MT n.8 | Novembre - Dicembre 2018

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Anno XXX n.8 | Novembre-Dicembre 2018

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0023

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Visto a ECOMONDO

SCAI SpA

Visto a EIMA Kohler: la tentazione dell’ibrido

Visto a EIMA Spettacolo Merlo

L’evento CICEE: passi da gigante



+86-155-7515 9611 E-mail: 635014976@qq.com Web: www.chinaCICEE.com


Anno XXX n.8 | Novembre-Dicembre 2018

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Anno XXX n. 8 | novembre-dicembre 2018

Attraverso la nostra newsletter riceverai mensilmente tutte le ultime novità del tuo settore. Essere aggiornati non è mai stato così semplice!

Editoriale di Manuela Cortesi Direttore responsabile Emanuele Giovannini – emanuele.giovannini@scimedia.it Direttore editoriale Manuela Cortesi – manuela.cortesi@scimedia.it Hanno collaborato a questo numero: Vincenza Camaggi, Porfirio Ferrari, Emanuele Giovannini, Umberto Piagnoni, Marianna Senni, Miriam Spada, Sandro Tozzi, Nino Venieri Ufficio amministrazione Tel. +39 0542 22601 E-mail: info@scimedia.it Abbonamenti Italia: € 60,00 Estero: € 90,00 Ufficio abbonamenti Tel. +39 0542 22601 E-mail: abbonamenti@scimedia.it Stampa GRAFICHE MDM - Forlì Pubblicità Tel. +39 0542 22601 E-mail: advertising@scimedia.it Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su MT, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta da SCI media srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. SCI media srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto a SCI media srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore. Periodicità Sono previsti 8 numeri/anno, di cui 3 parzialmente in lingua inglese Spedizione Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0023 Registrazione Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 913 del 22/07/1989 Iscrizione ROC: 29737

p. 4 www.tracmag.it

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/FC/AUT.0023

a te Sommario

n.8 | Novembre-Dicembre 2018

ogni mese pensiamo

Visto a ECOMONDO

SCAI SpA

Visto a EIMA Kohler: la tentazione dell’ibrido

Visto a EIMA Spettacolo Merlo

L’evento CICEE: passi da gigante

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News > Le brevi a cura della redazione

10/12/18 18:42

p. 6

L’evento > Conferenza stampa CICEE

Focus macchina > Kobelco SK350DLC-10

CICEE: passi da gigante di Marianna Senni

Piccola e letale di Miriam Spada

p. 50

Visto a Ecomondo > SCAI SpA Ecosistema SCAI di Manuela Cortesi p. 20

Visto a Ecomondo > CGT Eleganza in stile CAT di Manuela Cortesi

p. 54

Attrezzature > Cangini Benne srl

Focus macchina > Wacker Neuson WL95

Performance e sicurezza di Miriam Spada

p. 14

p. 24

Wacker Neuson gioca pesante di Miriam Spada p. 60

Visto a EIMA > MP FIltri

L’innovazione di MP Filtri di Manuela Cortesi e Noemi Aime p. 28

Visto a Ecomondo > DMO SpA

DMO SpA: cuore e competenza di Manuela Cortesi p. 62

Visto a EIMA > Kohler

La tentazione dell’ibrido di Manuela Cortesi e Noemi Aime p. 32

Visto al GIC > CIFA

CIFA: successi e novità di Manuela Cortesi

p. 68

Visto a EIMA > Merlo Group

Spettacolo Merlo di Manuela Cortesi e Noemi Aime p. 36

Visto in fiera > Cima S.p.A. Metax®

Tecnologia > BKT

Tecnica e anima di Manuela Cortesi e Noemi Aime p. 72

Migliorare con la tecnologia di Miriam Spada

p. 42

Visto a Ecomondo > Volvo CE Italia

Focus macchina > Komatsu WB93R-8

Komatsu lancia la terna WB93R-8 di Miriam Spada p. 76

La Volvo che mancava di Manuela Cortesi e Noemi Aime p. 44

MT – Rivista Italiana del Movimento Terra SCI media srl Via Camillo Benso Conte di Cavour, 62 40026 Imola (BO) - Italy P. IVA 03618411205 - R.E.A. BO-533436 Tel. +39 0542 22601 - E-mail: info@scimedia.it www.scimag.news Per le immagini pubblicate si resta a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire

Tecnologia > Trimble

Per Trimble una Las Vegas da record di Umberto Piagnoni p. 78


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Editoriale

Sotto l’albero, il come di Manuela Cortesi

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uai in vista. Dai piccoli ai grandi. Il 7 dicembre si chiude a Perugia la quinta Assemblea nazionale della Cepi (Confederazione europea delle piccole imprese). Manca la volontà politica di fare un programma di investimenti pubblici serio che chiarisca le modalità di efficientamento delle infrastrutture, che metta davvero in sicurezza il territorio. Inoltre, fa notare Antonio Lombardi, presidente di FederCepi Costruzioni, in Italia la burocrazia sta raggiungendo livelli record: tra leggi nazionali, regionali e comunali, si superano le 150mila leggi in vigore in materia. Una follia. «Tanto per dare un’idea ed un termine di paragone: in Gran Bretagna sopravvivono con 3000 leggi; in Germania le leggi in vigore sono 5500 e in Francia 7000. Occorre una sburocratizzazione ed una semplificazione vera se vogliamo rimettere in moto davvero l’economia di questo Paese», spiega Antonio Lombardi. Come farlo e come dialogare con questa politica dei gattini in bacheca, sarà tutto da vedere. E sul fronte grandi imprese la situazione non è certo migliore. La doccia fredda arriva dall’autorevole Edilizia e Territorio, che ha individuato un elen-

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co di grandi aziende italiane del settore costruzioni in difficoltà e ne ha stimato il valore residuo delle commesse che fanno capo a loro a circa 9,4 miliardi di euro. Si tratta di difficoltà di diverse tipologie: c’è chi è esposto verso fornitori e banche e quindi non è sicuro che ci siano risorse sufficienti per portare avanti le commesse, aziende in concordato ovvero senza risorse – impossibilitate ad alimentare la produzione perché non possono pagare i fornitori, oppure aziende che hanno stipulato il concordato in bianco: questo prevede un periodo di tempo per presentare al Tribunale un piano concordatario in cui avanzare delle soluzioni (ricapitalizzazione, prestito ponte o ingresso di nuovi soggetti nell’assetto societario). Infine ci sono imprese in amministrazione straordinaria, ovvero in uno stato che presuppone lo stato di insolvenza. I nomi delle imprese coinvolte fanno male, malissimo. Astaldi, Condotte e Grandi Lavori Fincosit di Roma e la Tecnis di Catania sono interessate in procedure concorsuali. A queste si aggiunge lo stato di sofferenza della CMC di Ravenna che qualche settimana fa non ha pagato la cedola di un bond per crisi di liquidità e Tre-

vi, che sta procedendo con il rafforzamento patrimoniale e la ristrutturazione del debito. Intanto l’ANCE, l’Associazione nazionale costruttori edili, ponendo sotto ai riflettori proprio la crisi di questi big del construction, chiede a gran voce di velocizzare i processi di spesa sulla scia del modello spagnolo del 2008, per sbloccare quei 27 miliardi di euro di opere che proprio dal 2008 sono costati ben 600mila posti di lavoro e 120mila imprese chiuse. Ok sugli investimenti previsti nella legge di Bilancio, dicono, ma il problema resta sempre uno: come renderli attivi.◀

FONTI http://www.federcepicostruzioni. it/2018/12/07/presidente-lombardi-allassemblea-nazionale-cepi-meno-burocraziapiu-investimenti/ https://www.agi.it/economia/costruzioni_ crisi_edilizia-4695571/news/2018-12-02/



News > Le brevi

FAI FILTRI

Fai Filtri inaugura la nuova sede in Russia Fai Filtri sbarca in Russia con una nuova sede situata a nord di Mosca, nell’importante area commerciale di Dolgoprudny, nei pressi dell’aeroporto internazionale di Sheremetyevo. L’azienda italiana produttrice di elementi filtranti e componenti per i settori aftermarket, oleodinamica, elettroerosione, separazione aria/olio e impiantistica industriale, nata nel 1976, ag-

giunge così un altro tassello al proprio piano di investimenti. Fai Filtri Russia si avvale della partecipazione di un partner locale che rappresenta una tra le più importanti realtà del mercato russo nell’ambito della filtrazione industriale e con il quale l’azienda collabora già da diversi anni. La nuova filiale, che vede la presen-

za di personale altamente qualificato e specializzato, intende rafforzare la propria presenza sul territorio russo, un mercato estremamente importante e con enormi potenzialità di sviluppo, anche grazie a un apposito magazzino dedicato ai top seller nel campo della filtrazione per olio idraulico e della separazione aria/olio per i compressori. La superficie iniziale destinata al magazzino per lo stoccaggio dei prodotti è pari a 400 m2, con l’obiettivo di raddoppiare lo spazio nell’arco dei prossimi dodici mesi, mentre l’area dedicata agli uffici corrisponde a circa 150 m2. La nascita della nuova sede in Russia di Fai Filtri, dopo la forte espansione all’estero degli ultimi dieci anni, testimonia una crescita rapida ed efficace a livello internazionale con importanti investimenti in ambito di ricerca e sviluppo.

AMA

AMA: successo a EIMA 2018

AMA ha partecipato a EIMA 2018, l’Esposizione Internazionale di Macchine per l’Agricoltura e il Giardinaggio, organizzata da FederUnacoma a Bologna dal 7 all’11 novembre. Il gruppo si è presentato con uno stand di 480 m2 (Padiglione 18 – Stand B8) con la propria gamma di componenti per l’allestimento e la manutenzione di veicoli a lenta movimentazione. Tra i prodotti esposti, molte novità tra cui anche due soluzioni premiate con la coccarda gialla nell’ambito del Concorso “Novità Tecniche”: - L’ancora per dissodatore, realizzata dalla divisione Sara; - La Controcuffia sfilabile secur PTO di Seat Plastic. Un secondo stand di 330 m2 (Padiglione 33 – Stand B11) era riservato a macchine e accessori per la cura del verde

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di ultima generazione in materia di emissioni inquinanti e risparmio carburante. Protagonista il nuovo marchio di robot tagliaerba intelligenti Kress, presentati per la prima volta in Italia. Nel padiglione 33 Ter, dedicato alle tecnologie realizzate da 35 industrie dell’elettronica applicata, AMA ha esposto la sua gamma di soluzioni per il Precision Farming: un sistema integrato di tecnologie per aumentare la qualità e la produttività delle aziende agricole, rispettando l’ambiente. Per AMA EIMA è un momento privilegiato per far conoscere a una vasta platea di operatori il proprio costante impegno nello sviluppo di soluzioni innovative per i mercati OEM e After market.


BENNA MISCELATRICE SCARICO SICURO

SICUREZZA L’operatore aggancia il tubo di scarico lateralmente in posizione di sicurezza. Lo spostamento verso la posizione centrale è affidato al sistema idraulico e azionato dalla cabina.

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MANUTENZIONE La vasca della benna è progettata in modo da poter estrarre l’intera coclea, agevolando gli interventi di manutenzione.

AFFIDABILITÀ All’apertura della griglia, un sistema automatico blocca la rotazione della coclea garantendo la massima sicurezza.


News > Le brevi

MECALAC

Il Gruppo MECALAC intensifica la sua presenza nel continente nordamericano L’espansione geografica resta una delle priorità del Gruppo Mecalac che, con i suoi 5 stabilimenti, le sue 7 filiali commerciali e una rete mondiale di oltre 250 concessionari progetta, fabbrica e commercializza da più di 40 anni macchine dedicate ai lavori pubblici in cantieri urbani. Nel 2016 Mecalac si insedia negli Stati Uniti con una prima partnership nel Massachusetts. Da allora la rete di distribuzione negli Stati Uniti è stata in continua espansione. Com’è naturale, Mecalac si apre al mercato canadese attraverso 3 distributori che d’ora in poi garantiranno la promozione e la commercializzazione delle macchine Mecalac. Mecalac avvia la commercializzazione delle sue macchine negli Stati Uniti con gli escavatori skid cingolati serie MCR e le pale caricatrici gommate serie AX. Oggi le vendite riguardano la totalità dei prodotti del Gruppo: escavatori cingolati e gommati, pale caricatrici gommate, terne, dumper e compattatori.

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Ampliamento della gamma di prodotti, ma anche espansione geografica con 9 distributori: H&V (Texas), Jersey Rents (New Jersey, a sud della Interstate 195), Jet City Equipment (Washington), LF George, Inc., (Wisconsin), Lorusso Heavy Equipment LLC (Massachusetts, Connecticut, Maine, Vermont, Rhode-Island, New Hampshire), Midwest Underground (South Dakota, Iowa, Nebraska), Powerco Equipment, Inc. (New Jersey: Interstate 195 e a nord, Pennsylvania), Reynolds-Warren Equipment Co. (Georgia), Trenchers Plus, Inc. (Minnesota). Forte di questo successo, sempre nel 2016, il Gruppo Mecalac apre a Boston la filiale commerciale “Mecalac North America” a supporto dei distributori presenti nel Paese e dei mercati canadese e latino-americano. In Canada, il Gruppo è presente nella provincia dell’Alberta con Kaymor Machine & Welding Ltd, nel Quebec con Bobcat Montreal-Trakto, nelle

province della costa orientale di Nuovo Brunswick, Nuova Scozia, Isola del Principe Edoardo e Terranova e Labrador con Saunders Equipment Ltd. Compattezza e polifunzionalità delle macchine Mecalac sono state caratteristiche convincenti in un contesto in cui i cantieri urbani sono in costante crescita. Mecalac offre una soluzione realmente efficiente basata in particolare su un’unica macchina invece delle due o tre abitualmente utilizzate in cantiere. Così, naturalmente, un cantiere urbano che utilizza macchine Mecalac contribuisce alla riduzione degli ingorghi del traffico, del rischio di incidenti, dell’inquinamento e dei disagi per il personale di cantiere e i residenti della zona. Da giugno a settembre presso le varie concessionarie canadesi è stato possibile partecipare a numerosi eventi dimostrativi, open day e prove sul campo. Non ci sono dubbi: l’entusiasmo per le macchine Mecalac è in crescendo grazie alla loro particolare concezione e a prestazioni che offrono anche oltre Atlantico una soluzione reale a sostegno dell’evoluzione della gestione dei cantieri urbani americani. Mecalac è fiera di annunciare fin da ora la sua partecipazione a Conexpo 2020 a Las Vegas. Sarà la sua seconda partecipazione a questa manifestazione fieristica che è la più importante degli Stati Uniti nel settore delle costruzioni. Mecalac sarà lieta di accogliere al suo stand (1200 metri quadrati) un pubblico di professionisti che potrà scoprire e riscoprire, attraverso le dimostrazioni dinamiche, tutti i vantaggi delle sue macchine.



News > Le brevi

DOOSAN

Doosan: eccellenza nelle infrastrutture made in Corea Il Gruppo Doosan punta alla crescita Doosan è molto più che semplici macchine da costruzione pesanti: “Costruisci oggi il tuo domani” è la missione dell’azienda coreana. I suoi diversi campi di azione hanno tutti un chiaro obiettivo: il settore del supporto delle infrastrutture (ISB, Infrastructure Support Business) e cioè i progetti di costruzione e gestione di infrastrutture. Lo sviluppo, la produzione e la vendita di macchine da costruzione ne sono solo una componente, la più elementare. Doosan si è affermata a livello mondiale come fornitore di servizi per il supporto delle infrastrutture, con circa 40.000 dipendenti in 37 paesi. La maggior parte del fatturato dell’azienda è generato dalla divisione ISB. Questo settore commerciale è servito da diverse società controllate: Doosan Heavy Industries & Construction è una realtà industriale chiave impegnata, tra l’altro, in progetti per la costruzione di impianti pionieristici nel settore delle energie rinnovabili, in Medio Oriente, India e nel Sud Est asiatico. Doosan possiede uno speciale know-how nel campo della costruzione di turbine e generatori. Doosan è inoltre considerato il leader mondiale nella costruzione di impianti di dissalazione di acqua marina. Doosan Infracore è uno dei fabbricanti di macchine da costruzione più famosi al mondo. Il suo portafoglio di prodotti include le macchine da costruzione pesanti Doosan (escavatori cingolati, escavatori gommati, pale gommate e dumper) e quelle compatte per applicazioni flessibili a marchio Doosan e della società controllata Bobcat. Mentre il Gruppo Doosan ha generato vendite per 13,5 miliardi di euro nel 2017, il fatturato di Doosan Infracore è stato di circa 5,05 miliardi

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di euro. Con DoosanCONNECT, l’azienda offre una piattaforma telematica all’avanguardia per la gestione delle moderne flotte di macchine. La tecnologia crea nuove opportunità per un più efficiente lavoro in rete che integra le macchine da costruzione in una rete di comunicazione e informazioni. DoosanCARE, un programma di assistenza clienti orientato alla partnership, completa l’offerta. Doosan Infracore sviluppa e produce anche motori diesel e a gas (per applicazioni marine, stradali e non stradali). A fine 2016, ha completato lo sviluppo di un motore diesel conforme alla normativa Euro 6, il più rigido tra gli attuali standard europei contro le emissioni inquinanti e che rispetto ai motori della concorrenza vanta un 10-19% di efficienza dei consumi in più. Doosan Infracore è settima al mondo in termini di fatturato, secondo la più recente rilevazione Yellow Table del KHL Media Group (con riferimento esclusivo al settore della costruzione). Oltre alla divisione ISB, Doosan è attiva in altre aree commerciali con una prospettiva in chiave futura. Queste includono materiali elettronici, idraulica, biotecnologie, ICT e veicoli commerciali (logistica). Nel settore del commercio verso gli utilizzatori finali, Doosan è attiva nei settori dei servizi finanziari, dei media, della consulenza e dei servizi IT. Con una crescita media annua dei ricavi del 10%, il Gruppo Doosan è finanziariamente ben posizionato. Doosan punta a una crescita costante nei prossimi anni, sia organicamente che attraverso acquisizioni strategiche all’interno delle aree di business rilevanti. La holding Doosan Corporation è quotata alla borsa coreana.



News > Le brevi ENGCON

Engcon lancia la benna per condutture adattata ad escavatori di grandi dimensioni Oggi, quei lavori che una volta erano appannaggio di ciò che nel gergo settoriale sono le macchine di servizio o piccoli escavatori vengono realizzati sempre più con escavatori della classe 30 ton. Da ciò consegue la crescente esigenza di ampliare la gamma di attrezzature, e per soddisfare quest’esigenza, Engcon, leader mondiale dei produttori di rotatori inclinabili, lancia la benna per condutture CB29, adattata agli escavatori della classe 27-31 ton. Il lancio della nuova benna per condutture CB29 della Engcon offre svariati vantaggi sia per i committenti che gli appaltatori. «Ci siamo resi conto che i committenti puntano a sfruttare le macchine pesanti che spesso sono in dotazione sui grandi cantieri edilizi o stradali, invece di pagare il trasporto e le ore per più macchine. Lo stesso vale inversamente per l’appaltatore che già dispone dell’escavatore su un dato cantiere. Il prolungamento del tempo di attività della macchina comporta vantaggi reciproci per appaltatore e committente», dice John Lundqvist, sviluppatore di prodotti della Engcon.

Sfruttare il periodo di inattività dei grandi escavatori John Lundqvist spiega che spesso l’escavatore della classe 30 ton inizia i lavori su un cantiere edilizio o stradale con le operazioni di scotico e sbancamento, ed osserva periodi di inattività nell’attesa di un autocarro, di materiale o altro. Questi periodi di inattività potrebbero essere riempiti con lavori di livellamento, interramento condutture ecc. In assenza di periodi di inattività potrebbe comunque risultare più economico sfruttare il 30 tonnellate, che trasportare sul sito un’ulteriore macchina. Soprattutto quando non devono essere fatte opere di ampia portata. «Siamo convinti che questo concetto non rimpiazzerà le macchine di servizio della classe 1520 ton, spesso consistenti di escavatori gommati, perché la loro maneggevolezza e flessibilità le rende ineguagliabili in determinate operazioni. Noi e i nostri clienti vediamo la benna CB29 come un ottimo complemento da sfruttare quando se ne presenta l’occasione», dice John Lundqvist.

Engcon dichiara che la benna per condutture CB29 è di costruzione robusta e rinforzata con acciaio altamente resistente all’usura e all’abrasione con durezza Brinell fino a una misura di 500 unità. CB29 può essere equipaggiata di attacco a libera scelta, ma come standard è dotata di attacco S70, S80 e S2. CB29 è immediatamente disponibile per l’ordine su tutti i mercati.

BAUMA 2019

A bauma 2019 va in scena la digitalizzazione La digitalizzazione sta guadagnando terreno nel settore delle macchine da costruzione. Sempre più tecnologie si stanno facendo strada nel settore. Infrastrutture basate su cloud, portafogli di servizi digitali e soluzioni di sicurezza stanno rivoluzionando il settore. Dall’8 al 14 aprile, i principali produttori mondiali presenteranno i loro sviluppi alla Messe München e inviteranno a partecipare alle discussioni sulle opportunità e le sfide delle nuove tecnologie. I veicoli per cantieri possono ora essere controllati e gestiti con varie tecnologie. Ad esempio, sensori speciali registrano il senso di rotazione dei veicoli di miscelazione del calcestruzzo e registrano quindi il processo

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di scarico. E la digitalizzazione non si ferma neanche in altezza. Già accade, ad esempio, che le gru siano controllate a distanza da un centro di controllo in modo che possano svolgere il proprio lavoro “senza conducente”. Qual è il potenziale dei singoli sistemi digitali? A bauma 2019, i visitatori potranno discutere di questo problema con espositori come Leica, Topcon e Trimble. Questi sono solo tre dei molti espositori che stanno guidando la digitalizzazione nel settore delle costruzioni con prodotti innovativi e e con cui si potrà discutere dell’argomento al Bauma Forum. I visitatori possono trovare una panoramica aggiornata di tutti gli espositori online nel database degli espositori di bauma.


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BKT

Assist di BKT e goal di Paolo Rossi in un match di solidarietà BKT ha organizzato il 9 novembre una cena di gala a scopo benefico con la guest star Paolo Rossi, indimenticato Campione del Mondo del 1982, che ha messo all’asta tre sue maglie della Nazionale. In totale sono stati raccolti oltre 15mila euro, donati all’Associazione ONLUS Parada Italia BKT e solidarietà è un binomio già riconosciuto per via delle numerose iniziative benefiche che l’azienda sostiene da tempo in tutto il mondo. Questa volta però il team si è ampliato con una guest star d’eccezione, il Campione del Mondo Paolo Rossi, ospite d’onore alla cena di gala dedicata alla solidarietà e organizzata da BKT il 9 novembre, nella splendida cornice di Palazzo Gnudi, a Bologna. In questa occasione il Pablito nazionale ha donato tre maglie degli Azzurri con il numero 20, che sono state battute all’asta e il cui ricavato è stato devoluto all’Associazione Parada Italia, che aiuta i bambini che vivono per le strade di Bucarest, in condizioni di estremo disagio. Il 2018 per BKT è l’anno del calcio e la presenza di Paolo Rossi ne è la dimostrazione concreta. Dopo aver siglato a giugno 2018 una partnership triennale con la Lega Nazionale Professionisti B e aver dato il proprio nome alla Serie BKT, l’azienda prosegue il dialogo e la collaborazione con il mondo dello sport italiano con Paolo Rossi. Pablito non è solo una vera e propria icona del calcio italiano, ma è anche impegnato al fianco di BKT in un match di solidarietà, come veri e propri compagni di squadra. Dopo aver incontrato e chiacchierato con i propri fan allo stand di BKT a EIMA (esposizione di macchinari agricoli e per giardinaggio), Paolo Rossi è stato ospite d’eccezione alla cena di gala di BKT, un evento esclusivo che l’azienda ha voluto riservare ai propri clienti, ai rappresentanti delle organizzazioni e associazioni di settore, al suo partner Univergomma e al relativo staff nonchè alla stampa. Nel corso della speciale cena Paolo Rossi è stato intervistato dalla speaker di Radio 105, Rosario Pellecchia, grande appassionato di calcio. Davanti a una platea di ospiti rapiti, Paolo Rossi ha raccontato del Campionato del Mondo del 1982, dell’emozione di sollevare una Coppa di tale importanza e di numerosi aneddoti di quella giornata straordinaria. Pablito ha poi donato tre maglie da calcio autografate, con il numero 20 e il design del Mondiale ‘82, maglie che sono state messe all’asta e che gli ospiti si sono contesi in un’asta emozionate e ribattuta fino all’ultimo secondo. In totale sono stati

raccolti 7.700 €, cifra che BKT ha deciso raddoppiare per sostenere al meglio possibile le iniziative di Parada Italia. «Abbiamo scelto di supportare Parada Italia al fianco di Paolo Rossi perchè soprattutto nell’ambito della solidarietà ciò che conta è il gioco di squadra, non si vince il campionato da soli. Siamo fieri di poter dare il nostro contributo», ha dichiarato Lucia Salmaso, CEO di BKT Europe. «Ho tante cose in comune con BKT», afferma Paolo Rossi, «siamo appassionati di calcio, sosteniamo questo sport con tutte le nostre forze. Entrambi siamo anche fortemente legati alla terra: BKT con la sua specializzazione in agricoltura, io con gli 80 ettari della mia azienda agricola sono un importante polmone di verde dai quali escono vini e oli superlativi. E infine siamo ottimi compagni di squadra per quanto riguarda la la sensibilità sociale. Sono orgoglioso e felice di poter portare il frutto di tanta generosità a questa associazione di volontari in Romania, che sostengo personalmente da anni e che lavora in modo straordinario.» BKT abbraccia da sempre il principio del giving back che è parte integrante e fondamentale della sua filosofia di lavoro. L’azienda è costantemente impegnata a supportare iniziative benefiche in tutto il mondo: dai progetti in campo medico e scolastico in India passando per la Guinea, dove sostiene la Fondazione Iya del testimonial BKT e football freestyler, Iya Traoré fino ad arrivare all’Australia, dove da poco l’azienda ha donato dei fondi agli agricoltori colpiti dalla peggiore siccità australe di sempre. L’impegno di BKT si estende a tutti i continenti con uno sguardo attento alle comunità, alle persone che le abitano, alle attività che svolgono e soprattutto al loro futuro.

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L’evento > Conferenza stampa CICEE

CICEE: passi da gigante Il CICEE (Changsha International Construction Equipment Exhibition) aspira a diventare un nuovo autorevole palcoscenico per le aziende di tutto il mondo. Lo scorso 16 ottobre si è tenuta a Pechino la conferenza stampa di presentazione della fiera di Marianna Senni

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La scorsa edizione, svoltasi nel 2017, ha visto la partecipazione di 330 espositori e 39.000 visitatori, su un’area espositiva di 54.000 m2. Quest’anno però gli organizzatori hanno deciso di puntare ben più in alto.

Guidare l’intelligenza del construction equipment Basata sul tema “Intelligent new generation construction machinery”, questa nuova edizione della fiera vorrà evidenziare le applicazioni e lo sviluppo della “produzione intelligente” nel settore delle costruzioni e promuovere l’innovazione tecnologia nell’industria.

Grandi aspettative

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ervono i preparativi per la quinta edizione della fiera Changsha International Construction Equipment Exhibition (CICEE) che si terrà dal 15 al 18 maggio a Changsha, capoluogo dell’Hunan, in Cina. Dedicata all’industria delle costruzioni, al settore minerario, al mondo del sollevamento, della logistica e dei veicoli speciali, l’esposizione si inserisce perfettamente all’interno dell’iniziativa strategica “Belt and Road” e mira a diventare il nuovo palcoscenico per le aziende mondiali che operano nel settore delle costruzioni, una piattaforma autorevole e d’influenza nel mondo dell’industria.

Venti delle cinquanta più grandi aziende produttrici di macchinari hanno già confermato la loro presenza. Sono attesi più di 1.200 espositori provenienti da 30 nazioni del mondo e 150.000 visitatori professionisti provenienti da più di 100 nazioni che avranno la possibilità di scoprire i tanti nuovi prodotti e le nuove tecnologie che verranno presentate in fiera, partecipare agli oltre 30 forum organizzati e soprattutto assistere a competizioni nel campo prove di 20,000 m2 (International Construction Equipment Olympic Skills Competition). Per i visitatori ci sarà anche la possibilità di recarsi presso gli stabilimenti produttivi delle imprese del construction equipment che si trovano a Changsha (Zoomlion, Sany, Sunward...) prendendo un autobus direttamente all’ingresso della fiera.

Alcuni scatti dell’ultima edizione di Changsha Construction Equipment Exhibition che si è svolta nel 2017

Gli organizzatori Changsha Construction Equipment Exhibition è organizzata da: ▶▶ China Machinery Industry Federation ▶▶ China Construction Machinery Society ▶▶ Hunan Provincial Economic and Information Technology Commission ▶▶ Department of Commerce of Hunan Province ▶▶ China Council for the Promotion of International Trade Hunan Branch ▶▶ Asia-Pacific CEO Association ▶▶ Changsha Municipal People’s Government.

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L’evento > Conferenza stampa CICEE

Changsha International Convention and Exhibition Center La fiera si svolgerà presso il Changsha International Convention and Exhibition Center e coprirà un’area espositiva di 213.000 m2 articolata in 8 padiglioni interni (108.000 m2) e 3 aree espositive esterne (105.000 m2) che ospiteranno anche un’area demo. Costruito nel 2016, è uno dei più importanti poli fieristici cinesi. Per quanto riguarda la logistica, il centro è adeguatamente collegato alla metropolitana, alle linee ferroviarie ad alta velocità e alle superstrade.

Changsha: la capitale del construction equipment Non è un caso che questa fiera si svolga proprio a Changsha. Changsha infatti è una città importante per quanto riguarda l’industria delle costruzioni perché circa 30 grandi aziende cinesi produttrici di macchine hanno i propri quartier generali in questa città (es: Zoomlion, Sany, Sunward) e circa 200 aziende che producono componenti e accessori. Infatti il 23% della produzione cinese di

macchine per le costruzioni proviene proprio da Changhsa, il 7,2% del totale mondiale. Macchine che poi vengono esportate in più di 160 Paesi e regioni del mondo. Nel 2017 il valore totale della produzione dell’intero settore ha superato i 160 miliardi di yuan. Classificata la città cinese più felice per ben 10 anni, Changsha è una città gui-

I giornalisti in visita al centro fieristico

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da all’interno del piano strategico “Made in China 2025”. Grazie alla sua posizione geografica strategica, Changsha è un importante snodo della Cina centro-meridionale in particolare perché è l’unica città in cui si incontrano le vie di trasporto “orizzontali” e “verticali” della Cina che permettono di raggiungere il 70% delle città cinesi in 3 ore.


Due superstrade (Beijing-Zhuhai Expressway, Shanghai-Kunming Expressway) e 3 linee ferroviarie ad alta velocità (Beijing-Guangzhou, ShanghaiKunming and Xiamen-Ningbo) si incontrano a Changsha. L’aeroporto internazionale di Changsha-Huanghua è tra i 10 migliori aeroporti per le rotte domestiche e garantisce circa 30 rotte internazionali che raggiungono 5 continenti. L’aeroporto è collegato alla città tramite un treno a levitazione magnetica. Aeroporti, ferrovie ad alta velocità e autostrade conferiscono a Changsha le basi infrastrutturali perfette per ospitare un’esposizione che mira ad avere un orizzonte mondiale e fanno di Changsha la città perfetta per lo sviluppo di un’economia orientata all’esportazione.

Conferenza stampa Lo scorso 16 ottobre si è tenuta a Pechino la conferenza stampa di presentazione della fiera che ha visto la partecipazione non solo della stampa cinese, ma anche di tanti giornalisti professionisti internazionali - provenienti da Stati Uniti, Inghilterra, Russia, Francia, India, Austria, Germania, Israele e ovviamente Italia. Alla conferenza stampa sono intervenuti, tra gli altri: ▶▶ Song Xiaogang (China Machinery Industry Federation) ▶▶ Shi Laide (China Construction Machinery Society) ▶▶ Zheng Xiongwei (Asia Pacific CEO Association) ▶▶ Qiu Jixing (Changsha Municipal People’s Government) ▶▶ Chen Shuzhong (Changsha Municipal Exhibition Management Office).

IN SINTESI CICEE

Changsha International Construction Equipment Exhibition

Dove

Changsha - Cina

Quando

15 - 18 maggio 2019

Espositori

1.200 attesi

Visitatori

150.000 attesi

Superficie

213.000 m2

Sito internet

www.chinacicee.com

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L’evento > Conferenza stampa CICEE

Le aziende In occasione della conferenza stampa, è stata data la possibilità di visitare gli stabilimenti di alcuni dei più grandi produttori di macchine da costruzione cinesi: in particolare Zoomlion, Sany, Sunward, CRCHI.

Sany Il gruppo Sany (Sany Heavy Industry Co., Ltd.) è stato fondato nel 1989 e oggi è il maggior costruttore di macchine della Cina ed è il quinto di tutto il mondo. Il quartier generale dell’azienda si trova proprio a Changsha, anche se il gruppo ha 6 stabilimenti produttivi in Cina e altrettanti sparsi in tutto il mondo. Sany produce escavatori, grader, rulli, finitrici, gru, perforatrici, pompe autocarrate, autobetoniere, impianti di betonaggio e macchine portuali.

Sunward Il gruppo Sunward (Sunward Intelligent Equipment Co., Ltd.) è stato fondato nel 1999 e ha la sua sede principale a Changsha. Produce principalmente escavatori e macchine movimento terra, perforatrici, gru e veicoli industriali. L’azienda conta circa 60 dealers e di-

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stributori sparsi in tutto il mondo e la sede europea di Sunward si trova in Belgio.


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Zoomlion Zoomlion (Zoomlion Heavy Industry Science and Technology Co., Ltd.) è stata fondata nel 1992. L’azienda sviluppa ben 51 linee di prodotto e vanta quindi l’offerta più completa di prodotti per l’industria di ogni altra azienda al mondo. È considerato uno dei maggiori produttori al mondo di macchine per il calcestruzzo e per il sollevamento. Zoomlion conta 14 stabilimenti produttivi in Cina e tante sussidiarie situate in circa 40 paesi. Nel 2008 Zoomlion ha acquistato l’azienda italiana CIFA.

CRCHI China Railway Construction Heavy Industry Co., Ltd. (CRCHI) è un membro della China Railway Construction Corporation (CRCC). Fondata nel 2007, l’azienda progetta, sviluppa e produce attrezzature per l’ingegneria del sottosuolo in particolare per il tunneling.◀

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Visto a Ecomondo > SCAI SpA

Ecosistema SCAI Tra il 6 e il 9 novembre 2018 a Ecomondo si è riconfermata la presenza di SCAI, che ha presentato varie macchine per coprire tutta la filiera del riciclaggio, con una ghiotta anteprima: l’Hitachi ZW180-6 in versione Waste di Manuela Cortesi

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comondo è una fiera a cui SCAI SpA ha dimostrato di credere, anno dopo anno. E anche a questa edizione non ha mancato all’appuntamento, portando in mostra una vera e propria rosa macchine che coprivano una varietà di applicazioni per il settore del riciclaggio: dallo stoccaggio e recupero, dallo smaltimento e compostaggio rifiuti. Vediamone alcune.

La pala gommata Hitachi ZW180-6 Regina dello stand SCAI, la pala gommata Hitachi ZW180-6 è stata presentata in anteprima europea ad Ecomondo 2018 con allestimento speciale Waste: filtri per polveri e prefiltri, griglie di protezione, fanali frontali e soprattutto un doppio sistema di ventole. Le ventole in particolare girano contemporaneamente in due direzioni differenti, concepite appositamente per il lavoro in discarica,

o comunque per operazioni in ambienti altamente aggressivi. Il modello ZW1806 offre livelli eccezionali di prestazioni con la massima efficienza, grazie ai livelli contenuti di consumo del carburante. La vista panoramica a 360° di cui si gode dall’ampia cabina crea un ambiente di lavoro confortevole e contribuisce ad aumentare la sicurezza e la produttività. All’eccellente visibilità a tutto campo ed alla sicurezza in cantiere concorre inoltre una videocamera per la retrovisione. L’insonorizzazione della cabina è stata migliorata per ridurre in modo significativo i livelli sonori e offrire agli operatori un ambiente di lavoro più silenzioso. Il motore a rumorosità ridotta, inoltre, permette di avere prestazioni più silenziose, il che lo rende adatto per il lavoro in aree urbane. «Solitamente una macchina di questa pezzatura viene utilizzata all’interno», spiega Elisa Cesaretti, Marketing Communications Manager di SCAI Hi-

tachi. «Magari all’interno di un padiglione dove ci sono quintali e quintali di scarti da movimentare, e l’odore è molto forte. L’allestimento è fatto in questo modo per garantire il massimo comfort agli operatori.» Le pale gommate ZW-6 sono dotate di un monitor a colori LCD multifunzione, che permette di leggere a colpo d’occhio le informazioni, quali il livello del carburante e dell’urea, la temperatura dell’olio e le modalità di potenza. Garantisce prestazioni ottimali e facilità di manutenzione. È incluso inoltre il display della videocamera posteriore, facile da utilizzare, che migliora la visibilità a favore della sicurezza durante il lavoro. ▶▶ Modello: ZW180-6 / ZW180PL-6 ▶▶ Potenza nominale del motore: 129 kW / 173 hp (ISO14396) ▶▶ Peso operativo: 14.880 – 15.250 kg ▶▶ Capacità benna ISO a colmo: 2,4 – 2,8 m³

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Visto a Ecomondo > SCAI spa

Elisa Cesaretti spiega: «Un’altra novità per quest’anno è l’Impaktor 250, un trituratore firmato Arjes. È un trituratore con una caratteristica che lo rende davvero unico: è scarrabile, si può trasportare tranquillamente su un camion. È dotato di cingoli, quindi si muove in autonomia e ha dei doppi ro-

Allo stand

tori che servono per triturare (macerie, inerti…)». ARJES Impaktor 250 è un frantoio multilaterale per calcinacci, per lo smaltimento e demolizioni. La macchina monta un potente motore diesel Volvo Penta con 220 CV Tier 4 Final ed è dotata di carro cingolato. Frantuma una varietà di materiali duri, quali calcinacci, cemento, asfal-

Hitachi ZAXIS 55U

Escavatore idraulico Potenza motore : 28,2 kW (37,8 HP) Peso operativo : 5.040 - 5.370 kg

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to, pietra naturale, ecc. La particolare geometria degli alberi per pietra, come l’unità asincrona e il sistema di frantoi a mascelle per doppia frantumazione, garantiscono una pezzatura finale uniforme. «I rotori sono intercambiabili... è possibile alternare diverse macine (all’interno ci sono da erba e da legno)», chiarisce Elisa Cesaretti. «Con una macchina come questa è possibile triturare qualsiasi tipo di materiale, dalla plastica al legno all’erba... dal rifiuto green al rifiuto meno green con un’unica macchina. Inoltre è possibile decidere di avere determinate pezzature in base al materiale.» ▶▶ Modello: Impaktor 250 ▶▶ Prestazioni: 160 kW (220 CV) ▶▶ Rotori: 1.500 mm ▶▶ Lunghezza x larghezza x altezza: 6.700 x 2.400 x 2.800 mm ▶▶ Peso: 13.500 kg

Hitachi ZAXIS 145W

Escavatore gommato Potenza nominale motore : 105 kW (ISO14396) Peso operativo : 15.000 – 17.200 kg


accidentati... è davvero una valida alternativa rispetto al “classico“ camion e in qualche modo completa il ciclo del settore riciclaggio, che così si trova nel nostro stand trattato in tutta la sua completezza.» Il modello MST1500VDR è dotato di cabina certificata ROPS riscaldata e climatizzata, telecamera posteriore, display digitale, controllo joystick facile da usare.◀

INFO Morooka MST1500VDR Con una struttura superiore che ruota a 360 gradi, questo dumper consente di scaricare il carico senza muovere i cingoli. Questa caratteristica lo rende ottimale anche in spazi ristretti, anche con il carico massimo. Forni-

sce una precisione di scarico laterale perfetta, consentendo all’operatore di depositare il materiale senza difficoltà. Elisa Cesaretti indica l’ideale abbinamento con gli altri mezzi per la discarica: «L’MST1500VDR può andare agevolmente dove c’è fanghiglia, in terreni

Fuchs MHL 320

Caricatore industriale Potenza: 95 kW Peso operativo: 19,3–21,0 t Sbraccio max. 10,4 m

Scai S.p.A. Via Don Fulvio Scialba, 21 06083 Ospedalicchio Bastia Umbra (PG) Tel. +39 075 801501 Fax. +39 075 8010142 E-mail: scai@scaispa.com

Gehl RT 165

Minipala cingolata Capacità operativa nominale: 748 kg Motore Yanmar da 69,9 CV (52,1 kW)

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Attrezzature > Cangini Benne srl

Performance e sicurezza Cangini Benne srl garantisce performance della macchina senza però mai mettere in discussione la sicurezza: due facce dello stesso obiettivo di Miriam Spada

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ggi, in qualsiasi cantiere si debba operare, l’obiettivo della performance del parco macchine è certamente primario, senza, però, mai lasciare in secondo piano quello della sicurezza dell’operatore. La sempre maggiore attenzione alla sicurezza in cantiere e la normativa sempre più rigida hanno infatti permesso al cantiere edile di poter contare in questi ultimi anni su macchine e attrezzature che sono sempre più sofisticate, guidate da strumentazioni di ultima generazione, dotate dei migliori sistemi di monitoraggio delle singole fasi di lavoro. Fondamentale la Ricerca & Sviluppo: questo è il settore nevralgico dell’azienda costruttrice del terzo millennio. Nelle aziende più strutturate, team specializzati analizzano, grazie a sofisticati sistemi di calcolo e di simulazione delle condizioni di lavoro, tutti gli aspetti delle attività di cantiere, dallo studio di tutte le fasi operative all’a-

la nuova Benna Miscelatrice Scarico Sicuro con sistema brevettato

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nalisi dei momenti più critici dal punto di vista della sicurezza, alla miglior resa del binomio sistemi e materiali da costruzione. Cangini, l’azienda romagnola che si colloca a pieno titolo fra i costruttori leader in Europa, è partita nell’ormai lontano 1989 inserendo nel proprio organico ingegneri e tecnici specializzati, dedicati alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni innovative che sapessero produrre la miglior resa assieme alla maggior sicurezza. L’azienda tutta italiana si è così nel tempo distinta sui mercati internazionali proprio per la qualità dei suoi prodotti in questi termini. Un dato significativo: 20 è il numero di brevetti depositati dall’azienda, fra il 2001 ed il 2018, che riguardano sistemi di sicurezza applicati sia ai propri attacchi rapidi che alle proprie attrezzature.

Vincitore della menzione d’onore per la sicurezza assegnata dalla commissione del SaMoTer Innovation Award, composta da responsabili scientifici del mondo universitario, della ricerca e degli ordini professionali nazionali, uno dei prodotti Cangini di punta, passato al vaglio del reparto interno di Ricerca & Sviluppo con l’obiettivo di azzerare i rischi d’incidente legati alle caratteristiche operative di questo attrezzo: la nuova Benna Miscelatrice Scarico Sicuro, con sistema brevettato (foto n.1). Questa attrezzatura, applicabile ad escavatori, skid loader, pale gommate, terne e telescopici, è la scelta giusta nei cantieri edili in ambiente urbano, dove può essere difficile servirsi di un’autobetoniera e si necessita di una maggiore agilità e rapidità operativa. Ad esempio, quando si tratta di opere di urbanizzazione o della costruzione di fognature, o per risistemare la pavi-

mentazione stradale nei centri abitati. L’operazione di carico del materiale tramite la stessa benna è più rapida. La miscelazione forzata di questa tipologia di miscelatrice, tramite movimento della coclea ad elica continua, permette poi la migliore miscelazione dei materiali inerti con il cemento e l’acqua e l’ottenimento di un ottimo calcestruzzo. Nella miscelatrice brevettata Cangini, si è riusciti a coniugare l’efficienza operativa di una Mix a scarico centrale con la sicurezza di una a scarico laterale. L’aggancio del tubo di scarico alla vasca avviene infatti sempre lateralmente alla benna in posizione di totale sicurezza per l’operatore, il quale non si troverà in nessun momento al di sotto della vasca (nelle foto 2-3-4, la sequenza delle fasi di aggancio del tubo lateralmente alla vasca e la sua messa in sicurezza).

Foto 2-3-4

La sequenza delle fasi di aggancio del tubo lateralmente alla vasca e la sua messa in sicurezza

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Attrezzature > Cangini Benne srl

Foto 5-6-7

Spostamento in scarico centrale

Il successivo spostamento del tubo di scarico verso la posizione centrale (nelle foto 5-6-7, lo spostamento del tubo comandato idraulicamente) è affidato al sistema idraulico che viene azionato direttamente dall’operatore in cabina: in questa fase, aumenta considerevolmente il livello di sicurezza degli addetti, non essendo più richiesto il loro intervento a terra. La miscelazione e lo scarico sono azionati sempre dallo stesso operatore in cabina. Durante il lavoro, un’asta-guida agganciata all’inferiorità del tubo, inoltre, permette, laddove necessario, all’operatore a terra di direzionare la bocca del tubo di scarico nella posizione di lavoro (foto n. 8) ancora una volta senza avvicinarsi all’area di scarico del materiale. Un’ulteriore protezione è offerta dal blocco immediato ed automatico della rotazione della coclea nel momento in cui sia necessario aprire la griglia frontale (foto n.9) per ispezionare l’interno della benna miscelatrice. Anche la manutenzione è stata resa più semplice e rapida: la vasca della benna è stata infatti progettata in maniera tale da poter estrarre l’intera coclea (foto n.10). Quanto poi alla resa e alla resistenza nel tempo, queste sono qualità che caratterizzano in generale il catalogo Cangini: nel caso della miscelatrice, l’elevata resa è garantita dalla trasmissione con motoriduttore ad ingranaggi, che offre elevate prestazioni e non necessita di manutenzione costante, assieme al lavoro delle valvole di massima pressione, che rendono la benna affidabile anche nelle condi-

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Foto 8

Un’asta-guida agganciata all’inferiorità del tubo permette, se necessario, all’operatore a terra di direzionare la bocca del tubo di scarico nella posizione di lavoro

zioni più gravose. La resistenza è invece data dall’impiego di materiali ad alta resistenza, come l’acciaio antiusura HB400 utilizzato nella costruzione della coclea e del fondo della vasca. La cura di questa attrezzatura è la stessa che viene garantita a tutta la vasta gamma di prodotti che questa azienda ha nel tempo composto e che costituisce una delle sue principali note caratteristiche. Trent’anni non sono passati invano: nel 2019 l’azienda compie infatti 30 anni di incessante lavoro concentrato sulla affidabilità del prodotto e del marchio Cangini.◀

Foto 9

Il blocco immediato ed automatico della rotazione della coclea all’apertura

Foto 10

L’intera coclea si estrae facilitandone la manutenzione

INFO Cangini Benne srl Via Savio, 29/31 47027 Sarsina (FC) Tel. +39 0547 698020 www.canginibenne.com www.facebook.com/canginibenne www.youtube.com/user/CANGINIBENNE www.linkedin.com/company/cangini-benne

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Visto a EIMA > MP FIltri

L’innovazione di MP Filtri A EIMA 2018 (7-11 novembre 2018) allo stand di MP Filtri in mostra le soluzioni per il settore agricolo e non solo di Manuela Cortesi e Noemi Aime

L’

innovazione di MP Filtri in mostra ad EIMA International 2018, un’edizione da record a cui hanno presenziato 1950 espositori, di cui 600 esteri, provenienti da 49 Paesi, per condividere tecnologie all’avanguardia dedicate al comparto agricolo, su scala mondiale. Il concept alla base della partecipazione di MP Filtri si ispira alla value proposition dell’azienda, che pone i clienti al cuore della sua

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strategia di sviluppo, da sempre volta ad offrire soluzioni innovative e servizi affidabili in risposta alla continua evoluzione del mercato. Diverse le novità in esposizione nello stand di circa 120 m2 strutturato su due piani, dove i visitatori hanno potuto scoprire le nuove gamme grazie alla presenza di tablet interattivi e di due sale riunioni per momenti di networking. L’8 novembre si è tenuto sullo stand MP Filtri un evento esclusi-

vo, che ha riscosso un forte apprezzamento da parte dei 200 clienti italiani invitati. Un’occasione per conoscere da vicino MP Filtri, i suoi esperti ed i prodotti specificatamente studiati per il settore agricolo ma ottimizzati anche per ulteriori ambiti come il construction e la movimentazione dei materiali. In un mercato in rapida e costante evoluzione, infatti, l’azienda ha saputo trasformare le sfide in opportunità, sviluppando soluzioni ad hoc connotate da un’elevata qualità, rispetto per l’ambiente e numerose possibilità di personalizzazione. Filtrazione Oleodinamica, Trasmissione di Potenza e Controllo della Conta-


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Allo stand MP Filtri

Grande l’apprezzamento di clienti e visitatori per l’allestimento MP Filtri Per la Divisione Filtrazione si distingue la nuova grandezza FMM150 per la linea FMM di filtri in alta pressione

minazione: queste le aree di innovazione di MP Filtri ad EIMA con soluzioni inedite e altamente performanti. Nello specifico, tra le novità più interessanti, spicca la serie di filtri di ritorno MPLX, con pressione e portata massima rispettivamente fino a 10 bar e fino a 1800 l/min. Per la divisione Filtrazione si distingue anche la nuova grandezza FMM150, a completamento della linea FMM di filtri in alta pressione (pressione massima 420 bar, portata massima 250 l/min), sviluppata per macchine agricole altamente performanti o di grandi dimensioni. I filtri in linea per alte pressioni vengono utilizzati quali filtri di lavoro con il compito di pro-

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Visto a EIMA > MP Filtri

ELIXIRTM

Il nuovo concetto di filtro presentato a EIMA 2018

teggere una singola valvola o l’intero circuito idraulico dalla contaminazione presente nei fluidi in conformità alle normative internazionali ISO 4406. Degno di nota anche il nuovo Elemento Filtrante Water Removal, concepito per rimuovere la contaminazione dell’acqua e del particolato, per una maggiore efficienza ed affidabilità complessiva del sistema. Realizzato con materiale assorbente e microfibra inorganica con grado di filtrazione 25 µm, questo elemento per-

mette di salvaguardare i componenti nei circuiti idraulici in caso di presenza di acqua ed è utilizzato in applicazioni come unità di potenza, moduli di lubrificazione ed idraulica mobile in genere. Water Removal consente di aumentare le prestazioni delle apparecchiature, riducendo le quantità di oli utilizzati e, di conseguenza, i costi di smaltimento, con un minore impatto ambientale. Lo sviluppo di soluzioni in grado di proteggere tutti gli elementi del cir-

cuito è una priorità per l’azienda, così come la scelta di componenti più ecosostenibili. In questo senso MP Filtri ha presentato in anteprima ad EIMA ELIXIRTM, nuovo concetto di filtro in linea bassa pressione fino a 16 bar, che permette una facile manutenzione attraverso la sostituzione del solo elemento filtrante FEX, con un minore impatto ambientale rispetto ai precedenti modelli spin-on. Il nuovo filtro sarà disponibile sul mercato a partire dalla fine del primo quarto del 2019.

L’opinione di Massimiliano Sanna Massimiliano Sanna, Marketing Manager MP Filtri ha dichiarato: «EIMA è stata per noi una manifestazione di rilevanza strategica per consolidare relazioni con i clienti storici e, allo stesso tempo, incontrare oltre 100 professionisti di calibro internazionale. La fiera si è rivelata altresì un importante momento di scambio per conoscere nuovi potenziali fornitori, fattore chiave per una realtà come la nostra che mira costantemente ad essere al passo con i tempi.»

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Nel corso dell’intervista ha inoltre illustrato come il nuovo ELIXIRTM assicuri un minore impatto ambientale rispetto ai precedenti modelli spin-on. «Lo spin-on classico presenta la cosiddetta cartuccia che, costituita da un contenitore metallico, una flangia metallica ed altri componenti idonei al filtraggio dell’olio, va interamente smaltita. ELIXIRTM è un nuovo concetto di filtro, rivoluzionario: ora l’elemento filtrante FEX è l’unico che va sostituito. Inoltre, questa operazione è molto semplice ed è concepita per ridurre al minimo l’impatto ambientale.»


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Uno sguardo d’insieme alla gamma PowerTransmission, presentata sullo stand MP Filtri, con un focus sul nuovo SGDR

EIMA è stata inoltre l’occasione per illustrare la gamma dedicata alla Power Transmission, in particolare la nuova serie di giunti SGDR, concepiti per trasmettere la potenza da un motore elettrico ad una pompa idraulica, completamente intercambiabili alla serie UCDC di Parker Hydraulics. Disponibili con grano di fissaggio montato, i giunti SGDR operano con diverse tipologie di fluido come oli minerali, emulsioni acquose o acqua glicole di tipo HFC. Certificati ATEX 2014/34/EU, sono idonei anche per l’utilizzo in zone potenzialmente esplosive. Infine, in termini di Controllo della Contaminazione, la tempestività d’intervento diventa un fattore cruciale per

evitare danni gravi ai circuiti. In tal senso, il nuovo contatore portatile di particelle a LED denominato LPA3 punta a risolvere questa criticità, essendo in grado di misurare, analizzare e rappresentare il livello di contaminazione di un liquido in tempo reale, insieme a temperatura, pressione ed umidità, con prestazioni e caratteristiche decisamente da prodotto di punta nello specifico mercato di riferimento.◀

LPA3

Il nuovo contatore portatile a LED denominato LPA3 misura, analizza e rappresenta il livello di contaminazione di un liquido in tempo reale

MP Filtri Tra le prime dieci realtà industriali per quota di mercato a livello mondiale che offrono soluzioni di fascia medioalta nel settore della filtrazione per l’oleodinamica, MP Filtri è inoltre specializzata in soluzioni di Power Transmission e Controllo della Contaminazione. Il Gruppo, attivo da oltre cinquant’anni, vanta una posizione competitiva e ben bilanciata grazie al pieno controllo della catena del valore e ad un’oculata strategia di

internazionalizzazione, assicurata da presidi diretti in Germania, Francia, Gran Bretagna, Usa, Canada, Russia, Cina, India e distributori in oltre 100 Paesi. Con Headquarters a Pessano con Bornago in provincia di Milano, vanta un fatturato consolidato di 55 milioni di euro nel 2017, oltre 3.000.000 di unità prodotte all’anno, una superficie produttiva mondiale di 70.000 m2 tra aree coperte e scoperte e un organico costituito da oltre 350 dipendenti.

INFO MP Filtri S.p.A. via 1o Maggio, 3 20060 - Pessano con Bornago (MI) Italy tel +39 02-95703.1 email info@mpfiltri.com web mpfiltri.com

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Visto a EIMA > Kohler

La tentazione dell’ibrido A EIMA 2018 (7-11 novembre 2018) la rivelazione allo stand Kohler: K-HEM, la nuova unità ibrida di Manuela Cortesi e Noemi Aime

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iente da fare. La novità in assoluto più rivoluzionaria a EIMA l’ha portata Kohler. Non tanto per il prodotto in sé - il motore ibrido, ma perché a portarla è proprio Kohler, che finora abbiamo seguito come indefesso portabandiera del diesel. è l’accoppiata dunque la vera rivoluzione, che in fondo non deve stupire più di tanto: perché precludersi a priori una fetta di business che de facto esiste, in vista anche di un futuro appiattimento se non addirittura di crisi (come tutti pronosticano) del mercato? Ecco dunque che a EIMA assieme a tutta la gamma Kohler adeguata Stage V (potenze 19-56 kW), Kohler aggiunge una novità: l’ibrido.

K-HEM (KOHLER Hybrid Energy Module) Nasce dunque K-HEM (KOHLER Hybrid Energy Module), l’unità ibrida di generazione di potenza combinata elettrica e meccanica. Anche alla luce dei cambiamenti che la nuova direttiva in materia di emissioni apporterà al settore delle applicazioni off-road a partire dal 1° gennaio 2019, l’offerta di Kohler si dota così di un prodotto in grado di intercettare i nuovi bisogni dei costruttori del settore. E il buon vecchio diesel? Kohler dichiara che sul mercato esistono fonti di energia differenti: e la scelta non è quella di investigarne l’utilizzo e le peculiarità per met-

terle in competizione con le fonti per così dire tradizionali, ma quella di integrarle e farle convivere per riuscire a estrarne tutto il potenziale valore. In una parola, l’ibrido.

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Visto a EIMA > Kohler

senza bisogno di utilizzare sistemi di post-trattamento dei gas di scarico; K-HEM può inoltre funzionare come generatore per sistemi di accumulo dell’energia.

Le applicazioni

Nasce così K-HEM, l’unità di generazione di potenza data dalla combinazione del motore diesel KDW 1003 da 18 kW conforme alla normativa Stage

Il concorso Allo stand Kohler era possibile partecipare a un piccolo concorso per vincere una maglia autografata del Manchester United (di cui Kohler è sponsor).

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V e senza DPF, e del motore elettrico 48 Volt che garantisce 15 kW di picco e 9 kW continuativi. Dunque, l’unità è in grado di offrire più di 30 kW

Le caratteristiche dell’unità ibrida KHEM sono studiate per tutta quella serie di applicazioni contraddistinte da cicli di lavoro discontinui che richiedono picchi di potenza (saldatori, rasaerba, trattori con accessori per l’agricoltura ecc.) e di macchine che operano prevalentemente con cicli di lavoro costanti a bassi carichi che impediscono il raggiungimento delle temperature necessarie per lo svolgimento della rigenerazione passiva all’interno del fltro antiparticolato (piattaforme aeree, carrelli elevatori ecc.). Con K-HEM, la base di potenza è fornita dal motore termico, mentre i picchi di potenza sono garantiti dal motore elettrico; tale sistema, nel rispetto dei limiti indicati dalla normativa Stage V, permette alle macchine di evitare un’operazione di detaratura e garantisce elevati livelli di produttività: la centralina master integrata permetterà all’utilizzatore di monitorare e gestire le modalità di lavoro e le transizioni in base alle proprie esigenze. Tutto ciò risulterà in macchine più leggere, compatte e performanti rispetto al passato, capaci di sfruttare tutti i vantaggi dell’integrazione della potenza meccanica e della potenza elettrica: riduzione della complessità del motore, assenza di sistemi di post-trattamento, immagazzinamento e sfruttamento dell’energia prodotta in eccesso grazie all’alternatore integrato, recupero dell’energia durante le fasi di frenata e di scarico, possibilità di gestire le operazioni grazie alla centralina master, riduzione delle emissioni gassose, della rumorosità e dei consumi, miglioramento delle perfor-


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e dallo stesso motore termico durante le fasi di lavoro a bassa richiesta di potenza. In questo modo, l’energia immagazzinata nelle batterie sarà disponibile quando la macchina richiederà di superare la soglia dei 18 kW termici installati, superando addirittura i 30 kW; ne risulta un notevole risparmio in termini emissioni, consumi e potenza termica installata.

Integrazione perfetta I costruttori di applicazioni non devono preoccuparsi per eventuali problemi di installazione dato che l’integrazione dell’unità ibrida con il sistema idraulico o la trasmissione meccanica è uguale a quella del motore diesel.

Gestione puntuale

mance e della modulazione della potenza grazie alla gestione integrata di ciascuna operazione.

Più efficienza Il motore diesel garantisce il massimo del rendimento in specifiche condizioni di esercizio, quindi l’unità ibrida permetterà di raggiungere più velocemente e più frequentemente i punti ottimali di lavoro, aumentando così l’efficienza del lavoro svolto e, di conseguenza, la produttività dell’applicazione.

Operazioni di recupero Grazie alla doppia funzione della componente elettrica che lavora come ge-

neratore o come motore ausiliare, sarà possibile recuperare energia dal sistema di trasmissione durante le fasi di frenata e di scarico della macchina

L’elevato livello di integrazione tra parte meccanica e parte idraulica reso possibile dall’unità ibrida permette una totale ottimizzazione della gestione della macchina: ciascun attuatore può essere gestito dal sistema idraulico o elettrico a seconda delle specifiche esigenze e controllato dalla centralina master che sovrintende il sistema. L’esempio più lampante è rappresentato dagli accessori agricoli: la possibilità di sganciarli dal sistema meccanico e di gestirli con il sistema elettrico, permette ora un elevatissimo livello di ottimizzazione delle operazioni.◀

Kohler Kohler Engines

Kohler produce motori da oltre 90 anni e, da sempre, ha arricchito la propria gamma di prodotti con l’obiettivo di facilitare e rendere più conveniente la vita degli utilizzatori finali in tutto il mondo. L’azienda offre una gamma completa di motori diesel, benzina e a gas fino a 140 cavalli – adottati globalmente da costruttori di macchine nei principali settori industriali (costruzioni, movimento terra, agricoltura, generatori e giardinaggio).

Kohler Co.

Kohler Co., fondata nel 1873, è una delle più grandi e storiche aziende private americane e ha sede principale a Kohler in Winsconsin. Con più di 50 stabilimenti produttivi in tutto il mondo, Kohler è leader mondiale nella produzione di motori e generatori, cucine e arredo bagno; inoltre, possiede e gestisce due tra i più raffinati golf resort a cinque stelle presso Kohler in Winsconsin e St. Andrews in Scozia.

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Visto a EIMA > Merlo Group

Spettacolo Merlo A EIMA 2018 Merlo Group (7-11 novembre 2018) ha portato le novità riferite al settore agricolo e conferma una forte crescita nei settori del movimento terra e del construction di Manuela Cortesi e Noemi Aime

«Q

uesta EIMA è semplicemente magnifica», dice Paolo Merlo alla conferenza stampa tenutasi in occasione della manifestazione bolognese degli scorsi 7-11 novembre. «Per noi è l’occasione per poter presentare il frutto de-

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gli investimenti che stiamo facendo in termini di produzione a Cuneo, necessari anche per via dell’aumento di richieste dai mercati. In generale siamo molto contenti dell’anno scorso, e dell’anno in corso e vediamo un futuro roseo almeno per i prossimi due anni.» E lo stand di Merlo è davvero lo specchio di questa grande positi-


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Cosa succede in città Paolo Merlo

Amministratore delegato

vità, coi suoi 1.255 metri quadrati una suddivisione in quattro secondo logica di prodotto: l’area NOVITÀ EIMA 2018 (con le “stelle” Turbofarmer 65.9 e Multifarmer 34.9), l’area telescopici compatti e medium duty, l’area telescopici Heavy Duty e alta capacità, e infine un’area lavori forestali e sgombero neve.

Paolo Andreone (Director of Marketing and Communications) dà un po’ di cifre interessanti per capire cosa è Merlo Group oggi. «L’8% del fatturato è investito in ricerca e sviluppo, il nostro stabilimento è di 300.000 metri quadri di superficie totale, 235.000 di area coperta. Il 90% della produzione è fatta internamente, ed è quello che contraddistingue questa azienda rispetto ai nostri competitor sul territorio mondiale: 60 robot, 18 centri di lavorazione automatizzati, 8 stazioni di taglio. Questi sono i numeri che fanno sì che Merlo possa competere con una tecnologia veramente molto

Paolo Andreone

Director of Marketing and Communications

avanzata, con produzione di premium, di alta gamma.». Un piano di investimenti complesso che si chiuderà nel 2019, prevede un totale rinnovo degli impianti dal punto di vista operativo e strutturale. «Negli ultimi anni Merlo ha investito 140 milioni di euro in sviluppo industriale. Tutto ciò che parte dai robot, dalle macchine per le lavorazioni automatizzate, dai centri di lavorazione e controllo a tutta la parte dei testing e delle prove operative sulle macchine – il fiore all’occhiello della

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Visto a EIMA > Merlo Group

Merlo: l’investimento si è concretizzato in prodotto, tecnologia. È quanto è stato presentato ad Intermat Parigi per la parte costruzioni e industria, con una gamma completamente nuova dedicata ai panoramici e ai telescopici e che si concretizza a EIMA con i nuovi prodotti per l’agricoltura.»

Merlo Group nel mondo Il gruppo è presente a livello mondiale con 600 concessionari e 55 importatori. Nei grandi mercati porta filiali dirette (l’Europa è coperta per il 99%). Un altro fronte importante per Merlo è sicuramente l’Australia, dove ha addirittura due filiali. L’altra filiale extraEuropa è piazzata in Sudamerica, altra zona forte.

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Costruction in crescita: il boom dei telescopici La suddivisione all’interno della produzione Merlo mostra chiari trend. Nella produzione il 50% è rappresentato ancora da macchine agricole. «Oggi l’agricoltura è ancora predominante, seppur per una differenza abbastanza minima; la parte construction copre infatti il 40% e la parte di macchine speciali il 10%», spiega Paolo Andreone. In quanto a unità vendute, negli ultimi 4 anni il trend è stato nettamente positivo (+15,1% nel 2017). Sui telescopici in particolare, sia fissi che rotanti, il mercato globale si sta assestando per il 2018 intorno alle 62.000 macchine vendute (su

Giacomo Blengini

Responsabile Commerciale per il Mercato Italia


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Centro di Formazione e Ricerca Merlo CFRM Tra le eccellenze Merlo Group, va menzionato il Centro Formazione e Ricerca. Nasce dalla volontà di approcciare in modo strutturato e programmato il mondo delle macchine operatrici. Anche le tecnologie più avanzate ed i sistemi di lavoro più sicuri esigono una formazione adeguata ed un addestramento mirato degli operatori per creare sicurezza nella conduzione delle macchine e nell’uso delle attrezzature di lavoro. A ottobre 2017 il CFRM è stato insignito del Premio Centro Formazione Operatori dell’Anno in occasione del GisExpo Italplatform 2017. Paolo Peretti: «Il nostro Centro di Formazione e Ricerca dieci anni fa erogava formazione per il 100% ai clienti di Merlo. Oggi eroghiamo formazione ai

nostri clienti Merlo per il 10%: è un centro omologato dalla Volvo Construction, siamo centro formazione per il gruppo di BCS e siamo anche in partnership con il gruppo EMAK. Oggi è di moda parlare di scommesse, noi non ne abbiamo mai fatte ma accettiamo le sfide. E le nostre sono sfide vincenti. L’anno scorso abbiamo abilitato professionalmente oltre 2.500 operatori in Italia, più i corsi che che abbiamo erogato al di fuori del circuito imprenditoriale al personale della NATO, della Croce Rossa e della Protezione Civile.» Un Centro, quello Merlo, che si sta internazionalizzando. «Una novità: per la prima volta siamo sbarcati all’estero. Abbiamo una filiale in Perù, e prossimamente saremo in Cile. Lavoriamo per avere un orizzonte ancora più ampio.»

base dei dati dichiarati). Il mercato ha quindi un segno positivo a livello mondiale. «Merlo è market leader nel segmento dei sollevatori telescopici in Belgio, Canada, Germania, Italia, Finlandia», spiega Paolo Andreone. «Sono chiaramente mercati dove è richiesta una linea di prodotti ad alto contenuto tecnologico: Merlo viene premiata in quei mercati dove la recezione di un livello elevato di tecnologia è ormai un dato assodato e richiesto dai clienti.» Giacomo Blengini (Responsabile Commerciale per l’Italia) ha raccontato in particolare le positività del settore Italia dove, dopo la crisi, il mercato si sta assestando sui 1.600 telescopici all’anno venduti. In particolare si registra, nel settore edile/industriale, un raddoppiamento rispetto al 2015 e una forte crescita (+30%) rispetto al 2017, con 685 macchine vendute su un totale di telescopici venduti di 1.544 (stima). In-

P72.10 EE

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Visto a EIMA > Merlo Group

Modello

Portata massima (kg)

Altezza massima (m)

Motore kW/CV

P72.10

7200

10

75kW – 101CV

P120.10HM

12000

9,8

125kW – 170CV

somma, se un 55% è agri, il restante 45% è nel construction. «Merlo è saldamente market leader in Italia, con uno share intorno al 40% globale, di cui un 30% nel mercato agricolo (dove ci sono molti competitor) e un market share del 50% per i telescopici edili ed industriali (dove i player sono meno e noi abbiamo un risultato assolutamente positivo).»

Gamma panoramic Che la caratteristica della longevità fosse nella genetica della gamma PANORAMIC era evidente già dal lontano 1987 quando Merlo lanciò il primo sollevatore telescopico al mondo con motore laterale. Negli anni la sua esclusiva architettura progettuale e costruttiva è stata fonte di ispirazione per molti costruttori. La gamma PANORAMIC è stata sapientemente evoluta nel corso degli anni con innovazioni tecnologiche esclusive, impiego di materiali dedicati e un livello di sicurezza ineguagliabile. A EIMA Merlo ha presentato gli ultimi PANORAMIC, che racchiudono tutte le caratteristiche che li hanno portati al vertice della categoria e li hanno resi ineguagliati. Una nuova cabina ad elevata abitabilità, nuovi assali completamente rinnovati, per l’impiego di tecnologia che incrementa gli standard di sicurezza e un livello di performance ed efficienza senza eguali.

P120.10HM

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In particolare, a EIMA Merlo ha presentato i due nuovi modelli Alta Capacità: il Panoramic P72.10 e il P120.10HM, perfetti per il mondo della cava e in generale per tutte le operazioni più difficoltose.

Telescopici P72.10 e P120.10HM Estensione della popolare gamma Panoramic, la gamma Alta Capacità è appositamente progettata per le movimentazioni pesanti in cava, nelle miniere e nei grandi cantieri e permette operazioni estremamente gravose mantenendo un livello di performance elevato. Le caratteristiche vincenti della gamma Panoramic Alta Capacità sono: elevate prestazioni per le dimensioni più compatte del mercato che amplificano la proverbiale visibilità di queste gamme. Il modello P72.10 è equipaggiato con la nuova power-train composta dal motore Deutz Tier IV final, potenza erogata di 101 CV.◀

INFO MERLO GROUP Via Nazionale, 9 12011 S. Defendente di Cervasca (CN) ITALY Tel +39 0171614111 Fax +39 0171684101 e-mail info@merlo.com www.merlo.com

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Tecnologia > BKT

Migliorare con la tecnologia Il team tecnico di BKT attraverso sistemi di monitoraggio elabora dati dettagliati sull’utilizzo da parte dei clienti di macchinari e pneumatici in ambiente OTR e portuale. Obiettivo: migliorare le performance di percorsi e applicazioni e aumentarne la resa di Miriam Spada

G

li strumenti di monitoraggio nascono per trasformare le sensazioni soggettive sulle performance dei macchinari in dati oggettivi di riscontro. Ogni passaggio può sempre essere migliorato e per questo motivo BKT ha sviluppato SPOTech, un dispositivo innovativo in grado di forni-

re informazioni sulla posizione esatta dei mezzi, tracciata dal satellite, programmabile e personalizzabile a seconda del sito di applicazione, dei volumi e dei veicoli. L’obiettivo è quello di un’analisi cinematica del moto: il sistema comprende infatti un accelerometro triassiale, posizionato sulla macchina, in modo da poterne regi-

strare i movimenti latitudinali, longitudinali, verticali e le forze coinvolte, oltre alla velocità, la durata dei cicli e altri parametri utili a efficientare il lavoro del cliente nei settori di movimento terra e portuale. Tutte le informazioni ottenute da SPOTech consentono di creare un vero e proprio “studio” dell’utilizzo dello pneumatico anche in funzione dei suoi effetti e conseguenze sul macchinario che equipaggia. In ambito OTR, per il quale questo dispositivo è stato inizialmente progettato, le macchine svolgono cicli normalmente ripetitivi ed è così possibile valutare il valore TKPH, ovvero lo sforzo del dumper, analizzando mediamente qual è il peso che trasporta e per quanti km/h. In sostanza, quando l’indice TKPH è maggiore significa che lo pneumatico non è idoneo all’applica-

Piero Torassa

Field Engineering Manager BKT

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zione utilizzata, mentre è perfetta se il risultato è minore. Gli esperti BKT possono assistere gli utilizzatori offrendo preziosi suggerimenti per interpretare correttamente i dati e intervenire in caso di necessità con azioni correttive sugli pneumatici. Discorso diverso vale per le applicazioni portuali. All’interno di un cantiere non esiste mai un ciclo ripetitivo ed è stato così più complesso trovare una costante da misurare. Qui diventa rilevante l’utilizzo della GoPro installa-

ta sulla macchina, che registra video della prospettiva dell’operatore ed è sincronizzata con i dati registrati dal dispositivo, indagando ad esempio quanti container sono in movimento ogni ora, la velocità media all’ora o la distanza media percorsa a carico e a scarico. Questo tipo di informazioni hanno permesso a BKT di creare una decina di casi, consentendo di notare le criticità di un centro logistico rispetto a un altro e confrontarle tra loro. «In questo tipo di attività molte cose si scoprono sul campo. In Germania abbiamo collaborato con alcuni utilizzatori, che ci hanno richiesto esplicitamente le nostre analisi, perché altre aziende che offrono questo tipo di servizio, non davano poi in ultima battuta il feedback di cui il cliente aveva estremamente bisogno», afferma Piero Torassa, tecnico BKT. «L’utilizzatore è davvero interessato ad avere in mano questi dati per capire oggettivamente quali possono essere le sue aree di miglioramento. Dal nostro punto di vista SPOTech è quindi un ottimo biglietto da visita, mostrandoci come un’azienda che conosce al meglio il proprio prodotto e le sue applicazioni.» È quindi un vero e proprio sistema quello proposto da BKT che parte dalla tecnologia, ma come sempre si basa sull’esperienza e professionalità del team aziendale, volto al miglioramento continuo dell’intera combinazione “macchinario-pneumatico”.◀

BKT Balkrishna Industries Ltd. (BKT) è un produttore di pneumatici con sede in India. Il gruppo BKT offre una vasta e aggiornata gamma di pneumatici OffHighway, appositamente progettati per i veicoli operanti nei settori agricolo, industriale, movimento

terra, minerario, portuale, ATV e giardinaggio. Le innovative soluzioni di BKT sono progettate per le esigenze di qualsiasi tipologia di utilizzatore e comprendono più di 2.400 differenti prodotti venduti in oltre 160 Paesi in tutto il mondo.

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Visto a Ecomondo > Volvo CE Italia

P

er Volvo CE Ecomondo non solo è stata una buona occasione per incontrare concessionari e clienti, ma anche per mostrare le novità in particolare per il waste, settore dove Volvo CE Italia si è sempre presentata con macchine adatte a questo segmento industriale. E quest’anno Volvo CE Italia non si è tradita: c’era la pala gommata L70H waste package con i suoi upgrade di prodotto come i radiatori scorrevoli per una migliore pulizia, il nuovissimo escavatore gommato EW240E Material Handler con polipo, ma i fari erano puntati su una piccola star: l’escavatore compatto ECR18E.

Il piccolo che mancava: l’ECR18E «Il 2018 si sta dimostrando un anno davvero positivo», l’opinione di Stefano Tacchinardi, Manager Director di Volvo CE Italia. «Sono quattro anni consecutivi che il mercato cresce. Noi non vediamo nessun dramma in arrivo, però crediamo che l’anno prossimo difficilmente il mercato vedrà un’ulteriore

La Volvo che mancava Volvo CE Italia ha stupito a Ecomondo (Rimini, 6-9 novembre) con il lancio del nuovo short radius ECR18E, che completa la gamma dei mini, e il nuovissimo EW240E Material Handler di Manuela Cortesi e Noemi Aime

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Stefano Tacchinardi

Managing Directordi Volvo CE Italia

crescita, soprattutto su alcune gamme di prodotti. È naturale aspettarsi una stabilizzazione e una leggera flessione del mercato.» L’ingresso del miniescavatore da 18 quintali non poteva dunque arrivare in momento migliore. «Il mercato dei miniescavatori (mac-

chine fino a 8 ton) rappresenta circa 40/45% delle vendite di mercato. L’ECR18E è una macchina che effettivamente mancava molto nella nostra gamma: l’assenza di questo modello a corto raggio di rotazione si sentiva parecchio. Oggi finalmente la macchina arriva con le caratteristiche tipiche di Volvo CE: una macchina compatta che però non rinuncia ai criteri di sicurezza, qualità ed economicità di utilizzo.» Il nuovo escavatore compatto va a completare la gamma, composta oggi da sette modelli a corto raggio di rotazione (con peso compreso tra 1,8 e

9,5 tonnellate), e sarà commercializzato in tutto il mondo alla fine del 2018. Il suo design a raggio ridotto di rotazione non ne pregiudica la stabilità e il carro variabile consente di assumere una configurazione che varia da poco meno di 1 metro, per gli spazi più ristretti, a 1,35 metri, per una maggiore stabilità. Pur essendo un mini, colpisce per lo spazio in cabina a disposizione dell’operatore – caratteristica di tutte le macchine Volvo CE e che diventa punto di forza nei miniescavatori perché gli spazi sono molto compatti. La vivibilità è davvero un punto di forza, che porta l’operatore a lavorare con comfort e più produttività, la robustezza e la

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Visto a Ecomondo > Volvo CE Italia

Specifiche tecniche ECR18E Potenza lorda motore

kW

12

Peso operativo

kg

1.700-1.890

Sbraccio massimo di scavo

mm

4.120

Profondità massima di scavo

mm

2.440

Larghezza carro, variabile

mm

995-1.352

sicurezza. Spiega Oscar Cortinovis (Marketing & Sales Support): «Su sicurezza e comfort per l’operatore siamo sempre al top: il predellino è in colore arancione per l’alta visibilità, l’ottima flessibilità al posto guida è sempre garantita e non manca la cintura di sicurezza arancione - è una caratteristica nostra». Alcune caratteristiche strutturali: la macchina ha una larghezza minima di 995 mm, per arrivare a una misura di massima estensione di 1.352 mm. «Insieme al carro si può allargare la lama in modo manuale con due prolunghe che poi si ripongono nella parte interna della struttura della lama. Di serie su questa macchina è la valvola di selezione da impianto semplice effetto a impianto doppio effetto (finora optional).» E la manutenzione? «La zavorra è suddivisa in tre parti: non è un corpo unico, ma sono tre indipendenti in modo da rendere più facili eventuali operazioni di manutenzione. È più facile da smontare: nel momento in cui dobbiamo intervenire, non dobbiamo attrezzarci con macchinari tipo carrelli elevatori o paranchi perché le parti sono di un peso contenuto: due persone possono tranquillamente movimentarle senza ausilio di macchinari.» L’ECR18E può essere inoltre trasportato in tutta sicurezza grazie ai quattro punti di fissaggio nella parte superiore del telaio e, data la sua leggerezza, è sufficiente un rimorchio compatto per caricarlo insieme a tre benne e un martello idraulico. Da sinistra,

Oscar Cortinovis e Thiago Lacerda, Product Manager

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Tempo di Waste: EW240E Material Handler Un’altra grande novità certo è l’EW240E MH: si tratta infatti della prima macchina che nasce in Volvo CE con il nome “Material Handler”. Stefano Tacchinardi racconta: «Questo è il primo modello che nasce specificatamente ed unicamente per operare nel settore della movimentazione dei materiali.» L’EW240E Material Handler pesa 26 tonnellate ed è trainato da un motore Volvo D6J Stage 4 in grado di erogare 129 kW (173 HP) per offrire una coppia massima di 850 Nm ad appena 1.350 giri/min. Con il suo braccio dritto di 6,5 metri e un avambraccio a collo d’oca di 5 metri, dispone di uno straordinario sbraccio in avanti di oltre 11 metri. «È una macchina concepita per lavorare bene nei rifiuti, nel legname, in parte anche per quella che è la movimentazione del rottame medio-leggero (non pesantissimo). Come Volvo CE è la prima volta che entriamo con un vero Material Handler. Ci stiamo muovendo per completare la gamma degli escavatori gommati, settore che quest’anno in Italia sta conoscendo una cresci-

ta molto importante: percentualmente il settore degli escavatori gommati è quello che è cresciuto di più nel nostro

Paese. I numeri certo sono tutt’ora abbastanza contenuti rispetto a mercati più maturi (Germania, Francia...) però la tendenza è chiara ed è un mercato in cui in questo momento c’è anche più dinamismo da parte degli operatori e più capacità di spesa.» Specificamente progettato per le aziende del settore riciclaggio materiali e rifiuti e costruito negli stabilimenti Volvo, il nuovo escavatore gommato EW240E MH di Volvo Construction Equipment è uno strumento di lavoro affidabile e potente per le condizioni di lavoro più impegnative. Questa mac-

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Visto a Ecomondo > Volvo CE Italia

china versatile promette massima produttività e flessibilità grazie a un’ampia gamma di funzionalità accuratamente testate e collaudate. Concepito per offrire alta produttività e ridurre i tempi di fermo, l’escavatore gommato EW240E MH è ideale per applicazioni che richiedono uno sbraccio ottimale ed eccellente visibilità. Questa macchina comprende un’apposita sovrastruttura e un sottocarro rinforzato in grado di resistere alle sollecitazioni tipiche nelle applicazioni di cernita e smistamento di rottami. Altre differenze rispetto ad un escavatore normale includono una cabina sollevabile idraulicamente, quattro stabilizzatori montati di serie, gomme piene e braccio dritto appositamente costruito e sufficientemente flessibile per impiegare un avambraccio a collo d’oca di cinque metri o un avambraccio di cernita/presa di quattro metri. Le prestazioni sono state ulteriormente migliorate grazie alla funzione del braccio flottante e all’ammortizzazione del cilindro del braccio che riduce al minimo gli scossoni e che mantiene in posizione la pinza per una maggiore stabilità. Per migliorare la precisione delle manovre, i comandi del-

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Specifiche tecniche EW240E Motore

Volvo D0.9A

Peso operativo Braccio dritto, avambraccio di cernita di 4 m, gomme gemellate Solideal 10.00-20, pinza di cernita con attacco ra- 25.900 kg pido (1500 kg) Peso operativo Braccio dritto, avambraccio a collo d’oca di 5 m, gomme 26.000 kg gemellate Solideal 10.00-20, pinza 600 l (1600 kg) Potenza lorda

129 kW

...a regime motore

1800 giri/min

Sbraccio di scavo max

11.000 mm

Velocità max

20 km/h

la pinza e il sistema di frenaggio della rotazione della torretta funzionano in perfetta simbiosi durante manovre simultanee, mentre l’impianto idraulico ottimizzato garantisce una risposta istantanea. L’operatore può lavorare confortevolmente all’interno della spaziosa cabina Volvo, che può essere sollevata per offrire una veduta dell’area di lavoro a cinque metri da terra. La cabina, che garantisce una perfetta stabilità della macchina anche quando è sollevata, è inoltre dotata di doppia ammortizzazione per ridurre il rumore e le vibrazioni. Per migliorare la sicurezza,

l’EW240E MH è equipaggiato con un sistema che limita il ritrarsi dell’avambraccio evitando così collisioni tra cabina e pinza. Come ulteriore misura di sicurezza per lavori in ambienti chiusi, Volvo offre una opzione di limitazione dell’altezza. L’operatore può salire e scendere dalla cabina ancora più facilmente grazie a corrimano arancioni ben visibili e nuovi gradini aggiunti sugli stabilizzatori. Intrinsecamente versatile, l’escavatore gommato EW240E MH può essere configurato sia internamente che esternamente. Il cliente può raggiungere la massima produttività attraverso la progettazione di una macchina in grado di rispondere alle specifiche esigenze delle sue applicazioni. Il cliente può ad esempio selezionare l’avambraccio a collo d’oca o l’avambraccio dritto per poter disporre sempre dello strumento migliore per il lavoro da eseguire. Ottimizzate grazie a circuiti ausiliari montati presso lo stabilimento, le pinze lavorano in perfetta simbiosi con la macchina Volvo e sono disponibili da fabbrica. La macchina, non solo può essere facilmente personalizzata, ma può anche essere arricchita di varie opzioni per rispondere ancora meglio alle esigenze


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operative del cliente. Gli ampi cristalli della cabina Volvo offrono una visibilità a 360 gradi e garantiscono la massima sicurezza. Per migliorare ulteriormente la visibilità, il cliente può selezionare il sistema Volvo Smart View o un parabrezza monopezzo in policarbonato con pellicola protettiva. Per facilitare ulteriormente le manovre, il sistema CDC (Comfort Drive Control) consente all’operatore di sterzare la macchina utilizzando solo la rotella del joystick, a velocità fino a 20 km/h (12 mph) – una nuova funzionalità introdotta nella gamma di escavatori gommati Volvo. Un’opzione speciale per gli escavatori gommati EW220E ed EW240E è la possibilità di ordina-

re la macchina senza il piantone dello sterzo. Ciò consente all’operatore di controllare l’intera macchina, compreso il sistema rototilt e gli stabilizzatori, solo attraverso i joystick. L’escavatore gommato EW240E oltre a lavorare in modo intelligente offre anche un’elevata efficienza dei consumi. Il minimo automatico, che provvede a ridurre il regime del motore al minimo quando i comandi rimangono inattivi per un periodo predeterminato, e l’arresto automatico del motore, contribuiscono insieme a ridurre il consumo di carburante. La modalità ECO migliora ulteriormente le prestazioni del EW240E MH, arricchito inoltre da tutta una serie di caratteristiche che contribuisco-

no a migliorare l’efficienza dei consumi e a ridurre l’usura della macchina. Per assicurare un’elevata disponibilità operativa della macchina, l’EW240E MH è stato progettato per facilitare la manutenzione e l’assistenza. Su tutta la gamma di escavatori gommati della serie E, i punti di ingrassaggio sono stati raggruppati insieme e i filtri sono stati posizionati dietro gli ampi sportelli di accesso al motore e sono tutti accessibili da terra. Grazie inoltre a un migliore accesso ad altri punti e componenti della macchina come il radiatore e la griglia, la manutenzione è estremamente agevole in modo che l’operatore possa facilmente rispettare le scadenze.◀

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Focus macchina > Kobelco SK350DLC-10

Piccola e letale Kobelco introduce la nuova SK350DLC-10: la macchina più piccola della gamma, sempre progettata specificatamente per il settore della demolizione di Miriam Spada

D

opo l’introduzione della SK400DLC-10 e della SK550DLC-10 a gennaio 2018, Kobelco Construction Machinery Europe B.V (KCME) annuncia la nuova SK350DLC-10 – la macchina più piccola, progettata specificatamente per il settore della demolizione. Nonostante la sua piccola taglia, il nuovo modello è versatile e include molte delle caratte-

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ristiche dei modelli più grandi, che sono progettati per facilitare l’assemblaggio/disassemblaggio sicuro e veloce degli accessori e la manutenzione, il trasporto semplice tra i cantieri e un significativo risparmio in termini di costi. Kobelco è da tempo leader del mercato delle macchine per la demolizione in Giappone e ha lanciato la sua prima macchina per demolizione nel mercato eu-

ropeo all’inizio di quest’anno. Come la SK400DLC-10 e la SK550DLC-10, la nuova SK350DLC-10 include il sistema NEXT sviluppato da Kobelco. Questa è una macchina comune di base con accessori dedicati sia per lavori di demolizione ad altezze elevate che per la demolizione di fondamenta. Gli accessori possono essere facilmente cambiati sul campo. L’accessorio NEXT ultra-high della SK350DLC-10 è particolarmente adatto per la demolizione di edifici a più piani dal livello del suolo – la sua configurazione piuttosto lunga gli permette di lavorare a un’altezza massima di 21 m (con 6,1 di braccio) con un peso massimo dell’attrezzatura di 2,6 t. La configurazione del braccio separato della macchina è ideale per la demolizione dei piani più bassi degli edifici dove il calcestruzzo è più spesso – la profondità massima di lavoro della SK350DLC-10 è di 6.320 mm. Le aree di lavoro di demolizione prevedono condizioni gravose per


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i macchinari, quindi i bracci della SK350DLC-10 sono rinforzati per una maggiore durabilità, longevità, e per una riduzione della fatica struttura-

le. La loro struttura di blocco, inoltre, semplifica il processo di assemblaggio/disassemblaggio così da ridurre il tempo d’inattività in cantiere. Gli

accessori della macchina sono connessi agganciando il perno superiore (lato dietro) al perno opposto nella parte inferiore – il rilascio di pressione per il fissaggio dei perni può essere completato in maniera rapida e sicura. Tutte le giunture degli accessori hanno le tubazioni idrauliche montate a lato e adottano un multicoupler system per un accesso semplice e una manutenzione eseguibile da terra. Questo facilita pratiche lavorative che siano in totale sicurezza per i lavoratori. Un altro beneficio fondamentale del sistema NEXT è la ridotta altezza di deposito dell’accessorio ultra-high quando smontato. Questo accessorio è ideato con i cilindri dell’antenna (jib) e del braccio incrociati sopra il braccio più corto, mentre il retro del braccio rimane piatto. Di conseguen-

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Focus macchina > Kobelco SK350DLC-10

Tutti in cabina

za, l’altezza dell’accessorio nella sua posizione memorizzata è di circa 2 m, il che significa che può essere trasportato tra cantieri su un rimorchio standard, risparmiando significativamente in costi di logistica. La SK350DLC-10 condivide lo stesso motore turbo conforme allo standard di emissioni Stage IV e lo stesso sistema idraulico della SK350LC-10 per elevate performance e bassi consumi di

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carburante. Sono disponibili tre modalità di lavoro per facilitare ulteriormente l’efficienza del carburante: H-mode per lavori pesanti; S-mode per bilanciare il carico di lavoro con il consumo di carburante; e infine Eco-mode per dare la priorità all’efficientamento del consumo del carburante rispetto al carico di lavoro. Anche la funzione AIS (Auto Idle Stop) migliora l’efficienza, evitando consumi inutili di carburante quando la macchina gira al minimo.

Il comfort dell’operatore e la sicurezza sono sempre di elevata importanza per il design Kobelco, quindi non è sorprendente che il produttore abbia investito significativamente nelle specifiche della cabina nella SK350DLC-10. La cabina è conforme con il FOPS Livello II e dotata di un vetro di sicurezza di alta forza e protezione a griglia radiale tra il vetro anteriore e quello superiore e può inclinarsi fino a 30° così che l’operatore possa mantenere una posizione confortevole durante i lavori di demolizione ad altezze elevate. Come la SK400DLC-10 e la SK550DLC-10, la SK350DLC-10 comprende anche un numero di altre importanti caratteristiche di sicurezza, tra cui un sistema di prevenzione di disturbo in cabina (cab interference prevention system), che fa suonare un allarme e evita che lo strumento di lavoro entri in contatto con la cabina durante le operazioni. Inoltre, il raggio di lavoro e la stabilità della macchina sono calcolati dalla posizione dell’accessorio e l’operatore è allertato quando la stabilità è compromessa attraverso il sistema di allarme apposito. La SK350DLC-10 è inoltre equipaggiata con visuale posteriore e videocamere sul lato destro, un sistema altoparlante, un deflettore per gli oggetti in caduta, e luci a LED luminose per una maggiore visibilità in cantiere.


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Commentando l’introduzione della nuova Kobelco SK350DLC-10, il Product Manager Peter Stuijt ha detto: «I feedback dei clienti sulla Kobelco SK400DLC-10 e sulla SK550DLC-10 dopo la loro introduzione avvenuta all’inizio di quest’anno sono stati veramente positivi, ma abbiamo riscontrato che ci fosse anche richiesta per una versione più piccola. La SK350DLC-10 è più piccola, ma non ci sono stati compromessi sulla tecnologia – l’inclusione del sistema versatile NEXT, che rende possibile sia l’alta portata che la demolizione del basamento con la stessa macchina, è testimone di ciò.» «La SK350DLC-10 beneficia anche di un motore controllato elettronicamente, che promuove alta potenza e basso consumo di carburante – il particolato e le emissioni NOx sono eliminate attraverso l’efficienza dell’alta combustione del motore, l’attrezzatura di post-trattamento dei gas di scarico e il sistema a riduzione selettiva catalitica (urea). Con questi presupposti, la SK350DLC-10 diventa un compromesso ideale tra investimento economico e trasporto logistico. Equipaggiata con un telaio fisso, può essere impiegata nei mercati in cui la regolazione stradale a 3,2 m non è un problema.»◀

Kobelco Kobelco Construction Machinery Europe B.V. è interamente controllata da Kobelco Construction Machinery Co., Ltd. Giappone. La sede europea è stata stabilita ad Almere, nei Paesi Bassi nel 2013 e comprende le funzioni di vendita, assistenza e marketing per Europa, Russia-CSI e Maghreb. Un moderno magazzino ricambi supporta il servizio postvendita in tutta la regione. Kobelco è dedicata alle vendite

e ai servizi di escavatori cingolati da 1 a 50 tonnellate. Il produttore giapponese è famoso in tutto il mondo come specialista di escavatori leader. Le macchine Kobelco sono molto apprezzate per la loro tecnologia avanzata, compreso un innovativo sistema di riduzione del rumore e della polvere, circuiti idraulici avanzati per la potenza e un’efficienza del carburante superiore.

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Eleganza in stile CAT

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Vi raccontiamo il nuovo MH3024, escavatore gommato parte di una gamma concepita interamente per la movimentazione dei rifiuti e dei materiali ferrosi in mostra a Ecomondo di Manuela Cortesi

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uello che colpisce, arrivando allo stand Ecomondo di CGT (Rimini, 6-9 novembre), è l’eleganza della protagonista assoluta. L’MH3024, escavatore gommato parte di una gamma concepita interamente per la movimentazione dei rifiuti e dei materiali ferrosi, è la Macchina con la M maiuscola per una fiera come Ecomondo. Assieme alle sorelle MH3022 e MH3026, ampliano una gamma precedentemente composta di soli due modelli. «Le sigle 22, 24, e 26 indicano sostanzialmente il peso della macchina», spiega allo stand CGT Andrea Castello, Specialista di prodotto degli escavatori gommati e cingolati. «L’MH3024 dunque in condizioni operative pesa sulle 24 tonnellate. Il 22 che rappresenta il più piccolo della gamma ha il carro in sagoma (per una larghezza di 2,55 m) ed è idoneo specialmente nell’applicazione dei rifiuti, per cui serve una macchina più piccola e compatta. Consigliamo dunque l’MH3022 dove si hanno limiti geometrici (per esempio in altezza, nel caso si lavori all’interno di un capannone), oppure limiti nella movimentazione.» Le sorelle maggiori MH3024 e MH3026 invece

consentono una stabilità ancora maggiore e quindi un più ampio raggio di impieghi: «L’MH3024 e l’MH3026 sono macchine un po’ più grandi sia in termini di peso (24 e 26 tonnellate) sia per quanto riguarda la larghezza del carro: nel caso dell’MH3024 si arriva a 2,99 m. Oltre allo smistamento dei rifiuti dunque, queste macchine si prestano perfettamente dove si abbia necessità di lavorare con materiali più pesanti, come nel caso di acciaierie.»

Leverismo al top È noto che l’efficacia di un movimentatore di materiali dipende in larga misura dalla capacità del leverismo anteriore di gestire il lavoro. La geometria del braccio e dell’avambraccio è importantissima: devono essere tali da arrivare

Lo stand CGT a Ecomondo

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in altezza per scaricare del materiale. I bracci e gli avambracci dell’MH3024 sono stati costruiti appositamente per i carichi tipici delle applicazioni di movimentazione materiali. Il braccio MH include tubazioni idrauliche ad alta pressione per l’apertura e la chiusura delle

funzioni e tubazioni a media pressione per la rotazione dell’attrezzo. Gli avambracci MH sono dotati di tubazioni ausiliarie ad alta e media pressione. L’avambraccio terminale di posa da 4.900 mm offre le capacità di presa e di sollevamento tipiche delle applica-

zioni MH, mentre l’avambraccio dritto da 4.200 mm rappresenta la soluzione ideale quando è necessario utilizzare funzionalità aggiuntive delle attrezzature.

Visibilità e comfort È importante per l’operatore godere del massimo della visibilità: per questo motivo si ha la cabina sollevabile con una struttura a parallelogramma. «In questa maniera si consente all’operatore, mentre sta lavorando, di guardare direttamente all’interno del cassone o del bilico per vedere se tutto procede correttamente», spiega Andrea Castello. La cabina è stata completamente rivisitata ed è rialzata a 2.400 mm, e il sollevatore idraulico della cabina è stato progettato per essere il più stabile possibile grazie ai bracci di sollevamento larghi, realizzati con strutture

Hitachi ZAXIS 55U

Escavatore idraulico Potenza motore : 28,2 kW (37,8 HP) Peso operativo : 5.040 - 5.370 kg

La disposizione efficace delle tubazioni idrauliche, la protezione della trasmissione e gli assali per impieghi gravosi rendono i carri Cat perfetti per le applicazioni richieste dai movimentatori di materiali. La lama (opzionale), montata davanti agli stabilizzatori anteriori e da utilizzare per spingere il materiale nelle applicazioni di movimentazione rifiuti e nelle segherie, è disponibile anche sul carro MH da 2,99 m

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Compatibilità protezioni superiore/ anteriore e cabina con struttura TOPS

Certificazione Blue Angel Si tratta di un premio ambientale tedesco (der Blaue Engel), supportato dall’Agenzia Federale per l’Ambiente tedesca (Umweltbundesamt) e dal Ministero federale per l’ambiente, la conservazione della natura e la sicurezza nucleare (BMUB), che premia i prodotti che proteggono le persone e l’ambiente grazie alla riduzione di rumore ed emissioni. Andrea Castello ci ha spiegato: «Solo Caterpillar è riuscita a ottenere questo premio parlando di macchine di taglie così grandi. Siamo molto orgogliosi

di questo traguardo e pensiamo sia importante per gli operatori, i veri interessati: sono loro che utilizzano le macchine per tante ore consecutive, i veri vincitori morali.»

scatolate profonde, robusti leverismi inferiori e superiori e cilindri idraulici retrattili utilizzati per sollevare la cabina con una maggiore stabilità. «In cabina non ci sono punti bui: le superfici vetrate sono tutte illuminate, in modo tale che l’operatore abbia massima visibilità. La macchina esposta a Ecomondo in particolare è equipaggiata con griglie ulteriori di sicurezza», spiega Andrea Castello, «necessarie come protezione in caso di caduta accidentale di materiale. In cabina c’è un doppio monitor: uno è il monitor di funzionamento della macchina e l’altro è il monitor per le telecamere. Sempre in termini di sicurezza, l’operatore qui può vedere due telecamere: c’è la telecamera dietro, e la telecamera laterale (con operatore seduto in cabina, lato destro). Si può scegliere se vederne solo una o entrambe.»

Parliamo di motori L’MH3024 monta un Motore Cat C7.1

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tutta la produttività della macchina, l’operatore può decidere di fare l’operazione in tempi leggermente più lenti e rinunciare alla Power Mode e consumare meno.

Al lavoro La macchina rileva automaticamente quando il freno di servizio e l’assale devono essere bloccati (ad esempio, durante lo svolgimento delle attività) o sbloccati (per la circolazione su strada), eliminando la necessità per l’operatore di premere continuamente il pedale. Premendo nuovamente il pedale di comando marcia, il freno e l’assale vengono rilasciati automaticamente. Un’altra magia? Nel momento in cui si debba traslare la macchina, è sufficiente che si allinei la torretta al carro e sarà la macchina a riallinearsi automaticamente, evitando dunque sbandamenti o rotazioni laterali.

Una lubrificazione da sogno ACERT. Si tratta di un motore con 6 cilindri di cilindrata 7,01. «Tutte e tre le macchine sono equipaggiate con questo motore, che è Stage IV. Quindi, ha tutta la parte del post-trattamento formata dal DPF, SCR e dall’urea. La rigenerazione è di tipo passivo: la macchina dopo un tot di ore deve fare la rigenerazione e questo avviene in maniera automatizzata», ha detto Andrea Castello. Ottima l’efficienza dei consumi, senza sacrificare la produttività. Al di là del motore, CAT sta diventando una vera maestra nel destreggiarsi negli

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accorgimenti tecnici che le permettono di calare i consumi senza rinunciare a niente. «Caterpillar ha adottato una serie di accorgimenti tecnici, per esempio l’auto shut-down del motore: nel momento in cui l’operatore è fermo e non sta toccando i manipolatori, la macchina si setta al minimo. Se ancora l’operatore non tocca i manipolatori entro un certo lasso di tempo, la macchina si spegne completamente.» Questo oltre alle tradizionali modalità di potenza che l’operatore può selezionare direttamente dai comandi vicino alla console. Se non è richiesta

La macchina ha già di serie ovviamente un sistema di ingrassaggio. Ma una peculiarità è che l’operatore può definire all’interno del monitor della macchina se fare un ingrassaggio di tipo automatico o manuale. «Manuale», spiega Andrea Castello, «significa che l’operatore spinge un tasto per ingrassare tutti i punti in una volta sola. Automatico invece imposto che ogni X minuti voglio ingrassare i punti, quindi imposto direttamente dal monitor gli intervalli di ingrassaggio. I punti di ingrassaggio del carro sono centralizzati. E anche questo è comodo, perché basta ingrassare soltanto su questi punti per ingrassare tutta la


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Equipaggiamenti

parte del carro che non viene gestita dalla parte elettronica.»

Particolarità Waste Ci sono ovviamente delle particolarità, accorgimenti di queste macchine che ne tradiscono l’animo waste. Una su tutti la ventola dei radiatori, di tipo riversibile: per pulire i radiatori, l’operatore può decidere dunque di invertire il flusso d’aria della ventola in modo tale da espellere tutte le sostanze che stanno sporcando i radiatori. Anche questa è una funzione che viene rego-

lata direttamente dalla cabina: l’operatore può attivare la ventola reversibile o impostare un intervallo di tempo in cui fare la pulizia. Parte del Kit Waste Industrial è una maglia fine sempre a protezione dei radiatori (per far in modo che i radiatori non vengano intaccati dal materiale che a volte si trova all’interno delle acciaierie o nei siti in cui si lavorano i rifiuti) dotata di un particolare sistema vibrante che, urtando contro la griglia, la libera da eventuale polvere e detriti.

«Questa macchina è equipaggiata con braccio Material Handling (6,4 metri) e lo stick di tipo industriale curvo che viene solitamente abbinato ai polipi (lunghezza 4,9)». La sorella da 22 t invece ha un braccio MH da 5,35 di lunghezza e lo stick da 4,5 (è una macchina principalmente concepita per lavorare all’interno, per esempio nei capannoni dove spesso il limite è di 9 metri). La macchina più grande, l’MH3226 invece, ha un braccio da 6,8 e un avambraccio da 5,9. «Queste macchine sono disponibili anche nella versione VA (braccio triplice) o con braccio mono. Abbiamo i polipi, che sono GSH e GSV oppure le benne selezionatrici e le benne mordenti che possono essere abbinate alla macchina con lo stick dritto e con gli impianti.»◀

INFO CGT S.P.A. S.S. Padana Superiore, 19 20090 - Vimodrone (MI) Tel. +39 02 27427808 E-mail: info@cgt.it https://www.cgt.it/

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Focus macchina > Wacker Neuson WL95

Wacker Neuson gioca pesante Wacker Neuson fa il suo ingresso nella gamma delle pale gommate pesanti proponendo la WL95 con un peso complessivo di 10 tonnellate, disponibile da gennaio 2019 di Miriam Spada

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er la prima volta Wacker Neuson entra nella classe delle pale gommate pesanti. La nuova caricatrice da 10 tonnellate è la più grande ma comunque compatta di Wacker Neuson. La versatile dotazione guadagna punti con il nuovissimo cambio ecospeedPRO, il massimo comfort e due varianti di motore conformi alle più recenti norme sui gas di scarico.

Soprattutto le imprese edili di grandi dimensioni e le aziende di riciclo si devono costantemente confrontare con una notevole movimentazione dei materiali. A queste aziende Wacker Neuson propone sin da oggi la pala gommata più grande dell’assortimento, la WL95 con un peso complessivo di 10 tonnellate. L’ampliamento della gamma di prodotti è stato realizzati sulla base delle molteplici richieste

dei clienti. La WL95 sarà disponibile da gennaio 2019. Come tutte le pale gommate Wacker Neuson, anche il nuovo modello comprende una ricca dotazione di serie. Inoltre, a seconda dell’impiego previsto e delle preferenze, è possibile configurare in modo personalizzato (ad es. motore, trazione, postazione dell’operatore, sistema idraulico).

Nuovo cambio ecospeedPRO Nella versione da 40 km/h, la WL95 è dotata dell’innovativo cambio ecospeedPRO. Si tratta di un cambio sovramoltiplicato idrostatico progressivo che consente maggiori forze di trazione e velocità di marcia e che guadagna punti grazie alla compattezza ed efficienza energetica tipiche di Wacker Neuson nonché con al migliore comfort d’uso. Oltre alle proprietà positive note nelle trazioni idrauliche, come ad esempio la facilità nelle operazioni d’inversione, un buon grado di controllabilità e di controllo di precisione, nonché il funzionamento inching e il supporto della forza frenante, ecospeedPRO consente di passare nell’intervallo di

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velocità totale da 0 a 40 km/h senza commutazione. Tale prestazione offre un elevato comfort di guida per l’operatore in quanto non si verificano interruzioni della forza di trazione. Soprattutto nei tipici contesti lavorativi, ad esempio durante le operazioni di movimentazione del ciclo Y, vi è una forte richiesta di macchine che, a una velocità di marcia di 10-20 km/h, siano dotate di forza di spinta e di trazione costante.

Due varianti di motori: pronti per le più recenti norme sui gas di scarico La WL95 viene presentata con due motorizzazioni: con un motore da 3,6 l Deutz da 100 KW / 136 CV e sistema DOC/SCR per la depurazione dei gas di scarico secondo la normativa Stage IV attualmente in vigore. È inoltre disponibile come optional un filtro antiparticolato, già certificato per la Stage V in vigore a partire dal 2020. È possibile scegliere un motore di 4,1 l da 115 kW/156 CV, anch’esso proveniente dalla Deutz. Il motore è dotato di un post-trattamento dei gas di scarico mediante sistema DOC/DPF/ SCR e inoltre soddisfa già i requisiti Stage V sulle emissioni dei gas di scarico che entrerà in vigore in futuro. È pertanto evidente come anche questa serie di modelli sia orientata al futuro per quanto riguarda la motorizzazione.

Misure compatte, comfort ed ergonomia Il braccio caricatore raggiunge un punto di rotazione della benna di 3,80 m e permette così di caricare senza problemi qualsiasi tipo di camion a sponde alte. Inoltre, il conducente ha sempre una ottima visuale diretta sull’attrezzo. Il peso totale della pala gommata è pari a 10 tonnellate e offre un carico di ribaltamento di oltre

5,7 tonnellate per una efficiente movimentazione del materiale. Nonostante la nuova classe di grandezza, Wacker Neuson ha prestato attenzione alle dimensioni compatte. Con la benna, la WL95 ha una lunghezza totale di 6,50 m e una larghezza di 2,39 m ed è dotata di un giunto articolato e un assale oscillante posteriore in modo da garantire la massima manovrabilità e trazione. Il raggio di sterzata è pari a soli 4,90 m con un raggio interno di 2,45 m. La WL 95 può effettuare trasporti con un carico di rimorchio fino a 18 tonnellate. Per spostare in sicurezza i carichi del rimorchio viene fornito sia un freno pneumatico a due condotte sia un freno di rimorchio idraulico. La cabina spaziosa dotata di una buona visibilità panoramica è stata sviluppata sulla base delle nuove conoscenze nel campo dell’ergonomia e della visibilità. Tutti gli elementi di comando del cruscotto della WL95 si trovano all’interno del campo visivo e sono facilmente accessibili. Grazie al grande display digitale a 7 pollici, il conducente ha sempre una panora-

mica della macchina e delle principali funzioni. Se necessario, l’elemento di comando “Jog Dial” consente di regolare manualmente la portata dell’olio idraulico. Ciò rappresenta un vantaggio se la macchina aziona uno strumento accessorio che non richiede la piena potenza idraulica della macchina. Il conducente può quindi utilizzare la macchina e lo strumento accessorio con estrema sensibilità e risparmiando risorse. La console è collegata al sedile molleggiato per consentire una guida comoda. Il climatizzatore standard consente un buon flusso d’aria all’interno della cabina ed è pensato per lavorare in modo confortevole. Durante la fase di sviluppo si è pensato anche a un modo per facilitare la manutenzione. Il cofano motore può essere facilmente aperto verso l’alto e la cabina è ribaltabile fino a metà. I parafanghi sono rimovibili e, in combinazione con le altre coperture ribaltabili facilmente accessibili, l’assistenza può essere eseguita comodamente in quanto tutte le principali componenti sono accessibili.◀

Wacker Neuson Wacker Neuson - all it takes! Wacker Neuson fa questa promessa ai propri clienti in tutto il mondo con un programma completo di apparecchiature edili e macchine edili compatte, parti di ricambio e servizi. Il portfolio prodotti comprende inoltre, vibratori interni ed esterni per la compattazione del calcestruzzo, livellatrici e stagge vibranti per il trattamento delle superfici, costipatori, piastre vibranti e rulli per la costipazione del terreno, apparecchiature per demolizione e taglio, illuminazione, generatori, pompe e riscaldatori, oltre a escavatori, pale gommate, sollevatori telescopici, mini pale e dumper nel settore delle macchine edili compatte. Da sempre Wacker Neuson deve la propria

posizione di leader di mercato alla consulenza incondizionata ai clienti, all’affidabilità e alla forza innovativa dei propri prodotti. Con società di distribuzione e assistenza in oltre 35 Paesi, 8 sedi produttive internazionali e numerosi partner per la distribuzione e l’assistenza, la presenza di Wacker Neuson è capillare. Inoltre Wacker Neuson offre servizi rivolti alle molteplici esigenze dei clienti. Per questo, tra l’altro, le aziende del settore edile, dei lavori di architettura di giardini e del paesaggio, dei Comuni e dell’industria scelgono le soluzioni innovative di Wacke Neuson. Dietro il marchio c’è Wacker Neuson Group, un gruppo internazionale con circa 5.500 dipendenti e un fatturato di 1,53 miliardi di Euro nel 2017.

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DMO SpA: cuore e competenza Tra 6 e il 9 novembre a Ecomondo DMO SpA ha messo in mostra il meglio delle proposte Doosan e Bobcat in ottica waste di Manuela Cortesi

A

llo stand DMO SpA, dealer Bobcat e Doosan (con quartier generale a Russi in provincia di Ravenna, ma sedi e officine in tutto il Nord-Italia) c’è il giusto connubio di professio-

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nalità e cordialità. DMO SpA è 100% made in Romagna: il perfetto compromesso di genuino calore misto all’infaticabile gusto per il lavoro. Alessandra Silvagni (Marketing e comunicazione DMO SpA) racconta cos’è oggi DMO

SpA: una straordinaria realtà del movimento terra italiano che chiuderà il 2018 superando i 37 milioni di euro di fatturato. Un trend in crescita, come in crescita sono le assunzioni: l’organico solo nel 2018 ha registrato un più 40%. Certo, i livelli pre-crisi sono un’utopia, ma del resto è lo stesso mercato a essere cambiato. Una spia di questo mutamento alla DMO l’hanno registrata con il notevolissimo incremento nel settore del noleggio, un chiaro segnale di come il mondo del movimento terra sia in evoluzione – una sfida, quella del noleggio, che DMO SpA ha accettato di buon grado, investendo in questo senso molte risorse.


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Gabriele Silvagni

Presidente e Amministratore Delegato DMO SpA

Alessandra Silvagni

Marketing e comunicazione DMO SpA

Le macchine in fiera Maurizio Mantovani (Area Manager Veneto) ha spiegato le scelte compiute da DMO SpA per Ecomondo e i punti di forza delle macchine presenti.

Doosan Pala gommata DL280-5 Una forza eccezionale (potenza massima di 174 CV e un peso operativo di 15.541 kg) e la piÚ accurata lavorazione, si uniscono per dare vita a una macchina dalle prestazioni sempre ai massimi livelli. La DL280-5 ha un’im-

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Doosan DL280-5 Potenza massima

128 kW (172 HP)

Coppia massima

804 Nm a 1400 rpm

Trasmissione

Convertitore di coppia con cambio Powershift

Velocità di traslazione massima

38 km/h

Impianto idraulico

Load Sensing

Portata idraulica

210 L/min

Cinematica

Z-bar

Attacco per accessori

A perni o ad aggancio

Forza di strappo

145 kN

Altezza al perno della benna

3975 mm

Raggio esterno al bordo della benna

6085 mm

Interasse

3010 mm

Pneumatici

20.5 R25

Altezza totale

3350 mm

Capacità benne

da 2,8 a 5,0 m3

Carico di ribaltamento statico

11760 kg

Peso operativo

16595 kg

pressionante forza di strappo e un’elevata trazione, ottimale per la penetrazione e che permette di affrontare anche i materiali più duri. La potenza dell’impianto idraulico rende il lavoro più rapido ed efficiente. La DL280-5 sfrutta la cinematica a Z con un semplice sistema di sollevamento a pistone progettato per impieghi gravosi. La forza di strappo di 145 kN si combina

con un angolo della benna mantenuto sempre costante nell’intero arco di movimento. Gli angoli della benna sono ottimizzati anche nelle posizioni di traslazione e al suolo. La DL280-5 è motorizzata con un diesel Doosan DL06 con tecnologia SCR. Il sistema di iniezione Common Rail è associato a un turbocompressore con valvola Wastegate per una più rapida risposta della

macchina. La tecnologia della riduzione catalitica selettiva (SCR), abbinata al catalizzatore di ossidazione (DOC), assicura la conformità alle normative ambientali Stage IV. Il sistema non richiede filtro antiparticolato e il relativo impianto di rigenerazione. La macchina, pensata apposta per la filiera del riciclaggio, presenta una gabbia di protezione per la cabina e ha una protezione sullo snodo della pala. Inoltre, ha un radiatore con le maglie più larghe per aumentare la pulizia del filtro. Spiega Maurizio Mantovani: «Nelle dinamiche riguardanti il waste i costruttori scelgono diverse soluzioni. Doosan intelligentemente ha montato un radiatore a maglia larga, per aumentare il raffreddamento dell’acqua.» In quanto a sicurezza e visibilità, sulla DL280-5 si può contare su una grande e spaziosa cabina, che col suo ampio parabrezza offre controllo totale e grande visibilità anche verso le zone inferiori del telaio anteriore della macchina. Una vista ottima su benna, pneumatici e area di carico e il massimo comfort per l’operatore sono essenziali per garantire un’elevata produttività. Ha la telecamera posteriore standard. «Sempre in ottica waste, parlando di comfort dell’operatore, si può fornire la macchina di un ulteriore filtro complesso per impedire l’entrata di polveri sottili in cabina e rendere di fatto la cabina pressurizzata. Si tratta di un optional: un sistema a doppio filtraggio perfetto per le dinamiche tipiche delle discariche.»

Doosan DL280-5

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Maurizio Mantovani

Area manager Veneto DMO SpA

Uno sguardo alle attrezzature Bobcat Siamo abituati a concepire Bobcat come eccellente produttore di macchine, “dimenticandoci” che fa anche altro: Bobcat realizza infatti attachment di livello eccellente, in grado davvero di fare la differenza soprattutto in un settore come quello del waste. «Bobcat realizza attrezzature di qualità incredibile», spiega Maurizio Mantovani. «Siamo gli unici ad avere tutti gli accessori omologati per la circolazione stradale con un’unica modulazione con la macchina. L’unico accessorio che non è contemplato per la circolazione stradale è la scavacanale a disco: ovviamente per sua natura sporge talmente tanto che va fuori

Bobcat S590 con spazzolone con benna di raccolta Minipala compatta Bobcat montava a Ecomondo come attrezzatura, sempre di Bobcat, uno spazzolone con benna di raccolta

dalla misura della normativa CE e non può prevedere l’omologazione per la circolazione stradale. Tutte le altre attrezzature invece, e parliamo di circa un’ottantina, sono omologate.» In particolare per Ecomondo si è scelto di mostrare un’attrezzatura con un sistema brevettato: lo spazzolone con benna di raccolta. Un pratico accessorio che non solo spazza, raccoglie e scarica terriccio e detriti, ma è anche in grado di eseguire le operazioni di pulizia sia in marcia avanti che in retromarcia. È la soluzione ideale per

pulire parcheggi, marciapiedi, banchine e capannoni. Può essere utilizzato anche per spargere materiale in maniera uniforme su una determinata area. Una spazzola laterale è disponibile a richiesta. «Questo spazzolone», spiega Mantovani, «è dotato di un sistema davvero ingegnoso: man mano che si usurano le spazzole si stringe il bullone in modo che queste si abbassino quanto basti affinché siano sempre sul terreno. Quello più largo che noi montiamo invece è a regolazione automatica: è dotato di un braccio che

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scende e compensa automaticamente l’usura delle spazzole. Si tratta di un sistema brevettato.» Lo spazzolone con benna di raccolta Bobcat ▶▶ Spazza, raccoglie e scarica terriccio e detriti. ▶▶ Esegue la pulizia sia a marcia avanti che a marcia indietro. ▶▶ Il tagliente standard dello spazzolone può essere utilizzato per raschiare il materiale ammassato.

▶▶ Per aumentare la versatilità e la larghezza dell’area di spazzamento è possibile installare una spazzola laterale. ▶▶ Un tagliente standard reversibile consente di raddoppiare la durata utile. ▶▶ Il sistema di compensazione dell’usura aumenta notevolmente la vita delle setole. ▶▶ Disponibilità di setole in acciaio opzionali.

Bobcat Pala telescopica TL38.70HF AGRI Questa pala telescopica Bobcat solleva fino a 3,8 t di carico e può raggiungere quasi 7 m in altezza. La tecnologia Bobcat HF offre prestazioni ai vertici del mercato per le applicazioni più impegnative, grazie ai tempi di ciclo del braccio migliori nella categoria. Bobcat ha progettato il diesel D34 puntando a creare un motore dalle grandi prestazioni ma con consumi estremamente ridotti. I motori di questa famiglia soddisfano i requisiti Stage IV / Tier 4 Final grazie a un pacchetto integrato per la riduzione delle emissioni che fa a meno del filtro antiparticolato diesel (DPF) e che include ricircolo dei gas di scarico (EGR), catalizzatore di ossidazione diesel (DOC) e riduzione catalitica selettiva (SCR). Il Bobcat D34 è disponibile in versione da 75, 100 e 130 HP. La coppia elevata è raggiunta grazie all’avanzato sistema di iniezione elettronica Common Rail ad alta pressione (HPCR) e al turbocompressore che regola l’aspirazione dell’aria. La macchina è totalmente a trasmissione idrostatica, con 4 velocità, 2 veloci e due più lente: scalata automatica in presenza di condizioni di carico pesanti, sistema di gestione della velocità SMS, frenata dinamica e pedale di inching. I modelli Bobcat TL per impieghi gravosi offrono inoltre cambio meccanico a 2 velocità per ottimizzare la velocità e la coppia secondo le esigenze del momento. La trasmissione idrostatica per impieghi gravosi delle pale telescopiche Bobcat eroga potenza in maniera fluida e rapida, quando ne hai bisogno, assicurando coppia elevata alle ruote per lo scavo e la spinta. L’impiego è facile e sicuro, con molte caratteristiche aggiuntive ideate per portare a termine il lavoro in maniera efficiente e rapida: due gamme di velocità con cambio al volo.

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Il design compatto consente un’integrazione ottimizzata del motore sulla macchina, con eccellente accessibilità e visibilità sul lato destro dalla cabina. La cabina asimmetrica brevettata offre visibilità panoramica completa per poter lavorare in pieno comfort e sicurezza. La versione premium AGRI per il mercato agricolo incorpora un numero di caratteristiche supplementari che migliorano ulteriormente comfort e pre-

stazioni fino ai massimi livelli. La cabina asimmetrica brevettata Bobcat con vetratura integrale ad alta resistenza offre un abitacolo spazioso e una superiore e imbattibile visibilità a 360°. Questa cabina utilizza una struttura a cinque montanti che lascia l’angolo posteriore destro libero da strutture a effetto barriera, offrendo contemporaneamente la massima protezione secondo gli standard ROPS/FOPS.

Bobcat offre un vero joystick singolo: non meccanico, non idraulico - è un joystick completamente elettro-proporzionale con comando integrale del braccio (sollevamento, inclinazione, sfilo), comando integrato FNR (marcia avanti/retromarcia/folle), controllo delle funzioni ausiliarie e delle impostazioni della macchina. L’operatore ha così nelle sue mani la massima precisione possibile e la più completa sicurezza nel sollevamento dei carichi.◀

INFO DMO SpA Sede legale ed operativa via Pietro Renzi 2 48026 Russi (RA) Tel. 0544 585600 Fax 0544 583730 http://www.dmomacchine.it/ info@dmomacchine.it

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Visto al GIC > CIFA

CIFA: successi e novità Al GIC di Piacenza (8-10 novembre) Marco Polastri, Direttore Commerciale CIFA, ha raccontato il 2018 di CIFA e soprattutto ha svelato le novità - davvero notevoli - del brevissimo periodo di Manuela Cortesi

L

ucia Salomoni (Marketing CIFA) è raggiante allo stand Effretti, concessionario CIFA, allestito a Piacenza per GIC, le Giornate Italiane del Calcestruzzo 2018. Effetto anniversario? «Assolutamente sì: quella dell’anniversario è una festa tutt’ora in corso. Abbiamo organizzato durante l’an-

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no diversi tipi di iniziative ed eventi a seconda anche dell’interlocutore a cui ci siamo rivolti: open day coi dipendenti, il dealer meeting per aggiornamenti sul futuro dell’azienda e sulle nuove prospettive e obiettivi di mercato… Sempre alla fine di settembre abbiamo fatto anche diversi eventi dedicati ai customers, soprat-

tutto invitando le grandi aziende per far loro toccare da vicino la nostra straordinaria realtà industriale - non solo i nostri prodotti, volevamo che i clienti vedessero cosa si nasconde dietro al prodotto CIFA: tecnologia, ricerca e grande passione.» Ma visto il momento dell’anno, il GIC ci è parso una buona occasione per tirare


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Allo stand Effretti

le macchine CIFA

le fila anche dal punto di vista del mercato. Il Direttore Commerciale Marco Polastri non nasconde la soddisfazione per quanto raccolto nel 2018: «Questo è stato certo il migliore anno da quando è ripartito il mercato. Contando dal 2016, si chiude quest’anno un triennio di crescita. Col 2018 chiudiamo circa con un fatturato in crescita del 20%: che dire, un anno estremamente positivo. Non siamo naturalmente ai livelli pre-2009. Però a ben guardare CIFA si piazza bene e anche meglio della media del mercato. Certo, con alti e bassi, a seconda dalle zone del mondo. In Europa, sicuramente, lo scenario è estremamente positivo. Anche l’Italia, nonostante le difficoltà, ci ha dato delle soddisfazioni.» Ma una crescita così forte non fa pensare che si stia approssimando una stagnazione inevitabile? «Beh in realtà ad oggi non abbiamo particolari segnali di allarme,

anche se una certa stabilizzazione a livello europeo del settore construction sta già avvenendo: non significa necessariamente che il trend è negativo. A mio avviso la lettura corretta è quella di una stabilizzazione della crescita. Noi di CIFA abbiamo appena approvato un piano di investimenti di 5 milioni di euro, che prevede investimenti sia a livello di stabilimento che di organizzazione: stiamo assumendo personale e stiamo ampliando la struttura. Questi investimenti vanno letti non necessariamente sulla base di un mercato che prevediamo in crescita: se anche il mercato si andrà stabilizzando, noi abbiamo spazio per crescere ancora come quota di mercato in Europa.» Un’informazione questa davvero interessante: perché, per quanti ancora non lo sapessero, CIFA appartiene ora alla multinazionale cinese Zoomlion, colosso multiforme del construc-

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Visto al GIC > CIFA

tion. Continua Marco Polastri: «CIFA ha ovviamente per tradizione mercati principali di riferimento, ma è vero che stiamo diversificando: noi facciamo parte di un grosso gruppo, Zoomlion, che ha altre linee di prodotto che si estendono principalmente nell’area del sollevamento, quindi gru a torre, gru mobili, carrelli elevatori... stiamo già sviluppando in questo periodo una Business Unit dedicata a questi settori che fa base a Milano: svilupperà per il mercato europeo tutte queste linee di prodotto. Già nel 2018 abbiamo, quindi, iniziato a diversificare il nostro fatturato: anche CIFA sta evolvendo dal punto di vista del portafoglio prodotti per essere presente in più settori.» Una CIFA inedita, dunque… «Già al bauma del 2019 presenteremo, all’interno del nostro stand di gruppo, delle nuove linee di prodotto dedicate al mercato europeo: sono sviluppate in Europa a marchio CE e saranno a brand Zoomlion: questo è il brand che supporta il

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sollevamento.» Ma la produzione è italiana? «Sì, la produzione è nel nord-Italia. Abbiamo vari stabilimenti produttivi e ne stiamo ristrutturando alcuni per accogliere questi nuovi prodotti. Alcuni prodotti sono interamente europei, altri invece sono il frutto di un lavoro che facciamo parzialmente con la nostra fabbrica in Cina e con la nostra fabbrica in Italia. Ma la progettazione è tutta in Italia, al 100%.».◀

INFO CIFA S.p.A. Via Stati Uniti d’America 26 ​20030 Senago (MI) Italia Tel.: +39 02 990131 Fax: +39 02 9981157 Web: www.cifa.com


Euromecc e CIFA, l’unione di due leader negli impianti di betonaggio In un altro stand al GIC era presente anche Euromecc by CIFA. CIFA ha firmato con Euromecc un ampio accordo di collaborazione tecnica, produttiva e commerciale nel settore degli impianti di betonaggio. CIFA ed Euromecc hanno unito la propria storia, esperienza e il proprio know-how in questo settore strategico, definendo una nuova unica gamma più estesa di prodotti con caratteristiche superiori: sia per gli impianti con installazione stazionaria sia per quelli mobili. I due leader di settore offrono quindi una gamma completa di soluzioni atta a soddisfare tutte le richieste del cliente più esigente e un servizio completo e unificato dalla progettazione, installazione, realizzazione al servizio post vendita. Tale nuova gamma di prodotto è distribuita e venduta a solo marchio CIFA e ha sostituito totalmente le attuali gamme sia di CIFA sia di Euromecc e, parallelamente, tutta la produzione degli impianti è realizzata negli attuali stabilimenti di produzione Euromecc (“by Euromecc”). Le aree commerciali, post vendita, marketing e tecnica delle due aziende pertanto saranno integrate per la promozione, la vendita e lo sviluppo tecnico della linea di business. Un’unica soluzione, sintesi delle relative esperienze, per offrire il massimo beneficio ai clienti in termini di qualità, ampiezza dell’offerta e rapporto qualità/prezzo. Davide Cipolla, Amministratore Delegato di CIFA e Daniele Attanasio, Amministratore Unico di Euromecc, avevano commentato soddisfatti al momento dell’ufficializzazione dell’unione: «Siamo convinti che in un settore sempre più competitivo come quello degli impianti di betonaggio, l’unione delle nostre esperienze e delle forze

consentirà di aumentare efficienza, rapidità e innovazione del prodotto per soddisfare le richieste sempre più esigenti dei clienti e dei mercati».

EURO 9 MAX

4 punti di carico WET e 4 mixer planetari, stoccaggio inerti 300 m3, 5 silos monolitici per 222 m3 tot, trasposrto cls aereo, colormix

CIFA CIFA è un produttore di macchinari e attrezzature per il calcestruzzo, leader nel mercato italiano e uno dei principali attori a livello globale. Parte del gruppo industriale cinese Zoomlion dal 2008, CIFA è un’azienda altamente internazionale

con reti di vendita e supporto in tutti i continenti e in grado di offrire ai clienti non solo una gamma di prodotti affidabili e di qualità, ma anche un supporto finanziario tramite Zoomlion Capital Financial Services.

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Visto in fiera > Cima S.p.A. - Metax®

Tecnica e anima Al Geofluid (3-6 ottobre 2018) è stato possibile scoprire la nuova pompa firmata Metax®: la MP7-1000SHD, un vero gioiello tecnico, fusione di competenze e passione di Manuela Cortesi e Noemi Aime

C

’è grande fermento allo stand Cima S.p.A. - Metax® al Geofluid: e non può essere altrimenti, sono davvero tantissimi i clienti che si avvicendano per vedere le novità. In particolare è impossibile non rimanere affascinati dalla gigantessa MP7-1000SHD, la pompa a elevata portata che campeggia allo stand Cima S.p.A. - Metax®. Ma facciamo un passo indietro. Per quanti ancora non la conoscessero, la Metax® è la Divisione Geotecnica e Petrolifera di Cima S.p.A. che, dal 1987, propone soluzioni diversificate per il settore dell’edilizia specializzata. Da una costante ricerca e sviluppo e dalla volontà di sondare il mercato con

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prodotti che sappiano sfidare nicchie non facili, nasce questa grande pompa con una doppia anima: da un lato si rivolge a pozzi e scavi di vario genere, dall’altro è perfetta anche per il mondo delle iniezioni e del grouting - con un equipaggiamento diverso nella parte di trattamento per fluido, per rispondere a pressioni elevatissime con portate minori. Ma dallo studio del mondo del grouting, l’aspirazione dell’azienda – ci spiega Simona Di Lorenzo (Responsabile Marketing di Cima S.p.A.) - è quella di realizzare prodotti che rispondano bene alle esigenze dei clienti e che in qualche modo diventino poi modelli standardizzabili nei processi produttivi, sem-

pre nei limiti di macchine particolarissime quali sono le pompe per cantiere. E certo particolare è questa nuova MP7-1000SHD, di cui abbiamo potuto approfondirne le specifiche con l’ingegnere Andrea Ramelli (Responsabile tecnico per la Divisione Metax®) che ne ha seguito da vicino la progettazione. Una progettazione che nasce e viene sviluppata da un’idea di Pasquale Triggiani, Direttore della Divisione Metax®. «Le idee di base e le specifiche di fondo vengono da Pasquale Triggiani, anima tecnica anche dal punto di vista storico della Metax®. Da quella idea si è poi realizzata una progettazione più in dettaglio, ma l’imposta-


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MP7-1000SHD

Due kit per due ambiti

DATI TECNICI

Come detto in precedenza, la macchina si rivolge a due ambiti principali: pozzi da un lato, iniezioni dall’altro. A seconda del kit di trattamento del fluido la macchina viene già equipaggiata e preparata. «Una delle sfide in sede progettuale», spiega l’Ing. Andrea Ramelli, «è stato trovare il modo di cambiare equipaggiamento senza snaturare la macchina. Grazie a un kit di valvole concepito ad hoc siamo riusciti a far sì che il cambio d’equipaggiamento non diventi qualcosa di particolarmente incisivo: la macchina è sempre la stessa.» Diversi impieghi, stessa qualità, privilegiando a seconda della necessità più portata o una maggior pressione. «La pompa garantisce versatilità: c’è il kit ideale per fornire pressioni elevate, sugli 840 bar (1500 litri al minuto), che è l’utilizzo tipico per iniezioni a miscele cementizie ad altissima pressione per stabilizzare terreni,

Pressione massima Portata massima Potenza massima Motore Diametro pistoni Corsa Aspirazione Mandata

840 bar 1450 l/min 750 (1020)kW(hp) Caterpillar C27 ACERT V12 88,9/100/108/115/125/132/140 mm 7 in 4/6 in 2 ½ in

Dimensioni e peso Larghezza Lunghezza

2,55 m 7,2 m

Altezza

2,69 m

Cambio automatico Allison Trasmissione a ingranaggi tramite riduttore ad assi paralleli zione generale l’ha data lui grazie alla sua preziosa e duplice competenza: Triggiani ha una formazione particolarissima e un know how tecnico unico, conosce bene sia come viene utilizzata una macchina dall’operatore sia

come viene prodotta. Ha un’impareggiabile esperienza di cantiere rispetto a tantissimi teorici che invece non sanno cosa capita alle macchine una volta costruite: grazie a lui davvero l’azienda è sempre un passo avanti.»

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Visto in fiera > Cima S.p.A. - Metax®

creare colonne, pali ecc. Nell’applicazione prettamente da fanghi, invece, di asservimento allo scavo, si monta un altro kit in modo da privilegiare la portata di fluido che può arrivare a tre volte tanto, e la pressione invece è inferiore (siamo comunque sui 230 bar)».

Punti di forza: potenza e compattezza Una gigantessa? Certo, ma a ben guardare, una volta scoperte portata, pressione e soprattutto potenza, non così grande. Anzi: per essere un gioiello da 1000 cavalli, in realtà, è davvero compatta. Anche perché, inutile negarlo, tra le esigenze del cantiere c’è sempre quella della trasportabilità. «In quanto a dimensioni abbiamo fatto un buon lavoro: una pompa di questa potenza è trasportabile in un container da 6 metri.» Grande dunque, ma non troppo. E la motorizzazione? Così compatta reggerà gli spazi che ormai sappiamo necessari per gli adeguamenti ai motori di ultima generazione?

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«La macchina in esposizione monta un Cat Tier 2, ma abbiamo studiato certamente come montare un Tier 4 o un Tier 4 Final. In questo seguiamo le esigenze del cliente. Abbiamo realizzato l’intero vano motore in modo che possa essere adattato a esigenze future, come il serbatoio sagomato ad hoc per il carburante, pensato per poterci impilare il serbatoio dell’urea per motori oltre il Tier 5, e in modo da ritagliarci lo spazio che serve per il catalizzatore e gli accessori. L’obiettivo è andare con le classi di emissioni necessarie richieste dal cliente». Un’altra novità, guardandola da vicino, è nel sistema di trasmissione: rispetto a quelli a catena scelti dall’azienda tradizionalmente, si è optato per una trasmissione a ingranaggi elicoidali, più silenziosa. Nella nuova MP7-1000SHD poi c’è una doppia possibilità, come ci spiega l’ingegner Ramelli: «Qui la macchina monta un riduttore commerciale Bonfiglioli ad assi paralleli, che si collega poi al cambio con un cardano in


modo da avere più isolamento di vibrazioni, meno rumore e anche più sicurezza e cambio automatico. Però a richiesta c’è la possibilità di una trasmissione singola a ingranaggi di produzione nostra. Ovviamente dipende tutto dalla combinata motori e cambio: per esempio il motore di classe di consumi più elevato Tier 4 avrà un regime di giri diverso da questo esposto oggi. Ovviamente ogni caso ha le sue particolarità e le esigenze del cliente sono prioritarie.»

Sempre in rete L’approccio alla meccanica è certo di ultima generazione: la macchina è già equipaggiata con un sistema di gestione che la rende in tutto e per tutto una macchina interconnessa. Un display dall’interfaccia grafica moderna ne traduce il collegamento in rete: tutte le funzioni sono sempre sotto controllo tramite centralina che permette anche

l’interfacciamento sul PC se richiesto dal cliente. Il collegamento può avvenire tramite classico cavo, oppure wireless e anche via radio. «Ormai sono esigenze diventate classiche», spiega l’ingegner Ramelli. «Poter scaricare dati, fare diagnostica, data logging, avere sotto controllo tutto quanto riguarda la manutenzione… Online posso vedere subito se c’è un problema o più banalmente controllare i consumi. È possibile accedere a tutti i parametri: del cambio, del motore, della pompa, vedere pressioni e sovrappressioni, continuità di lavoro, effettuare operazioni più

complesse come scaricare i dati di funzionamento in caso servano cicli di lavoro particolari, e poi a valle ci possono essere data logger e altri strumenti.»◀

INFO Metax® -

Divisione Geotecnica e Petrolifera di Cima S.p.A. Strada dell’Orsina, 33 29122 Piacenza (Italy) Tel. +39.0523 0103 info@metax.it http://www.metax.it/

CIFA Cima S.p.A. è un’azienda storica piacentina nata nel 1961 dall’idea di Pompilio Dordoni e Lodovico Necchi, e dunque opera da più di cinquant’anni nei settori della carpenteria medio-pesante e dei semilavorati calandrati. L’azienda originariamente si occupava di carpenterie ed impianti per l’industria del cemento. Nel marzo del 1977 nasce Sicom, la cui attività consisteva nella produzione di manufatti calandrati. Da una nuova idea dei due soci (marzo 1987) nasce la Metax, il cui core business era la progettazione e produzione di

macchine ed impianti per l’industria edile speciale. Cima S.p.A. nasce nell’aprile 2001 dalla fusione delle tre società Cima, Sicom e Metax: le tre anime dell’azienda restano e vengono mantenute inalterate le tre tipologie produttive. Nel 2002 Metax® diventa un marchio registrato che contraddistingue la produzione di motopompe ed impianti della divisione geotecnica. Passione, continuo investimento nella tecnologia e volontà di innovazione hanno portato Cima S.p.A. alla realtà dinamica che è oggi.

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Focus macchina > Komatsu WB93R-8

Komatsu lancia la terna WB93R-8 Komatsu Europe annuncia la terna WB93R-8, il primo modello di una nuova gamma conforme ai regolamenti in materia di emissioni EU Stage IV di Miriam Spada

L

a WB93R-8, progettata pensando soprattutto al cliente, offre tante caratteristiche e funzionalità di serie e una visibilità per l’operatore che non ha pari nel settore, oltre a una combinazione tra scari-

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co laterale e cofano compatto proposta in esclusiva da Komatsu. «Questa nuova serie rappresenta un connubio perfetto tra prestazioni ed efficienza», dichiara Alex Visentin, Product Manager di Komatsu Europe. «Oltre all’eccezionale visibilità e al design esclusivo delle attrezzature di lavoro, le nostre terne assicurano una maggiore produttività concentran-

dosi espressamente sulle esigenze dell’operatore».

Prestazioni ed efficienza Sviluppata partendo dalle caratteristiche delle affermate terne Komatsu che l’hanno preceduta, la nuova WB93R-8 ha un peso operativo di 8.130 kg e un motore Komatsu SAA4D99E-1 EU Stage IV migliorato con più potenza (75 kW /102 HP lordi) e minore consumo di carburante, senza calo di prestazioni né produttività. Una ventola a giunto viscoso contribuisce a ottenere un risparmio di car-


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burante riducendo il carico del motore quando non serve il massimo raffreddamento. Il nuovo sistema di post-trattamento, grazie al riduttore catalitico selettivo (SCR) con AdBlue®, riduce notevolmente le emissioni di NOx per offrire una migliore protezione sia all’operatore sia agli astanti. La versatilità è un must per qualsiasi terna e per garantire operazioni rapide e agevoli in qualsiasi situazione, l’impianto idraulico della nuova WB93R-8 si basa sull’ormai collaudato sistema di load sensing a centro chiuso (CLSS) Komatsu, integrato dalle modalità operative Power/Economy e dall’esclusivo leverismo parallelo della benna Komatsu, ideale per l’uso delle forche. La funzione “Return-To-Dig” di serie, un blocco differenziale e una funzione flottante selezionabile per la benna sono la conferma che questa nuova terna è un pacchetto premium per qualsiasi cliente.

Sicurezza, comfort e facilità di manutenzione La sicurezza è una delle massime priorità per Komatsu.

Ora sugli stabilizzatori e per le operazioni del retroescavatore sono previste valvole antiesplosione. Un nuovo interruttore secondario di “arresto motore”, raggiungibile dal livello del suolo, e un nuovo allarme ottico per la cintura di sicurezza del sedile completano l’ambiente operatore tradizionalmente sicuro di Komatsu. La console dei comandi è stata ridisegnata, e un nuovo pedale acceleratore, l’acceleratore elettronico e il sedile ammortizzato ad aria di serie migliorano ulteriormente il comfort e la produttività della cabina. L’ultima tecnologia KOMTRAX e un nuovo monitor a colori multifunzione da 7’’ con indicatori del consumo di carburante e dati di manutenzione visualizzati in una delle 15 lingue incorporate semplificano la comunicazione tra la macchina e l’operatore, contribuendo all’ottimizzazione dei costi totali di proprietà del mezzo. La batteria, l’interruttore principale e i relè sono facilmente accessibili per agevolare gli interventi di manutenzione sull’impianto elettrico. Il serbatoio AdBlue® è raggiungibile dal livello del suo per un rabbocco veloce, facile e sicuro.

Infine, grazie al design raffinato e moderno, la nuova WB93R-8 non passerà certo inosservata in qualsiasi cantiere. ▶▶ Emissioni conformi ai regolamenti EU Stage IV ▶▶ Maggiore potenza del motore, 75 kW lordi ▶▶ Ventola a giunto viscoso - Minore rumorosità operativa e consumo di carburante ▶▶ Maggiore rendimento del carburante ▶▶ Monitor LCD a colori multifunzione ad alta risoluzione da 7” ▶▶ Design intelligente ottimizzato (radiatore di raffreddamento, ventola del radiatore, layout) - Dimensioni compatte ▶▶ Comunicazione Komtrax 3G ▷▷ Consumo di carburante (mensile e giornaliero) ▷▷ Livello AdBlue® ▶▶ Dati di manutenzione visualizzati sul monitor ▶▶ Interruttore secondario di arresto motore ▶▶ Allarme per la cintura di sicurezza del sedile ▶▶ Design raffinato e moderno.◀

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Tecnologia > Trimble

Per Trimble una Las Vegas da record Trimble presenta molti nuovi prodotti e servizi durante l’annuale international User Conference “Trimble Dimensions” caratterizzata da affluenza record di Umberto Piagnoni

T

rimble (NASDAQ: TRMB) ha concluso la sua 9ª International User Conference con più di 4.800 partecipanti accreditati provenienti da oltre 96 Paesi. Dimensions 2018 ha offerto spunti su come la tecnologia può trasformare il modo in cui operano i professionisti per raggiungere il successo. Trimble

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Dimensions si è svolta dal 5 al 7 novembre presso il Venetian di Las Vegas. Le sessioni della Trimble Dimensions hanno trattato argomenti all’avanguardia e tendenze rivoluzionarie nei settori dell’agricoltura, della progettazione, della costruzione e della gestione,

dell’ingegneria civile e dell’edilizia, della scienza forense, della silvicoltura, del settore geospaziale, della cartografia e del GIS, del settore governativo (locale, statale, federale), dell’amministrazione fondiaria, delle costruzioni marittime, della mappatura su cellulare, del monitoraggio, della fotogrammetria e del telerilevamento, delle cave e degli iner-


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tività scoprendo come superare le sfide nell’attuale scenario, estremamente competitivo. Durante la conferenza, i partecipanti hanno potuto sfruttare un ampio ventaglio di opportunità per creare una rete con gli attori chiave del settore, coltivare i rapporti d’affari già in essere e creare preziose partnership. Alla conferenza, la Divisione Ingegneria civile ed edilizia di Trimble ha presentato cinque nuove soluzioni tecnologiche:

ti, delle ferrovie, della scansione, della topografia, dei trasporti, della logistica e delle utenze. I partecipanti hanno potuto vedere in prima persona in che modo i loro omologhi del settore usano la tecnologia end-to-end Trimble per trasformare facilmente i dati in informazioni intelligenti ed utilizzabili. Inoltre i partecipanti hanno appreso in che modo i nuovi strumenti, processi e idee possono influire positivamente sulle loro at-

▶▶ Il nuovo sistema Trimble Earthworks Grade Control include una versione per motorgrader e la possibilità di controllo in automatico del Tiltrotator Il Sistema Trimble® Earthworks Grade Control release 1.7 offre una versione per motor grader e la possibilità di controllo in automatico del Tiltrotator. Trimble Earthworks per motor grader è una soluzione che consente di controllare la pendenza in 3D basata su GNSS, progettata per rendere il livellamento più preciso, veloce e facile che mai. Inoltre adesso Trimble Earthworks offre agli operatori di scavatori che usano Tiltrotator il vantaggio di poter controllare il macchinario in modo automatico, a favore di una maggiore produttività.

▶▶ Il nuovo Sistema Trimble Earthworks GO! Grade Control per il controllo attrezzi di livellamento su macchine compatte In occasione di Dimensions 2018 è stata presentato Il Sistema Trimble® Earthworks GO! Grade Control, una soluzione per il controllo in 2D degli attrezzi di livellamento su macchine compatte. Trimble Earthworks GO! consente di effettuare livellamenti ad alta precisione grazie ad un sistema portatile e facile da usare. È l’unica soluzione compatta Bring Your Own Device (BYOD) per il controllo macchine attualmente disponibile sul mercato, compatibile con smartphone Android o iOS. Trimble Earthworks GO! può essere usato dai costruttori che si occupano di edilizia in generale, preparazione del cantiere e lavori di costruzione di infrastrutture per livellare in piano o con lievi pendenze. Il sistema sfrutta la tecnologia laser per fornire informazioni dinamiche e in tempo reale sulla posizione, tali da consentire all’operatore di livellare o tagliare dei profili in modo veloce e preciso. La piattaforma prevede un breve periodo di formazione ed è in grado di incrementare fino al 20% la produttività degli operatori.

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Tecnologia > Trimble

▶▶ Trimble amplia il proprio portafoglio di antenne intelligenti GNSS per le costruzioni La nuova antenna intelligente SPS785 è un ricevitore GNSS estremamente performante, oggi offerto ad un prezzo particolarmente accessibile per garantire un rapido rientro sull’investimento. La SPS785 ha una copertura satellitare totale grazie alla ricezione di tutte le costellazioni GNSS attualmente disponibili. Per una maggiore protezione, l’antenna radio SPS785 è inserita nella palina. Grazie al design leggero e compatto, il peso resta contenuto, a tutto vantaggio della manovrabilità. La SPS986, appositamente pensata per un utilizzo in cantiere, è ora disponibile con un upgrade di funzione Dynamic Tilt. ▶▶ Trimble lancia il controllo macchine e la gestione della pesatura in un unico sistema L’integrazione di Trimble® LOADRITE® Payload Management nel sistema Trimble Earthworks Grade Control per escavatori contribuirà ad aumentare la produttività e l’efficienza delle operazioni di scavo. Grazie a questa integrazione, sullo stesso schermo Trimble Earthworks, gli operatori possono trac-

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ciare il carico utile bennata dopo bennata e monitorare i volumi movimentati. Questo sistema versatile può essere installato su qualsiasi escavatore idraulico dotato di Trimble Earthworks e agevola il passaggio dal controllo della pendenza alla gestione della pesatura, ottimizzando l’investimento delle imprese. «Introducendo quest’innovazione, Trimble disporrà di un’unica soluzione aftermarket per macchine di svariati marchi che coniuga il controllo scavo con la gestione della pesatura», ha dichiarato Scott Crozier, direttore generale del reparto Ingegneria civile ed edilizia di Trimble. «Questa tecnologia fa sì che il Sistema Trimble Earthworks possa estendersi a più applicazioni rendendolo più flessibile che mai».

▶▶ Trimble unifica il Business Center Software per fornirne un’unica versione per Topografia e Costruzioni La versione 5.0 di Trimble® Business Center fonde due prodotti, Trimble Business Center e Business Center - HCE, per offrire a topografi e imprese una soluzione software completa. Combinando entrambi i prodotti in un’unica piattaforma, il ventaglio di strumenti a disposizione degli utenti diventa davvero interessante. La versione 5.0 comprende il supporto per Mobile Mapping e dati di scansione provenienti da sistemi Trimble MX9 o dagli scanner della serie Trimble TX. Inoltre, i dati di volo di alta qualità Delair provenienti da droni possono essere combinati ad altri dati provenienti da un sensore per la creazione veloce di ortofoto e modelli di superfici ad alta precisione. Questa versione comprende anche nuovi strumenti intelligenti in grado di generare elaborazioni in formato CAD o GIS, rapporti su ispezioni di corridoi e analisi finali di tunnel a partire da nuvole di punti in 3D. L’aggiunta di una feature di estrazione automatizzata, gestita da Trimble eCognition® riduce drasticamente il tempo necessario per estrarre alberi, tralicci e segnaletica in genere, a partire dai dati della nuvola di punti. Tutte le soluzioni Trimble per il mondo delle costruzioni e dei lavori stradali sono distribuite in Italia da SITECH, lo specialista della tecnologia applicata al cantiere - www.sitech-italia.com.◀

Informazioni su Trimble Trimble sta trasformando il modo in cui il mondo lavora offrendo prodotti e servizi in grado di connettere il mondo fisico e quello digitale. Le tecnologie fondamentali per il posizionamento, la modellazione, la connettività e l’analisi dei dati permettono a professionisti ed

imprese di migliorare produttività, qualità, sicurezza e sostenibilità. Dai prodotti appositamente progettati alle soluzioni aziendali per la gestione del ciclo di vita, i software, hardware e servizi Trimble stanno trasformando settori come l’agricoltura, l’edilizia, i trasporti e la logistica e il geospatial.


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