6 minute read

Le Esperienze estive

Dopo diversi anni si è ripresa la stupenda iniziativa di inserire, alla fine dell’anno formativo, un’esperienza estiva per gli alunni del triennio. Ad ognuno, ogni esperienza ha riservato sorprese ed emozioni che hanno ingrandito il proprio orizzonte sia in un’ottica di formazione personale, ma anche da un punto di vista ecclesiale. Tra le varie esperienze, abbiamo quella vissuta da Antonio Agostini e Gianluca Franco, del campo di formazione, organizzato dall’Azione Cattolica nazionale “Le colline della speranza”, presso Casa San Girolamo a Spello dal 1 al 7 agosto 2022. Un momento davvero sorprendente dove, per una settimana, ci siamo formati attraverso la lettura di testi e la visita dei luoghi dove visse Carlo Carretto. Un’altra bella esperienza è stata quella vissuta da Dario Impellizzeri e Sebastiano Mauro ad Ariccia, i quali hanno avuto la possibilità di partecipare all’XXIX incontro estivo per i seminaristi, svoltosi dal 21 al 27 agosto 2022. Questa settimana, oltre ad approfondire con una serie di incontri la tematica della spiritualità sacerdotale, è stata un’occasione per conoscere altri seminari, altri modi di “fare formazione” e altre esperienze nello spirito della fraternità e dell’amicizia. Inoltre, l’ultima esperienza è stata quella vissuta da me e Fabiano alla “Piccola Casa Della Divina Provvidenza” di Alba in Piemonte, fondata da San Giuseppe Benedetto Cottolengo dal 6 luglio al 20 agosto 2022. In quell’ambiente abbiamo respirato in maniera autentica la gioia del vivere, di una umanità che, pur essendo indebolita dalla malattia, resta comunque amata, servita e accudita. Nella quotidianità delle giornate, attraverso i sorrisi, i gesti e le parole, abbiamo compreso sempre più che nella carne dei sofferenti si manifesta veramente Cristo, che ci dice: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me” (Mt 25,40). Per questo motivo il Cottolengo difende l’importanza del valore assoluto e inalienabile della vita umana, facendola vivere pienamente anche nelle situazioni più difficili, con la massima dignità. A ciò si aggiunge, l’esperienza di aver vissuto un altro modo di vivere, vedere e agire nella Chiesa, allargando così i nostri orizzonti verso una maggiore comprensione del ministero sacerdotale offerto non soltanto per la nostra diocesi, ma anche per tutta la Chiesa. Alla luce di ciò posso testimoniare che è stato veramente un momento di grazia, che ci ha donato molto più di quanto noi abbiamo dato; un tempo per comprendere sempre più che, il dono della vocazione trova una piena attuazione nella logica del dono e, gli amici del Cottolengo sono testimoni che questo donare senza misura, anche nella sofferenza, è la vera gioia della vita. Pertanto, per tutto e per tutti coloro che abbiamo incontrato in queste esperienze diciamo “Deo Gratias”!

Mattia Scuto

Advertisement

Un sogno, una profezia, una missione di Dio: Sermig (Servizio missionario giovani). Accogliendo la proposta, che arricchisce, dà continuità e forma al percorso che nel Seminario diocesano la Chiesa ha pensato per me, mi sono ritrovato piccola parte di una grande storia che oggi è testimonianza di Resurrezione.

Il sogno dei primi giovani, tra cui Ernesto Olivero, poi nel tempo diventati Fraternità, era quello di sconfiggere la fame nel mondo. La profezia che li ha guidati è di Isaia: «Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra» (Is 2,4). La missione è quella della speranza, fraternità della speranza e speranza di fraternità (come papa Francesco li ha definiti). Oggi, incontrandoli, ho imparato che tutto questo in questi anni (dal 1964) è avvenuto ed è diventata strada di Dio anche per me. Questo è accaduto perché quanti si sono lasciati condurre dal Padre hanno deciso di cambiare a partire da se stessi. Miracolo che avviene ancora oggi in ogni persona che crede questo possibile, in ogni cristiano, anche in me.

Accolto dal 4 ottobre 2022 in questa realtà ecclesiale torinese, ho camminato e cammino ancora con chi vive in questa casa, con la fraternità dei consacrati, con i giovani, nei momenti di preghiera, nei servizi volti a dare dignità in diversi modi alle singole persone che chiedono aiuto, con le loro diverse necessità. Ho visto e toccato con mano la povertà della gente che vive per strada, la povertà nelle famiglie, nei bambini e giovani, la povertà spirituale e psichica e l’ho confrontata con la mia povertà che, disarmandomi da ogni costruzione finta, mi ha mostrato la verità di Cristo che opera nella mia vita e nella storia. Così, a piccoli passi, da figlio di Dio cammino nella via buona della sua Parola per me. Ho approfondito l’importanza e la fonte di tutto il bene che quotidianamente scaturisce dalla Parola e dall’Eucarestia e posso testimoniare che il Vangelo è possibile. La realtà comunitaria mi ha fatto vivere anche alcune esperienze all’interno della parrocchia di S. Gioacchino, affidata al Sermig.

La mia è stata un’esperienza di Chiesa, certo in un’altra diocesi, quella torinese, ma in una terra che ha ospitato grandi santi: don Bosco, il Cottolengo, Cafasso, il Murialdo, Domenico Savio, Piergiorgio Frassati. E anche qualche artista siciliano come Filippo Juvarra. Tutti questi Santi, come anche il Sermig, hanno deciso di rimanere, seppur profeti non bene accetti nella loro patria.

Come Maria conservo tutto nel mio cuore, nella mia memoria redenta e trasformo tutta questa grazia ricevuta in canto di lode e rendimento di grazie.

Sebastiano Marino

LE ADORAZIONI MENSILI

L’itinerario di incontri di preghiera comunitari svoltisi mensilmente in Seminario, tornando da quest’anno a viverli insieme al popolo fedele di Dio, è stata una iniziativa volta ad offrire un luogo, un ambiente, dove si potesse riscoprire nel bel mezzo dei comuni ritmi quotidiani talvolta segnati dalla frenesia e dalla dispersione, come l’incontro personale con il Risorto sia ciò che essenzialmente conta, contribuendo in tal modo a dare motivazione, qualità e nuovo slancio vitale a tutto ciò che facciamo.

“Ha scelto la parte migliore” (Lc 10,42): questo il det- to evangelico che ha accompagnato come in sottofondo ciascuno di noi, volendo esprimere l’atteggiamento gioioso di ascolto orante del discepolo alla presenza viva del Maestro, che ci salva e comunica la sua vita, e la vita in abbondanza.

I momenti di preghiera, in un alternarsi di momenti di lode e di silenzio davanti a Gesù Eucaristia, hanno lasciato ampio spazio all’ascolto delle Scritture. La narrazione degli eventi di salvezza riguardanti i diversi personaggi biblici, dalle singolari vocazioni di profeti come Samuele alla fede intrepida di Maria Vergine, ci ha messo nelle

Nella prima lettera ai Corinzi l’apostolo Paolo ci presenta la diversità dei carismi nella Chiesa, unico Corpo di Cristo. Questo concetto sarà ulteriormente esplicitato anche nei testi del Concilio Vaticano II, il quale ci insegna che la Chiesa non è formata solo dal pastore in cura d’anime ma da tutti i “Christifideles”, ossia tutti coloro che hanno ricevuto il sacramento del Battesimo e pertanto sono inseriti pienamente nella Chiesa. Ad alcuni di essi possono essere affidati compiti particolari; tra questi compiti vi sono i ministeri istituti che sono conferiti a fedeli laici ai quali è riconosciuta una particolare vocazione e anche ai seminaristi che si preparano a vivere poi il ministero ordinato. Secondo quanto stabilito da san Paolo VI nel 1972 con la lettera apostolica “Ministeria quaedam”, i ministeri istituiti sono quelli del lettore e dell’accolito, e recentemente papa Francesco ha istituito anche il ministero di catechista. Il lettore è istituito per proclamare le letture della Sacra Scrittura nella liturgia e per l’animazione biblica della comunità. L’accolito è istituito per assistere diacono e sacerdote nelle celebrazioni e aver particolare cura del corpo mistico di Cristo. I due ministeri dunque stanno in rapporto alla comunità e contribuiscono alla sua edificazione. Anche quest’anno la comunità del nostro Seminario ha vissuto momenti di grazia attraverso il conferimento dei ministeri ad alcuni seminaristi. Fra Giovanni Cannavò è stato istituito lettore lo scorso otto novembre da Sua Eminenza il cardinale Paolo Romeo nella cappella del Seminario Estivo. Nella solennità dell’Annunciazione del Signore, lo scorso ventiquattro marzo, invece, anch’io ho ricevuto il ministero del lettorato, mentre quello di accolito è stato conferito ai seminaristi Fabiano Orfila, Gianluca Franco, Mattia Scuto, Dario Impellizzeri e Fra Giovanni Cannavò. Mentre ringraziamo il Signore per questi doni ricevuti, non stanchiamoci di pregare affinché lo Spirito Santo possa arricchire la Chiesa di nuovi ministri per l’edificazione dell’intera comunità cristiana.

Sebastiano Mauro

condizioni da un lato, di poter accogliere le energiche ma salutari provocazioni a che il Vangelo si faccia vita della nostra vita; dall’altro di acquisire una crescente, entusiasta consapevolezza dello sguardo amorevole e del reale coinvolgimento del Signore in ciascuna delle nostre personali vicende umane. Come comunità del Seminario ci auguriamo pertanto che questa esperienza possa anche suscitare una sempre più intensa sollecitudine e interesse a pregare il padrone della messe per il dono di sante vocazioni.

This article is from: