RIS n.5 | Ottobre – Novembre 2018

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Anno XIV n.5 | Ottobre-Novembre 2018

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Manitou dice YES all’ambiente

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Speciale radiocomandi

L’evento CECE Congress




27/10/18 23:20

Periodicità Sono previsti 6 numeri/anno, di cui alcuni pazialmente in lingua inglese Spedizione Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0024 Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1261 del 06/09/2005 Iscrizione ROC: 29737

RIS – Rivista Italiana del Sollevamento SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italia P. IVA 03618411205 - R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

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Manitou dice YES all’ambiente

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Speciale radiocomandi

L’evento CECE Congress

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Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su RIS, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta da SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.

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Year XIV n.5 | October-November 2018

Pubblicità Concessionaria pubblicità esclusiva (Italia-Estero) AD COMMUNICATION Via E. Fermi, 6 - 20027 Rescaldina (MI) Tel./Fax +39 0331 1462600 Anna De Bortoli – +39 348 9691420 annadebortoli@ad-communication.it Davide Ferrati – +39 331 5218050 d.ferrati@ad-communication.it

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Abbonamenti Italia: € 45,00 Estero: € 75,00

Good News

Two MC 175 B and two MC 125 cranes are expediting construction of a new six-story building, which will replace the old hospital in Lima

Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 E-mail: info@scimedia.it

Potain for the greater good

Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Umberto Piagnoni, Marianna Senni, Miriam Spada, Sandro Tozzi

News > Le brevi a cura della redazione

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Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it

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n.5 | Ottobre-Novembre 2018

Direttore responsabile Emanuele Giovannini – emanuele.giovannini@scimedia.it

Editoriale di Manuela Cortesi

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Anno XIV n. 5 | ottobre-novembre 2018

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Sommario

Anno XIV n.5 | Ottobre-Novembre 2018

000_COVER_RIS_N5_2018_.indd 1-3

28/10/18 08:38

p. 6

Preview fiere > Ecomondo

Lotta alla plastica di Miriam Spada

Speciale radiocomandi > Autec p. 14

Novità in casa Autec di Umberto Piagnoni

p. 40

Preview fiere > EIMA

Largo ai giovani di Miriam Spada

Speciale radiocomandi > IMET p. 16

Preview fiere > bauma CONEXPO INDIA

La parola all’India di Umberto Piagnoni

p. 20

Trent’anni di IMET di Sandro Tozzi

p. 42

Speciale radiocomandi > REMdevice

Pensiero differente di Sandro Tozzi

p. 44

L’evento > CECE Congress

Tutte le strade portano a Roma di Manuela Cortesi p. 24

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Componenti > Bonfiglioli

Nel cuore dei sollevatori telescopici di Porfirio Ferrari

Preview Ecomondo > Magni TH

Visto in fiera > Böcker

Piglio inconfondibile di Manuela Cortesi

Un mercato che tira di Umberto Piagnoni

p. 28

Preview Ecomondo > Manitou

Focus azienda > Ravioli

Manitou dice YES all’ambiente di Umberto Piagnoni p. 32

Orgoglio italiano di Porfirio Ferrari

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Soluzioni > Genie

p. 50

p. 54

Genie oltre i limiti del freddo artico di Sandro Tozzi p. 58

Preview EIMA > Hinowa

Ecce Hinowa di Umberto Piagnoni

p. 48

p. 36 Telescopici > Bobcat

Un nuovo telescopico firmato Bobcat di Sandro Tozzi p. 62


PASSION TO PERFORM

Dinamico, flessibile ed internazionale: ecco le parole che meglio descrivono il contesto in cui MP Filtri opera da oltre cinquant’anni e in cui si è distinta in qualità di produttore leader, su scala mondiale, di soluzioni di filtrazione per l’oleodinamica, con strategici presidi diretti in Germania, Francia, Gran Bretagna, Usa, Canada, Russia, Cina, India e distributori in oltre 100 Paesi.


Editoriale

Ceci n’è pas une pipe di Manuela Cortesi

H

o come l’impressione che “percezione” sia la parola del momento. Al CECE Congress di metà ottobre, a Roma, una delle tematiche è la mancata percezione da parte della politica del settore construction. Eppure le infrastrutture mica sono noccioline: sono il nerbo dell’economia. Poi c’è il pericolo della percezione da parte del mercato nei confronti della nostra economia, a proposito: Standard & Poor’s non ha voluto infierire più di tanto, ma se le Borse cadono e aumenta l’avversione al rischio, l’Italia potrebbe non essere così invitante per gli investitori, che ci piaccia o no. Del resto io mi preoccuperei dal momento che anche il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, percepisce un futuro non proprio roseo per una manovra che «non aiuta la crescita, disincentiva il lavoro, depotenzia Industria 4.0, chiude i cantieri e penalizza le banche». Ma di percezioni il Governo non ne vuol sapere. O meglio, di alcune sì. Ci sono i tunnel percepiti che ancora non esistono: il nostro ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha lasciato intendere con i giornalisti, dopo aver incontrato a Genova Violeta Bulc, che

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gli imprenditori italiani utilizzano il tunnel del Brennero per trasportare le merci, tunnel che ancora deve essere costruito. E questo ha lasciato a tutti noi la percezione che forse parlare di infrastrutture con questo Governo sarà dura. D’altro canto lo stesso Governo è il frutto di un’ondata di percezioni distorte. Robert Duffy, in uno studio interessante sulle percezioni intitolato The perils of perception (la scoperta la debbo ad Annamaria Testa di Internazionale), descrive noi italiani come veri campioni in fatto di percezioni errate. Non abbiamo capito niente del mondo che ci circonda. Pensiamo che la metà dei connazionali in età lavorativa sia disoccupato: la realtà è che siamo al 12 per cento. Per non parlare degli immigrati: gli intervistati sono convinti che rappresentino un 30% della popolazione, mentre attualmente siamo al 5%. Eh ma forse non siamo così ignoranti, ora poi che tutti vanno all’università… e invece neanche quello è vero! Quota 18,7 per cento di laureati tra i 25 e i 64 anni in Italia, contro una media europea del 31,4 per cento. Percepisco per l’Italia tempi difficili in un’Europa in piena rimonta: spero di essere in errore, allineata con i miei connazionali.◀

https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-10-25/manovra-boccia-all-attacconon-si-puo-governare-fregandosene-spread-173055.shtml?uuid=AE0cblVG https://www.internazionale.it/opinione/annamaria-testa/2018/09/10/italiani-percezione


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Gefran è azienda italiana leader nella progettazione e produzione di sensori per misurare posizione, pressione, temperatura e forza e, da oggi, anche di una gamma completa di dispositivi dedicati al movimento terra e al sollevamento.

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News > Le brevi

Haulotte

Haulotte Group consegna oltre 400 macchine Haulotte Group ha completato la consegna di oltre 400 macchine per Coates Hire, importante noleggiatore australiano. Il parco macchine, tra cui 350 scissor Optimum 8 AC e 36 piattaforme a pantografo fuoristrada della gamma Compact DX, nonché 20 piattaforme articolate HA16 RTJ PRO, sarà utilizzato in tutta l’Australia per soddisfare i requisiti di noleggio di Coates Hire a breve termine.

L’ordine è il più significativo fino ad oggi siglato tra Haulotte e Coates Hire, e testimonia la continua crescita del costruttore francese nel mercato australiano. «Il 2017 è stato per noi un anno eccezionale, ma il 2018 ha superato ogni aspettativa grazie anche a questo ingente ordine composto da alcuni dei nostri modelli più diffusi e di maggior successo», ha dichiarato Keith Clarke, General Manager Haulotte Australia. «Optimum 8 AC è un modello leader di categoria e sta rapidamente diventando uno dei più famosi scissor in Australia grazie alla sua velocità di funzionamento e al suo design compatto. La piattaforma articolata HA 16 RTJ PRO è un braccio versatile con una dotazione di lavoro e un raggio d’azione di 8,3 metri.» Per Coates Hire l’ordine è parte di una strategia di crescita volta a soddisfare le forti richieste di noleggio che si registrano in tutta la costa orientale australiana e per aggiornare la propria flotta di mezzi per l’accesso. «Haulotte è stata in grado di offrire prodotti che soddisfano le nostre esigenze strategiche e commerciali»,” ha dichiarato Dan Goodfellow, Category Manager for Coates Hire. «Siamo rimasti colpiti dal livello di servizio e supporto che hanno offerto e dalle

Crown

Il transpallet elettrico WP 3010 di Crown si aggiudica un best-in-class award nella sua categoria di prodotto Crown, tra le maggiori aziende al mondo nel settore della movimentazione di materiali, è stata premiata con un altro International Design Excellence Award (IDEA) dalla Industrial Designers Society of America (IDSA). Il transpallet elettrico WP 3010 di Crown ha ricevuto l’ambito riconoscimento nella categoria “Prodotti industriali e commerciali”. Il transpallet, secondo la giuria di esperti che ha assegnato i premi, impone nuovi standard di riferimento per la qualità di prodotto e il design orientato alle

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esigenze degli utilizzatori, risultando il migliore nella sua categoria. Nel corso degli anni, i carrelli Crown hanno ricevuto oltre 100 riconoscimenti da rinomate istituzioni e associazioni internazionali di design, tra cui 23 premi IDEA. Pochi mesi fa, nella primavera 2018, il WP 3010 si era già aggiudicato il prestigioso iF Design Award, assegnato da iF International Forum Design. Jim Kraimer, direttore per il design industriale di Crown, spiega: «Il transpallet elettrico compatto WP 3010 è

una soluzione intelligente particolarmente utile per un’ampia gamma di applicazioni nella vendita al dettaglio, oltre che nei settori bevande e logistica. In definitiva, questo agile carrello è ideale per velocizzare l’avvicendamento delle merci e migliorare la produttività, riducendo al minimo i costi per i nostri clienti. Il fatto che il nostro lavoro sia riconosciuto da affermati professionisti del settore è un ulteriore incentivo per portare avanti il nostro approccio di successo al design».


caratteristiche innovative come ACTIV’Screen che renderà il supporto tecnico ancora più semplice». Lo strumento diagnostico di bordo ACTIV’Screen offrirà a Coates Hire capacità di individuazione dei guasti 3 volte più veloci grazie ai sensori della macchina e alle letture digitali che possono comportare meno interruzioni per il personale e tempi di fermo macchina. ACTIV’Screen è solo uno dei numerosi sviluppi e caratteristiche tecnologiche recenti delle ultime macchine Haulotte. Altre innovazioni includono miglioramenti della sicurezza per gli utenti con ACTIV’Shield Bar, che protegge gli operatori da potenziali situazioni di schiacciamento, e il sistema ACTIV’Lighting System che illumina la macchina e l’area circostante per il carico e lo scarico sicuro dai camion di notte. Damien Gautier, Amministratore delegato di Haulotte per la regione Asia, Pacifico e Medio Oriente, è lieto del gradimento da parte di Coates Hire per i modelli Haulotte: «L’Australia è uno dei nostri mercati in più rapida crescita e il team locale si sta espandendo per soddisfare questa nuova crescita e assicurare ai nostri clienti il supporto di servizi e assistenza.»

Lanciato nel 2017, WP 3010 è un modello incredibilmente compatto e maneggevole che si aggiunge alla serie di transpallet WP 3000 di Crown. Con un peso a partire da 279 kg senza batteria, il carrello è estremamente leggero. Ma allo stesso tempo anche robusto e potente. Con una lunghezza del telaio di soli 500 mm, il transpallet è facile da manovrare negli spazi ristretti. Grazie ai pannelli di copertura in acciaio ad alta resistenza, assorbe senza problemi impatti e collisioni per tutta la sua durata operativa. A dispetto di una portata fino a 1,6 tonnellate, il transpallet è progettato per adattarsi perfettamente in un autocarro a pieno carico senza occupare ulteriore spazio prezioso. In alternativa, può essere stivato nel contenitore di stoccaggio sotto all’autocarro.

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News > Le brevi

PALFINGER

Palfinger: tutto pronto per Ecomondo Anteprime, novità e allestimenti particolari allo stand 090 al Padiglione C3 di Palfinger a Ecomondo (Rimini, 6-9 novembre) Allo stand di Palfinger, in anteprima per il mercato italiano il modello in versione rottame/ecologia: Q17Z103TR con sedile Classic Drive della nuovissima gamma “Q” NEXT EPSOLUTION, versione “Triple Z” con 1° braccio sfilabile. Sempre nella stessa gamma sarà presente il caricatore modello M12Z105 con sedile Master Drive nella versione da legname.

Inoltre saranno esposti anche i seguenti modelli: M120Z95TR Caricatore Epsilon-Palfinger Serie EPSOLUTION – versione “Triple Z”. Sedile MASTER DRIVE Serie NEXT EPSOLUTION. PK 18502-SH gru Palfinger Serie HIGH PERFORMANCE.

COFILOC

Il parco noleggio cofiloc sempre più green con la nuova Piattaforma Articolata Haulotte HA20 LE PRO della Serie Pulseo Minimi costi energetici, silenziosa e a impatto “zero”, la nuova piattaforma articolata Haulotte HA20 LE Pro, macchina della generazione Pulseo presentata per la prima volta a Intermat 2018, non poteva sfuggire all’attenzione di Cofiloc. L’azienda di San Biagio di Callalta (Treviso), infatti, ha sempre dimostrato una particolare sensibilità ai temi ambientali, investendo ingenti risorse nell’architettura green delle filiali, come nell’acquisto di macchine per il sollevamento e movimento terra, in linea con i più elevati standard internazionali sulla riduzione dei consumi e delle emissioni. Ecco, quindi, l’arrivo a Treviso del primo modello “Pulseo”, velocemente ripartito con destinazione Bassano del Grappa (Vicenza) e, successivamente, Pozzuolo del Friuli (Udine), dove è stata messa con grande successo alla prova in

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due cantieri diversi. Uno all’interno e l’altro in esterno. La macchina - 20.76 m di altezza di lavoro e sbraccio orizzontale di 11,91 m – ha dimostrato tutte le qualità che le generose batterie le permettono di esprimere in un’intera giornata d lavoro. Rapida velocità di sollevamento, simultaneità dei movimenti - che grazie ai comandi proporzionali sono delicati e precisi – rotazione di 360° e capacità di carico di 250 kg, assicurano una produttività potenzialmente senza limiti di orario o tipologia di cantiere. L’HA20 LE Pro, infatti, può operare in zone urbane sensibili (ospedali, case di riposo, scuole e biblioteche), luoghi pubblici (centri commerciali, aeroporti, sale da concerto, zone pedonali e centri storici) e aree verdi, senza arrecare disturbo a residenti o attività commerciali. Inoltre, se le ruote an-

titraccia la rendono adatta all’uso interno, l’assale oscillante e le 4 ruote motrici/direttrici garantiscono massima stabilità fuoristrada.


Genie

Nuove nomine nel team vendite genie in benelux e nella regione gas (Germania, Austria e Svizzera) Il 1° di settembre, Thomas Meheust è stato nominato Direttore Vendite Genie, della Divisione Piattaforme di lavoro aereo di Terex (Terex AWP), per le regioni di Benelux e Israele e per il Dipartimento Macchine Usate. Di stanza in Gran Bretagna, dipende da Jacco de Kluijver, Vice Presidente Genie per le Vendite e il Marketing, Terex AWP, per Europa, Medio Oriente, Africa e Russia (EMEAR). Dopo aver lavorato nel mercato del sollevamento con ATN e Youngman, Thomas Meheust arriva a Genie da UNIC Cranes, dove aveva la responsabilità delle vendite della società per l’Europa.

«Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Thomas e Arjen nella squadra Genie», dice Jacco de Kluijver. «Sia la loro esperienza che la loro reputazione nell’industria del sollevamento saranno eccellenti aggiunte al-

la nostra già forte squadra di esperti. Non ho dubbi che continueremo a rafforzare la nostra leadership, continuando a concentrarci sulla capacità di risposta alle esigenze dei nostri clienti».

Gru Semoventi Elettriche a Batteria

Dal 1° ottobre, Arjen Snijder è stato nominato Direttore Vendite Genie, Terex AWP, per Germania, Austria e Svizzera (regione GAS) e per i Clienti Strategici. Dopo alcuni anni in Gunco dove seguiva i prodotti Genie, Arjen Snijder si era spostato in Teupen, produttore di ragni, dove ha mantenuto la posizione di Direttore Vendite Europa per sei anni. Oggi arriva a Genie da Riwal, dove era responsabile delle vendite al dettaglio e dello sviluppo del business. Con sede nei Paesi Bassi e riportando anche lui a Jacco de Kluijver, con questa nuova nomina Arjen Snijder prende in carico la Germania da Lars Raagaard, ora completamente impegnato come Direttore Vendite Genie, Terex AWP, per la Regione dell’Europa settentrionale (Danimarca, Islanda, Svezia, Norvegia, Finlandia, Paesi Baltici), in rapida evoluzione.

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News > Le brevi

bauma monaco 2019

Il bauma Monaco si avvicina Le anticipazioni sul bauma Monaco 2019 alla conferenza stampa a Milano del 25 settembre Bauma Monaco 2019 si avvicina. Alla conferenza stampa del 25 settembre la stampa ha potuto in anteprima avere qualche anticipazione su numeri e dimensioni. La manifestazione, prevista per i prossimi 8-14 aprile, si terrà al centro fieristico di Monaco di Baviera su una superficie di 614 mila metri quadrati, per ospitare oltre 600 mila visitatori previsti: un nuovo record in dimensioni e presenze, possibile grazie all’aggiunta di due nuovi padiglioni (C5 e C6, per l’esattezza). Edilizia, macchine, industria estrattiva: di certo bauma si conferma essere il pun-

to di riferimento per tutti gli addetti ai lavori. L’industria estrattiva è ben rappresentata: il 20% degli espositori proviene dal settore minerario così come il 24% dei visitatori (si parla di oltre 130mila persone). Gli organizzatori hanno già individuato i megatrend relativi all’edizione 2019, chiavi di lettura anche della società contemporanea: digitalizzazione, efficienza e sostenibilità. Il Partner Country di bauma 2019 sarà il Canada. è il settimo mercato mon-

JLG

Una nuova piattaforma compatta ora disponibile per tutti i sollevatori a braccio motorizzati JLG Accesso assicurato agli spazi più ristretti grazie a una larghezza di soli 91.44 cm

JLG Industries Inc., azienda del gruppo Oshkosh Corporation [NYSE:OSK], leader globale nella produzione di piattaforme di lavoro aeree e sollevatori telescopici, annuncia che tutti i sollevatori a braccio motorizzati potranno essere equipaggiati di piattaforme da 91.44 x 76,20 cm, disponibili sia in post vendita sia su nuove ordinazioni.

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«Queste nuove piattaforme più piccole sono pensate per la crescente domanda di attrezzature compatte, adatte a lavori in spazi ristretti», afferma Jan-Willem van Wier, Sr. Product Marketing Manager di JLG Olanda. «Si potrà così operare in zone di lavoro dove le macchine tradizionali non arrivano».


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diale delle macchine per edilizia e rientra nella top five dei paesi produttori di risorse minerarie. In fiera sarà rappresentato da una delegazione ufficiale e ci saranno dei momenti dedicati.

IN OGNI SOLUZIONE SEMPLICE C’È UNA GRANDE IDEA_

Altri momenti importanti della fiera, i bauma Innovation Award nelle categorie: ▶▶ Macchinari ▶▶ Componenti e sistemi digitali ▶▶ Lavoro edile ▶▶ Metodo Costruttivo ▶▶ Processo costruttivo ▶▶ Scienza, ricerca ▶▶ Design Una novità “social” del 2019 sarà la Selfie Tower, una vera e propria sorpresa dedicata ai selfie.

Le piccole piattaforme sono ideali per una serie di applicazioni complesse, come la costruzione o riparazione di ponti, per muoversi con precisione tra strutture di supporto in cemento armato, per risolvere l’accesso in situazioni notoriamente difficoltose, come quelle che si riscontrano negli impianti petrolchimici o di cogenerazione, nelle raffinerie, negli stadi, nei centri congressi o tra le guglie di una chiesa. Come per molti altri sollevatori a braccio JLG, il prodotto è dotato di serie dell’apprezzato sistema SkyGuard® di protezione del quadro comandi.

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ALTEZZA DI LAVORO 24,6 m SBRACCIO 12 m PORTATA 250 kg

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News > Le brevi Gru Comedil

Gru Comedil (Terex) aderisce a Unacea Gru Comedil srl, azienda del gruppo internazionale Terex, ha aderito a Unacea. Terex corporation è un’azienda multinazionale quotata a Wall Street, attiva nella produzione di un’ampia gamma di macchine per costruzioni. Fondata nel 1925, l’azienda è cresciuta fino a contare 50 stabilimenti produttivi nel mondo, più di 15.000 dipendenti e un fatturato che supera i 7 miliardi di dollari. «Abbiamo aderito a Unacea perché siamo convinti che sia opportuno lavorare insieme a livello italiano ed europeo per tutelare e rilanciare il settore delle gru a torre. Nel Cece partecipiamo alla commissione dedicata al nostro settore, inclusa la rilevazione statistica», ha dichiarato Marco Gentilini, General Manager della divisione gru a torre

dell’azienda. «Negli ultimi anni, sul versante delle vendite, il nostro settore è stato particolarmente colpito dalle dinamiche negative frutto della crisi economica del 2008; in particolare il nostro volume d’affari in Italia ha subito una drastica riduzione fra il 2008 e il 2014. Per fortuna, le esportazioni hanno sostenuto il nostro settore ma è tempo che la crescita di mercato interessi direttamente il nostro paese, e ciò non può avvenire se non in presenza di un rilancio degli investimenti in edilizia.» Gru Comedil, specializzata nella produzione di gru a torre, nasce nel 1962 in provincia di Belluno e si trasferisce nel 1986 a Fontanafredda, in provincia di Pordenone, dove ha tutt’ora sede. Dal 1998 è parte della divisione Terex Cranes.

CVS FERRARI

CVS Ferrari e Brigade Elettronica: movimentazione in sicurezza Leader a livello mondiale nella produzione di carrelli elevatori e reach stacker, CVS FERRARI conferma la già consolidata partnership con Brigade Elettronica. Una collaborazione di lunga data, basata su qualità, affidabilità ed innovazione, elementi comuni alle due aziende, riferimento, rispettivamente, nella movimentazione di container ed applicazioni industriali e nella sicurezza veicolare per mezzi commerciali e macchine operatrici. CVS FERRARI è in grado di progettare e produrre macchinari adatti a qualsiasi esigenza di movimentazione, con componenti di prima qualità ed accessori personalizzabili a seconda delle richieste: il reparto di progettazione è, infatti, flessibile e pronto a trovare le soluzioni più confacenti alle necessità dei clienti, il processo produttivo è severamente controllato ed il supporto on-line garantisce un’attenta assistenza post-vendita. Una gestione accurata in ogni fase, grazie ad una considerevole esperienza (l’a-

12  RIS > n. 5 ottobre-novembre 2018

zienda è stata fondata nel 1974) e ad una professionalità indiscussa. La certificazione ISO 9001 ne è la riprova.Sicurezza nei due moderni stabilimenti, entrambi in Italia, e sicurezza per le macchine prodotte: CVS FERRARI monta di serie svariati dispositivi utili alla salvaguardia dell’operatore e delle persone nei paraggi del mezzo. Innanzitutto una telecamera per la retromarcia, la BE800C di Brigade Elettronica, impermeabile, robusta e dalle immagini nitide, collegata in cabina ad un monitor da 7”, il BE870FN, chiaro e intuitivo, ausilio necessario per visionare perfettamente l’area posteriore in manovra. Per la tutela di chi gravita intorno alla macchina e la tranquillità del guidatore, CVS FERRARI installa su tutta la gamma anche bbs-tek®, l’avvisatore acustico per la retromarcia a suono bianco (banda larga) di Brigade, direzionale ed immediatamente localizzabile. bbs-tek®, scelto da CVS FERRARI nella versione da 107 decibel, è prontamente avvertibile nella

zona di vero pericolo: il suo tipico suono “ssh-ssh” è circoscritto laddove realmente serve, estremamente efficace e consigliato poiché, grazie ad una rapida dispersione, arriva praticamente ad eliminare l’inquinamento acustico. Una peculiarità di particolare rilievo, specialmente per applicazioni in ambienti caotici, come porti, interporti e siti logistici, dove una sovrapposizione di suoni, oltre a risultare dannosa, potrebbe far abbassare la soglia di allerta, portando ad ignorare l’avvicinarsi di un mezzo. Opzionale, ma sempre più richiesto, anche il sistema radar di Brigade, Backsense®, per la segnalazione di ostacoli fissi o in movimento, con un’area di rilevamento da 3 a 30 metri in lunghezza e tra i 2 e i 10 metri di larghezza e che funge da sistema anticollisione. Addirittura, CVS FERRARI ne monta due, uno per lato, con rispettivi display con cinque LED che consentono agli operatori di individuare immediatamente la parte a rischio di impatto.


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Preview fiere > Ecomondo

Lotta alla plastica Tutto pronto per Ecomondo: 6-9 novembre 2018 alla Fiera di Rimini di Miriam Spada

me appuntamento di riferimento per incontrare tutte le aziende leader di mercato, conoscere i trend, le innovazioni e le nuove tecnologie, confrontarsi con i professionisti del settore.

T

orna novembre e arriva, puntale, Ecomondo: la fiera leader della green e circular economy nell’area euro-mediterranea. Si tratta di un evento internazionale con un format innovativo che unisce in un’unica piattaforma tutti i settori dell’economia circolare: dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile. Nel settore della green e circular economy l’Italia è ai primi posti in Europa, in particolare nell’efficienza energetica, nel riciclo dei rifiuti e nella produttività delle risorse. Per questo motivo, Ecomondo si posiziona nel panorama internazionale co-

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A Ecomondo 2018 le nuove priorità normative/regolatorie, di ricerca e formazione sul fronte dell’economia circolare, i nuovi processi, anche 4.0 e prodotti annessi alla sua adozione a livello industriale, nelle città e nei territori. In particolare, in collaborazione con associazioni industriali, ministeri ed altre istituzioni, enti di ricerca, la Commissione Europea e l’OCSE, saranno esaminate e discusse le principali novità, necessità, criticità ed opportunità nell’ambito del riuso e valorizzazione dei principali rifiuti tecnici e biologici (incluse le acque reflue), le materie prime alternative e l’ecodesign industria-

le, la bonifica e la riqualificazione delle aree contaminate, anche marine, e la bioeconomia. Quest’anno in particolare le tematiche affrontate riguardano la strategia europea sulla plastica e i suoi sviluppi, le esperienze più avanzate della bioeconomia circolare nei Paesi Ocse e l´industria 4.0 applicata alla gestione e utilizzo dei rifiuti, la tutela, recupero e riuso della risorsa idrica; questi sono solo alcuni dei temi al centro degli eventi faro della prossima edizione (la 22a) di Ecomondo, organizzata da Italian Exhibition Group, dal 6 al 9 novembre 2018 alla Fiera di Rimini. Saranno il cuore dell’articolato programma di incontri e conferenze a cura del comitato tecnico-scientifico di Ecomondo (presieduto dal professor Fabio Fava) che coinvolge ogni anno realtà di altissimo livello (accademiche, associazioni, istituzioni) sia italiane che straniere. Ecomondo è un avamposto del grande cambiamento introdotto dal nuovo paradigma dell’economia circolare, al passo con la campagna lanciata dal programma Ambiente dell’Onu per la Giornata Mondiale dell’ambiente 2018 (5 giugno): la lotta alla plastica. Ecomondo ha avviato una campagna di valorizzazione delle best practice che le imprese mettono in campo per diminuire l’inquinamento da plastica. Le innovazioni saranno raccolte e poi valorizzate a Ecomondo 2018. Gli eventi faro internazionali coinvolgeranno una folta schiera di relatori sia

IN SINTESI Ecomondo

La fiera leader della green e circular economy nell’area euro-mediterranea

Dove

Fiera di Rimini

Quando

6 - 9 novembre 2018

Frequenza

Annuale

Espositori

Circa 1.500

Visitatori

Oltre 110mila

Sito internet

www.ecomondo.com

Superficie

Oltre 129mila m2


www. scimag.news

italiani che stranieri tra i più qualificati nei vari ambiti. Il panel è concepito dal comitato tecnico-scientifico per garantire la connessione con le tematiche più attuali nei vari settori in evoluzione della green&circular economy.

Efficienza energetica, energie rinnovabili, città sostenibile In contemporanea con Ecomondo si svolge Key Energy “Energy transition hub”, è la fiera delle soluzioni e applicazioni di efficienza energetica ed energie rinnovabili. Ecomondo, inoltre, propone dal 2009 un modello ideale di Città Sostenibile, all’interno di uno spazio espositivo che mostra modelli di urbanizzazione, soluzioni tecnologiche, progetti, piani di mobilità, che consentono di migliorare la vita dei cittadini e favorire lo sviluppo dei territorio in chiave sostenibile.

Italia leader in Europa nel riciclo industriale Sono ben 47 mln di tonnellate di rifiuti riciclati con conseguente risparmi di energia per 17mln di tonnellate di petrolio. Italia al 1° posto per contributo fotovoltaico (8% del mix elettrico nazionale).

Gli scenari dell’economia circolare L’economia circolare ci potrebbe consentire di contrastare in maniera proattiva la crisi del sistema economico lineare, spesso inefficiente e costoso, separando lo sviluppo economico dallo sfruttamento delle risorse naturali. Secondo la Commissione Europea, misure come una migliore progettazione dei materiali, dei prodotti e dei processi industriali (ecodesign) unitamente alla prevenzione e al riutilizzo dei rifiuti, potrebbero generare, entro il 2030:

▶▶ Riduzione 30% del consumo di materie prime ▶▶ Riduzione 50% delle emissioni totali di gas a effetto serra ▶▶ Crescita 5% del PIL ▶▶ Creazione di oltre 1 milione di posti di lavoro. Le tecnologie abilitanti che spingono la quarta rivoluzione industriale possono favorire la diffusione di modelli di economia circolare e lo sviluppo di piattaforme per la condivisione di beni e servizi, oltre al risparmio energetico. Ma per promuovere la transizione da un modello lineare ad uno circolare occorrono politiche ambiziose, ricerca ed innovazione, oltre ad un quadro normativo chiaro, in grado di dare i giusti segnali agli investitori. Inoltre in molte imprese mancano ancora la consapevolezza, la conoscenza e competenza necessarie ad implementare l’economia circolare.◀

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Preview fiere > EIMA

Largo ai giovani I nuovi padiglioni 28, 29 e 30 sono pronti per ospitare i visitatori dell’EIMA 2018 (Bologna, 7-11 novembre). Tante le iniziative per accendere l’interesse delle nuove generazioni di Miriam Spada

Q

uasi duemila espositori, non meno di 200 industrie richiedenti che non riusciranno a prendere parte alla manifestazione per l’esaurimento di ogni spazio espositivo. La struttura di BolognaFiere, che assomma a 340 mila metri quadrati lordi e che offre circa 150 mila metri quadrati netti per la collocazione dei prodotti e delle tecnologie in esposizione, sarà infatti impegnata al massimo della sua capienza da questa rassegna internazionale, una delle più grandi al mondo nel settore della meccanica per l’agricoltura, la forestazione, la cura del verde e la relativa componentistica. L’edizione di quest’anno – fanno notare gli organizzatori – registra un miglioramento della qualità degli spazi espositivi, grazie soprattutto ai nuovi padiglioni 28-29 e 30 (che accoglieranno le macchine per la protezione delle colture, per la raccolta, prima lavorazione e conservazione del prodotto, nonché le macchine per le industrie agrarie), primo passo dell’ampio progetto di ristrutturazione del quartiere fieristico bolo-

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gnese che si svilupperà nei prossimi anni e che porterà alla costruzione di altri quattro padiglioni del tutto nuovi, e alla riqualificazione complessiva delle strutture preesistenti e degli spazi esterni. I dati statistici evidenziano una crescita degli espositori esteri – che raggiungono quota 610, in rappresentanza di 49 Paesi. Molte le industrie costruttrici provenienti dall’Europa (69 dalla Germania, 49 dalla Francia, 66 dalla Spagna) ma anche da Paesi di altri continenti quali Stati Uniti (27 industrie), India (27), Cina (141) con una vastissima offerta di prodotti a copertura di oltre mille voci merceologiche. Le tecnologie presentate ad EIMA International sono collocate all’inter-

IN SINTESI EIMA International

Esposizione Internazionale di Macchine per l’Agricoltura e il Giardinaggio

Dove

Fiera di Bologna

Quando

7 - 11 novembre 2018

Frequenza

Biennale

Espositori

Circa 1.900

Visitatori

Circa 285mila

Sito internet

www.eima.it


www. scimag.news

no di 14 settori di specializzazione, e di 6 Saloni tematici (EIMA Componenti, EIMA Green, EIMA Idrotech, EIMA Energy, EIMA Digital ed EIMA M.i.A.). Il settore della componentistica è quello che raccoglie il maggior numero di imprese espositrici (ben 990), seguito dal settore del garden e cura del verde che conta oltre 300 aziende; ma molto rilevante è anche la presenza di aziende espositrici nel nuovo salone Idrotech, dedicato interamente alle tecnologie per l’irrigazione e la gestione dell’acqua, che alla sua prima edizione registra 250 espositori. Un vasto pubblico di operatori economici, di agricoltori e di tecnici della meccanizzazione è atteso ad EIMA 2018, e gli organizzatori ritengono possa essere confermato, o forse addirittura migliorato, il risultato record del 2016, quando i visitatori hanno raggiunto quota 285 mila, provenienti da 150 Paesi.

Occhio ai giovani L’edizione 2018 di EIMA International riserva una particolare attenzione al target giovanile. Mai come quest’anno i giovani agricoltori e gli studenti delle facoltà universitarie e delle scuole di agraria troveranno argomenti e iniziative specificamente dedicati. Nel pomeriggio della giornata inaugurale – mercoledì 7 novembre – si svolge l’assemblea nazionale dell’AGIA, l’Associazione giovani imprenditori agricoli (promossa dalla CIA), che affronta temi strategici per il futuro dell’agricoltura. Partner dell’evento sono, oltre a FederUnacoma e a varie istituzioni, il Consiglio europeo dei giovani agricoltori CEJA, che rappresenta a livello continentale circa 2 milioni di giovani imprenditori, la Rete istituti agrari senza frontiere, l’Ente nazionale mecca-

nizzazione agricola ENAMA, nonché AlfaEvolution Technology e Vodafone che hanno sviluppato sistemi informatici e telematici specificamente rivolti alle esigenze delle imprese primarie. I giovani imprenditori che partecipano all’assemblea saranno coinvolti in visite guidate all’interno di EIMA, finalizzate ad illustrare le più significative innovazioni nella meccanica agricola, ma anche ad informare su temi quali la sicurezza nell’uso dei mezzi meccanici, la revisione del-

le macchine, i percorsi formativi per lo sviluppo delle competenze agronomiche ed agromeccaniche. Insieme con i giovani agricoltori, anche gli studenti saranno protagonisti a Bologna, grazie ad iniziative come il Mech@griJobs, l’evento promosso da UNACMA in collaborazione con FederUnacoma finalizzato ad informare i giovani sui profili professionali e sulle opportunità di lavoro nel settore della meccanica agricola. I tour rivolti al target giovanile faran-


Preview fiere > EIMA

no perno sull’area di EIMA Desk, dove si concentrano gli stand degli enti istituzionali e dove viene allestita l’Officina Live, vale a dire la struttura dedicata alle dimostrazioni di manutenzione e alle procedure per la revisione dei mezzi meccanici. Nella stessa area Desk sono previsti incontri informativi – grazie anche alla presenza del Ministero dello Sviluppo Economico MISE che partecipa con un proprio presidio

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– sul tema della contraffazione e della protezione dei brevetti, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema le nuove generazioni. Nella stessa area Desk prenderà vita la nuova iniziativa di EIMA Campus, realizzata in collaborazione con l’associazione italiana di ingegneria agraria AIIA e rivolta agli studenti delle Facoltà di Agraria. Alcune Facoltà universitarie svolgeranno infatti

le proprie lezioni all’interno dell’area “Campus”, in un’aula appositamente allestita, offrendo agli studenti un’esperienza di apprendimento fuori dall’ordinario, a contatto diretto con le industrie costruttrici e il pubblico degli agricoltori e degli operatori economici. Un’EIMA in formato “giovane”, dunque, capace di suscitare interesse e simpatia, grazie anche all’uso sempre più consistente dei supporti Internet e dei social network, che quest’anno saranno utilizzati con particolare intensità non soltanto grazie alla comunicazione FaceBook – Twitter – Instagram realizzata dall’EIMA Social Team (il gruppo di animatori web organizzato da Imageline in collaborazione con FederUnacoma), ma anche in virtù di un team di “youtubers”, animatori video che per la prima volta potranno documentare la manifestazione mediante le proprie clip, con l’obiettivo di valorizzare i trattori, le macchine operatrici, le attrezzature e le tecnologie digitali presenti in fiera, e di renderle visibili nel vasto mondo delle Reti.◀


SALONE SPECIALIZZATO DELLA COMPONENTISTICA PER LA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA Il salone dedicato alla componentistica per macchine agricole e da giardinaggio, è uno dei punti di forza di Eima International. Si è imposto negli anni come il più grande evento espositivo al mondo per la componentistica di settore.

SALONE DELLA COMPONENTISTICA

Il futuro, presente.

Bologna, 7.11 Novembre 2018 Organizzata da

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00159 Roma - Via Venafro, 5 Tel. (+39) 06.432.981 Fax (+39) 06.4076.370 eima@federunacoma.it

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Preview fiere > bauma CONEXPO INDIA

La parola all’India Si avvicina il bauma CONEXPO INDIA, previsto per i prossimi 11-14 dicembre presso l’HUDA Ground di Gurgaon, a Delhi di Umberto Piagnoni

I

l mercato del construction in India è in piena espansione, questo grazie anche al fatto che i progetti infrastrutturali beneficiano di un sostegno a lungo termine grazie alle riforme approvate dal governo indiano. Tutti questi segnali positivi si riflettono anche sul numero di aziende che hanno sottoscritto il bauma CONEXPO INDIA previsto per i prossimi 11-14 dicembre. Grazie al feedback positivo di visitatori ed espositori della scorsa edizione, la fiera si terrà per la seconda volta presso l’HUDA Ground di Gurgaon, a Delhi. Già a luglio gli organizzatori dell’evento mostravano soddisfazione: «La domanda è alta, e il livello di interesse per la fiera è elevato. Abbiamo già re-

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gistrato un 30 percento di spazio occupato in più rispetto alla scorsa edizione», afferma Bhupinder Singh, CEO di bC Expo India. Aziende importanti come ACE, Case, Caterpillar, JCB, Kobelco, L & T, LiuGong, PERI, Putzmeister, Sany, Schwing Stetter, Volvo, Wirtgen e Zoomlion non solo si sono registrate per partecipare nuovamente, ma hanno anche aumentato lo spazio dei loro stand.

Volti familiari e nuovi al bauma CONEXPO INDIA C’è grande entusiasmo nel vedere il ritorno di un gigante del settore: Terex, che ha partecipato per l’ultima volta nel 2014, ha confermato la sua partecipazione alla kermesse indiana.

Altre aziende note come DEUTZ Engines, Doka, Doosan Bobcat, eTrack Crushers (una società del gruppo Keestrack), Hyundai e Manitou Equipment hanno aderito all’evento. Tra i volti nuovi per bauma CONEXPO INDIA ci sono la società tedesca Kaeser Kompressoren SE, leader mondiale nella produzione e fornitura di prodotti e servizi ad aria compressa, e l’India Tata Hitachi, leader nella produzione di macchinari per l’industria mineraria, edile e agricola. L’eccellente reputazione della fiera non attira solo aziende ben note dall’India ma anche espositori da tutto il mondo. Vari paesi, tra cui Cina, Germania, Spagna e Nord America saranno rap-


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Preview fiere > bauma CONEXPO INDIA

Approvato il più grande piano di sviluppo di autostrade

Spagna e Nord America saranno rappresentati. Sono previsti altri padiglioni di rappresentanza per Paese. I vantaggi di questa organizzazione centralizzata sono che gli stand congiunti consentono alle piccole e medie imprese di trovare partner di cooperazione e di fornire aiuto per entrare in questo grande mercato. Per la terza volta poi, bauma CONEXPO INDIA ha vinto un premio dalla Indian Exhibition Industry Association (IEIA) e The Economic Times. Il premio conferma l’importanza della fiera come piattaforma B2B. La fiera dei macchinari per l’edilizia ha impressionato la giuria nella categoria “Esposizione B2B più importante”.

Previsione di crescita sostenuta per il mercato del construction in India Da un’analisi della Off-Highway Research (aprile 2018) è risultato che le industrie edili e minerarie dell’India dovrebbero registrare una crescita sostenuta fino al 2022. Anche iCEMA, l’associazione indiana dei costruttori di macchine edili, prevede un tasso di crescita del 10% per il prodotto interno lordo dell’India entro il 2024. Una delle principali ragioni dietro a queste promettenti tendenze sono le riforme ambiziose approvate dal governo indiano che supportano infrastrutture e progetti di costruzione.

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Dopo una crescita eccezionale del 34% nel 2016, la Federazione tedesca degli ingegneri (VDMA) ha determinato un incremento ancora molto considerevole del 12% per il 2017 del mercato indiano. «Anche l’inizio del 2018 è stato estremamente positivo, i primi mesi hanno visto una forte performance di vendita», riferisce Sebastian Popp della Construction Equipment and Plant Engineering Association nel VDMA. L’Indian Brand Equity Foundation (IBEF) fornisce un valore indicativo. Istituito dal Ministero del Commercio e dell’Industria indiano per promuovere le attività internazionali di marketing di marca e location, stima che nell’anno fiscale indiano del 2018, cioè da aprile 2017 fino a marzo 2018, siano state vendute quasi 97.000 macchine edili in tutto il Paese.

Guardando la tabella 2018 della World Economic League pubblicata dal Centro per l’economia e la ricerca aziendale, l’India supererà il Regno Unito e la Francia in termini di prodotto interno lordo per salire di due posizioni e diventare la quinta maggiore economia mondiale nel 2018. Lo sviluppo nel mercato delle macchine da costruzione è principalmente guidato dalla massiccia espansione delle infrastrutture dello Stato. Secondo la società di ricerche di mercato britannica Off-Highway Research, questa espansione è una priorità per il governo indiano che controlla tutti i progetti al più alto livello per superare potenziali ostacoli il più rapidamente possibile. In cima all’ordine del giorno c’è la costruzione di strade. Nell’ottobre 2017, i politici indiani hanno quindi approvato il più grande piano di sviluppo autostradale di sempre per sviluppare ed espandere quasi 84.000 chilometri di strade con un investimento di 107 miliardi di dollari entro il 2022. Investimento che aumenterà anche le vendite di macchine da costruzione.◀

IN SINTESI bauma CONEXPO INDIA

The International Trade Fair for Construction Machinery, Building Material Machines, Mining Machines and Construction Vehicles

Dove

India, Delhi, HUDA Ground di Gurgaon

Quando

11 - 14 dicembre 2018

Frequenza

Biennale

Espositori

Oltre 700

Visitatori

Oltre 30mila

Sito internet

www.bcindia.com

Superficie

Oltre 150mila m2


+86-155-7515 9611 E-mail: 635014976@qq.com Web: www.chinaCICEE.com


L’evento > CECE Congress

Tutte le strade portano a Roma Il Congresso del CECE, l’evento biennale che quest’anno è ospitato da UNACEA (l’associazione italiana delle aziende di macchine per costruzione) si è svolto dal 17 al 19 ottobre a Roma, presso l’Hotel NH Collection Vittorio Veneto di Manuela Cortesi

«T

utte le strade portano a Roma». Apre così la giornata del 18 ottobre il Presidente del CECE (Commettee for European Construction Equipment) Enrico Prandini. Per il Presidente l’apertura scherzosa na-

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sconde un profondo significato: «Le infrastrutture e le comunicazioni sono i fattori chiave per il benessere, la potenza e l’evoluzione.» Al Congresso del CECE partecipano circa 200 delegati tra titolari d’azienda, senior manager, esperti tecnici, decisori politici, ricercatori e organizzatori dei princi-

pali eventi fieristici di settore. Obiettivo comune dichiarato dagli organizzatori: confrontarsi con le sfide della trasformazione digitale e delle politiche che scaturiranno dai risultati delle elezioni europee del maggio 2019. “Fidelizzare il cliente, costruire una visione comune” (Building customer loyalty throu-


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Enrico Prandini

Presidente del CECE (Commettee for European Construction Equipment)

gh a common vision), è il titolo dell’evento. L’intento degli organizzatori è infatti coinvolgere gli utilizzatori nella gestione della trasformazione digitale articolando su tutta la filiera un punto di vista comune che massimizzi i benefici delle nuove tecnologie. Prandini ricorda la crisi che ha colpito il settore, e che pare ora tramontare per lasciare il posto a nuovi scenari di crescita economica, pur con le incognite dell’attualità. «I mercati mondiali stanno già raggiungendo livelli pre-crisi e anche l’Europa recupererà tutto il business in termini di numeri. Ciò andrà bene per chiunque lavori nel settore delle costruzioni e delle attrezzature per l’edilizia. Ci sono ancora alcune variabili e che non possiamo dimenticare: la Brexit, protezionismi, emigrazione e rifugiati, Stati Uniti e cambiamenti negli scenari politici.» Prandini non nasconde le difficoltà nel dover lavorare con le istituzioni dell’UE: la percezione, purtroppo, è quella che il settore construction non sia pienamente riconosciuto. O perlomeno, non gli sia riconosciuto quel ruolo chiave nell’economia che invece chiaramente riveste.

«Quasi tutto ciò che tocchi nel corso della tua vita ha a che fare con le attrezzature da costruzione: diamanti, ceramica, vetro, edilizia… La nostra sfida è essere riconosciuti.» E sarebbe anche ora, visto che il construction rappresenta in Europa un comparto che vale 9% del PIL dell’UE, dando lavoro a oltre 18 milioni di persone. Il pensiero corre poi al disastro di appena un mese fa: il crollo del ponte Morandi, neppure nominato, semplicemente evocato nella sua gravità. Una tragedia certo umana, ma che fi-

nisce per riguardare in tutto e per tutto il mondo del construction: «Poche settimane fa abbiamo assistito a un disastro. È stato un disastro per diverse ragioni: siamo in grado di costruire fantastiche manifatture e infrastrutture, ma spesso ce ne dimentichiamo. E ci riguarda: la prima macchina utilizzata dopo il disastro è una macchina da costruzione, la demolizione è fatta con la macchina da costruzione, la ricostruzione sarà fatta con le macchine da costruzione. Sarà fondamentale creare visibilità perché solo in tal mo-

CECE e UNACEA Che cos’è il CECE? Il Committee for European Construction Equipment (CECE) è la federazione europea che rappresenta l’industria delle macchine per costruzioni di 13 paesi: Austria, Belgio, Federazione Russa, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Turchia.

Che cos’è Unacea L’Unione Nazionale Aziende Construction Equipment & Attachment (Unacea) è l’associazione italiana di categoria che raggruppa le imprese di macchine per costruzione (macchine movimento terra, stradali, per il calcestruzzo, per la perforazione, gru e attrezzature). È nata nel 2010, ha 60 associati e fa parte della federazione europea CECE per la quale esprime la presidenza di turno.

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L’evento > CECE Congress

CECE Business Climate Index Dopo una crescita delle vendite del 15% nel 2017, il mercato delle macchine per costruzione in Europa dovrebbe concludere l’anno con un ulteriore incremento tra il 5 e 10%. Tale dinamica è confermata dal CECE Business Climate Index che misura mensilmente la fiducia degli operatori dell’industria. Secondo tale strumento congiunturale il motore principale della crescita è il buon andamento degli investimenti pubblici e privati nel settore delle costruzioni e le aspettative di ulteriori lavori d’infrastrutturazione quali il “Grand Paris” in Francia e l’“HS2” nel Regno Unito. Buono il trend di crescita del mercato di settore anche in Italia che tuttavia è stato trainato non tanto da un’effettiva espansione dell’industria delle

costruzioni, quanto dal rinnovo fisiologico del parco e dagli incentivi per gli investimenti in tecnologie 4.0 e in sicurezza. Nei primi sei mesi del 2018, secondo i dati rilevati da Unacea, sono state immesse sul mercato italiano 6.389 macchine, con una crescita del 25% rispetto a quanto rilevato lo scorso anno. Per la fine dell’anno si prevede il mantenimento di questo livello di vendite. Sul versante della produzione il fatturato generato dall’industria italiana delle macchine per costruzioni nel 2017 ha raggiunto 2,6 miliardi di euro con un volume occupazionale di 36.000 unità (indotto incluso) e dovrebbe registrare un moderato incremento per l’anno in corso. Oltre il 60% della produzione è esportato in tutti i paesi del mondo.

Barbara Bonvissuto

Precedentemente a capo dell’unità che si occupa di mobilità sostenibile e automotive nella direzione generale della Commissione Europea per il mercato interno, è stata nominata a capo dell’unità che in Commissione si occupa di ingegneria avanzata e dei sistemi di produzione

do potremo crescere e aiutare politici o legislatori a guidare il futuro per crescere nel modo giusto.» Un occhio al passato dunque, ma tanta discussione sul futuro, un futuro all’insegna del digital. Al Congresso viene presentato il CECE Digitalisation project. «Negli ultimi otto mesi», ha dichiarato il presidente del CECE Enrico Prandini, «un gruppo di specialisti supportato da aziende edili e di noleggio ha analizzato come facilita-

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re l’adozione di tecnologie digitali nel settore delle macchine per costruzione al fine di migliorarne la produttività, la sicurezza e la compatibilità ambientale. Questo lavoro comune ci ha insegnato che i dati raccolti dall’attività delle nostre macchine sono una risorsa preziosa che dobbiamo valorizzare. Ma per far ciò abbiamo necessità di cambiare i modelli di business.» Il futuro sarà soprattutto digital, un regno dove il dato rappresenterà la nuova moneta. Con tutti i rischi che

ciò comporta: pochi titolari dei dati in grado di giocarsi il tutto per tutto per avere il monopolio. Per questo occorrerà saper cavalcare un’onda velocissima, che ci porterà tutti su un altro livello: saremo pronti? Anche di questo si è discusso, così come si è parlato di sicurezza, innovazione e di rispetto delle regole. Difficile capire quanto tutto questo sia da armonizzare a livello legislativo finché non prende la parola Barbara Bonvissuto della Commissione Europea, che ha raccontato cosa bolle in pentola a livello di atti legislativi e come le nuove tecnologie (specie l’intelligenza artificiale) possano creare zone d’ombra nelle legislazioni. A questo proposito, un altro documento presentato nel corso del con-


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Luca Nutarelli

Segretario generale dell’UNACEA

Una App per l’evento per un congresso “paperless”

Trackunit ha sponsorizzato l’app dedicata al Congresso. Un’ottima - e pratica - idea per avere sempre a disposizione tutte le informazioni su programma, speakers e molto altro

visione strategica di sviluppo industriale che sappia sfruttare al meglio le opportunità messe in campo dalle nuove tecnologie.

gresso è stato il Manifesto del CECE sulle elezioni europee (CECE Manifesto for the European Parliament elections) nel quale la federazione chiede all’Unione europea di dotarsi di una

Un bel momento dunque il Congresso biennale: una scelta di tematiche d’attualità per confrontarsi insieme e discutere, al di là della competizione, affinché si cresca tutti in un mercato sano e la legislazione vada di pari passo con le esigenze dei principali players.

Ha ragione Luca Nutarelli, Segretario generale dell’UNACEA, che auspica davanti a tanti cambiamenti l’unica scelta possibile: unitarietà. «La fidelizzazione dei clienti attraverso una visione comune: abbiamo scelto questo titolo perché la conoscenza significa potere. Nel business conoscere i comportamenti, i problemi e la prospettiva dei clienti è la base per una relazione e crescita duratura. Abbiamo deciso di analizzare gli effetti che l’automazione sta avendo sul nostro settore. Possiamo davvero capire il significato dei cambiamenti solo se comprendiamo il modo in cui sono gestiti e percepiti da clienti e utenti.» E per una comprensione vera, profonda, l’unica strada è confrontare le esperienze per estrapolarne modelli e ritorni. Dai confronti, si sa, poi nascono le idee, quelle buone.◀

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Preview Ecomondo > Magni TH

Piglio inconfondibile A Ecomondo (6-9 novembre, Rimini) Magni porta due grandi alleati per tutti gli operatori del settore edile e non solo: il telescopico rotativo RTH 5.25 SH e il telescopico HTH 10.10 di Manuela Cortesi

L

e macchine Magni sono inconfondibili. Sarà la cabina che richiama lo stesso logo dell’azienda, sarà la brillantezza del rosso: i telescopici Magni sanno farsi riconoscere. E sapranno certo farsi notare anche a Ecomondo, la kermesse riminese dove Magni ha scelto quest’anno di esporre due modelli di diversa potenza per necessità differenti. Con un occhio speciale alle tematiche green, e in particolare allo smaltimento dell’amianto, grazie a un accessorio che ne permette il riconoscimento e la rimozione in sicurezza.

Il telescopico rotativo RTH 5.25 SH Il modello RTH 5.25 SH è un telescopico rotativo con capacità di sollevamento fino a 5 tonnellate e che vanta un’altezza massima di 25 metri. Presentato l’anno scorso assieme al fratello RTH 6.35 SH, l’RTH 5.25 SH rappresenta l’evoluzione dei precedenti modelli Smart S e S. L’aggiornamento è notevole dal punto di vista dell’aumentata capacità: arriva ora fino a 5 tonnellate, risultato questo ottenuto soprattutto grazie allo studio effettuato su braccio e stabilizzatore.

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RTH 5.25 SH MAGNI

PAD C5 stand 132 ECOMONDO

Questa macchina coniuga versatilità e compattezza, diventando la perfetta soluzione per quei contesti di difficile accesso o dove non sono permessi ampi movimenti: cantieri edili urbani, ristrutturazioni… Magni ha sviluppato stabilizzatori con una sezione maggiorata in acciaio ad alta resistenza elastica: la capacità di sollevamento è ottimale. Grazie alla stabilizzazione a forbice si può variare l’area stabilizzata a seconda dello spazio disponibile, senza però rinunciare a una piena stabilità della macchina e sempre in totale sicurezza. Anche il materiale del braccio è stato migliorato e sono stati applicati fori alla struttura, per ottenere una migliore capacità e facilitarne la manutenzione. La cabina è davvero un lampante esempio della qualità Magni a partire dalla forma, che richiama – non a caso – il logo aziendale. Oltre a garantire una visibilità totale grazie anche alla rotazione a 360°, la cabina offre un’infinità di comfort standard in tutta la gamma RTH: aria condizionata e riscaldamento di serie, radio, porta bevande, presa USB per smartphone, colonna sterzo regolabile e soprattutto un ampio schermo touch screen su cui visualizzare i diagrammi di carico ed il funzionamento stesso della macchina, grazie ad un software intuitivo e di facile consultazione. È inoltre certificata FOPS/ROPS. In quanto a tematiche ambientali, Magni ha concepito un accessorio speciale per la rimozione dell’amianto in grado di dare sicurezza a tutti gli operatori del settore: grazie al sistema quick fit

specifiche tecniche

Capacità massima di sollevamento Altezza massima di sollevamento Capacità ad altezza massima Motore Trasmissione Numero di marce Velocità di spostamento Impianto idraulico Lunghezza Larghezza Altezza Luce libera dal suolo Forza di trazione Rotazione

4.999 kg 25,0 m 2.200 kg Deutz 100 kW - 134 CV Idrostatica 2/2 40 km/h Load sensing 7.620 mm 2.500 mm 3.090 mm 330 mm 66 kN Continua 360°

ha un impiego ed un riconoscimento immediato sulle macchine, che automaticamente ne carica i diagrammi con le conseguenti limitazioni di sicurezza. In quanto alla piattaforma, prevede due postazioni di lavoro, entrambe con ganci per inserire le imbragature degli operatori e costruite con dispositivi di protezione molto elevati. Due pedali comandano l’apertura dei cancelletti concedendone l’apertura solo quando entrambi gli operatori sono in postazione ottimale per il lavoro in altezza. La piattaforma si apre a sbalzo, per garantire all’operatore di non entrare in contatto con il materiale rimosso – e aumentandone di fatto la superficie totale. Ancora in tema di sicurezza, il sistema a cremagliera garantisce rotazioni dolci e senza sbalzi improvvisi, pericolosi per l’incolumità degli operatori. In caso di necessità, l’operatore in cabina può assumerne il totale controllo in ogni momento.

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Preview Ecomondo > Magni TH

Il telescopico HTH 10.10 Un’altra macchina che sarà esposta a Ecomondo è il telescopico HTH 10.10. È il primo modello della famiglia HTH dei telescopici fissi e la sua peculiarità sono certamente le dimensioni: davvero compatte, pur vantando una potenza e una prestanza uniche che permettono a questo telescopico di sostenere lavori gravosi. La capacità di sollevamento è pari a 10 tonnellate con un baricentro a 600 mm, e vanta una capacità massima di sollevamento a 9.52 m. La firma inconfondibile di Magni ritorna in cabina, che richiama il logo. All’interno ritroviamo tutti i comfort, come nella famiglia RTH. Anche la vernice della macchina è di qualità superiore – la brillantezza e l’intensità del colore è garantita per molti anni e resiste anche all’uso in cantiere. Le quattro ruote motrici le permettono di destreggiarsi alla grande su qualsiasi terreno, anche in pendenza (la macchina è a due velocità, avanti e indietro), e grazie alle tre tipologie diverse di sterzata raggiunge gli spazi più impensati. La macchina viene controllata e comandata da un’interfaccia touch screen molto funzionale e pratica – MTCS, il sistema di controllo Magni, regolato dall’operatore tramite i monitor da 7’’ o 10’’ per le nuove versioni. Un si-

stema avanzato di diagnostica permette una tempestiva assistenza da remoto, limitando lo spauracchio del fermo macchina. L’HTH 10.10 è davvero versatile grazie all’ampia gamma di accessori, in particolare vista la grande potenza questa macchina si abbina ottimamente alle necessità delle miniere e del settore estrattivo, dove diventano veri e propri alleati. Forche speciali, cestelli e benne rendono questo telescopico un ottimo compagno anche per gli operatori del settore industriale ed edile.◀

Quattro ruote motrici

Perfetto per lavorare anche su terreni scoscesi o in pendenza, il modello HTH 10.10 coniuga potenza e versatilità

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Grande compattezza

Peculiarità del modello HTH 10.10 sono le dimensioni: si tratta di un modello notevolmente compatto in rapporto alla capacità di sollevamento

HTH 10.10 specifiche tecniche

Capacità massima di sollevamento Altezza massima di sollevamento Sbraccio Capacità ad altezza massima Potenza motore Transmissione Numero di marce Velocità di spostamento Impianto idraulico Lunghezza Larghezza Altezza Peso Raggio di sterzata Luce libera dal suolo Forza di trazione

10.000 kg 9,52 m 5,05 m 7.000 kg 145 - 156 CV / 108 -115 kW idrostatica 2/2 40 km/h load sensing 132 - 350 (l/mn - bar) 5.710 mm 2.540 mm 2.960 mm 13.900 kg 4.725 mm 375 mm 88 kN

INFO Magni Telescopic Handlers srl Via Magellano, 22 41013 Castelfranco Emilia (MO) Tel: 059/8630811 Fax: 059/8638012 commerciale@magnith.com www.magnith.com

Magni: una famiglia di imprenditori dagli anni Cinquanta Pietro Magni, meccanico riparatore di trattori e costruttore di carri agricoli prima e di gru a torre per edilizia in seguito, fonda con i suoi figli Riccardo, Giorgio e Franca nel 1972 la FARGH spa per progettare e costruire gru idrauliche. Nel 1980 progetta e costruisce il primo sollevatore telescopico a forche in Europa continentale: il FARGH 4000 FS, con braccio brevettato. Riccardo Magni succede al padre nel 1981 a seguito della sua morte in un incidente

sul lavoro. Riccardo Magni sviluppa da quel primo prototipo il FARGH 5000 RT ed il FARGH 3000 RT, modelli estremamente innovativi a quell’epoca che furono alla base della joint-venture con il gruppo Manitou durata oltre 27 anni e finita a maggio 2009. Durante questo lungo periodo Riccardo Magni sviluppa enormemente l’attività e deposita personalmente oltre 40 brevetti nazionali e internazionali tutti riguardanti i sollevatori telescopici

rotativi e fissi, di cui egli è inventore designato e che sono rimasti di proprietà della compagnia francese. Nella seconda metà del 2012 Riccardo Magni, non convinto di andare in pensione e pieno di ottime e nuove idee, sempre nel campo dei sollevatori telescopici, ripete l’atto che fu all’origine di una grande azienda compiuto dal padre 30 anni prima: fonda la Magni Telescopic Handlers srl con i suoi figli Carlo, Eugenio, Carlotta e Chiara.

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Preview Ecomondo > Manitou

MANITOU

PAD C5 stand 001 ECOMONDO

MLT 741

Manitou dice YES all’ambiente A Ecomondo (Rimini, 6-9 novembre) Manitou propone YES: Your Environment Solution, una gamma dedicata alla movimentazione e al sollevamento nel settore ambiente di Umberto Piagnoni

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A

nche quest’anno Manitou conferma la sua presenza a Ecomondo. D’altro canto Manitou all’ambiente ci pensa, eccome, sia dal punto di vista della gamma delle macchine proposte, sia per quanto riguarda l’impegno. Un esempio per tutti? Il Reduce Total Cost of Ownership, un programma per la gestione della macchina in grado di evidenziare costi e dunque gestirne al meglio l’ottimizzazione. Dal punto di vista delle macchine, sotto il motto di YES: Your Environment Solution, ovvero “la tua soluzione per l’ambiente”, Manitou dimostra di essere in grado di offrire una gamma di pro-


preview preview MT 420 H Prestazioni

dotti e di opzioni uniche, tutte dedicate ai bisogni specifici delle attività legate alla movimentazione e al sollevamento nel settore ambiente. Dai centri di recupero e smistamento carta, plastica, vetro, pneumatici, rottami metallici, rifiuti organici, rifiuti pericolosi, apparecchiature elettriche ed elettroniche; sino alle demolizioni speciali, compostaggi, impianti di biogas.

Telescopici, una gamma al top Dal più piccolo, il nuovo MT 420 H fino all’ultimo nato, l’MLT 961: i telescopici della gamma Manitou sono l’ideale per le attività di movimentazione. Dotati di una grande agilità e nello stesso tempo di elevate prestazioni idrauliche e prestazionali, i sollevatori telescopici con portate da 2,0 a 23 tonnellate si rivelano indispensabili per l’ottimale funzionamento del centro ambientale. Caratterizzati da elevati standard di ergonomia e da funzionali caratteristiche per facilitarne la manutenzione (cofani a doppia apertura, griglie rimovibili per la pulizia rapida dei radiatori, pannelli apribili per lo svuotamento dei depositi interni al vano motore), rappresentano la miglior soluzione per le esigenze di praticità e produttività.

Altezza di sollevamento Capacità di sollevamento Sbraccio massimo Forza di trazione Forza di strappo Velocità di spostamento

4.3 m 2000 kg 2.65 m 2850 dan 1886 dan 25 km/h

13’1” 6561.6 lb 8’8” 6407.055 lbf 4239.897 lbf 15.5 mph

3.63 m 2.13 m 1.49 m 1.9 m 4260 kg 2.98 m 0.24 m

6’12” 3’3” 3’3” 9391.692 lb 9’9” 0’9”

Dimensioni

Lunghezza (fino al tallone delle forche) Interasse Larghezza Altezza Peso (a vuoto) Raggio di sterzo Altezza dal suolo Motore

Alimentazione Marca motore Stadio Potenza Potenza Coppia massima @ giri Numero di cilindri Cilindrata totale Iniezione Raffreddamento Tipo di trasmissione Laddove invece serve intervenire in quota per operazioni di bonifica o per lavori di manutenzione, i sollevatori telescopici MRT, con gli ultimi presentati MRT 2470 e 3050 co-

Diesel Kubota Stage 3A 49 ch 49 hp 36 KW 170 Nm @ 1600 tr/min 4 159.5771 in3 2615 cm3 Diretta Acqua Idrostatica stituiscono la miglior risposta in termini di prestazioni e sicurezza operativa.

MT 420 H

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Preview Ecomondo > Manitou

Sollevatori telescopici MRT

Perfetti per lavorare in quota

Con altezze di lavoro dai 14 fino agli oltre 40 metri e con una molteplice gamma di attrezzature per la movimentazione e di cestelli per i lavori in quota, gli MRT rappresentano la soluzione ottimale.

Carrelli per ogni esigenza L’utilizzo di carrelli elevatori è altrettanto frequente nel settore ambiente ed anche in questo caso la gamma prodotti Manitou è alquanto ampia e dettagliata. Sia su pavimentazione industriale che su suoli sconnessi, i carrelli Manitou della gamma industriale o della gamma fuoristrada a 2 o 4 ruote motrici, offrono una soluzione eccellente. La movimentazione di balle di carta o plastica con pinze specifiche o il sollevamento di vetture nei centri di autodemolizione è compito quotidiano per i carrelli Manitou. Quattro le gamme specifiche per altrettanti specifici impieghi: carrelli MI da 2 a 10 tonnellate per il carico e lo scarico, carrelli MSI da 2 e 5 tonnellate per movimentazioni intensive anche su pavimentazioni irregolari, il nuovo MC 18 compatto a 4 ruote motrici e i carrelli M da 2,6 a 7 tonnellate a 4 ruote motrici per prestazioni ed operatività senza riserve.

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Piattaforme aeree Per gli interventi di manutenzione nei siti di smistamento e gestione dei rifiuti, Manitou mette a disposizione una gamma di piattaforme completa a trazione elettrica, diesel ed ibrida con altezza da 10 fino a 28 metri. Le tipologie sono con elevazione a forbice, telescopica ed articolata.

Minipale cingolate, gommate ed articolate Dove gli spazi stretti e le condizioni lo richiedono, le minipale compatte Gehl e Mustang con pesi operativi da 1.352 a 5.291 kg permettono movimentazioni ottimali e con la massima efficienza. Dotate di benne, portaforche o pinze con griffa per rifiuti, si rivelano ideali per le attività più specifiche.

MC 18-4

REDUCE Total Cost of Ownership (TCO) La gestione durevole del ciclo di vita della macchina (acquisto, uso, riparazione, riutilizzo, fine vita) è un punto cruciale per il gruppo per rafforzare la fedeltà dei clienti e favorire una gestione ottimale delle risorse nel futuro. Manitou è consapevole che la prestazione del prodotto da sola non fa più la differenza, ed è il motivo per cui l’iniziativa REDUCE (http:// www.reduce-program. com) comprende, ol-


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100 VJR

Manitou 100 VJR è una piattaforma con una capacità di 227 kg e un’altezza di lavoro fino a 9,9 m

tre al REDUCE Fuel Eco-Program, un nuovo elemento battezzato REDUCE TCO (Total Cost of Ownership). Reduce TCO è un programma che permette di visualizzare tutti i costi che concorrono al costo totale di possesso. Questa iniziativa evidenzia i centri di costo più importanti per sensibilizzare l’utilizzatore e favorire una riduzione e ottimizzazione degli stessi. Per visualizzare queste informazioni, Manitou ha creato un calcolatore TCO disponibile su un sito web: http://tco.manitou.com Il cliente inserisce i suoi dati come il numero d’anni d’uso desiderati, il numero d’ore di attività, l’assicurazione, la manutenzione ecc. e regola i diversi parametri per ottenere i costi orari globali della macchina. Il risultato appare anche sotto forma di grafico per visualizzare la ripartizione dei vari centri di costo all’interno del TCO globale. Osservando questi dati, l’utilizzatore può valutare meglio la situazione e agire sui centri di costo in modo più efficace. In questa prima fase, lo strumento integra i dati secon-

do la percezione dell’uso del cliente e per il momento non costituisce uno strumento di misura. Manitou è il primo costruttore a comunicare in materia di TCO, tenendo conto di questa nozione sin dalla progettazione delle sue macchine e a mettere a disposizione dei clienti uno strumento per sensibilizzarli.◀

Manitou Fondato dalla famiglia Braud oltre 60 anni fa, il gruppo Manitou è oggi presente in tutto il mondo. Leader mondiale nella movimentazione, il Gruppo progetta, produce, distribuisce e garantisce l’assistenza per le macchine destinate ai settori edile, agricolo e industriale. Le gamme dei prodotti del Gruppo comprendono: sollevatori telescopici fissi, sollevatori telescopici rotativi e di grande capacità, carrelli elevatori, semi-industriali e industriali, pale compatte gommate e cingolate,

piattaforme aeree porta-persone, carrelli imbarcati, attrezzature per magazzinaggio e accessori. Grazie ai suoi marchi (Manitou, Gehl e Mustang) e ad una rete di 1.400 concessionari nel mondo, il Gruppo propone le migliori soluzioni creando il massimo valore per la clientela. Con sede legale in Francia, nel 2017 il Gruppo ha registrato un fatturato pari a 1,6 miliardi di euro in 140 paesi e impiega circa 3.900 collaboratori decisamente orientati alla soddisfazione del cliente.

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Preview EIMA > Hinowa

Ecce Hinowa A EIMA (Bologna, 7-11 novembre) Hinowa mostrerà le sue soluzioni per l’agricoltura e gli spazi verdi. Anche se, in azienda ne sono certi, si continuerà a parlare della nuova piattaforma cingolata Lightlift 33.17

Pad 33 Stand A9

di Umberto Piagnoni

D

al 7 all’11 novembre, Hinowa sarà presente all’EIMA 2018 ed esporrà i propri macchinari per le lavorazioni/manutenzioni di giardini e la cura degli spazi verdi come le piattaforme aeree, i minidumpers, i transpallet e, inoltre, per la componenti-

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HINOWA

stica della meccanica agricola esporrà i sottocarri cingolati, all’interno del padiglione 33, nello stand A9. Assente per motivi di spazio ma protagonista indiscussa del 2018 per Hinowa, la nuova piattaforma cingolata Lightlift 33.17. A EIMA si continuerà, alla Hinowa ne sono certi, a parlare di lei.

«Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?», per citare un noto film di Moretti. Pare proprio sia una caratteristica della cingolata Lightlift 33.17 far parlare di sé. Vincitrice del Premio Innovazione Intermat 2018 nella categoria “Lifting, Handling & Transportation”, la nuova


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piattaforma cingolata Lightlift 33.17 è la testimonianza pratica del percorso di redesign e reengineering di prodotto e di processo intrapreso da Hinowa, che ha aperto una nuova strada in merito allo sviluppo di piattaforme aeree in grado di raggiungere altezze superiori a 30 m.

Efficienza in altezza La Lightlift 33.17 è la più alta piattaforma della gamma Performance IIIS e raggiunge un’altezza massima di lavoro di 32,6 m, oltre che uno sbraccio orizzontale massimo di lavoro di 16,5 m. Il jib Performance con angolo di rotazione a ± 90° di cui è dotata e la sua particolare struttura le permettono di aggirare facilmente gli ostacoli in quota (Up&over 17 m), oltre che di lavorare in negativo.

Lightlift 33.17 DATI TECNICI

Portata piattaforma

230 kg

Altezza di lavoro

32,60 m

Sbraccio operativo

16,50 m

Lunghezza macchina chiusa

6,50 m

Lunghezza di trasporto senza cesto e supporto ruotato

5,80 m

Altezza di trasporto piattelli installati

1,99 m

Dimensioni navicella std

1600 x 700 x h.1100 mm

Rotazione cesto

180° (+/-90°)

Pendenza max in traslazione

16°/28,7%

Peso macchina

7616 kg

Motore diesel

Kubota D902

Motore elettrico

380V / 50HZ - 11kW (optional)

Sistema Lithium-ion

7,6 KWh

Larghezza carro aperto/chiuso

1200 - 1700 mm

Area di stabilizzazione variabile

5140x4600 mm (ridotta 6300x3300)

Una struttura compatta Anche la compattezza è un’importante peculiarità della piattaforma cingolata Lightlift 33.17 Performance IIIS che, senza cestello e con apposito supporto ruotato, misura solo 5,8 metri di lunghezza. Il cestello, con portata utile di 230 kg senza restrizioni, per tutto l’arco di lavoro, si distingue per una rotazione di 180° (± 90°/-90°), è ampio e confortevole (1.600 x 700 x 1.100 mm) e assicura agli operatori grandi spazi di movimento e di ricovero per gli attrezzi utilizzati in quota. L’altezza di trasporto inferiore a 2 m (1,99 m, con piattelli installati) consente alla piattaforma di accedere facilmente agli interni degli edifici e di attraversare porte industriali e civili. L’area di stabilizzazione è variabile e si attesta a 4,6 x 5,1 m con sbraccio totale e a 3,3 x 6,3 m con sbraccio limitato. In fase di stabilizzazione ridotta questa macchina può ruotare di 360° e operare con continuità e velocità costante, con uno sbraccio di 10,5 m sul laterale.

La larghezza del carro aperto/chiuso è di 1.200/1.700 mm. Il peso operativo della piattaforma, che è in grado di superare una pendenza massima di 16° (28,7%), è di 7.616 kg.

Funzionalità “intelligenti” Tra le innovazioni tecnologiche applicate alla piattaforma cingolata Lightlift

33.17 Performance IIIS spicca la funzione “Go Home”: chiudendo e allineando automaticamente i bracci telescopici, essa ne aumenta la velocità di rientro ed esclude eventuali errori che si possono verificare in questa particolare fase di lavoro. La piattaforma cingolata Lightlift 33.17 Performance IIIS può essere dotata di

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Preview EIMA > Hinowa

La funzione Go Home

Una novità: chiusura e allineamento automatico dei bracci, che riduce il tempo di rientro degli stessi ed elimina il verificarsi di errori in questa delicata fase di lavoro

propulsore diesel Kubota D902, 3 cilindri, eventualmente accompagnato da motore elettrico da 380 V / 50 Hz. In alternativa la motorizzazione con pacco batterie agli ioni di litio, soluzione quest’ultima che garantisce un livello di emissioni pari a zero, oltre che una particolare silenziosità e un basso impatto ambientale. In tal modo, la piattaforma può essere utilizzata anche in luoghi chiusi o caratterizzati da uno scarso ricambio d’aria, garantendo un’ottima autonomia di lavoro e velocità nei movimenti. Tra le funzionalità “intelligenti” offerte dalla piattaforma cingolata Lightlift 33.17 Performance IIIS - che può passare automaticamente dalla posizione di trasporto a quella di lavoro - rientra anche l’apertura sincrona (o simultanea) del braccio principale e di quello telescopico: sfilando quest’ul-

timo in automatico si solleva anche il principale, garantendo la salita in quota dell’operatore con un utilizzo più intuitivo. Con un unico joystick si possono eseguire in sequenza entrambi i movimenti del braccio principale: il sollevamento e lo sfilo.

Ricche dotazioni Varie e utili le dotazioni con cui Hinowa ha arricchito la piattaforma cingolata Lightlift 33.17 Performance IIIS. Un esempio? La chiusura rapida della macchina, con ritorno a terra veloce: non serve la chiusura completa della piattaforma per il ritorno a terra del cestello. Inoltre, tutti i multi-sfili sono a funi e non a catene e sono contenuti completamente all’interno dei bracci, per garantire una maggiore protezione e una limitata manutenzione (anche le catenarie sono poste internamente ai bracci).

Nuovo pannello Smart Vision LCD

Per i comandi a terra, offre tutte le informazioni sul telecomando e in più si possono visualizzare le istruzioni operative e il manuale dell’operatore

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La piattaforma cingolata Lightlift 33.17 Performance IIIS presenta un nuovo display del telecomando, più ampio e a colori, e un nuovo pannello SmartVision LCD per i comandi a terra, dove si possono visualizzare tutte le informazioni sulla piattaforma, le istruzioni operative e il manuale d’uso.

Il nuovo jib Performance con angolo di rotazione a ± 90°, la rotazione del cesto a ± 90° e la struttura della macchina di un braccio inferiore con 3 bracci telescopici detto TB (tower boom) + braccio superiore con 2 bracci telescopici detto MB (main boom) + braccio JIB permettono di aggirare facilmente gli ostacoli in quota

La piattaforma cingolata è indicata principalmente per le seguenti applicazioni: ▶▶ Potature piante ▶▶ Tinteggiature ▶▶ Ristrutturazioni di interno e di esterno ▶▶ Pulizie ▶▶ Posa pannelli solari ▶▶ Manutenzione ponti ▶▶ Manutenzione parchi divertimento ▶▶ Manutenzioni hotel ▶▶ Posa insegne ▶▶ Manutenzione tetti e grondaie ▶▶ Installazione e manutenzione di impianti elettrici.◀

INFO Hinowa S.p.A. Via Fontana 37054 Nogara (VR) Tel: 0442 539100 Fax: 0442 539075 info@hinowa.com www.hinowa.com

Hinowa Fondata nel 1987 a Nogara, in provincia di Verona, è frutto di una lunga tradizione familiare di meccanizzazione e produzione di macchine su cingoli, ha portato avanti lo sviluppo di attrezzature compatte e performanti, adatte al lavoro quotidiano, in alternativa agli ingombranti mezzi tradizionali, inadatti

per luoghi difficili da raggiungere. L’azienda, in costante evoluzione, ha dimostrato qualità che hanno portato il marchio ed i prodotti Hinowa ad essere apprezzati sia in Italia che all’estero. Utilizzando i versatili sottocarri cingolati, sono stati realizzati mezzi potenti e maneggevoli, duraturi nel tempo, ottimi

compagni di lavoro per i più svariati settori. Oggi l’azienda occupa una superficie di 90.000 mq, di cui 27.000 coperti ed ha scelto di investire nell’internazionalizzazione stabilendo punte di eccellenza in Europa, Americhe, Australia ed Asia.

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Speciale radiocomandi > Autec

FJB

Novità in casa Autec A partire dall’introduzione della Frequency Hopping Spread Spectrum (FHSS) per giungere all’FJB, il più grande modello della serie DYNAMIC: le novità introdotte da Autec sono molte di Umberto Piagnoni

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ecentemente AUTEC ha introdotto la comunicazione radio Frequency Hopping Spread Spectrum (FHSS) anche nella serie AIR, dedicata principalmente ad applicazioni nel settore dell’automazione, del sollevamento industriale e delle macchine operatrici. Questa comunicazione radio, già presente nella serie DYNAMIC, è bidirezionale, dual-band, configurabile da parte del cliente in frequenze completamente automatiche (870/915 MHz). È disponibile sia sulle pulsantiere LK Neo che sull’unità trasmittente “Sidekick” SK4, unitamente ad una performance di sicurezza della funzione di STOP fino a PL e, SIL 3 (in conformità alla EN ISO 13849-1/EN IEC 62061). Nella serie AIR sono state rilasciate anche le unità trasmittenti a pulsantiera A4B, A6B e A8B, con doppia batteria esterna estraibile Li-Ion, caricabatteria e kit chiavi di accensione comprese nella fornitura standard. In questo modo è stata resa più semplice la sostituzione della batteria e ridotto il tempo di inattività.

DIN Rail

Nel corso delle ultime manifestazioni fieristiche AUTEC ha, inoltre, presentato la sua ultima unità ricevente AUTEC DIN Rail, progettata per adattarsi all’interno del quadro elettrico delle macchine. L’unità è costituita da almeno una CPU ed un modulo di alimentazione, ma grazie alla sua struttura modulare, possono essere aggiunti fino a 4 moduli di espansione per ospitare schede opzionali. Con alimentazione AC o DC, ha numero e tipologia di uscite configurabili ed antenna esterna standard. L’installazione è semplice, collegandosi ai quadri elettrici tramite guida DIN. All’interno del quadro elettrico, il ricevitore è anche meglio protetto da elementi esterni. AUTEC DIN Rail è un prodotto altamente resistente alle vibrazioni e supporta molte interfacce, tra cui RS-232/485, CANopen, Profibus DP, PROFINET, ETHERNET, EtherCAT® e EtherNet / IP ™. La serie di prodotti proposti da AUTEC per le macchine idrauliche e mobili ha visto, invece, l’introduzione di modelli con una nuova radio 2,4 GHz, omologati in tutti i principali mercati internazionali e disponibili anche per soluzioni radiocomando multiple (multi-trasmittente, multi-ricevente).

A8B

FJB, infine, è l’ultima e più grande unità trasmittente introdotta nella serie DYNAMIC. Altamente configurabile e robusta, grazie anche alle sue dimensioni (426x243x214 mm / 5,5 kg), può disporre di un elevato numero di attuatori. Grazie alla comunicazione radio bidirezionale con ricerca dinamica e intelligente del canale libero, FJB ed altre unità trasmittenti della serie DYNAMIC sono in grado di visualizzare messaggi provenienti dalla macchina su display grafico a 256 colori TFT LCD da 4.3’’ (480x272 pixel), programmabile con CODESYS V3.5 / JMobile, con 6 tasti per la navigazione sul display e/o abbinabili a specifiche funzioni.◀

INFO Autec srl Via Pomaroli, 65 36030 Caldogno (VI) - Italy Tel. +39 0444 901000 info@autecsafety.com www.autecsafety.com/it

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Speciale radiocomandi > IMET

Trent’anni di IMET L’azienda di Sacile quest’anno festeggia un anniversario davvero speciale: 30 anni di attività, e ancora c’è la voglia anno dopo anno di mettersi in gioco di Sandro Tozzi

I

MET celebra quest’anno il suo 30° anniversario di attività: 30 anni di continua ricerca e innovazione nella progettazione e realizzazione di radiocomandi industriali di sicurezza. Ultimo risultato è la serie M880, composta dai nuovi modelli WAVE2, ARES2, KRON, ZEUS2, THOR2, MODIN, RAY e G4. Tutti i radiocomandi della nuova gamma sono caratterizzati dal circuito di STOP che assicura il massimo livello di sicurezza secondo gli standard europei ed internazionali, nuove scatole progettate e costruite con materiale altamente resistente agli urti e temperature di esercizio che possono andare dai -25° ai +70°C.

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I nuovi radiocomandi IMET sono in grado di memorizzare ogni evento che causi un guasto o un arresto anomalo e le ore di lavoro effettuate dal radiocomando stesso. Un tool di diagnostica dedicato permetterà ad un pc di interfacciarsi al radiocomando, permettendo di verificare i parametri di funzionamento e visualizzare la lista degli eventi più significativi accaduti. Tutti i modelli presentano il cambio di frequenza automatico realizzato con tecnologia “AFA” (Adaptive Frequency Agility) che elimina di fatto il rischio di interferenze. Il canale più libero tra tutti quelli presenti viene continuamente ricercato e selezionato in caso di presenza di disturbi.

Nuova funzionalità è l’opzione PIN CODE che consente di limitare l’utilizzo del radiocomando al solo personale autorizzato, garantendo in questo modo una maggiore sicurezza. La nuova serie M880 ha visto la nascita anche di altre opzioni molto interessanti.


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Ricevente S La novità

Il nuovo pannello retroilluminato

Una novità, molto apprezzata in particolar modo dagli addetti al lavoro che operano nelle ore notturne o in ambienti interrati, è il pannello retroilluminato. Tutti i modelli di trasmittenti, infatti, possono essere equipaggiati di pannello retroilluminato per una perfetta leggibilità dei comandi anche durante le sessioni di lavoro in penombra o al buio. è stata introdotta la ricevente S, dalle dimensioni compatte (127x147x70 mm), che ne permettono l’installazione anche in spazi ridotti. Adatta sia ai settori del sollevamento industriale che mobile. Altra nuova opzione è la tessera Kapta che permette di abbinare in pochi secondi una trasmittente sostitutiva ad una ricevente senza richiedere l’apertura delle unità. Allo scopo le unità trasmittenti integrano un lettore wireless e le riceventi sono accompagnate da una card. Una volta eseguito l’abbinamento, mediante una procedura predefinita, esso rimane permanente ed esclusivo, anche in caso di spegnimento. Inoltre, anche la gamma di filocomandi IMET è stata ampliata con il nuovo modello in CAN per una comunicazione diretta al protocollo della macchina senza ulteriori interfacce.

Il filocomando è dotato di logica di funzionamento programmabile e la categoria di sicurezza del circuito di stop può arrivare fino a PLe, Cat 4. Oggi IMET conta su una grande varietà di formati di trasmittenti e riceventi che permette di soddisfare le più svariate esigenze di controllo a distanza delle applicazioni appartenenti ai settori industriali, edili, agricoli e “mobile” in generale. La crescita del successo trova le sue radici nell’idea di mantenere i processi di progettazione e produzione totalmente all’interno della propria azienda.

IMET è presente in oltre 30 Paesi nel mondo con i suoi importatori, centri assistenza e rivenditori. Per il prossimo futuro la mission aziendale si pone come obbiettivo di incrementare le applicazioni particolari, con la messa a punto di radiocomandi personalizzati, sempre in linea con le esigenze che chiederà il mercato.◀

IMET in breve IMET srl è un’azienda con sede a Sacile (PN). Nasce alla fine degli anni Ottanta e produce radiocomandi industriali, ambito nel quale sin da subito si distingue per volontà di innovazione e attenzione alle nuove tecnologie. I radiocomandi IMET si contraddistinguono per la loro estrema affidabilità e l’elevato livello qualitativo dei materiali impiegati, frutto di un costante lavoro di ricerca e sperimentazione. Tutte le apparecchiature IMET vengono interamente progettate e assemblate all’interno dell’azienda e sottoposte a una serie di

controlli intermedi e di collaudi finali, atti a garantirne la massima affidabilità. Ed è proprio questa netta propensione dell’azienda verso un’oculata pianificazione delle proprie risorse che ha consentito a IMET di ottenere il marchio di qualità UNI EN ISO9001 dal 1998. IMET è presente in oltre 30 paesi con la sua rete di vendita e assistenza e si rivolge a diversi settori: edilizia, sollevamento industriale, gru idrauliche, pompaggio del calcestruzzo, spurgo-ecologia, perforazione, automazione industriale.

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Speciale radiocomandi > REMdevice

Pensiero differente Al Geofluid di Piacenza (3-6 ottobre) il team di REMdevice ha spiegato come un’altra tecnologia sia possibile di Sandro Tozzi

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EMdevice è un’azienda giovane – è nata nel 2003 a Bogogno, in provincia di Novara. Frutto di un giusto mix di competenze ed esperienze in diversi campi, per quanto riguarda le tecnologie si pone come una vera e propria alternativa alla concorrenza. Al Geofluid (Piacenza, 3-6 ottobre 2018) abbiamo potuto parlare con Enrico Spataro, Responsabile vendite Italia, per comprendere le gamme proposte e in particolar modo i punti di forza dei prodotti REMdevice.


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Ci può spiegare esattamente perché i radiocomandi della sua ditta si differenziano dagli altri in positivo dal punto di vista dell’affidabilità? REMdevice è l’unico costruttore al mondo che realizza dei radiocomandi con la carica a induzione: noi non abbiamo un vano batteria esterno per alloggiare le batterie intercambiabili, ma c’è un sistema di ricarica che prevede la batteria all’interno del radiocomando. Eliminando il vano batteria e i contatti, si evitano tutta una serie di problemi legati all’umidità e ad altre problematiche tipiche di ambienti aggressivi, in primis le infiltrazioni di polveri. Pertanto, i nostri radiocomandi non soffrono tutte quelle problematiche dovute all’ossidazione dei contatti e alle vie di accesso. Parliamo delle batterie. Tutto il sistema va in carica? La trasmittente viene appoggiata su una base che ha un tempo di ricarica di circa 4/5 ore, come gli altri dispositivi sostanzialmente, però ha una resa di lavoro molto superiore: normalmente le batterie con la ricarica estraibile hanno una resa che varia dalle 8 alle 12 ore di lavoro per ogni ricarica di batteria; per i nostri radiocomandi si parla, per ogni carica, di 40 ore di lavoro. Vuol dire 8 ore al giorno in media per tutta la settimana: posso anche dimenticarmi per 5 giorni di ricaricarle, e lavoro lo stesso.

do, 3 anni di garanzia della batteria. Chi sceglie REMdevice ha come plus l’abbattimento dei costi legati alla sostituzione di batterie. Causa dei tipici problemi di guasto alle schede elettroniche è l’accesso di acqua o polveri all’interno delle trasmittenti. Questi inconvenienti si traducono poi in costi di fermo macchina: fermare un cantiere oggigiorno significa non solo il mero costo dell’intervento – comunque solitamente elevato, ma implica tutti i costi legati al fermo macchina. Perciò i nostri radiocomandi sono assolutamente convenienti, sia per i costruttori che appongono il loro marchio sulla macchina e ne rispondono in prima persona, sia per gli utilizzatori che abbattono i vari costi di gestione. Che prodotti proponete? Abbiamo due famiglie di prodotti: una è la famiglia dei cosiddetti STANDARD (radiocomandi che hanno le configurazioni normalmente uti-

Enrico Spataro

Responsabile vendite Italia

lizzate nelle macchine classiche: carro ponte, gru edile...), poi abbiamo la famiglia CUSTOM, che si divide in due famiglie di elettronica: il MOBILE e il MOVE. La piattaforma MOBILE è una ricevente universale per macchinari con alimentazione 10-30 Vdc che si integra con tutti i sistemi automotive. Ottimizzata per il comando di macchine di sollevamento, nautica, foresta-

Genesis

Tra i prodotti in fiera, Genesis: semplice ed efficace in ogni ambiente di lavoro, può accogliere diverse tipologie di attuatori e joystick, selettori e potenziometri, pulsanti, data feedback e display da 2.6” e 3.2”. Una piattaforma universale che trova applicazione dalla logistica al sollevamento, dai trasporti marittimi e ferroviari, dalle escavazioni, a ogni tipo di mezzo cingolato, nelle piattaforme aeree e nelle applicazioni forestali e minerarie

E quanto dura in totale la batteria dei vostri radiocomandi? La vita totale della batteria è di 4/5 anni, a differenza delle batterie estraibili ricaricabili che ogni anno/anno e mezzo vanno sostituite perché non tengono più la carica e hanno problemi di resa in ore lavoro. Inoltre come REMdevice garantiamo, unici al mon-

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Speciale radiocomandi > REMdevice

RUBY BOX le, ferroviario, perforazione (Seriali, On/Off, proporzionali PWM, ma anche CANopen e RS422/RS485 multiprotocollo: tutto ciò che serve). Poi abbiamo la piattaforma MOVE, dove io invece vado ad alimentare tutte le macchine sia in 12-24 Vdc che in 48-115 Vac. Nella versione MOVE la concezione è quella di una base su cui io posso andare ad apporre tutta una serie di schede di espansione per implementare la scheda base con le manovre che mi servono a mia scelta. E questo lo fate voi? Certo, lo facciamo noi al momento della configurazione. Abbiamo la scheda madre nel fondo della scatola e sopra andiamo ad apporre tutta una serie di slot che possono essere on-off, pvm, seriali ecc. e così si configura il ricevente a seconda di cosa è richiesto dal cliente.

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E le trasmittenti? Le trasmittenti sono di due famiglie: a pulsantiera e a manipolatore. Quelle a pulsantiera si dividono in due versioni: la serie T, che è quella piccola e compatta che si sviluppa in 3/5/7 pulsanti, di cui uno è sempre ausiliario programmabile; la serie Brick che parte da 9 pulsanti e arriva a 12 pulsanti ed è dotabile di display, selettori o potenziometri. Poi ci sono i manipolatori, a due versioni: quelli piccoli, i Pail e quelli grandi, i Genesis. Queste due trasmittenti si distinguono per le dimensioni e ovviamente ognuno per la possibilità di alloggiare più e diverse famiglie di attuatori, joystick, selettori… Tutti sono compatibili con tutte le gamme di elettronica, perciò sempre compatibili con le piattaforme MOVE o MOBILE.

Ricevitore da esterno configurabile Serie: BP5 – T – 2G4 – MOVE Versioni: DIN CL – EDILBOX – TERMINAL 2G4

Parliamo della manutenzione. Un altro punto di forza REMDevice. REMdevice da 15 anni produce dei radiocomandi che utilizzano tutti da sempre lo stesso modulo batteria e lo stesso caricabatteria. Quindi, il nostro service, il nostro cliente, il nostro magazzino è dotato di un’unica batteria e di un solo caricabatteria. Non abbiamo, come gli altri, sviluppato in 15 anni più versioni di batterie e caricabatteria e conseguentemente più schede elettroniche all’interno. Questo semplifica in maniera sostanziale quella che è la gestione dei ricambi. E questa è la nostra strada, perché vogliamo garantire


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Radiocomando Pail EPS

Radiocomando progettato per il controllo di distributori idraulici costituiti da una elettrovalvola di tipo proporzionale comandata in PWM e fino a 8 elettrovalvole onoff (4 movimenti bidirezionali)

sempre aggiornamento ma in un ottica di totale compatibilità. Le schede che producevamo 15 anni sono migliorate dal punto di vista delle performance, ma comunque rimane la compatibilità: la scheda che io produco oggi deve funzionare anche con la macchina di 15 anni fa e viceversa. Ma la verità è che la manutenzione, con REMdevice, praticamente non esiste.

l’altissimo livello di qualità necessitano di costante servizio di assistenza e sostituzione delle batterie estraibili. Molti costruttori di macchine hanno provato a risolvere il problema cambiando fornitore ma la vera svolta nell’eliminazione delle criticità è REMdevice cheha rivoluzionato la percezione del radiocomando rendendolo operativo ed economico.

Può spiegarci meglio? Le scelte tecniche e progettuali seguite fin dall’inizio hanno portato l’azienda a dotare tutti i sistemi dell’esclusiva garanzia di 36 mesi comprese le batterie (esclusa serie T) risultato della bassissima incidenza di guasti riscontrati in oltre 15 anni, la necessità di ricorrere all’assistenza è legata ai casi di perdita, furto o distruzione del radiocomando. Siamo sicuramente l’alternativa ai classici radiocomani che nonostante

Dal punto di vista del mercato del sollevamento, qual è il prodotto che vendete di più? Nel sollevamento il nostro cavallo di battaglia è la serie T, pulsantiere piccole, compatte e immuni da problemi di infiltrazioni di acqua e da problemi di caduta, come del resto tutti i nostri radiocomandi. Questa gamma in particolare ha la batteria al litio non ricaricabile che rende fino a 1200 ore / lavoro (2000 ore / lavoro nella versione 2.4 Ghz.) hanno molte

possibilità di configurazione ed il sistema radio lavora su 72 canali nelle frequenze 433-870 Mhz. Con il sistema brevettato REMSYS CODE è possibile l’immediata sostituzione della trasmittente in modo veloce e semplicissimo senza ricorrere a tecnici ed interventi onerosi. La serie Brick e Pail invece è proposta per affrontare esigenze di maggiore configurazione e personalizzazione e sono dotate del sistema di ricarica a induzione.◀

INFO REMdevice Via A. Munari, 72 36055 Nove (VI) Tel.: +39 0424 500 262 Fax: +39 0424 508 631 info@remdevice.com www.remdevice.com

AMC Instruments srl Già da diversi anni REMdevice ha in attivo una collaborazione con il politecnico di Torino concretizzatasi nella nascita di una start-up: AMC Instruments srl. In particolare, è stato messo a punto un prodotto per il monitoraggio, un’applicazione hardware e software che in grado di monitorare qualsiasi struttura sia statica che dinamica. «Per fare un collaudo e cogliere movimenti anomali», spiega Paolo Gobbato (Sales Manager), «normalmente i tecnici piazzano una serie di sensori e stendono km di fili, e poi fanno dei controlli per vedere se

ci sono dei movimenti anomali della struttura. Noi abbiamo ideato un sistema che costa 1/20 perché non serve gettare i fili: si piazzano i sensori che possono essere impiegati una volta sola o lasciati lì per un tempo utile al monitoraggio». I sensori misurano la distanza tra due punti ma anche la flessione o la microflessione di una barra o di un organo in movimento. L’informazione viene poi elaborata da un software e si vede se al passaggio del carico le sollecitazioni rientrano o meno in uno standard. Ma i sensori possono anche essere piazzati staticamente ed

effettuare la valutazione ogni tot minuti o ore. «Misurazioni utili per le strutture dinamiche (esempio: ponte, pala eolica, turbina), ma anche per le strutture statiche. Sono perfetti per le turbine, per esempio, che girando si usurano: si vede se è ora di fare o meno manutenzione. In un caso del genere, il sensore si sveglia quando vogliamo e dà l’informazione. Oppure sono ottimi per misurare i siti archeologici: un castello, un ponte romano, l’arco di trionfo: si piazzano i sensori e si capisce se hanno subito un micromovimento, uno smottamento, anche infinitesimale.»

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Componenti > Bonfiglioli

Nel cuore dei sollevatori telescopici è stato siglato un accordo di licenza esclusivo per la produzione e la vendita della tecnologia brevettata mCVT di CVTCORP da parte di Bonfiglioli di Porfirio Ferrari

C

VTCORP, leader mondiale nella progettazione e nello sviluppo di trasmissioni meccaniche a variazione continua (mCVT) innovative e ad elevata efficienza per il segmento off-highway, e Bonfiglioli, azienda leader a livello mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di motoriduttori, riduttori epicicloidali e azionamenti elettronici, hanno annunciato un accordo di licenza esclusivo per la produzione e la vendita, da parte di Bonfiglioli, della tecnologia brevettata mCVT di CVTCORP per alcune applicazioni come sollevatori telescopici e altre macchine. La cooperazione tra Bonfiglioli e CVTCORP prevede anche lo sviluppo di una gamma completa di trasmissioni basate sulla tecnologia mCVT attualmente disponibile. Nell’accordo di licenza sono stati definiti i termini per trasferire la produzione di Ecomec 150, usata nei sollevatori telescopici Ecoshift di Skyjack, insieme all’attuale

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pipeline di vendita di CVTCORP con i volumi da commercializzare previsti all’inizio del 2020. CVTCORP ha sviluppato la tecnologia mCVT, attualmente il “cuore” di Ecomec 150 e già utilizzata nel nuovo sollevatore telescopico Skyjack Ecoshift, garantisce elevata potenza, alta efficienza e vantaggi economici senza precedenti. La tecnologia brevettata mCVT di CVTCORP, risultato di oltre 15 anni di attività di sviluppo, offre ai produttori di macchine una soluzione scalabile e affidabile garantendo un’impareggiabile facilità d’uso, l’opportunità di ridurre la taglia motore endotermico, nonché un miglioramento complessivo delle performance del veicolo nell’ordine del 20-30%. Bonfiglioli, dopo l’acquisizione di O&K

nel 2015, è diventato il fornitore della più vasta gamma di trasmissioni a ingranaggi sul mercato nel settore delle costruzioni, nell’industria mineraria e nella movimentazione dei materiali, per macchine di dimensioni da 1 ad oltre 1.000 tonnellate. Grazie al miglioramento continuo del design, ai comprovati standard di qualità e all’eccellenza operativa riconosciuti dai produttori di macchine più rinomati in tutto il mondo,

Ecomec 150 è impiegato nel nuovo sollevatore telescopico Skyjack Ecoshift


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La tecnologia brevettata mCVT di CVTCORP, risultato di oltre 15 anni di attività di sviluppo, offre ai produttori di macchine una soluzione scalabile e affidabile garantendo un’impareggiabile facilità d’uso, l’opportunità di ridurre la taglia motore endotermico, nonché un miglioramento complessivo delle performance del veicolo nell’ordine del 20-30%

Bonfiglioli, con i suoi 40 anni di esperienza nel settore, si è confermata come punto di riferimento nel mercato delle trasmissioni a ingranaggi.

CVTCORP ha sviluppato la tecnologia mCVT, attualmente il “cuore” di Ecomec 150 e già utilizzata nel nuovo sollevatore telescopico Skyjack Ecoshift, garantisce elevata potenza, alta efficienza e vantaggi economici senza precedenti

Bonfiglioli Bonfiglioli progetta, produce e distribuisce una vasta gamma di motoriduttori, dispositivi di azionamento, riduttori epicicloidali e inverter a livello mondiale, che soddisfano le richieste più estreme ed esigenti nel campo industriale dell’automazione, delle macchine mobili e dell’energia rinnovabile. Bonfiglioli serve più ambiti ed applicazioni di qualsiasi altro produttore di azionamenti ed è leader di mercato in molti settori. Fondata nel 1956, l’azienda Bonfiglioli opera in 21 paesi, con 14 impianti di produzione e oltre 3.700 dipendenti in tutto il mondo.

«Il sostegno di Bonfiglioli, unito alla sua reputazione di produttore d’eccellenza su scala globale, velocizzerà la commercializzazione della nostra tecnologia mCVT nel mercato mondiale a partire dai sollevatori telescopici», ha affermato Daniel Girard, fondatore e CEO di CVTCORP. «Non vediamo l’ora di supportare Bonfiglioli ad espandersi rapidamente nei settori in cui la nostra innovativa tecnologia mCVT può contribuire all’utilizzo di motori più piccoli, alla riduzione del consumo di carburante, ad ottenere una maggiore sicurezza e produttività», ha aggiunto Girard. «CVTCORP collaborerà con Bonfiglioli per proseguire nel suo sviluppo di controlli avanzati e funzionalità di connettività per l’ottimizzazione di trasmissioni complete dei veicoli e offrire ai clienti dei sollevatori telescopici una tecnologia semplice da utilizzare ma all’avanguardia.» «Negli ultimi anni ci siamo impegnati a fondo per espandere e ampliare la nostra gamma di prodotti nei nostri mercati di riferimento, ottenendo risposte entusiaste dai clienti. Alcuni

anni fa, quando abbiamo conosciuto la tecnologia CVTCORP, ci siamo subito resi conto della sua natura rivoluzionaria. Abbiamo riconosciuto immediatamente le caratteristiche peculiari che offriva questa tecnologia e l’opportunità di diversificazione che offriva alla nostra azienda facendo comunque leva sulle nostre competenze distintive in termini di mercato, tecnologia ed eccellenza operativa,» afferma Fausto Carboni, CEO di Bonfiglioli. CVTCORP ha sviluppato la tecnologia mCVT, attualmente il “cuore” di Ecomec 150 e già utilizzata nel nuovo sollevatore telescopico Skyjack Ecoshift, garantisce elevata potenza, alta efficienza e vantaggi economici senza precedenti. La tecnologia brevettata mCVT di CVTCORP, risultato di oltre 15 anni di attività di sviluppo, offre ai produttori di macchine una soluzione scalabile e affidabile garantendo un’impareggiabile facilità d’uso, l’opportunità di ridurre la taglia motore endotermico, nonché un miglioramento complessivo delle performance del veicolo nell’ordine del 20-30%.◀

Informazioni su CVTCORP Fondata nel 2001, CVTCORP è una multinazionale specializzata nella tecnologia delle trasmissioni meccaniche a variazione continua (mCVT). L’azienda si occupa di sviluppare, produrre e fornire trasmissioni CVT per i settori edile e agricolo. Grazie al numero infinito di rapporti fornito dalla

trasmissione, le macchine sono in grado di lavorare di più consumando meno carburante. Si tratta di una tecnologia che offre una soluzione conveniente per i veicoli e gli equipaggiamenti dotati di questi prodotti innovativi. L’azienda è una società a capitale privato con sede fuori da Montréal (Canada).

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Visto in fiera > Böcker

Un mercato che tira Stiamo parlando del Centro-Sud Italia, dove le macchine e le attrezzature Böcker sono sempre più apprezzate. La conferma dalla recente partecipazione alla Fiera del Levante, tenutasi quest’anno dall’8 al 16 settembre 2018 di Umberto Piagnoni

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L

a manifestazione pugliese – autentico catalizzatore per il mercato del Centro-Sud della penisola – ancora una volta si è dimostrata il palcoscenico ideale per le macchine Böcker. Non solo una vetrina di livello nazionale, ma anche una vera e propria occasione per concludere trattative, per avviare nuove, interessanti, collaborazioni e anche per fare il punto su un mercato in chiara crescita.

Böcker alla Fiera del Levante Una guida d’eccezione, Sergio Medusa, ci porta tra i padiglioni della Fiera del Levante. In Böcker Italia dal 2000, inizialmente ha seguito commercialmente le regioni del sud: Puglia, Basilicata, Molise, Campania e Calabria, aree

alle quali, dal 2016, sono state aggiunte Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. Un territorio tanto vasto quanto diversificato, che richiede una notevole duttilità che ben si accompagna alle naturali caratteristiche dei prodotti Böcker. «Al solito», ci spiega Medusa, «la Fiera del Levante ha svolto un ruolo importante sotto il profilo pubblicitario e ci ha dato l’opportunità di presentare ai nostri clienti, e potenziali clienti, le ultime novità inerenti i nostri prodotti, in particolare gli elevatori per traslochi, che sono da sempre considerati prodotti di ottima qualità. Tra questi ha riscosso un notevole successo il Junior HDBE, con il modello esposto già venduto a un’importante società di traslochi barese. Motore elettrico e a scoppio, assale restringibile, livellamento millimetrico della gabbia, ruote di

Sergio Medusa

testa telescopiche e timone retrattile, sono le caratteristiche vincenti dell’elevatore più compatto della sua categoria, che si esalta in soli 4 m di pacco scale». Notevole l’interesse anche per i Toplift per mobili ed edilizia che han-

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Visto in fiera > Böcker

Un mercato in crescita La manifestazione pugliese si è quindi innestata in un mercato in sicura e costante crescita. «Pur trattando zone che indiscutibilmente viaggiano a velocità diversa da quelle del Nord», ha commentato Medusa, «gli elevatori per traslochi ed edilizia Bocker, grazie alla loro ottima considerazione, raggiungono ogni anno risultati interessanti in termini di percentuali di vendite. Un discorso a parte meritano le gru, per le quali stiamo organizzando eventi ed azioni commerciali finalizzate alla divulgazione e alla conoscenza del prodotto, a seguito delle quali auspichiamo risultati certi, proprio come sta avvenendo nelle altre aree d’Italia. Da parte nostra ci impegniamo a garantire una sempre più costante attenzione alle esigenze della clientela, per permettere alle imprese di svolgere il lavoro con la massima sicurezza, comodità e professionalità». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Daniele Tommasin che ha aggiunto: «L’impegno di Böcker Italia per il Sud della penisola si concretizzerà tra fine anno e inizio del 2019 attraverso aziono riscosso l’interesse di molte società impegnate nel settore delle ristrutturazioni di interni e delle coperture. A tale proposito va sottolineato come le imprese del Centro-Sud siano state le prime a comprendere e apprezzare l’utilizzo degli elevatori come strumento indispensabile per velocizzare e svolgere in sicurezza il proprio lavoro. Importante anche il riscontro avuto dai mobilieri rivolto in particolare modo al modello con gabbia girevole e rientrabile. Se la manifestazione pugliese ha visto l’esordio per il mercato del Sud della gru trainata AHK 30/1500, di sicuro interesse è stata la presentazione (anche in questo caso una prima assoluta per il mercato meridionale) del Piag-

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gio Porter allestito con l’elevatore HL 24. Gli apprezzamenti ricevuti da tanti visitatori si sono concretizzati nella vendita di un modello a un consolidato cliente Böcker, soddisfatto di poter aggiungere l’HL 24 su Porter Ecopower (Benzina+GPL) alla sua flotta composta dagli elevatori Agilo HL 42/29, Agilo 34/1-8 e Agilo 32/2-7. «Con una larghezza di solo 1,5 m e un’altezza in punta di soli 2,4 m», conferma Daniele Tommasin, Responsabile Commerciale di Böcker Italia, «si tratta di un modello veramente unico per la sua categoria. In 2,2 di PTT riesce infatti a coniugare i vantaggi della stabilizzazione veloce di un allestito con la compattezza e silenziosità di un trainato».

Daniele Tommasin

Responsabile Commerciale di Böcker Italia


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ni mirate molto importanti. Partiamo dal presupposto che l’azienda edile o di traslochi, oppure il mobiliere, del Sud Italia abbiano le stesse modalità di lavoro e le stesse esigenze delle aziende del Nord. Di conseguenza le azioni di marketing sviluppate nel Settentrione, e coronate con un importante incremento del portafoglio ordini, trasferite al Sud inevitabilmente porteranno a un aumento delle vendite anche nelle regioni meridionali, soprattutto nell’ambito dell’edilizia».◀

A proposito di Böcker Fondata nel 1958 da Albert Böcker a Werne, Vestfalia (Germania), la società si occupa dapprima di attrezzi dedicati all’agricoltura per poi orientarsi decisamente verso la progettazione e costruzione di elevatori inclinati per l’edilizia. In pochi anni Böcker cresce di livello e già nel 1962 apre al mercato internazionale con la consegna della prima macchina in Austria. Mentre continua l’evoluzione tecnologica si allarga il mercato internazionale, con la prima consegna negli Stati Nniti avvenuta nel 1972. È datato 1989 l’esordio della prima autogrù in alluminio e il 1992 vede la consegna del 25.000° elevatore. Oggi la sede della società copre una superficie di oltre 70.000 m² in cui si producono autogrù, gru trainate, ascensori a cremagliera, elevatori per traslochi/edilizia. La vocazione internazionale è confermata da sette consociate estere e da una presenza in ben 36 paesi seguiti attraverso una strutturata rete di dealer. Attualmente in Böcker lavorano oltre 400 dipendenti, di cui 47 nelle realtà dislocate sui mercati internazionali.

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Focus azienda > Ravioli

Orgoglio italiano Una realtà con oltre novant’anni di storia che ha fatto della qualità e dell’orgoglio Made in Italy i suoi punti di forza: Ravioli S.p.A. ha come mission la soddisfazione piena del cliente di Porfirio Ferrari

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Ravioli Collettore rotante EXD Atex

R

avioli S.p.A., azienda milanese gestita dalla stessa famiglia dal 1926, offre un’ampia gamma di apparecchi personalizzabili, applicabili nel settore della movimentazione industriale, del sollevamento, della trazione elettrica, della nautica, fino a soddisfare le esigenze di settori sviluppati più recentemente negli ultimi 8 anni, come quello per la produzione di energie rinnovabili, sia di tipo eolico che fotovoltaico. L’azienda, con base a Milano, è tra le prime imprese italiane ad avere avuto la lungimiranza, le competenze e il coraggio di rivolgersi anche a un pubblico straniero, iniziando un vero e proprio percorso di internazionalizzazione già dagli anni ’80. Questa attitudine la porta oggi a essere un partner affidabile e presente nel mondo, con prodotti sempre all’avanguardia e costantemente adeguati alle norme vigenti in ciascun mercato mondiale di riferimento. In qualche modo invertendo la rotta consueta che caratterizza molte realtà italiane e la maggior parte dei mercati che si riforniscono dalla Cina, Ravioli S.p.A. va in Cina per esportare i propri prodotti, orgogliosa ambasciatrice del Made In Italy che tutto il mondo ci invidia. Attraverso studio, progettazione, realizzazione e un iniziale controllo qualità, che avvengono interamente nella sede dell’azienda a Mila-

che. L’impegno di Ravioli si concretizza nella gamma di Finecorsa Rotativi di Sicurezza Serie Driver FRM, nati proprio dalla costante ricerca e dal costante miglioramento delle caratteristiche tecniche sempre all’avanguardia, che oggi rendono il Finecorsa Driver FRM elemento di spicco della

no, la gamma dei prodotti Ravioli si espande per comprendere differenti settori applicativi, per soddisfare ampie esigenze di mercato, con soluzioni standard o studiate e personalizzate insieme al cliente, garantendo in questo modo una piena soddisfazione delle richieste dell’utilizzatore. In quest’ottica e da sempre sensibile alle tematiche ambientali, l’azienda milanese dagli anni 2000 ha lanciato “Green e-Motion”, programma dedicato completamente allo studio e alla realizzazione di prodotti necessari per la produzione di energie rinnovabili, come da sorgenti eoliche o fotovoltai-

Radiocomando TeleRadio Panther Safety

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Focus azienda > Ravioli

Radiocomando TeleRadio Panther CanOpen

gamma Ravioli per l’applicazione su turbine eoliche. Grazie all’elevato grado di personalizzazione del prodotto e degli accessori che lo compongono, alla presenza di 3 diversi assi di rotazione e a sensori di ultima generazione, il Finecorsa Driver FRM è l’alleato perfetto per la gestione e il controllo costante di pitch e yaw, garantendo in un solo prodotto la possibilità di regolare e monitorare ogni istante l’inclinazione, la posizione e la movimentazione della turbina in azione. Inoltre, il Finecorsa Driver FRM ha ricevuto l’idoneità nelle prove di corrosione in nebbia salina, secondo la Norma EN ISO 9227, e di resistenza all’umidità sotto condensa di vapore acqueo secondo ISO 6270, diventando irrinunciabile anche nell’applicazione su turbine eoliche offshore. Ravioli non è solo energia pulita, è anche supporto nello smaltimento dei rifiuti e nell’abbattimento delle polveri. Unico distributore ufficiale in esclusiva per l’Italia dei Radiocomandi dell’Azienda Svedese Tele Radio Group

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S.A., Ravioli garantisce così la risposta perfetta anche ad applicazioni di questo genere. In particolar modo, la serie Panther offre l’opportunità di una trasmissione su banda di frequenza libera internazionale di 2.4GHz, dà la possibilità di creare un software ad hoc, sviluppando programmi su richiesta della clientela. Tutte le trasmittenti serie Panther possono inoltre dialogare con una ricevente di piccole dimensioni, completa di interfaccia CANopen, che permette di utilizzare i radiocomandi in modo semplice e versatile sulla rete esistente. Grazie al Radiocomando Panther, applicato sia sui camion che effettuano la raccolta dei rifiuti, che per la movimentazione e gestione dei cannoni di aria e acqua, utilizzati per l’abbattimento di polveri, Ravioli contribuisce a un mondo più pulito. Sempre alla ricerca di soluzioni personalizzabili per soddisfare il proprio cliente, la gamma Ravioli si compone anche di una vasta serie di Pre-

se di Corrente Rotanti, specificamente adatte all’applicazione nel settore dell’agricoltura, sia su macchine agricole, che in silos adibiti alla conservazione delle granaglie. L’impegno dell’azienda meneghina, in questo particolare settore, vede protagoniste molteplici soluzioni, tra cui la gamma di Prese di Corrente Rotanti EXD, omologate ATEX e, per questo, appositamente studiate e realizzate per l’utilizzo in ambienti con atmosfera di polvere potenzialmente esplosiva Zona 21 e 22, come i silos. La Presa Rotante EXD diventa di fondamentale importanza nel momento in cui il silos viene svuotato e residui di granaglie persistono al suo interno. Grazie all’attivazione della Presa Rotante che permette il movimento rotatorio, il silos viene completamente ripulito da qualunque tipologia di rimanenza, evitandone la fermentazione e quindi il potenziale sviluppo di polveri esplosive. Dotata anch’essa di accessori ottimali a richiesta che permettono al cliente di “costruire” su misura la pre-


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Ravioli Finecorsa Driver FRM

Ravioli: la storia La Società, fondata a Milano da Umberto Ravioli, inizia la sua attività di costruzione di apparecchi elettromeccanici nel 1926. Condotta dai figli Alessandro e Gianfranco Ravioli, nel 1949 la Società si trasforma in Ravioli F.lli. Viene ampliata la gamma di prodotti, grazie all’introduzione di nuovi finecorsa, salvamotori, resistenze elettriche, pulsantiere e quadri elettrici per il settore del sollevamento. Ravioli F.lli contribuisce così in prima linea alla ricostruzione del nostro Paese nel dopoguerra.

sa rotante in varianti con diverso numero di anelli e diversa tipologia di spazzole, la Presa Rotante EXD ATEX è la risposta eccellente alle richieste del mercato dell’agricoltura. Guidata dalla 3’ e dalla 4’ generazione della famiglia, Ravioli S.p.A. oggi è una realtà in costante crescita che unisce valori etici a innovazione tecnologica, esperienza e storia, che solo un’attività di più di 90 anni può vantare, al forte entusiasmo verso nuovi traguardi da raggiungere in futuro. Amante del proprio Paese, della sua cultura e della sua tradizione, e fortemente sensibile alla salvaguardia e valorizzazione dei tesori del territorio

Nasce la Ravioli S.p.A. nel 1975. Con sguardo rivolto a soddisfare le molteplici esigenze dei due macro settori applicativi in cui opera, Ravioli S.p.A. inizia negli anni Ottanta la produzione di connettori Europa a norme DIN, di contattori in c.c. per il settore della trazione elettrica industriale e di radiocomandi industriali di sicurezza, per il settore del sollevamento. Ravioli S.p.A. è annoverata negli anni Novanta tra le prime aziende ad essere certificate ISO 9001, riconoscimento

italiano, Ravioli S.p.A. è lieta e onorata di essere annoverata tra i sostenitori del FAI (Fondo Ambiente Italiano), in qualità di Corporate Golden Donor: una qualifica che le permette di esprimere al meglio la propria responsabilità sociale d’impresa, il proprio impegno concreto e il proprio amore per le meraviglie d’Italia. Pur non dimenticando mai di aver fatto la storia, supportando la propria città in momenti critici durante la ricostruzione del secondo dopoguerra, Ravioli S.p.A. continua la sua crescita in parallelo a Milano e al mondo intero, ampliando la propria proposta di prodotti e innovando costantemen-

fortemente voluto a dimostrazione della profonda predisposizione del management aziendale in termini di Qualità come metodo. Nel 2007 alla Ravioli è assegnato il Premio Milano Produttiva, conferito all’Azienda dalla Camera di Commercio. Nel 2010, in linea con il suo credo e in relazione alla stesura del Codice di Comportamento Etico avvenuta nel 2009, Ravioli istituisce il Progetto “Green E-Motion”. Quest’anno Ravioli S.p.A. diventa Corporate Golden Donor del FAI – Fondo Ambiente Italiano.

te la sua gamma, per poter fornire risposte sempre più personalizzabili e all’avanguardia tecnologica, senza mai dimenticare l’esperienza, la storia, le persone che ogni giorno la rendono grande.◀

INFO Ravioli S.p.A. Via Passo Pordoi, 4 20139 Milano Tel. +39 02536301 Fax +39 02536305 raviolispa@raviolispa.com www.raviolispa.com

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Soluzioni > Genie

Genie oltre i limiti del freddo artico Una Genie® S®-45 TraX è stata appositamente equipaggiata per sopportare condizioni climatiche polari e consegnata in una destinazione remota grazie a un servizio di logistica personalizzato di Sandro Tozzi

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ll’inizio dell’anno, il CH2M Hill Polar Services (CPS) ha consultato diversi produttori di macchine per il sollevamento aereo per trovare una soluzione di sollevamento funzionale a lavori di costruzione e manutenzione nell’ambito della sua attività presso la Summit Station (Stazione Vetta), una stazione di ricerca polare in Groenlandia. Le sue esigenze: una piattaforma aerea a braccio montata su cingoli adatta alle estreme condizioni polari, oltre alla consegna in una località particolarmente difficile da raggiungere. Pronto a fare uno sforzo ul-

teriore per rispondere a questa insolita richiesta, il Distributore Autorizzato Genie in Danimarca, Jøma Lift Teknik A/S, ha risposto proponendo una versione appositamente equipaggiata di Genie® S®-45 TraX, piattaforma a braccio telescopico da 15,72 m montata su cingoli. Finanziata dalla Fondazione Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti e gestita in cooperazione con il Governo della Groenlandia dal 1988, la Summit Station (Stazione Vetta) è una piattaforma scientifica dedicata alla ricerca sulle carote di ghiaccio polare. Funzionante durante tutto l’anno, è situa-

ta a 72°36’ Nord, 38°25′ Ovest di latitudine e ad un’altitudine di 3.231 m. Con una temperatura media annua di meno 31°C, che raggiunge punte estreme di meno 55°C, proprio come indica il suo nome, la Summit Station (Stazione Vetta) ha sede nel punto più alto della calotta glaciale della Groenlandia.

Genie® S®-45 TraX

presso la Summit Station, una stazione di ricerca polare in Groenlandia

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Soluzioni > Genie

La Genie S-45 TraX presenta un esclusivo sistema di cingoli triangolari indipendenti posizionati ad ogni estremità della macchina. Grazie a questo particolare accorgimento, la macchina mantiene sempre il contatto con il terreno: ogni cingolo è anche in grado di ruotare di 22° in alto e in basso, oltre ad offrire l’angolo di sterzata di 30 gradi

Offrendo un’altezza di lavoro di 15,72 m, uno sbraccio orizzontale di 11,18 m ed una capacità di sollevamento di 227 Kg, a differenza del tradizionale design da “pala gommata” che ha un intero cingolo per ogni lato, la piattaforma a braccio Genie S-45 TraX presenta un esclusivo sistema di cingoli in quattro punti unito a un sistema brevettato di assale oscillante. Dotata di quattro cingoli triangolari indipendenti posizionati a ogni estremità della macchina e all’angolo di sterzata di 30 gradi che offre le stesse prestazioni di guida e sterzata di una tradizionale macchina su ruote con sterzata frontale, questa macchina mantiene sempre il contatto con il terreno - ogni cingolo è infatti anche in grado di ruotare di 22° in alto e in basso. Grazie a questo sistema unico, la piattaforma Genie S-45 TraX si adatta a terreni sconnessi o a superfici sensibili e a cambiamenti netti di pendenza, tra cui l’angolo di rampa su molti rimorchi da trasporto. Come risultato, questo sistema offre aumentata aderenza al terreno e massima potenza e coppia che riducono l’usura nella maggior parte delle condizioni, passando da fango morbido, sabbia e neve fino a ghiaia più dura non livellata, pietra, superfici a base di asfalto o calcestruzzo.

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Nell’ambito della preparazione della macchina per la Summit Station (Stazione Vetta) alle condizioni polari, questa particolare piattaforma a braccio Genie S-45 TraX è stata equipaggiata con il Kit Climi Freddi Genie che comprende olio motore sintetico, una batteria ricoperta da 110 V, serbatoio dell’olio riscaldato, riscaldatore antigelo delle spine e tubi idraulici tarati a -40°C. Jøma Lift ha anche raccomandato la sostituzione dell’olio idraulico standard con apposito olio artico più adatto a temperature di congelamento. A causa dell’alta quota della posizione della Summit Station (Stazione Vetta), anche la scelta del motore era un fattore importante. «I motori a combu-

stione si basano sulla combinazione giusta di aria e combustibile per generare i cavalli di potenza. A più di 3.000 m sopra il livello del mare, la percentuale di ossigeno nell’aria è ridotta, e questo può portare ad una perdita di potenza fino al 30%», afferma Jorgen Martinsen, CEO di Jøma Lift Teknik A/S. E continua: «Per assicurarsi che la macchina operi in modo efficiente in queste condizioni estreme, abbiamo intrapreso degli interventi per migliorare la potenza sviluppata del motore Deutz della macchina. I cingoli sovrastano una calotta di ghiaccio, senza di questi il ghiaccio non sopporterebbe il peso della macchina e non potremmo farci strada su colline e dossi. Oltre ad essere compatibile


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al mezzo aereo che doveva trasportarla in cantiere senza dover essere sottoposta ad alcuna modifica, la piattaforma Genie S-45 TraX aveva esattamente la portata orizzontale di cui avevamo bisogno», dice il Sig. Burnside. Conclude: «Una delle ragioni chiave alla base dell’ordine di questa macchina è stato dover costruire un nuovo dormitorio montato su pali per evitare che cumuli di neve bloccassero l’accesso all’edificio. A causa delle condizioni invernali estreme, possiamo lavorare soltanto durante la stagione estiva e da quando abbiamo avuto la Genie S-45 TraX abbiamo proceduto molto bene, con grande risparmio di tempo e senza l’inconveniente di dover allestire un ponteggio, cosa che è particolarmente gradita nel nostro rigido clima polare». Oltre a fornire la giusta soluzione per le dotazioni che incontrassero le necessità di CPS, Jøma Lift ha anche giocato un ruolo importante nell’assistere il suo cliente nel processo amministrativo e logistico legato alla spedizione della macchina al porto di Kangerlussuaq in Groenlandia, seguita dal suo carico su una rara versione dell’aereo militare Lockheed 130

Notizie su CH2M La squadra CH2M è entusiasta di fronte a sfide difficili - più dura è la sfida, più il team è determinato nel voler trovare una soluzione. Si prendono carico con passione dei più complessi problemi di infrastrutture e di risorse naturali dei loro clienti e li analizzano da ogni possibile prospettiva per riuscire a risolverli in modi che nessuno ha mai proposto prima. Allo stesso tempo, la società sta creando nuovi percorsi per il progresso

appositamente equipaggiato con sci, prima di essere volata ad altri 800 km direttamente alla sua destinazione finale in giugno. «Jøma Lift Technik è stato l’unico fornitore in grado di rispondere a tutte le nostre specifiche esigenze», dice Jay Burnside, Responsabile dei Servizi Tecnici e di Costruzione di CH2M CPS. «Jorgen Martinsen, CEO di Jøma Lift, è stato di grande aiuto durante la fase di ispezione e in grado di fornire la documentazione, la formazione e il collaudo che erano richiesti nel contratto d’acquisto del Governo Americano». Continua: «La squadra di Jøma è stata anche molto di supporto nel soddisfare le nostre richieste specia-

Notizie su Terex Terex Corporation è un produttore globale di macchinari per il sollevamento e la lavorazione di materiali e fornisce soluzioni di supporto ai clienti durante l’intero ciclo di vita dei macchinari, per massimizzare il rendimento del loro investimento. Alcuni dei marchi più conosciuti di Terex sono Terex, Genie, Powerscreen e Demag. I macchinari Terex sono al servizio di clienti in vari settori

industriali, tra i quali: l’edilizia, le infrastrutture, le attività di produzione, le spedizioni, i trasporti, la raffinazione, l’energia, il settore delle aziende di servizi pubblici e le attività minerarie e di estrazione nelle cave. Terex mette a disposizione una gamma di prodotti e servizi finanziari per facilitare l’acquisizione di macchinari Terex, tramite Terex Financial Services (Servizi finanziari Terex).

umano, portando una ventata di freschezza, energia e intraprendenza in ogni comunità che coinvolge. I suoi partner e i suoi clienti comprendono governi, comunità e imprese in più di 50 Paesi. Per affrontare le loro più grandi sfide, CH2M attinge a capacità integrate profondamente in tutta la sua organizzazione per tutti i settori dei suoi clienti. CH2M ha oltre 25.000 dipendenti e 95 lingue parlate al suo interno in 200 diverse aree tematiche.

li per le modifiche del motore, emissioni, tipologia di carburante e per la spedizione, così come per la copertura speciale per il deposito invernale.» «Posso anche aggiungere che Jorgen e la sua squadra sono stati bravissimi e hanno lavorato con professionalità e con tempestività nel predisporre documenti e modulistica varia richiesta nell’appalto Federale degli Stati Uniti», nota Angelica Huffman, Responsabile di Subappalti Federali. «Jorgen ha proposto soluzioni di logistica per la spedizione e mi ha aiutato, in quanto amministratrice del contratto, a capire come meglio coordinare l’iter ispettivo perché fosse conforme sia ai nostri termini di pagamento che ai requisiti previsti dal porto di Aalborg in Groenlandia».◀

INFO Jøma Lift Teknik A/S Fondata nel 1999 e con quartier generale in Kolding, Danimarca, Joma Lift Teknik è specializzata nella vendita ed assistenza di piattaforme di lavoro aeree. La società è un distributore dei seguenti marchi: Genie, Teupen e Leguanlifts.

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Telescopici > Bobcat

Un nuovo telescopico firmato Bobcat Bobcat punta alla movimentazione di carichi pesanti con il suo nuovo sollevatore telescopico compatto TL43.80HF di Sandro Tozzi

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Speed Management System (SMS)

Tra le caratteristiche del telescopico Bobcat, lo Speed Management System, che permette di mantenere il motore a pieno regime anche durante la traslazione lenta. Con il sistema di gestione della velocità Bobcat SMS è possibile regolare la velocità di traslazione della macchina indipendentemente dal regime di rotazione del motore. È sufficiente regolare la velocità del motore secondo le impostazioni ottimali per l’accessorio in uso e poi inserire la velocità di traslazione desiderata. Il sistema è particolarmente utile quando si impiegano accessori che richiedono traslazione lenta e costante, ma con regime motore elevato

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obcat, con il lancio del sollevatore telescopico TL43.80HF, offre una nuova soluzione per le applicazioni di movimentazione di carichi pesanti per i settori dell’industria, della manifattura, dei materiali da costruzione, dei depositi logistici e per le cave e miniere. Con il nuovo TL43.80HF, Bobcat offre ora una gamma di quindici diversi modelli di telescopici a telaio rigido,

con capacità di sollevamento massime comprese tra 2,6 e 4,3 t e altezze di sollevamento massime da 6 a 18 m. «Sono più di 60 anni che noi di Bobcat innoviamo costantemente il mercato, sviluppando sempre nuove macchine per rispondere alle esigenze dei clienti. Il nuovo TL43.80HF conferma quest’eredità, completa la nostra gamma di sollevatori telescopici e assicura ai clienti tutti i vantaggi di una produttività che non teme

confronti nelle applicazioni di carico. Le macchine Bobcat sono progettate per impieghi gravosi, garantendo comunque sempre l’agilità e la versatilità necessarie nelle applicazioni più generiche», ci spiega Olivier Traccucci, Senior Product Manager per i telescopici Bobcat. A differenza degli altri produttori sul mercato, tutti i sollevatori telescopici Bobcat sono coperti di serie da garanzia di tre anni/3.000 ore, estendi-

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Telescopici > Bobcat

Fine corsa ammorizzato

Bobcat offre un sistema di ammortizzazione di fine corsa che rende più dolci i movimenti del braccio telescopico quando lo sfilo è prossimo agli angoli minimi e massimi, oppure alla piena retrazione

bile fino a cinque anni/5.000 ore. Tutti i sollevatori telescopici Bobcat, per i clienti europei, sono progettati in Europa e prodotti nello stabilimento della società a Pontchâteau, in Francia.

Grande capacità di sollevamento in un telescopico compatto Grazie alla grande capacità di sollevamento pari a 4,3 t e all’altezza di sollevamento massima di quasi 8 metri, il TL43.80HF è un telescopico compatto che riunisce in una singola macchina robustezza, capacità di affrontare terreni accidentati e semplicità d’uso.

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La grandissima stabilità del TL43.80HF è dovuta al telaio scatolato saldato, al centro di carico basso, al passo lungo e al nuovo massiccio contrappeso posteriore, fattori che hanno consentito a Bobcat di ridurre al minimo le dimensioni complessive della macchina, con una larghezza di appena 2,30 m e una lunghezza inferiore a 5 m misurata dal retro della macchina al dorso delle forche.

Con in più un diametro di sterzata di appena 3,71 m, questo nuovo telescopico Bobcat è una macchina estremamente maneggevole, caratteristica particolarmente utile quando si lavora in spazi angusti. Le capacità fuoristrada su suoli accidentati del TL43.80HF sono ottimizzate per le operazioni di lavoro e scavo in cumuli di materiali, grazie al ri-


Il motore

Bobcat ha progettato il diesel D34 puntando a creare un motore dalle grandi prestazioni ma con consumi estremamente ridotti. I motori di questa famiglia soddisfano i requisiti Stage IV / Tier 4 Final grazie a un pacchetto integrato per la riduzione delle emissioni che fa a meno del filtro antiparticolato diesel (DPF) e che include ricircolo dei gas di scarico (EGR), catalizzatore di ossidazione diesel (DOC) e riduzione catalitica selettiva (SCR). Il Bobcat D34 è disponibile in versione da 75, 100 e 130 HP

corso ai nuovi assali Dana Spicer per impieghi gravosi con differenziale a slittamento limitato e la straordinaria forza di trazione disponibile fino al 90% del peso della macchina. Il TL43.80HF offre inoltre di serie alcune funzioni automatiche pensate per permettere all’operatore di concentrarsi interamente sul lavoro da

INFO Bobcat Company è leader nel settore della progettazione, fabbricazione e distribuzione di macchine compatte per applicazioni industriali, costruzione, noleggio, paesaggistica, manutenzione del suolo, lavori pubblici, reti di pubblici servizi e miniere. Bobcat è una società del gruppo Doosan.

svolgere, come l’ammortizzazione del braccio, il freno di stazionamento e la ventola reversibile che aiuta a mantenere pulito il sistema di raffreddamento (radiatore) negli ambienti polverosi. Come tutti i telescopici Bobcat, anche il nuovo TL43.80HF monta di serie molte funzioni intelligenti ideate per ottimizzare il lavoro in cantiere, come il limitatore che regola la velocità in maniera indipendente dal regime del motore, il sistema di regolazione della velocità del braccio e la modalità ECO, in grado di ridurre il consumo di carburante anche del 15% in meno. Il TL43.80HF offre inoltre una soluzione ideale per il segmento più gravoso e a

maggiore produttività del settore agricolo, con capacità e altezze di sollevamento e forza di strappo praticamente senza pari sul mercato. Il modello è disponibile inoltre in tre diversi pacchetti AGRI ideati per soddisfare diversi livelli di esigenze in termini di semplicità d’uso e comfort per il settore agricolo.

TL43.80HF – Specifiche principali ▶▶ Capacità di sollevamento max: 4300 kg ▶▶ Altezza di sollevamento max: 7500 mm ▶▶ Sbraccio orizzontale max: 4000 mm ▶▶ Velocità di traslazione max: da 20 a 40 km/h ▶▶ Potenza del motore: Bobcat D34 97 kW (130 HP) Stage IV/T4f.◀

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