Casa per Casa - Idee e Progetti per la mia Città - 1

Casa per Casa idee e progetti per la mia città

“…casa per casa…” sono parole contenute nell’ultima frase di Enrico Berlinguer durante il comizio a Padova dell’estate 1984. Non sono un’incitazione propagandistica o un esercizio retorico: sono un modo di intendere la politica. Di parlare ad un popolo che si muove come collettività, legato da aspirazioni e valori comuni. Che ha il coraggio e la forza delle sue idee, e per questo è in grado di comunicare con le persone guardandole negli occhi.

Parlar loro delle aspirazioni ad una società più giusta e più solidale, cambiandola dal punto di vista dei più deboli, ovverosia da quel punto di vista che migliora la società nel suo complesso per il bene di tutti.

Certo sono passati 35 anni, gli strumenti di informazione sono completamente cambiati, e la sinistra al passo con i tempi deve saper usare tutte le opportunità che il mondo collegato in rete offre.

Ma il punto non è questo, bensì come la politica debba usare i nuovi strumenti. Possono essere un veicolo di crescita impensabile fino a pochi anni fa, come quando milioni di ragazzi in tutto il mondo manifestano contro i cambiamenti climatici, esercitando quella critica più radicale dello sviluppo capitalistico ormai dimenticata da tempo.

Oppure possono essere utilizzati, come purtroppo avviene per la quasi totalità dei casi in Italia, per diffondere disinformazione e per seminare odio e paure ingiustificate, [segue all’interno]

Enrico Berlinguer durante il suo ultimo comizio, 7 giugno 1984 notizie dall’associazione

Formalizzata la nostra struttura organizzativa

Con l’Assemblea dei Soci del 28 settembre scorso sono stati eletti gli organi direttivi dell’associazione politico-culturale Sinistra per Calenzano.

Presidente: Gianni Pagani

Responsabili delle Aree di Lavoro Organizzazione: Segretaria: Giada Savelli Giulia Romagnoli Ambiente e Territorio: Tesoriera: Roberto Marini Simona Pieri Ufficio di Presidenza: Lavoro, Associazioni e Sport: Renzo Torrini Marina Carovani Filippo Francioni Sociale: Leonardo Francioni Vanessa Boretti Simone Giuntini Matteo Montecchi Cultura e Giovani: Sandro Useli Gianni Pagani Piero Panerai Comunicazione e Stampa: Simona Pieri Simone Giuntini Giulia Romagnoli Sandro Useli Andrea Sandre Giada Savelli Sinistra in Rete: Gianni Pagani Mattia Simonella Piero Panerai Sandro Useli la redazione

Direttore Responsabile: Katia Burberi Proprietario: Associazione Politico-Culturale Redazione: Sinistra per Calenzano Simone Giuntini via Pergolesi, 10 - Calenzano Simona Pieri lasinistrapercalenzano@gmail.com Sandro Useli Stampato presso Pixartprinting S.p.A., via 1° Maggio, 8 - 30020 Quarto d’Altino (VE) nel mese di novembre 2019; numero 1

Per altri articoli e informazioni:

sinistrapercalenzano.it fb.com/sinistrapercalenzano

il documento politico

Costruiamo un’alternativa in vista delle elezioni regionali 2020

Nell’avvicinarsi della scadenza elettorale per la nostra Regione, si susseguono gli appelli e gli inviti per fermare l’avanzata della destra.

E’ una motivazione seria e di cui tenere conto.

Ma altrettanta importanza dovrebbero avere, a nostro avviso, le risposte che si devono dare ad un interrogativo di fondo.

Perchè la destra anche da noi è diventata così forte fino al punto di poter essere realmente vincente?

Forse perché nel corso degli anni si è via via appannata la nostra idea di governo, il nostro progetto alternativo alle politiche liberiste.

Dai temi ambientali legati alle grandi infrastrutture, alla difesa dei diritti fondamentali come la salute pubblica non si è più evidenziata una sostanziale diversità con le politiche attuate da altre maggioranze in altre Regioni.

Non esiste più oggi, sul piano politico e culturale una diversità progettuale che richiami, soprattutto gli strati popolari a difendere un modello che li rappresenti.

Lo stesso personale politico, non solo nella sinistra, è ormai autoreferenziale e ad ogni appuntamento elettorale ripropone se stesso, con le varianti di posizionamento ma non di vera discontinuità. Non produce

l’editoriale

più ricambio, essenziale per rivitalizzare un progetto di governo della sinistra.

Forse di questo occorrerebbe parlare, sciogliere questi nodi e avere una nuova progettualità e nuovi gruppi dirigenti, che per noi dovrebbe valorizzare le esperienze territoriali dove le sinistre hanno costruito un progetto che ha raccolto ampi consensi.

Ripartire dal popolo attraverso ed insieme a coloro che ci stanno più a contatto. Solo così si può ricostruire un consenso che siamo convinti sia ancora presente in tantissime persone che in molta parte disertano le tornate elettorali.

D’altronde a nessuno sfugge, dopo i risultati della Sardegna, dell’Abruzzo e da ultimo dell’Umbria che i cartelli elettorali creati in condizioni di necessità ma senza una proposta politica, un progetto credibile siamo destinati alla sconfitta.

Non facciamo questo favore alla destra, non facciamoci identificare in un aggregato proteso più alla difesa di un “sistema di potere” che ad un progetto che guarda al futuro ecapace di mettere in discussione scelte sbagliate di questi anni.

A questo siamo disponibili, non cercateci per schieramenti o candidature, per gli slalomistidei posizionamenti, sono gli stessi che da anni hanno portato la sinistra alla sconfitta. l’Ufficio di Presidenza

Nasce “Casa per Casa”: un mezzo per informare e coinvolgere i cittadini

[segue dalla copertina] per restare sempre alla superficialità delle questioni, senza mai azzardare una profondità di pensiero, un’analisi che sorregga una proposta.

Siamo palesemente in perenne campagna elettorale, e la propaganda prende il sopravvento sul ragionamento. Ma non credo sia solo questo, c’è anche un impoverimento culturale della politica, il prevalere dei personalismi e del carrierismo, una spregiudicatezza che guarda all’occupazione del potere più che al progetto per migliorare e cambiare la società. È l’individualismo fine a se stesso che punta al perpetuarsi nel tempo agitando i problemi senza mai risolverli.

Non siamo “vecchi” quando siamo capaci di innestare nuova vita alla nostra storia proponendo una politica diversa, sostenuta dalla partecipazione passionale ed onesta fatta di persone, di gruppi dirigenti, di militanti o di semplici simpatizzanti che intendono la politica come spirito di servizio, come iniziativa collettiva capace di incidere e cambiare le cose.

Questo abbiamo come progetto: riaggregare la Sinistra nel nostro Comune attraverso occhi e linguaggi che siano al contempo testimoni di una consolidata tradizione, ma anche in sintonia con il nuovo mondo ed i suoi inediti modelli di vita. È il progetto più nuovo, fresco e giovane esistente, e lo portiamo avanti con tutti mezzi a disposizione per far conoscere le nostre idee, le nostre proposte ed i nostri progetti, fra i quali anche il piccolo mezzo di informazione che abbiamo il piacere e l’orgoglio di consegnarvi. Se è vero che l’immediatezza dei social ci consente di scambiare in tempo reale milioni di informazioni, è anche vero che tale rapidità spesso ha l’effetto di isolarci, di privarci dei necessari e sani rapporti sociali e dalla partecipazione attiva.

Riteniamo invece che il confronto ed il dialogo restino il valore fondante di una forza di sinistra, ed è per questo che non smetteremo mai di chiamarvi ad intervenire, a condividere i vostri pensieri, a “darci una mano” nel modo che ritenete più giusto e spontaneo.

Gianni Pagani

l’assemblea

“Liberi di Muoversi”: assemblea per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Sabato 26 ottobre si è tenuta nei locali della Casa del Popolo di Calenzano la nostra Assemblea Pubblica dedicata all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Partendo dal lavoro iniziato un anno e mezzo fa, ovverosia una vera e propria opera di osservazione sul territorio con rilevamenti dei punti di criticità, siamo arrivati ad una mozione presentata dal nostro gruppo consiliare all’Amministrazione comunale ed approvata all’unanimità, ove si chiede di elaborare il Piano Abbattimento Barriere Architettoniche.

web “http://bit.ly/liberidimuoversi”.

Il lavoro che ci aspetta si prospetta lungo ed articolato, ma non per questo utopico. È però necessaria la collaborazione di tutti i cittadini, in particolare di quelle associazioni di volontariato che ogni giorno si trovano a fare i conti anche con le problematiche sopra descritte.

Suggeriamo perciò l’organizzazione di una sorta di tavolo di lavoro, dove la nostra Associazione può fungere da coordinatore ed intermediario fra le varie realtà. Se poi da un lato questa continua azione di rilevazione deve mettere in evidenza lacune non così scontate

Il ragionamento però è di più ampio respiro, e deve guardare ad una crescita collettiva culturale e sociale, un traguardo di benessere esteso ad ogni cittadino, poiché laddove non sussistono ostacoli e pericoli, la vita quotidiana può svolgersi in maniera migliore per tutti.

Se dunque l’obiettivo è l’eliminazione delle barriere, i passi da fare si articolano sulla presa visione, sulla catalogazione e sull’attuazione degli interventi risolutivi. Questo presuppone un lavoro costante di monitoraggio su due livelli complementari: le cosiddette “emergenze” (ad esempio i già identificati accessi mancanti alla stazione, agli edifici, ai verdi pubblici ed agli impianti sportivi, oppure gli scarsi attraversamenti pedonali con marciapiede abbassato), ed una individuazione territoriale, dalla quale ricavare le priorità zonali a cui porre rimedio.

Abbiamo anche predisposto una mappa online dove ogni cittadino ha la possibilità di visualizzare e segnalare le barriere architettoniche individuate sul nostro territorio, disponibile all’indirizzo

a vedersi (assenza di parchi giochi destinati anche ai disabili, necessità di semafori con dispositivi sonori per non udenti, ecc..), dall’altro deve oltretutto guardare oltre: non solo abbattimento, ma anche progettazione e costruzione con maggior criterio ed attenzione a queste tematiche.

Il nostro intento si vuole estendere infine anche a combattere la forse più resistente “barriera di sensibilità”, quella mentalità che porta a non accorgersi di come un comportamento sbagliato possa trasformarsi in un disagio enorme per chi non ha la fortuna di avere gambe solide in grado di schivare auto parcheggiate sui passaggi pedonali, biciclette legate ai pali, posti invalidi occupati abusivamente... In una parola: per chi non ha la possibilità fisica di combattere l’inciviltà.

Soltanto insieme possiamo portare avanti questa battaglia carica di valori umani, giorno dopo giorno. Vi chiediamo perciò di seguirci ed aiutarci nel nostro lavoro, con qualsiasi contributo desideriate offrirci.

Simona Pieri

dal gruppo consiliare

Alloggi a canone agevolato al Pino: se l’amministrazione continua a dare i numeri

C’è poco da fare: nonostante tutto i numeri non sono il forte dell’Amministrazione di Calenzano.

Come per il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima, anche i dati forniti nel comunicato stampa dello scorso 3 ottobre sugli alloggi ad affitto agevolato che il Comune acquisisce nel comparto 2C in località Il Pino sono fasulli. In particolare non corrisponde al vero quanto riportato anche dagli organi di stampa, e cioè che “il Comune mette a disposizione quasi 2 milioni di risorse proprie, per incrementare gli alloggi da destinare al canone agevolato”.

In realtà di risorse proprie non mette nemmeno un euro, in quando compra i 6 alloggi con il ricavato della vendita del terreno; se davvero il Comune come asserito avesse speso 2 milioni per acquisire poco più di 400 mq di alloggi non avrebbe certamente fatto un ottimo affare in quanto gli avrebbe pagati quasi 5 mila euro al mq.

Noi siamo d’accordo che il Comune investa effettivamente 2 milioni di euro, non necessariamente di risorse proprie ma eventualmente cercando nei prossimi mesi specifici finanziamenti regionali e nazionali, per costruire (e non per comprare) alloggi a canone agevolato e/o edilizia residenziale pubblica utilizzando tutta la capacità edificatoria residenziale di cui il Comune è titolare in quanto proprietario di ¼ delle aree e cioè 1.300 mq di sul corrispondenti a 20 alloggi: si tratta di una importante opportunità già nella completa disponibilità del Comune, non ci sono espropri da fare

ma semplicemente da esercitare le proprie prerogative di proprietario e quindi di committente.

Ci si lasci finalmente alle spalle l’impropria vocazione immobiliarista (della serie compro, baratto e vendo) che ha caratterizzato negli ultimi anni l’azione dell’amministrazione (dall’acquisto della sede dei vigili, alla vendita degli alloggi a canone agevolato previsti nel comparto di via Risorgimento, alla vendita dell’immobile di via Giotto, alla cessione della ex scuola materna di Settimello, alla vendita del terreno alle Carpugnane), con una oggettiva subalternità al mercato, e si torni a realizzare direttamente mediante appalto le opere che servino ai cittadini.

Il nostro territorio è molto indietro rispetto agli altri comuni come dotazione di edilizia residenziale pubblica. I valori immobiliari sono più alti e trovare una casa in affitto a prezzi accessibili per le famiglie è una missione quasi impossibile. Il mercato da solo non riescea rispondereaquesto bisogno, pertanto è indispensabile un impegno diretto del Comune su questo tema.

Questa degli alloggi al Pino è una occasione importantissima che non deve essere sprecata se si ha davvero la volontà di realizzare edilizia sociale nel nostro comune, come promesso in tutti i programmi elettorali, compreso quello dell’attuale maggioranza, e non di fare mera testimonianza (o propaganda).

Giuseppe Carovani

dal gruppo consiliare

Una sintesi dell’attività del Gruppo Consiliare “Sinistra per Calenzano - Per la mia Città”

Per la prima volta il Consiglio comunale di Calenzano ha una opposizione da sinistra.

Marco Venturini (candidato sindaco alle ultime elezioni), Vanessa Boretti (ex consigliera regionale) e Giuseppe Carovani (ex Sindaco di Calenzano) garantiscono competenza, qualità e onestà all’azione politica costruttiva di opposizione.

Purtroppo l’attuale maggioranza non coglie questa opportunità: tutto, o quasi, quello che viene proposto dal nostro gruppo consigliare viene respinto a priori, anche se dovesse trattarsi di questioni etiche e di principio che dovrebbero far parte della storia e dell’anima politicadeigruppidellamaggioranza. Siarriva così, per esempio, a respingere una mozione a favore delle politiche per contrastare l’inquinamento ed i cambiamenti climatici.

Su circa dieci atti, riguardanti questioni generali e questioni specifiche del nostro Comune, solo due (dopo faticose modifiche) sono stati approvati: è la comunità a pagare il prezzo di questa modalità del far politica così superficiale, che mette avanti la propria scuderia agli interessi reali dei cittadini.

I temi trattati nelle interrogazioni, mozioni ed ordini del giorno trattano sia temi sovracomunali, spaziando dalle politiche ambientali alla nuova Resistenza, schierandosi contro il tentativo mistificatorio della risoluzione europea di equiparare fascismo e comunismo e contro i “decreti sicurezza”, sia questioni cittadine, proponendo programmi per la sistemazione e l’adeguamento dell’edilizia scolastica, strategie per ridurre i disagi causati dai lavori sulla provinciale Barberinese SP8, rispetto dell’impegno a fermare l’espansione urbanistica di Calenzano, chiarimenti sull’acquisto della nuova sede dei VVUU e denunciando lo stato di degrado della piazza di Carraia di recente (e cattiva) costruzione, oltre ad affrontare i temi trattati negli altri articoli di questa pagina.

Un lavoro attento e intelligente in continua evoluzione, serrato ed incalzante, che se fosse preso in seria considerazione aprirebbe importanti occasioni di crescita per la nostra città.

Sandro Useli

l’assemblea

“Polveri e Odori a Settimello”: un’assemblea per discuterne insieme

Venerdì 8 novembre, presso il Circolo Arci La Vedetta, si è svolta con grande successivo partecipativo l’Assemblea Pubblica organizzata dalla nostra Associazione sul tema “Polveri ed Odori a Settimello”, un problema portato all’attenzione, in particolar modo dell’Amministrazione comunale, a seguito di ripetute segnalazioni da parte di cittadini residenti in zona, costretti a fare i conti con odori sgradevoli ed il depositarsi di materiale non ben identificato.

Nell’affrontare una questione spinosa come quella appena descritta, sono molti gli aspetti di cui si deve tener conto, sia sul piano umano che analitico. È ben alto il rischio di incorrere in errori grossolani, di fare valutazioni non significative dal punto di vista ambientale e scientifico, di colpevolizzare ingiustamente chi si è ritrovato suo malgrado protagonista in negativo di questa vicenda, e di dare risposte che lasciano il tempo che trovano.

inoltre, possiamo affermare che anche la collaborazione con l’Università, un progetto in partenza fra un anno, non avrebbe effetto significativo sul problema sollevato dai cittadini, ma registrerebbe una serie di informazioni sull’inquinamento ambientale ormai conosciute, visto che la cappa ad inversione termica in cui è inserita la nostra piana si estende da Bagno a Ripoli a Serravalle Pistoiese. Per lo stesso motivo anche uno spostamento “mirato” delle centraline, chiesto a gran voce con raccolte firme, si rivelerebbe un’inutile perdita di tempo e soldi.

Di contro noi proponiamo una forte e massiccia tutela del verde già esistente sul nostro territorio, il preservare quelle zone che potrebbero con poche efficaci misure divenire la più potente arma contro la concentrazione di CO₂, un progetto di piantumazione intensiva “a bosco” (e non soltanto come arredo) che molto potrebbe fare per contrastare

Siamo certamente di fronte ad una criticità ambientale e sanitaria, e come tale deve essere trattata. C’è dunque bisogno di una risposta concreta e mirata, che possa intervenire quando e laddove si manifesti la presenza di quel famoso “odore”, per verificarne non solo la provenienza, ma anche la natura, l’eventuale pericolosità e la fonte o le fonti di produzione. Per operare un’attiva vigilanza, quindi, abbiamo proposto la creazione di un presidio permanente (o presente per alcuni periodi identificati come critici) a cura dell’Arpat e dell’ASL, istituzioni competenti in merito ed in grado di agire in sinergia, sfruttando l’istante al minimo ripetersi della situazione oggetto di disagio.

Crediamo fortemente che siano questi i presupposti reali su cui basare un’indagine, non certo l’ennesima analisi dei cospicui dati preesistenti o l’accumularsi di numeri prodotti dalle stazioni di monitoraggio di qualità dell’aria richieste dall’Amministrazione comunale, la cui attivazione a spot fornirebbe una visione parziale di una realtà oltretutto già nota. Dalle poche informazioni che abbiamo a riguardo,

le allarmanti concentrazioni di Pm 10 e Pm 2,5 di cui sopra.

Aver presentato pubblicamente le nostre proposte per sottoporle ad una producente discussione, ed aver accolto contemporaneamente quanto suggerito o criticatodai cittadini presenti all’Assemblea (utilizzo di tecniche all’avanguardia come la LIDAR, che sarebbe potenzialmente in grado di tracciare la diffusione degli inquinanti nell’aria; mancanza di attenzione da parte dell’Amministrazione comunale rispetto alle segnalazioni del singolo cittadino), ci è sembrato il segnale più efficace del nostro desiderio di collaborazione. Una collaborazione che non si limita ai cittadini, ma che vuole estendersi a tutte quelle realtà di lavoro presenti sul territorio, con l’intento di informare ed informarsi, di conoscere, di dare un’inversione di tendenza a quelle voci che troppo spesso hanno accusato invece di premiare. Raggiungere quante più persone possibile, essere al loro fianco, intervenire ogni volta che insorge un bisogno: azioni di buon senso civico ed umano che ogni giorno ci impegniamo a portare avanti.

Simona Pieri

Aperitivo del Tesseramento

2020

2020

Domenica 1 dicembre, ore 11 presso la Sede di Sinistra per Calenzano (sez. “G. Di Vittorio” - via Pergolesi, 10)

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Ti aspettiamo domenica 1 dicembre alla “Di Vittorio”!