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Trovarsi a casa con Gesù

Saluto del rettore

Il cammino di Gesù, lungo la strada che da Gerico conduce a Gerusalemme, ha come tappa obbligata Betania, il villaggio dove abitano persone a lui care: Marta, Maria e Lazzaro. Fermarsi a Betania ed entrare nella casa di questi amici significa “trovarsi a casa”, a proprio agio, perché Gesù sa bene che in quella casa si fa la bella e vitale esperienza dell’incontro gioioso e rasserenante, dell’amicizia fraterna, degli affetti autentici e sinceri, dell’ascolto e del dialogo.

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Accingendomi a dare inizio al mio ministero di rettore del Seminario diocesano di Acireale, con tanta trepidazione e dopo tanti anni, vivo l’esperienza del ritorno in quella casa in cui mi sono “sentito a casa” e nella quale ho imparato ad ascoltare la Parola e ad entrare nella logica della gioia dell’incontro, dell’amore e del servizio. Sorge dunque spontaneo l’accostamento tra la casa di Betania e quella della comunità del Seminario, casa costruita sulla roccia del promontorio di San Martino. Trovandomi dentro questa casa da formatore, in comunione con gli altri confratelli formatori, è mio vivo desiderio che la comunità del Seminario diventi sempre più come la casa di Betania. Il nostro Seminario sia il luogo dove, come Maria ai piedi di Gesù, i giovani che in esso vivono imparino ad ascoltare assiduamente la Parola del Signore; luogo in cui, come Marta che si mette a servire, i nostri giovani imparino a diventare umili servi per amore; luogo nel quale, come l’amico Lazzaro, i nostri giovani imparino a vivere nella comunione e nella fraternità e ad uscire fuori dalla tomba dell’individualismo. Come Betania il nostro Seminario diventi il luogo del dialogo e della correzione fraterna, luogo in cui, come Gesù che invita Marta ad esercitare il discernimento e a scegliere la parte buona, i nostri giovani imparino a mettere da parte le cose futili per scegliere l’essenziale e tutto ciò che aiuta a vivere la vita in pienezza. Desidero inoltre che, come avvenne nella casa di Betania, il nostro Seminario sia il luogo della fede schietta e sincera dove ognuno possa affermare con Marta: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo» (Gv 11,27). Se dunque la casa del Seminario sarà come quella di Betania allora si spanderà un profumo di forte intensità, come quello che riempì tutta la casa (Gv 12,1-8). È il buon odore di Cristo, il profumo soave della fede e delle buone opere, quel profumo che tanti si attendono da tutti noi.

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