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vetridiventanofluidi
from Febbraio 2023
elvetrogliatomisonodispostiinuna struttura disordinata: ciò è dovuto alla sua realizzazione, che avviene tramite il raffreddamento rapido di un liquido conservandone la disposizione atomica all’interno dello stato vetroso. A differenza dei fluidi, gli atomi mantengono pressoché la loro posizione di equilibrio e possono spostarsi all’internodelmaterialeintempiestremamente lunghienonosservabili.Secondostudirecenti, questa condizione può essere alterata mediante l’esposizione di vetri ad un fascio di raggi X di sufficiente intensità che permetta agli atomi di compiere spostamenti più rapidi, diventando fluidi.
Agettarenuovalucesuquestofenomenoèla ricerca pubblicata su «PNAS», frutto della collaborazione del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova con l’Istituto di Fisica dell’Università di Amsterdam, centro di ricerca DESY di Amburgo e DipartimentodiFisicadell’UniversitàdiTrento.
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Lo spostamento degli atomi avviene secondo le leggidiunfenomeno detto “iper-trasporto”, un moto che consiste nell’aumento della di- stanza percorsa al passare del tempo con una velocità superiore nonsolo alla diffusione semplice, ma addirittura ad una particella che si muovedimotorettilineouniformeinuna specificadirezione.Questaparticolaritàdellostato vetrosoèstataosservatagrazieallatecnicadella spettroscopia di correlazione di fotoni X (XPCS) realizzata nel sincrotrone PETRA III del centro di ricerca DESY di Amburgo: gli spostamenti sono stati tracciati a partire dalla scalainteratomicadell’angstrom.
Nel vetro colpito dai raggi X si creano dei difetti che inducono dei campi di forza in grado di spostare atomi vicini fino a centinaia o migliaiadiangstrom.Dopounsufficienteirraggiamento, i difetti diventano densi, vale a dire abbastanza numerosi da creare delle spinte casuali grazie alle quali gli atomi si muovono come sospinti da tante molle cariche. Da questo deriva la denominazione del fenomeno come ”effetto flipper”: le particelle si spostano secondo una serie di accelerazioni improvvise proprio come delle palline di un flipper, seguendo una traiettoria la cui distribuzione di probabilitàènotacomedistribuzionediLévy.
CasoEmanuelaOrlandi: traindizi,smentiteepisted’indagine
Emanuela Orlandi, protagonista di uno dei più celebri casi mai risolti della storia italiana e vaticana, è una ragazza nata a Roma il 14 gennaio 1968, penultima figlia di cinque, da Ercole Orlandi, commesso della Prefettura della casapontificia eMariaPezzano.All'epocadellascomparsaabitavainVaticanoconigenitorieiquattrofratelli:Pietro,Natalina, FedericaeMariaCristina.

Grande appassionata di musica, Emanuela si dedicava allo studiodibenduestrumentimusicali(ilpianoforteeilflauto)efrequentavadaannil'AccademiadiMusicaTommasoLudovicoda Victoria. Il 22 giugno 1983, giorno della scomparsa, Emanuela uscìdicasaalle16:00perrecarsiallalezionedimusicachesarebbe dovuta concludersi intorno alle 19:00 ma, a 10 minuti dal termine,chiamòacasadaunacabinatelefonicaallaqualerispose lasorellaFederica.Emanuelaleriferìcheunuomol'avevafermataproponendoleunlavorodivolantinaggioperlaAvonCosmetics,retribuitoconlasommadi375000lire,dasvolgersidurante una sfilata dimoda nell'atelier delle Sorelle Fontana che sisarebbetenutadilìapochigiorni;lasorellalesconsigliòdiaccettarela propostaelesuggerìditornareacasaperparlarneconlamadre. Dopo la telefonata aspettò l’uscita delle compagne insieme a duedellequalisirecòadunafermatadell’autobuspocodistante; Emanuela accennò loro dell’offerta lavorativache aveva ricevuto pocoprima,dallaqualefumessainguardia;intornoalle19:30,le due salirono su due differenti autobus dirette verso le rispettive abitazioni, mentre Emanuela decise di attendere quello successivo poiché il primo era troppo affollato. Da quel momento si perseroletraccedellaragazza.
Il ruolo del Vaticano nel caso della scomparsa di Emanuela Orlandisembra unpunto ricorrente che lega tutte le teorie nate su questointricatocasodirapimento.
La prima teoria suppone un ricatto: i sequestratori avevano chiestoilrilasciodiMehmetAliAğca,coluichetentòdiuccidere PapaGiovanniPaoloII,incambiodellasualiberazione.Quando ilcasodivennepubblico,molteorganizzazioniterroristiche,dalle più note a quelle minori, cercarono di prendersi il merito per questo sequestro e cominciarono a mandare le proprie richieste, chenonvenneromaiaccolte.
La seconda pista seguita dalle indagini è quella che collega il caso Orlandi alla IOR, ovvero Istituto per le Opere di Religione del Vaticano; a capo di quest’ultima vi era l'arcivescovo Paul Marcinkus, che aveva preso accordi con molte organizzazioni criminali,tracuila‘Ndrangheta,acuivennerosottratticirca130 miliardi di lire. Il caso di Emanuela potrebbe rientrare in questa seconda teoria dal momento che, quando si sparse la voce della sua cittadinanza vaticana, la ‘Ndrangheta colse l’occasione di rivendicare anch’essa il rapimento, ma nonsilimitòa questo:fu coinvolta la banda della Magliana che rintracciò i veri rapitori prendendo a sua volta in ostaggio la ragazza e usandola nuovamenteperunricatto.
L’ultima pista investigativa sostiene che Emanuela Orlandi sarebbe stata ingannata e uccisa in un giro trasgressivo di feste illeciteasfondosessualeincuisarebberostaticoinvoltiesponenti delclero.
Nonostante tutte le piste conducano al Vaticano, esso non ha mai deciso di dare alcun contributo alle ricerche riguardanti la scomparsadellaragazzaetuttoracontinuaanonintervenire.
L'11 luglio del 2005, durante il programma “Chi l'ha visto?” arrivò una telefonata anonima la quale rivelò che,per risolvereil caso di Emanuela Orlandi, era necessario verificare chi fosse sepolto nella basilica di Sant'Apollinare e fare accertamenti sul «favorecheRenatinofecealcardinalPoletti».
Dopoaveresaminatolabasilicasiscoprìcheildefuntononera cheEnricoDePedis,ancheconosciutoconilsoprannomeRenatino,capodellaBandadellaMagliana.
Nel 2007 Antonio Mancini rilasciò dichiarazioni relative al coinvolgimentodiDePedisedialcuniuominidelVaticanonella vicenda di Orlandi: «si diceva che la ragazza era roba nostra» aveva affermato riferendosi all'epoca della scomparsa della quindicenne.
Nel 2006, invece, la Notariale aveva intervistato Sabrina Minardi, ex amante di De Pedis, le cui dichiarazioni fatte agli organi giudiziari furono riportate dalla stampail23giugno2008:laOrlandisarebbestatauccisaeilsuocorpogettatoinuna betoniera a Torvaianica. Stando a quanto riferito dalla donna, il rapimento di Emanuela sarebbe stato effettuato materialmente da De Pedis, su ordine di monsignorMarcinkus.LaMinardiharaccontato di essere arrivata con una macchina in un bar dove De Pedis le aveva detto di incontrare una ragazza. All'appuntamento arrivarono una BMW scura, con alla guida l'autista di De Pedis e una Renault 5 rossa conabordoTeresina,amicadellaMinardi, e una ragazzina confusa, riconosciuta dalla testimone come Emanuela Orlandi. Minardi guidò fino al benzinaio dove la giovane fu caricata su un’altra auto da un uomo che sembrava indossare una veste ecclesiastica. La ragazza avrebbe quinditrascorso la sua prigionia a Roma, invia Antonio Pignatelli 13 a Monteverde nuovo, durante la quale Teresina si sarebbeoccupatadilei.
Le dichiarazioni della Minardi, benché siano state riconosciute dagli inquirenti come parzialmente incoerenti e non del tutto attendibili a causadell'usodidrogadapartedelladonnainpassato,hannoacquistato maggior credibilità nell'agosto 2008, a seguito delritrovamento, nel parcheggiodiVillaBorghese,dellaBMWcheMinardiraccontòdiaver utilizzatoperiltrasportodiEmanuelaOrlandi.
Il19novembre2009SabrinaMinardi,interrogatapressolaProcuradi Roma,sembrerebbeaverriconosciutol'identitàdi"Mario",l'uomoche nei giorni successivi alla scomparsa telefonò ripetutamente alla famiglia.

Nel luglio 2011 la procura distrettuale di Roma ha arrestato alcuni membri della famiglia romana De Tomasi, accusati di diversi reati tra cui riciclaggio di denaro; secondo gli inquirenti Giuseppe De Tomasi, affiliatoallaBandadellaMagliana,èlastessapersonachenel1983telefonòallafamigliaOrlandiidentificandosiconilnome"Mario",mentre ilfiglio,CarloAlbertoDeTomasi,èl'autoredellatelefonataa“Chil'ha visto?” del 2005. De Tomasi si difenderà dicendo di non poter aver fattoquellachiamatanel1983poichéeraincarcereeneppurequellaal programmatelevisivo.
Il14maggio2012èstataapertalatombadiDePedis,maalsuointernoerapresenteunicamentelasalmadeldefuntoche,perespressodesideriodeifamiliari,erastatacremata.Sièscavatoanchepiùapprofonditamente, ma sono statitrovatisoltanto restidiossa risalential periodo napoleonico; non verrà trovata alcuna traccia del DNA di Emanuela Orlandi.Ilcasoètuttoraapertoeleindaginicontinuanoallaricercadi nuove conferme e piste d’indagine coerenti con gli indizi finora rinvenuti.