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GRAZIE DON MARCO, BENVENUTO DON GIOVANNI

Sono trascorsi già diversi mesi da quando la nostra comunità del Seminario, alla maniera delle parrocchie e delle altre realtà della nostra Chiesa, ha vissuto la novità del cambiamento ed appreso la notizia che riguardava l’avvicendamento dei cari don Marco Catalano e don Giovanni Mammino. La fede nello Spirito Santo e nella sua azione divina intra-ecclesiale, oltre che la consapevolezza che il sacerdote, chiamato ad essere «umile lavoratore nella vigna del Signore», ha il dovere di vivere il suo ministero nella piena disponibilità e gratuità, ci hanno consentito di accogliere con serenità e fiducia la scelta che il Vescovo Antonino ha riservato alla nostra comunità.

Descrivere i sette anni entro cui il caro don Marco ha prestato il suo ministero di rettore non sarebbe possibile in queste poche righe. Tuttavia, nel delineare i tratti fondamentali di ciò che egli ci ha voluto consegnare, possiamo rinnovare il nostro grazie a lui ed al Signore. Don Marco ci ha mostrato che il cristiano, ed il pastore in special modo, è colui che vive alla luce del Vangelo e dei suoi consigli di povertà, castità e obbedienza; ci ha trasmesso l’amore per i testi biblici e per la poetica dei salmi, la passione per la cultura e per lo studio; ci ha educato alla nobile semplicità della liturgia e della preghiera; ci ha formato ad uno stile sacerdotale semplice, trasparente e gioioso; ci ha saputo testimoniare Cristo, sommo ed eterno sacerdote, nell’essenzialità di in ogni suo gesto, parola ed azione.

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Così, il caro don Giovanni, mandato a mietere ciò che altri hanno seminato (cfr. Gv 4,37), con generosità ed amore per la Chiesa subentra nel servizio finora svolto da don Marco e dagli altri formatori, assumendo l’ufficio di rettore. A lui, dunque, auguriamo ogni bene; con lui, preghiamo, affinché il suo ministero, all’insegna della fecondità, possa testimoniare numerosi e santi sacerdoti.

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