prezzi fluttuanti immotivati e derivanti dal livello di stress, insistenza o frustrazione proprie oppure indotte dal venditore, aspetti con cui si è inevitabilmente costretti a fare i conti tutti i giorni. Disporre di chiare linee guida significa definire quale delle due opzioni privilegiare: difendere il prezzo o conservare quote di mercato? Siamo di fronte a due strategie distinte e ciò lo si intuisce proprio dalle voci di bilancio aziendale. Infatti, le aziende molto specialistiche e settoriali, oppure le nicchie di mercato, in particolare il packaging di medio/alto valore, pur abbassando moderatamente i prezzi non hanno svenduto del tutto il prodotto. Questo ha permesso loro di far fronte a una riduzione di fatturato, a volte importante, nell’ordine anche del 15%-20%, chiudendo però l’ultimo anno con un utile, anche se risicato (non certo quello a cui erano abituate) e quindi senza perdite. Tale risultato è dovuto all’alto valore del prodotto e dei materiali utilizzati, per cui è certamente meglio tenere fermi gli impianti (in alcuni momenti) piuttosto che lavorare sottocosto. Al contrario, le aziende che producono tipologie di stampati per il settore commerciale o editoriale devono necessariamente sfruttare al meglio gli impianti secondo un modello di turnazione predefinito, risultando quindi più soggette al calo dei prezzi (per la verità in questo mercato ci sono anche più competitor); in questo caso, tuttavia, pur mantenendo o ampliando in termini percentuali le proprie quote di business, si possono generare forti perdite. Un altro fattore basilare è la coerenza. Non solo nell’abbracciare una delle due strategie ma anche nel metterle abilmente in pratica. Penso sia fondamentale mantenere politiche di prezzo costanti all’interno di ogni settore merceologico, anche se tra loro esistono forti differenze e condizioni di mercato diverse. Il tutto seguendo ferree regole economiche e salvaguardando il raggiungimento di un break-even almeno mensile. Un obiettivo in base al quale scatta l’applicabilità di prezzi particolarmente competitivi, senza però per questo svilire l’azienda e avere come unico scopo quello di recuperare costi. Penso che l’imprenditore possa adottare una politica di riduzione dei prezzi solo se è ben cosciente di quello che fa e se applica questa strategia in segmenti di mercato che non rappresentano il core business dell’azienda. Quindi la soluzione più adeguata (ammettendo che ce ne sia una) è cercare di comporre il mix di prodotti più idoneo alla capacità produttiva e alla propria dotazione tecnologica, suddividendolo anche in termini di logiche di prezzi aggressivi o stabili. E forse con tale metodo cercare di stabilizzare il fatturato sui volumi richiesti, ricostruendo anche un minimo di utile d’esercizio.

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SpazioEcologia Stampa sostenibile

Gestione documenti: è tempo di pensare “green”

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Anche l’infrastruttura documentale, se correttamente progettata e gestita, consente di ridurre i consumi energetici e gli sprechi che danneggiano l’ambiente. Nei progetti di Green IT l’ambito del printing è invece spesso trascurato, come è emerso da una ricerca commissionata da Ricoh a Coleman Parkes Research*. Le aziende trascurano di valutare gli impatti ambientali della governance documentale: solo il 18% degli intervistati dichiara di aver definito precise procedure per l’uso della stampa fronte-retro in azienda. Lo studio rivela che oltre metà dei manager europei non conosce le procedure aziendali in tema di riciclo e il 45% non è al corrente della prassi per il riciclo delle cartucce di toner. Le risposte degli intervistati, ai quali veniva chiesto se i dipendenti valutassero l’impatto ambientale al momento di stampare i documenti, rivelano una mancanza di fiducia nella sensibilità aziendale verso questo tema: in media, i manager

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Le aziende sono sempre più consapevoli della importanza di ottimizzare l’IT (Information Technology) al fine di ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2. L’ecosostenibilità integrata all’IT è la vera sfida di oggi e le tecnologie in grado di contribuire positivamente in questo senso sono molte. La sostenibilità è tra l’altro strettamente correlata alla riduzione dei costi, per cui essere “green” fa bene al business.


NEWS È partita la campagna TwoSides

Il Total Green Office Solutions (TGOS) è l’insieme di tecnologie, metodologie e servizi per ridurre l’impatto ambientale connesso ai processi documentali.

Si tratta di un’iniziativa della filiera italiana della comunicazione su carta, riunita in Print Power Italy, che punta a sfatare logori luoghi comuni che vedono la carta come sinonimo di deforestazione e inquinamento presso il grande pubblico e in particolare il target giovani. TwoSides dimostra, con dati riconosciuti da enti scientifici accreditati a livello globale, che la carta non distrugge le foreste, anzi contribuisce alla loro gestione sostenibile grazie all’impegno di tutta la filiera della produzione e della comunicazione su carta. Così le foreste europee crescono di un’area pari a 1,5 milioni di campi da calcio ogni anno equivalenti a 850.000 ha: sono aumentate del 30% dal 1950 ad oggi. Proprio la gestione sostenibile delle foreste e la rinnovabilità della risorsa legno sono oggetto di due delle tre pagine pubblicitarie titolate “La carta fa il tifo per le foreste” e “La carta fa crescere gli alberi” che saranno veicolate dalle principali testate quotidiane e specializzate. La terza pagina pubblicitaria “La carta torna carta 7 volte” è invece dedicata al tema della riciclabilità della carta.

12.000 nuovi alberi nel pavese

assegnano al personale un punteggio di 5,5 in una scala che va a un massimo di 10 (prestano attenzione a questo tema). Dal momento che, come detto, essere sostenibili significa anche ridurre i costi, le aziende stanno perdendo interessanti opportunità.

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Misurare per ridurre La prima questione da risolvere riguarda il calcolo delle emissioni di CO2 legate alla gestione documentale. Spesso le aziende non sanno quali siano i dati da considerare e in che modo recuperarli. E se non si riescono a misurare le emissioni di CO2 non è nemmeno possibile ridurle e ottenere risultati concreti. Per supportare le aziende in questo processo il Pay Per Page Green ha inizio con una fase di consulenza ambientale volta a misurare i consumi energetici, di carta e le emissioni di CO2. Il processo utilizzato da Ricoh per il calcolo ha ottenuto la certificazione da parte di DNV Italia (Den Norske Veritas). Ai clienti viene rilasciato un certificato che attesta la riduzione dell’impatto ambientale dei processi documentali conseguita dalla fase ‘as is’ a quella ‘to be’. Consolidamento e razionalizzazione dei dispositivi, stampa fronte-retro impostata come default e utilizzo intelligente del colore sono solo alcune delle aree su cui è possibile intervenire per rendere i processi di gestione documentale eco-sostenibili. Senza dimenticare le attività di sensibilizzazione degli utenti nei confronti della tematica ambientale, incoraggiandoli ad esempio a stampare solo quando necessario e a utilizzare i sistemi di stampa in modo più efficiente. Meglio quindi scegliere i fornitori che non si limitino a installare i sistemi, ma consiglino agli utenti come utilizzarli in modo eco-compatibile perché anche questo può fare la differenza. È importante che la misurazione dei parametri ambientali non si fermi alla fase iniziale del progetto, ma prosegua per tutta la sua durata in un’ottica di miglioramento continuo: @Remote è un software che permette di monitorare il parco macchine anche da una prospettiva ambientale, garantendo reportistica dettagliata, ad esempio, sull’utilizzo del fronte-retro e del colore.

Nell’ambito dell’applicazione della “Green Strategy”, Agfa Graphics, con Altaeco ed EcoWay, ha realizzato un progetto di piantumazione e manutenzione di aree boschive sul territorio italiano. Il progetto - che prevede la neutralizzazione delle emissioni di CO2 derivanti dal consumo di energia elettrica per l’utilizzo di sistemi CtP per un periodo di 2 anni - si compone di due aree boschive, a Zerbo (PV) e a Sartirana Lomellina (PV). Le aziende grafiche che ad oggi hanno aderito al progetto acquistando prodotti o sistemi Agfa Graphics sono quattro: Litografia Castello di Panocchia (PR), Tipografia H. Gruber di Lana (BZ), La Grafica Arlunese di Arluno (MI), Grafiche De-Si di Trecate (NO).

certificazione fsc per marchesi

Marchesi Grafiche Editoriali – azienda industriale che opera nel mercato grafico editoriale producendo volumi d’arte, volumi enciclopedici, cataloghi di pregio, bilanci e annual report, oltre che i tradizionali strumenti per la comunicazione aziendale – ha conseguito la certificazione FSC (Forest Stewardship Council) che conferma l’attenzione sempre maggiore dell’azienda ai temi della responsabilità ambientale e della sostenibilità. Il certificato FSC arriva al termine di un complesso processo di verifica da parte dei tecnici di DNV Business Assurance – uno dei principali enti di certificazione indipendente a livello mondiale – e conferma che la carta contenuta nei prodotti dell’azienda proviene da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.

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NEWS

“I nostri sistemi di stampa sono progettati per essere ecocompatibili e facilmente riciclati”.

Roberto Ghibaudo

il progetto eco cube

Il plotter da taglio multifunzione G3 della svizzera Zund è protagonista del progetto Eco Cube, il sistema modulare di arredo in cartone rivolto alla scuola dell’infanzia ideato dalle designer Arianna Filippini, Federica Ravera ed Elena Baronio. Se il rispetto dell’ambiente si impara da bambini, secondo i progettisti il contatto diretto sin dai primi anni con un materiale ecologico come il cartone favorisce la sensibilità ambientale, svolgendo una funzione educativa. Il cartone, inoltre, ha caratteristiche meccaniche di resistenza e leggerezza che ne fanno un materiale adatto alla realizzazione di mobili. Eco Cube ne è la dimostrazione concreta, essendo completamente realizzato in cartone tagliato e lavorato con Zund G3. Eco Cube svolge la funzione di armadietto e il bambino può costruirlo e personalizzarlo assieme ai genitori e ai maestri quando fa il proprio ingresso a scuola.

Total Green Office Solutions Il Pay Per Page Green è uno dei componenti dell’approccio che Ricoh definisce Total Green Office Solutions, inteso come un insieme di tecnologie, di metodologie e di servizi che consentono di conseguire importanti traguardi ambientali e allo stesso tempo di ridurre i costi e aumentare l’efficienza organizzativa. «Il TGOS» spiega Roberto Ghibaudo, direttore Service, Quality and Environment di Ricoh Italia, «ha inizio fin dalla fase di Ricerca & Sviluppo e Progettazione per realizzare tecnologie che, direttamente integrate nei dispositivi, riducono i consumi energetici in tutte le modalità di utilizzo. La funzionalità Quick StartUp, ad esempio, riduce il tempo (e di conseguenza i consumi energetici) necessario per passare dalla modalità stand-by a quella di funzionamento, mentre Eco Mode consente di risparmiare fino all’86% di energia quando la periferica non è utilizzata. I sistemi di stampa vengono progettati per essere eco-compatibili durante tutte le fasi del ciclo di vita ed essere facilmente riciclati. «Per quanto riguarda la produzione, nel 2001 Ricoh ha ottenuto per i maggiori stabilimenti produttivi la qualifica “Zero-waste-to-landfill” (Zero rifiuti in discarica), il che significa che nessun rifiuto viene inviato in discarica grazie a una serie di procedure rigorosamente applicate. Al fine di prendere attivamente parte a questo programma del Gruppo, Ricoh Italia ha organizzato un servizio di gestione di Ecobox presso i clienti che vengono contattati periodicamente per pianificare il ritiro dei materiali di consumo».

Importanti risultati ambientali

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Océ ha recentemente annunciato l’ottenimento della certificazione INGEDE (Internationale Forschungsgemeinschaft Deinking-Technik) per Océ ColorWave 600, la stampante di grande formato più “verde” disponibile sul mercato. La stampante ha ottenuto nel test INGEDE un punteggio di 98 su 100 e il certificato ottenuto dimostra che con Color Wave 600 è possibile riciclare in modo agevole la carta stampata. La tecnologia Océ CrystalPoint® alla base di questo sistema contribuisce in modo positivo ai processi di riciclo e di riduzione delle emissioni di CO2.

*La ricerca è stata condotta nel 2009 su 311 interviste effettuate a “decision maker” senior di medie e grandi aziende nei settori di Servizi Finanziari, Servizi Professionali, Servizi Pubblici, Telecomunicazioni, Aziende di Servizi e Media di tutta Europa. Le interviste sono state condotte in Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Spagna, Regno Unito, Irlanda.

IPI 110/09

la stampante più “verde” nel large format

Ricoh è impegnata in prima linea nella salvaguardia dell’ambiente: ad esempio, tutte le sedi hanno ottenuto la certificazione ambientale ISO14001 che attesta che l’organizzazione adotta un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali significativi delle proprie attività. «Ricoh Europe» prosegue Roberto Ghibaudo «ha conseguito importanti riconoscimenti che confermano l’attenzione rivolta allo sviluppo sostenibile e alla gestione responsabile del proprio business. Siamo presenti per il settimo anno consecutivo nella classifica Global 100 Most Sustainable Corporations in the World e per l’ottava volta nel FTSE4Good Index. L’indice, che valuta gli standard di corporate responsibility adottati nelle organizzazioni, ha definito l’attenzione all’ambiente di Ricoh come “best practice” nel settore».


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uscita 20 giugno 2011

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Hanno collaborato a questo numero Claudio Della Rossa, Emilio Gerboni, Achille Perego, Marco Picasso, Alberto Sironi Progetto grafico e impaginazione Cristina Mascherpa, Chiara Arrigoni Redazione Zeta’s srl - via Kolbe 8, 20137 Milano, tel. 027529101, fax 0275291039 poligrafico@ilpoligrafico.it www.stampamedia.net Ufficio libri e abbonamenti tel. 0275291020 fax 0275291032 abbonamenti@ilpoligrafico.it Stampa Carta Copertina

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g Se ue dalle pagine precedenti

union printing

(segue da pag. 29)

Ma queste si scontrano con le difficoltà del piccolo imprenditore a rinunciare a comandare nell’azienda dove ha lavorato per una vita. Quanto alle aggregazioni, di solito due aziende pensano di mettersi insieme quando stanno male, ma così nasce un’impresa che sta ancora peggio. Quindi la soluzione migliore credo sia quella delle acquisizioni ma da attuare alla fine di quella pulizia del mercato di cui parlavo prima. Detto questo, chi sarà in grado di produrre in un giusto equilibrio di competitività riuscirà ancora da solo ad avere la quantità di domanda dal mercato. Chi non avrà investito e non saprà gestire un corretto passaggio generazionale, rischia di non avere più mercato. Ma ci si può ritrovare a essere costretti a chiudere anche per l’insolvenza importante da parte di un cliente. Un rischio, purtroppo, che le nostre aziende, piccole e finanziariamente fragili, devono mettere in conto. kba

(segue da pag. 34)

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Con CleanTronic Synchro, KBA offre il lavaggio simultaneo di cilindri stampa, cilindri caucciù e rulli – sulle macchine SPC parallelamente al cambio lastra. Tutto ciò contribuisce a ridurre i tempi di avviamento di circa il 30%. Il lavaggio simultaneo di cilindri caucciù e cilindri stampa o dei cilindri caucciù con due barre di lavaggio è possibile anche nel grande formato. Anche durante il solo lavaggio dei caucciù si guadagna tempo prezioso.

Nel grande formato il processo di cambio lastra completo, incluso l’azzeramento dei registri, ha una durata di circa 2,5 minuti. Il cambio automatizzato delle lastre vernice è di gran lunga più veloce rispetto ad altre macchine comparabili. Piccoli dettagli spesso hanno un grande effetto sull’effettivo tempo di stampa. Le pellicole applicate ai calamai accelerano notevolmente il tempo di lavaggio. Un valido intervento per l’ambiente è rappresentato dal sistema di essiccazione particolarmente efficiente VariDryBLUE. Tramite il ricircolo di aria calda insatura si riducono la potenza di calore e il volume di “aria viziata”. Oltre alla riduzione di costi, alla fine si ottiene una minore emissio-

ne di CO2. Con i dispositivi di non-stop automatici al mettifoglio e in uscita e con i sistemi di logistica per il trasporto dei supporti di stampa, le Rapida diventano macchine per cartotecnica ancora più efficienti e convenienti. Due ore di produzione di imballaggi

Dopo la teoria, la pratica: i visitatori hanno potuto assistere dal vivo alla perfetta interazione dei prodotti delle tre aziende coinvolte nell’evento. Su una Rapida 106 sopraelevata e con una logistica pila completamente automatizzata è stato stampato su cartone GT Twin Coat 350 g il manifesto dell’evento. A seguire un veloce

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cambio lavoro e la stampa di un imballo per dolciumi in quadricromia, oro e vernice a dispersione. In poco meno di un’ora sono passati in macchina circa 18.000 fogli da sette bancali, alla massima velocità e con cambio pila automatico. Questa sequenza è stata ripetuta anche nel grande formato. La Rapida 142 ha stampato dapprima un cartellone e poi, con impostazione dei colori inchiostri Euroscala con inchiostro speciale verde e vernice a dispersione, un imballo per surgelati su un cartone GD2-Karton Multiprint 400 g. fORMAZI0NE

(segue da pag. 67)

- il viral marketing: è un passaparola evoluto che sfrutta l’originalità di un’idea e la sua capacità di diffondersi come un virus, contagiando un numero elevato di potenziali clienti. Gli esempi di successo partono dalla ricerca di figure carismatiche o leader (attori, politici, manager, imprenditori, ruoli di comando) verso i quali promuovere un prodotto, meglio se omaggiato, che diventano testimonial nel loro circolo di rapporti e quindi naturali influenzatori. Potremmo continuare all’infinito nel settore del “non convenzionale” e gli stimoli e gli esempi non mancano: ma, con le parole del “guru” Peter Druker: “Se lo scopo del business è creare un cliente, questo ha solo due funzioni: il marketing e l’innovazione. Marketing e innovazione producono risultati. Tutto il resto non rappresenta altro che un costo”.

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foto: Giuseppe Guida

Tipi da museo

Torchio Columbian

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Rubrica curata da Marco F. Picasso, fondatore, insieme a Egiziano e Michele Piersantini, della Associazione AIMSC (che riunisce i musei italiani della stampa e della carta).

 Questo rarissimo torchio tipografico, unico in Italia, fu inventato da George Clymer a Filadelfia (USA) e prodotto a Londra a partire dal 1817. Questo modello risale al 1859 e fu costruito dalla fonderia V&J. Figgins fino al 1893. Caratterizzato dalle ricche decorazioni e dal contrappeso a forma d’aquila (americana), ha un formato stampa 52x65 cm e rappresentò il primo cambiamento nella costruzione dei torchi tipografici in quanto senza viti sulla platina. Fu segnalata la sua esistenza da Enrico Tallone, che lo vide in pessimo stato nel giardino di una famiglia inglese in provincia di Lecce, dove fungeva da portavasi. Appena ne fu al corrente, Andrea Schiavi lo acquistò e lo fece portare presso il suo Museo a Lodi. Qui i volontari del laboratorio di restauro hanno lavorato tre mesi per eliminare incrostazioni, ruggine e vernici, procedendo poi al completo smontaggio, ripristino delle varie parti e rimontaggio fino a renderlo nuovamente funzionante. Le sole sostituzioni riguardano il manico in legno della leva del torchio e il timpano, pratica-

mente distrutti. Questo torchio fu operativo in India nel periodo coloniale inglese e da là trasferito in Puglia dove si era ritirato il baronetto inglese che lo aveva portato con sé.

Museo della Stampa e Stampa d’Arte “Andrea Schiavi” a lodi Fondatore: Andrea Schiavi Presidente: Tino Gipponi Direttore: Osvaldo Folli Contatti: Via della Costa 4 - Lodi tel. 0371.56011 info@museostampa.org www.museostampa.org IPI 126/11

Seconda tappa dell’itinerario dedicato ai musei italiani della stampa e della carta dove sono conservate quelle macchine che oggi fanno parte del patrimonio archeologico-industriale del nostro Paese.



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