Il Brivido Sportivo Stadio Fiorentina - Spal del 12.01.2020

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La politica dei piccoli passi

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editoriale

La cura Iachini ha dato segnali Ma c'è tanto da lavorare

Gara dopo gara, giornata dopo giornata Solo con uno sforzo alla volta la Fiorentina può trarsi d’impaccio E contro la Spal non si può sbagliare

Dragowski impegnato dal Bologna

Federico Chiesa al Dall'Ara

• Mario Tenerani

L

a cura Iachini è cominciata con un pareggio, ma la vittoria è stata veramente sfiorata. Qualche segnale del nuovo corso si è visto a Bologna, soprattutto nella pulizia tattica, nell'attenzione e nella disposizione accorta sul campo. C’è tanto da lavorare, non ci sono dubbi, ma questa è una Fiorentina da piccoli passi. Solo con uno sforzo alla volta i viola possono riuscire a trarsi di impaccio da questa situazione pericolosa. Direttore responsabile Mario Tenerani

Tutti i diritti riservati: vietata la riproduzione, anche solo parziale, di contenuti e foto di questa pubblicazione

BS|12 gennaio 2020

Caporedattore Tommaso Borghini Chiuso in redazione il 08/01/2020 alle ore 13

La Spal rappresenta un’altra sfida salvezza, insomma un’altra gara da non sbagliare. Girare a 21 punti per la Fiorentina sarebbe davvero importante, vorrebbe dire mettersi in pari per affrontare meglio il ritorno. La filosofia poi di un punto a partita porterebbe a quota 40 che dovrebbe equivalere alla tranquillità. Il mese di gennaio servirà anche per rinforzare la squadra sul mercato. Un giocatore per reparto, quello che si aspetta Iachini. Editore e pubblicità SPORTMEDIA GROUP info@brividosportivo.it N° ROC 26744

Redazione redazione@brividosportivo.it Grafica e impaginazione Rossana De Nicola e Alexandra Barbieri grafica@brividosportivo.it

Puntellare un undici titolare che francamente è sembrato squilibrato fin dall'inizio della stagione. Nel frattempo il nuovo allenatore cercherà di guardare dentro la rosa per recuperare quelle risorse fin ad oggi poco valorizzate. Il gol di Benassi a Bologna, per altro bellissimo, va proprio in quella direzione. Era stato considerato poco fino a quel momento ed ora invece sembra aver ritrovato una maglia di titolare. Ma c’è anche Zurkowski da scoprire. E altri ancora. Ma ora avanti con la Spal, passo dopo passo. Stampa Baroni e Gori Foto Massimo Sestini Foto storiche archivio Paolo Melani

Hanno collaborato Alessandro Rialti, Giacomo Brunetti, Francesca Bandinelli, Giacomo Cialdi, Ruben Lopes Pegna, Daniele Taiuti, Lucia Petraroli, Duccio Magnelli

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BS| 12 gennaio 2020

Scocca l’ora dello spareggio

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Lente d’ingrandimento

Contro la Spal è uno scontro diretto pericoloso La Fiorentina dovrà giocarlo senza paura consapevole di essere artefice del proprio destino E sarebbe folle sottovalutare l’avversario

L’occasione per fare un passo avanti e affossare il rivale

Benassi, autore del gol viola a Bologna

• ALESSANDRO RIALTI

E’

uno scontro diretto, per certi aspetti il più importante ed è da vivere con la massima determinazione. Quella al Franchi contro la Spal è una gara dal doppio volto. Appunto quello dello scontro diretto, l’occasione per fare un significativo passo in avanti con la propria squadra e quello contestuale di far fare un altrettanto significativo passo indietro a una diretta avversaria. Poi non va dimenticato un altro fondamentale elemento: la Fiorentina di Iachini ha la necessità assoluta di trovare un cammino diritto, verso la tranquillità assoluta. Senza esitazioni, una serie di risultati che invertano quanto era successo nell’ultima fase della gestione Montella, quando le sconfitte si accatastavano alle sconfitte. Quando non potevi programmare niente perché l’aria negativa aveva avvolto tutto. Quando a farla da padrona era la paura, un’incontenibile paura. Ora c’è bisogno dell’esatto opposto, di inanellare una serie di risultati positivi. Per invertire il cammino. E non sarà facile perché il calendario ti proporrà gare affatto facili. Dopo la gara contro la squadra dell’ex Semplici, ci saranno Napoli e Juve in trasferta e il Genoa, altra gara avvelenata, al Franchi. Come si vede molto, se non tutto, inizia proprio dalla gara con la Spal. Il pericolo più grande è quello di repu-

tare questo avversario... facile. Una follia, ricordando ai viola oggi di Iachini, che nel recentissimo passato sono state proprio le gare «facili» quelle che più ci hanno fatto male. Dunque, non ci sarà che una strada, giocare la partita con la forza di chi sa di giocarsi una parte fondamentale della stagione. E per vincerla ci vorrà la migliore Fiorentina e non una squadra che sottovaluti e un po’ distratta.

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Iachini, “primo” esame al Franchi

A Firenze nessuno lo ha dimenticato Ma non c’è spazio per l’amarcord perché la Fiorentina cerca un successo interno che manca dal 6 ottobre dell’anno scorso • FRANCESCA BANDINELLI

I

l primo impatto, nel giorno dell’allenamento a porte aperte, è stato di quelli ad effetto. Ottomila cuori, non curanti della classifica, impietosa rispetto ai sogni estivi, e pure del freddo, sotto la torre di Maratona (anche) per lui, per cantargli ancora una volta “Picchia per noi, Beppe Iachini”. A Bologna la vittoria è sfumata all'ultimo tuffo. Adesso, però, il tempo degli esami è arrivato anche per il tecnico viola. Contro la Spal, nello stadio amico, non si potrà sbagliare niente. Perché il successo interno manca dal 6 ottobre, dal gol di testa di Milenkovic (assist di Pulgar), che manca poco fanno 100 giorni, e perché per rovesciare la prospettiva, l’unica soluzione sono punti macinati via uno dietro l’altro. Per arrivare subito a toccare la quota salvezza e, magari, riuscire a cullare ancora qualche ambizione in più, in vista della volata finale della stagione. Iachini, per altro, contro Semplici, non ha mai vinto un match in carriera: quattro gli incontri precedenti, l’ultimo dei quali quando era sulla panchina dell’Empoli (2-2) e alla fine è sempre stato pareggio, tre gol realizzati e stesso numero di reti incassate al passivo. Sarà sfida sotto tutti i punti di vista. Intanto, perché l’allenatore del club di Ferrara è stato il primo a fare il proprio in bocca al lupo al collega, quando ormai mancava solo l’annuncio ufficiale da parte del club viola del suo ingaggio, e pure perché nel dentro-fuori che la classifica rischia di imporre la Fiorentina non può commettere altri errori figli della disattenzione.

Giuseppe Iachini

Con Montella, si è faticato sempre di più con le “piccole” (ko col Genoa a Marassi, pareggio col Brescia e col Parma, sconfitta col Verona e col Lecce) ed è ora che va invertito il passo, ricominciando intanto ad edificare un nuovo fortino casalingo e cercando di farsi corsari in trasferta. Era stato Cesare Prandelli, negli anni relativamente più vicini, il primo a rendere il Franchi difficile terreno di conquista, costruendo i presupposti dell’Europa anche nell’anno condizionato dalla pesante penalizzazione figlia di Calcio-

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BS| 12 gennaio 2020 Appunti di viaggio

Non ha fatto proclami Ma ha un solo credo: il duro lavoro poli: adesso tocca a Iachini farsi ingegnere di brigata e andare oltre, rilanciando la Fiorentina e scrivendo la pagina più intensa della sua avventura sportiva di allenatore. E poi c’è la città che aspetta risposte. E’ vero che il banco di prova per i dirigenti, prima ancora che per la proprietà, sarà il mercato, che nelle premesse non è stato annunciato avaro, ma Firenze ha bisogno di un garante e Iachini è l’uomo giusto. Non ha fatto proclami, nel suo bagaglio del resto c’è la sola parola riconosciuta da tutti, ovvero il lavoro e l’attenzione ai dettagli. Ha cancellato gerarchie, rimesso in discussione ogni particolare, riservandosi del tempo anche per decidere il destino di chi potrà finire a giocare altrove, e nomi alla mano si è confrontato anche sulle necessità in entrata. Contro la Spal, dopo due settimane di allenamenti, riunioni tecniche, sedute video, Beppe vuole vedere la vera Fiorentina, quella col suo fuoco negli occhi. Per i tre punti. Per una nuova storia.


BS| 12 gennaio 2020

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Esclusiva

Orlando: "Firenze vuole essere competitiva"

L'ex viola, compagno di Iachini: "Beppe è il motivatore che serviva Ora devono arrivare i rinforzi Soprattutto a centrocampo" Quale rapporto la lega a lui? “Non l’ho ancora sentito da quando si è insediato, ma Beppe è uno degli amici storici. Magari non ci sentiamo quotidianamente, ma quando ci vediamo esce fuori un gran bene. Andrò a trovarlo al centro sportivo tra qualche settimana, appena avrà respirato questo ambiente con tranquillità. Sicuramente andremo a cena: sono tranquillo, la Fiorentina non poteva scegliere meglio. Ha dimostrato tanto attaccamento alla Viola”. Massimo Orlando in maglia viola

“Commisso non è qui per divertirsi Mi aspetto colpi importanti”

• Giacomo Brunetti

I

n maglia viola ha giocato dal 1990 al 1994, per poi tornare dal 1995 al 1997 dopo una parentesi al Milan. Massimo Orlando ha sollevato una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, entrando nel cuore della gente, nonostante una carriera penalizzata dagli infortuni. E oggi analizza con noi l’avvento in panchina di Giuseppe Iachini, con il quale ha condiviso lo spogliatoio negli anni da calciatore a Firenze. Massimo Orlando, il 2019 si è concluso con il cambio di allenatore. È arrivato Giuseppe Iachini, che lei conosce bene… “Credo che in un momento delicato come questo sia la persona giusta. La Fiorentina, al di là delle difficoltà dovute al ritardo nel mercato e al cambio di proprietà, non deve lottare per questa classifica. Però c’è dentro e Iachini ha esperienza, è molto bravo in queste situazioni e la sua carriera gli dà ragione. È molto amato a Firenze e la scelta della società è logica. Parte con credenziali più che buone: è un sanguigno, un guerriero, trasmetterà qualcosa che mancava a livello di aggressività e cattiveria agonistica. È una garanzia in questo, da compagno di squadra era un gran motivatore e tutto ciò lo trasmette”.

Vede qualche giocatore in particolare che Iachini saprà rilanciare? “Posso dire Chiesa ma sarei scontato. Da quel che so e si dice, Federico aveva problemi con Montella e Iachini ha l’esperienza per caricarlo e coccolarlo, è pur sempre un giovane seppur affermato. Mi aspetto il rilancio di Boateng, fino a ora per vari motivi non ha dato quanto avrebbe dovuto. E mi aspetto inoltre che nella seconda parte di gennaio arrivino due o tre regali, questa squadra ha bisogno di rinforzi”. Il mercato è in pieno svolgimento, dove interverrebbe? “A centrocampo c’è difficoltà: Castrovilli è fantastico, ha stupito tutti ed è destinato a diventare super, ma

da solo non può reggere un reparto intero. La Fiorentina deve intervenire in attacco, non è un mistero. Cutrone secondo me è perfetto per questa rosa. E prenderei un vice-Ribery, viste le condizioni del francese. Attualmente, se vengono a mancare due giocatori importanti la Fiorentina è poco”. A disposizione ci sono già Pedro e Vlahovic... “Per il brasiliano, la soluzione migliore è andare a giocare perché la Fiorentina non può garantirglielo. Sappiamo che ha avuto difficoltà a causa dell’infortunio, non è mai facile recuperare. Non ha convinto ma non solo per colpa sua: quello italiano è un calcio nuovo e serve adattamento, sono tutti momenti che richiedono tempo e ora non ce n’è. Mandarlo in prestito è la scelta più logica. Vlahovic ha dimostrato di poter essere fondamentale, ma non va caricato di responsabilità. Non può avere tutto il peso sulle spalle. Un giocatore come Cutrone serve. Vlahovic è moderno e può giocare anche come seconda punta”. Con l’avvento di Iachini e una seconda parte di stagione da disputare, quali prospettive si aspetta per la Viola? “La Fiorentina vista nelle partite importanti è una squadra che può giocarsela con chiunque. È dipendente da un paio di giocatori e basta, credo che nessuno debba mettersi troppi obiettivi quest’anno. Sognare no, salvarsi sì. Il club, da come si muove, sa già cosa fare, la proprietà non è qui per divertirsi. Firenze ha bisogno di essere competitiva, devono pensare al mercato in corso ma anche al prossimo. Ci sono 30-35mila persone tutte le domeniche e questo la società non può che apprezzarlo, ci saranno sforzi”.

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Parola all’esperto

“La Fiorentina è il suo sogno darà il 101 per cento”

Novellino: “Beppe vi salverà!”

Il “maestro” con cui Iachini ha cominciato ad allenare: “L’uomo giusto al momento giusto E’ pratico e porterà in dote i punti”

che l'assenza di Ribery ha pesato molto: il francese, oltre ad essere un grande campione, è un vero leader capace di dare la carica ai compagni. Senza di lui, la squadra ha perso un po' la propria guida».

• Giacomo Cialdi

A

Firenze, in un certo senso, è iniziata una nuova stagione. Con l'arrivo di Beppe Iachini sulla panchina viola, i tifosi si aspettano un cambio di marcia da parte della squadra dopo un 2019 veramente avaro di soddisfazioni (e di punti). Per parlare della gara del Franchi contro la Spal e, soprattutto, del neo tecnico gigliato, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Walter Novellino, suo compagno di squadra nell'Ascoli e successivamente "maestro" nel Piacenza. Mister, come vede Iachini sulla panchina della Fiorentina? «Beppe ha iniziato ad allenare con me nel Piacenza, era il 2001 ed era un mio collaboratore. Già si intravedeva il suo talento, erano evidenti le sue qualità. Non ho dubbi: è l'uomo giusto nel posto giusto, al momento giusto. La Fiorentina si trova in un periodo di grande difficoltà ed ha bisogno di fare punti per risalire una classifica che la vede in zone che non le appartengono. Per fare ciò, non c'è miglior allenatore di Iachini: è un mister pratico, sa cosa fare per invertire la rotta. Il suo pragmatismo e la sua capacità di tenere unito il gruppo saranno fondamentali per la Viola».

Iachini è arrivato dopo l'esonero di Montella: che giudizio si è fatto sull'ex allenatore viola? «Sono dell'idea che Montella non abbia fatto male, specie perché ha dovuto fronteggiare diverse difficoltà. Purtroppo gli allenatori vivono di risultati, e quando questi mancano diventa difficile confermare la guida tecnica».

Lei che lo conosce bene, come crede stia vivendo questa avventura a Firenze? «Ci siamo sentiti pochi giorni fa, ed era veramente felice di tornare in pista dopo la parentesi ad Empoli dello scorso anno. E poi il viola ce l'ha nel sangue: sedere sulla panchina della Fiorentina per lui è un sogno che si avvera. Quindi state tranquilli che darà il 101%».

Cosa pensa della Fiorentina vista nell'ultimo periodo? Cosa è mancato? «Mi è capitato di vedere diverse partite quest'anno, e spesso la squadra non mi è dispiaciuta. Quando diamo dei giudizi dobbiamo tenere conto che si tratta di un gruppo molto giovane, quindi ci stanno passaggi a vuoto o approcci sbagliati. In Italia abbiamo sempre poca pazienza. Cosa è mancato? Direi

Walter Novellino e Beppe Iachini

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Al Franchi oggi arriva la Spal: che squadra è e che gara dobbiamo attenderci? «Quando parliamo della squadra di Semplici, non facciamoci ingannare dalla classifica: la Spal è un buon gruppo, allenato molto bene e che può creare diversi problemi se non affrontata con la testa giusta. La Fiorentina dovrà stare molto attenta se vorrà raccogliere i tre punti, serviranno concentrazione, corsa e determinazione. Guai a sottovalutare l'avversario! Sarà un match interessante, penso piuttosto combattuto, anche se la Fiorentina parte con il favore dei pronostici». In conclusione, una battuta sulle big della Serie A: chi vede favorito per lo Scudetto? Qual è la sorpresa del campionato? «A mio avviso la sorpresa di quest'anno è la Lazio. Non perché non si conoscesse la sua forza, ma perché pian piano sta dimostrando di poter alzare l'asticella. Per lo Scudetto vedo ancora favorita la Juventus, anche se sarà un campionato più combattuto: Inter, Lazio e Roma possono dar fastidio ai bianconeri».

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Guerini: “Con la Spal è già decisiva”

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Viola amore mio

L’ex viola, in passato anche allenatore dei ferraresi: “E’ questa la gara determinante della stagione Il risultato influenzerà l’intero girone di ritorno Iachini l’uomo giusto, ma la squadra è mal costruita” • Lucia Petraroli

T

utti conoscono la carriera viola di Vincenzo Guerini. Prima grande e, sfortunatissimo, giocatore. Poi anche dirigente e allenatore, con tanto di salvezza agguantata all’ultimo tuffo. In pochi, forse, ricordano i suoi trascorsi a Ferrara, sulla panchina della Spal nel 1995. Circostanza che lo rende un doppio ex della sfida di oggi. Ma Vincenzo conosce soprattutto e molto bene la piazza viola e sa perfettamente cosa il tifoso gigliato si aspetta dalla squadra e dalla nuova proprietà. Per questo non risparmia le critiche, dal mercato al talento Chiesa, chiedendo però tempo prima di esprimere giudizi definitivi.

Guerini che ne pensa di questa Fiorentina? “La squadra poteva fare sicuramente meglio. In questo girone di andata ha perso giocatori cardine che avrebbero potuto fare la differenza, come Ribery. Ma non è una scusante, poteva e può fare di più”. Il cambio di panchina è stato necessario? “Sì. Era sicuramente necessario. C’era scetticismo e si poteva andare incontro alla sfiducia dello spogliatoio. Dispiace quando c'è un esonero, ma la società non poteva fare altrimenti”. Lei conosce molto bene Montella, avendolo accompagnato nella prima esperienza in viola. Pensa che tutte le colpe siano sue? “Questo assolutamente no. La colpa non può che essere anche di chi ha costruito questa squadra, troppo lacunosa. Ovviamente è più facile mandare via una sola persona, gli allenatori sanno a cosa vanno incontro”. Beppe Iachini era l’uomo giusto da scegliere? “Iachini è una persona ben voluta da tutti, potrà lavorare in serenità, ha grande temperamento e carattere.

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Vincenzo Guerini

Bisognava andare sul concreto. E’ ciò che serviva per uscire da questa situazione”. Che partita prevede contro la Spal, che lei ha avuto il piacere di allenare? “È una partita importante e delicata. Col cambio di allenatore tutti si aspettano una reazione da parte del gruppo.

“Urgono rinforzi Grave errore riprendere Badelj” L’esito di questa gara inciderà su tutto il girone di ritorno. La Fiorentina ha la possibilità di uscire fuori dalla zona calda. In caso contrario potrebbe soffrire tutto il campionato. Però sono ottimista: col recupero di Chiesa, che ho visto bene a Bologna, la squadra potrà fare di più”.

Cosa si aspetta dal mercato di gennaio? “Sicuramente andrà fatto qualcosa. La sessione invernale è difficile e si rischia di sbagliare. Ma un attaccante è necessario, ci vuole un giocatore di ruolo che aiuti Vlahovic, non si può caricare un ragazzo così giovane di troppa responsabilità. Credo poi che a centrocampo si debbano correggere degli errori. Come il ritorno di Badelj, un errore clamoroso”.

Come giudica l'operato di Semplici? “Semplici è già nella storia della Spal. E’ stato protagonista di anni capolavoro. Ha mostrato un ottimo calcio. Sta soffrendo oggi, ma bisogna fare attenzione perché non è ancora deciso niente”.

Il futuro di Chiesa sarà a lungo viola? “Io lo avrei venduto nella scorsa stagione, quando aveva il picco massimo di valutazione, così da reinvestire i soldi per rifare l’intera squadra. Sono sempre stato contrario a pregare i giocatori di rimanere. Se però Commisso costruirà una grande rosa, probabilmente Chiesa potrà rimanere anche a lungo”.

Cosa pensa della nuova società targata Commisso? “Alla società va dato il tempo di capire il calcio italiano, è molto diverso rispetto agli Stati Uniti, dove anche se perdi tutto si risolve con una birra. Però i tifosi devono stare sereni, Commisso ha una solidità economica importante e una capacità manageriale ottima”.

Restyling Franchi o nuovo stadio? “Io per affetto sono per il restauro del Franchi, per chi ci ha giocato dentro come me non può essere che cosi...”.

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BS| 12 gennaio 2020

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Il personaggio

Lode a te... Dino Pagliari! La storia di un attaccante “anticonformista” che segnava poco, ma che stregò Firenze con il suo look inconfondibile: capelli lunghi, barba folta e quel motorino un po’ scassato

Dino Pagliari • Ruben Lopes Pegna

N

on è stato un campione ma a Firenze è stato, comunque, amato. Dino Pagliari, l'attaccante di Macerata, che ha vestito la maglia viola per due stagioni, dal 1978/79 al 1979/80, con Paolo Carosi in panchina ha lasciato in riva all'Arno un buon ricordo di sé. La Fiorentina in quei due campionati arriva tra l'altro sempre al sesto posto. Non male davvero. La società viola lo acquista dalla Maceratese nel 1974/75, quando ha appena diciassette anni.

Dopo una stagione nel settore giovanile viene mandato in prestito alla Spal, in serie B. Nel 1975/76 la squadra biancoceleste si classifica settima, mentre l'anno dopo arriva diciottesima e retrocede in serie C. Pagliari, comunque, disputa complessivamente 41 partite, segnando due gol. La Fiorentina che ne detiene il cartellino lo manda ancora in prestito alla Ternana. Poi nell'estate del 1978 approda di nuovo a Firenze. La squadra viola si è appena salvata dalla retrocessione in serie B e inizia un nuovo percorso. Ci sono molti giovani a cominciare dal suo capitano Giancarlo Antognoni, appena ventiquattrenne. E sono molto giovani altri suoi compagni di squadra come Galli, Desolati, Tendi, Galbiati, Di Gennaro, Sella, Sacchetti. Pagliari che ha appena ventuno anni non è più un centravanti come all'inizio della carriera. Gioca più defilato, per lo più sulla fascia sinistra. E' un attaccante che dà una mano al centrocampo. E corre, corre tanto. Si impegna sempre e comunque. E' anche per questo che piace ai tifosi. Pagliari, nella sua prima stagione alla Fiorentina, va in gol alla prima partita giocata, a Taranto in Coppa Italia il 27 agosto 1978 nel match finito 1-1. E' lui a portare in vantaggio la formazione di Carosi. In Coppa Italia realizza un'altra rete nella stagione successiva, il 5 settembre 1979 ad Avellino dove la Fiorentina perde 3-1. Nella sua seconda stagione in riva all'Arno, segna, invece, il primo gol dei viola in campionato, all'Udinese il 16 settembre 1979 al Comunale nel match contro l'Udinese terminato 1-1. Pagliari nei due campionati (a 16 squadre e perciò con 30 par-

Per farsi le ossa fu mandato in prestito alla Spal tite) giocati a Firenze colleziona 44 presenze, realizzando 6 reti, 3 in ciascun torneo. Una curiosità. Nelle sei partite in cui segna la Fiorentina non perde mai. Ne pareggia 4, tutte per 1-1 (tra cui una a Torino con la Juventus nella stagione 1978/79 quando Dino va in gol dopo quello di Verza) e ne vince due, entrambe a Firenze nel campionato 1979/80, con il Pescara per 2-0 (di Bruni l'altro gol) e con il Torino per 1-0. Nel match contro i granata del 3 febbraio 1980, segna, dopo un minuto di gioco, la sua ultima rete con la maglia della Fiorentina. Al Comunale, invece, con la Roma (nel match vinto dalla squadra di Carosi per 3-1), poco più di due mesi più tardi, alla vigilia di Pasqua, gioca la sua ultima gara con la casacca viola, subentrando a Desolati a venti minuti dalla fine. Capelli lunghi, barba folta, Pagliari va un po' controcorrente rispetto alla maggioranza dei suoi compagni di squadra. All'allenamento non va a bordo di una macchina sportiva ma in motorino. Il suo look piace alla gente che, a distanza di quarant'anni, non lo ha ancora dimenticato.



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Andata 15/09/2019

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Cagliari-Brescia

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Atalanta-Torino

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Brescia-Bologna

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Fiorentina-Napoli

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Bologna-Spal

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Fiorentina-JUVENTUS

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Verona-Bologna

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Cagliari-Inter

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Genoa-Atalanta

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Parma-JUVENTUS

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Roma-Genoa

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Lecce-Verona

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Parma-Cagliari

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Milan-Brescia

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Roma-Sassuolo

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Torino-Sassuolo

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Andata

7^ giornata

06/10/2019

Ritorno 01/03/2020

Andata

8^ giornata

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Ritorno

Andata

8/03/2019

27/10/2019

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Cagliari-Verona

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Cagliari-Spal

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Genoa-Milan

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Verona-SAMPDORIA

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Napoli-Verona

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Inter-Parma

3-2

Parma-Torino

1-2

Inter-JUVENTUS

5-1

Parma-Genoa

1-1

Lecce-JUVENTUS

1-3

sampdoria-Inter

1-1

Roma-Cagliari

0-0

SAMPDORIA-Roma

2-1

Roma-Milan

1-4

Sassuolo-Atalanta

1-0

Spal-Parma

3-4

Sassuolo-Inter

1-1

Spal-Napoli

1-0

Udinese-Bologna

0-0

Torino-Napoli

1-0

Udinese-Torino

1-1

Torino-Cagliari

Andata

12^ giornata

Ritorno 11/04/2020

Andata

13^ giornata

24/11/2019

Ritorno 19/04/2020

Andata

14^ giornata

01/12/2019

Ritorno 22/04/2020

Andata

15^ giornata

08/12/2019

Brescia-Torino

1-3

Atalanta-JUVENTUS

0-3

Brescia-Atalanta

3-2

Atalanta-Verona

5-2

Cagliari-Fiorentina

2-2

Bologna-Parma

4-3

Cagliari-SAMPDORIA

2-3

Bologna-Milan

2-1

Inter-Verona

1-0

Verona-Fiorentina

0-1

Fiorentina-Lecce

0-0

Inter-Roma

1-0

JUVENTUS-Milan

2-2

Lecce-Cagliari

0-1

Genoa-Torino

3-1

Lazio-JUVENTUS

4-2

Lazio-Lecce

1-1

Milan-Napoli

1-3

Verona-Roma

2-2

Lecce-Genoa

0-0

Napoli-Genoa

3-0

Roma-Brescia

2-1

Inter-spal

0-1

SAMPDORIA-Parma

2-0

Parma-Roma

2-1

SAMPDORIA-Udinese

2-2

JUVENTUS-Sassuolo

2-2

Sassuolo-Cagliari

0-0

SAMPDORIA-Atalanta

1-2

Sassuolo-Lazio

3-0

Lazio-Udinese

0-1

Spal-Brescia

3-1

Sassuolo-Bologna

1-1

Spal-Genoa

1-2

Napoli-Bologna

2-1

Torino-Fiorentina

0-0

Udinese-Spal

0-3

Torino-Inter

0-1

Parma-Milan

1-1

Udinese-Napoli

CAPPELLE DEL COMMIATO Presso le sedi di:

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Ritorno 26/04/2020

0-4

AGENZIE Ag. Careggi - Via Caccini 17 Firenze Ag. Bellariva - Via Aretina 55 r Firenze Ag. Isolotto - Via Mortuli 29 r Firenze Ag. Ponte di Mezzo - Via di Caciolle 3 b Firenze Ag. Torregalli - Via di Scandicci 310 b Firenze Ag. Sesto Fiorentino (Fi) - Via Pascoli 1 Ag. Scarperia (Fi) - Via Roma 14

Ritorno 15/03/2020

1-1

10/11/2019

Ritorno 02/02/2020


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4^ giornata

Andata 22/09/2019

5^ giornata

Ritorno

Andata

9/02/2020

25/09/2019

Ritorno 16/02/2020

CLASSIFICA Serie A

P

g

partite totali v n p

CLASSIFICA Serie A

P

g

partite totali v n p

2-2

Atalanta-Fiorentina

1-2

Brescia-JUVENTUS

1

Inter

45 18 14

3

1

11

Verona

22 17

6

4

1-2

Bologna-Roma

2-1

Fiorentina-SAMPDORIA

2

Juventus

45 18 14

3

1

12

Milan

22 18

6

4

8

3-1

Cagliari-Genoa

0-0

Genoa-Bologna

39 17 12

3

2

13

Udinese

21 18

6

3

9

0-0

Verona-Udinese

Lazio

2-1

JUVENTUS-Verona

3

2-0

Lazio-Parma

1-0

Inter-Lazio

4

Roma

35 18 10

5

3

14

Sassuolo

19 18

5

4

9

1-4

Lecce-Napoli

0-1

Napoli-Cagliari

5

Atalanta

34 18 10

4

4

15

Fiorentina

18 18

4

6

8

0-2

Milan-Inter

1-0

Parma-Sassuolo

6

Cagliari

29 18

8

5

5

16

Sampdoria

16 18

4

4

10

1-0

SAMPDORIA-Torino

0-2

Roma-Atalanta

7

Parma

25 18

7

4

7

17

Lecce

15 18

3

6

9

3-0

Sassuolo-SPAL

1-3

Spal-Lecce

0-1

Napoli

24 18

6

6

6

18

Brescia

14 18

4

2

12

Udinese - Brescia

2-1

8

Torino-Milan

9

Torino

24 18

7

3

8

19

Genoa

14 18

3

5

10

11^ giornata

10

Bologna

23 18

6

5

7

20

Spal

12 18

3

3

12

10^ giornata

30/10/2019

Ritorno 22/03/2020

Andata 03/11/2019

1-2

Brescia-Inter

0-2

Atalanta-Cagliari

3-2

Cagliari-Bologna

1-2

Bologna-Inter

2-1

JUVENTUS-Genoa

1-1

Fiorentina-Parma

4-0

Lazio-torino

1-3

Genoa-Udinese

1-0

Milan-Spal

2-1

Verona-Brescia

2-2

Napoli-Atalanta

2-2

Lecce-Sassuolo

0-1

Parma-Verona

1-2

Milan-Lazio

1-1

SAMPDORIA-Lecce

2-1

Roma-Napoli

1-2

Sassuolo-Fiorentina

0-1

Spal-SAMPDORIA

0-4

Udinese-Roma

0-1

Torino-JUVENTUS

Andata

16^ giornata

15/12/2019

Ritorno 03/05/2020

Andata

Ritorno 05/04/2020

17^ giornata

22/12/2019

Classifica Marcatori

Andata

Ritorno 10/05/2020

Andata

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

NOME

SQUADRA

RETI

RIGORI

Immobile Lukaku Ronaldo Joao Pedro Muriel Ilicic Martinez Belotti Berardi Caputo

Lazio Inter Juventus Cagliari Atalanta Atalanta Inter Torino Sassuolo Sassuolo

19 14 13 11 10 9 9 9 8 8

7 3 4 2 4 0 2 5 0 0

18^ giornata

05/01/2020

Ritorno 17/05/2020

19^ giornata

Andata 12/01/2020

7

Ritorno 24/05/2020

2-1

Bologna-Atalanta

5-0

Atalanta-Milan

5-0

Atalanta-Parma

Cagliari-Milan

3-0

Brescia-Lecce

1-4

Fiorentina-Roma

1-1

Bologna-Fiorentina

Fiorentina-Spal

1-2

Cagliari-Lazio

4-0

Inter-Genoa

1-2

Brescia-Lazio

Verona-Genoa

1-1

Fiorentina-Inter

-

Lazio-Verona

2-1

Genoa-Sassuolo

Inter-Atalanta

0-1

Genoa-SAMPDORIA

2-3

lecce-bologna

4-0

JUVENTUS-Cagliari

Lazio-Napoli

3-3

Verona-Torino

1-1

Parma-Brescia

0-1

Lecce-Udinese

Parma-Lecce

3-1

JUVENTUS-Udinese

1-2

SAMPDORIA-JUVENTUS

0-0

Milan-SAMPDORIA

Roma-JUVENTUS

0-0

Milan-Sassuolo

1-2

Sassuolo-Napoli

1-3

Napoli-Inter

SAMPDORIA-Brescia

1-2

Napoli-Parma

1-2

Torino-Spal

0-2

Roma-Torino

Torino-Bologna

3-1

Roma-Spal

2-1

Udinese-Cagliari

0-2

Spal-Verona

Udinese-Sassuolo

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PRATO


Assalto agli spallini

| 15 |

BS| 12 gennaio 2020 Probabili formazioni

FIORENTINA – SPAL Stadio Artemio Franchi, 12.01.2020, ore 15

P

artita da non fallire per Beppe Iachini che torna al Franchi,

FIORENTINA 3-5-2

Vlahovic Dalbert

per la prima volta, da alle-

natore della Fiorentina. I 3

Castrovilli

Chiesa Pulgar

Caceres

punti sono fondamentali

Benassi

69 Dragowski

Lirola

Pezzella

per uscire dalla palude del-

Dragowski

la lotta per non retrocede-

21 Lirola 24 Benassi 78 Pulgar 8 Castrovilli 29 Dalbert

4 Milenkovic 20 Pezzella 22 Caceres

25 Chiesa 28 Vlahovic

Milenkovic

re, per questo il tecnico viola dovrebbe affidarsi allo

Allenatore: Iachini

stesso undici sceso in campo nella sua gara d’esordio a Bologna, rimandando eventuali

A Disposizione: 1 Terracciano, 23 Venuti, 17 Ceccherini, 6 Ranieri, 27 Zurkowski, 16 Eysseric, 5 Badelj, 15  Cristoforo, 10 Boateng, 11 Sottil, 18 Ghezzal, 9 Pedro.

esperimenti.

Dunque, davanti a Dragowski, la consueta difesa

SPAL 3-5-2

a tre formata da Milenkovic, Pezzella e Caceres. Nel

99 Berisha

centrocampo a 5 le fasce

27 Felipe 23 Vicari 3 Igor

saranno di competenza di Lirola e Dalbert, nel mezzo Benassi e Castrovilli ai

4 Cionek 8 Valoti 7 Missiroli 19 Kurtic 21 Strefezza 3 Di Francesco 37 Petagna

Di Francesco Petagna

Valoti

Strefezza Kurtic Igor

Missiroli Vicari

Cionek Felipe

Berisha

fianchi del regista Pulgar. In attacco Federico Chiesa

Allenatore: Semplici

a girare attorno alla punta A Disposizione: 25 Letica, 22 Thiam, 66 Salamon, 67 Cannistrà, 98 Mastrilli, 95 Jankovic, 11 Murgia, 6  Valdifiori, 10  Floccari, 9  Moncini, 43  Paloschi.

centrale Vlahovic.

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BS| 12 gennaio 2020

| 16 |

Il doppio ex

"A Firenze ho vinto e giocato con Julinho Ma a Ferrara che organizzazione!" • Daniele Taiuti

L

o sbarco di Rocco Commisso a Firenze ha riacceso un entusiasmo ormai sopito in città da anni. Nonostante l’andamento non proprio felice sin qui palesato dalla Fiorentina, che recentemente ha causato il cambio in panchina fra Montella e Iachini, il credito di cui il patron italoamericano ancora gode è più che positivo. Il fare concreto di Rocco fa cullare sogni di gloria ai tifosi gigliati, che spesso sono soliti cantare “Torneremo, torneremo ancor campioni come nel 56!” facendo riferimento probabilmente al periodo più glorioso della lunga storia viola, in cui la Fiorentina ottiene il suo primo scudetto, e sfiora negli anni successivi la conquista di un nuovo tricolore collezionando ben quattro secondi posti. A far onore poi agli uomini in viola dell’epoca, va sottolineata la finale di Coppa dei Campioni del 1957, in cui la Fiorentina contende sino all’ultimo il trofeo intercontinentale al Real Madrid di Di Stefano e Gento. La grande Viola protagonista di tali risultati era composta da fenomeni assoluti come Montuori e Julinho, ma anche di ottimi gregari come Sergio Carpanesi.

Brivido in rosa • BRUNELLA CIULLINI

N

eppure il tempo di digerire pandori e panettoni e riporre gli addobbi natalizi che la stagione del calcio femminile è già entrata nel vivo con le ultime partite del girone d'andata in questo fine settimana. Dopo la sosta la Fiorentina Women's, impegnata sul campo del fanalino di coda Orobica Bergamo, affronterà la prima sfida casalinga del nuovo anno sabato prossimo al Bozzi e sarà nientemeno che il sentitissimo derby contro la Florentia San Gimignano fresca di cambio in panchina dove è tornato Stefano Carobbi, ex conoscenza viola. Manco a dirlo l'obiettivo della Fiorentina sarà cercare di restare in scia alla capolista Juventus restando al contempo aggrappata alla zona Champions per cui sembrano voler competere però anche le agguerrite Roma e Milan. E proprio la formazione giallorossa, una delle sorprese di questa prima parte del campionato (sorpresa comunque fino ad un certo punto vista l'importante campagna acquisti varata in estate), sarà la prima diretta rivale che la formazione di Antonio Cincotta dovrà sfidare in questo inizio 2020. E dovrà farlo nel migliore dei modi, vale a dire cercando a tutti i costi di riscattare l'immeritata sconfitta interna rimediata all'andata. Proprio il ruolino di marcia con le big rappresenta al momento il 'tallone d'Achille' dell'attuale Fiorentina e se non ci sarà un'inversione di tendenza, a questo punto quanto mai necessaria, il rischio di ritrovarsi esclusa dalla prossima e ambitissima Champions può diventare concreto.

Carpanesi: "Serve un finalizzatore" L’ex centrocampista viola della rosa dei campioni del ‘56: “Non è più tempo di scommesse Iachini darà più equilibrio” L’ex calciatore e mister spezzino arriva a Firenze nel 1953 e vi rimane fino al 1959, vincendo uno scudetto appunto. Nella sua carriera è da segnalare poi la stagione 60-61, in cui si rende protagonista coi colori della Spal. Rivolgiamo a lui adesso alcune domande sul momento attuale della Fiorentina, analizzando anche la partita in arrivo. Sergio Carpanesi, condivide l’avvicendamento tra Montella e Iachini sulla panchina viola? “Era più giusto esonerare il tecnico campano alla fine della stagione scorsa, i risultati infatti erano evidenti. Il suo esonero rappresenta un fallimento tecnico, che chiama in causa chi ha costruito l’attuale squadra. Secondo me ci sono stati errori palesi nel mercato estivo”. Cosa è lecito attendersi dal nuovo tecnico gigliato? “Sicuramente non dei miracoli. L’allenatore è determinante nel momento in cui, insieme alla società, sceglie i calciatori a inizio stagione. Da lui mi aspetto che dia alla squadra un maggiore equilibrio".

Sergio Carp

anesi in viol

a

Secondo lei, sul mercato quali debbono essere le priorità? “Innanzitutto occorre un progetto di squadra definito. È però evidente che a questa rosa manchi un grande finalizzatore. Eviterei poi di ricercare nuove scommesse, ma calciatori dalla qualità acclarata". Come va affrontata la Spal del fiorentino Semplici? “Basandosi sul collettivo, non sugli spunti delle individualità. Solo così è possibile risollevarsi da questo momento difficile”. Quali ricordi conserva in merito ai suoi vissuti di Firenze e Ferrara? “La Fiorentina è la squadra che mi ha dato la possibilità di fare il mestiere del calciatore. In viola ho ottenuto dei risultati incredibili, vincendo uno scudetto e giocando con fuoriclasse come Julinho. La cessione al Palermo fu per me una grossa delusione perché venne a mancare la fiducia da parte dei dirigenti. A Ferrara ho trovato la migliore società della mia carriera a livello gestionale, condotta da Paolo Mazza”.

Nuovo anno, nuova svolta La Fiorentina Women's ricomincia con un obiettivo: invertire la tendenza negativa nei confronti con le big Sarebbe una autentica beffa per Alia Guagni e compagne considerando i ritmi tenuti finora e il fatto che nelle ultime edizioni hanno sempre partecipato alla massima competizione continentale. Peraltro, a iniziare dalla prossima edizione, verrà introdotto il girone di qualificazione: questo significa che - oltre al prestigio e all'aumento concreto di introiti per ciascuna società partecipante - disputare il girone anziché una partita secca come è stato sempre negli ultimi anni (con conseguenze perlopiù negative per i nostri club) potrà aumentare di sicuro le possibilità di qualificazione al turno successivo. Vediamo in dettaglio il rendimento tenuto nell'attuale stagione dalla squadra viola al cospetto delle altre big: due sconfitte, un pareggio, zero vittorie. Sconfitta in trasferta con la Juventus per 1-0 (senza dimenticare che contro le bianconere la Fiorentina ha perso nei mesi scorsi anche la finale di Supercoppa) e sul proprio campo contro la Roma per 2-0, mentre il pareggio è arrivato anch'esso al Bozzi per 1-1 contro il Milan.

Alia Guagni, premiata dal Coni, con Gaetano Castrovilli

Come si può vedere, insomma, negli scontri diretti la squadra di Cincotta finora non ha brillato, anzi. Va tenuto conto però che il tecnico viola ha dovuto fare i conti nella prima parte di stagione con molte defezioni dovute a infortuni vari. Defezioni che hanno riguardato alcune delle giocatrici più importanti fra le quali le attaccanti Ilaria Mauro e Lana Clelland ma non solo. Il nuovo anno appena iniziato si annuncia di ulteriore crescita per il calcio italiano femminile dopo l'exploit ai Mondiali di Francia nell'estate scorsa che ha contribuito ad accendere sempre più i riflettori sull'intero movimento. Il 2020, è opinione generale, sarà all'insegna dello spettacolo - e il campionato di Serie A da questo punto di vista non sta certo deludendo - ma soprattutto dovrà segnare l'avvento del professionismo per le nostre giocatrici: è questo il grande obiettivo per cui stanno lottando da tempo Guagni e colleghe insieme a quello di riempire più che mai gli spalti e le bacheche dei rispettivi club.


Fine e rinascita con Emiliano nel cuore Fantini e ancora Fantini per la doppia impresa sul Perugia La caduta che generò orgoglio e quell'abbraccio indimenticabile

Il memorabile abbraccio tra Mondonico e Riganò • Massimo Mattei

O

gni fine è un nuovo inizio. L’anno vecchio che tramonta, contiene già l’alba successiva. Fine e rinascita. Anche nel fantastico gioco del pallone. C’era stata una fine in quel rocambolesco incipit di millennio per la Fiorentina. Ingiustamente precipitata nell’oblio del calcio, alla periferia dei campionati. Ma la caduta generò orgoglio e ripresa, persino negli allora proprietari del club, quei fratelli Della Valle che non lesinavano ardore e investimenti. La loro Fiorentina era balzata in serie B, una cadetteria ben strana, con 24 squadre che la componevano. Al timone c’è Alberto Cavasin che dopo la cavalcata vincente della C2 si è meritato fiducia e conferma. Ma quella serie B è una A2, con squadre forti e ambiziose, insomma non è terreno per cavalcate. E infatti i viola non cavalcano, anzi zoppicano. Le attese altis-

sime rischiano d’essere deluse con un altro anno di purgatorio, perciò alla 27° giornata a metà febbraio, Cavasin viene giubilato ed al suo posto arriva Emiliano Mondonico. Il nuovo allenatore è un beniamino del pubblico, anche perché si è sempre proclamato tifoso viola. Il connubio tifosi viola sugli spalti e tifoso viola in panchina funziona, la Fiorentina infatti agguanta il 6° posto finale che la qualifica per lo spareggio interdivisionale per conquistare la serie A. La contendente nello spareggio è il Perugia, arrivato al 15° posto in serie A. Nella gara di andata allo stadio Curi di Perugia, la Fiorentina si presenta contrapponendo un accorto, ma furbo 5-4-1 al 4-4-2 di Serse Cosmi. Davanti i viola schierano il solo Fantini, classe ’76 di indole umile e tanta voglia di correre. Infatti bomber Riganò è infortunato e Graffiedi siede in panchina. Il Perugia tiene palla, convinto della propria superiorità, ma i viola sono attenti dietro e pron-

| 17 | BS| 12 gennaio 2020 Brividi Sportivi

Il 20 giugno 2004 Firenze tornò in serie A nel segno di Mondonico ti a ripartire, combattendo su ogni pallone come insegna loro la cifra stilistica del loro tecnico. Ed è proprio una ripartenza che premia le scelte di mister Mondonico e porta Fantini ad agganciare palla al limite, entrare in area e battere a rete ipotecando in maniera praticamente irreversibile la qualificazione. Il ritorno si gioca allo stadio Franchi di Firenze il 20 Giugno 2004 alle 20.30, davanti a 43.000 spettatori. La bolgia viola spinge ancora una volta il più timido della truppa (in apparenza) a farsi protagonista assoluto: è il 2’ della ripresa quando Maggio, sulla destra dell’attacco viola ferma le velleità di dribbling del perugino Manfredini e gli toglie palla, portandosi al cross che gli esce perfetto per la testa dell’accorrente Fantini che stacca, vola e incorna portando i viola sul decisivo vantaggio, a nulla infatti servirà il pareggio del carneade Do Prado all’82’. Infatti la serie A è viola e su spalti e campo lo sanno tutti. Il pubblico esplode, Fantini corre sotto la curva, i suoi compagni si abbracciano. Solo Mondonico è immobile dinanzi alla panchina che cerca i suoi con lo sguardo e fa loro piccoli cenni dando le disposizioni tattiche per portare la nave in porto. Ma dentro il suo petto ribolle il cuore di calcio, pane e salame. Esploderà solo dopo il fischio finale, nell’abbraccio con Riganò, immortalato in uno scatto rimastoci tra i ricordi più dolci e intensi. Quella foto memorabile, la postò proprio Riganò su facebook all’indomani della triste notizia della morte prematura di Emiliano nel 2018. Si vede Christian che lo abbraccia forte, con l’irruenza del gigante felice. I due stanno fronte su fronte, ma il viso di Emiliano si contrae in una smorfia quasi di dolore. I denti digrignati. E’ gioia incontenibile, ma anche esultanza faticosa di un vecchio cuore viola che con lavoro e dedizione ha conquistato un obiettivo importantissimo, la serie A ingiustamente sottratta alla sua Firenze. Una storia finì ed un’altra cominciò. Per Emiliano che ancora portiamo tutti nel cuore.


BS| 12 gennaio 2020

| 18 |

Il centro didattico

Da oggi la scuola fa un po’ meno paura Studiare è diventato più semplice con Matemagia: ripetizioni private in tutte le materie scolastiche ed accademiche comode ed efficaci, anche a domicilio

I

l grande cruccio di molti studenti fiorentini (e delle loro famiglie) trova una soluzione semplice in poche mosse: ripetizioni comode ed efficaci, anche a domicilio. Ed ecco che anche gli esami dell’ultima sessione universitaria, quelli di riparazione o i recuperi delle vacanze diventano a portata di mano.

“Docenti laureati e preparati rendono possibili risultati impensabili” Elena, fondatrice della sede fiorentina di Matemagia, ci racconti un po' il suo lavoro? "L’idea di fondo è un approccio innovativo: dare ripetizioni private ‘strutturate’, non basate sull’iniziativa di singoli che vogliono arrotondare nel tempo libero. Fonti istituzionali e ricerche attestano che nel 2017 il business delle ripetizioni contasse un sommerso oltre il miliardo di euro. Noi, in sette anni, abbiamo aperto quattro sedi in Italia – Bologna, poi la mia Firenze, Milano e Torino, con il brand Matemagia – e, nel nostro piccolo, negli ultimi quattro anni scolastici abbiamo assistito circa tremila ragazzi, per un totale di 120mila ore di lezioni private". Sembra che lei sia particolarmente legata a Firenze. “Sono Toscana di nascita e ripongo un amore incondizionato verso questa città. La sua bellezza lascia ogni giorno senza respiro ed è senza dubbio il posto più bello in Italia per fare cultura ad alto livello. La gente è stupenda e vado fiera dei feedback positivi che ogni giorno ci arrivano”.

“Percentuali altissime di promozione allo scrutinio di giugno e a settembre”

Come avete fatto a guadagnarvi tanto affetto dai fiorentini? “Un servizio apprezzato perché comodo, efficiente e professionale. Forniamo ripetizioni private di tutte le materie scolastiche ed accademiche eleggendoci a unico punto di riferimento per gli studenti e le famiglie, eroghiamo servizio direttamente a domicilio su tutto il territorio del Comune di Firenze e prime zone limitrofe cercando di massimizzare il comfort e la comodità per lo studente e, infine, selezioniamo e formiamo docenti laureati e preparati che rendono possibili risultati altrimenti impensabili". Risultati, ci parli un po' di quelli. “L'anno scorso l'84% dei fiorentini che si sono avvalsi dei nostri servizi sono stati promossi allo scrutinio di giugno mentre la percentuale sale ad un 99,5% per gli scrutini di recupero settembrini”.

Dipende dalle esigenze: non c'è minimo al numero di ore e ci sono pacchetti per chi necessiti di un discreto numero di ore”. I pacchetti prevedono degli sconti? “Sì, e colgo l’occasione per un piccolo rilancio in tal senso. Per i lettori del vostro giornale sono previste da 1 a 3 ore gratis esibendo il coupon qui sotto”. E' stata molto esaustiva, ci ricorda dove avete la sede? “Abbiamo diverse aule in via Baracca 166, comodo per la parte nord della città, per il resto di solito i nostri alunni preferiscono avvalersi di lezioni a domicilio, che comunque garantiamo più o meno ovunque”.

Quasi una sentenza insomma... “La continua ricerca di qualità e della professionalità

Torniamo al Franchi dopo il successo di “Se ‘un tu studi diventi gobbo!” alla fine ha dato i suoi frutti, pensi che fra le quattro sedi nazionali in cui è presente il marchio Firenze è quella che è andata meglio di tutti da questo punto di vista”. La figlia di una mia amica ha delle difficoltà in matematica ed in latino, fa la terza liceo scientifico tradizionale. Come si deve comportare per avere informazioni? “E' sufficiente telefonare al nostro numero di telefono 055.3986440 oppure al mobile 391.3010120 oppure compilare la richiesta di informazioni presso il nostro sito internet. Sarà nostra premura trovare il docente migliore per lei - in questo caso uno in ogni materia, in quanto essendo laureati nella materia che insegnano riesce difficile trovare un matematico latinista (ride n.d.r) - e fissare una prima lezione. Dopo la prima lezione si potrà progettare un percorso formativo oppure richieste di lezioni spot.

Elena Barbagli, fondatrice della sede fiorentina di Matemagia

P.S. La mia amica ha fatto due lezioni, si è trovata bene, ha rischiato che non le fosse concesso lo sconto dopo aver dichiarato di essere tifosa di altra squadra, in noto contrasto con il cuore dichiaratamente viola di Elena. Ci è voluta tutta la sportività del mondo (n.d.r.). PER INFORMAZIONI: Tel. 055.3986440 Cell. 391.3010120



BS| 12 gennaio 2020

| 20 |

medicina e chirurgia

• domenico valente

L

a sinusite è una patologia dovuta alla infiammazione della mucosa che riveste i seni paranasali, che sono delle cavità ripiene normalmente d’aria all’interno delle ossa del cranio, tutte comunicanti con il naso attraverso un orifizio detto anche ostio. L’infiammazione può essere dovuta alla presenza di virus e batteri, oppure ad allergia a sostanze inalanti e in alcuni casi ad elementi dentari non più sani che si aggettano nei seni mascellari. Il muco che si produce si estende ai seni paranasali, rigonfiando le membrane che li rivestono ed ostruendo gli osti provocando quindi infiammazione e dolore. I sintomi tipici che possono far sospettare ad una sinusite sono mal di testa e raffreddore che non passano con i comuni antinfiammatori, senso di ostruzione e congestione nasale con difficoltà respiratorie, dolore e indolenzimento a livello degli occhi e sulla regione frontale, senso del gusto e dell’olfatto ridotti, naso chiuso talvolta con secrezioni purulente di colore giallo verdastro e nei casi più gravi mal di gola con tosse ricorrente e febbre. Le sinusiti possono essere distinte in acuta e cronica, la differenza risiede nella durata e nel fatto che la forma acuta si associa spesso a febbre. La sinusite è favorita da alcune condizioni anatomiche come deviazione del setto nasale e ipertrofia dei turbinati. Altri fattori determinanti sono il fumo di sigaretta, allergie e alcune patologie come la fibrosi cistica e la mucoviscidosi.

Sinusite: cosa fare quando i disturbi non si attenuano con la terapia?

La diagnosi della sinusite viene eseguita dopo una visita accurata dal chirurgo maxillo facciale e da una attenta anamnesi. In alcuni casi vengono eseguiti test specifici come una visita endoscopica nasale, una Tac con studi dei seni paranasali, esami colturali del muco e test allergici. Una volta diagnosticata la sinusite, se questa non trae giovamento dalla terapia medica, può essere necessaria la chirurgia. Il trattamento chirurgico si avvale di una tecnica non invasiva FESS (Functional endoscopic sinus surgery), intervento eseguito in endoscopia che permette di ricalibrare gli osti occlusi e agevolare il drenaggio dei seni paranasali. Spesso è necessario associare anche una correzione della deviazione del setto nasale con una settoplastica per risolvere a monte i problemi respiratori e di sinusite. Quando la deviazione riguarda sia il setto che la piramide nasale si può intervenire con un intervento di settorinoplastica che modifica la forma del naso, ne corregge la deviazione del setto e l’ipertrofia dei turbinati. L’ipertrofia dei turbinati viene trattata tramite decongestione endoscopica con l’ausilio della radiofrequenza a Risonanza Quantica Molecolare, riducendo l’ingrossamento dei turbinati legato a rinite allergica, sinusite o rinite vasomotoria, senza danno termico mucoso e senza utilizzo di tamponi nasali. Il trattamento mini-invasivo viene eseguito anche nei casi isolati di ipertrofia dei turbinati, ed il paziente può tornare alle normali attività in 24 ore senza rischi ne dolore, migliorando sensibilmente tutti i sintomi della rinite e riducendo così il consumo di farmaci e spray nasali.

L’intervento di settorinoplastica e FESS vengono eseguiti in anestesia generale, dopo poche ore dall’intervento si può riprendere a camminare e mangiare. All’uscita dalla sala operatoria viene applicata una mascherina rigida che viene rimossa dopo sette giorni l’intervento. Dopo la rimozione della mascherina, sul dorso del naso vengono applicati dei cerotti che andranno mantenuti da una a due settimane. La dimissione avviene di solito il giorno dopo l’intervento. È possibile che il naso rimanga gonfio per un periodo di 10/15 giorni, ma si tratta di una condizione passeggera in progressiva remissione. E’ consigliabile inoltre una pausa di almeno due settimane dalle attività fisicamente più pesanti.

Dott. Domenico Valente Chirurgia orale - Chirurgia Maxillo Facciale Chirurgia e medicina estetica Disturbi dell’articolazione temporo mandibolare

Socio SIME - Socio AICEFF Riceve presso: Centro medico Acciaiolo via Pantin 28 Scandicci Firenze Meridiana medical center via Ettore Cristoni, 12, 40033 Casalecchio di Reno Bologna Casa di cura Villa Letizia via Gaetano Donizetti, 12, 20122 Milano


La nostra difesa naturale

| 21 | BS| 12 gennaio 2020 SCIENZE DELL’ALIMENTAZIONE SALUTE E BENESSERE PSICOFISICO Quando mastichiamo avvisiamo lo stomaco che sta arrivando del lavoro per lui. Lo stomaco avvisato inizia a proteggersi rivestendosi di muco. Per protezione si attivano dei meccanismi organici di difesa naturali. Dopo si attiva l’enzima pepsina e l’acido cloridrico che si riversa sul cibo. Durante questa fase le pareti dello stomaco sono ricoperte di muco protettivo. Il muco ha anche la funzione di modificare l’acidità del cibo per non irritare il duodeno che non ha la stessa protezione dello stomaco contro l’acidità dei succhi gastrici. Lo svuotamento dello stomaco avviene per il comando di tre ormoni che vengono prodotti nel primo tratto dell’intestino tenue: colecistochinina, secretina, peptide. La colecistochinina è prodotta dalla mucosa del primo tratto dell’intestino, la secretina viene prodotta dalla mucosa del duodeno in risposta al succo

• catia cecchini

U

na barriera del nostro organismo molto importante contro le infezioni è l’ecosistema intestinale. Per ecosistema intestinale si intende le colonie di microrganismi che vivono nel lume intestinale, esse collaborano per mantenere la nostra salute. La loro composizione dipende dalle nostre abitudini alimentari, dalle condizioni di igiene, dal pH, dalla peristalsi. Ci sono vari meccanismi che rendono in equilibrio la microflora intestinale; perché questa influenza positivamente l’attività immunitaria intestinale e digestiva. L’intestino ogni giorno viene aggredito da germi che vengono combattuti dal nostro esercito; “la flora batterica” (probiotica). A volte per colpa di una alimentazione sbagliata, o per terapie farmacologiche l’azione di difesa del nostro esercito naturale viene a mancare. Nell’intestino tenue avviene l’assorbimento dei microrganismi di vitamine e amminoacidi, grassi e zuccheri necessari al fabbisogno giornaliero. Il pH regola la flora batterica intestinale e l’alimentazione ha un’azione diretta su questo sistema. Infatti il cibo modifica il pH e l’attività dei probiotici, il livello ideali di pH 5, 5.5, 6. Le cause che modificano questo equilibrio sono: la cottura dei cibi ad esempio il consumo frequente di fritti, bolliti, crudi. Lo stato d’animo, perché anche la psiche gli stati emotivi e ansiosi, lo stress, hanno un influenza sul processo digestivo.

Un alimentazione abbondante nasconde in verità carenze nutrizionali perché il cibo spesso è lavorato, contaminato e alterato da sostanze chimiche che danneggiano la nostra flora batterica. Esempio la raffinazione eccessiva degli alimenti che in questi ultimi 20 anni sta aumentando, la conservazione che permette utilizzo di alcuni alimenti anche fuori stagione ha provocato un aumento delle intolleranze alimentari. Anche la fretta è nostra nemica, il consumare velocemente panini, toast, ecc.. per praticità ci porta ad avere un’ alimentazione monotona, e priva di vitamine. Non dimentichiamoci le colture forzate, gli animali cresciuti con sostanze chimiche che rimangono nelle carni e nei loro derivati. Come difenderci da tutto questo ? La cosa migliore è scegliere sempre prodotti freschi, di stagione cresciuti sotto il sole così ricchi di sali e vitamine, evitare carne non allevate in modo naturale. Il pH dello stomaco deve essere acido, quello del duodeno alcalino, dell’intestino tenue neutro tendente all’alcalino, e del colon debolmente acido. La prima digestione avviene in bocca con la masticazione grazie alla saliva che contiene un enzima digestivo chiamato ptialina. La masticazione aiutata dai sensi dell’olfatto e dal gusto attiva i riflessi gastrici mediante il nervo vago che aziona le contrazioni esofagee e la secrezione gastrica.

gastrico acido; il peptide inibitore gastrico viene secreto dalla mucosa della parte prossimale dell’intestino tenue. Gli zuccheri lavorati dalla saliva dopo aver raggiunto il duodeno vengono subito trattati e assorbiti nel primo tratto dell’intestino tenue. Le proteine e i grassi hanno un percorso metabolico lungo. In questo caso i batteri buoni e cattivi hanno un ruolo fondamentale. Molti grassi presenti nel contenuto intestinale a livello del duodeno contribuiranno a rallentare l’assorbimento degli stessi da parte della mucosa intestinale ed eccesso di acidità avrà un azione nociva sulla mucosa duodenale. Quindi bisogna fare attenzione a cosa mangiamo. Il lavoro che svolge l’intestino è molto complesso ecco perché la qualità degli alimenti diventa una cosa importantissima per una sana risposta immunitaria. Quindi la nostra salute dipende anche da un buon funzionamento intestinale.


BS| 12 gennaio 2020

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Fuorigioco

Vietato snobbare la Coppa Italia perché a Firenze servirebbe un’impresa

Senza dimenticare l’Atalanta La partita con l’ultima in classifica sembra fatta apposta per rimettere a galla la fragile navicella viola Poi l’impegno di Coppa con la “Dea”

• Duccio Magnelli

A

rriva al Franchi la Spal. Orario e giorno della settimana in cui ormai si giocano poche partite in serie A. Per fortuna, secondo molti, così la domenica resta libera per la famiglia e per altri svaghi (come dare loro torto visti certi spettacoli calcistici). Una volta si giocava tutti la domenica alle 15, o alle 14:30, e nessuno aveva niente da ridire. Anzi, la partita era un rito collettivo, tutti insieme appassionatamente, e poi a casa a vedere Novantesimo Minuto. Adesso appare più allettante anche il tanto vituperato orario delle 12:30, pranzando con un panino. Anche questo è un segno dei tempi. Si torna al Franchi, provando a dimenticare l’infausto 20 dicembre quando la Roma venne qui a fare polpette di ciò che rimaneva della Fiorentina di Montella. È arrivato Iachini, al posto del tecnico napoletano. All’esordio a Bologna di lunedì scorso si è visto effettivamente qualcosa di diverso dal punto di vista mentale e di approccio alla partita. La squadra è apparsa meno svagata e più concentrata. Dal punto di vista del gioco poco di nuovo, invece, si è visto. Nessun miracolo era logicamente possibile, anche perché la formazione era la stessa con l’innesto, pur importante visto che ha segnato, di Benassi al posto di Badelj. Il dubbio, tremendo per tutti coloro che amano la Viola, è che questa squadra di più non possa dare. Quindi rimane la sensazione che se Commisso non apre la borsa e fa buoni acquisti, il

Rocco Commisso saluta il popolo viola a Bologna

cammino futuro si profila impervio. Anche se il mercato di gennaio non è proprio la ribalta ideale per rifare il trucco alle squadre bocciate dal mercato estivo. Comunque, la partita contro l’ultima in classifica, per giunta in casa, sembra fatta apposta per rimettere a galla la fragile navicella viola. Poi, da lunedì, il comandante in capo e tutto lo staff dovranno riunirsi per l’ennesima volta quest’anno e analizzare bene la situazione. Anche perché, per chi se lo fosse dimenticato, mercoledì arriva al Franchi l’Atalanta

per la Coppa Italia. Trofeo che poteva essere uno degli obbiettivi stagionali e che in nessun modo deve essere snobbato, magari facendo giocare le seconde linee, pensando al successivo impegno di campionato a Napoli sabato prossimo. La rinascita, infatti, può ripartire anche da partite difficili, apparentemente impossibili. E la Firenze calcistica di questa ha adesso bisogno per rifiorire. Un’impresa, un qualcosa di molto simile a un miracolo. Buona partita a tutti.




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