Due “Special” a confronto
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ROC 26744
Vincenzo Italiano
redazione redazione@brividosportivo.it grafica e impaginazione
José MourinhoUna “deviazione” di rotta, diciamolo subito, fastidiosa per entrambi i tecnici. Mou non è più in corsa per i primi quattro posti; il tecnico viola prova a rendere importante un ottavo posto che potrebbe riaprire le porte delle Coppe in caso di pesante penalizzazione della Juve. Poco per eccitarsi. Ma il calendario propone questo piatto, al Franchi. Siamo però sicuri che sia Italiano che lo Special One riusciranno a convincere gli undici che scenderanno in campo che comunque sia giusto provare a vincere. In questo sono entrambi “Speciali”.Così diversi, ma con un punto in comune: entrambi, tra poco, si giocheranno un titolo europeo i taliano contro m ourinho è una sfida che accende anche se il pensiero è alle finali continentaliDirettore editoriale Luca Calamai Direttore responsabile Mario Tenerani Caporedattore Tommaso Borghini
ghini: “Viola e roma, il bello del nostro calcio”
Al Franchi quest'oggi, nella penultima gara di Serie A, si affronteranno Fiorentina e Roma, due squadre a un passo dal trionfo europeo. Così diverse eppure così simili, secondo l'attore e tifoso giallorosso Massimo Ghini, intervistato in esclusiva dal Brivido Sportivo, che ritiene che i loro percorsi sono, almeno parzialmen-
Ghini, Fiorentina e Roma in finale rispettivamente di Conference e di Europa League: chi lo avrebbe detto a
«L'ipotesi di vederle entrambe in fondo a una competizione europea, in effetti, era tutt'altro che prevedibile. Hanno fatto una stagione con dei tratti in comune, se vogliamo. Non so come andranno a finire le due finali, ma tanto i ragazzi di Italiano quanto quelli di Mourinho meritano applausi».
Che squadra è la Roma di quest'anno?
«Una squadra straordinariamente pazza, perché in mezzo a mille difficoltà è riuscita a dare il meglio di sé: in campionato, nonostan- te la posizione non sia quella che sogna- vamo a inizio stagione, ha fatto abba- stanza bene, e in Europa ha costru- ito la sua fortuna su prestazioni di grande personalità. Nonostante l'infermeria spesso piena, è stata una grande Roma».
La Fiorentina, «La Viola ha fatto altrettanto bene.
In Serie A ha perso qualche punto per strada, ma quando giochi così tante partite in più degli altri è normale. Nelle Coppe, però, ha fatto cose egregie. Mi fa piacere che quest'anno in tanti abbiano scoperto l'importanza della Conference League: un anno fa, quando a Roma festeggiavamo la vittoria, veniva snobbata, oggi invece ci si rende conto che è pur sempre una competizione a livello europeo. Per cui brava Fiorentina!».
Due squadre figlie di due allenatori, Vincenzo Italiano e José Mourinho, veramente protagonisti.
«Non ci sono dubbi. Mourinho è il nostro Mosè: ci ha guidato, in mezzo alle difficoltà, attraverso il Mar Rosso. È un grande allenatore, un motivatore, un fine psicologo, un personaggio incredibile. È inimitabile! A Firenze però avete Italiano, che, pur essendo giovane, sta dando prova di avere idee fresche e vincenti: mi corregga se sbaglio, ma per la Fiorentina non è cosa così usuale disputare due finali nella stessa stagione. Il merito è anche e soprattutto del mister. Sono due allenatori con dei punti in comune: ad esempio, nessuno dei due ha a disposizione le risorse di Juventus e Inter, eppure, attraverso il lavoro, stanno facendo veramente bene. Credo siano il volto migliore di un calcio italiano che forse, e sottolineo il forse, poi tanto male non è. Spero che gli esempi di viola e giallorossi siano importanti per far capire a tutti la necessità di ripartire, anziché dalla composizione della rosa, dal lavoro: attraverso quest'ultimo, spesso, si riesce a colmare il gap con chi mette al primo posto il potere economico».
Due allenatori, e due squadre, che oggi si troveranno l'uno di fronte all'altro. Che gara sarà? «Si affronteranno due squadre che giocano, che hanno calciatori di qualità, per cui potrebbe venir fuori un bello spettacolo. Certo è che il pensiero di giocarsi, da lì a tre giorni, la finale di Europa League credo finirà per condizionare la prestazione della Roma. Ma sono certo sarà una bella partita».
L’attore e regista, grande tifoso giallorosso: “Fiorentina e roma sono un esempio per tutti Hanno onorato fino in fondo l’impegno in europa e hanno due tecnici capaci di tutto attraverso il lavoro”
“Che bello sarebbe vedere entrambe in trionfo nelle competizioni continentali”
• gIACoMo CIALDI
tutti i brividi di una storia infinita
• rUben LoPes PegnA
La Fiorentina ha vinto l'ultima sfida con la Roma giocata al Franchi. Il 9 maggio dell'anno scorso si impose per 2-0 con I gol di Nico Gonzalez al 5' su rigore e di Bonaventura all'11'.
L'ULTIMA VITTORIA DELLA ROMA Risale al 3 marzo 2021. I giallorossi batterono la Fiorentina 2-1. Segnò nella ripresa Spinazzola che poi con un autogol propiziò il momentaneo pareggio viola.
Decisiva fu la rete di Diawara a due minuti dalla fine.
UNA VITTORIA VIOLA TRIONFALE È stata ottenuta il 30 gennaio 2019 nel match in gara secca dei quarti di finale di Coppa Italia. La Fiorentina di Stefano Pioli batté la Roma per 7-1, grazie a una tripletta di Chiesa, a una doppietta di Simeone e ai gol di Muriel e Benassi. La squadra viola si qualificò per le semifinali.
L'ULTIMO PAREGGIO C'era Pioli sulla panchina viola e Di Francesco su quella giallorossa il 3 novembre 2018, quando le due squadre pareggiarono per l'ultima volta al Franchi. Il match finì 1-1, con i gol di Veretout su rigore nel primo tempo e di Florenzi a cinque minuti dalla fine.
UNA PARTITA A SIENA L'incontro
del 14 settembre 1947, alla prima giornata di campionato, fu giocato a Siena per la squalifica del Comunale. La Fiorentina vinse 1-0 con un gol di Bortoletto all'89'.
L'UNICA VITTORIA DI PRANDELLI
Da allenatore viola l'ex commissario tecnico della Nazionale, al Franchi, ha battuto la Roma solo una volta, nel campionato 2008/09, quando la Fiorentina si impose per 4-1 con un gol di Vargas in apertura (al 6'), una doppietta di Gilardino e una rete di Gobbi (di Baptista all'86' sul 4-0 la rete giallorossa).
LA PRIMA VITTORIA La Fiorentina ottenne il primo successo sulla Roma in serie A nel suo primo incontro nel massimo campionato. Era il 1931/32. I viola si imposero per 3-1 in rimonta. Dopo il gol dell'ex Volk segnarono Rivolo, Prendato e Petrone.
UNA VITTORIA E UN PAREGGIO NEGLI ANNI DEI 2 SCUDETTI GIGLIATI La Fiorentina, nel 1955/56, quando si laureò per la prima volta campione d'Italia, batté i giallorossi per 2-0 grazie a un gol di Virgili e a un'autorete di Losi. Nel 1968/69, quando i viola conquistarono il secondo scudetto, il match con la Roma a Firenze, alla prima giornata del girone di ritorno, terminò 0-0.
22 ANNI FA UNA VITTORIA FANTASTICA Il 9 aprile 2001 il protagonista dell'incontro del Franchi fu Enrico Chiesa. Realizzò una doppietta alla Roma di Capello che avrebbe conquistato lo scudetto. Segnò al 12', portando in vantaggio la squadra di Mancini. Dopo il pareggio di Emerson al 30', la Fiorentina tornò in vantaggio con un autogol di Candela al 57.' Poi all'82' Chiesa firmò il gol del definitivo 3-1. Quella fu anche la prima partita al Franchi da ex di Batistuta (applaudito da una parte dei tifosi viola ma da una parte anche fischiato) e venne disputata di lunedì. Lo stadio era comunque pieno e nel settore giallorosso comparve uno striscione molto ironico con la scritta "Semo tutti parrucchieri" (gli unici a non lavorare il lunedì).
Dalla prima vittoria nella prima gara in serie a al fantastico lunedì del “Semo tutti parrucchieri”
il film di Fiorentina-roma è ricco di gol ed emozioni come quel trionfale 7-1 di Coppa italia del 2019La prima al Franchi di Batistuta da avversario nel 2001 Gilardino, grande protagonista nel 4-1 viola del 2009
Pruzzo: “Che emozione quel gol alla roma”
Roberto Pruzzo doppio ex di FiorentinaRoma anche se nella Capitale c’è stato una vita e in viola solo un anno, ma segnando un gol decisivo proprio ai giallorossi.
Destino, caro bomber…
“Davvero, era nello spareggio di Perugia nel 1989 per andare in Coppa Uefa. Cross di Baggio e colpo di testa mio. Pensate quello fu il mio ultimo gol in carriera, proprio alla Roma”.
Sabato come la vede?
“Due formazioni che nelle coppe hanno dato tutto e che si sono ben comportate pure in campionato. Mourinho e Italiano hanno hanno inciso moltissimo nel cammino di Roma e Fiorentina”.
Partita aperta?
“Ne sono più che sicuro, impossibile sbilanciarsi
sul verdetto finale. Penso che il canovaccio della sfida ricalcherà l’atteggiamento che le due formazioni hanno sempre tenuto”.
Che ricordi ha del suo periodo fiorentino?
“Sono stato benissimo a Firenze, anche se poco. In carriera avevo rischiato di finire alla Fiorentina già in precedenza. Poi io ho sempre abitato a Lucca quindi per me è stato tutto più semplice”.
E la Roma?
“Proprio pochi giorni fa abbiamo festeggiato il quarantennale del nostro scudetto, sembra ieri…. Era una squadra fantastica con giocatori eccezionali. Ci siamo commossi tutti, era inevitabile”.
“Italiano e Mourinho hanno inciso tantissimo sulle 2 squadre”
il bomber giallorosso che segnò una sola rete in viola:
“Fu importante perché decise lo spareggio per la Uefa
Un segno del destino e fu anche la mia ultima rete in carriera
La gara di oggi? Sarà un match aperto a tutti i risultati”
• MArIo tenerAnI
IL brIVIDo È In CIttÀ, In
Dai maxischermi, alle partenze dei pullman per roma, fino alle Scuole Calcio.
Il Brivido Sportivo nel numero dedicato alla finale di Coppa Italia è uscito dalla sua abituale area di distribuzione intorno alla nostra casa, lo stadio Franchi ed è arrivato in ogni angolo della città. Un progetto che ci ha permesso di arrivare nelle mani di tanti amici vecchi e nuovi.
La nostra iniziativa è stata un clamoroso successo. Per questo ci sentiamo in dovere di ringraziare il presidente dell’Associazione Centro Coordinamento Viola Club Filippo Pucci e il vice presidente Fabio Fallai che ci hanno permesso di far arrivare
MAno A tUttI I tIFosI
ecco dove vengono distribuite le edizioni speciali del nostro giornale
una copia del giornale a tutti i club della città. Inoltre abbiamo distribuito il Brivido nei sette punti della città dove erano stati installati dei Maxi schermo per seguire la sfida dell’Olimpico e alla partenza dei pullman per Roma.
Copie del giornale sono state consegnate anche ad alcune scuole calcio di Firenze in particolare alla scuola calcio di Ponte a Greve di Alberto Malusci e al Rinascita Doccia di Sesto Fiorentino e Calenzano. Il Brivido, come la Fiorentina, ha tanta voglia di crescere.
tifosi Viola per una partenza da “brivido”
il brivido Sportivo ai maxi schermi per la notte Viola
Superchi: “italiano da tenere stretto”
Classe ’44, ha difeso la porta viola per 11 stagioni vincendo uno scudetto nel 1968-69, due volte la Coppa Italia nelle annate 196566 e 1974-75, una Mitropa Cup nel 1966 e una Coppa di Lega Italo-Inglese nel 1975: stiamo parlando di Franco Superchi. Fu uno dei protagonisti della Fiorentina yè-yè che conquistò il secondo tricolore della storia gigliata. A Firenze lo chiamavano tutti “Ciocio” perché si credeva provenisse dalla Ciociaria. In realtà è nato ad Allumiere, cittadina a nord ovest di Roma. Dopo una parentesi a Verona, vestì la maglia della Roma vincendo anche lì lo scudetto, anche se da dodicesimo di Franco Tancredi. In veste di grande doppio ex, lo abbiamo contattato per parlare della stagione della squadra di Vincenzo Italiano e della sfida contro i giallorossi.
Franco Superchi, da grande portiere quale è stato non possiamo che partire da un giudizio sugli estremi difensori viola.
«Ad inizio stagione penso che la dirigenza avesse voluto puntare su un giovane con esperienza come Gollini ma purtroppo le cose non sono andate come auspicato e quindi Terracciano si è ritagliato di nuovo il ruolo di titolare».
Cosa ne pensa?
«L’anno scorso ha giocato molto bene, è uno che può tranquillamente fare il titolare in Serie A.
L’ex portiere che ha vinto lo Scudetto a Firenze e roma: “il tecnico viola ha gestito al meglio il triplo impegno Con lui la Fiorentina può salire ulteriormente di livello terracciano? Qualche errore, ma bravo nei momenti topici”
“La società gigliata ha dimostrato di sapere il fatto suo Il Viola Park farà crescere”
• Lorenzo MAtteUCCI
fine, dobbiamo essere onesti nel riconoscere che nel cammino europeo ha fatto delle parate decisive in momenti topici».
Questa squadra le ricorda la sua Fiorentina yè-yè?
«Quando c'ero io c'erano sempre tanti ragazzi interessanti alla Fiorentina. Ricordo che la nostra squadra veniva criticata dai tifosi che ce l'avevano con la società, io stesso avevo fatto poche presenze la stagione precedente. Poi i fatti ci hanno dato ragione. Allo stesso modo credo che i dirigenti attuali sappiano il fatto loro e anche qui stiano avendo ragione».
Di Vincenzo Italiano che ne pensa?
«È un allenatore molto bravo. Conosce bene tutti i suoi giocatori, è preparato e secondo me la Fiorentina se lo deve tenere stretto. Non bisogna dimenticare che anche per lui era il primo anno con il triplo impegno e lo ha gestito bene, restando sempre in corsa fino alla fine. Con Italiano in panchina la Fiorentina può salire ancora di livello in futuro».
«Sono due squadre che cercano di arrivare al risultato in modo totalmente diverso. I giallorossi hanno individualità migliori e in panchina c’è un signor allenatore. Mi aspetto una gara vivace anche se entrambe avranno la testa alle due finali europee».
La Fiorentina giocherà proprio contro il West Ham, squadra londinese che lei ha battuto nella Coppa di Lega Italo Inglese nel 1975, aggiudicandosi il trofeo.
«Squadra temibile, in campionato non ha fatto bene però la rosa è di livello e se è arrivata in finale di sicuro ha valori importanti. Sarà una gara difficile, poi con le squadre inglesi è sempre complicato. Mi auguro che i viola siano al massimo e diano tutto per arrivare alla vittoria. Entrerebbero di diritto nei cuori della tifoseria».
In conclusione le chiedo un giudizio sulla società gigliata.
«Sono arrivati con tanto entusiasmo e forse hanno peccato un po’ di inesperienza nel calcio italiano ma adesso mi pare abbiano raddrizzato la barra e stiano lavorando bene. In più, l’imminente apertura del Viola Park sarà sicuro un valore aggiunto».
“La partita? Entrambe avranno la testa solo alle finali d’Europa”Pietro Terracciano Superchi nella Hall of Fame Viola
CALENDARIO SERIE A
1ª gIornAtA (14 agosto 2022)
Fiorentina-Cremonese
Verona – Napoli
GIRONE DI ANDATA
4ª gIornAtA (31 agosto 2022)
Atalanta – Torino
Bologna – Salernitana
Empoli – Verona
Inter – Cremonese
Juventus – Spezia
Napoli – Lecce
Roma – Monza
Sampdoria – Lazio
Sassuolo – Milan
Udinese – Fiorentina
8ª gIornAtA (2 ottobre 2022)
Atalanta – Fiorentina
Empoli – Milan
Verona – Udinese
Inter – Roma
Juventus – Bologna
Lazio – Spezia
Lecce – Cremonese
Napoli – Torino
Sampdoria – Monza
Sassuolo – Salernitana
12ª gIornAtA (30 ottobre 2022)
Cremonese – Udinese
Empoli – Atalanta
Verona – Roma
Inter – Sampdoria
Lazio – Salernitana
Lecce – Juventus
Monza – Bologna
Napoli – Sassuolo
Spezia – Fiorentina
Torino – Milan
16ª gIornAtA (4 gennaio 2023)
Cremonese – Juventus
Fiorentina – Monza
Inter – Napoli
Lecce – Lazio
Roma – Bologna
Salernitana – Milan
Sassuolo – Sampdoria
Spezia – Atalanta
Torino – Verona
Udinese – Empoli
Juventus- Sassuolo
Lazio – Bologna
Milan – Udinese
Spezia – Empoli
Monza – Torino
Lecce – Inter
Sampdoria – Atalanta
Salernitana – Roma
5ª gIornAtA (4 settembre 2022)
Cremonese – Sassuolo
Fiorentina – Juventus
Verona – Sampdoria
Lazio – Napoli
Milan – Inter
Monza – Atalanta
Salernitana – Empoli
Spezia – Bologna
Torino – Lecce
Udinese – Roma
9ª gIornAtA (9 ottobre 2022)
Bologna – Sampdoria
Cremonese – Napoli
Fiorentina – Lazio
Milan – Juventus
Monza – Spezia
Roma – Lecce
Salernitana – Verona
Sassuolo – Inter
Torino – Empoli
Udinese – Atalanta
13ª gIornAtA (6 novembre 2022)
Atalanta – Napoli
Bologna – Torino
Empoli – Sassuolo
Juventus – Inter
Milan – Spezia
Monza – Verona
Roma – Lazio
Salernitana – Cremonese
Sampdoria – Fiorentina
Udinese – Lecce
17ª gIornAtA (8 gennaio 2023)
Bologna – Atalanta
Fiorentina – Sassuolo
Verona – Cremonese
Juventus – Udinese
Lazio – Empoli
Milan – Roma
Monza – Inter
Salernitana – Torino
Sampdoria – Napoli
Spezia – Lecce
2ª gIornAtA (21 agosto 2022)
Atalanta -Milan
Bologna – Verona
Empoli – Fiorentina
Inter – Spezia
Napoli – Monza
Roma – Cremonese
6ª gIornAtA (11 settembre 2022)
Atalanta – Cremonese
Bologna – Fiorentina
Empoli – Roma
Inter – Torino
Juventus – Salernitana
Lazio – Verona
Lecce – Monza
Napoli – Spezia
Sampdoria – Milan
Sassuolo – Udinese
10ª gIornAtA (16 ottobre 2022)
Atalanta – Sassuolo
Empoli – Monza
Verona – Milan
Inter – Salernitana
Lazio – Udinese
Lecce – Fiorentina
Napoli – Bologna
Sampdoria – Roma
Spezia – Cremonese
Torino – Juventus
14ª gIornAtA (9 novembre 2022)
Cremonese – Milan
Fiorentina– Salernitana
Verona – Juventus
Inter – Bologna
Lazio – Monza
Lecce – Atalanta
Napoli – Empoli
Sassuolo – Roma
Spezia – Udinese
Torino – Sampdoria
18ª gIornAtA (15 gennaio 2023)
Atalanta – Salernitana
Cremonese – Monza
Empoli – Sampdoria
Inter – Verona
Lecce – Milan
Napoli – Juventus
Roma – Fiorentina
Sassuolo – Lazio
Torino – Spezia
Udinese – Bologna
7ª gIornAtA (18 settembre 2022)
Bologna – Empoli
Cremonese – Lazio
Fiorentina – Verona
Milan – Napoli
Monza – Juventus
Roma – Atalanta
Salernitana – Lecce
Spezia – Sampdoria
Torino – Sassuolo
Udinese – Inter
11ª gIornAtA (23 ottobre 2022)
Atalanta – Lazio
Bologna – Lecce
Cremonese – Sampdoria
Fiorentina – Inter
Juventus – Empoli
Milan – Monza
Roma – Napoli
Salernitana – Spezia
Sassuolo – Verona
Udinese – Torino
15ª gIornAtA (13 novembre 2022)
Atalanta – Inter
Bologna – Sassuolo
Empoli – Cremonese
Verona – Spezia
Juventus – Lazio
Milan – Fiorentina
Monza – Salernitana
Napoli – Udinese
Roma – Torino
Sampdoria – Lecce
19ª gIornAtA (22 gennaio 2023)
Bologna – Cremonese
Fiorentina – Torino
Verona – Lecce
Inter – Empoli
Juventus – Atalanta
Lazio – Milan
Monza – Sassuolo
Salernitana – Napoli
Sampdoria – Udinese
Spezia – Roma
STAGIONE SPORTIVA 2022/2023
GIRONE DI RITORNO
23ª gIornAtA (19 febbraio 2023)
Atalanta – Lecce
Fiorentina – Empoli
Inter – Udinese
Monza – Milan
Roma – Verona
Salernitana – Lazio
Sampdoria – Bologna
Sassuolo – Napoli
Spezia – Juventus
Torino – Cremonese
27ª gIornAtA (19 marzo 2023)
Atalanta – Empoli
Fiorentina – Lecce
Inter – Juventus
Lazio – Roma
Monza – Cremonese
Salernitana – Bologna
Sampdoria – Verona
Sassuolo – Spezia
Torino – Napoli
Udinese – Milan
31ª gIornAtA (23 aprile 2023)
Atalanta – Roma
Empoli – Inter
Verona – Bologna
Juventus – Napoli
Lazio – Torino
Milan – Lecce
Monza – Fiorentina
Salernitana – Sassuolo
Sampdoria – Spezia
Udinese – Cremonese
35ª gIornAtA (14 maggio 2023)
Bologna – Roma
Fiorentina – Udinese
Verona – Torino
Inter – Sassuolo
Juventus – Cremonese
Lazio – Lecce
Monza – Napoli
Salernitana – Atalanta
Sampdoria – Empoli
Spezia – Milan
20ª gIornAtA (29 gennaio 2023)
Atalanta – Sampdoria
Bologna – Spezia
Cremonese – Inter
Empoli – Torino
Juventus – Monza
Lazio – Fiorentina
Lecce – Salernitana
Milan – Sassuolo
Napoli – Roma
Udinese – Verona
24ª gIornAtA (26 febbraio 2023)
Bologna – Inter
Cremonese – Roma
Empoli – Napoli
Verona – Fiorentina
Juventus – Torino
Lazio – Sampdoria
Lecce – Sassuolo
Milan – Atalanta
Salernitana – Monza
Udinese – Spezia
28ª gIornAtA (2 aprile 2023)
Bologna – Udinese
Cremonese – Atalanta
Empoli – Lecce
Inter – Fiorentina
Juventus – Verona
Monza – Lazio
Napoli – Milan
Roma – Sampdoria
Sassuolo – Torino
Spezia – Salernitana
32ª gIornAtA (30 aprile 2023)
Bologna – Juventus
Cremonese – Verona
Fiorentina – Sampdoria
Inter – Lazio
Lecce – Udinese
Napoli – Salernitana
Roma – Milan
Sassuolo – Empoli
Spezia – Monza
Torino – Atalanta
36ª gIornAtA (21 maggio 2023)
Atalanta – Verona
Cremonese – Bologna
Empoli – Juventus
Lecce – Spezia
Milan – Sampdoria
Napoli – Inter
Roma – Salernitana
Sassuolo – Monza
Torino – Fiorentina
Udinese – Lazio
21ª gIornAtA (5 febbraio 2023)
Cremonese – Lecce
Fiorentina – Bologna Verona – Lazio Inter – Milan
Monza – Sampdoria Roma – Empoli
Salernitana – Juventus
Sassuolo – Atalanta Spezia – Napoli Torino – Udinese
25ª gIornAtA (5 marzo 2023)
Atalanta – Udinese
Fiorentina – Milan
Inter – Lecce
Monza – Empoli
Napoli – Lazio
Roma – Juventus
Sampdoria – Salernitana
Sassuolo – Cremonese
Spezia – Verona
Torino – Bologna
29ª gIornAtA (8 aprile 2023)
Atalanta – Bologna
Fiorentina – Spezia
Verona – Sassuolo
Lazio – Juventus
Lecce – Napoli
Milan – Empoli
Salernitana – Inter
Sampdoria – Cremonese Torino – Roma
Udinese – Monza
33ª gIornAtA (3 maggio 2023)
Atalanta – Spezia
Empoli – Bologna
Verona – Inter
Juventus – Lecce
Lazio – Sassuolo
Milan – Cremonese
Monza – Roma
Salernitana – Fiorentina
Sampdoria – Torino
Udinese – Napoli
37ª gIornAtA (28 maggio 2023)
Bologna – Napoli
Fiorentina – Roma
Verona – Empoli
Inter – Atalanta
Juventus – Milan
Lazio – Cremonese
Monza – Lecce
Salernitana – Udinese
Sampdoria – Sassuolo
Spezia – Torino
22ª gIornAtA (12 febbraio 2023)
Bologna – Monza
Empoli – Spezia
Verona – Salernitana
Juventus – Fiorentina
Lazio – Atalanta
Lecce – Roma
Milan – Torino
Napoli – Cremonese
Sampdoria – Inter
Udinese – Sassuolo
26ª gIornAtA (12 marzo 2023)
Bologna – Lazio
Cremonese – Fiorentina
Empoli – Udinese
Verona – Monza
Juventus – Sampdoria
Lecce – Torino
Milan – Salernitana
Napoli – Atalanta
Roma – Sassuolo
Spezia – Inter
30ª gIornAtA (16 aprile 2023)
Bologna – Milan
Cremonese – Empoli
Fiorentina – Atalanta
Inter – Monza
Lecce – Sampdoria
Napoli – Verona
Roma – Udinese
Sassuolo – Juventus
Spezia – Lazio
Torino – Salernitana
34ª gIornAtA (7 maggio 2023)
Atalanta – Juventus
Cremonese – Spezia
Empoli – Salernitana
Lecce – Verona
Milan – Lazio
Napoli – Fiorentina
Roma – Inter
Sassuolo – Bologna
Torino – Monza
Udinese – Sampdoria
38ª gIornAtA (4 giugno 2023)
Atalanta – Monza
Cremonese – Salernitana
Empoli – Lazio
Lecce – Bologna
Milan – Verona
Napoli – Sampdoria
Roma – Spezia
Sassuolo – Fiorentina
Torino – Inter
Udinese – Juventus
stADIo ArteMIo FrAnCHI, 27.05.2023, ore 18
FIORENTINA 4-2-3-1
A Disposizione: 31 Cerofolini, 3 Biraghi, 98 Igor, 2 Dodo, 28 Quarta, 42 Bianco, 32 Duncan, 10 Castrovilli, 11 Ikoné, 33 Sottil, 5 Bonaventura, 22 Gonzalez, 9 Cabral, 7 Jovic.
A Disposizione: 99 Svilar, 63 Boer, 4 Cristante, 55 Darboe, 19 Celik, 8 Matic, 7 Pellegrini, 58 Missori, 9 Abraham.
in europa nessuno come la Fiorentina
La società gigliata è l’unica squadra finalista in tutte le principali Coppe organizzate dall’Uefa
Dal 1957 al 2023, solo i viola hanno raggiunto tutti gli ultimi atti delle 4 competizioni continentali
La prima volta in Coppa dei Campioni contro il Real Madrid
L’ultima in Uefa contro la Juve nel 1990
La Fiorentina è già nella storia. A prescindere dal risultato della finale di Praga è l'unica squadra finalista in tutte e quattro le principali Coppe europee orga-
nizzate dall'Uefa, ovvero Coppa dei Campioni o Champions League, Coppa delle Coppe, Coppa delle Fiere poi chiamata Coppa Uefa e ora Europa League e Conference League. La Fiorentina il 7 giugno giocherà la sua quinta
finale europea. Ha disputato quella di Coppa dei Campioni nel 1957, quelle di Coppa delle Coppe nel 1961 e nel 1962 e quella di Coppa Uefa nel 1990.
• Continua a pagina 18
L’anno magico
nel 1961 col trionfo in Coppa delle Coppe
La finale che manca alla Roma
L'anno magico è stato il 1961 quando si è aggiudicata l'unico trofeo europeo della sua storia battendo I Rangers Glasgow. La Fiorentina vinse la gara d'andata in Scozia il 17 maggio per 2-0 con doppietta di Milan e 2-1 quella di ritorno a Firenze 10 giorni dopo con i gol di Milan e Hamrin. Il 1961 è stato l'anno magico anche per la Roma (a Budapest con il Siviglia disputerà la sua quinta finale europea) che ha con-
quistato qualche mese dopo la Fiorentina il primo dei due trofei europei della sua storia, la Coppa delle Fiere. I giallorossi con l'ex allenatore viola Carniglia in panchina superarono in finale il Birmingham. Pareggiarono 2-2 all'andata in Inghilterra il 27 settembre con doppietta di Manfredini (in campo c'erano gli ex viola Carpanesi e Da Costa e il futuro centravanti gigliato Alberto Orlando). Al ritorno all'Olimpico l'11 ottobre vinsero 2-0 con un autogol e una rete di Pestrin (in campo c'erano gli ex viola Carpanesi e Lojacono oltre ad Orlando). La Roma con l'ex Liedholm in panchina e con l'ex centravanti gigliato Graziani perse ai rigori con il Liverpool la finale di Coppa dei Campioni all'Olimpico nel 1984. E nel 1991 con Ottavio Bianchi in panchina e con Di Mauro in campo (entrambi futuri viola) fu sconfitta dall'Inter nella finale di Coppa Uefa. Perse 2-0 a San Siro all'andata e non le bastò il successo per 1-0 con gol di Rizzitelli per aggiudicarsi il trofeo. A differenza della Fiorentina la Roma non ha mai giocato la finale di Coppa delle Coppe. Ma l'anno scorso ha vinto a Tirana la prima edizione della Conference League battendo in finale 1-0 il Feyenord con un gol dell'ex viola Zaniolo. La Fiorentina cercherà di succedere nell'albo d'oro proprio ai giallorossi il 7 giugno.
amarildo, il fantasista del secondo Scudetto
Per acquistarlo dal Milan nel 1967 la Fiorentina offre Hamrin più conguaglio in molti allora storcono la bocca, ma il brasiliano sarà decisivo per il tricolore
• rUben LoPes PegnAQuando viene acquistato dal Milan nell'estate del 1967, molti, tra cui chi scrive, storcono la bocca. Per avere il brasiliano Amarildo la Fiorentina cede al club rossonero Kurt Hamrin, una delle bandiere della squadra viola di cui è tra l'altro il capitano. Inoltre paga pure un conguaglio di 175 milioni di lire. Tanta roba insomma. Comunque Amarildo è un giocatore molto bravo, un fantasista dotato di un tiro forte e preciso. È un vero campione. Anzi un campione del mondo, visto che nel 1962 in Cile, ha trascinato la sua nazionale, nella quale ha giocato al posto dell'infortunato Pelè, alla conquista del titolo (segna anche un gol nella finale con la Cecoslovacchia vinta dai carioca per 3-1). La sua avventura in maglia viola in campionato comincia alla grande. Segna una doppietta, nel match d'esordio al Comunale, con il Varese il 24 settembre 1967, vinto dalla Fiorentina di Chiappella per 3-1 (di Maraschi l'altro gol). Rildo indossa quel giorno la casacca numero nove, anche se non è un vero centravanti. Dicembre è il suo mese. Realizza una rete a Firenze con l'Inter nell'incontro finito 1-1 e un'altra a Genova nella partita con la Sampdoria terminata anch'essa 1-1. E poi ancora segna il primo gol al Comunale il giorno di San Silvestro (allora si gioca anche l'ultimo dell'anno) nell'incontro con il Mantova che la Fiorentina (sulla cui panchina siedono Ferrero e Bassi dopo l'esonero di Chiappella) si aggiudica per 2-0 (di Maraschi l'altra rete). È il suo ultimo gol del campionato. Infatti la settimana dopo, il 7 gennaio 1968, a Ferrara con la Spal (dove i viola perdono per 1-0, puniti da un gol dell'ex Rozzoni), Amarildo si frattura il perone. Rientra in squadra a fine stagione ma senza riuscire più a regalare altre gioie ai tifosi gigliati. Poi va in Brasile per le vacanze. Ma da lì non risponde alla convocazione della società per il ritiro, anche su consiglio della sorella Nicea (una sorta di procuratore di quei tempi) che cura i suoi rapporti economici. Alla fine comunque il direttore sportivo Carlo Montanari e il nuovo allenatore viola Bruno Pesaola lo convincono a tornare a Firenze. Il "petisso" gli dà subito fiducia e, nonostante in tutta l'estate giochi solo una gara in Coppa Italia con il Pisa, lo manda in campo alla prima di campionato all'Olimpico con la Roma. Amarildo (che nel frattempo indossa la maglia numero undici) lo ripaga alla grande. Gioca una gara straordinaria e segna il gol
Nel ‘70 lascia Firenze e si trasferisce alla Roma ma tornerà da vice di Lazaroni
del pareggio al 13' del secondo tempo nella partita poi vinta dalla Fiorentina per 2-1 grazie a un gol Maraschi a cinque minuti dalla fine. È il 29 settembre 1968. Quel giorno inizia la lunga cavalcata viola verso la conquista del secondo scudetto. Amarildo è uno dei protagonisti di quell'annata meravigliosa. Segna ancora altre cinque reti: alla Sampdoria al Comunale (nel match vinto per 1-0), a San Siro con l'Inter (successo viola per 2-1 grazie anche a un gol di Chiarugi) e poi ancora con il Napoli a Firenze (vittoria gigliata in rimonta per 2-1 con rete anche di Rizzo). Il gol capolavoro, però, lo realizza all'Arena Garibaldi il 12 gennaio 1969. Quel giorno si disputa il primo derby in serie A tra Pisa e Fiorentina. Lo risolve Amarildo con una rete su punizione (i calci da fermo sono una delle sue specialità) sul finire del primo tempo di un match che la squadra di Pesaola vince per 1-0. Poi il campione brasiliano segna di nuovo su rigore all'ultima giornata nella partita con il Varese al Comunale vinta per 3-1 dalla Fiorentina, già campione d'Italia da una settimana. Amarildo è protagonista in Coppa dei Campioni nella stagione successiva (1969/70), l'ultima da lui trascorsa in riva all'Arno. Segna due delle sei reti complessivamente realizzate dai viola in questa competizione. Le realizza entrambe in trasferta: a Vaxjo, in Svezia, nei sedicesimi di finale, e a Kiev, in Unione Sovietica negli ottavi.
Segna 6 gol nella magica stagione ‘68/’69
La Fiorentina vince tutte e due le partite per 2-1 e verrà eliminata solo nei quarti di finale dal Celtic. In campionato Rildo realizza cinque reti, ma salta diverse partite per squalifica (le espulsioni, per lo più dopo provocazioni degli avversari sono uno dei suoi punti deboli). Segna alla Roma, dove si trasferisce alla fine di quella stagione, nel match del Comunale finito 2-2 e a San Siro con il Milan, il suo primo club italiano dove i viola perdono 4-2.
E poi va in gol a Brescia (successo viola per 2-1) e a Firenze con il Palermo (vittoria viola per 3-1). Le sue reti le realizza in quattro giornate consecutive. L'ultima sua rete in maglia viola la sigla, invece, alla Lazio al Comunale il 15 febbraio 1970, quando la formazione di Pesaola supera i biancazzurri per 2-0. L'ultima sua gara in campionato con la Fiorentina la disputa all'Olimpico con la Roma (ironia della sorte) il 5 aprile 1970. I viola vincono per 1-0 con una rete di Rizzo su rigore. E proprio all'Olimpico, con i giallorossi di Helenio Herrera, contro la Fiorentina il 27 settembre 1970, disputa la sua prima gara di campionato da giocatore della Roma. Quel giorno indossa la maglia con il numero nove, lo stesso del giorno del suo debutto a Firenze tre anni prima. I viola vincono per 1-0 con un gol di Chiarugi nel primo tempo ma Amarildo fa tremare la sua vecchia squadra con un gran tiro che si stampa sulla traversa. Il brasiliano che in tre stagioni a Firenze realizza 21 gol (16 in campionato) in 85 partite (62 in serie A) rimane a Roma nel 1970/71 e nel 1971/72, segnando 11 gol in 42 gare ufficiali. Uno di questi gol lo sigla al Comunale il 31 gennaio 1971 nella prima partita di Oronzo Pugliese sulla panchina viola. Amarildo, nel match finito 2-2, realizza su rigore la rete del momentaneo vantaggio giallorosso. A Firenze torna nell'estate del 1990, come secondo di Sebastiao Lazaroni, l'ex commissario tecnico della nazionale brasiliana. In campionato esordisce sulla panchina viola il 9 settembre di quello stesso anno. Il calendario gli riserva un debutto particolare. Sembra un segno del destino. La sua Fiorentina gioca, infatti, all'Olimpico con la Roma. Il risultato, purtroppo, è la nota stonata di quell'amarcord, perché i viola perdono 4-0. La sconfitta per 1-0 con la Roma a Firenze il 29 settembre dell'anno dopo (23 anni esatti dopo l'inizio del campionato del secondo scudetto), invece, segnerà la fine del rapporto di Lazaroni e dunque di Amarildo con la Fiorentina.
Il capolavoro al Pisa su punizioneAmarildo nel giorno del suo arrivo a Firenze Amarildo nella Fiorentina campione d'Italia del 1969
il “brindellone” del calcio
Lite di coppia: “Ora basta parlare di calcio!”, “D'accordo, di che vorresti parlare?”, “C’è il rubinetto che sta perdendo!”, “Nooooo, contro chi?”. Ok, chiediamo perdono per questa freddura inferta senza preavviso. La barzelletta ha però dei risvolti di realismo (ecco perché abbiamo avuto l’ardire di rifilarvela) in contesti come quello fiorentino dove il calcio è praticamente un chiodo fisso in grado di cambiarci l’umore quotidiano (a prescindere da tutti i problemi veri che ovviamente non mancano mai). In queste settimane, poi, il contagio è stato trasversale: non c’è classe sociale, categoria o fascia d’età che sia scampata all’epidemia di passione viola. Dai bambini (e bambine) di tre anni ai bambini (e bambine) di cent’anni, nessuno è rimasto immune. «Molte persone credono che il calcio sia una questione di vita o di morte, io non concordo per nulla; posso assicurarvi che è molto, molto di più». Le parole di Bill Shankly (leggendario allenatore del Liverpool anni ’60-‘70), sembrano riecheggiare in questi giorni per i vicoli di Firenze. E non solo nei vicoli ma anche nei viali, nei tram, all’uscita delle scuole, nei bar. Vita e morte sono due accezioni ovviamente enfatizzate, ma rimane il fatto che qui la febbre gigliata si mantiene alta, altissima, non ha nessuna intenzione di abbassar-
Firenze, a
anche
si ed il chiodo fisso resta. Sì perché, se l’intenso batticuore della Coppa Italia è appena terminato, c'è ancora da scrivere l’ultima pagina dell’odissea europea, sperando che contenga un lieto anzi trionfale anzi estasiante finale. Ed anche quest’anno si ripete la tradizione dello scoppio del carro a Firenze: no, non il Brindellone pasquale bensì il controverso carro dei vincitori! Quello che, quando conduce alla gloria, attira tutti a bordo compresi quelli che, ad esempio, già ad ottobre cassavano questa Fiorentina come la peggiore di tutti i tempi... e cassate simili. Anche in chiusura della stagione scorsa, proprio in questa rubrica, abbiamo parlato di questo carro, quando la Fiorentina stava riconquistando un posto in Europa. La caratteristica di questo carro è lo scoppio, appunto, che può essere buono o cattivo come per il Brindellone: può essere uno scoppio di gioia collettiva in caso di successo, o uno scoppio delle gomme ad ogni battuta d’arresto, con la perentoria discesa di tutti i passeggeri. Firenze è così, attacca anche chi ama, anzi, forse attacca soprattutto chi ama senza però mai smettere di amarlo. La statua del Dante in Santa Croce sembra messa lì apposta a ricordarcelo… Torniamo al mero presente: fra il turbinio della Coppa Italia e quello della Conference, c’è una gara di campionato con la Roma che guarda caso è la detentrice della Conference League. Che sia un felice presagio di passaggio del testimone? No, per ora è solo un caso ma... via, un tagliando al carro dei vincitori facciamolo! Sperando che debba rimettersi in moto, carico di passeggeri, fra una decina di giorni o poco più.
Quel sali-scendi dal famoso “carro dei vincitori”
Una pratica che si ripete, come da tradizione intanto c’è la sfida contro la roma di mourinho, sperando in un passaggio di testimone della Conference
• LUCA CAPAnnIUn momento dello scoppio del carro pasquale del Brindellone
volte, attacca
chi ama e Dante in Santa Croce è lì per ricordarceloLo sguardo severo di Dante Alighieri che domina piazza Santa Croce